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Categoria: "Cure Naturali"

Rughe: cartina psicosomatica dell’anima e non solo

 

rughe

Le cerchiamo ogni mattina allo specchio e le troviamo inesorabili sentinelle dell’età ma attenzione! Le rughe vanno interpretate e possono essere una spia di disfunzioni organiche.

Secondo la medicina cinese le rughe del viso indicano il nostro stato di salute psicofisico e compaiono in punti precisi, indicati dall’agopuntura.

 

Imparare a conoscere le rughe, quindi, significa conoscere un po’ meglio noi stessi per giungere alla radice del problema e risolverlo interiormente, oltre che esteriormente.

 

 

Per lo Huangdi Neijing, antico testo di medicina cinese, i segni del viso sono espressioni Yin (quelli verticali) e Yang (gli orizzontali). Le rughe, inoltre, si sviluppano lungo le linee dei meridiani attraverso cui circola il Qi, l’energia vitale.

 

Rughe e irregolarità della superficie del viso come risultato di uno squilibrio, principalmente dei meridiani Yang (visceri), di un deficit di sangue o di una presenza di calore che porta secchezza. Di conseguenza, si crea un problema legato al trasporto dei liquidi, il tutto riconducibile a stress fisico ed emotivo che affiora in superficie offuscando la bellezza della pelle.

 

Rughe di espressione dinamiche e rughe profonde statiche

 

Sono rughe di espressione quelle che compaiono nel momento in cui assumiamo un’espressione ( es. sorridiamo) e che seguono la mimica facciale, ma che scompaiono al cambiare dell’espressione. La ruga profonda, invece, è quella che si nota come un solco profondo anche quando il viso è perfettamente rilassato e serio.

 

• Una ruga che parte a metà della fronte in alto, sotto l’attaccatura dei capelli, e si muove sul lato sinistro, indica che la tensione nervosa vacilla e lo slancio vitale é mal dosato. La persona è scossa, spesso vittima di cefalee, capogiri, vomito, febbre e rinite. La sua è una situazione di sovraeccitazione psichica e cerebrale con apprensione, ansia, stati depressivi e palpitazioni cardiache.

 

• Le rughe orizzontali che solcano la fronte in modo irregolare sono il risultato di mancanza di fiducia in se stessi, di timore nei confronti degli ostacoli della vita con un carattere che rivela scarsa energia e fa vedere le cose in modo confuso. Più le rughe sono numerose e intrecciate, più sono state scavate da inquietudine, rimorsi, insoddisfazione.

 

•Rughe appena accennate sotto gli occhi parlano di disturbi ai reni; se invece sono più in basso indicano problemi all’intestino ed eccesso di cibo.

 

 

LE RUGHE ORIZZONTALI YANG ACCANTO AGLI OCCHI

 

 

Queste rughe si formano con la pressione dell’occhio, che viene sforzato inconsciamente, socchiudendolo. E’ innata l’esigenza dell’uomo di vederci chiaro: a livello psicologico ci sono dei periodi in cui non vediamo chiaramente la nostra vita, non capiamo cosa ci sta accadendo: in questi periodi accade più spesso che, senza accorgercene, strizziamo gli occhi e si formano le cosiddette zampe di gallina

Indicano un collegamento con i reni e cistifellea, che sono sottoposti ad uno sforzo eccessivo. Se le rughe sono presenti più in basso indicano disfunzioni intestinali ed eccesso di cibo.

 

LE RUGHE VERTICALI YIN SUL TERZO OCCHIO

 

 

 

Sono rughe Yin, verticali, quindi denotano una forza di voler comprendere, ma in maniera esasperata. Se diventa una ruga fissa la persona è molto tesa, facilmente pronta alla rabbia e alla collera. Sono tipiche di persone che rimuginano a non finire problemi, pensieri, ricordi.

 

 

RUGHE ORIZZONTALI YANG SULLA FRONTE

 

Queste rughe si formano con un eccessivo movimento dei muscoli delle palpebre che si innalzano, come se si volesse vedere lontano. Le rughe orizzontali sulla fronte non lineari, indicano mancanza di fiducia in se stessi; rivelano un carattere timoroso verso gli ostacoli della vita, scarsa energia e confusione. Più sono numerose e frastagliate, maggiore è l’inquietudutine, il rimorso e l’insoddisfazione personale.

 

 

 

LE RUGHE VERTICALI YIN SUL NASO

 

Per creare queste rughe è necessario un grande sforzo, una contrazione di muscoli enorme; lo si fa di solito in momenti di grande tensione o rabbia.

E’ una zona legata al cuore: la presenza di queste rughe potrebbe indicare una tensione cardiaca.

 

 

 

LE RIGHE YIN VERTICALI SULLA GUANCIA

Le guance, sono come i cuscini del viso, gli ammortizzatori; queste rughe si formano con una tensione dei muscoli di bocca, collo e occhi; sono segno di una grande tensione, di una persona che subisce incomprensioni, frustrazioni e preoccupazioni.

 

 

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LE RUGHE VERTICALI YIN DEL SORRISO

Le rughe intorno alla bocca, indicano una tensione, il non poter esprimersi liberamente tanto come si vorrebbe. Spesso si tratta di persone molto delicate, persino dolci ma molto solitarie, la cui bocca sembra affossarsi come se avesse tanto da dire e non sapesse come o quando o con chi esprimersi.

 

 

 

RUGHE ORIZZONTALI YANG SOTTO IL LABBRO

Per creare queste rughe si deve comprime la bocca. E’ come se non si volesse dire la verità, se ci si dovesse trattenere del dire quello che si pensa e si prova.

Una ruga sotto il labbro inferiore (nel mezzo), sta ad indicare una criticità per spalle e collo ma anche per i denti.

 

 

 

1. Debolezza e cedimenti della pelle sulle guance indicano un problema con vie urinarie e vescica.

 

2. Mento leggermente gonfio – significa che i reni stanno lavorando per usura.

3. Più righe sulle guance indicano una ridotta funzionalità dello stomaco

e del pancreas.

 

4. Piega trasversale sul mento può essere un segno di

stagnazione, a livello del fegato o del bacino.

 

5. Se la pelle sulle guance è come una pellicola trasparente, verificate le condizioni del fegato.

 

6.Gonfiore e cambiamento nella forma del naso e la comparsa di un colore viola parla di problemi al polmone e del colon.

 

7. Rughe profonde simmetriche su entrambi i lati del naso suggeriscono una disfunzione del tratto gastrointestinale.

 

8. Se la linea naso-labiale continua fino al mento, c’è qualcosa di sbagliato con la digestione - Gastrite con alta acidità, a cominciare da ulcera gastrica o duodenale

ulcere, coliti.

 

9. Rughe verticali poco profonde sul labbro superiore indicano disfunzioni ginecologiche.

 

10. Le linee verticali agli angoli della bocca rivolte in giù indicano possibile gastrite con funzione secretoria ridotta e predisposizione alle malattie del pancreas.

 

7. Bordo bianco intorno alla bocca, richiama l’attenzione sui problemi del cuore.

8. Le rughe agli angoli della bocca indicano squilibri nel metabolismo

 

Sulla fronte e Occhio

 

1. Una piega trasversale dice indica problemi nella zona cervico-occipitale – mal di schiena spesso bassa.

 

2. Le rughe orizzontali sulla fronte comune segno di propensione a emicranie.

 

3. Profondo solco verticale tra le sopracciglia: poco ossigeno e vita sedentaria

 

4. Pieghe verticali tra le sopracciglia a destra indicano problemi al fegato e alla cistifellea. Se la ruga è spostata a sinistra – questo è il primo segno di problemi con la milza.

 

5. Gonfiore delle palpebre superiori suggerisce che non tutto va bene con i reni.

 

http://blog.you-ng.it/2014/03/23/rughe-cartina-psicosomatica-dellanima-non/

http://terrarealtime.blogspot.it/2016/06/rughe-cartina-psicosomatica-dellanima-e.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+TerraRealTime+(TERRA+REAL+TIME)

Le cerchiamo ogni mattina allo specchio e le troviamo inesorabili sentinelle dell’età ma attenzione! Le rughe vanno interpretate e possono essere una spia di disfunzioni organiche.

