Se ti piace il nostro sito votalo adesso con un click sul pulsante Google +1 qui sotto :


Vivere senza nulla e creare bellezza: la sfida di una clochard a Roma

Vivere senza nulla e creare bellezza: la sfida di una clochard a Roma

Chi l’ha detto che i senzatetto sono sinonimo di degrado? Sul lungotevere di Roma, tra Testaccio e Porta Portese, Laura Galletti ha creato un angolo di bellezza con la sua baracca totalmente ricoperta di disegni allegri e luminosi.

Laura Galletti è un’ex-grafica pubblicitaria, origini venete e una carriera a Milano. La sua storia è stata raccontata più volte ma vale la pena ricordarla

Guadagnava 7 milioni al mese quando ancora esistevano le lire. Dopo la morte della madre ha abbandonato tutto. Non aveva figli né un marito, ha deciso di vivere senza soldi. E ci è riuscita. Prima ha vissuto alla stazione Tiburtina. Da tre anni si è creata una baracca sul lungotevere nella zona di Porta Portese.

E’ la baracca più pulita e ordinata delle tante che esistono sul fiume. Per Laura quello che conta è creare bellezza intorno a sé, ha anche decorato la parete dei bastioni del Tevere a cui si appoggia la baracca con decine di metri di murales pieni di fiori e colori allegri.

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]

Ora ha 70 anni, cinque anni fa ha maturato la pensione. I primi mesi li ha usati poi ha deciso di regalarli a chi ha più bisogno di lei. Tieni per sé solo 27 euro.

’Non ho bisogno di altro e in questo modo riesco a conservare il piacere di vivere di quello che trovo o che mi viene donato, come è accaduto in questi dodici anni”, spiega.

Servizio di Flavia Amabile

GUARDATE IL VIDEO: CHE MURALES!  DEGNI DI UN GRANDE PITTORE! CHE FORTE CHE SEI LAURA GALLETTI!

http://www.lastampa.it/2016/03/15/multimedia/italia/chi-lha-detto-che-i-senzatetto-sono-sinonimo-di-degrado-r44L8gjFilNJ58PDyABBYO/pagina.html

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

Costa d’Avorio: tra i bimbi di Abidjan, avvelenati dai rifiuti dell’Europa

Costa d’Avorio: tra i bimbi di Abidjan, avvelenati dai rifiuti dell’Europa

 

Negli slum del Paese africano si muore per gli scarichi tossici di una multinazionale europea. Bambini e adulti si ammalano di cancro. Come Malana, 4 anni, il volto trasformato dal linfoma di Burkitt. O Juliette, 30 anni, che spiega: "Dalle ustioni la bocca mi si era quasi completamente chiusa, le labbra attaccate l'una all'altra"

di Vauro Senesi |

Abidjan (Costa d’Avorio) – Vista da lontano, dalla strada asfaltata, prima di addentrarvisi, la baraccopoli Attè Coubè di Boribana ad Abidjan appare come una sterminata chiazza grigia. I tetti di lamiera, di cartone o di tela sono così a ridosso tra loro da dare la sensazione di un tutt’uno scolorito uniformemente dalla miseria. Una chiazza grigia schiacciata tra gli ultimi brandelli di città e l’acqua limacciosa della laguna della baia. Ma appena i piedi calpestano la fanghiglia del Dedalo dei suoi vicoli strettissimi ritagliati tra le baracche, tanto stretti che due persone affiancate stentano a passarvi, i colori esplodono rivelandone la vita come espulsi dalle vene della bidonville, i canali delle fogne a cielo aperto colmi di putridume indistinto.

I colori accesi e sgargianti delle lunghe vesti delle donne: giallo intenso, verde smeraldo, blu cielo, e insieme a questi il bianco dei sorrisi dei bambini che brilla in contrasto con la loro pelle scura. Decine, centinaia, migliaia di bambini. Frotte chiassose che paiono riempire della loro voglia di gioco e di allegria ogni spazio angusto tra le baracche e i banchetti di assi mezze marcite dov’è esposta per la vendita la merce della fame: brandelli di carne di capra neri di mosche, pezzi di pesce seccato sui quali, a tratti, fanno rapide scorrerie grossi lucertoloni neri e gialli. Colori e voci. Voci dello schiamazzare dei bambini, voci di preghiera dalla baracca che funge da moschea, voci e suoni gracchianti da vecchie radioline a transistor. La chiazza grigia di Attè Coubè dentro ribolle di vitalità. Trabocca di una disperazione talmente profonda e senza tempo da aver forse perso la cognizione di sé, da somigliare incredibilmente alla gioia del vivere.

Il tuo cancro vale meno del mio profitto :

– È questa allegria disperata a permeare l’aria, rendendola respirabile nonostante il fetore feroce del sudiciume che la impregna. Oggi siamo noi il nuovo gioco del popolo dei bambini di Attè Coubè. Fanno a gara a toccarci, a darci la mano, ridono eccitati e divertiti venendoci dietro ed attorno mentre guidati da Hassan andiamo verso l’abitazione della madre di Bintou. È stato lui a fissarci un incontro con lei e la sua bimba di sette anni. Pochi giorni fa la madre di Bintou aveva accettato di farcela conoscere, di raccontarci di lei, della piccola Bintou ammalata di cancro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le baracche sono basse, lasciano scorgere laggiù in fondo alla baia le sagome delle grandi petroliere attraccate nel porto di Abidjan. È con una di quelle navi che è arrivata qui la malattia di Bintou, ancor prima che lei nascesse. Dal suo ventre metallico il veleno chimico ha iniziato a scorrere nell’acqua, a saturare l’aria, a mischiarsi al fango della povertà rendendolo ancora più micidiale. “Quando piove e l’acqua lo bagna – ci dice Hassan – il terreno ancora libera gas e allora l’odore acido si sente forte. Brucia la gola, fa lacrimare gli occhi”.

quando laggiù alla banchina della Puma Energy era attraccata, battente bandiera panamense, la petroliera Probo Koala con il suo carico di 530 metri cubi di rifiuti derivati dalla raffinazione del petrolio, effettuata in mare aperto nella nave stessa. Raffinazione con soda caustica. Metodo poco costoso ma pericolosissimo proprio per le sue rimanenze altamente tossiche. La Probo Koala era stata presa in affitto dalla società Probo Koala Shi pping Inc. nelle isole Marshall dalla multinazionale Trafigura.

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]

Casa madre nei Paesi Bassi, si dirama nelle sue controllate: Trafigura Limited in Gran Bretagna, Trafigura Ag in Svizzera, Puma Energy nei Paesi Bassi, quest’ultima controlla al 100 per cento la Puma Energy di Abidjan in Costa D’Avorio.

Ha navigato attraverso palazzi, consigli d’amministrazione, canali informatici e mari, il cancro, prima di sbarcare qui per aggredire il corpicino di Bintou. La Probo Koala aveva fatto scalo anche nel porto di Amsterdam. Era là che il suo carico venefico avrebbe dovuto essere trattato da una società specializzata. Prezzo concordato per lo smaltimento: 27 euro a metro cubo, che era salito però a mille euro al metro cubo quando la società aveva verificato il suo altissimo livello di tossicità: soda caustica, benzene, stronzio e altre schifezze mortali.

“Troppo caro” devono aver pensato Claude Dauphin ed Eric De Turckheim, dirigenti della sede di Londra, dando ordine alla Probo Koala di salpare con il suo carico ancora a bordo alla volta di Abidjan, Costa D’Avorio, in quegli anni lacerata dalla guerra civile e quindi con bassissimo rischio di controlli ed alte possibilità di corruzione.

Vite di sconosciuti, poveracci comunque già ostaggi di guerre e miseria, non valgono niente a fronte di un risparmio di un profitto di 515,690 mila euro. Nulla di eccezionale. Solo un piccolo buon affare per la Trasfigura.

Siamo quasi arrivati davanti alla casa della mamma di Bintou. Hassan esita a proseguire. Sul viso la tristezza, prima appena accennata, si è trasformata nella contrazione di dispiacere profondo e di pudore che ora ne segna l’espressione. Nonostante il riso spensierato dei bambini che ci circondano proviamo dolore anche noi. Dolore e smarrimento. Hassan allontana i bambini con un gesto autoritario ma non cattivo. Loro sciamano via. Sul davanti della casa della madre di Bintou si apre un piccolo atrio di cemento coperto da una tettoia di lamiera, così bassa che bisogna curvarsi per entrare nella sua ombra. Non la conosceremo la piccola Bintou. Lo sa Hassan, lo sappiamo noi, perché è la prima cosa che ci ha detto quando ci siamo incontrati sul confine della Bidonville.

“Bintou è morta stamattina, sua madre vuole vedervi lo stesso. Andiamo a porgerle le nostre condoglianze”. Noi lo abbiamo seguito in silenzio. Ci fa sedere nell’atrio basso, la madre di Bintou. È una donna alta, molto bella. La sofferenza che sta provando non è riuscita a strappare la grazia alle sue fattezze. La raccontano i suoi occhi. Le palpebre semi abbassate dalla stanchezza del dolore. I movimenti gentili ma lenti. Ha mani grandi dalle dita affusolate. In braccio tiene una bambina di tre mesi, piccolissima. L’ultima nata, la sorellina di Bintou. Le grandi mani la racchiudono quasi tutta come volessero proteggerla da una minaccia invisibile.

L’odore “che brucia” e non se ne va più via (soda caustica !) – “Ricordo l’odore”, racconta la mamma, “un odore strano, forte, faceva bruciare la pelle, lacrimare gli occhi, dava nausea. Torna anche adesso quando piove, – ci dice anche lei – è da quando quell’odore è comparso che i bambini ma anche gli adulti, hanno preso ad ammalarsi. Di mali che prima non conoscevamo”.

“Abbiamo avviato degli studi che pubblicheremo nel 2016 sulla correlazione tra tumori e rifiuti tossici – ci dirà, quando lo incontreremo, il dottor Innocent Adoubi, direttore del programma nazionale di lotta contro il cancro – ma posso già affermare con certezza che il benzene ha provocato e sta provocando un forte aumento della leucemia”. Ecco il male, prima poco diffuso, che si è portato via Bintou.

“L’odore che brucia” lo chiama sua madre. “Un odore di cipolla, però molto più forte” lo definisce Juliette Gueibla, 30 anni, lei vive in un’altra baraccopoli a Yopougon. Juliette ha attacchi di vomito, sta gradualmente perdendo la vista, non potrà più avere figli. “Dalle ustioni la bocca mi si era quasi completamente chiusa, le labbra attaccate l’una all’altra” . È arrabbiata, Juliette. “Siamo poveri, abbiamo la pelle nera ma il nostro sangue è rosso, uguale a quello dei capi di Trafigura.

Che diritto avevano di farci questo?”. Ce la vuol mostrare la sua pelle, Juliette. La rabbia è più forte del pudore. Si alza la camicetta fin sopra il reggiseno. Il suo bel corpo di ragazza è costellato di piccole e fitte chiazze violacee, sembrano tante bruciature di sigaretta. “Ma non se ne vanno. Continuano a bruciare”.

L’odore. “Puzza di gas” lo definisce semplicemente Adama Diakite. Seguiamo il percorso dei veleni che sono stati sversati in ben diciotto diversi luoghi della città. Almeno quelli accertati fino ad adesso, in realtà forse molti di più. Adama è uno sfasciacarrozze. Vive con la sua famiglia tra le carcasse di auto arrugginite e le montagne di vecchi copertoni che fiancheggiano una delle arterie periferiche di Abidjan, Abobo Anador. Un lungo cimitero di mezzi che si dipana su una striscia di terra battuta tra l’argine della strada ed il fitto della foresta. “L’ho visto, quella notte, il camion scaricare qui. Il giorno dopo siamo stati presi da vomito, mal di testa, gonfiori di pancia. Non capivamo cosa stesse accadendo. Il governo ci mandò dei farmaci antidiarroici. Non servivano a nulla”.

L’ultima tappa del nostro viaggio sulle tracce dell’odore ci porta ad Ackquèdo, là “discarica autorizzata” di Abidjan. Era qui che i camion avrebbero dovuto sversare tutto il carico tossico della Probo Koala.

Sterminata, infinita piana, resa collinosa dai mucchi di spazzatura che si alzano su strati e strati di altra immondizia. Le nubi dense di fumo nero dell’autocombustione macchiano il cielo. Grandi stormi di aironi bianchi si levano in volo e ridiscendono, contendendosi il cibo tra i rifiuti con gli stormi delle cornacchie. Ma non sono gli uccelli la specie principale che popola questo paesaggio putrido e triste.

L’umanità sprofondata nell’immondizia

– Gli uomini, le donne, i bambini sono molti di più. È qui che vive il popolo della discarica, in baracche che a malapena si distinguono dal pattume sul quale sorgono. Un’intera umanità che sopravvive di tutto ciò che è riciclabile, usabile, rivendibile. China tutto il giorno tra il marciume. Le sagome antiche delle donne africane che camminano aggraziate reggendo sulla testa il loro carico si stagliano in tutta la loro eleganza mentre camminano nelle strade di melma fetida ricavate tra i cumuli. Ma non portano anfore o ceste di frutta, portano enormi sacchi colmi del ricavato della loro ricerca. Ci sono un’infinità di bimbi piccolissimi che ancora non sanno camminare. Alcuni nelle sciarpe di tela legate alla schiena delle madri, altri seduti giocano con il lerciume incuranti delle mosche che li assediano a sciami, posandosi sugli occhi e sulle labbra. Il tanfo è talmente forte che l’aria stessa pare aver acquisito una consistenza densa, appiccicosa e soffocante. Eppure è stato proprio il popolo della discarica di Ackquèdo a riconoscere subito l’odore come estraneo ai miasmi di sempre ed a ribellarsi immediatamente dopo i primi sversamenti dei camion, impedendo che continuassero. Ma c’e’ chi ha pagato

Chi davvero ha pagato e continua a pagare sono le tante, troppe, Bintou. Uno studio ancora approssimativo quantifica in 30mila le vittime degli sversamenti tossici della Probo Koala nel breve periodo, ed in più di 100mila nel medio-lungo periodo. Una stima sicuramente per difetto: nelle bidonville sono molti i senza nome. Quelli ai quali la miseria nega anche un numero su un pezzo di carta. Esseri umani senza volto. Come lo è Malana, 4 anni, seduta nel suo lettino nel reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Treichville ad Abidjan. Il linfoma di Burkitt ha trasformato il suo viso in una massa informe di carne tumida e rigonfia.

È chiamato anche cancro africano perché si manifesta particolarmente dove la mancanza di igiene ambientale e la denutrizione portano all’abbassamento delle difese immunitarie. L’esposizione a sostanze tossiche come i solventi ne favorisce lo sviluppo. L’oncologia dell’ospedale di Treichville non ha radioterapia né stanze sterilizzate, ma chi riesce ad arrivarvi è fortunato. I venti posti letto disponibili sono gli unici della Costa D’Avorio con i suoi più di venti milioni di abitanti, così come i sette oncologi sono i soli in tutto il paese. I farmaci per la chemioterapia vi arrivano soltanto grazie al lavoro di una Ong italiana, “Soleterre, in cooperazione con il “Gruppo di appoggio franco africano” nato all’Istituto Gustave Roussy di Parigi.

La “Soleterre” (ass. umanitaria) e il sorriso di Andrea

– È li che conosciamo Francois, Laetitia, Izaac e gli altri bambini e bambine colpiti dal tumore. Quelli che hanno la forza e la possibilità di alzarsi dal lettino sono tutti nella stanza di ricreazione allestita e seguita sempre dagli operatori di “Soleterre”. Stanno cantando, accompagnando il ritmo di una bella canzone africana con il battere della mani. Un po’ di allegria, di gioco, sono terapia, importante quanto lo sono i farmaci. Ci divertiamo insieme a disegnare ed a colorare uccelli buffi e strampalati.

Due giorni dopo, nella casa dove “Soleterre” dà ospitalità ai genitori ed ai bambini sotto terapia che non avrebbero altro luogo dove andare se, come Andrea, sono arrivati da villaggi lontani. Andrea sorride perché ha fatto amicizia con Laetitia, ospite della casa anche lei. Ora si sente un po’ meno sola e persa. “Ciao Laetitia, ciao Andrea. Je vous donne la demi route”. La mezza strada. È il saluto ivoriano. Un augurio per rincontrarsi. Mezza strada è la metà del percorso che si deve fare a ritroso per ritornare. Mezza strada perché non ci si allontani troppo.

Non siamo poi così lontani noi qui in Italia. Non lo è certo la Acegas del gruppo Hera che fa parte della Acea, primo produttore italiano per i rifiuti trattati, che nel 2009 costituisce la Adria Link, società partecipata in egual misura da Enel Produzione Spa e da Trafigura Elettricity Italia srl (adesso Spa) incurante ed indifferente riguardo alle responsabilità criminali della Trafigura nella tragedia provocata dalla Probo Koala. Certo, l’incuranza e l’indifferenza non sono crimini. Sono “demi route” a metà strada con la complicità.

(Ha collaborato Gabriele Fazio)

Da Il Fatto Quotidiano

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

Si possono fare molti soldi dicendo alle persone sane che sono malate

Si possono fare molti soldi dicendo alle persone sane che sono malate

Così inizia un articolo scritto per il “Britisch Medical Journal” da un giornalista scientifico, un medico di base e un professore di farmacologia clinica, il cui titolo esplicita l’argomento: "Vendere malattie: l’industria farmaceutica e il mercato della malattia".
Gli autori dimostrano, con numerosi esempi, che c’è una costante azione, da parte dell’industria farmaceutica, di medicalizzazione della società, al fine di allargare il mercato.

 

Lo studioso della Sanità Gianfranco Domenighetti così descrive le strategie di allargamento del mercato messe in atto dall’industria e dagli altri anelli della rete.“Anticipazione della diagnosi, screening e altre procedure assimilabili, che tendono ad estendere il dominio della malattia sul piano temporale della vita. Abbassamento della soglia tra normalità e patologia, che tende ad estendere il dominio della vita sul piano quantitativo. Attribuzione della qualifica di patologico a condizioni esistenziali comuni, che tendono ad estendere il dominio della malattia sul piano qualitativo”. La promozione dello screening rappresenta probabilmente “il più grosso business per creare nuovi ammalati”, scrive Domenighetti.


Tipico è lo screening per il PSA (l’antigene prostatico specifico), che è stato proposto a tappeto in Europa e negli USA a maschi cinquantenni, anche in buona salute, con effetti nulli sul controllo della mortalità per tumore alla prostata, con molti effetti negativi derivanti dalla diffusione ingiustificata della chirurgia della prostata e con molti effetti positivi per i produttori dei test e dei farmaci...

L’ALTRO PILASTRO DELLA STRATEGIA DI MARKETING è l’abbassamento della soglia che divide il normale dal patologico. 
Gli esempi li abbiamo sotto gli occhi: la soglia del colesterolo e quella della pressione arteriosa sono diventate talmente mobili verso il basso che si fa fatica a catturare l’ultime limite. Al punto che ormai è frequente sentire cardiologi dire che meno colesterolo si ha e meglio è, stravolgendo la fisiologia e la biochimica, che ci insegnano che questa molecola è essenziale per la stabilità della membrana cellulare e per la sintesi degli ormoni steroidei (ormoni sessuali, cortisolo, DHEA e altri di minor peso).

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]


Dal punto di vista conoscitivo, adottare questo punto di vista significa passare dal concetto di equilibrio dei valori (del colesterolo, della glicemia, della pressione arteriosa, eccetera) a quello di nemici interni da annientare.

 

IL CONCETTO DI SALUTE CHE E’ ALLA BASE NON E’ QUELLO DI EQUILIBRIO
che la persona ricerca in prima persona, ma è quello di difesa dai nemici sia interni che esterni, da realizzarsi con armi che vengono fornite dall’esterno sotto forma di pillole, bisturi e simili.
Ray Moynihan, primo firmatario dell’articolo sopra citato, in un suo recente libro fa notare che la decisione di abbassare la soglia del colesterolo in USA, dopo molte traversie, è stata presa nel 2004 da un gruppo di nove esperti federali, di cui otto hanno interessi con le industrie che producono farmaci per abbassare il colesterolo. Le nuove linee guida, solo negli USA, hanno di colpo creato 25 milioni di malati in più, facendo passare da 12 a 36 milioni le persone che dovrebbero ricevere un farmaco per abbassare il colesterolo.

Per non parlare poi delle linee guida sull’ipertensione, per le quali, nel giro di pochi anni, si è passati da una pressione di 90/140 considerata normale a 120/80.

 

Infine nella primavera del 2003, gli esperti chiariscono che se si raggiungono quei valori la persona deve essere considerata in “pre-ipertensione”. Insomma per questi signori, uno per essere considerato sano, dovrebbe stare sempre sul filo dell’ipotensione!

Anche qui è ovvio che abbassare la soglia significa alzare la prescrizione di farmaci, e comunque medicalizzare uno stato normale.

Fonte: www.ilfattaccio.org

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

ALIMENTI: I 17 CIBI PIU' PERICOLOSI DEL MONDO

Dal pesce palla giapponese alla rana toro della Namibia, sono 17 i cibi più pericolosi del mondo.

E nell'elenco c'è anche un formaggio italiano, il Casu Marzu, che viene colonizzato dalle larve della mosca del formaggio.

Prelibatezze a rischio, tossiche o anche potenzialmente mortali, che rendono ogni morso un'avventura non solo per il palato.

A compilare la lista, pubblicata sull''Independent', è il sito Mr Gamez che ha realizzato un'infografica con i cibi nel mirino, spiegando come mangiarli, quali parti portare in tavola, la provenienza, e alcuni dettagli sul grado di pericolosità.

 

Ecco l'elenco: Fugo (pesce palla) dal Giappone, rana toro della Namibia, Ackee della Giamaica, Sannakji della Corea, Blood Clams (vongole) da Shangai, Hakari (uno squalo) dalla Groenlandia, Casu Marzu dalla Sardegna, Echizen Curage (medusa) dal Giappone, Pangium edule dal Sud est Asiatico, Fesikh dall'Egitto, Cassava dal Sudamerica, Cervello di scimmia dall'Asia, Assenzio dall'Europa,

Bacche di sambuco, Anacardi, Foglie di rabarbaro e infine Frutta stella o Carambola.

 

Roma, 9 mar. (AdnKronos Salute) 16:43

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

QUINOA: TUTTE LE PROPRIETA' SCIENTIFICAMENTE PROVATE

Quinoa: tutte le proprietà scientificamente provate

 

La quinoa è uno pseudo cereale e un alimento senza glutine con delle caratteristiche nutrizionali davvero interessanti. Infatti oltre ad essere gluten-free la quinoa è una preziosa fonte di proteine e di fibre e contiene anche sali minerali come calcio e ferro.

Inoltre la quinoa contiene tutti i 9 aminoacidi essenziali necessari al funzionamento del nostro organismo (istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina e triptofano), presentando nel complesso un buon equilibrio tra proteine e carboidrati.

La ricerca scientifica negli ultimi anni appare sempre più interessata ad approfondire i benefici per la salute della quinoa, un alimento che da secoli fa parte dell’alimentazione delle popolazioni sudamericane. Scopriamo quali sono i benefici della quinoa che la scienza ha confermato.

1) La quinoa è ricca di antiossidanti

I ricercatori suggeriscono che aggiungere la quinoa o il grano saraceno ai prodotti senza glutine accresce significativamente il loro contenuto di polifenoli rispetto alla composizione dei prodotti gluten-free più comuni composti da riso, mais e fecola di patate. I prodotti a base di quinoa contengono più antiossidanti rispetto ai prodotti a base di frumento o ad alcuni prodotti senza glutine. Qui lo studio sulla quinoa pubblicato da Food Chemistry.

2) La quinoa ha eccellenti proprietà nutritive

Lillian Abugoch James, esperta dell’Università del Cile, ha studiato la composizione chimica e nutrizionale della quinoa e ne ha evidenziato le importanti proprietà nutritive, dalla ricchezza di amminoacidi alla presenza di vitamina E. Qui lo studio pubblicato in Advances in Food and Nutrition Research.

3) La quinoa è una fonte di calcio

Anne Lee, esperta del Columbia University Celiac Disease Center ha scoperto che il profilo nutrizionale delle diete senza glutine risultava migliore con l’aggiunta della quinoa nei pasti principali e negli snack. I maggiori vantaggi riguardavano l’aumento di sali minerali come il calcio, delle proteine e delle fibre. Qui lo studio pubblicato sul Journal of Human Nutrition and Dietetics.

4) La quinoa è d’aiuto contro il diabete

Secondo gli esperti la quinoa è un alimento utile per la gestione degli stadi iniziali del diabete di tipo 2. Gli scienziati dell’Università di San Paolo, in Brasile, hanno scoperto che la quinoa è molto ricca di un antiossidante chiamato quercetina, che le dà il potenziale per diventare un alimento utile all’interno delle terapie alimentari per gestire il diabete di tipo 2 e l’ipertensione ad esso associata. Qui lo studio pubblicato sul Journal of Medicinal Food.

5) La quinoa è utile per controllare l’appetito

La quinoa è molto saziante e può essere utile per controllare l’appetito. Una ricerca dell’Università degli Studi di Milano ha messo a confronto grano saraceno, avena e quinoa per valutare l’alimento più promettente dal punto di vista del controllo dell’appetito. La quinoa, come l’avena e il grano saraceno, ha rivelato un indice saziante maggiore rispetto al riso e al frumento. Qui lo studio pubblicato sul British Journal of Nutrition.

6) La quinoa è molto digeribile

I ricercatori italiani si sono occupati anche di valutare la digeribilità della quinoa e di altri alimenti senza glutine. Il loro scopo era quello di valutare l'effetto dei diversi alimenti sulla glicemia postprandiale e la risposta insulinica, oltre che di misurare il livello dei trigliceridi dopo i pasti. La quinoa si è distinta nello studio per la produzione di livelli di trigliceridi inferiori rispetto ad altri prodotti come pasta e pane senza glutine presi in considerazione. Qui lo studio pubblicato sull’European Journal of Nutrition.

7) La quinoa è un’importante fonte di fibre

La quinoa è molto ricca di fibre. Uno studio ha preso in considerazione quattro varietà differenti di quinoa e ha rilevato una presenza di fibre compresa tra 10 e 16 grammi per 100 grammi di quinoa cruda. Nello specifico il contenuto di fibre solubili è di 1,5 grammi ogni 100 grammi di prodotto. Consulta qui lo studio pubblicato da Food Science and Technology.

8) La quinoa contiene tutti gli amminoacidi essenziali : meravigliosa!

Le proteine sono composte da amminoacidi. Alcuni amminoacidi vengono chiamati essenziali perché il nostro corpo non li produce. Dobbiamo dunque introdurli con l’alimentazione. La quinoa è un alimento eccezionale dal punto di vista del profilo proteico dato che contiene tutti gli amminoacidi essenziali di cui il nostro corpo ha bisogno. 100 grammi di quinoa cotta contengono circa 4,5 grammi di proteine. Consulta qui i valori nutrizionali della quinoa pubblicati dalla FAO.

 

9) La quinoa ha un indice glicemico basso

La quinoa ha un indice glicemico pari a 53 secondo i dati pubblicati online dall’Università di Sydney. Si tratta di un indice glicemico che viene considerato basso. Può essere utile anche tenere conto che 150 grammi di quinoa cotta contengono 25 grammi di carboidrati e hanno un carico glicemico pari a 13.

10) La quinoa può migliorare il metabolismo

Secondo alcuni studi preliminari la quinoa potrebbe aiutare il nostro organismo a migliorare le funzioni metaboliche. Si tratta di un argomento ancora da approfondire per comprendere al meglio se la quinoa possa aiutare a ridurre i livelli di trigliceridi, di insulina e di zuccheri nel sangue e se sia in grado di alleviare gli effetti negativi del fruttosio in una dieta che ne preveda un elevato contenuto. Qui e qui due studi sull’argomento.

Marta Albè

 

 

dove trovarla

 

La quinoa (Chenopodium quinoa) è una pianta erbacea appartenente alla stessa famiglia di spinaci e barbabietole, ma spesso scambiata per un cereale, per via dei suoi chicchi che la rendono molto simile a tale categoria alimentare e vegetale.

Per gli Inca rappresentava un alimento tanto prezioso da essere soprannominata "Madre di tutti i semi". La quinoa è un alimento benefico e molto versatile in cucina.

Scopriamone dunque le numerose proprietà benefiche e alcuni dei possibili utilizzi.

Le proprietà della quinoa

 

Povera di grassi saturi e colesterolo, la quinoa è una buona fonte di folati e un'ottima fonti di magnesio. Contiene tutti i 9 aminoacidi essenziali necessari al funzionamento del nostro organismo (istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina e triptofano), presentando nel complesso un buon equilibrio tra proteine e carboidrati. Il suo contenuto proteico è superiore a quello di riso, miglio e grano.

 

E' inoltre un'importante fonte di riboflavina (vitamina B2), ritenuta in grado di ridurre la frequenza degli attacchi di emicrania e di favorire i processi metabolici delle cellule muscolari e cerebrali. Le saponine contenute nella quinoa sono considerate capaci di promuovere la guarigione delle lesioni della pelle.

 

La quinoa non contiene glutine e può essere consumata con tranquillità da chi soffre di celiachia o di intolleranza ad esso. Oltre ad alcune vitamine del gruppo B, la quinoa contiene vitamina C e vitamina E, che svolge un'importante funzione protettiva nei confronti dell'apparato circolatorio e dei tessuti corporei, grazie alla sua capacità di contrastare i radicali liberi.

La quinoa è nutriente e non eccessivamente calorica. Presenta infatti un apporto di 368 calorie ogni 100 grammi. In 100 grammi di quinoa sono presenti 4,6 milligrammi di ferro, 11,49 grammi di proteine, 47 milligrammi di calcio eben 197 milligrammi di magnesio (quasi il 50% della razione giornaliera consigliata).

 

Gli utilizzi della quinoa

Si raccomanda di sciacquare la quinoa prima di passare alla sua cottura, al fine di eliminare le tracce di saponine presenti sui suoi chicchi. Ciò permetterà che i chicchi di quinoa non conservino un sapore amaro. Le saponine della quinoa vengono utilizzate in Sudamerica per la preparazione di detergenti naturali per il bucato. Gli steli della quinoa vengono impiegati artigianalmente per la tintura dei tessuti.

Esistono tre maggiori varietà di quinoa, che si contraddistinguono per il colore dei loro chicchi: rosso, giallo o nero. Tutte e tre le varietà possono essere utilizzate per la preparazione di pietanze sia dolci che salate, in quanto il gusto della quinoa si adatta tranquillamente a sposarsi con gusti differenti.

 

I chicchi di quinoa possono essere macinati fino ad ottenere una farina completamente priva di glutine. In alcuni negozi di prodotti biologici è possibile reperire della farina di quinoa già macinata, da utilizzare per la preparazione di piatti sia dolci che salati. In cucina i chicchi di quinoa possono essere cotti in acqua pari almeno al doppio del loro volume, con lo stesso procedimento che si utilizzerebbe per la pasta.

La durata della cottura può variare dai 10 ai 15 minuti. A questo punto la quinoa può essere scolata e condita a piacere, con olio e i propri ingredienti preferiti. Sono ottimi gli abbinamenti della quinoa con le verdure e con i legumi. Con i chicchi di quinoa già cotti possono essere preparate delle crocchette o dei burger vegetali. Possono inoltre essere utilizzati per il ripieno di verdure come pomodori, peperoni e zucchine.

Per quanto riguarda le pietanze dolci, la quinoa può essere utilizzata per la preparazione di biscotti o abbinata a della frutta secca o essiccata, come ad esempio uvetta e nocciole, per ottenere dei piccoli dessert al cucchiaio.

I chicchi di quinoa già cotti possono essere aggiunti al muesli della colazione. Si trovano inoltre in commercio nei negozi di prodotti biologici dei fiocchi di quinoa, ricchi di fibre e privi di dolcificanti aggiunti, adatti ad essere utilizzati per la colazione.

Dove trovare la quinoa

La quinoa è solitamente venduta all'interno di sacchetti trasparenti da 250 o da 500 grammi reperibili tra gli scaffali dei supermercati accanto ai cereali (anche se, come già indicato, la quinoa non è un cereale, pur prevedendo una cottura simile), oppure nelle erboristerie, nei negozi di prodotti biologici e di alimentazione naturale, oltre che online e nelle botteghe del commercio equo. Può essere infine reperibile nei negozi, solitamente di prodotti biologici, che vendono esclusivamente alimenti sfusi.

 

Marta Albè

Burger di quinoa: 10 ricette vegetali per tutti i gusti

 

Burger vegetali alla quinoa, ecco come prepararli. La quinoa è un ingrediente ricco di proteine vegetali e di sali minerali, dalle proprietà nutritive più affini a quelle dei legumi piuttosto che ai cereali, anche se in cucina viene utilizzata e cotta proprio come un cereale.

Potrete scegliere la quinoa come ingrediente principale per preparare i vostri burger vegetali fatti in casa, insieme a legumi lessati, patate e carote cotte, verdure di stagione grattugiate o affettate a cubetti. Ecco una raccolta di ricette per preparare i burger vegetali alla quinoa.

1) Burger di quinoa vegan e senza glutine

La quinoa è completamente priva di glutine. Quindi potrete utilizzarla per preparare un burger che sia allo stesso tempo privo di ingredienti di origine animale e senza glutine. Tra gli altri ingredienti di origine animale vi serviranno anche barbabietola rossa e hummus di ceci. Qui la ricetta completa.

 

2) Burger di quinoa e fagioli

Potrete preparare il vostro burger vegetale abbinando alla quinoa i fagioli. La purea di fagioli vi aiuterà a legare tutti gli ingredienti, tra cui vi serviranno mandorle, pomodorini e friggitelli, paprika e erbe aromatiche. Qui la ricetta completa.

 

3) Burger di quinoa e zucchine

Nella preparazione dei vostri burger vegetali potrete scegliere diversi ortaggi in base alle stagioni. In primavera ed estate andranno benissimo le zucchine, a cui aggiungerete carote, prezzemolo, basilico e farina di mais. Qui la ricetta completa.

 

4) Burger di quinoa con carote e patate

Le patate lessate e schiacciate in questo burger vegetale vi aiuteranno ad amalgamare e a legare tutti gli altri ingredienti, insieme alle carote. Vi serviranno anche quinoa cotta, zucchine, sale, olio per la cottura e pane grattugiato. Qui la ricetta completa.

 

5) Burger di quinoa ai semi di sesamo

Con la quinoa, i semi di sesamo e tante verdure fresche e di stagione tagliate a dadini potrete preparare degli ottimi burger vegetali che piaceranno agli amici e a tutta la famiglia. Vi serviranno anche fagioli cannellini, curcuma e erbe aromatiche, magari del vostro orto. Qui la ricetta completa.

 

6) Burger vegetale con quinoa e broccoli

Potrete preparare un burger vegetale abbinando alla quinoa le cimette di broccoli e di cavolfiore. Vi serviranno anche patate lessate, coriandolo tritato finemente, fiocchi di avena biologici e peperoncino se amata il gusto piccante, altrimenti potrete omettere questo ingrediente. Qui la ricetta completa.

 

7) Burger di quinoa alla paprica

Tra gli ingredienti che potrete scegliere per insaporire i vostri burger alla quinoa ecco la paprica. Potrete utilizzare la paprica piccante o la paprica affumicata, a seconda dei vostri gusti. Vi serviranno anche patate e carote da lessare o da cuocere al vapore. Qui la ricetta completa.

 

8) Burger di quinoa e verdure

Per preparare questi burger di quinoa 100% vegetali scegliete un mix di verdure di stagione da tagliare a cubetti o da grattugiare. Per comporre il burger vi serviranno quinoa lessata e fagioli cannellini già cotti. Sale, pepe e curcuma per insaporire, olio extravergine per la cottura. Qui la ricetta completa.

 

9) Burger di quinoa e amaranto

Ecco un burger vegetale davvero speciale che potrete preparare abbinando la quinoa all'amaranto. Troverete facilmente entrambi gli ingredienti nei negozi di prodotti biologici e in alcuni supermercati. Vi serviranno anche delle verdure di stagione per completare la preparazione. Qui la ricetta completa.

 

10) Burger di quinoa e noci

Volete abbinare della frutta a guscio ai vostri burger vegetali di quinoa? Ecco allora l'idea di scegliere le noci per dare croccantezza alla vostra preparazione. Vi serviranno anche riso integrale, farina integrale, acqua e olio extravergine d'oliva. Qui la ricetta completa.

 

Marta Albè

www.greenme.it

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli