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Categoria: "Cure Naturali"

Curcuma : potente antiossidante che rallenta l'invecchiamento naturale delle cellule

Se c’è ua cosa che mi piace utilizzare in cucina (oltre ai pirottini per i muffin e alle tazze, di cui faccio collezione ) le spezie rappresentano forse l’ingrediente che non manca mai nella mia dispensa e che, se manca, corro a comprare per evitare di restare senza: ultimamente ho scoperto lacurcuma che, oltre ad avermi affascinata per il suo colore aranciato e caldissimo, mi ha anche stupita perchè ho scoperto che contiene tante sostanze benefiche per il nostro organismo.

La curcuma arriva dall’India e, secondo vari studi, sembrerebbe essere utile per contrastare l’insorgere dei tumori: ovviamente come al solito queste sono informazioni da prendere con le molle e non si può generalizzare o pensare che una spezia risolva tutti i nostri potenziali problemi!

Di certo si sa che la curcuma è un potente antiossidante e quindi rallenta l’invecchiamento naturale delle cellule oltre ad essere un cicatrizzante perfetto per la chiusura veloce di ferite e tagli di vario tipo; inoltre pare essere utile contro il colesterolo, come antinfiammatorio, come antispasmodico dei muscoli dell’apparato gastrointestinale e dunque come aiuto per digerire e pulire stomaco e intestino.

Di colore simile al curry, la curcuma è più vicina allo zenzero per il suo sapore leggermente muschiato ed è per questo che se ne consiglia l’assunzione controllata altrimenti il sapore naturale dei cibi viene alterato troppo e invece di trarne beneficio il nostro fisico arriva a detestare questa spezia e tutte quelle della sua famiglia per una sorta di reazione a catena.

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La si può trovare pura in polvere oppure aggiunta al curry e io ho imparato ad utilizzare quella assoluta per aromatizzare le uova strapazzate e le insalate per renderle più colorate e più saporite e chiaramente per il pollo; un uso particolare, sperimentato, consiste nell’aggiungerne un cucchiaino scarso ad un cucchiaino di miele e versare in una tazza di tè o tisana.

La medicina ayuverdica e quella tradizionale sconsigliano l’utilizzo della curcuma alle donne durante la gravidanza e l’allattamento e ai bambini al di sotto dei 2 anni

 

http://www.lacuochinasopraffina.com/come-fare/curcuma-cose-come-si-usa-in-cucina-e-a-cosa-serve/1436

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TUMORI : Semi di albicocca contro i tumori

Regala un semino di mela e di altra frutta a tutte le persone che conosci, spiegando loro che TUTTI i semi di frutta contengono la vitamina B 17 la vitamina che cura anche il cancro - quindi ricordatevi di mangiare i semi della frutta !

Pubblico rapidamente una notizia molto interessante. Dietro questa storia ci sono anni di riuscite, sacrifici e battaglie di un onesto medico americano.
Questo medico è stato perseguitato per decenni dalle case farmaceutiche.
E' una storia di mafia della medicina, dietro la quale vi sono interessi di potenti fra cui ritroviamo il nostro grande "benefattore" dell'umanità Rockefeller, i nazisti e tutta la loro combriccola.
Una storia che cercherò di raccontarvi prima possibile.

IL LAETRILE, OVVERO IL MISTERIOSO CASO DELLA VITAMINA B 17 NELLA CURA DEL CANCRO.

Quando si sente che un grande personaggio ha vinto la sua battaglia contro il cancro, una domanda mi torna angustiante: ma, visto lo stato nel quale la chemio e/o radio terapia riducono il povero ammalato, questi “vincitori del cancro” si saranno curati anche loro con le stesse cure alle quali siamo destinati noi, invece, comuni mortali?

 

Ciò premesso.

Il Leatrile o vitamina B 17 purificata, ha una storia di un paio di secoli. Sostanzialmente ed in estrema sintesi, è il principio attivo amarognolo che si trova nei semi della frutta: la mandorla amara dei semi di albicocche, pesche, ciliegie ecc.

Chiunque può apprendere questa storia girando per la Rete. Meglio se conosce un po’ di chimica. Ma vale la pena di perdere tempo per conoscere questa storia “infinita”?

Direi di si, a mio modestissimo avviso. Ne vale sicuramente la pena: è un buon investimento di tempo.

Una delle maggiori preoccupazioni della ricerca ortodossa anticancro, a quanto mi pare, è quella di discriminare le cellule malate dalle cellule sane: in mancanza di questa discriminazione si fa terra bruciata con la chemio che, distruggendo tutto, colpisce anche quelle malate. E’ come buttare il bambino con l’acqua sporca.

Fortunatamente c’è Madre Natura.

Questa ha un efficacissimo sistema discriminatorio delle cellule cancerose, invece.

Funziona nella seguente maniera:

Si è notato che le SOLE cellule malate sono ricchissime dell’enzima glucosidase. Orbene, assumendo la Vitamina B 17 o Laetrile, questa vitaminaESCLUSIVAMENTE in presenza di questo enzima ed in VIRTU’ dello STESSO, reagisce sprigionando cianuro il quale distrugge le cellule malate contenenti il glucosidase mentre, le cellule sane, non avendo questo enzima non vengono attaccate perché non avviene nessuna reazione di scissione da laetrile a cianuro.

Quando aggiungiamo laetrile ad una coltura di cancro al microscopio, premesso che sia presente anche l’enzima glucosidase, possiamo osservare le cellule cancerose che muoiono come mosche”. (Dott. Dean Burk, cofondatore del Cytochemistry Department del National Cancer Institute - cit. da Nexus n° 45 - 2003).

In realtà la Vitamina B 17 era già in uso nella Russia zarista per curare il cancro mentre si era notato che le popolazioni con alimentazione ricca di questa vitamina non erano soggette allo stesso.

Ma il vero problema non è, a mio modesto avviso, l’efficacia o meno del Laetrile o Vitamina B 17 che dir si voglia. In ultima analisi questa molecola si potrebbe sempre testare (ma è già stato fatto), per verificarne o meno l’effettiva efficacia. Così come si potrebbero testare gli altri approcci alla lotta al cancro basati su molecole naturali. Finalmente si potrebbero comparare con la ufficiale chemio e vedere chi è più valida. Si scoprirebbe, perché no, che il re è nudo, chissà. Perché non provare?

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Ed è qui il problema. La chemioterapia è un affare colossale e non c’è affatto intenzione ed interesse a ricercare terapie alternative e meno invadenti che hanno il “difetto” di non essere brevettabili. Perché mai grandi multinazionali del farmaco dovrebbero spendere intere fortune per ricercare sul nocciolo di albicocca non brevettabile e quindi, a disposizione di tutti? Non è più logico che sperimentino su molecole artificiali ma, brevettabili? Il brevetto equivale a guadagni stellari. Ne consegue che, i princìpi medicamentosi che la Natura ci offre sono abbandonati a favore dei princìpi chimici artificiali ma brevettabili.

Ed ecco che questo è un eclatante caso di mancanza dello Stato. Una ricerca medica statale dovrebbe essere obbiettiva e non tendere al profitto.

E qui viene da pensare ai vari Poggiolini, De Lorenzo, al sangue infetto, alle vaccinazioni obbligatorie, al feroce boicottaggio attuato nei confronti del dott. Di Bella, al terrorismo sulle SARS, ai vaccini stagionali, vaccini contro mucche pazze, pecore pazze, maiali pazzi, galline pazze ecc. ecc., ai sedativi dati ai bambini. Siamo lontani. Altro che se si fanno sfilare l’osso di bocca dai semini di albicocca di Madre Natura, dalla vitamina C e dalla B 17!!!

