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Categoria: "Notizie scottanti"

Sostanze tossiche nei cosmetici: quali rischi per la salute?

Ogni giorno milioni di persone, donne in particolare, anche se il numero di uomini è in costante aumento, usano prodotti cosmetici sotto varie forme: saponi, dentifrici, shampoos, balsami, lozioni, creme (idratanti, da corpo, per le mani, anticellulite, antismagliature, antirughe, antietà, depilanti, ecc.), deodoranti, deodoranti intimi, oli da corpo, oli e sali da bagno, oli da massaggio, oli abbronzanti o protettivi, oli doposole, smalti per le unghie e loro solventi, mascara, profumi, talco, fondotinta, matite, ombretti, rossetti, lucidalabbra, coloranti e tonici per capelli, lacche e spray per capelli, dopobarba, oli per bambini etc.

Molte altre sostanze chimiche tossiche o potenzialmente tossiche sono poi presenti nell'ambiente casalingo, lavorativo, o per le nostre strade. 
Milioni di tonnellate di sostanze chimiche vengono riversate direttamente o indirettamente, attraverso gli scarichi successivi alle lavorazioni industriali o risciacquate dai nostri corpi, nell'ambiente con gravi effetti inquinanti, dovuti anche alla loro scarsa biodegradabilità. 
A parte il loro impatto ambientale, il fine di questo ricerca è di valutare le conseguenze del loro uso sulla nostra pelle e attraverso di essa, sui nostri corpi. 
Un altro aspetto considerato è la possibile interferenza di queste conseguenze nei pazienti in trattamento omeopatico e più in generale in trattamenti "naturali" che si basano sulla stimolazione dell'energia vitale.

Fatti, Quotazioni, Cifre 
Più di 1.000 nuove sostanze chimiche sono prodotte ogni anno. 
Più di 300 sostanze chimiche di sintesi sono state trovate nei tessuti e nelle secrezioni umane, incluso il latte materno. 
È stato stimato che 400 milioni di tonnellate di sostanze chimiche di sintesi sono prodotte ogni anno a livello mondiale. 
È stato stimato che 5.000-10.000 sostanze chimiche sono da considerarsi pericolose, 150-200 tra di esse possono essere causa di cancro.

Il 95% delle sostanze chimiche usate nelle "fragranze" sono composti sintetici e derivati dal petrolio. Un tipico cosmetico/profumo può contenere fino a 100 fragranze, molte delle quali non sono mai state testate come sicure (www.wen.org.uk). 
Ci sono più di 5.500 ingredienti approvati dalla FDA per l'uso cosmetico. L'Istituto Nazionale per la Sicurezza e la Salute nell'Occupazione (National Institute of Occupational Safety and Health) riporta che 884 degli ingredienti usati nei cosmetici sono tossici (Drop-DeadGorgeus; by K. Erickson; Contemporary books).

Nel giugno 2004 il WWF ha analizzato campioni di sangue prelevati da 14 ministri di 13 Nazioni dell'Unione Europea. Sono stati trovate 103 differenti sostanze chimiche di sintesi provenienti da 7 differenti famiglie chimiche: pesticidi organo-cloruri, bifenili policlorinati (PBCs), muschi sintetici, sostanze chimiche perfluorinate, ritardanti di fiamma brominati, ftalati e antibatterici... (Gender and Environmental report- by I. del Rio Gomez Ph.D.- march 2007 www.wen.org.uk)

"L'Istituto Nazionale delle Ricerche sull'Ambiente della Danimarca (The National Environmental Research Institute of Denmark) recentemente ha trovato che il 99% dei cosmetici applicati sulla pelle e il 77% di quelli che vengono risciacquati contengono Parabeni. I Parabeni agiscono da conservanti, ma sono anche conosciuti come irritanti per la pelle e gli occhi ed hanno la proprietà di mimare l'ormone femminile estrogeno...". (The Guardian 08-05-04 p.10).

"Le donne potrebbero mettere a rischio la salute dei loro piccoli ancora non nati, usando cosmetici e profumi...Molti dei prodotti che esse usano contengono un gruppo di sostanze chimiche che si pensa possano interferire con il sistema riproduttivo e altri organi vitali. Tali sostanze conosciute come ftalati sono state trovate nei make-up, profumi, shampoos, deodoranti, prodotti solari, smalti per le unghie e dopo shampoos...Essi sono anche sospettati di alterare lo sviluppo dei testicoli riducendo la conta spermatica e danneggiando fegato e reni... (Daily Mail 10-01-2001 by M. Halle) 
"Il Dr. Sean Munroe, direttore medico dell'Ospedale Breakspeare, Hertfordshire, negli ultimi 20 anni ha trattato più di 8.000 donne per problemi di sensibilizzazione della pelle ai prodotti di bellezza... (Daily Mail 08-04-2002 By Tim Utton).
"Apparirebbe che ci sia un aumento del numero della popolazione generale esposta ad alcuni allergeni e possibilmente nel loro livello di esposizione ad alcuni delle seguenti sostanze: paste dentifricie, spray per la casa, prodotti per la pulizia, profumi..etc. Fino al 35% della popolazione dimostra tale evidenza sui test immunologici delle IgE per la reattività agli allergeni. Un'alta porzione di questa popolazione (5-10%) mostra sintomi clinici di uno o più disordini di tipo allergico (tra i più comuni l'asma, l'eczema, la febbre da fieno)". 
("The burden of disease attributable to environmental pollution. Prof. I. Mathews and Dr. S. Parry Department of Epidemiology, Statistics, Public Health, University of Wales, College of Medicine, Cardiff) 
Poiché le sostanze chimiche cosmetiche sono applicate ed agiscono sulla pelle, qui di seguito alcuni cenni di fisiologia ed anatomia della pelle.

LA PELLE 
La pelle è a tutti gli effetti un organo ed è uno dei più estesi. Mediamente misura circa 2mq. In ogni cm2 ci sono 3 milioni di cellule epiteliali, 15 ghiandole sebacee, 1 metro di anse capillari, 4 metri di rete nervosa, 200 terminazione nervose per la percezione dolorifica, 25 per gli stimoli tattili, 12 per il caldo e 2 per il freddo. 
Il peso della pelle in un adulto è di circa 10 kg. cioè il 15% del peso corporeo. 
Ogni 27 giorni circa cambiamo completamente lo strato superficiale e durante la nostra vita perdiamo circa 20 kg. di pelle.

La pelle e' formata da tre strati interconnessi:

epidermide: (a sua volta formata da 4 strati: basale, spinoso, granuloso, corneo, più un quinto, il lucido, in sede palmare). L'epidermide è in continua crescita dall'interno verso l'esterno con formazione finale di cheratina, sostanza cornea che perdiamo ogni giorno attraverso il lavaggio e la desquamazione. La sua funzione è prevalentemente protettiva

derma: formato fondamentalmente da collagene che fornisce struttura alla pelle, da elastina che dona l'elasticità, e dalla sostanza fondamentale con funzione cementante. In esso sono presenti vasi sanguigni e linfatici, le innervazioni (corpuscoli del Meisner -sensibilità tattile, clave di Krause -sensibilità al freddo) e gli annessi cutanei (ghiandole sudoripare, follicoli piliferi, peli e relativi muscoli, ghiandole sebacee). La sua funzione è di sostegno, è la sede degli scambi nutritivi e delle funzioni sensoriali.

ipoderma: formato prevalentemente da tessuto adiposo con funzione di sostegno, di cuscinetto e di riserva calorica. È riccamente innervato (corpuscoli liberi del Pacini - sensibilità tattile e pressoria, corpuscoli del Ruffini - sensibilità tattile) e vascolarizzato.

Funzioni della pelle:

Protettiva: barriera contro stimoli meccanici (traumi, frizioni, etc.) e chimici (aggressione di agenti estranei di natura chimica) con una risposta "tampone" per ristabilire il PH acido, fisici (caldo, freddo, raggi ultravioletti etc.) con vari meccanismi di difesa legati anche alla formazione di melanina o al rilascio nel sudore di acido urocanico ad effetto schermante UV.

Respiratoria: la pelle assorbe ossigeno sia attraverso il circolo capillare interno, sia assorbendolo direttamente dall'esterno. Secondo alcuni calcoli ne assorbe fino a 5 litri di al giorno. La pelle inoltre assorbe anche anidride carbonica. 
Secondo la medicina energetica attraverso i suoi pori la pelle può assorbire "prana", cioè l'energia vitale presente nell'Universo.

Secretiva: eliminazione di anidride carbonica, metaboliti, scorie e tossine, acqua e sebo insieme a ioni di potassio, magnesio, calcio, cloro. Questa funzione è detta anche "ESONERATIVA" ed ha una grande importanza nei processi di guarigione. La pelle ha anche capacità assorbenti: può infatti assorbire sostanze dall'esterno, specie grassi o altre sostanze presenti nell'ambiente o direttamente applicate su di essa.

Termoregolativa: per il controllo e il mantenimento della temperatura interna, attraverso fenomeni di vasodilatazione e perdita di sudore e sali minerali, in risposta a calore, o vasocostrizione in risposta al freddo. Il fenomeno della termoregolazione si realizza costantemente anche attraverso il fenomeno della "perpiratio insensibilis" con rilascio continuo di acqua nella ragione, in normali condizioni, di circa 700ml al giorno.

