Se ti piace il nostro sito votalo adesso con un click sul pulsante Google +1 qui sotto :


Categoria: "Notizie scottanti"

Maniguette fine -Detta anche ammomum melegueta o Grani del paradiso

Maniguette fine -Detta anche ammomum melegueta o Grani del paradiso

O pepe della guinea

Aframomum angustifolium

Dal quale si ottiene un olio essenziale dalla dolcezza unica

Maniguette fine - épice detta anche ammomum melegueta o grani del paradiso

 

Des notes fruitées, acidulées, une pointe de piquant pour un ensemble d’une subtile délicatesse... la Maniguette fine mérite son nom de « Graine de Paradis ». La Maniguette fine peut s’utiliser comme du Poivre en laissant les grains entiers ou en les broyant dans un moulin.

 

 

 

 

aframomum angustifolia

 

Identification

 

This article is about the spice. For the similarly named Luso-Brazilian chili pepper, see Malagueta pepper. For the album by Erik Friedlander, see Grains of Paradise (album).

Aframomum melegueta

grains of paradise

File:Aframomum melegueta.jpg

 

Scientific classification

 

Kingdom: Plantae

 

(unranked): Angiosperms

 

(unranked): Monocots

 

(unranked): Commelinids

 

Order: Zingiberales

 

Family: Zingiberaceae

 

Genus: Aframomum

 

Species: A. melegueta

Binomial name

 

Aframomum melegueta

K. Schum.

 

Aframomum melegueta is a species in the ginger family, Zingiberaceae. This spice, commonly known as grains of paradise, Melegueta pepper, alligator pepper, Guinea grains, fom wisa, or Guinea pepper, is obtained from the ground seeds; it imparts a pungent, peppery flavour with hints of citrus. Although it is native to West Africa, it is also an important cash crop (it is 7$ per ounce) in the Basketo district (Basketo special woreda) of southern Ethiopia. ThePepper Coast (or Grain Coast) is a historical coastal region named after this commodity.

A. melegueta is a herbaceous perennial plant native to swampy habitats along the West African coast. Its trumpet-shaped, purple flowers develop into 5- to 7-cm long pods containing num erous small, reddish-brownseeds. The pungent, peppery taste of the seeds is caused by aromatic ketones; e.g., (6)-paradol (systematic name: 1-(4-hydroxy-3-methoxyphenyl)-decan-3-one). Essential oils, which are the dominating flavor components in the closely related cardamom,[2] occur only in traces. The stem at times can be short and usually shows signs of scars and fallen leaves. The average leaves are usually 35 cm in length and 15 cm wide, with a well-structured vascular system. The flowers of the herbaceous plant are desc ribed as "handsome" aromatic, with an orange-colored lip and rich pinkish-orange upper part. The fruits contains nume rous, small, golden red-brown seeds.

 

 

 

GRANI DEL PARADISO

Aframomum melegueta

 

 

 

Sinonimi

 

botanica Amomum melegueta, Amomum Grana Paradisi

farmaceutica Grana Paradisi

Arabo جوزة السودان , جوزة الشرق

جوزة السودان , جوزة الشرق

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]

Jouz as-Sudan, Jouz ash-Sharq, Jouz al-Sudan , Gawz al-Sudan , Gawz al-squalo , come jawz-Sirk, Tin al-Fil

Inglese grani di Guinea, pepe Melegueta, pepe Alligator

Francese Graines de paradis, Malaguette, Poivre de Guinée, Maniguette

Tedesco Paradieskörner, Guineapfeffer, Meleguetapfeffer, Malagettapfeffer

Spagnolo Malagueta, Pimienta de Malagueta

 

 

 

Nei libri di cucina del Camerun (Africa occidentale) e menzionato il atzoh, i cui semi possono essere utilizzati come spezia (Mbongo). Questa pianta è il citratum Aframomum , un parente stretto di grani del paradiso.

I semi hanno circa le dimensioni e la forma di semi di cardamomo (3 mm), Ma sono bruno-rossastro a colori. Nella forma in polvere, diventano grigio chiaro.

Grani del paradiso sono nativi costa dell'Africa occidentale, cioè i paesi Ghana, Liberia, Costa d'Avorio, Togo e Nigeria. La maggior parte delle importazioni provengono da Ghana. Nei paesi di origine, i semi sono utilizzati non solo per insaporire i cibi, ma sono anche masticati nelle giornate fredde per riscaldare il corpo.

 

 

Nel Medioevo, la spezia è stato definita "Grana Paradisi" grani del paradiso a causa del suo alto valore. Questo nome rispecchia anche la concezione medievale di un paradiso terrestre pieno di profumo di spezie. Molti linguaggi contemporanei hanno preso in prestito quel nome, ad esempio, il tedesco Paradieskörner , ceco zrna Rajska e portoghese grãos-do-Paraíso , rumeno paradisului grăunţele e ungherese paradicsommag , tutti che significano i semi di paradiso o grani del paradiso (notare il plurale coinvolti) .

 

Ebraico viene utilizzato il termine biblico Eden [ עֵדֶן ] nel formare il nome gargeri gan ha-Eden [ גרגרי גן העדן ] grani dal giardino dell'Eden . Il nome cinese Tian Guo-gu-li [ 天国谷粒 ] grani dal regno celeste coinvolge i religiosi termine cinese per il cielo , Tian-guo .

 

La maggior parte delle lingue hanno nomi come pepe di Guinea riferendosi al gusto pungente e la regione d'origine in Africa occidentale. Esempi sono il francese Poivre de Guinée , portoghese Pimenta Guiné e tedesco Guineapfeffer ; simile è il ceco Guinejská zrna grani Guinea . In alcune lingue, il botanico l'epiteto non si applica al pepe, ma di spezie botanicamente correlate a grani del paradiso: Coreano kinia senggang [ 기니아 생강 ] zenzero di Guinea o slovacco kardamon Guinejský cardamomo di Guinea . Cf. anche lituano imbierpipiri pepe zenzero .

 

L'elemento Malagueta compare in molti nomi di grani di paradiso, con notevoli variazioni ortografiche. La spezia viene comunemente chiamato pepe Malagueta

 

Gli spagnoli e portoghesi fanno derivare la forma medievale malagueta , una teoria lo collega al malagua, un termine meno comune ora per medusa o medusa (letteralmente acqua cattiva , perché infestato da meduse). Il riferimento sarebbe, quindi pungente, il sapore pungente della spezia. Vedi pepe acqua per l'etimologia del portoghese Água acqua .

 

Secondo un'altra teoria, la parola base è un affine iberica a Italiano meligo sorgo, miglio , anche se il diminutivo appare meno plausibile. In Brasile, che è stata una colonia portoghese, il nome melegueta fu trasferito in un locale di tipo selvaggio cile.

 

 

L'albero dell'Amomum melegueta dell'Africa occidentale produce dei fiori a trombetta simili alle orchidee, di colore giallo o rosa, che producono frutti scarlatti e brillanti, da cui si ricavano i piccoli semi bruni detti appunto grani del paradiso, dall'insolita forma quasi piramidale. Sono conosciuti anche come pepe melegueta e grani della Guinea

 

In Africa occidentale, i semi sono usati per curare innumerevoli disturbi...la radice dell'albero cotta viene usata per la sterilità. L'uso più conosciuto è come afrodisiaco.

Grani del Paradiso (Amomum melegueta)o pepe della guinea

Da non confondere con quelli del cile!

 

La pianta dei grani del paradiso, l’Amomum melegueta (“melegueta” o “pepe della Guinea”), così come le bacche di cardamomo appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, ed è originaria della Guinea equatoriale o nel madagscar. I fiori sono simili alle orchidee, ed hanno colore rosa o giallo. I frutti contengono semi marroni-rossastri all’esterno, con polpa bianca. Il maggior produttore è il Ghana.

Varietà

Esistono diverse specie appartenenti al genere Amomum conosciute come sostituiti a buon mercato del cardamomo. Fra questi i grani del paradiso rappresentano la specie più interessante e pregiata. Spesso i grani del paradiso vengono confusi con la Melagueta chile, anche a causa del nome simile.

Composizione alimentare ed aromatica

I semi dei cardamomo hanno un sapore simile a quello del cardamomo – piccante e amarognolo, dato che sono ugualmente ricchi di chetoni aromatici

Utilizzo in cucina

I grani del Paradiso si usavano tempo fa in Europa per aromatizzare la birra e il vino, e quali sostituti del pepe nero quando quest’ultimo raggiungeva prezzi troppo alti. Oggi trova utilizzo soprattutto nella cucina etnica africana per insaporire verdure e pollo, nonché in distilleria.

Effetti curativi

I grani del paradiso hanno proprietà stimolanti e diuretiche come altre spezie, ad esempio la maggiorana.

 

Masticati hanno un effetto riscaldante per il corpo. Sono molto utilizzati quale rimedio nella medicina naturale, soprattutto dell’Africa occidentale.

