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In principio era la Consapevolezza: intervista al fisico Amit Goswami

In The quantum activist lei parla di scienza materialistica e scienza della consapevolezza. Che cos’è per lei la “scienza materialistica” e quali sono i suoi limiti?
In realtà, ciò che critico è la metafisica. La scienza materialista, oggi come oggi, ci ha dato una tecnologia meravigliosa. Nessuno può negare i vantaggi che la scienza materialista ci ha dato, a partire dalla luce elettrica per arrivare a internet. Apprezzo molto tutte queste cose. Non ho alcun rimprovero da muovere a nessuno dei padri della scienza materialista: Newton, Einstein, Heisenberg, Schulsinger.

Questi sono nomi insigni che io venero, letteralmente. Il punto non è questo. Il punto è che la scienza materialista, a partire dagli anni Cinquanta, ha cominciato ad adottare un particolare tipo di metafisica dalla quale poi non si è più staccata. L’adozione di questa metafisica è inutile, perché la scienza non si deve fissare su una metafisica, fino a quando non è totalmente certa. La metafisica deve necessariamente essere priva di paradossi. La scienza che opera usando l’attuale concezione del mondo, la metafisica di cui sto parlando, la chiamo scienza materialista. Tale concezione del mondo, non necessaria, è la seguente: ogni cosa è composta di materia.

 

Sarebbe stato molto meglio definire questa scienza semplicemente come la scienza del mondo materiale, invece si è voluto a tutti i costi sostenere che non solo avevamo sviluppato la scienza del mondo materiale, ma che quest’ultimo era tutto ciò che esisteva, benché la fisica quantistica ci stesse già offrendo un grande paradosso: secondo la fisica quantica (che è la scienza del mondo materiale, la scienza estrema del mondo materiale) gli oggetti non sono altro che possibilità. E le interazioni materiali non possono mai trasformare queste possibilità in oggetti tangibili. Le interazioni materiali possono solo trasformare le possibilità in altre possibilità. Dunque, se abbiamo solo la materia e niente altro, è impossibile superare il paradosso quantico della misurazione: in che modo la nostra misurazione od osservazione crea le possibilità, trasforma alcune possibilità negli eventi concreti della nostra esperienza.

Questo paradosso era già noto.
Ma c’era un altro paradosso: quello della percezione. In tutte le percezioni, noi non percepiamo soltanto gli oggetti, ma anche il nostro essere dei soggetti. Il filosofo David Chalmers ha fatto notare – e in questo è stato bravissimo – che partendo dagli oggetti, possiamo sempre e solo spiegare altri oggetti. Non possiamo mai spiegare il soggetto. Dunque, questa scissione soggetto/oggetto, presente all’interno di tutte le percezioni ordinarie, resta un notevole paradosso del materialismo scientifico.
Esistono però molti altri paradossi del genere. Per esempio: come distinguere la vita dalla non-vita, l’inconscio dal conscio.


Signor Goswami, cos’è la scienza basata sulla consapevolezza? Quali ne sono le origini e cosa c’è di nuovo in essa?
Le origini, ovviamente, vanno ricercate nel mutamento, richiesto da tutto il mondo, nel nostro modo di fare scienza. Oggi come oggi, infatti, facciamo scienza partendo da una metafisica materialista secondo la quale la materia è il fondamento di tutto l’essere. Ciò non solo impedisce alla consapevolezza e alla spiritualità di essere forze trainanti della nostra società e della nostra vita, ma relega in secondo piano le arti e le discipline umanistiche.

Ciò non è ammissibile. Se davvero tutte le cause risalissero alle particelle elementari e alle loro interazioni, non avremmo il libero arbitrio, ma quest’ultimo è evidente in tutto ciò che facciamo, nella nostra creatività e nell’agire stesso degli scienziati. Einstein non avrebbe mai scoperto la Teoria della Relatività se fosse stato solo una macchina materiale. Quindi, la mia domanda è: “Perché non nutriamo un po’ di sano scetticismo verso questa filosofia?”. È incredibile, per me, che tutte quelle persone intelligenti capaci di costruire grandi acceleratori e condurre ricerche, diciamo così, avventurose, non nutrano poi il minimo dubbio sulla loro metafisica di base, secondo la quale tutto è solo e unicamente materia. La mente, la consapevolezza, non sono altro che epifenomeni del cervello. Se davvero fossimo fatti in questo modo, non esisterebbe il libero arbitrio, la libertà di dare un nuovo significato alle cose.

In alte parole, non avremmo alcuna creatività. La creatività è la scoperta di un significato nuovo, di un contesto inedito all’interno del quale assegnare nuovi significati. Ma se è impossibile elaborare significati, non esiste nulla di simile alla creatività.
Roger Penrose ha dimostrato che il processo del significato non può essere svolto dalla materia, dal computer. Per cui, l’attuale concezione del mondo esclude il significato, ma anche il sentimento, perché quest’ultimo non può essere computato. Essa permette solo il pensiero computabile, la materia e la percezione.

Quindi, delle nostre quattro possibili esperienze – percezione, sentimento, pensiero e intuizione – due sono tagliate fuori, e se escludiamo anche la possibilità di creare significati nuovi, ci restano soltanto un’esperienza e mezza: la percezione e la parte computabile del pensiero. Che genere di immagine di noi stessi ricaviamo da tale tipo di scienza? Per questo, io sono dell’opinione che dobbiamo cambiare. Dobbiamo porre la nuova concezione della consapevolezza mondiale alla base di tutto l’essere, perché la fisica quantistica ci insegna ad includere tutte e quattro queste esperienze. La fisica quantistica semplicemente afferma che se la materia consiste in possibilità di consapevolezza, allora anche la mente, le energie vitali che percepiamo e gli archetipi che intuiamo possono rientrare tra le possibilità della consapevolezza, e se qualcuno solleva l’obiezione del dualismo, la mia risposta è molto semplice: qual è il mediatore tra la mente e la materia?

La consapevolezza. E in che modo si attua questa mediazione? Tramite la comunicazione non-locale, una comunicazione che non richiede segnali, perché essi fanno tutti parte della consapevolezza stessa. La consapevolezza interagisce con se stessa. Non richiede segnali locali, per cui non viene violata nessuna legge fisica.

 
Perché la scienza basata sulla consapevolezza funziona? C’è qualche fenomeno che la scienza tradizionale non sa spiegare e che invece diventa chiaro alla luce della scienza basata sulla consapevolezza?
Ci sono dei fenomeni molto particolari che non potranno mai essere spiegati dalla scienza basata sulla materia. Si tratta di fenomeni che postulano la non-località, la comunicazione senza segnali, la discontinuità, il salto quantico che fa a meno delle fasi intermedie e la gerarchia complicata (un tipo di gerarchia di livelli così elaborata da rendere inevitabile una discontinuità).

