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ALIMENTI : LE ENERGIE E LE CALORIE SEGRETE DEGLI ALIMENTI

Ogni volta che mangiamo dovremmo ricaricare le nostre batterie, eppure a volte finiamo per scaricarle definitivamente…L’ing francese Andrè Simoneton (gravemente ammalato e senza speranza di guarigione, riacquistò la salute con il vegetarismo) era un esperto in elettromagnetismo, e negli anni ’30 e ’40

 

 

 

 

 

 

collaborò allo studio della vibrazione degli alimenti utilizzando i lavori di altri importanti ricercatori. Ogni alimento, come ogni essere vivente, oltre ad avere un potere calorico (chimico-energetico) ha anche un potere elettromagnetico (vibrazionale). Servendosi di apparecchiature scientifiche, misurò la quantità di onde elettromagnetiche degli alimenti, classificandoli in base a queste.

 

PREMESSA SULLE CELLULE

 

Sono l’elemento fondamentale di cui sono composti tutti i tessuti di un organismo, sia esso umano, animale o vegetale. E’ una singola unità di materiale vivente capace di autoriprodursi. Una cellula assomiglia ad un uovo e si compone di:

Nucleo (es. il tuorlo): è la parte centrale adibita alla riproduzione e all’accrescimento della cellula.

Citoplasma (es. albume): è l’elemento che consente alla cellula di contattare ed interagire con l’ambiente esterno; è infatti in grado di irritarsi, contrarsi, assorbire, espellere e respirare. Nel citoplasma si trovano corpuscoli di varia forma e volume che fanno parte del sistema vivente della cellula (mitocondri, ecc.).

 

 

 

ACIDO/BASICO – IL COMPROMESSO VITALE

 

 

Tutte le reazioni, che definiscono le condizioni essenziali di un ambiente in cui la “vita” sia possibile, si svolgono nell’ambito di determinati valori, tra questi il più importante è il rapporto acido/basico. All’interno del nostro organismo questo rapporto dovrebbe sempre rimanere costante, si possono però creare delle condizioni troppo acide (per eccesso di potassio) oppure troppo basiche (per eccesso di sodio).

Per misurare il rapporto acido/basico viene utilizzato un termine di paragone chiamato “pH”. Nel campo medico, il pH viene utilizzato per misurare il liquidi organici ed in particolare il sangue, la saliva e l’urina. Questi liquidi vengono definiti:

– ACIDI, quando il pH è compreso tra 0 e 7,06;

– NEUTRI, quando il pH è uguale a 7,07;

– BASICI o ALCALINI, quando il pH è compreso tra 7,08 e 14,14.

LE ENERGIE SEGRETE DEGLI ALIMENTI (1)

La ricerca del Dr. A. George Wilson

Intorno al 1960, il Dr. Wilson completò lo sviluppo di un’apparecchiatura elettrica molto sensibile che chiamò “Neuro-Micrometro“. Questo strumento, una volta collegato con elettrodi in contatto con la superficie del corpo di una persona, è in grado di registrare il flusso di elettricità che scorre nei suoi nervi.

Il Neuro-Micrometro è in grado di misurare:

- Rapporto acido/basico

- Energia che scorre nei nervi

- Energia funzionale

- Ossidazione delle cellule

- Riserva di energia organica

- Tensione emotiva

- Tossicità organica

Con l’ausilio del Neuro-Micrometro, si può ottenere un’indicazione abbastanza approssimata della condizione di alcuni organi interni oppure delle ghiandole endocrine. Queste misurazioni diventano possibili in quanto vi sono sul corpo dei punti riflessi (probabilmente sono gli stessi utilizzati nell’Agopuntura, N.d.T.).

 

 

 

Cos’è la salute?

 

Per definire la condizione di “buona salute”, la cosa migliora da fare è esprimersi in termini di energia funzionale, una forma di corrente nervosa, anche chiamata “bioelettricità”, che fornisce gli impulsi necessari al movimento degli arti ed alla vitalità di tutte le cellule che costituiscono il nostro organismo.

 

 

L’elettricità è definita come “un’onda di elettroni che sono costretti a muoversi da atomo ad atomo”.

 

 

Vi sono molti modi per creare dell’elettricità, quella nel nostro organismo è causata da reazioni chimiche (come quando si carica una batteria) che avvengono nelle cellule; tale processo prende il nome di “ossidazione”.

 

 

L’ossidazione avviene come conseguenza dell’assorbimento di ossigeno e nutrimento da parte delle cellule.

 

 

Nel momento che l’ossigeno e gli elementi nutritivi giungono al loro nucleo, e ne diventano parte integrante, viene a crearsi una minuscola corrente elettrica che ammonta a circa un 50-milionesimo di Volt.

 

 

Questa corrente, anche se appare assai debole, è sufficiente per mantenere in vita una cellula e, quando si combina con quella di altre cellule (come accade nel cervello), diventa sufficiente per causare un flusso di energia nervosa che, qualora diretto verso una parte dell’organismo, prende il nome di “impulso nervoso” e può produrre un’azione.

 

 

Siccome sono gli alimenti che assumiamo che permettono la generazione di questa energia, spetta agli stessi il compito di mantenere l’integrità termica, chimica, strutturale e funzionale del corpo.

 

 

Questi quattro fattori sono ugualmente importanti ma, purtroppo, solo i primi tre sono stati presi nella dovuta considerazione.

 

 

Quanto il cibo, possa essere correlato alla generazione dell’energia che mantiene le attività funzionali del corpo, è stato infatti un argomento alquanto trascurato.

 

 

Alcune considerazioni “atipiche” nel campo della dietologia

 

La prima cosa da fare, nella ricerca di una dieta ottimale, dovrebbe essere l’attenta considerazione dell’effetto che essa avrà sulle cellule dell’organismo, sul rapporto acido/basico e quanto potrà aumentare o diminuire l’energia nervosa disponibile.

 

 

Il Dr. A. George Wilson enumera quattro modi nei quale una dieta scorretta può interferire nel buon funzionamento delle cellule:

 

 

1. Incapacità di provvedere il giusto nutrimento alle cellule, sia per i processi di ossidazione che per la creazione di nuove cellule.

 

 

2. Creazione di eccessiva acidità, che interferisce con i processi ossidativi delle cellule.

 

 

3. Incapacità di creare l’acidità sufficiente a creare la differenza di potenziale necessaria per permettere il fluire dell’energia lungo i nervi del corpo.

 

 

4. Eccessiva assunzione di alimenti che può ostacolare la circolazione dei fluidi all’interno dell’organismo. Se i fluidi non circolano liberamente i nutrimenti non possono giungere alle cellule nella dovuta quantità e non vi potrà neppure essere un’adeguata eliminazione dei rifiuti dovuti alla loro attività.

 

 

La ricerca dell’Ing. Andrè Simoneton (2)

 

L’ing. Simoneton, francese, ha speso ben 20 anni facendo ricerche sull’effetto che gli alimenti possono avere sul corpo umano. Poiché tutto ciò che vive, compreso il nostro organismo, emette radiazioni, egli si chiese quali radiazioni lo indeboliscono e quali lo fortificano.

 

 

Per portare avanti le sue ricerche usò un contatore Geiger, una camera ionizzante di Wilson e il Biometro di Bovis, che è graduato inAngstrom e può misurare anche le onde che sono lunghe solo un decimilionesimo di millimetro.

 

 

Con tali strumenti fu in grado di stabilire che ogni essere umano emette delle radiazioni attorno ai 6200/7000 Angstrom (questa lunghezza d’onda corrisponde al colore rosso dello spettro solare). Constatò anche che al di sotto dei 6500 Angstrom l’organismo non può più mantenersi in buona salute e compare la malattia.

 

 

 

 

Colore

 

 

Lunghezza d’onda in Angstrom (A°)

 

 

Utilità delle radiazioni

 

 

 

Infrarosso

 

 

7601-9000

 

 

indispensabili per la vita

 

 

 

Rosso

 

 

6201-7600

 

 

indispensabili per la vita

 

 

 

Arancio

 

 

5901-6200

 

 

indispensabili per la vita

 

 

 

Giallo

 

 

5801-5900

 

 

indispensabili per la vita

 

 

 

Verde

 

 

5201-5800

 

 

insufficienti per la vita ma comunque utili

 

 

 

Blu

 

 

4501-5200

 

 

insufficienti per la vita ma comunque utili

 

 

 

Indaco

 

 

4301-4500

 

 

insufficienti per la vita ma comunque utili

 

 

 

Violetto

 

 

3901-4300

 

 

insufficienti per la vita ma comunque utili

 

 

 

Ultravioletto

 

 

3001-3900

 

 

insufficienti per la vita ma comunque utili

 

 

 

Raggi X

 

 

2600-3000

 

 

nocive per gli esseri umani

 

 

 

Per mantenersi con vibrazioni ad una lunghezza d’onda superiore ai 6500 Angstrom (verso l’infrarosso) il nostro organismo deve continuamente adattarsi all’influenza di ogni specie di radiazioni, siano esse dovute a:

pensieri,

emozioni,

alimentazione,

medicamenti,

radiazioni cosmiche,

solari,

terrestri,

ecc.

 

 

Un ruolo assai importante, per il mantenimento della buona salute, viene pertanto rivestito dagli alimenti, dalle bevande, dal modo di vitae dall’ambiente in cui si vive.

 

 

Prove di laboratorio, hanno dimostrato che gli alimenti sintetici, pur fornendo un’alimentazione equilibrata dal punto di vista qualitativo e calorico, non è sufficiente per fornire uno sviluppo normale.

 

 

Questo significa che oltre ai consueti elementi (proteine, carboidrati, ecc.) gli alimenti devono anche possedere delle “vibrazioni energetiche”, capaci di mantenere la vita.

 

 

Una volta fatte queste considerazioni, l’Ing. Simoneton controllò un gran numero di alimenti che suddivise nelle 4 grandi categorie riportate qui sotto.

 

 

Le qualità vibrazionali e vitali dei cibi

 

 

GLI ALIMENTI SUPERIORI, con vibrazioni sopra i 6500 Angstrom:

tutta la frutta fresca ben matura e relativi succhi (fatti in casa e subito ingeriti),

quasi tutti gli ortaggi ed i legumi crudi o cotti con temperatura non superiore ai 70 gradi.

Il grano,

i farinacei,

la farina ed il pane integrale;

i dolci fatti in casa,

tutta la frutta oleaginosa ed i loro oli essenziali,

le olive,

le mandorle,

i pinoli,

le noci,

i semi di girasole,

le nocciole,

la noce di cocco e la soia,

il burro freschissimo di giornata,

i formaggi NON fermentati,

la crema del latte e le uova di giornata.

 

 

GLI ALIMENTI DI APPOGGIO, con vibrazioni da 3000 a 6500 Angstrom:

il latte fresco appena munto,

il burro normale,

le uova non di giornata,

il miele,

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lo zucchero di canna,

il vino,

l’olio di arachidi

le verdure scottate in acqua bollente.

 

 

GLI ALIMENTI INFERIORI, con vibrazioni NOCIVE dai 3000 Angstrom in giù:

la carne cotta,

i salumi,

le uova dopo il 15 giorno,

il latte bollito,

il the,

il caffè,

le marmellate,

il cioccolato,

il pane bianco,

tutti i formaggi fermentati.

 

 

Questi alimenti sono quasi tutti proteici, e basta una piccolissima deficienza del fegato o dell’apparato digerente, affinchè diventinointollerabili per l’organismo.

 

 

GLI ALIMENTI MORTI, senza alcuna vibrazione:

le conserve alimentari,

le margarine,

tutte le pasticcerie ed i dolci fatti con farina raffinata e prodotti industriali,

i liquori e gli alcoolici,

lo zucchero raffinato (bianco).

 

 

Anche la freschezza degli alimenti è un fattore di primaria importanza.

 

 

Alcuni procedimenti, che normalmente vengono usati in cucina, alterano o distruggono alcune qualità dei nostri cibi, un esempio ce lo forniscono le pentole a pressione e la cottura in acqua bollente.

 

 

I cibi cucinati a vapore conservano invece parte delle loro proprietà.

 

 

Gli alimenti conservati mediante la “pastorizzazione”, NON contengono quasi più nulla delle loro qualità vibrazionali (irradianti); mentre quando sono trattati con processi disidratanti (per esempio la liofilizzazione) le conservano in gran parte.

 

 

Tutti i cibi che hanno un elevato potere vitaminico hanno pure ottime vibrazioni e possono essere classificati come “eccellenti”.

 

 

Questi alimenti potrebbero essere sufficienti al mantenimento della vita se assunti con un’alimentazione “vegetariana intelligente”, cosa che non sempre accade tra i vegetariani che sovente presentano evidenti squilibri nutrizionali.

 

 

Fra gli alimenti superiori i frutti maturi hanno tutti una lunghezza d’onda tra gli 8000 ed i 10.000 Angstrom.

 

 

Le loro vibrazioni vengono liberate nello stomaco, dando una sensazione di benessere.

 

 

Affinché le mucose ne traggano il maggior profitto è opportuno mangiare la frutta a digiuno, cioè al mattino o nel tardo pomeriggio.

 

 

Non mangiate la frutta non matura, come spesso viene venduta, le sue vibrazioni non sono valide per l’organismo;

 

 

lo prova il fatto che sono di difficile digestione.

 

 

Quanto detto per la frutta è valido anche per le verdure, per esempio la barbabietola, la carota e il ramolaccio quando sono maturi misurano dai 7000 agli 8000 Angstrom.

 

 

La stessa rilevazione si ottiene dai legumi freschi e maturi (fagioli, fave, piselli, lenticchie).

 

 

Questi, però, una volta essicati, già dopo qualche settimana presentano una debole radiazione che scompare nel giro di qualche mese; ecco perché spesso sono indigesti.

 

 

La possibilità vibratoria degli alimenti non resiste oltre i 70° Celsius, infatti qualsiasi cottura che superi questi valori rende il cibo povero di elementi vitali.

 

 

L’unica eccezione è la patata, che una volta cotta al forno o nell’acqua presenta ancora circa 6500 Angstrom.

 

 

Il miglior modo di mangiare le insalate è quello di prepararle con molte qualità di verdure, ad esempio lattuga, carciofi, asparagi, carote, olive, barbabietole, cipolle, ecc.

 

 

Gli spinaci, i carciofi, le zucchine ed i funghi possono essere consumati anche crudi tagliati a fettine.

 

 

Queste mescolanze, se condite con olio extra vergine di oliva, forniscono ottime vibrazioni che vanno da 8000 a 11.000 Angstrom.

 

 

Anche i funghi sono molto importanti in quanto emettono onde di 8500 Angstrom.

 

 

Simoneton, ha rilevato che i prodotti vegetali venduti normalmente nelle città hanno già perduto da un terzo alla metà delle vibrazioni utili al corpo umano.

 

 

Se a tutto ciò si aggiunge la cottura per bollitura, in essi NON rimane più NULLA di valido.

 

 

Qualcuno ha osservato che le verdure gonfiano lo stomaco: ciò è vero solamente quando si mangiano quelle con vibrazioni inadeguate; di quelle cotte nell’acqua, ad esempio, rimane solo la cellulosa.

 

 

La base del nutrimento dell’uomo è il grano e questi occupa una posizione importante nella scala delle vibrazioni, cioè 8500 Angstrom.

 

 

Alcuni osservano che il grano è difficoltoso da masticare, ma basta macinarlo a grana grossa ed ecco risolto il problema.

 

 

Un piatto contenente grano (chicco o grano spezzato, non farina) ha una vibrazione di 9000 o 10.000 Angstrom.

 

 

Il grano germogliato rappresenta un alimento perfetto con vibrazioni molto energetiche, tra gli 8000 ed i 10.000 Angstrom, ed è anche possibile mescolarlo con altri cereali (farro, miglio, avena, ecc) preparando piatti assai gustosi.

 

 

La pasta fatta in casa, cioè fresca, ha una radiazione uguale a quella del grano, mentre in quella seccata venduta in commercio le radiazioni sono quasi nulle.

 

 

Gli oli hanno all’incirca le stesse vibrazioni del frutto da cui provengono e sono uno dei cibi che conserva più a lungo le vibrezioni iniziali.

 

 

L’olio extravergine di oliva spremuto a freddo, ad esempio, misura mediamente 8500 Angstrom e, dopo 6 anni, arriva a circa 7500 Angstrom.

 

 

Attenzione che quando l’olio di oliva è decolorato e deodorizzato con appositi carboni attivi il tasso vibratorio si abbassa a 4000 Angstrom circa, mentre gli oli estratti con solventi dalle sanse NON contengono più alcuna vibrazione.

 

 

Sembra che nell’antichità il piatto principale fosse pane integrale o semintegrale di farro intriso nell’olio di oliva, il resto era companatico.

 

 

Gli studi del Simoneton hanno dimostrato che il latte vaccino NON è un alimento adatto per la salute dell’uomo.

 

 

Alla mungitura presenta 6500 Angstrom; dopo 6 ore 6000; dopo 14 ore 5000; dopo 18 ore 4000; dopo 48 ore 2000; dopo 56 ore 1000 A e dopo la pastorizzazione quasi zero Angstrom.

 

 

Il burro perde di giorno in giorno la sua vibrazione, e dopo 40 giorni non ne ha più del tutto, tuttavia la conservazione in frigorifero rallenta questo processo.

 

 

Le uova appena deposte danno 6500 Angstrom, sono perciò identiche alle vibrazioni di una persona sana, la polvere d’uovo, invece, NONcontiene più nulla ed è solo cenere morta!

 

 

Da ciò deriva il consiglio di utilizzare prodotti integrali non raffinati dall’industria, la quale toglie al prodotto appena colto la parte migliore, per poi elaborarlo e rivenderlo nelle farmacie a prezzi vertiginosi (vedi il germe di grano o la crusca!!).

 

 

Tutto ciò potrà sembrare stupido ma sono cose che avvengono nella realtà.

 

 

Ricordate che la Natura produce tutto ciò di cui avete bisogno.

 

 

Un detto antico, trasformato, vi aiuterà a regolarvi: “Cibi e buoi dei paesi tuoi”.

 

 

Limitate la carne (anche salumi, pollo e pesce sono carne), come facevano i nostri nonni che l’assumevano solo saltuariamente.

 

 

Essere quasi vegetariani (non vegani) significa tenere sotto controllo ogni problema.

 

 

Infine in certi casi può essere benefica una punta di cucchiaino da the di Cloruro di Magnesio sciolto in mezzo bicchiere di acqua da bere al mattino a digiuno.

 

 

Questo sale è contenuto in notevole quantità nel sale marino integrale, è un ottimo rinforzante del sistema immunitario e tonico del sistema nervoso e muscolare.

 

 

E’ adatto in tutte le malattie cosiddette infettive in quanto aumenta notevolmente la potenza fagocitaria dei globuli bianchi.

 

 

I Vegetali Frondosi

 

Fra le scoperte più importanti, emerse dalle ricerche del Dott. Wilson si pone la conoscenza dei grandi benefici ottenibili dalle fronde dei vegetali.

 

 

Mentre è da sempre conosciuto che questi sono “cibi protettivi” (le ultimissime ricerche mediche lo hanno dimostrato in modo incontrovertibile), non si è mai considerato il loro apporto all’energia vitale dell’organismo.

 

 

Tali vegetali, oltre a possedere un altissimo livello di energia, sono gli unici alimenti in grado di bilanciare in modo soddisfacente i pasti a base di proteine, facendo in modo che il corpo possa assimilare le medesime senza dover attingere alle energie di riserva.

 

 

Le misurazioni fatte hanno mostrato come le foglie dei vegetali abbiano un valore energetico maggiore di quello dello stelo e delle radicie ciò è dovuto al fatto che le fronde sono più interessate dai raggi del sole.

 

 

Siccome la cottura riduce la vitalità dei vegetali il Dr. Wilson consiglia di assumere almeno due vegetali crudi insieme ad uno cotto.

 

 

Barbabietola rossa, sedano, senape, kale, lattuga, indivia, rapa, carota ed erba medica offrono le foglie più cariche di energia.

 

 

CONOSCERE LE CALORIE

 

 

Cosa sono e come si misurano

 

La dietologia ufficiale insegna che quando un cibo viene ingerito, viene dapprima triturato nella bocca, poi scomposto nei suoi elementi fondamentali e quindi assorbito dall’organismo.

 

 

A questo punto subisce, ad opera dell’ossigeno, un’ulteriore trasformazione chimica (ossidazione) che produce calore, come se l’organismo “bruciasse” in tanti piccoli fuochi i prodotti ingeriti.

 

 

Il calore (energia termica o calorie), che un alimento è in grado di produrre, può essere misurato con una speciale apparecchiatura di laboratorio.

 

 

Tale misura viene espressa in “calorie” (unità di energia termica).

 

 

Una caloria corrisponde alla quantità di calore capace di far aumentare di 1° C la temperatura di 1 litro d’acqua.

 

 

Le calorie fornite dai principi nutritivi sono le seguenti:

 

 

1 grammo di proteine produce circa 4,5 calorie,

 

1 grammo di grassi produce circa 9 calorie,

 

1 grammo di carboidrati produce circa 3,75 calorie,

 

1 grammo di alcool etilico produce circa 7 calorie.

 

 

Ma, così come è stato espresso, il concetto di caloria è incompleto ed ingannevole

 

 

Come abbiamo appena visto le calorie vengono misurate facendo bruciare gli alimenti in laboratorio.

 

 

Questa misura, pertanto, NON prende affatto in considerazione l’energia che il corpo deve utilizzare per digerire ed assimilare gli alimenti.

 

 

In altre parole la dieta ufficiale ci dice quante calorie vengono fornite da un certo alimento ma NON ci informa affatto di quante calorie il corpo deve consumare per poterlo digerire, assimilare e liberarsi dalle tossine derivate da tali processi.

 

 

Pertanto il concetto di caloria è incompleto e molto ingannevole.

 

 

Ad esempio un pezzo di carne, che teoricamente fornisce circa 4,5 calorie al grammo, ne consuma probabilmente altrettante nelle tre ore necessarie per la sua digestione ed assimilazione.

 

 

Questo spiega perché alcune diete si basano sulla carne per far dimagrire (vedi la dieta Atkins).

 

 

Un alimento introdotto nel corpo umano si trova in un ambiente assai diverso da quello in cui viene “bruciato” in laboratorio per valutarne le calorie.

 

 

Questa verifica è stato fatta misurando il flusso di energia nervosa nel corpo prima e dopo pasti composti di vari tipi di alimenti.

 

 

Si è così riscontrato che certi alimenti (vedi più sopra la classificazione per vibrazioni vitali) costringono il corpo ad un grande dispendio di energia per poterli utilizzare.

 

 

Questa manifestazione energetica ha portato a credere che gli alimenti in oggetto accrescano l’energia corporea, mentre è vero il contrario: terminati i processi digestivi ed assimilativi il corpo si ritrova con le riserve energetiche diminuite.

 

 

Riferimenti bibliografici

 

1) Dr. A. George Wilson, A New Slant to Diet, Standard Research Laboratories, 10th, Ave. and Jersey St., Dencver, Colorado

 

2) André Simoneton, Radiations des Aliments, Le Courrier de Livres, Paris.

 

3) A. Taum, G.P. Vanoli, Guida alla salute naturale, pagg. 243-246 Guide Vanoli, Milano.

 

 

 

http://www.dionidream.com/le-energie-e-le-calorie-segrete-degli-alimenti/

http://terrarealtime.blogspot.it/2015/01/le-energie-e-le-calorie-segrete-degli.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+TerraRealTime+(TERRA+REAL+TIME)

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SISTEMA IMMUNITARIO : come aiutarlo

L’habitat, gli alimenti, i farmaci assunti e lo stile di vita, possono incidere negativamente sul nostro sistema immunitario. Avere un’idea delle modalità con cui ciò accade può fare una notevole

differenza nella prevenzione di molte patologie.

 

1. ZUCCHERI

Il saccarosio deprime il sistema immunitario e drena minerali preziosi dall’organismo. Anche in piccole dosi lo zucchero è dannoso per la salute. Assumere 100 grammi (8 cucchiai) di zucchero, equivalenti a circa due lattine di una bibita, può ridurre del 40% l’attività germicida dei nostri globuli bianchi. L’effetto di depressione immunitaria provocato dallo zucchero ha inizio circa 30 minuti dopo l’assunzione e dura fino a cinque ore. Al contrario l’ingestione di carboidrati complessi o amidi non produce alcun effetto sul sistema immunitario. Se si assume zucchero di mattina, pomeriggio e sera, l’organismo resta cronicamente in uno stato di caos che alla lunga diventa nocivo. Inoltre, lo zucchero è un killer di nutrienti, cioè provoca la non assunzione di sostanze nutritive! Alcuni nutrienti sono neutralizzati dallo zucchero nel processo metabolico.

 

2. CARENZA DI SONNO

Avrete notato che la scarsa quantità di sonno comporti un incremento delle probabilità di contrarre raffreddori o altre infezioni. La carenza di sonno può causare un incremento di produzione dell’ormone dello stress, e maggiore predisposizione alle infiammazioni. Anche se i ricercatori non sono esattamente certi di come il sonno riesca a rinsaldare il sistema immunitario, è appurato che fare almeno sette ore di sonno ogni 24 sia un grande aiuto per la conservazione di una buona salute. La carenza di sonno inoltre influisce negativamente sulla secrezione di melatonina. La melatonina è una potente barriera contro i radicali idrossili e due volte più efficace della vitamina E contro i radicali perossidici.

 

 

 

3. VACCINI

 

 

Contrariamente al parere di molti medici, i vaccini indeboliscono il sistema immunitario, piuttosto che fortificarlo (v. correlati). Non di rado contengono sostanze chimiche e metalli pesanti come mercurio e alluminio, cioè agenti immuno-depressivi. Il mercurio provoca cambiamenti nell’attività dei linfociti, diminuendone la vitalità. I vaccini inoltre alterano alcuni equilibri a livello di anticorpi, proprio come accade nelle patologie comprese sotto il nome di AIDS. Il nostro sistema immunitario si sovraccarica per fare fronte a sostanze estranee come i metalli pesanti, mentre i virus sono liberi di riunirsi in una comunità, crescere e moltiplicarsi. E’ un po’ come cercare di nuotare dopo essere stati incatenati e ammanettati. [Vedi Vaccini e Malattie]

 

 

4. FARMACI

 

 

Man mano che la ricerca progredisce, viene fuori che centinaia di farmaci accrescono la suscettibilità alle infezioni e deprimono le funzioni immunitarie. I ricercatori hanno osservato una riduzione delle citocine (ormoni messaggeri del sistema immunitario) in un numero significativo di consumatori di antibiotici. Molti farmaci ostacolano gli effetti suscitati dalla sinergia tra le cellule immunitarie ed i tessuti e gli organi deputati alla difesa dell’organismo da malattie, infezioni e virus. La maggior parte dei farmaci contengono anche un elevato livello di specifiche tossine che decimano i batteri benevoli intestinali, i quali sono una fonte primaria di protezione dell’organismo umano. Di conseguenza, l’uso a lungo termine di farmaci è associato ad una maggiore frequenza e durata delle infezioni. [Vedi Farmaci]

 

 

5. ALCOL

 

 

E’ ormai cosa assodata che il consumo abituale a lungo termine di alcol produca gravi conseguenze nella salute fisica e mentale delle persone. Bere un paio di bicchieri di vino al giorno è generalmente considerato un buon modo per aiutare la salute cardiovascolare e del cervello. Ma un studio della Rutgers University ha indicato che il consumo costante possa ridurre del 40% la produzione di cellule cerebrali in un adulto. L’alcol inoltre nuoce alla capacità del sistema immunitario di combattere infezioni e malattie. Il consumo eccessivo di alcol alla lunga conduce alla deficienza immunitaria in due modi: carenza nutrizionale e riduzione dei globuli bianchi. L’alcol altera la metabolizzazione dei nutrienti a causa dei danni che causa alle cellule nel tratto digestivo, e interferisce con la secrezione di alcuni enzimi necessari alla digestione. L’alcol può anche impedire l’assorbimento di importanti vitamine al livello epatico.

 

 

 

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6. CEREALI RAFFINATI

 

I cereali raffinati come la farina bianca, il riso istantaneo, la pasta arricchita e molti tipi di fast food contengono poche sostanze nutritive e poche fibre rispetto alle controparti integrali. Un consumo prolungato eccessivo di cereali raffinati e cibi altamente trasformati contenenti pesticidi, additivi chimici e conservanti può indebolire il sistema immunitario e predisporre ad alcune malattie croniche. Uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition ha appurato che nelle 5 ore successive l’ingestione di 100 grammi di alimenti trasformati la capacità battericida dei globuli bianchi si riduca notevolmente. La nostra dieta moderna fatta di prodotti alimentari trasformati, take away e pasti da microonde potrebbe essere concausa del forte incremento delle malattie autoimmuni come la sclerosi multipla, ma anche dell’alopecia, dell’asma e degli eczemi.

 

 

7. STRESS CRONICO

 

Un lieve livello di stress può giovare all’organismo. Il modo di gestire, reagire e affrontare lo stress è un fattore importante per la salute. Molte persone ignorano che il livello di stress abbia una grande influenza sull’efficienza del nostro sistema immunitario. Lo stress cronico incrementa i livelli di cortisolo, e ciò riduce la produzione di prostaglandine ‘buona.’ Lo stress cronico può rendere più soggetti a raffreddori e influenze stagionali, e può concorrere a problemi di salute più gravi, come patologie cardiache, diabete e altre malattie. Praticando attività di riduzione dello stress come lo yoga, la meditazione e le risate, è possibile evitare che l’organismo entri in uno stato di stress cronico.

 

 

8. CARENZA DI VITAMINA D

 

Quando la vitamina D si lega ad alcuni specifici recettori, si innesca una catena di eventi in cui molti agenti patogeni, ad esempio le cellule tumorali, sono neutralizzati. La carenza di vitamina D può quindi indebolire questo sistema, con susseguente incremento delle probabilità che la malattia si sviluppi. È uno dei motivi per cui le persone che vivono nei pressi dell’equatore hanno un’incidenza molto inferiore (o assente) di molte malattie. Benché la vitamina D possa essere assunta mediante alcune limitate fonti alimentari, il miglior modo di sintetizzarla è l’esposizione diretta al sole durante i mesi primaverili ed estivi. 30 minuti di esposizione a torso nudo nei mesi più caldi equivalgono a circa 10.000 unità (UI) di vitamina D.

 

9. DISIDRATAZIONE

 

La disidratazione cronica può influire in molti modi sullo sviluppo di malattie croniche. Alcune evidenze indicano che la disidratazione possa essere correlata alla suscettibilità ad alcune specifiche forme tumorali. E’ di vitale importanza mantenere un buon livello di idratazione per supportare la eliminazione dei sottoprodotti di qualsiasi malattia e aiutare il sistema immunitario a combattere le infezioni. La disidratazione può influenzare la vostra energia, il vostro sonno e la vostra capacità di espulsione delle tossine dal’organismo.

 

10. ANSIA E PAURA

 

Le emozioni negative possono pregiudicare le funzioni dell’organismo. Come nel caso dello stress, se cronicizzate le emozioni negative comportano un drammatico incremento del livello di cortisolo. I rischi della vita moderna agiscono come una morsa sull’immaginazione della gente. I sociologi la chiamano Fenomenologia della Società del Rischio, descrivendola come una cultura sempre più preoccupata da minacce di ogni tipo, sia reali che percepite, ma di certo interiorizzate. La paura crea un senso di urgenza nel corpo e stimola la reazione del sistema simpatico. L’ansia e la paura influenzano l’intero stato di salute del corpo, i livelli ormonali e il modo in cui le nostre cellule immunitarie sono in grado di difenderci.

 

 

11. ADDITIVI ALIMENTARI INDUSTRIALI E TOSSINE

 

Additivi, coloranti e OGM usati dall’industria alimentare sono tra le principali cause di ADHD, asma, cancro e molte altre malattie, in quanto responsabili della creazione un ambiente tossico per la nostra salute. Ogni anno i produttori di alimenti integrano 15.000.000 di dollari di coloranti alimentari artificiali nei cibi americani – e tale stima ha preso in considerazione appena otto diverse varietà di cibo, secondo quanto affermato dal Centro per la Scienza nell’Interesse Pubblico (CSPI). Oltre a tumori, malformazioni congenite e reazioni allergiche, le miscele di tossine alimentari industriali possono causare malattie autoimmuni. Gli OGM che possono essere inseriti nei cibi senza essere dichiarati se inferiori al 1% vengono messi dappertutto come Lecitina di Soia, Amido di Mais, ecc e sono stati dimostrati causare sterilità e cancro. Inoltre le galline e gli altri animali alimentati con OGM (tutti quelli che non dichiarano altrimenti nella confezione usano OGM) che producono uova e carni che troviamo al supermercato, non debbono avere l’etichetta OGM.

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BACCHE ricche di vitamine, antiossidanti e sali minerali benefici

More, mirtilli e lamponi, tra i frutti di bosco che possiamo raccogliere facilmente nel nostro Paese, ma anche acai, goji, noni e maqui, tra i frutti esotici.

Sono le bacche della salute, ricche di vitamine, antiossidanti e sali minerali benefici. Scopriamo le loro proprietà e i loro benefici per la salute. Sono dei veri e propri superalimenti, o superfood.

 

1) Bacche di Acai

Le bacche di acai sono piccoli frutti di colore blu originari della foresta pluviale sudamericana. Sono imparentate con i mirtilli, con cui condividono un elevato contenuto di antiossidanti. considerati utili per proteggere il cuore e l'apparato cardiocircolatorio. Contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e contengono steroli vegetali, preziosi per salvaguardare vasi sanguigni. Le sostanze benefiche presenti nelle bacche di acai migliorano la circolazione e rendono più elastiche le pareti delle arterie. Qui la tabella nutrizionale.

2) Bacche di Acerola

L'acerola è una bacca ricca di vitamina C. Contiene provitamina A, vitamine del gruppo B, flavonoidi e tannini. E' indicata per prevenire gli stati influenzali, le malattie da raffreddamento e le infezioni del tratto respiratorio. L'acerola è conosciuta anche come ciliegia delle Barbados e con il nome scientifico di Malpighia glabra. Stimola le difese immunitarie e sviluppa un'azione antiossidante adatta a contrastare i radicali liberi. Qui la tabella nutrizionale.

3) Bacche di Aronia

L'aronia è una pianta che sviluppa bacche poco conosciute in Italia, ma tipiche del Nord Europa. Contiene antociani in quantità 3 volte superiori rispetto ai mirtilli. E' considerata utile per depurare l'organismo. E' tipica delle zone boschive umide ma viene coltivata anche come pianta ornamentale. E' ricca di antiossidanti, polifenoli, sali minerali e vitamine. Le bacche di aronia vengono utilizzate per preparare succhi, tisane, tinture e marmellate. Qui la tabella nutrizionale.

4) More

La mora è un frutto ricco di vitamine, con particolare riferimento alla vitamina C, alla vitamina K e alle vitamine del gruppo B. Contiene anche un sale minerale essenziale come il manganese e acido folico. Tra i sali minerali presenta rame, potassio, magnesio e calcio. Contiene anche betacarotene, luteina e zeaxantina. Le sostanze indicate valgono per le more di rovo fresche e crude. Qui la tabella nutrizionale.

5) Mirtilli

I mirtilli sono frutti ricchi di antiossidanti, di vitamina C e di vitamina K. Contengono anche manganese e sono una buona fonte di fibre alimentari. Per il loro contenuto di antociani sono un frutto molto apprezzato e la loro ricchezza di antiossidante li colloca tra gli elementi protettivi per la circolazione sanguigna, un prezioso aiuto per prevenire il rischio di attacco di cuore e di declino cognitivo. Qui la tabella nutrizionale.

6) Mirtilli rossi

I mirtilli rossi della varietà conosciuta all'estero come "cranberry" sono considerati benefici per prevenire in modo naturale le infezioni del tratto urinario grazie alle loro proprietà antinfiammatorie. Nella storia i mirtilli rossi sono stati utilizzati propri in caso di disturbi urinari, oltre che per ferite, diabete, diarrea, problemi di stomaco e di fegato. Il potenziale benefico dei mirtilli rossi è in corso di studio per quanto riguarda il potenziale di questo alimento contro cancro, ictus e infezioni virali. Qui la tabella con i valori nutrizionali dei mirtilli rossi freschi.

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7) Bacche di Goji

Le bacche di Goji crescono spontaneamente in Tibet, Cina, Mongolia e sull'Himalaya. In anni recenti sono giunte in Occidente, portando con sé la fama di bacche benefiche per la salute, ed anche in Europa ha avuto inizio la loro coltivazione. Secondo la medicina tradizionale cinese le bacche di Goji costituirebbero un vero e proprio elisir di lunga vita, in grado di promuovere il mantenimento di una buona salute per molti anni. In Oriente vengono definite il frutto della vitalità e della longevità. Presentano soprattutto proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Qui la tabella nutrizionale per le bacche di Goji essiccate.

8) Maqui

Viene dalla Patagonia Cilena uno dei frutti più ricchi di antiossidanti del mondo. Si tratta del Maqui, conosciuto fin dall'antichità come un elisir di lunga vita. E' un vero e proprio tesoro dalle bacche di color blu intenso, molto simili nell'aspetto ai mirtilli. Il Maqui è ricco di un particolare tipo di antocianine, le delfinidine, che sono i più potenti tra i polifenoli: infatti, occorrerebbe bere 500 bicchieri di vino rosso per assumere la stessa quantità di delfinidine contenute in una capsula di estratto purificato di Maqui.

9) Noni

Il Noni (Morinda Citrifolia) è un albero sempreverde originario delle zone calde del sud est asiatico. Dal suo frutto, giallo o verde e di forma ovale, si ricava un succo, noto per le sue proprietà terapeutiche. Molte delle proprietà del Noni sono da attribuire all'enzima xeronina, una importante componente della membrana cellulare che esercita un'azione rigenerativa e riparatrice sulle cellule danneggiate e regola la funzione delle proteine. Il noni si trova soprattutto sotto forma di succo. Qui i valori nutriizonali del succo di Noni.

10) Lamponi I lamponi sono tra i frutti più ricchi di fibre, ne contengono il 20% del peso totale per via della loro struttura aggregata. Sono anche una fonte importante di vitamina C, manganese vitamine B1 e B3, acido folico, magnesio, rame e ferro. Contengono inoltre antiossidanti come antocianine e quercetina. Qui la tabella nutrizionale.

11) Fragole e fragoline di bosco

Al di là delle bacche esotiche, non dimentichiamo le nostre fragole e fragoline di bosco quando sono di stagione. Le fragole contengono preziosi antiossidanti, sono un'ottima fonte di vitamina C, hanno proprietà antinfiammatorie, aiutano a regolare gli zuccheri nel sangue, hanno proprietà anticancro e favoriscono la memoria. Qui la tabella nutrizionale.

Marta Albè

fonte: http://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/15443-bacche-della-salute

 

http://realtofantasia.blogspot.it/2015/01/le-11-bacche-della-salute.html

 

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Spezie Indiane: Proprieta' e Benefici

Durante il mio viaggio in India, ho avuto modo di gustare e acquistare diversi tipi di spezie, gli indiani le usano praticamente in grandi quantità in tutti i loro piatti, sia per dare sapore alle preparazioni ma anche perchè conoscono molto bene le loro incredibili e numerose proprietà terapeutiche dato che molte di esse sono anche alla base della medicina ayuverdica tradizionale.Al mio rientro mi sono informata sulle proprietà delle diverse spezie indiane e ho scoperto che molte di queste sono dei veri e propri toccasana per alleviare alcuni tipi di disturbi comuni. Ecco una lista delle spezie che non possono mancare in cucina e dei loro effetti benefici per l’organismo.

 

 

 

Proprietà delle spezie indiane:

 

 

 

 

Cardamomo

 

cardamomoE’ una spezia molto usata dagli indiani soprattutto nella preparazione del riso, nei dolci e nel chai (bevanda tipica a base di the, latte e mix di spezie); è usata anche nei paesi arabi miscelato al caffè, per la preparazione del famoso qahwa (caffè arabo ).

Questa spezia è presente in diverse varietà ma le più comuni e commercializzate sono il cardamomo verde, dal sapore molto intenso ed aromatico e quello nero, più facilmente reperibile e meno costoso, che invece ha un gusto più amarognolo.

 

 

 

Proprietà del Cardamomo

 

I benefici del cardamomo sono contenuti nei semi, che sono la parte commestibile dell’intera pianta. I semi, racchiusi in una capsula, sono molto utilizzati nella medicina ayurvedica per la cura di diversi disturbi legati soprattutto all’apparato digerente. Il cardamomo, infatti, è utile per stimolare la digestione, alleviare i bruciori di stomaco e ridurre la flatulenza.

In India, spesso si masticano i semi di cardamomo dopo i pasti, perché contribuiscono a combattere l’alitosi e quindi rinfrescare la bocca; la masticazione dei semi, inoltre, aiuta anche a ridurre il senso di nausea.

I semi di cardamomo schiacciati con un mortaio, posso essere utilizzati per aromatizzare salse, piatti a base di riso, tisane o aggiunti alla miscela del caffè.

 

 

 

Cannella

 

cannellaE’ probabilmente una delle spezie più antiche al mondo, originaria dello Sri Lanka, molto diffusa in tutta l’Asia ma anche in Europa. La cannella è una spezia profumatissima che non può mancare nelle nostre cucine non solo per il suo gusto dolce e aromatico ma anche per le sue numerose proprietà benefiche e salutari.

 

 

 

Proprietà della Cannella

 

La cannella è una spezia conosciuta soprattutto per le sue proprietà antiossidanti, antisettiche, antidiabetiche ed antinfiammatorie dimostrate da diversi studi scientifici.

Questa spezia, difatti, è in grado di agire contro la formazione dei radicali liberi ma è anche utile per ridurre i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) e trigliceridi nel sangue e quindi anche il rischio di malattie cardiovascolari.

Nella medicina tradizionale è usata, in combinazione con lo zenzero, per il trattamento di raffreddori e stati influenzali ma anche come disinfettante naturale grazie alla sua azione antisettica nei confronti di funghi e batteri, soprattutto l’Escherichia Coli.

Numerosi studi hanno dimostrano, inoltre, che la cannella ha la capacità di ridurre i livelli di zucchero nel sangue e quindi può essere molto utile nel trattamento del diabete di tipo 2.

In commercio è reperibile la cannella macinata in polvere o sotto forma di bastoncini, ricavati dalla corteccia della pianta; può essere utilizzata per aromatizzare dolci o nella preparazione di tè e tisane.

 

 

 

Chiodi di Garofano

 

chiodi di garofanoSpezia di origine indonesiana, molto diffusa e utilizzata da millenni in tutto l’Oriente, ha un sapore forte, molto aromatico e leggermente pepato che può risultare non piacevole a tutti. I chiodi di garofano sono spesso utilizzati anche nella cucina italiana, si possono trovare facilmente al supermercato insieme alle altre spezie, nei negozi specializzati o nelle erboristerie.

 

 

 

 

Proprietà dei Chiodi di Garofano

 

Grazie all’elevata presenza di composti fenolici, i chiodi di garofano sono considerati come uno dei migliori antiossidanti naturali più diffusi al mondo, in grado di contrastare, quindi, la formazione dei radicali liberi e di conseguenza rallentare l’invecchiamento cellulare.

Le proprietà antinfiammatorie e antisettiche dei chiodi di garofano sono dovute principalmente all’eugenolo, il cui estratto è utilizzato in ambito odontoiatrico in quanto svolge un’azione leggermente anestetica e antibatterica.

 

Grazie a queste sue proprietà, questa spezia può essere impiegata in caso di mal di denti e come colluttorio per disinfettare il cavo orale. I chiodi di garofano sono, infatti, alla base di molte preparazioni come dentifrici, colluttori e spray per il mal di gola.

In cucina possono essere utilizzati per preparare infusi e tisane, aggiungendone un cucchiaino (circa 7 chiodi) all’acqua in ebollizione, per aromatizzare i dolci (biscotti, torte e creme), nei soffritti a base di verdure o nella preparazione delle mele al forno insieme alla cannella.

Masticare chiodi di garofano, inoltre, aiuta a profumare l’alito e ad alleviare il senso di nausea.

 

Per approfondimenti sul potere delle spezie indiane vedi qui.

 

Nel prossimo articolo parleremo di altre tre spezie indiane dalle numerose proprietà benefiche: il cumino, lo zenzero e la curcuma.

Come abbiamo visto nella prima parte dell’articolo, le spezie indiane non solo insaporiscono i nostri piatti, ma possiedono anche numerose proprietà benefiche per la nostra salute e per la cura di piccoli disturbi quotidiani. Oltre al cardamomo, alla cannella e ai chiodi di garofano, nella cucina orientale e nella medicina ayuverdica sono molto diffuse anche il cumino, lo zenzero e la curcuma, facilmente reperibili in commercio e dalle proprietà terapeutiche davvero interessanti.

 

 

 

Spezie indiane: proprietà e benefici

 

Cumino

 

cuminoSpezia molto comune nella cucina indiana ma tradizionalmente utilizzata in tutta l’Asia e il Medio Oriente per la preparazione di diversi piatti; i semi di cumino sono per l’aspetto molto simili a quelli di finocchietto ma leggermente più piccoli e di colore più scuro. Di solito si posso acquistare nelle erboristerie, nei supermercati più forniti o nei negozi specializzati.

 

 

 

 

Proprietà del Cumino

 

Questi piccoli semi, oltre ad avere delle proprietà antiossidanti, apportano diversi benefici per la salute dell’apparato digerente in quanto aiutano a stimolare l’appetito, migliorare i processi digestivi e a ridurre i gonfiori addominali. Sono pertanto consigliati per chi ha problemi di digestione lenta e per chi soffre di meteorismo, coliche addominali e aerofagia.

In cucina il cumino può essere utilizzato insieme ad altre spezie per preparare il curry, aromatizzare il cous cous, soffritti, zuppe, piatti a base di riso o di verdure, patate al forno e salse.

Masticarne una manciata dopo i pasti aiuta a favorire la digestione, in alternativa si può preparare una tisana digestiva a base di semi di cumino, zenzero e finocchietto.

 

 

 

Zenzero

 

zenzeroE’ un ingrediente indispensabile nella cucina indiana e asiatica in generale. Per secoli, in Oriente, lo zenzero è stato utilizzato per il trattamento della tosse, del raffreddore comune e per la cura di altri piccoli disturbi di diversa entità. Ha un sapore molto speziato e piccante ed è facilmente reperibile al supermercato sia fresco (nel reparto ortofrutticolo) che macinato in polvere.

 

 

 

Proprietà dello Zenzero

 

Questa spezia è conosciuta per le sue proprietà carminative in quanto aiuta l’eliminazione dei gas intestinali e antispastiche perché favorisce il rilassamento del tratto intestinale ed è quindi un ottimo rimedio per chi soffre di disturbi di digestione, reflusso e meteorismo.

Lo zenzero non solo può essere il rimedio ideale per riscaldarsi nelle giornate fredde ma spesso è utilizzato anche per ridurre i sintomi dell’ influenza e del raffreddore come mal di gola, tosse, catarro ed infiammazioni alle vie respiratorie; in questo caso un tè a base di zenzero tritato, limone e miele è la soluzione ideale e più naturale per curare questi disturbi.

La radice di zenzero è particolarmente efficace per chi soffre di mal di mare in quanto allevia nausea, vomito, sudorazione fredda e vertigini ed è proprio per questa sua azione calmante e anti-vomito che è consigliato anche alle donne in gravidanza.

Allo zenzero sono state attribuite anche proprietà antinfiammatorie dovute all’azione dei gingeroli (composti fenolici che gli conferiscono il caratteristico sapore piccante), efficaci in caso di artrite reumatoide e osteoartrosi.

In cucina, oltre che nelle tisane, lo zenzero può essere utilizzato sia per insaporire torte e biscotti ma anche per dare più gusto ai piatti a base di riso, verdure, insalate e persino frullati di frutta e macedonie; se si acquista la radice fresca basta sbucciarla e grattugiarla in quantità diversa a secondo del gusto che vogliamo ottenere.

 

 

 

Curcuma

 

curcumaLa curcuma è utilizzata da secoli nella medicina cinese ed ayurvedica perché oltre che una spezia, può essere considerata un vero e proprio rimedio “medicinale” contro diversi tipi di disturbi e malattie, come continuano a dimostrare tutti gli studi condotti su questa pianta. Tutti i benefici della curcuma sono dovuti principalmente alla curcumina, il pigmento che conferisce a questa spezia il suo caratteristico colore giallo intenso.

 

 

 

Proprietà della Curcuma

 

Come è stato rilevato da diversi studi, la curcuma è uno dei più potenti antinfiammatori naturali conosciuti al mondo, per questo è usata soprattutto per il trattamento dell’artrite reumatoide e dell’artrosi in quanto è in grado di alleviare i dolori e le infiammazioni alle articolazioni.

Questa spezia, inoltre, agisce anche come “detergente” su tutto l’organismo perchè migliora la capacità del corpo di eliminare le scorie e le tossine, proteggendo anche la funzione dei reni e purificando il fegato. Gli effetti positivi della curcuma sono stati riscontrati anche sul sistema digestivo e cardiovascolare; in particolare i ricercatori hanno scoperto che la curcumina è efficace per mantenere i livelli di colesterolo sotto controllo e per regolare la fluidità del sangue .

Molti studi scientifici hanno rilevato la sua azione anti-cancro, dimostrando come la curcumina previene la formazione di cellule tumorali e ne impedisce la diffusione, soprattutto in caso di tumore alla seno, alla prostata e al colon.

La curcumina, inoltre, è riconosciuta anche per le sue spiccate proprietà antiossidanti perchè aiuta a combattere i radicali liberi, a prevenire e ritardare i processi degenerativi dell’Alzheimer e a promuovere la salute in generale.

In cucina la curcuma in polvere può essere usata praticamente ovunque: per insaporire zuppe, dolci, biscotti, purè di patate, piatti a base di riso, verdure, succhi di frutta, gelati, prodotti da forno, pop corn ecc.

http://vitalibera.it/spezie-indiane-proprieta-benefici-parte-ii/

http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__spezie-pizzico-di-salute.php?=4680

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DENTI : rimedi naturali per togliere il male ai denti

Almeno una volta nella vita, praticamente ogni individuo avrà sofferto di un fastidioso quanto doloroso mal di denti. Questi possono avere diverse origini, dalle semplici carie, agli accumuli di placca o tartaro sulla superficie ma anche gengiviti, piorrea e i tanto temuti ascessi. Queste condizioni possono dare origine a dolori fastidiosi e continui, con una sensazione di pulsazione della zona interessata che può accentuarsi se si entra in contatto con diversi agenti dall’acqua – se troppo calda o troppo fredda – fino alla semplice masticazione.

 

Ogni volta che si manifesta un mal di denti è sempre importante recarsi immediatamente dal proprio dentista – che saprà trattare nel modo migliore il disturbo, trovandone la causa principale – ma nel caso in cui questo non fosse reperibile in maniera imminente si può ricorrere a dei semplici rimedi naturali. Questi risulteranno di grande aiuto non per curare il problema ma per alleviare – almeno fino al momento in cui non si consulterà il proprio dentista – il fastidio e il dolore insopportabile.

 

Rimedi naturali

 

Per alleviare il mal di denti esistono innumerevoli rimedi, ma prima di tutto bisognerebbe attuare qualche piccolo accorgimento nella propria igiene quotidiana: questi prevedono l’utilizzo di acqua tiepida ogni qualvolta ci si lava i denti – che in genere andrebbe fatto almeno due volte al giorno. In ogni caso è meglio utilizzare l’acqua tiepida perché se troppo fredda o troppo calda può aggravare il dolore –, l’utilizzo di filo interdentale – per andare a rimuovere eventuali residui di cibo che lo spazzolino non è riuscito a rimuovere. Ovviamente va fatto con attenzione onde evitare di andare ad accentuare il dolore -, e risciacqui con acqua tiepida – questo quando non è possibile portare con sé uno spazzolino – per rimuovere eventuali residui di cibo.

 

Tra gli innumerevoli rimedi contro il mal di denti non possono che essere citati per primi l’aglio e la cipolla. I classici rimedi della nonna, questi due rimedi sono utilizzati ormai da tempo per cercare di alleviare il dolore: per l’aglio basterà prendere semplicemente uno spicchio, tritarlo, e metterlo – con o senza del sale grosso – sulla parte interessata e tenerlo quanto più tempo possibile, questa fungerà come una sorta di anestetizzante. Per la cipolla – nota per le sue proprietà antibatteriche – basta prenderne un pezzetto – ovviamente crudo – e metterlo sul dente dolorante, ma risulta particolarmente efficace per alleviare anche il dolore alle gengive nel caso in cui anche queste risultassero infiammate.

 

Un altro rimedio naturale considerato efficace per alleviare il dolore ai denti sono i chiodi di garofano: questi possono essere utilizzati come olio essenziale oppure, più semplicemente, un infuso con il quale fare dei risciacqui, come se fosse un vero e proprio collutorio. Grazie alle sue proprietà antidolorifiche, antinfiammatorie e disinfettanti andando ad alleviare non solo il dolore ai denti ma anche ascessi o dolori gengivali. Questo rimedio può anche essere utilizzato a “crudo” ovvero masticando direttamente i chiodi, ovviamente non sarebbe da fare sopra il dente dolorante! Per quanto riguarda l’olio essenziale questo può essere utilizzato munendosi di un batuffolo di cotone e, una volta imbevuto con un po’ di olio essenziale, andare ad applicarlo sul dente interessato dal dolore.

 

Non meno rilevante, un altro rimedio naturale considerato efficace contro il dolore ai denti è la menta: attenua il dolore e disinfetta la bocca, anche questo rimedio può essere utilizzato come infuso o un semplice olio essenziale. Nel primo caso si possono effettuare dei risciacqui come un semplice collutorio, mentre nel secondo caso utilizzando sempre un batuffolo di cotone andando ad adagiarlo sul dente dolente.

 

Grazie alla loro azione antinfiammatoria e lenitiva possono risultare particolarmente efficace anche la calendula, aloe vera e malva. Quest’ultima, particolarmente, viene utilizzata sotto forma di infusi – ovviamente sempre tiepidi – per risciacqui oppure da applicare sempre sulla parte dolente aiutandosi con un batuffolo di cotone.

 

Un altro infuso considerato efficace deriva proprio dalla camomilla. Sono già ben noti i suoi effetti calmanti e per questo vengono utilizzati i suoi capolini che, lasciati in infusione in acqua calda, si può bere come una semplice tisana oppure, se lasciata intiepidire, si può utilizzare per fare dei risciacqui come un semplice collutorio oppure, sempre con del cotone, si può mettere sulla parte interessata.

 

Ultimo ma non meno importante, tra i vecchi rimedi più o meno efficaci per alleviare il mal di denti troviamo il ghiaccio. Sempre presente in ogni freezer, per alleviare il dolore basterà munirsi di un cubetto e, aiutandosi con pollice e indice, strofinarli per alcuni minuti ed il dolore dovrebbe alleviarsi poco a poco poiché andrà ad agire passando per le terminazioni nervose. Più semplicemente, però, questo può essere posto direttamente sulla parte in cui si avverte il dolore.

http://salute.leonardo.it/rimedi-naturali-contro-il-mal-di-denti/

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