Conservazione

I grani del Paradiso si conservano in ambiente fresco, areato, poco illuminato ed in assenza di umidità

 

 

Albero di pepe

 

 

 

 

 

Albero del pepe

 

http://www.giardinaggio.it/ortofrutta/orto/albero-del-pepe.asp

 

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

Il Codice della Luce : L’arte di accogliere il Sole

Il Codice della Luce

Esporsi al Sole, oltre ad essere importante per la chimica del corpo, è anche fondamentale per la qualità dei pensieri e delle emozioni, perché la luce solare ha un potere benefico sul piano mentale ed emozionale.

Il suo effetto agisce anche a un livello più profondo di quello materiale, e l’informazione che porta ci aiuta a migliorare il nostro comportamento e i nostri sentimenti. Sapersi esporre alla luce del Sole non vuol dire semplicemente addormentarsi o rilassarsi sotto i suoi raggi, ma è una vera e propria arte, capace di generare un potere rivitalizzante senza eguali. La luce porta un’informazione di vita, ma è necessario essere in grado di sintonizzarsi sulla sua frequenza per poter beneficiare appieno delle sue risorse.

Normalmente l’essere umano ignora questa possibilità e si espone alla luce senza avere la capacità di assorbire gli elementi vitali più profondi ed efficaci.

Prendere il Sole e accogliere la luce è un evento straordinario, che mette in moto delle dinamiche chimiche molto potenti e attiva energie capaci ci farci progredire nella nostra evoluzione. Ma non è solo una questione chimica: la luce solare è in grado di trasmetterci la saggezza, la bellezza, la pace e l’amore necessari per la nostra evoluzione. Tutto il nostro essere dovrebbe predisporsi a ricevere questi doni.

Per poter assorbire le informazioni più profonde e benefiche del Sole è fondamentale il corretto atteggiamento interiore. Può sembrare strano ma è proprio così: se ci si espone al Sole, ma la mente è distratta e i pensieri inseguono le emozioni, non si è in grado di ricevere tutto ciò che questa stella è in grado di dare.

È necessaria la presenza totale della persona affinché il trasferimento di questa informazione sia completo. Esiste un segreto, accuratamente custodito nel corso della storia, che riguarda l’arte di esporsi al Sole. L’arte di assorbire gli elementi vitali più potenti ed efficaci della luce solare consiste in un particolare atteggiamento interiore capace di predisporci alla condizione adatta. La luce solare è il vero cibo del nostro essere.

Il nostro atteggiamento è determinante per la qualità delle nostre azioni. Se restiamo totalmente presenti e consapevoli nell’atto che compiamo, allora avviene un cambiamento profondo sia in noi sia in quello che facciamo.

Questa regola tanto semplice è anche altrettanto potente se applicata correttamente.

È stato provato che mangiare con un atteggiamento inconsapevole (parlando, pensando ad altro, guardando la televisione, discutendo animatamente) fa sì che il nostro organismo non sia capace di assorbire adeguatamente il nutrimento rispetto a quando mangiamo in silenzio, presenti nell’atto che stiamo compiendo, grati per ciò che riceviamo e consapevoli del fatto di nutrire oltre che il corpo anche i pensieri e le emozioni attraverso quel cibo.

.
Anche la luce solare trasmette un’informazione precisa che può essere compresa e assorbita a patto che la persona sia in grado di sintonizzarsi su quella frequenza. Avere un atteggiamento inconsapevole nei confronti della luce solare e delle sue potenzialità preclude l’accesso a questo straordinario potere vitale, capace di farci progredire in ogni aspetto della nostra esistenza.

Può sembrare strano, ma il miglior atteggiamento che si può adottare per assorbire gli elementi profondi e vitali della luce è quello di un fiore che si apre totalmente al Sole per essere fecondato. Con questa immagine interiore e l’atteggiamento giusto saremo in grado di ricevere le informazioni presenti nella luce, che sono anche le più potenti e importanti per la nostra evoluzione.

Prima di esporsi alla luce sarebbe bene raccogliersi in se stessi, fare silenzio mentale ed essere coscienti di ciò che il Sole rappresenta: il centro del nostro sistema solare da cui emana uno straordinario potere creativo sotto forma di luce, calore e vita.

La luce solare è capace di cambiare la chimica del nostro corpo, la qualità dei nostri pensieri e delle nostre emozioni, il nostro comportamento e il nostro spirito, fornendoci le informazioni necessarie al nostro progresso interiore. Esporsi al Sole inconsapevolmente, con una mente distratta, può essere benefico solo in parte. Esporsi al Sole consapevoli di cosa questo rappresenti, del suo potere e con l’atteggiamento interiore di presenza e apertura, permette di ricevere dalla luce gli elementi necessari per comprendere informazioni fino ad ora rimaste inaccessibili.

Ricevere la luce del Sole con consapevolezza e presenza aumenta esponenzialmente la nostra capacità di assorbire la forza vitale e l’informazione evolutiva contenuta in essa.


La coscienza del Sole

Cosa è la coscienza? La coscienza è il contenitore della nostra esperienza, che ci dà consapevolezza. Immaginiamo un palloncino per bambini. Se iniziamo a soffiare dentro questo pallone allora le pareti di plastica iniziano a tendersi e a gonfiarsi, fino a che il palloncino non si riempie totalmente. Il palloncino rappresenta la nostra coscienza che, man mano che ci soffiamo dentro, aumenta il volume, diventando più grande e capiente. Ma cosa succede se si continua a soffiarci dentro? Il palloncino scoppia e l’aria interna si fonde con l’esterno, perdendo i limiti che precedentemente aveva. Ecco che la nostra coscienza si è fusa con una coscienza illimitata, universale.

Questa esperienza io la chiamo “Coscienza Solare”, uno stato assolutamente impersonale, dove si ha consapevolezza di ordini di grandezza superiori, che normalmente non vengono considerati dai parametri di percezione standard.

Il processo che si vive quando si comprende bene il punto di vista del Sole è un po’ come tornare alla condizione naturale dell’infanzia.

Quando si chiama un bambino piccolo per nome, questo non si gira, perché non si identifica con quel nome. La percezione che ha di se stesso è molto vasta e non limitata da un’idea. È pura percezione della vita. Piano piano, poi viene educato e apprende a parlare e a pensare secondo schemi convenzionali. Tutto questo è profondamente produttivo, perché gli permette di integrarsi con ciò che lo circonda però, in questo processo, invece di utilizzare tutto ciò che apprende come mezzo, l’essere in questione inizia a cristallizzarsi nell’idea che ha di sé, riducendo la sua capacità di vedere le cose secondo un certo numero di possibilità molto limitanti: spesso crede di essere solo un nome, si identifica con un corpo e una mente e raramente risperimenta ciò che prima era assolutamente naturale. Avrete notato come i bambini piccoli non guardano quasi mai negli occhi l’altra persona, ma sono piuttosto attratti da tutto ciò che sta intorno alla persona. Chissà che percezioni fantastiche hanno, che colori e sensazioni provano e soprattutto quanto è fluido e puro il loro punto di vista.

Dal punto di vista del Sole, la coscienza non si identifica più con qualcosa di limitato o di personale e quindi è in grado di relazionarsi con ciò che prima veniva percepito come un ostacolo separato da se stessa, secondo una nuova prospettiva dove è presente un profondo senso di unione con le persone e le cose. Questa consapevolezza permette che avvengano nuove esperienze, ritenute prima improbabili.

Permettiamo al mistero dell’esistenza di continuare a stupirci.

La coscienza è il contenitore della consapevolezza
La consapevolezza deriva dall’esperienza

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]


Si potrebbe parlare un giorno intero su cosa sia un orgasmo e si potrebbe addirittura tenere conferenze sull’argomento, spiegando i processi chimici, fisici, mentali ed emozionali legati a questa esperienza. Molte persone crederebbero di ascoltare un esperto in materia e alcune di esse sarebbero addirittura disposte a fare un corso su come si vive un orgasmo. Ma chi parla potrebbe non avere la più pallida idea di cosa sia realmente un orgasmo, per il semplice fatto che non lo ha mai vissuto e sperimentato direttamente. Le parole rimangono concetti privi di esperienza. L’esperto potrebbe emozionarsi nel parlare di un orgasmo, ma sarebbe tutto frutto della sua mente.

La consapevolezza reale deriva invece dall’esperienza diretta. Quando una persona parla di qualcosa che ha vissuto personalmente, alla nostra coscienza arriva l’autenticità di quel messaggio, al di là di come la nostra mente possa interpretarlo.

Mano a mano che la coscienza si espande, noi facciamo nuove esperienze percettive e smettiamo di considerarci come qualcosa di limitato: un corpo, un’emozione o un pensiero. Tu sei colui che pensa, colui che sente e colui che ha un corpo. Per la maggiore parte del tempo molte persone si cristallizzano nella percezione di se stesse come qualcosa di limitato. È un po’ come credere di essere un’auto solo perché la si guida. Così facendo si scambia l’auto per l’autista.

Questa cristallizzazione determina una fissità nella percezione della realtà, che appare assolutamente limitata. Attraverso il punto di vista del Sole la coscienza si espande gradualmente e armoniosamente, diventando impersonale. La considerazione di se stessi acquista una profondità insospettabile: le possibilità percettive si moltiplicano migliaia di volte e la coscienza, non più limitata, inizia a considerarsi il mondo stesso, interagendo con esso attraverso nuove e appaganti risorse. I vecchi limiti (pensieri limitanti e ossessivi, emozioni distruttive e pesanti, squilibri vitali e fisici, considerazione limitata di sé) fanno posto a una nuova Coscienza Solare.

