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Categoria: "Notizie scottanti"

I LATI OSCURI DEL PENSIERO POSITIVO

In questo articolo, trovato molto tempo fa sul web, ho avuto la conferma da parte di Osho ai miei dubbi sulla pratica del pensiero positivo e della legge di attrazione, tanto proclamati e diffusi di questi tempi.

I miei dubbi erano rivolti proprio all’effetto che queste tecniche hanno sulla struttura psicospirituale.

 

Di questi tempi si parla tantissimi di amore, di luce, di benessere, di evoluzione…e si tende a nascondere tutti i lati ombra e le emozioni ombra della vita…sembra quasi che parlare di rabbia, di invidia, di paura ecc stia per diventare un tabù. E quando se ne parla, spesso subito si sente dire “non pensare alla tua rabbia, immagina di inviare amore e luce”, o frasi di questo genere….in chiesa ho sentito il termine “soffoca la tua rabbia”….

 

È corretto agire in questo modo? A mio avviso no. E l’intervista a Osho che seguirà sembra confermare i miei dubbi.

Tutto questo voler nascondere, questo voler reprimere…poiché, se siamo sinceri con noi stessi, di questo si tratta… incide veramente sulla struttura psicospirituale.

 

È inevitabile che laddove ci sia una repressione succeda questo.

Quando operiamo uno sforzo nel voler affermare un pensiero per eliminarne un altro, quest’ultimo non viene cancellato ma trasferito nell’inconscio dove è libero di manifestarsi nell’ombra. Abbiamo quindi fatto un danno: abbiamo oscurato un pensiero/emozione ombra che prima era illuminato dalla coscienza, e invece di usarlo per accrescere la nostra consapevolezza lo abbiamo reso più potente facendoci ingannare dalla nostra stessa mente.

 

Il mio percorso attuale mi ha portato alla consapevolezza che se si sente rabbia, bisogna vivere la rabbia, ascoltarla, darle voce e sfogo (senza far male agli altri ovviamente).

Tutto ciò che di oscuro proviamo non è poi così oscuro…come potrebbe esserlo dal momento che spesso costituisce una svolta evolutiva importantissima?

Ora vi lascio alle parole di Osho che saranno certamente più esplicative ed illuminanti delle mie :)

 

 

Amato Maestro,

la tecnica del “pensiero positivo”, è utile per risvegliarsi? Oppure ottunde la consapevolezza di essere in prigione e il desiderio di diventare liberi?

 

La tecnica del pensare in positivo non è una tecnica che ti trasforma: si limita a reprimere gli aspetti negativi della tua personalità. E’ una tecnica basata sulla scelta. Non può giovare alla consapevolezza: va contro la consapevolezza. La consapevolezza è sempre senza scelta.

 

Pensare in positivo, significa semplicemente forzare il negativo ad andare nell’inconscio, e condizionare con pensieri positivi la mente cosciente. Ma il guaio è che l’inconscio è molto più forte, è nove volte più forte della mente cosciente. Per cui, quando una cosa diventa inconscia, essa diviene nove volte più forte di quanto non lo fosse prima. Magari non si manifesta più nella vecchia maniera, ma trova nuovi modi di espressione.

 

Quindi, la tecnica del pensare in positivo è poco efficace, priva di una profonda comprensione, e continua a fornirvi idee sbagliate su voi stessi. Il pensare in positivo è nato da una setta cristiana americana, che prese il nome di “Christian Science”. Per evitare la parola “Christian” e avere in tal modo più presa sulla gente, un po’ alla volta fu abbandonata la vecchia etichetta, e si limitò a parlare della filosofia del “pensiero positivo”. Christian Science – questa è la fonte originale – avanzò l’idea che tutto quello che vi succede nella vita, non è altro che una proiezione del pensiero. Se volete essere ricchi, “pensate alla ricchezza e arricchitevi”. E’ attraverso il pensare in modo positivo che ci si arricchisce, che si diventa più ricchi… che i dollari cominciano a venire verso di voi.

 

Mi viene in mente un aneddoto. Un giovane incontra per strada un ‘anziana signora. La signora chiede: “Cos’é successo a tuo padre? Non viene più alle nostre riunioni settimanali di Christian Science, ed è il membro più anziano, quasi il fondatore della nostra società”. Il giovane risponde: “E’ malato, e si sente molto debole”.

 

La donna ride, e ribatte: “E’ solo il suo pensiero e nient’ altro. Lui pensa di essere malato, ma non lo è. E pensa di essere debole, ma non lo è. La vita è fatta di pensieri: diventi ciò che pensi! Digli di ricordarsi l’idea che ci ha predicato per anni. Digli di fare pensieri sani, di pensarsi forte e vigoroso!” Il giovane conclude: “Gli riferirò il suo messaggio”.

Otto, dieci giorni dopo, il giovane incontra di nuovo la donna, che gli chiede: “Cos’è successo? Non gli hai riferito il mio messaggio? Perché continua a non venire alle riunioni settimanali?” E il giovane risponde: “Gli ho riferito il suo messaggio, signora; ma ora lui pensa di essere morto. E non lo pensa solo lui… tutti i vicini, la mia famiglia, perfino io stesso, pensiamo che sia morto. E non vive più con noi: è andato a stare al cimitero!”