Sensoriale: grazie alla sua ricca innervazione e al grande numero di terminazioni specifiche, la cute risponde e reagisce a sensazioni tattili, pressorie, termiche (caldo e freddo), dolorose. Tutto questo contribuisce all'adattamento e alla protezione dall'ambiente esterno. La sensibilità pressoria varia a seconda delle zone del corpo: sul dorso dei piedi e sui polsi, per esempio, è 3 volte e mezzo superiore all'addome o alla fronte. 
Questa funzione è particolarmente importante nella prima infanzia quando il senso del tatto rappresenta il collegamento diretto con la madre e condizionerà la strutturazione e lo sviluppo emotivo del bambino. La pelle nell'adulto contiene una sorta di memoria emotiva legata all'infanzia e sulla pelle si possono manifestare sottoforma di sintomi "dermatologici" (eczema, dermatiti, orticarie, ecc.) molte pulsioni e spinte emotive interne. D'altronde l'epidermide nasce dallo stesso foglietto embrionale, l'ectoderma, che dà origine al sistema nervoso centrale.

Riproduttiva: le cellule della pelle si rinnovano ogni giorno partendo dallo strato basale dell'epidermide, maturando e spostandosi verso la superficie, perdendo alla fine il nucleo e arricchendosi in cheratina. Dalla superficie della cute vengono alla fine eliminate sottoforma di lamelle cornee. Il processo avviene in 3-4 settimane circa.

Difensiva: la pelle ha un PH acido compreso tra 4.5 e 5.5 determinato in gran parte dal film idrolipidico e in particolare dai grassi presenti nel sebo, secreto dalle ghiandole sebacee. L'ambiente acido ha un'azione antibatterica, antivirale, antimicotica. È da sottolineare l'importanza dell'integrità di questo film idrolipidico che ha anche un effetto idratante indiretto (funzione barriera) impedendo l'eccessiva evaporazione dell'acqua interna. 
I lipidi presenti sulla pelle sono una miscela di acidi grassi liberi, trigliceridi, colesterolo, acidi grassi essenziali (linoleico), squalene e ceramidi, una composizione simile agli oli vegetali (biologici, pressati a freddo). Questa miscela determina anche l'odore caratteristico ed individuale di ogni persona.

Biochimica: nella pelle, determinata dall'azione delle radiazioni ultraviolette, si forma la forma attiva della vit.D (ergocalciferolo) partendo dalla forma provitaminica ergosterolo. La vit. D è liposolubile ed è fondamentale per il riassorbimento del calcio a livello renale, l'assorbimento intestinale di fosforo e calcio ed i processi di mineralizzazione delle ossa.

Per meglio valutare l'impatto sulla nostra salute di gran parte dei cosmetici commerciali, qui di seguito una analisi tossicologica dei loro più comuni costituenti chimici:

SOSTANZE CHIMICHE TOSSICHE NEI COSMETICI – 1

A) Alteratori Endocrini: sostanze chimiche che interferiscono con la normale funzione ormonale nei corpi umani. Essi possono bloccare l'azione degli estrogeni o agire come "impostori". Sono stati collegati a tumori al seno, riduzione dello sperma, alterazioni della funzione tiroidea, problemi di comportamento come deficit di attenzione e iperattività.

- Ftalati: dibutilftalato (DBP), Di-2-etilesilftalato (DEHP), butilbenzil ftalato (BBP). 
• usati negli idratanti per la pelle, negli spray per capelli, negli smalti per le unghie, come facilitatori della penetrazione nella pelle. 
• usati come plasticizzanti nei fogli per avvolgere i cibi, nei contenitori di plastica e nei giocattoli.
• collegati allo sviluppo prematuro del seno 
• interferiscono con lo sviluppo del sistema riproduttivo in feti maschili

- Alchifenoli etossilati - PEG: nonifenolo, polietilene, glicol-polietilene, polioxietilene... 
• usati come emulsificanti, agenti schiumogeni e umettanti. 
• usati in shampoos, colori per capelli, creme da barba. 
• collegati con problemi ormonali, neurologici, immunologici e del sistema riproduttivo.

- Parabeni - Alchil para-idrossido benzoato: butil/ metil/ etil/ isobutil parabeni 
• usati come potenti conservanti (antibatterici) 
• usati in molti shampoos, idratanti, creme per la pelle, nel cibo (birre, marmellate..) 
• rischio potenziale per la salute umana per la loro attività estrogenica-simile

B) Altri alteratori endocrini: benzofenone-3 (BP3), omosalato (HMS), nitromuschi, muschi policiclici, octil dimetil-PABA (OD-PABA), resorcinolo, idrossianisolo butilato (BHA), butil-metossidibenzoilmetano (B-MDM), metil-benzilidene canfora (4-MBC), octil-metossicinnammato(OMC). 
Samuel S. Epstein, M.D. Cancer Prevention Coalition University of Illinois at Chicago School of Public Health, www.preventcancer.com

C - Ingredienti e contaminanti con evidenza di carcinogenicità

a) Carcinogenici nascosti: 
i) Contaminanti 
- pesticidi organofosforici, trovati per es. nella lanolina 
- arsenico, piombo, blu 1, verde 3, trovati per es. nelle tinte a base di catrame 
- diossano, trovato per es. nel PEG, polisorbato, laureths, alcoli etossilati 
- silice cristallina, travata per es. nei silicati amorfi

ii) Precursori delle Nitrosamine 
DEA
TEA
broponol
padimate O

iii) Rilasciatori di Formaldeide 
bronopol
quaternium 15 
diazolinidil urea 
imidazolidinil urea 
DMDM idantoina

b) Carcinogeni Palesi: 
DEA
talco
fluoruro
saccarina
silice cristallina
tinte a base di catrame 
blu1
verde 3 
para-fenilenediamina 
Steinmann & Epstein, The Safe Shopper's Bible, 1995, MacMillan Press, NY (800) 434-3422
Epstein, The Politics of Cancer Revisited, 1998, East Ridge Press, Hankins, NY (800) 288-1287 or 845-887-6467.

SOSTANZE TOSSICHE NEI COSMETICI – 2

- Triclosano: cloro-2 (2,4-diclorofenossi) fenolo 
• azione: antibatterico. Durante il processo di lavorazione può produrre diossina, notoriamente cancerogena
• usato nei saponi liquidi, lavande vaginali, deodoranti, dentifrici, prodotti per l'igiene orale 
• rinvenuto nel latte materno e nei pesci

- Toluene: tuluolo o metilbenzene 
• usato nei prodotti per le unghie e nelle lacche 
• il vapore può essere pericoloso, può alterare il fegato, i reni, il sistema sanguigno, il sistema nervoso centrale 
• causa irritazioni della pelle, degli occhi, del tratto respiratorio. Può essere assorbito attraverso la pelle.

- Xilene: xilor o dimetilbenzene 
• usato nei prodotti per le unghie e nelle lacche 
• può causare irritazioni della pelle, del tratto respiratorio e danni epatici

- PPD: p-fenilenediamina 
• azione: colorante per capelli e tatuaggi temporanei 
• usato nei coloranti scuri per capelli e nel nero di Henna 
• connesso al cancro nei lavoratori che ne fanno uso 
• irritante per la pelle e allergenico 
• può causare gastrite, asma bronchiale 
• sospetto mutageno

- Propilene/Butilene glicole: derivato del petrolio, ingrediente usato negli anti-freeze e nei liquidi per freni. È l'ingrediente idratante più usato nei cosmetici perchè meno caro della glicerina. 
• azione: umettante 
• usato nelle lozioni solari, lozioni da corpo, make-up, coloranti per cosmetici. 
• può causare dermatiti (penetra la pelle indebolendone le strutture cellulari). 
• può causare danni renali, anormalità epatiche (National Institute for Occupational Safety and Health).

- dalla MSDS (Material Safety Data Sheet): Pericolo acuto e cronico per la salute.

- Idrossitoluene Butilato: contiene toluene 
• azione: antiossidante, conservante. 
• usato in lozioni solari, stick per le labbra, mascara, creme per il viso. 
• connesso a possibili effetti sul comportamento e a problemi riproduttivi 
• possibile allergene 
• non ammesso nei cibi per bambini

- Sodium lauril solfato (SLS), Ammonio lauril solfato (ALS), Sodium lauril etere solfato (SLES), Ammonium laureth solfato (ALES), Trietanolamina (TEA)...: tutti surfactanti anionici. 
• azione: schiumogeni 
• usati nei detergenti per auto, sgrassatori per motori, detergenti per pavimenti! 
• usati nel 90% degli shampoos commerciali, creme per la pelle, alcuni dentifrici. 
• irritante per la pelle, possono danneggiare la funzione barriera della pelle alterandone le cellule 
• possono reagire con altre componenti chimiche formando nitrosamine o diossina (cancerogena).

- Talco:
• azione: assorbente (chimicamente simile all'asbesto). 
• usato negli ombretti, cipria, fard, cerone, talco. 
• carcinogeno in animali (Occupational Safety and Health Administration). 
• usato nelle aree genitali aumenta il rischio per lo sviluppo del cancro ovarico. 
• se inalato può irritare i polmoni.

