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MAL DI SCHIENA : cure naturali

Il mal di schiena rappresenta la pressione, il peso che una persona deve sopportare quando si sente letteralmente schiacciata da incarichi o impegni gravosi e non compatibili con la propria natura.

 

 

l mal di schiena o lombalgia, spesso è la conseguenza di molte cause, talvolta

 

concomitanti tra loro: postura scorretta assunta per un tempo prolungato, eccessiva tensione dei

 

muscoli dovuta a stress psicofisico, conseguenze del sovrappeso e della sedentarietà.

 

Le cause più frequenti scatenanti la sindrome dolorosa sono: esposizione al freddo e all'umidità, strappi muscolari, sforzi eccessivi e sollevamento di pesi. La lombalgia o la lombo-sciatalgia spesso rappresentano i sintomi di una degenerazione vertebrale e discale delle vertebre lombo-sacrali. Il dolore è il primo sintomo, che si manifesta come una fitta acuta, continua o periodica, che si irradia generalmente verso il gluteo. Il dolore dipende

 

da una stimolazione del nervo, spesso, associato ad una contrattura riflessa della muscolatura paravertebrale, che a sua volta può essere

 

responsabile di una contrazione o blocco che immobilizza il tratto lombare della colonna.

 

Il dolore di solito si localizza all’altezza delle vertebre lombo-sacrali, al basso dorso, tra i bordi dell'arcata costale e i limiti dei muscoli glutei, in caso di interessamento del nervo sciatico si ha una irradiazione del dolore lungo la gamba fino al polpaccio.

 

Il mal di schiena, a volte, può essere una manifestazione di disturbi prettamente ortopedici (ernia del disco, artrosi lombare, scoliosi o lordosi, osteoporosi); inoltre, si possono verificare problemi legati al mal di schiena derivanti da disfunzioni dell'apparato urogenitale, affezioni neurologiche e intraddominali.

 

Tra le pratiche consigliate dal naturopata per il trattamento del mal di schiena ci sono le tecniche kinesiologiche che si basano “sull’inganno muscolare”, cioè sono dei trattamenti manuali dei muscoli icontratti, finalizzati a riequilibrare e ripristinare il tono muscolare, Inoltre, lo stato di contrazione muscolare può essere riequilibrato anche con esercizi di stretching.

 

Simbolismo in naturopatia: da un punto di vista simbolico il mal di schiena rappresenta la pressione, il peso che una persona deve sopportare, si sente letteralmente schiacciata da ruoli, incarichi o impegni gravosi assunti e non compatibili con la propria natura. Spesso è presente un problema di sovra o sottovalutazione della propria immagine con il desiderio angoscioso di non voler venire meno alle aspettative altrui. In realtà si tratta di non voler chinare la testa difronte ad eventi e necessità che la vita ci impone. I soggetti che incorrono periodicamente in disturbi di mal di schiena, di solito, sono soggetti dotati di un forte carattere

 

e istinto di conservazione. Hanno forte senso di iniziativa, di perseveranza nel raggiungimento di obiettivi fino all’ostinazione. Il dolore e il blocco subentrano nel momento in cui il soggetto forte dei suoi convincimenti, “tutto di un pezzo” non vuole cedere e letteralmente “piegarsi”.

OMEOPATIA

 

CALCAREA FLUORICA 30 CH

• In caso di rigidità e dolore lombare costante recidivante, rimedio costituzionale da associare ad altri rimedi tipologici.

 

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KALI CARBONICUM 9 CH

 

• Dolore intenso che si accompagna a sensazione di

 

debolezza della regione lombare.

 

ARNICA 9 CH GRANULI

 

• Dolore da contrattura muscolare dopo sforzo

 

eccessivo o dopo esercizio fisico violento.

 

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BRYONIA 5 CH

 

• Dolori vivi, lancinanti o trafittivi che peggiorano col

 

movimento e migliorano stando fermi e a riposo.

 

 

 

 

DULCAMARA 9 CH GRANULI

 

•Dolore che si manifesta col cambiamento di tempo,

 

con l’umidità e migliora col movimento.

 

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RUS TOXICODENDRON 9 CH GRANULI

 

• Dolore con sensazione di schiena spezzata in corrispondenza della zona lombosacrale, il dolore migliora col movimento lento e peggiora con l’umidità. Uso: 5 granuli 2 o 3 volte al dì.

 

 

 

 

FITOTERAPIA

 

ARTIGLIO DEL DIAVOLO TM (HARPAGOPHYTUM PROCUBENS )

 

• I principi attivi (arpagosidi) svolgono un’azione antidolorifica e antinfiammatoria a livello dell’apparato osteoarticolare.