 

Christian Science ha un approccio superficiale… può aiutare in certi casi: in particolare, si possono modificare quelle situazioni che sono realmente create dalla vostra mente. Ma non tutta la vostra vita è creazione della mente.

Il pensiero positivo deriva da Christian Science. Parlano un linguaggio più filosofico, ma la base è la stessa: se pensi in negativo, ti accadranno cose negative; se pensi in positivo, ti accadranno cose positive. E in America questo genere letterario ha molta fortuna. In nessun altro posto al mondo il pensare in positivo ha avuto alcuna presa… perché è una cosa puerile. “Pensa di essere ricco e diventalo”… tutti sanno che è una pura e semplice assurdità. Ed è nocivo, è pericoloso per te.

 

Le idee negative della tua mente devono essere rilasciate, non devono essere represse da idee positive. Occorre che tu crei una coscienza, che non è positiva, né negativa. Quella sarà una pura coscienza. In quella pura coscienza, vivrai la più naturale e gioiosa delle esistenze.

 

Se tu reprimi una qualsivoglia idea negativa perché ti fa star male per esempio, se sei arrabbiato, e reprimi la tua rabbia sforzandoti di cambiare quell’energia in qualcosa di positivo, come cercare di sentirti in amore verso la persona verso cui provavi rabbia, oppure di sentire compassione per lei, sai benissimo che stai ingannando te stesso. A un livello molto profondo la rabbia rimane tale: stai semplicemente dando una mano di bianco, per coprirla. In superficie puoi sorridere, ma il tuo sorriso si limiterà alle tue labbra. Sarà una ginnastica delle labbra: non sarai connesso con te, col tuo cuore, col tuo essere. Tra il tuo sorriso e il tuo cuore, stai mettendo una barriera: l’emozione negativa che hai represso.

 

E non si tratta di una sola emozione: nella tua vita ci sono migliaia di emozioni negative… non ti piace una persona; non ti piacciono tante cose; tu stesso non ti piaci; non ti piace la situazione in cui sei.

Tutta questa immondizia, continua ad accumularsi nell’inconscio, e in superficie prende forma un ipocrita, che dice: “Amo tutti quanti. L’amore è la chiave della beatitudine”.

Ma non traspare alcuna beatitudine nella vita di una persona così! Dentro di lei esiste un vero inferno. Può ingannare gli altri, e se continui a ingannarli per un tempo sufficientemente lungo, finisce per ingannare anche se stessa. Ma questo non è un cambiamento. E’ solo sprecare la propria vita… che ha un immenso valore, perché una volta buttata via, non si può riaverla indietro.

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Il pensare in positivo, se lo si vuole chiamare col suo vero nome, non è altro che la filosofia dell’ipocrisia. Quando vi viene voglia di piangere, essa vi insegna a cantare. Ci puoi riuscire se ci provi, ma quelle lacrime represse verranno fuori in un altro momento, in un’altra situazione. Esiste un limite alla repressione. E la canzone che stavi cantando è del tutto insignificante: non la sentivi, non nasceva dal tuo cuore. Essa nasceva solo dal fatto che questa filosofia dice di scegliere sempre ciò che è positivo.

 

Io sono assolutamente contrario al pensiero positivo. Sarai sorpreso di sapere che se non scegli, se rimani in una consapevolezza libera da scelte, la tua vita comincerà a esprimere qualcosa che non è né positivo né negativo, qualcosa di superiore a entrambi. Per cui, non sarai un perdente. Non sarà positivo, non sarà negativo, sarà esistenziale.

 

Quindi, se ci sono lacrime, esse avranno una loro bellezza; avranno una loro canzone. Non occorre che tu sovrapponga ad esse un’altra canzone: esse provengono dalla gioia, dall’appagamento, non dalla tristezza o dal fallimento. E se la canzone esplode, non sarà contro le lacrime o la disperazione: è semplicemente l’espressione della tua gioia… non è contro nulla né a favore di qualcosa. E’ semplicemente il fiorire del tuo essere; ecco perché la chiamo esistenziale.

 

Il pensare in positivo, ha condotto l’America su una strada sbagliatissima: ha reso la gente ipocrita. Oggigiorno, è la filosofia che, ha maggior presa. Di fatto non è nemmeno una filosofia: è solo spazzatura.

 

Essa non comprende la psicologia dell’uomo, non è radicata nelle scoperte della psicologia, né in quelle più profonde della meditazione. Si limita a dare speranza alla gente, a persone che stanno perdendo ogni speranza.

 

 

Tratto da: The Transmission of the Lamp – 13 giugno 1986

 

FONTE: http://www.renudo.it/osho-il-pensiero-positivo-la-filosofia-dellipocrisia/

https://naturalpietyblog.wordpress.com/2015/12/26/i-lati-oscuri-del-pensiero-positivo/

 

Riportato da : http://compressamente.blogspot.it/2016/01/i-lati-oscuri-del-pensiero-positivo.html

 

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Sullo stesso tema consigliamo anche la lettura di questo post sulla LEGGE DI ATTRAZIONE. Eccone un'anteprima :

" ... In molti testi che ho letto sulla Legge dell’Attrazione e che circolano su internet si parla spesso di colpa (termine che non condivido, preferendole il termine corresponsabilità) con frasi come questa : “se non ottieni ciò che vuoi la colpa non è nell’ambiente circostante … se non ottieni ciò che vuoi non devi dare la colpa a nessuno se non a te stesso ...”

