Se ti piace il nostro sito votalo adesso con un click sul pulsante Google +1 qui sotto :


Categoria: "Teorie"

Il mandala e il cancro uno scambio con la dottoressa Daniela Respini

Daniela Respini è una psicologa psicoterapeuta psico-oncologa che usa la tecnica della colorazione e creazione del mandala come strumento di supporto  nei suoi interventi psicoterapici.

Ci siamo incontrate sul percorso del mandala e con piacere condivido il nostro scambio d’idee e le sue parole sui risultati ottenuti utilizzando il mandala con pazienti malati di cancro.

 

Annalisa: Allora Daniela, come hai conosciuto il mandala?

Daniela: Direi piuttosto come il mandala ha conosciuto me? Come scrivo nel mio libro l’esperienza mi insegna che niente accade a caso. Il mio incontro con il Mandala avviene in due momenti diversi. Da sempre mi occupo di psico-oncologia, ho sempre lavorato con le persone ammalate di cancro, ed il mio primo incontro con il mandala avviene proprio in un centro di ricerca oncologica  il Lee Moffitt Cancer Institute a Tampa negli Stati Uniti dove ero impegnata in uno studio sulle correlazioni fra alcuni disturbi cognitivi ed alcuni effetti collaterali dei trattamenti antineoplastici. In quell’occasione ho avuto l’opportunità di partecipare ad un workshop sul Mandala, e di visitare  anche un laboratorio di arte-terapia in cui veniva utilizzata la colorazione del Mandala.  Successivamente rientrata in Italia a distanza di qualche mese, un collega mi regala  un album di colorazione di Mandala. Accolsi quel regalo come un segnale che il mio approccio terapeutico aveva bisogno di arricchirsi. Ho cominciato a documentarmi sul Mandala, ed avendo appreso che si trattava di uno strumento spirituale di origine tibetana da lì diversi sono stati i confronti con guide spirituali del mondo occidentale e di quello orientale. È stato uno strumento a me molto utile per i miei percorsi di crescita spirituale.  Ho iniziato a sperimentarlo su di me  come uno strumento ludico e creativo. Man mano che ne scoprivo gli effetti benefici, da un punto di vista psicologico, ho voluto approfondirne le conoscenze. Nell’applicazione di queste tecniche (quali la colorazione e la creazione del Mandala, disegni geometrici e tecnica di meditazione tibetana) mi sono accorta che vengono fuori alcuni elementi che arricchiscono la conoscenza del proprio sé. Il Mandala, per usare alcune affermazioni dei pazienti, “mi porta a pensare su di me, facendomi scoprire delle verità mai conosciute, ma soprattutto facendomi ricordare  che ho un sé”.

 

A: Quando hai scoperto il valore terapeutico del mandala con i malati  di cancro?

D: Ho iniziato a sperimentarlo sulle persone ammalate di cancro inizialmente  come attività diversionale  all’interno di una sala d’aspetto di un day hospital oncologico. Gli effetti inaspettati di miglioramento del loro stato umorale e la partecipazione sia dei pazienti che dei familiari  mi hanno man mano incoraggiata ad usarlo in terapia sia individualmente che in gruppo. Venivano fuori affermazioni come “colorare un mandala è come osservare parti di me” o espressioni come “da quando coloro questi mandala mi accorgo di vedere più colori attorno a me, è come se improvvisamente mi accorgo anche dei particolari di una foglia, di piante  che non avevo mai visto ma che stavano lì da sempre “, ed ancora  “colorare mi rilassa, mi mette di buon umore recupera la mia parte infantile mi diverte”. La sua efficacia terapeutica veniva confermata dai risultati dei test psicologici che venivano somministrati prima e dopo il trattamento con i mandala,  si notava che  il livello di ansia diminuiva, migliorava il tono dell’umore e  miglioravano le attività cognitive. Nella persona ammalata di cancro a mio avviso valgono gli stessi principi del mandala: centrare guarire e crescere. Il mandala inoltre mira a riportare l’attenzione del paziente su se stesso entrando in contatto con la sua parte sana, una sorta di passaggio segreto che va in profondità restituendo alla persona la sua autonomia. D’altra parte già Jung considerava il mandala  un simbolo naturale di totalità insito nell’uomo, impressosi quale archetipo.

 

A: Con quali obiettivi è usato in quest’ambito?

D: L’obiettivo primario è quello di aiutare la persona ammalata di cancro a concentrasi su se stessa per trovare un equilibrio interiore e scoprire le risorse personali utili a un migliore adattamento alla malattia e alla terapia. Come  ogni malattia grave la malattia neoplastica altera notevolmente ogni schema mentale compromettendo spesso anche le funzioni cognitive. L’attività di colorazione del mandala si pone come stimolatore: diventa  un allenamento per la mente, perché grazie alla sua complessità cattura l’attenzione del paziente che in quel momento è concentrato nel colorarlo, e trascorre quei momenti ad organizzare i colori all’interno di una figura geometrica , che come il cerchio riattiva le attività cerebrali dell’individuo. Allo stesso tempo, serve a contrastare i pensieri negativi che agiscono sull’interazione fra soggetto e ambiente. Le continue esperienze di sofferenza legate ai trattamenti antineoplastici, portano il paziente a manifestare sintomi depressivi, senso di abbandono, frustrazione e inadeguatezza. Realizzare un Mandala potrebbe essere visto come una sorta di distrazione cognitiva perchè il paziente, man mano che colora, dirige il suo pensiero lontano dalla malattia o dai sintomi legati alla terapia. Ho sempre paragonato il principio del Mandala al percorso del paziente oncologico: entrambi partono da una situazione di caos, mentre l’obiettivo è l’ordine, se stessi. In entrambi all’inizio c'è uno spazio caotico che dovrà prima di tutto essere pulito, poi consacrato, armonizzato ed infine colorato con la buona vibrazione. Il principio della colorazione è quello di aiutare chi colora ad accogliere tutto ciò che può provenire dal momento esterno, malattia inclusa, senza opporvisi e con la piena consapevolezza che è qualcosa che appartiene al mondo esterno e che in nessun modo può divorare o controllare la persona. Non ci sono regole nè performance, ma solo liberazione. Tutto questo porta gradualmente il paziente ad uno stato di  profondo rilassamento e di armonia tra ciò che è la sua  mente e ciò che è il suo corpo,  i pensieri, le immagini, gli stati fisici emotivi tutti contestualmente presenti in dialogo armonioso nel grande Mandala umano che è l'uomo. In questo senso il Mandala diventa dunque una comunicazione in codice diretta alla parte sana di ognuno di noi eludendo la volontà distruttiva del cancro. Uno strumento che mira non a guarire la malattia ma la persona.