 

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ULMARIA TM (SPIREA ULMARIA )

 

• I principi attivi flavonoidi (spireaosidi) svolgono un’azione antinfiammatoria, antipiretica, antireumatica dell’apparato articolare.

 

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BOSWELLIA TM (BOSWELLIA SERRATA ROXB)

 

• Antiflogistico, antinfiammatorio, antiartritico, indicato nella terapia dei dolori dorsali, osteoarticolari e reumatici L’acido boswellico svolge un’azione inibitrice e selettiva dell’enzima lipossigenasi, con conseguente riduzione della risposta infiammatoria indotta dai leucotrieni.

 

Uso: da 30 a 50 gocce, 2 o 3 volte al dì

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GEMMOTERAPIA

 

PINUS MONTANA MG 1DH

 

• Il pino gemmoderivato svolge un’azione sul sistema osteoarticolare, stimola il trofismo delle cartilagini., riduce la rigidità articolare e la sintomatologia dolorosa.

 

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AMPELOPSIS WEITCHII MG 1DH

 

• La vite canadese ha un tropismo elettivo per il sistema articolare e del tessuto periarticolare, utile nelle periartriti scapolo-omerale.

 

Uso: da 30 a 50 gocce, 2 o 3 volte al dì, da assumere con abbondante acqua oligominerale.

 

 

 

 

LITOTERAPIA

 

APATITE D 8

 

• Artrosi vertebrale lombare.

 

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OBSIDIENNE D 8

 

• Artrosi cervicale.

 

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CALCAIRE DE VERSAILLES D 8

 

• Regolatore del metabolismo del calcio.

 

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CHALCOPYRITE AURIFERE D 8

 

• Antinfiammatorio antidolorifico articolare.

 

Uso: una fiala sublinguale 1 o 2 volte al dì.

 

AROMATERAPIA

 

CANFORA OLIO ESSENZIALE CITRONELLA OLIO ESSENZIALE

 

• Gli oli essenziali svolgono azione riscaldante e revulsiva, aiutano a lenire i dolori muscolari e a migliorare i movimenti.

 

Uso: assumere 5 goccce su una zolletta di zucchero o in acqua tre volte al dì.

 

 

IMPACCO CON OLI ESSENZIALI

 

• Diluire in mezzo litro d’acqua calda 4 gocce di Camomilla romana OE, 5 gocce di Rosmarino OE, 5 gocce di Lavanda OE.

 

 

Uso: impacchi mattina e sera, mantenendo l’impacco sulla schiena finché non si raffredda.

 

 

 

 

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RIFLESSOLOGIA E AURICOLOTERAPIA

 

Secondo le correlazioni organi sensi, in MTC (medicina tradizionale cinese) i muscoli e i tendini sono correlati al fegato e vescicola biliare appartenenti all’elemento legno.

 

Secondo la MTC si può manifestare una lombalgia da ristagno di qi e/o da vuoto di yang di rene. I punti da trattare in auricoloterapia sono: i punti lombari, punti sciatici, il plesso solare, shenmen, rene, fegato, colecisti.

 

 

 

 

NUTRIZIONE IN NATUROPATIA

 

Nei casi di mal di schiena si consigliano alimenti a basso apporto di acidi grassi saturi, privilegiando i cereali integrali, i legumi freschi, la soia e derivati, la frutta di stagione, le carni bianche, yogurt naturale magro, pesce (in particolare salmone, aringhe, sardine, acciughe, sgombro).

 

Assumere integratori con apporto di acidi grassi omega-6 e omega-3, minerali zinco, magnesio, selenio; vitamina E; condroitina glicosaminoglicano solfato), glucosamina (aminopolisaccaride coinvolto nella sintesi delle proteine glicosilate), metilsulfonilmetano (in sigla MSM, è la

 

forma naturale di zolfo organico con azione antinfiammatoria che si trova nel latte, latticini, frutta, vegetali, nella carne e nel pesce) e acido jaluronico (componente fondamentale dei tessuti connettivi), sono tutte sostanze presenti nel nostro organismo e necessarie per la formazione dei tendini, dei legamenti, delle cartilagini e del liquido sinoviale.

 

http://www.naturafelicitas.it/category/pubblicazioni/schede-di-naturopatia/

 

 

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TUMORI : prunus spinosa uccide le cellule tumorali

Cresce nelle zone più incontaminate del Molise la miracolosa pianta dalle proprietà antitumorali. È il Prunus spinosa trigno, col quale da generazioni i molisani fanno il liquore Trignolino o lo aggiungono al tabacco della pipa. Ma questa pianta ricca di antiossidanti, dai frutti blu di un aspetto tra un chicco d'uva e un mirtillo, avrebbe dimostrato di avere effetti davvero benefici.

