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LIBELLULA, LEGGENDA E SIGNIFICATO SIMBOLICO

Le libellule sono insetti molto speciali ed eleganti che appartengono all'ordine degli Odonati, attorno a loro ruota una leggenda e tanti significati simbolici.

Già il nome libellula è legato a due correnti di pensiero, secondo alcuni deriva dal latino ‘libra’ che significa bilancia, questo perché mentre è in volo, essa con le sue ali in posizione orizzontale assomiglia proprio ad una bilancia.

Secondo altri, il nome libellula viene dal latino ‘libellum’, diminuitivo di liber ovvero libero. Da sempre, la libellula viene considerato un insetto magico grazie alle sue ali cangianti, alla forma esile e per la velocità con cui è in grado di volare e fuggire dai suoi predatori.

Nasce da una larva in fondo ad uno stagno e poi si trasforma in maniera naturale, così come il bruco in farfalla.

Libellula, leggenda

La libellula viene spesso associata alla trasformazione per via di una leggenda. Si narra, infatti che la libellula in realtà una volta, fosse un drago molto saggio che, durante la notte, diffondeva la luce con il proprio respiro di fuoco.

Proprio il suo respiro aveva creato l’arte della magia e dell’illusione. Un giorno però il drago finì prigioniero della sua stessa magia: per ingannare il coyote si trasformò in una libellula, ma nel farlo rimase intrappolato nel nuovo corpo perdendo tutti i poteri.

Libellula, simbologia

Secondo alcune tradizioni, la libellula è il simbolo della trasformazione e dei cambiamenti quotidiani, ma anche dell’introspezione che insegna ad andare oltre le apparenze per cercare la propria identità. Nella cultura europea, la libellula viene vista come simbolo di libertà, pace e ricerca della verità.

Con la sua trasformazione da larva a libellula, l’insetto rappresenta anche il passaggio dall’età infantile a quella adulta e quindi in un certo senso il superamento delle illusioni e l’acquisizione di consapevolezza ed equilibrio.

Secondo i nativi d’America, la libellula era il simbolo di una verità nascosta e l’insetto stesso rappresentava le anime dei morti, in Oriente è un portafortuna carico di armonia e prosperità.

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I samurai si incidevano la libellula sull’elmo come buon auspicio della vittoria sul nemico, come simbolo di forza e coraggio. Stessa identica cosa per il popolo giapponese.

In Australia, la libellula libera dalle illusioni terrene

Molto spesso, l’indossare un ciondolo a forma di libellula può significare che è in corso un cambiamento nella propria vita o che si è in cerca del proprio equilibrio e del controllo mentale.

In sintesi, la simbologia legata alla libellula è variegata e spazia tra significati positivi come: la trasformazione, la vittoria, la forza dell’equilibrio e la creatività, a quelli negativi come dubbi, confusione e amicizie ambigue.

Sta a voi interpretare l’arrivo di una libellula nella vostra vita.

Dominella Trunfio

 

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NON RIFARE IL LETTO FA BENE ALLA SALUTE: TIENE LONTANI ACARI E ASMA

Questa è una buona notizia per tutte le persone pigre che quando si svegliano la mattina non hanno l’abitudine di rifare il letto, perché vanno sempre di fretta o magari proprio perché sono troppo svogliate. Ebbene sembra che in realtà avere il letto sfatto abbia dei vantaggi in termini di salute.

A sostenerlo è una vera e propria ricerca iniziata nel 2005, e ancora in corso, condotta dalla Kingston University di Londra, i cui risultati sono stati già più volte resi pubblici ma su cui però si continua ancora ad approfondire per capire meglio i meccanismi per i quali dormire in un letto non rifatto sia preferibile.

Il team di ricercatori guidati da Stephen Pretlove ha analizzato la presenza di acari della polvere nei letti scoprendo che ce ne erano di meno in quelli non rifatti. Perché? È semplice: il letto scoperto è un terreno meno appetibile per questi piccoli microrganismi, che causano allergia e asma, gli acari preferiscono invece un'atmosfera calda-umida in cui possono vivere e proliferare meglio.

Come ha spiegato Pretlove: “Gli acari, possono sopravvivere solo ricavando l’acqua di cui hanno bisogno dall’ambiente. Lasciare il letto sfatto durante il giorno è sufficiente a eliminare l’umidità da lenzuola, cuscini e materassi. Così gli acari si disidratano e poi alla fine muoiono”.

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Per arrivare a queste conclusioni, gli scienziati hanno sviluppato un modello al computer grazie al quale monitorare come i cambiamenti in casa possono ridurre il numero di acari della polvere all’interno dei letti. Ora la fase successiva di ricerca, attualmente in corso, vuole studiare come la routine quotidiana delle persone nella propria camera da letto possa influire sulla vita degli acari. Caratteristiche degli appartamenti come il riscaldamento, la ventilazione e l'isolamento possono anche essere modificati per far fronte al problema degli acari: “I nostri risultati potrebbero aiutare i progettisti edili a creare case sane e gli operatori sanitari a capire quali sono gli ambienti più a rischio acari”.

Visti questi risultati, sembra proprio che dovremmo smettere di sentirci in colpa quando lasciamo la nostra camera da letto in disordine!

Francesca Biagioli

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La Paneuritmia: una danza sacra. Il Signore ha creato gli esseri umani con la musica

La Paneuritmia:

 

Il grande maestro spirituale,  Peter Deunov , quando era ancora sulla terra, scrisse e musicò anche la Paneuritmia, una danza sacra che oggi si balla in molti altri paesi del mondo, soprattutto in Bulgaria.

 

La Paneuritmia è la scienza per ricevere i movimenti senzienti della Natura.

La durata della danza è circa un ora e vi può partecipare un numero illimitato di persone.

 

La musica viene suonata da diversi strumenti musicali con la preferenza del violino, il più vicino (come suono e melodia) alla voce umana. Danzandola l’essere umano incontra e riceve il Divino e il Potente.

 

La Paneuritmia attiva queste forze: Il bene, la giustizia, la ragionevolezza, l’ aromina, la fratellanza, la libertà e l' amore cosmico. Questa danza è dunque  l’espressione fisica e musicale di queste forze, che cosi possono crescere nelle anime.

La sua legge è che chi la danza, possa farlo in modo fisico solo se le sue emozioni e pensieri sono positivi. La musica, elemento creativo , è sempre nel centro del cerchio di questa danza.

Lo stesso Beinsa Douno (il maestro spirituale Peter Deunov) aveva sempre l’orchestra nel centro del cerchio: è dal centro di tutta la creazione, infatti, che riceviamo potenziamento, che siamo costantemente ricreati.

 

Il Maestro Deunov indicò che venisse danzata dall’equinozio di primavera a quello di autunno, quindi solo 6 mesi all’anno, essa si suddivide in 3 parti: i primi 28 movimenti, poi i raggi del sole ed infine il pentagramma. La Paneuritmia è stata definita "Ritmo Cosmico Supremo",

 

l' etimologia della parola è la seguente:

 

- Pan = il Tutto, Universale e Cosmico

- Eu = il Vero o Supremo, ciò che è essenziale e sostanziale nel mondo.

- Ritmia = la correttezza nei movimenti ed in ogni espressione esterna della vita.

 

Il prefisso "pan" denota l’espressione di un ritmo presente in tutta la natura e che sottende a tutta la creazione ( la Terra stessa, per altro, ha un suo ritmo di movimento… la rotazione sul suo asse misurata in Hz e conosciuta come risonanza Schuman).

 

 

 

 

Ci sono 3 tipi di movimenti in questa danza:

 

- MECCANICI: qui la ragionevolezza non lavora da dentro l’essere

 

- ORGANICI: qui la vita interiore prende parte ai movimenti ma senza chiara consapevolezza

 

- PSICHICI: qui i movimenti sono collegati con il pensiero dettagliato

 

Alla base della Paneuritmia ci sono 7 principi:

 

- RAGIONEVOLEZZA =  tutto è mente e ragione

- ANALOGIA =  nel  tutto c’è analogia. La filosofia ermetica la esprime come: “come sotto così sopra”. L’idea è in analogia con la nota musicale, questa con le forme, queste con il movimento, questo con il colore e infine con il numero. E c’è analogia anche tra elementi chimici e colore.

 

- VIBRAZIONI E MOVIMENTO = tutto è in movimento, tutto si muove, vibra. Nulla è fermo. Le vibrazioni della materia, della energia, della mente e anche dello spirito si distinguono a seconda della velocità. Le vibrazioni aumentano salendo dalla materia allo spirito. Ci sono diversi tipi di vibrazione, caratterizzati da diverse velocità.

 

- POLARITA’ - DUALISMO = tutto in natura è duale e polare. Il dualismo è legge basilare dell’universo.

 

- RITMO = tutto in natura è con ritmo periodico (stagioni, giorno-notte, morte-nascita,maree). C’è ritmo nei movimenti della Terra.

 

- IL PRINCIPIO DI CAUSA ED EFFETTO = (il Karma) Tutto ha cause o motivi ragionevoli.

 

- UNITA’= Tutte le cose in natura si assomigliano. Tutti gli elementi non sono altro che diverse combinazioni di elettroni. Da qui si deduce che c’è un legame tra  musica e movimento. Anche la nota musicale è un movimento. L’uomo ha per natura la capacità di percepire  le connessioni tra movimento e musica.

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Le Leggi Eterne che regnano in tutta l’Esistenza, si esprimono attraverso forze cosmiche. Esiste un potenziale nascosto nella parola e nella musica. La musica dovrebbe portare luce nella mente umana, calore nelle emozioni umane e forza nella volontà umana.

 

il maestro deunev e molti allievi

 

Nel futuro, ascolterete il canto dei fiori, della foresta, delle rocce, e delle acque.

Siete stati creati in modo musicale.

Il Signore ha creato gli esseri umani con la musica “Canta e ringrazia il Signore nel tuo cuore” .

Ognuno di voi dovrebbe cominciare a pensare e a cantare come il Signore vi ha creati.

 

 

 

 

 

 

La Paneuritmia:

Peter Deunov scrisse e musicò anche la Paneuritmia, una danza sacra che oggi si balla in molti altri paesi del mondo, soprattutto in Bulgaria. La Paneuritmia è la scienza per ricevere i movimenti senzienti della Natura. La durata della danza è circa un ora e vi può partecipare un numero illimitatodi persone. La musica viene suonata da diversi strumenti musicali con la preferenza del violino, il più vicino (come suono e melodia) alla voce umana. Danzandola l’essere umano incontra e riceve il Divino e il Potente. La Paneuritmia attiva queste forze: Il bene, la giustizia, la ragionevolezza, l’ armina, la fratellanza, la libertà e l' amore cosmico. Questa danza è dunque  l’espressione fisica e musicale di queste forze, che cosi possono crescere nelle anime. La sua legge è che chi la danza, possa farlo in modo fisico solo se le sue emozioni e pensieri sono positivi. La musica, elemento creativo , è sempre nel centro del cerchio di questa danza. Lo stesso Beinsa Douno (Peter Deunov) aveva sempre l’orchestra nel centro del cerchio: è dal centro di tutta la creazione, infatti, che riceviamo potenziamento, che siamo costantemente ricreati. Il Maestro Deunov indicò che venisse danzata dall’equinozio di primavera a quello di autunno, quindi solo 6 mesi all’anno, essa si suddivide in 3 parti: i primi 28 movimenti, poi i raggi del sole ed infine il pentagramma. La Paneuritmia è stata definita "Ritmo Cosmico Supremo", l' etimologia della parola è la seguente:

 

- Pan = il Tutto, Universale e Cosmico

- Eu = il Vero o Supremo, ciò che è essenziale e sostanziale nel mondo.

- Ritmia = la correttezza nei movimenti ed in ogni espressione esterna della vita.

 

Il prefisso "pan" denota l’espressione di un ritmo presente in tutta la natura e che sottende a tutta la creazione ( la Terra stessa, per altro, ha un suo ritmo di movimento… la rotazione sul suo asse misurata in Hz e conosciuta come risonanza Schuman).

 

 

 

Ci sono 3 tipi di movimenti in questa danza:

 

- MECCANICI: qui la ragionevolezza non lavora da dentro l’essere

 

- ORGANICI: qui la vita interiore prende parte ai movimenti ma senza chiara consapevolezza

 

- PSICHICI: qui i movimenti sono collegati con il pensiero dettagliato

Alla base della Paneuritmia ci sono 7 principi:

 

- RAGIONEVOLEZZA =  tutto è mente e ragione

- ANALOGIA =  nel  tutto c’è analogia. La filosofia ermetica la esprime come: “come sotto così sopra”. L’idea è in analogia con la nota musicale, questa con le forme, queste con il movimento, questo con il colore e infine con il numero. E c’è analogia anche tra elementi chimici e colore.

- VIBRAZIONI E MOVIMENTO = tutto è in movimento, tutto si muove, vibra. Nulla è fermo. Le vibrazioni della materia, della energia, della mente e anche dello spirito si distinguono a seconda della velocità. Le vibrazioni aumentano salendo dalla materia allo spirito. Ci sono diversi tipi di vibrazione, caratterizzati da diverse velocità.

- POLARITA’ - DUALISMO = tutto in natura è duale e polare. Il dualismo è legge basilare dell’universo.

- RITMO = tutto in natura è con ritmo periodico (stagioni, giorno-notte, morte-nascita,maree). C’è ritmo nei movimenti della Terra.

- IL PRINCIPIO DI CAUSA ED EFFETTO = (il Karma) Tutto ha cause o motivi ragionevoli.

- UNITA’= Tutte le cose in natura si assomigliano. Tutti gli elementi non sono altro che diverse combinazioni di elettroni. Da qui si deduce che c’è un legame tra  musica e movimento. Anche la nota musicale è un movimento. L’uomo ha per natura la capacità di percepire  le connessioni tra movimento e musica.

 

Le Leggi Eterne che regnano in tutta l’Esistenza, si esprimono attraverso forze cosmiche. Esiste un potenziale nascosto nella parola e nella musica. La musica dovrebbe portare luce nella mente umana, calore nelle emozioni umane e forza nella volontà umana.

 

Nel futuro, ascolterete il canto dei fiori, della foresta, delle rocce, e delle acque. Siete stati creati in modo musicale. Il Signore ha creato gli esseri umani con la musica “Canta e ringrazia il Signore nel tuo cuore” . Ognuno di voi dovrebbe cominciare a pensare e a cantare come il Signore vi ha creati.

http://www.naturopataonline.org/senza-categoria/354-paneuritmia-la-musica-della-coscienza-cosmica.html

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MEMORIA : LE PIANTE PER AUMENTARE LA CONCENTRAZIONE E LA MEMORIA

Quando la memoria inizia a giocare brutti scherzi, non dobbiamo dare colpa solo alla vecchiaia, anzi…
mancanza di concentrazione e di memoria sono tipici anche nei giovani studenti, in particolare alle porte di importanti esami.
Questo sta ad indicare una stretta correlazione tra lo stato di stress e le prestazioni cognitive.

 

Un conto è la perdita della memoria per cause fisiologiche, come vecchiaia (in forme gravi si parla di demenza senile), danni cerebrali, uso di farmaci sedativi, meccanismi di rimozione psicologica e malattie degenerative; un conto è quando si manifestano dei disturbi dell’attenzione a causa di un aumento dei livelli di stress del vivere quotidiano (superlavoro ed esami importanti).
In quest’ultimo caso possiamo rivolgerci al mondo vegetale che saprà darci degli ottimi aiuti!

 

Prima di tutto non dobbiamo dimenticarci dell’importanza degli oli essenziali e del loro effetto sul nostro sistema nervoso!
In particolare l’olio essenziale di Rosmarino, di Basilico e di Menta, sono perfetti per riconferire tonicità mentale, aumentare i livelli di concentrazione ed attenzione.
Un consiglio è quello di disperdere, nell’ambiente di studio o di lavoro, qualche goccia di questi oli essenziali, miscelati tra loro.

 

Sarà questo un piccolo aiuto piacevole ed efficace per combattere la stanchezza e stimolare l’attenzione.
Per ritrovare la concentrazione e la freschezza mentale non possiamo non citare il Ginkgo biloba, pianta millenaria originaria della Cina e del Giappone.
Vengono utilizzate le foglie che, grazie alla sinergia dei principi attivi in esse contenuti (flavonoidi, terpeni e lattoni), svolgono la cosiddetta azione nootropa, ossia sarebbero in grado di stimolare le capacità cognitive dell’individuo.
Sono stati condotti numerosi studi scientifici per individuare il meccanismo d’azione del Ginkgo, ma tutt’ora non vi sono dati univoci in questione.
Ad ogni modo, studi in vitro ed in vivo, hanno confermato la sua attività di vascolarizzante tissutale.
Il Ginkgo infatti sarebbe in grado di migliorare il flusso sanguigno cerebrale, favorendo l’utilizzazione del glucosio e dell’ossigeno da parte delle cellule celebrali che, avendo a disposizione maggior nutrimento, migliorerebbero le prestazioni intellettuali.
La pianta trova largo impiego anche per la sua azione antiossidante, che conferisce protezione in particolare a livello vascolare e del sistema nervoso.
Un’altra importante azione del Ginkgo biloba è quella di inibire l’aggregazione piastrinica.
Bisogna tenere conto di questa attività se si sta assumendo farmaci anticoaugulanti (per es: warfarin e aspirina), poiché la contemporanea somministrazione della pianta potenzierebbe l’effetto di questa classe di medicinali; l’assunzione del Ginkgo, in questo caso, deve essere attentamente valutata.

 

Tutte le piante medicinali che vengono classificate come adattogene, ossia in grado di migliorare l’adattamento fisiologico dell’individuo, si dimostrano efficaci nel contrastare lo stress, aumentare le difese dell’individuo e migliorare le sue prestazioni fisiche e mentali.
In particolare quelle più indicate possono essere: l’Eleuterococco (Eleutherococcus senticosus Maxim.), la Rodiola (Rhodiola rosea L.) e il Ginseng (Panax Ginseng C.A Meyer.).
Meno conosciute ma altrettanto efficaci, sono la Wihtania (Wihtania somnifera) nota anche con il nome di Ginseng indiano e la Schisandra (Schisandra chinensis), le cui bacche manifestano attività stimolante, in grado di favorire il mantenimento della tonicità e dell’equilibrio sistemico dell’organismo.

 

Un’altra pianta tipica della medicina ayurvedica, ma sempre più presente anche sui nostri mercati, è la Bacopa monniera.
Specie ampliamente diffusa in India, sembra che agisca direttamente sul sistema nervoso centrale, migliorando la trasmissione neuronale e quindi potrebbe essere un efficace rimedio per aumentare la concentrazione mentale e la memoria.
Sono tutt’ora in corso studi scientifici che ne vadano a confermare la sua azione a livello celebrale; tuttavia la Bacopa è una pianta che è stata utilizzata per millenni dalla tradizione ayurvedica e tutt’oggi trova amplia diffusione come tonico energetico.

 

Come abbiamo detto, molto spesso la mancanza di concentrazione e la stanchezza mentale si fanno sentire in corrispondenza a periodi di stress.
Perciò consigliamo di utilizzare con moderazione tutte quelle droghe contenenti caffeina.

Nonostante la caffeina agisca come stimolante del sistema nervoso centrale, un suo uso eccessivo potrebbe andare ad aumentare gli stati di ansia e nervosismo, tipici nei periodi di forte tensione.
Quindi consumare grandi quantità di caffè e bevande energetiche, spesso può causare l’effetto contrario.

http://www.inherba.it/le-piante-per-aumentare-la-concentrazione-e-la-memoria/

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MEMORIA : MANTENERE LA CONCENTRAZIONE CON RIMEDI NATURALI

La memoria può essere definita come un processo mediante il quale tutti gli animali, incluso l'uomo, conservano le informazioni apprese tramite l'esperienza o attraverso percezioni sensoriali. Conoscere, seppure a grandi linee, i meccanismi che consentono di ricordare, o il perché molte esperienze vengono invece dimenticate, apprendere in definitiva alcune nozioni sulla "fisiologia della memoria" può aiutarci a migliorarla, insieme alle nostre prestazioni scolastiche e professionali, oltre che migliorare e arricchire i rapporti umani.

Possiamo riconoscere una "memoria sensitiva", che proviene dagli organi di senso, capace di trattenere solo per pochissimo tempo le informazioni: esse sono rapidamente scartate per circa il 75%; del rimanente 25%, residua solo l'1% che giunge fino all'area del linguaggio dell'encefalo, che lo conserva nella "memoria primaria" o "memoria a breve termine" (MBT), la cui capacità è limitata e in cui si verifica un rapido deterioramento di molte informazioni immagazzinate. Dalla memoria primaria, solo alcune informazioni vengono trasferite alla memoria a lungo termine (MLT), che viceversa conserva le informazioni sostanzialmente in modo stabile, con una durata che può variare da alcuni giorni fino a tutta la vita dell'individuo.
Il meccanismo della selezione dei nostri ricordi e della loro durata è piuttosto complesso: esso è localizzato in una zona profonda dell'encefalo denominata ippocampo, deputata a gestire le emozioni, i sentimenti, la percezione della realtà, i comportamenti relativi ai bisogni primari indispensabili per la sopravvivenza di un individuo, come procacciarsi il cibo, bere e mangiare, gestire gli stimoli sessuali legati alla riproduzione, amministrare i rapporti interpersonali e ambientali.
Da ciò si può dedurre che l'apprendimento o l'oblio di informazioni ed esperienze sono legati a numerosi fattori, sia cognitivi che emotivi, e sono notevolmente influenzati dalle motivazioni e da elementi affettivi, come le emozioni positive o negative, con un processo mentale attivo di memorizzazione, e non tramite un immagazzinamento automatico e passivo di dati. Un semplice esempio può chiarire questo concetto: quando a scuola una materia ci interessa e ci piace, la impariamo facilmente e la ricordiamo a lungo, mentre se al contrario la troviamo ostica o ne proviamo repulsione, sarà molto difficile ricordare anche i concetti basilari, che faremo grande fatica a memorizzare, e inoltre a distanza di breve tempo è alta la probabilità di dimenticarli.

Tenendo presente che non tutti gli individui hanno le stesse capacità mnemoniche, e che per certi versi possiamo considerare la memoria come una componente ereditaria, alcuni comportamenti possono tuttavia aiutarci a migliorare le nostre performance cognitive.
L'attività fisica quotidiana regolare, come una semplice camminata veloce per circa 40 minuti, può rallentare il calo mnemonico fisiologico legato all'avanzare dell'età, e perfino aumentare il volume dell'ippocampo, proprio quella parte filogeneticamente più antica del nostro cervello che abbiamo visto essere alla base del mantenimento dei ricordi.
La memoria può essere "allenata" e, quasi come un muscolo che con l'attività fisica viene potenziato, se essa è esercitata assiduamente anche mediante particolari tecniche di apprendimento, basate soprattutto sulle associazioni mentali e sulla creazione di immagini mentali visive che aiutano la memorizzazione, la si può migliorare e potenziare, mantenendola efficiente anche con l'avanzare dell'età. Per contro, esperienze psichiche fortemente traumatiche e sconvolgenti possono ridurre nel complesso la memoria, poiché sembra che inducano un ipofunzionamento cerebrale influenzato dagli ormoni dello stress.

La memoria nei bambiniIn particolare nell'infanzia e nell'adolescenza, alcuni comportamenti possono aiutare i bambini e i ragazzi a sviluppare la memoria, sia a breve che a lungo termine, consentendo più facili progressi scolastici. Una dieta equilibrata è fondamentale, e in modo particolare è indispensabile la colazione del mattino: essa fornisce al cervello il "carburante" che consente una migliore concentrazione e l'acquisizione di maggiori competenze. Recenti ricerche hanno messo in evidenza infatti che i bambini e i giovani che al mattino non fanno colazione, incontrano maggiori difficoltà nel richiamare alla memoria le informazioni acquisite.
Anche dormire un numero di ore adeguato all'età è determinante nel consolidamento della memoria e dell'apprendimento, così come le attività ludiche collegate allo studio aiutano ad imparare, perché provando piacere e divertendosi la memoria è maggiormente stimolata e motivata. E' ormai dimostrato inoltre che, utilizzando tecniche di memorizzazione creative si potenzia l'emisfero destro del cervello, proprio quello che presiede alle facoltà intuitive e creative, con un ampliamento dell'efficienza mnemonica.

Aronia melanocarpaI bambini e i giovani possono essere aiutati nel loro percorso di apprendimento, scolastico e non, con integratori naturali che assicurino i nutrienti indispensabili per fornire l'energia mentale e la concentrazione, che saranno utili nello studio e in tutte le fasi dell'apprendimento e che li aiuteranno nel corso della vita a costruire il loro bagaglio di conoscenze e competenze. Si possono rivelare vantaggiose integrazioni con succhi concentrati di particolari piante (fruttoligolisati) come l'Aronia, i Datteri, il Riso germogliato, che forniscono micro e macronutrienti quali oligoelementi, minerali, vitamine, aminoacidi essenziali, sostanze antiossidanti; e inoltre estratti di Soia, Pappa Reale, Miele, Polline, germe di Grano, Fieno greco, ottimi ricostituenti e rinforzanti dell'organismo e delle funzioni cerebrali, minerali come lo Zinco, che sostiene la normale funzione cognitiva, oltre ad aumentare le difese immunitarie, eventualmente associato all'Echinacea, dalle specifiche proprietà immunostimolanti; o ancora i succhi di Mirtillo nero, Sambuco, Mora, Acerola, Arance rosse, ricchi di vitamina C e antocianosidi, con spiccate proprietà antiossidanti, ricostituenti, immunostimolanti per accrescere le difese dell'organismo in crescita, ma che si rivelano utili anche nell'adulto e in età avanzata.

Memoria e stressIn periodi di particolare stanchezza e affaticamento fisico o mentale, o di superlavoro, può rivelarsi conveniente un'integrazione di vitamine del gruppo B, specie quando vi sia un apporto carente nella dieta abituale, per la loro azione essenziale nel metabolismo energetico dei carboidrati e di tutti gli altri nutrienti, in quanto favoriscono la loro trasformazione in energia. In caso di cali mnemonici infatti, specie in presenza di carenze alimentari dovute ad un'alimentazione scorretta, disordinata, povera di frutta e verdura, e quindi in particolare di minerali quali ferro, fosforo e di vitamine, specie quelle del complesso B, è consigliabile, oltre a cercare di razionalizzare l'alimentazione, somministrare integratori vitaminici dell'intero complesso vitaminico B, comprendente tutte le vitamine del gruppo, che, lavorando fra loro in sinergia, danno migliori risultati se assunte associate.
Inoltre, nelle situazioni di aumentata pressione psicologica con sovraccarico eccessivo per la mente, indotte spesso da forti tensioni emotive, stress, fluttuazioni dell'umore, eccesso di radicali liberi che accelerano l'invecchiamento cellulare, può essere vantaggiosa un'integrazione di alimenti nutraceutici quali le bacche di Schisandra, dall'azione tonica e adattogena utile in caso di affaticamento fisico e mentale, o i frutti del Goji, dall'attività antiossidante specifica per contrastare i danni progressivi causati dallo stress ossidativo e dall'invecchiamento delle funzioni mentali e visive, o la Bacopa, un classico rimedio della medicina ayurvedica, tradizionalmente utilizzato contro ansia e mancanza di concentrazione, per migliorare le facoltà intellettive, la capacità di elaborazione mentale e la memoria; o ancora il Matè e la Rodiola, specifici per contrastare la stanchezza fisica e mentale, come anche il Ginseng coreano e il Guaranà, utili per stimolare la vitalità dell'organismo in caso di studio o lavoro particolarmente intensi, con riflessi positivi sull'efficienza mentale e la capacità di ritenzione mnemonica.
EleuterococcoAnche la Melissa, una pianta da sempre apprezzata per le sue proprietà ansiolitiche e spasmolitiche gastrointestinali, di recente è stata riconosciuta valida anche per le sue notevoli proprietà antiossidanti, antiradicaliche, neuroprotettive, utili specificamente per contrastare i fattori che possono indurre disfunzioni della memoria, tali da facilitare l'evoluzione di malattie degenerative cerebrali.
Può essere utile l'integrazione con l'Eleuterococco, una pianta adattogena molto utilizzata in fitoterapia per favorire la fisiologica risposta che aiuta l'organismo ad adattarsi alle sollecitazioni di ogni giorno, aumentando il rendimento fisico e mentale, specie in presenza di stress, affaticamento, astenia psicofisica; e ancora la Salvia spagnola (Salvia hispanica), che produce i semi noti come semi di Chia, da cui si estrae un olio essenziale dai contenuti nutrizionali particolarmente preziosi, notevole in particolare la presenza di elevatissime quantità di acidi grassi Omega-3, che, oltre a mantenere bassi livelli di colesterolo e trigliceridi, hanno apprezzabili proprietà antiossidanti che aiutano a contrastare i radicali liberi e lo stress ossidativo cellulare, svolgendo un'utile prevenzione delle patologie neuro-degenerative.

La memoria negli anzianiNell'anziano si possono manifestare vuoti di memoria, difficoltà di concentrazione, stanchezza psicofisica, imputabili a probabili disturbi del sistema circolatorio, seppure fisiologici con l'avanzare dell'età, o ad accumulo di stress, depressione, ansia, o all'assunzione di alcune tipologie di farmaci, che possono accelerare il decadimento delle capacità cognitive.
Oltre a cercare di condurre una vita attiva anche dal punto di vista affettivo, con stimoli, scambi e interazioni sociali che aiutino a sostenere l'umore e a mantenere efficiente la memoria, è importante allenare la mente continuando ad eseguire calcoli, fare giochi di enigmistica, leggere: fattori che contribuiscono a mantenere allenata la memoria e a rallentarne il declino.
Con l'avanzare dell'età si può cercare di rallentare il decadimento cognitivo con l'assunzione regolare di antiossidanti, come l'estratto di semi d'Uva, che protegge le cellule dallo stress ossidativo, o le alghe Klamath, ricche di pigmenti antiossidanti e dotate di una eccezionale completezza nutrizionale, che può rivelarsi utile in quanto l'alimentazione dell'anziano è talvolta carente, specie se vive da solo, eventualmente con l'apporto di integratori di nutrienti specifici, come l'olio di germe di Grano, ricco di minerali quali calcio, rame, manganese, fosforo, vitamine del gruppo B, vitamina E, che agisce anche da antiossidante, e la lecitina di Soia, che apporta fosfatidilserina e colina (o vitamina J, costituente dei fosfolipidi che compongono le membrane cellulari e il neurotrasmettitore acetilcolina), sostanze in grado di migliorare la trasmissione e la funzionalità dei segnali nervosi, la comunicazione fra i neuroni, stimolare le capacità cognitive, l'efficienza intellettuale, la memoria, o ancora l'olio di pesce, che potenzia la risposta dei neurotrasmettitori favorendo la funzionalità del sistema nervoso centrale.
Ginkgo bilobaTutti questi integratori nutraceutici possono rivelarsi utili in presenza di scarsa capacità di concentrazione, affaticamento fisico e mentale, scarsa lucidità, cattiva qualità del sonno, problemi di memoria.
In età avanzata è opportuno inoltre contribuire a migliorare la circolazione sanguigna, rendendola più fluida ed efficiente mediante integratori di Ginkgo biloba, una pianta particolarmente indicata per proteggere l'endotelio vascolare, cioè la parete più interna delle arterie, regolare e favorire il flusso sanguigno sia periferico che cerebrale, con un'azione antiaggregante piastrinica che può ridurre il rischio di coagulazione impropria (trombi) all'interno dei vasi sanguigni. Il Ginkgo biloba è consigliato in particolare in presenza di deficit dell'attenzione e della memoria, vertigini, ronzii auricolari. Per la sua proprietà anticoagulante, il Ginkgo biloba è controindicato se si assumono già farmaci fluidificanti del sangue.

Dott.ssa Marina Multineddu

http://www.lerboristeria.com/articoli/2016_01_memoria_concentrazione.php

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