 

A: Quali risultati ha generato questa esperienza?

D: Nella mia esperienza, l’uso del mandala con i pazienti, mi ha dato la possibilità di trovare una nuova via comunicativa che mi permetteva di mantenere l’alleanza e la relazione con il paziente. Un linguaggio nuovo da apprendere  per comunicare in  profondità con il paziente eludendo i checkpoint della malattia,  una sorta di passaggio segreto, che porta al cuore dell’uomo. Se è vero che il paziente deve decidere senza interferenze, è altrettanto vero che il terapeuta deve essere in grado di aiutare il paziente ad esaminare con chiarezza le diverse alternative, proprio perchè competente ed esperto, il mandala è stato per me un ottimo codice di comunicazione.

 

A: Qual è la difficoltà piu’ grande che hai dovuto affrontare nel proporre il mandala come strumento curativo con pazienti affetti da un male cosi importante?

D: Avendolo proposto in maniera graduale come attività diversionale prima e solo in un secondo momento all’interno di un percorso  psicoeducazionale,  è stato positivamente accolto sia dai pazienti che dai medici del reparto di oncologia. L’applicazione del mandala è stato dall’inizio supportato da valutazioni psicologiche tradizionali che hanno potuto scientificamente dimostrare il miglioramento della qualità di vita delle persone che lo hanno adottato nei loro percorsi psicologici. La difficoltà è stata invece altrove essendo uno strumento fortemente spirituale è stato abbastanza complesso poterne estrapolare la parte religiosa e trasformarlo in uno strumento di terapia.

 

 

A: Il mandala è utilizzabile con ogni tipo di paziente?

D: L’uso del Mandala nella mia esperienza è stato  ampiamente utilizzato  con il paziente oncologico  sia nella fase attiva  di malattia che in quella avanzata e terminale.  Nella situazione in cui si trovano i pazienti, colorare è come se una forza interna governasse il loro corpo. Con il tempo, l’individuo prova soddisfazione fino a quando la realizzazione del Mandala lo porta ad un momento di gratificazione.

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]

In tal senso si può pensare che il Mandala abbia in sé un potere catartico. Le rappresentazioni simboliche del cielo e della terra in esso contenute si trovano un pò in tutte le religioni: ebbene il paziente riesce ad alienare la sua mente da ogni voce interiore, abbandonandosi al rilassamento profondo, proprio focalizzando lo sguardo su queste forme. Un gioco apparentemente semplice ma in realtà piuttosto complesso, divertente ma nello stesso tempo elevato. Un gioco che mira a stimolare la consapevolezza spirituale, la memoria e le cellule, attraverso il piacevole gioco dei colori. L'obiettivo è riorganizzare la struttura celebrale per aiutare il paziente a ritrovare quell'armonia tra corpo e mente fondamentale per raggiungere la propria autorealizzazione. Nella spritualità, infatti, non può esistere la scissione tra la mente ed il corpo, ed il mandala si pone proprio come un “ponte”, un percorso che mettendo ordine nella struttura celebrare porta anche ad un benessere anche fisico.

 

A: Proponi il mandala solo ai pazienti o anche ai familiari e al personale medico e paramedico che assiste il malato di cancro?

D: Il Mandala, non è solo uno strumento che viene messo nelle mani del paziente: talvolta viene utilizzato dall’operatore per trovare strategie di prevenzione del burnout. Lavorare con  le persone ammalate di cancro ti pone inevitabilmente davanti a domande sul tuo senso della vita e della morte. Nella mia  associazione, la Mareluce Onlus oltre a tenere laboratori di mandala per pazienti, porto avanti  corsi formativi ed esperenziali  per personale sia medico che non sulla conoscenza del mandala.  Negli anni inoltre in associazione abbiamo sperimentato laboratori di mandala anche con i  bambini figli  di pazienti oncologici per  la fase di elaborazione del lutto.  Dunque possiamo dire che negli anni ho  potuto sperimentare l’applicazione del mandala sia come attività diversionale,  come strumento terapeutico, come strumento utile nel processo di accompagnamento alla morte, per la elaborazione del lutto e come strumento per l’operatore nella  prevenzione del burnout.

 

A: Quali sono le reazioni delle persone coinvolte al mandala e ai laboratori?

D: Se consideriamo il fatto che le stesse partecipanti ai laboratori di colorazione e creazione di mandala hanno organizzano con l’aiuto della Mareluce una mostra di mandala il cui ricavato va in beneficenza, possiamo dire che il mandala ha indubbiamente un riscontro positivo in ognuna di loro.  Il percorso del mandala inoltre è stato per  loro un opportunità per non avere paura di essere considerati malati cancro, ma addirittura occasione per avere scoperto il loro coraggio e l’amore per la vita in generale partendo dalle cose più semplici. Questo strumento ha lo straordinario potere di rendere migliori. L’attenzione è sempre rivolta al particolare: lì ci siamo noi. Quando decidi di colorare un Mandala, stai lì a contemplarlo, come se da un momento all’altro dovesse scaturire da quei segni un suono o una parola. Istanti, attimi prima di iniziare a colorare. A quel punto, la tua volontà è di rendere quel cerchio il più bello possibile. A volte, però, ti accorgi che più lo colori e più diventa brutto. Colori scuri, pesanti, riempiono il Mandala. È evidente che queste parti scure sono quelle più pesanti del proprio sé. In questa fase emerge in tutta la sua potenza la forza del Mandala: per quanto negative, infatti, queste parti non possono essere eliminate; bisogna invece farle emergere ed organizzarle in maniera tale che non possano più rappresentare una minaccia per l’equilibrio personale.

 

A: Con quale clima è stato accolto tra gli esperti del settore l’uso del mandala?

D: Negli ultimi anni  la meditazione, un antica pratica spirituale sta riscontrando un notevole successo  in quanto integrata anche  nella clinica psicoterapica. L’obiettivo primario  di questa pratica  è quello di portare l’individuo verso sè stesso di centrarlo più su se stesso. Di recente le teorie psicologiche in particolar modo il Cognitivismo fondendosi con le tecniche di meditazione, hanno portato allo sviluppo di un terzo approccio terapeutico: la Mindfulness Based Cognitive Therapy (MBCT), entrambi questi approcci sono stati nel corso degli anni ampiamente applicati al fine di potenziare la salute fisica e psicologica. La mindfulness infatti è stata utilizzata con successo su alcune patologie di origine psicosomatica disturbi quali, psoriasi, disturbi ossessivi compulsivi, disturbi alimentari e malattia oncologica. Diversi studi scientifici riportano dei successi dell’uso delle tecniche meditative con i pazienti oncologici. Da cognitivista l’ho proposto come uno strumento che per i suoi principi poteva adeguatamente rientrare negli approcci della mindfulness . a quel punto non mi rimaneva che dimostrane l’efficacia. Quando infatti l’ho inserito come attività diversionale all’interno della sala d’aspetto del day hospital oncologico per poterne dimostrare l’efficacia, insieme al mio collega abbiamo strutturato un questionario di gradimento,   il 90% dei familiari ed il 78% dei pazienti,  riscontrava nella colorazione dei Mandala un’ attività ricreativa e rilassante. L’applicazione di tale attività è sempre stata monitorata dalla presenza di uno psicologo, così da poterne cogliere gli effetti immediati in ognuno. Nella colorazione del Mandala il malato tendeva a concentrarsi su se stesso e  scopriva inaspettatamente un benessere personale. Questo è stato indubbiamente rassicurante per gli esperti .

 

A: La tua esperienza è stata raccolta in un testo molto interessante il libro “Il mandala Contro il Cancro” , com’è nata l’idea di questo libro?

D: Nella mia carriera ho sempre scritto di dati scientifici che derivavano dall’evidence based, ma non avevo mai pensato di potere raccontare di un esperienza così intensa. Ad incoraggiarmi è stata la stessa persona che a suo tempo mi aveva regalato quel famoso album di mandala da colorare: il collega Giuseppe Lissandrello. Con difficoltà ho accolto questo invito perche risultava per me difficile trasformare in parole emozioni. Il libro non racconta solo dell’esperienza dei pazienti ma di come insieme abbiamo fatto questo viaggio dentro il mandala. Scrivere della mia esperienza professionale con il mandala è stato un percorso lungo ma un importante occasione  di  ringraziare i protagonisti  per avermi dato l’onore di viaggiare con loro  nel meraviglioso mondo  del mandala.  Nel raccontare le loro esperienze i protagonisti sottolineano che il mandala per loro è stato un occasione per potere riscoprire che non sono solo malattia, esiste una parte sana non raggiunta dal cancro ed è proprio questa grazie a questa parte sana che riusciranno a riprendersi la gestione della loro vita e quindi anche della malattia.

 

A: Quali sono i tuoi progetti nel futuro rispetto al mandala?

D: I risultati della mia  esperienza mi incoraggiano ad andare avanti innanzitutto nello studio e nella formazione mia personale con il mandala. E  considerato l’effetto positivo  nella qualità di vita delle persone che hanno utilizzato il mandala nel loro percorso psicologico diventa necessario andare ad approfondire l’utilità di questo approccio nel miglioramento della qualità di vita del persona.

 

 

Per contattare la dott.ssa Daniela Respini scrivere a mareluce@mareluce.it

per sapere di piu' sulla sua attivita' visitare il suo sito www.mareluce.it

http://www.mandalaweb.info/Home/persone-e-mandala/ilmandalaeilcancrounoscambioconladottoressadanielarespini

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

Imparare a curare la vista utilizzando la luce naturale del sole

Giornate luminose
Come non sprecare le sei settimane piú luminose dell’anno, per imparare a curare la vista utilizzando la luce naturale del sole. 
Di Rishi Giovanni Gatti, giornalista, presidente del consiglio direttivo della Associazione Vista Perfetta

 

Le sei settimane a cavallo del solstizio d’estate (21 giugno) sono le più luminose dell’intero anno solare e non dovrebbero andare sprecate: per guarire la vista con i metodi naturali originarî del Dott. Bates è un imperativo categorico ritornare a essere amici della piena luce solare nel massimo del suo splendore.

 

Purtroppo, nella stragrande maggioranza dei casi, ciò non può essere fatto dall’oggi al domani, ma sono necessari alcuni giorni, o mesi, per effettuare un percorso graduale, intelligente e individualizzato di auto-trattamento oculare prima di poter guardare il sole di mezzogiorno senza crearsi problemi all’occhio, anzi traendone grande beneficio.

 

Il guaio è che nella vita civilizzata di oggigiorno quasi tutti hanno perso la loro abitudine al contatto naturale e salutare con la luce solare. Riflettiamo: per quanto tempo nell’arco delle ultime ventiquattrore o dell’ultima settimana chiunque di noi ha avuto modo di esporre gli occhi al sole anche solo per fare una passeggiata all’aperto? Pochissimi, quasi nessuno.

 

Di giorno, siamo di solito in automobile, dietro a vetri ingannevoli e filtranti, oppure siamo nei mezzi pubblici di trasporto, ben nascosti e stipati, oppure in casa o in ufficio, sempre dietro a tende e schermi di ogni tipo, oppure indossiamo occhiali scuri perché la luce ci dà proprio un fastidio fisico insopportabile. Di notte, al contrario, anziché riposarci, indugiamo su schermi elettronici auto-illuminati che hanno bisogno della penombra per essere visti bene, e ci costringono così a vivere in una “contraddizione di fondo” tra luce ambientale (scarsa) e luce emessa dal dispositivo (forte) che il nostro organismo apparentemente tollera bene, ma in realtà ci costa una grande fatica.

 

È sempre più necessario, dunque, ricuperare un corretto rapporto con la luce solare naturale, sfruttando le sei settimane che abbiamo davanti senza sprecare l’occasione che ci viene rinnovata ogni dodici mesi di vita.

 

Per esempio, al mattino presto, appena alzati, sarebbe molto utile rivolgersi verso il sole, ancòra basso all’orizzonte, per esporre la parte bianca dell’occhio guardando in basso, per alcuni minuti, inizialmente con un occhio alla volta, e poi, nei giorni seguenti, se lo si può fare senza il benché minimo fastidio, con i due occhi insieme. Continuando, nell’arco della giornata, si potrà provare a guardare direttamente il sole a occhi chiusi, per diversi minuti, per poi arrivare finalmente al tramonto, quando sarà forse possibile provare a gettare un rapido sguardo a occhi aperti, lampeggiando e sbattendo le palpebre, prima guardando nella zona vuota a lato del disco solare, nel cosiddetto campo eccentrico, ben distanti, e poi sempre più in vicinanza al sole vero e proprio, preparandosi lentamente a godersi il tramonto direttamente, dondolando il sole stesso con oscillazioni sempre meno ampie ma distinte.

 

A questo proposito, il Dott. Bates, prendendo, forse, spunto dalle scoperte sulla “fototerapia” conseguite dal medico italiano Dott. Antonino Sciascia di Canicattì sin dal 1892, inventò, nei primi anni del secolo scorso, uno strumento denominato “La Lente Solare del Dott. Bates” per focalizzare i raggi del sole direttamente sulla sclera dell’occhio mentre il paziente guardava il più possibile in basso (nascondendo la pupilla sotto la palpebra inferiore). In questo modo il Dott. Bates utilizzava gli effetti terapeutici della luce per calmare la mente, essendo che i curativi raggi luminosi penetrando nell’occhio indirettamente, raggiungevano i centri visivi cerebrali senza creare alcun fastidio alla rètina, dato che la pupilla e il cristallino non venivano minimamente interessati dal transito della luce. Dopo alcune sedute, il paziente che prima era terrorizzato dal sole splendente ora poteva tranquillamente alzarsi e camminare in piena luce senza subire il benché minimo abbagliamento, e, al contrario, con grande beneficio anche per il suo difetto visivo iniziale.

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]

 

In tempi moderni, appare sempre più urgente rivolgersi alla forza curativa dl sole per aiutarsi nel proprio cammino di guarigione dei difetti visivi, per due motivi sostanziali:

 

1) il sole è necessario alla vita umana, giacché chi vive al buio diventa cieco e muore;

 

2) la forte luce solare è un ottimo mezzo per capire se la nostra mente è a riposo o se siamo “sotto stress”,

 

ovvero:  se, uscendo in istrada all’aria aperta dopo una giornata passata in un ufficio al chiuso, dovessimo sentire fastidio e paura della luce solare, e a causa di ciò dovessimo strizzare gli occhi o nasconderli dietro a lenti scure, allora questo significherebbe che siamo ben oltre al limite di tensione e nervosismo che il nostro organismo può sopportare e dovremmo, per questi motivi, prenderci una pausa tassativa al fine di riposare e rilassarsi.  Così facendo, nel corso di alcune settimane, lo sperimentatore scoprirà che passare una mezz’ora o più all’aria aperta e in piena luce sarà diventata una abitudine irrinunciabile, proprio come il respirare.

 

Per concludere, è importante notare che le giornate nuvolose sono ancora più preziose per curare il fastidio della luce solare perché in queste condizioni di luce attenuata ma di ampi spazî disponibili per vagare con lo sguardo nel cielo o all’orizzonte, è molto più facile tenere gli occhi ben aperti e godersi lo spettacolo senza alcun timore.

 

Durante i Gruppi di Studio della Associazione Vista Perfetta www.vistaperfetta.it viene sempre riservato un congruo periodo di tempo per discutere di queste tematiche tra i vari partecipanti e permettere di condividere così “alla luce del sole” le proprie esperienze di guarigione, così come viene spiegato nei testi originarî del Dott. Bates e dei suoi più stretti e fedeli collaboratori.

 

La Casa Editrice Juppiter Consulting Publishing Company® di Milano diffonde questi testi attraverso questo stesso sito oppure tramite il suo sito ufficiale www.sistemabates.it al quale rimandiamo per ulteriori approfondimenti.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

I pericolosissimi collegamenti senza fili (WI FI) OBBLIGATORI NELLE SCUOLE

I pericolosissimi collegamenti senza fili (WI FI) OBBLIGATORI NELLE SCUOLE

prepariamoci ad una lotta senza quartiere.

 

Il ministero ha richiesto l'eliminazione della documentazione cartacea.E' di venerdì scorso la nuova iniziativa che prevede

per tutte le scuole.il registro elettronico(scuola mia) ed i collegamenti wi-fi entro fine 2013.

 

http://www.innovazionepa.gov.it/comunicazione/notizie/2011/febbraio/01022011-albi-pretori-online.aspx

 

http://www.innovazionepa.gov.it/lazione-del-ministro/cad/nuovo-codice-dellamministrazione-digitale.aspx

 

 

 

La cittadina di Hérouville-Saint-Clair ha abolito il wi-fi nelle scuole e posto dei limiti alle emissioni delle antenne di wi-fi e telefonia mobile

 

 

 

 

 

L'edizione on line del quotidiano libération ci avverte in un suo articolo dello scorso anno (Hérouville-Saint-Clair coupe le wifi à l'école) che il paese di Hérouville-Saint-Clair, una cittadina di 24.000 abitanti, ha proibito l'uso del wi-fi a scuola, dopo che tale tecnologia era già stata implementata; una scelta coraggiosa da parte di un sindaco una volta entusiastico sostenitore del collegamento senza fili ad internet.

 

 

 

Hérouville-Saint-Clair toglie il wifi a scuola

 

 

 

La municipalità [il termine municipalità in Francia designa il comune, o più precisamente la parte esecutiva del consiglio comunale, ovvero il sindaco e gli altri consiglieri comunali delegati, che corrispondono alla nostra giunta - N.d.T.] di questa cittadina di 24.000 abitanti sorta di recente, situata nell'agglomerato di Caen (Calvados) intende «applicare il principio di precauzione».

 

 

 

 

 

 

La municipalità di Hérouville-Saint-Clair (gestita da un sindaco del Modem, Mouvement Démocrate, ovvero Movimento Democratico) toglierà l'internet senza fili nelle scuole entro la fine dell'anno, ha annunciato lunedì la giunta, quattro giorni dopo il lancio del "Grenelle des ondes" a Parigi [Il Grenelle des ondes è un progetto governativo mirante alla rimessa in discussione del problema della telefonia mobile, del wifi, e dei potenziali pericoli ad essi collegati - N.d.T]. «Noi applichiamo il principio di precauzione. Il nostro ruolo è quello di proteggere la salute della gente», dichiara il sindaco Rodolphe Thomas.

 

 

 

In questa cittadina di 24.000 abitanti situata nell'agglomerato di Caen, il wifi permetteva alle scuole di collegarsi senza fili ad internet, attraverso il comune [ovvero attraverso una connessione senza fili che partiva da un'antenna installata sul municipio, vedi foto accanto - N.d.T.]. La dozzina di siti interessati [ovvero di scuole che utilizzavano il wi-fi - N.d.T.] avrà ormai un accesso individuale a Internet [e col cavo, non più senza fili ovviamente - N.d.T.].

 

 

 

La municipalità finanzierà inoltre una dozzina di misure di campi magnetici nel comune per un totale di 4/5.000 euro. L'obiettivo è quello di cambiare o spostare certe antenne se il campo è troppo forte

 

«Faremo ricorso al tribunale» se gli operatori rifiuteranno di farlo, afferma la municipalità.

 

 

Fonte agenzia AFP

 

 

 

 

 

 

 

Ulteriori notizie su quanto avvenuto in quella cittadina le possiamo apprendere dal sito dello stesso movimento democratico cui appartiene il sindaco di Hérouville-Saint-Clair.

 

Qui di seguito la traduzione dell'articolo Hérouville-Saint-Clair s'attaque aux antennes relais del 28 aprile 2009.

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]

 

 

 

Il sindaco di Hérouville, Rodolphe Thomas (il secondo da sinistra nella foto a fianco) ed i consiglieri vogliono limitare l'impatto delle antenne.

 

 

La municipalità applicherà un principio di precauzione riguardo alle onde emesse dalle antenne. Prima misura: eliminare il wi-fi dalle scuole primarie.

 

 

Precauzione

«Le onde elettromagnetiche hanno degli effetti sul sistema nervoso ed immunitario. Esse possono causare disturbi del comportamento e del sonno. Esse sono anche all'origine dei rischi di leucemia infantile e di tumori cerebrali». Ispirandosi allo studio «Bioinitiative» realizzato da un collettivo internazionale di 14 scienziati nel 2007, i consiglieri di Hérouville-Saint-Clair si preoccupano della nocività di queste onde. Anche se nessun caso di questo genere è stato ancora rilevato ad Hérouville, i consiglieri preferiscono applicare un principio di precauzione nei riguardi delle antenne.

 

 

 

Dozzine di antenne

Con le nuove tecnologie, queste onde sono dappertutto: GSM et 3G per la telefonia mobile e Wi-Fi e Wimax per internet. A Hérouville-Saint-Clair, cittadina dell'agglomerato di Caen, diverse dozzine di antenne circondano gli abitanti.

 

 

 

Antenne molto care

Installate un'antenna sul tetto di un immobile ha un costo : 100.000 €. In seguito gli operatori devono pagare l'affitto di questo spazio che è dell'ordine di 1.500 / 2.500 € al mese. Per limitare le loro spese, gli operatori riducono il numero delle antenne e aumentano l'emissione delle onde [ovvero l'intensità delle onde emesse da una singola antenna - N.d.T.].

 

 

 

Misurare la nocività

La municipalità ha appena aderito a Robin des toits [Robin dei tetti] e alla Criirem, due associazioni che lottano per la sicurezza sanitaria delle popolazioni esposte alle nuove tecnologie di telecomunicazione senza fili. Per evitare il sistema «pernicioso» o l'emettitore di onde ed anche per controllarlo, il comune ha chiesto a queste due strutture indipendenti di fare delle misure all'interno della città.

 

 

 

Norme d'esposizione

«Il limite di esposizione raccomandato dalle norme di legge è di 0,6 V/m (volt al metro). In Francia, il limite massimo autorizzato è di 41 V/m», spiega Philippe Le Boulanger, direttore del servizio informatico. Se la nocività delle onde divenisse troppo elevata, il comune «non esiterebbe a ricorrere al tribunale per obbligare gli operatori a ritirare le loro antenne», afferma il sindaco.

 

 

 

Soppressione del Wi-Fi nelle scuole

Dal momento che i più giovani sono i più colpiti dalle onde, il comune eliminerà il sistema Wi-Fi dalla sua dozzina di scuole primarie. Questa tecnologia, che permette di accedere senza fili ad internet, sarà rimpiazzata dall'ADSL fornito attraverso le fibre ottiche. Malgrado questa precauzione, i bambini resteranno esposti alle onde. Perché il Wi-Fi è dappertutto e le emissioni delle antenne possono arrivare a centinaia di metri di distanza.

 

 

 

Campagna d'informazione

Il sindaco distribuirà un opuscolo con dei consigli per gli utilizzatori: evitare di mettere il cellulare nella tasca dei pantaloni, scegliere accuratamente il proprio telefono portatile, utilizzare il kit per avere le mani libere [microfono ed auricolare - N.d.T.]. «Non si tratta di spaventare ma di sensibilizzare» ha concluso Laurent Mata, incaricato del sindaco per lo sviluppo sostenibile.

 

 

 

Émilie CHASSEVANT - Francia dell'Ovest, martedì 28 aprile 2009

 

 

 

Per saperne di più potete guardare il documentario dell'emittente privata Citizen TV: Les antennes relais inquiètent les riverains à Caen(ovvero Le antenne preoccupano i riveraschi di Caen).

 

Caen : Les antennes relais inquiètent les riverains

Caricato da cityzentv.

 

 

 

Qui sotto invece un altro video, un servizio dell'emittente canadese Global TV sempre sul problema della nocività delle emissioni elettromagnetiche delle antenne per il wi-fi. Anche questo video si può scaricare in formato .flv oppure in formato .avi (circa 8 Mega byte entrambe le versioni). Appena possibile curerò una traduzione dei due video.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

Attivita' solare ed effetti sull'uomo

La radiazione solare non è composta dalla sola radiazione visibile ma da diversi tipi di radiazioni e/o particelle, nello specifico radiazione infrarossa, ultravioletta, e soprattutto da raggi X.

Il vento solare è un plasma tenuissimo formato, normalmente, per il 95% da protoni ed elettroni e per il 5 % da particelle alfa (nuclei di elio) con tracce di nuclei di elementi più pesanti. Il plasma del vento solare porta con sé il campo magnetico del Sole in tutto lo spazio interplanetario. Poiché le linee di forza del campo magnetico del vento solare rimangono collegate alla loro origine, l’espansione del vento solare dal Sole e la sua rotazione su un periodo di 28 giorni, fanno sì che le linee del campo magnetico si curvino in modo da formare una spirale.

Il vento solare interagisce con il campo magnetico terrestre e lo confina in una regione di spazio detta magnetosfera. Le variazioni nel tempo dell’intensità e dell’orientazione del campo magnetico portato dal vento solare perturbano la magnetosfera terrestre. Tali perturbazioni sono oggetto di studio da parte di una disciplina emergente, la cosiddetta "meteorologia spaziale". Tra gli effetti osservati vi sono il danneggiamento delle sonde spaziali e dei satelliti artificiali e la ben nota aurora boreale e quella australe.

Il ciclo solare (o ciclo dell’attività magnetica solare) è il "motore" dinamico e la sorgente energetica alla base di tutti i fenomeni solari.

L’attività solare viene misurata in base al numero di macchie solari che compaiono in maniera ciclica e più o meno intensa sulla superficie solare. Quando la superficie solare mostra un ampio numero di macchie, il Sole sta attraversando una fase di maggior attività e emette maggior energia nello spazio circostante. Il numero medio di macchie solari presenti sul Sole non è costante, ma varia tra periodi di minimo e di massimo. Il ciclo solare è il periodo, lungo in media 11 anni, che intercorre tra un periodo di minimo dell’attività solare e il successivo minimo. La lunghezza del periodo non è strettamente regolare ma può variare tra i 10 e i 12 anni.

Oltre alla variazione del numero di macchie solari, molti altri fenomeni manifestano variazioni cicliche undecennali, tra cui la frequenza di brillamenti solari, espulsioni di massa coronali, e di conseguenza la frequenza di aurore sulla terra.

Un’espulsione di massa coronale (CME, acronimo dell’inglese coronal mass ejection) è una espulsione di materiale dalla corona solare.

Il materiale espulso, principalmente da elettroni e protoni (oltre a piccole quantità di elementi più pesanti come elio, ossigeno e ferro), viene trascinato dal campo magnetico verso la Terra. Quando questa nube raggiunge la Terra può disturbare la sua magnetosfera comprimendola nella regione illuminata dal Sole ed espandendola nella regione non illuminata. Le espulsioni di massa della corona assieme ai brillamenti possono disturbare le trasmissioni radio, creare interruzioni di energia, danneggiare i satelliti e le linee di trasmissione elettriche.

Approfonditi studi portati a termine nel 2009 da scienziati statunitensi e tedeschi del National Center for Atmospheric Research (NCAR) a Boulder, Colorado, dimostrano come anche un piccolo aumento di attività solare influenza in maniera determinante l’area tropicale e le precipitazioni di tutto il globo terrestre e come la variabilità climatica naturale sia significativamente influenzata dal sole.

Anche il flusso di particelle cosmiche che giungono sulla Terra varia con il variare dell’attività solare. Quando l’attività solare aumenta, aumenta anche il vento solare, che deflette i raggi cosmici, provenienti dallo spazio intergalattico.

Accanto agli studi sugli effetti metereologici dell’attività solare,  si sta studiando  l’impatto sui sistemi fisiologici, in particolare sul sistema nervoso degli esseri viventi e sulle funzioni cerebrali. Proprio come le fasi lunari e i cambiamenti del campo magnetico e gravitazionale stimolano la germinazione dei semi, la crescita delle coltivazioni e il comportamento umano, le cariche atmosferiche producono effetti simili su un periodo molto più lungo.

Negli studi di B. e T. Dull si è osservato un sensibile aumento di suicidi, l’8%, in giorni di grande attività solare. Negli studi di svolti nell’arco di due anni da R. Reiter si è scoperto che gli incidenti accaduti nell’industria avevano subito incrementi dal 20 al 25 % in periodi di intensa attività solare. Reiter aveva ottenuto analoghi risultati relativamente  a 21.000 incidenti stradali. Nel 1959 il dott. M. Poumailloux, primario di cardiologia all’ospedale parigino Saint-Antoine scriveva: "le nostre constatazioni hanno fatto apparire una correlazione veramente impressionante tra l’aumento degli infarti al miocardio, in certi periodi di massima attività solare e di punte di agitazione geomagnetiche".
In India i dottori Malin e Srivastava (1979) hanno studiato 5000 casi di ricovero per infarto mettendoli in relazione all’attività geomagnetica terrestre in rapporto all’intensità delle macchie solari.

Lo scienziato sovietico A.L. Tchijewsky (1897-1964), professore alla Facoltà di medicina dell’Università di Mosca, raccogliendo dati da 72 paesi fin dal 600 a.C., scoprì un evidente parallelismo tra il ciclo undecennale del sole  e le epidemie in genere, le guerre, le grandi migrazioni e le rivoluzioni. Tchijewsky evidenziò il parallelismo della ben nota periodicità di circa undici anni per la difterite col ciclo undecennale del sole. Identica relazione evidenziò lo studioso russo, per la meningite cerebrospinale, che studiò in diversi Paesi e i cicli delle macchie solari, negli anni 1800-1920. Il dott. B. Rudder, direttore della Clinica Pediatrica dell’Università di Francoforte, confermò con successive e più estese ricerche le conclusioni di Tchijewsky.
Il biologo giapponese Maki Takata (1951), lavorando sul test che serve a misurare l’albumina del siero sanguigno constatò, tra l’altro, che: "l’indice aumenta ogni qual volta che l’attività solare è massima o quando le eruzioni o le macchie appaiono al centro del disco solare…".

Di seguito si cita un articolo pubblicato su "la Repubblica" di venerdì 26 gennaio 1990, che riproponeva quanto già scritto dal prestigioso settimanale di scienza "Nature" :

"Secondo Fred Hoyle e Chandra Wickramasinghe il fatto che le ultime cinque epidemie d’influenza più gravi, compresa l’attuale, siano avvenute ogni undici anni, quando maggiore è stata l’attività del sole, non è una semplice coincidenza. I due scienziati, infatti, sostengono che lo spazio è abitato da forme viventi primordiali come i virus, compreso quello che nell’uomo causa l’influenza. La grande intensità che raggiunge il vento solare ogni undici anni trasporterebbe molti più virus sulla Terra, causando le epidemie più gravi. "

Il prossimo massimo di attività solare assume particolare interesse per il numero di satelliti attualmente in orbita e per il numero di dati che potranno essere rilevati e analizzati.

"Per essere soggetto agli effetti cosmici, l’uomo non ha bisogno di essere lanciato nello spazio; non è neppure necessario che esca di casa" (Giorgio Piccardi)

fonte: http://rosaliastellacci.altervista.org/blog/attivit-solare-ed-effetti-sulluomo/

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

Le affermazioni positive

Abbiamo già visto come il "pensiero crea la realtà", ma in che modo possiamo utilizzare questo concetto in maniera semplice e pratica, per cambiare la vita di tutti i giorni? Le affermazioni positive sono la risposta.
Se è vero che siamo condizionati nel presente dagli schemi di pensiero del passato, allora per migliorare il futuro è bene iniziare da subito a cambiare tali schemi. Per prima cosa è necessario consapevolizzare le credenze limitanti che ci portiamo dietro, stilando una lista delle principali affermazioni che ci vengono in mente riguardo a vita, se stessi, lavoro, amore, amicizie, soldi, sesso. E' importante quindi anche:

1) osservare indirettamente come si svolge la nostra esistenza valutando quali situazioni ripetitive ed insoddisfacenti ci capitano;
2) ascoltare chi é in grado di identificare le cosiddette "dichiarazioni limitanti" da un punto di vista più oggettivo (un terapeuta di fiducia, le persone a noi più vicine, o addirittura i nostri "antagonisti", che così bene sanno cogliere nel segno...),
3) ascoltare il proprio modo di parlare e di esprimersi, in particolare facendo attenzione a frasi ripetitive, a modi di dire e alle imprecazioni.

Secondo Louise Hay, caposcuola americana del Pensiero Positivo, vi sono 7 punti di forza che ci possono aiutare a cambiare i nostri pensieri:

1. Ognuno di noi è responsabile delle proprie esperienze
2. Ogni nostro pensiero crea il nostro futuro
3. Ognuno di noi deve fare i conti con gli schemi mentali dannosi del risentimento,     della critica, del senso di colpa e dell'odio per se stessi
4. Sono solo pensieri e i pensieri si possono cambiare
5. E' necessario che ci stacchiamo dal passato e perdoniamo tutti, compresi noi     stessi
6. Le chiavi per un cambiamento positivo sono l'approvazione di sé e
l'accettazione di sé nel momento presente
7. Il punto di forza è sempre nel presente

Le affermazioni positive sono estremamente efficaci, il modo in cui agiscono risponde agli antichi insegnamenti esoterici della Tradizione, secondo cui il nostro pensiero guida e dirige l'energia vitale, e l'energia vitale guida e dirige le materia, per cui attraverso i nostri schemi di credenze plasmiamo la realtà oggettiva esteriore.
Per cambiare gli schemi di pensiero inconsci è bene creare delle frasi senza negazioni (non voglio più stare male, ad es., è una frase non corretta) poiché l'inconscio non registra le negazioni ma solo i simboli (nel caso precedente volere - stare - male), è bene inoltre non dare dei messaggi che contraddicano nettamente la realtà, altrimenti si rischia che vengano rifiutati (se sono fortemente depresso forse è meglio usare una frase come "Ritrovo la Luce in me e fuori di me, ed ogni giorno va sempre meglio" piuttosto che "Sto benissimo e in splendida forma"). E' anche vero, però, che alcune scuole tendono ad usare sempre frasi mirabolanti e fortemente di impatto, per cui è bene utilizzare ciò che ciascuno sente essere meglio per sé. Evitate, infine, frasi con verbi al futuro, altrimenti non vi sarà mai un presente per quella situazione!
Le frasi possono essere ripetute come un mantra, scritte ed attaccate sullo specchio e nei punti più in vista, cantate e/o scritte in maniera ripetitiva, molto efficace è l'esercizio di scrivere un'affermazione 21 volte X 7 giorni, possibilmente la sera prima di dormire, e nel caso un giorno ci si scordi di scriverla... il calcolo dei 7 giorni riparte da zero!
Per la cosiddetta dieta del perdono, utilissima in molte situazioni, l'affermazione viene invece scritta 40 volte X 7 giorni (sul tipo "Io perdono completamente mio padre/ mia madre/ il mio compagno/ me stessa"), ed ogni settimana va dedicata ad una singola persona.

Esempi di frasi da annullare

 

Esempi di frasi da utilizzare

Non si apprende niente senza fatica e/o dolore

 

Apprendo con facilità e serenamente

E' duro guadagnare il pane quotidiano

 

Sono degno/a di essere ricco/a e felice

Tutte le cose belle finiscono

 

La vita si rinnova e vado sempre incontro al meglio

La vita è una lotta

 

La vita è gioia

Per essere belle bisogna soffrire

 

E' un piacere diventare ogni giorno più bella

Nella vita non si può fare tutto quello che si vuole

 

Realizzo con creatività tutto ciò che voglio

Le disgrazie non arrivano mai sole

 

Da ogni esperienza imparo qualcosa

Mi sento soffocare

 

Prendo il mio spazio ogni giorno di più

Non ce la faccio

 

L'universo mi sostiene e raggiungo il mio scopo

Non sono capace

 

Ogni giorno di più imparo ad avere fiducia nelle mie capacità

Non mi fido

 

Ho completa fiducia in Dio (nell'Universo, nella Vita)

Sono impotente perché non posso cambiare il passato

 

Lascio andare il passato e guardo con fiducia al futuro

E' il destino che guida la mia vita

 

Posso creare la felicità con il mio pensiero

Nella gente non c'è amore

 

Se dono amore ricevo amore

Non sono creativo, sono privo d'immaginazione

 

Imparo ogni giorno di più ad usare la mia creatività

Non vedo nulla di bello in me

 

Ogni cosa fuori e dentro di me è straordinaria

E' impossibile

 

Tutto è possibile

Per approfondire http://www.suonodiluce.com/pensiero/Afferma.htm

FONTE : http://www.raphaelproject.com/conferenze_online/inc_025.htm

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli