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Categoria: "Cure Naturali"

Meduse, che fare in caso di contatto

Che fare se si incontrano accidentalmente i brucianti tentacoli di una medusa che sfiorano il nostro corpo o quello dei bambini mentre si sta facendo un tonificante e piacevole bagno in mare?

I lunghi e filiformi tentacoli sono provvisti di moltissime cisti nematoidi, che si depositano sulla cute del bagnante in caso di accidentale contatto. A contatto con la pelle della vittima le cisti si rompono e rilasciano il loro veleno che possono avere effetti molteplici tra cui infiammazioni, intossicazioni, cardio-circolatori, allergici,emolitici, orticaria con dolore bruciante, gonfiori, eritemi, bolle, vescicole ecc ecc

Bisogna immediatamente cercare di togliere dalla pelle i residui di tentacoli anche con ripetuti sciacqui con acqua di mare e l’uso di pinzette. È consentito anche l’uso delle mani che sono meno sensibili al veleno. Ricordarsi di sciacquarle molto bene dopo aver asportato i residui di tentacoli.

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Nei casi più gravi si possono utilizzare analgesici per bocca o locali, impacchi di ghiaccio o di bicarbonato di sodio . Per ridurre il dolore si può applicare acqua fredda di mare e poi impacchi di acqua calda a 42 gradi per circa 20 minuti seguiti da impacchi di ghiaccio.

Fortunatamente le meduse presenti nel Mediterraneo non sono letali come quelle presenti nei mari australiani o tropicali e equatoriali dove vanno seguiti tutti i consigli presenti sulle spiagge e in vari centri di informazione.

http://ilgrilloelaformica.com/wp/meduse-che-fare-in-caso-di-contatto/

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Candida: curarla in modo naturale

La candida, fastidiosa infezione nota a molte signore, potrebbe essere sconfitta con un'erba medicinale, la Gymnema sylvestre. A scoprirle le proprietà benefiche di questa pianta e gli effetti nei confronti di questa infezione è stato uno studio svolto presso la Kansas State University.

 

 

La Gymnema sylvestre è già nota nella medicina cinese e ayurvedica per le sue proprietà ipoglicemizzanti. Essa infatti aiuta a regolare i livelli di glucosio nell'intestino. Tale pianta rampicante vive soprattutto in India, Cina e Australia. Ma per la prima volta è stata utilizzata con successo per trattare un fungo saprofita umano molto comune, chiamato Candida albicans.

Quest'ultimo si trova in bocca, nell'intestino e nella vagina e talvolta può provocare un'infezione piuttosto fastidiosa. Il nuovo studio, portato avanti da Govindsamy Vediyappan, assistente professore di biologia, ha avuto successo su due livelli. In primo luogo, il team di ricerca ha scoperto che il composto medicinale non è tossico. In secondo luogo, blocca la virulenza del fungo in modo da rendere l'infezione più curabile.

“Abbiamo dimostrato che questo composto è sicuro da usare perché non fa male alle cellule del nostro corpo, ma blocca la virulenza di questo fungo in vitro”, ha detto Vediyappan. “Assumere il farmaco potrebbe potenzialmente aiutare i pazienti a controllare la crescita invasiva del fungo e contribuire anche ad abbassare i loro livelli di zucchero”. Merito del suo principio attrivo, l'acido gimnemico.

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L'estratto di Gymnema sylvestre è comunemente usato per trattare il diabete e altri disturbi, perché è un trattamento economico ed efficace, secondo Vediyappan. Anche se la ricerca del team di Vediyappan non è la prima a scoprire gli effetti positivi sulla salute di questa pianta, la novità è che ha compreso la capacità della Gymnema di sconfiggere la candida.

Ma non solo. L'acido gimnemico è in grado di contrastare la crescita dell'Aspergillus, un altro fungo patogeno che può colpire pazienti sottoposti a trapianto di cuore o affetti da leucemia.

La Natura offre ancora i suoi strumenti.

Francesca Mancuso

http://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/11487-candida-erba-medicinale

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MAGNESIO: aiuta a curare quasi tutto, perche' pochi lo sanno?

E' lo scarto del sale, ma è indispensabile per l'attività di oltre 300 enzimi e svolge un ruolo fondamentale praticamente su quasi tutti gli apparati del corpo umano.

 

Non a caso, da chi ne conosce le potenzialità, è considerato la panacea di molti mali. E' facilmente assimilabile ed economico. Ma soprattutto funziona.

E' l'unico fra i Sali di magnesio ad aver dimostrato la sua efficacia nella terapia delle malattie infettive, grazie all'effetto stimolante sui globuli bianchi e in generale su tutto il sistema immunitario.

Il Cloruro di Magnesio aiuta a curare"epilessie, distrofie, sclerosi, poliomielite, tumori, asma, bronchite cronica, broncopolmonite, enfisema polmonare, influenza, pertosse, raucedine, affezioni dell'apparato gastrointestinale, malattie cervicali, tensioni neuro muscolari, artriti, sciatiche, dolori ai muscoli, calcificazioni, osteoporosi, depressioni, ansie, paure, mali di testa, febbri, fuoco di sant'Antonio, orticarie, tetano (anche quando il paziente è già rigido), morsi di vipera (lavare anche la ferita), rabbia, parotite, scarlattina, rosolia, morbillo e le altre malattie dell'infanzia".

Come ogni scoperta, anche questa parte da un evento pressoché fortuito: nel 1915 il professor Pierre Delbet, utilizzando una soluzione di cloruro di magnesio per il lavaggio delle ferite, si rese conto di come questa non solo non danneggiasse i tessuti, cosa che - invece - accadeva con gli altri antisettici, ma addirittura facilitasse la guarigione della ferita stessa.

 

 

Pierre Delbet foto by Wikipedia

Delbet scoprì inoltre come l'uso del cloruro di magnesio scongiurasse pericolose complicazioni, quali le sovra infezioni batteriche frequenti all'epoca, grazie all'azione di stimolo sull'attività dei globuli bianchi.

Il successivo e importantissimo passo fu scoprire che l'azione di stimolo non era limitata ai globuli bianchi, bensì agisse su tutte le cellule dell'organismo, allargando lo spettro oltre i meccanismi di difesa.

La sperimentazione proseguì somministrando la soluzione anche per via orale, riscontrando - nella maggior parte dei pazienti - il manifestarsi di una sensazione di benessere generale, energia, una maggiore resistenza alla fatica e una maggior stabilità emotiva.

All'epoca, le molte persone che cominciarono ad assumere la soluzione di cloruro di magnesio in qualità di "tonico", con conseguenze inaspettate sull'organismo, informarono prontamente il professore.

In poco tempo, grazie alle testimonianze dei pazienti, Delbet si ritrovò tra le mani gli effetti della sua "scoperta". Il cloruro di magnesio aveva fatto scomparire completamente disturbi dell'apparato digerente come coliti, colecistiti e angiocoliti, aveva migliorato in modo esponenziale affezioni del sistema nervoso quali il tremore senile, il morbo di Parkinson, i crampi muscolari. Ancora, effetti sorprendenti erano stati riscontrati nella cura della pelle: acne giovanile, eczema, psoriasi, verruche, geloni, prurito. Infine, Delbet fu in grado di dimostrare come il cloruro di magnesio potesse migliorare lo stato di unghie e capelli, di diverse patologie legate allo stato allergico come il raffreddore da fieno, l'orticaria, i pruriti di vario genere fino ad arrivare alle emorroidi e all'edema di Quincke. La sua sperimentazione si allargò a tal punto da testare il cloruro di magnesio localmente, sotto forma di pomata: l'effetto non raggiunse il 100% voluto, ma l'applicazione permise di far inscurire buona parte di capelli e barbe sbiancate da anni, o di scolorire le macchie cutanee della "vecchiaia".

Nelle sue ricerche, Pierre Delbet fu coadiuvato dal Dottor Neveu, ma i benefici del Cloruro di Magnesio hanno interessato parecchi medici e ricercatori, tra cui l'italiano Raul Vergini.

Se gli alchimisti assegnavano la denominazione di Panacea Universale al chermes, minerale ritenuto capace, oltre che di guarire ogni male, anche di prolungare indefinitamente la vita, a questo punto anche il Cloruro di Magnesio potrebbe arrogarsi, senza tema di smentita, lo stesso titolo.

La cosa incredibile è come la carenza di Magnesio sia sempre stata ignorata dai medici come possibile causa di almeno una buona parte dei disturbi che affliggono l'essere umano.

Il Magnesio è un elemento essenziale presente in tutti gli organismi, indispensabile per lo svolgimento di numerose reazioni enzimatiche. L'organismo umano ne contiene circa 25 grammi, localizzati per lo più nelle ossa, nei muscoli, nel cervello e in altri organi come fegato, reni e testicoli.

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Il Magnesio ha la capacità di produrre l'equilibrio minerale necessario agli organi per l'espletamento delle loro funzioni, come per esempio i reni, alimenta l'acido urico nelle artrosi, ha potere decalcificante fino alle più sottili membrane nelle articolazioni, nelle sclerosi e nelle sclerosi calcificate, quindi è un valido aiuto per prevenire gli infarti poiché purifica il sangue. Rinvigorisce anche il cervello: diversi studi attestano la sua validità nel mantenerne la gioventù, fino alla vecchiaia.

Malgrado tutto ciò, Il Magnesio è - tra tutti gli elementi - il meno somministrato.

La sua importanza è stata, e ancora oggi continua a essere dai più, sottovalutata.

Se è stato dimostrato come, con l'uso del Magnesio, aumenti anche la conta dei globuli bianchi perché questo effetto, che porta il nome di citofilassi, continua a essere ufficialmente trascurato? Come dire che per l'essere umano non sia importante avere la possibilità di aumentare il proprio tono immunitario.

Secondo Padre Beno J. Schorr, professore di fisica, chimica e biologia al Collegio di Santa Caterina "Il Magnesio elimina il calcio dai punti indebiti e lo fissa solidamente alle ossa. Dopo i 40 anni l'organismo assorbe sempre meno magnesio, producendo vecchiaia e dolori perciò deve essere preso secondo l'età. Dai 40 ai 55 anni: mezza dose (una dose = una tazzina da caffè). Dai 55 anni ai 70: una dose al mattino. Dai 70 ai 100 anni: una dose al mattino ed una alla sera". (1985)

E' del 1932 la ricerca di Schrunipf-Pierron: la dieta abituale delle popolazioni rurali dell'Egitto forniva quasi due grammi di Magnesio al giorno. Risultato? Tra i contadini egiziani l'incidenza del cancro era 10 volte inferiore a quella delle popolazioni di Europa e USA, mentre quella del cancro allo stomaco addirittura 50 volte minore. Non a caso, anche Delbet orientò la sua ricerca anche in quest'ambito.

Nel quotidiano, Schrunipf-Pierron osservò come i contadini egiziani non soffrissero di raffreddori, influenze, polmoniti e pleuriti. Le loro donne partorivano con estrema facilità, mentre gli anziani conservavano un' "andatura elegante e armoniosa anche in età molto avanzata".

Sia chiaro, il Cloruro di Magnesio non è una medicina, bensì un alimento che non ha controindicazioni ma soprattutto è compatibile con qualsiasi cura farmacologica in corso. Ha comunque una peculiarità non indifferente: prenderne una dose per un dolore soltanto fa sì che eventuali altri dolori guariscano comunque, perché il sale mette in ordine tutto il corpo.

Dove trovare Il Magnesio? Presto detto: nei cereali integrali, la soia, i fagioli, i vegetali in genere (se coltivati con metodo biologico), i frutti di mare, cioccolata e cacao. Essendo un prodotto di scarto del sale, va da sé che anche il sale marino sia ricco di Magnesio. Peccato però che l'impego di concimazioni minerali e il raffinamento dei cibi portino alla quasi totale perdita di magnesio. La stessa cottura può portare a un impoverimento dello stesso fino al 70%.

Come scoprire se si è carenti di Magnesio? Molto spesso i sintomi passano per ansia, ipereccitabilità muscolare, cefalea, vertigini, insonnia, asma, alterazioni del ritmo cardiaco, stanchezza eccessiva, disturbi del ciclo mestruale.

Dire che si sarà immuni da tutte le malattie è impossibile, ma sapere che c'è la possibilità di attenuare i dolori e il decadimento del corpo, è già una ragione importante per cominciare ad assumerlo. Anche perché il corpo, nella sua grande intelligenza fisiologica, elimina l'eventuale eccesso da solo. Al massimo, pulirete l'intestino. Che male non fa.

Ricordiamo che come qualsiasi altro prodotto presenta dellecontroindicazioni. Il cloruro di magnesio è controindicato in caso di:

Per quanto mi riguarda, devo ringraziare un erborista che, anni fa, mi ha letteralmente "rimessa al mondo" consigliandomi il Cloruro di Magnesio. La pigrizia a volte prende il sopravvento e io stessa, pur consigliandolo a tutti, dimentico di assumerlo. E gli effetti si vedono. Per quanto mi riguarda, uso ilMagnesio Supremo, scelto dopo aver letto il libretto accompagnatorio. Iniziato con il pensiero che comunque male non faceva, ho visto sparire in poco più di una settimana un dolore alla schiena che credevo cronico, e non solo. Potete trovare questo prodotto nelle farmacie più lungimiranti, nelle erboristerie, o ordinarlo online. Francamente dove lo acquistiate non ha importanza. Posso solo dirvi che mi ha aiutata, tanto. Così ho pensato fosse giusto e doveroso, da parte mia, mettervi a parte del mio "piccolo segreto".

 

Buona vita

Cristina Colombera

Nella mia ricerca, ho avuto modo di leggere parecchie testimonianze. Tra tutte, ho scelto questa: "Rientrato a Florianopolis, presi una dose di Cloruro di Magnesio tutte le mattine. Tre giorni più tardi, presi una dose al mattino e una alla sera. Al ventesimo giorno mi svegliai non più rannicchiato, ma disteso nel letto e senza dolori. Se camminavo, il dolore era ancora presente. Al trentesimo giorno mi alzai sbalordito: non mi faceva male più niente. Al quarantesimo giorno camminai per tutta la giornata sentendo appena un leggero peso alla gamba. Sono ormai trascorsi dieci mesi, mi sento agile e mi piego quasi come un serpente perché il Magnesio porta via il calcio dai punti indebiti e lo fissa solidamente alle ossa. Le mie pulsazioni, che prima erano inferiori ai 40 battiti, sono ritornate normali. Il mio sistema nervoso è ristabilito e molto più lucido. Il sangue, decalcificato, è fluido. Le frequenti fitte acute al fegato sono scomparse. Molti chiedono cosa mi stia succedendo poiché, a giudicare dall'aspetto, sembro ringiovanito. Infatti, ho riacquistato la gioia di vivere. Con questa cura centinaia di persone, dopo anni di sofferenze per dolori vertebrali, artrosi, acidi urici e altro, sono guarite al Collegio di Santa Caterina".

http://www.ilgiornaledellebuonenotizie.it/?p=18038

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Pressione bassa : rimedi naturali

L’adattamento ai ritmi stretti del lavoro è un piccolo shock per il corpo abbronzato e ristorato dal buon ritiro delle vacanze: disintossicati dal caffè e dalla sveglia all’alba ogni imposizione di ritmo serrato è il ritorno a una vile schiavitù. Il senso di spossatezza è già presente al mattino, a volte compaiono piccoli capogiri a cui si risponde con la pausa caffè. Potrebbe essere semplice agonia post-vacanziera ma spesso è semplicemente pressione bassa, un disturbo più che una malattia. La definizione medica è la pressione inferiore ai valori 100 per la massima e 60 per la minima, soprattutto al mattino, appena alzati dal letto. Tipicamente il medico non considera questo disturbo al pari di una patologia ma è pur vero che la pressione bassa è invalidante: i classici rimedi prescritti sono gli integratori di magnesio e potassio, soprattutto per gli sportivi che spesso avvertono capogiri sotto sforzo muscolare intenso. La medicina naturale affianca a questi minerali qualche altra buona idea fitoterapica:

 

Ribes Nigrum: questo macerato glicerico è adatto a tutti, grandi e piccini, perché non contiene estratti alcolici e perché si tratta di un semplice frutto di bosco. La dose corretta consiste in 50 gocce da assumere al mattino, in mezzo bicchiere di acqua, 20 minuti prima della colazione. Questo rimedio ha una grande indicazione nelle malattie allergiche perché attenua la risposta istaminica. Pertanto è indicatissimo a settembre, quando l’Ambrosia e i suoi pollini allarmano le persone ipersensibili.

 

Liquirizia: un grande classico per l’ipotensione, facile da usare se il suo aroma è gradito. Basta succhiare al mattino una semplice caramella di liquirizia pura per avere un tono di pressione migliore senza eccedere nel caffè. E’ importante però che si tratti di tavolette amare, non gommose e non zuccherate, oppure del classico legnetto di liquirizia da masticare e succhiare al bisogno.

 

Equiseto Arvense: questa pianta è un vero minerale vegetale, utile a tutte le persone con debolezza estrema da demineralizzazione. Spesso la pressione bassa si accompagna a perdita di capelli, a fragilità delle unghie, a dolori ossei migranti. In questo caso l’Equiseto è un grande ristoratore e si trova in erboristeria in polvere o in fiale bevibili, una al giorno.

 

Eleuterococco: è il ginseng femminile utile alle donne per la bassa pressione durante il ciclo mestruale. Ha una debole funzione estrogenica che corre in aiuto quando gli estrogeni del corpo calano nella fase della mestruazione, lasciando la donna indebolita e spossata. La dose della tintura madre è 50 gocce per 3 volte al giorno, nei giorni di flusso abbondante.

 

 

CARDO MARIANO

Pianta versatile, di grande applicazione sia in ambito digestivo che energetico. Da sempre coltivata nei monasteri dai frati, ha una lunga tradizione italiana e fa parte di molti amari serviti a tavola come ammazzacaffè.

Tonico: è il suo utilizzo più apprezzato per la velocità con cui recupera i valori pressori. In questo caso la tintura madre deve essere utilizzata nella dose di 30-35 gocce prima dei 3 pasti principali.

Digestivo: è un drenante del fegato adatto davvero a tutti, utile dopo una cena con libagioni importanti o anche in uso continuativo per le persone con fegato grasso o con colesterolo alto. Per questo è il tonico più apprezzato da chi ha un fegato lento e costipato.

Galattogeno: il cardo mariano è la pianta più adatta per arricchire il latte nel seno materno, perfetto da assumere subito dopo il parto, anche in attesa della montata lattea. Perché mentre favorisce la lattazione favorisce insieme, come tonico, il recupero delle forze. Per questo utilizzo è raccomandabile la dose in bustine, in estratto secco, piva di alcol.

http://www.lifegate.it/it/eco/people/salute/integratori/rimedi_naturali_contro_la_pressione_bassa.html

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Malva: proprieta' e utilizzi

Forse conoscerete la malva per via dei suoi bellissimi fiori violetti, in grado di colorare e rallegrare qualsiasi parco, giardino o balcone. Meno note al grande pubblico sono invece le proprietà di questa pianta che vedono proprio in quei fiori dal colore così accattivante, la parte più ricca di proprietà.

Grazie alla presenza delle mucillagini e di altri principi attivi, la malva è dotata di proprietà antinfiammatorie e anti-stipsi, aiuta in caso di colite, tosse e laringite. Tra le altre cose si tratta anche di una delle pochissime piante che si può utilizzare in gravidanza.

Ma vediamo come usarla a seconda dei casi:

1. INFIAMMAZIONE DELLE PRIME VIE AEREE (laringite, faringite o tosse)

Si può preparare una tisana di malva (si trova facilmente in erboristeria) da bere al bisogno lasciando in infusione per circa 10-15 minuti 1 cucchiaino di fiori e foglie per ogni tazza d’acqua bollente utilizzata. La malva infatti, oltre a sfiammare, ha doti espettoranti, ovvero aiuta a fluidificare il catarro e dunque a liberarsene meglio. In alternativa in erboristeria si possono trovare estratti secchi e capsule a base di questa pianta da utilizzare seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.

2. STIPSI, COLITE O BRUCIORE DI STOMACO

Anche in caso di stipsi o problemi di colite o gastrite la tisana di malva può venire in aiuto grazie al suo potere antinfiammatorio. La presenza di mucillaggini rende questa pianta un leggero e dolce lassativo e bevuta la sera prima di andare a dormire consente di andare in bagno l'indomani con più semplicità. In caso di colite o gastrite è possibile anche prendere gli integratori a base di malva.

3. AFTE; GENGITIVI o CONGIUTIVITI

La malva è ottima anche per uso topico per ridurre le infiammazioni locali. In questo caso si può preparare un decotto al 5% (ovvero composto da 5 grammi di malva per ogni 100 ml di acqua) lasciarlo raffreddare e poi utilizzarlo ad esempio per fare gargarismi più volte al giorno in caso di infiammazioni della cavità orale. Dato il potere lenitivo di questa pianta, la malva è ideale anche per fare impacchi su occhi stanchi o colpiti da congiuntivite.

4. INFIAMMAZIONI VAGINALI o CISTITE

Un infuso di malva a temperatura ambiente può essere impiegato anche in caso di infiammazioni vaginali per farsi delle lavande intime. Basta avere l’apposito strumento che si può acquistare in tutte le farmacie. Per problemi alla sfera genitale femminile leggi anche: Consigli per il benessere naturale delle parti intime femminili. Spesso la malva si utilizza anche con successo in caso di cistite lieve.

5. IRRITAZIONI DELLA PELLE Per uso topico la malva può essere utilizzata anche per lenire eventuali irritazioni della pelle come scottature, arrossamenti, brufoli e piaghe. Basta tamponare la zona interessata dal problema (anche più volte al giorno) con un batuffolo di cotone imbevuto di infuso di malva.

Infine sapevate che la malva si può anche mangiare aggiungendola a minestre o insalate? Inoltre è possibile godersi un bel bagno rilassante unendo alla normale acqua calda una tisana di malva preparata con 200 grammi di foglie e fiori lasciati in infusione per 15 minuti in 3 litri d’acqua bollente.

Alla prossima

Francesca

http://www.greenme.it/spazi-verdi/naturomania/1183-malva-propriet%C3%A0-e-utilizzi

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