Normalmente ogni essere umano è concepito come un campo di energia individuale che interagisce con altri campi, scambiandosi informazioni, ma questa percezione è illusoria e deriva da una prospettiva terrestre polare.

Quando la frequenza luminosa individuale si sintonizza con il piano evolutivo solare, la coscienza della persona opera in un campo unificato di energia, dove non esiste polarità, non esiste un “io e te”, ma un unico campo energetico senza distinzioni, come un solo organismo. Questa è la percezione che si sperimenta nella Coscienza Solare.

Possiamo dire la stessa cosa per il nostro corpo: ogni cellula può essere considerata un’entità a sé stante svincolata da tutto il resto, oppure, seguendo un ordine di grandezza superiore, vederla come parte di un organismo infinitamente più grande. La nostra coscienza individuale è come una cellula che appartiene a un organismo più vasto, e attraverso la Coscienza Solare possiamo arrivare a percepire questo organismo nella sua totalità e interagire consapevolmente con esso, uscendo dagli abituali schemi energetici. Una volta realizzato questo, sarà possibile relazionarci col mondo circostante da un livello superiore, non più polare e diviso ma unitario, e ciò permetterà di attuare dei cambiamenti molto più profondi in ciò che chiamiamo realtà. Questa non sarà più percepita come qualcosa di separato da noi e quindi reagirà diversamente ai nostri impulsi. Con l’esperienza della Coscienza Solare si arriva alla percezione che tutto è una parte di noi, come un unico organismo, in un campo unificato di energia.

Alcuni anni fa feci un esperimento con un amico che soffriva di insonnia: dopo essermi portato sul piano evolutivo solare, gli chiesi di descrivere il suo problema nei minimi dettagli. Mentre parlava percepivo ogni sensazione, ogni pensiero, ogni emozione e ogni impressione, sia che appartenesse a lui che a me, come parte di un unico campo energetico indistinto, e come tale trasformavo tutto in pura luce contenente l’informazione di riequilibrio del sonno fisiologico. L’esperimento durò circa quindici minuti alla fine dei quali tutto sembrava normale, salvo il fatto che la notte stessa l’amico riprese a dormire dopo due anni di insonnia.

Con l’esperienza della Coscienza Solare i campi energetici reagiscono ai nostri impulsi in maniera differente. Se la coscienza smette di relazionarsi con il mondo circostante attraverso il piano evolutivo terrestre, considerando la realtà come qualcosa di separato da sé, e fa esperienza della Coscienza Solare, allora sarà in grado di accedere a risorse superiori rispetto a quelle precedenti e di avere a disposizione infinite possibilità che sfuggono alla percezione ordinaria delle cose.


L’origine del conflitto

La condizione migliore per l’essere umano è avere i piedi per terra e la testa nel Sole. Così facendo può concretizzare e realizzare un ordine superiore. La coscienza umana si è abituata a vivere secondo il punto di vista della Terra, dimenticandosi che si tratta solo di una delle infinite possibilità e si è cristallizzata in esso. Per questo vive immersa nella polarità, è da essa influenzata, e sperimenta il piacere e la sofferenza, la confusione e la chiarezza e ogni altra sensazione attraverso gli opposti. Questa è l’origine del conflitto interiore che l’uomo vive, che è alla base di molti disequilibri che coinvolgono tutto il nostro essere, dalle malattie fisiche agli squilibri mentali ed emozionali. Ristabilire la propria coscienza nel Sole, permette di superare questa polarità e sperimentare una visione unitaria delle cose, ricostituendo un ordine interiore presente nell’universo, che l’essere umano ha parzialmente perso fissandosi su qualcosa di relativo. Inner Sun è capace di portare dentro di noi un’informazione luminosa che riproduce il modello solare, riconducendo la polarità all’unità e sanando i conflitti generati dagli opposti. Quando l’uomo tenta di guarire usando una visione geocentrica, non fa altro che continuare a generare una polarità e così facendo alimenta un ciclo senza fine.

La malattia cercherà una guarigione e i problemi una soluzione; ma dopo ogni guarigione ci sarà una nuova malattia, e dopo ogni soluzione un nuovo problema, perché questa è la natura polare del piano evolutivo terrestre. L’informazione contenuta nel piano evolutivo solare è invece differente: i problemi si trasformano in risorse e in mezzi per acquisire più virtù, per crescere ed evolversi, e smettono di essere visti come tali. Non ci saranno più problema e soluzione, ma mezzi per poter crescere. La nostra visione interiore influenza ogni aspetto della nostra vita, dalla salute al modo di agire e reagire. Quando si raggiunge un ordine di equilibrio solare, prima compromesso, l’essere umano inizia a guarire ogni aspetto della sua esistenza, allineandosi con un’evoluzione armonica.

Osservando un problema dal punto di vista del Sole, mi accorgerò che la soluzione è il problema stesso, poiché diviene lo strumento per rendermi consapevole di me stesso. Il senso di ogni vera guarigione e di ogni vera soluzione non è quello di superare la malattia o di risolvere il problema, ma è la consapevolezza di essere una coscienza al di là della malattia e del problema.

da “Il Codice della Luce. Nutrirsi e guarire con il Sole”
di Daniel Lumera

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

BAMBINI DISABILI sono aumentati del 40 per cento IN 10 ANNI ... PERCHE' NESSUNO NE PARLA?

BAMBINI DISABILI  sono aumentati del +40% IN 10 ANNI,

COSA STA SUCCEDENDO? PERCHE' NESSUNO NE PARLA?

 

L’articolo-appello di Nocensura, che condividiamo in pieno e rilanciamo invitando tutti i blogger a fare lo stesso!

 

Grazie alla segnalazione di un lettore, abbiamo consultato sul sito del MIUR, cioè del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, un documento, il “Focus” di Febbraio di quest’anno, che dando ampio risalto al fatto che il nostro paese sarebbe stato premiato per l’integrazione degli alunni disabili, rende noto un dato a dir poco SCONCERTANTE, sul quale a nostro avviso non è stato posto la giusta attenzione che meritava la notizia, passata talmente “inosservata”, che anche noi l’abbiamo appresa solo in questi giorni:

Il numero dei bambini disabili presente nelle scuole pubbliche italiane è aumentato del 40% in 10 anni.

Ovviamente, visto che tutti i bambini vanno a scuola, questo significa che è fortemente aumentata l’incidenza delle disabilità, termine omnicomprensivo che mette insieme chi ha disabilità fisiche e disabilità mentali.

Vi riportiamo di seguito quanto potete leggere qui.

 

Alcuni dati

La presenza di studenti con disabilità nella scuola italiana ha subito un incremento di circa il 40% nell’arco di un decennio. Secondo i dati dell’anno scolastico 2014/2015 gli alunni diversamente abili sono oltre 234.000. Il 9,5% del totale sono alunni della scuola dell’infanzia; il 37% è nella primaria; il 28,5% è alle scuole medie; il 25% sono ragazzi delle scuole superiori.

A scanso di equivoci, nel caso che la pagina sia rimossa, ne pubblichiamo nagscreen:

 

 

Nagscreen salvata il 30/05/2016 alle ore 13:42 (UTC+1.0)

Fonte: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/focus110216

La notizia non sembra essere considerata grave come dovrebbe!

 

Lo stile dell’articolo, come potete osservare, appare confezionato con le modalità tipiche della propaganda, mettendo ben in evidenza le “azioni” ed i “risultati” del governo, e snocciola il dato sull’aumento dei bambini disabili, nelle proporzioni del +40% in 10 anni, come se fosse un dato qualsiasi, e senza entrare nel merito dei motivi.

Riteniamo quei dati davvero preoccupanti, senza ombra di dubbio meritevoli di maggiore approfondimento. Invece la questione è passata quasi inosservata, come se fosse una notizia di poco conto, tanto che politici e media non ne hanno parlato.

 

Il numero dei bambini disabili aumenta del 40% e non se ne parla? Non vengono fatti studi? Non viene sollevata la questione? E’ pazzesco!

E’ inutile dilungarsi oltre con i discorsi e le riflessioni del caso. Proponiamo invece le seguenti domande, che crediamo meritino una risposta seria, ben circostanziata e onesta.

Bambini disabili +40% in 10 anni: le domande che attendono risposte

Quali sono secondo le autorità i motivi di un aumento dei bambini affetti da disabilità così significativo? +40% in 10 anni?

Quali azioni ha intrapreso il governo al fine di stabilire le cause di questo incredibile aumento dell’incidenza di disabilità?

Perché la notizia è passata in sordina? Perché i media non ne hanno parlato?

E’ stata avviata un’indagine per stabilire le cause?

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]

La situazione si è “stabilizzata”, oppure tale percentuale risulta in esponenziale aumento?

