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Alterazioni climatiche e geoingegneria: giocare ad essere Dio

Un esempio: Gestione della radiazione solare:

 

• Aerosol di solfati nella stratosfera: si lanciano nanoparticelle di solfato o di alluminio nella stratosfera mediante aerosol per bloccare la luce del sole. In questo modo si abbassa il termostato della Terra senza ridurre i livelli di gas serra nell’atmosfera.

• Sbiancamento di nuvole: si spruzza acqua di mare nell’atmosfera per aumentare il potere riflettente e la condensazione delle nuvole, e così riflettere verso lo spazio la maggior parte dei raggi del sole.

• Schermi spaziali: lancio di miliardi di piccoli veicoli spaziali automatici che agiscono come specchi, a migliaia di chilometri sopra la Terra, per evitare che una parte dei raggi solari raggiunga la superficie del pianeta, riducendo così il riscaldamento globale.

• Miglioramento dell’albedine: si tratta di incrementare il potere riflettente della superficie terrestre piantando colture più bianche o più brillanti, o coprire regioni desertiche o montuose con materiale bianco riflettente.

• Fertilizzazione oceanica: Si tratta di provocare la cattura del carbonio in mare, utilizzando ferro o azoto per stimolare artificialmente la crescita del fitoplancton.

• Miglioramento per affondamento o risalita del materiale oceanico: si riferisce all’uso di tubi giganti per trasportare le acque arricchite con azoto o fosforo dalle profondità dell’oceano e raffreddare le acque superfici ali per migliorare la cattura di CO2 dal mare.

• Ingegneria genetica delle alghe: L’utilizzo di alghe progettate geneticamente, di solito realizzate con tecniche di biologia sintetica, per coprire edifici, stagni aperti o la superficie oceanica al fine di catturare il biossido di carbonio.

Macchine per assorbire anidride carbonica o alberi artificiali

• Semina di nuvole (per provocare precipitazioni). Quest’attività è praticata fin dal XIX secolo, con essa si prometteva pioggia agli agricoltori in difficoltà a causa della siccità, e successivamente veniva usata come tecnica militare per sabotare i movimenti delle truppe. Anche se si basa su una scienza discutibile, la semina di nubi può avere un impatto molto grave nei luoghi in cui è effettuata. Può provocare conflitti tra comunità vicine per via dei cambiamenti nei modelli di precipitazioni.

• Soppressione o re-indirizzamento degli uragani: ci sono già brevetti in attesa di approvazione su tecnologie non testate che garantiscono la soppressione o la modifica della direzione degli uragani.

• Alterazioni della salute

• Giocare a essere Dio genera pericoli irreversibili non solo per il pianeta, ma anche per gli altri esseri viventi. Sono molti ad avvertire che in un secondo geologico stiamo manipolando sistemi molto complessi, che hanno impiegato migliaia di anni per svilupparsi, e ignoriamo gli effetti che ciò potrebbe comportare. Per quanto riguarda l’essere umano, mettono in guardia sull’emergere di nuove malattie che potrebbero essere correlate a questi esperimenti.

• “Parliamo di patologie emergenti che ogni volta influenzeranno sempre più persone, dice Miguel Jara, e che sono causate dall’inquinamento ambientale e soprattutto chimico-tossico che subiamo”.

• Tutti questi prodotti, chimici, biomateriali, farmaci di nuova generazione, lanciati nell’atmosfera, poco a poco vanno a posarsi sul suolo ed entrano in contatto con gli esseri umani. Essendo molte di queste sostanze nuove, il nostro sistema immunitario non le riconosce, e quindi è in grado di produrre una vasta gamma di malattie: sensibilità chimica multipla, affaticamento cronico, qualche nuovo tipo di leucemia, sindrome di Morgellons, ecc.

• Tutte queste “fumigazioni chimiche” vengono condotte da qualche tempo in tutti i paesi del mondo in mezzo ad una grande segretezza. Si stima che ogni anno muoiano migliaia di persone in seguito ad una di queste malattie emergenti, anche se attualmente è difficile dimostrare la connessione tra di loro.

 

 

 

ARTICOLO INTERO:

 

 

Piogge anticipate, controllo degli uragani, neve per mitigare la siccità, riduzione della dimensione della grandine, tutto questo è tecnicamente possibile, grazie alla geoingegneria. Intervento tecnologico e scientifico su scala globale per cercare di contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

Un gioco pericoloso con conseguenze imprevedibili.

Primavera tutto l’anno

In un primo momento un gruppo di scienziati autorevoli, sostenuti dagli Stati Uniti, nega categoricamente gli effetti del cambiamento climatico. In seguito non solo lo accetta, ma propone misure tecnologiche per salvare il pianeta dalla crisi climatica.

Lo stesso percorso seguono la maggior parte degli stati del nord del pianeta, responsabili della maggior parte delle emissioni di CO2. Il settore privato, in cui rientrano le multinazionali chimiche, silvicole, petrolifere e agro-alimentari

, lo stesso che aveva contribuito e beneficiato di questo caos, dà il benvenuto a questa specie di piano B provvidenziale che pretende di ignorare il cambiamento climatico.

 

Che cosa provoca questo cambio di opinione? Ammettere fin dall’inizio i fatti avrebbe significato riconoscere il fallimento del modello economico attuale, cosa che non interessa in alcun modo, perché continua a produrre benefici. D’altra parte, parlare di un cambiamento di paradigma sarebbe una misura molto impopolare tra la popolazione. Soluzione? Lasciare le cose come stanno e cercare altre “vie d’uscita” per mitigare gli effetti di questo ormai inarrestabile cambiamento climatico. Qualcosa che consenta di proseguire con le emissioni di CO2, il livello attuale di produzione e ovviamente di consumo e che garantisca la continuità del sistema attuale.

 

È in questo contesto che nasce la geoingegneria, il famoso piano B, un ramo dell’ingegneria che applica i progressi tecnologici su larga scala, per contrastare gli effetti dei cambiamenti nella chimica atmosferica. E, curiosamente, i negazionisti sono i principali promotori di queste nuove tecnologie. Coincidenza? Il giornalista indipendente Miguel Jara, specializzato nella ricerca e analisi delle questioni sanitarie e ambientali, ha studiato approfonditamente questo tema e gli ha persino dedicato un capitolo in uno dei suoi ultimi libri: La salud que viene: Nuevas enfermedades y el márketing del miedo (La salute a venire: nuove malattie e il marketing della paura) (Península).

 

“Se abbiamo contribuito tutti a scaldare il pianeta, perché non potremmo raffreddarlo?”, argomentano i difensori della geoingegneria.

L’autore spiega che “durante gli ultimi dieci anni, più o meno da quando si è iniziato a dimostrare l’influenza umana sul cambiamento climatico e quindi a mettere in discussione l’attuale modello di produzione e consumo capitalistico, sono emersi enti che, finanziati dall’industria petrolifera e chimica, con l’Exxon in testa, hanno cercato di creare confusione circa l’esistenza del cambiamento climatico per ritardare l’adozione di misure destinate a combatterlo, non potendo beneficiarsene”.

 

Con il passare del tempo, il degrado ambientale è così evidente, ed anche la loro attività di lobby e di disinformazione, che la strategia sta cambiando. Ora non vi è alcun dubbio sull’azione dell’uomo e della sua società dei consumi sul clima, ma s’insiste sulla “mitigazione” e sull’”adattamento” del nostro sistema al cambiamento climatico. Ciò vuole essere fatto attraverso un nuovo mercato, quello fornito dalla geoingegneria: regolare la temperatura del pianeta a livelli confortevoli per la vita attraverso progetti di tecnologia molto complessi e molto costosi. In altre parole, non toccare il sistema economico ci ha portato a questa situazione e a dover fare nuovi affari con le tecnologie per combattere il cambiamento climatico.

 

“Se abbiamo contribuito tutti a scaldare il pianeta, perché non potremmo raffreddarlo?”, argomentano i difensori della geoingegneria. Una questione che dalla metà degli anni novanta viene discussa nell’ambito della stampa scientifica non solo statunitense ma anche europea. A tal fine vengono esaminate varie proposte e sono stati realizzati vari esperimenti, nonostante l’Organo sussidiario di consulenza scientifica, tecnica e tecnologica delleNazioni Unite stabilisca che “nessuna attività di geoingegneria concernente il clima avrà luogo finché non ci sarà un’adeguata base scientifica per giustificare tali attività.”

 

Chi giustifica tali attività, chi le controlla … sono pericolosi spazi bianchi. Nel frattempo, la chiave sta nel saper vendere. Così, progetti che non erano mai stati sottoposti ad un controllo in base ad un minimo di garanzie etiche, economiche, ecologiche o sanitarie, stanno acquisendo legittimità di fronte a governi e istituzioni scientifiche.

Sono venduti come progetti “verdi”, “ecologici”, di “promozione dello sviluppo”. Perché non godersi la primavera la maggior parte dell’anno?

 

Cosa si sta facendo

Sebbene esistano pubblicazioni sulle ricerche di geoingegneria, mancano spiegazioni valide per avvicinare la questione al cittadino comune. La modificazione ambientale viene effettuata da tempo. Nel 1932 e 1949, vennero fatti i primi esperimenti con sostanze chimiche per creare pioggia artificiale, ancora prima che si parlasse di cambiamento climatico. Ma ci sono molte più cose in cantiere.

Il gruppo ETC, un’organizzazione internazionale con sede a Ottawa (Canada), ha speso anni nella ricerca e analisi di questo tema. I suoi membri difendono l’adozione di una moratoria sulla geoingegneria e avvertono del pericolo degli esperimenti compiuti in questo campo.

 

Nella loro relazione ‘Geo ingegneria: giocando con Gaia‘, parlano di tre categorie di esperimenti: conduzione o gestione della radiazione solare, cattura o rimozione di anidride carbonica e cambiamento climatico. Non è fantascienza.

 

Gestione della radiazione solare:

 

• Aerosol di solfati nella stratosfera: si lanciano nanoparticelle di solfato o di alluminio nella stratosfera mediante aerosol per bloccare la luce del sole. In questo modo si abbassa il termostato della Terra senza ridurre i livelli di gas serra nell’atmosfera.

• Sbiancamento di nuvole: si spruzza acqua di mare nell’atmosfera per aumentare il potere riflettente e la condensazione delle nuvole, e così riflettere verso lo spazio la maggior parte dei raggi del sole.

• Schermi spaziali: lancio di miliardi di piccoli veicoli spaziali automatici che agiscono come specchi, a migliaia di chilometri sopra la Terra, per evitare che una parte dei raggi solari raggiunga la superficie del pianeta, riducendo così il riscaldamento globale.

• Miglioramento dell’albedine: si tratta di incrementare il potere riflettente della superficie terrestre piantando colture più bianche o più brillanti, o coprire regioni desertiche o montuose con materiale bianco riflettente.

Implicazioni:

 

La manipolazione artificiale della radiazione solare potrebbe innescare uno squilibrio nel fragile equilibrio dei complessi ecosistemi che si sono evoluti nel corso di millenni.

 

La gestione della radiazione solare è uno strumento grossolano (anche noto come “Piano B”) e sarebbe una misura di emergenza per raffreddare il clima in situazioni catastrofiche.

 

Tuttavia, è visto sempre più come parte di una nuova gestione globale permanente, in cui diverse variabili potrebbero essere ottimizzate per ottenere un clima “agli ordini”. È dimostrato che l’impatto sui climi regionali sarebbe diverso, ma non si sa abbastanza per le tecniche di simulazione che esistono adesso.

 

I paesi in grado di applicare tali tecnologie tenderanno di fatto una mano al termostato e l’altra al ciclo idrologico.

 

Rimozione del biossido di carbonio:

 

• Fertilizzazione oceanica: Si tratta di provocare la cattura del carbonio in mare, utilizzando ferro o azoto per stimolare artificialmente la crescita del fitoplancton.

• Miglioramento per affondamento o risalita del materiale oceanico: si riferisce all’uso di tubi giganti per trasportare le acque arricchite con azoto o fosforo dalle profondità dell’oceano e raffreddare le acque superfici ali per migliorare la cattura di CO2 dal mare.

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• Ingegneria genetica delle alghe: L’utilizzo di alghe progettate geneticamente, di solito realizzate con tecniche di biologia sintetica, per coprire edifici, stagni aperti o la superficie oceanica al fine di catturare il biossido di carbonio.

• Macchine per assorbire anidride carbonica o alberi artificiali (cattura dell’aria): è l’estrazione di CO2 dall’aria: il biossido di carbonio viene fatto passare attraverso un filtro posto in tali “alberi” e viene risucchiato. L’anidride carbonica estratta viene sepolta o gettata in mare allo stato solido.

• Biochar (Carbone agricolo):

• Impiantare enormi quantità di biomassa e bruciarla mediante pirolisi (in un ambiente a basso livello di ossigeno) e seppellire le concentrazioni di carbonio nel suolo. Una proposta sostenuta dall’International Biochar Initiative (insieme di corporation). La produzione industriale di Biochar afferma che questa è una metodologia che fa riferimento alla precolombiana metodologia indigena tradizionale di terra preta amazzonica, ma le pratiche variano molto per qualità e dimensioni.

[N.d.tr. : la terra preta, terra nera, e' un tipo di terriccio che viene ritrovato in alcune zone del bacino del rio delle Amazzoni.

Apparentemente questo terriccio e' stato "fabbricato" da una civilta' precolombiana, mescolando carbonella (il biochar) con terra.

Il fine era di ammendare il terreno agricolo incrementandone la produttivita'.

Caratteristica della terra preta e' di contenere carbonio in forma chimica durevole e dalla struttura fisica microporosa.]

 

• Cattura e stoccaggio del carbonio: più che una procedura specifica, è un concetto che si riferisce alla cattura del CO2 alla fonte (cioè, prima che entri nell’atmosfera) e al suo immagazzinamento negli oceani o in formazioni geologiche sulla terra ferma. Per la maggior parte degli esperti, ciò non è da considerarsi geo- ingegneria, in quanto cerca di catturare il CO2 prima che sia rilasciato nell’atmosfera. Tuttavia, è un problema dal punto di vista ambientale, perché un rilascio accidentale di CO2 immagazzinato potrebbe provocare un disordine climatico repentino.

Implicazioni:

 

Quando si utilizzano su larga scala, le tecnologie di rimozione del biossido di carbonio che garantiscono la cattura del CO2 dall’atmosfera dopo che è stato rilasciato possono distruggere, alterare involontariamente o provocare effetti collaterali secondari imprevedibili in ecosistemi complessi come i nostri oceani. La durata, affidabilità e sicurezza della cattura di carbonio (con meccanismi biologici o meccanici), a terra e nel mare, sono sconosciute. Inoltre, essa richiederebbe massicci investimenti, e l’esperimento dovrebbe essere condotto su larga scala per poter avere un impatto significativo sul clima. Molte di queste tecniche richiedono consumi non-sostenibili o cambiamenti nell’uso della terra e dei mari, che danneggerebbero le reti trofiche marine e il sostentamento di migliaia di persone che vivono di pesca artigianale.

 

Modificazione climatica

 

La modificazione climatica ha un passato lungo e controverso, compreso il suo uso militare nella guerra del Vietnam. Oggi dozzine di paesi la praticano, nonostante la mancanza di prove scientifiche della sua efficacia. È causa frequente di conflitti tra comunità vicine che pensano che la pioggia sia rubata dai seminatori di nuvole. L’impatto della modificazione climatica può essere forse più locale e a breve termine, tuttavia, è legato alla geoingegneria storica e scientifica.

 

• Semina di nuvole (per provocare precipitazioni). Quest’attività è praticata fin dal XIX secolo, con essa si prometteva pioggia agli agricoltori in difficoltà a causa della siccità, e successivamente veniva usata come tecnica militare per sabotare i movimenti delle truppe. Anche se si basa su una scienza discutibile, la semina di nubi può avere un impatto molto grave nei luoghi in cui è effettuata. Può provocare conflitti tra comunità vicine per via dei cambiamenti nei modelli di precipitazioni.

• Soppressione o re-indirizzamento degli uragani: ci sono già brevetti in attesa di approvazione su tecnologie non testate che garantiscono la soppressione o la modifica della direzione degli uragani.

Implicazioni:

 

Le tecniche di modificazione del clima hanno dimostrato effetti locali, ma non sappiamo quali altre modifiche hanno provocato ai modelli climatici regionali. Deviare uragani e modificare tempeste può avere impatti devastanti a livello globale e regionale. Ad esempio, è probabile che il percorso di un uragano venga deviato artificialmente, intenzionalmente o accidentalmente, verso una popolazione indifesa.

Chi c’è dietro

Il gruppo ETC ha iniziato a denunciare la geoingegneria alcuni anni fa, ma fu nella Conferenza

 

 

 

mondiale dei popoli sul cambiamento climatico e sui diritti della madre terra, convocata dal governo boliviano nell’aprile 2010 a Cochabamba, che venne lanciata una campagna globale contro queste tecnologie, con la partecipazione di centinaia di organizzazioni e reti ambientaliste, contadini, indigeni, donne ed altri (www.nomanipulenlamadretierra.org). Abbiamo parlato con Silvia Ribeiro, ricercatrice e coordinatrice del programma del gruppo ETC, perché ci spieghi chi c’è dietro a tutto questo. “In cima alla lista dei promotori della geoingegneria c’è la Royal Society del Regno Unito, la più importante istituzione scientifica dell’Inghilterra, la National Academy of Sciences USA, e le loro corrispondenti in Canada, Germania e Russia”. Seguono i politici più preoccupati della loro rielezione che del cambiamento climatico. Oggi della geoingegneria si discute nei parlamenti e nei congressi più come una questione elettorale che come soluzione al cambiamento climatico. Le grandi industrie energetiche, aerospaziali e militari ascoltano prudentemente da dietro, tollerando la baraonda scientifica e lasciando che i cervelli conservatori (gli stessi che prima negavano i cambiamenti climatici) ricevano tutte le critiche. Una volta che altri causano lo “shock”, affermando che il cambiamento climatico incombe su di noi e non c’è modo per ridurre i gas a effetto serra in tempo, l’industria può presentare quindi la “terapia” perfetta: soluzioni tecnologiche che altereranno la stratosfera e/o ristruttureranno la superficie degli oceani per darci un po’ più di tempo.

Un’ulteriore prova di questo quadro e dei suoi protagonisti, la troviamo in un documento di quasi mille pagine realizzato da un gruppo di scienziati e ricercatori, pubblicato nel 1992, cinque anni prima del vertice di Kyoto, dal titolo “Implicazioni della politica del riscaldamento da effetto serra, mitigazione, adattamento e base scientifica”. “I suoi autori, dice Miguel Jara, sono un vastissimo gruppo di scienziati: l’Accademia Nazionale delle Scienze (National Academy of Sciences), l’Accademia Nazionale di Ingegneria (National Academy of Engineering) e l’Istituto di Medicina (Institute of Medicine), tutti degli Stati Uniti”. Come potete vedere, si tratta di elevatissime istanze del mondo scientifico americano. Va ricordato che nello stesso 1992 si è tenuta la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, che ha dato luogo a una serie di accordi, attraverso i quali i paesi del mondo si sono riuniti per la prima volta ad affrontare questo problema. Dietro la geoingegneria ci sono governi come quello degli Stati Uniti e i governi occidentali, alte istituzioni accademiche che sostengono ‘scientificamente’ l’attuale modello economico e imprenditoriale, alcune di queste che figurano tra i promotori dello studio appartengono al settore automobilistico, e non hanno alcun interesse a cambiare verso un modello più ecologico di produzione e di consumo per limitare il cambiamento climatico. “. Tutti loro brandiscono argomenti per giustificare la geoingegneria, fanno appelli perché vi siano maggiori investimenti nella ricerca ed esigono un maggior margine di manovra per fare esperimenti.

Alcuni mesi fa Bill Gates ha annunciato che stava finanziando un ambizioso progetto per fabbricare nuvole negli oceani, utilizzando ioduro d’argento.Il progetto è noto come “Silver Lining Project” ed è ufficiale dal maggio 2010, nonostante contravvenga alle risoluzioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che vietano chiaramente agli Stati di alterare il clima e li obbliga a proteggerlo in vista “delle generazioni presenti e future dell’umanità.” Lo ioduro è usato da anni in molti paesi per ridurre i danni causati dalla grandine.

 

Come ce la vendono?

I difensori della geoingegneria sanno che è molto difficile vendere questa proposta ai cittadini che

 

già diffidano della scienza, dell’industria e dei governi, in relazione al cambiamento climatico. Inoltre, hanno potuto verificare che tutti gli sforzi fatti a loro tempo per far credere alla cittadinanza che il cambiamento climatico non esisteva, sono stati un fallimento. Questo ha fatto cercare loro altre strade. La paura si è convertita in un loro alleato.

 

La velocità con cui si manifestano gli effetti del cambiamento climatico suscita timore tra la popolazione, una situazione che è sfruttata dalle aziende per vendere le loro “soluzioni miracolose”. Con la geoingegneria si può “salvare il pianeta”, “ripristinare l’equilibrio”, “regolare il clima”, “evitare disastri ecologici”, ecc.

 

Il Gruppo ETC svela gli argomenti e le strategie che stanno utilizzando questi gruppi per andare avanti con i loro piani di geo ingegneria:

 

Piano A (azione). La geoingegneria è più veloce ed economica che riscuotere tasse sulle emissioni di gas a effetto serra o ridurli. Dunque, perché aspettare? (Così la pensano Bjorn Lomborg del Copenhagen Consensus Center; Richard Branson, direttore esecutivo della Virgin Airlines e l’American Enterprise Institute).

Piano B (Backup).

 

Dobbiamo preparare un Piano B, perché stiamo andando verso una catastrofe climatica inconfutabile. (Presa di posizione della Royal Society del Regno Unito, dello scienziato Ken Caldeira della Carnegie e dello scienziato David Keith dell’Università di Calgary).

 

Piano C (Commercio). Si può guadagnare molto denaro (e crediti di carbonio) con la geoingegneria (così la pensa Climos, società di fertilizzazione oceanica, e la lobbyInternational Biochar Initiative).

 

Piano D (Difesa). Il controllo del clima, in particolare il controllo regionale, offre importanti vantaggi militari. Si tratta di un problema di sicurezza. (Lowell Wood, creatore dell’operazione Guerra delle Galassie, e il DARPA, Agenzia di Ricerca in Progetti Avanzati per la Difesa degli Stati Uniti).

Piano E (Ecologico).

 

L’emergenza ecologica indica che è urgente mettere in marcia la geoingegneria. (Frozen Protection Campaign dell’Istmo, Environmental Defense Fund).

 

 

Alterazioni della salute

Giocare a essere Dio genera pericoli irreversibili non solo per il pianeta, ma anche per gli altri esseri viventi. Sono molti ad avvertire che in un secondo geologico stiamo manipolando sistemi molto complessi, che hanno impiegato migliaia di anni per svilupparsi, e ignoriamo gli effetti che ciò potrebbe comportare. Per quanto riguarda l’essere umano, mettono in guardia sull’emergere di nuove malattie che potrebbero essere correlate a questi esperimenti.

 

“Parliamo di patologie emergenti che ogni volta influenzeranno sempre più persone, dice Miguel Jara, e che sono causate dall’inquinamento ambientale e soprattutto chimico-tossico che subiamo”.

 

Tutti questi prodotti, chimici, biomateriali, farmaci di nuova generazione, lanciati nell’atmosfera, poco a poco vanno a posarsi sul suolo ed entrano in contatto con gli esseri umani. Essendo molte di queste sostanze nuove, il nostro sistema immunitario non le riconosce, e quindi è in grado di produrre una vasta gamma di malattie: sensibilità chimica multipla, affaticamento cronico, qualche nuovo tipo di leucemia, sindrome di Morgellons, ecc.

 

Tutte queste “fumigazioni chimiche” vengono condotte da qualche tempo in tutti i paesi del mondo in mezzo ad una grande segretezza. Si stima che ogni anno muoiano migliaia di persone in seguito ad una di queste malattie emergenti, anche se attualmente è difficile dimostrare la connessione tra di loro.

 

“Non manipolate la Madre Terra!”

 

 

 

Il Gruppo ETC è riuscito a riunire oltre un centinaio di organizzazioni della società civile per far pressione e frenare gli esperimenti di geoingegneria. A tale scopo i membri del gruppo hanno condotto la campagna “Non manipolate la Madre Terra”. L’obiettivo era di costruire un movimento globale per contrastare gli esperimenti di geoingegneria nel mondo e chiedere ai governi che li proibiscano, sia a livello nazionale sia globale. Sostengono la campagna organizzazioni di base, reti internazionali di contadini, popolazioni indigene, così come rinomati ambientalisti e attivisti nel perseguimento della giustizia sociale come Vandana Shiva, Bill McKibben, David Suzuki e Naomi Klein.

 

La ricercatrice dell’ETC, Silvia Ribeiro, ci parla dell’ultima vittoria conseguita. ”Il 29 ottobre 2010, le Nazioni Unite, applicando il principio di precauzione, hanno adottato una moratoria globale sulla geoingegneria, riconoscendo che si tratta di tecnologie ad alto rischio che potrebbero avere ripercussioni sulla biodiversità e altro ancora. Ciò ostacola le iniziative private e pubbliche che pretendono di assumere il controllo del termostato globale, con la motivazione di manipolare il clima per raffreddare il pianeta dal riscaldamento globale, provocato dagli stessi paesi e aziende che promuovono la geoingegneria. Ma non significa che questa lotta sia finita. Per mantenere e far rispettare tale la moratoria, sarà necessario che la vigilanza da parte della società continui e che venga segnalato qualsiasi tentativo di violazione, mentre ci si prepara per rafforzarla, e continuare a denunciare le false soluzioni alla crisi del clima”.

 

Dobbiamo porre un freno a quest’ansia di “riparare la macchina Terra” a qualsiasi costo, con lo scopo di dominare qualsiasi forma di vita che abita questo pianeta. In nome della libertà, della scienza, del progresso, si stanno portando a termine vere e proprie atrocità alle spalle del cittadino. Un cittadino che non è informato né sulle decisioni che guidano le ricerche che si stanno realizzando, né sulla portata e l’impatto che queste hanno sulla natura, la società e il futuro della razza umana. Le decisioni vengono prese tra “soci” uniti dal potere e dal denaro, e sono loro stessi a dettare le regole.

 

Alcuni storici parlano dell’esistenza nell’antichità di una civiltà avanzata, in possesso di una grande tecnologia in grado di controllare a proprio piacimento le forze della natura, e che ha vissuto una tragica fine a causa della sua eccessiva ambizione. Questo si riflette in molte leggende e scritti. Ciò che è scritto nel passato ci chiede in qualche modo di non dimenticare la nostra storia e i nostri errori per non ripeterli. La Terra non è un laboratorio, è la nostra casa. Cercare di cambiare la vita, il pianeta e i suoi cicli, significa violare la legge naturale, contro la rete che collega tutto il creato. E questo, prima o poi, si rivolterà contro di noi. La storia si ripete.

 

Alterazioni climatiche e geoingegneria: giocare ad essere Dio

 

Fonte: http://www.tlaxcala-int.org

►Per ulteriori informazioni:

www.etcgroup.org

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CIBO E COLORANTI :

Molti studi hanno dimostrato che i coloranti alimentari possono compromettere il comportamento dei bambini, ma fino ad ora la quantità di coloranti, negli alimenti confezionati, è stato un segreto. Una nuova ricerca degli scienziati della Purdue University, pubblicata sulla rivista Pediatrics Clinical, riporta una relazione sul contenuto di colorante di decine di cereali per la colazione, caramelle, prodotti da forno e altri alimenti. Secondo l’associazione no-profit Center for Science in the Public Interest i risultati sono preoccupanti, poiché la quantità di coloranti presenti, anche nelle singole porzioni di cibi o numerose combinazioni di vari alimenti colorati, sono superiori ai livelli che, secondo alcuni studi clinici, arrivano a compromettere alcuni comportamenti dei bambini.

Negli elenchi dei cereali della T***, compaiono i coloranti Giallo 6, Blu 1 e Rosso 40, riportati anche sulla sua lista degli ingredienti. Ma fino ad ora nessuno sapeva che la Trix ha inserito 36,4 milligrammi di queste sostanze chimiche. I Fruity Cheerios hanno 31 mg di coloranti alimentari, in una combinazione di rosso 40, Giallo 6 e Blu 1. Di tutti i cereali testati, quello con i maggiori coloranti artificiali è il Cap'n Crunch di Oops!, con 41 mg.

Un bambino che mangia 2 tazze di “Pasta e formaggio” della K***, una piccola confezione di Skittles e un succo di arancia, consuma 102 milligrammi di colorante artificiale. I test comportamentali hanno riscontrato che ne bastano soltanto 30, per causare comportamenti diversi dal solito.

I destinatari dei Mini Cupcakes verdi, che contengono Giallo 5, Blu 1, Giallo 6 e Rosso 40, ingeriscono 55,3 mg di coloranti artificiali per porzione, il livello più alto di qualunque altro cibo. Il Rosso 40, il giallo 5 e il giallo 6, sono i tre coloranti più utilizzati negli Stati Uniti.

S***s e M&***, sono tinte con Blu 1, Blu 2, Giallo 5, Giallo 6 e Rosso 40 e hanno i più alti livelli di coloranti, trovati nelle caramelle. Gli S*** originali avevano 33,3 mg per porzione, la M*** al cioccolato al latte, ne avevano 29,5 mg per porzione. Entrambe le caramelle sono prodotte dalla M***, Inc.

Nella “Pasta e formaggio” della K**** (Macaroni & Cheese) è stato riscontrato colorante artificiale per 17.6 mg, a porzione. Keebler Cheese & Peanut Butter Crackers hanno 14,4 mg di coloranti artificiali e anche il condimento cremoso per l'insalata francese, della K***, ne ha 5 mg.

I ricercatori della Purdue hanno notato che una delle maggiori fonti di coloranti artificiali, nella dieta americana, sono le bevande. I dati delle bevande sono stati pubblicati nella rivista “Pediatria Clinica”, lo scorso settembre.

Gli studi clinici hanno dimostrato che le percentuali modeste di coloranti sintetici, che colpiscono i bambini e il loro comportamento, partono da circa 35 mg. Fino ad arrivare a percentuali più elevate, con dosi che vanno dai 100 mg in su. La quantità di colorante necessaria per innescare reazioni nei bambini più sensibili, non è nota.

"Fino ad ora, la quantità di questi prodotti chimici neurotossici che viene utilizzata in alimenti specifici è stata un segreto ben custodito" ha detto il direttore esecutivo Michael F. Jacobson. "Ho il sospetto che i produttori di alimenti stessi non lo sanno nemmeno. Ma ora è chiaro che molti bambini stanno consumando molti più coloranti degli importi indicati, che causano problemi comportamentali, in alcuni bambini. L'impatto dei coloranti degli alimenti che sono presenti nelle diete dei bambini, dalla prima colazione, al pranzo, alla cena e agli spuntini, è una ragione parziale per cui i problemi comportamentali sono diventati molto più comuni".

Secondo i ricercatori della Purdue, la quantità di colorante artificiale alimentare certificato per l'uso, da parte della Food and Drug Administration, è aumentato di cinque volte, pro capite, tra il 1950 e il 2012. I ricercatori stimano che un bambino potrebbe facilmente consumare 100 mg di coloranti in un giorno e che alcuni bambini potrebbero consumare più di 200 mg al giorno. Gli studi hanno verificato che gli effetti dei valori molto più bassi, possono essere facilmente minimizzato o essere mancanti del tutto.

"Negli anni 1970 e 1980, sono stati condotti molti studi su una miscela di coloranti data ai bambini, che ruota intorno alla quantità dei 26 mg", ha detto Laura Stevens, socio di ricerca nel Dipartimento di Scienze della Nutrizione presso la Purdue e autore principale dello studio. "Solo pochi bambini sembravano reagire ai coloranti, così molti medici hanno concluso che una dieta priva di colorante fosse inutile. Gli studi successivi, con dosi maggiori, hanno dimostrato che una percentuale molto maggiore di bambini ha reagito. Ma alcuni ricercatori hanno considerato queste dosi irrealistiche. Ma è ormai chiaro che anche i più grandi valori utilizzati nello studio, potrebbero non essere stati abbastanza alti. E’ passato molto tempo prima che si chiedesse di non utilizzare i coloranti nel cibo e finchè le società lo facessero volontariamente subito."

Nel 2008, è stata fatta una petizione per vietare il Giallo 5, il Giallo 6, il Rosso 40 e altri cinque coloranti alimentari artificiali e, nel 2011, come misura provvisoria, è stata esortata la FDA (Food and Drugs Administration)a richiedere l'informativa sulle confezioni di alimenti che utilizzano i coloranti. Il governo britannico e l'Unione europea richiedono etichette di avvertimento sui prodotti alimentari più colorati, che ha quasi eliminato l'uso di coloranti alimentari in Europa.

Nel 2011, la FDA ha riconosciuto che i coloranti alimentari (e altri ingredienti) causano problemi comportamentali in alcuni bambini, ma non ha fatto nulla per proteggerli. Eppure, le preoccupazioni sui coloranti, ha portato alcune diverse grandi aziende ad eliminare i coloranti in alcuni dei loro cibi. La K*** ha rimosso i coloranti alimentari da alcune varietà della sua “Pasta e formaggio”, ma non tra quella più popolare, orientata ai bambini. La General Mills ha rimosso i coloranti dai Trix e Yoplait Go-Gurt yogurt. Chick-fil ha rimosso il Giallo 5 dal suo brodo di pollo. La Frito- Lay ha rimosso i coloranti da alcuni dei suoi prodotti: Lay, Sun Chips e Tostitos. La Pepperidge Farm ha rimosso i coloranti dai suoi Goldfish crackers.

 

Se vuoi leggere l'articolo originale :

https://www.cspinet.org/new/201405071.html

 

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Rosso cocciniglia e120: non ci sono più scuse: ora lo so!!!!

 

Rosso cocciniglia E120

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Per produrre un chilogrammo di colorante occorrono circa 100.000 insetti.

 

Una volta ottenuto una polvere dal carapace degli insetti questa viene trattata con acqua calda per estrarre l'acido carminico, che è la molecola colorata.

...Viene utilizzata per produrre gran parte dei coloranti rossi utilizzati nell'industria alimentare (noto come E 120), nell'industria cosmetica (in fard, rossetti e ombretti) e, in misura minore, nella tintura dei tessuti (dove viene per gran parte sostituito da coloranti di sintesi).

In alcuni soggetti può dar luogo ad allergie.

 

Fonte: http://www.zoes.it/content/blog/rosso-cocciniglia

 

 

L'E120 (cocciniglia) è un colorante naturale che si ricava dal corpo essiccato di alcuni insetti (Coccus Cacti) che si nutrono della linfa di piante, soprattutto di succulente.

Questa sostanza dal colore rosso (detto anche Carminio), è presente soltanto nelle femmine e raggiunge la massima concentrazione in quelle gravide. Gli insetti vengono allevati naturalmente sulle pale dei fichi d'india e le femmine vengono raccolte (staccandole con delle lamine metalliche) poco prima della deposizione delle uova, ed essiccate. Dal loro corpo viene estratto il colorante che può essere usato in tintoria, nell'industria dolciaria, per la colorazione di liquori o bibite rosse (o arancio scuro) e l'inchiostro e in prodotti cosmetici.

Nonostante alcuni sostengano che gran parte dell' E120 oggi sia prodotto sinteticamente, non vi è prova alcuna che questo corrisponda ai fatti concreti. Anzi, questi insettini sembrano molto richiesti dall'industria come colorante, e vi sono addirittura paesi in cui l'allevamento della cocciniglia è largamente diffuso: Perù (produttore dell'85% della cocciniglia a livello mondiale), Canarie e Spagna meridionale si collocano ai primi posti della produzione.

E' meglio dunque evitare i prodotti che ne contengano. Anche le Kosherut (le norme alimentari di purità proprie della religione ebraica), escludono l'utilizzo di alimenti e bibite contenenti E120 che vengono classificati tra gli alimenti proibiti.

 

Fonte: http://www.veganitalia.com/modules/wordbook/entry.php?entryID=24

È utilizzato come colorante alimentare (E120, E124) o nell'industria cosmetica.

 

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Dactylopius_coccus

 

http://www.animeinvisibili.it/index.php?view=article&id=447%3Arosso-cocciniglia-e120-non-ci-sono-piu-scuse-ora-lo-so&option=com_content&Itemid=67

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I CIBI CHE INCIDONO SULL'INTELLIGENZA

Quando si parla di nutrizione, bisogna ricordare che ci sono tanti tipi di alimenti: alcuni sono i vostri più grandi alleati, contro i chili di troppo, mentre altri stimolano la funzione cognitiva e aiutano a migliorare la memoria. Infatti alcuni alimenti sono noti per avere un effetto devastante sul corretto funzionamento del cervello, e molti nutrizionisti consigliano di consumarli, moderatamente, al fine di limitare il loro impatto negativo.Detto questo, ecco i primi 10 alimenti, che “uccidono” la vostra intelligenza, lentamente, ma inesorabilmente:

 

1. prodotti dolci: zucchero e prodotti dolci sono un male, non solo per il vostro girovita, ma anche per la funzione del cervello. Un grande e costante consumo di zucchero può causare problemi neurologici, e persino influenzare, negativamente, la capacità di imparare e memorizzare. Per questo motivo, si sconsiglia di evitare lo zucchero, sciroppo di mais e prodotti, con alto contenuto di fruttosio;

2. alcol: è noto per i suoi effetti dannosi al fegato, ma causa anche, ciò che è noto come “annebbiamento del cervello”. Il nome suggerisce una sensazione di confusione mentale, che porta a non pensare con chiarezza e a non ricordare. Fortunatamente, questi sintomi sono reversibili, a condizione che si cessi il consumo di alcol o si limiti l’assunzione di uno o due drink, a settimana;

3. cibi spazzatura: un recente studio, che è stato eseguito presso l’università di Montreal, ha rivelato che il cibo spazzatura può modificare le sostanze chimiche nel cervello determinando, in tal modo, i sintomi associati alla depressione e all’ansia. Inoltre, gli alimenti che sono ricchi di grassi, possono anche innescare alcuni sintomi, che sono simili a quelli di astinenza, quando si smette di consumarli. Questi cibi influenzano la produzione di dopamina, una sostanza chimica importante che dona una sensazione generale di benessere. Inoltre, la dopamina supporta anche la funzione cognitiva, la capacità di apprendimento, l’attenzione, la motivazione e la memoria. Questo è il motivo per cui è importante evitare tutti gli alimenti, che contengono grassi eccessivi;

4. cibi fritti: quasi tutti gli alimenti trasformati contengono sostanze chimiche, coloranti, additivi, aromi artificiali, conservanti e questi possono influenzare il comportamento e il funzionamento cognitivo, dovuto alla sostanza chimica che provoca iperattività, sia nei bambini che negli adulti. I cibi fritti o trasformati distruggono, lentamente, le cellule nervose situate nel cervello. Tuttavia, alcuni oli sono più pericolosi di altri – l’olio di semi di girasole è considerato tra i più tossici;

5. alimenti trasformati o precotti: proprio come i cibi fritti, gli alimenti trasformati o precotti hanno anche un impatto sul sistema nervoso centrale, aumentando il rischio di sviluppare una malattia degenerativa del cervello più avanti (come il morbo di Alzheimer);

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6. cibi molto salati: tutti sanno che i cibi salati influenzano la pressione sanguigna e fanno maleal cuore. Tuttavia, come suggerisce la ricerca, gli alimenti che contengono elevate quantità di sale (sodio) possono influenzare la funzione cognitiva e compromettere la capacità di riflettere. Il consumo di cibi salati e nicotina ha dimostrato di avere gli stessi effetti delle droghe, creando astinenze;

7. cereali: tutti i tipi di cereali hanno un impatto sul funzionamento del cervello e sulla salute generale, fatta eccezione dei cereali integrali, che sono ricchidi fibre e prevengono l’invecchiamento delle arterie. Se si consumano cereali normali, il corpo rischia di invecchiare più velocemente di quanto si crede e si può anche sperimentare la perdita di memoria. Detto questo, tutto quello che dovete fare è optare per il pane integrale!

8. proteine trasformate: le proteine sono i “mattoni” dei muscoli e sono molto importanti, per il corretto funzionamento dell’organismo. La carne è la più ricca fonte di proteine di alta qualità, ma bisogna evitare il consumo di proteine eccessivamente elaborate, come hot dog, salumi, salsicce e simili;

9. dolcificanti artificiali: solitamente, quando le persone cercano di perdere peso, sostituiscono lo zucchero con dolcificanti artificiali. È vero che i dolcificanti artificiali contengono meno calorie, ma, effettivamente, fanno più male che bene! Se consumati, per un lungo periodo di tempo, i dolcificanti artificiali possono causare danni al cervello e interferiresulle capacità cognitive;

10. nicotina:non provoca solo l’invecchiamento precoce, l’alito cattivo e un aumentato rischio di cancro ai polmoni, ma influisce anche sulla produzione e funzione dei neurotrasmettitori, serrando i capillari, che sono vasi sanguigni molto piccoli, che giocano un ruolo fondamentale, quando si tratta della funzione del cervello.

http://www.gizmodo.it/2013/07/04/i-cibi-che-uccidono-lintelligenza.html

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IL MANDALA DEI 9 PIANETI : SOLSTIZIO D'ESTATE - 21 GIUGNO - EVENTO GRATUITO

IL 21 GIUGNO AL SOLSTIZIO D'ESTATE siete tutti invitati GRATUITAMENTE, come da 9 anni, all'evento del MANDALA DEI 9 PIANETI, ANTICHISSIMO RITUALE VEDICO DELL'INDIA PREISTORICA

 

PERCHE’ il 21 Giugno ?

Al 21 giugno vi è il solstizio d’estate, momento nel quale il sole raggiunge la sua massima declinazione positiva rispetto all’equatore celeste, ed è la giornata con più ore di luce , per riprendere il cammino inverso e al 21 dicembre si realizza il solstizio invernale che simbolicamente indica la vittoria della luce sull’oscurità poiché le ore di luce torneranno ad aumentare e le giornate ad allungarsi. I solstizi possono anche leggersi come PORTALI ENERGETICI, PASSAGGI DIMENSIONALI PER NUOVI CAMBIAMENTI:  ”il portale degli uomini”, corrispondente al solstizio d’estate, mentre  il solstizio d’ inverno e’ la porta verso il divino”.

I solstizi erano dunque simboli di passaggio, o del confine tra il mondo dello spazio-tempo e lo stato di aspazialità e dell’atemporalità .

 

COME SI SVOLGE l’evento ?

Al centro Madre Terra e intorno nove persone che rappresentano I CAPOPIANETA uno per ogni pianeta. I partecipanti si posizioneranno "nelle case planetarie".

Dopo l'apertura dello "Spazio Sacro" e la formulazione delle Intenzioni, nel Mandala si reciteranno i Mantra dei 9 Pianeti, l'invocazione per ringraziarli e per chiedere sostegno per la Madre Terra, nostro, di tutto l'universo e di tutte le sue creature. Per la tradizione della nostra Terra vi sarà "l'unzione con l'olio di iperico, olio di San Giovanni" .

Lettura di poesie e brani che riguardano il rapporto tra la Natura e gli Uomini.

La recita collettiva dei Mantra di Invocazione ai 9 Pianeti, attivano Energie particolarmente potenti in questa serata, importanti per LA CURA e LA CONSAPEVOLEZZA per la Madre Terra e tutte le sue creature.

Danza collettiva di ringraziamento sotto la Luna per condividere l'energia e la gioia

 

QUAL’E’ IL LUOGO DELL’EVENTO ?

Il luogo dell’evento è Sasso Marconi ( Bologna ). Le indicazioni precise per arrivare al mandala vengono inviate per email al momento della vostra pre-iscrizione.

Le iscrizioni si chiudono al raggiungimento di 200 persone. E' RICHIESTA LA PRENOTAZIONE sul sito.

 

LEGGI LA PRESENTAZIONE E ISCRIVITI : https://www.spaziosacro.it/corsi/mandala_e_mantra/

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COLESTEROLO ALTO? LA CAUSA SONO I CEREALI

Il colesterolo è una sostanza simile al grasso e per quanto strano possa apparire, è essenziale per la vita ed è presente in tutte le cellule animali. Esso è infatti una delle normali componenti del nostro corpo: è parte delle membrane cellulari; è la base costitutiva di alcuni ormoni e degli acidi biliari, è il nutrimento per alcuni tipi di cellule e partecipa anche alla produzione di vitamina D, importantissima per le nostre ossa.

Ma la quantità di colesterolo nel sangue deve rimanere entro determinati livelli, oltre i quali rappresenta uno dei fattori di rischio cardiovascolare: può infiltrarsi nelle pareti dei vasi sanguigni, formando delle placche ateromatosiche, e contribuire così al verificarsi di patologie gravi, come l’infarto miocardico o l’ictus.

 

Colesterolo buono e colesterolo cattivo

 

Si sente parlare spesso di colesterolo buono e colesterolo cattivo . In realtà il colesterolo è unico ma si comporta in modo diverso a seconda di chi lo accompagna nel suo viaggio nel sangue. Come l’olio non si scioglie nell’acqua, così il colesterolo, essendo un grasso, non è capace di circolare nel sangue se non viene accompagnato da proteine che lo rendono idrosolubile. Vi sono due tipi principali di proteine: LDL e HDL. Le prime hanno un’azione negativa perché facilitano la permanenza del colesterolo all’interno delle arterie, favorendo la formazione di placche aterosclerotiche. Le HDL non lasciano il colesterolo “circolare” nelle arterie ma lo trasportano verso il fegato, dove viene metabolizzato.

 

Quali sono i valori ottimali di colesterolo e a quali rischi si va incontro con un colesterolo troppo elevato?

 

colesterolo e malattie del cuoreMolti studi hanno dimostrato che quantità elevate di colesterolo nel sangue possono essere un importante fattore di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari: l’infarto, l’ictus, ad esempio.

In generale, inferiori sono i livelli di colesterolo più basso è il rischio; sarà comunque importante considerare – e fa parte dei compiti del nostro medico – se nello stesso paziente sono presenti altri fattori di rischio come una pressione arteriosa particolarmente elevata o il diabete: in questo caso, sarà ancora più importante ridurre i livelli di colesterolo.

I valori generalmente consigliabili sono:

 

colesterolo totale: inferiore a 200-220 mg/dl

colesterolo HDL: superiore a 40 mg/dl negli uomini e 50 mg/dl nelle donne

colesterolo LDL: inferiore a 160 mg/dl nei pazienti a basso rischio, inferiore a 115 mg/dl nei pazienti a rischio moderato, inferiore a 100mg/dl nei pazienti ad alto rischio ed inferiori a 70 mg/dl nei pazienti a rischio molto alto.

Come si forma il colesterolo e quali sono gli alimenti che lo incrementano?

 

Il colesterolo è contenuto nella maggior parte degli alimenti di origine animale (latte, formaggi, uova, carne grassa, ecc..) e lo introduciamo quando mangiamo questi alimenti, ma questo rappresenta solo una piccola parte del colesterolo totale, perché il grosso viene prodotto direttamente dal nostro fegato.

 

La causa dell’aumento del colesterolo è proprio il punto cruciale dove il dottor Mozzi va più volte a parare nelle sue trasmissioni di Telecolor. Infatti, a parer suo, non sono gli alimenti di origine animale sopra citati a far volare alle stelle il colesterolo, ma in realtà sono dei prodotti di origine vegetale quelli di cui ci dobbiamo preoccupare, ovvero i CEREALI.

Questo perché, secondo il dottor Mozzi, il colesterolo contenuto in uova, latte, formaggi e compagnia bella, viene in realtà rielaborato dal nostro organismo, trasformandolo in qualcos’altro che non è affatto colesterolo. Attenzione però, anche se il latte e derivati non aumentano il colesterolo, aumentano notevolmente i trigliceridi.

Quello che invece verrà trasformato in colesterolo dal nostro organismo è l’AMIDO, contenuto in grosse quantità all’interno di tutti i cereali, sia con che senza glutine.

Quindi se vogliamo abbassare il colesterolo dovremo togliere tutti i cereali: frumento, avena, mais, kamut, farro, couscous, riso, miglio, grano saraceno, orzo, quinoa ed amaranto e anche le patate e il mais contengono parecchio amido. Nella quinoa e nell’amaranto l’amido è presente in minor quantità, quindi diciamo che sono un pochettino meglio degli altri, ma è comunque sconsigliato abusarne e soprattutto è sconsigliatissimo consumarli a cena. Dunque per chi ha colesterolo alto è ora di dire basta a pane, pasta, pizza, risotti e tutti quegli alimenti a base di farinacei.

E’ importante sottolineare che questo appunto vale per tutti i gruppi sanguigni, nessuno escluso!

 

Sostituire i legumi ai cereali, ma attenzione, perché anch’essi contengono un po’ di amido, vanno quindi consumati solo a pranzo e colazione.

A cena meglio fare un pasto a base di carne, o pesce abbinati a delle verdure, sempre attenendosi a quelli che sono gli alimenti consigliati per il nostro gruppo sanguigno.

 

Rimedi naturali per abbassare il colesterolo

 

Fermo restando che la prima cosa da fare è eliminare del tutto, o almeno ridurre drasticamente il consumo di cereali e abbondare con la verdura, il dottor Mozzi ci consiglia alcuni piccoli rimedi naturali che possiamo sfruttare per ridurre più velocemente il nostro colesterolo.

Ecco un elenco di estratti vegetali, sotto forma di tinture madri, o in alternativa da prendere come infusi, che possiamo utilizzare a tal riguardo:

 

tintura madre, o infuso di foglie di Bardana (da evitare per il gruppo 0);

tintura madre, o infuso di foglie di Betulla (da evitare per chi è allergico alle Betullacee);

gemmoderivato di Ginepro

gemmoderivato di Rosmarino

E’ importante sottolineare che il consumo di questi estratti, o infusi, anche se sono cose naturali, non deve essere perenne o troppo prolungato nel tempo. Dev’essere appunto solo un aiuto temporaneo, altrimenti rischiamo di dipendere dai fitofarmaci proprio come succede spesso con i farmaci e questo non va bene. La cosa più importante per star bene resta sempre e comunque una corretta alimentazione.

 

Video del dottor Mozzi dove parla di colesterolo

 

Molto interessanti anche i commenti, che potrete visualizzare direttamente nella pagina di Youtube, di chi ha provato ed ottenuto risultati molto confortanti.

 

FONTE : http://dietagrupposanguigno.altervista.org/colesterolo-alto-causa-cereali/

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