Ritengo che accettare questo dictat (che ovviamente non attribuisco a tutti i sostenitori di questo pensiero) abbia un effetto da non sottovalutare …. dopo averlo applicato a se stessi si finisce con l’applicarlo anche per gli altri !!!

Ed ecco che tutti coloro che incontrerai nella tua vita “avranno” la colpa del loro destino e penserai che qualsiasi problema è nato solo da loro !

Arriverai ad essere certo che non hanno fatto abbastanza, che se stanno male, addirittura hanno fatto loro del male agli altri. La legge dell’attrazione dice infatti che attraiamo energie simili. Sostengo, al contrario, che la vera sfida sia attrarre energie non simili e portare luce laddove prima vi era il buio… o come diceva un vecchio saggio … se nella nostra vita abbiamo aiutato anche solo una persona che aveva smarrito la strada nel cielo brillerà una nuova stella !

Quando poi la legge dell’attrazione diventa fanatismo si assiste al trionfo dell’egoismo, si legittima il menefreghismo, l’indifferenza, l’abbandono …

Alla legge dell’attrazione preferisco dunque la strada dell’Illuminazione, un cammino lungo, senza leggi che giocano il gioco della mente, ma con tanta gratitudine nel cuore e Amore per il Divino ed ogni sua creatura.

 

Credo occorra quindi spostare il nostro focus dal pensare positivo a tutti i costi, in uno stato temporaneo di auto-induzione come accadeva nella New Age prima e dallo sforzo senza fine di essere in grado di attrarre sempre e solo il meglio per seguire la legge dell’attrazione adesso, alla celebrazione della vita, al rendere sacro ogni gesto, al non ostentare i propri doni e la propria potenza, al rimanere umili ma consapevoli, non profetizzare catastrofi ma mostrarsi comunque fiduciosi per il futuro e soprattutto tendere la mano verso ogni persona o creatura vivente che possiamo aiutare !

 

L’operatore di Luce della Nuova Energia è partito dal pensiero positivo della New Age per arrivare all’intenzione creativa della Now Age.

Intenzione, coscienza e divinità spostano l’uomo in una nuova realtà.

Siamo uomini olistici sulla via della scienza e della coscienza della ricerca interiore : l’unica via per accedere alla spiritualità globale.

Spiritualità globale che si manifesterà pienamente quando avremo su scala mondiale e non più solo personale STATI ARMONICI AD ELEVATISSIMA SINCRONIZZAZIONE.

Buon lavoro a tutti noi !

Un abbraccio di luce ed un sentiero di pace,

Emanuel Celano

https://www.spaziosacro.it/interagisci/blog/blog2.php/personalmente-non-credo-nella-legge

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SCLEROSI MULTIPLA: le staminali funzionano, sono miracolose e i malati terminali guariscono !

SCLEROSI MULTIPLA: ''le staminali funzionano, sono miracolose i malati terminali guariscono''. ….ANCHE PER MALATI CON MALATTIE DEL SISTEMA IMMUNITARIO…

…Con le cellule staminali Si riprogramma il sistema immunitario. “Da questo studio sembra emergere che l’introduzione di cellule staminali sia in grado di riprogrammare il sistema immunitario”, ha dichiarato il professor Mancardi, presidente del prossimo Congresso della società italiana di meurologia (Sin). “Con tali risultati è verosimile ipotizzare che il trattamento con cellule staminali possa influenzare profondamente il decorso della malattia

 

In Gran Bretagna è stato definito un nuovo protocollo medico per il trattamento con cellule staminali per i sintomi della sclerosi multipla. Effetti definiti “miracolosi” dai ricercatori: pazienti ridotti su una sedia a rotelle da dieci anni hanno riacquistato l’uso delle gambe mentre alcune persone che avevano perso la vista sono tornate a vedere.

Il trattamento, riferisce il Daily Telegraph, è il primo ad invertire i sintomi della sclerosi multipla, per la quale – va sempre ricordato – non esiste una cura oltre ad essere ancora non accertate le cause. Va detto, però, che la terapia segue un tipo di procedura alla quale numerosi gruppi di ricerca nel mondo stanno lavorando da anni. L’ultimo risultato incoraggiante in questa stessa direzione è stato presentato qualche giorno fa ed è una terapia messa a punto dalla Società europea trapianti di midollo.

 

Il test. Nel Regno Unito le due decine di pazienti che hanno preso parte ai test, al Royal Hallamshire Hospital di Sheffield e al Kings College Hospital di Londra, “hanno effettivamente visto riaccendersi il loro sistema immunitario”. Benché non siano ancora del tutto chiare le cause della sclerosi multipla, molti ricercatori ritengono che “sia lo stesso sistema immunitario ad attaccare il cervello ed il midollo spinale, causando infiammazioni e dolori, oltre disabilità e nei casi più gravi la morte. La ricerca è stata pubblicata sul prestigioso ‘Journal of the American Medical Association’.

 

La procedura usata prevedeva l’impiego di altissime dosi di chemioterapici, di solito impiegati con i malati di cancro, per mettere fuori gioco il sistema immunitario dei pazienti.

