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AIUTARE E PRENDERSI CURA DI UNA PERSONA TRISTE

AIUTARE E PRENDERSI CURA DI UNA PERSONA TRISTE

 

La tristezza, come la felicità, fa parte della vita. Non potrebbero esistere l’una senza l’altra. A ognuno di voi probabilmente è capitato di avere a che fare con una persona triste almeno una volta nella vita. Come fare per aiutare una persona triste?

Alcune persone sono molto brave nel dare conforto a chi sta soffrendo. Altri invece non sanno davvero come comportarsi e quasi rimangono paralizzate di fronte ad una persona triste. A volte chi è triste ha bisogno di essere lasciato un solo, mentre altre volte vorrebbe un po’ di compagnia, anche se forse non ha il coraggio di chiederlo.

La cosa più importante da fare prima di decidere di aiutare una persona triste è chiederle se ha davvero bisogno di noi. Aiutare gli altri solo quando lo vogliono davvero è fondamentale per essere davvero utili alle loro esigenze e per scoprire come supportarli nel modo giusto.

Certe persone di fronte a chi è triste non sanno davvero cosa fare e come reagire. C’è chi, troppo empatico, si lascia trascinare dalla tristezza dell’altro e cade in un vortice che non consente a nessuno dei due di risollevarsi. Ma c’è anche chi decide di fingere che va tutto bene e che la tristezza dell’altra persona sia solo qualcosa di passeggero che non lo riguarda minimamente.

A volte la tristezza si trasmette in maniera così forte da una persona all’altra che il rischio è quello di ritrovarsi in breve tempo in una vera e propria valle di lacrime. E’ giusto piangere. E' giustissimo sfogarsi quando si è tristi, ma ad un certo punto, se notate che la persona che sta soffrendo non riesce proprio a risollevarsi, forse è giunto davvero il momento di reagire e di entrare in gioco per darle un po’ di conforto e per strapparle un sorriso.

Però non dobbiamo abusare della tristezza degli altri e non dobbiamo nemmeno violarla. Chi è triste ha il pieno diritto di esserlo. Ciò non toglie che possiamo essere d’aiuto alle persone tristi per fare in modo che entrino in contatto con un punto di vista diverso sulla situazione che stanno vivendo e per aiutarle a ritrovare il coraggio di reagire che forse hanno perso.

Cosa possiamo fare, nel concreto, per prenderci cura di una persona triste?

Ce lo mostra John Saddington, un giovane illustratore di San Francisco che ha pubblicato sul suo sito web delle immagini dedicate alle persone tristi e a chi vorrebbe aiutarle. Queste illustrazioni davvero tenere stanno facendo il giro del Web. Mentre a volte chi è triste vorrebbe concedersi un momento di solitudine, altre volte la vicinanza e qualche coccola in più sono un’ottima soluzione per sentirsi subito un po’ meglio.

Le illustrazioni ci fanno capire che una persona triste potrebbe semplicemente avere bisogno di un momento di relax, di un abbraccio che le dia conforto e di qualcuno che si prenda cura di lei portandole qualcosa da mangiare e da bere.

Ecco cosa ci insegnano le fantastiche illustrazioni dedicate alle persone tristi e a chi vorrebbe aiutarle, con tanta tenerezza e con un pizzico di umorismo.

1) Srotolare e stendere una coperta per terra

 

2) Prendere in braccio la persona triste

 

3) Farla sdraiare sulla coperta

 

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4) Avvolgerla nella coperta

 

5) Portarla sul divano

 

6) Abbracciarla

 

7) Scegliere il suo film preferito

 

8) Darle qualcosa di buono da mangiare

 

9) Portarle da bere

 

10) Renderla felice

 

E soprattutto permetterle di sfogarsi, se vuole, e di raccontarci il vero motivo per cui si sente triste. Parlare dei problemi, anche con qualche lacrima, aiuta tutti a stare un po’ meglio.

Marta Albè

www.greenme.it

 

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I LED DANNEGGIANO LA RETINA – Studi scientifici lo dimostrano

I LED DANNEGGIANO LA RETINA – Studi scientifici lo dimostrano

 

Le lampade a LED sono diventate famose per essere il miglior modo di risparmiare energia elettrica e costituiscono anche i monitor di smartphone, tablet e pc.

Ma sono davvero sicure le luci a LED?

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Ci sono diverse ricerche che spiegherebbero il perché di tanti disturbi a seguito di un’esposizione prolungata a queste luci moderne. Una ricerca sulla vista della Complutense University di Madrid segnala che l’esposizione alle luci LED può causare danni irreparabili alla retina dell’occhio romano.
L’allarme è stato lanciato anche dall’Agenzia francese per gli alimenti, l’ambiente e la sicurezza, è stata diffusa anche in Italia dall’Aduc, l’Associazione per i diritti dei consumatori e degli utenti: “Le lampade a led compromettono la vista degli adulti ma soprattutto quella dei bambini. Il sistema di illuminazione che fa uso dei diodi luminosi, LED appunto, potrebbe danneggiare in modo irreversibile la retina dell’infante e, comunque, sembra essere nociva anche per la salute dei grandi.” [2] [3]

Rispetto alle normali lampadine, infatti, questo sistema luminoso è di 1000 volte superiore e la luce blu è di tipo direzionale, non diffusa, quindi più critica per la salute degli occhi. Lo studio condotto dall’agenzia d’oltralpe, l’AFSSA, sconsiglia dunque l’utilizzo di luci a led nelle camerette dei più piccoli ma anche negli ambienti domestici, lavorativi e in quelli pubblici dove si trascorrono numerose ore.

Alcuni studi dimostrano che questi luci a led disturbano anche il sonno e provocano uno stato di tensione e stress biologico.

Un’esposizione prolungata e continua a questo tipo di luce (dai monitor dei computer, cellulari, schermi televisivi, luci interne ed esterne) può essere sufficiente a danneggiare le retine.


Lampadine a LED

“Questo problema va progressivamente peggiorando, perché gli esseri umani vivono più a lungo e i bambini utilizzano dispositivi elettronici fin dalla più tenera età anche per i compiti scolastici” evidenzia la dott.ssa Sánchez-Ramos.
Le sue osservazioni partono da uno studio del 2012 a cui lei ha partecipato come coautrice, pubblicato sul giornale “Photochemistry and Photobiology”. Tale studio ha riscontrato che le radiazioni da LED possono causare danni significativialle cellule dell’epitelio pigmentato retinico ottenute in vitro.






Questa non è la prima volta che le fonti di luce a risparmio energetico sono state poste sotto osservazioni per ragioni di sicurezza. Le lampade CFL (compatte fluorescenti, per capirci sono quelle a risparmio energetico), ad esempio, sono state criticate per il contenuto di mercurio e per gli alti livelli di raggi ultravioletti emessi dalle stesse.

La Sánchez-Ramos sottolinea che gli uomini di oggi hanno gli occhi spalancati per 6.000 ore all’anno e sono esposti a luci artificiali per la maggior parte del tempo: questo nel lungo termine porta dei danni enormi soprattutto nei soggetti più sensibili come bambini e anziani.

Come sempre le ricerche arrivano dopo che i prodotti sono messi sul mercato. Dopo la grande campagna d’informazione sull’efficacia energetica delle lampadine a led e gli incentivi alle amministrazioni per passare al nuovo sistema d’illuminazione. Fra qualche anno accadrà come successo per l’amianto e le amalgame in mercurio: dopo che chi si doveva arricchire si è arricchito a scapito della salute dei cittadini, ci faranno pagare per rimuovere i dispositivi dannosi (facendo così arricchire qualcun’altro).


http://www.dionidream.com/i-led-danneggiano-la-retina-studi-scientifici-dimostrano/


Fonti scientifiche

[1] LED lights ruin retinas, researchers say

[2] Effets sanitaires des systèmes d’éclairage utilisant des diodes électroluminescentes (LED)

[3] Led. Possibili effetti dannosi per la salute

[4] Studio Scientifico dimostra che Tablet e PC TOLGONO il sonno

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PROVERBI DA TUTTO IL MONDO

PROVERBI DA TUTTO IL MONDO

SALUTIAMO TUTTI I POPOLI DELLA  TERRA!

Lo straniero è come un fratello che non hai mai incontrato. Sudan

Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco. Proverbio cinese

Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi camminare lontano, cammina insieme. Kenya

Siamo viandanti e andiamo per la stessa strada: saremmo stupidi, se non ci aiutassimo. Cile

Se incontri qualcuno senza un sorriso, regalagli uno dei tuoi. Myanmar

Quando l’uomo pensa, Dio sorride. Proverbio ebraico

Quando c'è una meta anche il deserto diventa strada  Tibet

 

Un bacio è come bere acqua salata: bevi e la tua sete aumenterà. Proverbio cinese

Un nemico intelligente è meglio di un amico stupido. Senegal

 

Il seme non può germogliare verso l'alto ...senza che al tempo stesso le sue radici si estendano verso il basso.
Proverbio egiziano

A chi più amiamo, meno dire sappiamo. Proverbio inglese

Acqua che non devi bere, lasciala scorrere. Colombia

 

Al mattino gli uccelli volano via, ma la sera ritornano tutti al nido. Congo

Anche il pulcino dell’oca galleggia. Proverbio arabo

Anche la mucca nera fa il latte bianco. Guinea

Assicurati che la candela sia accesa, prima di spegnere il fiammifero. Antille

Baci avuti facilmente si dimenticano facilmente. Proverbio inglese

Buttate in mare un uomo fortunato e tornerà a galla con un pesce in bocca. Proverbio arabo

C’è un tempo per pescare e un tempo per asciugare le reti. Cina

Chi ama il suo cane deve amare anche le sue pulci. Congo

Chi non ha un passato, non ha un futuro. proverbio ebraico

Chi non sa comprendere uno sguardo, non potrà capire lunghe spiegazioni. Proverbio arabo

Chi paga il musicista, sceglie la musica. Proverbio scozzese

Chi scava un fosso con cattiveria, ci finisce dentro  Proverbio arabo

Chi si sveglia presto, ha l'aiuto di Dio. Colombia

Ciascuno conosce il proprio dolore. Zambia

Cieco è l’uomo senza libri. Islanda

 

Con il gallo o senza il gallo gli dei fanno sempre il nuovo giorno. Proverbio cinese

Con la carta non si può avvolgere il fuoco. Cina

Corvi con corvi non s'accecano tra loro. Proverbio ungherese

Da oriente ad occidente, la propria casa è la migliore. Vietnam

Dove si pialla cadono i trucioli. Proverbio tedesco

È meglio accendere una candela che maledire l'oscurità. Cina

È viaggiando che si trova la saggezza. Sri Lanka

Fai del bene e gettalo nel mare  Proverbio arabo

Hai un dente solo? Sorridi almeno con quello!  Madagascar

I bambini sono la luna che splende.  Tanzania

I corvi sono dappertutto ugualmente neri. Cina

Il chiodo che sporge va preso a martellate. Giappone

I tatuaggi sulla schiena sono gli altri ad ammirarli. Congo

Il Buddha di ognuno è il migliore. Proverbio cinese

Il fiore non ha né davanti né didietro. Afghanistan

Il forestiero è forestiero solamente un giorno. Hawaii

Il fiume si ingrossa a causa dei piccoli ruscelli. Congo

Il giovane cammina più veloce dell'anziano, ma l'anziano conosce la strada. Sudan

Il vuoto dà la strada al pieno. Proverbio arabo

In tempi di carestia, le patate non hanno buccia.  Proverbio tedesco

In visita dagli altri, apri gli occhi, non la bocca. Congo

La farfalla non conta gli anni, ma gli istanti: per questo il suo breve tempo le basta. Senegal

La luna e l’amore, quando non crescono calano. Proverbio cinese

L’amore è cieco, ma sa vedere da lontano. Proverbio russo

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Lancia il tuo cuore davanti a te, e corri a raggiungerlo. Proverbio arabo

La pazienza è un albero: le radici sono molto amare, ma i frutti dolcissimi. Proverbio Tuareg.

La persona che parte per un viaggio, non è la stessa persona che torna. Cina

Le parole buone sono come la pioggia che bagna il terreno. Egitto

Le rane nel pozzo ignorano l'oceano. Giappone

Lo straniero è come un fratello che non hai mai incontrato. Sudan

La rana non s'ingozza mai di tutta l'acqua dello stagno In cui vive.  Proverbio Sioux

Le due migliori cure che ci siano sono una bella risata e una lunga dormita. Irlanda

L'esempio degli antenati è come una bisaccia per il giovane viandante. Egitto

L'intelligenza è ricchezza. Kenya

L’ospite non invitato è peggio di un tataro. Proverbio russo

L'uccello vola nell'aria ma la sua mente è sulla terra. Senegal

Meglio avere meno tuoni nella bocca e più luce nella mano. Navajo

Meglio un passero in mano che cento a volare. Proverbio spagnolo

Mettiti in cammino anche se l'ora non ti piace. Quando arriverai l'ora ti sarà comunque gradita. Proverbio Tuareg

Non amare è un lungo morire. Proverbio indiano

Noi non ereditiamo la terra dai nostri genitori, ma la prendiamo in prestito dai nostri figli. Kenia

Non aspettarti ninfee in ogni stagno. Proverbio indiano

Non gettare la pietra nel pozzo dopo averci bevuto. Proverbio arabo

Non gettare il bastone prima di aver attraversato lo stagno. Camerun

Non puoi cavare farina da un sacco di carbone. Proverbio arabo

Non piantare la tua vigna al lato della strada: chiunque vi passi, se ne prenderebbe un grappolo. Cile

Non sappiamo se vinciamo o se perdiamo, ma possiamo sempre far festa. Malesia

Non serve a niente correre, bisogna partire a tempo. Proverbio francese

Non si può spezzare l’acqua con la spada. Laos

Non temere di avanzare lentamente, abbi solo paura di fermarti. India

Non si deve chiedere al sale di essere dolce. Camerun

Non si insegna a nuotare al pesce. SudAfrica

Parole sdolcinate, delizia degli sciocchi. Giappone

Per chi è affamato, il pane cuoce sempre lentamente. Afghanistan

Per quanto alta sia la montagna, un sentiero vi si trova. Afghanistan

Popolo senza educazione è come cibo senza sale. Etiopia

Prima di giudicare una persona cammina nei suoi mocassini per tre lune. Indiani d'America

Prova a ragionar sull’amore e perderai la ragione. Proverbio francese

Quando i pesci piangono, nessuno vede le loro lacrime. Sierra Leone

Quando la memoria va a raccogliere i rami secchi, torna con il fascio di legna che preferisce. Proverbio africano

Quando parli, parla a chi capisce. Senegal

Quando un elefante combatte, è l'erba che soffre. Kenya

Quello che hai visto ricordalo perché quello che non hai visto ritorna a volare nel vento. Navajo

 

Rivolgi il viso verso il sole: ogni ombra cadrà alle tue spalle. Proverbio Maori

 

Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco. Proverbio cinese

Se il tuo vicino ti odia, sposta la porta della tua casa. Proverbio arabo

Se muoiono i sogni muoiono le leggende! Se muoiono le leggende muore ogni grandezza! Indiani d’America

Se non sai da dove vieni, non sai mai dove stai andando. Guyana

Se porti un paniere di uova non danzare. Gabon

Sermone e melone, ogni cosa al suo momento. Francia

Si esagerano i torti del figlio del vicino e nulla si dice del proprio. Congo

Tutto ciò che è scritto sulla fronte, viene sempre visto  Proverbio arabo

Una goccia di catrame rovina una botte di miele. Proverbio russo

Una mamma non si arrabbia mai: con una mano punisce il figlio, con l'altra lo carezza. Togo

Una mela non cade mai troppo lontano dal suo albero Proverbio arabo

Una piccola nuvola non può nascondere molte stelle. Australia

Una tempesta di sabbia passa, le stelle rimangono. Proverbio arabo

Un cane non inciampa due volte contro la stessa pietra. Congo

Un giorno miele, un giorno cipolle. Egitto

Un visitatore prudente e accorto apre gli occhi, ma non la bocca. Tanzania

Vede più lontano un vecchio seduto che un giovane in piedi.  Proverbio africano

La natura della pioggia è sempre la stessa, eppure fa nascere spine nel pantano e fiori in un giardino.  Proverbio arabo

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IL CERVELLO UMANO E' NATURALMENTE PREDISPOSTO AL TRASCENDENTE

Neuroteologia: Una nuova scienza?

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Ai Credenti la preghiera puo' apparire come un misterioso "mix" di adorazione, gratitudine, sofferenza e speranza, ma la Scienza preferisce le cose tangibili e quindi soggette a misurazioni, analisi e spiegazioni.
Due Ricercatori dell'Università della Pennsylvania hanno messo sotto esame il culto ed hanno trovato, nei meandri del cervello umano, l'evidenza di un "macchinario della trascendenza" che permette ai credenti di gettare uno sguardo sul divino.
Utilizzando tecnologie avanzate per "mappare" l'attività cerebrale durante esperienze spirituali, Andrew B. Newberg ed Eugene D'Aquili, hanno indagato su particolari regioni del cervello ed hanno concluso che Dio potrebbe essere un
"componente dell'harware che si trova all'interno della scatola cranica ".

 


Nel loro libro "Why God Won't Go Away: Brain Science and The Biology of Belief", essi affermano:

"La nostra ricerca non ci ha dato altre scelte: i Mistici potrebbero aver ragione".

Gli Autori non voglion con ciò dimostrare l'esistenza di Dio ma, cosa rimarchevole per degli Scienziati, non lo vogliono nemmeno escludere del tutto, piuttosto essi vogliono incoraggiare la gente ad esplorare i propri sentimenti ed le loro opinioni circa Scienza e Religione, per capirle meglio.
Newberg é Professore di Radiologia e D'Aquili lavorò con lui, sempre presso l'Università della Pennsilvania in qualità di Psicologo, fino alla sua morte avvenuta nell'Agosto '98. Egli spese gli ultimi sei anni della propria vita, in ricerche tese alla pubblicazione del libro, usando traccianti radioattivi per "mappare" l'attività cerebrale di alcuni religiosi (suore Cattoliche e Monaci Buddisti) durante la meditazione grazie ad una sofisticata apparecchiatura (SPECT= single-photon emission computed tomography) normalmente utilizzata per diagnosticare tumori ed altre malattie degenerative cerebrali.
L'attività cellulare del cervello viene visualizzata su uno schermo ove é possibile dedurre, in base ad una scala di colori, quali aree (ovvero quali gruppi di neuroni) stiano funzionando nel momento in cui si compie una determinata azione o, addirittura, si stia pensando. La loro ricerca ha dimostrato che alcune zone, deputate a stabilire i confini fra il "sè" e l'esterno del nostro corpo, appaiono cambiare drammaticamente in coloro che pregano o meditano.

Le scansioni cerebrali, mostrano che i credenti perdono gradualmente il senso del "sè" e che sperimentano una sensazione di spazio infinito ed eternità, o di un vuoto senza spazio e senza tempo. Casualmente, ciò coincide esattamente con le sensazioni comunemente descritte da persone che raccontano le proprie emozioni quando la preghiera o la meditazione li porta più vicini a Dio o ad una realtà più elevata. Gli scienziati sono andati ancora più avanti e nel monitorare due piccole aree della corteccia cerebrale (l'area d'associazione dell'attenzione e quella dell'orientamento), hanno scoperto vari gradi di queste sensazioni di distacco, di mancanza di tempo e di spazio, stanti ad indicare un vasto spettro di sensazioni crescenti, man mano che costoro si immergono sempre più nell'esperienza spirituale.

All'apice di questa scala, essi dicono esservi "uno stato di pace totale, fatto di consapevolezza che va aldilà dell'oggettivo e del soggettivo" che essi chiamano "L'essere unico ed assoluto". Newberg e D'Aquili ipotizzano che tutte le religioni del mondo potrebbero trarre le loro origini dalle diverse interpretazioni culturali di questo stato mentale ed aggiungono: "Tutte le Religioni, percio', sono degne di rispetto. Nessuna di esse possiede esclusivamente la vera realtà, ma tutte -se praticate al meglio- conducono il cuore e la mente nella giusta direzione." 
Gli Autori continuano affermando che l'evidenza suggerisce che non é il cervello ad inventarsi questo supremo stato religioso, ma che invece lo si trova già bell'e fatto. Il pensiero scientifico comune, afferma che la religione emerge da "..un processo cognitivo basato su una logica errata e da deduzioni scorrette. In parole povere, proviamo paura ed abbiamo bisogno di conforto, sicche' ci inventiamo di sana pianta un potente protettore celeste.
Un approccio neurologico, suggerisce che Dio NON E' il prodotto di un processo cognitivo-deduttivo, ma che venne invece "scoperto" in un incontro mistico e spirituale, reso palese alla coscienza umana attraverso la "macchina trascendentale" della mente."


Il libro "Perché Dio non andrà mai via" é stato scritto in collaborazione con lo scrittore Vince Rause ed é stato ripubblicato lo scorso Aprile con un nuovo epilogo, a cura dei "Ballantine Books". La prima edizione era dell'anno precedente.
Fin'ora la Scienza aveva visto il Misticismo come il prodotto di menti illuse o distorte, attribuendo le visioni dei grandi Santi o dei Profeti a malattie mentali, o a crisi apoplettiche. Le ricerche di Newberg e D'Aquili invece, mostrano che la mente umana, piuttosto che funzionar male,
E' MISTICA PER PREDISPOSIZIONE NATURALE!


"Riteniamo che questo senso di concretezza suggerisca fortemente che i racconti dei mistici non siano indicativi di malattie mentali, ma che siano invece l'esatto e prevedibile effetto neurologico, dovuto ad una mente coerente ed equilibrata, che si proietta verso un piano di esistenza spirituale."


La fisiologia cerebrale può anche dirci molto su come si siano formati i miti e ci fa capire come essi siano così simili in culture diverse. Gli Autori sottolineano come le Vergini/Madri, le espulsioni dai paradisi, gli eroi che muoiono e risorgono, si originano dall'uso degli stessi strumenti cerebrali che normalmente gli esseri umani utilizzano per capire il mondo fisico. Principalmente si tratta di un meccanismo di sopravvivenza, dato che, come spesso avviene con i problemi terreni, il cervello reagisce alle paure, trasformandole in un sistema di opposti: uomo contro leopardo, vita/morte, inferno/paradiso, buono/cattivo, ecc. Le spiegazioni che riconciliano simili opposti danno sollievo, ed al limite, l'estasi.


"Queste rapide acquisizioni -continuano gli Autori- sono successivamente rinforzate da positive risposte emotive, che partono dalla regione limbica (area molto primitiva del cervello), che controlla le emozioni. Noi crediamo che tutti i miti eterni traggano la loro forza da lampi d'intelligenza, per così dire, <neurologicamente autorizzati>. Anche la similarità dei riti in varie culture, trarrebbe origine dal cervello: suoni ritmici, frasi ripetute, mantra o preghiere, movimenti coreografici e persino certi odori sembrano in grado di produrre reazioni in zone cerebrali che generano emozioni di tipo spirituale. Quando il rito religioso é efficace -ma non sempre é così- esso predispone il cervello a sintonizzare le sue percezioni emotive e cognitive del "sè" in un modo che le persone religiose interpretano come un accorciamento delle distanze fra sè stessi e Dio."
In un modo molto peculiare, questo libro cerca di gettare un ponte fra le sponde della Fede e della Scienza. Esso é parte di una più estesa tendenza degli studi interdisciplinari che si sono notevolmente sviluppati durante gli ultimi decennii del 20° secolo, in campi che vanno dalla Cosmologia alla Meccanica Quantistica, alla Biologia, alla Matematica ed alla Medicina.


Naturalmente non sono mancate le critiche; se qualcuno ha detto che questo libro é un vero e proprio terremoto, altri hanno accusato gli autori d' aver prodotto un'opera che non é nè un saggio di filosofia, né un trattato scientifico in assoluto. Qualcuno lo ha definito un"ibrido con qualcosa in sè che offende chiunque". Alcuni ateisti hanno accolto con gioia il libro perché relegherebbe a mera biologia l'esperienza religiosa, anche se cio' e vero solo parzialmente, dato che é chiaro che gli Autori hanno spezzato una lancia in favore delle religioni. La comunità scientifica, poi, non é completamente d'accordo sulle affermazioni relative alle zone cerebrali indicate nello studio, [quali fonti dell'esperienza mistico-religiosa -ndr-].


Il Prof. Pietro Pietrini, Psichiatra e Chimico-Biologo dell'università di Pisa ha dichiarato:
"Questo é un campo di ricerca affascinante che necessita di essere indagato con estrema cautela e rigoroso approccio scientifico. Qualsiasi cosa facciamo o proviamo a livello emotivo, dal muovere un dito alle più profonde passioni quali l'amore o la rabbia, ha una sua specifica matrice nell'attività cerebrale "


Nel nuovo epilogo, Newberg e D'Aquili accettano la controversia e dichiarano:
"Uno dei risultati della nostra ricerca, ed il messaggio che abbiamo voluto comunicare, é che Scienza e Religione non devono essere incompatibili. "

BY TONY SEMERAD -Tradotto
Link originale:
*THE SALT LAKE TRIBUNE

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VITAMINA D PER LE MALATTIE AUTOIMMUNI COME LA SCLEROSI MULTIPLA

Intervista al neurologo Cícero Coimbra, un medico che tratta le malattie autoimmuni (tra cui la sclerosi multipla) senza utilizzare farmaci.

 

 

Come si usa la vitamina D per combattere le malattie autoimmuni?

 

"In primo luogo, si deve capire che la vitamina D è un ormone. È stato chiamato vitamina perché è stato scoperto all'inizio del secolo scorso, quando è stata scoperta la sua presenza nell'olio di fegato di merluzzo. Siccome avevano già individuato la vitamina A, alcuni tipi di B e il complesso C, i ricercatori hanno immaginato di essere di fronte alla D. Ci sono voluti alcuni decenni per scoprire che questa sostanza aveva la stessa struttura di base degli ormoni steroidei. Siccome il termine ‘vitamina’ gli era già stato attribuito, si pensò che fosse meglio mantenerlo".

 

In cosa consiste il trattamento?

 

"Esistono ricerche sugli effetti della vitamina D sul sistema immunitario datate oltre quattro decenni fa. Circa 10 anni fa abbiamo iniziato ad usare dosi di 10.000 unità, che noi chiamiamo dosi fisiologiche per la correzione di vitamina D nei pazienti con sclerosi multipla e abbiamo constatato un miglioramento significativo nei pazienti. A quel tempo, abbiamo anche avuto accesso a studi che hanno dimostrato che i pazienti con malattie autoimmuni hanno diversi gradi di resistenza a questo ormone. Con queste informazioni, abbiamo iniziato ad aumentare le dosi al di sopra delle 10.000 unità, sempre monitorando in laboratorio i pazienti per evitare l'unico effetto collaterale principale della vitamina D: il pericolo di calcificazione renale da un eccessivo assorbimento del calcio. In questo modo ci rendemmo conto che più le dosi aumentano, maggiori erano i benefici. Negli ultimi cinque anni abbiamo sviluppato una tecnica per individuare la dose di vitamina D necessaria per lasciare il paziente libero dall’attività della malattia".

 

Quali sono le malattie autoimmuni e come agiscono nell'organismo?

 

"Sono malattie in cui il sistema immunitario del corpo attacca il corpo stesso. Ce ne sono decine. L’artrite reumatoide, per esempio, attacca la piccole articolazioni; vitiligine e psoriasi danneggiano la pelle. Nel caso della sclerosi multipla, il sistema nervoso centrale è colpito, provocando lesioni multiple che possono lasciare il paziente cieco o tetraplegico".

 

La malattia scompare del tutto?

 

"Scompare nel 95% dei casi, purché non sia in una fase molto avanzata. Nel restante 5% ha un effetto solo parziale, ma comunque significativo. Ci sono due fattori principali che, anche se ancora non ne conosciamo il motivo, riducono il successo del trattamento: il fumo e la depressione, sintomo quest’ultimo molto comune nei pazienti che sono stati fortemente colpiti dalla malattia. Quando si inizia il trattamento precocemente, tuttavia, è possibile invertire i postumi della malattia".

 

In che modo la vitamina D agisce per combattere le malattie autoimmuni?

 

"La differenza tra la vitamina D e i farmaci convenzionali utilizzati nel trattamento di malattie autoimmuni è che la vitamina è un immunoregolatore, non un immunosoppressore. Mentre gli altri farmaci sopprimono il sistema immunitario nel suo complesso, lasciando il corpo suscettibile alle infezioni, la vitamina D è l'unica sostanza in grado di inibire selettivamente la reazione chiamata "Th17", che è causata dalle malattie autoimmuni".

 

Alcuni medici accusano questo trattamento di essere ancora sperimentale.

 

"La critica è naturale, perché questo è un nuovo trattamento. In nessun momento della storia della medicina c’è stato un immediato consenso su una nuova innovazione. Alla stragrande maggioranza dei medici è stato insegnato di trattare le malattie autoimmuni con immunosoppressori e molti non sanno che la vitamina D è un ormone. Essendo relativamente nuovo, questa conoscenza sulla vitamina D non è presente nei libri di neurologia o di reumatologia, anche se ci sono centinaia di pubblicazioni, testimonianze e articoli scientifici attendibili sull'argomento. Inoltre, la medicina basata sull'evidenza ritiene gli studi controllati ‘sacrificabili’ quando l'effetto benefico è chiaro. Come potremmo mai somministrare placebo (sostanze notoriamente inutili) a pazienti con gravi malattie, semplicemente per dimostrare scientificamente i benefici di un trattamento che già conosciamo essere efficace? Questa negligenza può provocare l'accumulo di danni permanenti nei pazienti privati di un beneficio evidente".

 

Perché questa scoperta non è ampiamente pubblicizzata?

 

"Quando un medico dice che questo trattamento non ha alcuna base scientifica è perché non ne sentono parlare nei congressi medici. Poiché questi eventi sono sponsorizzati dall'industria farmaceutica, è chiaro che la priorità è la diffusione di farmaci in grado di generare profitti, che non è il caso di una sostanza che non può essere brevettata perché è naturale, proprio dell’organismo. Diverse riviste mediche denunciano questo tipo di atteggiamento. Alla fine dell'anno scorso, per esempio, il Multiple Sclerosis Journal, una delle più importanti riviste di sclerosi multipla, ai medici è stato proposto di rispondere alla seguente domanda: Se avessi una sindrome clinicamente isolata (come viene chiamato il primo focolaio della sclerosi multipla) e la risonanza evidenzia lesioni tipiche della malattia, vorresti prendere una dose di 10.000 unità di vitamina D? Un medico irlandese di nome Michael Hutchinson si spinse fino ad affermare che: se fosse uno dei suoi pazienti, egli non lo avrebbe trattato con la vitamina D. Ma, se fosse uno dei suoi figli, gli avrebbe detto di iniziare a prenderla al più presto".

 

Qual è il caso più incredibile che avete già trattato?

 

"Ce ne sono così tanti che è difficile sceglierne uno, si tende a ricordare sempre gli ultimi. Non molto tempo fa, a una ballerina fu diagnosticata la sclerosi multipla e non riusciva nemmeno a indossare i tacchi alti, perché questa malattia compromette l'equilibrio. Ha fatto passi di danza nel corridoio della clinica! E' stato emozionante".

 

In cosa consiste il trattamento?

 

"Questo trattamento è basato su tre fattori: alte dosi di vitamina D, dieta priva di alimenti ricchi di calcio e un'idratazione di almeno 2 litri e mezzo di liquidi al giorno. In due anni, il paziente ha quattro consulti. Nel quarto viene dimesso ma continua con la vitamina e con la dieta. Due anni più tardi, rifarà gli esami di laboratorio e un consulto di controllo".

Il paziente dovrà prendere queste alte dosi di vitamina D per il resto della sua vita?

"Al momento non sappiamo con certezza per quanto tempo il paziente avrà bisogno di mantenere questa routine, ma è ragionevole pensare che coloro che hanno iniziato il trattamento in una fase avanzata della malattia, probabilmente non potranno fermarlo".

 

Il trattamento è costoso?

 

"Poiché la vitamina D è molto economica e corrisponde al 95% del trattamento, il costo mensile varia da 10 € a 30 € a seconda della dose giornaliera somministrata. Ciò contrasta con i 3.000-5.000 € al mese del costo dei trattamenti convenzionali. Inoltre, la vitamina D elimina il 100% di attività della malattia in quasi tutti i casi, mentre gli altri farmaci bloccano al massimo il 30%, secondo l'industria farmaceutica stessa".

 

Come si acquisiscono le malattie autoimmuni?

 

"Nella mia esperienza credo che, fondamentalmente, sono necessari tre fattori: resistenza genetica agli effetti benefici della vitamina D, storia di bassa esposizione al sole e stress emotivo. La letteratura indica che l'85% dei focolai di sclerosi multipla sono preceduti da uno stress emotivo, che può essere causato da situazioni che vanno dalla separazione dei genitori fino alla morte improvvisa di una persona cara, passando attraverso rotture emozionali e la pressione causata dallo studio".

 

Qual è l'incidenza di queste malattie in Brasile?

 

"Non abbiamo un numero esatto, ma sappiamo che l'incidenza è aumentata notevolmente negli ultimi anni proprio perché le persone sono meno esposte al sole. Risultati questi che hanno sollevato la curiosità dei ricercatori in relazione alla vitamina D. Essi hanno scoperto che la frequenza di queste malattie a livello dell'equatore era molto inferiore rispetto ai paesi lontani dai tropici. Siccome la principale differenza ambientale in funzione della latitudine è la disponibilità di radiazioni solari e quindi la produzione di vitamina D, hanno iniziato a studiare l'importanza di questo ormone per la salute umana. Per il tipo di vita che abbiamo oggi, risulta che non stiamo esposti al sole abbastanza a lungo".

 

Qual è il tempo sufficiente?

 

"Circa 20 minuti di esposizione al sole, con le braccia e le gambe scoperte e senza protezione solare, sono in grado di produrre 10.000 unità di vitamina D. Dopo aver raggiunto un quantitativo doppio, la produzione di vitamina D cessa. È interessante notare che questa situazione è in contrasto con le raccomandazioni delle agenzie internazionali, che attualmente indicano ai medici di prescrivere integrazioni di solo 600 unità al giorno. Perché il corpo umano produce 10.000 unità se in realtà ne necessita di meno? Queste 600 unità non sono in grado di risollevare una carenza di vitamina D in una persona adulta".

 

Perché la raccomandazione è così bassa?

 

"Qui entriamo nel campo delle speculazioni, ma il fatto è che la vitamina D è un prodotto naturale e quindi non può essere brevettato, non importa all'industria farmaceutica".

 

Alle stesso modo che la vitamina D è importante, esiste una nevrosi in relazione all'esposizione solare? Dopo tutto, è sano tutto ciò?

 

"La nostra unica fonte fisiologica di vitamina D è il sole, e, paradossalmente, il momento in cui questo ormone è prodotto dal corpo coincide esattamente con il momento in cui la radiazione solare è più forte e che, se eccessiva, può causare il cancro della pelle. Ma 20 minuti senza protezione solare (perché praticamente blocca la produzione di questo ormone) porteranno al corpo solo benefici. Nessuna singola cellula umana è esclusa dai benefici della vitamina D. In aggiunta alle malattie autoimmuni, la mancanza di questo ormone può causare ipertensione, diabete, cancro e aborti all'inizio della gravidanza, oltre ad essere correlata con malattie neuro-degenerative come il morbo di Alzheimer e il Parkinson. Se fosse dato un supplemento di sole 5000 unità per via orale a tutta la popolazione adulta urbana, sarebbe possibile diminuire, dalla notte al giorno, dal 40% al 50% il numero di nuovi casi di cancro. Con questi dati è possibile avere un'idea del disastro per la salute pubblica di avere l'80% della popolazione urbana carente di questa vitamina".

 

Qual è una dose sicura di vitamina D per una persona sana?

 

"L'uso di alte dosi di vitamina D può causare gravi rischi per la salute se non si è sotto controllo di un medico qualificato. Per una persona sana, posso dire senza dubbio che 10 000 unità al giorno non causeranno alcun rischio, anzi. Per coloro che soffrono di qualche malattia autoimmune, la dose può fornire un sollievo parziale, ma non eliminerà il problema. Dosi più elevate possono essere utilizzate, solo se seguiti da un medico".

 

Articolo originale: www.vitaminad.nositio.net

 

Traduzione di: Marco Buttazzoni.

 

Prelevato dal Gruppo FaceBook: Per un'altra terapia - Vitamina D per la SM e per le malattie autoimmuni

(martedì 13 gennaio 2015 alle ore 10:54)

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tempista

Medici che promuovono la somministrazione di Vitamina "D" ad alto dosaggio per la cura delle malattie autoimmuni:

 

 

1) Dr. Paolo Giordo (Neurologo di Grosseto)

Cell. 348/3742090 - paologiordo1@virgilio.it

Le visite verranno effettuate presso i seguenti Studi:

via Papa Giovanni XXIII, 37 - Grosseto 0564/25354

via Lunga, 72/i - Firenze 055/7321378

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

 

 

2) Dott.ssa Francesca Michelucci

Ospedale Cisanello (PI), Via Paradisa 2, Edificio 29, piano 1 ambulatorio 106.

Tel: 050/995272.

_ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

http://www.tempista.it/forum/post.asp?id_discussione=183

 

Medici che somministrano alte dosi di vitamina D per la sclerosi multipla e altre malattie autoimmuni (Italia, Brasile, Portogallo, S.U.A, Argentina)

ITALIA

 

Dott.ssa F. Michelucci – Pisa

Prenotazioni: fmichelucci22@gmail.com

 

Verra’ inviata risposta automatica alla quale dovrete rispondere con i vostri dati.

 

Ha fatto 5 giorni di affiancamento (lunedi-venerdi) con il dott. Cicero Coimbra per imparare il suo protocollo

 

certificate

 

2. Dr. Paolo Giordo, Grosseto, 348/3742090, paologiordo1@virgilio.it

Oltre a seguire il secondo Simposio brasiliano sul potenziale terapeutico e di prevenzione della vitamina D sulla salute umana, questo medico ha fatto 3 giorni di affiancamento con il Dr. Cicero Coimbra per imparare il suo protocollo.

 

https://vitaminadperlasclerosimultipla.wordpress.com/2014/04/28/medici-che-somministrano-alte-dosi-di-vitamina-d-per-la-sclerosi-multipla-e-altre-malattie-autoimmuni-brasile-portogallo-s-u-a-argentina/

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