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Educate i bambini alla felicita' e non alla perfezione

Prima o poi succede a tutte le madri: stavate passeggiando con vostro figlio o vostra figlia per il parco, oppure al centro commerciale
e incontrate una vecchia amica, una vicina, magari con pargoli o nipotini, ed ecco, che come di consueto, scatta la fatidica gara a quale dei bimbi abbia le caratteristiche migliori.

Non deve sorprenderci che negli ultimi decenni molti genitori abbiano assunto un modello educativo basato sulla iper-genitorialità. Si tratta di genitori che vogliono che i loro figli siano preparati al meglio per la vita, ma non nel senso più ampio del termine, bensì nel più limitato: vogliono cioè che i loro figli abbiano le conoscenze e le competenze necessarie per diventare un buon professionista, ottenere un buon lavoro e guadagnare abbastanza, nulla di più di questo. Questi genitori hanno un solo obiettivo: vogliono che i loro figli siano perfetti.

Per raggiungere questo obiettivo non esitano a iscriverli a diverse attività extrascolastiche, spianando loro la strada oltre ogni limite e, naturalmente, spingendoli al successo ad ogni costo. E la cosa peggiore è che credono di farlo “per il loro bene”. Il problema principale di questo modello educativo, è che aggiunge inutile pressione sui bambini,finendo per togliere loro l’infanzia e creando degli adulti emotivamente disastrati.
I pericoli di spingere i bambini verso la perfezione

Sotto pressione, la maggior parte dei bambini obbedisce e raggiunge i risultati che si aspettano i genitori, ma in ultima analisi, in questo modo si ottiene solo di limitare il loro pensiero indipendente e lo sviluppo di competenze profonde che li possono portare al successo vero e proprio. Se non diamo loro lo spazio e la libertà per trovare la propria strada e li carichiamo di aspettative, i bambini non potranno prendere le loro proprie decisioni, sperimentare e sviluppare la loro identità.

Pretendere che i propri figli siano sempre i ‘migliori’ racchiude dei rischi, poiché genera una pressione inutile che li priva della loro infanzia. L’infanzia è un periodo di apprendimento, ma anche di gioia e divertimento. I bambini dovrebbero imparare divertendosi, facendo errori, perdendo tempo, lasciando volare l’immaginazione e trascorrendo del tempo con altri bambini. Aspettarsi che i bambini siano i migliori in un particolare campo, carica sulle loro spalle una inutile responsabilità. Questo metodo educativo li priva della loro infanzia.

Quando i genitori si concentrano più sui risultati che sullo sforzo, il bambino perde la motivazione intrinseca, perché capisce che conta di più il risultato che il cammino intrapreso. Pertanto, possono aumentare le probabilità che commetta frodi a scuola, perché per lui non è così importante imparare quanto lo sono i voti. Allo stesso modo, concentrandosi sui risultati, perde interesse per il cammino della vita e smette di goderselo.
Come si pianta il seme della paura di fallire

La paura del fallimento è una delle sensazioni più limitanti che possiamo sperimentare. Questo sentimento è intimamente legato alla concezione che abbiamo del successo. Quindi, spingere i bambini verso il successo fin dalla tenera età, serve solo a piantare in loro i semi della paura di fallire. Di conseguenza, è probabile che questi bambini non diventino adulti indipendenti e intraprendenti, come vorrebbero i loro genitori, ma persone che vanno sempre sul sicuro e accettano la mediocrità perché hanno paura di fallire.
Generare una perdita di autostima

Molte persone di successo, professionalmente parlando, non sono sicure di sé. Ad esempio, molte top model, per esempio, hanno confessato di pensare di essere brutte o grasse, quando in realtà sono delle icone di bellezza. Questo perché il livello di perfezionismo al quale sono sempre state sottoposte, le porta a credere che tutto ciò che faranno non sarà mai abbastanza e che basterà il minimo errore perché gli altri le disprezzino. I bambini che crescono con questa idea diventano adulti insicuri, con una bassa autostima, credendo di non essere abbastanza meritevoli d’amore. Di conseguenza, vivono dipendendo dalle opinioni degli altri.