Questo viene poi ricostruito e riattivato con le cellule staminali ottenute dal sangue dei singoli pazienti. “Da quando abbiamo iniziato a trattare i pazienti, 3 anni fa alcuni dei risultati cui abbiamo assistito sono miracolosi”, ha detto il professor Basil Sharrack, neurologo allo Sheffield Teaching Hospital, sottolineando che “miracoloso non è un termine che uso a cuor leggero ma abbiamo assistito a profondi miglioramenti neurologici”.

 

“Riesco a stare insieme”. Durante il trattamento le staminali del paziente sono ‘coltivate’ e conservate. Dopo le massicce dosi di chemioterapici (di per sé non facili da tollerare) vengono reinfuse nel corpo dove iniziano a crescere creando nuovi globuli rossi e soprattutto bianchi (le ‘truppe’ che difendono il corpo dalle aggressioni di virus e batteri) in sole due settimane.

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In solo un mese il sistema immunitario torna a funzionare ed è allora che i pazienti iniziano ad accorgersi dei primi cambiamenti.

Il Telegraph ha raccolto la testimonianza della 25enne Holly Drew, su una sedia a rotelle da due anni: “Ricordo che ero in ospedale… dopo tre settimane ho chiamato mia madre e le detto piangendo ‘riesco a stare in piedi’. Ora posso correre per un poco. Posso ballare. E’ stato un miracolo”.

I ricercatori sono però prudenti: “Non è un trattamento adatto per tutti (i malati di sclerosi multipla) perché e molto aggressivo e i pazienti debbono aspettare di riprendersi dagli effetti della chemioterapia”, prima di procedere all’infusione delle staminali, ha avvertito il professor Sharrack. (e SE GLIELO FANNO PRIMA…INVECE DELLA CHEMIO? MA SI SA LE COSE SI SPERIMENTANO PRIMA SU QUELLI TERMINALI…))

 

Lo studio italiano. A conclusioni simili è arrivato uno studio internazionale, coordinato da due esperti italiani, il professor Giovanni Mancardi dell’Università degli Studi di Genova e il dottor Riccardo Saccardi dell’Azienda Universitaria-Ospedaliera Careggi di Firenze.

La ricerca, pubblicata su Neurology, è stata applicata a casi gravi di sclerosi multipla. Dalla sperimentazione, promossa dalla Società europea trapianti di midollo, emerge che nel trattamento dei casi gravi di sclerosi multipla l’intensa immunosoppressione, seguita da trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche, è più efficace rispetto alla terapia farmacologica standard a base di mitoxantrone.

 

Il trattamento con staminali. Lo studio di fase II, durato oltre 15 anni, ha coinvolto 21 persone affette da Sm secondaria progressiva o recidivante-remittente, la cui disabilità era peggiorata nel corso dell’anno precedente nonostante il trattamento con farmaci di prima linea. Tutti i partecipanti, di età media pari a 36 anni, avevano ricevuto in precedenza, senza risultato, terapie standard. I 12 partecipanti hanno ricevuto il farmaco immunosoppressore mitoxantrone, mentre agli altri nove è stata somministrata una potente terapia immunosoppressiva con successiva infusione di cellule staminali del sangue emopoietiche che erano state precedentemente raccolte dagli stessi pazienti. Questa procedura, comunemente denominata autotrapianto di midollo osseo, è utilizzata per il trattamento di grave malattie del sangue e, da alcuni anni, anche nel campo delle malattie autoimmuni. Nel corso del tempo, le cellule staminali migrate nel midollo osseo hanno prodotto nuove cellule immunitarie.

 

Si riprogramma il sistema immunitario. “Da questo studio sembra emergere che l’introduzione di cellule staminali sia in grado di riprogrammare il sistema immunitario”, ha dichiarato il professor Mancardi, presidente del prossimo Congresso della società italiana di meurologia (Sin). “Con tali risultati è verosimile ipotizzare che il trattamento con cellule staminali possa influenzare profondamente il decorso della malattia.” (fonte)

fonte http://www.attivotv.com/sclerosi-multipla-le-staminali-funzionano-sono-miracolose-i-malati-terminali-guariscono/

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DIO RISPONDE SEMPRE

DIO RISPONDE SEMPRE

 

 

Nel campo della spiritualità molti sono gli aspetti, gli esseri e le energie oggetto di articoli: fate, unicorni, Orb, maestri ascesi, entità di dimensioni superiori e naturalmente angeli.

 

Ma che ne è di Dio?

 

 

In tutti questi anni, da quando mi occupo di spiritualità, ho potuto ripetutamente notare come sia facile parlare dei temi più disparati anche con chi li ritenga del tutto improbabili perché non si occupa della materia.

 

Ma quando si arriva a Dio, il discorso finisce. Si crea una sorta di resistenza indice del fatto che quell’argomento ce lo siamo già lasciato alle spalle. Dio viene collegato alla religione e di conseguenza con alla chiesa.

 

In fondo non è che uno abbia lavorato, e talvolta anche lottato, per raggiungere la libertà intellettuale e spirituale così per niente, per finire di nuovo nel seminato della chiesa.

 

È per questo che molti hanno sostituito il termine Dio con diversi sinonimi come universo, fonte, “ciò che tutto comprende” e altre espressioni.

 

Ci siamo rifugiati presso gli angeli e abbiamo bandito Dio dalla spiritualità.

