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Categoria: "Notizie scottanti"

GATTO CHE CURA

I gatti sono considerati i “medici” della casa. Tutti sanno che quando stiamo male, sono capaci di trovare e “trattare” i punti che ci fanno male. Ovviamente, bisogna avere con loro un vero contatto, e non solo “tenere” un gatto per i topi o come un giochino per bambini.

1.Secondo le statistiche i gattofili vivono in media 10,3 anni di più rispetto a coloro che non hanno un gatto in casa. Inoltre hanno la pressione arteriosa e il colesterolo più nella norma.

2.Il ruolo positivo del gatto nel caso della malattie cardiache è risaputo, non mi soffermo qui.

3.Accarezzare un gatto fa bene al sistema digerente (meglio se si tratta dei siamesi, dei mau, degli abissini).

4. Stress e stanchezza: sono capaci di eliminare l’emicrania, di abbassare la pressione, di normalizzare i battiti. I gatti neri sarebbero capaci, più degli altri, di eliminare l’energia negativa. Quelli rossi caricano di energia; i gatti dalla peliccia blu-azzurra calmano, mentre i bianchi sarebbero migliori da tutti i punti di vista ()

5. Sistema immunitario: ascoltare le fusa (4-16 Hz) aumenta le difese. E’ una cura simile a quella con gli ultrasuoni (accelerano la guarigione delle,ferite, lo sviluppo osseo).

6. I massaggi felini con le unghie fuori sono simili all’agopuntura ))

7. Isomma, dal punto di vista di bioenergetica, il gatto è un vero dispositivo energetico-informazionale. Secondo alcuni, la zona del nostro corpo dove il gatto va a coricarsi segnala problemi (se va nei piedi, avremmo problemi con la pressione, o siamo inclini ai raffreddori; se va nella spalla sinistra, potremmo avere problemi cardiaci).

 

Fonte

http://uduba.com/…/Pochemu-koshka-lojitsya-na-bolnoe-mesto-…

Aelita Melina LA RADIONICA ESOTERICO-SCIENTIFICA RUSSA

 

http://altrarealta.blogspot.it/

 

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I gatti pensano? Moltissimo. Sognano, fanno progetti, ricordano. Se ne stanno immobili per ore ma in realtà non dormono e sono attenti a tutto quello che succede. Certo, il gatto è un animale complicato. Gli scienziati li hanno studiati a lungo e hanno scoperto cose straordinarie, soprattutto sulla loro intelligenza. E poi essere amico di un gatto vuol dire tenere conto di moltissimi aspetti: la loro curiosità, la delicatezza, l’istinto, la loro indipendenza. Del fatto che sono permalosi, schizzinosi e riservati e che detestano i rumori forti. Insomma ci sono almeno mille cose da conoscere, anzi 1001 cose da sapere e da fare con il tuo gatto come recita il titolo del libro di Roberto Allegri (Newton Compton Editori, 19,90 euro). Che sulla tigre in miniatura ha scritto un’enciclopedia dove spiega esattamente perché tra le più alte intelligenze del regno animale c’è sua maestà il gatto.

Possiede un cervello molto simile al nostro in quanto a funzione e struttura. E qui la sorpresa: secondo gli esperti è molto più facile dialogare con il gatto che con il cane. Gli studi più recenti dimostrano che, se il padrone di un micio impara a comprendere il sottile linguaggio del suo animale, i due saranno in grado di sostenere conversazioni ad alto livello. Questi piccoli felini hanno elevate capacità di apprendimento, possono diventare molto utili ai portatori di handicap: sono in grado di svolgere incarichi domestici. E contrariamente a quello che si pensa sono facilmente addestrabili, riescono a imparare anche compiti complessi, come portare al supermercato la lista della spesa.

 

Avevano ragione gli antichi egizi che ritenevano il gatto dotato di poteri magici. Dai più banali come vedere al buio o lanciarsi da grandi altezze senza farsi male (cade sempre in piedi) al potere di prevedere la pioggia: si dice che durante le operazioni di pulizia se si passa le zampine sopra le orecchie, la pioggia è in arrivo. Al superpotere delle fusa: più sono irregolari più danno piacere all’animale. Ma la novità è che pare facciano bene anche a noi. Sono benefiche per la nostra salute. Quando accarezziamo il micio e lui emette sonoramente le fusa ci stiamo sottoponendo a una seduta terapeutica, degna del migliore fisioterapista. Le fusa infatti avrebbero un forte potere curativo e sarebbero in grado per esempio di portare giovamento alle persone che soffrono di dolori reumatici. Recenti studi hanno dimostrato che con le fusa il micio emette delle microonde con un campo di frequenza che varia tra 1,5 e 6 gigahertz. Si tratta della stessa banda di frequenza delle microonde che vengono usate nelle terapie contro l’artrite. Insomma tenere il gatto sulle ginocchia davanti alla tv è ottimo soprattutto per le persone anziane.

 

Che il gatto sia un valido rimedio contro l’ansia, lo stress e la depressione si sa, ma che la sua sola presenza sia più efficace di un sonnifero questa è davvero una novità. Lo conferma uno studio durato cinque anni: i gatti migliorano la salute psicofisica dei loro proprietari. Chi ha un gatto lo sa bene quanto sia più facile addormentarsi accanto al proprio micio arrotolato su se stesso. E ancora: giocare con un micio risulta estremamente efficace per la cura delle cefalee nei bambini e negli adolescenti. I gatti, come i cani, sono in grado inoltre di riconoscere i sintomi di una crisi di epilettica ore prima che questa avvenga.

 

Vivere con un gatto allunga la vita, neanche a dirlo. I suoi poteri curativi - ancora da scoprire completamente - risiedono anche nel fatto che è un animale esperto nell’arte di appagare il nostro senso del tatto che, a detta dei medici, è di capitale importanza. Altro che Spa e centri di benessere. Ogni volta che il nostro amico a quattro zampe si strofina contro di noi, lo accarezziamo, la pressione sanguigna e il ritmo cardiaco diminuiscono e la tensione nervosa scompare. Gli stessi risultati si ottengono con settimane di esercizi di rilassamento e meditazione. Meglio l’amico peloso.

di Daniela Mastromattei

http://www.liberoquotidiano.it/news/animali/1000480/Curarsi-con-i-gatti.html

http://altrarealta.blogspot.it/2015/01/il-gatto-che-cura.html

 

CORRELATI:

http://renovatio-zak.blogspot.com/2015/02/il-gatto-e-lesoterismo.html

http://compressamente.blogspot.it/2015/04/il-gatto-che-cura.html?m=1

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METALLI PESANTI : Come disintossicarsi dai metalli pesanti

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METALLI PESANTI : Come disintossicarsi dai metalli pesanti 

I metalli tossici sono sostanze inquinanti che penetrano in maniera insidiosa nel nostro organismo attraverso cibi, bevande, aria, acqua, cosmetici, farmaci, vestiti, vernici e oggetti di uso. Sono pericolosi perché tendono a bioaccumularsi: tendono cioè

ad aumentare la propria concentrazione in un organismo biologico.

 

 

Si accumulano lentamente e progressivamente nelle ossa, nel fegato, nei reni, nei tessuti connettivi, nel cervello e in altri organi. Il nostro organismo non riesce, con i normali processi detossinanti, a rimuoverli. Senza l’ausilio di sostanze chelanti, capaci di legarsi al metallo e di trasportarlo all’esterno dell’organismo, permangono per decenni e rappresentano un serio pericolo per la salute.

 

Possiamo scegliere di mangiare cibi biologici dove sicuramente non sono usati pesticidi, erbicidi e fertilizzati che contengono metalli: purtroppo le acque dei fiumi e della pioggia sono inquinate e quindi finiscono irrimediabilmente anche nelle coltivazioni biologiche, soprattutto dove la coltivazione è circondata da altre coltivazioni in cui queste sostanze chimiche sono usate.

 

I metalli pesanti sono nelle pentole (in alluminio, acciaio con nichel) nei cibi e addirittura nei farmaci (ad esempio gli antiacidi contenenti idrossido di alluminio come il MAALOX), nei vaccini e nei cosmetici. Ogni giorno, ogni giorno accumuliamo e accumuliamo sempre di più metalli pesanti nel corpo che bloccano l´attività di numerosi complessi enzimatici, mentre l´eliminazione avviene solo in minima parte, per salivazione, traspirazione, allattamento (!!), ecc. I metalli si concentrano, danneggiandoli, in particolare in alcuni organi ( come cervello, fegato e reni) e nelle ossa, e sono spesso un fattore aggravante, quando non determinante, in numerose malattie croniche.

 

 

 

Possiamo scegliere di non usare cosmetici che contengono dentro meno sostanze chimiche possibile, e lo stesso per tutti gli altri prodotti.

 

Per le pentole le tratteremo in una pagina dedicata, ma già accenniamo che l'uso dell'alluminio è da escludere, lo stesso per quelle in ceramica che contengono delle nanoparticelle che vanno a finire nei cibi. L'acciaio inox 18/10 contiene il 18% di Cromo ed il 10% di Nichel. Il Cromo è un metallo pesante che è tossico anche a dosi bassissime

 

I metalli pesanti vengono inoltre spruzzati con le scie chimiche finendo nell'aria, nell'acqua e nel terreno che alimenta gli animali, gli ortaggi, la frutta e tutte le coltivazioni.

 

L’elevatissimo inquinamento ambientale nel quale viviamo mette a dura prova la capacità detossificante del nostro organismo, il quale non ce la fa più a fronteggiare un simile avvelenamento e va in affanno con il risultato che questi metalli pesanti rimangono imprigionati nel nostro corpo provocando numerosissimi danni.

 

La ricerca scientifica ha ormai ampiamente dimostrato che alcune patologie sono strettamente legate all’inquinamento ambientale: cancro, Alzheimer, aterosclerosi sono solo un esempio. Il realtà l’entità e la tipologia del danno provocato dai metalli pesanti dipende dalla quantità degli stessi e dalle sedi di accumulo (ossa, fegato, rene, Sistema Nervoso Centrale, tessuto adiposo).

 

In ogni caso una caratteristica dei metalli pesanti è quella di riuscire a bloccare l’attività di molti complessi enzimatici con conseguente danno metabolico ed energetico.

 

I metalli tossici vengono da molti definiti come “killer subdoli” poiché si sostituiscono nell’organismo ai minerali necessari per la vita, alterando funzioni e strutture biologiche.

 

 

 

 

Il concetto di sostituzione degli elementi vitali con altri meno idonei è un principio di base della sopravvivenza di tutti gli esseri viventi. Esaminato sotto questo profili, il principio della sostituzione da un minerale ad un metallo tossico, può essere visto come un meccanismo di adattamento. L’accumulo dei metalli tossici nel nostro organismo, si può spiegare, come un processo adattativo che si innesca nei casi in cui si debba fronteggiare una carenza di elementi vitali.

 

 

 

 

L’organismo che si trova ad affrontare una mancanza di minerali o vitamine indispensabili per la salute, ricorre ai metalli tossici, che li sostituiscono nei siti di legame degli enzimi e dei sistemi enzimatici. Si tratta di un processo subdolo, poiché in qualche modo è il nostro stesso organismo che apre la strada ai suoi nemici e li posiziona proprio nelle componenti più vitali e indispensabili.

 

 

 

 

Ad esempio il piombo sostituisce il calcio nel cervello, il cadmio sostituisce lo zinco e l’alluminio sostituisce il magnesio. La sostituzione permette ai sistemi enzimatici, vitali per la nostra salute, di continuare a funzionare, ma non di funzionare esattamente come prima. Il metallo incorporato causa infatti una o più alterazioni fisiologiche. Le reazioni non avvengono esattamente come prima, ma trovano una via alternativa, danno vita ad una variante che inevitabilmente determina delle conseguenze negative per l’equilibrio generale. L’organismo può rimediare a questa varianti se avvengono per un periodo limitato di tempo, tuttavia se perdurano abbastanza a lungo, non è più possibile porvi rimedio. Per questa ragione è opportuno seguire periodicamente un programma di disintossicazione.

 

Non esiste una definizione universalmente accettata di metallo pesante basata sulle proprietà chimico-fisiche. Sono state proposte delle definizioni in base alla densità (un metallo pesante sarebbe un elemento chimico la cui densità sia maggiore di 5 grammi per centimetro cubo) o in base al peso atomico (un elemento il cui peso atomico sia maggiore di 20). D'altra parte le principali caratteristiche chimiche dei metalli pesanti, ossia il carattere cationico ( ione con carica positiva) con diversi stati di ossidazione e l'elevata attitudine a formare complessi molecolarinel citoplasma cellulare, fa includere nell'elenco dei metalli pesanti anche elementi, come il selenio e l'arsenico che non sono metalli.

 

Un sottogruppo particolarmente importante in biologia e in medicina è costituita dai cosiddetti metalli in traccia (o elementi in traccia), gli elementi chimici presenti nei fluidi biologici degli organismi viventi in concentrazioni inferiori a 1 μg per grammo di peso. In base agli effetti fisiopatologici i metalli in traccia possono essere suddivisi in due gruppi: nel primo gruppo gli elementi essenziali per la vita in quanto implicati in importanti processi metabolici, mentre nel secondo gruppo sono contenuti elementi tossici per gli organismi viventi anche a basse concentrazioni. Nel caso degli esseri umani sono noti quindici elementi in traccia essenziali: arsenico, cobalto, cromo, rame, fluoro, ferro, iodio, manganese,molibdeno, nichel, selenio, silicio, stagno, vanadio e zinco, mentre il secondo gruppo contiene elementi quali cadmio, mercurio, cromo e piombo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I Radicali Liberi

 

 

 

 

Inoltre, l’accumulo di metalli pesanti induce la formazione di Radicali Liberi (i metalli pesanti distruggono i legami molecolari e liberano Radicali Liberi), molecole chimiche estremamente pericolose per le nostre cellule tanto da essere soprannominate “killer cellulari”, responsabili dell'insorgenza o dell'aggravamento di molte malattie come diabete, malattie cardiovascolari, tumori ed invecchiamento precoce.

 

I Radicali Liberi sono molecole costituite da atomi fortemente instabili in quanto mancano di un elettrone. Per raggiungere la stabilità questi atomi vanno alla ricerca spasmodica dell’elettrone mancante: attaccano qualsiasi molecola con cui vengono in contatto al fine di rubarle proprio l’elettrone mancante. Quando un Radicale Libero strappa un elettrone ad un’altra molecola (ossidazione) finalmente raggiunge la stabilità, ma la molecola derubata (ossidata) diventa un Radicale Libero a sua volta perché ha ora un elettrone in meno. Questo nuovo Radicale cercherà, quindi, anch’esso un’altra molecola a cui strappare l’elettrone e così via. (Reazione Radicalica a Catena) La Reazione a Catena si blocca grazie all’intervento di molecole anti-ossidanti che, con diversi metodi, riescono a neutralizzare i Radicali Liberi.

 

La cellula produce quotidianamente Radicali Liberi (ogni cellula produce da 1 a 3 miliardi di Radicali Liberi al giorno) durante i normali processi metabolici. I radicali liberi prodotti dalle cellule vengono eliminati dagli anti-ossidanti prodotti dalle cellule stesse. Il problema sono i radicali liberi che si formano a causa dello stress ossidativo ovvero quelli che derivano dall'esterno a causa di stili di vita non salutari. Ad esempio una sola sigaretta produce 10 miliardi di Radicali Liberi.

 

Normalmente, queste specie sono rapidamente rimosse prima che possano causare disfunzioni cellulari ed eventualmente morte della cellula. Lo stress ossidativo e la manzanza di antiossidanti induce i radicali liberi a colpire i principali componenti cellulari come lipidi, proteine, carboidrati e DNA. Questo fenomeno è stato associato strettamente a una serie di patologie umane come malattie cardiovascolari, diabete, cancro e malattie neurodegenerative [Halliwell and Cross (1994); Bray (1999); Forsberg et al. (2001)].

 

Inoltre:

 

 

 

 

I Radicali Liberi danneggiano le membrane ossidando i fosfolipidi In caso di stress ossidativo i Radicali Liberi attaccano gli acidi grassi poliinsaturi delle membrane ossidandoli(perossidazione): ciò determina un progressivo irrigidimento delle membrane con riduzione della funzionalità fino alla morte della cellula. I LIPIDI determinano le caratteristiche strutturali (permeabilità, fluidità, resistenza allo stress) e regolano le funzioni della membrana (passaggio di sostanze, comunicazione intercellulare..)

 

I Radicali Liberi danneggiano i vasi sanguigni I Radicali Liberi nella loro smania di recuperare gli elettroni mancanti attaccano le lipoproteine LDL (colesterolo cattivo), ossidandole. I macrofagi cercano di eliminare l’LDL modificato, ingoiandolo. Le cellule rigonfie che ne derivano, le “cellule schiumose” si fissano sulla parete delle arterie. L’accumulo delle cellule schiumose dà origine alla placca che restringe il lume dell’arteria e alla fine provoca gravi disturbi vascolari, fra cui l’infarto. Anche l’Apo B-100 viene ossidata dai Radicali Liberi diventando quindi irriconoscibile dai recettori cellulari All’interno di ogni lipoproteina LDL ci sono: 1.700 molecole di colesterolo, 700 molecole di colesterolo eserificato, 6 molecole di vitamina E

 

I Radicali Liberi danneggiano il collagene I Radicali Liberi agiscono sulle proteine della pelle quali il collagene e l’elastina con un meccanismo chiamato “cross-linkage”, cioè formazione di legami crociati fra le fibre di collagene ed elastina. Ciò determina perdita di elasticità e tonicità oltre che un inesorabile avvizzimento cutaneo. Inoltre l’azione dei Radicali Liberi sui lipidi cutanei porta alla formazione di LIPOFUSCINA , il pigmento responsabile delle macchie cutanee tipiche della vecchiaia.

 

 

 

 

Per eliminare i radicali liberi è necessario migliorare il proprio stile di vita:

 

 

 

 

evitare fumo

 

ridurre alcool

 

condurre una vita senza stress

 

eliminare i metalli pesanti dall'organismo

 

mangiare frutta e verdura, in particolare quella che contiene le vitamine A, C, E

 

VITAMINA C Pomodori, Agrumi, Peperoni, Broccoli, kiwi, ortaggi a foglia verde…

 

VITAMINA A Fegato, carote, uova, albicocche, formaggi, pesce:salmone e sardine, latte intero…

 

VITAMINA E Olio d’oliva, germe di grano, olio di mais, olio di soia, olio di girasole, olio di arachide, noci, noccioline….

 

Assumere Bioflavonoidi: QUERCITINA : vino rosso, cipolla rossa, thè verde, mirtilli, mele RUTINA : grano saraceno, vino rosso, menta ANTOCIANINE : ribes, ciliegie, cavoli, uva, fragole, banane, asparagi, piselli, pere, patate

 

Assumere Carotenoidi: CAROTENE : carote LICOPENE : pomodori, pompelmo rosa, melone LUTEINA :cavoli, spinaci, broccoli, zucchine, piselli. ZEAXANTINA : grano, tuorlo d’uovo, peperoni rossi, mango, succo d’arancia Il LICOPENE è il più potente carotenoide conosciuto e il pomodoro è l’alimento che ne contiene di più (1 pomodoro medio contiene 3,7 mg di licopene). Il LICOPENE ha un’azione anticancerogena 10 volte più potente del betacarotene. Possiede un’azione protettiva contro l’ossidazione delle LDL (il pomodoro protegge dalla formazione delle placche). Uno studio ha dimostrato che mangiando pomodori 10 volte alla settimana si ha una riduzione del 45% del cancro alla prostata (Giovannucci e coll., J. National Can. Istit. 1995; 87:1767 – 1776). La LUTEINA e la ZEAXANTINA proteggono le cellule della retina dalla degenerazione maculare

 

 

 

 

Vademecum: quali sono gli effetti dei principali metalli tossici

 

Allumino: danni al sistema nervoso centrale, demenza, perdita di memoria, autismo.

 

Antimonio: danni cardiaci, diarrea, vomito, ulcera allo stomaco.

 

Arsenico: cancro linfatico, cancro al fegato, cancro della pelle.

 

Bario: ipertensione, paralisi.

 

Bismuto: dermatite, stomatite ulcerosa, diarrea.

 

Cadmio: diarrea, dolori di stomaco, vomito, fratture ossee, danni immunitari, disordini psicologici, tumore.

 

Cromo: danni ai reni e al fegato, problemi respiratori, cancro polmonare.

 

Rame: irritazioni al naso, bocca ed occhi; cirrosi epatica, danni al cervello e ai reni. Emicranie croniche

 

Gallio: irritazione alla gola, difficoltà respiratorie, dolori alla cassa toracica.

 

Afnio: irritazione agli occhi, alla pelle e alle mucose.

 

Indio: danni al cuore, reni e fegato.

 

Iridio: irritazione agli occhi e al tratto digestivo.

 

Lantanio: cancro polmonare, danni al fegato.

 

Piombo: danni al cervello, disfunzioni alla nascita, danni ai reni, difficoltà di apprendimento, distruzione del sistema nervoso.

 

Manganese : turbe alla coagulazione del sangue, intolleranza al glucosio, disordini allo scheletro.

 

Mercurio: distruzione del sistema nervoso, danni al cervello, danni al DNA.

 

Nickel: embolia polmonare, difficoltà respiratorie, asma e bronchite cronica, reazione allergiche della pelle.

 

Palladio: altamente tossico e cancerogeno, irritante per le mucose.

 

Platino: alterazioni del DNA, cancro, danni all’intestino e reni.

 

Rodio: macchie alla pelle, potenzialmente tossico e sospetto cancerogeno.

 

Rutenio: altamente tossico e cancerogeno, danni alle ossa.

 

Scandio: embolia polmonare, danni al fegato.

 

Stronzio: cancro ai polmoni, nei bambini difficoltà di sviluppo delle ossa.

 

Tantalio: irritazione agli occhi e alla pelle, lesione del tratto respiratorio superiore.

 

Tallio: danni allo stomaco, al sistema nervoso, coma e morte, per chi sopravvive al Tallio rimangono danni al sistema nervoso e paralisi.

 

Stagno: irritazione agli occhi e alla pelle, emicrania, dolori di stomaco, difficoltà ad urinare.

 

Tungsteno: danni alle mucose e alle membrane, irritazione agli occhi.

 

Vanadio: disturbi cardiaci e cardiovascolari, infiammazioni allo stomaco ed intestino.

 

Ittrio : altamente tossico, cancro ai polmoni, embolia polmonare, danni al fegato.

 

Un pericolo sottovalutato

 

 

 

 

I metalli tossici sono dei nemici silenziosi, poiché a causa di negligenza e disinformazione, l’attenzione nei loro confronti è minima. Lo studio dei metalli tossici e dei loro meccanismi d’azione è spesso completamente ignorato dalla classe medica. La gran parte dei testi di nutrizione, si limita a qualche accenno, senza approfondirli come meriterebbero. Nella stragrande maggioranza dei casi l’avvelenamento o l’intossicazione da metalli pesanti avviene senza clamori, in assoluto silenzio e senza segnali eclatanti. E’ un processo lentissimo, che avviene giorno dopo giorno, attraverso più canali (l’aria, l’acqua, gli alimenti, le esalazioni, il contatto con depositi) e che si manifesta sotto forma di disturbi, alterazioni, malattie piccole e grandi. Inevitabilmente l’attenzione si focalizza su questi sintomi, tralasciando completamente, e colpevolmente, di verificare se i metalli tossici sono in qualche modo in relazione con lo stato di salute. Qualche anno fa la prestigiosa rivista scientifica americana “Lancet” ha pubblicato uno studio che dimostrava una correlazione tra il morbo di Alzheimer ed un accumulo di alluminio nell’organismo. Altri studi invece dimostrano un collegamento tra la sclerosi multipla, l’autismo e la presenza di mercurio; altri ancora il nesso tra cadmio, piombo e sclerosi laterale amiotrofica, altri infine l’effetto nocivo dei metalli pesanti sul sistema immunitario.

 

 

 

 

 

 

 

LA TERAPIA CHELANTE

 

 

 

 

La procedura standard per la rimozione dei metalli pesanti del corpo è detta "CHELAZIONE."

 

 

 

 

Tutto è compiuto con la somministrazione di un agente chelante - solitamente acido dimercaptosuccinico (DMSA) oppure acido etilendiaminotetraacetico (EDTA) per “chelare”, e cioè “afferrare”, come con le chele di un granchio, i metalli velenosi e poi portarli fuori dall’organismo. - che si lega ai metalli pesanti residenti nello organismo facilitandone la naturale espulsione.

 

 

 

 

Nonostante il nome complicato, l’EDTA è una sostanza abbastanza innocua e naturale, simile all’aceto, che non viene comunque assimilata ma viene completamente eliminata dall’organismo, portando fuori con sé le sostanze tossiche chelate.

 

La terapia chelante è largamente utilizzata negli Stati Uniti, Svizzera e Germania, soprattutto per chelare l’eccesso di Calcio che si accumula sui vasi sanguigni dove forma vere e proprie incrostazioni, al fine, quindi, di prevenire ictus, infarti e malattie arteriosclerotiche.

 

Si effettua per infusione venosa lenta, da 1 a 3 volte alla settimana e con dosaggi variabili in rapporto alle caratteristiche della malattia e della normalità o meno della funzione del rene, dato che il chelato (edta stesso + il metallo legato all’edta) viene eliminato per il 95-98% attraverso il rene.

 

Un ciclo comprende da venti a trenta fleboclisi somministrate a giorni alterni o meno frequentemente.

 

Ciascuna fleboclisi ha una durata media di una-due ore durante le quali si può leggere o guardare la televisione.

 

Il primo ciclo di terapia può essere seguito successivamente da cicli meno intensivi.

 

Se eseguita da un medico appositamente formato, la terapia chelante non comporta pericoli.

 

La terapia chelante se ben eseguita non presenta contro indicazioni specifiche, ma essendo il prodotto eliminato per via renale completamente nelle 24 ore, la sua pratica richiede una efficiente funzionalità renale.

 

E’ quindi controindicata nei casi di grave insufficienza renale, ed anche di quella epatica, ed in generale in organismi già troppo indeboliti.

 

Inoltre può provocare, insieme all’eliminazione dei metalli tossici, anche una perdita di minerali in traccia utili e benefici, ed è quindi necessario assumere, durante la terapia chelante, determinati integratori alimentari che di solito vengono introdotti nella stessa flebo di chelazione.

 

Attualmente la Terapia Chelante è effettuata anche in Italia, e non solo per prevenire l’aterosclerosi, ma anche in caso di intossicazione da metalli pesanti, in quanto l’EDTA chela non solo il calcio, ma anche molti altri metalli quali il ferro, l’alluminio, il cadmio, il piombo ecc…

 

Per maggiori informazioni sul Test dei metalli pesanti nelle urine e la terapia chelante chiedete al vostro medico curante oppure: mandare una mail a: info@biologonutrizionista.org o telefonare al 099/7328622.

 

 

 

 

 

 

 

RIMEDI NATURALI

 

 

 

 

La terapia con sostanze chelanti sintetiche può presentare effetti collaterali ed è consigliabile solo nei casi di avvelenamenti acuti, in cui il rischio per la salute è così alto da non poter aspettare. In tutti gli altri casi, è preferibile un approccio più delicato, che consente di rimuovere gli eccessi dei metalli tossici nell’arco di alcune settimane o mesi, senza comportare rischi o pericoli per la salute.

 

 

 

 

I chelanti naturali offrono numerosi vantaggi rispetto a quelli sintetici, risultano perfettamente tollerabili dall’organismo, non producono effetti collaterali e non danneggiano a loro volta gli organi con entrano in contatto. L’unico limite dei chelanti naturali è rappresentato dal tempo, la loro assunzione deve infatti essere continuativa e protratta per mesi. Gli oli essenziali sono ottimi chelanti naturali, capaci di detossificare in profondità.

 

Cosa fare per non subire gli effetti negativi dei metalli pesanti? Evitarli come abbiamo visto è quasi impossibile, ma non tutto è squallore e desolazione. La Natura, con la sua tendenza a ristabilire il suo meraviglioso equilibrio, fornisce la cura per qualsiasi genere di affezione l'uomo possa sviluppare.Anche gli antichi guaritori sostenevano che la natura fosse in grado di aiutare l'uomo a scoprire la cura di molte malattie in modi sottili e misteriosi.

 

 

 

ZEOLITE: Le zeoliti, minerale di origine vulcanica, attualmente stanno suscitando tanto interesse in quanto la loro rigorosa struttura cristallina è composta da minuscoli canali diretti in tutte le direzioni che hanno una carica negativa e quindi consente l'assorbimento di numerose tossine che essendo perlopiù caricate positivamente, vengono attirate dalla zeolite e intrappolate nei canali cristallini. Poichè la zeolite non viene assorbita dall'apparato gatro-intestinale, essa viene espulsa con le feci insieme a tutte le sostanze nocive che ha incontrato nel suo percorso. Esistono più di 100 tipi diversi di zeolite, che possono essere raggruppate in quelle a struttura fibrosa, lamellare e cristallinasferica. A causa delle sue particolari proprietà, la Clinoptilolite, i cui cristalli hanno struttura lamellare, ha dimostrato negli anni di essere la più adatta per l’uso nella medicina umana e veterinaria. In Giappone le zeoliti sono state approvate come additivi alimentari fin dal 1996; 39 brevetti relativi all’applicazione delle zeoliti nell’uomo sono stati registrati in tutto il mondo dal 1986.

 

Questo vale anche per le sostanze tossiche che si trovano già all'interno del corpo che vengono richiamate dentro il lume intestinale, come attirate da una calamita, con il risultato di una efficace disintossicazione sistemica.

 

L’influenza sull’intero organismo deriva quindi dall' equilibrio esistente fra questo e l’intestino.

 

A causa degli equilibri osmotici tra parete intestinale e il resto dell'organismo, più si sottraggono sostanze dall'intestino più l'organismo invia nel lume intestinale le stesse sostanze che ha accumulato a livello sistemico. La ZEOLITE, quindi, attraverso il richiamo nel lume gastro-intestinale sottrae dall'intero organismo sostanze tossiche di varia natura. Queste sostanze sono presenti spesso nell'ambiente e possono venire a contatto con l'organismo diventando cause o concause di diverse disfunzioni fisiologiche, attraverso l'alterazione degli equilibri metabolici.

 

Questo minerale, nel suo viaggio lungo il canale digestivo assorbe sostanze nocive come: metalli pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo.

 

Ma non solo: la zeolite rilascia nell’organismo degli oligoelementi e minerali di cui esso necessita. Il corpo cosi viene disintossicato, de-acidificato e snellito e contemporaneamente rimineralizzato: i suoi depositi di minerali vengono di nuovo riempiti. Infatti la sua struttura cristallina contiene cationi quali calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri oltre a molecole di acqua.

 

La zeolite è anche in grado di ridurre i radicali liberi in eccesso, chiamato stress ossidativo, responsabili dell'insorgenza o dell'aggravamento di molte malattie come diabete, malattie cardiovascolari, tumori ed invecchiamento precoce.

 

Per approfondire sulla Zeolite leggi la pagina Zeolite Clinoptilolite.

 

 

 

BENTONITE: E' uno dei tipi di argilla più efficaci per la salute umana. Usata da secoli in tutto il mondo per curare molte malattie e come integratore alimentare. Il Ca na dian Journal of Microbiology ha pubblicato uno studio secondo cui la bentonite si è dimostrata particolarmente utile ad assorbire i virus patogeni, aflatossine, pesticidi ed erbicidi. La bentonite inoltre “cattura” i metalli pesanti grazie al processo di scambio ionico nel quale avviene la sostituzione degli anioni sodio legati superficialmente all’argilla con i cationi metallici contaminati. La ragione di questo effetto è che la bentonite contiene minerali carichi negativamente che attraggono verso di essi le tossine cariche positivamente, lasciando quindi il corpo senza virus.

 

Migliora inoltre la digestione, purifica il colon, rafforza il sistema immunitario, purifica e nutre la pelle e molto altro. Per approfondire http://www.bewellbuzz.com/wellness-buzz/bentonite-clay/

 

 

 

 

 

 

AGLIO: "L'aglio contiene molto zolfo, compresi i gruppi di maggior valore Sulph-hydryl, che ossidano mercurio, cadmio e piombo e rendono questi metalli solubili in acqua. L'aglio contiene anche il minerale più importante, che protegge dalla tossicità del mercurio, il selenio bioattivo." Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD - Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli

 

Il selenio contenuto nell’aglio è la migliore forma di selenio disponibile. L’aglio crudo, ovviamente, sarebbe il migliore. Ma se non ti piace crudo, la forma migliore immediatamente successiva sarebbe l’estratto di aglio invecchiato come il marchio Kyolic. Poiché lo zolfo che si trova nell’aglio è la ragione principale per cui esso è in grado di ossidare i metalli pesanti, potrebbe anche essere utile integrare con MSM. Il metil sulfenil metano, MSM, è una forma di zolfo biologicamente attivo in pratica lo zolfo organico nella sua forma naturale.

 

E’ anche un potente antimicrobico e antimicotico, il che rende lo efficace contro la Candida albicans e i parassiti.

 

 

 

 

 

 

CURCUMA: Questa pianta della famiglia dello zenzero è ampiamente utilizzata come spezia nel sud est asiatico, dove le sue proprietà purificanti sono note da secoli. La curcuma fu definita dalla medicina ayurvedica la regina delle spezie: aiuta a ripulire il fegato, purifica il sangue e promuove una buona digestione. Ha grandi proprietà anti-infiammatorie, ma nessuno degli spiacevoli effetti collaterali dei farmaci anti-infiammatori. È usata altresì per la pulizia della pelle e la conservazione degli alimenti.

 

 

 

 

"La curcuma stimola la produzione di tre enzimi-aril-idrocarburo-idrossilasi, glutatione-S-transferasi, e UDP-glucuronil-transferasi. Questi sono "coltelli" chimici che abbattono le sostanze potenzialmente nocive nel fegato. La curcuma offre una protezione analoga per le persone che stanno assumendo farmaci come il metotressato e altre forme di chemioterapia, che sono metabolizzati da o attraverso il fegato." James A. Dukes, Ph D., Dr. - Erbe Essenziali

 

 

 

 

Recenti studi scientifici hanno scoperto che la miscelazione con il pepe nero aumenta in modo esponenziale le proprietà curative della curcuma. Nessuna meraviglia che nelle ricette tradizionali dell'Asia meridionale spesso si combinino tali due spezie. Quindi datevi da fare ... macinate un mucchio di pepe nero in quella curcuma!

 

 

 

 

 

 

OMEGA3: Non è un segreto che il consumo degli acidi grassi presenti nel pesce apporti molti benefici salutari. Gli acidi grassi fanno miracoli per il nostro cervello.

 

 

 

 

Gli Omega-3 costituiscono letteralmente il carburante del nostro cervello, contribuendo a mantenere efficienti le sue funzioni principali. Il nostro organo più importante dipende fortemente dallo acido eicosapentaenoico(EPA) e dallo acido docosaesaenoico (DHA), due acidi grassi della famiglia degli Omega-3, che il nostro corpo non può creare autonomamente. L'unico modo per ottenere tali acidi è attraverso la alimentazione.

 

 

 

 

"La maggior parte dei professionisti sanitari ritiene che il DHA sia l'acido grasso più importante per la struttura sana e lo sviluppo del cervello, quindi sarebbe fondamentale che ci sia abbastanza DHA nella dieta durante la gravidanza e nei primi anni di vita di un bambino. Lo EPA d'altro canto è essenziale per un sano funzionamento quotidiano del cervello, il che significa che per tutta la vita hai bisogno di una fornitura costante di EPA".

 

McEnvoy David - Perché l'Olio di Pesce è il Carburante del Cervello

 

 

 

 

Ecco alcuni fatti riguardanti gli Omega-3 che risultano di particolare interesse nel contesto di questi articoli:

 

 

 

 

- Una ricerca della University of Western Australia ha riscontrato che le donne che avevano assunto supplementi di olio di pesce durante l'ultima parte della gravidanza partorivano bambini con una migliore coordinazione mano-a-occhio, migliori doti oratorie ed in generale superiori doti intellettive dei bambini le cui madri invece avevano assunto olio d'oliva.

 

 

 

 

- Uno studio della Aberdeen University guidato dal professor Lawrence Whalley ha riscontrato che l'olio di pesce aiuta il cervello a lavorare più velocemente, aumenta il QI e rallenta il processo di invecchiamento.

 

 

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- I test condotti su studenti dalla Dott. Madeleine Portwood hanno riscontrato che l'olio di pesce migliora il comportamento, la concentrazione e l'apprendimento in aula.

 

 

 

 

- La ricercatrice Natalie Sinn in Australia ha riscontrato che l'olio di pesce sia più efficace del Ritalin per curare la cosiddetta (molto controversa - n.d.t.) Sindrome da Deficit dell'Attenzione.

 

 

 

 

- Hibbeln et al. studiò la dieta in 22 paesi e trovò una associazione significativa tra il basso consumo di pesce e la depressione post-natale.

 

 

 

 

- Il dottor Malcolm Peet ha riscontrato che lo etil-EPA, una forma altamente concentrata di Omega 3, riduce drasticamente la depressione.

 

 

 

 

L'olio di pesce ha un ruolo importante nel liberare il cervello di sostanze indesiderate:

 

 

 

 

"I complessi di acidi grassi EPA e DHA presenti nello olio di pesce rendono i globuli rossi e bianchi più flessibili, migliorando la microcircolazione nel cervello, nel cuore e in altri tessuti. Tutte le funzioni di disintossicazione dipendono dalla somministrazione di ossigeno ottimale per il flusso sanguigno. EPA e DHA proteggono il cervello dalle infezioni virali e sono necessarie per lo sviluppo dell'intelligenza e della vista. L'organello cellulare più vitale per la disintossicazione è il perossisomi. Queste strutture di piccole dimensioni sono anche responsabili del lavoro specifico di ogni cellula.

 

 

 

 

 

 

 

Nella ghiandola pineale la melatonina viene prodotta in perossisomi, in neuroni della dopamina e noradrenalina, ecc. E' qui che il mercurio ed altri metalli tossici attaccano fino a impedire alle cellule di svolgere il loro lavoro. " Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD - Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli.

 

 

 

 

Tutto ciò è un bene, ma quali sono le migliori fonti di olio di pesce? Il consumo di grandi quantità di pesce sarebbe la scelta più logica, ma sapendo che molte specie contengono elevati livelli di mercurio, ciò potrebbe causare ulteriori danni al cervello. Per questo motivo, gli integratori di Omega-3 sono probabilmente il modo migliore per mantenere il corpo ben fornito con EPA e DHA.

 

 

 

 

Quando si seleziona un supplemento Omega-3, è necessario assicurarsi che sia molecolarmente distillato e che contenga alte percentuali sia di DHA che di EPA, ma soprattutto di DHA. La distillazione molecolare è un processo speciale che rimuove tutte le tossine da petrolio (compreso il mercurio), garantendo una adeguata protezione per il consumo umano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CORIANDOLO: Il Coriandolo è una delle spezie più antiche al mondo, addirittura i primi segni della sua esistenza si sono trovati nei resti archeologici risalenti a 7000 anni fa. Appartenente alla famiglia delle Umbrelliferae, il coriandolo è un genere con due specie, tipiche della flora dell'Europa meridionale. Il Coriandrum sativum, introdotto per la coltivazione nel nostro territorio peninsulare, si è poi naturalizzato sicché è reperibile qua e là allo stato selvatico; l'altra specie, il Coriandrum testiculatum, è propria solo della Siria. Il Coriandolo è coltivato per i semi che, una volta ben essiccati, sono impiegati per aromatizzare confetti, pietanze e bevande. Le foglie profumate della pianta hanno ben poche proprieta':la vera ricchezza del coriandolo è nei semi.

 

"Questa erba da cucina è in grado di mobilitare mercurio, cadmio, piombo e alluminio tanto nelle ossa che nel sistema nervoso centrale. È probabilmente l'unico agente efficace nel mobilitare il mercurio immagazzinato nello spazio intracellulare (allegato al mitocondri, tubulina, liposomi ecc) e nel nucleo della cellula (invertendo il danno al DNA di mercurio)." Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD - Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli

 

 

 

 

Essendo la sua azione di rimozione molto efficace, può instaurarsi un processo chiamato re-intossicazione se le tossine rimosse dal coriandolo sono quantitativamente superiori a quanto il corpo è in grado di espellere: le tossine non fuoriuscite possono inondare il tessuto connettivo (ove risiedono i nervi) con un alto effetto di dannosità dei metalli, che erano precedentemente situati in posti nascosti e meno pericolosi.

 

Questo processo di re-intossicazione può essere facilmente evitato conl`assunzione contemporanea di un agente chelante che possa assorbire le tossine nel tratto intestinale: la Zeolite o la Chlorella, un organismo algale (purtroppo molte alghe provengono dal Giappone e dopo il disastro di fukushima sono piene di radiazioni, quindi qualora si voglia usare la chlorella informatevi sulla provenienza). Uno studio recente ha dimostrato nei test su animali un eliminazione di alluminio dallo scheletro superiore a qualsiasi altro agente disintossicante conosciuto.

 

 

 

 

Il coriandolo induce la colecisti a riversare bile - contenente le neurotossine escrete - nello intestino tenue. Il rilascio di bile - fenomeno che avviene naturalmente dopo i pasti - è reso molto più efficace dal coriandolo. Se però non si assume il secondo agente - come la zeolite o la chlorella - la maggior parte delle neurotossine finiscono per essere riassorbite lungo la strada verso l'intestino tenue dalle terminazioni nervose del sistema nervoso enterico.

 

 

 

 

Proprietà

 

 

 

 

in associazione ad un agente chelante Detossificante da metalli tossici e inquinanti chimici (solo in alcune parti del corpo, per questo è necessario assumerlo con la zeolite che svolge un'azione più diffusa su tutto il corpo)

 

Digestivo e benefico per dispepsie, senso di pienezza gastrica, digestione lenta, spasmi gastrici, colon irritabile, diarrea e mal di testa da cattiva digestione

 

Eliminare le forme fermentive intestinali, difficoltà digestive e/o fenomeni diarroici dovuti, per lo più, a manifestazioni somatiche dello stress

 

Carminativo: evita la formazione di gas intestinali

 

Contrasta l'obesità, favorendo un corretto metabolismo dei carboidrati

 

Antiossidante

 

L'olio essenziale ha un effetto antibatterico e funghicida

 

Altre Proprietà: E' composto all'85& da oli volatili che contengono più di 25 principi attivi: : due di questi sono il linalolo e il geranil acetato, potenti antiossidanti che proteggono le cellule e, con ogni probabilita', sono il fattore alla base di molte delle proprieta' terapeutiche del coriandolo.

 

C'è un netto miglioramento dei sintomi addominali imputabili alla sindrome del colon irritabile, consumando giornalmente il coriandolo. Sembra che sia in grado di ritardare il transito del cibo dallo stomaco all'intestino.

 

Dando uno sguardo ai disturbi digestivi, è stata giudicata una spezia sicura ed efficace nel trattamento di perdita dell'appetito, gonfiore di stomaco, disturbi digestivi, flatulenza e disturbi gastrici crampiformi.

 

Tuttavia, c'è dell'altro : l'olio di coriandolo aiuta nei casi di eczema, psoriasi e anche rosacea.

 

Analizzando gli effetti di un estratto a base di coriandolo su animali da laboratorio affetti da diabete di tipo 2, artificialemente indotto, gli esperti hanno riscontrato che riduce i livelli ematici di glucosio e aumenta i livelli di insulina, che è l'ormone che controlla gli zuccheri nel sangue.

 

Riduce il colesterolo LDL e aumenta il colesterolo HDL.

 

Studi di medici riguardanti i lipidi ematici, hanno portato a dichiarare che : " il coriandolo ha tutte le carte in regola per essere utilizzato come rimedio casalingo con effetti curativi e di prevenzione contro il colesterolo alto.

 

E' un sedativo e rilassante muscolare, quindi allevia ansia e induce il buon sonno.

 

I potenti agenti antiossidanti del coriandolo proteggono il fegato e stimolano la naturale capacita' di rigenerarsi : buona notizia per gli alcoolisti e affetti da epatite C.

 

L'olio essenziale di coriandolo potrebbe essere impiegato per combattere e prevenire l'infezione da Candida Albicans.

 

Protegge dai danni causati dall'avvelenamento da piombo.

 

 

 

 

 

 

CHLORELLA: Oltre che per diversi altri effetti benefici, la chlorella è un'alga conosciuta per le sue proprietà disintossicanti da tutti i metalli tossici e le tossine ambientali. Questo la rende perfetta per affiancare il coriandolo in una cura disintossicante.

 

Proprietà

 

 

 

 

Agisce sul sistema metabolico e conseguentemente su , compresi gli alti livelli di glicemici, ma anche su alta pressione, colesterolo e obesità problemi cardiovascolari e diabetici

 

Miglioramenti del sistema vascolare con riduzioni sino al 50 % dell'ipertensione

 

Agisce su vene varicose e sulla cicatrizzazione dei tessuti (pelle, ulcere e emorroidi)

 

Favorisce le funzioni depurative dell'intero organismo, assorbe grandi quantità di tossine nell'intestino, risana la flora batterica ed elimina dal fegato e dai tessuti i residui tossici (insetticidi, concimi chimici e metalli pesanti)

 

Ottima per risolvere i problemi respiratori come sinusite e rinite

 

Aiuta lo sviluppo di "batteri buoni" migliorando la digestione (coliti, ulcere e fibromialgie)

 

Aiuta a normalizzare l'equilibrio acido-alcalino

 

Permette un miglior assorbimento del calcio (menopausa) e riduce gli odori del corpo

 

E' ricca di vitamina K1 e di ferro (indicato specificatamente nelle anemie e nella regolazione del ciclo mestruale)

 

Contrasta il dolore da infiammazioni

 

Energizzante L'alga clorella è un alga monocellulare ricchissima di clorofilla che cresce nei fiumi asiatici e possiede 38 volte più proteine della soia e 55 volte quelle del riso, fornendo 9 amminoacidi essenziali e molteplici vitamine e minerali (vitamina A, tutto il gruppo B ed E).

 

 

 

 

SPIRULINA: La Spirulina è una microalga blu-verde appartenente alla famiglia delle Cianophyceae (Divisione Cyanophyta; divisione di alghe unicellulari il cui colore glauco o bluastro è dovuto alla presenza di due pigmenti, la clorofilla e la ficocianina). Come le piante, la Spirulina vive grazie alla fotosintesi. E' lunga 0,3 mm e prende il nome dalla sua forma a spirale. Quest'alga è ritenuta l'alimento vegetale migliore, poiché ricco di proteine, amminoacidi, vitamine, acidi grassi essenziali, carboidrati di facile assunzione ed antiossidanti.

 

Una delle più antiche forme di vita sulla Terra, la Spirulina ha contribuito a produrre l'ossigeno nella nostra atmosfera miliardi di anni fa in modo che le altre forme di vita potessero apparire. La vera Spirulina è così densa di nutrienti che si può sopravvivere solo con essa e l'acqua. Centinaia di studi hanno confermato la potenza di quest'alga. Ha il 60-70% delle proteine complete, che significa che ha tutti gli 8 amminoacidi essenziali (questo significa che devono essere assunti perché il corpo umano non è in grado di sintetizzarli) e 10 non essenziali che sostengono la buona salute.

 

 

 

 

 

 

La Spirulina Platensis è ricca di vitamine e microelementi; contiene acido Linoleico che regola il metabolismo dei grassi nel corpo, in particolare il metabolismo del colesterolo e dei trigliceridi. Inoltre è ricca di vitamina B 12, in quantità quattro volte superiore a quella presente nel fegato di vitello. Contiene acidi grassi insaturi e clorofilla. Nella medicina cinese è stata una delle prime sostanze usate per curare oltre che per una funzione profilattica. Già gli Aztechi la consideravano un nutrimento base e un elemento della loro forza.

 

La Spirulina è originaria dell'America centrale ed è nota da molti secoli per le sue proprietà. Gli Aztechi già ne conoscevano le caratteristiche e la usavano, estraendola dai laghi della valle di Anahuac, consumandola insieme con tortillas di mais.

 

Numerosi sono i benefici di quest'alga: infatti è un integratore dell'alimentazione, sviluppa un'attività antimicrobica ed antibatterica, grazie ai sulfolipidi che si trovano nella parete cellulare. Inoltre essa migliora il rendimento psico-fisico, rafforza il sistema immunitario ed è indicata nella dieta di vegetariani e di vegani, poiché contiene vitamina B12. Last, but not least, la Spirulina aiuta l'organismo ad eliminare i metalli pesanti.

 

La sua efficacia è data dalla capacità di integrare sostanze vitali che mancano nel corpo umano, inoltre aiuta il metabolismo, incrementa la reattività del sistema immunitario (immuno-modulante), stimola la flora batterica intestinale, aiuta l'eliminazione dei residui del metabolismo, ha un effetto regolante sulla concentrazione degli zuccheri nel sangue, può avere un effetto sui processi infiammatori cronici, può regolare il livello del colesterolo, aumenta la resistenza contro agenti infettivi e fornisce più forza fisica e mentale.

 

Il campo di applicazione della Spirulina come supporto di terapie è destinato a persone che hanno problemi di nutrizione di diverso tipo (obesità, anoressia, con diete non bilanciate), a vegetariani che devono integrare l'apporto di proteine, a sofferenti di diabete Mellito. Inoltre può essere utilizzata nella profilassi dell' arteriosclerosi, malattie ischemiche del cuore, malattie influenzali, malattie da deficit di ferro, perdita di vista, patologie della pelle con pelle secca e screpolata, acne e foruncolosi.

 

Unita alla zeolite clinoptilolite è usata per combattere malattie croniche.

 

Sembra che il prodotto migliore sia quello proveniente dal Cile: il deserto di Atacama, il più arido ed inospitale del mondo, dove è coltivata la Spirulina, è un ecosistema quasi incontaminato, mentre la comunque ottima alga verde-azzurra Klamathnasce e prospera in un lago dell'Oregon (Stati Uniti).

 

La Spirulina Platensis può anche aumentare il senso di sazietà e la ricchezza di proteine consente di ridurre la quantità di cibo assunto. Tra il tempo di assunzione e il pasto devono trascorrere almeno 60 minuti e almeno 30 minuti dall'assunzione di medicinali; questo garantisce un effetto ottimale del suo uso.

 

Si consiglia di bere acqua calda o tiepida dopo l'assunzione. Si può assumere per 40 giorni e dopo una pausa di 20 giorni si può riprendere l'assunzione. Alcune controindicazioni riguardano chi ha problemi di tipo renale a causa della ricchezza di proteine.

 

 

 

CLOROFILLA: La clorofilla è un pigmento che si trova in piante a foglia verde intenso e che è importante per il processo fotosintetico. Questo pigmento, tuttavia, fa qualcosa di più che agevolare la produzione di energia nelle piante. La Chlorella prende il suo nome per l'elevato contenuto di clorofilla. Spinaci, fagiolini verdi, porro, cavolo verde e altri vegetali a foglia molto verde sono una buona fonte di clorofilla.

 

 

 

ACIDO MALICO – L’acido malico, noto anche come acido di mela o acido fruttico, in quanto si ritrova nelle mele, è uno dei più potenti disintossicanti dall’alluminio. Aiuta a ridurre la tossicità di alluminio per il cervello, e per questo motivo potrebbe essere utilizzato per aiutare nei casi di morbo di Alzheimer. L’acido malico ha dimostrato di aumentare l’escrezione fecale e urinaria di alluminio. Può anche ridurre la quantità di alluminio che si trova negli organi e nei tessuti del corpo. L'acido Malico si trova in natura oltre che nella mela anche nel rabarbaro, vino, aceto di mele, fragola e papaia.

 

 

 

 

 

 

 

Ciclo di disintossificazione Ora che abbiamo approfondito l'argomento metalli pesanti e conosciamo le proprietà e le combinazioni degli elementi naturali sappiamo quali alimenti e integratori devono essere aggiunti in modo particolare alla nostra alimentazione. Arriviamo finalmente alla modalità di assunzione, per un'intensa disintossicazione da metalli pesanti tossici e inquinanti chimici consideriamo un ciclo di almeno due mesi con la zeolite/chlorella e coriandolo.

 

SETTIMANA 1

 

COLAZIONE

 

prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella 30 minuti prima di far colazione

 

poco prima di iniziare a mangiare prendere 20 gocce di tintura coriandolo

 

PRANZO

 

prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella 30 minuti prima di pranzo

 

poco prima di iniziare a mangiare prendere 20 gocce di tintura coriandolo

 

CENA

 

prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella 30 minuti prima di cena

 

poco prima di iniziare a mangiare prendere 20 gocce di tintura coriandolo

 

 

 

 

SETTIMANA 2

 

Prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella, 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena

 

Non assumere il coriandolo in questa settimana

 

 

 

 

SETTIMANA 3

 

Come la SETTIMANA 1 con la differenza che si aumenta la dose di coriandolo da 20 a 40 gocce.

 

 

 

 

SETTIMANA 4

 

Prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella, 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena

 

Non assumere il coriandolo in questa settimana

 

SETTIMANA 5

 

Come la SETTIMANA 1 con la differenza che si aumenta la dose di coriandolo da 20 a 40 gocce.

 

SETTIMANA 6

 

Prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella, 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena

 

Non assumere il coriandolo in questa settimana

 

SETTIMANA 7

 

Come la SETTIMANA 1

 

 

 

 

SETTIMANA 8

 

Prendere 1 cucchiaino di zeolite o 40 gocce di tintura di chlorella, 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena

 

Non assumere il coriandolo in questa settimana

 

 

 

 

CONTROINDICAZIONI

 

ALGA CLORELLA: Non sono conosciute controindicazioni per giovani e bambini. Può interferire con i trattamenti fluidificanti del sangue a causa del contenuto di vitamina K1 e ferro.

 

ZEOLITE: Nei numerosi test non sono state riscontrate alcun tipo di controindicazioni.

 

CORIANDOLO: Se usato in dosi eccessive è inebriante e può causare disturbi nervosi e fastidi renali.

 

 

 

 

Uso esterno

 

Frizionare 5 gocce di Tintura Madre di Coriandolo due volte al giorno sulle anche, per un effetto di rimozione dei metalli tossici da tutti gli organi e articolazioni situati sotto il diaframma. Frizionare nella stessa modalità anche i polsi, per ottenere un’identica azione generale sopra il diaframma. Il polso presenta un’alta concentrazione di nervi, oltre ad essere il passaggio dei principali canali linfatici.

 

Possibilità di frizionare da 10 a 15 gocce sulla zona dolente per contrastare localmente il dolore, talvolta con effetto immediato.

 

Mal di testa e altri sintomi in forma acuta, quindi anche dolori articolari, possono essere risolti con effetto rapido ottenendo un “tè al coriandolo” con 10 o 20 gocce in una tazza d`acqua bollente.

 

Avvertenza importante Assumere il coriandolo a distanza di 30 minuti dopo la zeolite/clorella!

 

Consigli Finali: Dormire, Sudare e Stimolare la Mente

 

Dormire per un adeguato numero di ore per notte è un requisito fondamentale per mantenere il corpo e il cervello in buone condizioni. Al contrario, la deprivazione del sonno può pregiudicare le facoltà cognitive, la gestione dello stress, e può indebolire il sitema immunitario.

 

L'esercizio fisico regolare è molto importante per la disintossicazione. Esso consente la evacuazione delle tossine attraverso la pelle, migliorando il metabolismo nel suo complesso.

 

Stimolare il cervello: leggere, meditare e informarsi attivamente su quello che sta realmente accadendo (come sul sito Dioni LOL).

 

 

 

 

 

 

 

Bibliografia http://it.wikipedia.org/wiki/Metallo_pesante

 

http://www.natural-cure-remedy.com/heavy-metal-detox.html

 

http://www.planetinfo.info/salute-e-benessere/depurarsi/10-rimuovere-i-metalli-pesanti.html

 

http://scienzamarcia.blogspot.it/2010/08/societa-ammalata-come-uscirne-come.html

 

http://www.biologonutrizionista.org/inquinamento-da-metalli-pesanti/

 

http://www.ecosalute.it/tinture_madri/coriandolo_tm_-_100_ml_sc_466.htm

 

http://www.tankerenemy.com/2009/07/alga-spirulina-un-rimedio-contro.html

 

http://www.viviconsapevole.it/articoli/i-metalli-tossici.php

 

http://www.slideshare.net/dottoressapispisa/metalli-pesanti-e-radicali-liberi

 

http://www.bewellbuzz.com/wellness-buzz/bentonite-clay/

 

http://www.curcumaindia.com/le-spezie-che-salvano-la-vita-2a-parte/

 

http://www.erboristerie.com/article_info.php/articles_id/196 Fonte: http://dioni.altervista.org/

 

 

http://sciechimicheinformazionecorretta.blogspot.it

 

http://terrarealtime.blogspot.it/2015/04/come-disintossicarsi-dai-metalli-pesanti.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+TerraRealTime+(TERRA+REAL+TIME)

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Per esercitare la professione di naturopata non e' necessario seguire la norma UNI 11491 nata dalla legge 4 del 2013

Riferimento: Riporto interamente il testo inviato ad un utente di wikipedia in merito al lemma “NATUROPATIA” https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Naturopatia nel quale ho voluto precisare con la mia proposta di modifica (alla data attuale non accolta), che in Italia per esercitare la professione del naturopata non è necessario seguire la Norma UNI 11491 ( Legge 4/2013 ) come WIKIPEDIA lascia intendere.

Buona serata a tutti, sono Emanuel Celano, Psicologo e Informatic Organization Manager e vengo a voi per chiarire alcune cose.

Sono stato bannato dal sito wikipedia per un giorno, solo per aver fatto una precisazione importante, ma senza un motivo plausibile.

Non ho infatti offeso nessuno, al contrario, nelle mie proposte di modifica sono stato obiettivo ed imparziale.

Questa esclusione di un giorno (cartellino rosso arrivato per email)  la potrei interpretare come un abuso di potere ?

Potrei pensare che si sia trattato non solo di discriminazione nei confronti di chi non la pensa come i signori che mi hanno bannato ma che siano andati ben oltre ?

Essi hanno “discriminato” persino la legge italiana, interpretandola a favore di UNI prima e fornendo una versione non precisa e mancante dopo, ma in entrambi i casi senza fornire comunque ai  lettori una comunicazione corretta   (antecedente al mio intervento essi hanno scritto che “la Naturopatia in italia rientra nell’ambito della legge 4/2013 e si avvale di una norma Nazionale UNI che ne definisce ambiti e competenze” … frase che insieme ad altre 10 righe è stata poi da loro tolta ! )

Che dire poi del fatto che non è stato possibile parlare con nessuno dei tanti utenti di wikipedia autori delle cancellazioni continue delle mie modifiche ?

Quando inviavo una email agli utenti che mi cancellavano i testi, non ricevevo che moniti sull’attenersi alla policy del sito ma nessuna spiegazione o motivazione reale !

Ho cercato per questo un dialogo ma nessuno ha mai fatto seguito ai mei messaggi con una risposta degna di tale nome.

Invece, l’ultimo messaggio email ricevuto in ordine di tempo, mi intima :

“impara a discutere, non insultare, rispetta le policy e vedrai che tutto andrà bene”.

Devo dedurre quindi che se dico come stanno davvero le cose, se non sto zitto, tutto andrà male ?  E’ forse una minaccia ?

E detta cosi’ come potrei intenderla diversamente, visto che non ho insultato o  offeso nessuno ma che desideravo solo chiarire una situazione che altrimenti poteva essere fraintesa ?

In fatto di rispetto della tanto citata policy, cari utenti ed amministratori di wikipedia, ho invece molto da discutere !

Sono una persona educata. I miei testi, se non saranno alterati ( adesso mi devo aspettare anche questo? ) dicono molto di me.

Cosi’, di quali insulti state parlando ?

Ho solo scritto una email ad un amministratore di wikipedia che mi ha bannato senza motivo, che il suo comportamento era vergognoso e credetemi, non si tratta di un insulto bensì di una constatazione oggettiva :

  • rispetto non è cancellare i testi di una persona che con competenza propone una modifica citando cosa prevede o non prevede una legge.
  • rispetto non è bannare un utente che non può più scrivere nulla in una discussione pubblica e che per quello viene malamente ripreso e cacciato. Impedire la modifica di un lemma ( anche se in modo arbitrario ) è una cosa. Impedire di potersi difendere e replicare in una discussione pubblica è ingiusto e lo ripeto !  Ancora vige la liberta’ di parola se lo si fa con correttezza.
  • rispetto non è rimanere anonimi ma qualificarsi con nome e cognome quando si dialoga con una persona. Sono state cancellate  mie modiche e sono stato bannato da utenti wiki senza che sapessi il loro vero nome, ne’ ruolo.
  • rispetto è saper ascoltare gli altri senza credere di possedere la verità sulla terra. La wikiautority è umana e non divina.
  • rispetto è avere l’umiltà di documentarsi prima di agire con leggerezza e senza conoscenza. Infatti, vista la celerità con cui venivano cancellate le mie modifiche mi sono chiesto come potevano queste persone documentarsi in 1 minuto esatto. Questo punto è davvero importante per chiarire la loro premeditazione ! In un minuto hanno cancellato il mio testo e questo è avvenuto più volte anche con contenuti differenti ! Come è possibile procedere con questa velocità se non si ha già un pregiudizio su quell’argomento o su quella persona ?
  • Rispetto è dialogare e accettare il confronto e non intimidire gli utenti con frasi che lasciano intendere che solo se si fa “la volonta’ di chi comanda“ tutto andrà bene …!!!

Le mie integrazioni non sono state un insulto verso nessuno ! Il mio contributo, al contrario, è stato puntuale e preciso.

La cosiddetta norma uni 11 491 non rappresenta un riconoscimento istituzionale della professione del naturopata, prerogativa esclusiva del Legislatore, ma solo un’opinabile valorizzazione di terzi, circa i requisiti di conoscenza, abilità e competenza per esercitare un’attività ancora non regolamentata con una legge dello stato; in definitiva è solo un documento privato non vincolante, e non una norma di legge vincolante, come si evince sul sito dello stesso Ente UNI: “Secondo il Regolamento UE 1025 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 sulla normazione europea, per “norma” si intende: “una specifica tecnica, adottata da un organismo di normazione riconosciuto, per applicazione ripetuta o continua, alla quale non è obbligatorio conformarsi … “

Si ricordi che un “organismo di normazione riconosciuto” è un ente privato che non può legiferare perché  non è un organo legislativo!

Mi auguro che con questa ulteriore spiegazione, sia fatta chiarezza anche all’utente che ha cancellato il mio testo e che scrive : “dire che una legge non è vincolante è una contraddizione in termini”. Ebbene sì questa legge per la naturopatia rappresenta davvero una contraddizione in termini .

Per comprenderlo bastava leggere qui http://unaleggeperledisciplinebionaturali.it/notizie/norma-uni-11491-sulla-naturopatia-un-vero-riconoscimento-per-il-naturopata-oppure-uno-strumento-commerciale-e-di-profitto/ !

Per concludere ho quindi solo apportato un chiarimento per evitare che le persone pensino che per esercitare la professione di naturopata sia necessario seguire la norma UNI nata dalla legge 4/2013  .

Scrivere come in questo momento alla pagina https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Naturopatia che la naturopatia in italia rientra nell’ambito della legge 4/2013 in merito alle professioni non organizzate e basta, significa dare valore a tale credenza !

Mi appello alla vostra onestà e buon senso e mi auguro vogliate rivedere le vostre posizioni, non tanto per il comportamento che avete avuto nei miei confronti ( so che non mi farete mai delle scuse, anche se sarebbero dovute ), ma per dovere di obiettività e correttezza verso coloro che ancora vi leggono con stima !

Stupitemi, approvando la mia modica e lo farò anche io.

Questa la mia proposta di modifica:

In Italia la naturopatia non fa parte del comparto sanitario, ma rientra nell’ambito della legge 4/2013 in merito alle professioni non ordinistiche, senza che vi sia ancora un riconoscimento istituzionale della professione del naturopata. Le disposizioni della legge numero 04/2013 non sono vincolanti e i criteri che sono stati definiti ai fini della certificazione, chiamate norme UNI, sono anch’essi non vincolanti per esercitare la professione.

A voi la scelta. Dire la verità oppure tacerla.

Luce al cammino,

Emanuel Celano

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
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Questo testo è stato pubblicato oggi 11 aprile 2015 nella pagina delle discussioni : https://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Naturopatia

Proposta di legge per il riconoscimento delle discipline bio-naturali e della figura del naturopata in Italia alla pagina web : http://www.unaleggeperledisciplinebionaturali.it/

La libertà di scelta e di comprensione è personale … ma è importante che si possa liberamente e consapevolmente scegliere …

———

Ha fatto seguito la richiesta da parte di un amministratore di Wikipedia:

” … se in nessuna parte della voce si parla di “norma UNI” , puoi, brevemente, spiegarci perchè occorre disquisirne? Puoi inoltre dirci o meglio citarci una fonte che attesti che le norme di una legge come la 4/2013 non sono vincolanti? grazie”

e questa è stata la mia risposta :

Grazie per la risposta finalmente collaborativa.

Non mi aspettavo, come già scritto, ammissioni per i torti subiti e per questo tralascio ulteriori polemiche e vengo nuovamente al dunque …

Non sono un avvocato ma cercherò di essere ancora più chiaro avvalendomi del materiale che ho trovato in rete.

Una legge è un atto giuridico vero e proprio che si basa su regole comportamentali, attraverso le quali il potere legislativo esercita la sua funzione.

Per norma invece, si intende una proposizione volta a stabilire un determinato comportamento che deve essere adottato da persone appartenenti ad un gruppo, per assicurarne la sopravvivenza e perseguire i fini che lo stesso gruppo ritiene più importanti.

La legge deve essere rispettata in modo obbligatorio, al contrario della norma, ed è imposta dallo Stato.

La legge è la fonte del diritto principale, che deve essere subordinata solo alla costituzione.

Nel lemma NATUROPATIA in oggetto avete scritto che in Italia la Naturopatia rientra nell’ambito della LEGGE (legge 4/2013) senza citare la NORMA (Norma UNI 11491) come è giusto affermare per far comprendere la differenza tra legge e norma !

Se scrivete che rientra nell’ambito della legge 4/2013 e basta date una informazione non solo giuridicamente errata ma anche fuorviante !

Fate credere, se parlate di legge, che debba essere rispettata in modo obbligatorio e non è così !

Al contrario, come potete leggere dal sito di UNI stesso http://www.uni.com/index.php?option=com_content&view=category&id=150&Itemid=546 , e lo ripeto ancora una volta, ad una norma non è obbligatorio conformarsi ! ( vedere paragrafo cos’è una norma )

Una norma tecnica non ha caratteristiche di obbligatorietà. Di solito tende ad autoaffermarsi per l’autorità dell’istituto di normazione che la emana e/o perché particolarmente richiesta/sentita dal mercato stesso.

In sostanza una Norma UNI è un documento tecnico che descrive degli standard per “fare bene qualcosa” ma in sè non ha alcun carattere di obbligatorietà.

Perchè diventi obbligatoria (cioè cogente) occorre una legge che specificamente indichi che tale norma sia di obbligatoria applicazione ed ovviamente che indichi i destinatari della norma ed il relativo campo di applicazione.

Spesso si equivoca sul termine “norma” per lasciar credere che una Norma UNI sia equivalente ad una legge ma non è così! Un documento tecnico dice solo “come fare bene le cose” ( a loro dire perché nel caso della naturopatia non lo è proprio, come ho già scritto nel mio articolo http://unaleggeperledisciplinebionaturali.it/notizie/norma-uni-11491-sulla-naturopatia-un-vero-riconoscimento-per-il-naturopata-oppure-uno-strumento-commerciale-e-di-profitto/ ) ma, per esempio, non può creare nuove qualifiche professionali per attività riservate (che richiedono iscrizioni ad ordini e/o albi professionali) e legislativamente previste ed elencate (in base a specializzazioni aventi valore legale per esempio).

Fatte queste premesse richiedo nuovamente e a ragione che sia accolta la mia modifica :

In Italia la naturopatia non fa parte del comparto sanitario, ma rientra nell’ambito della legge 4/2013 in merito alle professioni non ordinistiche, senza che vi sia ancora un riconoscimento istituzionale della professione del naturopata. Le disposizioni della legge numero 04/2013 non sono vincolanti e i criteri che sono stati definiti ai fini della certificazione, chiamate norme UNI, sono anch’essi non vincolanti per esercitare la professione.

Mi auguro di aver definitivamente chiarito quanto necessario, ed in questo modo citando ogni fonte, oltre ogni insindacabile dubbio.

Confido nella vostra obiettività e correttezza !

Luce al cammino,

Emanuel Celano

 

MATERIALE TRATTO DA QUESTE FONTI :

http://cultura.biografieonline.it/legge-norma-differenze/

http://www.undersea.it/2012/12/differenza-tra-norma-uni-e-legge.html

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Le frequenzze influenzano significatamente il nostro essere

Nel mondo esterno non ci sono suoni, ma solo vibrazioni, che il cervello percepisce come sensazioni sonore coerenti con lo sviluppo fisiologico dell'una o l'altra area cerebrale Che cosa " sente " un bambino prima ancora di nascere? La vita prenatale è fondamentale nell'appredimento, in particolare dopo 10 settimane,

 

e il nascituro ha una predilezione all'apprendimento del suono. Nel mondo intrauterino infatti il liquido amniotico permette di trasmettere assai rapidamene i suoni, così che al 5° mese, l'esercizio di attivazione dei canali sensoriali attivi che correlano sonorità e movimento, è già sufficentemente maturo da permettere di riconoscere e ricercare la voce della madre. La maturazione psichica tramite il suono permette pertanto lo sviluppo dei circuiti cerebrali che si esercitano come pre-immaginazione cosciente nonchè come apprendimento onirico durante il sogno dell' infante. Ci può spiegare - in termini semplicissimi - che cosa succede nel cervello quando ascoltiamo un suono? Da quando la Risonanza Magnetica funzionale (RMf) ci ha permesso di osservare il cervello come sistema interattivo di apprendimento, abbiamo iniziato a comprendere che il cervello è un attivo analizzatore di frequenze udibili e ciò significa che non solo riceve vibrazioni dal mondo esterno, ma che produce attivamente dei suoni per cercare di distinguere similitudini e differenze rispetto a quanto è stato già memorizato dal proprio sistema di apprendimento mnemonico. Una alterazione a tale produzione attiva di suoni induce la membrana auricolare a vibrare in modo anomalo così che sentiamo un tedioso fischio nell' orecchio detto ACUFENE. Pertanto il suono che ascoltiamo è ciò che viene generato interattivamente dalla attività selettiva e risonante tra cervello e vibrazioni esterne. Tale interazione avviene nel quadro delle sincronizzazioni possibili con le frequenze udibili tra 20 e 20.00 Hz( Cicli/sec). Quindi il cervello va cercando attivamente le vibrazioni e le trasforma in sensazioni sonore tramite un processo di riconoscimento mnemonico. Nel mondo esterno infatti non ci sono suoni ma solo vibrazioni che il cervello significa come sensazioni sonore. Infatti possiamo notare che come il bambino va cercando le sonorità della voce della mamma, l'uomo più in generale cerca di significare, tra tutte le sonorita dell' ambiente, quelle della voce umana, così che ad es. preferisce alla musica strumentale il canto di un cantante. Ci sono suoni piacevoli e suoni spiacevoli, irritanti. Così come c' è buona musica, dotata di armonia, e musica martellante. Quali sono le conseguenze degli uni e delle altre? Come conseguenza della ricerca attiva di sonorità fisiologicamente piacevoli, pertanto, ci sono alcuni elementi musicali che incrementano le abilità cognitive ed altri che tendono ad inibirle. Infatti il suono viene significato sia dall' emisfero sinistro che da quello destro e rispettivamente i due emisferi cerebrali preferiscono naturalmente quelle sinergie che hanno sonorità ritmiche ed armoniche coerenti con il proprio sviluppo fisiologico. Alcuni ricercatori nel 1993 hanno messo in evidenza il così detto “effetto Mozart”, capace con l'ascolto delle Musiche del Compositore Austriaco di influenzare l'organismo modificando lo stato emotivo, fisico e mentale in modo da rafforzare i processi creativi dell'emisfero destro. Certamente saper ascoltare buona musica influisce sul modo in cui percepiamo lo spazio-tempo e ciò conduce ragionevolmente a favorire le capacità di apprendimento. Le alte sonorità martellanti delle moderne discoteche, al limite dell'udibilita e prive di sinergie tra ritmi ed armonie, tendono inesorabilmente a favorire lo sballo della mente dei giovani che purtroppo inconsciamente ne subiscono la innaturale pressione.

 

http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/influenza-del-suono-vibrazioni.php

http://terrarealtime.blogspot.it/2015/04/le-frequenzze-influenzano.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+TerraRealTime+(TERRA+REAL+TIME)

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FUMO : ecco come ho smesso di Fumare per tornare a Respirare !

Ho smesso di fumare, perché mi piaceva da morire.

 

Non voglio annoiarti con i problemi che le sigarette causano. Non ti parlerò di cancro ai polmoni, non ti parlerò dei soldi che risparmio, o di tutto quello che ho riscoperto smettendo di fumare. Non ti parlerò del fatto che ho iniziato a respirare o che mi sento una persona nuova. Almeno non subito.

 

Voglio parlarti di come e perché ho smesso di fumare: l’ho fatto dopo troppi tentativi, e l’ho fatto, come ti ho detto in principio, perché le sigarette mi piacciono da morire.

 

Se mi stai leggendo vuol dire che anche tu ci hai pensato, che anche tu hai detto basta con le bionde. Non mollare, siamo solo all’inizio del nostro viaggio.

Le terapie più in voga

 

Fumare è un business enorme per le multinazionali del tabacco, e smettere è un business altrettanto enorme per cliniche e centri che ti promettono miracoli in poche sedute.

 

Anche io, disperato per il mio amore per le sigarette, ho girato, mi sono fidato di dottori e sedicenti tali. Ho pagato cliniche, centri, terapie di gruppo e da solo. Mi sono sottoposto a ipnosi, agopuntura, ho usato cerotti e gomme da masticare. Mi sono chiuso in stanze piene di persone con il mio stesso problema e ho visitato psicologi e psichiatri.

 

Alla fine però era sempre lei a vincere, la sigaretta. Resistevo qualche ora, poi tornavo a fumare, perché, come ti ho detto, le sigarette mi piacciono davvero da morire.

 

I cerotti

 

La prima volta che ho provato a smettere ho fatto come tutti: sono andato in farmacia e ho comprato una scatola di cerotti contro il fumo.

 

Me ne sono attaccato uno sul braccio, poi un altro il giorno dopo, poi un altro ancora.

 

- Come funzionano

 

Gli scienziati dicono che non riusciamo a smettere con le sigarette perché la nicotina ci intrappola in una forte dipendenza. La loro soluzione? Appiccicarsi al braccio un cerotto che rilascia nel tempo un quantitativo adeguato di nicotina, che ci faccia passare la voglia di accenderci una sigaretta.

 

- Funzionano i cerotti antifumo?

 

Per molte persone si, per me non hanno funzionato. Il mio problema, e purtroppo probabilmente anche il tuo, non è legato alla nicotina, o almeno non principalmente alla nicotina. Mi piace da morire fumare, e non c’è cerotto alla nicotina in grado di donarmi il piacere di inspirare e sbuffare fumo dalla mia bocca.

 

Per me? Bocciati. Se ci hai provato anche tu e non hanno funzionato, non preoccuparti: è successo anche a me, e questo non vuol dire che tu non possa smettere. Se ci sono riuscito io, puoi farlo anche tu.

 

L’agopuntura come “rimedio mistico”

 

L’agopuntura è una tecnica millenaria del lontano oriente, che agendo su quelli che la medicina tradizionale asiatica ritiene i nostri centri di energia, prova a ripristinare una situazione di equilibro tra le forze che attraversano il nostro corpo.

 

Per molti è una tecnica miracolosa, ed è per questo che è stata utilizzata anche per aiutarci a smettere di fumare.

 

- Come funziona l’agopuntura?

 

Stando a quello che mi hanno raccontato gli specialisti, l’agopuntura aiuta il corpo a rilasciare endorfine, delle sostanze che ci fanno sentire felici. Potremmo poi usare quel “bonus di felicità” per combattere la nostra voglia di fumare, liberandoci una volta per tutta dalla bionde.

 

Le cose però non stanno esattamente come ci raccontano gli specialisti, sempre pronti a giurare che con una agopuntura saremo finalmente pronti a buttare il nostro pacchetto di bionde nel cestino. Non ci sono infatti prove scientifiche che attestino il funzionamento dell’agopuntura nella nostra lotta quotidiana contro il fumo.

 

- L’agopuntura aiuta davvero?

 

No, o almeno, non nel mio caso. Anche qui potresti aver sentito molti dei tuoi amici felici di aver provato l’agopuntura. In molti riescono a smettere dopo poche (e costosissime) sedute, altri invece continuano imperterriti, come me, a fumare nonostante il ricorso a questa antichissima arte.

 

Se anche tu hai provato a smettere con l’agopuntura e non ci sei riuscito, non preoccuparti. Io ce l’ho fatta anche senza agopuntura, e puoi farcela anche tu. Tornerai a respirare aria pulita nei polmoni, te lo prometto.

 

 

L’ipnosi

 

“A me gli occhi. Solo quando lo dico io!”

 

No, non sto parlando dei trucchi da strapazzo che vediamo in tv, ma di sedute di ipnosi vere e proprie, che possono aiutarti, almeno così dicono i dottori, a mollare la schiavitù del fumo.

 

In poche sedute, qualcuno dice addirittura una sola, puoi abbandonare le sigarette e tornare a vivere come 20 anni fa, quando i tuoi polmoni erano candidi e avevi la stessa resistenza di un maratoneta.

 

- Perché l’ipnosi non mi ha aiutato…

 

Ero andato dal dottore pieno di speranze, sicuro che finalmente avrei potuto smettere di fumare, dopo aver già fallito con cerotti e agopuntura. <<Questa volta funzionerà>> – mi ero promesso.

 

Un’altra promessa infranta, un altro pacchetto fumato con ingordigia, e poi un altro, e poi un altro, e poi un altro ancora. Tanti soldi in meno nel portafogli, perché queste sedute di ipnosi costano, e anche parecchio.

 

Gli audiolibri

 

Ultimo tentativo per dire basta al fumo? Gli audiolibri. Sono letture registrate che puoi ascoltare dallo stereo di casa, dal tuo lettore mp3 o anche dal tuo smar tph one. Utilizzano tecniche avanzate di persuasione (qualcosa che spero di aver imparato anche io, ma ne parleremo più tardi), e in molti casi funzionano, anche se la componente personale, qui come negli altri casi, è assolutamente fondamentale.

 

Ne esistono di diversi in commercio, ognuno con i suoi proclami di successo, con i suoi numeri eclatanti, con il loro “99% di pazienti curati”. Costano molto meno dell’agopuntura e delle sedute di ipnosi, e anche dei cerotti.

 

Quindi mi sono detto, ormai un po’ rassegnato, <<perché no?>>.

 

- Anche gli audiolibri, con me, non hanno funzionato

 

Ne ho provato uno, poi un altro, poi un altro ancora. Nel frattempo continuavo a fumare, perché i libri mi dicevano che quando il momento giusto sarebbe arrivato, sarei riuscito a smettere improvvisamente, senza riduzioni graduali.

 

Non ha funzionato e mi sono stancato degli audiolibri prima che delle sigarette, che ho continuato a fumare per mesi dopo l’acquisto del mio primo audiolibro. Anche in questo caso (ma è la mia esperienza personale, non dimenticarlo), tanti soldi buttati.

 

Sei libero di provarci, sicuro. Ma nel caso in cui dovessi fallire, non gettare la spugna. Continua a leggere, perché ci stiamo avvicinando, insieme, al traguardo.

 

Perché è difficile smettere…

 

Astinenza da NicotinaSi, è difficile, e se qualcuno ti dice il contrario sta probabilmente provando a venderti l’ennesimo (e inutile) sistema miracoloso per smettere di fumare.

 

È difficilissimo, forse una delle cose più difficili che ho mai fatto in vita mia, ma alla fine ho vinto anche questa battaglia, e puoi farcela anche tu.

 

Gli ostacoli che abbiamo davanti sono arcinoti, ma questo non vuol dire che potremo affrontarli senza il necessario impegno.

 

L’astinenza da nicotina

 

Le sigarette non sono solo una abitudine, sono innanzitutto una dipendenza di tipo chimico. Non ti sembrerà di essere un tossicodipendente, perché il tuo vizio è più socialmente accettabile di quello di chi utilizza sostanze illegali.

 

Ma che dire di quando rimani senza sigarette? Cosa faresti per procurarti il tuo pacchetto? Hai mai guidato per chilometri per trovare un tabacchino aperto o un distributore? Hai il tesserino sanitario sempre nel portafogli, perché potrebbe capitarti in qualunque momento di aver bisogno di un distributore?

 

Se hai risposto <si> a queste domande, avrai ormai capito che quella che stai vivendo è una vera e propria dipendenza, come quella di chi gira di notte alla ricerca di una dose.

 

È colpa della nicotina, uno dei tanti agenti chimici contenuti nel tabacco e nelle sigarette.

 

- Perché la nicotina crea dipendenza?

 

La nicotina viene inalata insieme al fumo, e raggiunge piuttosto rapidamente i nostri centri nervosi, aiutando il rilascio di dopamina. Assomiglia alla parola doping?

 

Esatto, perché stiamo parlando della sostanza della felicità a comando: quando il nostro cervello viene stimolato a produrla, ci sentiamo immediatamente felici, ed è questo uno dei tanti motivi che hanno continuato a farmi fumare e che continuano a farti fumare.

 

Fumare per essere felici all’infinito? Non proprio, dato che come ogni droga la nicotina crea assuefazione. Questo vuol dire che avremo bisogno di quantità sempre più elevate di nicotina per riprovare quella felicità della prima sigaretta.

 

Liberarsi dalla nicotina non è facile, anche se non è sicuramente il problema più grande per chi si trova a combattere con le sigarette. I primi sintomi di astinenza dura si presentano dopo 8 ore dall’ultima assunzione, e dovrebbero però sparire entro 3-5 giorni. Niente di sconvolgente, e sicuramente qualcosa che possiamo affrontare senza troppi patemi d’animo.

 

- La nicotina crea crisi di astinenza

 

Avete mai notato che i vostri amici, parenti o colleghi che stanno provando a smettere col fumo sono piuttosto nervosi? Ecco, uno dei sintomi tipici della dipendenza da nicotina. La sigaretta ci ha chiuso in una prigione dalla quale è difficile scappare, perchè una volta che ci saremo spinti fuori ci sentiremo tristi, avviliti, nervosi e pronti a litigare anche per una sciocchezza.

 

Si, la nicotina causa crisi di astinenza, che non sono però particolarmente forti, almeno se paragonate a quelle ben più difficili da superare che sono create dalle sostanze stupefacenti.

 

Questo però non vuol dire che la dipendenza da nicotina non possa giocare a nostro sfavore: per molte persone è difficilissimo superare anche questa blanda dipendenza, e nonostante sforzi intensissimi tornano a fumare quelle bionde che avevano deciso di abbandonare una volta per tutte.

 

- Come aiutarsi a superare le crisi di astinenza

 

Ci possiamo aiutare a superare le crisi d’astinenza. I trucchi sono molteplici, e non bisogna per forza di cose ricorrere ai prodotti venduti in farmacia, anche se forse sono i più efficaci.

 

Cerotti e gomme

 

Si tratta di cerotti e gomme che vengono venduti liberamente in farmacia e che possono essere acquistati per pochi euro. I cerotti si applicano nella parte superiore del corpo, e rilasciano gradualmente nicotina e altre sostanze che ci aiutano a tenere sotto controllo la dipendenza.

 

Le gomme funzionano più o meno allo stesso modo, aggiungendo però aromi che dovrebbero renderci, almeno dicono loro, il fumo odioso.

 

- I Metodi Naturali

 

Liquirizia

 

Un metodo tanto vecchio quanto, almeno nel mio caso, inutile. Ho provato a succhiare i bastoncini di liquirizia che si vendono in farmacia o anche dal tabaccaio.

 

Per carità, non fraintendermi, la liquirizia mi piace, ed è anche piacevole consumarla in quella forma. Niente però che assomigli anche solo lontanamente alle buonissime sigarette che allietavano il mio dopo caffè. Si, buonissime.

 

Ti ricordi? A me fumare piace da morire.

 

Caramelle e dolci

 

Chi smette di fumare ingrassa? Spesso si, perché all’automatismo della sigaretta si sostituisce l’automatismo di dolcetti, snack e cioccolata. Questo si traduce nel passaggio da una dipendenza a un’altra.

 

Si caro amico mio, lo zucchero non è poi tanto diverso dalla nicotina: ti intrappolerà in una dipendenza senza fine e finirà, proprio come le sigarette, per ucciderti sul lungo periodo.

 

Trovare la motivazione valida

 

Bisogno di sigarettaDopo averle provate tutte, ma proprio tutte (hai letto? Agopuntura, ipnosi, cerotti, pastiglie…) ho capito che quello che mi mancava, e che probabilmente manca anche a te è la forza di volontà. A chiacchiere si spaccano le montagne e si deviano i fiumi, mentre poi nella realtà non si riesce neanche a mollare qualcosa che, ce lo dicono gli studi, ci uccidera di una morte lenta e orribile.

 

Non preoccuparti, non sei un debole, o meglio, non sei più debole di me che ho vissuto schiavo delle sigarette per quasi 30 anni e che ho cercato per quasi 10 di abbandonarle. Io alla fine ce l’ho fatta e ce la puoi fare anche tu, a patto che sia davvero intenzionato a mollare qualcosa che ti piace per pensare di tornare a respirare, vivere meglio e di farlo anche per qualche anno in più.

 

Forza di volontà ho detto, perché dopo aver finalmente chiesto a me stesso cosa mi mancava per smettere finalmente di fumare, sono riuscito a darmi la risposta da solo, senza l’aiuto di nessun dottore, di nessun mago, di nessun esperto di filosofia orientale e senza l’aiuto di nessun farmacista.

 

La risposta era dentro di me, ed era quella giusta. Io non volevo smettere di fumare: amavo (e amo ancora) le sigarette, mi piaceva (e mi piace) fumare, e non sarei riuscito ad immaginare una vita senza sigarette.

 

Si, la sigaretta è stata la mia amica più fedele sin dai tempi delle scuole medie. Era lì a confortarmi, a passo di pacchetto, senza giudicarmi e pronta a darmi quel sollievo che nessun altro, in tanti indeterminati momenti della mia vita, avrebbe potuto darmi.

 

Avevamo fatto tanta strada insieme, e mi sembrava un po’ ingrato lasciarla da sola, sullo scaffale del tabacchino, dopo che mi aveva aiutato per tanti anni.

 

E oltre alla gratitudine c’era il bisogno a tenermi legato a lei:

◾sentivo di averne ancora bisogno;

◾sentivo di non potermi più godere un pasto senza concluderlo con caffè, ammazzacaffè e sigaretta;

◾sentivo di non poter tenere lo stress sotto controllo senza l’aiuto della bionda della mia vita;

◾sentivo di non poter più godermi un libro al parco senza intramezzarlo con una gustosissima boccata di fumo;

◾sentivo di non poter andare avanti senza quella che era stata la mia migliore amica, se non la mia amante, per 30 anni della mia vita.

 

Erano questi i motivi che mi impedivano di costruire la forza di volontà necessaria per abbandonare una volta per tutte le sigarette.

 

E c’erano anche altri motivi, o meglio, c’era la mancanza di motivi per smettere col fumo che aveva fatto vacillare i miei buoni propositi. Non avevo buoni motivi per smettere, o meglio, non erano ancora maturati dentro di me. No, non si parla solo di cancro e di sport, si tratta di quello che io voglio, e tu vuoi, dalla vita.

 

E tra quello che vuoi e te stesso c’è proprio lei, la sigaretta, un’amante di quelle che ti lasciano senza niente: senza soldi, senza salute, e senza altri affetti.

 

Fermati a pensare per 10 minuti: prendi un foglio bianco e scrivi come potrebbe cambiare la tua vita una volta che nelle tue tasche non ci sarà più quel rassicurante pacchetto da 20 di sigarette.

 

Raggiungere questi obiettivi è più importante della tua sigaretta?

 

Se sì, continua a leggere, altrimenti prenditi una pausa, e pensa di nuovo se vuoi davvero smettere di fumare, o se stai di nuovo sprecando il tuo tempo cercando di raggiungere qualcosa che non vuoi.

 

Fumare ti cambia la vita

 

Al mondo esistono due categorie di persone: i fumatori e i non fumatori. Ti sembrerà un po’ estremo, ma è proprio così. La tua abitudine ti rende molto diverso da chi non fuma.

 

Soldi

 

Fumi un pacchetto al giorno? Fanno 1.500€ l’anno. Sono soldi sufficienti per una bella vacanza con la tua famiglia, per quello splendido computer che hai visto e non potevi permetterti, o per pagare la retta annuale dei tuoi figli all’università.

 

Potrei continuare all’infinito, ma la verità è che fumare costa molto. E sono soldi che andiamo a sottrarre ad altre cose: se sei sempre in bolletta, prova a quantificare quanto lasci quotidianamente al tabacchaio, e vedrai che magicamente i soldi per le bollette e per qualche svago torneranno nel tuo portafogli.

 

Potresti essere ricco, è vero, ma butteresti mai, il giorno di Natale, 1500€ nel WC? E allora perché li butti, giorno per giorno, dal tabaccaio, comprando qualcosa che non ti serve, che ti impedisce di vivere come vuoi e che ti sta rubando, boccata dopo boccata, la salute?

 

Correre fuori dal ristorante per fumare

 

Non sei un drogato? Ripensaci. Sei così intossicato di nicotina che tra una portata e l’altra corri fuori dal ristorante, incurante del mal tempo e non fregandotene di lasciare i tuoi commensali al tavolo. I tuoi amici che non fumano continuano a godersi la cena senza doversi mettere il cappotto e senza tornare dentro il ristorante puzzando come un posacenere.

 

Perché lo fai? Se smetterai di fumare potrai tornare a vivere come una persona normale, stando seduto e rilassandoti per tutto il tempo che passerai in pizzeria o al ristorante, senza che tu sia costretto a uscire fuori, al freddo o al caldo, per la dose di nicotina senza la quale non potresti vivere.

 

Fare attività fisica senza tossire

 

Da quanto tempo non corri per più di 5 minuti? Dopo quanti metri cominci a tossire come se ti avessero tirato un fumogeno sotto ai piedi? Da quanto tempo rinunci anche ad una partitella tra amici, sapendo che il tuo fiato corto ti farà fare brutta figura, e che non ti permetterà di correre come vuoi?

 

Non crede che ci voglia molto a tornare in condizioni “normali”. Dopo poche settimane i tuoi polmoni cominceranno a purificarsi, restituendoti la libertà di andare dove vuoi, respirando a pieni polmoni, anche di corsa.

 

Al cinema senza alzarsi

 

Le persone che non fumano vanno al cinema senza ansia. Tu invece durante l’intervallo corri fuori, cerchi ansiosamente accendino e sigaretta, fumi mentre gli altri vanno a riempire il popcorn e le bevande.

 

E non te la gusti neanche quella sigaretta: fumi di corsa, nella speranza di non perderti neanche un minuto di film, è vero? Questo è perché, come me qualche anno fa, sei un tossicodipendente, e la sigaretta sta governando la tua vita.

 

I benefici che riceverai

 

Mozzicone di sigarettaSmettere di fumare ti cambia la vita. È incredibile vedere quante cose potrai fare o tornare a fare una volta che avrai deciso di dire basta alle sigarette.

 

Per prima cosa dovresti metterti in testa che non sei un mozzicone di sigaretta! Si, proprio come quello quì di fianco nell’immagine.

 

I benefici sono tanti, ma per ora ti elencherò soltanto quelli che mi hanno colpito, nel loro piccolo, da vicino.

 

Sentire i sapori veri

 

Gli chef, gli esperti di vino e chi si occupa di cucina in generale non fuma, proprio come i cantanti. Lo sai perché?

 

Perché il fumo uccide i recettori del gusto e rende impossibile assaporare cibi delicati e di qualità. Più fumi, più tutto si livellerà verso il basso, e anche il costosissimo piatto di alta cucina che hai ordinato al ristorante finirà per avere lo stesso sapore di un pasto pronto da microonde.

 

Fumare è un piacere? Anche assaporare cibo e vino di qualità lo è, e con ogni boccata di fumo anestetizzi la tua lingua, che sarà ormai già incapace di distinguere i sapori che un cibo prelibato ha da offire.

 

Smettere di tossire…

 

Non ti illudo su questo: le prime settimane dopo il mio divorzio dalle bionde è stato terribile. Continuavo a tossire come un forsennato, e pensavo che il mio problema respiratorio non derivasse dalle sigarette, dato che avevo smesso ormai da un po’.

 

La verità è che le sigarette ci intossicano così tanto che i nostri polmoni hanno bisogno di mesi per tornare al loro stato normale. E per farlo continueranno a sputare fuori catarro, che ti accompagnerà ancora per qualche mese dopo la tanto attesa separazione. Dopo qualche mese però tornerai come nuovo, e smetterai di tossire.

 

Non rischierai più di puzzare…

 

Puzzi. E puzzavo anche io. La buona notizia è che si tratta di un problema superabile. Basta smettere con le bionde. Nè il tuo alito nè i tuoi vestiti puzzeranno più come una vecchia sala da biliardo, e potrai lasciare il tuo cappotto in casa senza paura di appestare il tuo salotto.

 

Ti accorgerai – dopo aver smesso – di che terribile odore ti causa questa abitudine, e ne sarai disgustato (e te ne vergognerai anche un po’).

 

Libidine e sesso

 

Le cose non vanno più granché a letto? Sembri aver perso interesse nell’intimità con il tuo compagno o la tua compagna?

 

La colpa potrebbe essere proprio delle sigarette, che hanno, tra i milioni di effetti collaterali, proprio quello di inibire il desiderio sessuale.

 

Qui la decisione è delle più semplici: ti piace di più darti da fare a letto, o fumare in un angolino del balcone. Tua moglie/tuo marito, o le sigarette?

 

Voglio smettere di fumare in poco tempo

 

Orologio - SvegliaAnch’io volevo smettere in poco tempo, un po’ come tutti. Si può fare. In effetti ci si può dare un taglio in un secondo, basta buttare le sigarette e promettersi di non comprarne più.

 

Non lasciare però che la fretta ti ostacoli nel raggiungere il tuo obiettivo. Io ho smesso gradualmente, proprio perché ero un tipo particolare, uno di quelli davvero innamorati delle sigarette, e lasciare da un giorno all’altro la donna che si ama non è facile, come ben saprai.

 

Ridurre funziona

 

Non è vero che ridurre non funziona, e io ne sono la prova vivente. Sono passato da un pacchetto a 18 sigarette al giorno, poi 14, poi 10, poi mi sono accorto che stavo facendo qualcosa di estremamente stupido, e sono passato a zero.

 

Se non riesci a darci un taglio di colpo, prova così, eliminando una sigaretta al giorno. Si tratterà di un passaggio graduale, che non ti comporterà troppo sacrifici, se non per le ultime 10 sigarette.

 

Non crede però che ridurre le sigarette sia più facile che smettere da zero. C’è bisogno di tanta forza di volontà, e di essere capaci di rispettare in modo sincero i limiti che ci siamo imposti. Nei fatti, almeno nella mia esperienza, ho avuto bisogno di più forza di volontà di quella di cui avrei avuto bisogno per lasciare tutto insieme.

 

La chiave è sempre quella, ma ne parleremo dopo.

 

La sigaretta elettronica come alternativa?

 

Dipendenza dalla Sigaretta elettronicaNon sono un grande fan della sigaretta elettronica, che pure ho provato nel mio lungo percorso per liberarmi dal tabacco. Non è buona quanto una sigaretta, non toglie la voglia di fumare e altro non è che un’altra schiavitù, una schiavitù che sposta il problema invece di risolverlo.

 

Inoltre le norme sempre più restrittive sull’utilizzo della sigaretta elettronica rendono poco pratico il suo utilizzo, e forse l’unico problema che andremo a risolvere è quello economico, dato che – almeno ai prezzi correnti – l’e-fumo costa molto meno del tassatissimo tabacco.

 

Vuoi provare lo stesso?

 

Fallo pure, ma sappi che non si tratta di un metodo che ha risolto il problema con il fumo di tante persone. I più fortunati sono passati ad una nuova dipendenza (questa volta psicologica più che fisica), e i meno fortunati, dopo un investimento di un centinaio di euro, sono tornati inesorabilmente alle sigarette.

 

La forza di volontà: è quello che ti manca!

 

Forza di volontà per Smettere di FumarePer la donna amata si fanno follie, e le stai facendo anche adesso per il tuo vero grande amore (che non è la tua compagna/o), ma il pacchetto di sigarette che avrai vicino al computer mentre leggi le mie memorie da ex-fumatore.

 

Sei intossicato e innamorato, ma della persona e della cosa sbagliata. La sigaretta non ti restituisce amore, non ti offre momenti di incredibile felicità, non ti darà un figlio. Al massimo sarà vicino a te fino all’ultimo dei tuoi giorni, ma non per vegliarti e curarti, ma per infliggerti gli ultimi colpi, la parola “fine” su una vita che ha condizionato e manipolato.

 

La sigaretta ti manipola

 

La sigaretta non ti ama, e non sta insieme a te in modo disinteressato. Vuole tutto da te: il tuo tempo libero, la tua salute, la tua giovinezza e i tuoi soldi. Ti ha inculcato nel cervello di essere fondamentale per te, e in virtù di questo sei disposto a fare follie pur di averla sempre affianco.

 

Ti tiene lontana dagli amici, dalle passioni, dalla famiglia e da quello che è veramente importante. Se fosse un tuo partner, continueresti a starci insieme?

 

La sigaretta ti ruba la vita

 

Non parlo – come fanno i medici – solo dei danni causati dal fumo.

 

Parlo di tutti i 5 minuti (100 al giorno se fumi un pacchetto, quanto una partita di calcio + recupero). Moltiplicalo per tutti i giorni in cui hai fumato, e avrai davanti tutto il tempo che hai sprecato a fumare. Ore e ore, giorni e giorni spesi con la tua bionda, invece che a fare quello che ti avrebbe reso felice.

 

La sigaretta ti uccide. E lo fa in modo subdolo…

 

Immagina che ci siano due killer, uno che ti uccide con un colpo di pistola e l’altro che invece avvelena l’acqua che bevi ogni giorno, impiegando 30 o 40 anni per ucciderti. Quale dei due ti sembra, nella sua brutalità, più umano?

 

Ecco, il giorno in cui mi sono accorto che la sigaretta non era mia amica, ma la mia più crudele e peggior nemica, sono riuscito a far maturare dentro di me la forza di volontà necessaria per abbandonarla.

 

Non ti sta aiutando, non ti sta togliendo l’ansia, non ti sta facendo ragionare: ti sta avvelenando, piano piano però, perché ha bisogno che tu versi i tuoi 5€ quotidiani all’oscuro padrone che l’ha creata.

 

Smettere col fumo senza ingrassare

 

Smettere di fumare senza ingrassareTutti hanno puntato al girovita, quando gli hai detto che volevi smettere di fumare, vero?

 

Si, purtroppo molti tra quelli che smettono di fumare, o provano a smettere, mettono su qualche chilo. Si tratta di una cosa normale, dato che almeno per i primi tempi proveremo a metterci in bocca qualcosa che sostituisca la sigaretta, qualcosa che ci tenga la bocca occupata.

 

Caramelle, dolci, pasticche allo zucchero, praticamente di tutto. E dove va a finire tutto quello zucchero?

 

Proprio sui fianchi. Ma non preoccuparti troppo: anche io ho preso qualche chilo dopo che ho smesso di fumare, ma sono anche tornato a fare tanto sport, grazie al fatto che i miei polmoni erano finalmente liberi di aiutarmi durante le mie piccole imprese.

 

A 3 anni di distanza posso dire che i chili sono spariti, e che, alla fine, non sono ingrassato.

 

La schiavitù esiste ancora

 

Prigione fatta di sigarettaAvrai sicuramente letto a scuola della fine della schiavitù, una delle più grandi piaghe della storia dell’uomo, che almeno secondo gli storici sarebbe finalmente giunta a termine. Sarà finita se analizzata secondo i canoni degli storici, ma la verità è che l’uomo moderno, l’individuo, vive spesso in una condizione che ricorda da vicino quella degli schiavi.

 

Ogni giorno si alza, e senza volerlo corre dal tabacchino per la sua dose. Spende il frutto del suo lavoro per mantenersi un vizio che ormai non gli da più piacere, esce da ristorante e cinema perché non sa dire di no al vero padrone della sua vita, ha smesso di fare sport da tempo perché i suoi polmoni, ormai intossicati, non sono più in grado di aiutarlo.

 

Non ti senti in trappola? Hai mai pensato alla libertà a cui hai rinunciato il giorno in cui hai cominciato a fumare? Sogni mai di essere libero, come un uomo moderno, e non schiavo come gli uomini del passato?

 

Vivi nell’era più libera della storia dell’uomo e non ne stai approfittando.

 

Devi rompere le CATENE!

 

La tua fortuna è che non ci sono catene fisiche a tenerti incollato al tuo padrone, ma solo una catena psicologica, che puoi rompere quando vuoi. Non guardati i polsi, non è lì che hai le tue manette.

 

Le tue manette ce le hai in tasca, e hanno la forma di un accendino e di un pacchetto di sigarette.

 

Le chiavi delle manette? Sono nella tua testa, e hanno la forma della voglia di riappropriarti della tua vita.

 

Polmoni di un fumatoreI danni causati dal fumo

Prima o poi dovevo parlarne, perché ho visto troppe persone morire a causa del fumo, persone che come me, avevano problemi a smettere, e che sono morti proprio perché, come me, amavano le sigarette da morire.

 

Non è una metafora macabra, è la verità.

 

Il tuo amore per le sigarette ti ucciderà, e anche nel caso in cui tu fossi uno dei pochi fortunati a scampare da un cancro, gli altri problemi di salute inevitabili causati dal fumo non ti permetteranno di vivere a pieno la tua vita.

 

In pratica… non hai scampo!

 

Le sigarette sono la prima causa di morte nel mondo sviluppato

 

Credi che HIV, droge illegali, alcol, incidenti stradali e incendi siano causa di molte morti?

 

Anche mettendoli tutti insieme non riusciremmo a raggiungere l’impressionante numero di morti causate dall’uso di tabacco.

 

- Cancro ai polmoni

 

Secondo le più recenti statistiche 9 cancri ai polmoni su 10 sono causati dal fumo. E se credi che non sia poi così comune, sappi che per le donne è più frequente essere vittime di un cancro ai polmoni a causa del fumo, che di un cancro al seno.

 

- Polmonite letale

 

Il fumo causa l’ostruzione delle vie polmonari, e può causare la morte anche senza che scateni un cancro. Le morti per enfisema sono all’80% causa dell’utilizzo di sigarette e tabacco in generale.

 

- Coronarie

 

Il fumo ha un pessimo effetto anche sulle coronarie, e aumenta il rischio di contrarre patologie ad esse legate tra le 2 e le 4 volte.

 

- Infarto

 

Le sigarette sono responsabili per un aumento degli infarti sulla popolazione sia maschile che femminile del 400%. In altre parole, se continui a fumare, avrai 4 volte le possibilità di avere un infarto rispetto ad un non fumatore.

 

- Problemi cardiocircolatori

 

Ogni persona che fuma più di cinque sigarette al giorno riporta, nei check-up medici, problemi al sistema cardiocircolatorio e alle coronarie. Il fumo inoltre danneggia vene e capillari, e li rende più spessi, causando danni al cuore.

 

- Bronchite

 

Il fumo causa asma e bronchiti croniche. Si tratta di patologie che sono piuttosto rare tra i non fumatori, e che sono invece purtroppo molto frequenti tra gli amanti delle bionde.

 

- Danni agli organi interni

 

I test parlano chiaro, chi fuma gode di salute peggiore per un gran numero di organi: cervice, uretra, vescica, colon e retto, esofago, reni, laringe, fegato, faringe, pancreas, stomaco, trachea, bronchi e polmoni.

 

Non è troppo tardi: smetti e ritorna SANO/A!

 

Rompere le sigarettePotresti pensare che dopo aver fumato per tanti, troppi anni, non ci sia più niente da fare. Ormai hai danneggiato il tuo corpo, e smettere non servirà a nulla.

 

Sbagliato. Perché in pochi minuti avrai già dei netti miglioramenti rispetto a quando eri fumatore, e nel giro di pochi mesi sarai una persona nuova o quasi. Non ci credi?

 

Leggi il listato che ti propongo. Non mi sto inventando niente, sono dati scientificamente provati:

◾In 20 minuti il tuo battito cardiaco tornerà su ritmi normali. La nicotina è un eccitante, e terminerà il suo effetto in pochissimo tempo.

◾Dopo 12 ore il livello di monossido di carbonio nel tuo corpo tornerà su valori normali. Viva l’ossigeno!

◾Dopo 1 giorno il monossido di carbonio sarà completamente eliminato dal tuo corpo. Sono passate solo 24 ore e sei già una persona più sana.

◾Dopo 2 giorni tornerai a sentire il sapore vero di quello che mangi. Con i soldi delle sigarette vai al ristorante e apprezza tutto quello che ti eri perso.

◾Dopo 3 giorni tornerai a respirare quasi normalmente. I bronchi si rilasseranno e non avrai più il fiato corto.

◾Dopo 1 settimana la depressione da sigaretta sarà sparita. Ti sentirai pieno di energia e pronto a fare cose che da fumatore non avresti neanche immaginato.

◾Dopo 3 mesi sarai tornato al tuo peso normale, ammesso che tu, smettendo di fumare, sia ingrassato.

◾Dopo 6 mesi sparirà la tosse del tutto e il tuo respiro sarà uguale a chi non ha mai fumato.

◾Dopo 5 anni il rischio di cancro all’esofago sarà dimezzato.

◾Dopo 10 anni sarà dimezzato anche il rischio di cancro ai polmoni.

 

Come puoi vedere sei ancora in tempo per smettere e per guadagnarci, e non parlo solo di soldi. Già in 3 mesi sarai una persona completamente nuova, non più schiava delle sigarette e pronta per una nuova vita.

 

Smetti adesso, ma solo se lo vuoi veramente

 

Rifiutare le sigaretteSiamo arrivati alla fine della mia storia, e non posso che ripeterti i consigli che avrei voluto sentire anch’io, mentre cercavo di dire basta alle sigarette.

 

La chiave di tutto non sono le terapie per smettere, non è l’agopuntura, non sono i cerotti, non sono le gomme da masticare, non è la liquirizia e non è l’ipnosi.

 

La chiave di tutto è la forza di volontà, la voglia di smettere una volta per tutte con le sigarette.

 

Chiediti se vuoi smettere, e se la risposta è negativa, prova a rileggere questo articolo da capo, cercando le motivazioni che una persona normale riterrebbe desiderabili.

 

Pensa a tutto quello che riconquistarai una volta che ti sarai liberato dalla schiavitù della bionda, agli affetti, ai soldi, al tempo libero, al tuo respiro ed alla salute, tutte cose che il pacchetto che hai adesso sul tavolo ti sta rubando poco a poco, chiudendoti in una trappola di cattivo odore, che annebbia non solo i tuoi polmoni, ma anche il tuo poter ragionare con serenità e razionalità.

 

Puoi smettere, perché l’ho fatto anch’io, ed ero proprio come te. Un fumatore stufo ma incapace di liberarsi, un navigatore senza bussola che provava a viaggiare per riconquistare la libertà. Come direbbe Allen Carr: – “È facile smettere di fumare se sai come farlo!”

 

Ora sta a te la scelta: vuoi smettere di fumare o ti piace veramente cosi tanto da MORIRE?

FONTE :

http://viverealmeglio.it/come-smettere-fumare-anche-se-ti-piace-morire

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