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Cancro e medicine complementari : Il 50 per cento dei pazienti vi ricorre per combattere gli effetti collaterali

Cancro e medicine complementari. Laffranchi (Ist. Tumori): "Il 50% dei pazienti vi ricorre per combattere gli effetti collaterali"

 

Ma la ricerca di un medico “adiuvante” è sempre problematica. Pochissime strutture sanitarie dispongono, infatti, di ambulatori per le medicine complementari. Fanno scuola Lombardia, Toscana, Alto Adige. Se ne è discusso nei giorni scorsi al convegno sui “percorsi d’acqua” organizzato dal polo fieristico di Erba. Un convegno a Milano.

 

 

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17 NOV - I dati sono significativi. Almeno a senitire le statistiche di MeTeCo, il comitato per le medicine complementari in oncologia nato all'interno dell'Istituto tumori di Milano. Un paziente oncologico su due farebbe infatti ricorso alla medicina "non ufficiale" per combattere soprattutto i sintomi delle malattia. Ma la ricerca di un medico “adiuvante” è sempre problematica e spesso capita che l’operatore non sia sufficientemente preparato a trattare malati in cura oncologica. Pochissimi ospedali o strutture sanitarie dispongono, infatti, di ambulatori per le medicine complementari. Fanno scuola Lombardia, Toscana, Alto Adige dove a pagamento o con ticket si possono avere trattamenti di fitoterapia, agopuntura, shiatsu o applicazioni di onde elettromagnetiche. La presenza di un ambulatorio pubblico di medicine complementari in collegamento con i grandi centri di cura potrebbe garantire una migliore attenzione ai malati, agli effetti iatrogeni e valutare meglio le risposte della medicina complementare.

 

E’ quanto si è discusso nei giorni scorsi al convegno sui “percorsi d’acqua” organizzato dal polo fieristico di Erba, in collaborazione con la regione Lombardia e l’Istituto dei tumori di Milano che, attraverso l’attività del Comitato per le medicine comportamentali in oncologia (Me.Te.C.O), sostiene la diffusione di procedure “integrate” che possono risolvere gli effetti collaterali della cura convenzionale, ma anche migliorare l’efficacia dei farmaci chemioterapici o della radioterapia.

 

CONTINUA SU http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=24399

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Superare la paura della malattia (e del cancro) ed iniziare ad usare la forza che sta alla base dell'esistenza

In ogni momento mi “scontro” con persone che pur riconoscendo alcune teorie di queste fantomatiche medicine alternative nonché alcuni processi corporei si intimoriscono quando si parla di cancro o altre malattie di forte impatto sociale; non riescono a superare la massiccia programmazione mediatica, perché di questo si tratta, che è andata avanti in questi ultimi decenni sulla vicenda e mi risulta difficile in poco tempo far sopraggiungere la consapevolezza che “il diavolo” non è così cattivo come lo si dipinge.

Chiariamoci subito: tutti abbiamo paura è naturale ed è biologico che sia così, essa ha la sua funzione e guai se non ne avessimo, tuttavia se essa dipende da una mancanza di conoscenza e determina un atteggiamento inadeguato al superamento delle situazione della vita appare opportuno ridurla nei limiti entro i quali possa essere utile alla nostra esistenza.

Abbiamo paura del cancro, della leucemia, della sclerosi multipla, dell’aids ecc. semplicemente perché non abbiamo la minima idea di cosa sono nel dettaglio e quello che ci viene detto giornalmente non fa altro che incrementare questo timore in quanto si diffonde in ogni dove l’incapacità di arginare tali fenomeni patologici che spesso portano alla morte.

Siamo proprio sicuri che quello che ci dicono sia reale?

Vorrei spiegare a parola mie e con le più genuine motivazioni come sfuggire al fenomeno globale e sociale del terrore del cancro e delle altre malattie di rilevante entità, con una disamina molto semplificata di un argomento per il quale servirebbero migliaia di libri, che peraltro già esistono; invitando per i dovuti approfondimenti alla visione dei link e dei consigli di lettura citati a fondo articolo.

 

I PRO E I CONTRO DELLA MALATTIA

Parto subito col darvi una notizia positiva: le malattie in genere, quindi anche il cancro, non sono un male ingiusto, al contrario sono un bene poiché costituiscono un processo di riparazione del corpo, quindi non temiamole a priori, ma cerchiamo di comprenderle nel dettaglio.

Altra notizia di eccelsa utilità è il fatto che il nostro corpo ha il potere dell’autoguarigione e in casi non gravissimi, fa tutto da solo anche e soprattutto senza farmaci. Ora però non pensiamo subito al peggio, alle gravi patologie o altro, c’è il metodo di giungere ad una soddisfacente guarigione anche per quelle con un ponderato aiuto.

La notizia meno piacevole invece è che le malattie non possono essere prevenute; tuttavia si può predisporre il corpo in modo da consentirgli il superamento di tali processi vitali in maniera autonoma e con il minor disagio possibile.

Basta mantenere molto alte le energie (ossigenazione del sangue ed altro) corporali tramite un’alimentazione corretta, un adeguato esercizio fisico e soprattutto con un’attività mentale sempre positiva e tesa al superamento delle odierne difficoltà imposte dal sistema di vita; beh sicuramente non è facile, ma per la nostra saluta uno sforzo consapevole credo che ne valga la pena giusto?

 

LA MALATTIA

 

Non ho certo le competenze adeguate per poter spiegare il fenomeno nella sua complessità tuttavia vorrei fornire degli elementi conoscitivi di base validi per tutte le patologie in maniera il più semplice possibile.

Da quanto asseriscono varie medicine alternative (non solo la Nuova Medicina Germanica) si è appreso che la stragrande maggioranza dei nostri traumi psico-fisici sono di origine mentale/emotiva/biologica, con conseguente calo d’energia in una o più parti del corpo, quindi in sostanza derivano dal nostro “vissuto” abbinato ad un determinato evento della vita presente o passata (gli eventi passati sono registrati nelle nostre cellule) che ci coglie impreparati e ci ingenera uno shock.

Puntualizzo subito che per “vissuto” non si intende solo l’esperienza diretta ma anche esperienze “riflesse”(la Medicina Ufficiale direbbe genetiche) che risultano registrate nel nostro splendido organismo biologico.

Quando questo shock ci coglie impreparati, cosa succede?

La mente, che non distingue la vita reale dalla nostra immaginazione, invia un segnale di pericolo al corpo per indurlo ad una variazione di condotta che gli consenta di superare il “pericolo” quindi, in relazione al sentito/percepito, si attiverà un programma(registrato nei nostri tessuti nel corso dell’evoluzione della specie) che altererà la funzione di uno o più organi e/o tessuti.

Durante questa fase, che generalmente non comporta sintomi, l’aumento o la riduzione dell’attività o delle dimensioni di una componente del corpo consente di salvaguardarci dalla minaccia incombente (es. se ci troviamo in una situazione improvvisa di sfida, non necessariamente fisica, si avrà un aumento di zuccheri nel sangue per donarci il giusto vigore per superare l’eventuale “disputa”; - se ci troviamo in una circostanza con un pericolo di vita automaticamente si attiva l’asse ipotalamo-ipofisi-surrenale, viene secreto l’ormone dello stress, il sangue viene fatto confluire agli arti per consentire un attacco/difesa o una fuga, le altre funzionalità del corpo vengono drasticamente ridotte, viene ridotta la funzionalità cosciente(ragionamento) del cervello ed aumentata quella istintuale(cervello antico) ecc.), al termine di tale situazione incresciosa si attiva la normalizzazione delle funzioni di base che richiede un notevole dispendio di energie; il corpo dovrà far aumentare/ridurre quel componente corporeo che aveva alterato, anche demolendo eventuali tessuti/organi che aveva incrementato nelle dimensioni(leggasi tumore), ripristinandone la piena funzionalità.

Questa fase è quella più importante ed è l’unica fase riconosciuta a livello ufficiale, quella precedente del pericolo percepito è sconosciuta ai più e di certo non insegnata nelle opportuni sedi, è definita calda in quanto aumenta la velocità delle reazioni biologiche per giungere presto alla vita normale, in questo momento il corpo necessita di molte energie per recuperare la regolarità delle sue funzioni e quindi invia il segnale del dolore, associato ad altri (sudore, febbre, infiammazioni ecc.), che ha lo scopo di far rallentare/fermare le attività coscienti dell’individuo per utilizzare le energie nell’auto-guarigione.

 

LA FUNZIONE DELLA MALATTIA

Lo scopo della malattia è quello di ripristinare le funzionalità dell’organismo, quindi è utile per la nostra stessa sopravvivenza.

Analizzando l’utilità del meccanismo biologico automatico (che la NMG chiama SBS speciale programma biologico sensato) da cui scaturisce quella che noi definiamo a torto malattia, quando in realtà è un sintomo di una fase cruciale del citato programma, non possiamo fare a meno di notare la sua necessità al fine di garantire la sopravvivenza del nostro corpo per ragioni ben più elevate della mera vita fisica e consente all’organismo di evolversi per adattarsi all’ambiente circostante

 

IL CANCRO

Anche qui non potrò essere esaustivo per la vastità dell’argomento, ma qualche piccola ed essenziale informazione sul male del secolo la ritengo doverosa.

La proliferazione controllata, non certo impazzita come vogliono farci credere, di cellule di un particolare tessuto/organo è indotta dal nostro essere biologico per fargli aumentare la sua efficienza (es tumore al polmone per avere più aria e non morire, tumore alle ovaie per aumentare la possibilità di rimanere incinta, alla prostata per aumentare le capacità riproduttive maschili ecc. ecc. ma ci sono anche procedimenti opposti, cioè di riduzione dell’organo, come ad esempio l’osteoporosi, cancro ai dotti lattiferi ecc.) e non avviene certo per caso, è essenziale per superare biologicamente alcuni shock in corso o vissuti, non ha certo lo scopo di arrecarci del danno, ma esattamente l’opposto.

 

Trattandosi di un aumento o riduzione delle dimensioni dell’organo/tessuto per aumentarne o ridurne l’efficienza tale evento è spesso connesso ad eventi di considerevole entità emotiva, se invece lo shock non è di forte entità il corpo non influisce sulle dimensioni ma solo sulla funzionalità accelerandola o rallentandola.

Essendo un processo di rilevante gravità anche la sua fase riparativa sarà molto intensa e pertanto i sintomi saranno così forti tanto da indurci ad andare dal medico, qui però inizia il vero dramma, quello che invece vorremmo che terminasse, con sintomi molto marcati chiaramente il dottore oltre a prescrivere i soliti farmaci farà anche eseguire degli esami diagnostici che evidenzieranno il problema all’organo/tessuto dolente e se tale problema, come spesso avviene, viene diagnosticato come cancro (proliferazione ormai in fase di disfacimento) allora cominciano i guai e le paure.

Il primo guaio è la diagnosi, sentirsi dire che si ha un cancro qui o lì, piccolo o grande che sia, e che si deve intervenire subito è un evento devastante per la maggior parte di noi, altro che shock e quindi …. ricordate cosa succede nel corpo se noi viviamo uno shock? Un nuovo processo biologico si attiva per la paura di morire o di sentirsi spaesati o soli al mondo ecc..

Il secondo guaio, come se il primo non bastasse è il protocollo sanitario. Si inizia un calvario interminabile fatto di dottori, esami, ospedali, cure infernali, controlli a tappeto che si protrae per diversi anni, evento che non fa altro che aumentare il forte shock già attivato con la diagnosi.

Il terzo guaio può avvenire se si sono vissuti male i primi due guai e si verifica in seguito quando siamo tornati alla normalità della vita, oramai salvi da quel maledetto cancro, succede che l’organismo ritornato ad una situazione di non pericolo avvii il programma riparatorio dello shock della diagnosi e del protocollo e si ricomincia tutto daccapo. Dagli esami diagnostici risulterà che una cellula impazzita è sfuggita al trattamento chemioterapico ed è andata a far danno in un altro organo (es. il polmone o le ossa), tale processo viene definito metastasi ed ora dovrebbe essere chiaro chi/cosa le genera no?

 

Uscire da questo circolo vizioso è difficile solo perché non lo si conosce altrimenti si manda a quel paese tutti e si avvia un processo di cura consapevole, rivolgendosi a medicine differenti da quella ortodossa, che ci consenta di aiutare il nostro corpo di giungere quanto prima all’autoguarigione.

 

PREVENZIONE

 

Due righe sulla prevenzione(vedasi anche articoli correlati): credete davvero che le case farmaceutiche rinunceranno mai agli inimmaginabili introiti derivanti dall’affare cancro o delle malattie invalidanti che necessitano di cure a vita?

Basterebbe ascoltare i messaggi che ci invia il nostro corpo per percepire la nostra salute, non servono analisi ed esami diagnostici di ogni genere che vengono pubblicizzati in ogni dove per la nostra salute, questo senza tener conto delle probabilità molto alte di falsi positivi e che si traducono in cure farmacologiche e/o chirurgiche non necessarie.

 

PERCEZIONE E VISSUTO

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Ma se come detto prima le malattie non sono prevedibili considerato che scaturiscono da eventi inattesi e imprevisti allora non c’è scampo?

Beh, vederla in questo modo costituisce la prova di non aver compreso la funziona della malattia, cioè quella di farci sopravvivere non di farci morire, quindi la prima cosa da fare è di non temerla, tuttavia non è piacevole essere ammalati e ancor meno avere delle patologie invalidanti quindi sarebbe opportuno evitare di far scattare il meccanismo biologico di sopravvivenza. Come?

Cosa determina per ognuno di noi se una situazione è pericolosa o meno? Le nostre percezioni consentono al nostro organismo di adattarsi e vivere nell’ambiente in cui ci troviamo, quando percepiamo un qualcosa(persona-situazione-cibo-altro) come pericoloso chiaramente ci sarà una risposta a tale “sentito biologico” che a seconda dell’entità della percezione sarà più o meno incisiva.

 

Eliminando dalla nostra mente le paure indotte e le programmazioni distruttive, tramite una cancellazione consapevole determinata dalla conoscenza, potremo vivere una vita serena e stare al riparo da molte patologie, se ci ritroviamo in situazioni “indesiderate” di forte intensità, ricordiamoci di quanto avverrà dentro di noi e limitiamo volontariamente la tensione associata all’evento per non incappare, al termine del conflitto, in un brutto male.

Inoltre c’è la possibilità di conoscere la causa specifica delle varie malattie in modo tale da conoscere il sintomo che seguirà ad un determinato evento traumatico, chiaramente dovremmo cercare di alleggerire il conflitto per avere una riduzione della successiva malattia. Anche questo non è certo una passaggio facile, ma tant’è.

La morte biologia e il suo senso. La malattia non è altro che la fase finale del programma biologico di sopravvivenza agli “attacchi” dell’ambiente, se si supera questa fase l’organismo si è un po’ evoluto e riuscirà a rispondere meglio a tale trauma. Nell’ipotesi, che il conflitto prosegua per un periodo di tempo piuttosto lungo, la fase riparativa potrebbe essere di una intensità devastante, tanto da non poter essere superata e cagionare la morte. Considerato che l’organismo non ha saputo superare il conflitto(non si è saputo adattare) il programma biologico della natura non trova altra soluzione se non quella definitiva. Tranquilli di solito non si muore per questo, ma per i devastanti trattamenti farmacologici, ma quelli però sono a norma di legge e quindi va bene....

 

QUANDO IL CIBO FA “MALE”

A volte il nostro corpo reagisce negativamente(allergie, intolleranze, crisi epilettiche ecc.) ad alcuni alimenti specifici o altro (es pollini, metalli sulla pelle, ecc.) in quanto ha memorizzato in precedenza come “pericoloso” un evento associandolo a quello specifico elemento che in qualche modo presente all’atto dello shock e ogni volta che torna in contatto con esso attiva il programma di sopravvivenza. Ecco perché le allergie e le intolleranze possono far capolino in qualsiasi momento della nostra vita; vengono attivate dagli eventi che viviamo drammaticamente.

In questi casi ci sono dei metodi efficaci per dissociare tale registrazione dal nostro organismo(vedasi metamedicina) in alternativa provare a riprogrammare il corpo inducendolo ad accettare amorevolmente quel cibo tanto amato con piccolissime dosi aumentandole molto lentamente.

Il fumo e le altre sostanze nocive

 

Il nostro corpo ha molti sistemi di difesa e tra essi c’è anche quello di espellere tutto quello che non è compatibile con esso, quando ingeriamo qualcosa di nocivo il corpo secerne tutte le sostanze endocrine che ha a disposizione per scomporre tale veleno per poi eliminarlo in vari modi(tosse, defecazione, urina, vomito ecc.); le sostanze che non possono essere disciolte vengono incapsulate per renderle innocue e in caso di eccesso depositate in loco(i polmoni neri dei fumatori=sostanze tossiche incapsulate). Chiaramente se l’intossicazione (tossiemia) è di eccessiva entità il corpo reagirà come se avesse subito un vero e proprio attacco all’organo interessato e ci darà dei fortissimi sintomi(malattia) che ci impediranno ogni attività fino al ripristino della normalità.

Naturalmente se abbiamo un forte timore di una sostanza/alimento e la ingeriamo di frequente alla lunga la nostra paura attiverà una risposta difensiva del corpo (es. a tutti i fumatori è stato detto che il fumo causa il tumore ai polmoni e glielo hanno anche scritto sul pacchetto di sigarette, convivendo con questa paura alla lunga…., la verità, come spero avrete capito, potrebbe essere un’altra), quindi quando si mangia/ingerisce qualcosa è meglio non pensarci su troppo, non somatizzare l’evento in maniera negativa, ma godersi il momento con molta calma e senza esagerare per evitare la tossiemia acuta.

L’intossicazione genera di riflesso un abbassamento delle energie del corpo che è costretto a un superlavoro di pulizia, in questi casi una buona alimentazione(vegetali e frutta in abbondanza, meglio crudi) fornisce la miglior energia al nostro corpo consentendogli un facile smaltimento dei “rifiuti”.

La tossiemia più diffusa e che costituisce la prima causa di morte in America ed io credo anche in Italia è quella indotta dai farmaci. Chiaro!

 

LA QUESTIONE GENETICA

 

Anche qui il discorso è molto lungo e non può essere sviscerato nel dettaglio, volendo però ridurre in poche parole possiamo dire che i geni non c’entrano niente con la nostra malattia, anche quando si nasce già malati si tratta di una reazione biologica di sopravvivenza registrata dalle nostre cellule(nella membrana) in fase di gestazione/parto o da quelle dei nostri genitori e che si tramanda nelle nostre per consentirci di superare i conflitti che abbiamo vissuto direttamente/di riflesso nel grembo o quelli dei nostri genitori e trovarci preparati biologicamente al mondo in cui vengono alla luce. Si tratta di evoluzione (piccolo es. se ci trasferiamo in Africa, la nostra pelle inizia a modificarsi ed assume una colorazione scura per proteggerci autonomamente dal sole intenso a cui ancora non siamo abituati, vivendo diversi anni in tale situazione le cellule registrano tale comportamento come usuale e lo tramandano alle generazioni future che nasceranno sempre più scure per poter sopravvivere nell’ambiente in cui già vivono i genitori).

Chiaramente la questione è molto più articolata, ma comunque perfettamente in linea con le regole della natura tese all’evoluzione ed alla sopravvivenza.

 

UNA CURA PER TUTTO

Pian piano anche la scienza ultra riduzionistica si sta avvicinando a comprendere il potere delle emozioni, ci si è avveduti che esse muovono delle enormi energie in grado di modificare la realtà fisica, ecco perché il sistema ci tiene alla larga da esse incentivando le nostre abilità razionali, tipiche del lato sinistro del cervello tramite l’istruzione pubblica, la tv, gli svaghi moderni, l’occupazione totale del nostro tempo libero ecc. ecc, guai se prendessimo coscienza delle nostre reali potenzialità.

 

Ci sono delle verità personali in questa vita che quando le incontri non le lasci più, personalmente ho compreso che esiste una cura alle molteplici vicissitudini dell’essere umano, non è un rimedio, ne tantomeno un farmaco, non si vede né si può toccare, non costa nulla ma ha un suo prezzo, pervade in ogni cosa dall'atomo all’universo intero, costituisce la stragrande percentuale di tutto ciò che esiste di misurabile (5%) e non (95%), è una forza, è intelligente, dona la vita, è una forma d’energia sconosciuta alla scienza tanto che la definisce oscura, viene anche chiamata forza elettro debole, ma di debole ha solo il nome, essa genera e modifica costantemente la materia, mai nessuno è riuscito a individuarla scientificamente, nonostante ciò l’uomo può accedere ad essa ed usarla, l’uomo la percepisce come un umore, come un sentimento; si chiama AMORE.

 

Proviamo a fare "un salto" nelle nostre profondità potremo così scoprire la pace che vi alberga, la nostra vera essenza, il mistero del nostro respiro e la connessione permanente a quella forza che tutto pervade. Troviamo il tempo da dedicare al nostro esssere interiore che non fa parte di noi, ma che siamo noi. Noi siamo essenzialmente dentro e solo in parte fuori, limitatamente al nostro corpo fisico, non identifichiamoci nelle cose che abbiamo o che facciamo, in esse non troveremo quella forza sconosciuta che sostiene la vita e quindi ne sentiremo la mancanza e ci ammaleremo.

 

Se manca l'amore non arriva soltanto la malattia, ma sopraggiunge anche la morte e non solo per gli esseri viventi, ma per tutto il creato. Riuscire a comprendere questo fondamentale quanto complesso concetto è necessario per vivere bene e capire la natura della nostra esistenza.

 

LA RICERCA PERSONALE

Non vorrete credere a tutte queste sciocchezze vero? Dove sono le prove? Dove sono gli studi di settore?

Chi cerca trova, purché non si pretenda di trovare la verità assoluta, considerato che essa è variabile così com’è variabile(evoluzione) la natura in genere e l’uomo stesso.

Il percorso di conoscenza è personale, non si può imparare qualcosa solo perché l’ha detto qualcun altro, bisogna giungere ad una personale e profonda consapevolezza per poter accettare una verità. Gli altri possono solo indicarci la strada sta a noi decidere di percorrerla.

Oltre il dominio della paura c'è una strada sicura, si chiama VITA.

Marcello Salas

 

APPROFONDIMENTI NECESSARI PER CAPIRE E PER CAMBIARE

LIBRI:

Biologia delle credenze(B.H. Lipton); Grazie dott. Hamer (C. trupiano); La medicina del futuro (G. Mambretti); La malattia è un’altra cosa(M. Pfister); Alimentazione naturale 1 e 2 (V. Vaccaro); Guarire con il metodo Gerson (C. Gerson); Cancro S.p.A.(M. Pamio); Il pensiero che cura (M. Pamio); Programmazione mentale(E. Taylor); Neuroschiavi(M. della Luna); L’Universo organico e l’utopia reale(G. Conforto); Il gioco cosmico dell’uomo(G conforto); Bleep(W. Antz); ecc. ecc.

 

http://compressamente.blogspot.it/2014/11/superare-la-paura-della-malattia-e-del.html

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Vitamina D... l'acqua e l'olio - tutti fondamentali per la nostra salute

Ciao, eccoti un ragionamento LOGICO sulla vitamina D importantissima per il nostro corpo.

Buona Informazione

franco

La differenza fra le vitamine è un fatto fondamentale poichè le funzioni a cui sono dedicate sono sostanzialmente diverse.

Si distinguono per la loro solubilità: in acqua o in olio.

Queste diverse solubilità hanno una ragione ben precisa di essere.

Dato che il corpo umano è a base di acqua per il 70-90% a seconda dell'età, tutto ciò di cui è formato è naturalmente solubile in questo liquido per essere compatibili alla loro funzione.

Il corpo umano

Ma quanta acqua c’è nel nostro corpo?

L’acqua presente nell’essere umano mostra differenze notevoli secondo l’età, la costituzione, il tipo di alimentazione. Inoltre gli organi e i tessuti sono idratati in modo diverso uno dall’altro. Da giovani siamo decisamente più ricchi d’acqua, soprattutto nei tessuti molli, nella pelle e nei tessuti connettivi e sottocutanei. Crescendo il tenore d’acqua si riduce progressivamente da una media del 75% del bambino piccolo a circa il 50% nella terza età.

Del resto lo si vede bene: negli adulti e negli anziani la pelle si presenta più secca e meno elastica, i tessuti sono meno lisci e tesi, il segno di una pressione esercitata dal pollice sulla pelle rimane più visibile a lungo. L’età biologica della pelle di tutto l’organismo si determina facilmente dal suo stato di idratazione. Anche le ossa contengono acqua anche se in misura molto minore rispetto ai tessuti molli. Dal 40% al 50% della nostra acqua corporea è contenuta all’interno delle cellule e costituisce il cosidetto liquido intracellulare. Il 20% restante si trova negli interstizi tra le cellule: è il liquido extracellulare.

-

Acqua, la principale componente del corpo umano

Già in precedenza dicevamo che il corpo umano è come “immerso” nell’acqua, dalla più piccola cellula all’organismo nella sua interezza.

Il corpo di una persona adulta la cui presenza in acqua si attesti attorno al 65% vorrà dire che ne conterrà 40-50 litri. La pecentuale più alta di acqua si ha nella blastocisti presente subito dopo la fecondazione (90% in acqua) poi nell’embrione (85%) e a seguire nel neonato (dal 75 all’85%). In un quarantenne la percentuale d’acqua si attesta tra il 60 e il 70%.

 

http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/colesteroloeacqua.htm

 

E' facile ora capire il perchè di quelle che si sciolgono nell'olio.

E' altrettanto comprensibile che mentre le prime ne formano il corpo, le seconde servono per la produzione delle parti che non devono sciogliersi nell'acqua, come le UNGHIE, i DENTI, le OSSA ecc. oppure sono impiegate per la "RIPARAZIONE" di ciò che si scioglie nell'acqua.

La riprova della prima ipotesi è data dalla necessità riscontrata che per formare le OSSA e per la loro "RIPARAZIONE" (OSTEOPOROSI) di queste è necessaria la vitamina D.

Le vitamine oleose più importanti sono le

 

vitamina D http://www.lattecandia.it/redazionali/il-latte/le-vitamine-del-latte

 

vitamina E

vitamina A

vitamina B2 e B12

vitamina K2

omega 3

omega 6

omega 9

 

L'altra riprova della necessità di usare un "ALIMENTO ESSENZIALE" OLEOSO per la "RIPARAZIONE" è dato dal fatto che se nelle arterie, a causa della carenza di ACIDO ASCORBICO che è indispensabile per la produzione del COLLAGENE che le tiene insieme:

"Da un lato la TUNICA di tessuto connettivo comincia a disgregarsi perchè a causa della mancanza di ACIDO ASCORBICO non si producono più abbastanza molecole di COLLAGENE, dall'altra vengono a mancare le vitamine che fungono da materiale bioenergenico per le cellule che diventano così più piccole e meno numerose.

Tra le singole cellule si creano milioni di microlacerazioni. "

come da video sotto che dice:

"Questo filmato riassume le nuove conoscenze sulle cause delle malattie cardiovascolari. La calcificazione delle ARTERIE che stà all'origine dell'INFARTO CARDIACO e dell'ICTUS APOPLETTICO è una forma embrionale di una malattia che una volta colpiva i marinai:

lo SCORBUTO.

Per meglio comprendere guardiamo l'interno di un'ARTERIA in sezione trasversale. Possiamo riconoscere due importanti strutture, da un lato un rivestimenti esterno definito TUNICA ESTERNA della PARETE ARTERIOSA costituita perlopiù da COLLAGENE e altro tessuto connettivo. Questa TUNICA è rivestita da uno strato di cellule che fà da barriera tra il flusso sanguigno e la PARETE DELL'ARTERIA. Questo strato è chiamato ENDOTELIO. Una carenza di vitamine, in particolare di ACIDO ASCORBICO, provoca due importanti cambiamenti nella struttura della PARETE ARTERIOSA.

Da un lato la TUNICA di tessuto connettivo comincia a disgregarsi perchè a causa della mancanza di ACIDO ASCORBICO non si producono più abbastanza molecole di COLLAGENE,

"Con l'avanzare degli anni, i tessuti dei muscoli si degradano perché la quantità di collagene inizia ad essere inadeguata.

.

E’ durante la fase REM del sonno che il corpo trasforma le sostanze nutrizionali in nuovi tessuti.

Per compiere questa funzione gli necessita una rilevante disponibilità di energia.

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La conversione del collagene ha il compito di riparare tessuti epidermici, tendini, cartilagine ed organi vitali e di rafforzare il comparto muscolare ed osseo.

 

http://digilander.libero.it/genfranco1/Immagini/collagenebase.htm

 

dall'altra vengono a mancare le vitamine che fungono da materiale bioenergenico per le cellule che diventano così più piccole e meno numerose.

Tra le singole cellule si creano milioni di microlacerazioni. Gli esseri umani, in caso di assenza TOTALE di ACIDO ASCORBICO in 4-6 mesi sono soggetti ad una rottura della PARETE ARTERIOSA ed alla fuoruscita di sangue dalle ARTERIE.

Ecco che possiamo capire il motivo della morte di tanti marinai nei secoli passati. Dopo 4-6 mesi di ALIMENTAZIONE priva di ACIDO ASCORBICO morivano letteralmente dissanguati. In questa sequenza di immagini mostriamo quanto il processo di calcificazione delle ARTERIE sia simile alle parti che canalizzano l'insorgere dello SCORBUTO.

 

http://www.dr-rath-alleanza.org/video/malattie_cardiocircolatorie.htm

 

ecco che allora, nel caso specifico di queste arterie, con l'AUTOGUARIGIONE ovviando al pericolo della malattia lo "SCORBUTO" e quindi della morte in caso di lacerazioni maggiori con la conseguente perdita di sangue, giungendo all'INFARTO o ICTUS, si preoccupa di evitare questo producendo questo COLESTEROLO (è un grasso altrimenti si scioglierebbe nell'acqua) usandolo per la "RIPARAZIONE" cercando di chiudere queste milioni di microlacerazioni arrivando a formare quelle pericolosissime PLACCHE se persiste la carenza di ACIDO ASCORBICO e di conseguenza di COLLAGENE.

Questo COLESTEROLO se lo AUTOPRODUCE dal fegato che di norma ne produce per minimo il 70%, ma può arrivare al 100% in caso di mancanza dai CIBI e lo usa per:

"ossia in diversi anni, il corpo ha il tempo di reagire, il FEGATO produce più sostanze per la "RIPARAZIONE" come le LIPOPROTEINE raffigurate quì in giallo, piccole particelle destinate al trasporto dei LIPIDI nel sangue.

Queste LIPOPROTEINE penetrano fra le cellule della PARETE ARTERIOSA e tentano di ripararla (in sostituzione del COLLAGENE mancante data la CARENZA di ACIDO ASCORBICO).

Con l'avanzare di questo processo, si accumulano sempre più LIPIDI ed altre sostanze riparatrici ed infine si formano i temuti depositi:

LE PLACCHE.

Se queste PLACCHE si formano nei vasi coronarici le coronarie infine si occludono totalmente e sopraggiunge l'INFARTO CARDIACO.

Nelle ARTERIE che forniscono il sangue al cervello, tali depositi conducono all'ICTUS APOPLETTICO."

 

http://www.dr-rath-alleanza.org/video/malattie_cardiocircolatorie.html

 

la vitamina D è OLEOSA e serve al corpo anche e sopratutto per la "RIPARAZIONE" di questo. Sì perchè il nostro corpo è per il 70-90% di acqua a seconda dell'età,

 

http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/colesteroloeacqua.htm

 

quindi tutto ciò che si scioglie nell'acqua non può essere usato per questo scopo, appunto perchè si scioglie. Ecco che allora il nostro corpo ha bisogno di "ALIMENTI ESSENZIALI" OLEOSI per questo scopo, come la vitamina D, la vitamina E, gli omega 3 - 6 - 9 ecc. che sono usati TUTTI sopratutto per questo scopo. Fra queste vitamine OLEOSE, la vitamina D è la più importante, e lo dimostra il fatto che come base usa il COLESTEROLO, uno steroide AUTOPRODOTTO dal fegato, il quale usufruendo dei raggi UV del SOLE viene trasmutato in questa vitamina D "ESSENZIALE". Altro segno tangibile di "ESSENZIALITA'" di questa vitamina D è data dal fatto che mentre per le altre deve aspettare che gliele si diano con i cibi, rischiando a volte anche la carenza, questa deve avere la certezza di non correre questo rischio. Ed è proprio questo la determinazione che il nostro corpo ne ha talmente bisogno giornalmente che deve averla a disposizione il più facilmente possibile, e dato che Madre Natura e la EVOLUZIONE non hanno lasciato nulla e NON FANNO NULLA PER CASO, sapendo di questa priorità hanno ritenuto opportuno di usare ciò che con certezza è a disposizione ogni giorno, il COLESTEROLO, uno steroide AUTOPRODOTTO dal fegato ed i raggi UV del SOLE che è RARO che non vi sia per giorni interi. Madre Natura e la EVOLUZIONE però non hanno pensato che l'uomo si chiudesse in quattro mura privandolo così della fonte più importante di produzione: i RAGGI UV. Un altro fatto che determina questa importanza vitale è il suo impiego per la formazione delle ossa con la fissazione del CALCIO a quello scheletro che è il sostegno della vita animale. Di questo anche la medicina ufficiale ne ammette la importanza, e la riprova è data dal fatto che quando una persona è riscontrata OSTEOPOROTICA, consigliano di ingoiarla nelle varie forme e dosi da loro fissate. Altro fatto dell' "ESSENZIALITA'" di questa vitamina D è il fatto che:

"Le forme attive della vitamina D(vitamine D3 e D2) in realtà non sono affatto vitamine, ma piuttosto potenti ormoni. L'erronea etichetta di vitamina fu assegnata al momento della scoperta, negli anni Venti, perchè si pensò, a torto, che questa sostanza si ricavasse solo dagli alimenti.

Invece, la vitamina D3 viene prodotta negli animali quando la luce UV ne colpisce la pelle o il pelo. Il processo che avviene negli animali è dovuto al fatto che la luce UV catalizzi la conversione di una forma di colesterolo (7-deidracolesterolo) in vitamina D3.Nell'uomo succede sopra e sotto la superficie della pelle, mentre gli animali producono la vitamina D3 sul pelo o sulle piume, e poi la ingeriscono quando si "lavano" leccandosi."

 

http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/vitaminadluciano.htm

 

ecco perchè gli animali domestici si "LAVANO" sovente ma che è una errata interpretazione tutta umana. L'altra riprova è data dal fatto che negli uccelli questa vitamina D che sicuramente è prodotta sulle piume, in quanto chi ha avuto in casa un uccello ha riscontrato che l'acqua che gli si versa sulle piume, diventa una pallina e rotola in terra senza bagnare le piume, ma ha anche notato che si puliscono le piume sovente. Certo la vitamina D è OLEOSA ed IMPORTANTISSIMA per TUTTI GLI ANIMALI in qualsiasi modo sia fatta produrre dal SOLE. MA OGNI GIORNO e non una volta alla settimana o ogni mese o ogni sei mesi.

 

 

 

 

 

" ATTENZIONE: I RESPONSABILI DEI MESSAGGI E DEL SITO INVITANO TUTTE LE PERSONE CHE PRIMA DI INTRAPRENDERE I TRATTAMENTI CON GLI ALIMENTI DA NOI CONSIGLIATI DI RIVOLGERSI AL PROPRIO MEDICO DI FIDUCIA".

 

Ti aggiungo il mio motto "Meglio VIVERE informato che vivere malato disinformato".

ciaooo Franco

http://digilander.libero.it/genfranco2/Immagini/esame14.htm

 

 

 

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STANCHEZZA CRONICA : eliminala con una cura naturale

Alimentazione

La stanchezza è un disturbo che va approcciato in modo globale, considerando anche l’aspetto psicosomatico.

L’alimentazione può dare un grosso contributo. E’ importante che gli alimenti utilizzati abbiano il massimo potere nutrizionale e che siano quindi vivi, freschi e biologici. Andranno esclusi quindi tutti i cibi confezionati, quelli ricchi di zucchero raffinato o dolcificanti sintetici, e cibo di serra per escludere la presenza di additivi alimentari, solventi e pesticidi che potrebbero peggiorare la capacità di detossificazione dell’organismo.

L’alimentazione dovrà essere quanto più possibile vicina alla dieta mediterranea, ricca di cereali integrali, legumi, pesce di piccola taglia, semi oleosi, olio extravergine di oliva, verdura e frutta di stagione di produzione biologica. Un’alimentazione con cibi ricchi di magnesio contribuisce a migliorare i sintomi della stanchezza: piselli, verdure verdi, mandorle, arachidi e cacao.

Sarà importante bilanciare la glicemia durante la giornata per evitare che episodi di ipoglicemia possano causare o peggiorare la sensazione di stanchezza.

Indispensabile la funzionalità del fegato: quando diminuisce la sua capacità detossificante ne risente tutto l’organismo e potrebbe verificarsi un peggioramento dei sintomi con spossatezza e stanchezza diffuse. Ottimo l’EPATO FLUID

Importante anche una buona flora batterica intestinale: in caso di disbiosi infatti (alterazione della flora batterica intestinale) si ha un’aumentata permeabilità intestinale in cui c’è un anomalo passaggio di tossine nel resto dell’organismo. Questo fenomeno può essere causato da cattiva alimentazione e intolleranze alimentari e riequilibrando l’ambiente intestinale si hanno miglioramenti anche a carico del sistema nervoso e di quello immunitario.

 

 

 

Rimedi fitoterapici per la stanchezza

Le piante utilizzate per sostenere una situazione di stanchezza ed esaurimento psicofisico, aumentano la resistenza alla fatica, regolano le funzioni metaboliche, e migliorano le capacità cognitive. Queste piante sono un valido aiuto per combattere anche il calo della libido e l’astenia sessuale in entrambi i sessi. Appartengono a questa categoria gli adattogeni vegetali, piante che sono preziose risorse delle tradizioni mediche di tutto il mondo ad azione tonica e stimolante.

• l' Eleuterococco (Eleuterococcus senticosus), migliora la risposta dell’organismo agli stimoli della vita quotidiana, potenziano la resistenza fisica ai fattori ambientali negativi, favorendo le capacità di recupero;

• Rhodiola: (Rhodiola rosea) estremamente efficace per combattere la stanchezza, e l'affaticamento, migliora la qualità del sonno, e ha effetto cardioprotettivo, utile in stati di surmenage, con tachicardia, palpitazioni, ansia e nervosismo;

• Açai: (Euterpe oleracea) la presenza di preziosi nutrienti revitalizzanti rende questo frutto un valido rimedio per migliore i livelli generali di energia del nostro organismo, contribuendo a contrastare l'affaticamento e lo stress;

• Schisandra: (Schizandra chinensis) impiegata in condizioni di affaticamento fisico e mentale, ma anche come antiossidante in caso di disturbi metabolici prevalentemente a carico del fegato, si utilizza contro l'invecchiamento in generale, soprattutto in caso di eccessivo dispendio di energie; può essere utilizzata a tutte le età, anche da persone giovani sottoposte a stress fisici o psichici.

• Bacche di gogj

Tra i gemmoderivati, quello dei Semi di Betulla (Betula verrucosa) è un tonico del sistema nervoso, particolarmente indicato in periodo di esami e come stimolante generale in presenza di astenia psicofisica, associato a quello della Quercia (Quercus pedunculata) in caso di surmenage e affaticamento.

Tra i rimedi fitoterapici ci sono anche alcuni funghi medicinali utili per la stanchezza, come Reishi e Cordyceps. Questi aiutano l’organismo e la psiche a ritrovare il benesse, migliorando la qualità del sonno, l’energia, il tono dell’umore.

 

Fiori di Bach per la stanchezza

L'impiego dei fiori di Bach aiuta a ridare energia e rinnovato entusiasmo, in periodi di debolezza, spossatezza e affaticamento mentale. I rimedi floreali sono capaci di ristabilire l'equilibrio a livello sia fisico che psichico, intervenendo sulle cause emozionali che impediscono all'organismo di recuperare le energie attraverso il riposo, riconducibili il più delle volte a prolungati stati di stress psico-fisico, incapacità a riconoscere i propri limiti, per eccessivo senso del dovere o per troppi impegni da portare a termine.

• Olive: è il fiore della rigenerazione, in caso di debolezza affaticamento, mancanza di energia, sonnolenza ed esaurimento totale delle proprie risorse fisiche, mentali, emotive, dovute a prolungato stress. Il rimedio dona una nuova energia fisica e mentale.

• Oak: è il rimedio della stanchezza dovuta ad un eccessivo senso del dovere che non permette di riconoscere il momento di fermarsi e riposare e ciò conduce a uno stato di fatica cronica. Il fiore aiuta a capire l’importanza di rilassarsi, di riposare; sollecita il desiderio di prendersi le meritate pause, addolcendo il senso del dovere.

• Elm: è il rimedio della stanchezza momentanea che colpisce chi si è caricato di impegni eccessivi, che vanno oltre le proprie forze. Aiuta a ritrovare l'entusiasmo a recuperare le energie perdute.

• Hornbeam: il rimedio della stanchezza mentale che non impedisce di lavorare, ma porta a dubitare costantemente delle proprie capacità di successo. Questa condizione è dovuta all’eccessivo uso della mente a scapito del corpo, al punto tale da provare affaticamento, l'astenia e il rifiuto per il lavoro. Il fiore aiuta a riequilibrare l’energia, in maniera che non venga dispersa; sostiene nella lotta quotidiana contro lo stress e aiuta a dormire bene, permettendo alla mente di rigenerarsi. Favorisce il recupero della potenzialità fisica, dell'entusiasmo.

• Centaury: è il rimedio della stanchezza di chi per eccesso di generosità, a volte per vero altruismo, esaurisce tutte le energie senza ottenere alcun riconoscimento espresso per i propri sforzi e le proprie qualità. Ipersensibile nei confronti dei bisogni altrui e incapace di imporsi agli altri, non riesce a dire di no in faccia a nessuno. Nega i suoi bisogni fino a sentirsi profondamente svuotato: non essendoci scambio, il suo Sé non riceve energia e diventa sempre più debole e stanco. Il rimedio aiuta ad affermare la propria personalità, adottando un atteggiamento più equilibrato nei confronti altrui.

Medicina tradizionale cinese

In medicina tradizionale cinese a ogni organo del corpo corrisponde un contenuto psichico, il che significa che dentro l'organismo depositiamo anche le energie mentali. La stanchezza nasce da squilibri energetici, intossicazioni e mal funzionamento di organi che danneggiano l'energia mentale: ad esempio, un fegato intossicato diminuisce la forza delle decisioni. Oltre ai meridiani del Fegato, è utile trattare quelli di Cuore e Milza. L'agopuntura mobilizza il qi, l'energia del Fegato, e rasserena lo shen, attraverso il lavoro su questi punti:

- SHEN MEN (sulla piega traversa del polso), che tonifica e regola il qi cardiale;

- XING JIANG (fra l'alluce e il secondo dito), che tonifica e regola il Fegato, e raffredda il Sangue;

- FENG LONG (fra il bordo inferiore della rotula e il vertice del malleolo esterno), che dissolve l'umidità, mobilizza il qi della Milza e dello Stomaco, calma lo shen e favorisce la discesa dello Yang.

 

Aromaterapia per la stanchezza

Le essenze che possiedono azione tonificante sono utilizzate per contrastare gli stati di affaticamento e aiutano l'organismo sia a livello fisico che psichico in situazioni di esaurimento energetico. Se inalati, tramite diffusione ambientale (1 goccia per mq del luogo dove si soggiorna) o 10 gocce nella vasca per bagni stimolanti, rivitalizzano mente e corpo, infondendo una nuova carica energetica.

• Olio essenziale di rosmarino: è un cardiotonico, per questa ragione è indicato in caso di astenia, pressione bassa, debolezza e stanchezza, anche mentale. È un eccellente tonico nervino che attiva la memoria, calma i nervi e revitalizza.

• Olio essenziale di zenzero: svolge un'azione tonificante sull’intero organismo. Riequilibra le energie che non sono in armonia; aiuta a svegliare e scaldare i sensi sopiti, migliora la concentrazione e la capacità di giudizio.

• Olio essenziale di timo: svolge un'azione tonificante sul sistema nervoso e ricostituente dell'intero organismo. Risulta utile in caso di stanchezza fisica e mentale, mal di testa, astenia. Migliora la memoria e l’attività cerebrale.

• Olio essenziale di pino silvestre: aiuta a sentirsi subito efficienti al risveglio. Per l'azione stimolante è indicato nei casi di ipotensione e insufficienza cardiaca. Viene utilizzato per attenuare il senso di stanchezza nelle persone affaticate o sotto stress. Utile in caso di disturbi del sonno o di esaurimento nervoso.

Omeopatia

I medicinali omeopatici che curano lo stress si dividono in due categorie: medicinali ad azione somaticae medicinali ad azione profonda.

Nel caso in cui siate reduci da intensi sforzi mentali o periodo intenso di pressione psicologica, assumete Phosphoricum acidum 7 CH, 5 granuli 2 volte al giorno per 3 settimane; vi aiuterà a reintegrare l'energia. Due o tre dosi di Kali phosphoricum alla 30 CH potrebbero essere efficaci nel caso di energia nervosa o di depressione mentale e fisica. La prescrizione di questi rimedi omeopatici deve essere effettuata dal terapeuta dopo un'accurata analisi dei disturbi e dello stile di vita del paziente.

 

Esercizi in caso di stanchezza

La stanchezza cronica è una carenza energetica che si protrae nel tempo e si deve a un’alterazione di quell’equilibrio che dovremmo sempre tenere nel petto, negli organi, nella mente lucida e pacifica.

Spesso la stanchezza è accompagnata ad un’accelerazione del battito cardiaco, disturbi del sonno (insonnia, apnee notturne, etc), dolori muscolari, ulcera dello stomaco, diarrea, crampi allo stomaco, colite, malfunzionamento della tiroide, difficoltà ad esprimere anche concetti che si possiedono, sensazione di noia nei confronti di ogni situazione, frequente bisogno di urinare, cambio della voce, iperattività, confusione mentale, irritabilità, abbassamento delle difese immunitarie.

Per la stanchezza cronica ci vuole un approccio di tipo fortemente olistico, ovvero che tenga conto di tutti gli aspetti fisici, psichici, spirituali, emotivi e delle abitudini radicate nello stile di vita del paziente.

Diversa è la stanchezza nello sportivo, che si lega spesso ad accumulo di acido lattico, sottoprodotto del metabolismo anaerobico che non serve ai muscoli.

E’ importante portare i muscoli a uno stato di rilassamento ogni volta che è possibile, in modo da permettere al sangue di portare via il lattato e di fornire ai tessuti ossigeno necessario per l’efficienza del metabolismo aerobico. Evitate di usare qualsiasi pro- dotto che “prometta” di facilitare l’eliminazione dell’acido.

Un buon massaggio è utile per contrastare la stanchezza. Quando si tratta di un fenomeno temporaneo e non sintomo di gravi situazioni, potete effettuare un leggero e tonificante massaggio per il corpo, allo scopo di stimolare e infondere vitalità. Effettuate quindi veloci colpetti leggeri nella direzione del flusso venoso, sempre verso il cuore. Massaggiate quindi braccia e gambe dalle estremità verso l’alto e tutta la schiena dalla zona lombare fino alle spalle. In seguito potete passare a un massaggio più profondo, con pressione sui piani muscolari a ritmo più vivace.

La stanchezza nello sportivo può anche esser conseguenza di un esercizio molto intenso e di breve durata, condizione che produce una diminuzione di glicogeno muscolare.

Attenzione anche al surriscaldamento del corpo e alla disidratazione.

Il calore che si genera con l’attività motoria viene portato dai muscoli alla pelle per essere poi dissipato, grazie al sistema circolatorio. Allo stesso tempo il sangue è impegnato per la richiesta energetica e metabolica dei muscoli sotto sforzo. La risultante è un doppio utilizzo che surriscalda il corpo e lo disidrata (peggio ancora se l’ambiente di allenamento è umido).

Altro esercizio fondamentale, insieme a quello del “rito dell’idratazione”: rispettate il vostro personale e intimissimo ciclo di sonno-veglia.

Evitate di mantenere per troppo tempo una stessa posizione durante tutta la giornata

http://www.cure-naturali.it/stanchezza/2779

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Sistema immunitario? si difende cosi'

Il sistema immunitario è legato strettamente al sistema antiossidante poiché si occupa di distruggere le cellule alterate prodotte dallo stress ossidativo, il quale contribuisce in grande misura all'insorgere di malattie.

Pertanto, al fine di sostenere il sistema immunitario, è necessario integrare sempre sostanze antiossidanti.

 

Maitake

È un fungo, ha un'azione generale sul sistema immunitario, produce effetti ipoglicemizzanti, corregge l'ipertensione e l'eccesso di trigliceridi. È un regolatore generale del metabolismo, sostenendone le funzioni principali. I funghi, in generale, rafforzano il sistema immunitario.

 

Coriolo

Fa parte anch'esso della famiglia dei funghi, il suo utilizzo è consigliato per detossificare, rinforzare il fisico, aumentare l'energia e stimolare le funzioni immunitarie. Indicato anche in casi di affezioni virali o tumorali.

 

Angelica Archangelica

Le cumarine e i polisaccaridi dell'estratto acquoso di questa pianta hanno un'azione immunomodulante: stimolano l'attività dei leucociti potenziandola e garantendo all'organismo maggiori difese dagli attacchi esterni. In generale, svolge sull'organismo un'azione carminativa, antispasmodica, espettorante e tonica.

 

Papaya fermentata

L'enzima papaina, contenuto al suo interno, ha effetto alcalinizzante e favorisce il ripristino dell'equilibrio acido-base. I tessuti acidificati sono terreno fertile per l'insorgenza di ogni malattia, anche di quelle tumorali. In ambiente basico i batteri patogeni muoiono, lasciando spazio a una corretta flora intestinale e a un sistema immunitario più forte.

 

Echinacea/Propoli

Due rimedi utilissimi. Da preferire l'estratto idroalcolico, soprattutto nella stagione più fredda, sia in forma preventiva che come curativo in caso di affezioni già in atto. Entrambe rafforzano il sistema immunitario: la prima più indicata in casi di raffreddore e naso chiuso, la seconda per bruciore o affezioni alla gola.

 

Zenzero

Si può considerare una panacea, coadiuva l'intero organismo nei processi di protezione e ha forti proprietà antinfiammatorie, proteggendo l'intestino, le vie polmonari. Utile nei dolori articolari, è un ottimo tonico di milza e schiarisce la mente. Da preferire l'utilizzo della pianta fresca

 

Frullati/estratti di verdura

Un buon sistema immunitario si basa su un corretto funzionamento dell'intestino, che ha bisogno costante di vitamine, sali minerali, enzimi vivi che proteggono le mucose e ne garantiscono un corretto funzionamento. Gli estratti uniscono il beneficio dei cibi crudi a un facile assorbimento a livello intestinale, senza sovraccaricare le funzioni digestive. Se ne consiglia almeno uno al giorno, a digiuno preferibilmente.

 

Pappa reale

Rimedio antico, noi tutti ne abbiamo sentito parlare ma pochi lo conoscono per le sue molteplici proprietà. È un immunomodulante, stimola la produzione di anticorpi ed è un ottimo tonico energetico, che ha anche una buona proprietà antiossidante e antibatterica.

 

Limone

Il succo di limone, che al gusto risulta acido, si trasforma, all'interno del corpo, producendo un effetto basico che contrasta l'acidificazione dei tessuti, sostenendo l'azione del sistema immunitario. La vitamina C in generale è utile a livello intestinale per favorire l'assorbimento di altre sostanze, come il ferro, o di altri rimedi, come ad esempio quelli a base di funghi.

 

Alimentazione, movimento, riposo

Ultimo ma assolutamente non meno importante è l'insieme di azioni che svolgiamo nella quotidianità. Siamo spesso alla ricerca di rimedi che possano sopperire alle nostre distrazioni, eppure è proprio l'azione costante e continuata nel tempo che garantisce i migliori risultati. E poi ben venga affidarci ogni giorno ai preziosi alleati che la Natura ci offre.

 

 

Francesca Rifici

 

 

fonte: http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/vuoi-rafforzare-ora-il-tuo-sistema-immunitario.php

 

Tratto da - http://realtofantasia.blogspot.it/

- See more at: http://terrarealtime.blogspot.it/2014/11/vuoi-rafforzare-ora-il-tuo-sistema.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+TerraRealTime+(TERRA+REAL+TIME)#sthash.kvpKwFcA.dpuf

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