 

Tuttavia i nomi degli angeli contengono la desinenza “el” che significa appunto Dio. Il nome dell’arcangelo Michele significa “chi è come Dio“. Dio è parte di tutto, anche di noi e se esiliamo Dio dalla nostra vita separiamo noi stessi da una parte importante della nostra consapevolezza divina.

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Noi tutti vogliamo evolverci spiritualmente e io credo che la riconciliazione con Dio sia un passo importante verso la pace interiore e la felicità personale. Concedetevi un attimo di tempo per pensarci e fate attenzione ai pensieri e alle emozioni che affiorano: rifiuto, rabbia, approvazione…

 

Una domanda importante che mi ha accompagnato nel mio cammino spirituale è stata: “Sono in pace con Dio?” All’inizio può sembrare una domanda semplice, quasi banale ma più mi addentravo nel lavoro interiore e più scoprivo le mie paure derivanti da molte esperienze e incarnazioni certo non piacevoli. Separare la spiritualità da Dio è assurdo, è come se l’arcangelo Michele vivesse ad Amburgo e Dio a Monaco e i due i trovassero una volta alla settimana nel centro della Germania per discorrere dell’evoluzione degli esseri umani. D’altro canto molto reale è proprio questa separazione tra Dio e la spiritualità. “Dio” compare in molti titoli di libri, ma si tratta prevalentemente di testi di argomento cristiano.

 

Neal Donald Walsh con il suo “Conversazione con Dio” costituisce la grande eccezione. Sfogliate ora i vostri 3 libri di argomento spirituale preferiti e verificate se e quante volte vi compare il nome di Dio.

 

Penso che la riconciliazione con Dio sia la sfida centrale dei nostri tempi. Quando siamo in pace con Dio riusciamo a raggiungere la pace interiore, solo allora esiste la possibilità che forse un giorno regni la pace anche sulla terra. La via verso la pace passa attraverso la nostra pace con Dio – che lo vogliamo o meno.

 

“Dio risponde sempre“ è un mantra. Vi aiuta a mantenere la calma in situazioni di stress e a trovare delle soluzioni. Se avete perso il treno, se non riuscite a pagare una fattura e se avete altre preoccupazioni potete ricorrere a questo mantra. Ciò non farà ovviamente tornare indietro il treno o piovere il denaro dal cielo ma si presenteranno delle soluzioni. Nel momento in cui vi affidate A DIO e ripetete il mantra “Dio risponde sempre” abbandonate la condizione emozionale della paura, del panico, della preoccupazione e dell’impotenza e cooperate con la forza divina. Siete già a meta strada verso la soluzione. Provate!

In conclusione ancora una riflessione. Essere l’Altissimo o l’Altissima a Dio poco importa, credetemi. Questo è un modo di pensare umano.

 

Dio vuole una sola cosa da noi: che lo riconosciamo in noi.

Dio risponde sempre.

 

 

Il vostro Hubert Kölsch

Fonte: http://www.animaeventi.com/web site/dio-risponde-sempre/

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LA MEDITAZIONE E LA FISICA QUANTISTICA

 

Il campo unificato è quella parte immutabile in cui ogni porzione di spazio riposa ….come LA MEDITAZIONE

Oggi abbiamo fatto due chiacchiere con Carlotta Brucco (autrice, cresciuta sotto la guida di grandi lama tibetani e altri maestri di diverse tradizioni spirituali avendo così modo di approfondire lo studio e la pratica di antichi metodi e tecniche di autoconoscenza). Meditazione con tema: Il vero volto della meditazione, l'essenza, il pensiero.

Di R: Riccardo e C: Carlotta

C: Sì diventa una meditazione se lo mettiamo in pratica, se lo portiamo nella nostra vita. La meditazione non é mai scissa dalla quotidianità. Quando le persone mi chiedono quanto tempo devono meditare io dico loro: “24 su 24!”. La meditazione é uno stato di coscienza; a me piace dire un nuovo linguaggio. Si impara piano piano, ma poi lo si parla sempre….

….vi auguro di cercare la consapevolezza della vostra felicità iniziando dall’ascoltare tutto ciò che siete e tutto ciò che é il mondo senza giudicare, senza dare opinioni ma solo offrendo a voi stessi e gli altri un tenero ascolto privo di alcuna proiezione. Se unirete l’ascolto silenzioso alla tenerezza qualcosa di speciale inizierà pian piano a farsi vedere. Bisogna però avere molta pazienza e innaffiare la nostra pratica quotidianamente con gentilezza e costanza. Mi piace dire che quando non sappiamo più che fare é utile abbracciare ciò che non ci piace per arrenderci meglio al momento presente. Solo accettando ciò che c’é in questo momento arriveranno le intuizioni per creare nuovamente una vita ricca e appagante. Vi auguro Buon Anno: che troviate la Visione e la frequenza del meraviglioso essere che siete veramente!

Leggi tutto :

R: Il campo unificato è quella parte immutabile in cui ogni porzione di spazio riposa, le onde che emergono dal vuoto cercano sempre l'armonia il principio unificante. La mente, quindi, ha il ruolo di insegnare alle onde come accordarsi in pace.

Questa misura della mente crea ordine nel campo personale, nel campo collettivo e in quello universale.

Esperimenti scientifici hanno dimostrato che una persona che medita riduce la criminalità nel mondo di quasi il 10%, più del 60% se a meditare è un gruppo. La meditazione è anche un modo per rinnovare il campo strutturato del corpo (esperimenti dimostrano che i telomeri del corpo hanno grossi benefici in chi medita).