 

Il suo estratto, infatti, in associazione con una particolare miscela di aminoacidi, sarebbe in grado di uccidere il 70-78% delle cellule tumorali utilizzate per i test in vitro e di bloccarne la proliferazione. Lo dimostra unostudio dell'Istituto superiore di sanità per conto dell'azienda Biogroup che ha brevettato il composto, che da giugno sarà in vendita come integratore alla terapia chemioterapica.

 

Nella sperimentazione in laboratorio, le cellule cancerose di pazienti affetti da cancro a colon, polmone e cervice uterina sono state trattate con l'estratto della pianta. L'estratto aveva però effetti solo se addizionato a un particolare complesso a base di aminoacidi, minerali e vitamine, denominato Can, portando a una distruzione tra il 70 e il 78% delle cellule cancerose nell'arco di 24 ore.

 

L'Iss, insieme all'azienda produttrice del composto, ha depositato il brevetto delle miscela Prunus-Can e per la formulazione potrà essere disponibile già da giugno come integratore a supporto della chemioterapia, con un prezzo che si aggirerà intorno ai 20 euro.

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Il Pruns svolge una particolare azione anti-cancro perché contiene un mix di vitamine e sostanze antiossidanti, che sarebbero in grado di inibire l'aumento delle cellule tumorali.

 

Questo è solo uno dei tanti studi che cercano di indicare gli alimenti che maggiormente contribuiscono al benessere fisico e che aiutano a evitare malattie più o meno gravi: non solo cancro, ma anche patologie cardiache, invecchiamento precoce e molto altro. Con l'alimentazione, insomma, si può lavorare molto sulla prevenzione e tenerci cara la nostra salute e il bello è che spesso i metodi più semplici e più efficaci provengono, come nel caso del trigno, proprio dalla nostra tradizione millenaria.

 

Germana Carillo

http://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/16282-prunus-bacche-molise-tumori

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cosmesi fai-da-te e il make-up naturale

Se avete sperimentato la preparazione di rimedi naturali per la pelle o per i capelli, probabilmente vi siete imbattuti in ricette che richiedono ingredienti alimentari per la loro preparazione. La cucina, il frigorifero e la dispensa offrono diversi spunti per la cura della pelle.

 

 

 

 

Probabilmente avete già a disposizione ciò che serve per l'autoproduzione di make-up e cosmetici nella vostra cucina, tra alimenti che si trasformano in coloranti naturali e usi alternativi dei cibi più comuni per la cura della bellezza. Ecco alcuni spunti utili.

 

1) Curcuma

 

Con la curcuma potrete preparare un fantastico oleolito naturale da utilizzare nelle maschere e negli impacchi per il viso. La curcuma è adatta anche per colorare il sapore artigianale e come ingrediente delle creme per il viso fatte in casa. Può macchiare leggermente la pelle se impiegata in dosi eccessive. Le donne indiane usano la curcuma nei trattamenti per il viso per rendere la pelle più luminosa.

 

Leggi anche: Olio alla curcuma per uso alimentare e cosmetico: proprietà e come realizzarlo

 

2) Barbabietola

 

Il succo di barbabietola è un colorante naturale eccezionale. Ne bastano poche gocce per colorare rossetto, burrocacao o lucidalabbra fatto in casa a partire da ingredienti da sciogliere a bagnomaria come il burro di cacao e il burro di karitè. Qui una ricetta utile. Qui le ricette del burrocacao autoprodotto.

 

Leggi anche: Barbabietola: proprietà, benefici e come utilizzarla

 

3) Farina di ceci

 

La farina di ceci è un grande classico della cosmesi naturale. Basta mescolarla con un po' d'acqua per ottenere un composto cremoso da utilizzare per il lavaggio del corpo e dei capelli. Questo rimedio è adatto soprattutto per chi non tollera i detergenti aggressivi comunemente in commercio. Con il composto di acqua e curcuma si preparano anche impacchi e maschere per il viso aggiungendo qualche goccia di olio di mandorle dolci o di un olio essenziale specifico per la propria pelle. Con la farina di ceci potrete preparare anche un trattamento anti-età. Qui tutte le ricette.

 

Leggi anche: Farina di ceci: 10 usi e ricette per trattamenti di bellezza fai-da-te

 

4) Semi di lino

 

I semi di lino sono molto utile per la preparazione di un gel naturale adatto per la pelle e per i capelli. Questo gel naturale si presta in particolar modo alla preparazione di impacchi per capelli in abbinamento all'olio di germe di grano o di mandorle dolci. Il gel di semi di lino è adatto come fissativo naturale per i capelli, per preparare impacchi e cataplasmi. E' lenitivo e emolliente sulla pelle, utile in caso di arrossamenti e screpolature. Il miele è utile per preparare maschere e creme per il viso. Qui le ricette.

 

Leggi anche: Semi di lino: 10 utilizzi come rimedi naturali

 

5) Caffè

 

Il caffè e fondi di caffè: ecco degli ingredienti molto versatili in cosmesi naturale. Li potrete utilizzare per colorare il sapone artigianale, per rilavorare le saponette, autoprodurre un gel snellente e anticellulite, senza dimenticare sali da bagno, scrub e maschere per il viso sempre a base di caffè. Qui le ricette.

 

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Leggi anche: Cosmetici naturali fai-da-te: 5 ricette per la bellezza riutilizzando il caffè

 

6) Zucchero

 

Lo zucchero è un ingrediente molto utile per preparare degli scrub fatti in casa soprattutto per il viso. Infatti lo zucchero è utilissimo per ottenere uno scrub più delicato sulla pelle in sostituzione del sale. Qui tante ricette per i vostri scrub fai da te. Inoltre con lo zucchero potrete preparare una ceretta fatta in casa per la depilazione naturale.

 

Leggi anche: Ceretta allo zucchero: come prepararla in casa

 

7) Amido di mais

 

L'amido di mais è un ingrediente piuttosto comune in cucina. E' molto economico. Di solito lo si utilizza come addensante per salse e zuppe e nell'impasto dei dolci per renderli più soffici o per sostituire le uova. In cosmesi naturale lo potrete utilizzare per realizzare impacchi e maschere per il viso, un deodorante naturale in abbinamento al bicarbonato e altri rimedi utili. Qui le ricette.

 

Leggi anche: Amido di mais: 10 usi alternativi

 

8) Yogurt

 

Potrete scegliere di utilizzare lo yogurt classico o lo yogurt vegetale. Si tratta di un ingrediente molto utilizzato e versatile per la preparazione di maschere per il viso, di scrub per il corpo e di impacchi per capelli. Per il viso lo potrete unire a piccole quantità di frutta morbida di stagione. E' sufficiente frullare il tutto per preparare impacchi e maschere rigeneranti. Lo yogurt è un ingrediente utile per rendere più cremoso e spalmabile l'impacco all'henné fatto in casa.

 

Leggi anche: Yogurt: 10 straordinari usi alternativi

 

9) Carote

 

Con il succo di carote o le carote cotte potete preparare una maschera antirughe fai-da-te in pochi minuti. Se al mattino iniziate la giornata con un bel centrifugato di carote, tenetene da parte un cucchiaio per preparare una maschera per il viso. In alternativa potete utilizzare un pezzetto di carota cotta da frullare con un po' d'acqua. Qui la ricetta.

 

Leggi anche: Antirughe fai-da-te: creme e rimedi autoprodotti

 

10) Miele

 

Chi non è vegan può utilizzare il miele per la preparazione dei propri cosmetici naturali. Il miele, ad esempio, viene consigliato in piccole quantità per arricchire impacchi per capelli e maschere per il viso a base di ingredienti naturali. Con il miele potrete preparare rimedi utili per la pelle secca, le labbra screpolate e i capelli danneggiati. Qui le ricette.

 

Leggi anche: Miele: 15 usi alternativi per la salute e la bellezza

 

Marta Albè

http://www.greenme.it/consumare/cosmesi/16267-cibi-cosmesi-fai-da-te

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Talloni screpolati: 10 rimedi naturali

Talloni screpolati, cosa fare? Se avete i talloni screpolati, provate ad affidarvi ai rimedi naturali e della nonna. Forse durante l'inverno non vi siete presi cura a sufficienza dei vostri piedi. Vi siete dimenticati di fare lo scrub e di applicare una crema idratante.

 

Siete ancora in tempo per correre ai ripari prima che arrivi l'estate. Il suggerimento per prevenire i talloni screpolati è di fare uno scrub una volta alla settimana e applicare spesso una crema idratante. Se i talloni sono già screpolati provate ad intervenire due volte alla settimana con un pediluvio seguito da uno scrub e dall'applicazione di un impacco o di una crema idratante, Ecco alcuni rimedi naturali utili in caso di talloni screpolati.

 

1) Pediluvio alla lavanda e bicarbonato

 

Per ammorbidire la pelle dei talloni provate con un bel pediluvio caldo alla lavanda e bicarbonato, che avrà anche un piacevole effetto rilassante. Riempite un catino con dell'acqua calda, versate due o tre cucchiai di bicarbonato e quattro gocce di olio essenziale di lavanda. La durata del pediluvio è di 15-20 minuti. Dopo il pediluvio fate uno scrub.

 

2) Pietra pomice

 

Usate la pietra pomice soltanto dopo aver ammorbidito la pelle dei talloni con un pediluvio o con un bagno caldo. La pietra pomice è uno strumento molto utile per levigare i talloni e per rimuovere la cellule morte. Strofinatela sui piedi con movimenti circolari e con delicatezza. Dopo il trattamento con la pietra pomice i talloni saranno pronti all'applicazione della crema idratante.

 

3) Scrub per i talloni

 

Se non avete a disposizione la pietra pomice ricorrete a uno scrub per i piedi, ancora meglio se fatto in casa. Fare lo scrub ai talloni una volta alla settimana e applicare una crema idratante subito dopo previene il problema dei talloni screpolati e aiuta a risolverlo quando c'è già. Per lo scrub basta mescolare dello zucchero oppure del sale con un olio a vostra scelta fino ad ottenere un composto cremoso. Potete scegliere olio di mandorle dolci o il comune olio extravergine d'oliva. Qui una ricetta utile.

 

Leggi anche: Uno scrub autoprodotto, naturale ed economico

 

4) Trattamento all'olio di sesamo

 

L'olio di sesamo è molto indicato per la pelle secca e per il suo effetto anti-age. Viene usato come olio per il viso e per il corpo. E'adatto anche per piedi e talloni. Per ammorbidire le zone ruvide vi basterà avere a disposizione un cucchiaio di olio di sesamo e 5 gocce di olio essenziale di menta. Diluite l'olio essenziale nell'olio di sesamo, applicatelo sui piedi insistendo su talloni, indossate delle calzine di cotone e lasciate agire per tutta la notte. Al mattino la morbidezza della pelle sarà garantita. Se dovessero essere ancora presenti delle zone ruvide, usate la pietra pomice o fate uno scrub dopo questo trattamento.

 

Leggi anche: Olio di sesamo: tutte le proprietà e 5 usi per la bellezza fai-da-te

 

5) Esfoliante al bicarbonato

 

Con il bicarbonato di sodio potrete creare un composto leggermente abrasivo, più delicato di un comune scrub preparato con il sale grosso, utile per ammorbidire i talloni e rimuovere le cellule morte. Mescolate due cucchiai di bicarbonato di sodio e due cucchiai d'acqua tiepida. Massaggiate a lungo sui talloni con movimenti circolari e poi risciacquate. A questo punto potrete applicare sui talloni una crema idratante o qualche goccia di olio di mandorle dolci o di sesamo.

 

Leggi anche: 50 usi alternativi del bicarbonato di sodio

 

6) Esfoliante alla farina di riso

 

Per preparare questo semplice trattamento esfoliante per i piedi vi basterà mescolare 2 cucchiai di farina di riso e 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, di mandorle dolci o di sesamo. Preparate questo trattamento sempre al momento. Amalgamate bene gli ingredienti per ottenere un composto facile da applicare e massaggiatelo sui talloni con le dita o, ancora meglio, con l'aiuto di una spugnetta.

 

7) Impacco al burro di karitè

 

Il consiglio è di applicare sui talloni l'impacco al burro di karitè prima di andare a dormire, dopo aver fatto uno scrub o dopo aver passato la pietra pomice. Vi basterà prelevare del burro di karitè dal barattolo con un cucchiaino e riscaldarlo leggermente tra i palmi delle mani oppure a bagnomaria per applicarlo sui talloni senza fatica. Non vi resta che indossare dei calzini di cotone per proteggere i piedi durante la notte. Al mattino risciacquate l'impacco con acqua tiepida e sapone delicato.

 

Leggi anche: Burro di karitè: benefici, usi e dove trovarlo

 

8) Impacco al miele

 

Il miele è un rimedio naturale adatto per prendersi cura della pelle secco, con particolare riferimento alle zone del corpo più ruvide o interessate da problemi di disidratazione, proprio come i talloni. Applicate il miele sui talloni e lasciate agire per 30 minuti prima di risciacquare con acqua tiepida oppure prima di dedicarvi ad un bel pediluvio.

 

Leggi anche: Miele: 15 usi alternativi per la salute e la bellezza

 

9) Esfoliante alla farina di ceci

 

Preparate un esfoliante naturale adatto sia per i talloni che per piedi e gambe mescolando 3 cucchiai di farina di ceci, 3 cucchiai di zucchero di canna e 3 cucchiai di mandorle appositamente tritate oppure di farina di mandorle. A questo punto aggiungete 1 cucchiaio d'olio (ad esempio olio d'oliva extravergine, olio di mandorle o di sesamo) e la quantità d'acqua necessaria ad ottenere un composto facile da applicare e strofinare sulla pelle. Massaggiate più volte lo scrub sui talloni, utilizzate subito eventuali avanzi per fare uno scrub per il corpo insistendo sulle zone ruvide.

 

Leggi anche: Farina di ceci: 10 usi per trattamenti di bellezza fai-da-te

 

10) Rimedio all'olio e limone

 

In un bicchiere mescolate 2 cucchiai di succo di limone e 2 cucchiai di olio d'oliva. Aggiungete a poco a poco del bicarbonato di sodio o della farina di riso e mescolato fino ad ottenere un composto cremoso. Massaggiate sui talloni come se fosse uno scrub oppure utilizzatelo come un impacco per ammorbidire la pelle indurita. Questo rimedi è valido anche in caso di calli e duroni.

 

Marta Albè

Talloni screpolati, cosa fare? Se avete i talloni screpolati, provate ad affidarvi ai rimedi naturali e della nonna. Forse durante l'inverno non vi siete presi cura a sufficienza dei vostri piedi. Vi siete dimenticati di fare lo scrub e di applicare una crema idratante.

 

 

 

 

Siete ancora in tempo per correre ai ripari prima che arrivi l'estate. Il suggerimento per prevenire i talloni screpolati è di fare uno scrub una volta alla settimana e applicare spesso una crema idratante. Se i talloni sono già screpolati provate ad intervenire due volte alla settimana con un pediluvio seguito da uno scrub e dall'applicazione di un impacco o di una crema idratante, Ecco alcuni rimedi naturali utili in caso di talloni screpolati.

 

1) Pediluvio alla lavanda e bicarbonato

 

Per ammorbidire la pelle dei talloni provate con un bel pediluvio caldo alla lavanda e bicarbonato, che avrà anche un piacevole effetto rilassante. Riempite un catino con dell'acqua calda, versate due o tre cucchiai di bicarbonato e quattro gocce di olio essenziale di lavanda. La durata del pediluvio è di 15-20 minuti. Dopo il pediluvio fate uno scrub.

 

2) Pietra pomice

 

Usate la pietra pomice soltanto dopo aver ammorbidito la pelle dei talloni con un pediluvio o con un bagno caldo. La pietra pomice è uno strumento molto utile per levigare i talloni e per rimuovere la cellule morte. Strofinatela sui piedi con movimenti circolari e con delicatezza. Dopo il trattamento con la pietra pomice i talloni saranno pronti all'applicazione della crema idratante.

 

3) Scrub per i talloni

 

Se non avete a disposizione la pietra pomice ricorrete a uno scrub per i piedi, ancora meglio se fatto in casa. Fare lo scrub ai talloni una volta alla settimana e applicare una crema idratante subito dopo previene il problema dei talloni screpolati e aiuta a risolverlo quando c'è già. Per lo scrub basta mescolare dello zucchero oppure del sale con un olio a vostra scelta fino ad ottenere un composto cremoso. Potete scegliere olio di mandorle dolci o il comune olio extravergine d'oliva. Qui una ricetta utile.

 

Leggi anche: Uno scrub autoprodotto, naturale ed economico

 

4) Trattamento all'olio di sesamo

 

L'olio di sesamo è molto indicato per la pelle secca e per il suo effetto anti-age. Viene usato come olio per il viso e per il corpo. E'adatto anche per piedi e talloni. Per ammorbidire le zone ruvide vi basterà avere a disposizione un cucchiaio di olio di sesamo e 5 gocce di olio essenziale di menta. Diluite l'olio essenziale nell'olio di sesamo, applicatelo sui piedi insistendo su talloni, indossate delle calzine di cotone e lasciate agire per tutta la notte. Al mattino la morbidezza della pelle sarà garantita. Se dovessero essere ancora presenti delle zone ruvide, usate la pietra pomice o fate uno scrub dopo questo trattamento.

 

Leggi anche: Olio di sesamo: tutte le proprietà e 5 usi per la bellezza fai-da-te

 

5) Esfoliante al bicarbonato

 

Con il bicarbonato di sodio potrete creare un composto leggermente abrasivo, più delicato di un comune scrub preparato con il sale grosso, utile per ammorbidire i talloni e rimuovere le cellule morte. Mescolate due cucchiai di bicarbonato di sodio e due cucchiai d'acqua tiepida. Massaggiate a lungo sui talloni con movimenti circolari e poi risciacquate. A questo punto potrete applicare sui talloni una crema idratante o qualche goccia di olio di mandorle dolci o di sesamo.

 

Leggi anche: 50 usi alternativi del bicarbonato di sodio

 

6) Esfoliante alla farina di riso

 

Per preparare questo semplice trattamento esfoliante per i piedi vi basterà mescolare 2 cucchiai di farina di riso e 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, di mandorle dolci o di sesamo. Preparate questo trattamento sempre al momento. Amalgamate bene gli ingredienti per ottenere un composto facile da applicare e massaggiatelo sui talloni con le dita o, ancora meglio, con l'aiuto di una spugnetta.

 

7) Impacco al burro di karitè

 

Il consiglio è di applicare sui talloni l'impacco al burro di karitè prima di andare a dormire, dopo aver fatto uno scrub o dopo aver passato la pietra pomice. Vi basterà prelevare del burro di karitè dal barattolo con un cucchiaino e riscaldarlo leggermente tra i palmi delle mani oppure a bagnomaria per applicarlo sui talloni senza fatica. Non vi resta che indossare dei calzini di cotone per proteggere i piedi durante la notte. Al mattino risciacquate l'impacco con acqua tiepida e sapone delicato.

 

Leggi anche: Burro di karitè: benefici, usi e dove trovarlo

 

8) Impacco al miele

 

Il miele è un rimedio naturale adatto per prendersi cura della pelle secco, con particolare riferimento alle zone del corpo più ruvide o interessate da problemi di disidratazione, proprio come i talloni. Applicate il miele sui talloni e lasciate agire per 30 minuti prima di risciacquare con acqua tiepida oppure prima di dedicarvi ad un bel pediluvio.

 

Leggi anche: Miele: 15 usi alternativi per la salute e la bellezza

 

9) Esfoliante alla farina di ceci

 

Preparate un esfoliante naturale adatto sia per i talloni che per piedi e gambe mescolando 3 cucchiai di farina di ceci, 3 cucchiai di zucchero di canna e 3 cucchiai di mandorle appositamente tritate oppure di farina di mandorle. A questo punto aggiungete 1 cucchiaio d'olio (ad esempio olio d'oliva extravergine, olio di mandorle o di sesamo) e la quantità d'acqua necessaria ad ottenere un composto facile da applicare e strofinare sulla pelle. Massaggiate più volte lo scrub sui talloni, utilizzate subito eventuali avanzi per fare uno scrub per il corpo insistendo sulle zone ruvide.

 

Leggi anche: Farina di ceci: 10 usi per trattamenti di bellezza fai-da-te

 

10) Rimedio all'olio e limone

 

In un bicchiere mescolate 2 cucchiai di succo di limone e 2 cucchiai di olio d'oliva. Aggiungete a poco a poco del bicarbonato di sodio o della farina di riso e mescolato fino ad ottenere un composto cremoso. Massaggiate sui talloni come se fosse uno scrub oppure utilizzatelo come un impacco per ammorbidire la pelle indurita. Questo rimedi è valido anche in caso di calli e duroni.

 

Marta Albè

http://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/16291-talloni-screpolati-rimedi-naturali

 

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Scoperte associazioni tra la sensibilita' al glutine e disturbi in tutte le parti del sistema neurologico

Il glutine e i disturbi infiammatori al cervello e sistema nervoso

 

Degli studi fatti hanno trovato delle associazioni tra la sensibilità al glutine e disturbi in tutte le parti del sistema neurologico, incluso il cervello, la spina dorsale, i nervi periferici.

 

(NaturalNews) Il glutine è la molecola proteica comune che si trova nel frumento, nell'orzo, nel kamut e nel farro. E' una proteina collosa, immagazzinata che si lega alle pareti del piccolo intestino (colon) dove spesso causa disturbi digestivi e al sistema immunitario.

 

 

 

 

La condizione piu' comune che viene associata alla sensibilità al glutine, è il disturbo ciliaco, dove i villi intestinali (del colon) si appiattiscono. Tuttavia, la reazione immune che ha luogo in caso di sensibilità al glutine, può avere effetto negativo su diversi tessuti e quando questo accade, viene definita sensibilità non-celiaca al glutine (non-celiac, gluten sensitivity NCGS). tale disturbo NCGS è diventato diffusissimo, ed è un fattore preminente nei disturbi infiammatori del cervello e del sistema nervoso.

 

 

 

 

Degli studi fatti hanno trovato delle associazioni tra la sensibilità al glutine e disturbi in tutte le parti del sistema neurologico, incluso il cervello, la spina dorsale, i nervi periferici.

 

 

 

 

Il glutine è un significativo elemento scatenante nei disturbi psichiatrici, nei disturbi del movimento, nella atassia , nella sclerosi multipla, nella neuromielite, nelle patologie al cervelletto, nel danno cognitivo, nella demenza, nella sindrome delle gambe agitate, nell’emicrania, nell’aprassia, nella neuropatia, nel mioclono, nella perdita dell’udito, e in in pratica tutti gli altri disturbi neurologici (2,3,4, 5, 6).

 

 

 

 

In molti, il sistema immunitario viene sovraccaricato dalla sensibilità al glutine ed altre problematiche ambientali, come tossine, parassiti, carenza di vitamina D3 e traumi, al punto da avere gravi reazioni immunitarie che durano mesi, dopo essere stati esposti al problema.

 

 

 

 

Significa che consumare glutine un giorno puo’ causare un assalto infiammatorio che potrebbe successivamente durare 2-3 mesi (5). Ecco perchè è così cruciale essere molto rigorosi nell’evitare il glutine ed altri irritanti infiammatori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La complessità della sensibilità al glutine

 

 

 

 

Il glutine è composto da una parte collosa che si chiama glutenina ed una porzione di proteina chiamata gliadina, che puo’ venire scissa in gliadine alpha, omega e gamma . La piu’ parte dei test di laboratorio, osservano gli anticorpi della gliadina alpha, ma questo è un componente molto piccolo di tutta la molecola. Molto spesso questo genere di test [l’autore è americano] torna indietro negativo, ma l’individuo reagisce ad altri componenti della molecola del glutine

 

 

 

 

La glutenina conferisce al frumento forza ed elasticità nell’impasto ed è comunemente molto usata nei prodotti da forno, per produrre queste desiderate caratteristiche. Molte persone hanno serie reazioni a questa molecola, che non appare mai nel test di anticorpi della gliadina di base. (6).

 

 

 

 

L’industria alimentare molto spesso de-amidizza la molecola della gliadina per renderla idrosolubile. Ma, in molti individui, questa gliadina deamidizzata, risulta essere un attivatore di gravi risposte immunitarie e questo non si trova mai nei test anticorpi della gliadina.

 

 

 

 

Oppioidi a base di glutine

 

Quando il corpo metabolizza il glutine, crea oppioidi in forma di gluteomorfina. Si puo’ fare un test per vedere se il corpo produce anticorpi alla gluteomorfina e prodinorfina (7).

 

 

 

 

Se la persona ha sensibilità verso gli oppioidi, togliere il glutine dalla alimentazione, puo’ essere causa di molti sintomi di astinenza che sono simili a quelli di quando si esce da droghe oppiacee come la eroina. Questi sintomi includono depressione, forti oscillazioni umorali, nausea e vomito ed anche una forte attività intestinale. Questo puo’ durare da molti giorni a molte settimane.

 

 

 

 

Immunità da reattività crociata e disfunzioni del sistema nervoso

 

 

 

 

La immunità da reattività crociata, si verifica quando il sistema immunitario confonde una proteina con l’altra. La proteina del glutine è simile a strutture proteiche nel sistema nervoso e nel tessuto della tiroide.

 

 

 

 

Quando il corpo crea anticorpi per il glutine, potrebbe anche produrre anticorpi per il tessuto nervoso o tiroide del corpo stesso. (9). Questo effetto da reattività crociata porta ad un danno cerebrale, tiroideo e ad altro tessuto neurologico, qualora l’individuo consumasse qualcosa anche con un minimo contenuto di glutine.

 

 

 

 

L’area piu’ comune di questa reattività crociata è quella relativa ad una famiglia di proteine, la sinapsina, proteine che si trovano sui neuroni. Queste proteine aiutano a regolare il rilascio del neurotrasmettitore. Questo è comune che avvenga nel cervelletto, cosa che puo’ causare problemi con le vertigini, il controllo motorio, l’equilibrio e l’ansia (10)

 

 

 

 

fonte:http://www.naturalnews.com/049023_gluten_sensitivity_wheat_inflammatory_disorde rs.html

 

 

 

 

traduzione Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net

http://terrarealtime.blogspot.it/2015/04/il-glutine-e-i-disturbi-infiammatori-al.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+TerraRealTime+(TERRA+REAL+TIME)

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