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BATTERI E FUNGHI : un aiuto dal POMPELMO

POMPELMO: Il Super Alimento in grado di eliminare 800 tipi di BATTERI e oltre 100 FUNGHI

Il pompelmo (Citrus paradisi) è l’unico agrume che si suppone non provenga dall’Asia sudorientale, ma dall’America Centrale. Si dice sia stato scoperto nel 1750, probabilmente a Barbados o alle Bahamas. In realtà è plausibile che da questi luoghi sia stato portato in Florida,

ma sembra alquanto strano che da lì abbia potuto raggiungere anche il Mar Mediterraneo.

Succo di Pompelmo

Sono numerose le proprietà benefiche del succo di pompelmo. Innanzitutto esso va a stimolare la secrezione dei succhi biliari e gastrici, e inoltre ha notevoli doti digestive. Per esempio, mezzo bicchiere di succo di pompelmo è ideale per sostituire a fine pasto il tradizionale bicchierino di amaro. In esso è presente un alto contenuto di fruttosio, il quale viene assorbito molto velocemente, e quindi è in grado di fornire in breve tempo energia. Il succo di pompelmo, dunque, rappresenta un ottimo integratore per gli atleti e per gli sportivi che si sottopongono a sforzo fisico. Non solo: esso svolge un’importante azione depurativa del sangue, ed è fortementediuretico (il pompelmo rosa ancora di più rispetto al pompelmo chiaro).

 

 

 

Ricco di fibre e di vitamine A, B,e C e soprattutto flavonoidi, potenti antiossidanti che aiutano il fegato e prevengono l’insorgere di malattie cardiovascolari; il flavonoide più abbondante presente nel pompelmo è la naringenina, che è un prezioso antiossidante e antitumorale. Oltre alla naringenina il pompelmo contiene anche una sostanza chiamata limonene, con proprietà antitumorali.

 

 

 

L’assunzione di pompelmo è suggerita in casi di inappetenza, alimentazione degli anziani, difficile digestione, disturbi del fegato, insufficienza renale, capillari fragili, ed infezioni polmonari.

 

 

 

Per le sue proprietà il pompelmo è un alimento indicato a fine pasto per le persone in sovrappeso, in quanto accelera la trasformazione dei grassi in energia. Se assunto in dosi corrette insieme alla caffeina, diventa un ottimo analgesico con poche controindicazioni.

 

 

 

Nel pompelmo troviamo sali minerali come calcio, fosforo, potassio, magnesio, zolfo, sodio, cloro, ferro, rame. La buccia contiene oli essenziali come il limonene, il citrale ed il pinene che svolgono un’azione antidepressiva.

 

 

 

Estratto di semi di Pompelmo

 

 

 

Dai semi di pompelmo viene ricavato un estratto considerato particolarmente benefico per la cura naturale della salute, dalle numerose applicazioni. L’estratto di semi di pompelmo viene considerato come un potente antivirale e battericida. Presenta un elevato quantitativo di sostanze in grado di contrastare le malattie, di antiossidanti e di fitonutrienti denominati bioflavonoidi. L’estratto di semi di pompelmo è ricco di vitamine e di sostanze amare che tonificano stomaco e fegato, migliorano l’attività dei reni, purificano il sangue e contribuiscono a tenere sotto controllo il livello del colesterolo.

 

 

 

Esso possiede proprietà antivirali e antimicotiche, unite alla capacità di contrastare numerosi virus e batteri, tra cui l’E.Coli. Si è inoltre dimostrato efficace nella pulizia di strumenti chirurgici. Uno studio pubblicato tra le pagine del Journal of Alternative and Complementary Medicine ha evidenziato la capacità dell’estratto di annientare oltre 800 tipologie di virus e batteri, 100 ceppi di funghi e un vasto numero di parassiti.

 

 

 

 

L’estratto di semi di pompelmo può essere impiegato in caso di:

•disturbi e malattie da raffreddamento (raffreddore, influenza);

•infezioni delle vie respiratorie (laringiti, tracheiti, tonsilliti, bronchiti); – Candida albicans e altre micosi ;

•disturbi e malattie dell’apparato digerente (prima fra tutte l’ulcera gastrica e duodenale in presenza di Helycobacter pylori);

•infezioni delle mucose e della pelle;

•parassitosi

 

 

 

Le virtù terapeutiche dei semi di pompelmo sono state scoperte nel 1972 dall’immunologo Jacob Harich. Lo studioso lo notò in un modo davvero particolare: a differenza di altri semi, quelli di pompelmo gettati via insieme ad altri residui vegetali non si decomponevano. Questo fatto confermava la presenza al loro interno di principi disinfettanti capaci di combattere l’aggressione di germi e muffe. Ma i semi di pompelmo sono anche una miniera di antiossidanti e di sali drenanti, che stimolano i processi di diuresi indispensabili per predisporre il corpo al rinnovarsi.

 

 

 

 

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Ricerche effettuate in seguito hanno rivelato che i semi contengono numerose sostanze attive, fra le quali le più significative sonoflavonoidi, naringina, quercetina, esperidina, apigenina, che insieme a numerose altre costituiscono il fitocomplesso dalle proprietà antimicrobiche.

L’estratto dei semi di Pompelmo è chiamato GSE, acrònimo di Grapefruit Seed Extract, ed è generalmente ricavato dai semi e dalle membrane del frutto disidratato, mediante vari processi che portano alla formazione di nuovi legami chimici, che hanno mostrato di agire su un’ampia varietà di microrganismi nocivi, come batteri, funghi, virus, lieviti, muffe, e anche parassiti come vermi e pidocchi, oltre a protozoi quale l’ameba, capace di cagionare diarrea e dissenteria, diffusa specialmente nei paesi dove l’igiene è carente.

 

Il meccanismo d’azione del GSE sembra inibire la struttura e l’efficienza della membrana cellulare microbica, che, modificandosi, causa la perdita di elementi citoplasmatici e diventa, inoltre, incapace di assorbire gli aminoacidi dall’ambiente circostante, per cui i microrganismi vanno incontro alla morte per mancato apporto nutritivo.

L’estratto di semi di Pompelmo è quindi utilmente adoperato, per l’azione antibatterica e antivirale, come coadiuvante contro infezioni microbiche faringee, auricolari, cutanee, intestinali.

 

 

 

L’estratto di semi di pompelmo viene considerato come un potente antivirale e battericida. Presenta un elevato quantitativo di sostanze in grado di contrastare le malattie, di antiossidanti e di fitonutrienti denominati bioflavonoidi. Tra di essi è presente l’esperdina, capace di stimolare in modo naturale il sistema immunitario. L’estratto di semi di pompelmo contiene inoltre vitamina C, acido citrico, steroli e tracce di sali minerali.

 

 

 

Ad esso vengono attribuite delle proprietà anticancro. Le sostanze presenti nella polpa e nei semi di pompelmo sarebbero infatti in grado di limitare il rischio di cancro al colon. Uno studio condotto presso l’Università della Georgia ha descritto l’estratto di semi di pompelmo come un disinfettante molto efficace e non tossico, a differenza dei comuni prodotti, altamente ricchi di tossine e pericolosi per ambiente, animali e uomo.

 

 

 

Altri usi

 

 

 

L’estratto di semi di pompelmo è considerato un prodotto molto utile da portare con sé in viaggio. Esso agisce infatti come un arma naturale contro i germi e può essere utilizzato per disinfettare gli ambienti e l’acqua. Viene inoltre impiegato per la cura degli animali domestici, soprattutto in caso di infezioni della pelle o di punture di pulci e zecche.

 

 

 

Può essere utilizzato nelle pulizie domestiche per la rimozione dei batteri dalle piastrelle o dagli spazi della casa, oltre che dagli attrezzi utilizzati per il giardino. E’ un antiparassitario naturale che viene impiegato per la protezione delle piante dagli insetti, sotto forma di spray, dopo essere stato diluito in acqua.

 

 

 

L’estratto di semi di pompelmo è utile per pulire e disinfettare tutte le superfici resistenti della casa. Può essere aggiunto in piccole quantità ai saponi e ai detersivi o detergenti per aumentare la loro potenza contro germi e microbi. Può essere inoltre versato in poche gocce nei saponi liquidi utilizzati per il lavaggio delle mani o nei prodotti per la detergenza del corpo e dei capelli, come shampoo e bagnoschiuma. E’ utile inoltre come aggiunta al dentifricio, direttamente sullo spazzolino, per migliorare la pulizia dei denti e della bocca.