La meditazione è confusa come una tecnica, ma in realtà è la scoperta della perfezione del momento presente, quindi potremmo dire che la meditazione è la vita. Accettare la perfezione del momento implica comunque una divisione tra chi accetta e ciò che viene accettato, potremmo dire che la meditazione è la fine della divisione, che vuol dire che le onde di pensiero vengono acquietate, perché non c'è dualità, divisione e quindi conflitto. La meditazione è la scoperta dell'essenza (la presenza continua e permanete del campo unificato), quindi è la fine dell'identificazione.

Questo va distillato all'interno e sciolto in un processo di evoluzione di campo che va dalle onde infrarosse all'ultravioletto di campo, in cui vengono osservate le esperienze. Ma, per chi si avvicina alla meditazione queste rimangono solo parole, qual è quel processo interno per cui si viene veramente in contatto con tale essenza.

 

C: A me piace parlare di contemplazione proprio riferendomi alla meditazione intendendo un tipo di ascolto particolare in cui non c’é proiezione di alcun pensiero ma solo ascolto totale, un morbido, tenero ascolto di ciò che c’é che parte proprio dalla totale accettazione del momento presente. La perfezione del momento presente é difficile da accettare perché l’ego crede di dover trovare delle soluzione ai problemi pensando, invece non é così; la contemplazione porta a far pace con l’istante comprendendo che ha tutto ciò che ci serve per essere felici e ci rivela inoltre quello che potrebbe essere creato partendo da quel momento. Dalla contemplazione nasce l’intuizione che non è un pensiero ma una frequenza, una nuova frequenza che ci indica una nuova possibilità di realtà che prima magari non riuscivamo a vedere.

 

R: Sì, chi si presta a questo tipo di pratica riscontra subito l'aumento del pensiero, se prova ad acquietarlo con la forza o a non pensarlo, esso aumenta, ma se la meditazione è veramente la fine del pensiero allora bisogna rendersi conto di non essere il contenuto del pensiero.

 

C: La meditazione o contemplazione non é una tecnica, come dici tu, ma proprio un modo di essere, di vivere, di guardare alle cose del mondo. Certo, i pensieri aumentano se si decide di non pensare! Nella mia esperienza ho visto che i pensieri si acquietano solo quando ci si stufa di pensare, solo quando capiamo che non ci portano soluzioni. Allora non siamo più interessati a quelle voci e qualcosa si acquieta. Quando i pensieri diminuiscono è possibile avere più chiarezza per prendere consapevolezza che non siamo il contenuto dei pensieri. I pensieri nascono dalle nostre Visioni illusorie che si sono create dalle frequenze dei nostri genitori, avi, ecc.. maschere che non ci appartengono ma che ci tengono legati alle Visioni/frequenze non scelte da noi ma subite da altri. È una schiavitù inconsapevole. Inizialmente é utile prendere consapevolezza che noi non siamo ciò che noi crediamo, non siamo i nostri credo; le nostre convinzioni non ci appartengono ma sono state subite perché nate da Visioni/frequenze non nostre che ci hanno portato su binari obbligati di pensiero e di vita.

 

R: Bene, ora la cosa fondamentale è capire chi è che si accorge del contenuto del pensiero e smette di creare un'immagine di se stessi. Chi è questa entità che si accorge del pensiero? Se diciamo "io", nel momento esatto in cui dico io mi sono accorto del pensiero sto di nuovo pensando, quindi ci deve essere un qualcosa che si accorge del pensiero ma che non è il pensiero stesso.

 

C: Difficile descrivere ciò che non può essere descritto, ma io la chiamo Presenza. Presenza é soggetto e oggetto insieme e non accade nell’Io vedo te ma nell’essere il vedere. Non accade nell’io tocco te ma nel toccare. L’io esiste solo nel tempo. Nella contemplazione, cioè nell’attimo presente o meglio ancora nella Presenza non esiste. Non può essere trovato. L’io é una dimensione sconosciuta alla presenza. Se si dimora nella contemplazione l’io non é più la nostra casa che finalmente ritorna ad essere ciò che é sempre stato: Presenza, o meglio un’amorevole Presenza. Se non c’é amore non c’é Presenza. Sono intimamente legati e se si può dire ancor meglio sono la stessa cosa. Una volta un lama tibetano speciale, un vecchio eremita che viveva sull’Himalaya mi ha detto che ci si accorge di aver realizzato la vera natura della mente se contemporaneamente a ciò si dimora nella compassione. Come dire che amore e saggezza devono sempre stare insieme altrimenti non c’è amore e non c’é saggezza.

R: Se lo vediamo da un punto di vista fisico è il campo ultimo, immutabile e sempre perfetto, tale essenza e sempre presente anche quando l'ente non se ne accorge ed è estesa ed unita: ha come principio l'armonia la condivisione dello spazio che ha come misura phi. A questo punto si può dire che la meditazione è la fine del pensiero, cioè quando il pensiero con tutto il suo bagaglio si accorge della sua insensatezza giunge alla fine ed allora la presenza affiora. In pratica potremmo dire che l'io è pensiero? Bilanciare il pensiero consiste nel porre fine al pensiero, in questo senso la fine dl pensiero è la scoperta di sè? L'unico approccio a questo è la compassione, cioè accettare tutto il pensiero così com'è?

 

C: Più che porre fine al pensiero è disidentificarsi con esso. Ci possono essere dei pensieri, certo ma diventano dei mezzi per vivere qui in questo mondo, non più dei padroni. Tuttavia sono pensieri molto legati alle circostanze, molto semplici, oppure sono pensieri nati da intuizioni, o meglio sono traduzioni di queste intuizioni. In questo modo riusciamo a usare le intuizioni portandole in azione in questo mondo. Ci serviamo dei pensieri come il cavaliere si serve dei cavallo per andare in giro a compiere la sua opera. La compassione é l’essenza. La vera natura della mente é un’unica presenza compassionevole. Non parlo di amore nel senso conosciuto, quello é limitato da infinite visioni condizionanti. Parlo di una frequenza, che è ciò che regge il tutto. Compassione é quella frequenza che ti fa riconoscere la sofferenza dell’altro anche se tu sei felice. É quella frequenza che ti fa entrare in azione usando i tuoi talenti anche se tu hai compreso che é tutto un’illusione. Anche se hai compreso che tutto é Uno e l’Io non esiste la compassione ti fa Vedere che per l’altro non é così e quindi sei spinto a portare anche l’altro a vedere che può essere felice. La compassione é una realizzazione che viene mano a mano che ci si libera dalle proprie illusioni e contemporaneamente ci si libera dalle proprie illusioni cercando la compassione. Il problema é che crediamo di poter essere felici pensando nel solito modo alle solite cose; questo é il vero problema.

R: Si, la frequenza di cui parli ha sicuramente una misura in sezione aurea, è un emozione purificata. In pratica il pensiero non può conoscere quel principio universale che chiamiamo amore. Ma, se un dialogo come questo mi aiuta a porre fine al pensiero o mi porta alla quiete, non potremmo dire che in fin dei conti è una meditazione?

C: Sì diventa una meditazione se lo mettiamo in pratica, se lo portiamo nella nostra vita. La meditazione non é mai scissa dalla quotidianità. Quando le persone mi chiedono quanto tempo devono meditare io dico loro: “24 su 24!”. La meditazione é uno stato di coscienza; a me piace dire un nuovo linguaggio. Si impara piano piano ma poi lo si parla sempre.

R.: Sì, ma se mentre parliamo il pensiero si accorge di non essere l'intero, non è forse una pratica?

 

C: Sì certo. Diciamo che il pensiero non può accorgersi di essere l’intero ma la presenza sì. Quindi è più un atto intuitivo di consapevolezza che poi può essere tradotto in un pensiero. La mente capisce, la consapevolezza comprende. Mentre ora parliamo possiamo ascoltare quella parte di noi che intuisce di essere un’amorevole presenza. Magari non la vediamo bene ma qualcosa di noi sa che é così. Questo per ricordarci che é possibile essere liberi e felici.

R: Ma, la presenza non è forse già consapevole della sua natura, ed è quella che emerge come intuizione come dicevi prima, quindi in pratica il pensiero deve accorgersi del suo limite e del fatto che è la causa della sofferenza, a quel punto smette di essere?

 

C: Sì penso anche io come dici.

 

R: Bene a questo punto potremmo dire che la causa della sofferenza è l'immagine di sé?

 

C: Sì io dico una distorta Visione di sé.

 

R: Quindi, chi soffre è l'immagine o il pensiero ma mai la presenza interna che è intoccabile?

 

C: Giustissimo! Bisogna diventarne consapevoli. Allora la sofferenza non c’é più. Anche quando c’è dolore la sofferenza non c’é più.

 

R: Ok, il tempo per questa meditazione sta per finire vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci?

 

C: Auguro a tutti, con tutto il cuore di cercare la propria vera natura meravigliosa, felice e compassionevole, perché chi cerca con sincerità e costanza troverà di sicuro.

vi auguro di cercare la consapevolezza della vostra felicità iniziando dall’ascoltare tutto ciò che siete e tutto ciò che é il mondo senza giudicare, senza dare opinioni ma solo offrendo a voi stessi e gli altri un tenero ascolto privo di alcuna proiezione. Se unirete l’ascolto silenzioso alla tenerezza qualcosa di speciale inizierà pian piano a farsi vedere. Bisogna però avere molta pazienza e innaffiare la nostra pratica quotidianamente con gentilezza e costanza.

Mi piace dire che quando non sappiamo più che fare é utile abbracciare ciò che non ci piace per arrenderci meglio al momento presente. Solo accettando ciò che c’é in questo momento arriveranno le intuizioni per creare nuovamente una vita ricca e appagante. Vi auguro Buon Anno: che troviate la Visione e la frequenza del meraviglioso essere che siete veramente!

R: Grazie, Carlotta.

C: Grazie Riccardo.

RINGRAZIAMO ANCHE NOI CARLOTTA, MAESTRA DI MEDITAZIONE

http://scienzeeteriche.blogspot.it/2015/12/ricerca-sul-campo-unificato_15.html

 

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LE CICALE CANTANO L'OM sulla frequenza guaritrice a 432 hz !

LE CICALE CANTANO L'OM sulla frequenza guaritrice 432 hz !

Non tutte le cicale cantano: sono gli esemplari maschi, il cui corpo è dotato di particolari organi – i timballi, posti alla base dell’addome – a produrre quel suono comunemente definito canto.

