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Categoria: "Notizie scottanti"

Celiaci, ovvero .. geneticamente mortificati

Recentemente, dai risultati emersi in alcuni studi, sembrerebbe che l’allergia al grano non dipenda dal grano stesso ma dal modo in cui esso viene coltivato. Non sembra una coincidenza, infatti, che uno dei maggiori pesticidi utilizzati nelle coltivazioni di questo importante cereale sia proprio il Roundup, erbicida prodotto dal colosso Monsanto, un prodotto da anni sotto accusa in quanto ricco di glifosato.Il Roundup non solo uccide tutte le "erbacce", ma si fissa sul terreno in cui viene utilizzato rendendolo sterile. Intanto i livelli di contaminazione di glifosato sono in continuo aumento. Le erbe infestanti sono diventate più resistenti agli erbicidi, rendendo necessario un loro utilizzo più massiccio, con conseguente accumulo di sostanze tossiche nelle piante; inoltre gli agricoltori si sono resi conto che spruzzando Roundup sulle coltivazioni di grano aumenta la produzione. Il risultato è che questo erbicida viene utilizzato molto più frequentemente e liberamente e gli Americani consumano tracce della sostanza chimica ogni volta che mangiano prodotti a base di grano.Nel 2013, uno studio pubblicato su Interdisciplinary Toxicology ha evidenziato una relazione diretta tra l’aumento della presenza di glifosato nel grano e l’aumento della celiachia, con un andamento quasi identico. In Italia un pacco di pasta su tre è prodotto con grano straniero E' prodotto con grano straniero un pacco di pasta su tre, così come il 50 per cento del pane in vendita in Italia, ma i consumatori non lo possono sapere perché non è obbligatorio indicare la provenienza in etichetta

 

Negli anni ’70 il grano “Cappelli” venne irradiato in laboratorio con i raggi gamma per renderlo più produttivo e precoce. Ma a quale prezzo? Da allora i casi di intolleranza al glutine (contenuto nel frumento e in altri cereali) sono cresciuti in maniera esponenziale, arrivando all’incidenza di una persona malata ogni 100/150 (negli anni ’60 il rapporto era di uno ogni 1000/2000).

C’era una volta, in Puglia, un grano duro di nome “Cappelli”. Fino agli anni ’60 questo alimento era alla base della dieta della popolazione pugliese, ma questo povero grano, unica varietà coltivata nel Mezzogiorno d’Italia, apprezzato per la qualità, era, purtroppo per lui e per noi, poco produttivo. Così, un bel giorno del 1974, il Professore Gian Tommaso Scarascia Mugnozza, (attuale presidente dell’Accademia delle Scienze) con un gruppo di ricercatori del CNEN (Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare) indusse una mutazione genetica nel grano duro denominato “Cappelli”, esponendolo ai raggi gamma di un reattore nucleare per ottenere una mutazione genetica e, in seguito, incrociandolo con una varietà americana. Dopo la mutazione, il povero grano era diventato “nano”, mostrando differenze, in positivo, in caratteri come la produttività e la precocità nella crescita.

Questo nuovo tipo di grano mutato geneticamente, non OGM, ma irradiato, fu battezzato “Creso” e, con esso oggi si prepara ogni tipo di pane, pasta, dolci, pizze, alcuni salumi, capsule per farmaci, ecc. (con questa farina si prepara circa il 90% della pasta venduta in Italia). Quello che pochi sanno è che, il grano Creso, è responsabile dell'enorme aumento della celiachia, per l'alterazione del pH digestivo e la perdita di flora batterica autoctona, che determinano anomale reazioni anche per l'aumento di glutine che quel tipo di grano mutato geneticamente ha apportato all'alimentazione umana.
(Fonte: www.laleva.org/it)

 

 

Recentemente, dai risultati emersi in alcuni studi, sembrerebbe che l’allergia al grano non dipenda dal grano stesso ma dal modo in cui esso viene coltivato. Non sembra una coincidenza, infatti, che uno dei maggiori pesticidi utilizzati nelle coltivazioni di questo importante cereale sia proprio il Roundup, erbicida prodotto dal colosso Monsanto, un prodotto da anni sotto accusa in quanto ricco di glifosato.

Il Roundup non solo uccide tutte le "erbacce", ma si fissa sul terreno in cui viene utilizzato rendendolo sterile. Intanto i livelli di contaminazione di glifosato sono in continuo aumento. Le erbe
infestanti sono diventate più resistenti agli erbicidi, rendendo necessario un loro utilizzo più massiccio, con conseguente accumulo di sostanze tossiche nelle piante; inoltre gli agricoltori si sono resi conto che spruzzando Roundup sulle coltivazioni di grano aumenta la
produzione. Il risultato è che questo erbicida viene utilizzato molto più frequentemente e liberamente e gli Americani consumano tracce della sostanza chimica ogni volta che mangiano prodotti a base di grano.

Nel 2013, uno studio pubblicato su Interdisciplinary Toxicology ha evidenziato una relazione diretta tra l’aumento della presenza di glifosato nel grano e l’aumento della celiachia, con un andamento quasi identico.

 

Sempre attraverso tale studio si è evidenziato come l’effetto più dannoso sia proprio a carico dell’apparato digerente: il glifosato va a colpire i batteri “buoni” del nostro organismo, ovvero
quelli utili per la produzione di amminoacidi essenziali per la digestione.

Il glifosato, insomma, è molto più tossico di quanto si pensasse originariamente e se, da una parte, le sperimentazioni del colosso biotech continuano indisturbate (per esempio a Molokai sta
sperimentando nuove qualità di grano in grado di resistere maggiormente ai pesticidi), dall’altra fortunatamente, alcuni Paesi stanno intervenendo per porre freno alla potente multinazionale:
l’Olanda ha detto ’No alla Monsanto’. Il parlamento olandese, infatti, ha recentemente deciso di vietare la vendita di erbicidi a base di glifosato ai privati, a partire dal 2015.
(Fonte: paolodarpini.blogspot.it)

 

 

Febbraio 2016: Quattro navi cariche di grano sono arrivate nel porto di Bari nel giro di 7 giorni. Troppe per Coldiretti Puglia che lancia l'allarme:

"Dipendenti dall'estero. Manca la tracciabilità".

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In Italia un pacco di pasta su tre è prodotto con grano straniero


E' prodotto con grano straniero un pacco di pasta su tre, così come il 50 per cento del pane in vendita in Italia, ma i consumatori non lo possono sapere perché non è obbligatorio indicare la provenienza in etichetta. E' quanto emerge da un'analisi della Coldiretti presentata in occasione della mobilitazione al porto di Bari con gli agricoltori all'arrembaggio delle navi che scaricano mais, soia e grano provenienti dall'estero per difendere il made in Italy alimentare.

I prezzi del grano duro in Italia nel 2016, rimarca la Coldiretti, sono crollati in un anno del 31 per cento, con valori al di sotto dei costi di produzione che mettono a rischio il futuro del granaio Italia, prodotto da 300 mila aziende agricole e un territorio di 2 milioni di ettari. L'Italia nel 2015, stima la Coldiretti, ha importato 4,8 milioni di tonnellate di frumento tenero, che coprono circa la metà del fabbisogno per la produzione di pane e biscotti, mentre sono 2,3 milioni le tonnellate di grano duro che arrivano dall'estero e che rappresentano il 40 per cento del fabbisogno per la pasta. Secondo la Coldiretti è il risultato di scelte poco lungimiranti fatte nel tempo da chi ha preferito fare acquisti speculativi sui mercati esteri di grano da 'spacciare' come pasta o pane made in Italy, per la mancanza dell'obbligo di indicare in etichetta la vera origine del grano impiegato.

(Fonte: bari.repubblica.it)

 


Il trasporto di materie prime alimentari, quali il grano, ammassato nelle stive delle navi per intere settimane, può causare contaminazione da micotossine che non solo deteriorano i cereali, ma possono risultare estremamente nocive per l’organismo;
La pratica di importazione di questo cereale risulta comune anche a quasi tutte le aziende che producono pasta di semola di grano duro in Italia e che si riforniscono dal mercato estero per acquistare il grano, al solo fine di abbattere i costi;


Un’inchiesta giornalistica, pubblicata in prima pagina sul quotidiano La Repubblica del 1o novembre 2011, rileva come un quarto del pane venduto nei supermercati proviene dalla Romania e nell’articolo si lascia intendere, tra l’altro, che lo sfilatino rumeno « precotto, surgelato, riscaldato e mangiato » risulta di scarsa qualità;
teoricamente tutti gli alimenti prodotti e/o importati e/o commercializzati in Europa (compreso il pane rumeno) dovrebbero sottostare ai medesimi requisiti di sicurezza stabiliti nel regolamento (CE) n. 178/02, « general food law ».

Secondo il regolamento tutte le imprese della filiera devono avere i registri relativi alla rintracciabilità dei prodotti alimentari. Nell’articolo però si avanzano anche sospetti sulla bontà della materia prima e riferendosi al pane rumeno, venduto nei supermercati, si denunciano i pericoli derivanti dall’assenza di tracciabilità del cereale utilizzato, in quanto il pane confezionato che viene dall’estero non è soggetto all’obbligo di riportare sull’etichetta la reale provenienza del prodotto; appare chiaro che questo iter porta alla vendita di un pane che costa la metà di quello italiano in quanto una filiera estera, nello specifico, la filiera rumena si basa su un abbattimento dei costi di produzione e manodopera che l’Italia non può e non potrà permettersi;

 

Ne consegue che due prodotti simbolo del made in Italy, come il pane e la pasta, in realtà di italiano hanno poco o niente, tutto a causa della speculazione economica e della massimizzazione dei profitti a danno della salute; la stessa Coldiretti in un comunicato del mese di ottobre 2011 denunciava le distorsioni del mercato e della filiera del pane, ma anche della pasta e di molti altri prodotti, indicando che quasi la metà del grano impegnato per produrre la farina proviene dall’Est Europa ma anche dall’Asia, e proponeva, come alternativa, di promuovere la filiera corta e il grano di qualità che ha come obiettivo quello di sviluppare il grano tenero e ridurre gli sprechi e i rincari legati ai numerosi passaggi nel processo di trasformazione, potenziando così la sostenibilità produttiva

 

 

(fonte: www.ansa.it)

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Ciascuno di noi pianifica la sua vita prima di nascere?

La teoria secondo cui ciascuno di noi pianificherebbe la propria vita prima di nascere è sempre più diffusa. Non è certo un concetto facile da accettare, ma con una ricerca approfondita, è possibile andare oltre l’idea della reincarnazione.

 

Quest’ultima è una convinzione ormai consolidata per molti: ciascuno di noi avrebbe diverse vite passate, ma non sa che cosa queste abbiano comportato. Andando per gradi, cerchiamo, partendo da questa idea, di arrivare a spiegare la teoria della pianificazione della nostra vita prima della reincarnazione.

IL CICLO DELLA REINCARNAZIONE E IL PIANO PRIMA DI NASCERE

 

Molte persone ritengono che la reincarnazione non possa esistere, perché non ricordano il loro passato. Invece, ce ne ricordiamo: non abbiamo i dettagli, ma spesso riceviamo dei suggerimenti importanti su chi siamo. La musica che ci piace, le persone che ci attraggono, il nostro cibo preferito, gli abiti che indossiamo, alcuni periodi storici con cui ci identifichiamo.

Queste sono tutti indizi di chi siamo e dove siamo stati prima e che la nostra attuale incarnazione, o vita presente, è l’insieme di tutto ciò che eravamo prima...

 

 

Quando si studia il ciclo che va dalla vita alla morte, fino alla rinascita, si incontrano più o meno ovunque le stesse informazioni e teorie.

Tutto inizia con la pianificazione prima di nascere. Si stabilisce questo piano insieme all’assemblea dei saggi, che si incontrano ai nostri spiriti guida. Viene discussa la vita davanti a noi e ci viene data la scelta tra due vite differenti in cui incarnarsi di nuovo. Si sceglie ogni piccolo particolare, compresi i genitori. Una volta che si decide quale tra le due esperienze si sceglierà di vivere, si pianificano anche tutte le cose che si sperimenteranno. Ma non si tratta solo di quello; abbiamo diversi obiettivi e sfide da superare.

Alcuni desiderano imparare la pazienza, oppure a superare la gelosia. Quando il piano di vita viene costituito, le nostre guide ci aiutano anche a creare il cosiddetto diagramma di flusso, ovvero un piano che ha incorporato in sé il libero arbitrio. Se è vero che esiste un piano, il libero arbitrio ci offre la possibilità di creare la realtà che scegliamo di vivere. Detto ciò, ci sono cose che siamo qui per sperimentare ed è probabile che su quelle si abbia ben poco controllo. Le nostre guide sono anche quelle che creano le sincronicità nella nostra vita che innescano le situazioni in grado di guidarci sulla via migliore per ottenere i nostri obiettivi. Una volta che il piano è stabilito, nasciamo e ci dimentichiamo di tutto.

PERCHE’ DIMENTICHIAMO TUTTO?

 

Qualcuno sostiene che chiudiamo gli occhi sul passato al fine di riaprirli ad una nuova esistenza e che sia più facile evolversi dimenticando ciò che è stato. Anche perché, come ci potrebbero essere delle prove, se si conoscono già le risposte? Dimenticare è parte integrante del ciclo ed è l’unico modo per conoscere noi stessi e vivere la vita attuale al massimo. E’ anche vero, però, che stiamo vivendo nell’epoca del ricordo e molti di noi capiscono chi sono e cosa sono venuti a fare sulla Terra in questa vita.

 

 

LE VITE PASSATE HANNO RILIEVO IN QUESTA VITA?

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Talvolta, la guarigione deve avvenire dalle cose capitate nelle vite precedenti. A parte questo, però, voler sapere cosa è successo nelle vite passate non sempre può essere una buona idea, se è fatto solo per curiosità. Esiste un muro tra la consapevolezza della vita presente e i ricordi immagazzinati di quelle precedenti.

Questo avviene per una buona ragione, poiché la varietà e la forza di quei ricordi è così grande, così complessa e a volte anche difficile da accettare. E’ come se da un lato ci fosse la vita attuale e dall’altro tutte quelle passate. Se all’improvviso questo muro di protezione viene sfondato, non è detto che la persona sia pronta e abbastanza forte da sopportare tutte quelle scoperte. Alcune di queste potrebbero essere davvero sconvolgenti e lo stato emotivo potrebbe non essere abbastanza resistente da comprendere, gestire e metabolizzare.
Conoscere le vite passate può creare un grande caos emotivo, in una persona debole, mentre per altri può essere molto affascinante conoscere tutti i ruoli che giochiamo qui sulla Terra e può essere più facile conoscerli senza dare giudizi.

NOI GIOCHIAMO DEI RUOLI

 

Ogni volta che ci incarniamo, lo facciamo per giocare un ruolo. Questo ruolo viene scelto con l’aiuto delle nostre guide, prima di nascere. A turno, giochiamo tutti ruoli diversi. In una vita si può scegliere di essere assassinati, in un’altra di essere noi gli assassini. L’elenco dei ruoli è vasto e complesso. Questo consolida l’idea che non esiste buono o cattivo. Il negativo è solo un’illusione. Negativo e positivo sono entrambi parte del tutto. Perciò, anche il negativo è catalizzatore evolutivo. Veniamo al mondo per molti motivi, ma il principale è quello di portare avanti la crescita della nostra anima. La crescita nell’altra dimensione, altrimenti, sarebbe molto lenta.

Una volta che comprendiamo il gioco di ruoli, diventa impossibile odiare le altre persone o temere qualcosa su questo pianeta. Viviamo in un mondo di dualità, perciò il negativo è necessario, contribuisce alla creazione. Se non ci fossero cattivi, l’evoluzione non sarebbe possibile. In ognuno di questi “cattivi” (oppressori, tossicodipendenti, ecc.) c’è un’anima bella che sta vivendo un’esperienza umana e tutto è stato programmato ai fini della crescita.

 

 

PERCHE’ LA TEORIA DELLA PIANIFICAZIONE E’ IMPORTANTE?

 

Stiamo vivendo in un’epoca molto interessante, dove ciò che è stato a lungo nascosto, sta tornando in superficie.

 

Questa teoria può rappresentare una nuova prospettiva su una teoria antica.

Ci sono molte storie legate alle origini della specie umana e sulla ragione della nostra presenza su questo pianeta, ma questa è incredibilmente risonante, darebbe un senso al tutto e fornirebbe finalmente delle risposte sul senso della nostra esistenza.

 

Fonte: www.visionealchemica.com

 

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LA QUALITA' DEI SOGNI È QUESTIONE CHIMICA, STUDIO ITALIANO SVELA MECCANISMO

La qualità dei sogni è una questione di chimica.

E' la scoperta fatta dai ricercatori del dipartimento di Psicologia dell'Università Sapienza di Roma, del dipartimento di Neurologia clinica e comportamentale dell’Irccs Santa Lucia di Roma e dell’Università dell’Aquila.

Lo studio, pubblicato su 'Human Brain Mapping', ha individuato un meccanismo neurochimico che determina il ricordo.

I ricercatori hanno scoperto le ragioni per le quali gli uomini sognano in maniera diversa: alcuni non ricordano affatto i loro sogni, mentre altri ne conservano un ricordo molto dettagliato, quasi 'filmico'.

Allo stesso modo, tra coloro che ricordano con regolarità i sogni, alcuni riportano narrazioni di estrema incongruenza e bizzarria o con una forte componente emotiva, altri invece forniscono descrizioni assai povere di eventi e scene.

Grazie a una strategia innovativa che sfrutta l’elevata risoluzioni delle tecniche di neuroimmagine, i ricercatori hanno potuto misurare il comportamento 'microstrutturale' di alcune aree del cervello, dimostrando che esiste una diretta implicazione del neurotrasmettitore dopamina negli aspetti salienti dell’esperienza onirica.

In particolare l’attenzione degli studiosi si è focalizzata sulle strutture cruciali del sistema dopaminergico di rinforzo e gratificazione cerebrale: la sostanza grigia della corteccia prefrontale mediale e l’amigdala. Per lo studio, il gruppo di ricerca coordinato da Luigi De Gennaro per la Sapienza e da Gianfranco Spalletta per il Santa Lucia, ha scelto come modello di riferimento la malattia di Parkinson che è caratterizzata da una evidente carenza di dopamina.

In questo modo i ricercatori hanno potuto scoprire che pazienti colpiti, il comportamento di specifiche strutture del sistema di gratificazione cerebrale e, soprattutto, il dosaggio dei farmaci dopaminergici assunti, influiscono diversamente sugli aspetti qualitativi dei loro sogni. Le implicazioni di tale scoperta possono aprire prospettive completamente innovative per l’approccio neuroscientifico allo studio del sogno.

L’esame delle alterazioni dei sogni in pazienti affetti da malattia di Parkinson mette direttamente in relazione il bilancio di dopamina nella corteccia prefrontale mediale e nell’amigdala con la vivezza dei sogni ricordati.

Tutto questo apre prospettive completamente innovative.

"Potremmo dire – conclude De Gennaro - di avere inaugurato una nuova stagione dello studio della neurochimica del ricordo dei sogni”.

 

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Mente, cervello e controllo del pensiero: a che punto siamo?

Mente, cervello e controllo del pensiero: a che punto siamo?

 

Mente e cervello sono la nuova frontiera della scienza. La telepatia, la telecinesi, il brainet, esoscheletri neuro-comandati che decuplicano la forza negli operai, farmaci per dimenticare.

 

Videogiochi, fantascienza oppure realtà? Da dove partono queste ambizioni? Chi finanzia la ricerca? A che punto siamo?

 

Ecco qualcosa che dovreste sapere.

 

Il progetto BRAIN (cervello)

 

Il progetto BRAIN (Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies) vuole comprendere tutte le dinamiche del funzionamento del cervello attraverso varie tecniche, tra cui l’uso della sperimentazione animale sui primati.

 

L’iniziativa è partita nel 2013 dall’amministrazione Obama, grazie all’eugenista John Holdren, direttore del White House Office of Science and Technology Policy. Brain, che è consequenziale alla mappatura completa del genoma umano terminata nel 2003, è un progetto sia pubblico che privato:

è finanziato infatti sia dal co-fondatore di Microsoft Paul Gardner Allen, con 100 milioni di dollari, sia dal governo americano, con 300 milioni di dollari l’anno.

 

L’opinione pubblica è favorevole, perche ha la speranza (e solo questo gli hanno fatto credere) di future cure per i disordini mentali come la schizofrenia, la depressione, l’Alzheimer, la tetraplegia, il Parkinson e così via..

 

 

 

John Holdren è però anche uno dei co-autori del testo Ecoscience: Population, Resources, Environment, dove viene discusso il possibile ruolo di una vasta gamma di mezzi per affrontare la sovrappopolazione. Tra queste,la sterilizzazione forzata, l’aborto obbligatorio, contraccettivi nella fornitura di cibo e acqua, licenze riproduttive… Holdren prevede una società in cui a tutte le ragazze, non appena raggiunta la pubertà, il governo impianti una capsula per la sterilizzazione a lungo termine. Tale capsula potrebbe poi essere temporaneamente rimossa, dopo avere ottenuto il permesso ufficiale per avere una gravidanza. In alternativa, Holdren vuole una società che sterilizzi tutte le donne che hanno già avuto due figli. !!!!!

Questo approccio non è dissimile da quello che viene discusso dalla comunità scientifica e negli ambienti governativi nel Regno Unito (vedi: “Come in UK vogliono cambiare i nostri figli“).

 

Lo Human Brain Project (Progetto Cervello Umano)

 

L’Unione Europea non è da meno: oltre al progetto NERRI di governo della mente (leggere: “Piani UE e Big Pharma per il governo del pensiero“) nel 2013 ha stanziato, attraverso la Commissione Europea, un miliardo di euro in dieci anni per un unico faraonico progetto, lo HBP (Human Brain Project), con le stesse finalità del progetto BRAIN, coinvolgendo 113 partner tra università e imprese. Il sito ufficiale tuttavia mette testualmente in guardia dall’utilizzo dei risultati di questi studi per “implementare nuovi sistemi di sorveglianza di massa e nuovi armamenti”. Lo Human Brain Project punta a realizzare entro il 2023 un simulatore del cervello umano (solo i neuroni in media sono più di 100 miliardi, come le stelle di un’intera galassia) ed è stato istituito dalla Commissione Barroso II, in particolare dal commissario Máire Geoghegan-Quinn, che l’anno precedente si è fatta notare in consessi elitari come il Forum Ambrosetti, insieme a Yasuchika Hasegawa (Presidente e CEO della giapponese Takeda Pharmaceutical Co.), Peter Sutherland (Presidente della BP e Presidente di Goldman Sachs International) e così via.

 

 

Ma soprattutto, eccola in una foto, sorridente, sotto allo sguardo rassicurante del presidente Obama, insieme a John Holdren, l’uomo del progetto BRAIN. La prova più evidente che i due progetti, il BRAIN e l’HBP, nascono sotto a un’unica direzione trasversale.

 

PERO’, nel 2014, ben ottocento neuro-scienziati europei, di cui una trentina italiani, hanno firmato una lettera aperta indirizzata alla Comunità Europea, contestando il progetto HBP, criticandone gli obiettivi, la trasparenza generale e chiedendo una riallocazione dei fondi, gestiti da tre soli soggetti.

 

Il presente del “futuro della mente”. A che punto siamo?

Con la EEG, l’elettroencefalografia, la telepatia è già all’ordine del giorno. Nel libro “Il futuro della mente: l’avventura della scienza per capire, migliorare e potenziare il nostro cervello ” (clicca qui per leggere il libro), il fisico teorico Micho Kakusostiene che gli scienziati abbiano già sviluppato un vero e proprio dizionario dei pensieri mentali. L’IBM nel rapporto “Next 5 in 5 forecast” promette che presto saremo in grado di comunicare con i nostri computer esclusivamente attraverso il pensiero: basta con i mouse, con le tastiere o con i comandi vocali.

 

A Berkeley, Jack Galland è già riuscito a interfacciare computer e cervello per ricostruire in un video a bassa risoluzione ciò che “la mente” sta osservando. E siccome la corteccia visiva si attiva anche quando semplicemente immaginiamo qualcosa, in futuro prossima potrebbe essere possibile vedere quello che qualcuno sta pensando.

Video: Barkeley - Jack Galland - Vision Reconstruction

 

Nello Utah era il 2011 quando, utilizzando l’ECoG – l’elettrocorticogramma-, un computer riusciva a indovinare le parole pensate dai volontari che si sottoponevano all’esperimento, su una rosa di dieci nomi, con un’accuratezza che oscillava tra il 76 e il 90%.

 

Scrivere con il pensiero è già possibile: ci sono esempi di tetraplegici che navigano sul web. E queste nuove possibilità potrebbero forse presto dare luogo a nuove tecniche di interrogatorio sia per la polizia che per i magistrati.

La NeuroSky, situata manco a dirlo nella Silicon Valley, è già leader del settore dell’elaborazione di onde cerebrali e la sua software house conta già oltre duemila programmatori. In collaborazione con ARM, leader nel campo dei semiconduttori, ha creato una soluzione di monitoraggio cardiovascolare e neurologico per pazienti con problemi cronici che consente ai medici l’accesso tramite smartphone alle informazioni vitali.

Video: NeuroSky - Una ragazza controlla un robot con la mente

 

Il Brainet

 

Miguel Nicolesis, protagonista nella scena internazionale nel campo degli studi neurologici, è convinto del fatto che fra poco utilizzeremo replicanti controllati dalla mente, dei veri e propri avatar come nell’omonimo film, per affrontare le sfide come la colonizzazione dello spazio. È suo uno studio recente nel quale tre scimmie, collegate “mentalmente”, dovevano comandare un cursore da spostare con il pensiero verso un obiettivo. A ogni primate era assegnato un asse specifico nelle tre dimensioni. Questo tipo di connessione multipla, tra più “dispositivi cerebrali”, secondo Nicolesis rappresenta il primo passo verso BRAINET, un sistema grazie al quale le persone viaggeranno su internet con la mente e condivideranno i pensieri.

Eccolo descrivere le sue idee in uno speech su Ted.

 

Nel 2014, in Brasile, Nicolesis fece battere il calcio d’inizio a un ragazzo paraplegico. Il ragazzo ottenne dal suo esoscheletro una “reale sensazione” del contatto col terreno. In un altro suo esperimento, una scimmia è riuscita a muovere un braccio robotico a distanza chilometri. I suoi primati riuscirono anche a distinguere le superfici lisce da quelle ruvide (attraverso quella che si chiama interfaccia aptica). Intanto il ventenneEaston LaChappelle ha già rivoluzionato la robotica, inventando le prime protesi neurobioniche con licenza Creative Common a 500 dollari.

 

 

Foto: Easton LaChappelle e il suo braccio robotico Open Source

 

Ispirandosi alle ricerche e ai risultati di questo tenore, i fratelli Wachowski, ideatori di Matrix, nel loro nuovo serial Tv Sense8 descrivono un mondo dove i protagonisti collaborano attraverso una sorta di destino che li lega nei pensieri, ma anche attraverso ogni sorta di sensazione, da quella visiva a quella tattile e, naturalmente, emotiva.

 

Il potenziamente neurocognitivo

 

I savant sono persone nate con particolari abilità mentali, intensificate a discapito di altre.

L’esempio più famoso al mondo è sicuramente Kim Peek, che Dustin Hoffman portò sul grande schermo nel film Rain Man. Peek era in grado di leggere ogni libro due pagine alla volta, usando un occhio per la pagina sinistra e l’altro occhio per la destra, per poi recitarne a memoria il testo. Si dice che contasse più di 10.000 libri nella sua biblioteca mentale. Per contro, non riusciva ad allacciarsi le scarpe. Grazie alla TMS, la stimolazione magnetica transcranica, gli scienziati sono in grado di riprodurre parte di questo singolare processo, inibendo aree selezionate del cervello. Diviene così ipotizzabile, in futuro, avere memorie fotografiche o abilità matematiche sorprendenti, in sintonia con lo sviluppo di nuove scienze come la genetica e la bioinformatica. Inoltre, anche per il potenziamento neurocognitivo, come ricordato all’inizio, l’Europa ha il suo progetto (si chiama Nerri).

 

Riuscire a dimenticare

 

Farmaci come il midazolam, che causano un’amnesia anterograda, possono rendere più difficile il formarsi dei ricordi consci, ma lasciare intatti quelli inconsci. Andrew Davidson, anestesista presso l’Ospedale dei Bambini Royal Victoria, in Australia, li chiama “ricordi che ci riguardano, anche se non possiamo coscientemente richiamarli”, un po’ come una bella sbronza dunque. Il Midazolam è usato non a caso anche come farmaco di induzione dell’ipnosi.

 

È stato già dimostrato che, usando una tecnica che si chiama optogenetica, è possibile riattivare i ricordi sopiti di topi modificati geneticamente, eccitando una proteina sensibile con un fascio di luce. Anche l’amnesia retrograda, cioè la perdita di memoria per eventi precedenti alla causa che la induce, è oggetto di studi. Joe Tsien, del Medical College of Georgia, ha annunciato di aver cancellato un ricordo di un topo usando una proteina chiamata CaMKII. E ha già dieci anni la scoperta di André Fenton, professore di scienze neurali alla New York University, riguardate l’enzima PKM-Zeta, che prometteva una terapia farmacologica per rimuovere selettivamente i ricordi. Science ha annunciato questo risultato come una delle 10 scoperte più sensazionali del 2006.

Ma non è tutto rose e fiori

 

Se, per citare ancora il visionario Micho Kaku, presto “potremo vagare tra le stelle” con la sola forza della mente, attraverso una connessione magari wireless al cervello, non bisogna dimenticare che vi sono molte sperimentazioni in corso che rappresentano in pieno la ferocia inimmaginabile a cui il genere umano sottopone molte specie animali e che sono giudicate inaccettabili da molte persone e organizzazioni.

 

Se pensate di farcela, potreste per esempio dare un’occhiata a quello che, secondo l’attivista Richard Edmondson,

si nasconde dietro agli esperimenti di collegamento mentale tra i primati. Oltre agli aspetti bioetici, poi, questi progressi pongono rilevanti problemi politici.

 

Uno stato di polizia centrale, comandato da un élite che vede, comanda ed influenza ogni coscienza con una forza che nessuna sommossa sarebbe mai in grado di sovvertire, davvero non ce lo possiamo permettere. Minority Report docet.

L’umanità è a un bivio evoluzionistico: che almeno questa volta si riesca a governarlo in anticipo.

 

Fonte: www.byoblu.com

 

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IL DNA SI RIPARA CON I SENTIMENTI !

 

IL DNA SI RIPARA CON I SENTIMENTI!

I codici del DNA si-invertono quando i sentimenti di amore, gioia,gratitudine e apprezzamento sono Sentiti ...

 

E NOI SIAMO IN SINTONIA CON QUESTO QUALUNQUE COSA ACCADA O ACCADE

I suoni che posseggono determinate frequenze, hanno un potere straordinario sulla fisiologia umana grazie appunto alla forma che accoglie informazioni coerenti alle leggi della creazione universale.

UTILE PER I SEMANARI CHE TENIAMO: IL NOSTRO REIKI, PER LA GUARIGIONE DELLA CELLULA MADRE, LA CRISTALLOTERAPIA AYURVEDICA, IL MASSAGGIO-MESSAGGIO, LA TERZA LINGUA , LA MUSICOTERAPIA….

 

Rigenera il tuo DNA ed evolvi la tua coscienza

Se un numero abbastanza elevato di individui si unisse con uno scopo più elevato, come la meditazione per la pace, si dissolverebbe anche la violenza!

Utilizzando determinate frequenze in un ambiente silenzioso si possono effettuare sedute di meditazione, training autogeno, E.F.T  e  REIKI e altre tecniche di ricerca interiore. Ad esempio un suono con frequenza a 528 Hz, può essere utilizzato prima di andare a dormire per ri-armonizzarsi o anche per cancellare le “basse frequenze” derivanti da pessime situazioni vissute o emozioni provate. Queste frequenze possono riparare e riprogrammare il nostro DNA.

Esistono frequenze sonore vitali, circa 6, che hanno un potere straordinario e benefico sulla fisiologia umana.

Queste sono:

396 HZ – Liberi dal senso di colpa e ansia

417 HZ – Cambiamento, lasciare andare il passato

528 HZ – Riparazione e armonizzazione DNA

639 HZ – Apertura e connessione nei rapporti umani

741 HZ – Stimolare il risveglio interiore

852 HZ – Ritorno all’ordine spirituale

In queste 6 frequenze (Do 396 HZ, Re 417 HZ, Mi 528 HZ, Fa 639 HZ, SOL 741 HZ, LA 852 HZ) la proporzione che ne deriva crea ottave superiori corrispondenti alla geometria sacra del Codice da Vinci.

È l’inizio di una nuova scienza, la Cimatica, che studia le onde e i suoni che creano forme geometriche armoniose.

 

I suoni e la luce saranno gli strumenti delle medicina del futuro….CHIEDIAMO AIUTO ALLA NOSTRA MUSICISTA CHIARA T.!

Nikola Tesla diceva che i tre numeri principali che costituiscono l’universo sono 3,6,9. – La frequenza 528 Hz (5+2+8=15 1+5 =6) è definita la frequenza ‘Miracolo’ ed è la stessa delle eliche del DNA…

- Nei canti Gregoriani, queste frequenze basiche sono espresse continuamente e ripetutamente. Da questo deriva il senso di armonia e di beatitudine.

- Un istituto giapponse (I.H.M Research Institute), ha condotto una ricerca su queste frequenze vitali, fotografando a -25 gradi i cristalli dalla geometria perfetta che ne derivava. La tecnica è quella di Masaru Emoto.

- Altre ricerche con la kinesiologia sui chakra ha dimostrato il potenziamento della forza vitale in presenza di tale frequenze.

- Tutti i pezzi di musica classica composte da Ottave superiori posseggono alcune di queste frequenze specifiche.

- Nel padiglione auricolare è presente la proporzione del Codice da Vinci.

- I suoni che posseggono queste frequenze hanno un potere straordinario sulla fisiologia umana grazie appunto alla forma che accoglie informazioni coerenti alle leggi della creazione universale.

Il corpo umano è composto di sostanza genetica ed è dotato di un trasmettitore e un ricevitore estremamente evoluto di frequenze. Durante sperimentazioni scientifiche, si è osservato che inserendo il DNA in un contenitore particolare di elettroni, questi ultimi si dispongono creando una struttura uguale al DNA. Se si rimuove il DNA, gli elettroni ritornano ad occupare le precedenti posizioni. Questa è la prova certa che il patrimonio genetico dell’essere umano interagisce di continuo con l’energia circostante; siamo noi, le nostre condizioni emotive, a influenzare il mondo di continuo.

Dentro un essere umano ci sono delle microantenne, conosciute con il nome di amminoacidi, connesse e collegate con il DNA. Inoltre, esistono 64 codici genetici, fatti per inviare o ricevere frequenze più elevate collegando ogni persona ad una coscienza più elevata. Le ultime ricerche scientifiche dicono che solo 20 di queste antenne sono funzionanti, mentre le rimanenti 44 rimangono “spente”. 20 antenne sono insufficienti a collegare un essere umano con le frequenze più elevate. Ne deriva che ogni essere umano usa solo una piccola parte del proprio potere cerebrale.

Le nostre emozioni hanno una funzione determinante sull’attivazione di queste microantenne, come dimostrato da Bruce Lipton nel libro La biologia delle credenze. Una situazione di paura che deriva da tutte le nostre emozioni a bassa frequenza, può attivare solo alcune di queste “antenne” perché produce una lunghezza d’onda lunga e lentissima.

Invece l’amore, espressione di tutte le nostre emozioni di elevata qualità spirituale, riesce ad attivare un numero elevato di “antenne Effettori’ perché genera una lunghezza d’onda veloce e corta.

LE FREQUENZE POSSONO INFLUENZARE E RIPROGRAMMARE IL DNA

Il DNA umano è un Internet biologico, superiore, sotto molti aspetti, a quello artificiale. La più recente ricerca scientifica russa spiega, direttamente o indirettamente, fenomeni quali la chiaroveggenza, l’intuizione, gli atti spontanei ed a distanza di cura, l’auto-guarigione, le tecniche di affermazione, la luce o aure insolite intorno alle persone (concretamente, dei maestri spirituali), l’influenza della mente sui modelli climatici e molto ancora. Inoltre, ci sono segni di un tipo di medicina completamente nuova nella quale il DNA può essere influenzato e riprogrammato dalle parole e dalle frequenze SENZA sezionare e rimpiazzare geni individuali.

Solo il 10% del nostro DNA viene utilizzato per costruire le proteine. Questo sub-complesso di DNA è quello che interessa i ricercatori occidentali che lo stanno esaminando e catalogando. L’altro 90% è considerato “DNA rottame”. Tuttavia, i ricercatori russi, convinti che la natura non è stupida, hanno riunito linguisti e genetisti per intraprendere un’esplorazione di quel 90% di “DNA rottame”. I loro risultati, scoperte e conclusioni sono semplicemente rivoluzionarie !

Secondo loro, il nostro DNA non solo è il responsabile della costruzione del nostro corpo, ma serve anche da magazzino di informazioni e per la comunicazione.

I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente nell’apparentemente inutile 90%, segue le stesse regole di tutte le nostre lingue umane. Per questo motivo, hanno confrontato le regole della sintassi (il modo in cui si mettono insieme le parole per formare frasi e proposizioni), la semantica (lo studio del significato delle parole) e le regole grammaticali di base. Hanno scoperto che gli alcalini del nostro DNA seguono una grammatica regolare e hanno regole fisse come avviene nelle nostre lingue. Così le lingue umane non sono apparse per coincidenza, ma sono un riflesso del nostro DNA inerente.

Anche il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi hanno esplorato il comportamento. La linea finale è stata: “I cromosomi vivi funzionano come computer “solitonici/olografici” usando la radiazione laser del DNA endogeno”.

Questo significa che hanno fatto in modo di modulare certi modelli di frequenza con un raggio laser e con questo hanno influenzato la frequenza del DNA e, in questo modo, l’informazione genetica stessa.

Siccome la struttura base delle coppie alcaline del DNA e del linguaggio (come si è già spiegato) sono la stessa struttura, non si rende necessaria nessuna decodificazione del DNA. Uno semplicemente può usare parole e preghiere  del linguaggio umano !

Questo è stato anche provato sperimentalmente.

La sostanza del DNA vivente (in tessuto vivo, non in vitro), reagirà sempre ai raggi laser del linguaggio modulato e anche alle onde radio, se si utilizzano le frequenze appropriate. Infine questo spiega scientificamente perché le affermazioni, l’educazione autogena, l’ipnosi e cose simili possono avere forti effetti sugli umani e i loro corpi. È del tutto normale e naturale che il nostro DNA reagisca al linguaggio. Mentre i ricercatori occidentali ritagliano geni individuali dei filamenti del DNA e li inseriscono in un altro posto, i russi hanno lavorato con entusiasmo con dispositivi che possono influenzare il metabolismo cellulare con le frequenze modulate di radio e di luce per riparare difetti genetici.

Per esempio il gruppo di ricercatori di Garjajeva ha avuto successo nel provare che con questo metodo si possono riparare i cromosomi danneggiati dai raggi X. Sono anche riusciti a catturare modelli di informazione di un DNA specifico e lo hanno trasmesso ad un altro, riprogrammando così le cellule su un altro genoma. In quel modo, hanno trasformato con successo, per esempio, embrioni di rana in embrioni di salamandra, semplicemente trasmettendo i modelli di informazione del DNA !

In quel modo, l’informazione completa è stata trasmessa senza nessuna delle disarmonie o effetti collaterali che si manifestano quando si fa l’ablazione e si reintroducono geni individuali del DNA ! Questo rappresenta una rivoluzione e sensazione incredibili, che trasformerà il mondo !

Tutto ciò applicando semplicemente la vibrazione e il linguaggio al posto dell’arcaico processo d’ablazione ! Questo esperimento punta all’immenso potere della genetica delle onde, che ovviamente ha più influenza, sulla formazione degli organismi, che i processi biochimici delle sequenze alcaline.

I maestri esoterici e spirituali sanno da millenni che il nostro corpo si può programmare con il linguaggio, le parole e il pensiero. Ora questo è stato provato e spiegato scientificamente. Certamente la frequenza deve essere quella corretta e a questo si deve il fatto che non tutti hanno lo stesso risultato o possano farlo sempre con la stessa forza.

La persona deve lavorare con i processi interni e la maturità per poter stabilire una comunicazione cosciente con il DNA. I ricercatori russi lavorano con un metodo che non dipende da questi fattori, però funziona SEMPRE, sempre e quando venga usata la giusta frequenza.

Però, quanto più è sviluppata la coscienza individuale, meno c’è la necessità di qualsiasi tipo di dispositivo! Si possono ottenere quei risultati da se stessi e la scienza finalmente smetterà di ridere di tali idee e potrà spiegarne e confermarne i risultati. E non finisce qui. Gli scienziati russi hanno anche scoperto che il nostro DNA può causare modelli di perturbazione nel vuoto, producendo così “cunicoli” magnetizzati o cunicoli spaziali – molto simili ai buchi neri.

I “piccoli buchi” sono gli equivalenti microscopici di quelli chiamati ponti Einstein-Rosen nella vicinanza dei buchi neri (lasciati da stelle consumate)

Questi sono dei tunnel di connessione, fra aree completamente differenti dell’universo, attraverso i quali si può trasmettere l’informazione fuori dallo spazio e dal tempo. I PORTALI DI CUI PARLIAMO NELLA DENDROTERAPIA

Il DNA attira quei frammenti di informazione e li passa alla nostra coscienza. Questo processo di ipercomunicazione (LA TERZA LINGUA) è più efficace in stato di rilassamento. Lo stress, le preoccupazioni e l’intelletto iperattivo impediscono il successo dell’ipercomunicazione o ne distorcono completamente l’informazione rendendola inutile.

In Natura, l’ipercomunicazione è stata applicata con successo da milioni di anni. Il flusso di vita strutturato in “organizzazioni stato” di insetti lo prova drammaticamente. L’uomo moderno lo conosce solo ad un livello molto più sottile come “intuizione”. Però anche noi possiamo recuperarne a pieno l’uso.

Un esempio in Natura. Quando un formica regina è lontana dalla sua colonia, la costruzione continua con fervore e in accordo con la pianificazione. Tuttavia, se si uccide la regina, nella colonia tutto il lavoro si ferma. Nessuna formica sa cosa fare. Apparentemente, la regina invia i “piani di costruzione” anche da molto lontano per mezzo della coscienza gruppale dei suoi sudditi. Può stare lontana quanto vuole, fintanto che sia viva.

Nell’uomo l’ipercomunicazione si attiva quando uno improvvisamente riesce ad avere accesso ad un’informazione che è fuori dalla propria base di conoscenze. (TERZA LINGUA)

A quel punto questa ipercomunicazione viene sperimentata e catalogata come un’ispirazione o intuizione.

Il compositore italiano Giuseppe Tartini, per esempio, una notte sognò che il diavolo si sedeva vicino al suo letto suonando il violino. La mattina seguente, Tartini potè trascrivere il brano a memoria con esattezza e lo chiamò la Sonata del Trillo del Diavolo.

Per anni, un infermiere di 42 anni sognò una situazione nella quale era connesso ad una specie di CD-ROM di conoscenza. Gli veniva trasmessa conoscenza verificabile da tutti i campi immaginabili e alla mattina poteva ricordare. Era tale la valanga di informazioni che sembrava che di notte gli trasmettessero tutta una enciclopedia. La maggior parte delle informazioni era fuori dalla sua base di conoscenze personali e arrivava a dettagli tecnici di cui lui non sapeva assolutamente niente.

Quando avviene l’ipercomunicazione, si possono osservare fenomeni speciali nel DNA, così come nell’essere umano. Gli scienziati russi hanno irradiato campioni di DNA con luce laser. Nello schermo si è formato un modello di onde tipico. Quando hanno ritirato il campione di DNA, i modelli di onda non sono scomparsi, sono rimasti. Molti esperimenti di controllo hanno dimostrato che il modello proveniva ancora dal campione rimosso, il cui campo energetico apparentemente è rimasto di per se stesso. Questo effetto ora si denomina effetto del DNA fantasma.

Si presume che l’energia dello spazio esteriore e del tempo, dopo aver ritirato il DNA, fluisca ancora attraverso i “cunicoli”.

I BRAVI REIKISTI POSSONO FARE QUESTO:

La maggior parte delle volte gli effetti secondari che si incontrano nell’ipercomunicazione, anche degli esseri umani, sono campi elettromagnetici inspiegabili nelle vicinanze della persona implicata. In presenza dei quali i dispositivi elettronici, come attrezzature per CD e altri simili, possono essere alterati e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve lentamente, le attrezzature funzionano ancora normalmente. Molti curatori e psichici conoscono questo effetto dovuto al loro lavoro. Più si migliorano l’atmosfera e l’energia dell’ambiente più frustante è che in quel preciso istante l’attrezzatura di registrazione smette di funzionare e di registrare. Il riaccendere e spegnere dopo la sessione non ne ristabilisce ancora la funzionalità totale che però il giorno dopo ritorna alla normalità. Chissà forse leggere ciò risulta tranquillizzante per molti, in quanto non ha niente a che vedere con l’essere tecnicamente incapaci, ma significa semplicemente che sono abili per l’ipercomunicazione.

Gli scienziati russi hanno irradiato diversi campioni di DNA con dei raggi laser e su uno schermo si è formata una tipica trama di onde che, una volta rimosso il campione, rimaneva sullo schermo. Allo stesso modo si suppone che l’energia al di fuori dello spazio e del tempo continua a passare attraverso gli tunnel spaziali attivati anche dopo la rimozione del DNA.

Gli effetti collaterali più frequenti nell’ipercomunicazione sono dei campi magnetici vicini alle persone coinvolte. Gli apparecchi elettronici possono subire delle interferenze e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve, l’apparecchio ricomincia a funzionare normalmente. Molti operatori spirituali conoscono bene questo effetto.

Grazyna Gosar and Franz Bludorf nel loro libro Vernetzte Intelligenz spiegano queste connessioni in modo chiaro e preciso. Gli autori riportano anche alcune fonti secondo le quali gli uomini sarebbero stati come gli animali, collegati alla coscienza di gruppo, e quindi avrebbero agito come gruppo. Per sviluppare e vivere la propria individualità, tuttavia, avrebbero abbandonato e dimenticato quasi completamente l’ipercomunicazione.

Ora che la nostra coscienza individuale è abbastanza stabile, possiamo creare una nuova forma di coscienza di gruppo. Così come usiamo Internet, il nostro DNA è in grado di immettere dati nella rete, scaricare informazioni e stabilire un contatto con altre persone connesse. In questo modo si possono spiegare i fenomeni quali telepatia o guarigioni a distanza (VEDESI REIKI 2° LIVELLO!!!!).

Senza un’individualità distinta la coscienza collettiva non può essere usata per un periodo prolungato, altrimenti si ritornerebbe a uno stato primitivo di istinti primordiali. L’ipercomunicazione nel nuovo millennio significa una cosa ben diversa. I ricercatori pensano che, se gli uomini con piena individualità formassero una coscienza collettiva, avrebbero la capacità di creare, cambiare e plasmare le cose sulla terra, come fossero Dio ! E l’umanità si sta avvicinando a questo nuovo tipo di coscienza collettiva.

Il tempo atmosferico è piuttosto difficile da influenzare da un solo individuo, ma l’impresa potrebbe riuscire dalla coscienza di gruppo (niente di nuovo per alcune tribù indigene). Il tempo viene fortemente influenzato dalla frequenza risonante della terra (frequenza di Schumann). Ma queste stesse frequenze vengono prodotte anche nel nostro cervello, e quando molte persone si sincronizzano su di esse, o quando alcuni individui (p. e. maestri spirituali) concentrano i loro pensieri come un laser, non sorprende affatto che possano influenzare il tempo. Una civiltà moderna che sviluppa questo tipo di coscienza non avrebbe più problemi né d’inquinamento ambientale, né di risorse energetiche; usando il potere della coscienza collettiva potrebbe controllare automaticamente e in modo naturale l’energia del pianeta. (E PERCHE’ NON LE SCIE CHIMICHE?)

Se un numero abbastanza elevato di individui si unisse con uno scopo più elevato, come la meditazione per la pace, si dissolverebbe anche la violenza!

Il DNA sembra essere anche un superconduttore organico in grado di lavorare a una temperatura corporea normale. I conduttori artificiali invece richiedono per il loro funzionamento delle temperature estremamente basse (tra -200 e -140°C). Inoltre, tutti i superconduttori possono immagazzinare luce, quindi informazioni. Anche questo dimostra che il DNA sia è grado di farlo.

ORBS:

Vi è un altro fenomeno legato al DNA e ai tunnel spaziali. Normalmente questi minuscoli tunnel sono altamente instabili e durano soltanto una frazione di secondo. In certe condizioni però si possono creare dei tunnel stabili in grado di formare delle sfere luminose. In alcune regioni della Russia queste sfere appaiono molto spesso. In queste regioni le sfere a volte s’innalzano dalla terra verso il cielo, e i ricercatori hanno scoperto che possono essere guidati dal pensiero. Le sfere emettono onde a bassa frequenza che vengono anche prodotte dal nostro cervello, quindi sono in grado di reagire ai nostri pensieri. Queste sfere di luce hanno una carica energetica molto elevata e sono in grado di causare delle mutazioni genetiche. Anche molti operatori spirituali producono queste sfere o colonne di luce, quando si trovano in uno stato di profonda meditazione o durante un lavoro energetico. In alcuni progetti per la guarigione della terra queste sfere vengono catturate anche nelle foto. In passato di fronte a questi fenomeni luminosi si credeva che apparissero degli angeli. In ogni caso, pur mancando le prove scientifiche, ora sappiamo che persone con queste esperienze non soffrivano affatto di allucinazioni. Abbiamo fatto un grande passo in avanti nella comprensione della nostra realtà. Anche la scienza “ufficiale” conosce le anomalie della terra che contribuiscono alla formazione dei fenomeni luminosi.

Nel libro L’Intelligenza in Rete nascosta nel DNA, (Macro Edizioni) Grazyna Gosar e Franz Bludorf spiegano queste connessioni chiaramente e precisamente. Gli autori citano anche fonti supponendo che in tempi primitivi l’Umanità, come gli animali, è stata fortemente connessa alla coscienza gruppale e agiva come gruppo. Tuttavia, per sviluppare e sperimentare l’individualità, noi umani abbiamo dovuto dimenticare l’ipercomunicazione quasi completamente. Ora che siamo abbastanza stabili nella nostra coscienza individuale, possiamo creare una nuova forma di coscienza gruppale, concretamente una, quella in cui abbiamo accesso a tutte le informazioni per mezzo del nostro DNA senza essere forzati o controllati a distanza rispetto a quello che dobbiamo fare con quell’informazione.

Fonti:

Testi ed immagini tratti dal cd “The Frequencies of Life”, del dr. Nicholas Caposiena, editi da Edizioni MyLife,

acquistabili su www.mylifestore.it

L’Intelligenza in Rete nascosta nel DNA, (Macro Edizioni) Grazyna Gosar e Franz Bludorf

 

 

Tutte le frequenze della vita

Oggi navigando in rete mi sono imbattuta inoltre in un forum interessante dove un utente scrive di aver trovato tutte le frequenze riportandole e di aver creato un file waw che contiene i 7 toni dei chakra

 

174hz – Fondamenta, effetti spirituali individuali

285hz – Cognizione quantica

396hz – Liberi dal senso di colpa, ansia e paura

417hz – Cambiamento, lasciare andare il passato

528hz – Riparazione e armonizzazione DNA

639hz – Apertuta e connessione nei rapporti umani

741hz – Stimolare il risveglio interiore

852hz – Ritorno all’ordine spirituale

963hz – Effetti spirituali individuali

696hz – Normalizzare la funzione cardiaca

751hz – Normalizzare la funzione epatica

763hz – Normalizzare la funzione della tiroide

835hz – Normalizzare il sistema immunitario

1335hz – Normalizzare la ghiandola surrenale

1537hz – Normalizzare il sistema endocrino

480hz – Corretto funzionamento della ghiandola pineale

635hz – Corretto funzionamento del colon

637hz – Rinforzo dell’integrità e delle funzione dell’RNA

1444hz – Produzione fisiologica di testosterone maschile

1445hz – Produzione fisiologica di testosterone femminile

1725hz – Stimolazione della ghiandola pituitaria G.H

35hz – Mente chiara

764hz – Normalizzare il sistema nervoso

1565hz – Bilanciamento Mente-Spirito

 

Chakras:

Base Della Spina Dorsale, Rosso Tramonto – 256 Hz

Osso Sacro, Arancione – 288 Hz

Plesso Solare, Giallo – 320 Hz

Cuore, Verde – 341.3 Hz

Gola, Blu – 384 Hz

Terzo Occhio, Indaco – 426.7 Hz

Corona, Viola – 480 Hz

 

FONTE : http://www.lorecalle.it/?p=650

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