Questo sistema va considerato un tutt’uno a cui non si può pervenire mediante il processo razionale, la sintesi dai substrati di base. Mi lasci fare degli esempi. La non-località è stata ormai oggetto di molti e diversi esperimenti, il migliore (e l’ultimo) dei quali è quello sul potenziale di trasferimento. L’attività elettrica viene trasferita da un cervello a un altro senza alcun contatto elettrico. Ebbene, questo esperimento è stato ripetuto da cinque gruppi diversi in altrettanti laboratori sparsi per il mondo. Dunque, le probabilità che sia corretto sono molto elevate. Ci troviamo di fronte, a livello materiale, a una connessione non-locale tra due persone. Poi c’è la discontinuità. Le dirò che è la nostra stessa creatività a essere caratterizzata da questo salto quantico discontinuo. Esso fa parte del processo creativo, come è stato accertato dalle ricerche sull’argomento che vengono condotte ormai da un centinaio di anni.

Non solo: disponiamo anche di dati oggettivi, perché esiste la guarigione quantica, la guarigione che ha luogo spontaneamente senza alcun intervento medico. È noto che ci sono stati casi di tumori spariti in una sola notte. Non esiste altra spiegazione di questo fenomeno che la guarigione quantica, ovvero un salto quantico, all’interno del processo di pensiero, che ha rimosso un blocco emotivo, liberando così profondamente il movimento dell’energia che l’intero sistema immunitario è tornato a funzionare correttamente. In tal modo, un tumore può sparire nell’arco di una sola notte.

Questi processi postulano, ancora una volta, l’idea della discontinuità in modo così convincente che non abbiamo altra scelta che accettare la nuova concezione, dal momento che quella vecchia (il materialismo) ha un grosso difetto: le interazioni materiali non possono mai simulare la discontinuità. Esse sono continue.
Veniamo infine alla gerarchia complicata. Qui desidero lanciare ai materialisti una sfida: due teoremi dell’impossibilità. Il primo teorema è che è impossibile costruire una cellula vivente partendo dalle componenti di base, le molecole. In altre parole, non si può costruire una cellula vivente perché è fondamentalmente un tutto organico. È impossibile scinderla nei suoi componenti, perché ha in sé una gerarchia complicata. Possiede al proprio interno una discontinuità.

È possibile costruire una cosa, passo dopo passo, solo se è un processo continuo. Se nella struttura c’è una discontinuità, non si può edificare passo dopo passo. E questo rende improbabile la creazione di una macchina conscia. Da qui il mio secondo teorema dell’impossibilità: è impossibile costruire un computer conscio in laboratorio. Vediamo se i materialisti riusciranno a risolvere questi due problemi: se sì, tanto di cappello. Accetterò il materialismo.

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Consapevolezza e materia: secondo lei, c’è davvero una contrapposizione?
No: e il punto è proprio questo. La consapevolezza è il fondamento di tutto l’essere, inclusa la materia. La materia consiste di onde di possibilità tra cui la consapevolezza può scegliere. Considerando le cose in questo modo, si possono spiegare anomalie come l’effetto osservatore, paradossi come quello della misurazione quantica e molti altri ancora. Prima ho cominciato a spiegare il paradosso della percezione. Tutte queste cose possono essere spiegate benissimo dalla nuova scienza. Di fatto, stiamo assistendo alla nascita di una scienza libera da paradossi, a patto che cominciamo a lavorare con l’idea che la consapevolezza è il fondamento di tutto l’essere.

Esistono prove scientifiche del fatto che la consapevolezza è il fondamento della realtà?
Sì, disponiamo di un’enorme mole di dati scientifici che dimostrano come la consapevolezza sia il fondamento dell’essere: non mi riferisco solo ai paradossi, ma anche ai dati anomali. A tal proposito, uno dei fatti più notevoli è quello che i dati fossili, i ben noti dati fossili, presentano degli intervalli, chiamati intervalli fossili. Secondo la teoria di Darwin, che è una teoria materialista – essa postula solo la materia e le interazioni materiali – esiste un’evoluzione continua da una specie all’altra. In realtà, si tratta di una teoria dell’adattamento. Se l’ambiente muta costantemente, altrettanto costantemente mutano le specie.

Questa era l’idea di partenza: affrontare l’ambiente adattandosi a esso. Per cui, la teoria di Darwin richiede che l’evoluzione sia lenta e continua. Però si dà il caso che esistano ere prive di dati fossili.
Provo a spiegarmi meglio con un esempio: prendiamo il caso dell’occhio. Una trasformazione del genere richiede migliaia di migliaia di mutazioni genetiche. La singola mutazione genetica – diciamo un millesimo di un occhio – non è sufficiente. Non ha valore ai fini della sopravvivenza. Quindi, secondo la teoria della selezione naturale di Darwin, essa verrà eliminata automaticamente, perché la selezione naturale opera solo in base al criterio della sopravvivenza. Se un cambiamento non ha valore ai fini della sopravvivenza, non può affermarsi nell’organismo. È semplicissimo. Non si può pensare che migliaia di migliaia di mutazioni simili sfuggano alla selezione naturale e in qualche modo rendano possibile l’evoluzione di una specie in una specie nuova, dotata di un nuovo organo.

Non può succedere, se è vera la teoria di Darwin. Quindi, la nuova teoria (quella basata sulla consapevolezza) sostiene che qui ci troviamo di fronte a un caso di salto quantico. Ecco un esempio di transizione da una specie a un’altra, dotata di un nuovo organo, attraverso il processo della creatività. Il salto quantico è il processo nel quale non occorrono passi intermedi. È un balzo da uno stadio a un altro, senza fasi di transizione. E questo è esattamente ciò che accade nell’evoluzione biologica. Ecco un ottimo esempio delle prove che lei mi ha chiesto. La discontinuità non può mai essere simulata da interazioni materiali. E dinanzi a questi intervalli fossili, abbiamo una prova della discontinuità.

Questo è un esempio, ma ce ne sono molti altri. Prima ho accennato alla percezione quantica: essa rappresenta un altro caso.
La non-località, la parapsicologia che ho prima menzionato, sono tutti ottimi esempi che ci portano a ritenere giusta la nuova concezione e sbagliata la vecchia, perché la non-località fa parte della nuova concezione. La consapevolezza è non-locale, mentre l’interazione materiale non può mai essere non-locale.
Poi vi sono le prove dell’esistenza dei corpi sottili, non-materiali, a proposito dei quali disponiamo di dati concernenti la reincarnazione, ovvero il fatto che quando moriamo, una parte di noi, i nostri schemi abitudinari, sopravvive alla morte. Perché avviene questo? Perché tale ricordo degli schemi abitudinari non è locale, bensì non-locale.

Quando moriamo, i ricordi non-locali dell’apprendimento mentale e dell’apprendimento vitale sopravvivono, e poiché sono non-locali, possono venire ereditati, in futuro, da un neonato. Eccoci quindi di fronte a un’eccellente teoria della reincarnazione. Naturalmente, i dati sulla reincarnazione oggi sono molto solidi – i primi risalgono a una cinquantina di anni fa – e a essi bisogna aggiungere le esperienze di pre-morte, a loro volta assai ben documentate. Nell’insieme, questi elementi ci forniscono una prova convincente che la sopravvivenza alla morte è una realtà, non una fantasia.


In questo contesto, di cosa parliamo quando parliamo di Dio?
Sono contento che lei abbia posto questa domanda. Dio è una domanda scientifica, perché Egli è dove è: si tratta di una nuova fonte della causalità. Esiste la causalità materiale: non vi sono dubbi su di essa. La scienza materialista è certamente un lato della medaglia: questo è indiscutibile, perché le interazioni materiali tra particelle elementari producono possibilità. Poi, però, abbiamo bisogno della consapevolezza per scegliere tra queste possibilità.

Questo lato della medaglia viene ignorato dal materialismo. Quindi, deve esistere un altro tipo di causalità, una causalità che consista nello scegliere, tra le varie possibilità, l’evento concreto dell’esperienza: questa la chiamiamo “causalità discendente”. La sua fonte, però, potremmo anche chiamarla Dio. A questo proposito, le dico una cosa che potrebbe interessarla. Non mi importa se agli atei la parola Dio non piace e preferirebbero chiamare questa fonte in altro modo.

Questo Dio che stiamo scoprendo è un Dio oggettivo. Quindi, se vuole, può anche chiamarla “consapevolezza quantica”, eliminando tutta quell’emotività che gli scienziati materialisti associano alla parola “Dio”. Qualunque nome scegliamo, l’essenza è ciò che importa, e l’essenza è la causalità discendente. L’essenza è l’esistenza dei corpi sottili. Si tratta di due cose ormai riconosciute a livello sperimentale, per cui dico sempre che la prova scientifica di Dio già esiste. La sola domanda è: cosa vogliamo farci? 

 

Chi è Amit Goswami
Amit Goswami ha conseguito il suo dottorato in Fisica teoretica e nucleare all’Università di Calcutta nel 1964 ed è stato professore di Fisica all’Università dell’Oregon dal 1968.
Ha insegnato fisica per trentadue anni nel suo Paese, in gran parte in Oregon, prima di ritirarsi completamente, nel 2003.
Il professor Goswami è stato anche uno studioso all’Istituto di Scienze Noetiche dal 1998 al 2000.
Amit Goswami è pioniere di un paradigma scientifico multidisciplinare fondato sul primato della coscienza. La sua ricerca è stata pubblicata nelle riviste scientifiche in tre diversi campi: fisica, biologia e psicologia.

 http://www.scienzaeconoscenza.it/blog/scienza_e_fisica_quantistica/intervista-fisico-amit-goswami

 

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Perche' non Siete Felici?

YOGI HARBHAJAN, il grande maestro di kundalini yoga mondialmente riconosciuto e ora non piu’ sulla terra ci chiede : PERCHE' NON SIETE FELICI?

E' terribile quello che dice, ma per me e' cosi' vero ! e cosi' bello !

 

Perché Non Siete Felici?

Sedete e rilassatevi. Oggi mi sento molto rilassato, ma  voglio ugualmente insegnare. Alcune cose nella vita sono molto importanti per me. Credo che Dio non sia un elemento straniero, ma poiché  viviamo in una società Giudeo-Cristiana dobbiamo credere onestamente di essere nati nel peccato. Potete essere nati nel peccato, Dio vi benedica, grazie molte e andate al diavolo!

 

Ma io non credo che siamo nati nel peccato, e neppure che commettiamo peccati. Non sono un uomo religioso nel senso in cui voi lo siete. Voi volete solo credere e aggrapparvi a Dio e non fare niente. Io ho una scienza su questo. Io credo che Dio sia perfetto e credo che Dio abbia creato... un perfetto, non può creare l'imperfetto. E’ una legge. E' una scienza. L'azione ha una reazione uguale ed opposta. E' la terza legge di Newton.

 

E' una legge di vita. L'azione ha una reazione uguale ed opposta. La polarità è una realtà nella base di tutto l'infinito. Il finito è una parte dell'infinito e la fusione è possibile quando la realtà diviene pura in chiarezza. E' una legge semplice e non c'è alcun nonsenso in essa.

 

Noi persone religiose siamo bugiarde o siamo ladre. Siamo bugiarde e ladre perché abbiamo bisogno di denaro da voi. Dobbiamo dire questo alleluia, questo gulla, gulla, questo... così che potete avere paura e darci i soldi. La religione si è sempre compromessa stupidamente.

 

Ditemi: come posso costruire una chiesa se non mi darete il denaro? E come posso avere i vostri soldi se non vi dico che andrete all'inferno e il diavolo arriverà e Lucifero e Cristofero staranno con un bastone su di voi? Tutto questo non è che un complesso di paura iniettato nella mente degli esseri umani, che sono il sottoprodotto di Dio, che sono idioti, e che dovrebbero pagare il denaro a un sant'uomo o a una chiesa o a un buon uomo o a un cattivo uomo.

 

Dov'è sbagliato? Prima dite che Dio è onnipotente, onnipresente, ovunque, poi Lo mettete in un angolo e dite, è qui. La vostra mente è stata inquinata. Siete stati assoggettati e violentati in nome della religione. Io sono molto chiaro su questo. Quindi alcuni trucchi li ho fatti per prendere i soldi da voi. Un prete non può insegnare una classe di yoga e riscuotere sulla porta. Insegnare è un business diretto. Il tempo è denaro. Venite qui per un'ora, chiedo dieci dollari. Potrei chiederne duecentocinquanta, non importa. Quando si usava chiedere trecentocinquanta dollari per una settimana io insegnavo per trentacinque. La mia mente è la mia mente, il mio lavoro è il mio lavoro.

 

Nessuno può dirmi cosa fare. Sono sovrano nel mio diritto. Faccio quel che faccio. Sono indipendente. Voi avete il diritto di nascita di essere felici, ma non siete felici perché siete competitivi e comparativi con qualcosa su cui non avete controllo.

 

Non avete nessun controllo sull'infinito. Non siate scimmie. Non saltate intorno. Non agite come babbuini. Non avete nessun controllo sull'infinito. E se non avete nessun controllo sull'infinito, non provate a controllare l'infinito. Fluite con esso, potrete arrivare ovunque. Combattete con esso, sarete infelici. Non c'è niente oltre a questo.

 

La felicità è un vostro diritto di nascita. Non può esservi portato via. Voi siete fatti in Dio. Voi non avete disegnato i vostri occhi. Voi non avete disegnato il vostro naso. Non avete disegnato le vostre gambe, non avete disegnato niente. Il solo pasticcio che combinate è che non sviluppate il vostro calibro mentale. Sviluppate unicamente il vostro calibro fisico.

 

Andate e vi spazzolate i capelli in questo modo, in quell'altro modo. Li tagliate, li tenete lunghi, fate tutto. Vi vestite di bianco, di giallo, rosa,  verde. Dio sa quante cosa fate. Questo coprirà la vostra stupida mente che non è mai stata sviluppata? Le mani sono le stesse, gli occhi sono gli stessi, il naso è lo stesso, il corpo è lo stesso. Uno è un ladro, uno è un santo.

 

Dio fece un uomo, divenne cristiano o sikh o giudeo o niente. Egli è ortodosso, non ortodosso. Ma è felice? Questa è la mia domanda. Non vi chiedo se siete belli, se siete brutti, se siete corti, se siete lunghi. Vi chiedo: siete felici? Se siete felici siete meravigliosi. Se non siete felici siete inutili. L'infelicità creerà tragedia, in un modo o nell'altro. Se qualcosa è peccato, o se qualcosa è il diavolo, questa cosa è l'infelicità.

 

La spalmate, la masticate, la cocete, la trasformate, la condividete, la create, la date a ognuno come una malattia infettiva, come gonorrea, herpes, AIDS, o qualsiasi cosa sia così pericolosa. E' quello che chiamano il tocco dell'infelicità. Gli altri vi vedono come la luce di Dio? No! Siete depressi tutto il tempo. "Nessuno mi vuole." Nessuno mi ama." "Tutti mi lasciano." E' umano? Siete umani? Siete solo dei bei gorilla. Questo è ciò che siete. non siete un umano.

 

L'umano ha una elevazione. Una montagna che non è abbastanza alta non si chiama montagna.Si chiama collina. La montagna è una montagna, e quando la montagna è costante e consistente si chiama catena. Voi non potete controllare, non potete rilasciare, e non potete sentire la proiezione personale della vostra personalità.

 

Siete diventati così insensibili alla vostra stessa capacità mentale. Perdonatemi. Non avete sensibilità.

 

Avete un così stupido senso della personalità che quando parlate con qualcuno non potete mettere la vostra personalità nelle scarpe dell'altro. Non avete assolutamente nessuna capacità di  vedere o sentire qual'è l'altro punto di vista, cosa sente l'altra persona, cosa sta passando l'altra persona. Solo pretendete, volete ciò che volete. Così non avete alcuna connessione con il sociale, e l'uomo è un animale sociale, per cui non avete mutualità.

 

Non c'è niente di reciproco in  voi, per cui non c'è niente di reale in voi.

 

La vostra più grande arma è la gentilezza e la compassione. Ciò richiede intelligenza e coraggio. Che richiede flessibilità e intuizione. Ci sono cose in questa vita che ci rendono umani. Non è ciò che è in noi. Non sono i nostri sentimenti, le nostre sensazioni, la nostra psicologia, la nostra proiezione, la nostra fede, i nostri pensieri, il nostro sesso. Nessuno può fingere la felicità ulteriore, se il bicchiere è vuoto chi può smorzare la sete? Se non siete super felici, non potete condividere niente. Giocherete soltanto.

 

La felicità è il sottoprodotto della totalità della  vita che deve essere condivisa compassionevolmente e gentilmente con tutti. Alcune coppe di vita sono vuote, e . devono essere riempite e voi dovete ; riempirle. La resurrezione è la legge della vita, tutti lo dovete fare. Tutto ciò che dovete fare è di sollevarvi come una fenice dalla cenere.

 

Tutti. Voi vi definite persone religiose? Io non credo lo siate, perché se voi semplicemente credeste, e lasciamo perdere l'amore, l'amore è una cosa molto potente, in Dio Infinito perché vi preoccupate? Perché sballate? Perché siete depressi? Dice Guru Nanak: Ek bina deh das bi harleh, ta mura kaho kara hari, jit takw si no/ii chara, tis ko karoh soda namaskara….che significa: Se Dio porta  via un'unica cosa da voi e non ve la da, e voi non avete relazione con le dieci che già avete, che gia’ vi ha dato, cosa potete fare, pazzi? Il primo comandamento che vi do: Dio è Dio. Credetelo o no.

 

Secondo: Egli fa, organizza e distrugge ogni cosa.  Terzo: tutti voi vivete a credito... il respiro della vita. La  vostra vita comincia con il respiro della vita e finisce con il respiro della vita e questo respiro della vita viene da Dio stesso.

 

Non avete nessun controllo su esso, e su ciò che non controllate non avete diritto di vanto. Ma la maggior parte di voi si vanta così tanto che è assolutamente confusa e irrealistica. Buono, cattivo, migliore, schifoso o impossibile sono proprietà di Dio.

 

Le vostre orecchie, la  vostra bocca sono proprietà di Dio. Non siamo autorizzati ad oltrepassare la sacralità di nessuno. Voi vi definite religiosi?! Non vi credo. Perché Dio è sacro e non c'è nessun segreto su questo e tutto ciò che ha creato è sacro. Ma voi non lo credete. Ora mi direte. Sono sacre le zanzare? Si, le zanzare sono sacre per le rane. Se non ci fossero le zanzare le rane non potrebbero vivere. Sapete quante zanzare al giorno mangiano? E' il loro pasto da buongustai. Per voi possono essere la malaria ma per una rana sono una leccornia. Le ama. E più ce ne sono, meglio stanno. Se chiedete ad una rana: "Ma ti piacciono proprio le zanzare?" Dirà: "Sei pazzo? Questo è il mio migliore pasto."  (io odio le zanzare yogijij!)

 

Tutto in questo intero mondo è interdipendente, interrelato.

 

L'intero campo magnetico crea la psiche interrelata. L'intero universo non è niente altro che l'armonia di una corrente sonora. Ma voi tutti siete preoccupati. Voi conoscete solo due cose, la fretta e la preoccupazione.

 

Nell'oggi avete dispiaceri e del domani avete paura.

 

Non sentite la presenza di Dio, non sentite l'ieri, non sentite l'oggi e non avete la speranza del domani. Ma se voi date il vostro domani nelle mani dell'Uno che vi ha creato, non avrete dispiaceri. (lo sento vero !)

 

Non andate da un insegnante spirituale, un insegnante spirituale vi può imbrogliare, vi può guidare male, può essere falso. Non potete rivendicare alcunché su questo. Diventate allora semplicemente studenti di voi stessi.

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Fate una domanda a voi stessi: "Credo nella totalità, nella realtà, nell'infinito di Dio?" Rispondete si o no. Se la  vostra risposta è no, grazie molte, avete risolto il problema. Perché sarete miserabili per sempre.

 

Se rispondete si, agite di conseguenza. Altrimenti sarete i più grandi ipocriti. La domanda è semplice, Dio è qui? La risposta è no. Qui è Dio? La risposta è si. Se la risposta è no è perché non agiamo su questo infinito. Se la risposta è si è perché c'è una forza che è la causa di tutte le cause. Che è la realtà di  

tutte le realtà, che è l'infinito di tutto il definito...

 

oggetto, proiezione e sé. Perché la costruzione del pianeta terra e il suo spazio è nel modo in cui è? E perché quello di marte è nel modo in cui è? Proprio davanti ai vostri occhi umani le cose sono oltre voi. Ma voi credete che non ci sia niente oltre di voi.

 

Voi siete visitatori. Siete cacciatori, esploratori. In realtà siete soltanto ospiti molto sgradevoli.

 

Questo è tutto ciò che siete. Siete ospiti sul pianeta terra, siete estremamente sgradevoli. Assolutamente e assolutamente, e assolutamente insicuri. E completamente e completamente nevrotici. Noi tutti agiamo così: c'è Dio quando ci conviene e non c'è Dio quando non ci conviene. E' la nostra inflessibilità e insensibilità verso la vera realtà effettiva.

 

Dio è Dio. Vi ho fatto un buon sermone? Vi è piaciuto? Vi ho soltanto sfidato a vedere nel peggio e nel meglio niente altro che Dio.

 

La prova della vostra intelligenza è di vedere il peggio e vedere il meglio e non sballare. (lo penso per me e per gli studenti…)

 

E neppure essere tentati dal meglio, né aver paura del peggio. E' così. Non perdete la speranza. Perché siete qui per non avere paura.

 

 

Cosa è la felicità? E' ciò che fluisce dal respiro della  vita e la corrente della vita è forte abbastanza per portarvi attraverso tutte le infelicità, tutte le avversità, tutte le prove... nuoterete. La vostra corrente è forte e il vostro  voltaggio è a posto, e il filamento è a posto e il vuoto va bene, e la copertura è bella. Sarete la lampada più brillante nel mondo. Ma se solo una cosa manca, siete perduti. Se l'involucro si frantuma, sarete solo fumo. Se il filamento si spezza, la corrente non può passare, e nessuna lucentezza può scaturire. Se il vuoto manca, sarete solo uno scaldino, non una lampadina.

 

Ci sono cose necessarie per essere un umano, per essere un umano avete bisogno di una mente pulita. Se la mente è chiara può vedere l'anima e prendere la luce di Dio attraverso questa mente e proiettare attraverso 81 camere, e processarla.

 

 

Alla frequenza di nove trilioni di radice quadrata di M siete un umano. E' un semplice flusso della mente. La casa è a posto. Questo è il corpo. Ma siete in contatto con la vostra mente? Controllate la vostra mente? Conoscete la vostra mente? Per rispondere a queste tre domande ho cominciato questo ciclo di lezioni "Tocca la tua mente."

 

Voglio che entriate in contatto con la vostra mente.

 

Sono un insegnante molto pratico. Non faccio ginnastica e non convinco nessuno a diventare o non diventare mio studente. Sono molto libero. Io non inizio, quindi non pretendo, per cui non posso essere incolpato. Perché insegno? Sono un insegnante e insegno perché qualcuno mi ha toccato e mi ha insegnato... mi ha fatto molto felice. Per cui ho il diritto di condividere questa felicità in suo nome. E' tutto. Non ho amici. Non ho nemici. Dio mi ha dato qualcosa che è veramente bello, e che io chiamo intuizione, ma non creo miracoli. (mi risuona esattamente in me !)

 

Ma vedo i Suoi miracoli e ne godo. Egli, Ella o Esso, qualsiasi cosa sia. La vita è una cosa molto gustosa. La vita è una cosa molto godibile. La vita è una cosa molto completa, la vita è così infinita perché è parte dell'infinità chiamata Dio.

 

Lo scopo vostro è di riconoscere chi siete. Voi siete Dio. Un artista è un artista. L'arte rappresenta l'artista. E' vero o sbagliato? Negatelo se potete. Voi siete l'arte e Dio è l'artista. Voi siete il finito e Dio l'infinito. Dio è la sorgente e voi lo zampillo. La vita è condivisione. Condividiamo le nostre sofferenze e condividiamo la nostra felicità. Se qualcuno soffre e noi poniamo la nostra felicità in quella persona la rendiamo felice.

 

Per questo abbiamo bisogno di chiarezza della mente. Abbiamo bisogno della forza dell'anima. Abbiamo bisogno di un allargamento del nostro punto di vista. Abbiamo bisogno di tolleranza. Abbiamo bisogno di coraggio. Abbiamo bisogno, bisogno, bisogno, bisogno. Abbiamo bisogno di tutto, di tutte le cose. Nelle piccole cose risiedono tutte le cose. In ogni piccolo sforzo c'è tutto lo sforzo. Se ponete tutto lo sforzo in ogni piccolo sforzo sarete santi.

 

Perché dovremmo essere santi? Essere santi è il desiderio più egoista. Perché una volta che siete diventati santi la totalità lavora per voi. La realtà vi serve. L'infinito è intorno a voi. Se non lo siete, suderete. Se non lo siete vi incasinerete. E chi è un santo? E' chi vede tutto, piccolo o grande, come parte di tutto. Chi sente tutto, grande e piccolo, come parte di tutto. Chi dice piccolo come una parte di tutto, grande e piccolo. Per lui il giorno e la notte è tutto giusto. Nello yoga si dice: la coppia degli opposti non lo tocca.

 

Se agisco, non devo agire felicemente o infelicemente. Allora quale dovrebbe essere il mio atto? Quale dovrebbe essere la mia direzione? Quale dovrebbe essere la mia filosofia? Quale dovrebbe essere la mia religione? La mia religione dovrebbe essere fare ogni cosa che devo fare per rendere  un'altra persona elevata.  (anche questo lo sento mio )

 

Quando vi relazionate, elevate, altrimenti né voi conoscete relazione né c'è relazione, e neppure ha senso che ci sia ed è tutto falso. Non vi porterà niente altro che dispiacere. La nostra mente è il nostro sé prezioso.

 

Tocchiamolo questa sera. 1) Sedete in posizione facile. Mettete la mano destra, se siete destri, o la mano sinistra, se siete mancini, in Buddhi Mudra (la punta del mignolo tocca la punta del pollice, le altre dita sono rilassate) e stendete infuori il braccio sollevandolo di 30° dall'orizzontale. Palmo rivolto verso l'alto. Muovete velocemente il braccio in cerchi in senso orario. Non fate niente altro. Non meditate, non pensate niente di negativo, niente di positivo. Muovete soltanto. La felicità corre in movimenti circolari. Solo fate girare il tocco delle  vostre dita. Fatelo veloce. Ad un angolo di 30° gradi dalla  vostra ascella, dove si incontrano tutti e tre i sistemi nervosi. Toccate il vostro mignolo e il vostro pollice e muovete in circoli assolutamente chiari. Provate a creare uno zero e pensate a qualsiasi cosa vogliate pensare. Guardate ovunque vogliate guardare. Pretendete cosa  volete essere. Ma vedete cosa è. Solo una mano e continuate. Veloce e veloce e veloce. Se lo facevate grande continuate a tenerlo grande, se lo facevate piccolo continuate a tenerlo piccolo. Continuate per 6 minuti e mezzo senza piegare il gomito. (questo esercizio porta molta felicita’, almeno a me !)

 

2) Senza interrompere il movimento cominciate a pensare negativo. Se ancora non lo state veramente facendo fatelo adesso, e pensate negativo. Per favore, voglio che pensiate molto negativo. Questa è una terapia senza prezzo. Non impazziteci. Pensate solo negativo. Fate quello che ho detto. Pensate qualsiasi cosa negativa potete. Su! Non fermate il movimento e pensate negativo, non positivo. Nessun pensiero positivo, pensate solo molto negativo. Continuate a muovere, arrabbiatevi e siate offensivi. Qualsiasi cosa volete fare. Fatelo veloce, fatelo forte. Continuate per 4 minuti e mezzo.

 

3) Mettete ora la mano sul petto, al Centro del Cuore. Chiudete gli occhi e respirate lungo e profondo per 2 minuti Concentratevi. La mano e il petto dovrebbero diventare uno. Per favore concentratevi. Risulterà una grande esperienza, se voi per favore lo fate. Ubbidite ora e protestate più tardi. Lasciate che il corpo si guarisca. Lasciate che la mente diventi chiara, lasciate che la spazzatura del magazzino del subconscio si bruci. Concentratevi! Questo è il momento di chiudere gli occhi e andare dentro. Andate nel profondo e oltre il vostro profondo, andate più profondo nel vostro profondo.

 

4) Mettete ora entrambe le mani al petto e premete forte. Rimanete in questa posizione per 11 minuti ascoltando il mantra Sat Nam Wahe Guru interpretato da Singh Kaur. Abbracciate il vostro petto. Abbiamo bisogno di un forte abbraccio. Entro un minuto e mezzo raggiungerete lo stato di trionfo, avrete vittoria su voi stessi. Se il vostro abbraccio è forte accadrà. Aumentate la forza della mano contro il petto. Stiamo dicendo che Dio è vero e Dio è grande e che l'identità di Dio è vera.

 

Questo è tutto quello che stiamo dicendo. Ora sotto il tocco della vostra mano e il vostro petto sentite nessun dolore e nessun piacere. Non curatevi degli opposti. Sentitevi né felici, né infelici. Non curatevi degli opposti. Non siete buoni né cattivi, né siete reali né siete irreali. Né siete alti né siete bassi. Né siete neri né siete bianchi. E' tutta immagine. Voi siete, voi siete. Risorgete! Risorgete! Risorgete, elevate all'infinito.

 

 

5) Mantenendo la pressione al petto ruotate il collo in ampi cerchi, quindi inspirate profondamente, trattenete alcuni secondi facendo circolare l'energia, rilassate. ~ Ruotate il collo e piegatelo all'infinito. Andate avanti. Fate qualsiasi cosa dovete fare. Risorgete come una Fenice dalla cenere. Sollevatevi dalla morte. Siate diretti, risorgete. Risorgete, elevatevi, toccate l'infinito. Mentalmente toccate l'infinito. Andate al di là di dove potete andare. Io sono il paradiso, sono l'inferno, sono il suono della vera campana. Ora inspirate profondamente e trattenete.  Tenete profondamente il respiro e fate circolate l'energia del respiro in ogni molecola e atomo del vostro essere. Questo è il vostro respiro della vita. Il vostro respiro della  vita per voi. Lasciate andare. Ripetete questa respirazione per 5-6 volte. Quindi rilassatevi 6) Rimanete in posizione facile. Siate molto rilassati e parlate con qualcuno per almeno 4 minuti Rilassatevi e parlate. Comunicate. Voglio che parliate uno con l'altro. Soltanto rilassatevi e siate con il pianeta terra. Dopo, potete prendere le scarpe e il cappotto e andare, mentre parlate.

 

Un abbraccio a tutti e al tutto!

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OSHO e L'AMORE

OSHO Diceva egli di se stesso:

 

Certo, sono fragile, delicato e sensibile. Questa è la mia forza. Se tiri un sasso a un fiore, al sasso non succede nulla, ma il fiore scompare. Eppure.. non puoi dire che il sasso ha più potere del fiore: il fiore viene annientato, perché era vivo. E al sasso non accade nulla perché è morto.. •Osho …   

Diceva dell’amore:

 

Amare significa lasciare all’altro la libertà di essere se stesso in ogni istante del proprio cammino insieme, ed esserne capaci implica aver raggiunto una maturità interiore tale da non temere neanche il venir meno dell’affetto o dell’interesse da parte dell’amato. Amare vuol dire desiderare la gioia del proprio amato senza porre alcuna condizione e senza aspettarsi nulla in cambio. L’amore è una qualità del proprio essere, se la si possiede, ne beneficia indistintamente chiunque ne venga …

 

Ti aspetti qualcosa… e non succede niente. Ti aspetti qualcosa… e accade tutto il contrario: il tuo ego ne rimane sconvolto, cadi nell’infelicità più nera. Limitati ad osservarlo: quando ti senti infelice prova a scoprirne il motivo. Le cause non stanno al di fuori di te. Il motivo fondamentale è dentro di te, ma tu guardi sempre al di fuori, chiedi sempre: chi mi rende così infelice?   …

 

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
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A ogni pezzo delle antiche credenze che cade giù come una vecchia e arrugginita armatura,  diventi sempre più leggero e più capace di celebrare la tua vita liberamente, proprio in questo momento, stai puntando a un incontro diretto con la verità.  Meno bagaglio hai e più facile è che accada.
 

Se tutto quel che hai vissuto può essere espresso in parole, non hai vissuto nulla. Quando ti succede qualcosa che è al di là delle parole, solo allora cominci a vivere, solo allora la vita bussa alla tua porta.

 

Di osho non diro’ altro se non qualche suo pensiero non si puo’ concentrare tutto quello che ha detto….ci sono 169 libri…..se vi va leggetene qualcuno…..:.

 

A tutti noi viene insegnato ad essere colti, non ad essere innocenti o a percepire la meraviglia dell'esistenza; ci vengono insegnati i nomi dei fiori; degli alberi e non come entrare in comunicazione con loro, in sintonia con l'esistenza. L'esistenza è un mistero e non è accessibile a coloro che vogliono sempre analizzare, selezionare, ma solo a coloro che sono disposti ad innamorarsene, a danzare con lei.


L'amore non è ciò che si intende di solito. L'amore comune non è che una finzione; dietro di esso si nasconde dell'altro. L'amore autentico è un fenomeno totalmente diverso: non è un pretendere, bensì un condividere; non conosce il chiedere, ma la gioia del dare.



Non ti chiedo di credere negli altri. Quello è solo il risultato di una mancanza di fiducia in se stessi.



L'uomo di mondo fugge da se stesso mentre il ricercatore fugge in se stesso per trovare la sorgente della vita, della consapevolezza.
E quando scopre la sorgente della vita, egli non ha scoperto solo la fonte della propria vita, egli ha scoperto la fonte della vita dell'universo, del cosmo intero.



Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro, perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano.
Ogni volta che vedi il tuo amore in conflitto con la tua libertà, significa che stai facendo qualcos'altro in nome dell'amore.



La felicità è un affiorare interiore; è un risveglio delle tue energie; è un risveglio della tua anima.



Accumulare avvelena il cuore. Ogni cosa accumulata è velenosa.
Se condividi, il tuo organismo sarà libero da veleni.
E quando dai, non preoccuparti che il tuo dare sia o non sia corrisposto.
Non aspettare neppure un grazie.
Sentiti riconoscente verso la persona che ti ha permesso di condividere ciò che avevi...non aspettarti nulla; non dire, in cuor tuo, che quella persona dovrebbe esserti riconoscente,
perché tu hai condiviso qualcosa con lei... no, sentiti tu riconoscente, perché l'altro è stato disposto ad ascoltarti, a condividere con te un'energia: ha accettato di ascoltare il tuo canto; era disponibile a guardare la tua danza; non ti ha respinto, quando sei giunto con il tuo dono...avrebbe potuto farlo.



Non c'è bisogno di correre. Non importa cosa succede intorno a te, mantieni un passo pacato che ti permetta di rimanere in sintonia con la brezza gentile della meditazione.
E appena te ne dimentichi, ritorna in quello spazio, semplicemente e senza sentirti in colpa. Sii la quiete nella tempesta.



L'opposto dell'amore è il falso-amore: un amore che finge di essere tale, e non lo è.



Non sei qui per vivere la vita di qualcun altro; puoi solo vivere un’unica vita, la tua!
Tu puoi essere solo te stesso… e non esiste qualcun altro che possa essere te!



Accetta la tristezza, dalle il benvenuto, lascia che sia un ospite beneaccetto.
E osservala con attenzione in profondità, con amore, con attenzione.
Sii un vero anfitrione! E rimarrai sorpreso, sorpreso al di là di qualsiasi aspettativa, perché vedrai che la tristezza possiede alcune bellezze che la felicità non potrà mai avere.
La tristezza ha profondità, mentre la felicità è sempre superficiale. La tristezza ha lacrime, e le lacrime scendono a profondità maggiori di qualsiasi risata. La tristezza ha un silenzio proprio, una melodia che la felicità non potrà mai avere.
Non si tratta di scegliere la tristezza ma di godere anche di essa....



Puoi amare solo quando sei felice dentro di te.
L'amore non può venir aggiunto dall'esterno. Non è un indumento che puoi indossare.



Io concepisco un mondo senza povertà, senza classi, senza nazioni, senza religioni, senza alcun tipo di discriminazione.
Io concepisco un mondo unito, un'umanità unita, un'umanità che condivide ogni cosa materiale e spirituale, una profonda fratellanza spirituale.



La vita non è un pugno chiuso: è una mano aperta pronta ad offrire i suoi segreti a chiunque sia pronto, ricettivo e disponibile a riceverli.



Comprendi la Paura, non tentare di liberartene. Accettala come parte del tuo essere. Se riesci ad accettarla è già scomparsa.



Solo colui che ha abbandonato ogni credo si trova sul sentiero della verità. Altrimenti chi ha pregiudizi, ed un certo credo stabilito non può rivendicare alcuna verità. I credo sono una creazione della mente dell'uomo. La verità non conosce scissioni, pertanto colui che è libero da pregiudizi, ed è imparziale, diviene il detentore del vero, essendone padrone.



L’amore non è un bisogno, ma un traboccare… L’amore è un lusso. È abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi. Significa avere nel cuore infinite melodie da cantare; che qualcuno ascolti o no è irrilevante. Anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, devi danzare la tua danza.

 

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UN MAESTRO E' PIU' AMMALATO DI UNO CHE NON LO E'

Dice il grande MAESTRO OSHO in un suo discorso DAL LIBRO “ I SEGRETI DEL RISVEGLIO”:

Talvolta il mio corpo e’ malato e la gente mi domanda: “PERCHE’ SEI MALATO? NON DOVRESTI ESSERLO!  UN ILLUMINATO NON DOVREBBE AMMALARSI!”

Ma chi ha detto che sia cosi’?

NON HO MAI SENTITO DI UN ILLUMINATO, DI UN VERO MAESTRO CHE NON SI SIA AMMALATO!!!

 

La malattia appartiene al corpo, non ha nulla a che vedere con la tua consapevolezza o con la tua illuminazione.

E talvolta accade che GLI ILLUMINATI SIANO PIU MALATI DEI NON ILLUMINATI!

 

Esistono dei motivi.

Essi appartengono allo spirito, hanno rotto i ponti col loro corpo che resta, ma l’attaccamento si e’ spezzato.

 

A CAUSA DI QUELLA SEPARAZIONE, SI MANIFESTANO MOLTE MALATTIE.

 

Ecco perche’ diciamo che un illuminato non rinascera’.

 

In passato gli e’ stata data energia per molte vite; la sua vita ha una durata che verra’ rispettata ma, poiche’ l’energia interiore Non lo alimenta piu’, il corpo e’ piu’ esposto alle malattie.

 

Ramakrisna  e’ morto di cancro,  Ramana Maharishi  e’ morto di cancro…e la lista e’ lunghissima…Yogi Bhajan aveva il diabete, era senza un rene, gli hanno fatto un by-pass coronarico …e finalmente il suo corpo e’ morto d’infarto….

 

Per i loro discepoli e’ stato un grande shock, ma a causa della loro ignoranza non sono riusciti a comprendere.

 

SI DEVE COMPRENDERE ANCHE UN’ALTRA COSA: QUANDO UNA PERSONA SI ILLUMINA, QUESTA SARA’ LA SUA ULTIMA VITA  COSI’ LA SOFFERENZA, SE L’ILLUMINATO HA QUALCOSA DA SOFFRIRE, DIVENTERA’ MOLTO INTENSA!

Per alcuni non c’e’ fretta, il dolore si distribuisce in molte vite,

per Ramana e gli altri, questa vita e’ l’ultima.

Tutto cio’ che lo accompagna dal passato, va completato; ogni cosa, tutti i karma, saranno piu’ intensi.

Questa diventera’  una vita condensata.

 

Talvolta E’ POSSIBILE- SEBBENE SIA DIFFICILE CAPIRLO- CHE SI SOFFRA IN UN MOMENTO I DOLORI DI MOLTE INCARNAZIONI.

 

IN UN SOLO ISTANTE, L’INTENSITA’ DIVENTA IMMENSA, POICHE’ IL TEMPO PUO’ ESSERE CONDENSATO O DIFFUSO.

 

L’illuminato MAHAVIRA mori’ per dolori di stomaco, soffri’ per molti anni.

I suoi discepoli dovettero essere in difficolta’ perche’ hanno inventato una storia al riguardo.

Per giustificare le sofferenze di Mahavira hanno inventato una storia che rivela qualcosa su di loro, ma nulla su Mahavira

 

Sostengono che uno spirito malvagio lancio’ una forza maligna su di lui il quale l’assorbi’ solo a causa della sua compassione. Essi non potevano concepire che il loro maestro soffrisse quindi dovettero trovare la causa da un’altra parte.

 

Un giorno avevo un raffreddore e un mio compagno abituale mi ha detto “devi aver preso il raffreddore di qualcun altro” .

Ho cercato di convincerlo che non era cosi’, ma e’ impossibile convincere gli allievi.

Piu’ provi a convincerli, piu’ pensano di avere ragione!

 

La salute e la malattia riguardano il corpo. Se vuoi intervenire sei ancora attaccato al corpo. Esso seguira’ il suo corso, non te ne devi preoccupare

Io sono solo un testimone

Il corpo e’ nato e morira’ , solo il processo del testimoniare resta per sempre.

 

Buon lavoro di purificazione anche a voi

E siate liberi dal giudizio, dalla mal-dicenza e dalla paura.

Siate integri e umili

E abbandonatevi con fiducia alla vita e al divino che c’e’ in voi, anche nelle prove

che vanno accettate, riconosciute e superate.

Prima fate “il lavoro” prima arriverete.

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Diabete di tipo 2 : un aiuto dai pistacchi

E’ stato scientificamente dimostrato che i pistacchi combattono il diabete riducendolo drasticamente meglio di ogni cura,ma tutti tacciono,costano poco…

Pistacchi contro diabete di tipo 2: arrivano nuove conferme dall’EuropeanCongress on Obesity che si è tenuto a Sofia, in Bulgaria, dal 28 al 31 Maggio. Una ricerca presentata nel corso del convegno e promossa da American Pistachio Growers, l’associazione ch rappresenta i coltivatori di pistacchio USA, suggerisce che il consumo di pistacchi potrebbe migliorare la resistenza all’insulina e quindi proteggere contro il diabete di tipo 2. Lo studio è stato condotto dalla Dott.ssa Mònica Bulló , Human Nutrition Unit, Faculty of Medicine and Health Sciences, Pere Virgili Institute for Investigating Health, Rovira i Virgili University, Reus, Spain, e dai suoi colleghi.

“Questa ricerca costituisce un’ulteriore e utile indicazione di come i pistacchi possano inserirsi vantaggiosamente nell’alimentazione quotidiana.” – afferma il professor Giorgio Donegani, presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare – “Non soltanto per i conosciuti effetti antiossidanti e protettivi verso le malattie cardiocircolatorie, ma anche per la prevenzione di una patologia in preoccupante crescita come il diabete, spesso associata a uno stile di vita poco sano, sia per quanto riguarda l’alimentazione sia per ciò che concerne la scarsa attività fisica.”
Il consumo di frutta secca a guscio avrebbe così un effetto benefico su patologie come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. La frutta secca a guscio è infatti ricca di acidi grassi insaturi che sono stati associati a un minor rischio di malattie croniche, come i disturbi cardiovascolari. Inoltre, contiene altri composti bioattivi con proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti che sono benefici per la salute. Alcune evidenze ad oggi suggeriscono che il consumo di pistacchi può migliorare il metabolismo del glucosio, ma non ci sono studi che al momento valutino l’effetto della frutta secca a guscio sulla progressione del prediabete, uno dei fattori di rischio per lo sviluppo di diabete vero e proprio. In questo studio, i ricercatori avevano lo scopo di valutare l’effetto del consumo frequente di pistacchi sul metabolismo del glucosio e la resistenza all’insulina nei soggetti pre-diabetici. Afferma la dott.ssa Bullò : “La nostra ricerca suggerisce che il consumo regolare di pistacchi ha un effetto importante nel ridurre l’insulina e il glucosio, e potrebbe anche aiutare a contrastare alcune conseguenze metaboliche negative del pre-diabete”.

Lo studio 54 persone sono state destinate a seguire per 4 mesi una dieta di controllo (CD) o una dieta ricca di pistacchi (PD, con 57g di pistacchi al giorno). Lo studio ha previsto 4 mesi di intervento per ciascuna dieta, con un periodo di riposo di due settimane: i partecipanti sono stati sottoposti a una delle due diete CD o PD per quattro mesi, con una pausa di due settimane, per poi sperimentare l’altra nei 4 mesi successivi. Le diete sono state adeguate per calorie e non differivano nella quantità di acidi grassi saturi e colesterolo. All’inizio e mensilmente, sono stati valutati parametri come le misure corporee, la pressione arteriosa, le abitudini alimentari e l’attività fisica. I campioni di sangue sono stati raccolti prima, all’inizio e alla fine di ogni periodo di intervento. I ricercatori hanno scoperto che non si sono verificate variazioni statisticamente significative nel BMI (indice di massa corporea) tra i periodi di osservazione.

Il livello di glucosio a digiuno, l’insulina e i marcatori di insulino resistenza sono diminuiti significativamente dopo la dieta con pistacchio rispetto alla dieta di controllo. Rispetto ai partecipanti al gruppo CD , quelli del gruppo PD hanno mostrato una non statisticamente significativa diminuzione dei valori dell’emoglobina glicosilata (HbA1c), e una più alta ma non significativa riduzione nei livelli di colesterolo cattivo LDL , che è diventata però significativa quando alcuni partecipanti sono stati esclusi dalle analisi (5 partecipanti hanno abbandonato lo studio per motivi personali). Altri marker di rischio metabolico come fibrinogeno, GLP – 1, LDL ossidato e fattore piastrinico hanno mostrato tutti una riduzione statisticamente significativa dopo la dieta con pistacchio rispetto alla dieta controllo. Gli autori concludono: “Il consumo regolare di pistacchi potrebbe diminuire la resistenza all’insulina suggerendo un potenziale ruolo protettivo del pistacchio contro lo sviluppo del diabete di tipo 2 .”


http://www.robadapazzi.com/

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