 

 

 

Viene impiegato come integratore alimentare, da utilizzare in poche gocce e sempre diluito, ad esempio nelle spremute. Assumere l’estratto di semi di pompelmo, diluito ed in piccole quantità ogni giorno, aiuta a prevenire numerose infezioni.

 

 

 

Alcune gocce di estratto di semi di pompelmo possono essere aggiunte nei vasetti della marmellata preparata in casa per ottenere un effetto conservante e antimuffa. Può essere utilizzato per eliminare la muffa anche dalla doccia, dai sanitari e dalle superfici lavabili della casa, diluendone poche gocce nell’acqua ed applicandolo con uno spruzzino. Nello stesso modo può essere impiegato per disinfettare durante le pulizie. Nella preparazione di cosmetici naturali può essere impiegato come conservante.

 

 

 

Di Ricardo Lautizzi

 

 

 

Fonte: dionidream.com

 

 

 

Tratto da: informatitalia.blogspot.it

http://terrarealtime.blogspot.it/2015/01/pompelmo-il-super-alimento-in-grado-di.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+TerraRealTime+(TERRA+REAL+TIME)

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Il numero di guarigione sacro 3396815 del Dottor Zhi Gang Sha

Il numero "di guarigione sacro 3396815" del Dottor Zhi Gang Sha

"L'essere umano è un sistema di informazione e di conseguenza può essere guarito attraverso informazioni", disse Erich Korbler, fondatore della nuova Omeopatia; sull'onda di questo pensiero, ho partecipato nel Marzo 2013 al seminario di due giorni "Pilotaggio della realtà e sviluppo armonico" secondo l'insegnamento di Grigori Grabovoi, con la Dott. Eleonora Brugger e Dott. Paul kircher, entrando così nel mondo delle sequenze numeriche.

Un mondo che mi è immediatamente piaciuto, ho subito iniziato a sperimentare le sequenze numeriche, durante il corso un partecipante mi ha mostrato il libro di Petra Neumayer "Guarire con i numeri" - Macro Edizioni che ho velocemente acquistato.

 

Leggendo il libro sono stata immediatamente attratta dalle informazioni sul numero di guarigione sacro 3396815.

Incuriosita, ho iniziato a sperimentarlo coinvolgendo anche altre persone che hanno iniziato ad usarlo, trovate alcune testimonianze in fondo a questa pagina ed anche nel mio gruppo Facebook "Da Cuore a Cuore".

In questi mesi ho cercato informazioni su questo numero, pubblico qui quel che ho raccolto, quel che so, affinchè sia utile a tutti.

 

A diffondere il numero è il dottor Zhi Gang Sha, medico cinese, nato nel 1956; dal 1993, in seguito all'incontro con il suo insegnante e maestro, si occupa completamente di guarigione energetica e spirituale; il numero è stato ricevuto in meditazione nel 1974 dal Dott. Chen Zhi Guo, maestro del Dottor Zhi Gang Sha.

 

Dice il dottor Zhi Gang Sha:

"Prima guarisci l'anima, poi seguirà la guarigione del corpo e della mente"

Alla base della sua tecnica c'è la conoscenza dell'anima, ma anche ogni cosa e ogni parte del corpo o organo. Attraverso l'anima è possibile comunicare e quindi guarire, ci informa.

 

Il Dottor Zhi Gang Sha ha sviluppato molte semplici tecniche per la guarigione energetica, ed una di questa consiste proprio nel lavoro con il numero di guarigione sacro 3396815, un mantra della medicina Zhi Neng, fondata dal Maestro e Dottore Zhi Chen Guo, che è anche uno suono speciale di guarigione.

Questo mantra fa vibrare tutti gli organi principali del San Jiao, zona che indica le tre aree più importanti del nostro corpo, San vuol dire "tre", Jiano vuol dire "zona".

 

 

 

 

 

 

E' possibile utilizzare questo numero per tutte le circostanze o tutti i dolori, ad alcune persone che l'hanno usato è sparito il mal di denti, per esempio. E' un numero con un'alta frequenza energetica, un massaggio interno per tutto il corpo.

Recitatelo o cantatelo, il canto ripetuto di questa sequenza numerica incanala il flusso energetico in una determinata frequenza attraverso il nostro sistema corporeo e gli organi, vedi foto sotto.

Per il Dottor Zhi Gang Sha il numero 3396815 è una delicatezza divina per la guarigione e la benedizione. Chi lo usa può sperimentare la sua forza di guarigione e di benedizione in ogni momento, questo mantra promuove il flusso di energia nel San Jiao, compresi tutti i principali organi interni, può aiutarci nell' autoguarirci da problemi fisici, emozionali, mentali e spirituali.

Non solo: possiamo anche aiutare gli altri, ponendo una mano sulla zona malata della persona cantando questo speciale mantra di guarigione il più veloce possibile. Fatelo per cinque minuti per volta, più volte al giorno, benedirà i vostri risultati di guarigione.

 

Questo è un video in cui è possibile sentire la sequenza e cantarla:

 

 

 

 

 

Cantare questo numero è come cantare un mantra, ha la stessa funzione. Più a lungo viene cantato, meglio è. Il Dottor Zhi Gang Sha dice che è stato creato dal Divino, infatti, quando si canta questo codice sacro, il Divino viene in aiuto perchè ha la potenza Divina, e Buddha, Dio, innumerevoli santi, gli angeli della guarigione, gli arcangeli, i maestri ascesi, i lama, i guru, i Kahunase e tutti gli altri tipi di padri e madri spirituali rispondono.

 

 

 

Il numero può essere scritto su dei sassolini e tenerli addosso oppure lasciarli in casa, o portarseli ovunque.

Questo è uno dei miei, il sasso è stato trovato sulla spiaggia di Varazze dalla mia amica Beatrice (che me l'ha regalato, grazie!), Bea ha subito pensato a me e alla sequenza, appena l'ha visto.

E' utile tenerlo negli ambienti lavorativi, è un sasso...molto energetico!

 

Il Dottor Sha propone due esercizi per l'uso di questo numero, eccoli, tratti dal libro di Petra Neumayer - Guarire con i numeri:

 

Esercizio di guarigione semplice:

 

Dite:

" Caro spirito, cara mente e caro corpo del 3396815 (San san Jiu Liu Ba Yao Wu), vi amo, vi onoro e vi stimo. Vi prego di aiutarmi a guarire......Vi prego di benedire la mia vita con.......

Vi sono molto grato, grazie.

 

Poi ripetete per almeno 5 minuti "San San Jiu Liu Ba Yao Wu". Quanto più a lungo lo ripetete, tanto meglio sarà.

 

Istruzioni divine per la guarigione generale e la benedizione

 

Dite:

 

San San Jiu Liu Ba Yao Wu (3396815)

San San Jiu Liu Ba Yao Wu (3396815)

San San Jiu Liu Ba Yao Wu (3396815)

 

Care anime, cara mente e cari corpi del mio sistema, dei miei organi, delle mie cellule e dei mie geni, vi amo, vi onoro e vi stimo. Voi avete il potere di auto guarirvi. Fate bene il vostro lavoro. Grazie.

Cara anima, cara mente e caro corpo del divino, vi amo, vi onoro e mi inchino di fronte a voi. Vi prego di donarmi la guarigione e la benedizione divina. Vi sono molto riconoscente. Grazie.

 

San San Jiu Liu Ba Yao Wu (3396815)

San San Jiu Liu Ba Yao Wu (3396815)

San San Jiu Liu Ba Yao Wu (3396815)

 

Ripetete queste istruzioni divine frequentemente, quando potete, mentre lo fate pensate "Sono guarito, sono benedetto. La malattia è scongiurata, sono protetto".

 

Spesso le persone a cui passo questo numero mi chiedono se è necessario fare quanto sopra per usarlo. No, non è necessario, rispondo, ma sicuramente con questi esercizi la sequenza è più efficace.

 

E' possibile riportare la sequenza in un foglio e leggere sottovoce, in questo modo:

3396815

e sotto i suoni di come la serie numerica viene pronunciata in mandarino

San san jiu liu ba yao wu

 

Il numero fornisce una vibrazione speciale per stimolare nel corpo lo schema energetico sacro, il suono di ogni numero vibra e stimola le cellule in una determinata zona del corpo:

 

San - 3: stimola il petto

Jiu - 9: stimola il basso addome

Liu - 6: stimola le costole

Ba - 8: stimola l'ombelico

Yao - 1: stimola la testa

Wu - 5: stimola lo stomaco

 

Quando si canta il numero i flussi di energia nel corpo si sbloccano e circolano in questo modo:

 

 

 

L'immagine è stata tratta dal Libro "Soul Mind Body Medicine: A Complete Soul Healing System for Optimum Health and Vitality Paperback" del Dr. Zhi Gang Sha

 

 

L'energia inizia a vibrare nel petto e poi scorre verso il basso addome. Da lì, si sposta alle costole e fluisce verso l'ombelico. Si irradia fino alla testa ed infine, si muove fino allo stomaco. Il flusso di energia nel corpo avviene secondo questo sacro schema. Per far muovere l'energia secondo questo schema, basta cantare San San Jiu Liu Ba Yao Wu, il numero procura la sacra guarigione divina ed il ringiovanimento.

Il Dottor Zhi Gang Sha ha pubblicato e condiviso il codice divino sacro 3396815 in quasi tutti i suoi libri ed ha ricevuto migliaia di commoventi e straordinarie storie di guarigione, procurate dal canto San San Jiu Liu Ba Yao Wu (3396815).

Un agopuntore a cui lo ha insegnato durante un workshop presso l'Omega Institute di New York e che aveva appreso il San San Jiu Liu Ba Yao Wu dal suo libro “Potere di guarigione”, gli ha raccontato che una sua paziente era in forte sovrappeso. L'agopuntore suggerì alla paziente di utilizzare la sequenza divina per perdere peso, consigliandole di dire a voce alta la seguente affermazione, al mattino:

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“Ciao, potere del mio Spirito, cara anima, corpo e mente di San San Jiu Liu Ba Yao Wu, Ti Amo. Hai il potere di aiutarmi a perdere peso. Per favore, aiutami a perdere peso. Sono molto grata per il tuo aiuto. Grazie.” La signora ha cantato il San San Jiu Liu Ba Yao Wu, molte volte al giorno per un paio di minuti ogni volta. Dopo cinque giorni aveva perso cinque libbre (2,250 gr.). Lei era entusiasta ed ha condiviso i suoi risultati con il marito e così anche il marito ha iniziato a cantare a il San San Jiu Liu Ba Yao Wu, per perdere peso. Dopo cinque giorni ottenne un risultato simile a quello della moglie. I due hanno condiviso questa semplice pratica di guarigione dell'anima e la loro esperienza con propri amici. Anche alcuni dei loro amici, hanno avuto grandi risultati

cantando San San Jiu Ba Liu Yao Wu per perdere peso. La sequenza San San Jiu Liu Ba Yao Wu lavora per perdere il peso rimuovendo i blocchi mentali dell'anima e delle cellule fisiche del nostro organismo, poichè il flusso di energia scorre in tutto il corpo e aumenta il metabolismo.

San San Jiu Liu Ba Yao Wu può rimuovere i blocchi dell'anima e della mente per qualsiasi problema di salute, Voi dovete solo usarlo.

 

Questa è la testimonianza di Marlies Reimers, Berlino, Germania, racconta di come ha perso 10 chili cantando il numero sacro, 3396815.

 

 

 

 

 

" Zhou Li kou bu" è un antico saggio cinese, la parola "zhou", significa mantra, "bu ", significa non, "li", significa lasciare e "kou " significa bocca. Quindi, "Zhou Li kou bu" (pronunciato joe boo lee Koe) indica che il mantra non deve lasciare mai la bocca, e deve essere cantato senza sosta. Si può cantare un mantra ad alta voce o in silenzio.

Cantato ad alta voce diffonde l'energia yang del corpo, quella che fa vibrare le cellule più grandi e gli spazi tra gli organi del corpo. Cantato mentalmente diffonde l'energia yin del corpo, quella che fa vibrare le cellule più piccole e gli spazi minori. Entrambi i metodi funzionano, ma durante il giorno è meglio cantare in silenzio. Quando si pratica in silenzio il canto del mantra, può diventare un'abitudine. Quando cantare il sacro e divino mantra senza sosta diventa un'abitudine, i vantaggi sono enormi. Le parole non bastano per esprimere i benefici del canto di un mantra senza sosta. Cantate San San Jiu Liu Ba Yao Wu, ancora e ancora!

Mentre si canta il mantra, in ogni momento, si ricevono benefici per la guarigione, per il ringiovanimento, per la longevità, la trasformazione dei rapporti, delle finanze ed ogni aspetto della vita, perché questo sacro mantra porta la frequenza del Divino e la vibrazione dell'Amore Divino, il perdono, la compassione, la luce per l'umanità, la Madre Terra, innumerevoli pianeti, stelle, galassie ed universi.

 

Un altro modo più semplice e migliore per praticare la guarigione consiste nel ripetere il mantra " San San Jiu Liu Ba Yao Wu" combinandolo con "Say Hello Healing". Basta dire "ciao" e " San San Jiu Liu Ba Yao Wu" e chiedere a questo potente mantra una guarigione/benedizione :

Cara Anima, Mente e Corpo del San San Jiu Liu Ba Yao Wu, ti amo e ti abbraccio.

Per favore dammi una guarigione per ___________ ( inserire la richiesta)

Grazie (esprimere la gratitudine).

 

È possibile chiedere la guarigione per gli altri e per te stesso. Poi canta ripetutamente " San San Jiu Liu Ba Yao Wu" il più rapidamente possibile per un minuto. Si può cantare in silenzio o ad alta voce.

 

Il mantra è utile anche per le persone distanti, con più persone contemporaneamente, usando la tecnica Say Hello Healing, non è necessario sentire le persone per telefono, non dovete nemmeno vederle con la webcam. È possibile inviare una intenzione di guarigione in gruppo a distanza, in qualsiasi momento, da qualsiasi luogo.

 

Ecco un semplice esempio per inviare una intenzione di guarigione in gruppo, utilizzando Say Ciao Healing, può essere utile come schema di base per chiedere la guarigione dell'anima negli altri.

 

Dite:

Ciao!

Cara anima, mente e corpo (inserire il nome delle tre persone per cui si richiede la guarigione, è possibile anche anche citare i propri organi o parti del corpo che hanno bisogno di guarigione),

 

Dare amore : quindi dire "ti amo".

 

Fare una affermazione: Voi (io/tu) avete il potere di guarire voi stessi.

 

Dare poi un ordine: Fai un buon lavoro !

 

Esprimere gratitudine: Grazie.

 

Poi iniziate il canto di un mantra di guarigione, come ad esempio il mantra San San Jiu Liu Ba Yao Wu, per alcuni minuti:

 

San San Jiu Liu Ba Yao Wu

San San Jiu Liu Ba Yao Wu

San San Jiu Liu Ba Yao Wu

San San Jiu Liu Ba Yao Wu

San San Jiu Liu Ba Yao Wu

 

Questo è il potere del suono, visualizzate anche della luce dorata che si irradia nei corpi delle tre persone. Visualizzateli in perfetta salute. Questo è il potere della mente.

 

Chiudere con: "Grazie, grazie, grazie".

 

È possibile adattare questo esempio per offrire la guarigione dell' anima a centinaia o addirittura migliaia di persone alla volta.

Come funziona ? Segui la tua saggezza.

Prima chiedere la guarigione dell'anima, seguirà poi la guarigione della mente e del corpo.

 

Praticate anche molte volte al giorno, nei dolori cronici ed in pericolo di vita, sono necessarie molte ore e giorni di pratica, insistere, ed avere fiducia.

Molte persone potrebbero ricevere benefici immediati. Se non ricevete risultati immediati, non siate delusi. Non riceve risultati immediati non significa che nulla è cambiato, non significa che la guarigione non si è verificata. I Blocchi a livello dell'anima, della mente e del corpo potrebbero essere già stati sciolti, semplicemente non avete ancora sentito o visto i cambiamenti nel vostro o altrui corpo. Continuate a praticare, potrebbe presto arrivare un cambiamento. Tuttavia, se ci si sente meglio, non vuol dire aver recuperato tutta la salute. È necessario continuare a praticare fino a recuperare completamente.

