Se ti piace il nostro sito votalo adesso con un click sul pulsante Google +1 qui sotto :


COENZIMA Q 10 indispensabile per il mantenimento della riserva energetica delle nostre cellule

Il coenzima Q10 (CoQ10), noto anche come ubichinone o vitamina Q, è una molecola organica presente in tutte le cellule, soprattutto nelle membrane cellulari e nei mitocondri. Questi ultimi sono degli “organelli intracellulari”, ossia interni alle nostre cellule, in cui avvengono le reazioni chimiche indispensabili per produrre energia.

In pratica il coenzima Q10 è coinvolto nella reazione che ha come prodotto l’ATP, adenosina trifosfato, la molecola che producono le nostre cellule per immagazzinare energia da utilizzare per le principali funzioni metaboliche. La molecola del CoQ10, e la sua funzione, è stata scoperta a metà del secolo scorso.

Vediamo quali sono le proprietà e le funzioni biologiche di questa molecola e quando e se può servire pensare a una integrazione.

Proprietà del Coenzima Q10

Il coenzima Q10, come già descritto, è una molecola indispensabile per il mantenimento della riserva energetica delle nostre cellule. Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che la concentrazione cellulare dell’ubiquinone tende a diminuire con l’avanzare dell’età.

La molecola viene sintetizzata dalle cellule del nostro organismo, ma l’efficienza di questa produzione si riduce naturalmente invecchiando, in caso di malnutrizione e in pazienti, più o meno anziani, che soffrono di malattie croniche come patologie cardiache, morbo di Parkinson, distrofia muscolare, diabete, tumori e anche AIDS.

La letteratura scientifica ha anche evidenziato che la terapia ipocolesterolemizzante con statine è in grado di ridurre la concentrazione cellulare di CoQ10, ma anche altri farmaci di uso comune come i beta-bloccanti, indicati come anti-aritmici e anti-ipertensivi, inibiscono la sintesi di questo coenzima.

Le evidenze suggeriscono che in tutte le condizioni che riducono la concentrazione cellulare di coenzima potrebbe essere indicata una integrazione. In questi casi la prima scelta dovrebbe ricadere sull’attenzione a consumare anche quotidianamente alimenti ricchi di ubiquinone e poi eventualmente su integratori alimentari.

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]

Coenzima Q10 e alimenti

Il CoQ10 è particolarmente concentrato in:

  • soia;
  • cereali integrali e germe di grano;
  • frutta secca, in particolare noci;
  • vegetali, soprattutto spinaci e negli olii vegetali;
  • pesce, in particolare nelle sardine.

Chi segue una alimentazione ricca di frutta, verdura e legumi ha in genere livelli ematici superiori di coenzima Q10, tuttavia non è sempre detto che l’attenzione alla scelta degli alimenti sia sufficiente a mantenere elevati i livelli di ubiquinone. Con l’avanzare dell’età, ad esempio, il fegato diviene meno efficiente nel convertire gli ubiquinoni degli alimenti e ciò chiaramente si traduce in una riduzione del Q10 cellulare.

Integratori di coenzima Q10

Secondo la più recente letteratura scientifica l’integrazione di ubiquinone può essere utile in tutti i casi in cui è indicato un sostegno di antiossidanti, come nel caso di infarto, alcuni tipi di tumore ed emicrania. La supplementazione di Q10 favorisce anche la sopravvivenza a lungo termine nei pazienti che hanno sofferto di arresto cardiaco.

Il potere antiossidante si è anche dimostrato protettivo nei confronti di alcune malattie degenerative come il morbo di Parkinson.

In farmacia e parafarmacia sono disponibili diversi integratori, senza obbligo di prescrizione medica, a base di questo coenzima. Tutti sono, secondo le approvazioni ufficiali, indicati per:

  • proteggere dall’invecchiamento cutaneo;
  • ridurre la sensazione di debolezza, astenia e stanchezza;
  • favorire il mantenimento di una buona forza muscolare;
  • contrastare lo stress cellulare indotto dai radicali liberi.

 

http://www.greenstyle.it/

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

Disturbi del sistema nervoso, depressione, stanchezza e letargia, nevralgie, nevriti infiammazioni del nervo sciatico

Il rimedio omeopatico Hypericum perforatum 30 CH

(da prendere in farmacia -5 granuli sotto la lingua per 2 volte al di’)

 

L’iperico è una pianta perenne sempreverde appartenente alla famiglia delle Clusiaceae, molto comune in Italia, in Europa, in Asia occidentale e in Nord Africa. Il nome popolare è erba scacciadiavoli o erba di San Giovanni e deriva dal fatto che sui petali sono visibili dei puntini neri che sono volgarmente noti come sangue di San Giovanni, perché ricordano il sangue versato dal Santo fatto decapitare da Erode intorno al 35 d.C.

