Categoria: "Teorie"
IL GRUPPO SANGUIGNO RH NEGATIVO E' PER META' UMANO E META' ALIENO?
Ago 8th
IL GRUPPO SANGUIGNO RH NEGATIVO E' PER META' UMANO E META' ALIENO?
ecco una nuova teoria
Rh negativo e Rh positivo: ti ricordi quando a scuola hai studiato i gruppi sanguigni?
Quello che non ci hanno detto è che non esiste una spiegazione scientifica plausibile che spieghi l’esistenza del gruppo Rh negativo.
Qualcuno ipotizza si tratti di una non identificata mutazione genetica, eppure il sangue è uno dei fattori meno suscettibile alle mutazioni.
Perché esiste il gruppo Rh negativo? Da dove viene?
Oggi ti raccontiamo un’interessante teoria che ribalterà Darwin dalla sedia.
Questa ipotesi sul gruppo sanguigno Rh negativo risulta difficile da accettare perché va contro tutto quello che ci è sempre stato detto sulle nostre origini e sulla evoluzione umana.
Ma facciamo un passo indietro.
Di cosa si parliamo qui?
1 Il fattore Rh
2 La mutazione genetica del gruppo sanguigno Rh negativo.
3 L’ipotesi scientifica sul sangue Rh negativo non regge
4 Quando l’uomo cerca di ibridare gli animali, ottiene scarsi risultati.
5 Rh negativo, la discendenza degli Annunaki
6 I poteri del gruppo Rh negativo
7 Il sangue nobile Rh negativo
Il fattore Rh
I tipi di sangue si suddividono in Rh positivi e Rh negativi in base al fattore Rh.
Ma cos’è l’Rh?
L’antigene Rh fu scoperto nel 1930 in seguito a studi condotti su un gruppo di macachi Rhesus, da cui derivò il nome Rh.
Il fattore Rh è una proteina che troviamo ancorata alla membrana dei globuli rossi.
Se sui globuli rossi troviamo la proteina Rh si parlerà di gruppo sanguigno Rh positivo (Rh+), se invece non è presente abbiamo a che fare con un gruppo sanguigno Rh negativo (Rh-).
Tutte le scimmie hanno Rh positivo ed è questo che ci collega a loro.
Per questo si dice che l’uomo discenda dai primati.
Nel mondo l’85% delle persone sono Rh positive e solo il 15% hanno il gruppo sanguigno Rh negativo.
Logica dice che questo 15% non discenda dai primati.
Quindi da dove viene?
Rh negativo intramundi
La mutazione genetica del gruppo sanguigno Rh negativo.
Secondo alcuni studi si è ipotizzato che il sangue Rh negativo sia apparso 35.000 anni fa, solo in alcune zone circoscritte.
In particolare nella Spagna settentrionale, Francia meridionale e nelle etnie basche.
Circa il 40% della popolazione europea possiede il fattore RH-
Solo il 3% degli africani e l’1% degli asiatici e dei nativi americani è RH-.
Dati statistici alla mano, sembra davvero che il fattore Rh negativo sia stato introdotto in alcune zone geografiche ben precise.
Ma introdotto da chi?
L’ipotesi scientifica sul sangue Rh negativo non regge
La scienza sostiene che il gruppo sanguigno Rh negativo sia frutto di una mutazione anomala che abbia generato un nuovo tipo di sangue.
Però è stato provato che il sangue è uno dei fattori ereditari più stabili e meno suscettibili a mutazioni generazionali.
Se il gruppo sanguigno Rh negativo fosse una tipologia “normale” di sangue come mai insorgono problemi quando una madre Rh negativo dà alla luce un bimbo Rh positivo?
In questo caso nasce una reazione allergica che può portare a gravi conseguenze per il nascituro.
Gli anticorpi presenti nella madre Rh negativo attaccano le cellule del feto Rh positivo.
Si instaura una vera e propria lotta genetica tra due tipi di sangue. Che ricordiamo sono entrambi umani.
Il gruppo Rh (+) è considerato un qualcosa di estraneo dal gruppo Rh (-), qualcosa da eliminare, come un virus.
Rh negativo intramundi:
Quando l’uomo cerca di ibridare gli animali, ottiene scarsi risultati.
Un problema di questo tipo esiste solo in un altro caso in natura: quando incrociamo asini e cavalli per la produzione di muli.
Il mulo nasce in salute, ma è sterile, incapace di riprodursi.
Tutto ciò è comprensibile, infatti si tratta di un incrocio “artificiale”, che allo stato brado non esiste.
L’ibridazione che dà vita ai muli ha luogo esclusivamente a causa dell’intervento umano.
E se qualcuno avesse fatto la stessa cosa con noi?
In natura le mutazioni genetiche vengono eliminate.
Accettare la teoria della mutazione anomala significherebbe dire che due individui con mutazioni genetiche uguali, siano prima sopravvissuti alla mutazione, poi si siano incontrati e abbiano generato prole, anche questa con la mutazione e in grado di riprodursi.
E’ forse possibile che una specie aliena abbia modificato di proposito il patrimonio genetico dell’uomo primitivo?
Difficile da accettare, ma apre nuovi orizzonti.
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Annunaki intramundi
Rh negativo, la discendenza degli Annunaki
Molti testi antichi fanno riferimento a una stirpe giunta dal cielo che avrebbe creato l’uomo a propria immagine e somiglianza.
Gli Annunaki.
L’uomo primitivo li considerava veri e propri Dei in grado di volare, maestri della metallurgia, dell’astronomia e della medicina, nonché di genetica.
Secondo antichi testi sumeri, 400.000 anni prima che una grande alluvione devastasse la Terra e uccidendo milioni di persone, la potente razza degli Annunaki arrivò sul nostro pianeta dai cieli.
Durante la loro permanenza, insegnarono all’uomo avanzate tecnologie e gli fecero fare un salto di specie.
Questa teoria spiegherebbe “l’enigma dell’anello mancante”, i paleoantropologi infatti non sono ancora riusciti a spiegare come l’Homo Erectus abbia compiuto un vero e proprio salto evolutivo per diventare Homo Sapiens.
Evoluzione troppo rapida in termini temporali per rientrare nelle leggi darwiniane.
Che sia il gruppo sanguigno Rh (-) la prova di questi interventi?
Rh Annunaki intramundi- I poteri del gruppo Rh negativo:
In primis gli individui Rh negativo non sono clonabili.
Caratterialmente sviluppano un senso di non appartenenza e la tendenza a ricercare la “verità”.
Sentono di avere una missione nella vita e molto spesso diventano dei guaritori.
Fisicamente hanno pelle chiara e occhi sensibili, spesso chiari, possono avere una costola o una vertebra in più o in meno, la pressione tendenzialmente bassa e bradicardia.
Presentano difese immunitarie più forti e una maggiore resistenza agli attacchi virali.
Il sangue nobile Rh negativo
Voglio lasciarti con una curiosità.
L’espressione “sangue blu” deriva dallo spagnolo sangue azul, che indica l’appartenenza a una stirpe nobile.
Dopo l’occupazione della Spagna da parte dei Mori, le due etnie si mescolarono e diedero origine a matrimoni misti.
Gli aristocratici spagnoli si rifiutano di unirsi con i Mori e conservarono la pelle chiara.
Negli individui con la pelle chiara le vene risaltano come linee di colore azzurro, da qui l’appellativo sangue blu.
Ed è proprio nelle zone della Spagna dove si registra una maggior percentuale di individui con il sangue Rh negativo che nacque questo modo di dire.
Conoscere questa teoria ha smosso in noi tanti interrogativi e la voglia di conoscere in maniera più approfondita varie tematiche.
Ci auguriamo faccia lo stesso con te, rendendoti assetato di conoscenza e verità.
Ti stai chiedendo di che gruppo sanguigno siamo noi?
Ovviamente coloro che scrivono questo articolo: Marco è Rh negativo e Giulia, molto offesa da ciò, è Rh positivo.
E tu? Faccelo sapere!
CHI SONO GLI ANNUNAKI
Gli Anunnaki risalgono alla mitologia sumerica, così come noi nella nostra sentiamo più vicina quella greca (Zeus, Apollo, Era, ecc) ed erano l’insieme degli dei sumeri, più tardi anche della tradizione assiro – babilonese.
Li definisce il termine Anunna, reso poi in akkadico come Anunnaki/Anunnaku e costituivano un’assemblea con a capo An, il dio del cielo. Tale assemblea era composta da sette supremi, di cui facevano parte i quattro principali dei creatori (An, Enlil, Enki, Ninhursag), con l’aggiunta di Inanna, Utu e Nanna e di 50 dei minori, detti anche Igigi.
Così come noi li intentiamo, sono quindi degli dei appartenenti a ciò che noi chiamamo Mitologia, ma se è vero che molte corrispondenze della mitologia si trovano in dei come Zeus e in luoghi come Atene, è molto probabile che l’interpretazione di Zecharia Sitchin possa avvicinarsi a una versione corrispondente se non medesima a quello che sono stati gli Anunnaki.
Sitchin diceva che gli Anunnaki, che vengono definiti dei, sono alieni provenienti dal Pianeta*Nibiru, e a loro è attribuita con molta probabilità l’evoluzione veloce dell’uomo e, in particolare, della civiltà sumerica.
Quando il pianeta Nibiru giunse nel punto della sua orbita più vicino alla Terra fu inviata una prima spedizione di esseri viventi capeggiata da Enki, un nome che ricorre spesso nella mitologia dei Sumeri. I luoghi scelti furono la Valle del Nilo, la Valle dell’Indo e la Mesopotamia.
E’ raro sentire parlare dettagliatamente della civiltà Sumera, nonostante questo popolo abbia lasciato una chiara traccia della fonte della loro elevata conoscenza.
Sono state ritrovate decine di tavolette di argilla e in esse si parla di una storia accaduta 240.000 anni fa, ovvero in quella fascia di evoluzione dell’uomo collocata nell’ “Età dell’Oro”.
E’ impressionante vedere la descrizione di queste tavolette del sistema solare, dei pianeti, sia dal punto di vista numerico che dal tipo di ambiente (nonchè dal fatto che descrivessero i pianeti in modo sferico, nonostante il resto del mondo abbia creduto che la terra fosse piatta fino prima della scoperta dell’America.)
Tutto comincia nel 1849, quando Sir Herry Layard coronò il suo sogno di archeologo, riportando alla luce Ninive, capitale dell’Assiria. in quelle rovine furono ritrovate 25000 tavolette di argilla, nonchè la Biblioteca del re assiro Assurbanipal. in queste tavolette sono contenute informazioni di importanza vitale per quella civiltà scomparsa.
Gli scavi che seguirono fecero riaffiorare città quali Lagash, Nippur, Shuruppak, Ur, Eridu, città vere e proprie , ma attribuite alla mitologia così come noi lo ritenevamo per le città dei nostri “dei greci”; quindi stiamo parlando della solita questione, in cui il tempo cancella le tracce delle cose e il tutto viene relegato dai secoli in uno scenario mitico.
Libri molto importanti sono venuti alla luce tra cui “L’epica di Gilgamesh”, “Il Libro di Enki”, “Atra Asi” e tavolette di argilla per centinaia di migliaia contenenti informazioni relative alla conoscenza davvero rilevanti.
Dagli studi su questi reperti pare che la civiltà Sumera sia apparsa sui luoghi mesopotamici*dal nulla, a un tratto.
La loro scrittura cuneiforme, la conoscenza cosmogonica e cosmologica che avevano, rende veramente complesso l’enigma da risolvere circa la loro natura, perchè sono un caso isolato a confronto di civiltà con forme di prescritture totalmente diverse, per non parlare del tipo di conoscenza posseduta.
Insomma, esistono i reperti, e anche dalle tavolette in cui venivano raffigurati i pianeti, ben 240.000 anni fa, perciò gli Annunnaki effettivamente sono esistiti, affermare il contrario è voler non vedere l’evidenza dei fatti.!!!!!
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Cos'e' l'orizzonte degli eventi ?
Ago 10th
Cos’è l’orizzonte degli eventi ?
PAOLO SIRTOLI ASTRONOMIA · STELLE E BUCHI NERI
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Per sfuggire all’attrazione gravitazionale di un corpo celeste occorre
possedere una velocità minima detta velocità di fuga. L’orizzonte degli
eventi è una superficie immaginaria che circonda ogni buco nero, ed è
caratterizzata dal fatto che in ogni suo punto la velocità di fuga equivale
alla velocità della luce. All’interno di questa superficie la velocità
della luce non è più sufficiente a sfuggire al buco nero, e dato che non
esiste in natura una velocità maggiore, giungiamo alla conclusione che
da ogni punto interno all’orizzonte degli eventi non può uscire nulla.
Sebbene in realtà il buco nero vero e proprio sia un punto matematico,
privo di dimensioni, di solito si considera il raggio dell’orizzonte degli
eventi come il raggio del buco nero stesso.
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la grande congiunzione di SATURNO E GIOVE
Dic 14th
21 dicembre 2020.
Oltre a cadere il solstizio d'inverno nel cielo potremo assistere a un evento di rara bellezza e quasi unico: la grande congiunzione di SATURNO E GIOVE Sarà l'evento astronomico di questo anno funestato dalla pandemia.
Di cosa si tratta?
Nel cielo si ha una congiunzione quando due astri sembrano avvicinarsi tra loro (nella realtà però non è così).
Ogni mese si possono ammirare varie congiunzioni, ad esempio tra la Luna e qualche pianeta (Marte, Venere) oppure tra un pianeta e una stella particolarmente luminosa, o ancora tra due pianeti.
La grande congiunzione avverrà tra i due più grandi pianeti del sistema solare: il signore degli anelli, Saturno, e il gigante gassoso, Giove.
Già da questa estate i due pianeti si possono osservare nel nostro cielo e attualmente si possono vedere a sud.
Per chi li ha visti in questi mesi si sarà accorto che i due si stanno avvicinando sempre più, questo perché il gigante "corre" più veloce del Signore degli Anelli e a dicembre lo raggiungerà per poi sorpassarlo.
Ebbene, il 21 dicembre si troveranno quindi praticamente attaccati, come a vedere un'unica luce, un unico pianeta: ecco spiegata la Grande Congiunzione.
Questo allineamento sarà davvero eccezionale in quanto, come ha riferito in una dichiarazione pubblicata dalla Rice University l’astronomo Patrick Hartigan, è dal 1226 che Giove e Saturno non si troveranno così vicini tra loro,
Ma se ai nostri occhi sembreranno simili a unico pianeta, nella realtà Giove e Saturno saranno distanti tra loro circa 730 milioni di km.
CURIOSITA' - Il famoso astronomo tedesco Johanes Kepler (Keplero), riferì nel 1614 che la "stella o cometa di Betlemme" avrebbe potuto essere una splendida congiunzione tra Giove e Saturno con la complicità di Venere. Quest'anno Venere non ci sarà, ma la "Stella di Natale" si potrà vedere lo stesso.
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Il Secondo Cervello – La pancia sente, agisce e ricorda piu' della testa
Dic 15th
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