La funzione del canto delle cicale è sessuale: il suono, emesso dal maschio, serve per richiamare l'attenzione della femmina. E' dunque rarissimo udire il canto delle cicale d'inverno: la stagione dell'amore, infatti, è l'estate!

Ma esse non cantano solo per quello: CON IL LORO CANTO, CHE E’ IL SUONO OM, SOSTENGONO LA CREAZIONE DELLA NATURA, COME IL CANTO DEGLI UCCELLI O LA VIBRAZIONE DEL VENTO E DELLE ONDE DEL MARE ETC..

“Se accettiamo che il suono è vibrazione e sappiamo che la vibrazione

tocca ogni parte del nostro essere fisico, abbiamo capito che il suono

si sente non solo attraverso le nostre orecchie, ma in ogni cellula

del nostro corpo. Se un suono guarisce a livello fisico è perché ci

tocca così profondamente e ci trasforma sul piano emozionale e

spirituale. Il suono può correggere gli squilibri di ogni livello di

funzionamento fisiologico e può svolgere un ruolo positivo nel

trattamento di praticamente qualsiasi patologia medica. “

(Diane Mandle)

 

Con uno speciale apparecchio si è potuto constatare che le cicale

“cantano l’OM”, che tutto l’universo risuona di questa vibrazione, ed

ognuno di noi è un’armonica che risuona con l’Uno nella sua totalità

il puro intento, la percezione risvegliano il suono interiore e ci

riportano al nostro puro Silenzio, una meditazione profonda e

benefica.

In ogni tradizione spirituale gli uomini hanno ascoltato il

SUONO INTERNO collegato al SUONO COSMICO Ognuno di noi è in grado con

Maestria, donata dal puro intento e dalla coerenza cuore-cervello di

scegliere quali suoni far risuonare IN NOI O NELLE PERSONE CHE VENGONO A NOI PER UN AIUTO

….. Siano essi dati dalla voce, dalle

campane tibetane, da quelle di cristallo, dai mantram ....DAL CANTO DELLE CICALE….

L’ascolto di tali suoni è indicato per tutti ed è molto efficace per

quanti soffrono di stress, stanchezza cronica, mancanza di energia,

malattie a lungo termine, poichè essi ristabiliscono il flusso

energetico e riequilibrano i due emisferi cerebrali e, soprattutto

perchè, per noi assieme alla mente viene “accarezzato il corpo”

 

 

L’uomo è un’antenna che, come ogni antenna, riceve ed emette

contemporaneamente e funziona come un corpo assorbente e accumulatore.

 

Il Mantra OM è il primo Suono e può essere usato molto profondamente, come

suono primordiale, suono d’Origine, che apre la porta del Divino.

 

Questo suono è una cifra, chiude in sé un’infinità di suoni, che sono

spettri di Luce, di cui noi ne percepiamo solo alcuni.

 

Invece di ascoltare l’esterno, Il CANTO DELLE CICALE CI INSEGNA ad ascoltate il nostro cuore ci sintonizza con la frequenza di guarigione di madre Terra…a cui loro sono collegate e all’energia di Padre cielo a cui si intonano.

 

Ascoltandole e modificando la nostra percezione concepiremo di essere connessi ai

suoni cosmici che curano e guariscono.

 

il Suono è Luce, Materia e La frequenza è l’aspetto variabile, ed è

ciò che differenzia le diverse realtà.

 

Se ” colpiremo” uno squilibrio di un organo con un’onda sonora molto

armonica potremo ristrutturarlo, cioè fortificare i legami molecolari

al suo interno.

 

Perciò se modificheremo la vibrazione o armonica di un corpo noi

modificheremo la sua realtà, la ricreeremo.... Nessun suono è privo di

conseguenze, nessun Suono è inerte alla vita. Le cellulle sono ciò che

sono in quanto risuonano.

 

Quindi ci è dato di sperimentare la maestria del suono per guarire,

ringiovanire, espellere le sostanze dannose e riorganizzare la nostra

materia e la nostra mente.

 

 

LA MUSICA A 432 HZ GUARISCE

Molti medici e studiosi asseriscono che il motivo per cui una parte del corpo si ammala è perché la relativa frequenza si è alterata e, conseguentemente, il corpo vibra in modo disarmonico. L’essere in salute, secondo questi scienziati, è un vibrare all’unisono in modo armonico. Se si conosce la corretta frequenza di risonanza di un organo sano e la si proietta sulla parte malata, l’organo può tornare alla sua frequenza normale e quindi guarire. Se, al contrario, si proietta una frequenza disarmonica su un corpo sano, questo si ammala.

 

La musica a 432Hz essendo accordata sulle frequenze di armonia dei processi biochimici del nostro corpo sostiene e attiva il processo di guarigione. Alla cosiddetta frequenza dell’universo, vengono associati numerosi benefici psicofisici.. possiamo definirlo un “potere curativo“. Le onde sonore, infatti, modificano le caratteristiche corporee quali la respirazione, il battito del cuore, la sudorazione, le onde cerebrali e la risposta neuro-endocrina, stimolando l’equilibrio ed il rilassamento della mente e del corpo.

 

Fonte http://www.dionidream.com/perche-mozart-verdi-pink-floyd-e-altri-usavano-la-frequenza-di-432hz/

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