Categoria: "Vivere naturalmente"
cambiamento climatico
Ago 10th
Cambiamento climatico, l’Onu: «La crisi è da codice rosso, inevitabile e irreversibile»
di Sara Gandolfi
Gli scienziati Onu preannunciano «un aumento senza precedenti degli eventi climatici estremi» e impatti ormai «irreversibili» come lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento dei mari
Un riscaldamento così rapido non si registrava da almeno 2000 anni, temperature così elevate almeno da 6.500 anni, oceani così acidi da due milioni di anni. Ormai il cambiamento climatico è visibile e ha impatti gravissimi in tutti I continenti, tra ondate di calore e alluvioni. Le inondazioni sono più intense e frequenti e colpiscono il 90 per cento delle regioni del mondo. Così come la siccità.
Il cambiamento climatico sta spingendo il pianeta verso un punto di non ritorno
È il momento di dichiarare l’emergenza climatica planetaria dice K. Richardson
Secondo gli scienziati, non ci rendiamo conto del poco tempo a nostra disposizione per fermare i cambiamenti cui vanno incontro il clima e gli ecosistemi terrestri.
I sistemi climatici del pianeta stanno andando incontro a cambiamenti irreversibili, avvertono i climatologi: siamo in una condizione di emergenza planetaria. Superare una serie di punti di non ritorno potrebbe portare a un punto critico su scala globale, dove diversi sistemi terrestri raggiungeranno livelli di criticità ormai irreversibile.
Questa possibilità è una “minaccia esistenziale per la civiltà”, scrivono Tim Lenton e i colleghi su Nature. Un collasso di questo genere per i sistemi terrestri potrebbe trasformare il pianeta in una sorta di serra, con un aumento di 5°C nelle temperature, di 6-9 metri del livello del mare, la perdita delle barriere coralline e della foresta amazzonica. Grandi porzioni della Terra sarebbero del tutto inabitabili.
È il momento di dichiarare l’emergenza climatica planetaria
È importante ricordare che le temperature globali non sono influenzate solo dalle nostre emissioni di carbonio, sottolinea in un’intervista Katherine Richardson, co-autrice del rapporto e professoressa di oceanografia biologica alla University of Copenhagen. Anche i sistemi naturali della Terra come foreste, regioni polari e oceani giocano un ruolo cruciale. “Dobbiamo prestarvi attenzione”.
È già troppo tardi per scongiurare il verificarsi di alcuni di questi punti di non ritorno; le evidenze mostrano che almeno nove sono stati superati, dice Richardson. Il rischio che si riversino in un punto di non ritorno globale, con impatti tremendi per la civilizzazione umana, rende cruciale una dichiarazione di emergenza climatica planetaria.
Minimizzare il rischio significa mantenere il riscaldamento il più vicino possibile a 1,5°C, riducendo a zero le emissioni. Serviranno almeno 30 anni per raggiungere la neutralità, dice Richardson. “Ed è la stima più ottimistica.”
“Non credo che le persone si rendano conto di quanto poco tempo ci resti”, aggiunge in un’intervista Owen Gaffney, analista che si occupa di sostenibilità globale allo Stockholm Resilience Center della Stockholm University, co-autore della pubblicazione. “Raggiungeremo l’aumento di 1,5°C in 10 o 20 anni e, con 30 anni a disposizione per la decarbonizzazione, è chiaramente una situazione di emergenza. Se non agiamo trattandola come tale, è probabile che i nostri figli erediteranno un pianeta pericolosamente instabile”.
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Le foreste europee hanno superato un punto critico:
A causa del riscaldamento globale, foreste dalla Finlandia alla Spagna hanno iniziato a perdere le difese naturali contro vento, incendi e parassiti.
https://www.nature.com/articles/d43978-021-00024-7
Clima, rapporto Onu: il tempo per fermare la catastrofe sta finendo | L'aumento del livello del mare è irreversibile per millenni
Unesco, allarme in Australia: la barriera corallina più grande del mondo è in pericolo
"Alluvioni, uragani, frane, ondate di calore, siccità: eventi climatici estremi con i quali sempre più spesso siamo chiamati a confrontarci da alcuni anni a questa parte. Quasi tutte le regioni italiane sono rimaste colpite, così come molti Paese in tutto il mondo. Ci sono isole e città costiere che rischiano seriamente di scomparire a causa dell'innalzamento dei mari e sempre più persone saranno costrette a migrare per ragioni ambientali verso terre più sicure. La scienza ha dimostrato la correlazione tra l'aumento della frequenza di questi fenomeni e il cambiamento climatico in atto e ha individuato nelle attività umane la principale causa del cosiddetto "riscaldamento globale", che scatena gli eventi climatici estremi. L'uomo sta modificando il clima della Terra con conseguenze preoccupanti dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Ma la maggior parte delle persone non sembra avere un quadro chiaro di quanto sta accadendo. Eppure ogni giorno perso rende sempre più irreversibili gli effetti sul futuro del nostro pianeta"
Andrea Merusi
Lo scenario sulla Terra per i prossimi 30 anni non è proprio rincuorante, dato che gli effetti del cambiamento climatico sarebbero «estremamente gravi». Un triste futuro quello del nostro ecosistema che porterà 1 miliardo di persone a diventare migranti climatici e ad abbandonare la propria città. In tutti gli scenari che sono stati simulati dal think tank capitanato da un ex capo militare australiano non ci sono grandi chance per l’uomo.
Quelli che vengono proposti sono scenari possibili ma tutti mostrano come il cambiamento climatico potrebbe portare a gravissimi e irreversibili problemi per il nostro Pianeta. la Terra potrebbe, a causa del cambiamento delle temperature, essere per metà inabitabile.
Il documento proposto dal Breakthrough National Center for Climate Restoration mostra tra le conseguenze non solo gli oltre 1 milione di profughi in fuga dalle proprie città, ma anche un grave e pesante taglio della produzione alimentare. A proporre questi scenari sono David Spratt e Ian Dunlop, due climatologi, che mettono in guardia il mondo e che mostrano la necessità di trovare nel breve periodo soluzioni efficaci, per riuscire a evitare la comparsa di questi scenari apocalittici.
In base ai dati scientifici attualmente a disposizione, i meteorologi hanno calcolato che ci sarà nel tempo un innalzamento delle temperature di ben 3°. Se Questo incremento sarebbe costante per 20 giorni consecutivi, un periodo di tempo che il corpo umano non è in grado di sopportare, porterebbe alla conseguente estinzione della specie.
Nello scenario prefigurato molti ecosistemi, per l’incremento delle temperature, non riuscirebbero a resistere e si direbbe addio a Foresta Amazzonica e Barriera corallina. Molte zone del mondo, come ad esempio Medio Oriente e nel Sud-Est asiatico, avrebbero oltre 100 giorni l’anno di caldo letale, che porterebbero quindi queste zone ad essere invivibili. L’abbandono di vaste aree del Pianeta obbligherebbero a dover anche dire addio ai raccolti e alle zone attualmente coltivate in quelle parti del globo, con un conseguente aumento dei prezzi dei beni di prima necessità.
Nel rapporto Breakthrough National Center for Climate Restoration si spiega che città quali Mumbai, Giacarta, Hong Kong, Canton, Shanghai, Bangkok e Manila (tutte densamente popolate) sarebbero abbandonate per l’aumento del livello del mare e per le pesanti condizioni climatiche che si avrebbero in questi punti del mondo. Principalmente da queste zone arriverebbero poi i migranti climatici, in cerca di luoghi dove poter ancora vivere.
Una soluzione si deve trovare al più presto quindi e soprattutto deve essere drastica e deve portare a riconvertire le industrie di tutto il globo. In caso non venissero apportate modifiche si arriverebbero ad avere milioni di morti a causa dell’inquinamento atmosferico e delle condizioni climatiche estreme. La Terra diventerebbe quindi un luogo ostile e non più idoneo per la sopravvivenza della specie umana.
Un allarme lanciato anche da un recente rapporto dell’ONU. A marzo l’organizzazione ha infatti spiegato che se si continuerà in questo modo si avranno problemi di siccità, acqua potabile inquinata, mancanza di cibo e infezioni resistenti agli antibiotici.
https://www.money.it/Fine-mondo-2050-conseguenze-cambiamento-climatico
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OLIVE l'essenza floreale di BACH
Mag 2nd
L'essenza di BACH “Olive è per coloro che hanno molto sofferto sia nel corpo che nella mente e sono così stanchi, così esauriti, che sentono di non essere più in grado di compiere alcuno sforzo.
La quotidianità diventa solo una dura fatica, priva di ogni piacere”.
Caratteristiche psicologiche ed emozionali di Olive:
olive fiori di Bach PER Astenia, debilitazione, debolezza, deperimento, esaurimento fisico e mentale, logorio energetico, logorio, mancanza di vitalità, prosciugamento energetico, può essere utile in convalescenza, sfinimento, sforzo, sofferenza fisica ed emozionale, spossatezza, stanchezza eccessiva, svuotamento.
Relazione con il Sé: ha consumato tutte le risorse e questo porta a un esaurimento psico-fisico che porta messaggi importanti, primo tra tutti imparare a gestire in maniera maggiormente efficace le energie a disposizione. È vero che a volte ci si trova nell’impossibilità di scegliere le situazioni e a volte il carico è molto pesante. A maggior ragione, in questi momenti, è opportuno imparare a gestirsi al meglio per evitare di cadere in stati di deperimento.
Il rimedio apporta: Olive canalizza e ottimizza le energie disponibili, inoltre permette di attingere nuova energia da fonti superiori.
Olive nelle caratteristiche tipologiche:
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olive fiori di Bach Com’è facilmente intuibile anche dalle parole di Edward Bach, il livello tipologico è difficilmente riscontrabile in Olive che ci parla di “coloro che hanno molto sofferto sia nel corpo che nella mente e sono così stanchi, così esauriti, che sentono di non essere più in grado di compiere alcuno sforzo”. Ci limitiamo qui a descrivere l’Olive transitorio, ovvero quello stato che tutti, prima o poi, abbiamo provato, di enorme affaticamento.
Olive è utile anche quando la persona, lavorando su di Sé, ha messo in moto intensi processi evolutivi interiori che hanno consumato troppa energia a livello inconscio” (Mechtild Scheffer).
Olive come stato d’animo transitorio (Mood):
olive fiori di BachCome stato transitorio, Olive ci parla di un enorme esaurimento psicofisico e della possibilità concreta di re-incanalare le energie correttamente per riprendere le normali attività. È implicito che Olive NON è un farmaco allopatico che agisce sull’energia della persona a livello chimico, non è nemmeno un integratore. Ne consegue quindi che non può essere utilizzato come una vitamina, un energetico o simili. Riprova fondamentale ne è che Se una persona assumesse Olive per riparare alla stanchezza eccessiva, ci potrebbero essere, tra le varie papabili, due differenti reazioni: potrebbe effettivamente riprendere le normali attività, oppure potrebbe realmente aver bisogno di un profondo riposo.
Nella pratica dell’impiego del fiore, abbiamo difatti notato che alcune persone, dopo aver assunto Olive, hanno realmente bisogno di riposare, di dormire, crollano quindi in un riposo profondo. Non dimentichiamo che il riposo, lo staccare il collegamento con la mente cosciente ed il corpo fisico, è il più sano e corretto riequilibrio energetico che Dio ci ha donato. Dove questo non basta, interviene il fiore. Olive infatti può essere usato per recuperare le energie psicofisiche in molti contesti e presuppone, di norma, che vi sia stato un reale accadimento che ha compromesso l’equilibrio del soggetto. Olive può essere impiegato dopo momenti di iperattività da studio, da lavoro, da stress.
Può anche essere impiegato, come suggerisce la Scheffer, durante un estenuante lavoro su di Sé che ha consumato le energie psicofisiche per via del cambiamento di convinzioni, strutture mentali, etc. Anche nell’esaurimento cronico, Olive trova utile impiego. È inoltre utilissimo per recuperare dallo stress per la perdita di una persona cara. Capita spesso che durante la fase di elaborazione di un lutto particolarmente gravoso, di finisca con l’esaurire tutte le risorse psicofisiche.
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ERBE SPONTANEE : Come raccogliere le erbe spontanee
Giu 9th
Alcune erbe spontanee si usano principalmente a scopo alimentare, molte hanno valori terapeutici dall’efficacia dimostrata. Ma la di là di quello che facciamo con le erbe, già andare a raccoglierle, passare del tempo all’aperto, entrare in contatto con la natura, scoprire quanti tesori sono nascosti nei campi è terapeutico e nutritivo. Quando raccogliamo le erbe, i fiori e i frutti, ringraziare Madre Natura per i doni che ci regala è altrettanto importante per il nostro benessere.Semplicemente andare in raccolta non è sufficiente, bisogna farlo nel modo giusto. Io ritorno a casa con un’energia incredibile e gli occhi che mi brillano, ma ho notato con stupore che alcuni conoscenti anche dopo alcune ore passate a raccogliere i doni della Natura sono infelici e si lamentano. Perché loro non riescono a sentire la connessione rigenerante con la Natura?Anche in questa attività, l’attitudine fa la differenza. Ecco alcuni ingredienti che rendono la raccolta delle erbe spontanee un’esperienza per l’anima.
- Il primo ingrediente è la consapevolezza: addentriamoci nella natura e scopriamo quanti preziosi tesori ci offre. Consigliato in momenti di insoddisfazione, apatia o preoccupazione, ci fa prendere coscienza di quanta abbondanza è già a nostra disposizione.
- Il secondo ingrediente è la meraviglia. Apriamo gli occhi e il cuore e meravigliamoci di tutto ciò che ci circonda. Ci sono capolavori tutto intorno a noi. Non passiamo una vita indifferente ricercando il piacere in stimoli sempre più forti e cose sempre più complicate. La bellezza sta nelle cose semplici. Osserva la margherite. Osservane dieci, venti, cento. Sono tutte diverse e tutte bellissime. E così sono le persone.
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- Il terzo ingrediente è la presenza. Cerchiamo di essere presenti in ciò che stiamo facendo quando raccogliamo un’erba, la laviamo, la trasformiamo. Apprezziamone la consistenza e il profumo. Già così la sua energia inizia ad agire su di noi, e quando mesi dopo utilizzeremo la tisana, la tintura o l’oleolito che abbiamo preparato, ne riconosceremo l’energia che ci ricorderà quel momento di profonda connessione con la Natura.
- Il quarto ingrediente è la connessione. Sentiamoci connessi alla natura, agli alberi e ai fili d’erba. Ascoltiamo le loro vibrazioni. Nelle nostre giornate che ci portano a vivere tra edifici, computer ed automobili, spesso ci dimentichiamo di questa connessione, e di conseguenza perdiamo la connessione con noi stessi. Non sentiamoci padroni di distruggere la natura per i nostri interessi, perché così facendo distruggiamo noi stessi. Possiamo raccoglierne con rispetto le piante e i fiori, che ci regalano la loro energia per sostenere il nostro cammino su questo pianeta. Dovremo cercare di restituire al pianeta una vibrazione il più possibile pura e amorevole come quella che abbiamo ricevuto dalle piante.
Continua a leggere: http://www.meravigliaviva.com/2014/05/come-raccogliere-le-erbe-spontanee.htmlISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
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Fertilizzanti naturali
Feb 6th
Le bevande ottenute dalle piante officinali garantiscono effetti positivi sulla nostra salute. Gli stessi infusi sono utili per fertilizzare le piante dell'orto e del giardino. A partire dalle erbe o dalle parti di scarto di frutta e verdura potrete preparare degli infusi per fertilizzare le piante, sia sotto forma di vera e propria tisana che come macerati.
Li potrete spruzzare di tanto in tanto alla base delle vostre piante per fertilizzarle e favorire la crescita, in sostituzione dei prodotti comunemente in vendita.
Abbiamo raccolto per voi alcuni consigli adatti ad ottenere dei fertilizzanti naturali per orto e giardino.
1) Infuso alle alghe
Viene utilizzato prevalentemente da chi abita in zone di mare ed ha la possibilità di raccogliere delle alghe. Altrimenti è possibile acquistare dell'alga kelp. Versate le alghe in un secchio dopo averle risciacquate. Riempite il secchio d'acqua e lasciate riposare con il coperchio per due mesi. Otterrete un macerato da diluire in acqua e da spruzzare alla base delle piante per velocizzare lo sviluppo di fiori e frutti.
Leggi anche: Alghe: le diverse tipologie, le proprieta' e come utilizzarle
2) Infuso alle bucce di verdura
Riponete in un secchiello le bucce dei vostri ortaggi appena pelati. Coprite con acqua bollente e lasciate riposare per tutta la notte o fino a due giorni. Al mattino, scolate il tutto, filtrate e utilizzate il liquido ottenuto per innaffiare le piante. Scegliete soltanto scarti vegetali e non altri tipi di avanzi di cibo.
3) Infuso di equiseto
L'infuso di equiseto viene utilizzato sia come antifungino che per nutrire le piante dell'orto. Lo si prepara utilizzando dell'equiseto fresco o secco, proprio come se si trattasse di una normale tisana ottenuta per infusione. Si porta ad ebollizione un pentolino d'acqua, si aggiunge una piccola quantità di equiseto, si lascia riposare il tutto per 10-15 minuti e si filtra il preparato. Lo potrete utilizzare dopo averlo lasciato raffreddare. Clicca qui per saperne di più.
4) Infuso di ortica
L'infuso di ortica viene ottenuto per macerazione dell'intera pianta o delle sole foglie. Può essere utilizzato come fertilizzante, in particolar modo per piante come i pomodori. Come spiega il Forum di Agraria, si può diluire il macerato di ortica per impiegarlo come fertilizzante per le piantine dei pomodori a partire da 10 giorni dopo il trapianto. Si possono utilizzare anche le foglie fresche di ortica, da interrare nelle buche dove trasferirete le piantine.
Leggi anche: Come preparare il macerato di ortica per l'orto
5) Infuso al caffè
Si tratta di uno dei numerosi usi alternativi del caffè. L'infuso al caffè per fertilizzare le piante viene ottenuto semplicemente versando un po' di caffè avanzato nell'acqua che utilizzerete per l'annaffiatura. In alternativa, potrete cospargere dei fondi di caffè attorno alle radici delle piante. Il rimedio è particolarmente adatto per le azalee, i mirtilli e i rododendri.
Leggi anche: 20 usi alternativi per il caffe'
6) Infuso di ortaggi
Conservate sempre l'acqua di cottura delle verdure che avrete portato ad ebollizione e che avrete lessato. Per utilizzarla per innaffiare e fertilizzare le piante, l'acqua di cottura non dovrà risultare salata. Se dovrete conservarla per le piante, dunque, non aggiungete sale e insaporite le verdure solo dopo la cottura. Nell'acqua rimarranno tutte le sostane benefiche che gli ortaggi avranno rilasciato. Fate raffreddare, diluite nell'innaffiatoio e utilizzate il liquido ottenuto come fertilizzante naturale per le piante dell'orto.
7) Infuso di camomilla
Il normale infuso di camomilla può essere utilizzato come fertilizzante per le piante attraverso la preparazione del compost. Infatti aggiungere dell'infuso di camomilla al compost formato semplicemente da terriccio e scarti alimentari permette di accelerare la decomposizione dei residui organici. In questo modo con scarti di cucina, terriccio e infuso di camomilla si ottiene un ottimo fertilizzante naturale.
8) Infuso di calendula
L'infuso di calendula è utile per rendere vigorose le piante dell'orto o coltivate in vaso. preparate sempre piccole quantità di infuso da utilizzare in breve tempo, spruzzandolo sul terreno alla base delle piante. Ad esempio, per 250 ml d'acqua bollente bastano 2 cucchiaini di calendula essiccata. Lasciate riposare per 10-15 minuti e fate raffreddare prima dell'utilizzo.
9) Infuso di tarassaco
L'infuso di tarassaco stimola la crescita delle piante e arricchisce il terreno. Versate due cucchiaini di tarassaco essiccato in una tazza d'acqua bollente. Lasciate in infusione per 10-15 minuti, filtrate e raffreddate. Spruzzate alla base delle piante in piccole quantità, come se si trattasse di un comune fertilizzante per l'orto.
10) Infuso alle bucce di banana
Le bucce di banana sono un rimedio naturale adatto a fertilizzare le rose. Tagliate a pezzetti una buccia di banana e versatela in un contenitore con spruzzino. Riempite d'acqua il flacone prescelto, tappate e lasciate riposare per due settimane. Così le bucce di banana potranno fermentare prima dell'utilizzo. Otterrete un fertilizzante naturale liquido da spruzzare di tanto in tanto alla base delle vostre rose per favorire la fioritura.
Leggi anche: 10 trucchi bizzarri da usare per orto e giardino
Conoscete altri rimedi naturali per fertilizzare le piante?
Marta Albè
http://www.greenme.it/abitare/orto-e-giardino/12401-fertilizzanti-naturali-infusi-piante
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GRAVIDANZA : MODIFICAZIONI FISIOLOGICHE
Nov 30th
La gravidanza è uno dei momenti più importanti nella vita della donna, caratterizzato da profondi cambiamenti non solo organici ma anche psicologici e del rapporto di coppia.
L'aumento dei livelli ormonali è il principale responsabile di questo adattamento indispensabile alla madre per nutrire il bambino, preparare il proprio corpo al travaglio-parto e al successivo allattamento. Tutti gli organi sono coinvolti in queste mutazioni fisiologiche che talvolta però possono accompagnarsi a problemi di salute o disagio per la donna.
1) PESO CORPOREO L'aspetto generale della donna si modifica essenzialmente per la ritenzione d'acqua ( Glossary Link edema) nei tessuti. E' considerato ideale in una donna normopeso un aumento di 11-12 Kg: 2 kg nelle prime 20 settimane e poi 400-500 gr alla settimana fino a termine. Molteplici sono però i fattori influenzanti: il peso prima del concepimento, il grado di edema, il metabolismo, la dieta, il vomito o la diarrea, la quantità di liquido amniotico e la grandezza del bambino. Schematicamente la distribuzione ideale del peso raggiunto a fine gravidanza è: muscoli e grasso 2,2 kg ; sangue e liquidi 2,5 kg, mammelle 900 gr, utero 900 gr, placenta 500-600 gr, liquido amniotico 900 gr, peso fetale 3000gr. I disturbi principali sono gonfiori a mani e piedi, per la ritenzione idrica (soprattutto nel III trimestre); emorroidi e Glossary Link varici vulvari, gambe indolenzite e tendenza alle varici per la compressione esercitata dal peso di utero e feto sul ritorno venoso.
2) SISTEMA CARDIO-CIRCOLATORIO Il lavoro maggiore richiesto per far fronte alle esigenze del feto determina un progressivo aumento della Glossary Link gittata sistolica (cioè del volume di sangue messo in circolo dal cuore ogni minuto). La frequenza cardiaca aumenta in media di 10-15 battiti/minuto. Mano a mano che l'utero aumenta di volume il diaframma si alza facendo ruotare il cuore verso l'avanti e a sinistra. Soggettivamente talvolta si possono lamentare delle aritmie (sensazione di un battito in più) o più raramente tachicardia. La pressione arteriosa rimane immodificata o si abbassa leggermente per la vasodilatazione periferica determinata dal progesterone che favorisce il flusso di sangue al feto, questo può talvolta causare svenimenti soprattutto in situazioni di prolungata stazione eretta o decubito dorsale. Si considera patologica una pressione minima maggiore di 90 mmHg e massima maggiore di 140 mmHg riscontrata a riposo in almeno due misurazioni successive.
3) SISTEMA EMOCOAGULATORIO La massa sanguigna, pur con ampie variabilità individuali, aumenta sensibilmente durante la gravidanza, in particolare si ha un incremento di circa il 50% (da 2500 ml a 4000 ml) della parte liquida (plasma) in cui è sospesa la componente cellulare (globuli rossi e bianchi) che ha un'espansione più limitata e lenta (circa il 30% in più). Questo meccanismo di emodiluizione fisiologica protegge la donna dall'emorragia del parto e rende meno viscoso il sangue, quindi in grado di passare più facilmente nei piccoli vasi placentari. I globuli rossi aumentano per fornire la maggior quantità di ossigeno richiesta dai tessuti materni e placentari, ma il maggior incremento del plasma ne determina agli esami di laboratorio una "apparente diminuzione", con valori di emoglobina che da circa 12 g/dl possono scendere a un minimo normale in gravidanza di 10,5 g/dl. In questo caso non è corretto parlare di Glossary Link anemia.
I globuli bianchi aumentano leggermente. Le piastrine rimangono stabili o lievemente diminuite. I fattori della coagulazione aumentano, determinando una riduzione del tempo coagulatorio, con effetto protettivo nei riguardi delle emorragie, ma con un lieve aumento del Glossary Link rischio trombotico.
4) APPARATO RESPIRATORIO Nella seconda metà della gravidanza l'utero sospinge in alto il diaframma e le escursioni respiratorie sono rese più difficili; si avrà un aumento della profondità dei singoli atti. Il tipo di respirazione diventa perlopiù costale, per cui sono più frequenti episodi di Glossary Link dispnea, specie sotto sforzo (per esempio difficoltà a salire le scale)
5) APPARATO URINARIO Si ha riduzione del tono e della Glossary Link peristalsi ureterale e vescicale (effetto del progesterone). L'uretere, specie quello di destra, viene dislocato lateralmente e compresso dall'utero; la vescica è spinta anteriormente in alto. Si verifica una dilatazione delle vie urinarie con difficoltà allo svuotamento e aumentato rischio di infezioni o coliche renali. Uno dei disturbi più frequenti è l'aumento della frequenza minzionale ( Glossary Link pollachiuria). La Glossary Link filtrazione glomerulare aumenta del 50% già alla 15 settimana, poi decresce e torna ai livelli normali alla terza settimana dopo il parto. Questo comporta un'aumentata escrezione urinaria di varie sostanze quali: il glucosio, gli aminoacidi, le vitamine idrosolubili, i farmaci. L'aumento della Glossary Link glicosuria (zucchero nelle urine) è fisiologico anche se un incremento eccessivo, deve far escludere una possibile infezione urinaria o un diabete. Gli Glossary Link estrogeni favoriscono invece la ritenzione di sodio e acqua che talora può dar luogo a edemi.
6) APPARATO GENITALE L'utero aumenta di volume soprattutto a livello del fondo. La cervice (o collo uterino) si ispessisce per aumento della vascolarizzazione e del contenuto di acqua, costituendo una barriera contro le infezioni grazie anche al muco denso che ne ostruisce il canale (il Glossary Link tappo mucoso). A gravidanza avanzata, in risposta alle aumentate contrazioni preparatorie indolori ( Glossary Link contrazioni di Braxton Hicks), la cervice va incontro ad un processo di "maturazione", diventando più molle e di consistenza pastosa. La vagina, per effetto degli estrogeni, è più elastica, quindi più facilmente dilatabile durante il parto e più vascolarizzata. Inoltre l'epitelio di rivestimento vaginale si ispessisce, con un cambiamento dell'ecosistema e un abbassamento del pH. Le secrezioni vaginali aumentano sono biancastre ( Glossary Link leucorrea) e se non associate a sintomi non devono destare preoccupazione. Il prurito è spesso correlato alla vasodilatazione con aumento della temperatura locale. E' consigliabile indossare indumenti ampi e di cotone.
7) APPARATO GASTROINTESTINALE La crescita dell'utero verso destra spinge lo stomaco e le anse intestinali in alto e a sinistra. Per effetto del progesterone vi è una riduzione del tono muscolare di stomaco, esofago, colecisti e di tutto l'intestino. Questo comporta un rallentamento dello svuotamento gastrico e intestinale che se da un lato massimizza l'assorbimento di nutrienti dall'altro è responsabile di disturbi come difficoltà digestiva, bruciore gastrico (per reflusso di acidi verso l'esofago), nausea o stipsi.
Le gengive talora si presentano edematose, con facile tendenza a infiammazioni e al sanguinamento.
La salivazione è normale; ciononostante, viene riferita da molte donne la sensazione soggettiva di ipersalivazione ( Glossary Link scialorrea), dovuta in realtà ad una maggiore difficoltà a deglutire.
8) SISTEMA ENDOCRINO La Tiroide e le paratiroidi, il surrene e l' Glossary Link ipofisi aumentano di volume e risultano modicamente iperfunzionanti, si verifica così un incremento dei livelli ematici di alcuni ormoni fondamentali per regolare il metabolismo e il riassorbimento di determinate sostanze.
grav02.jpg9) SISTEMA NERVOSO Il nostro cervello è più ricettivo in gravidanza ed è influenzato anche dell'ambiente circostante: paura, preoccupazione e senso di colpa sono malesseri diffusi nella maggior parte delle donne, in particolare nei primi tre mesi e nelle ultime settimane di gravidanza. La labilità emozionale (effetto del progesterone), può associarsi a uno stato di ansia e ambivalenza affettiva, amore/rifiuto, nei riguardi del bambino. Il secondo trimestre è caratterizzato da una stabilizzazione emozionale: la donna dimostra fiducia in se stessa e attivismo. Nel terzo trimestre compare spesso un certo grado di apatia, svogliatezza, affaticamento.
10) CUTE E APPARATO MUSCOLO-SCHELETRICO A livello cutaneo aumenta la pigmentazione. Alcune sviluppano macchie sul volto, il cosiddetto Glossary Link cloasma. o una linea pigmentata ( Glossary Link linea nigra) che dal pube va all'ombelico. Anche l'areola del capezzolo è coinvolta: in preparazione all'allattamento la deposizione di melanina la irrobustisce. Man mano che la gravidanza procede si verifica lo stiramento dello strato di collagene della cute a livello mammario e addominale. In alcune donne le aree di massimo stiramento si assottigliano ed appaiono delle linee rosse, le "smagliature". Spesso si sente più caldo per effetto del progesterone che aumenta la temperatura corporea di circa 0.5°C e la vasodilatazione. I legamenti più lassi e il cambiamento del centro di gravità con alterazione della postura possono accompagnarsi a disturbi come lombosciatalgia, dolori intercostali e pubalgia. Un'attività fisica regolare, il cambiamento frequente della posizione, l'uso di scarpe comode con tacco basso e il limitato aumento di peso migliorano o prevengono questi disturbi.
FONTE :
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