In parallelo la televisione nazionale, eppure prende il canone, dovrebbe dare una informazione scientifica obbiettiva. Ed anche qui siamo lontani. I programmi “ufficiali” di divulgazione scientifica, diciamo così, sono totalmante e vilmente proni alla ortodossia scientifica: si, d’accordo, su cose già acclarate si perdono in dettagli ed effetti speciali e scenografici ma, quando si tratta di affrontare questioni dibattute, controverse, non c’è spazio per un minimo di contradittorio sicchè diventano una banale divulgazione parascientifica. E’ questa la minestra che ci passa la RAI nazionale. Del resto chi ha il coraggio di mettersi contro potentati economici, multinazionali del farmaco?

E’ la guerra, impari dirò, tra farmaco chimico brevettabile e farmaco naturale non brevettabile.

Come diceva qualcuno, il nostro corpo è una poderosa macchina da soldi per l’industria farmaceutica.

A noi, comuni mortali, la chemio è servita.

E così sia.

Parole per la ricerca: Amigdalina; Vitamina B 17; Vitamina C; Laetrile.

Aggiornamento a quanto scritto:

La scienza e la ricerca devono essere studiate nel contesto di tutte le parti interessate che vi sono coinvolte. Bisogna porsi domande che mirino a determinare il peso relativo dei vari alleati nel processo di creazione dei fatti, quali i finanziatori, le aziende, il Ministero dell’Interno, le professioni e gli altri scienziati. Nell’analisi dei dibattiti scientifici, ci si dovrebbe sempre chiedere quali interessi sociali, istituzionali, politici e filosofici si trovano dietro ad asserzioni che spesso appaiono neutre e tecniche. (Manuale di metodologia della ricerca, Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Università di Manchester)

“………l'amigdalina non è una vitamina ma una sostanza derivata dallo zucchero che, in seguito alla sua degradazione ad opera degli enzimi digestivi, sviluppa cianuro. La potenziale attività antitumorale dell’amigdalina è stata suggerita da una presunta azione tossica nei confronti delle cellule neoplastiche: queste conterrebbero un enzima che scinde l’amigdalina producendo la formazione di cianuro, a sua volta letale per le stesse cellule tumorali. Tuttavia l’efficacia clinica dell’amigdalina come farmaco antitumorale, nonostante i ripetuti studi iniziati negli anni ‘60, non è stata dimostrata. Uno studio clinico che ha ben evidenziato l'inutilità e la pericolosità di questo trattamento è stato pubblicato nel 1982 sul The New England Journal of Medicine. Gli autori affermano "Nessun beneficio è stato osservato in termini di cura, miglioramento o stabilizzazione del tumore o dei sintomi o prolungamento della vita. I rischi della terapia con amigdalina sono stati evidenziati in molti pazienti con sintomi di tossicità da cianuro o con livelli ematici di cianuro vicini all'intervallo letale”. (Veronesi 25-05-2007)

"La grande industria farmaceutica in generale è impegnata nella deliberata seduzione della professione medica a livello mondiale, nazione dopo nazione. Sta spendendo una fortuna per influenzare, assoldare e acquistare il giudizio accademico, al punto che nel giro di qualche anno, se essa continuerà indisturbata nel suo attuale e felice cammino, sarà difficile trovare un’opinione medica che non sia stata comprata." (The Nation, New York, intervista a John Le Carrè del 9 aprile 2001)

"Non fatevi fuorviare dalle autorità mediche o dai politici. Scoprite i fatti e decidete per conto vostro come vivere una vita felice e lavorare per un mondo migliore." (Il due volte Nobel, 1 per la Pace, Linus Pauling, fondatore della chimica moderna)
(da "Fort il cannocchiale")

http://palermo.repubblica.it/notizie-dal-web/dettaglio/Il-LAETRILE-ovvero-il-misterioso-caso-della-Vitamina-B-17-nella-cura-del-cancro/30062295

http://tuttouno.blogspot.it/2009/01/semi-di-albicocca-contro-i-tumori.html

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Cordyceps: Antifatica, Fegato, Sessualita', Cuore, Immunita'

Cara Amica, caro Amico,

Cordyceps ha catturato l’attenzione degli Occidentali nel 1993 quando la nazionale cinese femminile composta da nove atlete cinesi frantumò 9 record mondiali, tra cui il record sui 10.000 metri, che venne abbassato di 42 secondi, con una prestazione  sbalorditivo. Gli atleti l’allenatore attribuirono in parte le loro prestazioni per l’uso di Cordyceps (Steinkraus et a. 1994), che avevano assunto durante la gara e in tutto il periodo di allenamento.

Lou et al. (1986) ha riferito che Cordyceps volte aumentato la sopravvivenza dei topi mantenuti in ambienti a basso ossigeno. Cordyceps apparso per aiutare i topi utilizzare l’ossigeno in modo più efficiente e una maggiore assorbimento di ossigeno da tanto quanto 40%. Questa attività può contribuire a spiegare la straordinaria performance di atleti cinesi.

Conosci le incredibili proprietà di Cordyceps ? Cordyceps, è fungo con eccellenti proprietà che ne fanno un rimedio naturale che forse sia  tu, sia molte possono trovare essere utile prendere? Ecco le sue molteplici virtù:”

migliora le prestazioni sportive del 20-30%, le atlete cinesi così hanno migliorato molti record mondiali nell’atletica
dona forza ed energia anche negli stati di esaurimento e di stanchezza cronica
effetto anti ansia e raf­forzamento della memoria.
e ti aiuta a dimagrire, supportando la normale mobilizza­zione di grasso e riduce colesterolo “cattivo” e trigliceridi
Aumenta il potere antiossidante della pelle che diventa bella tonica e previene e riduce le rughe
Rafforza notevolmente le difese immunitarie contro virus, batteri
febbre, influenze, bronchiti, tosse 
nelle allergie è veramente molto utile
migliore tolleranza del freddo
depura ed aiuta la ripresa del fegato ed è utile sia nelle disfunzioni del fegato, sia come coadiuvante nelleEpatite A B e C, sia nella Cirrosi epatica
anche l’HIV
ti aiuta nell’impotenza e anche nella sterilità maschile 36%
e ti aiuta nella nefrite
Prevenzione e terapia di difficoltà cardiocircolatorie, riducendo la pressione arteriosa e l’arteriosclerosi, è utile nelle malattie cardiocircolatorie, regolarizza il ritmo cardiaco  all’elettrocardiogramma
riduce la pressione arteriosa grazie alla preziosa azione ipotensiva  
ripulendo le pareti arteriose dall’arteriosclerosi
Cordyceps è  un rimedio naturale antifatica ed energizzante, potente e dolce, che ti dà 20-30 % forza in più !

Cordyceps è un fungo amico che si prende cura in modo naturale di te, che in questi casi di solito migliora notevolmente la salute o a volte la rimette totalmente posto

Cordyceps approfondiamo un po’

Il Cordyceps medicina tradizionale cinese MTC
Nella medicina cinese tradizionale, Cordyceps ha una lunga storia d’uso come tonico del polmone e dei reni, e dell’apparato genitale.
Ad es per aumentare la produzione di spermatozoi e per il trattamento di bronchite cronica, l’asma, la tubercolosi e altre malattie del sistema respiratorio.
Le eisterie cinesi ritengono che Cordyceps ripristini lo Yin e lo Yang( le energie che scorrono nell’organismo che e giornalmente si alternano) e il Jing (l’energia personale non rinnovabile) e ripristina la profonda energia spesa come un risultato di estrema fatica o lo stress o da invecchiamento.

Attività anti-ossidante
Li et al. (2001) riportati forte attività anti-ossidazione in Cordyceps e che l’attività del Coryceps coltivato era pari o superiore a quello naturale.

Età ed ageing
Cordyceps assunto con regolarità migliora i guai dell’età.
In studi clinici su come gli anziani reggano fatica e altri sintomi correlati senescenza Cordyceps ha dimostrato attenuazione di fatica e i miglioramenti clinici significativi, vertigini, ronzii auricolari (tinnito), perdita di memoria, perdite urinarie di notte (nicturia) e prestazioni sessuali. (Cao & Wen, 1993; Zhang et al., 1995)

Cardiotonico
Cordyceps è stato anche dimostrato di avere proprietà cardiotoniche (Chiou et al., 2000; Lou et al., 1986; Yamaguchi, et al. 2000).

Il Colesterolo viene ridotto
Cordyceps è stato anche dimostrato di ridurre il colesterolo.
Cordyceps sembra inibire la deposizione di colesterolo in aorta LDL inibendo l’ossidazione.
Geng et al. (1985) ha riferito che Cordyceps in un studio clinico controllato di 2 mesi 273 pazienti con hyperlipdemia, livello ematico di colesterolo totale si è ridotto del 17,5% ed il livello dei trigliceridi del 9,9%.

Difese immunitarie
Cordyceps ha dimostrato di aumentare nettamente le difese immunitarie (Koh et al, 1994; Kuo et al, 2005; Ng et al, 2005).

Le funzioni sessuali
La lunga storia di uso di Cordyceps in Medicina Tradizionale Cinese per ristabilire e rafforzare la funzione sessuale è stata convalidata dalla ricerca.
Wan et al. (1988), ha condotto uno studio clinico con 189 pazienti, che hanno riportato miglioramento della sessualità nell’erezione e nella impotenza.
In un altro processo coinvolge 22 pazienti maschi con impotenza (Guo, 1986), dopo il trattamento con Cordyceps più di un terzo dei pazienti sono stati in grado di impegnarsi in un rapporto sessuale e più di un mezzo esperto miglioramento.
Yang et al. (1995), in un altro studio clinico ha riferito che il trattamento con Cordyceps significativamente aumentato il desiderio sessuale dei pazienti con bassa libido.
Diversi studi su animali hanno dimostrato l’Cordyceps significativo rafforzamento della funzione sessuale nei topi e conigli.

Insufficienza renale cronica e rene
Insufficienza renale cronica
è una condizione di pericolo di vita, che spesso colpisce gli anziani.
Cordyceps ha un notevole effetto sulla salute dei reni
La scienza moderna ha confermato che la salute dei rene è davvero fondamentale per la salute del corpo e sono anche considerarti la chiave per Longevità.
I Reni si ammalano e vanno incontro o problemi seri come l’insufficienza renale cronica a causa di problemi secondari ad altri organi es. pressione arteriosa alta e problemi circolatori o metabolici legati al fegato o immunitari.
In uno studio condotto su di 51 pazienti affetti da insufficienza renale cronica Cordyceps al dosaggio di 3-5 gr./al giorno ha migliorato in modo significativo la funzione renale e la funzione immunitaria. (Guan et al.1992)
Cordyceps probabilmente aumenta la salute renale grazie alla sua capacità di aumentare la produzione di 17-idrossicorticosteroidi e chetosterodi, che indicano un miglior andamento ormoni.

Tumore
Molti ricercatori hanno studiato il valore di Cordyceps per attività anti-tumorali, con risultati interessanti (Chen et al., 1997; Kuo et al., 1994; Yoshida, 1989).

In uno studio clinico su 36 pazienti con tumore della mammella e del del polmone in fase avanzata, Cordyceps risollevato le funzioni immunitarie (Zhou e Lin, 1995).

Molti ricercatori hanno studiato il valore di Cordyceps per attività anti-tumorali (Chen et al., 1997; Kuo et al., 1994; Yoshida, 1989).

Proprietà attive studiate :
Cordycepina( 3deoxy adenosina
ac.Cordycepico
Ergosterolo
Polisaccaridi

Molti sono i ricercatori, che ne hanno dimostrate le qualità, per fegato, cuore, pressione alta, e prestazioni sportive o per l’effetto antifatica! Vorrei che tutti presto conoscano questa meraviglia della natura!!! In questo modo molte persone si sono rese la vita più facile di fronte a queste malattie, avendo a portata di mano, questa straordinaria rimedio naturale che io ho avuto la fortuna di conoscere e  di  collaudare !

A presto e cordialmente, dr. Walter Ardigò

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Bibliografia :

  1. Berne, R.M., 1980: “The role of Adenosine in the regulation of coronary blood flow.” Circ. Res. 47: 807-813, 1980
  2. Cao & Wen, 1993
  3. Che,Y.S., et al. “Observations on Therapeutic Effects of Jinshuibao on Coronary Heart Disease, Hyperlipidemia, and Blood Rheology.” Chin Trad Herb Dr 9n(1996):552-553.
  4. Chen,D.G. “Effects of Jinshuibao Capsule on the Quality of Life of Patients with Heart Failure.” J Admin Trad Chin Med 5(1995):40-43.
  5. Chiou et al., 2000
  6. Crouse,S.F.et al. “Effects of Training and Single Session of Exercise on Lipids and Apolipoproteins in Hypercholesterolemic Men.” J Appl Physiol 6 (1997):2109-2028.
  7. Geng et al. (1985)
  8. Guan, Y.J., Hu, G., Hou, M., Jiang, H., Wang, X., and Zhang, C. (1992). Effect of Cordyceps sinensis on T- lymphocyte subsets in chronic renal railure. Chinese Journal of Integrated Medicine, 12:323, 338-339.
  9. Halpern,G.M. “Cordyceps:China’s Healing Mushroom.” New York : Avery Publishing, 1998.

10.  Jiang,J.C., et al. “Summary of Treatment of 37 Chronic Renal Dysfunction Patients with Jinshuibao.” J Admin Trad Chin Med 5 (1995) : 23-24.

11.  Kashyap,M.L. “Cholesterol and Atherosclerosis: A Contemporary Perspective.” Ann Acad Med Sin4(1997): 517-523.

12.  Kennedy H.L. “Beta Blockade, Ventricular Arrhythmias, and Sudden Cardiac Death.” Am J Card 9b(1997): 29J-34J.

13.  Koh et al, 1994;

14.  Kuo et al, 2005;

15.  Lemanske,R.E. “Asthma.” JAMA 278(1997): 1588-1593.

16.  Lin,C.Y., et al. “Inhibition of Activated Human Mesangial Cell Proliferation by the Natural Product of Cordyceps sinensis (HY1-A): An Implication for Treatment of IgA Mesangial Nephropathy.” J Lab Clin Med 33:1(1999):55-63.

17.  Lin, 1995

18.  Lou et al. (1986)

19.  Manabe, N., et al. “Effects of the Mycelial Extract of Cultured Cordyceps sinensis on in vitro Hepatic Energy Metabolism and Blood Flow in Dietary Hypoferric Anaemic Mice.” Br J Nutr 83: 2(2000): 197-204.

20.  Markell,M.S. “Herbal Therapies and the Patient with Kidney Disease.” Qtr Rev Natural Med Fall(1997): 189-200. “Actions of Cordyceps, a Chinese Tonic Herb.” Life Sci 76:4(2004):385-395.

21.  Ng et al, 2005Steinkraus,D.C., et al: “Chinese Caterpillar Fungus and World Record Runners.”  Am Entomol Winter (1994):  235-239.

22.  Tsuda,T., et al. “Anthocyanin Enhances Adiopocytokine Secretion and Adipocyte-specific Gene Expression in Isolated Rat Adipocytes.” Biochem Biophys Res Comm 316(2004): 149-157.

23.  Uoma, P.V.I., et al: “High Serum Alpha-tocopherol, Albumin, Selenium, and Cholesterol, and Low Mortality from Coronary Disease in Northern Finland.” J Int Med 237(1995):49-54.

24.  Wan et al. (1988)

25.  Yamaguchi, et al. 2000

26.  Yoshida, 1989

27.  Zhang et al., 1995)

28.  Zhou

http://www.dottorardigo.it/?page_id=223

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Chlorella, l'alga meravigliosa

Il website Green Med Info ha esaminato una serie di studi realizzati nell’arco di circa 10 anni comprovanti l’evidenza che la Chorella può essere d’aiuto nel prevenire o migliorare oltre 40 patologie.

Questa lista di patologie include:

  • Ipertensione
  • Anemia
  • Diabete
  • Stress acuto
  • Fibromialgia
  • Cancro del fegato

Secondo uno degli studi:

“La Chlorella vulgaris (CV) è stata riconosciuta possedere proprietà antiossidanti ed anticancro... Il nostro studio dimostra che CV possiede un definito effetto chemopreventivo inducendo apoptosi (morte cellulare autoindotta, NdT) ... in epatocarcinomi [cancro del fegato] indotti nei ratti”.

La Chlorella, un’alga monocellulare, è una delle più studiate alghe al mondo. E’ spesso definita come il cibo perfetto, in quanto ricerche condotte negli anni hanno permesso di identificare un sorprendente numero di benefici sulla salute. Mentre è ben nota per la sua abilità nel disintossicare il corpo legando le tossine e permettendo all’organismo di espellerle, questa non è certamente l’unica azione valida.

Un’impressionante lista di benefici per la salute

Come potete vedere, la Chorella sembra soddisfare la descrizione di nutriente miracoloso, che assolve molto più che a una sola funzione.

Ecco una lista di alcuni dei benefici effetti sulla salute associati a questa alga verde:

  • Ripara i tessuti nervosi
  • Aumenta il livello energetico
  • Stimola il sistema immunitario
  • Normalizza i livelli di zuccheri nel sangue
  • Migliora la digestione
  • Normalizza la pressione sanguigna
  • Promuove un corretto livello di pH nell’intestino, permettendo ai batteri utili di proliferare
  • Rimuove i potenziali metalli tossici dal corpo
  • Esalta la concentrazione e la focalizzazione
  • Elimina l’alitosi

La Chlorella può essere benefica ai vegetariani ed ai vegani che cercano una fonte non animale di proteine e vitamine del gruppo B. Essendo composta di proteine per circa il 60% e poiché contiene tutti gli aminoacidi essenziali dei quali il corpo necessita, è considerata una “proteina completa”.

La Chlorella è anche ricca in:

  • GABA (acido gamma amino butirrico, NdT)
  • Folati (come l'acido folico, NdT)
  • Vitamina B12
  • Ferro

Sei patologie che la Chlorella può prevenire o trattare

> Insulino resistenza - Quest’anno, i ricercatori hanno scoperto che la Chlorella ha la capacità di migliorare la sensibilità fruttosio-indotta dell’insulina.  Come discusso in numerose occasioni, l’eccessivo consumo di fruttosio è la causa numero uno dell’insulino resistenza e del diabete di tipo 2. In questo studio sugli animali, dopo essere stati nutriti con mangimi ricchi in fruttosio per 4 settimane, ai ratti venne somministrata la Chlorella tre volte al giorno per 5 giorni, il che ha riportato alla normalità i valori di glucosio-insulina.

Gli autori hanno concluso che “La somministrazione orale di Chlorella permette di migliorare la sensibilità all’insulina e può rappresentare un valido aiuto nella terapia dei pazienti con insulino resistenza.”

> Disintossicazione - E’ particolarmente di aiuto quando usata insieme alla sauna ad infrarossi ed assunta due ore prima della sauna. In questa maniera la Chlorella è presente nell’intestino, capace di legare le tossine che vengono rilasciate durante la sauna. Si legherà irreversibilmente alle tossine e sarà eliminata in tutta sicurezza attraverso le feci.

> Diabete – Recenti studi evidenziano la capicità della Chlorella di migliorare la sensibilità all’insulina. L’alga è capace di migliorare la sensibilità all’insulina e la captazione del glucosio nel fegato di topi con diabete di tipo 1. Gli autori suggeriscono che l’effetto ipoglicemizzante della Chlorella sia dovuto alla migliorata captazione del glucosio nel fegato e nei muscoli. Un altro meccanismo può essere messo in relazione con l’abbassamento degli acidi grassi non esterificati (NEFA), poiché la sensibilità all’insulina è solitamente ostacolata dal tasso elevato di questi acidi grassi presente nel diabete di tipo 1.

> Ipertensione – I risultati di uno studio in doppio cieco pubblicato due anni fa suggerisce che la Chlorella può significativamente ridurre la pressione alta ed i casi di ipertensione borderline. Gli autori propongono la Chlorella come un benefico supplemento alla dieta per prevenire l’ipertensione arteriosa, senza effetti collaterali.

> Anemia, proteinuria ed edema in gravidanza - L’ipertensione e l’anemia in gravidanza sono due condizioni comuni e potenzialmente pericolose. Una delle cause primarie di queste condizioni è lo stato nutrizionale delle donne. Uno studio pubblicato l’anno scorso evidenzia che la Chlorella può migliorare entrambe queste condizioni nelle donne gravide, probabilmente grazie al suo alto contenuto in folati, vitamina B12 e ferro.

I soggetti assunsero sei grammi di Chlorella al giorno, iniziando tra la 12° e la 18° settimana, fino al parto. Il gruppo che assumeva l’alga chlorella riportò significativi bassi livelli di anemia rispetto al gruppo di controllo. Inoltre si verificarono minori episodi di proteinuria ed edema, due sintomi associati all’ipertensione in gravidanza. Ancora gli autori conclusero che: “Il supplemento di Chlorella può essere utile come fonte naturale di folati, vitamina B12 e ferro per le donne in gravidanza.”

> Fibromialgia – Sebbene i risultati individuali emersi dallo studio furono vari, vale la pena di considerare l’impiego della Chlorella in persone sofferenti per fibromialgia. Lo studio pubblicato nel 2000 verificò l’efficacia di due prodotti commerciali a base di Chlorella in persone con diagnosi di fibromialgia ed il risultato mostrò un 22% di riduzione nell’intensità del dolore. Comunque, mentre sette persone riportarono un miglioramento nei sintomi, sei persone non riportarono alcun effetto, mentre cinque pazienti affermarono di aver avuto un peggioramento. Questo è da tenere presente se si decide di provare l’alga: alcuni ne avranno beneficio, altri no.

> Cancro del fegato – Uno studio pubblicato nel 2009 permise di scoprire che la Chlorella stimola l’apoptosi (morte cellulare), il che suggerisce che può essere utile nella prevenzione del cancro al fegato. Gli autori conclusero: “Il nostro studio dimostra che la Chlorella ha un effetto chemopreventivo inducendo apoptosi deprimendo l’espressione di Bcl-2 (un gene anti apoptosi, NdT) ed aumentando l’espressione di caspasi 8 (le caspasi rivestono un ruolo importante nella trasmissione del segnale apoptotico, NdT) nell’epatocarcinogenesi indotta nei ratti.”

Per notizie sulle ultime ricerche e scoperte, consultate la pagina del sito Green Med Info, che elenca più di  40 situazioni patologiche nelle quali la Chlorella può essere di aiuto.

Chlorella – un potente agente disintossicante

I metalli pesanti tossici, come pure la tossicità da sostanze chimiche, sono divenuti alcuni dei più pressanti attacchi alla salute dei nostri giorni e qui è dove la clorella può essere estremamente utile. La sua abilità nel legare le tossine da metalli pesanti, permettendo che siano eliminate in tutta sicurezza dal corpo, è stata riconosciuta. La sua capacità è cruciale nell’eliminazione sistemica del mercurio, perché la maggior parte del mercurio viene eliminata con le feci. Una volta che il carico di mercurio si è abbassato nell’intestino, questo metallo inizierà a migrare dagli altri tessuti verso l’intestino dove la clorella lo potrà rimuovere.

Si può anche aggiungere il Cilantro (Coriandrum sativum o coriandolo, NdT), che agisce in sinergia con la Chlorella nel processo di disintossicazione. Questa combinazione è particolarmente utile quando si consuma il pesce, che normalmente è ormai contaminato da metalli pesanti e sostanze chimiche. Si può assumere durante il pasto, in modo che l’alga possa legare direttamente le tossine mentre sono nell’intestino, prima che vengano assorbite dal corpo.

Per un’ottima disintossicazione da metalli pesanti, bisogna assumere almeno 4 grammi di Chlorella al giorno.

Effetti collaterali. Quando il corpo inizia a disintossicarsi si possono avere inizialmente una leggera nausea e/o una leggera diarrea e malessere (è la reazione di Herxheimer, o crisi si eliminazione, con la quale si assiste ad un iniziale peggioramento dei sintomi, seguito poi dalla guarigione, tipica di molte pratiche di disintossicazione. NdT). Se questi sintomi sono troppo pesanti, sarà il caso di diminuire la dose iniziale per poi aumentarla gradatamente. Non appena il corpo sarà ripulito dalle tossine, anche questi effetti collaterali scompariranno. Le saune all’infrarosso sono un altro fenomenale metodo disintossicante. Una sauna di una ventina di minuti tutti i giorni è molto salutare.

Il dettaglio fondamentale dell’efficacia della Chlorella

La chiave della funzione disintossicante della Chlorella risiede all’interno delle sue cellule, protette da membrane fibrose (cell walls) non digeribili dagli esseri umani. Ecco perché molti prodotti a base di Chlorella specificano che le membrane cellulari sono state rotte, per descrivere il fatto che in questo modo l’alga è resa digeribile.

Se un prodotto non riporta specificato che le membrane cellulari delle alghe utilizzate sono rotte, assumere quel prodotto equivale a buttare i soldi nella toilette, poiché la Chlorella passerà semplicemente inalterata attraverso l’intestino, senza produrre alcun effetto benefico.

Anche se non siete dei fautori della integrazione alimentare, perché pensate che quello che vi serve si trovi già nei cibi che consumate, considerate il fatto che la Chlorella può considerarsi essa stessa un ottimo cibo, ma deve essere per forza di cose lavorata in maniera appropriata e diventare quindi un integratore affinché esplichi le sue meravigliose proprietà benefiche sulla salute e possa quindi costituire un’ottima aggiunta ad una dieta sana.

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I BENEFICI DELLE BACCHE DI GOJI

DETTO “IL FRUTTO DELLA LONGEVITÀ”, UN POTENTE INTEGRATORE NATURALE CHE RAFFORZA IL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO. LE BACCHE DI GOJI DA MIGLIAIA DI ANNI SONO AMATE E COLTIVATE DA POPOLAZIONI DEL TIBET E DELL’ HIMALAYA, OGGI LE BACCHE DI GOJI VENGONO CONSIDERATE DA ESPERTI IN TUTTO IL MONDO TRA LE FONTI DI CIBO NATURALE PIU RICCHE DI NUTRIENTI E ANTIOSSIDANTI ESISTENTE SULLA TERRA.

IL LYCIUM BARBARUM O PIÙ COMUNEMENTE BACCHE DI GOJI CRESCONO SPONTANEAMENTE NELLE VALLI HIMALAYANE, DELLA MONGOLIA, DEL TIBET E NELLE PROVINCE DELLA CINA DELLO XINJIANG E DEL NINGXIA DOVE SONO APPREZZATE DA MIGLIAIA DI ANNI E SONO CONSIDERATE IN TUTTO L’ORIENTE UNA POTENTE RISORSA ANTI-INVECCHIAMENTO.

 

 

QUALI SONO I BENEFICI DELLE BACCHE DI GOJI? COSA LE RENDE COSÌ NUTRIENTI?

LE BACCHE DI GOJI CONTENGONO PIÙ BETA-CARATONE DELLE CAROTE, PIÙ FERRO DEI SPINACI E PIÙ PROTEINE DEI CEREALI. QUESTE PICCOLE BACCHE ROSSE CONTENGONO BEN 21 TRACCE DI MINERALI, INCLUSO IL GERMANIO – UN POTENTE MINERALE TRACCIA EFFICACE NELLA LOTTA CONTRO LE MALATTIE CELLULARI E RARAMENTE SI TROVA IN ALTRI CIBI NATURALI.LE BACCHE DI GOJI CONTENGONO 18 AMINOACIDI, VITAMINA E, E 500 VOLTE LA QUANTITÀ DI VITAMINA C DI QUELLA CONTENUTA NELLE ARANCE. VITAMINE B1, B2 E B6 CHE FACILITANO LA COSTRUZIONE DI NUOVE CELLULE E IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA NERVOSO.

 

IL BETACATOTENE È UN IMPORTANTE SOSTANZA PER IL NOSTRO CORPO, CHE CONVERTITA IN VITAMINA A DAL NOSTRO ORGANISMO AIUTA NELLA LOTTA CONTRO LE MALATTIE CARDIACHE E PROTEGGE LA SALUTE DEGLI OCCHI E DELLA PELLE DAI DANNI CAUSATI DAL SOLE.

 

LE BACCHE DI GOJI SONO UNA RICCA FONTE DI VITAMINE DEL GRUPPO B, ANTIOSSIDANTI CHE FORNISCONO ENERGIA ALL’ORGANISMO, FONDAMENTALI PER IL METABOLISMO ED ESSENZIALI AL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA NERVOSO.

 

LE BACCHE DI GOGI SONO ANCHE RICCHE DI POLISACCARIDI, GLUCIDI COMPLESSI CHE COSTITUISCONO LA FONTE FONDAMENTALE DI ENERGIA IN QUALSIASI DIETA BILANCIATA, INOLTRE CONTENGONO 18 TIPI DIVERSI DI AMINOACIDI E SONO UN NOTEVOLE FONTE DI POTASSIO E DI MAGNESIO.

 

GLI ANTIOSSIDANTI

 

SONO CONSIDERATE TUTTE QUELLE SOSTANZE PREZIOSE ASSIMILATE DAL CORPO AL FINE DI RALLENTARE IL PROCESSO DI OSSIDAZIONE CELLULARE, VITAMINE, MINERALI, AMINOACIDI ESSENZIALI, FLAVONOIDI TUTTI NUTRIENTI IN GRADO DI CONTRASTARE EFFICACEMENTE L’AZIONE DEI RADICALI LIBERI E IL CONSEGUENTE PROCESSO DI INVECCHIAMENTO DEI TESSUTI.

 

L’ ORAC (OXYGEN RADICAL ABSORBANCE CAPACITY) È UN TEST SCIENTIFICO SVILUPPATO DAL DIPARTIMENTO DELL’AGRICOLTURA DEGLI STATI UNITI, IL QUALE MISURA LA “CAPACITÀ DI ASSORBIMENTO DEI RADICALI DELL’ OSSIGENO”, OVVERO IL LIVELLO DI SOSTANZE ANTIOSSIDANTI PRESENTI NEGLI ALIMENTI VEGETALI.

 

ECCO QUI DI SEGUITO I VALORI ORAC (PER 100GR DI PRODOTTO) DI ALCUNI ALIMENTI VEGETALI NOTI PER I LORO BENEFICI PER LA SALUTE:

MELOGRANO

10.450

MIRTILLI

3.750

UVETTA

2.830

FRAGOLE

2.475

SPINACI

2.450

CAVOLI

2.250

ARANCE

750

IL VALORE ORAC DELLE BACCHE DI GOJI È STATO CERTIFICATO DI OLTRE 25.000!

 

“IL DIPARTIMENTO DELL’AGRICOLTURA DEGLI STATI UNITI HA PUBBLICATO I DETTAGLI DI QUESTO STUDIO DICHIARANDO CHE GLI ALIMENTI CON UN ELEVATO VALORE ORAC AIUTANO A RALLENTARE IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO DEI TESSUTI E PROTEGGONO LE CELLULE DAI DANNI DELL’ OSSIDAZIONE CAUSATI DAI RADICALI LIBERI”.

 

 

BENEFICI DEL GOJI PER IL PH

TUTTE LE REAZIONI ALL’INTERNO DEL NOSTRO ORGANISMO, CHE DEFINISCONO LE CONDIZIONI ESSENZIALI DI UN AMBIENTE IN CUI LA “VITA” SIA POSSIBILE, SI SVOLGONO NELL’AMBITO DI DETERMINATI VALORI, TRA QUESTI IL PIÙ IMPORTANTE È IL RAPPORTO ACIDO/BASICO. PER UNA BUONA SALUTE QUESTO RAPPORTO DOVREBBE SEMPRE RIMANERE COSTANTE. FUNGHI, BATTERI E TOSSINE CHE ARRIVANO NEL SANGUE POSSONO INFLUENZARE NEGATIVAMENTE IL PH E L’ALCALINITÀ DEL SANGUE, CREANDO CONDIZIONI TROPPO ACIDE O TROPPO BASICHE E FACILITARE L’INSORGERE DI MALATTIE. IN QUESTO VIDEO (IN INGLESE), VIENE ANALIZZATO ATTRAVERSO UNA RICERCA MEDICA, COME I NUTRIMENTI CONTENUTI NELLE BACCHE DI GOJI POSSONO COSÌ TREMENDAMENTE AIUTARE IL LAVORO DEI GLOBULI BIANCHI NEL RIPULIRE IL NOSTRO SANGUE DALLE TOSSINE E RIEQUILIBRARE IL PH DEL SANGUE.

 

CHIUNQUE GUARDI CON ATTENZIONE ALLA STORIA DELL’ANTICA CINA, TROVERÀ MOLTI RIFERIMENTI AI POTERI CURATIVI DELLE BACCHE DI GOJI E NUMEROSI SCRITTI DI MEDICINA TRADIZIONALE CINESE DESCRIVONO IL FRUTTO DEL GOJI COME UN POTENTE RIMEDIO ANTI-ETÀ, DALLE GRANDI PROPRIETÀ ANTIOSSIDANTI.

 

UN CURIOSO RIFERIMENTO RITROVATO, NARRA DIUN POZZO D’ACQUA NEI PRESSI DI UN TEMPIO BUDDHISTA IN TIBET.

DURANTE LA DINASTIA TANG (CIRCA 800 D.C.), QUESTO POZZO ERA CIRCONDATO DA PIANTE DI GOJI; GLI ABITANTI DEL LUOGO CHE REGOLARMENTE SI RECAVANO AL TEMPIO PER PREGARE, BEVEVANO LA SUA ACQUA.ESSI GODEVANO DI OTTIMA SALUTE, ANCHE ALL’ETÀ DI 80 ANNI NON AVEVANO CAPELLI BIANCHI E NON AVEVANO PERSO NEANCHE UN DENTE. LE BACCHE DI GOJI CHE CIRCONDAVANO IL POZZO CADEVANO NELL’ACQUA, RENDENDOLA COSÌ “MAGICA”.

http://www.bacchedigoji.it

 

Cosa sono, da dove arrivano e perché è consigliabile includere le bacche di Goji nella nostra alimentazione? E perchè anche i più fedeli sostenitori del cibo di stagione, fresco, e locale come naturopati e nutrizionisti, guardano con attenzione a questo frutto rosso e lo consigliano sempre più spesso anche in Europa ?

Lycium Barbarum

In realtà le bacche di Goji non sono una novità per il mondo orientale, esse sono conosciute da migliaia di anni e considerate un elemento essenziale nella medicina tradizionale cinese che le usa anche per curare una grande varietà di disturbi, oltre ad essere parte dell'alimentazione tradizionale come ingredienti per le zuppe. Le bacche di Goji o Goji Berries (Lycium Barbarum) infatti sono frutti di piante spontanee originarie dell'Asia, più precisamente delle valli Himalayane, del Tibet, della Mongolia ed di alcune aree della Cina. Queste bacche rosse simili a ciliegie allungate sono ormai considerate un "superfood" ed i benefici che possono apportare al nostro benessere li rendono un'eccezione ai buoni e sempre validi consigli di alimentarsi con cibo di stagione e possibilmente locale.

Un potente antiossidante

Esperti di tutto il mondo concordano nel definire le Goji Berries uno degli alimenti naturali più nutrienti e soprattutto più ricchi di antiossidanti, e quindi con importanti proprietà anti-invecchiamento. In effetti un altro soprannome usato per le bacche di Goji è "frutto della longevità" e numerose ricerche mediche hanno dimostrato che costituiscono un potente integratore naturale che può contribuire a rafforzare il nostro sistema immunitario. Spieghiamo meglio: molti frutti come arance, fragole, mirtilli, e melograno sono spesso consigliati per le loro proprietà antiossidanti, ebbene, il potere antiossidante delle bacche di Goji è notevolmente superiore ad ognuno di loro. La capacità antiossidante degli alimenti è stata codificata in una tabella denominata “Orac”, nella quale una scala definisce il grado di capacità di un vegetale di neutralizzare i radicali liberi, uno dei fattori responsabili dell’invecchiamento del corpo umano. La tabella Orac deriva dal un test (il test ORAC appunto), acronimo di Oxygen Radicals Absorbance Capacity (Capacità di Assorbimento dei Radicali dell’Ossigeno), e misura la capacità antiossidante degli alimenti contro i radicali liberi presenti nel nostro organismo. Questo test è stato messo a punto all'università di Boston dai dottori Cao e Prior. Per completezza di informazione segnaliamo anche che i dati per il test ORAC si basano esclusivamente su esami in vitro e che di conseguenza non è detto che ci sia corrispondenza esatta tra un elevato valore ORAC e la sua biodisponibilità. Ebbene le bacche di Goji si sono posizionate al massimo livello della scala Orac con capacità antiossidante sette volte superiore al mirtillo e quasi 3 volte superiore al melograno. PubMed un sito di riferimento del mondo scientifico che vanta un archivio di milioni tra documenti, ricerche e referti biomedici da tutto il mondo, stima più di 100 articoli sulle proprietà benefiche del Lycium Barbarum. tra pubblicazioni, molte delle quali in lingua cinese, riconoscono gli effetti antitumorali del frutto del Goji.

Proprietà nutrizionali

 

Le proprietà nutrizionali variano sensibilmente in relazione al luogo di provenienza per cui scegliamo di non pubblicare tabelle dettagliate limitandoci a evidenziare i nutrienti importanti e il loro contenuto in relazione ad altri cibi. Le Bacche di Goji contengono betacarotene, più di quanto ne contengono le carote, proteine dei cereali, notevoli quantità di ferro(8/9 mg per 100 grammi, più degli spinaci, come le lenticchie) ben 21 tracce di minerali, 18 aminoacidi, Vitamina E, Vitamina C in quantità assolutamente superiore a quella delle arance (fino a 400 volte maggiore per unita di peso), Vitamine del gruppo B (B1, B2 e B6), oligoelementi, polisaccaridi.

 

 

Perchè mangiarle ?

 

- Perchè sono naturali e buone

- Per contrastare l’invecchiamento

- Per rinforzare le difese immunitarie

- Per aiutare a prevenire l’insorgere di malattie

- Per stimolare il metabolismo

- Per rinforzare i capelli

 

- Per dimagrire (nell'ambito di una alimentazione sana e una moderata attività fisica)

 

- Per variare ulteriormente l'alimentazione (un altro ottimo motivo)

Curiosità (le bacche dei lupi)

 

Il Goji appartiene alla famiglia delle solanacee, e tra le altre caratteristiche che rendono interessanti i suoi frutti è il fatto che provenga da zone del globo ancora incontaminate, il cui suolo è molto ricco di minerali e sostanze preziose per la sua crescita. Le qualità provenienti dalla Cina rispondono al nome di Wolfberries, ed il loro nome originale "Gou Qi Zi" si traduce letteralmente in inglese in Wolf+Energy+Berries, ovvero "bacche energetiche dei lupi", in quanto già nel 700 gli agricoltori avevano notato che nel periodo del raccolto i lupi si aggiravano tra gli arbusti e si cibavano di queste preziose bacche.

 

Come si consumano

In frutti freschi, frutti essiccati, e succo. La forma più diffusa in Italia è il frutto essiccato che si presenta con aspetto simile all'uva sultanina, ad eccezione del colore marcatamente rosso.

 

Il sapore

Il sapore è molto gradevole, leggermente zuccherino, ma come spiegare a parole un sapore di un frutto mai assaggiato? Il consiglio è di assaggiarle, per goderne degli effetti benefici ne bastano pochi grammi al giorno.

 

Le Goji Berries bacche della longevità

 

Alcuni siti internet riportano un interessante racconto riferito ad un pozzo d’acqua che ai tempi della dinastia Tang nell'800 d.C. si trovava nei pressi di un tempio buddhista in Tibet, il quale pozzo era era circondato da piante di Goji. Gli abitanti del luogo che si recavano al tempio per pregare, e che abitualmente bevevano la sua acqua, godevano tutti di ottima salute, al punto che anche in anziana età erano sani, avevano mantenuto il colore dei loro capelli e tutti i loro denti. Tutto ciò grazie alle bacche di Goji che cadendo nell'acqua del pozzo la rendevano “un elisir di giovinezza”.

 

In conclusione

 

Ne moda ne cibo miracoloso ma frutti certamente interessanti dal punto di vista nutrizionale e dell'alimentazione naturale, le bacche di Goji hanno caratteristiche nutrizionali analoghe ai frutti rossi di casa nostra ed in particolare mi riferisco ai mirtilli e al melograno. Tuttavia le particolari caratteristiche nutrizionali conferiscono loro un certo interesse, ecco perchè avendo trovato diversi buoni motivi per inserirle nella nostra alimentazione, se ci piacciono, senza cadere in eccessivi entusiasmi il suggerimento è di usarle per arricchire la nostra dieta, mangiandone una manciata ogni tanto (10/15 grammi), ad esempio come spuntino di metà mattina, o meta pomeriggio, da sole, oppure durante la colazione.

Claudio Monteverdi

http://www.naturopataonline.org/articoli/31-cosa-mangiamo/2449-bacche-di-goji-supercibi-antiossidanti-e-frutti-della-longevita/1.html

 

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Bacche Di Goji Controindicazioni: Diarrea, Interazioni Farmaci e Ormoni

 

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Indice Articolo

 

>> Che cosa sono le Bacche di Goji?

>> Composizione chimica delle Bacche di Goji

>> Bacche di Goji Effetti Benefici Sulla Salute

>> Dosaggi: Quante bacche di goji o quanto estratto consumare?

>> Bacche di Goji Controindicazioni ed Effetti Collaterali Gravi

 

Viola Dante, Palermo – Goji Berries è il termine più diffuso al mondo per identificare un tipo di bacche considerate la nuova sorgente della giovinezza.

A loro sono stati imputati un numero ragguardevole di effetti salutari benefici.

 

Ma come in tutte le medicine e come ogni altra cosa al mondo: il troppo storpia! Ed allora sarebbe bene sottolineare eventuali effetti secondari, le famose controindicazioni, per coloro che potrebbero abusarne in maniera scriteriata.

 

 

 

Che cosa sono le Bacche di Goji?

 

 

La bacca di goji è anche chiamata wolfberry, che in italiano potremmo tradurre “bacca del cacciatore”.

 

E’ un frutto di colore arancio misto a rosso e la sua provenienza è orientale. Si tratta, infatti, di una pianta nativa della Cina, dove gli abitanti consumano questa bacca da generazioni nella convinzione che preservi la salute e garantisca una vita lunga.

 

A parte questa generalizzazione, se ne suggeriva il consumo soprattutto a quei soggetti che sembravano soffrire di diabete, pressione alta, febbre, diminuzione della vista correlata all’età, etc.

 

Le bacche del Goji sono i frutti di due specie particolari di piante decidue che appartengono alla famiglia delle Solanacee: Lycium barbarum e Lycium chinense.

 

E’ piuttosto comune trovarle in regioni dal clima temperato e nelle regioni subtropicali. Oltre alla Cina, Himalaya, Tibet e Mongolia possono vantarne una coltura diffusa.

 

Se consumate con moderazione non apportano nessun effetto secondario serio, almeno stando alle ricerche sin qui condotte.

 

Ma le cose cambiano qualora se ne facesse un uso eccessivo.

 

Le bacche di goji vengono tradizionalmente consumate crude. Ma ho letto anche di preparati cotti o essiccati al sole (proprio come i fichi o l’uva passa). Il più delle volte vengono aggiunti a tisane o succhi o vini.

 

Tempo addietro la nostra cara Daniela ci aveva suggerito come introdurre le bacche di goji all’interno della nostra dieta.

 

LINK: Cinque Modi Per Aggiungere Le Bacche Di Goji Alla Vostra Dieta

 

 

 

>> Indice

 

 

Composizione chimica delle bacche di goji

 

 

Gli studi condotti sulle bacche di goji hanno permesso di isolare carotenoidi come il betacarotene, la luteina, il licopene, la zeaxantina, la zeaxantina dipalmitato, polisaccaridi (presenti specialmente nella polpa di cui compongono da soli circa il 30%), le vitamine (C ed E), acidi grassi, betaina (permette la ritenzione idrica nelle cellule, proteggendole dagli effetti della disidratazione, leggasi >> migliore tonicità ed elasticità della pelle) e peptidoglicani.

 

Le bacche contengono quantità ottimali di calcio, potassio, ferro, zinco e selenio e di riboflavina. Possiedono inoltre un 14% di proteine, un 8% di fibre ed un 20% (totale) di carboidrati.

 

La composizione aromatica, invece, è fortemente influenzata da sostanze volatili quali: steroidi, glicolipidi (è inclusa la presenza dei cerebrosidi), glicosidi, glucopyranosides e alcaloidi (tanto per fare due nomi diciamo spermina alcaloide e alcaloidi poliossidrilati). Ma sono presenti altri composti come i flavonoidi fenolici, le ammidi, i composti peptidi ciclici ed i sesquiterpeni (classe di terpeni costituiti da tre unità isopreniche).

 

Nella foglia sono inoltre presenti rutina, acido clorogenico (chimicamente è l’estere dell’acido caffeico con l’acido-chinico) e lyciumosides.

 

Nella corteccia della radice, invece, sono state identificate diverse ammidi fenoliche.

 

>> Indice

 

 

Bacche di Goji Effetti Benefici Sulla Salute

 

 

Diverse ricerche sono concordi con il fatto che consumare abitualmente le bacche di goji possa portare a dei benefici salutari.

 

Infatti grazie ai potenti antiossidanti di cui sono composte, e grazie ad altre sostanze che analizzeremo più avanti, le wolfberries (e ad essere onesti anche altri frutti di bosco in generale, seppur in quantità minore) aiutano l’organismo a mantenersi giovane (gli antiossidanti combattono i radicali liberi che potrebbero danneggiare il DNA), a difendersi dalle neoplasie (il sistema immunitario diviene più efficiente nella lotta alla formazione di cellule tumorali) e da altre malattie a carico del sistema cardiocircolatorio (abbassando i livelli di colesterolo cattivo).

 

Ma scendiamo nei dettagli (anche se ancora molti studi devono essere confermati ed ampliati).

 

» Le baccje di goji sono ricche di contenuto in Vitamina A

 

La vitamina A è una importantissima molecola per la lotta all’invecchiamento e non solo. Basti pensare che una carenza di retinolo e ritinoidi (termini alternativi a quello di vitamina a) può determinare una inibizione della crescita, una deformazione delle ossa e delle preoccupanti e serie alterazioni delle strutture epiteliali (a ragione di una fallace differenziazione degli epiteli mucosi e una mancata cheratinizzazione degli epiteli, che porta ad un processo noto come metaplasia squamosa) con danni anche alla vista e degli organi deputati alla riproduzione (tanto da incidere notevolmente sul tasso di mortalità materna in gravidanza).

 

» Le bacche di goji contengono un componente chiamato zeaxantina

 

La zeaxantina è una sostanza colorante naturale che da sul giallo-arancio. La possiamo annotare tra i carotenoidi della classe delle xantofille, molecola maggiormente ossidata del carotene.

 

In natura la zeaxantina assorbe con estrema efficacia le radiazioni solari che potrebbero interferire con il processo di fotosintesi, comportando dei danni alle piante del tutto simili alle bruciatore o all’assenza di acqua.

 

Nel nostro corpo, invece, la zeaxantina protegge le cellule della retina da quella degradazione e degenerazione maculare tipica negli anziani che non ci vedono più bene.

 

♣ Bacche in qualità di Antiossidanti: in particolare gli estratti dei polisaccardi delle bacche di goji si sono dimostrati degli ottimi “spazzini” nei confronti di radicali liberi e anioni superossidi, che sono una delle possibili cause di degenerazione delle cellule sane in cellule malate e una delle cause che incidono sull’invecchiamento precoce della pelle e dell’organismo intero (attività enzimatica delle cellule cerebrali, epatiche e cardiache).

 

Stando agli studi condotti fino ad ora sui ratti, l’attività antiossidante di 500 mg di estratto di polisaccaridi delle bacche di goji è maggiore rispetto alla classica vitamina c (naturalmente parliamo di quantitativi equivalenti e quindi sono stati testati anche 500 mg di vitamina c).

 

» Le baccje di goji sembrano stimolare il sistema immunitario e mantengono alte le soglie di allarme ottimizzandone l’efficacia.

 

Inoltre alcuni studi mettono in luce una spiccata dote nel preservare la salute del cervello, tanto da far pensare ad un loro impiego nella prevenzione contro l’Alzheimer.

 

Ma non solo. Infatti esse migliorano la circolazione sanguigna, proteggono il fegato e coadiuvano efficacemente la fertilità. Inoltre ad un loro consumo regolare viene puntualmente imputata una riduzione del rischio di ammalarsi di cancro e di malattie a carico del sistema cardiaco.

 

Spesso gli atleti ne fanno uso per migliorare il proprio metabolismo, la qualità del sonno, l’umore in generale e naturalmente le prestazioni fisiche.

 

♣ Attività Anti Cancro: gli esperimenti condotti sulle bacche di goji in laboratorio sui ratti affetti da neoplasie indotte hanno evidenziato un aumento del peso del timo e della milza contestuale ad un miglioramento dell’attività dei macrofagi. Inoltre sempre degli studi effettuati sui topi, ma questa volta anche su delle cellule umane in vitro, hanno portato alla luce un aumento dell’attività dei linfociti T citotossici e delle citochine TNF (conosciute anche come fattore di necrosi tumorale, coinvolte in numerosi processi cellulari come la apoptosi – morte programmata della cellula – la proliferazione, il differenziamento ed anche la cancerogenesi e la replicazione virale).

 

Degli estratti acquosi sembrano inibire la proliferazione e l’accrescimento del tumore, inducendo anche una autodistruzione indotta alle cellule epatiche degenerate.

 

♣ Attività Sul Sistema Nervoso Centrale: stando a tutta un’altra serie di esperimenti, le bacche di goji paiono aumentare l’attività elettrica spontanea nella regione dell’ippocampo con contestuale diminuzione del rischio di ischemie. Inoltre nei ratti la neuro-tossicità del peptide beta amiloide sembra affliggere meno il cervello. Il peptide beta amiloide è il maggior costituente delle placche amiloidi (o senili), coinvolte in quel processo degenerativo che conduce all’Alzheimer.

 

♣ Altri Effetti Ipotizzati: un estratto preparato con la corteccia della radice sembra possedere azione antifungina da Candida albicans e antimicrobica da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina.

 

>> Indice

 

 

Dosaggi: Quante bacche di goji o quanto estratto consumare?

 

 

A dire il vero non ci sono dati a sufficienza per poter tracciare con assoluta precisione una curva dose effetto e dose tossicità.

 

Diciamo comunque che 15 grammi di bacche al giorno dovrebbero garantire in un uomo adulto un aumento di zeaxantina nel sangue e di conseguenza dovrebbero apportare tutti i benefici trattati precedentemente.

 

>> Indice

 

 

Bacche di Goji Controindicazioni ed Effetti Collaterali Gravi

 

 

 

 

Anche se abbiamo detto tutto il bene possibile delle bacche di goji, dobbiamo anche rivelare che ci sono tutta una serie di possibili interazioni con eventuali trattamenti farmacologici in un soggetto.

 

Ad esempio coloro che assumono warfarina (un farmaco anticoagulante cumarinico) dovrebbero evitare il consumo di goji. Le bacche inoltre sembrano interferire con i farmaci regolatori della pressione sanguigna e del diabete.

 

☻ Soggetti che assumono farmaci regolatori della pressione non dovrebbero consumare a cuor leggero le wolfberries. Esse tendono a far calare la pressione sanguigna potendo causare anche ipotensione a causa di un suo sinergismo con eventuali farmaci ipertensivi.

 

☻ Soggetti che assumono anticoagulanti per ridurre eventuali ostruzioni nei vasi sanguigni potrebbero andare in contro ad un maggiore rischio di sanguinamento emorragico.

 

☻ Soggetti che assumono bacche in quantità eccessiva possono andare in contro a diarrea e crampi addominali di diversa entità. Infatti le bacche di goji, come tanti frutti secchi, vengono usate da tempo come rimedio naturale contro la costipazione.

 

☻ Inoltre devono stare attenti i soggetti allergici al polline. Una loro assunzione potrebbe portare a crisi respiratorie, nausea, orticaria e capogiri.

 

Ma approfondiamo il discorso (anche se ancora molti studi devono essere confermati ed ampliati).

 

» Le bacche di goji contengono l’alcaloide atropina: un antagonista dell’acetilcolina per i recettori muscarinici

 

L’atropina provoca nell’uomo effetti parasimpaticolitici senza proprie attività intrinseche.

Una eccessiva assunzione di atropina si manifesta con secchezza della bocca e diminuzione della secrezione salivare; rallentamento dell’attività gastroenterica con stipsi, riduzione della minzione e difficoltà nel dissipare il calore; midriasi e graduale offuscamento della vista; tachicardia.

 

I sintomi possono essere attenuati dalla somministrazione di fisostigmina, agonista indiretto dell’Ach (acetilcolina).

 

» Le Goji berries possiedono un alto contenuto in selenio

 

Il selenio è un elemento la cui presenza è essenziale IN TRACCE all’interno del nostro corpo. Purtroppo, in casi molto rari, alte dosi di selenio possono portare all’insorgenza di defezioni che riducono la fertilità nelle donne, danneggiano la nervatura corporea e possono anche portare a dei problemi gastrointestinali.

 

Riepilogando sulle controindicazioni

 

Tanti effetti negativi del consumo di bacche di goji (ed eventuali succhi) sono dovuti alla loro interazione con diversi farmaci. Stiamo parlando di controindicazioni molto serie.

 

Quindi, a meno che il vostro stato di salute non sia ottimale, se state seguendo delle terapie farmacologiche, vi sconsigliamo di fare di testa vostra e consumare le bacche di goji senza un controllo medico.

 

Viola Dante

http://www.salute-e-benessere.org/nutrizione/bacche-di-goji-approfondimento-scientifico-su-benefici-e-controindicazioni/

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