Riteniamo che la questione sia evidentemente e assolutamente importante, e non dovrebbe essere oggetto di un articolo su un blog, non dovremmo essere noi a sollevare il caso, ma in primis il governo, e dopo tutti i politici ed i mass media. Che invece, a quanto ci sembra, non lo hanno fatto nel modo dovuto. Si tratta di dati di una gravità enorme, che DEVONO essere approfonditi.

 

Al fine di rompere il silenzio e ottenere le risposte di cui abbiamo diritto, invitiamo i nostri lettori a mobilitarsi per accendere i riflettori sul caso.

Condividete l’articolo sul vostro profilo, taggando i vostri amici, e sui gruppi di cui fate parte sui social network. Divulgare è fondamentale.

Segnalare la notizia a deputati nazionali e locali, chiedendo loro di chiedere spiegazioni. Anche i sindaci, prima autorità sanitaria locale, possono muoversi più facilmente con i ministeri per ottenere risposte.

I consigli comunali possono approvare mozioni che impegnano il sindaco e la giunta ad interessarsi al caso, mediante le istituzioni competenti. Se conoscete dei consiglieri, sollecitateli  ad interessarsi al caso.

Scrivete al Ministero. Sul sito è indicata l’emailurp@istruzione.it, ma se preferite, ci sono anche altri recapiti.

Non è una cattiva idea scrivere anche a giornalisti, deputati o chiunque riteniate utile per sollevare il caso.

Di seguito per agevolarvi il compito, proponiamo alcuni modelli di email da inviare:

Email per il Miur o altre sedi istituzionali centrali:

Salve,

Vi scrivo perché vorrei maggiori informazioni sui dati relativi all’aumento del 40% in 10 anni della presenza di bambini disabili nelle scuole italiane, resi noti anche nel Focus del Miur dell’11 Febbraio 2016 disponibile qui: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/focus110216

 

Si tratta di proporzioni davvero gravi e allarmanti, ed in merito vorrei chiedervi:

A cosa è dovuto tale aumento? E nel caso sia stata trovata una risposta, vi prego di specificare quali soggetti l’hanno trovata e sulla base di quali ricerche.

Sono state avviate indagini in merito? Quali sono i soggetti che indagano?

In attesa di Vostre gentili e spero approfondite delucidazioni, porgo  saluti

FIRMA

 

Email per sensibilizzare politici o giornalisti

 

Salve deputato Cognome – oppure – Salve signor sindaco X – Alla cortese attenzione della redazione di XXX, (…),

 

Le/Vi scrivo per chiederle/vi se avete appreso la notizia relativa al forte aumento della presenza di bambini affetti da disabilità nelle scuole italiane negli ultimi 10 anni, che secondo i dati resi noti dal Miur anche in occasione del “Focus” del Febbraio 2016 disponibile qui: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/focus110216 sono aumentati del 40%, una percentuale altissima, in un periodo di tempo limitato. Numeri che suscitano profonda preoccupazione. Le/vi chiedo, essendo un deputato/giornalista, di interessarsi attivamente al caso, che fino ad oggi mi sembra abbia avuto pochissima risonanza mediatica e politica.

 

In attesa di Vostro riscontro, e magari interessamento, Le/Vi porgo cari saluti

 

FIRMA

 

I dati resi noti dal MIUR inerenti all’aumento del numero dei bambini disabili presenti nelle nostre scuole è PREOCCUPANTE, se le istituzioni, i giornalisti ed i politici non se ne interessano nel modo dovuto, facciamolo noi. Costringiamoli ad interessarsene.

Staff nocensura.com

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

OMOCISTEINA: L'ESAME CHE I MEDICI NON PRESCRIVONO MAI. INDOVINATE PERCHE?

Tutti conoscono il colesterolo ma quanti di voi hanno mai fatto negli esami di routine il conteggio dell'omocisteina?

IPEROMOCISTEINEMIA:

FATTORE DI RISCHIO E PATOLOGIE CORRELATE:

OMOCISTEINA E EMICRANIA- OMOCISTEINA E IPERTENSIONE- OMOCISTEINA E CANCRO -OMOCISTEINA E DEPRESSIONE- OMOCISTEINA E MORBO DI CROHN- OMOCISTEINA E CELIACHIA- OMOCISTEINA E IPOTIROIDISMO- OMOCISTEINA E MALATTIE REUMATICHE AUTOIMMUNI- OMOCISTEINA E PSORIASI- OMOCISTEINA E DISTURBI ALL'APPARATO UDITIVO- OMOCISTEINA E OCCLUSIONE VENOSA RETINICA- OMOCISTEINA E DISFUNZIONE ERETTILE- OMOCISTEINA E INSUFFICIENZA RENALE- OMOCISTEINA E DIABETE- OMOCISTEINA E FRATTURE OSSEE- OMOCISTEINA E MENOPAUSA- OMOCISTEINA E GRAVIDANZA- OMOCISTEINA E EPILESSIA- MORBO DI PARKINSON - OMOCISTEINA E MALATTIE NEURODEGENERATIVE- OMOCISTEINA E MALATTIE VASCOLARI: Ictus cerebrale

 

Esame raccomandato solo in stato di gravidanza, per chi soffre già di problemi vascolari e cardiaci, osteoporosi e sindrome metabolica.?

Farlo prima come segnale d'allarme costerebbe troppo? Forse preverrebbe troppe patologie?

Come mai non dobbiamo sapere nei comuni check up il valore di omocisteina? Cosa c’è sotto? Semplice "dimenticanza" o forse si coprono alcuni sporchi interessi di parte?.. un esame che costa solo circa 12 euro??

E allora come mai non devi saperlo?

Il valore dell'omocisteina è un vero campanello d'allarme che potrebbe metterci in guardia per tantissime patologie, e tanti sono inoltre i fattori che concorrono ad aumentarla.

MI CHIEDO CI VOGLIONO MALATI? O VOGLIONO MANTENERSI RICCHI?

Mi chiedo con un esempio semplice.. se fare una profilassi di Omeprazolo o Lansoprazolo per via del reflusso per anni può diminuire la vitamina B12 che quindi va ad aumentare l'omocisteina che a sua volta può essere concausa di patologie invalidanti.

PERCHÈ NON VIENE PRESCRITTA COME ROUTINE DI CONTROLLO?

Forse una prevenzione così facile porterebbe ad un tracollo economico sul campo medicine e visite?

Impariamo a conoscere questo esame, e capire che è un vero SALVA VITA e parametro importante.

L’omocisteina non fa solo male al cuore, e se leggiamo gli ultimissimi articoli di PubMed, la enciclopedia scientifica più aggiornata, rimarremo a bocca aperta, perplessi perché un semplice esame non venga prescritto..

Una delle cause maggiori di invalidità e di morte in Italia è dovuto a TROMBOSI ARTERIOSA E VENOSA PIÙ DI 400.000 CASI, diagnosticabili per tempo con L'OMOCISTEINA, per non parlare della "semplice" depressione...

 

COSA È L'OMOCISTEINA

L'omocisteina è un aminoacido non proteico prodotto dal metabolismo della metionina un aminoacido solforato essenziale che viene introdotto nel nostro organismo con la dieta, più dannosa dello stesso colesterolo ed è dal 1995 che lo sanno tutti gli scienziati.

Per la sua trasformazione entrano in gioco tantissimi componenti, risultando sostanze essenziali per la riduzione dei livelli plasmatici di questo amminoacido:

Diverse vitamine del gruppo B, quali l'acido folico (vitamina B9), la cianocobalamina (vitamina B12), la piridossina (vitamina B6), la riboflavina (Vitamina B2), la betaina e lo zinco.

 

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) considera fino a 13 micromoli per litro (μmol/L) un valore ematico normale, pertanto si parla di omocisteina alta quando si misurano nel sangue concentrazioni superiori a 13 μmol/L negli uomini adulti, superiori a 10,1 μmol/L per le donne e superiori a 11,3 μmol/L nei ragazzi di età inferiore ai 14 anni.

 

Alcuni danni causati da un aumento di omocisteina, iperomocisteinemia

 

1 - fertilità (ma guarda te..)

2 - cancro (ma guarda te..)

3 - alzheimer (ma guarda te..) / neurovegetative / link3

4 - spina bifida

5 - ictus / trombosi

6 - malattie vascolari

7 - malattie cardiache

8 - depressione / link2 depressione

 

Alcune cause che concorrono all'aumento di omocisteina

1 - sedentarietà e lo stile di vita

2 - caffeina / link2 caffeina

3 - polveri sottili e l'inquinamento link2 polveri sottili

4 - farmaci link2 link 3 link4

5 - carenza vitamine B2,B6,B12, ed acido folico

6 - vitamina D link2 vitamina D

7 - difetto genetico

8 - Ipotiroidismo

9 - psoriasi,

10 - lupus eritematoso sistemico,

11 - artrite reumatoide,

12 - sindrome metabolica

13 - sclerosi multipla

14 - SLA

15 - alcolismo

16 - tabagismo

IPEROMOCISTEINEMIA:

FATTORE DI RISCHIO E PATOLOGIE CORRELATE

L'omocisteina in eccesso provoca un danno vascolare coinvolgendo sia la struttura della parte vascolare che il sistema di coagulazione del sangue.

Danno alla parete vascolare

Il deposito di omocisteina sulla parete vasale è istolesivo attraverso diverse modalità.

I vasi arteriosi sono fondamentalmente costituiti da due parti funzionali: le cellule muscolari lisce e l'endotelio. Le cellule muscolari lisce possono contrarsi a seguito di un impulso nervoso, o tramite influenze dirette di varie sostanze o indirettamente attraverso un meccanismo di reattività vasale endotelio-dipendente.

In quest'ultimo caso l'endotelio rilascia alcune sostanze vasoattive. Tra i vasodilatatori, l'ossido nitrico (NO) è il più importante e viene prodotto dall'endotelio attraverso il metabolismo dell'arginina grazie ad una NO-sintetasi (NOS). Nonostante i dati siano ancora limitati, è stato dimostrato che l'omocisteina influenza la funzione vascolare mediante un’azione indiretta sul tono vascolare, che induce una maggiore costrizione mediata dal legame dell'omocisteina ridotta con l'ossido nitrico e relativa formazione di ossido nitroso.

Livelli di omocisteina cronicamente elevati provocano una deplezione dell'ossido nitrico e una produzione di ossido nitroso che resta in circolo solo per 14 minuti. La conseguenza è che il soggetto è in continuo vasospasmo.

Mediante un'influenza diretta si ha invece la formazione della placca aterosclerotica e la proliferazione delle cellule muscolari lisce con conseguente danno endoteliale e ridotta elasticità del vaso.

Questo perché l'omocisteina in eccesso forma il complesso omocisteina-tiolattone che reagendo con le LDL (lipoproteine a bassa densità) forma un complesso insolubile LDL-Tiolattone che viene fagocitato dai macrofagi che, incapaci di scinderlo, si trasformano in cellule schiumose costituendo il "core" dell'ateroma.

L'omocisteina in eccesso può anche comportarsi da radicale libero dell'ossigeno provocando: disfunzione endoteliale e poi necrosi delle cellule endoteliali con loro distacco dalla parete vasale; proliferazione delle cellule muscolari lisce con successiva fibrosi e fibrocalcificazione della parte vasale, ossidazione dei lipidi di membrana con perdita della funzionalità di queste strutture; ossidazione delle LDL che diventano fortemente aterogene.

Azione sulle piastrine: l'omocisteina in eccesso aumenta l'adesività e l'aggregazione piastrinica.

Azione sui fattori della coagulazione: l'omocisteina in eccesso influenza i fattori che regolano la coagulazione del sangue.

È per questi motivi che da alcuni anni l'iperomocisteinemia, è considerata un importante fattore di rischio per lo sviluppo di alcune patologie molto gravi.

 

OMOCISTEINA E MALATTIE VASCOLARI

Studi clinici ed epidemiologici hanno dimostrato una relazione tra elevati livelli plasmatici di omocisteina e malattie vascolari.

Patologie cardiovascolari: l’iperomocisteinemia è da molti ritenuta un fattore di rischio per l’aterosclerosi coronarica e l’infarto miocardico (Wald, 2006). Una popolazione di pazienti in cui il rischio cardiovascolare è elevato, e ulteriormente aggravato da elevati valori di Omocisteina è quella dei soggetti che sono stati sottoposti a trapianto cardiaco; sembra infatti che l'iperomocisteinemia che si sviluppa in seguito al trapianto possa favorire l'aterosclerosi del graft, una tra le principali limitazioni della sopravvivenza a lungo termine di questi pazienti (Ambrosi, 1994).

Patologie cerebrovascolari: l’iperomocisteinemia è responsabile di un danno a carico delle piccole arterie cerebrali. Uno studio recente (Martilelli, 2003) ha evidenziato che i pazienti con iperomocisteinemia presentano un rischio 4 volte superiore alla norma di andare incontro a episodi di trombosi dei seni venosi cerebrali.

 

Ictus cerebrale: numerosi studi hanno dimostrato una relazione significativa tra la concentrazione nel sangue di questo aminoacido ed eventi ischemici cerebrali (Wald, 2006).

 

L'omocisteina, infatti, provoca l'ateromatosi cerebrale, responsabile poi degli eventi ischemici con meccanismi che non sono ben noti, sicuramente incrementando la produzione di radicali liberi, le lesioni della parete interna dei vasi e l’ispessimento della parete muscolare.

In uno studio più recente (Lu Hao, 2013) un gruppo di ricercatori ha voluto indagare se elevati livelli di omocisteina e iperlipidemia nel sangue, in associazione, potessero avere un effetto sinergico e aumentare il rischio di ictus. Il risultato delle loro analisi retrospettive durate 5 anni (2007-2012), hanno confermato l’ipotesi: chi aveva elevati livelli di omocisteina e di lipidi (colesterolo e trigliceridi) nel sangue, a parità di altri fattori di rischio, aveva un quaranta per cento in più di probabilità di andare incontro a ictus rispetto al gruppo di controllo con valori normali. La compresenza di iperomocisteinemia e iperlipidemia ha dunque un effetto sinergico negativo.

 

Patologie vascolari periferiche quali le trombosi arteriose e venose in particolare la trombosi venosa profonda, una malattia che colpisce generalmente gli arti inferiori con il conseguente rischio che il coagulo migri fino ai polmoni causando l'embolia polmonare (Den Heijer, 1996).

Malattia cerebrale dei piccoli vasi (CSVD): in uno studio recente (Kloppenborg, 2014) è stato dimostrato che l’omocisteina (che promuove la disfunzione endoteliale attraverso vari processi) svolge un ruolo nello sviluppo della malattia generalizzata dei piccoli vasi, coinvolgendo sia il cervello sia il rene.

Gli stessi autori commentano che la funzione della molecola potrebbe essere regolata con un trattamento vitaminico e potrebbe pertanto costituire un potenziale target per la terapia. Inoltre La significativa associazione di un elevato livello di tHcy (omocisteina totale) con la progressione di CSVD sembra essere più forte in pazienti con una storia di malattia cerebrovascolare, indicando che questi pazienti sono più vulnerabili agli effetti dell’omocisteina alla progressione della CSVD”. Viene pertanto rinnovato l’interesse verso l’omocisteina come fattore di rischio potenzialmente modificabile.

Aneurisma dell’aorta addominale (AAA): un recente studio (Takagi, 2014) di metanalisi (totale casi studiati: 1643 casi di AAA e 5460 casi senza AAA) ha dimostrato l’associazione tra i livelli di omocisteina e l’aneurisma dell’aorta addominale. Una serie di analisi ha dimostrato un significativo aumento dei livelli di omocisteina totale nel gruppo con AAA rispetto al gruppo di controllo e un altro gruppo di analisi ha dimostrato un aumento statisticamente significativo dell'incidenza in AAA per i soggetti con iperomocisteinemia.

 

OMOCISTEINA E IPERTENSIONE

L'omocisteina elevata, fattore di rischio cardiovascolare può agire, come detto sopra, come fattore di rischio sia diretto (favorendo l'arteriosclerosi) che indiretto cioè favorendo le complicanze dell'arteriosclerosi, una delle quali è proprio l'ipertensione arteriosa.

Alcuni studi suggeriscono che i valori dell' omocisteina possono giocare un ruolo nello sviluppo dell'ipertensione, e come tale può fornire un potenziale meccanismo di collegamento con omocisteina e malattie vascolari. L'evidenza sperimentale ha dimostrato che elevati livelli di omocisteina hanno effetti negativi sul vasodilatatore NO, sulla proliferazione delle cellule muscolari lisce, alterano la funzione endoteliale, l'elasticità della parete vascolare e la funzione renale. Dato che fattori fisiologici quali la resistenza periferica, la rigidità arteriosa e la funzione renale sono fattori determinanti la pressione sanguigna, sarebbe ragionevole prevedere un’associazione tra omocisteina e pressione sanguigna (Wilson, 2010).

 

OMOCISTEINA E MALATTIE NEURODEGENERATIVE

 

Demenza e malattia di Alzheimer

Già nel 1998 è stato ipotizzato che ci fosse una relazione tra omocisteina e demenza: in pazienti con diagnosi istologica di morbo di Alzheimer, vennero riscontrati livelli di omocisteina totale effettivamente più alti della norma. Anche le evidenze radiologiche di lesioni della materia bianca, di infarto cerebrale silente e di atrofia della corteccia cerebrale e dell'ippocampo erano positivamente associate a elevate concentrazioni di omocisteina nonché a danni cognitivi.

Da uno studio (Seshadri, 2002) è emerso inoltre che l'iperomocisteinemia è un fattore di rischio indiscusso per lo sviluppo della demenza e della malattia di Alzheimer.

 

Riconfermato da letteratura scientifica recente, 28 maggio 2015 che riconferma nuovamente che un aumento di livelli di omocisteina concorrono Inoltre è stato riscontrato che l'iperomocisteinemia è particolarmente frequente nei soggetti anziani, spesso sottoposti a terapie in grado di interferire col metabolismo degli aminoacidi solforati, o affetti da condizioni patologiche o in situazioni socio ambientali, responsabili di una cattiva alimentazione, spesso alla base di quei deficit vitaminici che rappresentano una causa molto frequente d'incremento dei livelli plasmatici dell’omocisteina.

 

Dati clinici ed epidemiologici attestano come nel paziente anziano con deficit cognitivo iniziale MCI (Mild Cognitive Impairment) sia frequentemente presente iperomocisteinemia associata a microangiopatia cerebrale.

Il paziente anziano cerebropatico con deficit cognitivo (turbe della memoria, della vigilanza, dislessia) può presentare stati carenziali delle vitamine del gruppo B responsabili della degenerazione delle cellule nervose.

Gli studi dimostrano, infatti, che la supplementazione di vitamine del gruppo B (soprattutto B6, B12 e B9) riduce la neurodegenerazione.

 

Morbo di Parkinson

Livelli plasmatici di omocisteina moderati (due volte superiori alla norma) sono stati riscontrati in pazienti affetti da morbo di Parkinson in trattamento con levodopa.

L’iperomocisteinemia è dovuta probabilmente a una maggiore produzione di S adenosilomocisteina durante il metabolismo della levodopa. Quanto essa rappresenti in questi pazienti un fattore di rischio vascolare o determini un declino cognitivo non è del tutto chiaro, anche se in uno studio clinico (Rogers, 2003) è stata riscontrata una significativa relazione tra iperomocisteinemia e malattie vascolari in pazienti in trattamento con levodopa.

 

OMOCISTEINA E EPILESSIA

In pazienti epilettici in trattamento farmacologico con farmaci anticonvulsivanti, sono stati dimostrati bassi livelli plasmatici di acido folico ed elevati livelli di omocisteina. Non è ancora del tutto chiaro, però, quanto l’iperomocisteinemia in questi pazienti rappresenti un fattore di rischio per patologie vascolari oppure determini un abbassamento della soglia della scarica convulsiva (Paknahad, 2012).

In un’altra recente review (Belcastro, 2012) si conclude che, per i pazienti che assumono farmaci antiepilettici, la supplementazione di 400 mcg di acido folico, vitamine B2, B6 e B12 a bassi dosaggi per il trattamento della deficienza di folati e per la riduzione dei livelli sierici di omocisteina è assolutamente consigliata.

 

OMOCISTEINA E GRAVIDANZA

L'omocisteina sembrerebbe giocare un ruolo molto importante anche in alcune patologie della gravidanza; elevati livelli di questo aminoacido sono stati osservati infatti nelle donne affette da preeclampsia, distacco prematuro di placenta e aborti spontanei; inoltre, nelle madri dei nati in sottopeso e nel 20% di quelle dei nati con difetti del tubo neurale, tra cui la più comune anomalia è la spina bifida, si è osservato un elevato livello di Omocisteina.

Per questa tematica si consiglia di leggere la pagina patologie della gravidanza

 

OMOCISTEINA E MENOPAUSA

Gli ormoni sessuali influenzano le concentrazioni di omocisteina. Gli uomini hanno livelli di omocisteina più elevati rispetto alle donne della stessa età. Tali livelli però si alzano nelle donne in menopausa. Ciò sottopone le donne in postmenopausa a un maggior rischio di incorrere in un evento cardiovascolare. La terapia ormonole e l’assunzione di acido folico possono ridurre l’omocisteina plasmatica del 10-15% (De Leo, 2004).

 

OMOCISTEINA E FRATTURE OSSEE

L'iperomocisteinemia è stata anche chiamata in causa nei casi di fratture ossee da osteoporosi: in uno studio (Van Meurs, 2004) infatti, è stata valutata l'associazione fra i livelli plasmatici di omocisteina e il rischio di frattura osteoporotica. Lo studio ha concluso che: 1) elevati livelli di omocisteina plasmatica costituiscono un forte e indipendente fattore di rischio per fratture osteoporotiche sia negli uomini sia nelle donne di età avanzata e che 2) l'associazione fra l'iperomocisteinemia e il rischio di frattura è apparsa essere indipendente dalla densità minerale ossea e da altri potenziali fattori di rischio di frattura.

 

OMOCISTEINA E DIABETE

I dati epidemiologici sino a oggi disponibili sembrano indicare che la malattia diabetica, sia di tipo 1 sia di tipo 2, di per se, non influenza i livelli plasmatici di omocisteina. La presenza di nefropatiainvece, a causa della ridotta escrezione dell'aminoacido e/o del suo catabolismo, si accompagna quasi sempre a iperomocisteinemia e questo potrebbe spiegare, almeno in parte, l'elevato rischio cardiovascolare dei diabetici nefropatici. Non chiari sono ancora i rapporti tra retinopatia e neuropatia diabetica e omocisteina, mentre sembra che la macroangiopatia sia associata ad aumentati livelli di omocisteina totale e che l'iperomocisteinemia possa conferire un rischio di malattia trombotica vascolare e di mortalità maggiore nella popolazione diabetica rispetto a quella non diabetica. (Russo, 2003) In uno studio recente (Sudchada, 2012) è stato dimostrato che la suppementazione di acido folico nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, rispetto al placebo, può ridurre i livelli totali di omocisteinemia e si associa a un trend che depone per un miglioramento del controllo glicemico.

 

OMOCISTEINA E INSUFFICIENZA RENALE

L’insufficienza renale cronica (IRC) si associa molto frequentemente a un aumento dei livelli plasmatici di omocisteina (Hcy), che può essere considerata una nuova tossina uremica. I pazienti uremici hanno un tasso di mortalità per malattie cardiovascolari che è di circa 30 volte più elevato rispetto alla popolazione generale (il rischio varia secondo la fascia di età considerata). Questa condizione non può essere interamente spiegata dai comuni fattori di rischio tradizionali (ipercolesterolemia, ipertensione, fumo, diabete, etc.) o da quelli tipici dell’uremia (iperparatiroidismo, anemia, ipoalbuminemia etc.).

Da qui l’interesse della comunità scientifica per altri fattori di rischio, come l’iperomocisteinemia. L’iperomocisteinemia è anche il fattore di rischio cardiovascolare a più elevata prevalenza: si riscontra nel 90-95% dei casi di IRC. I valori di Hcy aumentano quando la funzione renale declina e progredisce verso l’uremia. Nell’IRC l’iperomocisteinemia comincia ad apparire quando il filtrato glomerulare scende sotto i 70 mL/min.

Ma quali sono le cause di iperomocisteinemia nell’insufficienza renale? Teoricamente, le cause di un aumento di omocisteina potrebbero essere ricondotte a: 1) aumentata produzione; 2) ridotto metabolismo; 3) ridotta escrezione. L’ipotesi più plausibile, a questo punto degli studi, è una riduzione della rimozione di omocisteina da parte del rene o di altri organi. (Satta, 2006)

 

OMOCISTEINA E DISFUNZIONE ERETTILE

Il legame è importante ed evidente poiché l’iperomocisteinemia è correlato a un danno vascolare che a sua volta può essere alla base di un disturbo dell’erezione. Il deficit erettile non deve essere considerata coma una “malattia” a se stante perché può essere la spia di un problema vascolare. Ovvero può essere la prima manifestazione clinica che più tardi si manifesterà con eventi ischemici cardiaci o cerebrovascolari. La disfunzione endoteliale da iperomocisteinemia ha come effetto una ridotta secrezione endoteliale di nitrossido (NO), il principale mediatore della vasodilatazione.L’erezione richiede una vasodilatazione NO-mediata; l’iperomocisteinemia, inibendo la sintesi endoteliale del NO, può essere il fattore causale di una disfunzione erettile da ipoafflusso, la quale potrà regredire a seguito della normalizzazione dell’omocisteina plasmatica. Uno studio suggerisce inoltre che l’iperomocisteinemia potrebbe concorrere alla genesi di eventi trombotici, come il priapismo a basso flusso o la flebo trombosi superficiale del pene. Da alcuni anni e stata sottolineato che l’urologo può essere la prima figura medica a osservare segni e sintomi che portino a sospettare e diagnosticare un’arteriopatia polidistrettuale, la quale, adeguatamente indagata, potrebbe svelare una coronaropatia latente. Similmente, può accadere che l’urologo sia il primo medico a diagnosticare un’iperomocisteinemia, indagando la patogenesi di una disfunzione erettile o di eventi trombotici penieni. (Chierigo, 2011) Fonte

 

OMOCISTEINA E OCCLUSIONE VENOSA RETINICA

L’occlusione della circolazione venosa della retina (RVO) è un disturbo frequentemente riscontrato dai retinologi e tale patologia è seconda soltanto alla retinopatia diabetica come causa di perdita visiva secondaria a malattie vascolari della retina. L’occlusione delle vene retiniche è un evento relativamente frequente che può produrre danni anatomici e funzionali disparati: si va da forme lievi, che coinvolgono vasi di piccolo calibro, che possono produrre alterazioni funzionali minime, fino alle forme drammatiche di occlusione venosa centrale ischemica, che possono compromettere definitivamente la funzione visiva e dare origine a complicanze devastanti quale il glaucoma neovascolare. I fattori di rischio che predispongono a RVO sono molteplici e in genere sono gli stessi che si riscontrano in alterazioni vascolari che coinvolgono altri distretti corporei come nel caso di ictus o coronaropatie. Tra questi ci sono quelli che riguardano lo stato trombofilico e quindi anche l’iperomocisteinemia. Numerosi studi hanno ormai dimostrato che vi è un’associazione statisticamente significativa tra la presenza di iperomocisteinemia e l’occlusione della vena centrale della retina, l’occlusione dell’arteria centrale della retina e la neuropatia ottica ischemica anteriore non artritica. Non sono state fino a oggi descritte lesioni oculari precoci nei pazienti con iperomocisteinemia. Un’alterazione del microcircolo del nervo ottico si verifica in maniera più evidente nella neuropatia ottica ischemica anteriore non arteritica, patologia nella quale, recentemente, è stato trovato un aumento significativo dei livelli di omocisteina nel plasma. Allo stesso modo le alterazioni del fondo oculare consistenti in variazioni del calibro e del decorso dei vasi sarebbero dovute a un danno parietale dei vasi conseguente all’azione dell’omocisteina. Nel paziente con iperomocisteinemia è indispensabile un attento follow-up oculare non solo allo scopo di individuare tempestivamente occlusioni dei vasi retinici arteriosi e venosi ma anche di diagnosticare e trattare precocemente alterazioni del campo visivo e del fondo oculare al fine di impedire o comunque di ritardare la progressione delle lesioni. Fonte

 

OMOCISTEINA E EMICRANIA

L’associazione tra emicrania e iperomocisteinemia riguarda, in particolare, l’emicrania con aura; studi su popolazioni caucasiche hanno ipotizzato che la mutazione a carico del gene C677T del MTHFR possa influenzare la suscettibilità di un soggetto all’emicrania con aura.

La disfunzione della parete dei vasi (endotelio), correlata a valori elevati di omocisteina, potrebbe essere la base del meccanismo di attivazione e d’insorgenza dell’emicrania per il danno diretto causato dall’omocisteina sull’endotelio e sullo stato ossidativo vascolare. Sembra, infatti, che l’omocisteina aggravi lo stress ossidativo.

Alcuni dati sperimentali suggeriscono che la disfunzione endoteliale correlata all’iperomocisteina possa essere coinvolta nell’inizio e nel mantenimento del dolore emicranico durante l’attacco.

Infatti, è stato osservato che la frazione di neuroni trigeminali che rispondono al dolore aumenta in relazione all’applicazione di acido L-omocisteico, una sostanza che mima l’azione dell’omocisteina. Si sospetta anche una comorbidità emicrania/ischemia cerebrale, poiché si suppone che l’omocisteina possa giocare un ruolo importante nella disfunzione della circolazione cerebrale che, durante la spread ing oligoemia corticale, possa essere responsabile dell’infarto cerebrale.

 

OMOCISTEINA E DISTURBI ALL'APPARATO UDITIVO

L’ipoacusia improvvisa, le vertigini e gli acufeni sono spesso riconducibili a lesioni intervenute in uno dei compartimenti di competenza anatomica del microcircolo cocleo vestibolare, con danno selettivo o totale delle aree recettoriali. La sordità improvvisa può essere causata da disordini vascolari che favoriscono l’alterazione della perfusione cocleare. Numerosi fattori di rischio pro trombotici sono stati considerati nella patogenesi del danno vascolare, ed è stato recentemente suggerito il possibile ruolo delle alterazioni genetiche. Tra questi, i polimorfismi del gene MTHFR che portano a un aumento dell’omocisteina, possono essere coinvolti nella patogenesi della sordità improvvisa. (Capaccio, 2005).

 

OMOCISTEINA E PSORIASI

È noto che vari farmaci impiegati nel trattamento sistemico della psoriasi possono influenzarne la prognosi a causa di vari effetti collaterali, alcuni dei quali di natura cardiovascolare. Tra questi è dimostrato che l’uso di metotrexate aumenta i valori di omocisteina plasmatica.

L’iperomocistinemia, fattore indipendente di rischio cardiovascolare, sembra avere un ruolo nella relazione tra psoriasi e malattie cardiovascolari. È noto che valori abnormi di omocisteina plasmatica promuovono lo stress ossidativo e la conseguente disfunzione endoteliale, oltre a contribuire a uno stato pro trombotico attraverso l’aumento del fibrinogeno plasmatico. Uno studio condotto su pazienti psoriasici ha dimostrato non solo livelli maggiori di omocisteina in circolo rispetto ai controlli, ma ha anche osservato che l’iperomocistinemia correla direttamente con la severità della psoriasi. Lo stesso studio ha anche evidenziato una correlazione inversa tra valori di omocisteina plasmatica e livelli di acido folico. Gli autori hanno di conseguenza teorizzato che l’iperomocistinemia in pazienti psoriasici sia determinata da una carenza di acido folico, probabilmente determinata da un eccessivo consumo nell’aumentato turnover cutaneo. Infine, la malattia psoriasica sembra essere caratterizzata da un’iperattività piastrinica, la quale favorirebbe, insieme all’iperomocistinemia, uno stato pro-trombotico. Quest’ultimo sembrerebbe attenuarsi con la remissione clinica della psoriasi. (Vestita, 2010)

 

OMOCISTEINA E MALATTIE REUMATICHE AUTOIMMUNI

Elevati livelli sierici di omocisteina possono essere considerati fattore di rischio per le malattie cardiovascolari nei pazienti con artrite reumatoide (AR), così come nei pazienti con lupus eritematoso sistemico (LES). L’omocisteina può indurre un danno endoteliale ed è dimostrata un’associazione tra aumentati livelli di omocisteina e aumentato rischio di cardiopatia ischemica, ictus cerebrale e aterosclerosi carotidea. L’omocisteina ha un’azione tossica diretta sulle cellule endoteliali, aumenta l’ossidazione delle LDL e ha un effetto protrombotico. Aumentati livelli di omocisteina, sono stati dimostrati nei pazienti con AR. Il metotrexate – uno dei farmaci più utilizzati e più efficaci nel trattamento dei pazienti con AR – riduce i livelli plasmatici ed eritrocitari di folati, con conseguente aumento dei livelli di omocisteina per la riduzione dell’attività della metilen-tetraidrofolato reduttasi. A questo riguardo, durante il trattamento con metotrexate si consiglia sempre l’integrazione con acido folico, dal momento che tale pratica previene la tossicità da metotrexate e l’iperomocisteinemia. Nel LES l’iperomocisteinemia si associa con aumentata incidenza di trombosi arteriose. (Limonta M.)

 

OMOCISTEINA E IPOTIROIDISMO

Se non curati, i disordini della tiroide possono avere conseguenze importanti per il cuore: anche variazioni lievi dei livelli fisiologici degli ormoni tiroidei possono determinare un problema cardiaco.

Alcune patologie tiroidee, come la tiroidite di Hashimoto (una malattia autoimmune che provoca l’infiammazione della tiroide e un conseguente ipotiroidismo), sono state associate a un aumento del rischio di ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, aterosclerosi, malattia cardiaca e ictus. Anche la fibrillazione atriale sembra avere un’associazione stretta con la malattia tiroidea. Altre complicazioni possono essere effusione pericardica (raccolta di liquido nel sacco pericardico) ed elevati valori di omocisteina, fenomeno associato a un aumento del rischio cardiovascolare.

Fonte

 

OMOCISTEINA E CELIACHIA

La celiachia è una grave e frequente malattia causata dall'intolleranza al Glutine. La malattia è "dovuta" alla reazione immunitaria nell'intestino contro queste proteine con conseguente distruzione delle cellule intestinali e malassorbimento. A causa del malassorbimento, nei celiaci vi è frequentemente una carenza di: ferro, zinco, vitamine del gruppo B, vitamina K e altre sostanze. Un recente studio (Hadithi, 2009) ha confermato il frequente e reale deficit di acido folico e di vitamina B12 e l'aumento dell’omocisteina nella celiachia anche misconosciuta. Esso mostra anche che l'integrazionecon acido folico e vitamina B12 porta effettivamente alla "normalizzazione" delle concentrazioni nel sangue di questi micronutrienti nei celiaci. La celiachia costituisce un chiaro caso in cui la normale alimentazione non è in grado di assicurare normali apporti di micronutrienti, vitamine, ferro, oligoelementi etc. e in cui l'integrazione acquisisce una grande importanza clinica e terapeutica.

 

OMOCISTEINA E MORBO DI CROHN

La malattia di Crohn è un'infiammazione cronica che può colpire teoricamente tutto il canale alimentare, dalla bocca all'ano, ma che si localizza prevalentemente nell'ultima parte dell'intestino tenue chiamato ileo (ileite) o nel colon (colite) oppure in entrambi (ileo-colite). Nei tratti intestinali colpiti si hanno infiammazione, gonfiore e ulcerazioni che interessano a tutto spessore la parete intestinale. A causa del malassorbimento non è raro che i pazienti possano andare in contro a deficit vitaminico; in particolare un deficit di vitamine del gruppo B può portare a un aumento dei livelli di omocisteina plasmatica (Spina, 2008).

 

OMOCISTEINA E DEPRESSIONE

L’iperomocisteinemia può determinare un’alterazione dei neurotrasmettitori con consequenziale depressione. L’aumento dell'omocisteina plasmatica, riconosciuto marker funzionale sia per il folato sia per la vitamina B12, è stato riscontrato nei depressi e, in uno studio norvegese di grandi dimensioni, è stato associato al maggiore rischio di depressione, ma non di ansia. Nella depressione si può affermare la sostanziale evidenza di una diminuzione dei folati, della vitamina B12 e di un corrispettivo aumento dell’omocisteina plasmatica. Inoltre, in rinforzo a quanto riportato, bisogna annotare che il polimorfismo MTHFR C677T, che altera il metabolismo dell'omocisteina, è dimostrato tra i pazienti depressi.

Da notare infine che i bassi livelli di folati possono determinare una scarsa risposta agli antidepressivi e che il trattamento con acido folico è indicato per migliorare la loro azione. (Di Lascio, 2012)

 

OMOCISTEINA E CANCRO

Da uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine è emerso che il cancro è causato con maggiore probabilità dalla dieta e dallo stile di vita che non dal corredo genetico individuale. Quale ruolo svolge l’omocisteina in questo ambito? Il cancro è provocato da danni al DNA e la presenza di elevati livelli di omocisteina rende il DNA più vulnerabile ai danni e non facilmente riparabile una volta danneggiato. All’estremo opposto si è riscontrato che la concentrazione di omocisteina è un ottimo indicatore dell’efficacia o meno delle terapie antitumorali. L’omocisteina aumenta quando il tumore cresce e diminuisce quando regredisce. Tra le forme di cancro più associate all’alta concentrazione di omocisteina vi sono il cancro al seno, al colon e la leucemia.Riducendo il livello di omocisteina si può ridurre di un terzo il rischio di queste malattie. (Holford, 2008)

 

OMOCISTEINA E FARMACI

Di seguito elenchiamo i farmaci che possono far aumentare i valori plasmatici di omocisteina.

 

FIBRATI - È stato scoperto (Dierkes, 2004) che l’assunzione di alcuni fibrati (classe di farmaci ipolipemizzanti) può causare iperomocisteinemia. In particolare il fenofibrato e il bezafibrato aumentano dal 20 al 40% il livello di omocisteina plasmatico. Il problema sembra essere dovuto a un’alterazione del metabolismo della creatina-creatinina e in cambiamenti nel trasferimento del gruppo metile. Questo effetto non è stato invece riscontrato con l’utilizzo di gemfibrozil (un farmaco ipolipidemizzante) e le statine. L’aumento di omocisteina a seguito di assunzione di fenofibrato può essere ridotto con l’assunzione di acido folico, vitamine B6 e B12.

 

METFORMINA- Il trattamento a lungo termine con metformina (farmaco per il trattamento del diabete) aumenta il rischio di carenza di vitamina B12, che porta a un incremento delle concentrazioni di omocisteina. Pertanto, poiché il deficit di vitamina B12 è prevenibile, occorre prendere in considerazione, durante un trattamento a lungo termine con metformina, la regolare misurazione delle concentrazioni di vitamina B12 che va in caso supplementata.

Altri farmaci che possono portare a carenza di vitamina B12 e quindi a un rischio di aumento dei valori plasmatici di omocisteina sono:

 

ESOMEPRAZOLO + LANSOPRAZOLO, PANTOPRAZOLO + RABEPRAZOLO per il trattamento dell’ulcera duodenale e gastrica, esofagite da reflusso, sindrome di Zollinger-Ellison, malattia sintomatica da reflusso gastro-esofageo e ulcere associate a terapia prolungata con farmaci antinfiammatori non steroidei.

 

ESOMEPRAZOLO + NAPROXENE per il trattamento dei segni e dei sintomi di artrosi, artrite reumatoide e spondilite anchilosante in pazienti a rischio di sviluppare ulcere da FANS.

 

EVEROLIMUS per il trattamento del tumore al seno in stadio avanzato.

 

GLIBENCLAMIDE + METFORMINA, LINAGLIPTIN + METFORMINA, METFORMINA + PIOGLITAZONE, METFORMINA + SITAGLIPTIN e METFORMINA per il trattamento del diabete di tipo 2.

 

OCTREOTIDE per il sollievo dei sintomi associati a tumori endocrini gastroenteropancreatici funzionali.

 

OMEPRAZOLO per la terapia di patologie gastriche, quali l'ulcera e la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD), oltre che per la prevenzione di possibili lesioni gastriche derivanti dall'assunzione di farmaci FANS.

 

ROPINIROLO per il trattamento del morbo di Parkinson.

 

 

Cosa devi fare se la tua omocisteina fosse troppo elevata?

Ad esempio sopra i 12 µmol/L?

Intanto che esiste l'omocisteina lo devi sapere, poi devi cercare di ridurla se ce l'hai alta con una corretta alimentazione ricca di acido folico (foglie verdi). Se non basta devi assumere acido folico, Vitamina B12, B2, B9, B6, zinco, vitamina D. Se non si abbassa ancora il valore di omocisteina, potrebbe dipendere da un difetto genetico o da un difetto di un enzina cistationina-β-sintetasi con omocistinuria.

 

A prescindere da questo un riequilibrio del corpo a livello ayurvedico..

 

LA MALATTIA COME MESSAGGIO DEL CORPO E NON UNA PUNIZIONE

CURARSI,MANTENERSI IN SALUTE SECONDO L'AYURVEDA Parte 1

LA MALATTIA SECONDO AYURVEDA: errore dell’intelletto ed uso improprio dei sensi

 

 

Fonte: www.lifeme.it

https://crepanelmuro.blogspot.it

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli

KANDAPARA: IL BORDELLO BENGALESE DELLE PROSTITUTE BAMBINE

Molte donne sono nate proprio lì dentro, nel bordello Kandapara nel distretto di Tangail in Bangladesh, uno dei pochi paesi musulmani dove la prostituzione è legale.

Una fabbrica del sesso che "impiega" più di 700 donne, la più antica del paese. Da oltre 200 anni qui, si prostituiscono ragazze giovanissime che vengono sfruttate già al compimento del 12esimo anno d’età. !!!

Guadagnano meno di 10 euro a cliente, ogni giorno i loro corpi sono sfiorati da 15/20 uomini. A 17 anni hanno già il viso segnato e lo sguardo assente, fanno uso di steroidi (utilizzati normalmente per ingrassare le mucche) per sembrare più sane e vivono in condizioni di estrema povertà.

CI DISPIACE PER VOI, CI DISPIACE CI DISPIACE

VI CHIEDIAMO SCUSA VI CHIEDIAMO SCUSA VI CHIEDIAMO SCUSA

GRAZIE GRAZIE GRAZIE

VI AMIAMO VI AMIAMO VI AMIAMO

VI LIBERIAMO!

 

Nel 2014, il bordello Kandapara era stato demolito, ma con l’aiuto delle ong locali è stato rimesso in piedi. In Bangladesh prostituirsi è un lavoro come un altro e la maggior parte degli uomini è convinta che le donne non vogliano fare qualcosa di diverso.

Paradossalmente anche la Bangladesh National Women Lawyers Association, quando il bordello era stato chiuso, era intervenuta non per difendere la dignità di queste donne, ma per sostenere che licenziare le lavoratrici è un atto illegale. L’Alta corte aveva accettato la richiesta di far riaprire la casa di tolleranza tra bancarelle, negozi di tè e centinaia di venditori ambulanti.

 

 

 

A Kandapara tutti sanno che ci sono delle regole da seguire e le gerarchie del potere sono diverse da quelle della vita fuori da queste mura. Le ragazze hanno di solito 12 o 14 anni, sono spesso vendute dalle proprie famiglie poverissime e diventano di proprietà della madama.

Non esistono diritti, solo doveri. La maggior parte, all'inizio, si prostituisce per pagare i debiti, nel giro di due anni però entra in un giro senza via d’uscita. Perché in teoria, una volta restituito tutto il denaro, queste donne sono libere di andarsene ma preferiscono restare. La società le rifiuta, sono stigmatizzate, tagliate fuori, trovare un altro lavoro è impossibile e loro devono continuare in qualche modo a mantenere economicamente le loro famiglie.

LEGGI anche: TUAREG: LA TRIBU' ISLAMICA DOVE LE DONNE PRATICANO LA LIBERTÀ SESSUALE E NON PORTANO IL VELO

Alcune entrano a Kandapara per fuggire al controllo del marito, altre, pur essendo sposate, hanno bisogno di denaro e qui trovano un folto numero di uomini pronto a pagare per il sesso. Ma ci sono anche le eccezioni. Chi, per esempio, vuole bere solo un tè, dell’alcol o semplicemente tenere la mano di una giovane ragazza, cose apparentemente normali per la cultura occidentale, ma vietate in quella bengalese.

 

 

 

All’interno di Kandapara le donne non possono portare l'hijab, IL VELO .

Il paradosso sta nel fatto che lo indossano fuori, dove il velo diventa il simbolo di un diritto negato, il diritto a una vita dignitosa.

Dominella Trunfio

www.greenme.it

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli