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IL POTERE DEL SORRISO

Perché é utile e importante far sorridere? Gli effetti psicologici e biologici del riso sono tutti positivi. Ridere infatti è un esercizio muscolare e respiratorio, che permette un fenomeno di purificazione e liberazione delle vie respiratorie superiori. Ridere può in effetti far cessare una crisi di asma, provocando un rilassamento muscolare delle fibre lisce dei bronchi, per azione del sistema parasimpatico. Per coloro che soffrono di enfisema, ridere, provocando l'aspirazione dell'aria, migliora l'insufficienza respiratoria. L'aumento degli scambi polmonari tende ad abbassare il tasso di grasso nel sangue, promuovendo un effetto benefico sul colesterolo. Quando noi ridiamo, tutto il nostro corpo ride e si rilassa. Da quando si inizia a ridere, il cuore e la respirazione accelerano i ritmi, la tensione arteriosa cala e i muscoli si rilassano. Si può affermare quindi che il riso ha un ruolo di prevenzione dell'arteriosclerosi. Ridere inoltre possiede una funzione depurativa dell'organismo per espulsione dell'anidride carbonica, e permette un miglioramento delle funzioni intestinali ed epatiche.

Ridere combatte la stitichezza perché provoca una tale ginnastica addominale che rimesta in profondità l'apparato digestivo. Sullo stato generale di salute, ridere combatte la debolezza fisica e mentale: la sua azione infatti causa una riduzione degli effetti nocivi dello stress. Ridere calma il dolore, in quanto distrae l'attenzione da esso (calma temporanea) e quando lo stesso dolore riappare non ha più la stessa intensità. Ridere è un primo passo verso uno stato di ottimismo che contribuisce a donare gioia di vivere, e quindi ha delle proprietà antidepressive. Anche l'insonnia passa, perché ridere diminuisce le tensioni interne. Ridere è il mezzo più sano per vivere meglio e più a lungo possibile sfidando le frustrazioni della vita. Durante le visite del Dottor Sorriso, i bambini ridono e i medici e le infermiere sorridono, e così anche i genitori ritrovano il coraggio di sostenere i loro figli nel cammino verso la guarigione. I clown non vogliono corazzarsi nei confronti delle sofferenze dei malati, ma vogliono amare ogni bambino, capire la sua sofferenza e trovare gesti e parole che portino sollievo e liberazione.

Sperimentata la terapia del sorriso. Sorridere abbassa la pressione del sangue, un ottimo rimedio per i pazienti ricoverati in ospedale per ictus. Lo sostiene Ilona Papousek dell'Università di Graz in Austria, dopo uno studio su due gruppi di pazienti solo uno dei quali e' stato inserito in un percorso di geloterapia, o terapia del sorriso. L'esercizio del sorriso è molto più efficace contro la pressione alta rispetto ai programmi di esercizio fisico che pure entrambi i gruppi hanno seguito durante la degenza ospedaliera. La geloterapia sperimentata all'ateneo austriaco consisteva in tecniche per far ridere i pazienti associate ad esercizi della respirazione. Il gruppo di degenti ha partecipato a tale percorso seguendo sessioni di trenta minuti ciascuna tre volte la settimana. Il ciclo è durato sei settimane durante le quali i malati prendevano parte anche a sessioni di attivita' motoria. Il gruppo di controllo invece nello stesso arco di tempo si era limitato a svolgere gli esercizi fisici. Le differenze alla fine delle sei settimane sono marcate, rileva l'esperta: solo coloro che avevano seguito le sessioni di geloterapia avevano una significativa diminuzione dei valori di pressione arteriosa.

E' la prima volta che si dimostra l'efficacia della terapia del sorriso sulla pressione del sangue, rileva Papousek precisando che i pazienti inseriti in questo tipo di percorso si sono dichiarati più tranquilli, lamentando in minor misura stati di stress ed ansia. La Gelotologia (dal greco γελὸς - Riso) è la scienza che studia ed applica la risata e le emozioni positive in funzione di prevenzione, riabilitazione e formazione. Essa concorre al processo di cura del paziente non visto più solo ed unicamente in funzione della sua malattia ma invece come centro di un approccio sistemico globale, che va dalla terapia farmacologica tradizionale al supporto emotivo, dall'intervento chirurgico al semplice buon umore, con l'obiettivo unico di migliorare la qualità della vita sotto tutti i punti di vista. La gelotologia, il cui precursore può essere considerato il dott. Norman Cousins (divulgatore scientifico guarito da una spondilite anchilosante, grazie ad una cura a base di risate, vitamina C ed alimentazione naturale) è applicata in molte parti del mondo in svariati campi: nel settore sanitario, in particolare con i bambini, ma anche con altre tipologie di pazienti.

Nel settore socio-sanitario con anziani, diversabili, persone detenute, con persone con disagio psichiatrico, nelle scuole. Nel campo della formazione, con personale sanitario (medici, infermieri, specialisti della riabilitazione), con personale scolastico (docenti, personale ATA), con manager e quadri d'impresa. L'operatore professionale della gelotologia è il Clown Dottore. A livello di studio e ricerca, la gelotologia si è concentrata per lo più sulla pediatria e sulla diversabilità, con diverse ricerche cliniche a Roma, Como, Firenze, Pisa. Esistono diverse metodologie di applicazione della gelotologia: il metodo "Comicità è Salute" dei dott. Sonia Fioravanti e Leonardo Spina; il metodo dello Yoga della Risata del dott. Mandan Kataria; lo Yoga demenziale di Jacopo Fo. La gelotologia trova le sue radici nella PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia ), branca della medicina che ha sostanziato la diretta correlazione tra le emozioni ed il sistema immunitario. Esistono infatti importanti correlazioni tra sistema nervoso, sistema endocrino e sistema immunitario. Sostanziali mutamenti provocano cambiamenti anche negli altri, condizionando in maniera rilevante le condizioni di salute di un individuo.

La gelotologia ha scoperto che attraverso il fenomeno della risata vengono intensamente attivate ghiandole del corpo che producono una sostanza chiamata endorfina, un neurotrasmettitore capace di stimolare in maniera rilevante il sistema immunitario, potenziandolo di conseguenza e migliorando le condizioni di salute di un individuo.

Psiconeuroendocrinoimmunologia è «lo studio delle interrelazioni tra il sistema nervoso centrale ed il sistema immunitario» (Cohen & Herbert, 1996).

Cenni generali
Una delle tesi principali di questa recente scienza è quella secondo cui lo stress causerebbe l’indebolimento del sistema immunitario, rendendo così l’organismo più vulnerabile all’invasione di microrganismi come batteri, virus, funghi e parassiti. Ecco perché individui sotto stress sono più suscettibili alle malattie, dal comune raffreddore a malattie più drammatiche come il cancro o le patologie autoimmuni. I primi studi effettuati in questa direzione hanno chiarito che esistono delle vie che connettono fisicamente il sistema nervoso centrale (S.N.C.) ed il sistema immunitario (S.

I.), inoltre cambiamenti indotti chimicamente nel sistema nervoso centrale provocano cambiamenti del sistema immunitario. Ancora, alcune sostanze chimiche prodotto dal sistema immunitario possono attraversare la barriera emato-encefalica e alterare il funzionamento del S.N.C. Fibre nervose di tipo adrenergico e peptidergico, ad esempio, fuoriescono dal midollo spinale e tramite il sistema simpatico vanno ad innervare timo, midollo osseo, milza, linfonodi e tessuti linfoidi dell’intestino per poi diramarsi ed avere “giunzioni neuroimmunitarie” con linfociti (Bottaccioli, 1995). Altri studi hanno mostrato che le modificazioni del comportamento indotte per condizionamento classico possono alterare il funzionamento del sistema immunitario (Ader & Cohen, 1993). Questo dimostra che il comportamento (e di riflesso la psicologia) può influenzare direttamente il S.I. (la biologia) rendendo l’organismo più vulnerabile alle malattie. Da notare anche che il sistema immunitario può a sua volta influenzare il S.N.C. così come la malattia potrebbe a sua volta diventare fonte di stress. In alcune ricerche lo stress è stato indotto in laboratorio con svariati stratagemmi.

In alcuni di questi si è evidenziato un aumento del numero delle cellule natural killer (NK) e delle cellule T helper e, più generalmente, una minore efficacia della funzione cellulare nel sistema immunitario. Tali effetti si possono ottenere già cinque minuti dopo l’induzione dello stress (Herbert, Cohen & Marsland, 1994). Poi, una volta che lo stressor è scomparso, si ritorna alla normalità in un lasso di tempo che va da un’ora (Kiecolt-Glaser et al., 1992) a quarantotto ore (Sieber et al., 1992). Questa variabilità a portato l’interesse sullo studio delle variabili individuali, nell’ipotesi che alcuni soggetti possano essere maggiormente vulnerabili allo stress di altri (Cohen & Manuck, 1995). Alcuni risultati indicano che la relazione tra stress e sistema immunitario potrebbe essere mediata dal sistema nervoso simpatico, quella parte del sistema nervoso centrale da cui dipende la risposta di attacco e fuga e che è più direttamente coinvolto nelle emozioni. Risultati di questo genere sono stati ottenuti anche in alcune ricerche di tipo naturalistico, non sperimentale, sullo stress.

Ad esempio, uno studio diaristico condotto da Stone ed il suo gruppo (1994) su un periodo di dodici settimane mostrava sistematiche alterazioni nella funzione immunitaria in seguito ad eventi di vita di tipo positivo e negativo. Numerosi studi sono stati condotti anche su studenti prima di un esame dimostrando soppressione della funzione immunitaria (ad esempio, Glaser et al., 1991). Un ulteriore prova dell’influenza psicologica sul sistema immunitario ed endocrino proviene dagli studi sulla relazione tra questi sistemi e i disturbi affettivi. Tali studi mostrano che la funzione immunitaria è soppressa negli individui clinicamente depressi ed anche in campioni non clinici di individui con umore depresso (Herbert & Cohen, 1993). Secondo alcuni studiosi, tutti i disturbi depressivi sono riconducibili a pressioni esterne, potrebbero quindi essere queste pressioni esterne a provocare sia la depressione che i suoi correlati fisiologici. L’idea, quindi, è che la soppressione immunitaria che si osserva in individui depressi potrebbe essere dovuta allo stress (Cassidy, 1999). Questo è confermato ulteriormente da studi che mostrano un’associazione tra la soppressione della funzione immunitaria e l’ansia (Locke et al., 1984), nonché da studi di tipo diaristico che mostrano come le fluttuazioni dell’umore siano associate regolarmente ad alterazioni della funzione immunitaria (Stone et al., 1994).

Sono stati effettuati anche diversi studi basati su prove di stimolazione di risposta immunologia ai virus, nei quali i soggetti vengono esposti in modo controllato ad un virus, come quello del raffreddore (Cohen et al., 1995). Queste ricerche hanno ribadito l’esistenza del nesso tra stress e sistema immunitario. E’ importante sottolineare che questa suscettibilità vale anche per coloro che non vivono situazioni di stress particolarmente grave da un punto di vista oggettivo, il solo considerare la propria vita stressante è sufficiente ad indebolire la funzione immunitaria (Cassidy, 1999). L’approccio biologico ha fatto grandi progressi nello spiegare come le richieste esterne possano tradursi in uno stato fisiologico interno all’organismo. Tuttavia, sia in laboratorio che nel mondo reale, le risposte sono soggette a grande variabilità individuale. Data una qualunque richiesta alcuni individui mostreranno segni di stress, ma molti altri resteranno calmi e impassibili.

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Per spiegare queste differenze individuali occorre guardare ai processi psicologici. Come dicono Lazarus e Folkmann (1984) «Nessun evento ambientale può essere considerato un agente stressante indipendentemente dalla sua valutazione da parte della persona». Se le caratteristiche obiettive della situazione bastassero a definire lo stress e le sue conseguenze, allora saremmo in grado di predire il manifestarsi dello stress con estrema precisione. Ovviamente è dimostrato che le cose non stanno così. Data una situazione in cui siano presenti una serie di potenziali fonti di stress, solo alcune delle persona che vi si trovano proveranno effettivamente stress. Possiamo dunque concludere dicendo che gli agenti stressanti sono definiti in base al loro significato e alla loro portata emozionale nel mondo fenomenico dell’individuo (Cassidy, 1999).

La "Terapia del sorriso" è diventata famosa in tutto il mondo con il film "Patch Adams" interpretato dal bravissimo attore Robin Williams, che ha raccontato la storia di un medico americano che ha creduto moltissimo in una sua intuizione e ha fatto di tutto per concretizzarla. Il sorriso non fa bene solo al cuore, ma anche al corpo! Il dott. Patch Adams era convinto che il clima che si respira negli ospedali, tende a demoralizzare i pazienti, soprattutto se bambini. Come avrebbero reagito i piccoli malati se il medico e gli infermieri invece di indossare austeri camici bianchi prestassero servizio vestiti da clown? Concretizzare questa idea non è stato facile, perchè culturalmente associare la figura seria e professionale del medico con un clown era impensabile. I fatti hanno però dimostrato che i pazienti, più distesi e felici, reagivano meglio alle cure e ai farmaci e l'idea di un medico visionario è diventata realtà in molti ospedali. Ma perchè il sorriso fa bene alla salute? Perchè una risata ha molteplici effetti positivi sul nostro corpo:
- rilassa i muscoli contratti
- stimola la circolazione
- innalza il tasso di immunoglobina nel sangue, creando una vera e propria barriera contro gli attacchi esterni.

La teoria del dott. Patch Adams è l'esempio più lampante che il vero benessere si ottiene se quello che facciamo ci fa sentire bene, se sappiamo affrontare le sfide di tutti i giorni con il sorriso sulle labbra, se cerchiamo di trovare il risvolto positivo anche nelle cose negative. Difficile? Forse, ma se il risultato è un esistenza più felice per noi e per chi vive con noi, vale la pena di sperimentarlo!

Hunter "Patch" Adams (Washington, 28 maggio 1945) è un medico statunitense, generalmente riconosciuto come l'ideatore di una terapia olistica molto particolare: quella del sorriso, anche nota come clownterapia. Trasferitosi con la famiglia nella Virginia del Nord, frequenta la George Washington University, dove consegue la laurea in Medicina nel 1973. Divenuto famoso grazie al film Patch Adams, nel quale il suo ruolo viene interpretato da un brillante Robin Williams, che ne romanza la vita (pur rispettando in buona parte episodi realmente accaduti, come l'incredibile bocciatura per troppa gaiezza). Secondo Adams, il vero scopo del medico non è curare le malattie, ma prendersi cura del malato. Tale concezione stravolge alcuni dei concetti cardine della medicina occidentale moderna, rendendo Patch Adams un personaggio rivoluzionario e scomodo che si contrappone in maniera forte alla medicina delle case farmaceutiche. Ha fondato e diretto il Gesundheit Institute, una comunità medica olistica, ed ha fornito medicine gratuitamente a migliaia di pazienti sin dal 1971. http://www.patchadams.org/home.htm

Il Clown Dottore è un operatore socio-sanitario professionale che applica le conoscenze della Gelotologia e della PsicoNeuroEndocrinoImmunologia nei contesti di disagio. Lavora rigorosamente in coppia con un altro Clown Dottore, utilizzando le arti del Clown (Umorismo, Improvvisazione teatrale, Prestidigitazione, Marionette, Musica etc.) per cambiare il segno delle emozioni negative delle persone che vivono un disagio sanitario o sociale. I Clown Dottori effettuano solitamente un giro visite nelle stanze, intervenendo sugli utenti con un rapporto 1 a 1. All'interno del loro intervento è sempre presente una "metafora terapeutica" che permette il cambiamento radicale delle emozioni negative. Ogni intervento è, perciò, totalmente personalizzato, ben calibrato nei confronti del target con il quale ci si vuole relazionare. Inoltre, il passaggio di una coppia di Clown Dottori permette la creazione e il consolidamento dei fragili rapporti che vengono instaurati tra malati, famigliari e personale sanitario. Questo delicato ruolo permette un netto miglioramento della qualità della vita all'interno di un reparto.

Il contesto operativo del Clown Dottore non si limita solamente alla Pediatria. Gli studi della Gelotologia hanno infatti provato che l'utilizzo della comicità e della metafora terapeutica può essere utilizzata anche con target non Pediatrici (Adulti, Anziani, Diversabilità) ed in differenti contesti (Disagio sociale e scolastico). Il Clown Dottore nella sua formazione riceve, oltre alle tecniche artistiche, delle nozioni di Psicologia (in particolare Psicologia dell'Età Evolutiva e Relazionale) in modo da essere in grado di poter rendere il proprio intervento il più mirato possibile a seconda dell'utente.

Clownterapia o clowntherapy è il termine composto dall'unione di due parole chiave - clown + terapia - con cui si definisce un nuovo tipo di terapia medica alternativa. Sebbene ad oggi parlare di terapia può apparire un azzardo (uno dei più noti clowndottori o clown di corsia, Patch Adams, in diverse interviste ha negato l'esistenza di una 'terapia' in senso stretto) recenti studi dimostrano che il sorriso, la risata e il buon umore incidono in maniera considerevole sui tempi di guarigione di diverse patologie anche gravi.

Generalmente con il termine clownterapia si indica l'applicazione di un insieme di tecniche derivate dal circo e dal teatro di strada in contesti di disagio (sociale o fisico), quali ospedali, case di riposo, case famiglia, orfanotrofi, centri diurni, centri di accoglienza ecc. Il dibattito su cosa sia un clown-dottore, su quali siano le sue competenze e quali siano i limiti di intervento resta ancora aperto. Poiché tale disciplina viene portata avanti soprattutto in maniera volontaristica e per iniziativa di privati (in Italia esistono ad oggi decine di associazioni sparse sul territorio ognuna con un proprio statuto e una propria visione della materia), non è ancora possibile dare una definizione univoca a tale termine.

Un sorriso non costa nulla a chi lo dà,ma può essere molto per chi lo riceve... dura un solo istante ma talvolta il suo ricordo è per sempre... crea la felicità in casa,è il segno tangibile dell'amicizia... un sorriso da riposo a chi è stanco... anche i più poveri possono donarlo,anche i più ricchi possono averne bisogno... un sorriso non può essere comprato nè prestato nè rubato,un sorriso è qualcosa di valore solo nel momento in cui viene dato... se incontrate qualcuno che non sa più sorridere,siate generosi e donategli il vostro,perchè nessuno ha più bisogno di un sorriso di chi non può regalarne agli altri...

Bibliografia
Cousins, Norman, La volontà di Guarire, Ed Armando, Roma 1980
S.Fioravanti, L. Spina, La terapia del Ridere, ed. RED, Como 1999
S.Fioravanti, L. Spina, Anime con il naso rosso, Ed. Armando, Roma 2006
M. Farnè, Guarir dal ridere, Boringhieri, Torino, 1996
F. Bottaccioli�, "Psiconeuroimmunologia", ed, RED, Como 1995
M.L. Mirabella, Clownterapia, Ed. Neos, Rivoli, 2005
- Ader, R. & Cohen, N. (1993), “Psychoneuroimmunology. Conditioning and stress“, Annual Review of Psychology, 44, 53-85.
- Bottaccioli F., Psiconeuroimmunologia, Novara, red edizioni, ©1995.
- Cassidy T. (2002), Stress e salute, Bologna, Il Mulino. (ediz. orig. Stress, cognition and health, London, Routledge, 1999)
- Cohen, S. & Herbert, T.B. (1996), “Health psychology: Psychological factors and physical disease from the perspective of human psychoneuroimmunology”, Annual Review of Psychology, 47, 113-142.
- Cohen, S. & Manuck, S.B. (1995), “Stress, reactivity and disease”, Psychosomatic medicine, 57, 5, 423-426.
- Cohen, S. et al. (1995), “State and trait negative affect as predictors of objective and subjective symptoms of respiratory viral infections”, Journal of personality and social psychology, 68, 159-169.
- Glaser, R. et al. (1991), “Stress-related activation of Epstein-Barr virus”, Brain, behaviour and immunology, 1, 7-20.
- Herbert, T.B. & Cohen, S. (1993), “Depression and immunity: a meta-analytic review”, Psychological Bullettin, 113, 472-486.
- Herbert, T.B. et al. (1994), “Cardiovascular reactivity and the course of immune response to an acute psychological stressor”, Psychosomatic Medicine, 56, 337-344.
- Kiecolt-Glaser, J.K. et al., (1992), “Acute psychological stressors and short-term immune changes: what, why, for whom and to what extent?”, Psychosomatic Medicine, 54, 680-685.
- Lazarus, R.S. & Folkman, S. (1984), Stress, appraisal and coping, New York, Springer.
- Locke, S.E. et al. (1984), “Life change stress, psychiatric symptoms, and natural killer cell activity”, Psychosomatic Medicine, 46, 441-453.
- Sieber, W.J. et al. (1992), “Modulation of human natural killer cell activity by exposure to uncontrollable stress”, Brain, Behaviour and Immunology, 6, 141-156.
- Stone, A.A. et al. (1994), “Daily events are associated with a secretory immune response to an oral antigen in men”, Health Psychology, 13, 440-446.

RIPORTATO DA : http://www.solaris.it

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IL LINGUAGGIO DEL SILENZIO

La vita può regalarci molti doni: la salute, il lavoro, i beni materiali, la famiglia, i viaggi e molte soddisfazioni legate a tutto ciò che ci circonda. Dall’esterno arrivano le cose che rendono l’essere felice. Ma appena ci ritroviamo soli con noi stessi siamo assaliti da un senso di vuoto, di solitudine, un grande disagio di fronte a noi stessi; è un dolore cosi forte che annulla ogni benessere esteriore.


Stare nel silenzio serve a ritrovarsi; il dolore è il risveglio per cambiare piano di coscienza. Il silenzio è meditare sulla propria vita, spaventa chi ha paura di se stesso, chi ha paura di ascoltarsi. Il silenzio fa emergere il suono della coscienza. Il linguaggio del silenzio emette i suoni del risveglio interiore, la melodia della gioia del cuore, la rivelazione del Sé, il riconoscere l’essere spirituale che siamo.


Stare nel silenzio permette di ascoltare la voce del bambino interiore che dà solo gioia e pace. Il risveglio porta al distacco da tutti i beni materiali e affettivi, non la rinuncia; il nuovo sguardo di vedere tutto senza desiderio, avere e non avere deve essere la stessa cosa. Si vive nella pace senza paura di perdere nulla.


Nel passato gli Yogi hanno dato varie tecniche per dominare il corpo, una simbologia per insegnare a dominare lo spirito. La posizione del loto come altre tecniche non servono a niente se nel mentale scorrono tutti i problemi della quotidianità. La posizione è un elemento esterno lo dimostra il fatto che possono meditare i malati a letto, i paralitici e gli handicappati. L’attitudine esterna vi insegna come deve essere l’attitudine interna; questa deve essere la neutralità della mente, deve essere la centratura nel cuore facendo fluire i pensieri ed essere semplicemente nel momento. Siete ancora radicati nella razza animale; per entrare nella nuova razza che è lo stato di non attaccamento dovete andare nel cuore e aprirvi all’amore.



Si evolve sempre anche inconsciamente, perché a volte la vita ci costringe a stare da soli. Non meditate per urlare ai quattro venti con l’ego quello che fate o per avere i contatti con i Maestri. Alcune forme di meditazioni nutrono l’astrale e il mentale. Gesù diceva: “Vai nella tua stanza, chiudi la porta - nel silenzio del cuore il Padre ti ascolterà”. Meditate da soli o in gruppo ma evitate il linguaggio spirituale che nutre l’ego. Siete un essere multidimensionale. Nella dimensione fisica la personalità si nutre di pensieri e di emozioni. L’ego è la parte che fa paragoni, giudica, separa; nutre il corpo del desiderio e l’attaccamento alle cose esterno per riempire il vuoto. Da millenni avete superato vari scalini di evoluzione. Nella vera meditazione si ascolta il suono interiore.


Conosciamo la meditazione, la contemplazione e la preghiera. Questa ultima è piena di desideri, non è l’ultimo scalino. Vi permette di cercare Dio e trovarlo in voi, non all’esterno chiedendo all’Universo di esaudire le vostre richieste; non è uno stato meditativo per entrare nella nuova razza. La richiesta all’esterno sta nell’esaudire un vuoto interiore chiedendo lavoro, affetto e soldi. Il potere del pensiero può farvi avere queste cose.


Ma tutto questo non c'entra niente con la meditazione. Essa è la neutralità, il silenzio interiore per uscire dal desiderio con il distacco, dunque nessuna richiesta. In questa neutralità si ha il dominio dei tre veicoli della personalità dove lo spirito di Dio nell’uomo manifesterà tutti i poteri della creazione, l’unione con il Padre e il tutto. Si entra nel quinto regno spirituale, si ricevono altri insegnamenti per proseguire nel cammino senza fine, nella spirale di luce. L’intento e la volontà vi condurranno a questa grande luce. La meditazione vi permette di sviluppare i sensi interiori, come vedere l’anima delle cose, sentire nel profondo e ascoltare la musica delle sfere che emerge dal silenzio del cuore. In un primo tempo questo lavoro può dare vari disturbi ai sensi fisici che si indeboliscono perché cambiate piano di coscienza. Non è una perdita fisica dei sensi ma è un aumento della sensibilità dei sensi sottili. Vertigini, fischi all’orecchio fanno parte dell’evoluzione della nuova coscienza che sta per nascere; questa nasce dal caos, dai maremoti e terremoti interiori. L’anima superiore desidera portarvi al contatto con la Sorgente.


Da millenni avete dato potere al mentale e ora fare silenzio vi è molto difficile. L’ego è preoccupato, non vuole perdere tutti gli attaccamenti di cui si nutre. Se siete agli inizi centratevi sull’oggetto, un suono, una candela, sull’AUM, penetrate in questa energia, entrate nel suo movimento. Perseverate per raggiungere il distacco dell’appartenenza, della religione, dei ruoli, del sistema in cui siete prigionieri. Non giudicate e non rinnegate il mentale; deve essere riciclato e rigenerato in energia luce, diventerà così un buon collaboratore. I vostri pensieri ora guidati dal cuore saranno illuminati nella coscienza superiore, l’umiltà è una vibrazione per ottenere questo stato di trasparenza.

Nei primi mesi della meditazione vi sembra di non osservare alcun cambiamento, ma non è così. L’incontro con una coscienza nuova è il seme o il feto che prende forma nella pancia della madre. Lei non vede come si formano gli organi e i tessuti, ma la sua pancia cresce e dopo nove mesi nasce un bambino articolato e perfetto. Con la meditazione preparate la nascita del bambino cosmico. Con la costanza sentirete la pace, il vostro cuore pieno di gioia, la vostra vita cambia, la vista del cuore vi fa vedere un mondo diverso perché ora voi siete diversi. Così si formerà la nuova razza.


La meditazione è uno degli strumenti per evolvere. Il piano divino del Padre è l’evoluzione dell’uomo animale in uomo dio, dall’umano al divino, dalla materia allo spirito. Nel divino non ci sono emozioni ma creazioni. Oggi vi risvegliate a nuove vibrazioni, entrate nel mondo dell’energia per unirvi al divino. La meditazione è uno strumento per contattare il divino, per abbattere tutte le pareti, le strutture mentali della divisione e la convinzione di non essere stato solo un corpo fisico, mentale ed astrale. Il divino conosce la totalità.


Non giudicate il mondo fisico, attraversare la materia vi porta alla luce della nuova coscienza, nasce così la nuova razza del corpo di luce e la certezza di essere divini; se per voi questo linguaggio è difficile chiedete aiuto all’energia intelligente, la vostra anima accoglierà la nuova vibrazione e vi guiderà. Chi inizia a meditare è già nella coscienza. Non è importante il metodo o una tecnica, ma il nutrimento dell’amore nel cuore. Ogni azione deve essere eseguita con amore, semplicità e umiltà. La vetta della montagna, il luogo del tempio dello spirito è in voi. Tutto è in voi, parte e ritorna a voi.

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Per attivare tutti i centri è necessario fare in modo che l’energia sia ben distribuita per non creare blocchi nei chakra superiori che possono dare disturbi mentali, nevrosi, crisi epilettiche. Concentratevi sulla respirazione, chiamate la luce bianca e chiedete l’aiuto ai Maestri. Fate fluire i pensieri nel vostro canale collegato al centro della Terra, lavorate con Sandalfon, sarete assistiti dal Maestro Kutumi o da Francesco. Attivate la spirale che vi aiuterà ad attingere la nuova energia che scende nel sistema nervoso.

Fate 33 giri in senso orario su voi stessi, lentamente, se avete vertigini è la nuova energia che prende posto, serve per andare in altri piani, sono un solo movimento. Nell’inspirazione il nutrimento va in tutto il corpo, nell’espirazione liberate le tossine e richiamate la nuova vita con la nuova inspirazione.


Prima di sviluppare i poteri con varie tecniche meditative preparate il vostro corpo a cambiamenti capaci di sopportare questi doni; fate sempre prima la centratura nel cuore, nel grande silenzio della vostra anima. I chakra hanno aumentato la loro vibrazione attivando altre chakra e sono adesso dodici. I 33 giri ora si fanno solo in senso antiorario.

Chi inizia a meditare deve fare questo esercizio con coscienza, girare in senso antiorario per aumentare le energie.


Le montagne emettono vibrazioni alte. La montagna collabora con voi se siete aperti nell’abbandono totale, per questo è consigliato stare soli sulla vetta per raggiungere le sfere dello Spirito. A seconda della loro età, le montagne emettono forti vibrazioni con i loro cristalli; il verde delle piante facilita il lavoro interiore. Farete un cambiamento più veloce se vi centrate nel cuore, scalando la montagna interiore. Ogni Paese ha i suoi chakra, si attivano dal centro della Terra.


Con la meditazione c’è sempre evoluzione. La respirazione nutre i vostri organi e la vostra anima. La meditazione è la respirazione dell’anima. Se siete cosciente di essere luce di Dio siete molto vicini alla meta. Per accedere a questo, spogliatevi delle antiche credenze di un passato oscuro e doloroso. Cambiate la forma del pensiero cosciente della trasformazione e della rinascita della nuova coscienza planetaria e universale. Siete luce, siete Uno. 33 è una vibrazione per attivare la spirale di apertura e di iniziazione; è la vibrazione che vi permette di aprire le porte dell’ iniziazioni, i dodici portale di luce per sviluppare il Corpo Cristico. Gesù portava la Vibrazione Cristica e lasciò il piano a 33 anni. Aveva fatto la sesta iniziazione.


Fate fatica a meditare per le vostre radici nella coscienza collettiva; questo è un freno delle vite passate. Rimanete nel centro coscienti che le difficoltà esterne vi permettono di sciogliere i blocchi interni. Evolvete con la collettività nella forma pensiero creata in passato. Siate compassionevole con voi stessi. È un'illusione pensare di evolvere se prima non portate armonia sul piano fisico, mentale ed emotivo.


Il silenzio totale vi permette di evolvere rapidamente e con una buona respirazione raggiungerete lo stato di pace.

FONTE :
Marie–Claire – Ass. « Meditazione Shanty »
http://digilander.libero.it/shanty3

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Di che colore ti vesti ? Questo articolo vi aiuta ad interpretare un linguaggio immediato.

Colori, abiti ed accessori che indossiamo ed il modo di accostarli ci raccontano con un linguaggio immediato.

Quale colore regna sovrano nel vostro armadio? Che colore prevale tra abiti, giacche, gonne, pantaloni e maglie? E negli accessori? Di che colore sono gli ultimi capi che avete acquistato? Con che colore vi sentite piu' a vostro agio?
Fidarsi dell'istinto e lasciarsi attrarre dal colore che piace e' un buon modo per
creare il proprio stile personale, indossare cio' che piu' e' in sintonia con chi si e'.
E' un'arte che va coltivata per conoscere e valorizzare i propri punti di forza, far fiorire la propria natura autentica.

Cosa vi porta a scegliere cosa indossare? Il piacere di comunicare con abiti e colori o l'immagine che volete dare agli altri?

Quale colore indossare in un' importante riunione, il giorno di un colloquio o di un esame, per una cena di lavoro, una festa dove far bella figura o un invito al quale non si puo' rinunciare ma si vorrebbe essere invisibili? Con i colori ci si racconta prima ancora d' iniziare una conversazione.

Chi ama il rassicurante beige o il blu bon ton, chi preferisce i toni pastello, dal celestino all'albicocca, dal giallo canarino al verde pistacchio, convinto che i colori pastello ringiovaniscano. Ognuno percepisce i colori secondo il proprio gusto personale, in base a bisogni, cultura, desideri ed esperienze.

I colori caldi, in particolare l'arancio, il giallo, il rosso, fanno emergere istinti ed emozioni, quella parte passionale che rimane spesso nascosta o non trova possibilita' di esprimersi nella vita di tutti i giorni se prevale la razionalita'.

Se il rosso acceso, malizioso e vibrante e' il colore dell'attacco, il rosa stempera l'aggressivita' e risolleva l'umore, e' il colore dell' amore romantico e dell' affettivita', comunica emozioni tenere, complicita', dolcezza. Una sferzata di vitale arancio da' energia quando serve. Indossare qualcosa di giallo da' luce, risalto e vivacita', come l'arancio fa ritrovare la carica quando si e' stanchi o scarichi. Quando pero' il giallo e' pesantemente accentuato puo' esprimere voglia di leggerezza, il desiderio di lasciare alle spalle delusioni, difficolta' e periodi tristi.

Dovete sostenere un colloquio o ottenere un prestito in banca? Un abito dai toni scuri e' adatto alla situazione ma se si e' tristi o di cattivo umore meglio indossare qualche nota di colore magari nella cravatta o nell'intimo per compensare i toni scuri. Il grigio e' serioso, in quantita' massicce incupisce. Il marrone comunica il desiderio di non volersi mettere troppo in mostra ma puo' rispecchiare uno stato d'animo tetro.

Un tocco di rosso infonde coraggio e quel pizzico di grinta per superare situazioni che intimoriscono o fanno sentire sotto esame. Chi indossa il rosso come tonalita' dominante nell'abbigliamento e' vivace ed estroverso, con una tendenza ad imporsi nelle relazioni. Energico e in continuo movimento, vuole conquistare rapidamente i propri obiettivi. Usato in eccesso nelle tonalita' piu' accese puo' sembrare sfacciato ed aggressivo, una voglia esagerata di farsi notare.

Il blu e' elegante e raffinato, trasmette quiete emotiva e padronanza di se'. Scegliere con costanza il blu puo' esprimere il desiderio di un ambiente calmo e ordinato, libero da fastidi e disturbi. Considerato tra i colori freddi, usato nell'abbigliamento intimo piu' che attrarre puo' trasmettere un senso di distanza. Usato in eccesso puo' far sprofondare nella malinconia da stemperare con qualche tocco di colore piu' caldo.
L'acquamarina ricorda l'acqua cristallina, da' luminosita'. Il turchese e' un colore che alleggerisce mente e spirito, richiama i colori dell'estate, una boccata d'ossigeno quando si sente il bisogno di liberta'.

Il verde nelle sue infinite tonalita', dal militare al fresco verde mela, al salvia, dal lime al verde bottiglia denso e notturno, dal verde carciofo al timo, Il verde bandiera o biliardo magari sono un po' appariscenti ma chi li sa portare rivela spesso di essere una persona di temperamento. Il verde basilico e' molto amato. E' una tonalita' piu' carica di giallo rispetto al verde menta e quindi piu' calda. Nelle sue variegate nuances e' un colore che ha molto successo nell'abbigliamento anche se il verde pisello non e' adatto a tutte le carnagioni, da evitare se si e' pallide e il verde pistacchio e' meglio mangiato che indossato. Kandinsky diceva che il verde e' il colore che piu' rasserena. Indossare il verde aiuta a calmare una mente molto attiva, un momento d'ansia, la tensione prima di affrontare una prova.


Il viola o lo si ama o si odia. Le fan di questo colore cosi' particolare si riconoscono, spesso lo sfoggiano con fierezza. Alcuni studiosi dicono che l'inferno e' rosso, il purgatorio grigio e il paradiso viola! Nasce dall'incrocio del rosso, tono delle passioni materiali con il blu che trascende la materia e si eleva verso il cielo. E' il colore prediletto da personalita' con una spiccata sensibilita' che riescono a vedere il lato nascosto delle cose. Particolarmente utile quando si cerca equilibrio interiore, calma e padronanza emozionale.


Il bianco e' esigente, adatto ad un corpo sottile e ad una robusta autostima. Non e' sempre facile da portare, non e' per tutti. Chi veste in prevalenza di questo colore comunica distinzione, sicurezza, talvolta rivendica se stesso con orgoglio e fierezza. Basta pero' sedersi sul sedile sbagliato o in un posto impolverato perche' il bianco si sporchi e in un attimo si passa dall'eleganza alla sciatteria. Il nero tende a snellire, il bianco no, se ci sono delle rotondita' le mette in mostra. Ma il bianco non e' solo purezza, e' anche luminosita' e sensualita'. Il bianco totale, cosi' come il nero, e' estremo. Indossare una maglietta o una camicia bianca ogni tanto e' ben diverso che vestirsi prevalentemente di bianco totale, un tocco di bianco regala una nota di eleganza senza impegno. Al maschile e' piu' facile vederlo indossato da un intellettuale o un artista che da qualcuno che ha a che fare con la vita aziendale. Mitico e' stato Robert Redford nel film Il grande Gatsby con pantaloni e panciotto immacolati. Uomini d'affari in bianco sono difficili da vedere proprio perche' vestire di bianco rimanda all'immagine dell'astrazione, del distacco dalle cose pratiche del mondo. Piu' si sale nella scala gerarchica dell'organizzazione aziendale piu' l'abito infatti si fa scuro, simbolo di ruolo di potere, eleganza e sobrieta'.

Il nero trionfa negli armadi di molte donne e uomini di ogni eta'. E' tra i colori piu' indossati, amato protagonista dalla mattina alla sera. Qual e' il segreto del suo potere intramontabile? Discreto, profondo, modaiolo, elegante, minimalista, il nero si accorda a molti stati d'animo, ad ogni situazione e stagione. Elegante, misterioso e raffinato, e' il piu' indossato nelle feste importanti.

Misterioso, impenetrabile come le profondita' del nostro inconscio. Lascia vedere solo lo strato superficiale del tessuto, tra le sue pieghe si possono nascondere pensieri ed emozioni che non si vogliono mostrare. Sotto il nero si puo' mascherare un'altra identita' o celare una personalita' piu' colorata, solare o trasgressiva da svelare solo come, quando e con chi si vuole.

Pratico, il nero si accosta facilmente con gli altri colori senza il timore di abbinarli, e' rassicurante, fa sentire al riparo dagli sguardi altrui quando non si vuole essere troppo in vista. Ritirarsi nel nero come in un ritorno nel ventre materno, lontano dagli sguardi indagatori o giudicanti, dalle aggressioni del mondo esterno. Nel nero si puo' cercare rifugio dall'eccessiva invadenza dell'apparire. In una societa' dove tutto e' mostrato, esibito, rivelato, urlato, dove le telecamere sono ovunque il nero ci preserva.
Azzera le differenze, «manda tutto a terra», amava dire la mitica Coco Chanel.

Di classe e discreto e' considerato un passe-partout ma non passa inosservato. Delinea la silhouette, la scolpisce o la esibisce in un gioco di scollature che mette in risalto i punti nudi del corpo, richiama l'attenzione sull'incarnato della pelle, sulle forme. Cosi' come il nero assorbe la luce, la donna che lo indossa puo' assorbire gli sguardi degli altri senza necessariamente restituirli.


Scritto da Antonella Lucato www.antonellalucato.it Scrittrice. Giornalista. Docente di Comunicazione. Ha pubblicato "Se hai qualcosa da dire parla se no taci", " Vedere oltre l'Apparenza" e "Di Che Colore Sei" con il Gruppo Editoriale Armenia

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IL TUO ANGELO CUSTODE

A volte, nella vita, si provano delle emozioni inspiegabili, indescrivibili e non ci rendiamo conto di cio’ che stiamo vivendo.

La nostra vita è uno stress continuo, è un andare sempre di fretta e non avere mai un attimo per pensare e riflettere di quello che accade intorno a noi, delle nostre emozioni...

FERMATI UN ATTIMO !!!

Chiudi gli occhi,non pensare a nulla, rilassati e lascia vagare il tuo pensiero: immagina intorno a te una luce, rassicurante, che ti invita a pensare positivo, che ti invita ad abbandonare il buio, le tue malinconie, le tue insicurezze...

LASCIATI ANDARE ALLE TUE EMOZIONI...

Sentirai una leggera brezza che ti accarezza dolcemente il viso: E’ LA CAREZZA DI UN ANGELO, IL TUO ANGELO !!!

Lui è sempre con te, non ti lascia mai, ascolta le tue parole, capta i tuoi pensieri, ascolta le tue preghiere, scruta il tuo cuore e sa quando hai bisogno di una sua carezza...

Non importa chi sia, non importa in che dimensione esso viva: assapora la sua carezza, sappi che lui è: IL TUO ANGELO CUSTODE.

Lui veglia sempre su di te, viene in tuo aiuto in oqni momento, ti segue passo passo, sa sempre accogliere ogni tuo bisogno.

E’ Portatore di pace, d’amore, di benessere dell’anima, di pensieri positivi. Lui solo capisce il linguaggio dell’anima, Lui solo capisce il linguaggio dell’amore, Lui solo puo’ farti ritrovare te stesso, Lui solo sa indicarti la strada, perché Lui solo è stato mandato per questa delicata missione...

Abbandonati alla carezza di un Angelo, assapora in pieno questa stupenda emozione!

Vedrai la luce attraverso il buio di pensieri negativi, sentirai i battiti del tuo cuore come una meravigliosa sinfonia, sentirai il tuo corpo pervadersi di un tenero calore...

Basta crederci, basta chiederlo, rimarrai piacevolmente sorpreso dalle sue risposte, rimarrai affascinato dalle emozioni!

Scopri a poco a poco tutti i “segni“ che Lui ti dona, leggi tra le righe, unisci le forze, prova ad avere sempre pensieri positivi, scoprirai dentro di te una forza incredibile...

Leggi i messaggi che lui ti lascia custodire nel tuo cuore e nella tua mente!

E quando sei triste, quando ti viene a mancare una persona cara, quando la disperazione ha il sopravvento, pensa al tuo Angelo, abbandonati alle sue tenere carezze.

Chiedigli aiuto: Lui non ti lascerà mai solo...

Avrai la sensazione di aver fatto un viaggio fra le nuvole, vedrai è una cosa bellissima, basta crederci, basta provarci.

Il tuo Angelo non chiede di meglio!

Apprezzare le cose semplici della vita, provare emozioni per una cosa piccola piccola, entusiasmarsi come bambini, pensare positivo, non lasciare che la malinconia e lo sconforto si appropino della nostra vita, SIGNIFICA: avere accanto un Angelo, il tuo Angelo Custode! Che sa sempre che cosa è meglio per te...
Di: Ada Lucia Palazzo (14/05/06)

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PERCHE' LA REINCARNAZIONE FA PAURA ? E' POSSIBILE LIBERARSI DAL KARMA ?

L’argomento “reincarnazione” è considerato a tutt’oggi un argomento tabù presso molti popoli, soprattutto presso le culture occidentali monoteiste.
Ricordo quando all’età di diciassette anni chiesi a mia madre (che già da anni si occupava di esoterismo): “Cosa significa quando senti che un determinato momento lo hai già vissuto?” e lei mi disse che la risposta alla mia domanda era la reincarnazione. Mi spaventai così tanto che scappai in camera mia.
Perché la reincarnazione fa paura? Forse perché non la si conosce ancora abbastanza o perché per noi è un concetto troppo inusuale.
Oggi non solo accetto appieno la teoria della metempsicosi (altro termine per definire la reincarnazione) ma ho capito che accettare questa teoria è la chiave per la comprensione di noi stessi e del trascendente. Accettando la reincarnazione tutto quadra.
Se abbiamo vissuto altre vite chi siamo veramente? Non siamo un corpo con dentro anima e spirito, piuttosto siamo uno spirito e un’anima avvolti da un corpo con una mente (l’ego). In realtà noi non siamo nostri! Siamo nostri solo per questa vita! Noi non siamo Leonella, Danilo, Alberto ecc. Danilo è Danilo solo per questa vita. Il nostro spirito invece è eterno e dopo la morte la nostra anima prenderà un nuovo corpo fino al momento in cui avremo raggiunto uno stadio di illuminazione tale che non avremo più bisogno del corpo fisico. A questo punto sorge spontaneo chiedersi: qual è il senso di tutto ciò? Noi siamo pura luce ma lo abbiamo dimenticato. Abbiamo voluto sperimentare il mondo fisico e vi siamo rimasti intrappolati. Il senso del nostro viaggiare sulla Terra di corpo in corpo è di tornare alla Luce: il nostro compito è ricordare quando eravamo Luce. Per ricordare la nostra vera essenza è necessario fare molte esperienze, cioè molte vite. Ogni vita è un’esperienza, nel senso che ogni vita ha un senso, uno scopo. Non esiste un solo individuo sulla Terra che sta sprecando la sua vita: tutto è al suo posto anche se a occhio nudo ci sembra di vivere nel caos. Ognuno di noi, (soprattutto le persone più evolute) ha vissuto chissà quante vite.
Anche se qui in Occidente la parola “reincarnazione” deve essere ancora sussurrata, questo argomento non è bandito del tutto perché comunque non si può testimoniare che questa teoria non sia vera. Di contro esistono tre elementi a favore della metempsicosi:
1)i bambini prodigio
2)l’ipnosi regressiva (http://www.ipnosiregressiva.it )
3)i déjà vu (sui quali però ci sono ancora delle remore in quanto alcuni studiosi ritengono che si tratti di ricordi di sogni o di film visti)
La nostra mente ci fa dimenticare le vite passate per proteggerci, altrimenti diventeremmo pazzi. Tuttavia ci sono molte cose che ognuno di noi si porta dietro dalle esistenze passate. Ad esempio la nostra vita attuale è il risultato di tutte le nostre vite passate. I cosiddetti talenti innati sono capacità sviluppate in altre vite. Molti di noi si sottopongono a sedute di ipnosi regressive per pura curiosità. L’ipnosi regressiva può essere però anche shockante e secondo me è bene sottoporvisi solo per problemi davvero importanti, anche perché tutto ciò che dovevamo sapere sul nostro passato lo abbiamo già nel presente.

LA LEGGE DEL KARMA La reincarnazione si basa sulla legge del karma. Per karma si intende comunemente il bagaglio di vite passate che ognuno di noi si porta dietro, essa però è più precisamente una legge. John Mumford definisce il karma “la legge dell’evoluzione psico-spirituale che prevede una reazione uguale e contraria per ogni azione”. Ciò significa che se ad esempio in una vita io uccido qualcuno, con larga probabilità sarò ucciso nella successiva. Oppure se morirò strangolata da un serpente in Cina mi sentirò soffocare ogni volta che entrerò in un ristorante cinese o avrò la fobia dei serpenti. Se ti auguro del male mi succederà sicuramente qualcosa di poco piacevole. Se sarò stata violentata in molte vite forse deciderò di diventare omosessuale o mi attirerò una persona del mio stesso sesso per un determinato periodo di tempo in questa vita. La legge del karma non va però intesa come punizione perché ognuno di noi può liberarsi dal karma (spiegherò successivamente alcune semplici tecniche)! Il discorso è molto complesso e riguarda anche il concetto di memorie e l’effetto specchio, concetti esposti in modo esaustivo nelle conferenze di Joel Ducatillon, inventore dell’acqua diamante e della PMT. Secondo la legge del karma tutti i pensieri, le azioni e le emozioni hanno una conseguenza inevitabile…. anche i pensieri perché essi circolano ed arrivano. Sempre. Si potrebbe riassumere la legge del karma con la frase “ognuno raccoglie ciò che semina”, ecco per quale ragione Einstein diceva “Dio non gioca a dadi con il mondo”.

PROGRAMMARE LA VITA SUCCESSIVA Partendo da queste considerazioni possiamo capire che nulla accade per caso perché tutto obbedisce alla perentoria legge del karma. La vita quindi è un’esperienza. Non esiste né caso, né bene, né male, né fortuna, né sfortuna. Esiste solo l’esperienza.
Ogni nostra incarnazione rappresenta un’opportunità per crescere spiritualmente.
Come funziona tutto ciò? La vita terrena è una parte del piano divino, tutto dipende dal piano divino ma questo piano lo abbiamo deciso noi! Siamo noi responsabili di noi stessi e questo è fondamentale, va compreso ed accettato. Arriverà un momento in cui ricorderemo chi siamo e tutto ci apparirà chiaro. Le sensazioni e le emozioni che noi sperimentiamo sulla Terra vengono registrate come la nostra storia negli archivi di Akashic. Al termine della nostra vita si fa il punto della situazione: abbiamo svolto la nostra missione? Quanto amore abbiamo dato? Ci siamo allontanati dalla spiritualità? Cosa c’è da risolvere? In base alle risposte a queste domande decideremo la vita successiva. L’incarnazione dopo una vita non è immediata, prima si vaga per un po’.
E’ bene a questo punto precisare una cosa: quando si muore l’energia della persona resta per un po’, può anche rimanere per sempre (per questo se si invoca un nostro amico o parente deceduto esso sicuramente ci ascolta) ma la sua anima si reincarna. Anche l’energia degli animali resta nella casa in cui hanno abitato.
Prima dell’incarnazione l’angelo Kindel (responsabile della nostra evoluzione spirituale) discute con noi su come vorremmo la vita successiva: quali esperienze abbiamo bisogno di fare? A che punto siamo arrivati? In base ai nostri bisogni Kindel prepara il dischetto dell’incarnazione in cui vengono registrati i dati più importanti della nostra incarnazione. Attenzione!!! Il destino può essere modificato!!! Noi decidiamo la nostra vita ma abbiamo sempre e comunque il libero arbitrio. Nel dischetto dell’evoluzione vengono registrate le persone più importanti che conosceremo, gli eventi più importanti, le crisi spirituali, i problemi di salute (che dipendono sempre da problemi spirituali), la durata della vita e il debito karmico da saldare. Il dischetto è composto da materia mentale e viene inserito accanto al cuore.
Il “destino” (cioè la vita che ci siamo scelti) è composto da due tipi di periodi, che corrispondono a due tipi di “chiavi”: chiavi preformate e chiavi aperte non preformate.
Le chiavi preformate attirano a noi eventi prestabiliti, cioè necessari per saldare il debito e capire la lezione attuale. Questi eventi possono anche essere spiacevoli ma è bene ricordare che la sofferenza arriva quando non c’è stato altro modo per capire quella determinata lezione, allora la si capisce con il dolore perché il dolore trasmuta e purifica.
Le persone che ci attiriamo nei periodi di chiavi preformate sono persone con cui noi eravamo già in contatto nelle vite precedenti e con le quali abbiamo questioni in sospeso. Nella vita attuale noi riviviamo con esse le stesse identiche situazioni della vita antecedente ma abbiamo la possibilità di risolvere il conflitto relazionale, abbiamo la possibilità di capire cosa si cela dietro quel rapporto. La stessa cosa vale per i problemi di salute: saranno molti simili a quelli della vita precedente ma avremo la possibilità di guarire.
Le chiavi aperte non preformate si attivano quando siamo in un periodo di apertura cioè in cui non siamo influenzati dal nostro karma. Esse attirano a noi esperienze entusiasmanti e ci conferiscono la possibilità di comprendere ed accrescere la nostra spiritualità.

COME LIBERARSI DAL KARMA E’ possibile liberarsi dal karma o almeno farsi influenzare di meno da esso. Spesso per liberarsi dal karma è necessario distaccarsi da determinati luoghi, dalla nostra professione e da certe persone. Ciò può cagionare un dolore emotivo ma se non ci troviamo più a nostro agio significa che quei luoghi e quelle persone non sono più in sintonia con noi. Non ne abbiamo più bisogno poiché ci stiamo evolvendo.
Una tecnica per liberarsi dal karma è quella della non identificazione. Quando si prova un’emozione bella o brutta, gioia, rabbia o malinconia, dobbiamo pensare che è il nostro ego a provarla, non il nostro spirito perché il nostro spirito è già perfetto.
Un altro modo per liberarsi dal karma è quello di provare compassione verso le persone per le quali nutriamo sentimenti negativi. Se io provo un forte risentimento nei confronti di un individuo che mi ha trattato male, invece di provare collera devo sforzarmi di compatire questa persona perché il suo livello di coscienza è quello ed essa ha fatto ciò che poteva per farmi notare una parte di me che non notavo.

L’EFFETTO SPECCHIO Vorrei spendere alcune righe per chiarire il concetto di effetto specchio che è di pregnante importanza per la nostra evoluzione. Tutto ciò che ci attiriamo è una parte di noi. In questo contesto dobbiamo precipuamente soffermarci su ciò che ci cagiona dolore, paura, rabbia, astio e sentimenti o reazioni negative perché significa che quella cosa che ha scaturito la nostra reazione è una parte di noi che noi reprimiamo e che prima o poi verrà fuori perché ce l’abbiamo dentro. Quante volte, facendo innervosire una persona, le diciamo: “Se ti innervosisci vuol dire che ciò che ti ho detto è vero”? E’ proprio così. Ognuno di noi ha molteplici caratteristiche: bontà, generosità, malizia ecc. nella sua parte conscia. Nella parte inconscia abbiamo anche gli opposti di quelle caratteristiche e il problema si pone nel caso di caratteristiche estreme. Ad esempio una persona molto generosa sarà anche molto avara e quest’avarizia prima o poi verrà fuori perché inconsciamente o no, quella persona l’avarizia ce l’ha. Così le persone troppo buone hanno anche una parte di aggressività. La persona generosa/avara ha però modo di guardare in faccia la sua avarizia e di accettarla. In che modo? La vita la porterà a conoscere sempre persone avare finché essa si chiederà “Ma perché io, tanto generosa, incontro sempre persone avare? Non lo merito!!” Quella persona incontra individui avari perché lei ha memorie di avarizia e quegli individui sono lì per dirle: “Noi siamo una parte di te. Accettaci, accoglici ed amaci.” Nel contempo, grazie a queste persone, la signora generosa salda il suo debito perché evidentemente lei era stata avara in passato con chi è stato oggi avaro con lei.
Questo lavoro di accettazione di amore è molto importante perché non solo libera dal karma ma permette di vivere con serenità e consapevolezza. Bene e male sono due facce della stessa medaglia. Gli opposti sono entrambi presenti e se equilibrati non arrecano alcun danno. Non può esistere male senza bene e viceversa. Più si cerca di combattere il male più lo si attira. Più la donna cercherà di combattere l’avarizia più l’attirerà perché lei l’avarizia deve accettarla, non scacciarla. Sull’effetto specchio c’è un argomento molto interessante che riguarda i sette specchi esseni delle relazioni: si parla di sette tipi di attrazioni o di condizioni che ci rispecchiano. Il più interessante è il terzo specchio secondo il quale quando incontriamo una persona e proviamo un forte desiderio di passare del tempo con lei è perché quella persona ha delle energie che ci mancano o che non abbiamo più e desideriamo avere ancora.
Per accelerare il processo di accettazione e di amore delle nostre parti inconsce Joel Ducatillon ha inventato l’acqua diamante (che è un’acqua della quinta dimensione) e la PMT. Esse hanno lo stesso fine ma la PMT è ancora più veloce dell’acqua diamante. La PMT è una tecnologia che permette di trasmutare le memorie karmiche negative, cioè quelle che non servono più o che ci cagionano dei blocchi o dei problemi. Durante la seduta di PMT l’anima della persona decide quali sono le memorie “non più utili” e le rilascia. La PMT apporta numerosi benefici: evolve la coscienza, ci aiuta a prepararci per il prossimo salto vibrazionale, previsto per il 2012, fa cambiare in meglio non solo noi stessi ma anche le persone che ci circondano.

IL CONTRIBUTO DELL’ASTROLOGIA Forse non tutti sono a conoscenza del fatto che astrologia e reincarnazione sono strettamente connesse. Tramite il giorno, l’ora e il luogo di nascita e tramite un bravo astrologo esperto di astrologia karmica è possibile risalire alle nostre vite passate scoprendo blocchi, problemi, debiti karmici nonché la nostra missione in questa vita.
A tal proposito è illuminante sapere che secondo gran parte degli astrologi l’ascendente indica il segno zodiacale sotto cui eravamo nati nella vita passata e che non avevamo compreso. Questo è molto utile per capire qual è la nostra missione. Se io nasco sotto il segno dello scorpione con ascendente acquario molto probabilmente la mia missione sarà legata alla libertà e per adempiere ad essa avrò bisogno di forza e fede in me stessa.
Ciò significa che anche nella vita passata ho cercato di conquistare la libertà ma evidentemente non ci sono riuscita e devo riuscirci adesso. Anche il fatto che una persona studi scienze politiche ed ha come ascendente la bilancia non è da trascurare…!
A questo punto mi viene da pensare che coloro che hanno segno solare ed ascendente nello stesso segno sono persone con gravi problemi in quanto se già noi normalmente riviviamo le stesse situazioni della vita passata con la possibilità di capire e cambiare nella vita attuale, coloro che hanno segno e ascendente nello stesso segno sono con larga probabilità individui che continuano a non cambiare e a non voler capire. Sono persone per le quali il cambiamento è urgente.

ANIME COMPAGNE E GEMELLE L’argomento sicuramente più affascinante della reincarnazione riguarda le anime compagne e gemelle. Solitamente i rapporti conflittuali che abbiamo con qualcuno sono dovuti ad un karma negativo che deve bilanciarsi e divenire positivo, mentre se in passato ho avuto una relazione piacevole con qualcuno questa relazione adesso sarà ancora più bella. Solitamente ci si rincontra per equilibrare il karma ma ci si può rincontrare anche solo per puro piacere.
Ognuno di noi ha dei compagni spirituali con cui si instaurano dei rapporti diversi da quelli che si instaurano con tutte le altre persone che si incontrano nella vita. I nostri compagni spirituali sono di tre tipi:
1)anime compagne
2)anime gemelle
3)anima di fiamma gemella

Le anime compagne sono quelle che ci aiutano, che ci guidano, che ci illuminano. Sono persone alle quali noi nella vita passata abbiamo fatto un favore e loro ci aiutano in questa vita. Un’anima compagna può essere uno sconosciuto che ci aiuta quando ci si è fermata la macchina, un amico che ci dice qualcosa di illuminante e di chiarificante, una persona che ci sostiene e ci incoraggia o che incontriamo al momento giusto come una sorta di angelo. Le anime compagne sono persone con cui ci troviamo bene e di solito la relazione con esse dura poco. Se dura nel tempo allora possono diventare anime gemelle nella vita successiva.
Le anime gemelle sono i nostri amici speciali di questa vita. Si tratta di anime compagne con cui si instaura un rapporto di amicizia molto più profondo. Appena le incontriamo avvertiamo subito un senso di familiarità e ci troviamo immediatamente a nostro agio perché il rapporto ricomincia esattamente da dove era terminato, è come rincontrare un vecchio amico dopo molti anni. Si può trattare di amici o di familiari e il rapporto, che sarà comunque molto rispettoso, può durare anche per tutta la vita.
L’anima di fiamma gemella è una sola ed è l’altra metà del nostro spirito. E’ il nostro unico compagno spirituale e quasi sempre è del sesso opposto. Con lui abbiamo vissuto molte e molte vite. Quest’anima la si riconosce subito perché appena la si incontra c’è un’attrazione immediata in quanto le anime si ricordano le une delle altre. Nasce subito un rapporto speciale fra di loro ed il sentimento è reciproco. L’anima di fiamma gemella è un’anima compagna e gemella in una persona sola, speciale. In alcuni casi può essere anche un nostro fratello gemello. Un aspetto interessante dell’anima di fiamma gemella è la somiglianza fisica: ci si può assomigliare nei lineamenti, soprattutto negli occhi. Inoltre le aure sono congiunte da un arco di energia.
E’ bene però fare alcune considerazioni importanti a proposito dell’anima di fiamma gemella: è possibile che ci sia un karma negativo anche con essa ma c’è comunque un forte amore che trascende ogni negatività. Inoltre non è detto che la si incontri in ogni vita poiché dipende da quanto è stato concordato antecedentemente. Solitamente l’anima di fiamma gemella (con la quale siamo sempre in collegamento telepatico) si incontra quando entrambe sono giunte allo stesso stadio evolutivo.

TESTO INVIATOCI DA :
Leonella Cardarelli (baffinet@lycos.it)

Bibliografia:
-Bona, A. (2005) L’amore dopo il tramonto, Arnoldo Mondadori editore, Milano
-Chadwick, G. (1996) Reincarnazione, Fabbri editori, Caleppio di Settala (MI)
-Marooney, K. (2003) Sotto le ali degli angeli, Armenia editore, Milano
-Mumford, J. E Stevens, M. (2000) Manuale del karma, Hermes edizioni, Roma
-Pompas, M. (2004) Reincarnazione, Sperling & Kupfer editori, Milano
-Wangyal Rimpoche, T. (1999)Lo yoga tibetano del sogno e del sonno, Astrolabio Ubaldini editore, Roma

Webgrafia:
-Ducatllon, J. in http://www.liberamenteservo.it/servizi/acqua%20diamante.htm -Gregg Braden, I sette specchi esseni, in http://www.stazioneceleste.it/articoli/braden/7_specchi_esseni.htm

Altre fonti:
- VHS Reincarnazione, by Hobby & Work, 1996, Italiana editrice srl, collana I misteri dell’ignoto

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SPAZIO SACRO vi segnala due testi gratuiti sull'argomento che si possono scaricare dal nostro sito :

"La vita, la morte, il karma e la reincarnazione".
Un testo che vi parla della vita-morte-karma-reincarnazione. Sommario: La nascita dell'uomo I costruttori di forme La costruzione dell’uomo La morte La vita dopo la morte La legge del karma Il karma e il dolore La rincarnazione La rinascita e le leggi di causa effetto Il determinismo e il libero arbitrio La trasmutazione delle energie Coordinamento dei centri

e

"Guarigione Karmica"
Questo processo di cura è stato trasmesso ad una veggente direttamente dal suo Angelo Guida. È un processo potente, da non sottovalutare. L’intenzione deve essere sincera, anche se poi saranno le “guide” ad aiutarci nel vero perdono, poichè è un processo non facile per gli umani che magari hanno subito dei torti innumerevoli e pesanti. Questa cura si svolge in un ciclo di pulizia e si ripete una volta ogni 21 giorni per sette volte. Essa aprirà la tua vita in molte forme ed essa cambierà in meglio.

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