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- Ammoni quaternari (surfactanti cationici): benzalconio cloruro, stearalconio cloruro, cetrimonio cloruro. 
• azione: conservanti, surfactanti, germicidi 
• usati nei balsami per capelli 
• caustici, possono irritare la pelle e gli occhi, allergenici, tossici.

- Nitrosamine: non sono ingredienti primari nei cosmetici, si formano quando l'acido nitrico e le amine si combinano. 
• carcinogeniche 
• possono contaminare shampoos o altri cosmetici quando avviene la reazione
• possono essere assorbite nel corpo in alti livelli 
• molti agenti nitrosanti sono usati nei cosmetici: DEA (dietalonamina), TEA (trietanolamina), MEA (monoetanolamina), sodio lauril e laureth solfato, formaldeide

- Formaldeide
• azione: conservante, germicida, fungicida, antischiuma 
• usato nei prodotti per le unghie, saponi, shampoos, preparazioni per la crescita dei capelli 
• il 20% delle persone che sono esposte ad esso sviluppano reazioni tossiche: allergiche, irritanti, dermatiti da contatto. 
• il vapore è irritante per gli occhi, il naso, la gola. 
• carcinogeno (danneggia il DNA in test da laboratorio)

- MEA, DEA, TEA: monoetanolamina, dietanolamina, trietanolamina. 
• azione: aggiustatori del PH, convertono acidi in Sali 
• usati nei cleansers (detergenti/struccanti) 
• possono causare reazioni allergiche, problemi oculari, secchezza della pelle o dei capelli 
• possono essere tossici se assorbiti nel corpo durante un lungo periodo 
• sono agenti nitro santi

- Diazolidinil-urea: contiene formaldeide. Una delle cause primarie di dermatiti. 
- Fragranze: più di 4.000. Molte di esse sono tossiche e carcinogene. 
• usate in quasi tutti i cosmetici, profumi e prodotti per la casa 
• osservazioni cliniche hanno provato che le fragranze possono interferire con il Sistema Nervoso Centrale, causando depressione, iperattività, irritabilità 
• possono provocare mal di testa, vertigini, reazioni allergiche e irritazioni della pelle

- Lanolina 
• puo' essere contaminata con pesticidi organofosforici e insetticidi (tossici e carcinogeni)

- Olio Minerale (da petrolio): paraffina liquida o olio di paraffina o petrolatum o cera di paraffina 
• produce un film impermeabile sulla pelle bloccandone i pori 
• interferisce con l'azione disintossicante della pelle promuovendo acne e invecchiamento precoce
• la maggior parte degli oli per neonati e bambini sono oli minerali! 
• può essere contaminata con PAH (idrocarburi aromatici policiclici)

Alcohol isopropilico: prodotto da un derivato del petrolio (propilene) 
• secca ed irrita la pelle alterandone il naturale mantello idrilipidico 
• la pelle diventa più vulnerabile ai virus, funghi, batteri

- Derivati del Silicone: dimeticone, dimeticone copoiol, ciclometicone... 
• azione: emollienti 
• usato nei dopo-shampoos, creme per la pelle 
• occlusivi, bloccano la pelle impedendole di respirare 
• alcuni emollienti di sintesi possono promuovere tumori. Si possono accumulare nel fegato e nei linfonodi 
• non sono biodegradabili: hanno un impatto negativo sull'ambiente

- Colori a base di catrame
• azione: coloranti 
• usati nelle tinte per capelli 
• contengono molte sostanze tossiche quali il benzene, naftalene, fenolo, xilene, creosolo. 
• Molti di questi colori hanno mostrato potenziale attività carcinogenica:

1 - Antrachinone (benzene + anidride ftalica): irritazione della pelle, reazioni allergiche, dermatiti da contatto. Può causare tumore in animali da laboratorio

2 - Quinolina (catrame + anilina, acetaldeide e formaldeide): tossica e carcinogenica

3 - Trifenil metano (carbon-tetracloruro + benzene + alluminio cloruro): altamente carcinogenico

ALTRI CONTAMINANTI DELLA PELLE AMBIENTALI

Prodotti per la pulizia della casa: detergenti a base di ammoniaca, varecchina, disinfettanti, cere per pavimenti e mobili, cere per metalli, polveri abrasive, prodotti per tappeti e per divani, detergenti per bagni, detergenti per finestre.

Inoltre: 
Pitture, smacchiatori, vernici, solventi 
Prodotti usati nei truciolati 
Moquettes sintetiche, PVC linoleum etc... 
Equipment per uffici: computers, video-terminali, fotocopiatrici 
Laboratori di Scienze: tiourea, colchicine, prodotti contenenti piombo, mercurio e composti contenente mercurio, cianidi, aniline, arsenico, benzene, cloroformio, formaldeide, acetato di piombo, composti di osmio e di titanio etc... 
Forniture per le Scuole e per le Arti: solventi, pigmenti, polveri minerali, colori, conservanti etc... 
(GENDER AND ENVIRONMENTAL CHEMICALS REPORT BY Iliana del Rio Gomez, PHD - Women Environmental network. www.wen.org.uk)

CONTAMINANTI AMBIENTALI 
Idrocarburi aromatici policiclici (PAH), biossido di zolfo, monossido di carbonio, ossido di azoto, benzene, piombo, ozono, polveri sottili (PM10 e fumi neri).....

ASSORBIMENTO E INTERAZIONI DOVUTI ALLUSO DI COSMETICI DI SINTESI 
Dall'analisi della composizione chimica della maggior parte dei cosmetici di largo consumo si evidenzia il rischio che una parte di essi possa essere assorbita all'interno dell'organismo determinando un effetto di "intossicazione" interna e di stress degli organi deputati ai processi di disintossicazione e di esonerazione.

Come visto precedentemente la pelle è un organo vero e proprio, in relazione di continuità con tutto l'organismo e una delle sue funzioni è proprio quella dell'assorbimento. Le sostanze chimiche di sintesi e non, applicate sulla pelle, specie se lipofile, possono penetrare attraverso di essa in varia percentuale in relazione alla composizione chimica, peso e grandezza molecolare e, attraverso il microcircolo e il sistema linfatico, entrare all'interno del corpo. Parabeni sono stati trovati nei tessuti mammari, Triclosano nel latte materno, tracce di talco in cancro alle ovaie (riportato in wen.org.uk -cosmetic fact-).

È difficile dire quanta sostanza viene assorbita, ma di fatto negli ultimi anni è in forte aumento l'uso di farmaci convenzionali applicati per via epidermica (cerotti a base di nicotina, cerotti che rilasciano ormoni per il trattamento della menopausa, cerotti antinfiammatori, etc.) a conferma di questa via di utilizzo. Inoltre componenti chimiche usate nei cosmetici sono state ritrovate in alcuni tessuti del corpo o alcuni tessuti tumorali, specie mammari, a conferma che una parte di quanto applichiamo sulla pelle o sulle mucose viene assorbito ed interagisce con l'intero sistema.

Alcuni studi (Journal of the National Cancer Institute, 2-2-1994) hanno mostrato come l'uso costante di colore nero per tingere i capelli aumenta di molto il rischio di sviluppare linfomi non-Hodgkin e mieloma multiplo (American Journal of Epidemiology,15-10-1993) o l'aumento del rischio di leucemia.
Alla luce di ciò dovremmo cambiare la definizione di cosmetico? La definizione legale di cosmetico, come "sostanza applicabile sulle superficie esterne del corpo per modificarne l'apparenza", è di fatto incompleta e anacronistica poiché non tiene conto del suo assorbimento e dell'azione sull' intero organismo in una visione unitaria della vita.

Si pensi inoltre alle conseguenze dell'uso di molti ingredienti chimici di sintesi tossici o allergenici che bloccano i pori (oli a base di paraffina...) presenti nei cosmetici, sulle pelli delicate dei neonati o su quelle pelli sensibili o infiammate di molti adulti dove l'aumentata permeabilità e il diminuito spessore della cute favorisce una maggiore penetrazione e assorbimento all'interno. 
Le conseguenze dell'assorbimento di sostanze estranee e potenzialmente tossiche sono l'attivazioni di processi immunologici e di disintossicazione che coinvolgono fegato, reni, intestino, polmoni e la pelle stessa.

Il "costo" per il nostro corpo 
Per compiere questa opera l'organismo deve spendere energia, energia che viene di fatto sottratta ad altre funzioni importanti, compresa quella della guarigione o riparazione. Si realizza di fatto un proprio furto di energia vitale che, a seconda del soggetto e delle sue condizioni, provoca un rallentamento delle funzioni fisiologiche e una sottrazione delle energie utilizzate nei vari distretti dell'organismo.

OMEOPATIA E PELLE 
Come detto precedentemente, la pelle rappresenta un importante organo di sfogo e di esonerazione delle tossine interne nel processo di guarigione stimolato dal rimedio omeopatico. Per questo la pelle, secondo Hahnemann, dovrebbe essere lasciata libera di respirare, non dovrebbe essere "bloccata" o "impedita" nella sua vitale funzione esonerativa dall'applicazione, sulla sua superficie, di sostanze estranee usate per "trattare" solo sintomatologicamente quelle che sono chiare espressioni della "vis medicatrix naturae" nella sua spinta centrifuga verso l'esterno. Questo in accordo con la legge di Hering.
Sono molti i casi clinici riportati nella letteratura omeopatica, causati dalla soppressione dei sintomi epidermici (es.: eczema >asma, etc.).

In un'analisi statistica effettuata dal Dr. V. Rocco presso la L.U.I.M.O. (Libera Università di Medicina Omeopatica) di Napoli, negli ultimi 10 anni sono ricorsi alle cure omeopatiche, a causa di problemi e disturbi cutanei, circa il 10% dei pazienti di cui il 7.8% manifestava anche una qualche forma di allergia o intolleranza. Una percentuale certamente molto alta. 
Sono note in letteratura cibi o altro (carni di maiale, selvaggina, aromi e spezie, aglio, peperoncino, tabacco da naso; Hahnemann: Malattie croniche, Organon) o profumi (canfora, menta, eucalipto..) che possono rallentare o interferire con l'azione del rimedio omeopatico, ma cosa dire di tutte le sostanze, in primis i cosmetici a base di sostanze chimiche di sintesi e poi tutti gli altri inquinanti ambientali, con cui veniamo a contatto ogni giorno?

E cosa dire di molti tessuti sintetici che non lasciano traspirare la pelle o tessuti con tracce di detersivi e fragranze chimiche di sintesi? 
La maggior parte dei pazienti omeopatici, anche se resi in parte più consapevoli dai consigli del proprio medico, continuerà ad usare dentifrici, shampoos, balsami, coloranti per capelli, rossetti, dopobarba, profumi....e molto altro ancora! 
È qui importante reiterare che il medico omeopata, nel selezionare il corretto rimedio, tenga in considerazione ogni potenziale antidoto al rimedio stesso.

Accludo qui si seguito una tavola degli antidoti dei rimedi più comunemente prescritti (estratto dalle MM di Jahr e Duprat).
Suggerisco inoltre che il paziente omeopatico sia messo al corrente, se necessario, di questo problema e gli sia chiesto di controllare la lista degli ingredienti nei cosmetici usati.

Alcuni degli antidoti sono frequentemente presenti nei prodotti cosmetici: 
Zolfo (Sulphur): usato nei saponi, antidota praticamente tutti i rimedi 
Canfora: antidota tutti i rimedi a base di piante 
Vinum-Alcohol: presente nella maggior parte dei profumi, antidota Aconitum, Belladonna, Nux Vomica, Phosphorus 
Camomilla: presente in molti saponi "naturali", shampoos e altri cosmetici, è un antidoto di Aconitum, Carbo Vegetabilis, Ignatia, Lachesis, Nux Vomica, Pulsatilla, Sulphur.

Penso che, senza imporre restrizioni illogiche e indiscriminate, come nel caso del caffè che antidota solo alcuni rimedi e il cui uso può essere semplicemente ridotto piuttosto che sospeso, bisogna sempre prestare attenzione ai cosmetici usati dai pazienti quando viene prescritto un rimedio per il quale sono ben conosciuti gli antidoti. Questo può solo essere di beneficio al paziente per tutelare e aumentare la sua forza vitale e, di conseguenza, la sua risposta eliminatoria.

CONCLUSIONI
Quali allora le possibili conseguenze sul paziente omeopatico (e non...!) dell'impatto delle sostanze chimiche presenti nei cosmetici, applicate sulla pelle, o assorbite dall'ambiente esterno e di cui il medico omeopatico deve tener conto nella raccolta dei sintomi e dei dati relativi allo stile di vita?

- Possibile azione di antidoto (benzene, toluene..) 
- Azione di blocco dei pori della pelle (oli a base di paraffina, componenti al silicone.. ) 
- Azione intossicante della pelle con riduzione della sua capacità esonerativa - Azione intossicante di tutto il sistema dovuto alla penetrazione e all'accumulo nei tessuti. 
- Rallentamento dell'azione centrifuga della forza vitale 
- Mascheramento dei sintomi reali o comparsa di nuovi sintomi

La reiterazione della somministrazione del rimedio o l'aumento della potenza prescritta potrebbe essere inoltre una necessità per superare il blocco della pelle dovuto a quanto sopra descritto.
Per concludere: la pelle dovrebbe essere considerata come un organo vero e proprio e le sostanze cosmetiche applicate su di essa dovrebbero avere la sola funzione di detergerla naturalmente, nutrirla con sostanze di origine vegetale pure del tutto affini alle sue componenti idrolipidiche, aiutarla a disintossicarsi per svolgere in maniera ottimale le sue funzioni.
Gli ingredienti devono essere e comportarsi come 'cibo per la pelle', da essa riconosciuti chimicamente (acidi grassi essenziali, vitamine liposolubili, clorofille etc.) e vibratoriamente, da essa assorbiti con facilità sia a livello epidermico che, in parte, in quella generale, e metabolizzati per entrare poi a far parte della struttura biologica interna.
Per questo devono essere certificati biologici e gli oli anche pressati a freddo per garantire la purezza, la massima qualità, un facile assorbimento per il beneficio non solo per la pelle e dell'organismo, ma anche per il nostro pianeta e il nostro futuro.

E' con questa consapevolezza che ho speso gli ultimi 10 anni nella ricerca e formulazione di cosmetici di questa natura e e di questa qualità che, nella mia opinione ed esperienza, lavorano in linea e sinergicamente con il rimedio omeopatico, senza effetti di interferenza o di antidotazione.

Uno speciale ringraziamento al Dr. V. Rocco (Cemon-Napoli-Italia) per il suo supporto e l'importante contributo sugli antidoti.

Referenze:
- S. Hanheman: Organon, Malattie croniche 
- Boericke: Materia Medica 
- Steinman D.& Epstein S (M.D.): The Safe Shopper's Bible Hungry Minds N.Y. 
- G.H.G. Jahr « Nouveau manuel de Médecine homéopathique » éd. Baillière et fils, Paris, 1872;
- H. Duprat « Traité de Matière médicale homéopathique » éd. Baillière et fils, Paris, 1948.
- Erickson K.: Drop-Dead Gorgeous. Contemporary Books- McGraw-Hill. N.Y. 
- I.del Rio Gomez,PhD. Gender and Environmental Chemicals Report (Health Team, Women's Environmental Network). 
- Prof. I.Matthews & Dr. S. Parry: "The burden of disease attributable to environmental pollution". Department of Epidemiology, Statistics, Public health. University of Wales. College of Medicine. Cardiff UK 
- R.Bronaugh & H. Maibach: ' Percutanoeus Absorption Drugs, Cosmetics, Mechanisms, Methodology - Edit Marcell Decker inc. NY – Basel

Websites:
www.preventcancer.com
www.wen.org.uk
www.health-report.co.uk
www.wikipedia.org
www.ewg.org
www.agius.com (Air Quality and Health)

www.training.seer.cancer.gov

fonte : http://www.disinformazione.it/cosmetici.htm

Scritto da Dr. Mariano Spiezia

citta: Helston Cornwall

email: mariano@inlight-online.co.uk

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LE MESTRUAZIONI SONO COMUNI MA SONO NECESSARIE ?

La donna primitiva 
Le ricerche della dottoressa ginecologa Pelotti espongono quanto segue: 
“Quando una donna ha mastodinia, dolore al seno, pensa che é normale, specie se ciò avviene prima della mestruazione, non va a pensare che il dolore é legato ad una infiammazione intestinale, e non verifica che più cereali e amidi mangia più il seno si gonfia e fa male. La donna primitiva, che seguiva le leggi della natura, non aveva la sindrome premestruale, non aveva dolore mestruale, aveva una mestruazione scarsissima, una goccia di sangue, non portava il pannolone e non aveva male al seno, e qualora avesse avuto male al seno avrebbe collegato il dolore ad un cibo sbagliato che avrebbe provveduto a non ingerire più.”

Le mestruazioni e l’ovulazione sono processi differenti tra loro 
L’ovulazione nella donna sana avviene senza mestruazioni. Queste, se avvengono in coincidenza dell’ovulazione non sono normali. L’astenia (debolezza) dei muscoli addominali contribuisce alla condizione emorragica delle mestruazioni che la donna sperimenta mensilmente. Dopo l’ovulazione, si verifica un ispessimento della mucosa che riveste l’utero (endometrio), dovuto alla preparazione al concepimento. Se questo non avviene, l’ispessimento si sfalda. Nella donna debole e tossiemica tale sfaldamento si accompagna ad un’emorragia dei sottili capillari che, attendevano l’eventuale concepimento. Nella donna sana il rivestimento mucoso si trasforma soltanto in una leggerissima perdita di muco, e la fitta rete di capillari si limita a diradare finchè, a seguito della successiva ovulazione, non si riproponga una nuova preparazione al concepimento. 
La normale funzione ovulatoria non cessa con il cessare delle mestruazioni.

Gli animali mammiferi come l’uomo, hanno il ciclo? 
Gli animali selvatici non hanno mestruazioni ma sono soggetti al periodo stagionale degli accoppiamenti, conosciuto come fregola, calore o estro, che di solito si verifica una o due volte all’anno, in primavera o in autunno (...). Sottoposti a condizioni di addomesticamento o di cattura, in allevamento o negli zoo, questi periodi sessuali diventano più frequenti e la congestione sanguigna nei genitali che accompagna questi periodi diventa più intensa, fino a manifestarsi come emorragia mestruale. La maggioranza degli osservatori oggi, conviene che la causa delle mestruazioni negli animali domestici è il cibo che ricevono dall’uomo. 
Quando questi animali sono nutriti con naturali piante fresche che normalmente mangerebbero in natura, la mestruazione cessa.

Cosa accade nel nostro corpo

Cosa sono gli estrogeni 
Sono gli ormoni sessuali predominanti nelle donne e sono responsabili delle caratteristiche femminili, compreso il seno, le varie curve e la distribuzione del grasso. 
Se ne conoscono di tre tipi: l’estradiolo, l’estrogeno e l’estrone. Più presenti o meno in base al periodo della vita preso in considerazione.

Come si formano gli ormoni estrogeni 
Due terzi della produzione di estrogeni nel corpo della donna avvengono a livello del tessuto adiposo attraverso l’AROMATASI, un enzima, che converte gli ANDROGENI prodotti dalle ghiandole surrenali in estrogeni. 
Questa conversione nelle ghiandole surrenali avviene grazie ai lipidi.

Cosa provoca l’aumento dell’ormone estrogeno 
Ci possono essere diversi motivi, i principali sono: 
1. La somministrazione di farmaci, soprattutto della pillola anticoncezionale. 
2. L’ingestione, attraverso la dieta, di quantità di grassi estratti e concentrati, come ad esempio: burro, panna, olio extravergine di oliva, olio di semi, margarina, lardo, strutto, olio di lino, di girasole, ecc.. 
Anche se l’olio d’oliva o il burro d’arachidi sono migliori rispetto al grasso di pollo o di vitello per quanto riguarda i problemi di colesterolo, quello che qui ci interessa è l’effetto sugli ormoni, e tutti i grassi - animali e vegetali - devono essere evitati, perché tutti provocano un eccesso di produzione di estrogeni da parte dell’organismo. 
3. Il consumo di prodotti di origine animale, compresi latte scremato e uova. Salse per insalate, patatine fritte, chips, burro, margarina, oli per cucinare ed il grasso presente in molti biscotti e pasticcini sono prodotti ricchi di grassi e in gran parte contenenti ingredienti di origine animale.

Quanti ormoni estrogeni la donna oggi ha in circolo nel proprio corpo 
Se si alimenta come una perfetta occidentale ne avrà in quantità eccessive.

Come si può far ritornare a livello naturale l’ormone estrogeno 
Almeno in alcuni soggetti, le diete che eliminano i prodotti animali e mantengono i grassi vegetali a valori minimi, provocano la marcata riduzione del dolore mestruale, presumibilmente a causa degli effetti della dieta stessa sui livelli ormonali. 
Esistono diverse ragioni per le quali questo tipo di dieta influenza i livelli di ormoni. Prima di tutto, riducendo il contenuto di grassi nel cibo si abbassano i livelli ematici di estrogeni. 
Questo accade per tutti i tipi di grassi, animali e vegetali.

Le fibre tendono a trascinare via gli estrogeni 
I cibi vegetali contengono fibre (crusca), che tendono a trascinare gli estrogeni fuori dall’organismo. Ecco il meccanismo: il fegato estrae gli estrogeni dal torrente ematico e li invia, attraverso l’albero biliare, nel tubo digerente. Lì, la fibra proveniente da cereali integrali, legumi, verdura e frutta assorbe gli estrogeni come fosse una spugna. Se i cibi vegetali, meglio se crudi, costituiscono la parte principale della dieta, essi apportano all’intestino una quantità abbondante di fibra.
Senza la fibra gli estrogeni ritornano in circolo... 
Per contro, la quantità di fibra nella dieta è bassa quando la dieta stessa sia composta prevalentemente da yogurt, petto di pollo, uova, od altri prodotti animali, dal momento che la fibra proviene soltanto dai vegetali. Senza una quantità adeguata di fibra, gli estrogeni secreti nel tubo digerente vengono riassorbiti nuovamente nel circolo ematico. 
E’ inoltre importante seguire questa dieta nell’arco dell’intero mese e non soltanto prima del Dalla nostra esperienza, tale dieta deve essere seguita in modo scrupoloso per poter funzionare. 
Solo un completo cambiamento di vita riscatterà le donne. Ciò vorrà dire una dieta igienista, fatta di cibi vitali o crudi, il rispetto delle corrette combinazioni alimentari, esercizio fisico giornaliero, aria fresca, sole, riposo, sonno ed equilibrato ricorso all’attività sessuale e mentale.

La dieta mondiale oggi -2009-

La dieta nel mondo e cosa si può fare 
Poichè i cibi animali (carne, pesce, uova, latticini) hanno una forte tendenza a sviluppare muco nel corpo ed a promuovere una condizione catarrale delle mucose, [...] il primo passo da compiere per curare i catarri vaginali e uterini è di interrompere l’assunzione di proteine e grassi animali, oltre che dell’acido formico in chicchi, come il grano. Il dott. Schroyer consiglia abbondante uso di verdure crude per “curare” la leucorrea[1] .

Che effetto hanno le proteine 
Ludovici scrive che le mestruazioni derivano in larga misura dalle diete super –proteiche a base di carne, propagandate dalla civiltà moderna, che, come Charles Watson ha dimostrato, tendono a causare uno stato infiammatorio della mucosa uterina. Una dieta a basso contenuto proteico, che si ottiene consumando dagli 86 ai 114 grammi di noci, è l’ammontare necessario a sostenere il lavoro giornaliero d’un uomo di 64 chili che lavora di buona lena. Un uomo del tipo menzionato consuma dai 15 ai 19 gr. di proteine al giorno nelle sue attività lavorative e vitali. E non come raccomandano certi medici, 1 gr. di proteina per chilo di peso corporeo, in questo caso 64 gr. di proteine! Perciò una dieta strettamente vegetariana (vegana) riduce l’infiammazione mestruale ed anche la pressione sanguigna, favorendo così la diminuzione e l’eliminazione della risultante emorragia uterina.

News: le nuove generazioni 
Articolo scritto da Maurizio Blondet il 15/01/2008 
La mamma di Harley Tedds, un giorno, ha scoperto sgomenta sua figlia mentre in bagno si depilava le gambe. Le ascelle se l’era già depilate. 
Harley ha cinque anni. 
«Mi sono accorta che non era solo grassottella, le stava crescendo il seno», dice. 
Mamma Tedds è una delle migliaia di mamme americane che segnalano, giustamente allarmate, i segni di precocissima pubertà nelle loro figlie. 
Bambine che hanno la prima mestruazione a cinque anni. 
Bambine di tre con comportamenti sessuali da adolescenti, sbalzi d’umore e ribellioni da sedicenni. 
«Sbatteva la porta, cercava di picchiarmi», ricorda Hayley Haldin di sua figlia Ellie, che aveva tre anni. 
Ha finito per portarla dal medico. 
Che ha comunicato alla mamma che la bambina necessitava di iniezioni di ormoni per ritardare la pubertà.

E’ un fenomeno che i medici americani conoscono bene, e che vedono aumentare dagli anni ‘90. Specie nel mondo anglosassone, le bambine tendono a raggiungere la pubertà prima degli 11 anni. Una ricerca sulla popolazione di Bristol ha appurato che una bambina su sei diventa pubere all’età di sei anni. 
Naturalmente, la spiegazione scientifica collega il fenomeno con l’aumento della leptina, un ormone che è prodotto dai tessuti grassi: poiché i bambini diventano sempre più grassi ad ogni generazione, hanno anche alti livelli di leptina, che innesca il fenomeno della pubertà precoce.

Scritti

Cosa ha scritto Arnold Ehret 
“I grassi di ogni genere, compreso il burro ordinario, sono innaturali e quindi non dovrebbero essere consumati” (pag.99 Il sistema di guarigione della dieta senza muco). 
“Se il corpo femminile viene perfettamente pulito con questa dieta, il ciclo mestruale scompare. (....) Ognuna delle mie pazienti ha riportato che le sue mestruazioni diminuivano sempre di più con intervalli di due, tre e quattro mesi ed infine svanivano completamente, e quest’ultima condizione veniva sperimentata da chi aveva fatto un perfetto processo di eliminazione con questa dieta. Le emicranie, i mal di denti, il vomito e tutti gli altri cosiddetti “disturbi della gravidanza” svaniscono. I parti indolori, con latte abbondante e molto dolce, e bambini che non piangono mai, bambini che sono puliti in modo differente dagli altri, sono fatti meravigliosi che ho appreso da una donna che è diventata madre dopo aver vissuto con questa dieta.” (pag.149 Il sistema di guarigione della dieta senza muco).

Cosa ha scritto il dottor Herbert Shelton, igienista 
“Non è difficile collegare l’emicrania alla funzione mestruale, alla congestione pelvica e ad altre condizioni anormali degli organi riproduttivi” (pag.206 Il digiuno può salvarti la vita) 
“La malattia esiste solo quando è necessaria e dura finchè ce n’è bisogno.” Shelton 
Molti credono di dover mangiare carne per avere ferro a sufficienza. [...] Contrariamente alle insinuazioni dell’industria bovina, però, i vegetariani non sono soggetti a carenza di ferro più di chi mangia carne. 
La forma di ferro che si trova nei cibi vegetali è detta ferro non-eme. La forma di ferro che si trova nella carne (compreso pollame e pesce) è detto ferro eme. Il ferro eme viene assorbito molto più facilmente dal corpo rispetto al ferro ottenuto dai vegetali. L’industria della carne cerca di farlo apparire un punto a favore del ferro eme, ma di fatto si tratta di uno svantaggio con effetti negativi molto concreti. [...] 
Il fatto che il ferro eme presente nella carne sia assorbito così rapidamente costituisce un rischio per le persone [...]. Il ferro in eccesso nel corpo causa la produzione di radicali liberi che possono danneggiare le cellule portando molte malattie[...].
Con il ferro non-eme la situazione è completamente diversa. L’organismo assorbe solo la quantità necessaria. 
Quando il vostro fabbisogno di ferro è più alto, il vostro corpo ne assorbe di più; quando è più basso, ne assorbe meno. In questo caso la saggezza del corpo ha profonde implicazioni per la salute e la longevità. 
Ecco perchè: è ampiamente riconosciuto che le donne vivono più a lungo quasi ovunque nel mondo. Molti dei massimi esperti in longevità nel mondo, tra cui il dottor Thomas T. Perls, ritengono che la ragione risieda nelle mestruazioni femminili. Grazie alla dispersione mensile del tessuto uterino, le donne, durante i loro anni fertili, presentano un livello di ferro notevolmente più basso rispetto a quello degli uomini. (pag.199 John Robbins Sani fino a 100 anni)

Questo scritto testimonia indirettamente la funzione del ciclo mestruale: eliminare sostanze dannose in eccesso nel corpo.

Cosa dichiara il dottor George Starr White, autore di “The emancipation of women” 
Le mestruazioni sono patologiche e innaturali. “Niente più della dieta influenza il flusso mensile di una donna. A volte, colei che ha un flusso molto abbondante può curarsi completamente riducendo la dieta e vivendo di cibi crudi. Spesso, quando passa dal cibo cotto a quello crudo, i cicli di tale donna saltano uno o due mesi, ma non deve per questo preoccuparsene.”

Dal libro di Wendy Harris e Nadine Forrest Mac Donald 
“La deduzione dei medici e dei ginecologi che si sono onestamente chiesti quale fosse la causa originaria delle mestruazioni, anzichè accettare supinamente l’attuale punto di vista medico e di diffonderlo, conclude che le mestruazioni sono ereditarie. (questo è vero nel senso che intere generazioni di abitudini sbagliate hanno prodotto donne sempre più deboli, rendendo sempre più difficile risolvere questa condizione) Le mestruazioni nascono specialmente come una condizione tossica del sangue e della conseguente irritazione catarrale cronica della mucosa uterina, che diventa periodicamente emorragica a causa della debolezza cronica dei capillari. Questi ultimi sono incapaci di contenere la pressione sanguigna nell’utero, dopo che il concepimento non si è instaurato” (Man, an indictment Ludovici)

Il dottor Schroyer è del parere che... 
Le mestruazioni, al pari della leucorrea, sono una condizione di malattia anziché di normalità, come comunemente si intende; e che pertanto vanno sottoposte a regime ed a rettifica dietetici. Asserisce che: “Quando si permette alle mestruazioni di continuare indisturbate, si favorisce dopo una certa età, lo sviluppo di proliferazioni patologiche nell’utero. Per questa ragione, giunte per lo più ai 35 anni di età, il 20% delle donne è affetto da miomi uterini (tumore del tessuto muscolare)[...]”. 
Dopo la menopausa l’infiammazione passa dallo stato emorragico a quello atrofico (stato che comporta la diminuzione del volume dell’affezione tumorale per insufficienza di nutrimento); e questa è l’età in cui il cancro all’utero è molto diffuso. [...] Afferma: “Ho visto masse cancerose decrescere fino a metà in base solo ad una dieta fatta di frutta e verdura”.

Sessualità 
È risaputo che gli eccessi sessuali intralciano l’attività intellettuale. Allo scopo di raggiungere il suo pieno sviluppo, l’intelligenza sembra richiedere sia un buon sviluppo delle ghiandole sessuali che la temporanea repressione dell’appetito sessuale. (Carrel, Man The Unknown)

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Impulso sessuale 
Il prof. McLester, in Nutrion and diet in health and desease, conclude che “L’impulso sessuale è materialmente influenzato dalla dieta”. L’esperienza ha dimostrato che ad una netta diminuzione delle mestruazioni precede un calo del desiderio sessuale, dovuto ai cambiamenti di dieta: da quella a base di proteine carnee o animali, a quella di proteine tratte dalle noci o dai semi.

Casi specifici

1. Si conoscono numerosi casi di donne che hanno partorito parecchi figli senza per questo aver mai avuto mestruazioni 
“Personalmente conosco una madre di cinque bambini che non ha mai avuto mestruazioni. 
Mentre un altra, soggetta a mestruo da adolescente, sposò un uomo che aveva cambiato il suo regime di vita in un altro di autentico stile naturale. La donna condivise con lui il suo stile salutista, divenne anch’ella un perfetto esempio di salute vivente e cessò pertanto di mestruare. 
In seguito ebbe tre figli, tutti partoriti in assetto naturale e senza dolori, e non ebbe più mestruazioni. 
Nessuna funzione corporea dovrebbe essere accompagnata da emorragia. La perdita di sangue è sempre un fatto anormale.” 
(Wendy Harris e Nadine Forrest Mac Donald)

2. Su un forum una ragazza chiede consiglio per un “problema” e le ragazze che non sanno questa verità sulle mestruazioni le danno consigli o parlano della loro esperienza: 
Sono stati corretti solo errori ortografici e abbreviazioni

Inviato da  il 12 giu a 11:10 
Salve ragazze, ho un ritardo di 10 giorni e considerando la mai puntualità nell’arrivo delle mestruazioni sono un po’ preoccupata. 
Non sono incinta, ho fatto il test.. so che mangio sano da 3/4mesi. Molta frutta e verdura, pochissimi grassi e quasi mai saturi. Non mangio carne se non quella di pollo o tacchino. 
Sarà dovuto a questo? cosa ne pensate? qualcuna ha avuto disturbi del ciclo legati all’alimentazione? grazie mille

Risposta delle ragazze sul forum 
A. Inviato da  il 13 giu a 21:29 
C’è stato un periodo in cui ho abolito ogni tipo di grasso e soprattutto l’olio d’oliva. Questo ha causato perdita di peso e soprattutto del ciclo!!!

B. Inviato da  il 13 giu a 20:09 
Anch’ io non ho avuto più le mestruazioni per alcuni mesi, dopo che avevo eliminato tutti i condimenti e la carne rossa.. però io spesso digiunavo proprio.. poi a dir la verità anche adesso mangio tutto scondito, e solo carne bianca, però comunque non così poco come prima! Credo che dovresti aspettare un po’ prima di trarre conclusioni! In ogni caso, spesso i disturbi del ciclo sono legati all’alimentazione!

C. Inviato da  il 13 giu a 18:49 
Non è x la mancanza di carne. È per la mancanza dell’OLIO e dei grassi, se davvero di amenorrea si tratta. Comunque 10 gg di ritardo sono pochissimi per parlare di amenorrea... dovrebbero mancare come minimo per 3 mesi. Aspetta un altro po’, poi fai ecografia pelvica e magari analisi dl sangue..

D. Inviato da   il 12 giu a 12:40 
Io ho perso il ciclo 4 anni... amenorrea durata 3 anni e mezzo ora ho ancora problemucci, mi è tornato dopo una cura di progesterone..ma non so ancora se sono tornate naturalmente..4 anni fa ho perso molto peso arrivando a pesare 46 k per 160. In piu facendo molto sport. 
Avevo tolto olio pasta ecc.. 
Mi ingozzavo di verdura frutta, poca carne e pane.. 
L’unica cura... ho ripreso l alimentazione normale.. sono 50 kg .. faccio molto sport e gli ho presi di muscolo.. ma mangio bene ora e tolgo niente.. 
Olio e pasta sinceramente poca... anche se so che fa bene... ma non mi piace molto, la mangio 1 o 2 volte alla sett.... ma proteine (piu pesce) 2 volte al di... frutta e verdura tanta... 
Ma non togliere i grassi... come il buon olio... 
Tu quanto pesi??

E. Inviato da   il 12 giu a 11:18 
Proprio perchè la mia alimentazione è cambiata molto, e io credevo di mangiare sano. Dimmi la verità hai eliminato i carboidrati e l’olio di oliva? La loro carenza spesso e volentieri è causa di amenorrea.

F. Lei risponde... inviato da  il 13 giu a 11:37 
Sono alta 175 e peso 58. Mi sento bene, non voglio dimagrire ancora... e comunque grazie alla mia alimentazione sana e tanto sport ho perso solo il giusto, cioè 6 kg ; non uso molto l’olio, non mangio carne, cuocio tutto al vapore o lesso..no carne rossa.

G. Inviato da  il 13 giu a 12:33 
Stai attenta ai condimenti. Non usare “pochissimo” olio! Usa il giusto (almeno 1 cucchiaio al giorno, extravergine a crudo, e già è poco) e tutti i giorni. tutti. 
Ti parlo per esperienza diretta: anch’io l’avevo quasi eliminato e mi sono andate via le mestruazioni. Subito. L’ho reintegrato e sono tornate. E all’epoca non ero nemmeno sottopeso. 
Per dirti: sono anche stata sottopeso non ero in amenorrea.

Osservazione personale 
Le testimonianze su questo forum mi hanno fatto accorgere che il punto in comune che hanno le ragazze a cui sparisce il ciclo è nelle loro abitudini alimentari: la riduzione o eliminazione di: carne, grassi e olii, cereali, magari associata ad attività sportiva. 
L’olio non è sempre esistito. È esistito l’olivo e l’oliva. 
L’olio è il prodotto della spremitura di un nocciolo, se no non commestibile, dell’oliva. Perché noi siamo obbligate ad usarlo? Come hanno fatto le donne prima del suo utilizzo, erano tutte “malate di amenorrea”? Come facevano se non potevano mangiare la pasta? La natura è stata davvero così poco accorta da averci progettato per mangiare cose così particolari da estrarre, da macinare, da cucinare, da ammazzare, per farci stare in ottima salute? Le verdure e la frutta cruda, così semplici e naturali da cogliere, sono davvero così pericolose se consumate da sole senza l’aggiunta di cibi modificati dall’uomo? È davvero possibile ammalarsi escludendo dalla propria dieta i cibi lavorati, macinati, lievitati, cotti, spremuti, dissanguati, triturati, fritti, addittivati, zuccherati, salati, e infine conditi dall’uomo?

Non è più probabile che qualcuno abbia interesse a mantenere ignoranti le donne su questo argomento, a far continuare loro la vita di ogni giorno fatta di assorbenti, moment, pillole, slim fast, riviste dietetiche, indisposizioni varie, cliniche per dimagrire, libri di cucina, problemi di donne di cui parlare, scuse per non fare, motivi per essere considerata più debole..... 
C’è un industria, e non solo una, dietro al business delle donne. Le donne sono fortissime, la natura le ha dato la possibilità di espellere le tossine attraverso un emorragia uterina non mortale, perchè la donna è importante, è generatrice di altri esseri, e deve essere in grado di generare, anche quando non è nelle condizioni migliori.. La natura, se ha scelto la donna e non l’uomo per tenere dentro di se, 9 mesi, un bimbo, vuol dire che la ha creata più forte, non c’è dubbio, se decidi a chi affidare una cosa di valore, a chi la dai? Alla persona migliore per quel compito. 
Gli uomini al potere lo sanno e fanno stare zitte le donne e altri uomini umili e generosi che lo hanno scoperto. Dicono che non è vero, che la normalità è questa solo perchè milioni di donne hanno il ciclo. Alla società fa comodo così.

Nel libro ”I cosiddetti sani, la patologia della normalità”, Erich Fromm scrive: “Molti conosceranno il racconto di Herbert George Wells “Il paese dei ciechi”: un giovane, smarritosi in Malesia [sic: in Wells, sulle Ande ecuadoriane. N.d.T.], incontra una tribù dove da molte generazioni tutti gli individui sono affetti da cecità congenita. Il giovane invece, per sua «sfortuna», ci vede: e così tutti diffidano di lui.
Tra gli altri, persino medici esperti diagnosticano la sua malattia come una strana e fino ad allora ignota affezione del volto, causa di ogni sorta di fenomeni bizzarri e patologici: 
“Queste strane cose chiamate occhi, che esistono per formare nel volto una lieve e piacevole depressione, in lui sono malate di modo che gli disturbano il cervello. Sono molto dilatate, hanno le ciglia con palpebre che si muovono; di conseguenza, il suo cervello è in uno stato costante d’irritazione e di distrazione”. (Wells, 1925, p. 671) Il giovane si innamora di una ragazza e la vuole sposare. Ma il padre di lei si oppone alle nozze, a meno che egli non si sottoponga a un’operazione che lo renda cieco. Prima di dare il suo consenso, il giovane fugge via. 
Il racconto di Wells mostra con estrema semplicità quello che tutti noi proviamo, più o meno distintamente, quando si parla di normalità e anormalità, salute e malattia, dal punto di vista dell’adattamento.

La teoria dell’adattamento si basa implicitamente su alcune premesse: 1) ogni società in quanto tale è normale; 2) chi non corrisponde al tipo di personalità gradito alla società deve considerarsi psichicamente malato; 3) il sistema sanitario, in ambito psichiatrico e psicoterapeutico, ha lo scopo di ricondurre il singolo individuo al livello dell’uomo medio, indipendentemente dal fatto che questi sia cieco o vedente. L’unica cosa che conta è che l’individuo sia adattato, e che non turbi il contesto sociale.

La teoria dell’adattamento è caratterizzata da alcuni elementi. Tipica è per esempio la convinzione che la nostra famiglia, la nostra nazione, la nostra razza siano da considerarsi normali, mentre il modo di vivere degli altri viene percepito come non normale. Mi spiegherò meglio con un aneddoto. Un uomo va dal medico e gli descrive i suoi sintomi. Comincia così: 
«Dunque, dottore, ogni mattina, dopo che ho fatto la doccia e ho vomitato...». 
Il medico lo interrompe subito: «Mi sta dicendo che lei vomita tutte le mattine?», e il paziente replica: «Perché, dottore, non lo fanno tutti?». 
Questa storiella è divertente proprio perché coglie un atteggiamento che tutti noi, chi più chi meno, condividiamo. Magari sappiamo che alcune nostre idiosincrasie personali si riscontrano anche in altri individui, ma non sappiamo che vi sono molte idiosincrasie che esistono soltanto nelle nostre famiglie, negli Stati Uniti o nel mondo occidentale, e che noi invece riteniamo comuni a tutti gli esseri umani, mentre in realtà non sono affatto caratteristiche della natura umana.”

Le mestruazioni non sono la causa, 
bensì l’effetto dell’intossicazione dell’organismo.

“Non ci si può ammalare solo in una parte del corpo. 
In realtà è l’intero corpo ad ammalarsi. 
Ogni donna dovrebbe fare di tutto per eliminare 
le condizioni morbose chiamate mestruazioni”


A cura di Manuela Piras – 2 febbraio 2009 -

fonte : http://www.disinformazione.it/mestruazioni.htm

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Sport e magnesio, un toccasana per il testosterone ed il desiderio sessuale

Il testosterone, l' ormone maschile, aumenta con l' attività fisica moderata, ma anche assumendo magnesio. Inoltre chi, da vecchio, ha livelli più elevati di magnesio ha anche livelli più alti di testosterone. Uno studio sperimentale controllato, realizzato da fisiologi dello sport dell' università Selcuk, a Karaman in Turchia, su persone che svolgono attività sportiva regolare e moderata e su persone normalmente sedentarie, ha dimostrato che i livelli di testosterone crescono significativamente dopo l' esercizio fisico e che, se a queste persone viene prescritto magnesio (10mg di solfato di magnesio x Kg di peso) ogni giorno per tre settimane, il testosterone, dopo l' attività fisica, aumenta ancora di più. Invece, un gruppo interuniversitario italiano, nell' ambito del noto studio "Invecchiare nel Chianti" diretto da Luigi Ferrucci, attualmente all' Istituto Nazionale sull' Invecchiamento dei Nih statunitensi, a Baltimora, ha potuto stabilire una relazione diretta tra livelli di magnesio e livelli di testosterone in quasi 400 persone con un' età media di 74 anni. Quindi chi aveva più magnesio aveva anche più testosterone nel sangue. Avere più testosterone per un maschio significa non solo avere più desiderio e potenza sessuale, ma vivere più a lungo ed essere più protetto verso una serie di disordini tra cui la sindrome metabolica, caratterizzata da ipertensione, iperglicemia da ridotta sensibilità insulinica, ipercolesterolemia e...pancia.

* Pres. on. Società It. Psiconeuroendocrinoimmunologia

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Bimbo e TV : La televisione sotto i tre anni ? No, otto volte no

Nei prossimi mesi è atteso nel nostro Paese un nuovo canale satellitare, già attivo negli Usa, dedicato ai bambini tra 0 e 24 mesi, si chiamerà BabyFirstTv. Gli ideatori si difendono dalle critiche degli esperti (come i pediatri dell’Accademia Americana di Pediatria) sostenendo che i bambini molto piccoli vengono già messi davanti alla televisione e quindi è meglio dedicare loro una programmazione che tenga conto delle esigenze e delle capacità percettive tipiche di questa età. Da sempre i pediatri (ma anche gli psicologici e gli educatori) sostengono la pericolosità del mezzo televisivo nei bambini con meno di tre anni. Questa nuova proposta (con scopi palesemente commerciali) rischia di creare confusione e dubbi nei genitori; occorre forse spiegare e ribadire i motivi per i quali nei bambini molto piccoli lo schermo televisivo è da proscrivere, anche nel caso trasmetta programmi dedicati.

  1. Nei primi due anni di vita il bambino non è ancora capace di distinguere realtà e fantasia, né di fare ragionamenti astratti; vive e pensa per emozioni e percezioni. Nei confronti di un assetto psicologico così particolare qualunque programma televisivo è destinato a provocare estrema confusione, producendo percezioni visive e sonore che potrebbero essere paragonate a vere e proprie allucinazioni, col rischio di deformare e condizionare negativamente la costruzione del senso di realtà da parte del bambino.
  2. Nel primo anno di vita il bambino non ha ancora raggiunto la maturazione che gli permette di avere laconsapevolezza di se stesso e della propria individualità; questo processo si realizza attraverso il rapporto con le persone che si prendono cura di lui e l’interazione con l’ambiente. All’interno di una dinamica tanto complessa latelevisione può soltanto produrre una grave e pericolosa interferenza senza alcuna possibilità di personalizzare e finalizzare gli stimoli che giungono al bambino.
  3. Nei primi due anni di vita la realtà spaziale e temporale non sono vissute in maniera oggettiva e consapevole, “gli avvenimenti del bambino sono senza connessione”(Fraiberg); sono le figure di accudimento che permettono al bambino di mettere insieme i ‘pezzi’ dell’esistenza che lentamente acquista significato. Lasciare alla televisionequesto delicatissimo ruolo può condurre il bambino a farsi un’immagine della realtà completamente falsa ed esterna al suo contesto di vita.
  4. Gli studi di neuroscienza degli ultimi anni hanno permesso di capire che il cervello del bambino nei primi due anni sviluppa specifiche connessioni nervose responsabili della futura attività cerebrale. Gli stimoli esterni compresi nelle esperienze del bambino indirizzano e condizionano il tipo di struttura che progressivamente va organizzandosi. Gli stimoli forniti dalla televisione in questa età sono in grado di condizionare (in una direzione che ancora nessuno ha potuto studiare) lo sviluppo e la maturazione del cervello. Studi scientifici eseguiti su bambini più grandi (3-5 anni) hanno dimostrato che un uso eccessivo e improprio della televisione è in grado di interferire sulla capacità linguistica e sul pensiero matematico, predisponendo in alcuni casi alla sindrome di ADHA (deficit di attenzione e iperattività).
  5. Ancora le ricerche di neuroscienze hanno scoperto che nei primi anni di vita sono molto attivi i cosiddetti ‘neuroni specchio’ i quali, attivando i processi di imitazione, permettono di dare avvio all’apprendimento e alla capacità di relazione e di comunicazione interpersonale (praticamente la base e il senso della nostra vita sociale). Latelevisione agisce, nel bambino piccolo, in un momento nel quale questo meccanismo è ancora immaturo e privo di qualunque filtro difensivo.
  6. Sappiamo da tempo che il pensiero e la capacità cognitiva nei cuccioli della nostra specie hanno bisogno di svilupparsi attraverso l’interazione con le persone di accudimento. Il bambino piccolo per crescere deve poter toccare ed essere toccato, deve poter inviare un segnale e ricevere una risposta; di fronte ad un viso depresso o inespressivo viene travolto dall’ansia. Per crescere il bambino ha bisogno di lanciare un suono e di ricevere in cambio parole ed espressioni rassicuranti in grado incoraggiare l’invio di altri segnali e di stimolare altri ‘esperimenti’. Tutta questa dinamica e spontanea interazione è impossibile al mezzo televisivo, che non è in grado di rispondere ai segnali-domande del bambino né ha la possibilità di lasciarlo sperimentare alcunché.
  7. E’ falsa l’opinione che stimoli adeguati provenienti dal video (della TV come del PC) possano stimolare l’intelligenza nel bambino piccolo. L’intelligenza nei primi anni di vita inizia a svilupparsi attraverso la coordinazione tra prensione e visione, che significa vedere un oggetto, afferrarlo, assaggiarlo e, più avanti, lanciarlo (magari producendo un bel po’ di rumore e facendo di tutto perché qualcuno lo riporti, con la disponibilità di ripetere l’operazione qualche migliaio di volte). Anche lo sviluppo del linguaggio, e quindi del pensiero astratto, deve prima passare attraverso l’esperienza concreta con gli oggetti ai quali, insieme ai genitori, si deciderà un giorno di attaccare un nome.
  8. Gli autori di questi nuovi programmi definiscono i loro contenuti ‘educativi’, ma nel primo anno di vita nessun bambino può essere veramente ‘educato’, perché la sua esistenza si basa ancora su percezioni e sensazioni, senza ancora la possibilità di rapportarsi a schemi predefiniti (che non siano semplicemente l’interazione con le persone di accudimento); in questa età per uniformare un bambino a schemi esterni ai suoi bisogni occorre impostare un processo più simile all’addomesticamento. I processi educativi saranno operativi più avanti, quando il bambino sarà diventato capace di relazioni consapevoli e personali e avrà iniziato a comunicare direttamente con le persone e con l’ambiente.

Come ha ben sintetizzato la psicologa dell’infanzia Anna Oliverio Ferraris, la televisione nei primi due anni può ‘generare una incompetenza emotiva e cognitiva’.

Noi riteniamo che la vera ‘televisione’ per un bambino piccolo siano i suoi genitori, per i quali il proprio figlio non è un qualunque indefinibile e virtuale (e pagante) telespettatore-cliente-utente, ma l’unico e irripetibile bambino, in ogni caso, il più bello e bravo del mondo.

Tratto da http://www.vocidibimbi.it

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Quei bambini ammalati dopo il vaccino

In alcuni Paesi europei i medici danno l'allarme: in Irlanda, Norvegia e Svezia cresce il numero di casi di narcolessia infantile. Sono decine i bambini che si sono ammalati; bambini che due anni fa, quando si temeva un’epidemia molto estesa, erano stati vaccinati contro l'influenza suinaQuei bambini che si sono ammalati dopo il vaccino

di

Iljà Klimov, Vesti.ru 15 luglio

In alcuni Paesi europei i medici danno l'allarme: in Irlanda, Norvegia e Svezia cresce il numero di casi di narcolessia infantile. Si tratta di una malattia del sistema nervoso, che si manifesta con attacchi improvvisi di sonno e sonnolenza. Sono decine i bambini che si sono ammalati; bambini che due anni fa, quando si temeva un’epidemia molto estesa, erano stati vaccinati contro l'influenza suina. Ma i potenziali effetti collaterali di quel vaccino, trovato in un batter d’occhio, non erano stati testati.

 

La vita di Sigrud Bergsud, 8 anni, è cambiata proprio nel momento in cui  gli hanno iniettato la dose di vaccino per la cosiddetta "influenza suina". Da allora è vittima di attacchi improvvisi e incontrollabili di sonno, anche durante il giorno. Sigrud è solo uno dei 19 bambini norvegesi ai quali è stata diagnosticata una rara malattia del sistema nervoso, la narcolessia.

"Prima dormivo di sopra, adesso dormo qui, su questo lettino. Devo sempre avere vicino mamma e papà, nel caso venga assalito dagli incubi" racconta. Oltre agli incubi notturni, Sigrud soffre di allucinazioni e attacchi di catalessi, con perdita di tono muscolare, specialmente quando ride.

"A scuola ho difficoltà a seguire. Mi addormento così spesso che apposta per me hanno portato in classe una poltrona imbottita", ci dice tutto triste.

I genitori di Sigrud oggi hanno la sensazione di essere stati tratti in inganno dai funzionari del ministero della salute

"Raccomandavano fortemente il vaccino. I medici dicevano che era inoffensivo, senza effetti collaterali e che era stato testato con grande accuratezza. Per questo abbiamo dato il nostro consenso. Oggi posso dire di aver perso ogni fiducia in loro" ci spiega Monika Bergsud, la mamma del bambino.

Due anni fa tutto il mondo era nel panico. Era comparso un nuovo ceppo influenzale, che i giornali chiamarono "suina", con un alto tasso di mortalità tra chi si ammalava. Si temeva, inoltre, che il contagio potesse estendersi a decine di milioni di persone.

I migliori specialisti si misero allora al lavoro per trovare un vaccino, che fu messo a punto a tempo di record. Di un’accurata sperimentazione non si parlò nemmeno. Tutti quelli che volevano vaccinarsi diventarono, di fatto, delle cavie. "Ma quel vaccino era necessario. Ha salvato molte vite. Purtroppo, oggi sono stati riscontrati seri effetti collaterali. In quei primi mesi non si sapeva niente della narcolessia" spiega il medico Steinar Madsen.

Fu presto chiaro, però, che era stata fortemente esagerata la pericolosità del virus dell'influenza suina. E di lui restano solo le cattive conseguenze della vaccinazione.

La narcolessia si è manifestata non solo in alcuni bambini norvegesi ma anche in quelli di altri Paesi europei.

L'European Medicines Agency ha aperto un'inchiesta

FONTE : http://www.laleva.org/it/2011/07/quei_bambini_ammalati_dopo_il_vaccino.html

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