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“Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto: A essere contento senza motivo. A essere sempre occupato con qualche cosa. A pretendere con ogni sua forza quello che desidera”. (Paulo Coelho)
Cosa dovrebbe sapere realmente un bambino

I bambini non hanno bisogno di essere i migliori, ma solo di essere felici. A questo proposito, ti devi solo assicurare che tuo figlio sappia:

– di essere amato incondizionatamente e in ogni momento, non importa quali errori fa o farà;
– di essere al sicuro, che lo proteggerai e lo amerai come meglio potrai;
– che può fare lo scemo, perdere tempo a fantasticare e a giocare con gli amici;
– di poter scegliere ciò che più gli piace e perseguire quella passione, non importa di cosa si tratti. Che può trascorrere il tempo libero facendo ghirlande di fiori o disegnando gatti con sei gambe, se è quello che vuole, invece di praticare la fonetica o il calcolo;
– di essere una persona speciale e meravigliosa, come molte altre persone nel mondo;
– di meritare rispetto e che deve rispettare i diritti degli altri.
Cosa non devono dimenticare i genitori

È anche essenziale che i genitori sappiano:

– che ogni bambino impara secondo il proprio ritmo, e che non devono confondere la stimolazione che aiuta a sviluppare con la pressione che travolge;
– che il fattore più influente nel rendimento scolastico dei bambini, è che i genitori leggano libri ai loro figli, che dedichino loro del tempo per coltivare insieme la passione per la lettura. Non sono le scuole costose o i giocattoli iper-tecnologici a determinare risultati;
– che il bambino che ottiene i voti migliori, non è quasi mai il più felice, perché la felicità non si misura in questi termini;
– che i bambini non hanno bisogno di più giochi, ma di una vita più semplice e spensierata e di passare più tempo con i genitori;
– che i bambini meritano la libertà di esplorare tutto e decidere da soli cosa gli piace e li rende felici.

Come diceva Arthur Schopenhauer: “Ogni bambino che nasce è in qualche misura un genio, così come un genio resta in qualche modo un bambino”.
Rivisto da www.fisicaquantistica.it

Fonte: http://psicoadvisor.com/educate-bambini-alla-felicita-non-alla-perfezione-3747.html

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Vuoi essere creativo? Sorseggia del te'. Lo dice la scienza

Sorseggiare del tè è una piacevole abitudine ma la scienza ha ora dimostrato un beneficio in più del gustare questa bevanda calda. Il tè sarebbe infatti in grado di migliorare la creatività e prolungare le prestazioni in questo senso.

Gli scrittori lo sanno: bere del tè mentre si lavora rende la scrittura più semplice. Quello che però prima era un semplice aneddoto oggi è stato confermato anche dalla scienza. Un team di ricerca dell'Università di Pechino ha deciso di esplorare gli effetti del tè sulla creatività, pubblicando di recente (sulla rivista Food Quality and Preference) uno studio dal titolo "Bere il tè migliora le prestazioni della creatività divergente". 

 
 

Guidati da Yan Huang della Scuola di Scienze Psicologiche e Cognitive dell’università cinese, i ricercatori hanno eseguito due esperimenti su un gruppo di 50 studenti universitari con un'età media di 23 anni. Alla metà dei partecipanti è stata data da bere una tazza di tè nero mentre all'altra metà è stato somministrato un bicchiere d'acqua. Subito dopo sono state messe alla prova le loro capacità creative e cognitive.

Nel primo esperimento ai volontari è stato chiesto di costruire qualcosa di "creativo e attraente" a partire da blocchi di costruzioni mentre nel secondo è stato chiesto loro di trovare un nome "cool" per un nuovo ristorante. I risultati sono stati giudicati in base alla loro creatività da altri studenti che non avevano preso parte allo studio.

In entrambi gli esperimenti, chi aveva bevuto tè si era mostrato più creativo di chi aveva bevuto invece semplice acqua. Nel test in cui erano state realizzate costruzioni, in media, i bevitori di tè avevano ottenuto 6,54 punti contro i 6,03 punti dei bevitori d'acqua mentre nel test sul nome del ristorante i bevitori di tè avevano ottenuto un punteggio di 4,11 contro 3,78.

Il risultato non lascia adito a dubbi: il tè migliora la chiarezza mentale e la concentrazione, per questo la nota bevanda è in grado di aumentare la creatività. I ricercatori in proposito hanno dichiarato: 

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"Abbiamo osservato lo stesso effetto del tè sia nel test cognitivo spaziale che nel test semantico. Sembra che bere tè abbia un effetto positivo solido e coerente sulla creatività divergente e, cosa più importante, abbiamo scoperto che l'effetto del tè sulla creatività divergente ha avuto luogo nella seconda parte dell'esperimento rivelando che il ruolo del tè è quello di mantenere le prestazioni di creatività divergenti per un periodo di tempo relativamente lungo".
L’effetto prolungato sulla creatività potrebbe essere dovuto alla presenza di teanina, un ingrediente del tè che faciliterebbe un'elaborazione prolungata a lungo termine piuttosto che una momentanea. I benefici effetti possono essere avvertiti già entro pochi minuti dalla fine dell'assunzione della bevanda.

È interessante notare che i ricercatori hanno espressamente escluso l'atto di preparare il tè dall'esperimento in modo da concentrarsi sugli effetti della bevanda stesse.

Il tè, ovvero la bevanda più popolare al mondo, è noto per i suoi effetti benefici già noti alla scienza: migliora la digestione, predispone ad uno stato d’animo più positivo, induce calma, ha effetti antiossidanti e molto altro. Da oggi possiamo aggiungere anche il fatto che potenzia la creatività!

Francesca Biagioli

https://www.greenme.it/mangiare/altri-alimenti/26386-te-creativita

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Avere amici tiene lontane le malattie. Lo dice la scienza

Avere degli amici fa bene alla salute! Non è la prima volta che una ricerca scientifica si sofferma ad analizzare i vantaggi di circondarsi di persone a noi care. In questo caso uno studio americano ha voluto analizzare la capacità dell’amicizia di tenere lontane le malattie.

Gli amici sono la famiglia che ci scegliamo, conforto nei momenti difficili e persone perfette con cui condividere gioie e successi. Ora la scienza ha dimostrato che gli amici sono utili anche a migliorare la nostra salute.

 
 

Lo studio, condotto da un team dell’University of Michigan su un campione di circa 280mila persone, ha analizzato amicizie e legami familiari scoprendo che le amicizie sono importanti non solo per avere maggiore felicità ma anche per il benessere delle persone. 

Secondo lo studio, le amicizie si rafforzano nel tempo e possono anche assumere maggiore rilevanza rispetto ai legami familiari. Una buona amicizia dona felicità, forza emotiva ed è un aiuto concreto per prevenire le malattie croniche. E in tarda età questo diventa ancora più vero, come ha dichiarato William Chopik a capo della ricerca:

"Le amicizie diventano ancora più importanti con l'avanzare dell'età. Mantenere alcuni buoni amici può fare una gran differenza per la nostra salute e il nostro benessere. Quindi è una cosa intelligente investire nelle amicizie che ti rendono più felice"
Lo studio si componeva in realtà di due indagini. Nella prima, gli scienziati hanno analizzato i risultati di un sondaggio che aveva chiesto informazioni ai partecipanti riguardo ai legami personali e condotto un'autovalutazione della salute e del benessere generale su circa 270 mila persone di tutte le età in quasi 100 paesi. Nel secondo sono stati analizzati invece i dati di un sondaggio sul livello di tensione e la presenza di malattie croniche in quasi 7.500 adulti residenti negli Stati Uniti.

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Il primo studio ha mostrato che, sebbene sia la famiglia che gli amici siano stati presi come indicatore di salute e felicità, solo questi ultimi sono associati ad un'aspettativa di vita più elevata in età avanzata. Il secondo ha rivelato che quando le amicizie hanno generato turbamenti o tensioni, la tendenza a soffrire di malattie croniche è aumentata. Nel caso di buoni rapporti di amicizia, al contrario, è successo l'inverso.

Non è la prima volta che la scienza si sofferma ad analizzare il benessere e il maggiore stato di salute che dona l'amicizia nelle nostre vite. Una ricerca di qualche anno fa ha dimostrato che gli amici sarebbero addirittura meglio della morfina! Il team dell’Università britannica di Oxford che si è occupato di fare questa indagine si è mostrato convinto che gli amici aiutino a sopportare meglio il dolore e a tenere lontana la depressione. Ciò grazie al fatto che, in loro presenza, si liberano molte endorfine, sostanze che ci fanno provare sensazioni di benessere e gratificazione. 

Ricordiamo quindi di selezionare al meglio i nostri amici, non solo perché così avremo qualcuno con cui condividere gioie, dolori e sfide della vita, ma anche per essere più sani e felici.

Francesca Biagioli

https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/26402-amici-salute

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Pelle secca e screpolata : consigli per prevenirla

Pelle secca, screpolata, mani doloranti. Il freddo porta spesso problemi come questi, specie con l’età. La pelle, infatti, diventa più sottile e più secca con gli anni, rendendola più incline a secchezza cronica, prurito, desquamazione e screpolature. Un disagio che può diventare un rischio per la salute se i batteri penetrano nelle rotture della pelle, spiega a Consumer Reports, Shari Lipner, M.D., dermatologo presso la Weill Cornell Medicine e la NewYork-Presbyterian a New York.
Gli anziani che manifestano questo tipo di problemi, spiega il medico, dovrebbero anche assumere farmaci (come i diuretici) o controllare le proprie condizioni mediche (la tiroide, per esempio) che possono esacerbare la secchezza.
Lo strato superiore di pelle, l’epidermide, è costituito da cellule della pelle e una barriera lipidica (“grasso”) che impedisce alle sostanze nocive di penetrare e previene la perdita di umidità. Questa barriera si indebolisce con l’età, ma anche i fattori ambientali possono danneggiarlo.
Lavaggi eccessivi e aggressivi e detergenti troppo forti possono danneggiare la pelle, afferma Anne Chapas, M.D., fondatrice della Union Square Laser Dermatology di New York. E con meno umidità nell’aria durante i mesi invernali, è più difficile ricostituire ciò che è perduto.
Prevenire la pelle secca invernale mantenendo la pelle idratata è il miglior rimedio, ma alcuni suggerimenti potranno essere utili anche a riparare i danni:

Scegli la giusta crema idratante. Cerca prodotti contenenti ingredienti come ceramidi (oli), dimeticone (un tipo di silicone) e burro di karitè, che aiutano a fornire una buona tenuta sulla pelle. Gli acidi come l’acido lattico possono anche aiutare a rimuovere le cellule morte della pelle, dice Lipner. Ma attenzione alle possibili irritazioni.

Non riesci a tollerare l’untuosità? Usa una crema densa, suggerisce Lipner. In effetti, più è densa e meglio è. Una buona prova di spessore, nota, è di metterne una noce in mano e girare la mano. Se scivola via, non è abbastanza spessa.

Applicare quotidianamente. L’American Academy of Dermatology dice che quando la maggior parte delle persone raggiunge i 40 anni, ha bisogno di idratazione quotidiana. Portare la routine da una a due volte al giorno può essere utile quando la pelle è molto secca. Meglio effettuare l’operazione quando la pelle è un po’ bagnata.

Abbreviare il tempo di doccia e abbassare la temperatura. Bagni caldi e docce asciugano la pelle, quindi l’ideale è non superare i 5 minuti e usare acqua tiepida.

Evitare detergenti aggressivi. Tutti i saponi seccano la pelle, sottolinea Chapas, ma gli esfolianti, i detergenti a base di alcool e i saponi profumati possono essere particolarmente irritanti. Usiamo pochissimo sapone sul tronco e sugli arti. “Quelle zone non si sporcano molto di sudore”, dice Chapas, “e stai davvero asciugando la pelle più di quanto non lo stia aiutando.”

Aumentare l’umidità in casa. Il riscaldamento interno può far scendere l’umidità dall’aria e dalla pelle. L’uso di un umidificatore può aggiungerlo nuovamente. Cerca di mantenere l’aria interna al 30-50% di umidità.

La pelle è così secca che può infettarsi. Se ciò accade, pulirla con acqua ossigenata e applicare un unguento antibiotico da banco, dice Lipner. Se peggiora, “è meglio vedere un medico perché a volte sono necessari antibiotici orali”.

via Il Salvagente http://naturalblog.info/7-consigli-per-evitare-o-curare-la-pelle-secca-e-screpolata/

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PERDERE PESO : Garcinia cambogia proprieta', usi e controindicazioni

La Garcinia cambogia è una pianta sub-tropicale originaria dell’Indonesia, in particolare della regione della Garcinia, da cui prende il nome. Questa pianta produce dei frutti dalla buccia di colore verde. La Garcinia cambogia è conosciuta anche come tamarindo del Malabar.

I frutti della Garcinia cambogia vengono utilizzati in India e Indonesia nell’alimentazione tradizionale, ma la fama di questa pianta in Occidente è legata alla sua ipotetica capacità di favorire la perdita di peso corporeo. Si tratta però di una caratteristica ancora tutta da confermare, anche se esistono già in commercio degli integratori a base di Garcinia cambogia.

 
 

Garcinia cambogia, proprietà
La parte della Garcinia cambogia più utilizzata per preparare integratori e nelle diete pensate per la perdita di peso è la buccia dei suoi frutti. Secondo chi promuove la Garcinia cambogia come rimedio per dimagrire, consumare i suoi frutti o gli integratori prodotti a partire da questa pianta permette di aumentare il senso di sazietà.

LEGGI anche: 10 BEVANDE CHE AIUTANO A PERDERE PESO

Non è detto però che un semplice incremento del senso di sazietà possa portare davvero ad assumere un quantitativo minore di cibo e di calorie tanto da consentire una perdita di peso significativa.

Garcinia cambogia, usi
La Garcinia Cambogia è popolare soprattutto come integratore per aumentare il senso di sazietà, per favorire il dimagrimento, per equilibrare il metabolismo dei grassi e negli usi come leggero lassativo. La Garcinia cambogia come frutto viene comunque utilizzata nella cucina indonesiana per via del suo sapore caratteristico che è in grado di esaltare il gusto di numerosi piatti.

 

In teoria l’acido idrossicitrico contenuto nella Garcinia cambogia dovrebbe favorire il metabolismo dei grassi da parte del nostro organismo. I ricercatori hanno osservato che ciò può succedere su modello animale ma non esisterebbero ancora delle prove che confermino la stessa azione sull’uomo. Alcuni studi, ad esempio riportano un calo dell’appetito soggettivo.

Serviranno ulteriori studi per capire se l’acido idrossicitrico presente nella Garcinia cambogia possa aiutarci davvero a perdere peso e per capire meglio quali siano i reali benefici di questo frutto. Qui maggiori informazioni.

Esiste però almeno un punto a favore della Garcinia cambogia: si tratta di un frutto dal gusto acido e secondo l’Ayurveda, antica medicina tradizionale indiana, i sapori acidi favoriscono la digestione. Inoltre il decotto a base di questi frutti è indicato in caso di reumatismi e di problemi intestinali.

Garcinia cambogia, dosi consigliate
Le dosi consigliate per quanto riguarda l’acido idrossicitrico ricavato dalla Garcinia cambogia per produrre gli integratori sono pari a 500 mg da assumere 30-60 minuti prima dei tre pasti principali della giornata. Non è sicuro però che si tratti della dose ideale, dato che, come abbiamo specificato, la reale efficacia della Garcinia cambogia non è ancora del tutto confermata dalla ricerca scientifica.

Garcinia cambogia, funziona davvero?
Esistono dei dubbi sul reale funzionamento degli integratori a base di Garcinia cambogia che promettono un dimagrimento rapido. Da questo punto di vista ricordiamo che per perdere peso non basta affidarsi ad un integratore ma è necessario seguire una dieta equilibrata e praticare attività fisica, ancora meglio se sotto la guida di un esperto.

In particolare, uno studio ha esaminato i potenziali effetti della Garcinia cambogia come agente antiobesità, ma l’efficacia del componente di questo frutto (l’acido idrossicitrico) come sostanza utile per perdere peso non ha prodotto effetti significativi superiori a quelli del placebo.

Talvolta gli integratori a base di Garcinia cambogia dal punto di vista delle promesse di dimagrimento sono considerati una vera e propria truffa. Gli integratori a base di Garcinia cambogia possono contenere anche dei sali minerali, come calcio e zinco, ma ciò forse non basta a renderli utili come rimedio per dimagrire.

Garcinia cambogia, controindicazioni
Più che dei veri e propri effetti collaterali per quanto riguarda gli integratori a base di Garcinia cambogia, è l’inefficacia che temiamo. In vendita esistono degli integratori con una formulazione che indica una dose giornaliera di assunzione di 1000 mg al giorno di Garcinia cambogia e con una percentuale di acido idrossicitrico pari al 60%.

Si tratta di un prodotto approvato dal Ministero della Salute ma che in effetti risulta piuttosto costoso. Varrà davvero la pena di acquistarlo e di provarlo nella speranza che ci faccia dimagrire? La Garcinia cambogia sarà davvero un aiuto naturale, sicuro ed efficace per perdere peso? Nel dubbio meglio seguire una dieta studiata da un nutrizionista che sappia indicarci gli alimenti più adatti a noi e uno stile di vita sano da seguire per dimagrire.

https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/20002-garcinia-cambogia-proprieta

 

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Sono numerose le proprietà della garcinia cambogia, custodite nelle tradizioni popolari, che fanno di questo frutto un vero toccasana. A seconda delle varietà e dei luoghi di origine, poi, è conosciuta per diversi utilizzi e virtù.

Ci sono infatti varie tipologie, la varietà della garcinia cambogia (detta anche garcinia gummi-gutta) è originaria delleforeste a clima tropicale dell’India, della Cambogia e del Vietnam

A vederla penzolare dagli esili rami della pianta, potrebbe essere scambiata per una piccola zucca gialla, perché tale è il colore e l’aspetto che esso assume nel periodo della piena maturazione. Questo frutto è più conosciuto per le sue ‘miracolose’ proprietà brucia grassi.

La storia della garcinia cambogia
Della stessa famiglia del mangostano la garcinia cambogia è di recente esplosa come alternativa naturale per dimagrire. Un tempo la resina arancio-marrone prodotta dalla pianta veniva utilizzato come pigmento in polvere. La buccia del frutto, invece, è considerata da secoli un bruciatore naturale di grassi dalle popolazioni orientali.

Il suo basso contenuto di zuccheri, la notevole presenza di antiossidanti come vitamina C, potassio e riboflavina. che neutralizzano i radicali liberi nel sangue, responsabili dell’invecchiamento cellulare, ne fanno il candidato ideale per diventare il nuovo superfood alla moda.

 
Garcinia cambogia proprietà
La principale proprietà della garcinia cambogia (in particolare della sua scorza) è quella di metabolizzare i grassi: si deve all’elevato contenuto di acido idrossicitrico, principio attivo capace di inibire l’enzima ATP-citratoliasi.

Questo acido idrossicitrico, insomma, funziona nell’organismo da vero e proprio spazzino del grasso in eccesso, contrastando anche la produzione di colesterolo cattivo e trigliceridi. Oltre alla proprietà ipocolesterolemizzante, l’acido idrossicitrico è un lassativo naturale secondario, agisce cioè sul fegato (non sull’intestino) durante il processo di sintesi ed espulsione dei grassi.

Conseguenza diretta dell’assunzione dell’estratto di garcinia è la riduzione del senso di fame: non a caso, la garcinia oggi trova un vastissimo impiego in molti prodotti sul mercato dei prodotti dietetici. La troviamo spesso come ingrediente base di integratori utilizzati in diete e terapie orientate alla riduzione e al controllo del peso.

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Ma la garcinia cambogia funziona davvero?
Qui dobbiamo ridimensionare alcune aspettative. Studi recenti hanno infatti ridimensionato le ‘miracolose’ proprietà dimagranti della pianta.

Alcuni di questi, pubblicati sull’autorevole Journal of American Medical Association, hanno rivelato l’incapacità da parte dei ricercatori di provare scientificamente il ruolo dell’acido idrossicitico durante il processo di demolizione dei grassi.

Altri studi, invece, confermano che la garcinia sia un possibile coadiuvante nei regimi alimentari finalizzati alla riduzione di peso ma rimane quindi il dubbio sulla sua efficacia clinica, incerta e incostante.

 
Garcinia Cambogia proprietà: questo frutto tropicale avrebbe soprattutto proprietà dimagranti ma molti sono ancora i dubbi sulla reale efficacia
Garcinia cambogia: dosi consigliate
L’estratto di buccia del frutto della garcinia cambogia può essere assunto sotto forma di compresse o capsule da 500-1000 mg al giorno a metà mattina e metà pomeriggio. Ovviamente sempre e solo sotto presidio medico.

Controindicazioni ed effetti collaterali
L’assunzione di questo frutto tropicale è sconsigliata ai diabetici ed alle donne in stato di Gravidanza. Occorre sempre consigliare il proprio medico prima di assumerla anche per le controindicazioni che si potrebbero presentare in caso di assunzione contemporanea di altri integratori dimagranti o se si fa un forte uso di caffeina.

https://www.tuttogreen.it/garcinia-cambogia-proprieta/

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