Il colore invece deriva dall’ipericina, sostanza di cui il fiore è ricco. I frutti sono capsule ovali che a maturazione si aprono scoprendo i semi cilindrici di colore nero o bruno scuro.

Oggi alla pianta si riconoscono diverse proprietà terapeutiche, tra cui antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, analgesiche, diuretiche, depurative, antiossidanti, vasoprotettrici, ed e’ nota la sua attività antidepressiva. 

La proprietà antidepressiva dell’iperico è attribuibile al contenuto di sostanze quali l’ipericina, l’iperforina ed alcune classi di flavonoidi, particolarmente presenti nelle foglie e nelle sommità fiorite.

L’azione combinata di queste sostanze favorisce l’aumento dei livelli di serotonina nel sistema nervoso centrale, quindi stimola un’attività biologica antidepressiva, che contrasta i disturbi dell’umore ed aiuta a ristabilire l’equilibrio emotivo spesso interrotto anche da dolori cronici o forti. 

Quando si usa Hypericum
Hypericum è un rimedio omeopatico che agisce principalmente sul sistema nervoso, sia centrale che periferico. In generale Hypericum è il rimedio adatto in tutti i casi di nevrite, quando si verifica una degenerazione, di natura traumatica, infettiva, tossica od altro, di un nervo o di un gruppo di nervi con il dolore che risale lungo il tragitto del nervo.

Ciò lo rende un ottimo rimedio per la terapia del dolore di qualsiasi origine. Hypericum favorisce anche la cicatrizzazione di tutti i tipi di ferite e ne evita l’infezione. Hypericum è altresì indicato per i disturbi respiratori.

Il rimedio omeopatico Hypericum si usa in genere nei seguenti principali casi:

·         disturbi del sistema nervoso, depressione, stanchezza e letargia; nevralgie, nevriti infiammazioni del nervo sciatico

·         dolore di qualsiasi natura e in ogni sede, in particolare quelli provocati da traumi, lombalgia, dismenorrea ,mestruazioni dolorose,  male alle ginocchia, etc…

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]

·         ferite di ogni tipo, unghia incarnita

·         problemi alla pelle, ustioni, dermatiti, eritemi, herpes

·         disturbi all’apparato respiratorio, tosse, asma

·         disturbi dell’apparato digerente, gonfiore, nausea, vomito, diarrea, stipsi

·         disturbi all’apparato cardiovascolare, palpitazioni, emorroidi

C’e’ anche  L’olio di hyperico  che e’ utile contro ustioni e ferite

 A chi è consigliato Hypericum

Il soggetto Hypericum è ansioso, ipersensibile, eccitato, si sveglia di notte con pulsazioni e, avverte i battiti cardiaci nella testa, è ansioso, agitato, addolorato anche fisicamente.

Evolve poi progressivamente verso la depressione, avendo esaurite le sue riserve di energia nervosa. Appartiene pertanto alla categoria di persone che a seguito di un trauma, di una paura, di uno shock, di dolori persistenti, cadono nella depressione nervosa.

Hypericum è uno dei migliori rimedi per la cura della depressione (non a caso la pianta da cui trae origine è definita l’antidepressivo vegetale) ed anche per la nevrosi della menopausa.

E’ utili per tutti i dolori cronici del sistema osteoarticolare in cui sono interessati anche i nervi

Fonte : http://rimediomeopatici.com/rimedi-omeopatici/hypericum/

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

Momento migliore della giornata per esporsi al sole e produrre piu' Vitamina D

Molti si chiedono qual è il momento migliore della giornata per esporsi al sole così da assorbire tutti i benefici della luce solare e produrre il maggiore quantitativo di Vitamina D. La risposta a questa domanda lascerà quasi tutti a bocca aperta dato che siamo stati abituati a pensare proprio l’opposto. Le recenti ricerche scientifiche vengono in nostro soccorso e spiegano chiaramente come stanno le cose sfatando i vecchi miti sull’esposizione al sole.


Esporsi al sole è il metodo naturale per produrre la vitamina D di cui il nostro corpo ha bisogno. Come ci saremmo accorti, la modernità ha spostato l’essere umano a passare il 99% del suo tempo in ambienti chiusi riparato dalla luce solare naturale. Questo sta portando a carenze gravissime nella popolazione con conseguenze che vanno dalla depressione al cancro all’Alzheimer.

Tuttavia è importante ricordare che i benefici della luce solare non riguardano esclusivamente la produzione della vitamina D dato che i raggi ultravioletti sulla pelle innescano molte razioni chimiche tra cui la produzione endogena di perossido di idrogeno, che potenzia l’attività dei linfociti T e il loro potere antiossidante; l’ossido nitrico che protegge il cuore e normalizza la pressione sanguigna; e migliora la funziona digestiva grazie alla serotonina.


I benefici della luce solare e della vitamina D sono tanti e possiamo riassumerli come segue:

Riduce notevolmente il rischio di cancro
Rafforza il sistema immunitario
Previene influenza, infezioni, virus
Migliora l’umore e allontana la depressione
Riduce l’infiammazione
Contrasta le malattie autoimmuni e degenerative come la Sclerosi Multipla e l’Alzheimer
Favorisce il testosterone e la fertilità maschile
Migliora la gravidanza e lo sviluppo del bambino
Protegge il cuore, riduce il rischio di infarto e abbassa la pressione alta
Migliora il sonno
Ripara il DNA
Allontana l’emicrania
Previene e contrasta il diabete, insulino-resistenza, soprappeso e obesità
Migliora la calcificazione delle ossa e previene l’osteoporosi
Normalizza la funzione tiroidea
Rafforza le pareti intestinali contrastando le intolleranze alimentari
Vitamina D 10.000UI 365 softgel 13,99€
Vitamina D  2500UI 60 compresse (vegan prodotta dai licheni) 13,81€
Il migliore momento della giornata per stare al sole
Ti verrebbe da dire al mattino e al tardo pomeriggio quando il sole non scotta, in realtà è l’opposto come diverse ricerche dimostrano. I ricercatori hanno pubblicato uno studio sulla rivista Internal Journal of Dermatology spiegano che nella luce solare sono presenti i raggi UVA che possono produrre il carcinoma della pelle e i raggi UVB che stimolano la produzione di vitamina D. Con l’aumentare della latitudine il rapporto UVA/UVB cresce e quindi il rischio di esporsi al sole è maggiore, mostrando quindi che il rischio di carcinoma è minore vicino all’equatore e più elevato ai poli.


Tuttavia esiste un momento della giornata in cui abbiamo il massimo di raggi UVB e un minimo di raggi UVA ed è mezzogiorno! Avere una esposizione alla luce solare nelle ore centrali della giornata per una durata che non comporta scottature e senza crema solare permette di massimizzare la produzione di vitamina D e di ottenere tutti i benefici della luce solare minimizzando il rischio di carcinoma della pelle.

Per quanto riguarda l’Italia si hanno più giorni di sole alto all’orizzonte rispetto al nord, ovvero essendo la latitudine più bassa hanno più raggi UVB e meno raggi UVA rispetto al nord, e quindi più possibilità di produrre vitamina D. Non è un caso infatti che nel sud Italia i tassi di cancro sono inferiori rispetto al nord Italia: l’incidenza per tumori passa dai 398 casi per 100.000 abitanti in un anno per la Valle d’Aosta e per il Friuli Venezia Giulia, ai 190 casi per 100.000 abitanti per la Calabria e per la Sicilia.


E’ importante ricordarsi che i raggi UVA sono presenti quando il sole è basso all’orizzonte, non stimolano abbastanza la produzione di vitamina D e paradossalmente sono quelli che fanno abbronzare di più (e quindi scottano la pelle).

Chi ha la pelle chiara produce vitamina D più velocemente di chi ha la pelle scura
Infatti chi ha la pelle chiara, soprattutto noi europei dopo la stagione fredda, quando si espone al sole d’estate la produzione di Vit D è ingente e pari a 10.000 UI in 20-30 minuti don il 90% del corpo esposto (ovvero in costume). Chi ha la pelle scura o man mano che  ci si abbronza la produzione di vitamina D cala drasticamente: per produrre la stessa quantità di vitamina D gli ci vuole 6 volte di più (quindi 2-3 ore). Ovviamente chi è di origine africana e la pelle è molto scura possono richiedere anche più ore per produrre una quantità giornaliera di vitamina D. Questo è infatti un meccanismo intelligente dell’evoluzione per avere sotto controllo una produzione ottimale di vitamina D.

Quanto tempo esporre la pelle al sole evitando scottature
Man mano che la pelle si abbronza il tempo a cui possiamo esporci senza scottarci si allunga, mentre all’inizio bisogna stare attenti ed evitare di esporsi troppo. Per questo motivo non si può dare una tempistica generale anche considerato il fatto che ognuno di noi ha una carnagione diversa.

Il riferimento di tempo è quindi il seguente: l’ideale è esporsi per un tempo pari alla metà di quello che impiegheresti per scottarti. Se non hai idea di quanto ti ci vuole per scottarti basta che fai attenzione alla sensazione della pelle: quando comincia a diventare rossa è ora di girarsi dall’altro lato e poi quando anche l’altro lato ha raggiunto il suo tempo coprirsi con la maglietta.

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]

Come ridurre il rischio di cancro della pelle beneficiando dell’esposizione al sole
Un fattore di rischio importante per il melanoma è la sovraesposizione alle radiazioni UV sia da sole sia da lettini abbronzanti o lampade dirette. Questa preoccupazione è esagerata se si considera che per ogni singola morte di cancro alla pelle, da 60 a 100 persone muoiono di ictus o malattie cardiache legate a ipertensione. La luce solare e la vitamina D proteggono il cuore e abbassano l’ipertensione e riducono il rischio di morte per qualsiasi causa. Quindi il sole offre più benefici che rischi per la salute.

Questo non significa che non si devono prendere le giuste precauzioni per evitare scottature a tutti i costi. Il Dr. Mercola afferma: “In spiaggia è meglio portare vestiti a maniche lunghe e un cappello e coprire la pelle appena comincia a diventare rossa. Se si ha la pelle molto chiara non è necessario passare ore sotto il sole ma basta qualche decina di minuti per raggiungere il livello di esposizione necessario. Ottimizzare i livelli di vitamina D può richiedere infatti pochi minuti sotto il sole con l’abbigliamento minimo. Anche gli altri effetti sulla salute associati all’esposizione al sole al di là della produzione di vitamina D sembrano essere abbastanza ad azione rapida.”

Dal 1935 ad oggi i casi di melanoma sono aumentati dall’essere 1 su 100.000 persone all’anno a 23 su 100.000, soprattutto per chi lavora in ambienti chiusi. Poiché l’esposizione al sole è diminuita nel complesso, alcuni ricercatori affermano che la causa sia da ricercare nella carenza di vitamina D, nell’insufficiente esposizione al sole e nell’assorbire la luce solare solo dai filtri delle finestre e della crema solare che filtrano alcuni raggi e fanno passare altri.

In secondo luogo, coloro che sono per lavoro esposti alla luce solare non hanno un aumento del rischio di melanoma. Le ragioni possono includere che il corpo ha molti modi per proteggere contro il melanoma, come l’abbronzatura, l’ispessimento dello strato esterno della pelle e la produzione di vitamina D.

In terzo luogo, indossando la crema solare quando non vi è alcun pericolo di scottature in realtà aumenta il rischio di melanoma.

Le cose importanti relativi all’esposizione solare è che dovrebbe essere regolare in modo che il corpo si adatta gradualmente aumentando e diminuendo dosi UV, evitando le scottature ed esponendosi nel mezzo della giornata in cui il rapporto UVB/UVA è più alto.

L’esposizione al sole ed alti livelli di vitamina D sono stati associati con un minor rischio di molti tipi di malattie. Molti dei benefici per la salute di esposizione al sole sono dovuti alla produzione di vitamina D. Tuttavia, alcuni effetti benefici sono dovuti a fattori che prescindono la vitamina D, tra cui il rilascio di ossido di azoto, l’agevolazione delle attività all’aria aperta e la modulazione dell’espressione genica. La ricerca è in corso per risolvere i vari effetti di esposizione al sole e vitamina D sui risultati sanitari.

Nel frattempo, sembra ragionevole trascorrere una moderata quantità di tempo al sole quando l’angolo di elevazione solare è maggiore di 45° che avviene durante l’estate vicino al mezzogiorno. Gli integratori di vitamina D possono anche essere assunti per aumentare il livello sierico di questa vitamina soprattutto in inverno. Il livello di vitamina D salutare deve essere superiore a 30 ng / ml, ma per avere un effetto protettivo dal cancro e terapeutico deve essere oltre i 40 ng / ml (100 nmol / L).

La crema solare, vitamina D e cancro
Avere la crema solare impedisce la produzione di vitamina D. Il Prof. Michael Holick, del Boston Univeristy Medical Center, in occasione del Congresso “Vitamina D e patologie del Metabolismo Osseo in Pediatria” svoltosi a Pisa il 17 maggio 2013 ha spiegato che una protezione solare con fattore 30 riduce la capacità di sintesi della vitamina D di circa il 95-98%.

Ustionarsi o bruciarsi al sole distrugge la vitamina D. Il Dott. Claudio Sauro, il maggiore esperto italiano di vitamina D, spiega: “Io non ho mai usato creme ne altri prodotti e mi sono abbronzato notevolmente: ogni volta che c’è un bel sole lo prendo (e senza creme). Ciò che distrugge la Vitamina D non è stare troppo al sole ma l’infiammazione: se vi scottate i processi infiammatori che si innescano distruggono la Vitamina D. Ma questo accade soprattutto se avete la pelle chiara. Un negro del centrafrica può prendere anche tre ore di sole e produrre Vit D, non ne produrrà tanta ma ne produce. Così pure voi più siete abbronzati meno facilmente andrete incontro a scottature e continuerete a produrre Vit D. Sia chiaro, lo ripeto, sono i processi infiammatori che si innescano a livello cutaneo (cioè le scottature) che possono distruggere la Vit D, ma se voi non vi scottate continuate a produrla. Con l’abbronzatura è la melanina che si forma nella pelle che fa da schermo alla produzione di Vit D; la melanina è quella che da l’abbronzatura. Pertanto la produzione di Vit D cala a mano a mano che vi abbronzate, l’importante è non scottarsi, cioè prendere il sole con molta gradualità e non serve nessuna crema.”

https://www.dionidream.com/quando-esporsi-al-sole/

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

Scoperta una nuova forza che agisce sulle nanoparticelle nel vuoto

Sembra assolutamente inverosimile: una forza che agisce su nanoparticelle immerse nel vuoto. Nel bizzarro mondo della meccanica quantistica, però, il vuoto non è mai realmente vuoto, come ha appena confermato la scoperta appena compiuta da un team di ricercatori della University of New Mexico, negli Stati Uniti, i cui dettagli sono pubblicati su Physical Review Letters.

Per la precisione, gli scienziati hanno confermato sperimentalmente il cosiddetto effetto Casimir, predetto teoricamente nel 1948, che postula la presenza, nel vuoto, di piccole fluttuazioni elettromagnetiche nel vuoto in grado di esercitare una forza sulle particelle di luce, i fotoni.

“Studi come il nostro sono molto importanti”, ha commentato Alejandro Majavacas, coordinatore dell’équipe di ricercatori che ha condotto lo studio, “perché gli effetti di queste forze, per quanto molto piccoli, diventano rilevanti nel momento in cui la tecnologia ci consente di lavorare con oggetti di dimensioni nanoscopiche.

Sappiamo che la forza di Casimir esiste, quindi stiamo cercando di capire qual è l’impatto che abbia su particelle molto piccole”. Per comprenderlo, gli scienziati hanno cercato di osservare il comportamento di nanoparticelle che ruotano nelle vicinanze di una superficie piatta nel vuoto, scoprendo che queste, effettivamente, vengono spinte lateralmente dalla forza dovuta all’effetto Casimir, a sua volta imputabile alla presenza di microscopiche fluttuazioni elettromagnetiche nel vuoto.

 

 

di Sandro Iannaccone

 

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

IL DOLORE CI AIUTA A CAPIRE CHI SIAMO DAVVERO

Il dolore ci aiuta a capire chi siamo davvero

1.     …se non altro per reazione, per combatterlo, il dolore costringe ad uscire dalla propria pigrizia mentale e morale, dalle abitudini, dell'egocentrismo e favorisce l'emergere di energie latenti, lo sviluppo della volontà; richiede impegno;

2.    libera dagli attaccamenti eccessivi a persone o cose, mostra cosa è davvero essenziale;

3.    consente di sviluppare l'autodisciplina, richiede di riorganizzare le proprie energie istintuali, emotive e mentali a favore di attività benefiche, per fini umanitari ed elevati (attraversare il dolore ci consente di immedesimarci meglio nella sofferenza altrui, ci può spingere quindi ad agire poi per alleviarla, aiutare gli altri; consente di sviluppare la compassione);

4.    costringe alla riflessione sul senso della propria vita, sul proprio mondo interiore e avvicina ad una dimensione transpersonale, spirituale….

Il dolore è utile. Non è piacevole ma è prezioso: possiamo cercare di farne un alleato oppure considerarlo un nemico da combattere. La scelta è nostra, ovviamente, ma ha un suo peso concreto anche perché – è noto - il dolore è una realtà così democratica che non dimentica nessuno: prima o poi si presenta in una delle sue tante possibilità espressive.

Chi sceglie una interpretazione “costruttiva” del dolore non è affatto solo. Marcel Proust – agli inizi del secolo scorso - ricordava che “la felicità è benefica per il corpo ma è il dolore che sviluppa i poteri della mente”, consente di avere nuove idee.

Alain de Botton, nel libro “Come Proust può cambiarvi la vita”, spiega come: l'importante è “non disimparare mai” a vedere la bellezza in quanto ci circonda, anche nelle piccole cose di ogni giorno e nel saper godere di quello che c'è, senza volere sempre di più.

L'invito implicito è ad andare oltre il richiamo materialistico della nostra società che predispone ad un secondo, questa volta sterile dolore, frutto – per usare le parole di Proust – di una “cancerosa proliferazione del desiderio”.

Anche per Roberto Assaggioli, psichiatra e teosofo, fondatore della Psicosintesi, il dolore è costruttivo; in particolare individua 4 funzioni positive:

5.    se non altro per reazione, per combatterlo, il dolore costringe ad uscire dalla propria pigrizia mentale e morale, dalle abitudini, dell'egocentrismo e favorisce l'emergere di energie latenti, lo sviluppo della volontà; richiede impegno;

6.    libera dagli attaccamenti eccessivi a persone o cose, mostra cosa è davvero essenziale;

7.    consente di sviluppare l'autodisciplina, richiede di riorganizzare le proprie energie istintuali, emotive e mentali a favore di attività benefiche, per fini umanitari ed elevati (attraversare il dolore ci consente di immedesimarci meglio nella sofferenza altrui, ci può spingere quindi ad agire poi per alleviarla, aiutare gli altri; consente di sviluppare la compassione);

8.    costringe alla riflessione sul senso della propria vita, sul proprio mondo interiore e avvicina ad una dimensione transpersonale, spirituale

 

Le cose non cambiano nemmeno quando il dolore è nel corpo, del corpo: prima di ogni altra cosa, infatti, il dolore ci avverte in modo non ambiguo di un pericolo, di una situazione di disarmonia tra noi e l'ambiente, e lo fa con una forza tale che siamo costretti a prendercene cura.

Se poi entriamo in una lettura psicosomatica dei sintomi, ormai spesso dimostrata anche a livello scientifico, è evidente come la malattia sia un linguaggio che ci parla più intimamente di noi: di fatiche, conflitti, memorie che si collocano ad un livello emozionale e, ancor prima, spirituale. Grazie alla decodifica del messaggio simbolico che porta, il disturbo è quindi il percorso che ci può avvicinare prima ad una comprensione e poi al superamento di conflitti registrati da qualche parte nei nostri corpi (energetici, sottili e fisico).

Il dolore ci dice chi siamo davvero
Persino il dolore puramente emotivo è qualcosa che si presenta quando ci allontaniamo dalla nostra vera essenza, dal nostro Sè: se siamo disposti ad accoglierlo ed ascoltarlo, ci dice chi siamo, ci mostra dove siamo e, non ultimo, fornisce una utile direzione di lavoro personale.

Allora ecco che prende un senso più chiaro quanto affermato da Herman Hesse: “Incominciai anche a capire che i dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci”. Per consentirci di tirare fuori le nostre forze più autentiche e nascoste.

Naturalmente possiamo non accogliere l'invito evolutivo del dolore; questo rifiuto però aprirà la strada ad un ripiegamento su noi stessi; determinerà una maggiore durezza del cuore, un "inacidimento” nel proprio modo di rapportarsi agli altri e alla vita che inevitabilmente perde la sua bellezza, si interpreta come crudele e priva di senso.

Non siamo nati per soffrire ma la sofferenza può diventare uno strumento di conoscenza: meno facciamo resistenza, più seguiamo la spinta evolutiva che ci offre, tanto più ne possiamo trarre insegnamento, occasione di crescita e sviluppo.

Nell'arte più ampia dell'amore, verso il nostro autentico Sé.

Anna Maria Cebrelli

https://www.greenme.it/vivere/mente-emozioni/23629-dolore-fa-bene

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli