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PERCHE' ESISTE IL MALE?

 

"Il tema del male e il lato oscuro"


Il tema del male è un tema piuttosto scomodo ma è assolutamente indispensabile trattarlo, soprattutto perché viene interpretato in maniera scorretta dalla maggior parte delle persone, per lo meno per quanto riguarda i fini evolutivi che ci siamo proposti noi umani in cammino.
Se contrapponiamo il potere del male (del diavolo) al potere di Dio, considerato come Bene supremo, cadiamo in una logica duale ed antitetica che non porta a nulla, e d'altronde se definiamo Dio come l'onnipotente creatore di tutto ciò che esiste come potremmo pensare che non includa in sé anche il male? Diversamente gli sarebbe sfuggito qualcosa e non sarebbe più onnipotente.

Di norma un individuo tende a dividere e giudicare le cose come positive (bene) o negative (male), cercando di dirigersi verso ciò che considera essere bene. Così facendo crea quei due aspetti del sé (inferiore) definiti come persona ( in latino persona significa maschera) ed ombra (la parte rifiutata dell'essere), e poiché - come ormai ben sappiamo - l'ombra non può essere semplicemente negata, in quanto parte integrante del tutto, essa continuerà incessantemente a manifestarsi sotto forma di malattie fisiche e/o pulsioni psichiche.

Come scrive Heinrich Zimmer:

"Gli innocenti si sforzano sempre di escludere da sé e di negare nel mondo le possibilità del male. Questa è la ragione del persistere del male - ed è il suo segreto. La funzione del male è di mantenere in movimento le dinamiche del mutamento. Cooperando con le forze benefiche, seppure in modo antagonistico, le forze del male contribuiscono alla tessitura dell'arazzo della vita; perciò l'esperienza del male, e in qualche misura questa esperienza soltanto, produce la maturità, la vita reale, il reale controllo dei poteri e dei compiti della vita".

In effetti bene e male non sono qualità inerenti alla realtà ma semplici giudizi che ad essa si sovrappongono, il cercare di "stabilire una sponda buona su cui appoggiarsi" porta inevitabilmente a conoscere solo metà delle possibili esperienze inerenti alla Vita, e poiché la Vita si basa proprio sulla contrapposizione degli opposti (non sapremmo cosa sia la luce se non conoscessimo l'ombra, o il caldo se non conoscessimo il freddo) in questo modo non conosceremmo mai cosa sia la Vita in realtà! Di fatto nelle nostre molteplici incarnazioni abbiamo conosciuto il significato di virtù e bontà ma anche quello di vizio e perversione, a volte siamo stati irreprensibili e altre volte empi e malvagi.

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Possiamo dire che il giorno sia migliore della notte? Di sicuro no, ma è certamente vero che non sono le stesse le attività a cui sono dedicate le varie ore della giornata. Nel momento in cui comprendiamo questo gioco della polarità possiamo decidere di uscirne, ma non possiamo assolutamente evitarlo fino a che vi siamo dentro e dunque fintanto che siamo incarnati in un corpo sessuato e siamo identificati in esso.
Solo il completo risveglio dell'essere porta alla trascendenza dalla dualità.
Qualunque tentativo di combattere il lato oscuro contrapponendovisi, non fa altro che rafforzarlo, poiché non ha senso agitarsi per scacciare un'ombra, ma se proprio volessimo agire verso una direzione polare, potremmo allora provare ad accendere una luce!
Dice un antico detto cinese "Stolto è colui che aspira a un buon governo senza considerare un mal governo".
In ogni caso non sarebbe comunque possibile astenersi dal male in assoluto. Se ad esempio consideriamo l'uccisione come atto negativo e la condanniamo, dovremmo immediatamente prendere coscienza che la nostra stessa sopravvivenza fisica si basa su di essa (che sia uccisione di animali, di vegetali o anche semplicemente quella dei nostri microbi simbionti).

Anche quando una persona “cattiva”  ci invia degli “accidenti”,  essi arrivano in quanto energia che si muove ma, se chiediamo aiuto i nostri Angeli, essi  attutiranno di molto “i colpi”

 

Se l'aspetto distruttore di Dio non intervenisse mai, attraverso la morte, la Vita stessa non esisterebbe!

Come abbiamo visto non possiamo, e non avrebbe senso, allontanarci arbitrariamente da un polo della coscienza, è vero però che possiamo integrare un archetipo (poiché in ultima analisi solo di questo si tratta) a livelli diversi di coscienza.
Nel momento stesso in cui prendiamo consapevolezza che esiste un "assassino in potenza" in ciascun essere umano, e dunque anche in noi, non abbiamo necessariamente bisogno di uccidere qualcuno per sentirci completi...

è sufficiente la presa di coscienza della tensione polare tra l'archetipo dell'assassino e quella del salvatore (rappresentato dall'eterno gioco tra demoni ed eroi, guardie e ladri) per ritrovare una dimensione più vicina alla completezza e all'Unità originaria.

DA Heinrich Zimmer

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POESIE E AFORISMI SULL'AMORE

Amore non dannarmi

- Alda MERINI-

Amore non dannarmi al mio destino

tienimi aperte tutte le stagioni

fa che il mio grande e tiepido declino

non si addormenti lungo le pulsioni

metti al passivo tutte le passioni

dormi teneramente sul cuscino

dove crescono provvide ambizioni

d'amore e di passione universale,

toglimi tutto e non mi fare male.

 

 

Il vero amore non lascia tracce

- Leonard COHEN-

 

Il vero amore non lascia tracce


come la bruma non lascia sfregi

sul verde cupo della collina

così il mio corpo non lascia sfregi

su di te e non lo farà mai.

Oltre le finestre nel buio

i bambini vengono, i bambini vanno


come frecce senza bersaglio

come manette fatte di neve.

Il vero amore non lascia tracce

se tu e io siamo un'unica cosa

si perde nei nostri abbracci

come stelle contro il sole.


Come una foglia cadente può restare

un istante nell'aria

così come la tua testa sul mio petto

così la mia mano sulla tua chioma.

E molte notti resistono

senza una luna, senza una stella

così resisteremo noi


quando uno dei due sarà via,

lontano.

 

 

.

Se non ti avessi mai incontrata...

Erich FRIED



Se non ti avessi mai incontrata...

 

la vita sarebbe

 

forse più semplice

 

se io non avessi mai incontrato te

 

meno sconforto ogni volta

 

che ci dobbiamo separare

 

meno paura della prossima separazione

 

e di quella che ancora verrà

 

e anche meno di quella nostalgia imponente

 

che quando non ci sei pretende l'impossibile

 

e subito fra un istante

 

e che poi giacché non è possibile

 

si sgomenta e respira faticosamente

 

La vita sarebbe forse più semplice

 

se io non avessi mai incontrato te

 

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soltanto non sarebbe la mia vita.

 

 

Erich FRIED

.

 

 

L'amore non vale quanto la libertà

OSHO

 

L'amore non ha tanto valore quanto la libertà.
L'amore è un valore elevatissimo, ma non è superiore alla libertà.
Pertanto, si vorrà sicuramente amare, ma nessuno vorrà essere imprigionato dall'amore.
Quindi, prima o poi ci si ritrova profondamente frustrati.

Tu cerchi di possedere, e più ci provi, più l'amore si rivela qualcosa di impossibile, e più l'altro inizia ad allontanarsi da te.

Meno possiedi, e più ti senti vicino all'altro.

E se non possiedi affatto, se tra gli amanti scorre libertà, si ha un grande amore.

-

 

 

Le tue mani

- Pablo NERUDA-




Le tue mani

Quando le tue mani muovono,
amore, verso le mie,
cosa mi portano in volo?
Perchè si sono fermate
sulla mia bocca, all'improvviso,
perchè le riconosco
come se una volta, prima,
le avessi toccate,
come se prima di esistere
avessero già percorso
la mia fronte, la mia cintura?

La loro morbidezza giungeva
volando sul tempo,
sul mare, sul fumo,
sulla primavera,
e quando tu hai posato
le tue mani sul mio petto,
ho riconosciuto quelle ali
di colomba dorata,
ho riconosciuto quella creta
e quel colore di grano.

Per tutti gli anni della mia vita
ho vagato cercandole.
Ho salito scale,
ho attraversato scogliere,
mi hanno trascinato via treni,
le acque mi hanno riportato,
e nella pella dell'uva
mi è sembrato di toccarti.
Il legno di colpo
mi ha portato il tuo contatto,
la mandorla mi annunciava
la tua morbidezza segreta,
finchè si sono strette
le tue mani sul mio petto
e lì come due ali
hanno concluso il loro viaggio.

Pablo NERUDA

.

 

Vita della mia vita

- Rabindranath Tagore-

 

VITA DELLA MIA VITA

 

Vita della mia vita,
sempre cercherò di conservare
puro il mio corpo,
sapendo che la tua carezza vivente
mi sfiora tutte le membra.
Sempre cercherò di allontanare
ogni falsità dai miei pensieri,
sapendo che tu sei la verità
che nella mente
mi ha acceso la luce della ragione.
Sempre cercherò di scacciare
ogni malvagità dal mio cuore,
e di farvi fiorire l'amore,
sapendo che hai la tua dimora
nel più profondo del cuore.
E sempre cercherò nelle mie azioni
di rivelare te,
sapendo che è il tuo potere
che mi dà la forza di agire.

 

Rabindranath TAGORE

.

Nessuno deve tollerare l'infelicità!

Quando vivi nell'infelicità, col tempo ti ci abitui. E nessuno deve tollerare l'infelicità, neppure per un solo istante!

Forse in passato è stato bello vivere con un uomo, nella gioia, ma se questo non è più fonte di felcità, te ne devi liberare.

E non occorre andare in collera e diventare distruttivi, è inutile portare rancore, perchè in amore non ci si può fare nulla.

L'amore è simile a una brezza. Lo sai, arriva semplicemente... se c'è, c'è. Poi se ne va. E quando se n'è andata, se n'è andata.

 

L'amore è un mistero, non lo si può manipolare. Non lo si dovrebbe strumentalizzare, l'amore non dovrebbe essere legalizzato,

non dovrebbe subire imposizioni, forzature, per nessuna ragione.

 

pag. 70 di Quell'oscuro intervallo è l'amore di OSHO

.

.

AFORISMI SULL’AMORE DI  OSCAR WILDE

 

La cosa più terribile non è quella di spezzare i cuori, bensì quella di ridurli in pietra..

 

E' difficile non essere ingiusti verso chi si ama..

 

Ogni volta che si ottiene un certo successo ci si fa un nemico.Per essere benvoluti da tutti bisogna essere mediocri.

da IL RITRATTO DI DORIAN GRAY.

 

Gesù disse alla donna colta in adulterio che il suo peccato era cancellato;non già perchè essa ne fosse pentita, ma perchè l'amore di lei fu bellissimo ed intenso..

 

Sovente è necessario trarre la bontà da ciò che è cattivo, come da un frutto amaro si estrae una essenza preziosa.

.

da DE PROFUNDIS DI OSCAR WILDE

 

Mentre la risoluzione di divenire un uomo migliore è atto empirico ed ipocrita, essere divenuto più profondamente uomo è il privilegio di coloro che hanno sofferto.

da DE PROFUNDIS

.


L'umiltà non si puo acquistarla se non rinunciando a tutto ciò che si ha: soltanto allorchè ogni cosa è perduta, si sa di possedere tutta l'umiltà.

da DE PROFUNDIS

 

Amare sè stessi è l'inizio di un idillio che dura una vita.

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Kervran: Le Trasmutazioni Biologiche o "a debole energia"

Kervran Le Trasmutazioni Biologiche o "a debole energia"

Più che dimenticato, qualcuno sostiene che Corentin Louis Kervran sia stato proprio rimosso dalla comunità scientifica poiché metteva in dubbio certezze o dogmi saldamente acquisiti.

“….Tutti sappiamo che i gusci delle normali uova degli uccelli contengono molto Calcio. Kervran isolò alcune galline ovaiole in un'area senza alcuna fonte di Calcio, e le sottopose ad una dieta senza contenuto di Calcio. Dopo alcuni giorni nei quali le uova erano normali, queste iniziarono ad essere prodotte senza guscio, molli, con la sola membrana. Nell'area furono rovesciati dei sacchi contenenti pezzi di mica (la mica comune, detta anche mica muscovite o mica bianca, è un silicato di Potassio e Alluminio). Ed ecco cosa accadde: le galline saltarono eccitate sulla mica, beccandola, raspandola con le zampe e rotolandovicisi sopra. Le uova del giorno dopo e di quelli successivi furono deposte con un normalissimo guscio. Quindi, le galline avevano trasformato qualche elemento della mica, trasformandolo in Calcio! Un esperimento simile, sempre con la stessa mica, fu ripetuto con altri uccelli, per un periodo di 40 giorni, durante i quali la somministrazione della mica venne sospesa tre volte, ed ogni volta le uova tornarono ad essere deposte molli.”…..

Gente, quello che ho descritto accade per davvero! Un gran numero di chimici riferiscono nei loro studi che gli organismi biologici trasformano normalmente elementi chimici in altri, nel loro metabolismo. Ma secondo le teorie classiche della fisica questo è impossibile, perchè energia e condizioni necessarie per tali trasmutazioni sarebbero assolutamente incompatibili con quelle disponibili negli organismi viventi, punto e basta.

Qualcuno poco informato potrebbe lecitamente chiedersi a questo punto chi sia questo Louis Kervran, che si permette di trarre conclusioni blasfeme. Si tratta di uno scienziatucolo da strapazzo, forse illuso o truffaldino? E tutti gli altri scienziati che hanno fatto le stesse osservazioni e hanno convalidato i lavori di Kervran, sono attendibili? La risposta è che si tratta di ricercatori seri ed attendibili, ed inoltre sono ormai moltissimi. Louis Kervran, che è stato il più ardente ricercatore della trasmutazione biologica, ha sempre svolto i suoi rigorosissimi esperimenti all'Università di Parigi, e i suoi lavori nel settore gli sono valsi addirittura una candidatura al Nobel. Ma nonostante ciò, la scienza accademica continua ad ignorare le trasmutazioni.

Kervran mise in luce parecchie reazioni, verificandole. Ecco alcune importanti affermazioni, tratte dai suoi lavori:
"Il fenomeno vitale non è di ordine chimico. Il nucleo degli atomi degli elementi leggeri è abbastanza diverso da quello che i fisici nucleari considerano come modello medio, valendo questo solo per gli elementi pesanti. La Natura muove particelle da un nucleo all'altro - particelle come nuclei di Idrogeno e Ossigeno e, in qualche caso, nuclei di Carbonio e Litio. C'è così una trasmutazione. La trasmutazione biologica è un fenomeno completamente diverso dalla fissioni o fusioni atomiche della Fisica. Esso svela una proprietà della materia mai vista prima di questo lavoro."

Ma Kervran non vuol proprio farci dormire tranquilli, e ci informa di un altro fenomeno interessantissimo: in un capitolo di "Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia" ci parla del fatto - colossale se confermato - che nessuno si sia mai accorto che nella frutta secca il rapporto tra gli elementi cambia rispetto a quella fresca, e di molto, perché nella essiccazione (ma solo in quella naturale, che avviene lentamente!) si produrrebbero reazioni enzimatiche che trasmuterebbero gli elementi di partenza.

Kervran sostiene che questo è già sotto gli occhi di tutti, in quanto le più note tabelle nutrizionali (ne cita di francesi) presenterebbero già dei bilanci errati senza che nessuno se ne sia mai accorto, e di fatto conformi alle sue scoperte e analisi………..

Anche l’uomo trasmuta e non solo magnesio…:

Ma l'Uomo sintetizza solo Magnesio? A questo punto, una volta ammessa la possibilità delle trasmutazioni, sembrerebbe logico di no, ed infatti ci sarebbero altri indizi provenienti da direzioni diverse. Kervran ha verificato la generazione di Calcio da Magnesio e da Silicio, e la cosa potrebbe avere grande rilevanza, se fosse universalmente riconosciuta. Per esempio, i medici sanno che nelle fratture ossee e/o osteoporosi in genere si somministra del Calcio, che è però di difficile assorbimento, e spesso la decalcificazione continua nonostante massicce somministrazioni di Calcio. Ebbene, da sempre la fitoterapia insegna che nei casi di fratture ossee e/o osteoporosi si deve somministrare per via orale polvere di Equiseto (Equisetum arvense), meglio se coadiuvato da Potassio e Magnesio, e la decalcificazione cesserà.

Detto fra noi, l'Equiseto è ricco di Silicio ed è probabile che la reazione sia:
Si28 + C12 > Ca40

 

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Scienza e Tecnologia: Già molti anni fa, i fisici asserivano di essere vicini alla scoperta definitiva dell'ultimo mattoncino della materia, e preannunciavano l'imminente avvento della fusione controllata per la produzione di energia illimitata. "Fusione e fissione dei nuclei degli elementi possono avvenire in natura solo nel nucleo delle stelle, con temperature di milioni di gradi e pressioni inimmaginabili, oppure in appositi grandi macchinari concepiti dall'Uomo", e di conseguenza essi chiedevano di intraprendere la costruzione di acceleratori di particelle, sempre più potenti e sofisticati, con investimenti da capogiro, per studiare l'organizzazione della materia.

 

Anche se allora - come oggi! - la fusione controllata "calda" era ancora lontana dall'essere convenientemente realizzabile, tuttavia c'era un'euforia generale per la continua scoperta di nuove particelle e nuove prospettive. In un clima del genere, praticamente nessuno nella comunità scientifica intendeva concedere il seppur minimo credito alla possibilità delle trasmutazioni a debole energia, che pure venivano segnalate da molti ricercatori, spesso solo come anomalie sperimentali. E Pons e Fleischmann, con il loro annuncio della fusione fredda erano ancora lontani.

In quel periodo la rivista "Scienza e Vita" pubblicò un articolo dal curioso titolo "Le galline con la bomba in pancia". Nel testo si portava all'attenzione del grosso pubblico un notissimo esperimento dello scienziato francese Louis Kervran, a proposito dello strano metabolismo delle ...galline! Kervran sosteneva che le galline (ma anche altri esseri viventi) avessero un metabolismo capace di trasmutare alcuni elementi in altri, e gli scienziati ortodossi ne sostenevano l'assoluta impossibilità dovuta alla terrificante quantità di energia altrimenti necessaria, simile ad una bomba atomica: da cui il titolo scherzoso dell'articolo. Il pezzo suscitò un vespaio di polemiche destinato a durare a lungo, e nonostante l'interesse comunque mostrato dai lettori, scattò una sorta di censura sull'argomento, basata anche sul discredito di chi se ne occupava. Per molto tempo non se ne parlò quasi più, tranne che in ristrette cerchie di fisici e biologi eretici.

Sono passati circa venti anni, e attualmente la Fisica sta cambiando il suo paradigma, ossia la sua stessa impostazione filosofica, orientandosi sempre più verso modelli teorici capaci di inglobare e spiegare anche cose come lo spazio multidimensionale, la fusione fredda, ecc., comprese le trasmutazioni a debole energia di cui qui ci occupiamo. Vediamo di capire di cosa si tratta.

Tutti sappiamo che i gusci delle normali uova degli uccelli contengono molto Calcio. Kervran isolò alcune galline ovaiole in un'area senza alcuna fonte di Calcio, e le sottopose ad una dieta senza contenuto di Calcio. Dopo alcuni giorni nei quali le uova erano normali, queste iniziarono ad essere prodotte senza guscio, molli, con la sola membrana. Nell'area furono rovesciati dei sacchi contenenti pezzi di mica (la mica comune, detta anche mica muscovite o mica bianca, è un silicato di Potassio e Alluminio). Ed ecco cosa accadde: le galline saltarono eccitate sulla mica, beccandola, raspandola con le zampe e rotolandovicisi sopra. Le uova del giorno dopo e di quelli successivi furono deposte con un normalissimo guscio. Quindi, le galline avevano trasformato qualche elemento della mica, trasformandolo in Calcio! Un esperimento simile, sempre con la stessa mica, fu ripetuto con altri uccelli, per un periodo di 40 giorni, durante i quali la somministrazione della mica venne sospesa tre volte, ed ogni volta le uova tornarono ad essere deposte molli.

Una possibile obiezione potrebbe essere che, nella necessità di deporre uova, le galline attingano il Calcio da tutte le loro riserve mobilizzabili, ossia dalle loro stesse ossa. Ma se questo fosse vero, perchè vennero deposte uova molli senza la mica, e le uova tornarono normali con la mica? Per non essere obbligati ad ammettere la trasmutazione di qualche elemento in Calcio, si potrebbe ipotizzare che la mica in qualche modo stimoli un meccanismo metabolico tale che permetta di utilizzare il Calcio delle ossa per produrre i gusci. L'unico modo per rimuovere ogni dubbio sarebbe quello di somministrare la mica alle galline, assieme ad una dieta priva di Calcio, così a lungo che tutto il Calcio delle ossa venga esaurito. Se continuassero nonostante tutto a deporre uova col guscio, si dovrebbe definitivamente ammettere che, ebbene sì, le galline sono capaci di trasmutare un elemento fra quelli disponibili, in Calcio! In ogni caso alcuni degli esperimenti sono stati portati avanti anche per periodi piuttosto lunghi, con gli stessi risultati.

La formula della mica muscovite è:
KAl2 [(OH,F)2 | AlSi3O10]
e quindi possiamo ipotizzare che la produzione di Calcio possa derivare dalla trasmutazione biologica
del Potassio: K39 + H1 > Ca40
o del Silicio: Si28 + C12 > Ca40
oppure derivare da un più complesso "giro" di trasmutazioni fra elementi diversi.

Gente, quello che ho descritto accade per davvero! Un gran numero di chimici riferiscono nei loro studi che gli organismi biologici trasformano normalmente elementi chimici in altri, nel loro metabolismo. Ma secondo le teorie classiche della fisica questo è impossibile, perchè energia e condizioni necessarie per tali trasmutazioni sarebbero assolutamente incompatibili con quelle disponibili negli organismi viventi, punto e basta.

Qualcuno poco informato potrebbe lecitamente chiedersi a questo punto chi sia questo Louis Kervran, che si permette di trarre conclusioni blasfeme. Si tratta di uno scienziatucolo da strapazzo, forse illuso o truffaldino? E tutti gli altri scienziati che hanno fatto le stesse osservazioni e hanno convalidato i lavori di Kervran, sono attendibili? La risposta è che si tratta di ricercatori seri ed attendibili, ed inoltre sono ormai moltissimi. Louis Kervran, che è stato il più ardente ricercatore della trasmutazione biologica, ha sempre svolto i suoi rigorosissimi esperimenti all'Università di Parigi, e i suoi lavori nel settore gli sono valsi addirittura una candidatura al Nobel. Ma nonostante ciò, la scienza accademica continua ad ignorare le trasmutazioni.

Kervran mise in luce parecchie reazioni, verificandole. Ecco alcune importanti affermazioni, tratte dai suoi lavori:
"Il fenomeno vitale non è di ordine chimico. Il nucleo degli atomi degli elementi leggeri è abbastanza diverso da quello che i fisici nucleari considerano come modello medio, valendo questo solo per gli elementi pesanti. La Natura muove particelle da un nucleo all'altro - particelle come nuclei di Idrogeno e Ossigeno e, in qualche caso, nuclei di Carbonio e Litio. C'è così una trasmutazione. La trasmutazione biologica è un fenomeno completamente diverso dalla fissioni o fusioni atomiche della Fisica. Esso svela una proprietà della materia mai vista prima di questo lavoro."

E per chi conosce la chimica, ecco un elenco delle reazioni (scritte in forma semplificata) che, ad oggi, sono state osservate:
Na23 + H1 > Mg24
Na23 + O16 > K39
Na23 - O16 > Li7
Na23 > Li7 + O16
K39 + H1 > Ca40
Mg24 + Li7 > P31
Mg24 + O16 > Ca40
F19 + O16 > Cl35
C12 + Li7 > F19
Cl35 > C12 + Na23
Fe56 - H1 > Mn55
2 O16 - H1 > P31
O16 + O16 > S32
2 N14 > C12 + O16
N14 + Mg12 > K19
Si28 + C12 > Ca40
P31 + H1 S32

(tratto da Robert A. Nelson, Biological Trasmutations, con modifiche)

Ricordiamo questo utile schema di trasformazioni, perchè costituisce una guida generale. Vedremo infatti qualche altra evidenza della trasmutazione biologica in organismi diversi dalle galline.

Il Calcio è un componente fondamentale dell'esoscheletro (comunemente detto guscio) di molti crostacei, e delle conchiglie dei molluschi. Nella loro muta periodica, granchi e gamberi abbandonano la loro vecchia corazza, per formarsene una nuova più comoda. Durante la muta i granchi sono molli e "nudi", del tutto vulnerabili, e perciò impossibilitati a procurarsi il Calcio necessario predando altri esseri. Per questo motivo il granchio si nasconde, e nel brevissimo periodo di un paio di giorni riforma un nuovo guscio. Ma l'acqua marina contiene troppo poco Calcio (circa lo 0.042%) per giustificare una produzione così rapida della corazza.

L'analisi chimica dell'intero corpo di un granchio rivela che esso contiene Calcio sufficiente a produrre solo il 3% del guscio, anche considerando il carbonato di Calcio immagazzinato prima della muta nel suo sistema epatico.

Il problema è che, anche nell'acqua completamente priva di Calcio, granchi e affini possono ancora riformare il loro guscio. Kervran riporta che in un esperimento un gambero fu messo in un contenitore con acqua marina dalla quale il carbonato di Calcio era stato rimosso mediante precipitazione, e che nonostante tutto il gambero produsse il suo bravo guscio.

Sempre secondo Kervran, l'analisi chimica fatta su animali che secernono i loro gusci - come i molluschi - ha rivelato che il carbonato di Calcio si forma sul lato esterno di una membrana, sebbene la misteriosa formazione di Calcio nelle membrane sul lato opposto della membrana, dove le sostanze nutritive entrano, non ci sia Calcio.



Kervran sostiene che normalmente i granchi trasformano il Magnesio in Calcio, secondo la trasmutazione
Mg + O > Ca
e in effetti l'acqua marina contiene un ammontare sufficiente di Magnesio per formare un guscio. Ci si può chiedere cosa accadrebbe se mettessimo un gambero nell'acqua priva sia di Calcio che di Magnesio, ma non ho informazioni al riguardo.

Nel 1975 i chimici Heroux e Pietro (Divisione di Scienze Biologiche del CNR Canadese) condussero un meticoloso esperimento con i topi. Misurarono l'ammontare di Magnesio introdotto con cibo, acqua e perfino aria, confrontandolo poi col Magnesio espulso in urina e feci, in tre periodi di 69, 240 e 517 giorni.
Nel caso nel quale gli animaletti furono alimentati con una dieta nella quale l'ammontare di Magnesio ingerito era meno di quello espulso, ci si aspettava che il Magnesio subisse un grave deficit molto prima del 517° giorno. Dopo i 517 giorni i topini furono (purtroppo) uccisi ed analizzati, aspettandosi di non trovare praticamente più Magnesio nel corpo. Il metodo era rigoroso e la strumentazione precisa (spettrometro di massa), ma ogni topino conteneva mediamente 82 mg di Magnesio... il conto non tornava, il Magnesio sarebbe dovuto essere assai inferiore.
I due ricercatori verificarono allora l'accuratezza delle loro determinazioni inviando i loro cadaverini a due altri laboratori (alla Divisione di Chimica al CNR del Canada e al Reparto di Chimica dell'Università di McMaster), ma entrambi i laboratori ottennero essenzialmente gli stessi risultati della prima misurazione. Infine, furono usati altri metodi ancora più raffinati, ma anche questi diedero risultati simili, sconcertanti tanto per i ricercatori quanto per gli analisti.
[Heroux, O. and Peter, D. "Failure of balance measurements to predict actual retention of magnesium and calcium by rats as determined by direct carcass analysis." Journal of Nutrition, 1975, volume 105, pages 1157-1167]

Per quanto riguarda i batteri, c'è una sufficiente evidenza di molte anomalie sperimentali: come fa un batterio a sintetizzare una proteina contenente un certo elemento, se il terreno di coltura ne è privo? Il biochimico Komaki dell'Università di Mukogawa in Giappone trovò che un gran varietà di microrganismi (per esempio l'Aspergillus niger, usato nella produzione di acido gallico e acido citrico, e il Saccharomyces cerevisiae, il comune lievito del pane e della birra) «creano» Potassio durante la loro crescita. Aggiungo che c'è chi avanza l'ipotesi secondo la quale molti depositi minerali sarebbero dovuti non ai consueti meccanismi geologici, bensì alla produzione metabolica di masse batteriche sotterranee.

Ma solo granchi, gamberi, galline, topi e microrganismi avrebbero questa possibilità? La risposta è senz'altro no: probabilmente tutti gli esseri viventi, all'occorrenza, sono capaci di attivare le reazioni a debole energia che portano alla trasmutazione di alcuni elementi disponibili in altri non disponibili ma indispensabili, e l'Uomo non fa eccezione. Vediamo perchè.
Kervran descrive esperimenti fatti dai francesi nel 1959 in due località torride del deserto del Sahara, volendo determinare il fabbisogno nutrizionale umano nelle condizioni di estremo calore.
Nel primo esperimento si comparò la quantità di Magnesio ingerito con quello espulso: ogni soggetto espulse quotidianamente con feci, urina e sudore, in media 117.2 milligrammi in più rispetto a quello ingerito. Considerando che il corpo umano ha una riserva di 5000 milligrammi di Magnesio, si può facilmente calcolare che in circa 43 giorni le riserve si sarebbero dovute esaurire:


5000/117.2 = 42.6


Eppure, l'esperimento fu protratto per 180 giorni, ed ogni giorno ogni soggetto continuò ad espellere i suoi bravi 117.2 mg di Magnesio!


Nel secondo esperimento, condotto in una località ancora più arida, fu rilevato che ogni uomo espelleva mediamente ogni giorno 256 mg di Magnesio in più rispetto a quello ingerito: in tali condizioni il Magnesio si sarebbe dovuto esaurire dopo soli 20 giorni, ed invece l'esperimento durò ben 220 giorni. Sembrerebbe inevitabile concludere che il corpo umano è in grado in qualche modo di sintetizzare Magnesio. E pare che proprio questo processo ancora ignoto gli conferisca una maggiore resistenza al clima torrido, a patto che vi sia un maggiore apporto di Sodio, forse secondo la reazione


Na23 + H1 > Mg24
[Kervran, C. Louis. Biological Transmutation. New York: Swan House Publishing Company, 1972]

Ma l'Uomo sintetizza solo Magnesio? A questo punto, una volta ammessa la possibilità delle trasmutazioni, sembrerebbe logico di no, ed infatti ci sarebbero altri indizi provenienti da direzioni diverse. Kervran ha verificato la generazione di Calcio da Magnesio e da Silicio, e la cosa potrebbe avere grande rilevanza, se fosse universalmente riconosciuta. Per esempio, i medici sanno che nelle fratture ossee e/o osteoporosi in genere si somministra del Calcio, che è però di difficile assorbimento, e spesso la decalcificazione continua nonostante massicce somministrazioni di Calcio. Ebbene, da sempre la fitoterapia insegna che nei casi di fratture ossee e/o osteoporosi si deve somministrare per via orale polvere di Equiseto (Equisetum arvense), meglio se coadiuvato da Potassio e Magnesio, e la decalcificazione cesserà. Detto fra noi, l'Equiseto è ricco di Silicio ed è probabile che la reazione sia:
Si28 + C12 > Ca40
(Silicio + Carbonio = Calcio)

Ed anche questo è un bel mistero che è lì in tutta evidenza e tuttora inspiegato: il Calcio delle ossa è secreto da una membrana detta periostio; però, se c'è Calcio dal lato verso l'osso, sull'altro lato non se ne trova. Dunque il periostio secerne Calcio, ma da dove lo prende? Se il lettore ricorda quanto già detto per la membrana di crostacei e molluschi, noterà forse una similitudine col periostio.

I più attenti avranno notato che non ho ancora parlato delle trasmutazioni negli organismi vegetali superiori. Forse nelle piante non è stato osservato il fenomeno? Tutt'altro! Tanto è vero che su di esse si è concentrata l'attenzione di diversi ricercatori, per verificare le osservazioni di Kervran e altri.
Nel 1971, al Laboratorio della "Societe de Agriculteurs" in Francia, Kervran condusse una serie molto accurata di esperimenti, che dimostrarono senza ombra di dubbio che durante la germinazione dei semi di avena si crea una notevole quantità di elementi prima non presenti nei semi o nel terreno di coltura. La descrizione degli esperimenti e dei metodi adottati è complessa e molto lunga, pertanto qui lasciamola agli addetti ai lavori, che troveranno tutto in "Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia". Dalle sue numerosissime esperienze coi vegetali in genere, Kervran si convinse che ciascun genere di pianta può tramutare solamente determinati elementi, ma non altri, con specifiche reazioni enzimatiche. Qui diremo solo che, dopo germinazione di semi di avena in ambiente controllato, analisi spettroscopica delle ceneri, confronto col gruppo di controllo, ecc., fu alfine evidenziata una notevolissima creazione di Calcio.

L'estrema sofisticazione del metodo utilizzato e delle misurazioni, assieme alle molteplici repliche di altri autorevoli sperimentatori indipendenti, fanno assolutamente escludere ipotesi di errori sperimentali o inaccuratezza delle analisi. Per convincerserne si leggano le opere di Kervran, ora disponibili in italiano (vedi bibliografia alla fine).
Vi sono state naturalmente moltissime repliche positive di questi esperimenti, ma alcune con una creazione di Calcio inferiore alle attese, anche se comunque inspiegabili. Perchè? Attenti, qui, è un punto importante: Kervran nota che, usando negli esperimenti acqua distillata al fine di semplificare le analisi, si ha solo un piccolissimo incremento del Calcio, attorno a solo qualche punto percentuale. Invece, usando acqua oligominerale (lui usò la famosa acqua francese Volvic), l'incremento è quello atteso, variabile fra il 50 e il 200 per cento o anche più, a seconda delle condizioni sperimentali e del tempo di coltura. La grande differenza è spiegabile col fatto che, usando un'acqua mineralizzata, la germinazione avviene in condizioni più vicine a quelle naturali, mentre l'acqua bi- o tridistillata conduce logicamente ad una grave sofferenza del seme e del germoglio, con una conseguente attività enzimatica assente o alterata (vedasi opera citata, ed. italiana, pag 163).
Da quanto segue, viene il sospetto che anche i ricercatori italiani non siano immuni dal pregiudizio scientifico, il quale porta persino a distorcere le sperimentazioni stesse, magari ispirate inizialmente da sincero interesse.

Ma, sempre in funzione del ruolo di "agente provocatore" che mi è congeniale, vorrei proporre un semplice esperimento terra-terra affinchè gli scettici (quelli in buona fede) possano convincersi della realtà delle trasmutazioni ad energia debole. Vorrei dunque "rilanciare" con una prova più semplice dell'infelice esperimento prima citato, ma anche più "spettacolare", che non mi risulta sia stata ancora effettuata in Italia (se mi sbaglio, informatemi!).

Sperimentiamo assieme? Galline!
Propongo di replicare, a costo quasi zero, l'esperimento delle galline ovaiole private del Calcio, descritto a inizio pagina. Questo solo per verificare la ripresa della deposizione di uova complete di guscio dopo la somministrazione di mica muscovite: in caso di successo si ripeterebbe magari il tutto in condizioni di maggiore controllo, con le necessarie analisi chimico-fisiche. Gli studenti di qualche Istituto Agrario o Dipartimento Universitario potrebbero proporlo ai loro Professori! Chi si fa avanti? Il materiale occorrente è pochissimo:
IL NECESSARIO
1. una gabbia metallica (sospesa da terra);
2. una gallina ovaiola (nel periodo produttivo);
3. mica muscovite tritata, circa mezzo chilo (recuperabile dalle lastrine di supporto per le resistenze di stufette elettriche e ferri da stiro);
4. semi di avena, qualche chilo (l'avena è molto povera di Calcio)
5. acqua oligominerale (non gasata).
L'ESPERIENZA
1. Messa la gallina nella gabbia ben pulita, si verifichi che produca regolarmente uova (mediamente uno al giorno) che verranno sempre subito tolte per evitare che le becchi, e si inizi l'alimentazione con sola avena e poca acqua.
2. Dopo circa 4 o 5 giorni la gallina ha esaurito il Calcio mobilizzabile: le uova sono o no molle, senza guscio?
3. Si attenda ancora un giorno, poi si dia la mica ben tritata, e si annoti il comportamento della gallina (la mica non è un nutriente, e non dovrebbe interessarla): la mangia o no con entusiasmo?
4. Dopo 18-24 ore si controllino le uova: tornano o no ad avere il guscio?
5. Dopo qualche giorno di dieta a base di avena, acqua e mica, interrompere quest'ultima: dopo 18-24 ore le uova tornano o no ad essere senza guscio?
IL SIGNIFICATO
Questo non è certo un esperimento rigoroso, ma almeno è alla portata di chiunque, e nella sua semplicità potrebbe mettere più di una pulce nell'orecchio. Se le risposte alle domande poste fossero solo sì, allora si potrebbe sospettare che qualcuno non ci ha detto tutto, o non ha capito molto sinora: e vale la pena indagare! Immaginatevi l'impatto sulla Biologia.

Bene. Cioè, male. Ho proposto questo esperimento due anni fa. Da allora mi hanno scritto a tutt'oggi una decina di persone, anche titolate, per assicurarmi di avere la possibilità e l'intenzione di fare l'esperimento su riportato, ma poi o non ne hanno fatto più nulla o non me l'hanno voluto dire.
Troppo semplice? Poco serio? È lo stesso meccanismo che porta chi vuol verificare le scoperte di Kervran a scegliere le esperienze più critiche e complesse, anziché cominciare con le uova delle umili galline?
Non lo so, forse semplicemente i tempi non sono ancora maturi per uno stravolgimento simile dei canoni consolidati.

Ma Kervran non vuol proprio farci dormire tranquilli, e ci informa di un altro fenomeno interessantissimo: in un capitolo di "Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia" ci parla del fatto - colossale se confermato - che nessuno si sia mai accorto che nella frutta secca il rapporto tra gli elementi cambia rispetto a quella fresca, e di molto, perché nella essiccazione (ma solo in quella naturale, che avviene lentamente!) si produrrebbero reazioni enzimatiche che trasmuterebbero gli elementi di partenza.

 

Kervran sostiene che questo è già sotto gli occhi di tutti, in quanto le più note tabelle nutrizionali (ne cita di francesi) presenterebbero già dei bilanci errati senza che nessuno se ne sia mai accorto, e di fatto conformi alle sue scoperte e analisi.
Osserviamo i valori degli elementi in questa tabella: si riferiscono ai fichi, freschi e secchi, per 100 grammi. Non conosciamo la diminuzione in peso dovuta alla essiccazione, ma non ci interessa. È importante la variazione dei rapporti fra i vari elementi, che infatti dopo l'essiccazione sono mutati:
Fichi (analisi per 100 g)
elemento naturale essiccato variazione
Ca(Calcio) 35 mg 70 mg x 2
Fe(Ferro) 0.37 mg 0.88 mg x 2.38
Mg(Magnesio) 17 mg 29 mg x 1.7
P(Fosforo) 14 mg 29 mg x 2.1
K(Potassio) 232 mg 294 mg x 1.27
Na(Sodio) 1 mg 4 mg x 4
Zn(Zinco) 0.15 mg 0.24 mg x 1.6
Cu(Rame) 0.070 mg 0.124 mg x 1.77
Mn(Manganese) 0.128 mg 0.220 mg x 1.7
Se(Selenio) 0.2 mcg 0.2 mcg x 1

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MALI DEL SECOLO : 12 piante per i mali del secolo

PADRE VITTORIO BARONI:

Nacque il 30 luglio 1911 a Vecchiano, in provincia di Pisa, ed è morto a Siena il 7 gennaio 1990. Ha operato per anni con la fitoterapia e radiestesia applicata all'indagine diagnostica. Ha conseguito rilevanti risultati scoprendo le proprietà ancora sconosciute di alcune piante. Nello stesso tempo ha sviluppato una spiccata sensibilità radiestesica esercitandola particolarmente nella diagnosi e nella cura dei mali del secolo. In particolare del cancro. La sua si chiama cura fitoradiestesica. Il suo testo "Dodici piante per i mali del secolo" è ormai un classico.

 

Nell'ottica del suo ministero missionario e del prestare soccorso alle persone, coltivò anche studi di fitoterapia e, sull'esempio dell'abbé Alexis Mermet (1866-1937), di radioestesia applicata all’indagine diagnostica, settori in cui operò soprattutto a partire dagli anni sessanta e che insegnò anche presso la Pontificia Accademia Teatina di Roma e l’Accademia Marsilio Ficino. Ottenne da un lato rilevanti risultati scoprendo varie proprietà ancora sconosciute delle piante, dall'altro ritenne di aver sviluppato una presunta "sensibilità radioestesica" praticandola soprattutto nella diagnosi e nella cura del cancro, che chiamò "cura fitoradiestesica"

 

Nel 1981 scrisse quello che ormai è divenuto un classico del settore: Dodici piante per i mali del secolo. Nuove conquiste in fitoterapia mediante studi radiestesici, che contiene, oltre a un'autobiografia essenziale, una scelta delle sue lezioni tenute all'Accademia Teatina nel 1979-1980 con le istruzioni per creare metodi personali di cura contro quei malesseri dell'organismo che talvolta sono indicatori di disturbi più gravi.

 

Secondo le teorie di padre Baroni, infatti, le cure fitoterapiche preventive possono sopperire a quelle debolezze costituzionali (di origine genetica o ambientale) che in ogni uomo favoriscono l'insorgere di una malattia piuttosto che un'altra.

 

Come precisato nel titolo, le sue indicazioni prendono spunto dalle proprietà di sole 12 piante:

 

alloro e bardana, cipresso e robbia, assenzio, pervinca, calendula, bosso, colchico, tuia, ombelico di Venere e ginepro.

 

Secondo Padre Baroni tutti noi abbiamo delle debolezze costituzionali che derivano dal nostro patrimonio genetico e dall'habitat in cui viviamo. Esse ci conducono più facilmente verso una malattia piuttosto che un'altra. Scoprendo queste debolezze, possiamo evitare le malattie, affidandoci preventivamente a rimedi fitoterapici.

 

Utilizzando una tecnica particolare, la radiestesia, si individua la debolezza costituzionale di determinati organi e si interviene con una cura di terreno.

Per la preparazione di molti prodotti viene utilizzato il metodo spagirico, una tecnica antichissima nata in Egitto 5000 anni fa, usata in Italia nel Medioevo dalla Scuola Salernitana e da Paracelso, dimenticata in epoca moderna e riscoperta successivamente in Germania dove la pratica non è mai stata abbandonata.

Il metodo consiste nell'estrazione dei principi attivi dalla pianta fresca, spontanea, selvatica, catturandone tutta la forza.

 

erboristeria www. madrenatura.it

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I BIOFOTONI, il cancro e il Dna

Mi piace INIZIARE questo articolo con una citazione di F. A. Popp eminente fisico:

... Oggi noi sappiamo che l'uomo è essenzialmente un essere di luce. E la scienza moderna della fotobiologia ce ne sta fornendo le prove. Nel campo della salute ... le implicazioni sono enormi. Adesso sappiamo, per esempio, che la luce può generare, o arrestare, delle reazioni a catena nelle cellule, e che il danno genetico cellulare può essere virtualmente riparato , nel giro di alcune ore, da deboli fasci di luce.

 

Albert Popp, i bio-fotoni, il cancro e il DNA

Tutte le cellule del corpo umano producono luce... noi siamo immersi in un oceano di luce, dove la luce agisce da informazione e messaggio.

L'intensità di questi fotoni, ad un alto grado di coerenza, è molto importante per la nostra salute psico-fisica.
Altra cosa molto importante da considerare è l'interferenza tra campi elettromagnetici, campi in cui siamo immersi continuamente, onde radio, televisive, wireless.... onde che interferiscono con il nostro campo elettromagnetico.

La coerenza indica un messaggio molto chiaro, senza disturbo... come una corretta sintonizzazione alla radio. I problemi e le malattie arrivano quando questa sintonizzazione viene a mancare o viene disturbata da altre radiazioni elettromagnetiche.

 

Fritz Albert Popp ha mostrato di possedere talento e genialità sin da quando era studente. Dopo una prima infatuazione per la filosofia (che continuò comunque a coltivare) decise di intraprendere gli studi di fisica. La sua carriera è stata rapida e brillante, e dalla fisica teorica è passato alla fisica delle radiazioni, quindi alla biofisica, ottenendo ben presto una cattedra di radiologia all'università di Marburg.


Studiando l'effetto delle radiazioni sui sistemi viventi, il professor Popp si è imbattuto in alcune proprietà molto interessanti dei composti chimici cancerogeni: tali composti infatti agiscono da "rimescolatori di frequenze" in un range molto preciso, quello dei 380 nanometri.

La luce che vediamo intorno a noi è generalmente composta da un insieme di infinite componenti, ognuna con una frequenza e lunghezza d'onda ben precisa (la lunghezza d'onda è uguale alla velocità della luce divisa per la frequenza, quindi una singola componente della luce si può caratterizzare indiferentemente tramite uno qualsiasi dei due parametri).

Indagando sulla particolare radiazione luminosa con lunghezza d'onda di 380 nanometri scoprì che essa è associata al fenomeno della foto-riparazione. Se infatti una cellula viene rovinata (e persino quasi totalmente distrutta) dalla luce ultra violetta, essa può ripararsi da sola nel giro di una giornata se viene esposta ad una radiazione della stessa frequenza ma di intensità molto più bassa. Questo fenomeno avviene con intensità massima proprio alla lunghezza d'onda di 380 nonometri.

Queste sue prime scoperte lo portarono per un po' di tempo ad avere fama e notorietà, ed a partecipare ad un congresso internazionale ove espose la sua convinzione che la spiegazione più ovvia di quanto da lui scoperto fosse che i sistemi viventi emettessoro della luce a determinate frequenze e che i composti cancerogeni (in quanto rimescolatori di frequenze) ne bloccassero la trasmissione ... e che proseguendo l'indagine su quella strada si potesse arrivare a scoprire una cura naturale per il cancro basata sull'utilizzo di particolari frequenze elettromagnetiche.

A questo punto però si trovò di fronte alla sfida di dimostrare tale supposizione, ovvero di provare che vi fosse luce nei corpi degli esseri viventi, e che tali organismi emettessero realmente della luce (luce propria e non riflessa ovviamente).

Per fortuna Popp entrò in contatto con un dottorando, Bernhard Ruth, che costruì un apposito strumento (basato su di un fotomoltiplicatore) permettendo a Popp di dimostrare senza ombra di dubbio che i vegetali, anche se cresciuti e tenuti all'oscurità, emettono dei fotoni, ovvero delle particelle di luce.

Era il 1976, ed erano stati finalmente scoperti i bio-fotoni.

Adesso ci troviamo nel 2013: quanti di noi sanno dell'esistenza di tale tipo di radiazione? Pochi, pochissimi, quasi nessuno? Forse perché si tratta di un tipo di conoscenza che non deve essere diffusa? Ben sappiamo come vengono osteggiati i medici che scoprono rimedi naturali contro il cancro e le altre malattie, ed è facile immaginare anche il potenziale malefico di una simile scoperta qualora venga studiata ed approfondita all'interno dai laboratori militari.

Ed infatti la fama, la notorietà, e la carriera di Fritz Albert Popp stavano per affrontare un blocco improvviso, perchè qualcuno molto in alto ben presto decise che i suoi studi non dovevano più proseguire nè avere ampia diffusione.

Quando infatti proseguì nelle sue ricerche e pubblicò gli strabilianti risultati ottenuti iniziò a subire l'ostilità dell'ambiente accademico, e gli studenti che volevano studiare con lui i biofotoni venivano ostacolati. Alla scadenza del contratto l'università decise di non rinnovarlo e due gironi prima di tale scadenza i funzionari dell'università fecero irruzione nel suo laboratorio per sequestrare la sua strumentazione (ufficialmente denigravano i risultati ottenuti con tali strumenti, ma poi cercarono di accaparraseli). Per fortuna restarono a mani vuote perchè Popp, avvertito in tempo del blitz, aveva nascosto i suoi preziosi strumenti.

Da notare che l'università si rifiutò persino di pagare a Popp una cifra di 40.000 marchi (circa 25.000 euro) che gli spettava di diritto, e che il professore ottenne solo dopo avere intentato una causa civile.

Ma cosa aveva scoperto di tanto incredibile e di così fastidioso Fritz Albert Popp? Aveva scoperto che l'emissione di biofotoni mostrava una caratteristica altamente inattesa, ovvero quella della coerenza (fotoni che vibrano in sintonia, in concordanza di fase e con la stessa frequenza). Tale coerenza è un fenomeno che si manifesta artificialmente nei laser ed era incredibile poterla osservare come risultato di un processo biologico.

E andando avanti scoprì che le molecole all'interno delle cellule rispondono a determinate frequenze, che le radiazioni bio-fotoniche sono collegate allo stato di malattia o di salute di un organismo, che esse vengano utilizzate dalle cellule di un organismo vivente per una sorta di efficientissima comunicazione elettromagnetica inter-cellulare, che vengono anche scambiate tra organismi della stessa specie (dai batteri alle pulci d'acqua), che la molecola vivente che più di ogni altra è deputata alla ricezione ed alla trasmissione dei bio-fotoni è il DNA.

Tutte queste scoperte messe assieme distruggevano l'intero costrutto assiomatico della biologia ortodossa fondato sul primato del DNA ed aprivano la strada alla nuovo biologia fondata sulla genetica ondulatoria e sull'epigenetica.

Secondo la biologia ortodossa infatti nel DNA risiederebbero le istruzioni per la formazione di un organismo, eppure per quanto se ne sapesse fino a pochi decenni fa i geni del DNA servivano solo a determinare la costruzione di specifiche proteine; nessuno sapeva spiegare come tale proteine venissero assemblate secondo uno schema ben preciso per creare nuove cellule nè come le nuove cellule che si venivano man mano formando potessero sincronizzare la loro crescita, il loro sviluppo, la loro specializzazione. Nessuno sapeva spiegare, per esempio, come una cellula X potesse sapere che doveva dare inizio ad un arto mentre la cellula accanto doveva dare inizio ad un organo interno.

La scoperta dei bio-fotoni permetteva di spiegare tramite quale mezzo avvenissero queste comunicazioni e sincronizzazioni (fra cellule di uno stesso organismo, ma anche tra colonie o branchi di esseri della stessa specie), anche se restava da comprendere dove fosse scritto il programma di costruzione di un organismo, dato che al momento nessuno studioso del DNA ha trovato in esso nessuna informazione codificata che corrisponda al piano di sviluppo di un essere pluricellulare (e nemmeno monocellulare).

Un'ipotesi rivoluzionaria è quella del biologo R. Sheldrake che considera che tali programmi vengano depositati e poi letti nei cosiddetti campi morfici che potrebbero da un punto di vista puramente fisico, essere contenuti nelle vibrazioni del Campo di Punto Zero, ovvero in una struttura vibratoria del vuoto quantistico. Lo stesso Popp del resto pensava che l'emissione dei bio-fotoni interagisse col Campo di Punto Zero.

Dal punto di vista della salute le scoperte di Popp sui bio-fotoni permettevano di giustificare l'efficacia dell'omeopatia, della pranoterapia, del reiki etc.... ed apriva la strada ad importanti applicazioni curative.

Una scoperta importantissima di Popp sui bio-fotoni è che gli organismi in buona salute emettono bio-fotoni molto coerenti e gli organismi in cattiva salute emettono fotoni meno coerenti, con l'eccezione dei malati di sclerosi multipla ove la coerenza bio-fotonica è spinta all'eccesso, come se in quel caso l'eccesso di ordine risultasse fatale.

Forte di tali scoperte Popp riuscì a guarire una donna, malata terminale di cancro, utilizzando dell'estratto di vischio. Il rimedio fu scoperto testando diversi estratti vegetali su un campione di tessuto malato della donna e notando che il vischio tendeva a ripristinare lo stato di coerenza dei bio-fotoni.

DA Fritz Albert Popp

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