Secondo la medicina cinese le rughe del viso indicano il nostro stato di salute psicofisico e compaiono in punti precisi, indicati dall’agopuntura.
Imparare a conoscere le rughe, quindi, significa conoscere un po’ meglio noi stessi per giungere alla radice del problema e risolverlo interiormente, oltre che esteriormente.
Per lo Huangdi Neijing, antico testo di medicina cinese, i segni del viso sono espressioni Yin (quelli verticali) e Yang (gli orizzontali). Le rughe, inoltre, si sviluppano lungo le linee dei meridiani attraverso cui circola il Qi, l’energia vitale.
Rughe e irregolarità della superficie del viso come risultato di uno squilibrio, principalmente dei meridiani Yang (visceri), di un deficit di sangue o di una presenza di calore che porta secchezza. Di conseguenza, si crea un problema legato al trasporto dei liquidi, il tutto riconducibile a stress fisico ed emotivo che affiora in superficie offuscando la bellezza della pelle.
Rughe di espressione dinamiche e rughe profonde statiche
Sono rughe di espressione quelle che compaiono nel momento in cui assumiamo un’espressione ( es. sorridiamo) e che seguono la mimica facciale, ma che scompaiono al cambiare dell’espressione. La ruga profonda, invece, è quella che si nota come un solco profondo anche quando il viso è perfettamente rilassato e serio.
• Una ruga che parte a metà della fronte in alto, sotto l’attaccatura dei capelli, e si muove sul lato sinistro, indica che la tensione nervosa vacilla e lo slancio vitale é mal dosato. La persona è scossa, spesso vittima di cefalee, capogiri, vomito, febbre e rinite. La sua è una situazione di sovraeccitazione psichica e cerebrale con apprensione, ansia, stati depressivi e palpitazioni cardiache.
• Le rughe orizzontali che solcano la fronte in modo irregolare sono il risultato di mancanza di fiducia in se stessi, di timore nei confronti degli ostacoli della vita con un carattere che rivela scarsa energia e fa vedere le cose in modo confuso. Più le rughe sono numerose e intrecciate, più sono state scavate da inquietudine, rimorsi, insoddisfazione.
•Rughe appena accennate sotto gli occhi parlano di disturbi ai reni; se invece sono più in basso indicano problemi all’intestino ed eccesso di cibo.
LE RUGHE ORIZZONTALI YANG ACCANTO AGLI OCCHI
Queste rughe si formano con la pressione dell’occhio, che viene sforzato inconsciamente, socchiudendolo. E’ innata l’esigenza dell’uomo di vederci chiaro: a livello psicologico ci sono dei periodi in cui non vediamo chiaramente la nostra vita, non capiamo cosa ci sta accadendo: in questi periodi accade più spesso che, senza accorgercene, strizziamo gli occhi e si formano le cosiddette zampe di gallina
Indicano un collegamento con i reni e cistifellea, che sono sottoposti ad uno sforzo eccessivo. Se le rughe sono presenti più in basso indicano disfunzioni intestinali ed eccesso di cibo.
LE RUGHE VERTICALI YIN SUL TERZO OCCHIO
Sono rughe Yin, verticali, quindi denotano una forza di voler comprendere, ma in maniera esasperata. Se diventa una ruga fissa la persona è molto tesa, facilmente pronta alla rabbia e alla collera. Sono tipiche di persone che rimuginano a non finire problemi, pensieri, ricordi.
RUGHE ORIZZONTALI YANG SULLA FRONTE
Queste rughe si formano con un eccessivo movimento dei muscoli delle palpebre che si innalzano, come se si volesse vedere lontano. Le rughe orizzontali sulla fronte non lineari, indicano mancanza di fiducia in se stessi; rivelano un carattere timoroso verso gli ostacoli della vita, scarsa energia e confusione. Più sono numerose e frastagliate, maggiore è l’inquietudutine, il rimorso e l’insoddisfazione personale.
LE RUGHE VERTICALI YIN SUL NASO
Per creare queste rughe è necessario un grande sforzo, una contrazione di muscoli enorme; lo si fa di solito in momenti di grande tensione o rabbia.
E’ una zona legata al cuore: la presenza di queste rughe potrebbe indicare una tensione cardiaca.
LE RIGHE YIN VERTICALI SULLA GUANCIA
Le guance, sono come i cuscini del viso, gli ammortizzatori; queste rughe si formano con una tensione dei muscoli di bocca, collo e occhi; sono segno di una grande tensione, di una persona che subisce incomprensioni, frustrazioni e preoccupazioni.
LE RUGHE VERTICALI YIN DEL SORRISO
Le rughe intorno alla bocca, indicano una tensione, il non poter esprimersi liberamente tanto come si vorrebbe. Spesso si tratta di persone molto delicate, persino dolci ma molto solitarie, la cui bocca sembra affossarsi come se avesse tanto da dire e non sapesse come o quando o con chi esprimersi.
RUGHE ORIZZONTALI YANG SOTTO IL LABBRO
Per creare queste rughe si deve comprime la bocca. E’ come se non si volesse dire la verità, se ci si dovesse trattenere del dire quello che si pensa e si prova.
Una ruga sotto il labbro inferiore (nel mezzo), sta ad indicare una criticità per spalle e collo ma anche per i denti.
1. Debolezza e cedimenti della pelle sulle guance indicano un problema con vie urinarie e vescica.
2. Mento leggermente gonfio – significa che i reni stanno lavorando per usura.
3. Più righe sulle guance indicano una ridotta funzionalità dello stomaco
e del pancreas.
4. Piega trasversale sul mento può essere un segno di
stagnazione, a livello del fegato o del bacino.
5. Se la pelle sulle guance è come una pellicola trasparente, verificate le condizioni del fegato.
6.Gonfiore e cambiamento nella forma del naso e la comparsa di un colore viola parla di problemi al polmone e del colon.
7. Rughe profonde simmetriche su entrambi i lati del naso suggeriscono una disfunzione del tratto gastrointestinale.
8. Se la linea naso-labiale continua fino al mento, c’è qualcosa di sbagliato con la digestione - Gastrite con alta acidità, a cominciare da ulcera gastrica o duodenale
ulcere, coliti.
9. Rughe verticali poco profonde sul labbro superiore indicano disfunzioni ginecologiche.
10. Le linee verticali agli angoli della bocca rivolte in giù indicano possibile gastrite con funzione secretoria ridotta e predisposizione alle malattie del pancreas.
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Cromoterapia e il significato dei colori

La Cromoterapia e il significato dei colori

 

Se vuoi sognare e hai bisogno di un tonico, rovescia la coppa del cielo e beviti l’azzurro!

(L. Vidales)

Adoro questa citazione perché amo in modo smisurato il colore azzurro. Ogni anno aspetto l’estate solo per perdermi con lo sguardo che non trova il confine tra cielo e mare.

 

La cromoterapia è una medicina antica che attualmente la civiltà occidentale ha riscoperto e viene spesso integrata ad altre terapie o trattamenti olistici per poter curare il corpo o purificare l’anima.

Molte civiltà anticamente sfruttarono il significato dei colori e il loro effetto sul corpo e sulla psiche in campo medico e religioso.

Gli antichi egizi praticavano normalmente la cura dei colori ed edificarono templi dedicati alla cromoterapia costituiti da sette stanze, ciascuna di un colore diverso.

I colori delle stanze non erano affatto casuali, esse corrispondevano ai colori dei sette chakra principali: il rosso, l’arancio, il giallo, il verde, l’azzurro, l’indaco e il viola. Per chi volesse approfondire l’argomento chakra può cliccare nel link…

All’interno di queste stanze vi erano delle vasche dove il malato veniva immerso in un bagno di colore e in base al tipo di malattia il colore cambiava.

La regina Nefertiti era solita ordinare al suo medico di corte di preparare oli da bagno di colori diversi, i bagni stimolanti dovevano essere color porpora e quelli rilassanti verdi o blu.

Anche gli antichi cinesi usufruivano degli scopi benefici della cromoterapia ed erano soliti spennellare di giallo i malati di intestino e lasciavano che la luce filtrasse nella loro stanza tramite un tendaggio dello stesso colore.

Non vi è alcun dubbio che la cromoterapia sia una delle tecniche più antiche e non solo egizi e cinesi se ne servivano ma anche aztechi, maya, romani e greci.

La diffusione della cromoterapia ai giorni nostri la dobbiamo all’americano Edwin Babitt che nel 1878 pubblicò il suo primo libro “The principal of Light and color”, dopo di lui ci fu anche Niels Finsen che riuscì a fondare nel 1896 un istituto di luce per la cura della tubercolosi e in America oramai la terapia con la luce ultravioletta è diventata un metodo standard.

I cromo terapeuti utilizzano le vibrazioni cromatiche per ristabilire un equilibrio energetico alterato e lo fanno sfruttandole come dei catalizzatori che stimolano i processi naturali di auto-guarigione dell’organismo.

Viene impiegata come metodo di guarigione su stati depressivi, nevrosi e ansia con effetto positivo sull’umore ma i più importanti benefici cromatici trovano riscontro nell’ambito della cromo puntura per bambini, indirizzata a curare iperattività, mal di testa, insonnia e disordini emotivi.

 

Nel nostro piccolo possiamo sfruttare i poteri benefici dei colori con l’abbigliamento, il cibo, la casa; tutto quello che ci circonda

è luce che irradiandosi dentro e fuori di noi dipinge la nostra vita.

Secondo la cromoterapia i colori scuri danneggiano il morale e lo spirito, capaci addirittura di incoraggiare le inibizioni e i complessi mettendo barriere all’ottimismo, all’ispirazione e alla realizzazione di sé.

Cromoterapia il significato dei colori

Ogni colore ha proprietà specifiche in grado di agire su disturbi diffusi, vediamoli insieme da vicino:

Rosso: aumenta la vitalità, l’energia e favorisce la circolazione sanguigna. È infatti il colore della forza e della salute. Questo colore è spesso indossato da persone estroverse e vitali tuttavia può essere un colore troppo energico per persone con tendenze violente perché ne aumenta l’aggressività ed è sconsigliato usarlo per tinteggiare le pareti di casa.

 

Arancio: è il colore del calcio e ha un’azione normalizzante, viene impiegato molto con gli asmatici e a chi soffre di problemi respiratori. È un colore socievole e gli amanti dell’arancio apprezzano la compagnia.

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Giallo: è uno stimolante motorio per i muscoli, coadiuvante per la formazione dei tessuti nervosi, aumenta l’attività dello stomaco e dell’intestino. È il colore della felicità, della saggezza e dell’immaginazione, gli amanti del giallo sono sempre alla ricerca di nuove avventure.

 

Verde: è un colore curativo che influisce sull’intero organismo ma in particolar modo sul sistema nervoso simpatico, è il colore associato alla natura e simboleggia speranza, pace e rinnovamento. Gli amanti del verde sono persone miti e sincere, costantemente alla ricerca dell’autoaffermazione e fermi sulle loro opinioni.

 

Blu: colore calmante, induce al rilassamento. Ha un effetto tranquillizzante su persone aggressive ed è un colore capace di far dimenticare i problemi di tutti i giorni. Le persone che prediligono il blu sono molto ammirate per il loro carattere equilibrato, sono particolarmente sensibili ma riescono a controllare la loro emotività.

 

Bianco: è un colore che rivitalizza stimolando cervello e arterie. Dà un senso di purezza e di freschezza non solo esteriore ma anche interiormente. Persone che indossano spesso abiti bianchi sono meticolosi e si perdono in voli pindarici che spesso non portano alla realizzazione delle proprie idee.

 

Rosa: rappresenta l’amore e l’affetto e gli amanti di questo colore sono persone che hanno bisogno di protezione, amore e coccole.

 

Nero: è il colore del misterioso e chi lo indossa vuole apparire interessante, colto e agli occhi degli altri quasi irraggiungibile. Abusare di questo colore prediligendo abiti neri significa soffocare i propri istinti primari, quindi non esageriamo!

 

Marrone: è la terra e indica solidità, forza, pazienza e resistenza. Solitamente chi predilige il marrone sono persone coscienziose e costanti ma anche molto solitarie e fortemente ancorate alle proprie abitudini.

 

Grigio: è in assoluto il colore della chiusura e le persone che prediligono questo colore hanno spesso comportamenti giudizievoli e denigratori verso il prossimo.

Il grigio è segno di indifferenza e rifiuto del cambiamento.

 

Di fatto la Cromoterapia, nonostante sia conosciuta e tramandata da secoli, non fa parte della medicina ufficiale ovvero non si avvale di riconoscimenti scientifici ed è per questo che viene inserita tra le medicine alternative.

 

 

 

Possiamo affidarci al nostro intuito che certamente ci condurrà verso luoghi ignoti ma altresì, veri e benefici, basterà solo aprire gli occhi e guardare il mondo che tanto ci appare scontato e privo di attrattiva quando, invece, riserva bellezze infinite e ogni tanto anche noi, nel nostro piccolo, coloriamo la terra.

http://caffebook.it/tecnologia/item/577-la-cromoterapia-e-il-significato-dei-colori.html

 

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DIABETE : UN AIUTO DAI PISTACCHI

Mangiate pistacchi per combattere il diabete di tipo 2

…E sono protettivi anche verso le malattie cardiocircolatorie

 

Arrivano nuove conferme dall’European Congress on Obesity che si è tenuto a Sofia, in Bulgaria, dal 28 al 31 Maggio.

Una ricerca presentata nel corso del convegno e promossa da American Pistachio Growers, l’associazione ch rappresenta i coltivatori di pistacchio USA, suggerisce che il consumo di pistacchi migliora la resistenza all’insulina e quindi proteggere contro il diabete di tipo 2.

Lo studio è stato condotto dalla Dott.ssa Mònica Bulló, Human Nutrition Unit, Faculty of Medicine and Health Sciences, Pere Virgili Institute for Investigating Health, Rovira i Virgili University, Reus, Spain, e dai suoi colleghi.

 

“Questa ricerca costituisce un’ulteriore e utile indicazione di come i pistacchi possano inserirsi vantaggiosamente nell’alimentazione quotidiana.” – afferma il professor Giorgio Donegani, presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare – “Non soltanto per i conosciuti effetti antiossidanti e protettivi verso le malattie cardiocircolatorie, ma anche per la prevenzione di una patologia in preoccupante crescita come il diabete, spesso associata a uno stile di vita poco sano, sia per quanto riguarda l’alimentazione sia per ciò che concerne la scarsa attività fisica”.

 

Il consumo di frutta secca a guscio avrebbe così un effetto benefico su patologie come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. La frutta secca a guscio è infatti ricca di acidi grassi insaturi che sono stati associati a un minor rischio di malattie croniche, come i disturbi cardiovascolari. Inoltre, contiene altri composti bioattivi con proprietà anti-infiammatorie e antiossidanti che sono benefici per la salute.

 

Alcune evidenze ad oggi suggeriscono che il consumo di pistacchi può migliorare il metabolismo del glucosio, ma non ci sono studi che al momento valutino l’effetto della frutta secca a guscio sulla progressione del prediabete, uno dei fattori di rischio per lo sviluppo di diabete vero e proprio. In questo studio, i ricercatori avevano lo scopo di valutare l’effetto del consumo frequente di pistacchi sul metabolismo del glucosio e la resistenza all’insulina nei soggetti pre-diabetici.

 

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Afferma la dott.ssa Bullò: “La nostra ricerca suggerisce che il consumo regolare di pistacchi ha un effetto importante nel ridurre l’insulina e il glucosio, e potrebbe anche aiutare a contrastare alcune conseguenze metaboliche negative del pre-diabete”.

54 persone sono state destinate a seguire per 4 mesi una dieta di controllo (CD) o una dieta ricca di pistacchi (PD, con 57g di pistacchi al giorno). Lo studio ha previsto 4 mesi di intervento per ciascuna dieta, con un periodo di riposo di due settimane: i partecipanti sono stati sottoposti a una delle due diete CD o PD per quattro mesi, con una pausa di due settimane, per poi sperimentare l’altra nei 4 mesi successivi.

Le diete sono state adeguate per calorie e non differivano nella quantità di acidi grassi saturi e colesterolo. All’inizio e mensilmente, sono stati valutati parametri come le misure corporee, la pressione arteriosa, le abitudini alimentari e l’attività fisica. I campioni di sangue sono stati raccolti prima, all’inizio e alla fine di ogni periodo di intervento.

I ricercatori hanno scoperto che non si sono verificate variazioni statisticamente significative nel BMI (indice di massa corporea) tra i periodi di osservazione. Il livello di glucosio a digiuno, l’insulina e i marcatori di insulino resistenza sono diminuiti significativamente dopo la dieta con pistacchio rispetto alla dieta di controllo. Rispetto ai partecipanti al gruppo CD, quelli del gruppo PD hanno mostrato una non statisticamente significativa diminuzione dei valori dell’emoglobina glicosilata (HbA1c), e una più alta ma non significativa riduzione nei livelli di colesterolo cattivo LDL, che è diventata però significativa quando alcuni partecipanti sono stati esclusi dalle analisi (5 partecipanti hanno abbandonato lo studio per motivi personali). Altri marker di rischio metabolico come fibrinogeno, GLP – 1, LDL ossidato e fattore piastrinico hanno mostrato tutti una riduzione statisticamente significativa dopo la dieta con pistacchio rispetto alla dieta controllo.

 

Gli autori concludono: “Il consumo regolare di pistacchi potrebbe diminuire la resistenza all’insulina suggerendo un potenziale ruolo protettivo del pistacchio contro lo sviluppo del diabete di tipo 2.”

 

Fonte: younetspiegalevele.altervista.org

 

- See more at: http://naturamorevole.blogspot.it/2016/05/mangiate-pistacchi-per-combattere-il.html#sthash.ZowZ3MbD.dpuf

 

 

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Timo : la ghiandola che gestisce la nostra salute psicofisica

LA CRAVATTA

La cravatta è un oggetto conosciuto da tutti e generalmente si pensa che la sua funzione sia quella d’importante accessorio per migliorare l’eleganza maschile. La cravatta però oltre a essere un complemento all’abbigliamento (in qualche modo) suddivide gli uomini in due gruppi: quelli che la amano e quindi la indossano e quelli che invece la odiano; se si pone un minimo d’attenzione o si fa anche una semplice analisi psicologica si scoprirà facilmente che esiste un’importante differenza caratteriale fra chi porta e chi non porta la cravatta. I portatori di cravatta in genere sono molto riflessivi e operano per il futuro mentre gli altri cercano di godere il presente come se (per loro) il futuro non esistesse. Per proporre una sintesi della differenza caratteriale che contraddistingue i due gruppi si può dire che i primi (gli amanti della cravatta) vedono la loro fine terrena lontana nel tempo e quindi si aspettano una vita lunga mentre gli altri aspirano a una vita breve anche se intensa.

IL TIMO

Il Timo è una ghiandola molto importante per la vita degli esseri umani e il suo principale compito è quello di gestire il sistema immunitario.

 

Fare click sull’immagine per visualizzare in alta risoluzione

Il Timo dunque si occupa della nostra difesa contro gli attacchi esterni ma anche da quelli interni regolando la virulenza degli anticorpi secondo le necessità. Quando il Timo funziona bene ci sentiamo felici e pronti ad affrontare le difficoltà con l’adeguata energia. In passato si riteneva che il Timo era attivo solo durante il periodo dell’infanzia per scomparire letteralmente(diminuire le sue dimensioni) alla fine della pubertà; oggi però sappiamo che pur diminuendo le sue dimensioni esso è attivo ed estremamente importante per tutta la vita.

STORIA DELLA CRAVATTA

La Cravatta che conosciamo e che ci è famigliare è in realtà un’evoluzione raffinata di molti altri oggetti di grande diffusione che hanno avuto origine nel più remoto passato e prima di descrivere anche se in sintesi la storia ufficiale della Cravatta citeremo alcuni di questi oggetti che hanno in comune molte analogie funzionali che sono:

– Collane con ciondolo metallico o in pietra o in altro materiale

– pettorali per uso rituale o religioso

– sciarpe

– foulard, ecc.

La parola “Cravatta” deriva da “kravatska” che semplicemente indica la nazione “Croazia” che in Croato si scrive “krvat”. A riportare in auge la Cravatta furono dei mercenari Croati che dimostrarono in battaglia grande coraggio e senso tattico. Le vittorie clamorose di questi soldati che portavano appunto la Cravatta fu di stimolo per la reintroduzione di questo capo d’abbigliamento e della sua conseguente diffusione che iniziò dopo il 1648 in Francia per estendersi poi al resto d’Europa e infine al mondo intero.

 

Cronologicamente prima dei Croati intorno al 100 DC la Cravatta che all’epoca si chiamava “Focale” era già in uso dai legionari Romani presenti nelle regioni del nord Europa.

 

Prima dei Romani circa nel 250 AC la cravatta faceva parte dell’abbigliamento di un famoso esercito Cinese del quale oggi noi conosciamo nel particolare sia le armi sia il modo di vestire. Le informazioni in nostro possesso derivano da un stupefacente ritrovamento archeologico consistente in una moltitudine di statue in terracotta che riproducono questi militari con grande precisione e dettaglio.

 

 

Quasi a voler confermare la connessione tra forza-coraggio e Cravatta il prototipo che è simile a quello moderno e che tutti conosciamo fu introdotto intorno ai primi anni del 1800 da un pugile di nome James Belcher.

 

 

James Belcher oltre ad essersi distinto per abilità è ricordato per il suo incredibile coraggio perché continuò a combattere anche dopo la perdita di un occhio in un incidente.

tate.org.uk

Dal 1800 in poi il Fuoulard annodato nei modi più diversi si diffonde sempre più e seppur con diverse fogge continua a essere un simbolo di lotta indossato da militari, gruppi politici e rivoluzionari in tutto il mondo.

 

 

LOCALIZZAZIONE ANATOMICA DELLA GHIANDOLA TIMO

Il Timo è situato in gran parte dietro lo Sterno mentre per una sua piccola appendice sporge dallo Sterno ricoprendo il tratto finale della Trachea che alla base del collo.

 

Dalla sua posizione il Timo è praticamente in contatto con i polmoni e con due importanti vene cardiache e per dirlo con parole semplici questa ghiandola è in grado di rilevare ogni variazione del ritmo del cuore e della respirazione di conseguenza può individuare istantaneamente sia la presenza di uno stato di malattia sia la situazione emotiva.

Le attività biochimiche svolte dal Timo sono molte e complicatissime, per questa ragione (probabilmente) il Timo richiede per il suo funzionamento ottimale una temperatura costante e la protezione da ogni forma di radiazione includendo anche la luce. Due elementi convalidano quanto appena dichiarato, il primo è che il Timo è disposto fisicamente sotto l’ombra del mento per cui non è mai colpito direttamente dai raggi solari verticali e il secondo invece riguarda la schermatura ossea dello Sterno che lo ricopre e protegge quasi interamente

 

 

Il Timo però ha un piccolo problema perché per il suo tratto che avvolge la Trachea sporge oltre lo Sterno rimanendo così scoperto e più esposto alle radiazioni e alle variazioni della temperatura esterna. La parte esposta corrisponde anche al punto dove normalmente è sistemato il nodo della Cravatta o del Foulard. La zona coinvolta è evidenziata dal colore rosso nell’immagine qui sotto.

 

LA CRAVATTA E IL TIMO

La Cravatta dunque è un dispositivo capace di svolgere tre importanti funzioni che sono:

1) stimolare la ghiandola con un continuo massaggio

2) creare un volano termico in grado di mantenere a temperatura costante l’intera area ricoperta dal suo tessuto

3) proteggere dalla luce e da altre radiazioni.

Se si è compresa la funzionalità della Cravatta sarà facile associare ad essa altri oggetti di uso comune che possono svolgere un’identica funzione come ad esempio: Collane con grande ciondolo, sciarpe, Foulard annodati, capi di moda con appendici in tessuto, ecc.

La cravatta spesso è associata al colore Rosso; a volte il Rosso è usato come colore puro altre volte Rosso e Bianco in varie combinazioni e disegni. Si deve però fare una precisazione fra colore opaco e trasparente: Un oggetto opaco di colore Rosso riflette il Rosso ma assorbe i colori Verde e Blu mentre un oggetto trasparente in Colore Rosso assorbe solo il Rosso. In definitiva si può dedurre che il Timo preferisce essere essere illuminato con i colori Verde e Blu (o loro combinazioni) mentre non ama la la luce di colore Rosso.

 

 

ATTIVAZIONE DEL TIMO

La Cravatta annodata e indossata nella posizione corretta e usata con frequenza è certamente il mezzo più raffinato, efficace e completo per cooperare con il Timo ma ora, per completare l’approfondimento, analizzeremo altre metodologie che sono analoghe per funzione e tali da consentire a chi lo vorrà di apportare ulteriori miglioramenti o personalizzare il rapporto con questa ghiandola. Premesso che molto frequentemente il Timo nell’antichità è stato definito e chiamato Cuore e di conseguenza questo errore anatomico (che persiste tuttora) ha creato attributi e funzioni che il Cuore assolutamente non possiede.

Preghiera

Per comprendere quanto ora si dirà è necessario rammentare che il Timo avvolge una parte della Trachea e di conseguenza esso vibra ed è sollecitato quando si parla o si emettono suoni. La vibrazione generata dalla voce corrisponde per il Timo ad un massaggio che può vivificare o stimolare le sue funzionalità.

Il semplice “parlare” (o cantare) per molte persone è già un metodo che senza complicazioni consente di sentirsi meglio oppure di guarire da alcune malattie ma ovviamente la sua efficacia può aumentare con la conoscenza del “ciò che si fa”. Ad esempio è noto che il cantare mentre ci si rade la barba può restituire energia o togliere malesseri di ogni tipo.

Cantare e contemporaneamente radere la barba funziona meglio del semplice “parlato” perché normalmente si tende a sollevare il Mento e quindi la Testa verso l’alto, questo movimento distende la Trachea che così diventa più elastica e quindi può trasportare le vibrazioni sonore con maggiore efficacia. Se pensiamo all’uso del “Mantra” o dei suoni tipo “OM” che sono comuni a molte delle religioni Indiane possiamo estrapolare senza difficoltà il concetto che non è importante il significato di ciò che si dice ma è importante il suono in se stesso e quindi la vibrazione che il suono produce. Se invece ci riferiamo alla posizione spaziale nella quale normalmente abitano gli Dei e cioè “in cielo” possiamo anche estrapolare il consiglio che è opportuno rivolgere lo sguardo e quindi il capo verso l’alto. La distensione della Trachea in ogni caso è ottenuta anche dalla flessione verso il basso e cioè appoggiando il mento sul petto.

La religione Cristiana più di altre culture ha costruito intorno al Timo complesse filosofie comportamentali e inventato moltissimi metodi di preghiera che certamente potranno sorprendere coloro che non hanno approfondito questa materia. Gran parte dei gruppi Cristiani che si sono occupati di migliorare l’efficacia della preghiera oggi sono scomparsi perchè sciolti forzatamente oppure accusati di “Eresia”. I gruppi più antichi risalgono ai primissimi anni della diffusione della religione ma ciò che sorprende è la relazione evidente che accomuna queste tecniche con quelle di altre religioni che sono diffuse in tutto il mondo. Per semplicità parleremo di un solo gruppo anche se le varianti di questo pensiero sono moltissime e faremo una breve sintesi associativa degli elementi comuni.

La filosofia di base si chiama “Esicasmo” conosciuta anche come “preghiera di Gesu” che trae certamente origine dalla tradizione Ermetica antichissima.

it.wikipedia.org

Questa tecnica consiste nel ripetere incessantemente la stessa frase o semplicemente il nome: ” Gesu” sincronizzando il ritmo del suono con quello della respirazione e inoltre le parole dovrebbero essere pronunciate come un bisbiglio dirigendole verso il Timo (Cuore) come se quest’organo fosse il destinatario o l’ascoltatore… ma le varianti sono davvero molte.

Nel link che segue troverete alcune indicazioni.

ortodoxia.it

Massaggio

Il Timo quando sollecitato esternamente nel modo corretto ha una reazione istantanea che agisce in particolare sui muscoli ma anche su tutti gli organi vitali. Per massaggio intendiamo qui la riattivazione del Timo utilizzando dispositivi ad azione meccanica con azione brevissima costituita da un unico colpo o da una serie di colpi ritmici, per comprendere il meccanismo esecutivo s’immagini il battere su un tamburo.

Pugno sul torace

Come frequentemente accade durante le ricerche e gli approfondimento appare inatteso e sempre sorprendente l’Impero Romano, lo ritrovi ovunque e i loro usi (e costumi) sono sempre fonte d’ispirazione e di saggezza. Il saluto dei Legionari Romani, quando il saluto era diretto ai superiori, consisteva nel battere il pugno sul Cuore (centro del torace((Timo)), comunque battere il petto si pensi al noto gesto del “mea culpa” è comune non solo ai Cristiani ma anche alla tradizione biblica.

Battito ritmico

Probabilmente due antichi strumenti egizi conosciuti con il nome di Hekat/Nekhekh si usavano ponendo il loro punto d’incrocio sul Timo e battendo a ritmo lento il Nekhekh sull’ Hekat. L’Hekat e il Nekhekh per la loro forma e conformazione producevano suoni con frequenze e periodo di smorzamento precisi e determinati.

 

 

Colpo della falsa tosse

Questo metodo potrebbe apparire dissociato dal nostro contesto ma non è così. Se fate mente locale certamente ricorderete che lo fate anche voi o comunque lo avrete visto fare da altri. In moltissime occasioni le persone che per qualsiasi ragione si sentono in imbarazzo emettono un colpetto di tosse come se in gola ci fosse un piccolo corpo estraneo. Questo “colpetto” fa sentire subito meglio e aiuta a superare alcune difficoltà di ordine psicologico.

Distorsione dei muscoli della bocca

Se osservate la Bocca di una persona che è in procinto di fare uno sforzo noterete con evidenza che la Bocca si contorce e frequentemente la contorsione è associata ad un suono che assomiglia ad un grugnito (più o meno forte); classico ad esempio è l’urlo dei cultori del Karate o delle arti marziali. Divertente, ora che conoscete il trucco, è l’osservare i giocatori di Ping-Pong i quali sembrano muovere la pallina più con la bocca che con la racchetta. In generale contorcere la bocca o anche fare le “boccacce” costringe tutta la muscolatura interessata a produrre tensione e quindi vibrazioni ritmiche pulsanti. Per usare questo metodo è molto facile perché è sufficiente immaginare di spingere un oggetto pesante in qualsiasi direzione, ad esempio verso l’alto; oppure il mattino, da sdraiati sul letto lanciare il cuscino in alto e poi fare il possibile per riprenderlo (cioè non farlo cadere) avendo come avvertenza che ogni spinta sia accompagnata da un “verso” (suono vocale) d’incitazione.

Pensieri negativi e positivi

Nella tradizione Indiana il quarto Chakra si estende e si espande modificando la sua dimensione in funzione dei pensieri negativi o positivi. Questa considerazione è molto importante perché certamente l’odio e l’amore influiscono sulla nostra salute e sulle nostre scelte. Il Timo come accennato in precedenza è sistemato in una posizione anatomica che gli consente di fare l’analisi del nostro stato emotivo e quindi di reagire in modo positivo o negativo. Comunque al di la del nostro stato emotivo reale ci sono anche dei metodi meccanici che ci consentono di correggere le informazioni che il Timo riceve. I metodi potranno apparire ridicoli ma basta provare per cambiare idea.

Il primo modo è quello di battere con forza le mani, come si fa a teatro, mantenendo per tutta la durata la bocca aperta e in atteggiamento sorridente. L’apertura della bocca dovrebbe per quanto possibile avere forma circolare come se si pronunciasse in modo prolungato la vocale “O”, i più bravi possono anche tentare invece di una due vocali unendo alla “O” una “I” in modo che il suono sia simile al verso del somaro ripetuto e cioé: “IOOO”, “IOOO”….

Questa pratica è descritta anche da Lucio Apuleio nelle sue Metamorfosi e nella storia di Pinocchio. Altro metodo consiste nel portare ambedue le braccia estese verso l’alto e poi muovere in su e in giù per un certo tratto, esattamente come fanno le persone che esultano per una vittoria. Questo gesto è tipico e visibile comunemente negli stadi sportivi. Per la sua esecuzione corretta è necessario accompagnare la gesticolazione delle braccia spalancando e poi richiudendo la bocca con lo stesso ritmo, la bocca deve assumere la forma o pronunciare la parola “A”.

CONCLUSIONI

Le nostre conclusioni sono due, la prima può essere sintetizzata con una frase che è questa: “Tutto è insignificante per le persone insignificanti” mentre la seconda conclusione riguarda una conferma che è andata via via maturando nel corso delle nostre ricerche e degli studi effettuati negli ultimi anni.

La conferma è la seguente:

Esiste un gruppo di persone che è dotato di conoscenze elevate che accompagna l’umanità nel suo progredire. Non riusciamo ad immaginare un gruppo organizzato simile alle associazioni segrete oppure ad Alieni provenienti da altri pianeti ma ciò che possiamo formulare è che queste persone, in numero ridottissimo oltre a trasmettere la loro conoscenza ad allievi selezionati sono esclusivamente dediti agli altri e lo fanno nel silenzio e senza alcun desiderio di riconoscenza. Sono queste stesse persone che periodicamente introducono o reintroducono conoscenze, oggetti o filosofie che lentamente diventano parte della nostra cultura. Probabilmente ricercano continuamente anche nuove persone alle quali trasmettere il loro sapere ma ciò che realmente accade lo possiamo ricavare dai Vangeli nella frase “Molti i chiamati ma pochi gli eletti” oppure in due frasi di Dante: “Vissero senza nfamia e senza lodo” e “che fece per viltade il gran rifiuto”.

http://www.altrogiornale.org/conosciamo-timo-la-ghiandola-gestisce-la-nostra-salute-psicofisica/

 

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Sali di Schlüsser : I DODICI SALI DELLA SALUTE FISICA E MENTALE

La carenza di questi Sali costituisce fondamentalmente la causa biochimica della malattia. Somministrando i principi di cui si riscontra la carenza è quindi possibile ripristinare il normale funzionamento dell’attività callulare. Le diluizioni omeopatiche alle quali vengono preparati i 12 Sali consentono di intervenire non solo a livello fisico, ma anche sullo stato psico-emotivo. Schussler dimostrò l’efficacia dei suoi Sali nel trattamento di molte patologie e l’assoluta mancanza di rischio nel loro utilizzo. Ciò è dovuto al fatto che alle diluizioni di preparazione i Sali penetrano direttamente nella membrana cellulare lasciando indisturbate le cellule che non ne hanno bisogno. Una curiosità emersa nel corso degli anni è la relazione dei dodici Sali con le dodici case dello zodiaco. Si è potuto verificare che le persone appartenenti allo stesso segno zodiacale hanno generalmente la stessa predisposizione a sviluppare patologie simili che corrispondono alla carenza di uno o due Sali specifici. Seguendo questo principio alcuni terapeuti usano il sale associato al segno come cura di base ed aggiungono,  a seconda del disturbo da trattare, i Sali più idonei. Oltre ai normali preparati diluiti in lattosio, esistono soluzioni prive di questo zucchero diluite in alcool e le pomate per le applicazioni esterne. E’ preferibile l’assunzione  lontano dai pasti in quanto vengono sciolti in bocca e assorbiti attraverso la mucosa.
Elenchiamo qui di seguito le loro caratteristiche:

Sale di Schlüsser Nr. 1 Calcium fluoratum D12
Caratteristiche distintive: rughe evidenti e marcate di tipo longitudinale ed obliquo sotto gli occhi, la pelle in questa zona appare di colore rossastro/nerastro, possibili rughe leggere sulla palpebra superiore, arterie indurite e di forma serpeggiante sulla fronte, la lingua può essere dura e screpolata, tendenza a prendere carie, smalto dei denti difettoso, denti “non belli fissi”, postura scorretta, formazione eccessiva di calli, lesioni della pelle, pelle screpolata e che appare dura, pelle floscia, debolezze dei legamenti e dei tendini, piedi piatti e valghi, vene varicose.
Particolarità: il sale di Schüssler n.1 rende duro ciò che è morbido e morbido ciò che è duro.
Zona d´impiego:
- Infiammazione cronica della laringe; linfonodi induriti a seguito di un raffreddamento; carie.
- Arteriosclerosi; vene varicose.
- Emorroidi.
- Per quanto riguarda l´apparato motorio: artrosi; fasciosi plantare; tensione muscolare; osteoporosi; cisti sinoviale; spondilite; articolazioni ballerine; piede valgo e piatto.
- Formazione di calli eccessiva; micosi della pelle e delle unghie; psoriasi; pelle screpolata; cicatrici indurite; smagliature; eczemi a seguito di radio terapia;verruche indurite.

Nr. 2 Calcium phosphoricum D6
Caratteristiche distintive: marcato pallore; ogni tanto cereo; principalmente in fronte; narici e orecchie (“viso tipo bambola di cera”); tendenza alla formazione di carie ; patina della lingua biancastra e “felpata”; gengive sbiadite; tendenza alla formazione di polipi nel naso; debolezza posturale; colonna vertebrale storta; costituzione corporea fragile; bisogno di calcio; ossa deboli; tendenza alla fratturazione delle ossa; debolezza generale.
Particolarità: il sale di Schüssler n. 2 rigenera il corpo. È indicato nei casi in cui i dolori/disturbi si aggravino di notte o con il riposo.
Zona d´impiego:
- Nervosità; debolezza nervosa; esaurimento in seguito a malattie; tendenza ad affaticarsi immediatamente in seguito a piccoli sforzi; perdita di appetito; iperattivitá.
- Formazione della dentatura; crampi alla dentatura.
- Secchezza e prurito nella parti intime femminili.
- Fratture delle ossa; malattie delle ossa; dolori legati alla crescita; sviluppo ritardato nei bambini; crampi muscolari; dolori nevralgici e crampi con formicolio
- Malattie della pelle con secrezioni di tipo “proteico”

Nr. 3 Ferrum phosphoricum D12
Caratteristiche distintive: colorazione nerastra – bluastra nella parte interna della coda dell’ occhio; gli occhi sembrano cerchiati di scuro; nel caso di un’elevata mancanza, diffuso rossore alle orecchie, guance e fronte, la lingua é pulita, piatta come uno specchio, alle volte leggermente rossastra; cappelli secchi ed ispidi; pelle secca e vizza; linee longitudinali e oblique sulle unghie delle dita.
Particolarità: il sale di Schüssler n. 3 è indicato per tutti i tipi di disturbi, accompagnati da rossore. È indicato nei casi in cui i dolori/disturbi peggiorino con il movimento, anche nel caso di dolore ai denti in seguito all’ assunzione di bevande calde. Con il freddo i disturbi tendono a migliorare.
Zona d´impiego:
- Difficoltà di concentrazione; memoria debole; disturbi del metabolismo del ferro; vampate di calore; esaurimento generale; debolezza del sistema immunitario; tendenza generale alle infiammazioni e per tutti i tipi di infiammazioni; dolori alla testa e vertigini.
- Tutte le malattie infiammatorie e da raffreddamento; raucedine; congestione sanguigna alla testa; infiammazione dell’ orecchio medio; infiammazioni dovute a male ai denti.
- Tosse secca; bronchite; irritazione dei polmoni.
- Infiammazioni della prostata; infiammazioni delle ovaia e della tromba ovarica; mestruazioni troppo forti; infiammazione della mucosa vaginale; infiammazione al membro maschile.
- Infiammazioni di tipo reumatico nello stadio iniziale; ferite; ad esempio in seguito a sport; dolori muscolari in seguito a sforzi; stiramenti muscolari; strappi delle fibre muscolari; contusioni; infiammazioni acute dei tendini; dolori alla schiena; colpo della strega.
- Infiammazioni e ferite di tutti i tipi; bruciature come scottature solari (primo stadio); infiammazioni della pelle nello stadio iniziale; disturbi nella crescita dei capelli; cambiamenti di tipo infiammatorio alle labbra.

Nr. 4 Kalium chloratum D6 Caratteristiche distintive: colorazione bluastra-lattea del viso (come una statua d’alabastro) principalmente sulle palpebre superiori ed inferiori (tipo occhiali), anche una colorazione bluastra e rossastra è possibile; la lingua può essere biancastra o bianco/grigiastra, non sembra “bavosa” ma anzi secca; espettorazioni biancastre; verruche morbide alle mani.
Particolarità: il sale di Schüssler n. 4 è quello per le mucose. È indicato nei casi in cui i dolori/disturbi peggiorino con il movimento.
Zona d´impiego:
- Infiammazione delle mucose (naso, gola, petto e zona gastro intestinale); indigeribilità dei grassi; rigonfiamento inoffensivo e morbido dei linfonodi a seguito d’infezioni.
- Malattie da raffreddamento – successivamente all`utilizzo del sale Nr.3 Ferrum phosphoricum D12 (come ad esempio nelle infiammazione delle cavità orali e della gola; ulcere della mucosa della bocca (afte). Scricchioli nell’orecchio dovuti a catarro nelle tube; anche con disturbi dell` udito; naso tappato; tendenza alla formazione di polipi; espettorazioni biancastre; secreti biancastri dal naso e dagli occhi.
- Tosse accompagnata da bronchite; infiammazione recidiva della mucosa dei bronchi.
- Infiammazione della mucosa dello stomaco e dell’intestino; iper e ipo acidità dello stomaco.
- Infiammazioni cronaca e acuta della vescica; infiammazione del bacinetto renale; debolezza renale. Disturbi mestruali con sangue denso e nerastro.
- Infiammazione dei tendini e delle guaina tendinea; infiammazione delle borsa sinoviale; infiammazione reumatica delle articolazioni e dei muscoli (in congiunzione con Nr.3 Ferrum phosphoricum D12).
- Gonfiore dell’epidermide con rossore (insieme con Ferrum phosphoricum); eruzione cutanea (dermatosi squamosa). Cellulite; ferite e bruciature di primo e secondo grado.

Nr. 5 Kalium phosphoricum D6
Caratteristiche distintive: viso di colorazione grigiastra, come scomparso di cenere che sembra sporco e non lavato; anche gli arti inferiori sembrano sporchi e grigiastri, pallidi e smorti e le tempie appaiono infossate; la lingua come se fosse stata spalmata con la senape, anche con alito spiacevole che sa di marciume; tendenza ad avere gengive sanguinanti; debolezza muscolare generale; cavo orale e lingua spesso secca; feci che odorano di marciume e decomposizione.
Particolarità: il sale di Schüssler n. 5 è quello dei nervi. Il sale è indicato nei casi in cui i dolori/disturbi peggiorino a seguito di sforzo fisico, e nei casi in cui i dolori agli arti quando migliorano a seguito di un leggero movimento.
Zona d´impiego:
- Debolezza generale (fisica, mentale e nervosa), perdita della calma e irritabilità; stadi depressivi; esaurimento depressivo (a seguito d’esaurimento fisico, mentale o psichico); disturbi del sonno (dovuti ad una continua elaborazione di pensieri), memoria debole, disturbi dell’attenzione, vertigini legate al nervoso.
- Infiammazione delle mucose della bocca (afte, spesso di cattivo odore); gengive sanguinanti; emicranie accompagnate da grossa debolezza.
- Debolezza dei muscoli cardiaci; disturbi del ritmo cardiaco.
- Distensione ed afflosciamento delle pareti gastriche; flatulenza; diarrea di origine nervosa, anche causata da una debolezza nella muscolatura anale.
- Debolezza della vescica.
- Nevralgie, crampi.
- Alopecia areata, infiammazioni durature e ulcere che tendono ad avere cattivo odore.

Nr. 6 Kalium sulfuricum D6
Caratteristiche distintive: viso di colorazione giallo/marrone, di colore ocra, soprattutto intorno al naso e alla bocca, palpebre giallo/marroni; la lingua può essere ricoperta di salivazione giallastra, formazione di squame epidermiche, secrezione croniche e giallastre (da ferite ad esempio), muco giallastro.
Particolarità: il sale di Schüssler n. 6 è quello per tutti i tipi di infiammazioni croniche. È indicato nei casi di disturbi e dolori, principalmente dolori, che in seguito a soggiorni in stanze calde e verso la sera peggiorano, e che al contrario all’ aperto, con finestre aperte e all’aria fresca migliorano.
Zona d´impiego:
- Senso di pesantezza, brividi di freddo, timore, tristezza, stanchezza ed esaurimento causato da disturbi nel metabolismo dell’ ossigeno; in generale per ogni tipo di infiammazione cronica, accompagnata da espettorazioni o secrezioni giallastre; a seguito di inquinamento da sostanze velenose.
- Catarro alla laringe; dolori ai denti ed alla testa; infiammazione cronica della congiuntiva; raffreddore cronico; catarro cronico alla gola; infiammazione cronica dell’ orecchio medio.
- Bronchite cronica; palpitazioni cardiache in seguito ad eccitazione.
- Infiammazioni diventate croniche delle mucose gastrointestinali; coaiudiovante nelle malattie epatiche e nel caso di debolezza epatica.
- Infiammazione cronica della vescica.
- Artrosi, dolore agli arti, dolore reumatico non localizzato alle articolazioni e agli arti.
- Eruzioni cutanee croniche; formazione di squame epidermiche (questo sale supporta la formazione di nuove cellule della pelle); disturbi generali nella crescita della pelle e delle unghie; dermatosi squamosa.

Nr. 7 Magnesium phosphoricum D6
Caratteristiche distintive: rossore innaturale alle guance, come se si avessero due monete nelle narici destra e sinistra del naso; tendenza ad arrossare; sguardo stanco; la lingua è pulita, ma potrebbe anche brillare di giallo.
Particolarità: il sale di Schüssler n. 7 è quello indicato nei casi di crampi e dolori. I disturbi come i dolori migliorano a seguito di pressione oppure con il caldo; peggiorano con il contatto.
Zona d´impiego:
- Dolori e crampi; eccitazione, tensione; problemi della veglia dovuti ad irrequietezza; iperattvitá infantile.
- Dolori a denti ed al viso; crampi ai bambini durante la dentizione; senso d’oppressione in gola (come se si avesse una patata in gola); tic nervosi (palpebra).
- Tosse secca, tosse spasmodica, crampi a livello dei bronchi come se si avesse l´asma; senso d’oppressione nel petto; leggera debolezza cardiaca, oppressione cardiaca (recarsi dal medico).
- Crampi allo stomaco; flatulenza dolorosa, male al ventre.
- Dolori alla parte inferiore del corpo, ad esempio durante le mestruazioni.
- Crampi muscolari, ad esempio al polpaccio, dolori nevralgici e muscolari; dolori agli arti; tensione muscolare, dolori muscolari a seguito di sforzi.
- Prurito, pelle sensibile e dolorante.

Nr. 8 Natrium chloratum D6
Caratteristiche distintive: pelle del viso con pori dilatati ed unta, in particolare sulle palpebre, come se fosse rivestito da un film di gelatina; aspetto acquoso gonfio, guance tese e sode; lingua secca oppure umida con corsie di saliva e piccole bolle sull’orlo della lingua.
Particolarità: il sale di Schüssler n. 8 è quello indicato per la regolazione dei fluidi corporei.
Zona d´impiego:
- Senso di gelo, brividi di freddo, debolezza, perdita di forza generalizzata.
- Sudorazione e salivazione limitata; secchezza della bocca, della gola, del naso e degli occhi; edema (gonfiore dell’epidermide); occhi che lacrimano, “pronuncia” umida, eccessiva produzione di saliva, raffreddore con naso “gocciolante”; depressione “piagnucolosa”.
- Costipazione con defecazione che appare secca (a causa di una mancanza di muco in pancia); diarrea liquida; catarro allo stomaco (con vomito di muco liquido).
- Dolori alle articolazioni con scricchiolamenti dovuti alla troppo esigua formazione di liquido sinoviale (lubrificante articolare).
- Pelle secca; gonfiore dell’epidermide (edema); punture di insetti, bollicine a livello dell’epidermide piene di liquido con aspetto acquoso (per esempio sulle labbra); forfora; cellulite.

Nr. 9 Natrium phosphoricum D6
Caratteristiche distintive: pelle grassa sul viso, punti neri, guance flaccide; lingua bagnata con riflessi di colore giallo dorato; nodulo alle orecchie.
Particolarità: il sale di Schüssler n. 9 è quello indicato per la regolazione del metabolismo.
Zona d´impiego:
- Disturbi fisici a causa di problemi agli acidi: acidi grassi, acidi urici, acidi gastrici, acidi biliari. Cinetosi (malattia da movimento: mal d´auto…); adiposità dovuta a disturbi nel metabolismo dei grassi.
- Infiammazione alle tonsille.
- Disturbi della digestione dei grassi (acidi grassi), acidità di stomaco, troppi acidi gastrici; indigeribilità degli acidi del latte; flatulenza, feci che sembrano grasse; escrezioni di odore d’acido come il vomito; eruttazione acida; diarrea di colore verdastro e giallastro accompagnata da dolori allo stomaco; sindrome di Roemheld (flatulenza, difficoltà respiratoria in seguito ad un gonfiamento corporeo, palpitazione cardiaca dovuta alla compressione dei polmoni); coadiuvante nel trattamento del diabete.
- Infiammazione della vescica e delle vie urinarie.
- Dolori articolari, collegati all’aumentata produzione di acido urico (gotta), dolori muscolari dovuti a sforzi.
- Capelli e pelle grassa, punti neri, pori chiusi, acne; crosta lattea; pelle spugnosa/gonfia.

Nr. 10 Natrium sulfuricum D6
Caratteristiche distintive: rossore acceso del viso, naso rosso, guance rossastre/bluastre; ombreggiatura verdastra/giallastra, principalmente al mento; in caso sì una forte mancanza di questo sale il viso sembra gonfio; acquoso; il bianco dell’occhio può colorarsi di giallo; la lingua è sporca e ricoperta di marrone o di verde; tendenza alla formazione di edemi.
Particolarità: il sale di Schüssler n. 10 svolge la funzione di mezzo di espulsione/smaltimento nella biochimica. È indicato nei casi in cui i disturbi/dolori peggiorano in presenza di un clima umido o nelle vicinanze di acque, e che al contrario migliorano con clima asciutto ed in stanze asciutte.
Zona d´impiego:
- Ritenzione idrica, disturbi del metabolismo del grasso (adiposità); depressione in seguito a ferite alla testa o alla colonna vertebrale; tendenza alla melanconia.
- Catarro con secreti giallo/verdastri; raffreddore; catarro cronico a livello delle mucose.
- Asma e bronchiti (che peggiorano con vento umido)
- Costipazione, flatulenze; in tutti i casi di disturbi dell’attività secretiva degli organi digestivi (pancreas, cistifellea; intestino tenue e grasso), coadiuvante nei casi di funghi intestinali; diarrea giallo/verdastra, anche nel caso di diarrea che si presenti soprattutto di mattino; coadiuvante nei casi di diabete legati all’età.
- Incontinenza urinaria, enuresi notturna.
- Disturbi/dolori reumatici, che subentrano quando il barometro scende.
- Bollicine a livello epidermico con liquidità giallastra; eruzioni cutanee umide, pelle grassa; verruche alle mani; infiammazioni tipo acne; papilloma acuminata; rosacea.

Nr. 11 Silicea D12
Caratteristiche distintive: la pelle del viso è moscia, appassita, secca, sottile e tesa, (vitrea, lucida e secca, come appare di frequente sulle gambe). In caso di forte mancanza, zampe di gallina agli occhi; disturbi nella crescita dei capelli; gli occhi sembrano essere sprofondati in buche profonde; la lingua è spesso secca, di mattino può presentarsi un sapore tipo sapone in bocca; problemi posturali, debolezza posturale; debolezza delle articolazioni, dei tendini e de legamenti.
Particolarità: il sale di Schüssler n. 11 è quello cosmetico: è il sale per la pelle, per i capelli e per le unghie.
Zona d´impiego:
- Sistema immunitario debole; debolezza dei tessuti connettivali; atrofia dei tessuti connettivi; problemi di ricostruzione metabolica e di nutrimento del corpo a seguito di malattie consuntive; arteriosclerosi.
- Processi suppurativi; infiammazione cronica e recidiva dell’orecchio medio.
- Flatulenza.
- Artrosi, gotta, dolori e disturbi reumatici, modificazione patologica della cartilagine; problemi posturali, piedi valghi e piatti; articolazioni ballerine; debolezza dei dischi intervertebrali; infiammazione del periostio e della guaina sinoviale; come prevenzione per l´osteoporosi e nel caso di problemi dello sviluppo e della crescita.
- Capelli raggrinziti, sfibrati, opachi; unghie delle mani e dei piedi fragili e che crescono a fatica; pelle secca e ruvida, neurodermatite, pelle che si squama; acne (principalmente sul mento, sulla nuca e sulla schiena; micosi delle unghie; suppurazione della pelle; disturbi nella rimarginazione delle ferite (in seguito a ferite, la pelle fa fatica a guarire).

Nr. 12 Calcium sulfuricum D6
Caratteristiche distintive: il dottor Kurt Hckethier stesso non ha dato nessuna caratteristica distintiva per il calcium sulfuricum. Le indicazioni odierne differiscono fortemente. Come orientamento, quelle più indicate sono quelle indicate da Hermann Deters e Dieter Schöpwinkel: viso grigiastro con riflessi blu/grigiastri; la lingua nella parte posteriore sembra essere stata spalmata di argilla mezza secca.
Particolarità: il sale di Schüssler n. 12 è quello indicato per le ferite croniche e suppurifere. È indicato per quei disturbi che con l´umidità, in stanze calde ed in corrente peggiorano, ma che all’aperto con aria secca migliorano.
Zona d´impiego:
- Lentezza del metabolismo, debolezza nello smaltimento delle tossine da parte dello stomaco, fegato, cistiffelea, reni ed intestino.
- Infiammazione recidiva delle narici; raffreddore cronico con secrezioni gialle.
- Asma bronchiale; bronchite secca, infiammazione recidiva della vescica.
- Malattie croniche reumatiche ed infiammatorie delle articolazioni.
- Infiammazioni croniche e suppurifere; acne recidiva; suppurazione della pelle come nel caso di orzaioli (aperti verso l´esterno).

altre informazioni:

 

Cosa sono e come funzionano i Sali di Schüssler

Cosa sono i Sali di Schüssler

I sali di Schüssler sono 24 sali minerali potenziati di cui 12 principali e 12 sostanze integrative. I sali minerali di Schüssler sono anche chiamati sali tissutali, proprio per la loro azione sui tessuti che compongono il corpo umano. I sali di Schüssler non sono sali minerali comuni, ma si distinguono per il modo in cui sono stati concepiti ed elaborati:

  1. sono potenziati, ovvero sono strutturati in modo tale da agire all’interno dell’organismo umano come sostanze minerali funzionali delle cellule
  2. sono in equilibrio acido-basico, infatti ogni sale è composto da un elemento acido e da uno basico come ad esempio il n.2 Calcium phosphoricum (fosfato acido di calcio) in cui il calcio è la componente basica e il fosforo è quella acida
  3. sono sostanze funzionali perché svolgono la loro funzione sulla cellula, al suo interno, sulla sua membrana e sui liquidi interstiziali.
  4. sono immediatamente assimilati, infatti non hanno bisogno di essere trasformati dall’apparato digerente
  5. migliorano la capacità di trasformazione e assimilazione dei sali minerali presenti degli alimenti
  6. sono veicolati dal lattosio
  7. sono potenziati in modo simile ai rimedi omeopatici, ma in gradi decimali e per questo la loro potenza si esprime con una D seguita da un numero. Nella maggior parte dei casi i sali sono potenziati alla D6, ovvero il rapporto di 1 a un milione (1 grammo di minerale per 1kg di lattosio) mentre alcuni altri sono potenziati alla D12 con un rapporto di 1 a un bilione (1 gr per 1 milione di tonnellate di lattosio)

I sali di Schüssler sono diversi rispetto all’omeopatia

Sebbene omeopatia e sali tissutali presentino diverse analogie, come quella dei principi di potenziamento, l’uso di sostante naturali e l’azione funzionale, la biochimica di Schüssler e l’omeopatia di Hahnemann presentano alcune differenze sostanziali.

  • la biochimica dei sali tissutali è basata sul principio di carenza. L’integrazione dei sali viene selezionata sulla base di quali sostanze siano carenti nell’organismo. In omeopatia invece la sostanza è scelta sulla base del principio di similitudine e quindi vengono anche spesso scelte sostanze che non sono presenti nel corpo umano.
  • nella biochimica le sostanze vengono attivate con il lattosio in forma di pastiglie o tavolette da 0,25 gr. In omeopatia invece i rimedi sono potenziati in soluzione alcolica o in globuli.
  • nella biochimica le quantità di assunzione sono maggiori. Nel metodo del Dr. Schüssler, a parità di potenza, si assume una quantità maggiore di ioni di sale minerale
  • nella biochimica il principio terapeutico è quello dell’integrazione. Infatti si integra la sostanza di cui l’organismo è carente. In omeopatia invece il principio te<rapeutico è quello dello stimolo, in quanto il rimedio funge da elemento attivatore di una risposta organica.

Come agiscono i Sali di Schüssler

La rabbia, il cattivo umore, la tristezza, la collera, la paura, l’ansia aumentano la tensione muscolare e accrescono la produzione di acidi nell’organismo. Il corpo umano per ripristinare una condizione di equilibrio tenta di espellere gli acidi e di annullare o equilibrare le tensioni. Per ottenere questo risultato l’organismo necessita di sali minerali. Il corretto apporto dei sali minerali è assicurato dall’alimentazione quando questa è bilanciata, quando il nostro stile di vita è adeguato e quando tutte le nostre abitudini e l’ambiente in cui viviamo concorrono a garantirci una buona qualità della vita.

Quando non sono presenti queste condizioni, secondo il Dr. Schüssler, l’essere umano si ammala.

Virus, batteri funghi e così via, hanno bisogno di un terreno per potersi sviluppare. La comparsa di una malattia non è determinata tanto dalla presenza di un agente patagone, quanto in primo luogo da un ambiente favorevole a che questo si sviluppi. Il nostro corpo è naturalmente abitato da batteri e con essi viene in contatto quotidianamente, ma questi batteri possono divenire dannosi solo quando è il nostro stesso corpo ad essere dannoso per se stesso. Come si suol dire, piove sempre sul bagnato.

I Sali di Schüssler tuttavia, a differenza dei farmaci allopatici, di altri integratori e altre cure mediche sintomatologiche, agiscono in primo luogo riequilibrando il corretto rapporto acido-basico del nostro organismo.

I sali tissutali sono sostanze biochimiche che si fissano sui tessuti connettivi, potenziandone la capacità bioelettrica e quindi la conduttività e lo scambio di informazioni interstiziali. Questo garantisce ad ogni organo e ad ogni cellula dell’organismo una migliore reazione vitale e una migliore vitalità complessiva.

Il nostro cervello è un intricato dedalo di messaggi veicolati da cariche bioelettriche. Non sorprende dunque che i sali tissutali siano in grado di influire anche sulla psiche e sulle emozioni.

Riassumendo, proprio per il fatto che i sali di Schüssler operano a livello molecolare e connettivo essi presentano quindi numerosi benefici riassumibili come segue:

  • eliminazione dei blocchi
  • miglioramento della trasmissione di informazioni
  • potenziamento della capacità di risposta alla medicina omeopatica e isopatica
  • deacidificazione e ripristino dell’equlibrio acido-base
  • antimicrobici
  • potenziamento del sistema immunitario
  • miglioramento della struttura cellulare, del suo metabolismo
  • salute emotiva e psichica

Interazioni

I sali di Schüssler possono essere assunti, sempre consultando il proprio medico, anche in contemporanea ad altri sistemi terapeutici. Si richiedono in farmacia

Il sali tissutali possono inoltre essere sempre abbinati ad altre medicine complementari, ad esempio lavorano in profonda sinergia con i Fiori di Bach, soprattutto là dove la sintomatologia sul piano fisico sia accompagnata da un disagio emozionale.

Potrebbero essere di aiuto anche trattamenti di agopuntura, Shiatsu, riflessologia, Reiki.

http://lavoceblu.weebly.com/sali-di-schuessler.html

http://latterhumemiele.com/

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