 

Questo è il potere dell'anima. Questa è la guarigione, un passo in avanti per l'umanità.

Il Dottor Zhi Gang Sha condivide questi segreti di guarigione dell'anima liberamente con tutta l'umanità, per potenziare tutti gli esseri umani nel guarire e nell' offrire la guarigione agli altri.

 

Studia bene.

Pratica bene.

Ricevi i benefici!

 

LEGGI QUI il Metodo di autoguarigione del Dottor Zhi Gang Sha (anche per il cancro)

 

Il Dottor Zhi Gang Sha crede profondamente che le aziende di maggior successo e gli imprenditori di maggior successo, useranno in futuro il potere della anima in tutte le loro decisioni e attività aziendali, quindi suggerisce anche l'esercizio "Anima Marketing", che traduco da un suo scritto:

 

Per fare l'anima marketing è necessario seguire alcuni principi fondamentali:

 

Inizia cantando 3396815 per tre volte, è molto importante.

3396185 ( San San Jiu Liu Ba Yao Wu , pronunciato san san gio liu ba yo wu) è un codice divino.

Nel corso del XXI secolo e nell'era della Luce dell'Anima, c'è una grande differenza tra cantare e non cantare questo codice divino. Se cantate questo codice divino, riceverete una grande risposta dall'anima del mondo.

Molte anime non lo cantano perchè dicono: " siamo impegnati. Non abbiamo tempo per farlo".

Ogni azienda ha un'anima e il suo viaggio dell'anima. Come nel caso di un essere umano, il viaggio fisico e il viaggio dell'anima degli affari sono profondamente interconnessi. Le aziende che offrono un buon servizio saranno benedette e prospereranno, oltre ogni immaginazione.

Il viaggio dell'anima dei tuoi affari è anche legato al tuo viaggio dell'anima. Trasforma l'anima dei tuoi affari, trasforma te stesso. Allinea la tua attività a te stesso, con la direzione del cielo. Un grande successo ti sta aspettando.

 

Procedere in questo modo:

 

Dopo aver cantato 3396815 per tre volte, chiama le anime che desideri chiamare. Se stai facendo l'anima marketing solo per la tua azienda o organizzazione, chiama tutte le anime dei dipendenti o dei soci. Poi dichiara ciò che vuoi, come se fosse un incontro fisico con le persone presenti. Se vuoi fare l'anima marketing per una città, chiama tutte le anime di quella città. Chiedi loro di aiutarti. Se vuoi fare l'anima marketing per un intero paese, chiama tutte le anime di quel paese. Chiedi loro di aiutarti. Se vuoi fare l'anima marketing per tutta l'umanità, chiama tutte le anime dell'umanità. Se vuoi fare l'anima di marketing per tutte le anime dell'universo, chiedi a tutte le anime dell'universo di sostenerti.

 

Dopo aver iniziato cantando 3396815 per tre volte, il principio più importante è quello di chiedere alle anime che hai chiamato a sostenerti un buon fine e un buon servizio. Non usare i 3396815 con l'intenzione di sfruttare gli altri o in altre azioni dove non c' è il fine di un buon servizio per l'umanità. Se usi un intento non mirato al bene di tutti con l'anima marketing, puoi apprendere una grande lezione, perchè non riceverai la benedizione del Cielo e dell'Anima del Mondo, ma potresti ricevere un grande blocco.

 

Dì quindi alle anime che hai chiamato quello che vuoi che facciano per sostenerti. Nello specifico, proprio come se fosse un incontro fisico. Poi canta il 3396815 per tre-cinque minuti.

 

Chiudere ringraziando con : Grazie. Grazie. Grazie, per favore ritorna.

 

Sono disponibile a pubblicare nel mio sito le testimonianze relative all'uso di questo numero, se volete comunicarmi eventuali risultati, contattatemi qui, grazie.

Diffondete pure quanto ho scritto, ma citate le fonti.

 

Da Cuore a Cuore.

 

Maria Grazia Mauri

http://www.dacuoreacuore.it/page.php?240

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Eritemi e dermatiti? Li risolve l'enotera

L’olio estratto di questa pianta associato a vita mine ed erbe depurative, nutre e combatte disidratazione e seborrea.

 

Le dermatiti sono reazioni infiammatorie della pelle che si manifestano con eritema, prurito, vescicole ispessimento della cute, secchezza, fessurazioni. La dermatite allergica è dovuta a sostanze che vengono a contatto con la pelle e innescano una reazione di ipersensibilità specifica nei confronti di un allergene. Tra le sostanze allergizzanti ricordiamo farmaci per uso topico, tinture, profumi, metalli (solfato di nichel), conservanti. La dermatite atopica, invece, insorge solitamente nell’infanzia. Spesso esiste una predisposizione familiare e una possibile associazione con altre manifestazioni allergiche quali rinite e asma. Nei soggetti atopici il metabolismo dei grassi essenziali che regolano l’integrità delle membrane cellulari della pelle risulta deficitario, con un aumento dei mediatori chimici dell’infiammazione.

 

Attenzione a cereali e pomodori

 

Chi soffre di dermatite atopica non dovrebbe esagerare con latte, frumento, soia, pesce, arachidi, che sono potenzialmente allergizzanti. In caso di ipersensibilità verso le graminacee va ridotto il consumo di cereali (in particolare frumento), pomodori crudi, arance, frutta secca, frutta con nocciolo (pesche, albicocche ecc.). Se si è allergici alle betulacee, si eviteranno mele, sedano, carote e arance.

 

 

 

I grassi giusti “ristrutturano” la cute

 

Le dermatiti infiammatorie (e in particolare la dermatite atopica) rispondono positivamente alla somministrazione di acidi grassi essenziali in grado di frenare la tendenza infiammatoria e di aumentare l’idratazione e l’elasticità della pelle: va bene a tale scopo l’olio di ribes nero (macerato glicerico 1 DH, 50 gocce una volta al giorno) e l’olio di enotera, una capsula una volta al dì, entrambi per un ciclo di un mese.

 

 

 

Sulla pelle evita i prodotti troppo schiumogeni

 

La pelle atopica è ipersensibile; evita di applicare prodotti contenenti sostanze sintetiche come i parabeni, i PEG, i detergenti a base di laurethsolfati, i profumi, ma anche gli oli essenziali e gli oli estratti da germe di grano o mandorle per una possibile ipersensibilità verso queste sostanze.

 

Utilizza invece creme a base di acidi grassi essenziali (GLA), contenuti nell’olio di borragine ed enotera: riducono la secchezza e la disidratazione migliorando le funzioni protettive della pelle.

http://obiettivobenessere.tgcom24.it/2014/01/31/eritemi-e-dermatiti-li-risolve-lenotera/

 

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Enotera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

FAMIGLIA: Onagraceae.

 

HABITAT: originaria dell’America del Nord, cresce ormai spontanea anche nelle regioni temperate dell’Europa, in particolare su terreni sciolti e in posizioni soleggiate.

 

PARTE USATA: i semi.

 

PREPARAZIONI FARMACEUTICHE CONSIGLIATE: olio titolato in acido gamma linolenico min. 8% (Commissione E tedesca), la cui posologia giornaliera va da 10 a 15 mg/kg, suddiviso in due somministrazioni preferibilmente lontano dai pasti.

 

COMPOSIZIONE CHIMICA: è assai ricca di un olio contenente abbondanti acidi grassi insaturi e cioè acido gamma linolenico (8-14%), acido linoleico (65-80%), acido oleico (6-11%). Gli acidi gamma linolenico e linoleico appartengono ai cosiddetti Omega 6. Quest'olio viene ricavato per pressione a freddo e, come tutti gli oli ricchi di acidi grassi insaturi, si conserva male. Tutti questi acidi grassi sono insolubili in acqua ma solubili nei solventi organici. Sono presenti anche degli ellagitannini macrociclici detti enoteina A ed enoteina B.

 

PROPRIETA’ TERAPEUTICHE: gli acidi grassi essenziali, cioè quelli che non possono essere sintetizzati dall’organismo, sono costituenti importanti dei fosfolipidi delle membrane cellulari, dove concorrono ad assicurarne la fluidità e l’integrità. Inoltre sono i precursori degli eicosanoidi come prostaglandine, leucotrieni e trombossani. Il fabbisogno di acido linoleico in un soggetto adulto normale va dal 6 all’ 8% del fabbisogno calorico giornaliero, che viene normalmente soddisfatto da un adeguato consumo di oli vegetali.

 

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Azione sulla cute: l'olio di enotera sembra essere attivo contro la dermatite atopica e contro gli eczemi. In effetti i pazienti affetti da dermatite atopica hanno una ridotta attività dell'enzima delta-6-desaturasi, che converte l'acido linoleico in acido gamma-linolenico, con presenza nel plasma di livelli di acido cis linoleico abnormemente alti e dei suoi metaboliti nettamente più bassi. Inoltre questi pazienti sono molto più sensibili agli effetti negativi degli anti-infiammatori non steroidei a livello gastrico rispetti ai soggetti non affetti da questa malattia.

La spiegazione risiederebbe nella ridotta produzione di prostaglandine, notoriamente protettive sulla mucosa gastrica, a partire dagli acidi grassi poli-insaturi, con conseguente maggior inibizione delle ciclo-ossigenasi a livello gastrico da parte dei farmaci suddetti.

Un gruppo di ratti era nutrito con una dieta ricca di olio di enotera, dopodichè gli animali venivano esposti a radiazioni per valutare l'eventuale effetto protettivo dell'enotera sui danni cutanei causati dalle radiazioni stesse. Venivano misurati anche i livelli plasmatici di acidi grassi liberi negli eritrociti e nel plasma. Si è visto che l'olio di enotera riduceva la sensibilità della pelle agli effetti flogogeni e l'aumento del flusso sanguigno indotti dalle radiazioni. Negli animali trattati con olio di enotera i livelli plasmatici di acido linoleico, gamma linolenico, diomogammalinolenico e arachidonico aumentavano in modo significativo, mentre nei loro eritrociti vi era un sensibile aumento di acidi gamma linolenico e linoleico.

 

Studi clinici:

Uno studio clinico in doppio cieco ha coinvolto 50 pazienti affetti da eczema atopico, con elevati livelli plasmatici di acido cis-linoleico e invece con bassi livelli di suoi metaboliti, ivi compreso l'acido arachidonico. Essi ricevevano per os l'olio di enotera o un placebo per un periodo di 30 giorni, con valutazione sia soggettiva sia oggettiva da parte del personale medico sull'eventuale miglioramento della sintomatologia. Al termine della sperimentazione si è notata una significativa riduzione della sintomatologia sia dal punto di vista soggettivo sia da quello obiettivo nei soggetti trattati con l'olio di enotera rispetto a quelli che ricevevano il placebo .

Uno studio clinico controllato ha indagato l’effetto di un olio di enotera contenente il 72% di acido linolenico e il 10% di acido gamma linolenico sulla composizione fosfolipidica degli acidi grassi nell’epidermide e nei neutrofili in 15 pazienti con dermatite atopica. Essi assumevano per os tre dosi differenti dell’olio suddetto: 2g, 4g e 6g/die per 1 mese. Al termine dello studio si è visto che vi era un aumento significativo (p<0,05) dei livelli di acido diomogammalinolenico nei neutrofili e anche nelle zone di cute lesionata dalla dermatite atopica, ma solo a partire dalla dose di 4 g/die dell’olio qui utilizzato .

Un altro studio clinico in doppio cieco è stato condotto su 24 bambini affetti da dermatite atopica, 12 dei quali ricevevano per via orale l'olio di enotera e 12 un placebo per un periodo di 30 giorni. Al termine della sperimentazione si osservavano significativi miglioramenti sintomatologici e clinici con normalizzazione dei livelli plasmatici di acido cis linoleico e dei suoi metaboliti nei bambini del gruppo verum rispetto a quelli del gruppo placebo.

E' stato fatto uno studio clinico in doppio cieco su un gruppo di bambini affetti da dermatite atopica, che ricevevano olio di enotera o un placebo, per valutarne l'effetto su questa patologia. Al termine della sperimentazione si è notato un significativo miglioramento delle condizioni cliniche di questi bambini, con un incremento del contenuto percentuale degli acidi grassi n-6 nella membrana degli eritrociti e dell'acido diomogamma linolenico nel plasma. Quest'ultimo fatto è particolarmente importante perché l'acido diomogamma linolenico è un importante precursore dei prostanoidi ad azione antiflogistica. Non sono state osservate alterazioni nella microviscosità della membrana cellulare degli eritrociti, nonostante l'aumento in essa degli acidi grassi poli-insaturi a catena lunga.

E’ stato fatto uno studio clinico controllato su 14 pazienti affetti da dermatite atopica con cute particolarmente secca, per valutare l’effetto su di essi dell’olio di enotera. Venivano misurati i livelli sierici di gamma interferone e di IgE in aggiunta ai dati clinici pre e post terapia, per vedere se l’eventuale effetto benefico dell’olio di enotera possa dipendere da un meccanismo immunologico. Si è visto che al termine del trattamento il miglioramento clinico era evidente, con un significativo aumento (p<0,01) dei livelli sierici di interferone gamma e un significativo calo (p<0,05) dei livelli sierici di IgE. Questi dati indicano che l’effetto positivo dell’olio di enotera sulla dermatite atopica può dipendere, almeno in parte, dalla sua capacità di aumentare l’interferone gamma e di ridurre le IgE.

E' stato anche fatto un lavoro di metanalisi su nove studi clinici in doppio cieco per valutare i dati sull'efficacia dell'olio di enotera nell'eczema atopico. Ne è emerso che questo prodotto ha consentito di ottenere miglioramenti della sintomatologia soggettiva e clinica statisticamente significativi (p<0,001), con ripristino di livelli plasmatici di acido cis linoleico e dei suoi metaboliti pressochè normali.

 

Azione sui disturbi mestruali e sulla mammella: sembra che gli acidi grassi essenziali di cui l'enotera è ricca costituiscano i precursori della prostaglandina E1, che alcuni studi ritengono capaci di ridurre i livelli plasmatici di prolattina. Siccome l'iperprolattinemia sembra essere implicata nella genesi dei disturbi tipici della fase premestruale, questa droga potrebbe essere utile nel trattamento di questi disturbi, in particolare di quelli quali irritabilità, disturbi di tipo depressivo, tensione mammaria e ritenzione di liquidi.

 

Studi clinici:

Uno studio clinico controllato ha valutato l’effetto dell’olio di enotera su 10 sintomi associati con la sindrome premestruale in 38 donne affette da questa patologia. Le donne partecipanti dovevano assumere l’olio di enotera titolato in acido gamma linolenico al 9% alla dose di 2 g/die o un placebo per 3 cicli mestruali consecutivi. Al termine della sperimentazione le donne del gruppo verum avevano una certa riduzione dei sintomi, che era al limite della significatività statistica. Non sono stati osservati rilevanti effetti collaterali.

Altre osservazioni cliniche riferiscono che il trattamento con questa droga è in grado di ridurre le dimensioni dei noduli mammari di natura fibrosclerotica, di ostacolarne la formazione e di ridurre le recidive di queste lesioni dopo loro asportazione chirurgica.

Uno studio clinico in doppio cieco ha coinvolto 200 donne portatrici di cisti mammarie, cui veniva somministrato per os olio di enotera alla dose di 6 perle al giorno o un placebo per 1 anno. Le cisti erano monitorate tramite ecografia, che si eseguiva ogni 3 mesi. Al termine della sperimentazione si è osservato che le pazienti del gruppo verum avevano una minor tendenza a formare nuove cisti rispetto a quelle del gruppo placebo, ma tale dato era al limite della significatività statistica. La tollerabilità dell'olio di enotera in questo studio è stata ottima .

E' stato fatto uno studio clinico su 170 donne affette da mastalgia, trattate con olio di enotera per un periodo di tre anni per via orale. Il 59% di queste pazienti aveva dolori bilaterali e il 38% solo unilaterali. Al termine del trattamento il 26% delle donne trattate con l'olio di enotera riferiva una netta diminuzione dei dolori mammari, mentre il 74% mostrava solo lievi miglioramenti della loro sintomatologia.

 

Azione sui processi immunitari: si è notato che gli acidi grassi poli-insaturi di cui l'enotera è ricca paiono in grado di deprimere la reattività e la produzione di anticorpi da parte dei linfociti e la funzionalità dei monociti e dei macrofagi nei processi infiammatori cronici e in alcune malattie autoimmuni, in particolare l'artrite reumatoide.

Ciò potrebbe essere dovuto a un'aumentata produzione di prostaglandine della serie E, in particolare della E1, che hanno una moderata attività flogogena, e ad una ridotta secrezione di leucotrieni, la cui attività infiammatoria è invece assai rilevante.

E’ noto che la produzione dei radicali liberi e in particolare dei ROS, è importante per lo sviluppo e il mantenimento dell’artrite reumatoide. La maggioranza dei radicali liberi viene in questo caso prodotta dai sinoviociti e dai condrociti, ed è stato dimostrato che alcune citochine, in particolare il TNF alfa, favoriscono questo processo, grazie soprattutto alla loro capacità di aumentare l’attività dell’enzima ossido nitrico sintetasi. Inoltre l’ossido nitrico può favorire il riassorbimento osseo indotto dalle citochine. Gli acidi grassi poli-insaturi, in particolare quelli della serie n-3 che sono i precursori degli eicosanoidi e quelli della serie n-6 che favoriscono la produzione del TNF alfa e dell’interleuchina 6, potrebbero in linea teorica peggiorare la malattia, ma va considerato che alcune prostaglandine sopprimono la formazione delle citochine, cosicchè gli acidi grassi poli-insaturi della serie n-3 si oppongono all’effetto flogogeno degli acidi grassi poli-insaturi della serie n-6. L’acido grasso poli-insaturo maggiormente protettivo sembra essere l’acido gamma linolenico, di cui è ricco l’olio di enotera, probabilmente perché esso è il principale precursore della prostaglandina E1.

 

Studi clinici:

Uno studio clinico controllato ha arruolato 24 donne e 4 uomini affetti da morbo di Sjogren, che ricevevano per os 2 g./die di olio di enotera o un placebo per 2 mesi, con lo scopo primario di verificare se l’olio di enotera fosse in grado di migliorare i danni oculari e orali causati dalla malattia e per valutare il suo effetto sui livelli plasmatici ed eritrocitari di acidi grassi liberi. La valutazione era fatta tramite opportuni test (Schirmer-I, Bijsterwald) per valutare le condizioni orali ed oculari. Si è visto che al termine della sperimentazione i pazienti del gruppo enotera mostravano evidenti miglioramenti in questi test, che non avvenivano nei soggetti del gruppo placebo. I livelli plasmatici ed eritrocitari di prostaglandina E1 e di acido diomogammalinolenico aumentavano in modo statisticamente significativo (p<0,001) solo nei pazienti del gruppo enotera. Non sono stati registrati effetti collaterali degni di nota.

L’olio di enotera è una fonte importante di acido gammalinolenico, che aumenta la produzione delle prostaglandine della serie 1, in particolare la E1, che hanno una modesta azione flogogena al contrario di quelle della serie 2. Inoltre riduce la sintesi di leucotrieni, in particolare del leucotriene B4. Per questo motivo sono stati reclutati, in uno studio clinico controllato, 16 pazienti affetti da artrite reumatoide, che assumevano per os 540 mg/die di acido gammalinolenico (GLA) oppure 240 mg/die di acido eicosopentaenoico (EPA) e 450 mg/die di GLA e 18 controlli apparentemente sani che ricevevano un olio inerte. Lo scopo dello studio era quello di valutare l’azione antiflogistica e antidolorifica di questi prodotti per 12 mesi di terapia. Si è visto che al termine dello studio i pazienti dei gruppi verum avevano un significativo miglioramento sintomatologico, con un evidente riduzione del consumo di farmaci anti-infiammatori non steroidei. Non vi erano differenze statisticamente significative tra i due gruppi verum per quanto riguarda i parametri suddetti. Non sono stati registrati rilevanti effetti avversi .

Uno studio clinico ha arruolato 37 pazienti affetti da artrite reumatoide e da sinovite in fase attiva, che ricevevano per os 1,4 g./die di olio di enotera o un placebo per 6 mesi. Venivano valutati prima, durante e al termine della terapia una serie di sintomi per quanto riguarda la loro intensità, con raccolta dei dati da parte dei medici curanti. Al termine della sperimentazione si è notato un significativo(p<0,05) miglioramento della sintomatologia nei pazienti del gruppo verum rispetto a quelli del gruppo placebo, con un'ottima tollerabilità del rimedio.

E’ stato fatto uno studio clinico controllato allo scopo di valutare l’effetto dell’olio di enotera sulla funzionalità NK (natural killer) di cellule mononucleari periferiche. Un gruppo di soggetti di età compresa tra i 55 e i 75 anni riceveva per os 2 g/die di olio di enotera, di olio di pesce o un placebo per un periodo di 12 settimane, valutando l’attività di tipo NK delle cellule mononucleari periferiche pre e post terapia. Si è visto che l’olio di enotera non modificava l’attività NK delle cellule suddette, mentre l’olio di pesce la riduceva del 48%. Tale riduzione scompariva completamente dopo 4 settimane dalla fine dello studio.

 

Farmacocinetica: è stata studiata in un gruppo di volontari sani, cui veniva somministrato l'olio di enotera lontano dai pasti al mattino al risveglio e nel tardo pomeriggio. Si è notato che la biodisponibilità di questo olio è piuttosto elevata, con raggiungimento del picco plasmatico massimo dopo circa 4 ore dalla somministrazione e con presenza di livelli plasmatici significativi per circa 8 ore.

 

Indicazioni principali: dermatite atopica, eczemi, eritema solare, scottature solari, mastopatia fibrocistica, sindrome premestruale.

 

Azione principale: dermoprotettiva.

 

Altre azioni: decongestionante mammaria, utile nella sindrome premestruale, immunostimolante.

 

EFFETTI COLLATERALI: nessuno degno di nota.

 

CONTROINDICAZIONI: nessuna in particolare.

 

INTERAZIONI FARMACOLOGICHE: l'olio di enotera non deve essere usato assieme ai farmaci anticonvulsivanti perché può abbassare la soglia alla quale avvengono gli attacchi convulsivi.

Uno studio nel ratto ha mostrato che l’olio di enotera è sicuro nell’epilessia, dal momento che anche dosi elevate di questo olio proteggevano l’animale dalle crisi epilettiche in svariati modelli animali di epilessia. L’acido arachidonico contenuto nell’olio di enotera inibiva le correnti ioniche del sodio e la trasmissione sinaptiche, mentre la prostaglandina E1, la cui produzione era stimolata dall’olio di enotera, aveva azione anticonvulsivante. Lo studio indica che l’olio di enotera può tranquillamente essere adoperato in caso di epilessia .

 

DATI TOSSICOLOGICI: uno studio clinico ha valutato l’effetto di una miscela tra olio di pesce e olio di enotera capace di fornire 456 mg di DHA e 353 mg di acido gamma linolenico versus placebo sui livelli plasmatici di acidi grassi liberi in donne in gravidanza. Sono state arruolate 40 donne, che assumevano per os la miscela suddetta o un placebo per 2 mesi, misurando pre e post terapia i livelli plasmatici di colesterolo, colesterolo LDL, colesterolo HDL, trigliceridi, fosfolipidi ed esteri colesterinici. Al termine dello studio vi era un significativo aumento dei livelli plasmatici di acido gammalinolenico (+49,9%) e di DHA (+59,6%) nelle donne del gruppo verum, senza modificazioni apprezzabili negli altri parametri esaminati tra i due gruppi. In entrambi i gruppi 3 donne hanno avuto moderati disturbi gastrointestinali. La miscela in questione non ha causato alcuna alterazione della gravidanza e nessuna incidenza di anomalie nei nuovi nati.

http://www.cristalfarma.it/it/la-fitoterapia/enciclopedia-naturale/enotera.html

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COLESTEROLO e TRIGLICERIDI : un aiuto dalla Cyclanthera pedata

Caigua (Cyclanthera pedata)

Caigua

- Descrizione botanica

- Impiego

- Descrizione della pianta

- Descrizione dell'impiego

- Note ed avvertenze

 

Descrizione botanica

Denominazione botanica: Cyclanthera pedata Schard. - fam. Cucurbitacee

Sinonimi: Caihua - Nomi stranieri: ted. – Inkagurke;

Parti usate: frutto fresco senza semi

 

Indicazioni della caigua

- trattamento dei livelli di coleslterolo

- trattamento dei livelli dei trigliceridi

- riprostino del profilo lipidico

- trattamento del diabete

 

Descrizione della caigua

La caigua è una pianta nativa del Perù che fa parte della famiglia delle Cucurbitacee. Il suo nome scientifico è Cyclanthera pedata, ma la si trova sotto molti altri nomi: Achocha, Achokcha, Caihua, Caygua, Cayua, Caigua, Korila ecc. Il suo genere comprende una quarantina di specie indicizzate. È una pianta originaria dall'America centrale, molto presente sui banchi dei mercati e nell'alimentazione tradizionale. È coltivata fino a 2000 m di altitudine. Si tratta di una pianta molto apprezzata anche dal punto di vista estetico. Il suo carattere rampicante, il suo fogliame lussureggiante ed il profumo dei suoi fiori sono innegabili qualità decorative. Di questa vigorosa rampicante simile alla vite, si raccolgono i frutti quando sono ancora acerbi, mentre la loro “buccia” è ancora verde. Questi hanno una polpa bianca, tenera, dal sapore di cetriolo e di fava e sono buoni in insalata o come verdura saltata in padella. I frutti più maturi possono essere farciti, fritti o anche marinati come i cetriolini, avendo cura di ritirare precedentemente i semi. Il fogliame ed i piccoli fiori delicati sono hanno un aspetto molto piacevole: questa pianta può dunque essere coltivata soltanto per il suo valore decorativo; bisogna solo notare che si tratta di una pianta immensa di più di 4 m che chiede molto spazio. Benché questa pianta abbia tendenza a fiorire tardi, i primi frutti appaiono in seguito (in agosto). È una pianta annuale da coltivare come i cetrioli, in pieno sole.

Impiego

 

Gli studi clinici realizzati dimostrano che la caigua aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. Con il suo utilizzo, si può raggiungere una riduzione dei livelli di colesterolo totale del 18%, e di cattivo colesterolo o LDL del 23%, con il vantaggio supplementare di aiutare ad alzare il livello di buon colesterolo o HDL di fino al 42%. L’LDL si accumula nelle arterie come la componente lipoproteica e agente determinante dei processi arteriosclerotici.

Nella composizione della caigua esistono molti elementi che spiegano questi effetti anti-colesterolo. I più conosciuti sono i fitosteroli come il sitosterolo-3-beta-D-glicoside. Queste sostanze sono simili chimicamente al colesterolo, inibiscono il suo assorbimento a livello intestinale e causano la riduzione dei suoi livelli nel sangue.

 

Si tratta di una specie allogama, cioè una pianta nella quale l'ovulo è fertilizzato da polline derivato da un altro fiore. È tuttavia autofertile, visto che in teoria una sola pianta può garantire l'impollinazione dei fiori femminili. La caigua è anche una pianta monoica, cioè che segrega in parti differenti della pianta i fiori maschili e quelli femminili. È tuttavia possibile effettuare un'impollinazione manuale come per le altre varietà di zucche.

I fiori sono di piccola dimensione, di un bel colore giallo. La formazione del frutto ha luogo dopo il solstizio d'estate (il 21 giugno) quando i giorni iniziano ad accorciarsi.

I primi frutti possono essere raccolti a partire dalla metà d’agosto.

Una delle curiosità di questa specie è che possiede un mezzo particolare per la propagazione dei semi. Quando i frutti hanno raggiunto la loro maturità, si aprono ed espellono una decina di semi lanciandoli a molti metri. Queste sementi nere hanno anche una forma abbastanza bizzarra.

L'impollinazione della caigua è realizzata principalmente tramite gli insetti.

 

Descrizione dell'impiego

Gli impieghi culinari di questo piccolo frutto straordinario sono numerosi in Sudamerica.

Gli impieghi della caigua in Europa invece sono soprattutto medicinali.

Sembra che la caigua agisca come un ipotensore. Contribuirebbe a ridurre il colesterolo nel sangue. Le conferiscono proprietà benefiche nel trattamento delle malattie coronariche e più generalmente cardiache.

È anche raccomandata per il trattamento di malattie come il diabete grazie alla sua azione regolatrice del metabolismo dei lipidi e dello zucchero nel sangue.

Si tiene così conto della sua azione positiva nel quadro della riduzione dell'obesità (ad esempio nelle diete o come integratore).

Il frutto contiene peptine, acido galatturonico, diidrossitriptamina, resine, minerali come il fosforo, vitamina C, lipoproteine e componenti sferoidali con azione ipoglicemica e contro il colesterolo LDL.

Per centinaia di anni la caigua è stata utilizzata per preparare cibi creoli come il "Guiso Caiga" o la "Caigua Rellena", ma gli antichi sciamani peruviani che praticavano la medicina tradizionale folcloristica, usavano la caigua per applicazioni medicinali come l’abbassamento del colesterolo o della pressione del sangue e nei trattamenti di perdita del peso.

I primi studi fatti dall’istituto peruviano di Altura della Cayetano Herédia University hanno dimostrato che i fitosteroli della caigua hanno un’influenza positiva nell’assorbimento di entrambi i tipi di colesterolo (endogeno ed esogeno) riducendo drasticamente la sua biosintesi. Questo ne evita l’accumulo in organi come fegato, pelle, intestino ed arterie, e riduce il rischio di sviluppare diverse malattie.

Inoltre l’ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia sono correlate al rischio di malattie coronariche e cardiache, un rischio che cresce con l’età e specialmente nelle donne in menopausa (sulle quali sono stati fatti diversi studi).

Altri studi più recenti confermano il ruolo dei flavonoidi nel combattere l’eccesso di colesterolo e anche come agenti immunostimolatori contro agenti infettivi, e antiossidanti.

 

Note ed avvertenze

Non si raccomanda di consumare i frutti della caigua durante la gravidanza anche se da un punto di vista strettamente tossicologico, la caigua è considerata come non tossica.

Non è stata riportata nessuna reazione o interazione sfavorevole con altre sostanze.

Occorre tuttavia interrompere il consumo se vengono notate reazioni sfavorevoli, e si consiglia in questo caso di consultare un medico.

Le informazioni qui riportate sono soltanto a titolo indicativo, non possono sostituire i consigli medici di professionisti del settore sanitario. Il consumo del frutto della caigua non può mai permettere di diagnosticare, curare, o prevenire alcuna malattia ma rappresenta un aiuto naturale.

 

 

http://www.erbe-officinali.com/caigua.html

 

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Colesterolo : ridurlo in 6 mosse e quali alimenti vengono in aiuto

 

Un alterato rapporto tra colesterolo totale e colesterolo HDL segnala un aumentato rischio cardiovascolare. Queste 6 mosse permettono di ridurre il colesterolo in modo naturale.

 

Contrariamente a quello che molti credono, anche in presenza di livelli di colesterolo superiori a 200 non possiamo parlare di maggiore predisposizione a patologie cardiovascolari se il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo "buono" (o HDL) è compreso tra 4 e 5.

 

 

La dieta e i cibi che abbassano i livelli di colesterolo

Come abbassare i livelli di colesterolo.

 

Se infatti il colesterolo "cattivo" (LDL) tende a occludere le arterie, quello "buono" lo antagonizza, ripulendo le pareti dei vasi e impedendo la formazione di depositi (le tanto temute placche aterosclerotiche) prima di rifluire verso il fegato per essere metabolizzato.

 

Ecco 6 semplici modi del tutto naturali per aiutare il corpo a mantenere i livelli di colesterolo entro un range ottimale e contribuire alla salute di cuore e arterie.

 

1) Arricchire la propria alimentazione con pesce azzurro e frutta in guscio: sono cospicue fonti di acidi grassi essenziali omega 3, in grado di influire positivamente sul rapporto HDL/LDL (prendete visione anche dell'articolo dedicato a frutta secca e malattie cardiovascolari).

 

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2) Consumare abitualmente cibi capaci di innalzare il colesterolo HDL. Tra i principali: aglio, arancia, cioccolato fondente, cipolla, olio di oliva, mela, pompelmo, soia.

 

3) Evitare i grassi idrogenati (anche chiamati grassi trans o transesterificati), inclusi quelli parzialmente idrogenati. Sono abbondanti nei prodotti da forno: cracker, grissini, biscotti, merendine, vari "spezzafame" industriali. A differenza dei sani grassi monoinsaturi e polinsaturi, queste sostanze sono nocive e alterano la capacità dell'organismo di regolare in senso fisiologico la produzione autonoma di colesterolo.

 

4) Limitare l'assunzione di carboidrati, che sono i precursori del colesterolo, e, più in generale, abituarsi a un'alimentazione che aiuti a evitare i picchi glicemici e a tenere sotto controllo la produzione di insulina. Si scongiurano così pericolose impennate di questo ormone, attivatore tra l'altro dell'enzima deputato alla sintesi del colesterolo (l'HMG-CoA-reduttasi, proprio quello su cui agiscono le statine, i farmaci più prescritti contro il colesterolo). Come fare? Innanzitutto, abbinando a ogni pasto proteine e carboidrati in proporzioni equivalenti, privilegiando cereali integrali invece che raffinati e suddividendo l'apporto calorico in modo equilibrato nei diversi momenti della giornata (ne abbiamo parlato a proposito dei 3 metodi per perdere peso facilmente).

 

5) Incrementare l'introito di vegetali quali legumi e frutta. Entrambi assicurano importanti quantità di fibre solubili, formando nell'intestino una massa gelatinosa che riduce l'assorbimento del colesterolo alimentare (approfondite all'articolo Fibre solubili e insolubili: perché sono importanti nella dieta).

 

6) Fare movimento in modo regolare e costante. E' stato dimostrato che è la continuità dell'attività fisica più che la sua intensità ad avere interessanti ricadute sulla regolazione del colesterolo: bastano 45 minuti al giorno di camminata a passo sostenuto.

 

Se è vero che il colesterolo introdotto con i cibi corrisponde a meno di un quarto del colesterolo totale e che molti luoghi comuni sono stati abbondantemente sfatati (tra cui quelli su colesterolo e uova), è altrettanto vero che proprio a partire dall'alimentazione possiamo supportare il nostro corpo in tutti i processi che governano la sintesi e il metabolismo di questa molecola, peraltro importantissima (tra le altre cose, il colesterolo è necessario per la sintesi degli ormoni sessuali).

 

Prima di ricorrere ai farmaci, a volte controversi per i loro effetti collaterali (come nel caso delle statine), guardiamo con occhio critico cosa portiamo in tavola. Il prossimo appuntamento con le analisi del sangue farà forse meno paura.

 

 

Leggi tutto l'articolo: Ridurre il colesterolo in 6 mosse | Luca Avoledo - Salute, alimentazione e rimedi naturali http://www.lucaavoledo.it/2012/09/colesterolo-dieta.html#ixzz3PjAOR21n

 

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È possibile tenere sotto controllo il proprio livello di colesterolo e ridurre in tal modo il rischio di infarti ed ictus? Sì. Difatti grazie ad una corretta alimentazione si può addirittura ridurre il valore del colesterolo “cattivo” – ovvero quello LDL. Del resto è bene sapere che il colesterolo, in assoluto, è indispensabile per la vita e la moltiplicazione cellulare ma è bene tenere sotto controllo il rapporto fra colesterolo “cattivo e buono” ovvero LDL/HDL per una vita sana.

 

Wired.it vi segnala 12 alimenti capaci di abbassare naturalmente il vostro colesterolo.

 

1. Avena

 

Cosa mangiate al mattino? Possono bastare due porzioni di avena per abbassare il colesterolo LDL del 5,63% in sei settimane. La chiave è il beta-glucano, capace di assorbire il colesterolo LDL, permettendo al corpo di espellerlo. Insomma, chi ben comincia…

 

2. Vino rosso

 

Uno studio compiuto dal dipartimento di nutrizione e metabolismo della Universidad Complutense de Madrid, ha rivelato che la pregiata uva rossa denominata Tempranillo è capace di agire sul colesterolo, grazie al suo alto contenuto di fibre. Addirittura durante lo studio è stata riscontrata una diminuzione fra il 9% e il 12% dei valori LDL. Come vuole il detto, un bicchiere al giorno…

 

3. Salmone fresco

 

Una ricerca condotta dalla Loma Linda University ha evidenziato che l’Omega3, non solo è capace di prevenire malattie cardiache e demenza senile ma aiuta ad implementare il colesterolo “buono” sino al 4%. Dunque a tavola non abbiate paura di ordinare salmone, aringhe e sardine per fare incetta di questi acidi grassi essenziali per il nostro benessere.

 

4. Noci

 

Se state cercando di abbassare il colesterolo, le noci sono dei buoni alleati per uno snack salutare. Uno studio condotto dall’ American Journal of Clinical Nutrition, ha chiarito che consumare 42,50 grammi al giorno di noci intere, sei giorni alla settimana per un mese, permetterà di ridurre il vostro colesterolo totale del 5,4 e quello LDL del 9,3%. Ma non eccedete: le noci fanno bene al cuore ma, visto che sono ricche di calorie, è meglio non superare i grammi consigliati per avere un effetto nefasto.

 

5. Fagioli

 

Mezza tazza di fagioli nella vostra zuppa contadina vi farà diminuire il colesterolo LDL dell’8%. Miracolo? Non secondo i ricercatori della Arizona State University Polytechnic che hanno ribadito la ricchezza di fibre di questo legume povero, capace di rallentare la velocità di assorbimento del colesterolo nel nostro organismo.

 

6. Tè

 

Il tè nero è capace di ridurre i lipidi nel sangue sino al 10% in sole tre settimane ma questa bevanda, come dimostrato dal dipartimento americano per l’agricoltura, è importante anche per la salvaguardia dalle malattie coronariche e ovviamente per la lotta contro gli antiossidanti. Forse il caffè ha i giorni contati…

 

7. Cioccolato

 

Uno studio del 2007 dell’ American Journal of Clinical Nutrition ha chiarito che il cioccolato, oltre ad avere grandi capacità come antiossidante, può risollevare i valori del colesterolo HDL (+24% in dodici settimane, grazie al consumo di polvere di cacao). Ovviamente bisogna preferire il cioccolato dark con alta percentuale di cacao – almeno il 70% – poiché ricco tre volte tanto di antiossidanti rispetto a quello al latte.

 

8. Margarina

 

Gli steroli vegetali o fitosteroli, sono capaci di bloccare l’assorbimento del colesterolo da parte dell’intestino umano e dunque, se il vostro livello di LDL è preoccupante, è obbligo abbandonare il burro a favore della margarina vegetale.

 

9. Spinaci

 

Gli spinaci, come tutti gli ortaggi a foglia verde e i tuorli d’uovo, è ricco di luteina, una sostanza già preziosa contro la degenerazione della macula, principale causa di cecità. Non abbiate paura di abbondare con gli spinaci, magari come contorno rapido da preparare, poiché la luteina in esso contenuta vi aiuterà a pulire il colesterolo in eccesso nel vostro corpo.

 

10. Avocado

 

Gli avocado sono una grande fonte di grassi mono-insaturi, capaci di aiutare il nostro cuore a liberarsi del colesterolo cattivo, aumentando nello stesso tempo, quello HDL. Tuttavia, visto che questo frutto è molto ricco di calorie e grassi, è bene usarlo con moderazione.

 

11. Aglio

 

Continuano le scoperte positive relative all’aglio: non solo regola la pressione, previene i coaguli del sangue, protegge contro le infezioni e abbassa il colesterolo. Infatti, sembra che l’aglio riesca a rendere le arterie più elastiche e dunque più resistenti alle placche di colesterolo. Un consiglio? Provate dai due ai quattro spicchi di aglio fresco al dì.

 

12. Olio d’oliva

 

Non poteva certo mancare il principe della cucina mediterranea ovvero l’olio d’oliva. È stato dimostrato che è capace di abbassare il livello di colesterolo-LDL e ridurre in genere i grassi corporei, grazie agli acidi grassi mono-insaturi in esso contenuti. Dunque non abbiate paura di usare olio d’oliva extravergine per i vostri condimenti!

 

http://www.wired.it/lifestyle/food/2012/03/20/12-alimenti-per-abbassare-il-colesterolo/

 

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