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Categoria: "Cure Naturali"

IL MINERALOGRAMMA : UN TEST CHE TUTTI DOVREMMO FARE

Un esame che tutti dovremmo fare per la nostra salute, ma….nessuno lo conosce !!!!

soatanze tossiche

Sono ancora tantissime le persone che ignorano quanto le sostanze tossiche siano un vero attacco alla nostra salute e c’e’ da chiedersi quanto i rimedi che ci vengono consigliati per eliminarli ( o meglio per non assumerli piu’) , siano davvero cosi’ validi .
Come possiamo avere la certezza che gli alimenti biologici non siano anch’essi contaminati , considerando che sono frutti di questa terra che noi stessi abbiamo avvelenato ?

In realta’ questa certezza non esiste .

Nel 2010, l’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha dichiarato che il 25 per centodi tutte le malattie esistenti è da addebitare aintossicazione da metalli pesanti.
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Vorrei partire in questo articolo che vuole spiegare ( cosa e’ e che funzione ha il mineralogramma ) da  cosa siano le sostanze tossiche e lo faccio iniziando da quelle che credo siano le piu’ tossiche e  che troviamo nell’alimentazione di cui ci nutriamo ogni giorno .
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Il corpo umano ha assolutamente bisogno dei metalli per svolgere molte funzioni vitali (basta pensare al ferro dell’emoglobina), ma alcuni di questi, se presenti in quantità elevate, possono provocare gravi conseguenze alla salute.

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Sostanze Tossiche
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Alluminio 

Alluminio
L’alluminio è presente nel nostro cibo nell’approvvigionamento idrico e del suolo nei farmaci,nei cosmetici  e ancora in tante altre fonti di uso quotidiano , quindi la maggior parte delle persone e’ sofferente di tossicita’ d’ alluminio.

Questa sostanza velenosa dopo tempo che si accumula nel nostro corpo ,puo’ causare danni che vanno da una degenerazione del cervello a deformita’.

I farmaci da banco possono essere una delle maggiori fonti di alluminio: coloro che assumono spesso aspirina tamponata, come le persone con artrite, possono assumere fino a 700 mg di questo metallo ogni giorno. Ma dal momento che l’alluminio contribuisce al danno osseo, l’aspirina aumenta effettivamente l’artrite.

Secondo le statistiche del laboratorio Mineral Test, nelle Marche che è una tra le regioni a più basso inquinamento di metalli pesanti, il livello di alluminio nella popolazione è il doppio rispetto al limite massimo consentito.

Le parti del corpo dove si deposita l’alluminio sono :Fegato ,ossa , polmoni,tiroide e cervello. 

 E’ accertato che il morbo di Alzheimer è correlato anche ad alte quantità di alluminio nel tessuto cerebrale.

Morbo di Alzheimer
L’alluminio è spesso aggiunto ai prodotti per l’igiene, come gli antitraspiranti e i bagnoschiuma. viene usato anche nei vaccini  e si trova nelle scie chimiche 

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Mercurio

Mercurio
Il Mercurio e’ un metallo che distrugge il sistema endocrino sia negli animali che negli uomini , anche se il nostro corpo venisse esposto a bassi livelli il Mercurio e’ in grado di distruggere molte funzioni ormonali come :

Ghiandola pituitaria , tiroidea , processo di produzione negli enzimi , disturbi ormonali, disturbi immunitari,infezioni fungali,infezioni da batteri croniche,perdita di capelli , allergie ,insulina,estrogeno,testoterone,e adrenalina .

 

Il mercurio è relativamente abbondante in tutta la crosta terrestre; il suo minerale più diffuso è il cinabro (HgS, di colore rosso).

Secondo alcune stime circa l’80% del mercurio immesso nell’ambiente deriva da fonti naturali (erosione delle rocce da parte degli agenti atmosferici e dei fiumi, vaporizzazione dalla crosta terrestre), il rimanente 20%, di origine antropica, deriva dalla combustione di petrolio e carbone e da pedite relative all’utilizzo del mercurio nell’industria delle vernici e della carta (come antimuffa).

il mercurio è usato nei suoi composti per la preparazione di strumentazione scientifica, apparecchiature elettriche, lampade a vapori di mercurio, tubi a raggi X, ed è usato come amalgama con altri metalli (questo quando è gassoso).

Inalandolo si va incontro a varie sindromi polmonari quali: polmonite interstiziale acuta, fibrosi polmonare, bronchite, e bronchiolite.
È usato per fare anche batterie; era usato dai fotografi; dagli intagliatori e dai gioiellieri. 

Piombo

Piombo
Anche il piombo e’ una sostanza altamente tossica , viene assorbito attraverso la respirazione e la nutrizione , anche se gran parte non viene metabolizzato , la rimanente che e’ circa del 20 % si distribuisce nei tessuti , in modo particolare nel sangue , nelle ossa , nei denti , nei reni , nel midollo osseo , nel fegato e nel cervello .

Attraverso il sangue il Piombo si distribuisce in tutti gli altri tessuti ed e’ in grado di danneggiarli tutti, in modo particolare i reni e il sistema immunitario.

La manifestazione piu’ subdola e pericolosa dell’avvelenamento da Piombo e’ quella a carico del sistema nervoso .

Negli adulti il danno da Piombo si manifesta sopratutto con neuropatia periferica , che si ritiene dovuta a un processo di demielinizzazione delle fibre nervose.

L’esposizione intensa ad elevate dosi di Piombo , prova encefolopatia , i cui sintomi sono : Vertigini ,insonnia , cefalea  irritabilita’ e successivamente crisi convulsive e coma .

I bambini sono particolarmente esposti all’assunzione di Piombo , per esempio se nutriti con latte artificiale preparato con acqua ricca di piombo, ovvero per ingestione di frammenti di vernice al Piombo.

 

Cadmio

Il Cadmio e’ una sostanza tossica che troviamo praticamente dovunque , a partire dai fertilizzanti , il cioccolato , ai gioielli per bambini .
http://www.stanchezzafisica.it/blog/alimentazione-sana/cadmio-tossicita/

 

Una ricercatrice Agneta Akesson sostiene che l’assunzione di Cadmio attraverso cibi “” sani “” accresce il rischio di contrarre il cancro , poiche’ esso si trova in molti fertilizzanti usati nelle aziende agricole , quindi nel pane , cereali , verdure , patate e piante sarchiate ( definiti cibi sani ).

Il Cadmio e’ un metallo pesante che si trova naturalmente nel suolo , ma e’ anche rilasciato dai costruttori di batterie , fonderie e altre industrie tra le quali anche quelle che costruiscono gioielli per bambini che nell’eta’ dello sviluppo gli viene danneggiata la salute e successivamente aumenta il rischio di contrarre il cancro , oltre a sviluppare difficolta’ di apprendimento .

Un totale di 2.199 bambini di età compresa tra i 6 e 15 sono stati coinvolti nello studio, con il 12,6% di essi che hanno manifestato difficoltà di apprendimento e il 10,5 per cento iscritti nelle classi di educazione speciale.

Coloro che hanno avuto più contatto con il cadmio risultavano essere 3.21 volte più esposti ad avere difficoltà di apprendimento rispetto ai bambini con una minore esposizione.

Cadmio nel cioccolato
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Bario

Bario
Il Bario e’ un metallo molto leggero  che ossida nell’aria , reagisce vigorosamente a contatto con l’acqua formando l’idrossido e liberando ossigeno .

E fin qui’ sembra che stiamo parlando di qualcosa di positivo ma , il Bario reagisce anche con quasi tutti i metalli , formando spesso composti velenosi .I composti del Bario vengono usati dalle industrie di gas e petrolio per fare fango perforante che serve a lubrificare la trivella , viene usato anche per fare vernice , mattoni , piastrelle , vetro , e gomma .

Le attivita’ umane nelle industrie fanno in modo che il bario venga rilasciato nell’ambiente .

Le persone soggette a rischio più elevato da esposizione di bario con conseguenze per la salute sono quelle che lavorano nell’industria del bario. La maggior parte dei rischi per la salute a cui sono sottoposti sono causati dalla respirazione di aria che contiene solfato di bario o carbonato di bario.Ma lo troviamo anche in molte discariche e le persone che abitano vicine a queste , possono essere esposte a livelli nocivi.L’assorbimento notevole puo’ causare anche paralisi e in alcuni casi la morte .

Con il Bario mi addentro in un’argomento che bene o male raggruppa diverse sostanze tossiche , queste si trovano nelle Scie Chimiche rilasciate da aerei militari nel cielo , queste di conseguenza si mischiano nell’aria che respiriamo , cadono sulle  nostre teste e sulla terra .Nessuna Istituzione o Governo ne  ha mai ammesso l’esistenza , ma questo non significa certo che non esistono (hanno taciuto per quasi 20 anni sulla terra dei fuochi ) anzi oggigiorno ci sono sempre piu’ prove filmate e fotografate che le Scie Chimiche esistono eccome ! Oggi ad esempio mi sono imbattuta in questo video e dopo averlo guardato tutto , mi sono detta :

 “”Non c’e’ peggior cieco di chi non vuole vedere.”” 

 

Di certo non abbiamo bisogno di un documento ufficiale per capire che le scie che vediamo alzando gli occhi al cielo , non siano semplici scie di condensazione ( le quali spariscono nel cielo in pochi minuti ) , ma Scie Chimiche Tossiche .

Cosi come non abbiamo bisogno di un documento ufficiale che ci dica che le sostanze chimiche irrorate sono nocive per la nostra salute e che esiste una   correlazione delle “scie degli aerei” con il cambiamento climatico in corso. Secondo voi le scie che si vedono in questa immagine sono scie di condensazione dei normali voli di linea?

 Considerando che queste ultime svaniscono in pochi minuti c’e’ da pensare a quanti aerei si siano incrociati in volo nello stesso momento formando  dei disegni che se cosi’ fosse sarebbero aerei che hanno fatto avanti e indietro come se stessero facendo un gioco divertente nel cielo .
 

scie chimiche
Scie Chimiche 
Quando vediamo una scia bianca nel cielo la prima  cosa che ci viene in mente e’ che sia una scia di condensazione di un’aereo di linea , difficilmente attira la nostra attenzione piu’ di tanto poiche’ troviamo la cosa normale .

Proviamo qualche volta a soffermarci un po’ di piu’ sulle scie bianche che vediamo nel cielo , potremo scoprire che alcune di esse cosi’ tanto normali poi non sono .

Le Scie Chimiche possono essere diverse tra loro , ci sono larghe e meno larghe  , molto persitenti e meno  persistenti  , lunghe e corte , alcune con degli intervalli e altre con forme a filamenti , alcune si dissolvono solo in alcuni punti e permangono in altri …e’ comunque  impossibile  che le scie di condensazione se ne possano contare a decine e decine ( anche un centinaio )in alcuni giorni ,tante che sembrano formare un reticolato nel cielo ,( come da immagine sopra ) inoltre e’ molto improbabile  che gli aerei di linea volino fuori dalle loro rotte .

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come mai quando il cielo diventa bianco per il passaggio di decine e decine di aerei con scia al seguito, i servizi meteorologici del giorno prima prevedevano “innocue velature” o “velature nuvolose”? Cosa stanno coprendo i servizi meteo, che come tutti sanno, dipendono dalle informazioni dell’aeronautica militare? http://scienzamarcia.blogspot.com/2010/10/meteo-trentino-e-la-propaganda.html
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E da qui vi voglio portare ad un’altro argomento sempre correlato anche alle Scie Chimiche :

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MINERALOGRAMMA
Cosa e’ il Mineralogramma ?

 

Lo sapevi che nel nostro organismo avvengono circa 100.000 reazioni chimiche per ogni secondo della nostra vita? Questo enorme movimento è assegnato a molecole proteiche bio-catalizzatrici definite Enzimi. Queste molecole possono avere una attività corretta solamente se esiste la presenza di determinati minerali e il loro giusto livello. Carenza di tali minerali, o la presenza di minerali tossici, disturba, più o meno prepotentemente la funzione enzimatica, addirittura fino a estinguerla.
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Il Mineralogramma e’ un’esame che prevede una biopsia di un tessuto molle ( in questo caso del capello ) , l’esame viene effettuato attraverso una tecnologia che sfrutta la spettometria ad emissione atomica accoppiata induttivamente al plasma d’Argon..
Il campione da esaminare viene tagliato in un punto vicino alla cute, tale che abbia una lunghezza di circa 3-4 cm, evitando di strapparli, in modo da ottenere la parte di deposito e non quella funzionale.

Il capello viene pesato , sminuzzato e fatto sciogliere in acido nitrico iperclorico per eliminare la parte proteica , a seguire viene idratato e bruciato tra gli 8000 e 10.000° e a queste temperature ogni minerale presente emette una luce con lunghezza d’onda specifica e misurabile .

L’apparecchiatura utilizzata e’ fornita di un tubo rilevatore foto moltiplicatore per ogni elemento analizzato .

I minerali sottoposti alla misurazione sono : Calcio , magnesio , sodio , potassio , ferro , rame , manganese , zinco , cromo , selenio , fosforo , nichel , cobalto , molibdeno , litio , boro , metalli tossici  come cadmio , arsenico , alluminio , piombo , mercurio , e uranio .

Perché viene utilizzato il cappello ?
 Essi sono un campione semplice e non traumatico e forniscono una lettura cellulare dei minerali; la  cellula è il maggior luogo dell’attività metabolica; il capello è un materiale da biopsia stabile che non richiede particolari trattamenti; fatto importante è che nei capelli i livelli dei minerali sono circa 10 volte maggiori di quelli del sangue, per cui consente di ottenerne la quantificazione con maggior accuratezza; i metalli tossici  si concentrano sopra tutto nei tessuti molli fra cui il capello, non nel sangue o nelle urine.

Quali  indicazioni fornisce il Mineralogramma ?
fornisce dei dati obiettivi per valutare lo stato fisiologico della persona, in quanto capelli e annessi cutanei sono tessuti a lento metaboIismo, sede di accumulo di tutte le sostanze e spia fedele di ciò che avviene nel torrente circolatorio dell’individuo.


   A livello degli annessi cutanei (capelli, unghie) vengono memorizzati tutti gli eventi metabolici dell’organismo, così l’analisi di questi tessuti ci informano di tutte le problematiche legate ai problemi fisiologici e metabolici dell’individuo, alle conseguenze del contatto con sostanze tossiche, metalli pesanti, ed eventuali carenze o eccessi alimentari.

Il mineralogramma  attraverso l’analisi dei livelli dei singoli elementi e lo studio dei rapporti tra i minerali più significativi, permette di elaborare una valutazione complessiva dello stato di salute ed una proiezione sulle tendenze patologiche.

L’informazione principale che si evince dal mineralogramma riguarda la Tipologia Metabolica.
Analizzando i livelli di alcuni minerali più importanti, quali il calcio, il magnesio, il sodio ed il potassio e soprattutto i rapporti tra i loro valori, è possibile stabilire quali delle due componenti del sistema nervoso autonomo è prevalente, se  la branca Simpatica o quella Parasimpatica con le ricadute metaboliche che questa distinzionecomporta.

 

   Ossidazione cellulare
  La classificazione metabolica viene ulteriormente definita dal test mineralografico attraverso la valutazione della Velocità di Ossidazione Cellulare, che è la velocità con cui le cellule dell’organismo bruciano i substrati alimentari per produrre energia.
La velocità ossidativa è diretta espressione della funzionalità delle ghiandole endocrine strettamente connesse con la produzione energetica corporea: la tiroide ed il surrene.

Un’altra importante valutazione che il test mineralografico del capello ci consente di effettuare riguarda il tipo di risposta dell’organismo allo stress.
Stabilire con certezza la velocità di ossidazione cellulare ed il grado di funzionalità di tiroide e surrene consente di personalizzare al massimo la strategia nutrizionale, con scelte precise e mirate di alimenti, minerali e vitamine.

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A chi è consigliato il Mineralogramma?
A chi sente l’esigenza di affrontare l’argomento “salute” in modo naturale ma scientifico, in base a un’analisi attendibile e a un metodo basato sul ripristino delle corrette funzioni biochimiche del corpo. Il mineralogramma permette di
ritrovare energia e forza
migliorare il metabolismo
superare i forti periodi di stress fisico o emotivo
prevenire l’insorgere di disturbi specifici
ritrovare la forma e la linea
superare i momenti di ansia e depressione
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Il Mineralogramma consente di rilevare:
I livelli assoluti dei minerali nutrizionali più importanti, e l’eventuale discostamento, in carenza o in eccesso, dal range di normalità
Eventuale presenza di minerali tossici
I valori  dei più importanti rapporti tra i vari minerali nutrizionali, che ci permettono di valutare alcuni fenomeni biologici fondamentali dell’organismo

capelli
Nel capello la storia del corpo
Il nostro corpo contiene moltissimi minerali. Essi svolgono molte funzioni, ma il loro ruolo principale è quello di far lavorare correttamente cellule, tessuti e organi. Il mineralogramma è un test non invasivo che serve a capire prima di tutto se il nostro corpo contiene questi minerali nelle giuste quantità e se sono presenti metalli tossici, come il piombo, l’alluminio, il mercurio e alcuni altri altrettanto dannosi. Il test mineralogramma si effettua tramite il capello perché è un tessuto molle che, a differenza di altri come per esempio le ossa, trattiene dieci volte di più i minerali e i metalli presenti nell’organismo. Se un minerale manca nel capello, infatti, manca nell’intero organismo. «Studi scientifici dimostrano che la concentrazione di minerali nel capello riflette quella degli altri tessuti corporei, con il vantaggio che qui si possono rilevare anche elementi, come il nichel o il manganese, difficili da rintracciare nel plasma o nel sangue in quanto presenti in concentrazioni bassissime». Molti medici, che noi consideriamo particolarmente seri e affidabili, affiancano alle analisi del sangue e delle urine un mineralogramma: «Le prime offrono informazioni basilari, che potrebbero però essere modificate, se non alterate dalla presenza di una malattia o di un comune stato infiammatorio, il mineralogramma invece offre un quadro di ciò che è accaduto al nostro organismo negli ultimi tre-quattro mesi».
Ciascuno serve a capire come stanno le cose e tutti e tre insieme aiutano a decidere cosa fare di fronte a un problema.
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Il Mineralogramma fornisce:
L’individuazione della tipologia metabolica ossidativa ( lento o veloce )
La valutazione della ghiandola tiroidea nell’ambito della sua attività di regolazione della produzione energetica
La valutazione funzionale del surrene in risposta agli agenti stressogeni e nei confronti dei processi ossidativi
La descrizione dell’intervento del Sistema Nervoso Autonomo nella gestione dello stress e nella definizione dell’individualità metabolica
L’individuazione delle scelte nutrizionali più appropriate per il paziente
L’elaborazione di uno schema di trattamento nutrizionale e  di bilanciamento allo scopo di ottimizzare le autonome capacità fisiche dell’organismo di mantenersi in uno stato di benessere psicofisico.
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Quali informazioni è in grado di offrire?
 

Lettura cellulare
Solo il capello fornisce una lettura cellulare dei livelli dei minerali. Le cellule, non il sangue o le urine, sono il maggior luogo di attività metabolica. I tests ematici non forniscono le stesse informazioni perché:
– I livelli dei minerali sono bassi nel sangue, rendendo la scoperta più difficile.

– I livelli dei minerali sono tenuti relativamente costanti nel sangue, anche quando la patologia è presente. I valori dei minerali del capello possono variare anche più di dieci volte, consentendo una più facile misurazione.

– I metalli tossici non si trovano mai in alte concentrazioni nel sangue.

– Le analisi del sangue possono subire variazioni di ora in ora, conseguentemente al regime alimentare o ad altri fattori.

 

Metalli pesanti
L’analisi del capello è conosciuta come uno dei pochi mezzi per scoprire l’intossicazione da metalli tossici (cadmio, mercurio, piombo, arsenico, alluminio).
Essi si concentrano nei tessuti molli, non nel sangue o nelle urine. L’intossicazione da metalli pesanti è un problema importante ma poco conosciuto, anzi spesso ignorato in medicina.

 

Tipologia ossidativa
Un altro elemento fornito dal Mineralogramma sono i tipi di ossidazione: l’ossidazione veloce e l’ossidazione lenta. Questi sono concetti molto importanti per il nutrizionista, in quanto anche grazie a questi elementi è possibile impostare un corretto programma dietetico-nutrizionale.

 

Attività ghiandolare
Un eccellente primo passo nella valutazione dello stato di salute di un individuo, è la determinazione dell’attività delle principali ghiandole regolanti l’energia: la tiroide e le surreni. Le ricerche sul Mineralogramma indicano che una valutazione dell’attività ghiandolare è possibile, attraverso l’accertamento dei rapporti tra alcuni minerali tessutali.

 

Fase di stress
Le classiche fasi di Allarme, Resistenza ed Esaurimento da stress (classica teoria sullo stress secondo il Dr. Hans Selye) possono essere identificate mediante il Mineralogramma. La conoscenza delle fasi di stress ( Sindrome di Adattamento Generale – G.A.S.) fornisce informazioni aggiuntive sulla chimica del corpo che aiutano l’interpretazione e la correzione di alcuni parametri.

 

Tolleranza ai carboidrati
Benché il test di tolleranza al glucosio (GTT) sia più preciso, il Mineralogramma può fare velocemente uno screening per la tolleranza ai carboidrati e allo stesso tempo fornire delucidazioni in riferimento alla causa di uno specifico problema.

 

Predisposizione a malattie
Le tendenze per oltre 30 comuni stati di alterazione della salute, possono essere identificate attraverso il Mineralogramma, spesso ancor prima che i sintomi si sviluppino.
Le tendenze alle malattie sono spesso gli aspetti più rilevanti del test.

 

Tendenze emozionali
Le tendenze verso condizioni psicologiche di comune osservazione quali depressione, ipercinesi, ansietà, cambiamenti d’umore, potrebbero essere valute tramite il Mineralogramma.
Le ricerche confermano l’intima connessione tra la biochimica e molti disturbi emozionali.

 

Profilo energetico
Un’utile applicazione, è quella rivolta ad accertare i livelli d’energia cellulare, in base alle valutazioni della tolleranza ai carboidrati, al rateo di ossidazione e al metabolismo intermedio.


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Metalli Tossici
Un altro campo fondamentale di utilizzo del test mineralografico del capello è la determinazione della presenza nell’organismo di metalli tossici, provenienti dall’ambiente (cibi, aria, acqua, esposizioni professionali ecc.).
Il capello costituisce un tessuto di elezione per il deposito di tale sostanze e quindi rappresenta un ottimo materiale di analisi.
I capelli concentrano più di 100 volte elementi altrimenti difficilmente dosabili a causa della loro esigua concentrazione plasmatica, come il cromo, il nichel e il manganese.

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La valutazione con il Mineralogramma è particolarmente opportuna in queste circostanze:
Gravidanza ( valutazione dell’esposizione ai metalli pesanti e ai loro antagonisti come calcio, ferro e selenio)
Allattamento (carenze nutrizionali) e prima infanzia
Menopausa
Astenia – Difficoltà di concentrazione
Vertigini – Nausea
Patologia immunitarie ( malattie autoimmune, deficit, ipersensibilità ecc )
Osteoporosi
Alterazioni endocrine e dismetaboliche
Alterazioni delle funzioni sessuali ( infertilità )
Alterazioni della nutrizione: coliti, malattie intestinali, gastriti, bulimia, patologie tumorali
Sovrappeso,  Obesità  eccessiva  magrezza
Medicina di prevenzione
microscopio
 

Un “detector” per nemici silenziosi e assai pericolosi
OLTRE A CONTROLLARE I LIVELLI DEI MINERALI CHE SONO INDISPENSABILI PER FAR BEN FUNZIONARE IL NOSTRO ORGANISMO, IL MINERALOGRAMMA SERVE A EVIDENZIARE SE ALCUNI MINERALI TOSSICI SONO PRESENTI IN QUANTITÀ PERICOLOSE PER LA SALUTE. ATTRAVERSO IL CIBO, LE BEVANDE E L’ARIA, QUESTE DANNOSE SOSTANZE ENTRANO A VIVERE NEL NOSTRO ORGANISMO CREANDO DANNI, SPESSO ANCHE MOLTO GRAVI. VARI STUDI HANNO DIMOSTRATO COME OLTRE IL 65% DEI DECESSI NEI PAESI COSIDDETTI INDUSTRIALIZZATI È DOVUTO ANCHE A UNA PRESENZA ECCESSIVA DI MINERALI TOSSICI NEL NOSTRO ORGANISMO.
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Requisiti essenziali di un mineralogramma “attendibile”
• Se il mineralogramma non prevede almeno 32 minerali analizzati non può fornire risposte adeguate. Esso sarebbe infatti incompleto.
• L’analisi non si può basare su “valori ideali” cui rapportare i differenti livelli minerali. Essa si deve basare sull’identità biochimica di chi svolge il test, esattamente come le impronte digitali.
• La lettura a seguito dell’analisi di laboratorio deve saper essere interpretata da medici in possesso di specializzazione in tal senso. I dati forniti dal mineralogramma sono molto importanti, associabili alle altre eventuali analisi previste dal medico, ma se non vengono interpretati correttamente restano soltanto un insieme di numeri e percentuali.

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 GARANZIE
IL MINERALOGRAMMA È UN TEST RICONOSCIUTO DAL OMS (ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ).
epa
  QUESTA INDAGINE DI LABORATORIO È RICONOSCIUTA ED UTILIZZATA DALL’EPA(ENVIRONMENTAL PROTECTION AGENCY) DIPARTIMENTO SCIENTIFICO DELL’AMBIENTE AMERICANO. ANCHE IL JOURNAL OF AMERICAN MEDICAL ASSOCIATION, UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI RIVISTE SCIENTIFICHE DI MEDICINA, HA PUBBLICATO UN ARTICOLO IN CUI RIBADISCE L’IMPORTANZA DEL TEST, METTENDO IN GUARDIA MEDICI E PAZIENTI DAI RISCHI DI IMPRECISIONE E DAL SUO USO SELVAGGIO. INFATTI, NON SONO POCHE LE ORGANIZZAZIONI CHE SPACCIANO PER MINERALOGRAMMA UN TEST CHE ESAMINA SOLO POCHI MINERALI (18/26) OFFRENDO DI CONSEGUENZA UN QUADRO TOTALMENTE IMPRECISO DELLA SITUAZIONE MINERALE DELL’ORGANISMO TESTATO.

http://silenzinelmondo.altervista.org/blog/un-esame-che-tutti-dovremmo-fare-per-la-nostra-salute-ma-nessuno-lo-conosce/?_utm_source=1-2-2
 

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Pappa Reale – Benefici, Proprieta' - Modo d’uso e Controindicazioni

La pappa reale è un fluido denso biancastro dalle notevoli proprietà benefiche per la salute. Il suo nome deriva dal fatto che  viene prodotto dalle api operaie per nutrire l’ape regina. Dato l’elevato contenuto nutrizionale viene usata anche per nutrire le larve di ape fino ai 3 giorni di vita.


E’ proprio la potenza racchiusa nella pappa reale che rende l’ape regina più grande, morfologicamente diversa e soprattutto estende la sua vita più di 20 volte rispetto a quella di un ape normale. Una singola colonia di api può produrre fino a 500 grammi di pappa reale in un periodo di 5-6 mesi e poiché la regina non ne consuma così tanto può essere estratto in parte e usato come integratore alimentare per uso umano. E’ antitumorale, antibatterica, cicatrizzante, ringiovanente, antiossidante e molto altro.

Mentre il miele fornisce energia per le api operaie, la pappa reale agisce come principale fonte di cibo per la regina e per i nuovi nati. Un trattamento reale davvero ed è un ottimo ricostituente per chi deve recuperare l’energia e la salute dato il suo elevato contenuto di vitamine, minerali, enzimi, aminoacidi essenziali, neurotrasmettitori e zuccheri altamente assimilabili.


Storia
La Propoli è nota da secoli. Gli antichi Greci, Romani, e gli egiziani erano a conoscenza delle proprietà curative della propoli e ne hanno fatto ampio uso come medicina. Nel Medioevo la propoli non era molto popolare e il suo utilizzo nella medicina tradizionale era scomparso. L’interesse per la propoli è tornato solo nell’ultimo secolo quando gli scienziati sono stati in grado di dimostrare che la propoli è attiva nel trattare numerose condizioni di salute come i nostri antenati sapevano. Ad oggi sono stati identificati almeno 180 diversi composti che le donano proprietà antibatteriche, antisettiche, antinfiammatorie, antimicotiche, antitumorali, antinfiammatorie. La propoli è molto usata nei trattamenti dermatologici, ginecologici, neurologici, per la guarigione delle ferite, ustioni e ulcere. Tuttavia, i ricercatori concludono che sono molte altri i campi d’azione della pappa reale e sono necessarie ulteriori ricerche che potrebbero portare a nuove scoperte della sua composizione e possibili applicazioni.

12 Benefici della Pappa Reale
1. Allergia. Secondo uno studio del 2001 pubblicato sulla rivista International Immunopharmacology, la pappa reale può contribuire a migliorare la risposta del sistema immunitario. Nello studio infatti l’azione istaminica agli allergeni è stata immediatamente soppressa, mostrando che la pappa reale può contribuire ad alleviare i sintomi delle allergie stagionali.


2. Alzheimer. Recenti ricerche indicano che la pappa reale può migliorare la memoria a breve termine e i disturbi della malattia di Alzheimer legati all’apprendimento. Lo studio è stato pubblicato su Advanced Biomedical Research ed ha esaminato l’effetto della pappa sull’apprendimento spaziale e la memoria. Poiché il tessuto cerebrale contiene un sacco di acidi grassi insaturi che sono particolarmente vulnerabili agli attacchi dei radicali liberi, le sostanze antiossidanti presenti nella pappa reale possono svolgere un ruolo importante nella prevenzione e cura delle malattie neurodegenerative.

3. Intestino. La pappa reale è una fonte preziosa di bifidobatteri, ovvero di batteri benefici che supportano la salute del tratto gastrointestinale, comportandosi quindi come un probiotico. La presenza di bifidobatteri positivi tiene lontano la candida, le intolleranze alimentari, infiammazione intestinale, disbiosi e svolge un ruolo anticancerogeno, contro il diabete, e di protezione sulla salute del cervello.


4. Menopausa. La ricerca mostra che l’assunzione di pappa reale può aiutare a ridurre i sintomi della menopausa e migliorare la sensazione di benessere nelle donne in menopausa. La combinazione di pappa reale, olio di enotera, damiana e ginseng è risultata ottima per trattare i disturbi della menopausa. (5, 6)

5. Pelle. Uno studio condotto dal Department of East-West Medical Science alla Kyung Hee University in Corea segnala che la pappa reale regola il fotoinvecchiamento della pelle dopo l’esposizione alle radiazioni ultraviolette-B. Gli effetti anti-invecchiamento sulla pelle sono stati valutati attraverso la determinazione del contenuto di collagene e lo spessore epidermico del tessuto cutaneo. Il livello di proteine procollagene di tipo I è aumentato nei soggetti che sono stati alimentati con un integratore alimentare contenente l’1 per cento estratto di pappa reale. Questi risultati indicano che la pappa reale può proteggere contro l’invecchiamento della pelle, migliorando la produzione di collagene. La pappa reale è ottima per eliminare le rughe, macchie della pelle, pelle secca e squamosa. Può, oltre ad essere assunto per uso interno, applicata esternamente per 4-6 settimane come una crema nella zona da trattare.

6. Osteoporosi. Il Department of Orthopedics and Traumatology, Medical Faculty della Erciyes University in Turchia ha esaminato se il ruolo della pappa reale e del polline d’api nel ridurre la perdita ossea dovuta all’osteoporosi. I risultati hanno mostrato che c’era più calcio nelle ossa e la quantità di fosfati nei tessuti era più alta indicando che la pappa reale e il polline d’api può diminuire la perdita di massa ossea dovuta all’osteoporosi.

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7. Ferite. Il miele viene usato da tempo come un aiuto nella guarigione delle ferite. Gli studi rivelano che anche la pappa reale ha notevoli vantaggi nella guarigione delle ferite. In uno studio del 2010, una ferita è stata prontamente trattata con pappa reale a varie concentrazioni per 48 ore, e la migrazione è stata analizzata valutando la chiusura dei margini della ferita. Inoltre sono stati analizzati i livelli di lipidi che partecipano al processo di guarigione. I risultati hanno dimostrato che la pappa reale aumenta la migrazione dei fibroblasti, una cellula nel tessuto connettivo che produce collagene e altre fibre, e altera i livelli di vari lipidi coinvolti nel processo di guarigione.

8. Infertilità maschile. La ricerca pubblicata nel Journal of Avicenna Phytomedicine ha valutato l’effetto protettivo della pappa reale sui parametri spermatici, i livelli di testosterone e la produzione di malondialdeide nei topi. I risultati hanno dimostrato che la pappa reale aumenta il numero di spermatozoi, la motilità degli spermatozoi, la vitalità, la maturità e quindi può migliorare la fertilità maschile.

9. Diabete. Ci sono stati alcuni studi che suggeriscono che la pappa reale può migliorare alcuni marcatori del diabete di tipo 2 sia negli uomini che nelle donne. In uno studio 40 pazienti con diabete di tipo 2 hanno ricevuto 10 grammi di pappa reale fresca mostrando cambiamenti positivi nei livelli di glicemia rispetto al gruppo con il placebo.

10. Colesterolo e Pressione. Un’assunzione giornaliera di soli 100 mg di pappa reale riduce il colesterolo totale, il colesterolo cattivo “LDL”, i trigliceridi e aumenta il colesterolo HDL. Tali risultati suggeriscono un ruolo positivo della pappa reale nella prevenzione delle patologie cardiovascolari. E’ stato inoltre osservato che c’è una riduzione della pressione sanguigna nei soggetti ipertesi grazie alla presenza di peptidi bioattivi con proprietà antiipertensive.

11. Anemia e carenze nutrizionali. La pappa reale è davvero ricca di nutrienti ed è ideale per chi ha poco appetito, chi soffre di anemia, per gli anziani, e per gli sportivi e studenti che hanno bisogno di avere alte prestazioni fisiche e mentali. Nei bambini si sono osservati risultati veramente positivi nel migliorare l’umore, risvegliare l’appetito e combattere i disturbi intestinali e l’anemia.

12. Cancro. La pappa reale combatte il cancro inibendo l’apporto di sangue alle cellule tumorali come mostrato da uno studio condotto presso la Gifu Pharmaceutical University in Giappone.

Modo d’uso
La dose appropriata di pappa reale dipende dal tipo di prodotto in commercio e dalle situazioni di salute che si vogliono trattare. In generale si consiglia come dose giornaliera 1 grammo per adulti e 500 mg per i bambini. Il momento ideale è al mattino prima della colazione messa sotto la lingua facendola assorbire lentamente dalla mucosa della bocca. Se i bambini preferiscono può essere mescolata con un pò di miele. E’ importante non metterla in bevande calde e di conservarla in frigorifero per mantenere intatte tutte le proprietà.

Controindicazioni
Alcune persone possono essere allergiche ai prodotti delle api e alla pappa reale e quindi devono evitarla. Consultare il proprio medico prima di assumere la pappa reale se si prendono farmaci specialmente anticoagulanti.

https://www.dionidream.com/pappa-reale/

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Mangiato troppo a Natale : soluzioni naturali

Mangiato troppo per le festività natalizie? Questo periodo è caratterizzato da un eccesso alimentare e...alcolico! Cene tra colleghi, associazioni varie, pranzi con  parenti. E questo sarebbe quasi nulla, ma c’è tutta una serie di gadget alimentari (panettone, pandoro, cioccolatini ecc) che ci vengono proposti in ogni luogo. Quindi, a gennaio ci occuperemo di “smaltimento curve accumulate”, ora cerchiamo di gestire al meglio i problemi digestivi che si possono presentare nell'immediato.

Eccovi un piccolo kit di sopravvivenza per gli stravizi alimentari di questi giorni.

Nux vomica

Nux vomica direi che è il rimedio principe delle maratone alimentari tipiche del periodo.  Pasto con cibo ricco, vino, caffè, ammazza caffè ecc. Voi avete partecipato animatamente. Però ora  vi sentite la testa pesante, sonnolenza, acidità, gonfiore avete mangiato troppo ! Il mio consiglio è quello di  provare a migliorare lo stato prendendo 5 granuli di Nux Vomica 5CH ogni ora fino a quando non state meglio.

Lycopodium clavatum

persona che allenta la cintura dei pantaloni

Lycopodium é il rimedio della digestione lenta. Mi siedo a tavola, ho una gran fame ma dopo tre bocconi sono pieno. Devo allargare la cintura, faccio rutti acidi che non migliorano il mio gonfiore. Nonostante tutto questo fastidio non resisto e mangio il dolce! Direi che queste sono le condizioni ideali per l’utilizzo di Lycopodium. Se so già che accadrà così posso prenderlo anche prima di partecipare al pranzo. Oppure lo assumo dopo, 5 granuli alla 5CH ogni ora fino a miglioramento.

Anacardium orientale

lacrima di coccodrillo

Anacardium è il rimedio delle lacrime di coccodrillo. Ho mangiato troppo, ma non riesco a resistere. Il pranzo è finito ma io continuo a “spiluccare” l’uva, le noccioline, i pezzetti di pandoro, insomma tutto ciò che è ancora sulla tavola. Naturalmente tutto questo mi genera un grande peso sullo stomaco o mal di testa.  Paradossalmente tutto questo  sembra migliorare mangiando! Consiglierei di assumere Anacardium 9CH, 5 granuli  per 3 volte al giorno in tutte le occasioni di feste alimentari.

Oltre che all'omeopatia possiamo utilizzare la fitoterapia per dare aiuto al nostro sistema digerente.

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
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Finocchio

Finocchio o Foeniculum vulgare è una pianta selvatica ricca di olii essenziali. A volte viene usata per cucinare perché da un aroma caratteristico. Ma, saggezza popolare, ha la capacità di favorire la digestione se abbiamo mangiato troppo. Infatti il finocchio contiene delle sostanze che hanno la capacità di diminuire la produzione di gas intestinali, li fanno espellere più velocemente e rilassano le pareti dell'intestino.

Il finocchio lo possiamo trovare in capsule, tisana o tintura madre. Quindi mezz'ora dopo il pasto vi consiglierei di bere una bella tazza di tisana calda o di prendere 30 gocce di tintura madre.

Menta

tisana calda di finocchio o menta

Mentha piperita è una pianta utilizzata in moltissimi ambiti per il suo aroma. Infatti trova impiego in cucina, nei dentifrici, nelle caramelle. Per il nostro scopo noi invece sfruttiamo la capacità della menta di diminuire la produzione di gas, togliere il senso di nausea e rilassare le pareti dello stomaco. La menta la troviamo in commercio come tintura madre, capsule e anche in tisana. Normalmente però in questa ultima forma la troviamo associata ad altre piante che ne aumentano l'effetto. Se la vogliamo provare in tintura madre potremmo prenderne 30 gocce in acqua subito dopo il pasto.

Genziana

liquore di genziana

Gentiana lutea è una pianta che cresce in montagna e attualmente è anche una specie protetta. È un vero “idraulico liquido” molto utile se abbiamo mangiato troppo. Infatti potremmo usarla già prima del pasto. Il suo sapore amaro stimola alcuni “pulsanti” che abbiamo in bocca i quali stimolano la produzione di succo gastrico. In questo modo la digestione, soprattutto dei grassi, migliora. Per lo stesso motivo aumenta anche la produzione di bile e il movimento del duodeno. Questa azione somiglia al lavoro della lavastoviglie sui piatti unti. La bile è il detersivo, il movimento del duodeno è come il passaggio dell’acqua. Quindi se assumiamo 30 gocce di tintura madre di genziana prima del pasto e 30 subito dopo il lavoro del nostro sistema digerente sarà favorito. Se invece non la prendo prima ma solo dopo posso prenderne 30 gocce ogni 2 ore per un paio di volte.

 Manuela Succi

http://lacuranaturale.com/

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Crescita Eccessiva dei Batteri dell'Intestino Tenue - rimedi naturali

SIBO è l’acronimo di “Small Intestinal Bacterial Overgrowth”, ovvero “Crescita Eccessiva dei Batteri dell’Intestino Tenue”. Infatti l’intestino tenue ha una concentrazione bassa di batteri di batteri rispetto al colon (intestino crasso) dove invece sono maggiori.


L’intestino tenue è la sezione più lunga del tratto digestivo (pari a 6-7 metri) ed è dove il cibo si mescola con i succhi digestivi permettendo la digestione e l’assorbimento delle sostanze nutritive nel flusso sanguigno. In caso di SIBO assistiamo invece ad un malassorbimento di sostanze nutritive, in particolare le vitamine liposolubili e di ferro portando a diversi problemi di salute.

I batteri sono normalmente presenti in tutto l’intero tratto gastrointestinale, ma in quantità diverse. Pochi batteri normalmente vivono nell’intestino tenue (meno di 10.000 batteri per millilitro di liquido) se confrontato con il crasso, o colon (almeno 1.000.000.000 di batteri per millilitro di liquido). E i tipi di batteri normalmente presenti nell’intestino tenue sono diverse da quelli del colon.


L’intestino tenue oltre alla digestione e all’assorbimento, svolge una parte importante nel sistema immunitario dato che contiene una rete impressionante di cellule linfoidi (cellule del sistema immunitario che aiutano a combattere le infezioni e regolano il sistema immunitario).

Il test idrogeno/metano è quello più comunemente utilizzato per scoprire se si è affetti dalla SIBO. Le comuni analisi sulle feci non sono utili.


Sintomi
I sintomi principali della SIBO rispecchiano i sintomi di altri disturbi gastrointestinali, in particolare l’84% dei soggetti con sindrome dell’intestino irritabile hanno la SIBO (che quindi può esserne considerata la causa). Inoltre la SIBO può anche essere associata alla Sindrome da Permeabilità Intestinale dato che questi batteri in eccesso danneggiano la mucosa intestinale. Ecco i sintomi più comuni:

Gonfiore addominale
Meteorismo
Eruttazioni
Perdita di peso
Dolori addominali
Stipsi
Diarrea
Reflusso acido
Nausea
Vomito
Anemia
Dolori articolari e muscolari
Stanchezza
Acne rosacea (I ricercatori del Dipartimento di Medicina Interna presso l’Università di Genova hanno osservato che dopo l’eliminazione della SIBO c’è una remissione quasi completa delle lesioni cutanee dell’acne rosacea)
Eruzione cutanea
Depressione
Asma
Questi batteri in eccesso (e di tipo sbagliato) nell’intestino tenue inducono delle gravi carenze nutrizionali, in particolare consumano le vitamine del gruppo B, come la vitamina B12, prima che le nostre cellule hanno la possibilità di assorbire questi nutrienti importanti. Essi possono anche consumare alcuni degli amminoacidi o proteine, che abbiamo ingerito, che può portare sia ad una carenza proteica (perdita di massa muscolare) e un aumento della produzione di ammoniaca da alcuni batteri (e quindi intossicazione). I batteri possono anche diminuire l’assorbimento degli acidi grassi attraverso il loro effetto sugli acidi biliari, che porta a carenze di vitamine liposolubili come A e D.


Cause
Nella maggior parte dei pazienti, la SIBO non è causato da una crescita eccessiva di un solo tipo di batteri, ma è una crescita eccessiva dei vari tipi di batteri che dovrebbero normalmente essere trovati nel colon. Il corpo ha diversi sistemi di prevenzione per la SIBO che includono:

Secrezione gastrica acida (mantenendo un ambiente acido)
Peristalsi della parete intestinale
Immunoglobuline nel fluido intestinale,
Valvola ileocecale che permette il flusso a senso unico di contenuti nel colon e non viceversa
La causa della SIBO è generalmente complessa, e probabilmente colpisce più di uno dei meccanismi di protezione elencati sopra. Un certo numero di fattori di rischio per la SIBO sono stati identificati e sono elencati di seguito.

Bassa acidità di stomaco (dovuto all’assunzione di antiacidi, acqua alcalina, combinazioni alimentari errate e stress emotivo)
Intolleranze ed allergie alimentari (celiachia, latticini, ecc.)
Morbo di Crohn
Diabete tipo I e tipo II (uno studio pubblicato su Diabetes & Metabolism indica che la SIBO è presente nel 43 per cento dei diabetici con diabete cronico)
Molteplici cicli di antibiotici
Diverticolosi
Disfunzione di alcuni organi, come la cirrosi epatica, pancreatite cronica, o insufficienza renale
Uso di farmaci inibitori della pompa protonica,
Recente intervento chirurgico addominale
Sindrome dell’ansa cieca (un segmento del piccolo intestino viene by-passato e tagliato fuori dal normale flusso del cibo: .a digestione degli alimenti diventa lenta o si ferma diventando un terreno fertile per la proliferazione eccessiva dei batteri)
Invecchiamento e assenza di attività fisica (Con l’avanzare dell’età l’apparato digerente rallenta. E’ generalmente accettato che gli adulti di età superiore ai 61 anni hanno un tasso di prevalenza del 15 per cento di SIBO, in contrasto con poco meno del 6 per cento nei soggetti da 24 a 59.)
Consumo di Alcool (anche moderato di due bicchieri al giorno
Secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Gastroenterology, il 66%dei pazienti con malattia celiaca che hanno mantenuto una rigorosa dieta priva di glutine sono comunque risultati positivi alla SIBO. Infatti in un articolo specifico abbiamo spiegato che la parete intestinale richiede anni per ripararsi dopo la celiachia e che è importante assumere Vitamina D per accelerare questo processo.

Come si può vedere, la proliferazione batterica nell’intestino tenue è legata, causata o associata ad una vasta gamma di condizioni. Anche coloro che non pensano di avere disturbi al tratto gastrointestinale possono in realtà avere i sintomi della SIBO.

Trattare naturalmente la SIBO
L’approccio medico si basa sull’impiego di antibiotici a largo spettro che però lavorano solo sull’effetto (proliferazione dei batteri) senza toccare le cause sottostanti che abbiamo elencato sopra. Per questo motivo il successo è basso e i trattamenti di antibiotici devono spesso essere ripetuti causando danni al microbiota.

Il trattamento efficace della SIBO invece si basa sull’eliminazione delle cause scatenanti attraverso la dieta e gli integratori naturali.

Dieta per la SIBO
La dieta è fondamentale perché i cibi che ingeriamo hanno il potere di nutrire alcuni batteri intestinali piuttosto che altri e quindi costituisce uno strumento fondamentale imprescindibile. Il problema alla base della SIBO è la fementazione e quindi la dieta non può basarsi su zuccheri e carboidrati.

Eliminare zucchero e farine raffinate, miele, ortaggi amidacei (patate, melanzane), crucifere (cavoli, broccoli) frutta e latticini. In questo modo si riduce l’introduzione nell’organismo di polisaccaridi, oligosaccaridi e disaccaridi e i sintomi migliorano spesso velocemente.
Ridurre cereali integrali e legumi (stesso motivo di sopra)
Leggendo la lista, può sembrare che ci sia poco da mangiare ed in effetti il digiuno ripetuto è uno dei modi più veloci per accelerare la guarigione dalla SIBO. Comunque ci sono molti cibi che possiamo includere in una dieta per la SIBO:

Pesce pescato
Carne biologica
Uova biologiche
Latte di mandorla e di cocco
Verdure a foglia verde
Zucca
Carote
Cetrioli
Pomodori
Mirtilli
Uva
Melone
Ananas
Fragole
Quinoa
Noci
Prodotti a base di fecola di patate (è un amido resistente che riduce la SIBO)
L’obiettivo della dieta SIBO è quello di riparare il rivestimento intestinale, ridurre l’infiammazione, sbarazzarsi della proliferazione batterica e mangiare una dieta ricca di nutrienti essenziali che il corpo non riusciva ad assorbire. Si consiglia di seguire questa dieta per due settimane.

E’ preferibile mangiare 4-5 volte a giorno piccoli pasti piuttosto che 3 pasti principali. In questo modo il cibo stazionerà meno nell’intestino e sarà digerito più velocemente.

E’ importante mangiare ananas matura tutti i giorni perché essendo ricca di bromelina, aiuta a ridurre l’infiammazione e facilitare la digestione. La bromelina ha incredibili benefici per la salute, in particolare per le persone con disturbi digestivi, allergie, asma e dolori articolari.

Rimedi naturali per la SIBO
Probiotici. Assumere integratori probiotici e mangiare cibi probiotici è sicuramente fondamentale. Uno studio pilota svolto dai ricercatori presso il Center for Medical Education and Clinical Research a Buenos Aires ha scoperto che i probiotici hanno un tasso di efficacia superiore a quello degli antibiotici. In questo studio, Lactobacillus casei, Lactobacillus plantarum, Streptococcus faecalis e Bifidobacterium brevis sono stati somministrati per cinque giorni alla metà del gruppo di studio, mentre l’altra metà del gruppo di studio ha ricevuto antibiotici per cinque giorni. Tutti i partecipanti hanno mangiato la stessa dieta, che ha limitato il consumo di latticini, legumi, crucifere e alcol. I risultati? Un sorprendente 82% del gruppo che ha ricevuto i probiotici ha riportato un miglioramento clinico, mentre solo il 52 per cento del gruppo che ha ricevuto antibiotici ha riferito un miglioramento clinico.

Altri integratori utili sono:

Vitamina B12
Vitamina D
Vitamina K
Enzimi digestivi
Zinco
Curcumina
Olio essenziale di Menta. Oltre ai cambiamenti dietetici e agli integratori, l’uso di oli essenziali ha dimostrato di essere utile per le persone con la SIBO. In uno studio pubblicato su Alternative Medicine Review, l’olio di menta piperita ha mostrato fornire sollievo dai sintomi della SIBO.  Va assunto oralmente facendo attenzione ad acquistare olii essenziali per uso interno. Alla via orale può essere abbinato vantaggiosamente un massaggio addominale.

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Cancro Emozionale

 

IL CANCRO EMOZIONALE

DI  TOM  KENYON

 

In alcuni casi, i cancri emozionali diventano dei veri e propri cancri fisici. Fino a poco tempo fa, il meccanismo che cambiava l’emozione in malattia non era stato capito. Ma, attraverso l’operato della Dr.sa Candace Pert e il concetto dei neuro peptidi, questo mistero è stato svelato.

Secondo l’attuale teoria dei neuro peptidi, questi attivatori biochimici altamente attivi interagiscono con i punti recettori sulla superficie delle cellule.  Secondo il Dr.sa Pert, le emozioni represse sono immagazzinate nel corpo per mezzo dei neuro peptidi, e i ricordi sono immagazzinati nei recettori dei neuro peptidi.

Già da tempo i terapeuti concentrati sul corpo hanno osservato che il corpo conserva il ricordo. E questo tipo di memoria può rimanere depositato per anni.

Ricordo che dimostrai una tecnica di ipnosi, parecchi anni fa, durante un corso di addestramento professionale. Quando suggerii che la giovane donna tornasse indietro ad un tempo passato, costei incominciò a piangere. Quando si riprese, le chiesi che cosa fosse successo.

Raccontò di avere avuto un flash-back di quando aveva circa sette otto anni. Giocava a soft ball e fu colpita in viso da una mazza. Suo padre era l’allenatore della squadra e lei ricordò di non avere pianto dopo il colpo. Il padre, tornando a casa, le disse che era orgoglioso di lei per non avere pianto.

Durante il breve stato ipnotico, ella rivisse il dolore fisico del colpo, come se fosse stata colpita di nuovo. Il dolore non fu ricordato, attenzione, ma sperimentato fisicamente!

Non solo, ma il rendersi conto che il padre avrebbe voluto un figlio maschio, invece di una femmina, le piombò addosso. Aveva cercato per tutta la vita di essere all’altezza delle aspettative di suo padre.

Mi sono trovato in presenza di centinaia di persone che hanno rivissuto il dolore del passato, nel mio studio. E, basandomi su questa ventina d’anni di osservazione, direi che la teoria della Dr.sa Pert  è piuttosto calzante.

Anche se la maggior parte delle persone non è particolarmente interessata alla biochimica e ai meccanismi che stanno dietro la malattia, è però interessata a rimanere in salute.

Ho intitolato questo articolo Cancro Emozionale, perché credo che le emozioni tossiche si trasformino effettivamente in malattie. Ora, chiariamo di nuovo – io non credo che tutte le malattie siano provocate da emozioni negative non scaricate. Alcune hanno di certo origine fisica. Ma altre possono essere fatte risalire a schemi di sentimento e questo non è più comprensibile di quanto lo siano le forme fisiche del cancro.

La Psicologia del Cancro

Man mano che vengono condotti ulteriori studi sulla psicologia dei pazienti con il cancro, iniziano ad affiorare tendenze interessanti.

Per dirne una, un discreto numero di psicologi ha osservato che le donne con il cancro al seno spesso hanno il sacrificio di sé come parte della loro vita psicologica. Sovente, inoltre, esse sentono di non avere diritto ad avere necessità proprie. Si prendono cura delle esigenze di chi le circonda, molto prima di occuparsi di sé stesse. I loro bisogni, per usare un detto proverbiale, sono stati messi “in secondo piano”. E molti pazienti con il cancro sono spesso schivi e cercano sempre di essere “gentili” indipendentemente dalla situazione.

La funzione base del sistema immunitario è di distinguere fra “sé” e “non-sé”. E lo fa tramite una vasta gamma di processi, compresi i recettori sulla superficie cellulare.

Se un oggetto estraneo invade il corpo, diciamo un virus o dei batteri, il sistema immunitario invia un mucchio di cellule specializzate, come le cellule citotossiche, i microfagi, ecc. sul luogo dell’invasione. Questi micro-guerrieri non fanno altro che accerchiare gli invasori e distruggerli.

Ora, io credo che i nostri sé emozionali utilizzino processi simili a quelli del nostro sistema immunitario. Anche la funzione dell’immunità emozionale è di distinguere fra il sé e il non-sé. Se qualcuno è tossico o offensivo, per noi, la nostra immunità emozionale ci separa da lui. Abbiamo il senso di una sana autonomia psicologica. C’è il riconoscimento che siamo esseri separati e che non siamo obbligati ad accettare il loro abuso.

Ma questo avviene solo con un sistema immunitario emozionale sano. Se esso è danneggiato, accetteremo l’abuso o la manipolazione degli altri. In questi casi, non c’è un senso innato di autonomia psicologica e noi sentiamo di non avere diritti se non quello di accettare l’abuso.

L’abuso può assumere molte forme. L’abuso fisico è ovvio, ma quello mentale o emozionale può essere difficile da individuare. Però, gli  elementi tossici dell’abuso, che siano fisici, mentali o emozionali, sono simili, nel senso che sono tutti dannosi per l’immunità emozionale.

La mia paziente, Joan (nome fittizio) aveva subito abusi sessuali da parte del padre, che, ironia della sorte, era un ministro di culto. Egli rivestiva una posizione altolocata, in un’ampia congregazione e, a quanto pare, viveva due vite. Nonostante l’abuso fisico fosse terminato quando Joan aveva circa dodici anni, l’abuso emotivo andò avanti. Il padre dispotico controllava ogni sua mossa e sminuiva ogni suo singolo risultato.

La stessa Joan si definiva la perfetta figlia di un sacerdote. Aveva sempre il sorriso sulle labbra e sapeva sempre cosa dire per far sentire meglio qualcuno. Quando i suoi genitori non erano a casa, spesso lei assisteva i parrocchiani che avevano problemi.

Al liceo e al college era molto popolare e aveva moltissimi amici. Ma qualcosa mancava. Ella era distaccata dai propri sentimenti e, benché sapesse come comportarsi a livello sociale, non aveva idea di che cosa fare quando era sola. Era stata derubata del proprio senso del sé e nemmeno far parte della migliore associazione universitaria femminile poteva farla sentire meglio.

Mentre frequentava il college, Joan ebbe due gravidanze indesiderate al di fuori del vincolo matrimoniale. Abortì il primo figlio, con l’orrore dei genitori. Quando rimase di nuovo incinta, decise di tenere il bambino. Riflettendo a posteriori sulla propria decisione, Joan mi disse che proprio non sarebbe riuscita a sopportare il giudizio dei genitori una seconda volta.

All’apparenza, Joan viveva una vita felice. Si era sposata e aveva concepito un altro figlio. Le cose andavano bene – almeno in superficie. Poi, quando Joan compì quarant’anni, iniziò a fare una serie di sogni. Questi la perseguitarono per quasi tre anni, in sfumature differenti e varie ambientazioni, ma sempre con il medesimo tema.

Una donna di colore le dava la caccia. La donna, nera come la pece, aveva il colore della notte più buia. Era spaventosa e spesso scopriva i denti e produceva dei sibili. Diceva sempre la stessa cosa “Cambia o ti ucciderò!”

Dopo circa tre anni, i sogni cessarono. Joan, a suo dire, non era cambiata quasi per niente. E poi, circa due anni dopo, a Joan fu diagnosticato un cancro al seno.

La donna nera era un messaggero dal profondo, che Joan aveva ignorato. Qualche parte, la parte autentica di Joan, era arrabbiata. Per questo motivo la figura scura aveva scoperto i denti e sibilato come un serpente. Il messaggero dell’inconscio inviava un richiamo di pericolo. Era necessario che cambiasse qualcosa, o la vita non avrebbe potuto continuare. Il “qualcosa” che aveva bisogno di cambiare era il modo di Joan di vivere per gli altri anziché per se stessa.

Alla fine, Joan fu sopraffatta dalla malattia, nonostante i valorosi sforzi dei medici per fermarla.

Ho menzionato questo caso, perché è un esempio toccante di quello che io chiamo Cancro Emozionale e del prezzo che può costare.

Il senso del sé di Joan era stato violato dal padre e la sua immunità emozionale era stata danneggiata. Ad un livello emozionale profondo ella sentiva di non avere diritto di fare scelte diverse da quelle di chi le stava intorno. E, mentre questo Cancro Emozionale proliferava, lei si era sentita progressivamente impotente. Le sue relazioni somigliavano sempre più a delle ragnatele. Essendo piuttosto sensitiva, Joan riferì che spesso avvertiva i desideri delle persone che aveva intorno. Temeva le folle, i desideri conflittuali erano troppo, per lei.

A Joan non sfuggì l’ironia dell’aver sviluppato il cancro al seno. Mi disse che, negli anni, si era sentita come una madre involontaria del mondo intero.

Joan non riuscì a capire come poter reclamare il proprio senso del sé e la vita che ne conseguiva. Non riuscì a cambiare il suo mondo interiore e la figura oscura del suo inconscio venne  a prenderla.

Guarire dal Cancro

Un tema comune, fra chi è sopravvissuto a malattie come il cancro, è il passaggio dalle necessità degli altri alle necessità del sé. Una svolta così massiccia nell’orientamento psicologico, evidentemente, rilascia una potentissima energia di guarigione. Forse, tali cambiamenti stimolano il rilascio di neuro peptidi curativi. Ma, quale che sia il meccanismo fisiologico, concentrarsi sulle autentiche esigenze del sé è guarire.

Ho un’amica a cui capitò molti anni fa. Le era stato diagnosticato un cancro in fase terminale e le fu consigliato di sistemare ciò che doveva. Ella tornò a casa e annunciò ai familiari sgomenti, che stava per lasciarli. Disse che, dato che la sua vita stava per finire, avrebbe fatto qualcosa che aveva sempre desiderato fare – visitare il Giappone. Partì per Tokio e si divertì talmente a viaggiare in Giappone e nel resto dell’Asia, che il cancro andò in remissione!

Costruire l’Immunità Emozionale

È piuttosto risaputo che possiamo fortificare il nostro sistema immunitario fisico apportando dei cambiamenti al nostro stile di vita. Ma è meno risaputo che possiamo potenziare anche il nostro sistema immunitario emotivo.

Il primo obiettivo è riconoscere se si soffre di sistema immunitario emotivo debole. Una sistema immunitario emotivo forte si basa sul fatto di avere la capacità di riconoscere le proprie autentiche necessità (e non voglie) e il permesso interiore di occuparsi di tali necessità. Esso comprende anche un chiaro senso di se stessi come essere autonomo, separato dagli altri.

Ora, questo a volte pone dei problemi per le persone che seguono un cammino spirituale. Il motivo è che, a livello del cuore, riconosciamo che siamo tutti Uno. Vediamo che c’è una vita, una coscienza, che vive attraverso una moltitudine di forme. C’è un naturale senso di interconnessione con gli altri, quando è attivato lo spazio del cuore. E, dal punto di vista della coscienza superiore, non c’è comunque un sé separato dagli altri.

E, anche se questo è vero, è vero anche che noi abbiamo dei corpi che sono separati dagli altri corpi. E l’intelligenza innata della nostra biologia impone che onoriamo tali differenze. Se non lo facciamo, ci ammaleremo. I nostri sistemi immunitari seguono questa immutabile legge della natura.

Anche i nostri sistemi immunitari emozionali seguono questa legge. Se non diventiamo consapevoli degli elementi psicologicamente tossici, e non li evitiamo, ci ammaleremo, fisicamente o emozionalmente.

Spero sia chiaro, ormai, che il Cancro Emozionale viene creato violando il senso del sé di una persona. Questo, normalmente, avviene in seguito a qualche tipo di abuso. E, mentre l’abuso fisico, sessuale ed emozionale sono ampiamente riconosciuti, c’è una forma di abuso che spesso passa inosservata. Io lo chiamo abuso spirituale.

Nella sua forma più semplice, l’abuso spirituale porta la persona a dimenticarsi del sé. Le proprie necessità vengono soppiantate da un ideale che viene percepito come assai più elevato del mero sé. Questo genere di rapina spirituale si manifesta in una miriade di forme e nessuna linea spirituale ne è immune. Se siete parte di un gruppo o una scuola che nega la validità dei vostri sentimenti e/o disonora le vostre necessità, allora vi suggerisco di “fuggire da Dodge City!”

Il motivo per cui dico questo, è che la radice della parola “holy” (santo) significa “rendere intero” (whole). Ciò che aumenta la nostra interezza è sacro e ciò che la fa diminuire è profano. Il compito di ricordare se stessi attraverso la coltivazione della consapevolezza emozionale è un lavoro sacro.

In fin dei conti, il modo per proteggere la nostra immunità emozionale è prestare attenzione alle nostre esigenze. Prima, dobbiamo dare a noi stessi il permesso di riconoscere che le abbiamo. E, secondo, dobbiamo trovare il modo di integrare le nostre necessità nella miriade di richieste della nostra vita quotidiana. Non è un compito facile, specialmente in una società che sembra del tutto propensa ad evitare l’autoconsapevolezza.

Può esserci un sacco di pressione sociale affinché una persona rimanga all’oscuro delle proprie necessità ed emozioni autentiche – specialmente nelle “comunità spirituali”. Ad esempio, io ho scoperto che coloro che non sono a proprio agio con le proprie necessità e sensazioni, sono spesso a disagio con le necessità e i sentimenti degli altri.

Che cosa fate con in vostri sentimenti, quando essi si scontrano con quelli delle persone intorno a voi? Che cosa fate quando le vostre necessità sono diverse da quelle di chi vi sta intorno? Queste sono domande fondamentali e il modo in cui rispondete avrà un impatto significativo sulla vostra “immunità emozionale”.

Per coloro che scelgono il sacro lavoro di ricordare il sé, non c’è altra maniera. Si deve trovare il sistema per essere onesti con se stessi e accogliere le proprie necessità, mentre si vive in un mondo che scoraggia la consapevolezza di sé e l’onestà.

È tosto, ma è uno dei giochi migliori che ci sono in circolazione.

 

ARTICOLO COMPLETO :

Il concetto mi venne in mente, la prima volta, durante un corso di formazione ad Anchorage, Alaska, parecchi anni addietro.

Stavo insegnando come utilizzare il suono per scaricare l’emozione, ai fini della guarigione psicologica. Una donna, che chiameremo Rose, si offrì volontaria per la sessione in cui avrei esemplificato la tecnica. Come parte della dimostrazione, le chiesi di concentrarsi su una zona del suo corpo che le desse fastidio; l’idea era che le emozioni, spesso, sembrano risiedere in certe aree del corpo.

Ella disse che i reni le dolevano ed erano gonfi. Rose riferì spontaneamente di essere appena uscita dall’ospedale, dove era stata curata per un blocco renale. Per lei era stata una prova molto spaventosa, come si può ben immaginare. Al momento era in dialisi e il suo nome era in lista di attesa per un trapianto del rene.

Le insegnai come spostare la propria consapevolezza sui reni e come emettere suoni quando espirava. Le dissi di immaginare che i suoni provenissero proprio dai reni e di ascoltare i propri suoni, mentre si rilassava più profondamente nelle espirazioni.

Per quanto strano possa sembrare, è piuttosto facile farlo e, ben presto, ella iniziò a produrre dei lievi lamenti. Poi i suoni cambiarono. Dapprima sembravano quelli di una bimba piuttosto piccolina e poi diventarono le grida disperate di una bambina che soffre. Tutti noi nella stanza eravamo presi dall’intensità del momento, mentre osservavamo una donna adulta, sui quarant’anni, che gridava come una ragazzina terrorizzata.

Alla fine, le sue grida si attenuarono e tornarono ad essere dei tenui lamenti. Allungando le mani, si toccò la parte bassa della schiena, nella zona dei reni. Rose aprì gli occhi.

Incredula, mi guardò. “Il dolore è sparito” disse. “Il dolore è sparito!”

Le chiesi di descrivere la sua esperienza interiore durante il processo, ed ella rispose che era tornata indietro all’età di circa due anni. Era seduta su un seggiolone, che ricordava dalla sua infanzia. Mentre la sua voce districava l’energia intrappolata nei suoi reni, la sua mente veniva catapultata indietro nel tempo, fino ad un ricordo dell’infanzia. In quel momento della sua giovane vita, sua madre viveva con un compagno. La madre era andata a lavorare e il compagno avrebbe dovuto prendersi cura della bambina. Ma, evidentemente, egli non gradiva che lei distogliesse l’attenzione da lui. Invece di darle normalmente da mangiare, le gettava il cibo. Questo la spaventava e fu questo il terrore che lei rivisse durante la dimostrazione. In qualche modo, i reni fisici avevano tratto beneficio dal ricordo e dall’espressione vocale di questa paura risalente alla prima infanzia.

Nella discussione che seguì la dimostrazione, qualcuno raccontò di aver avuto un fratello che era morto di cancro allo stomaco. La cosa strana era che il padre era molto violento con lui, da bambino. E, ogni volta che si ubriacava o si arrabbiava, prendeva a calci e pugni il figlio nello stomaco, dicendogli che era spazzatura.

L’esperienza di Rose aveva innescato un “ah-ha” e la sorella del ragazzo morto, parlò attraverso le lacrime. Ella capì come la rabbia del padre era stata ripetutamente immessa coi pugni nell’addome del fratello.

Per lei, questo spiegava il cancro e la prematura dipartita del fratello.

L’idea che i tessuti trattengano le emozioni fu proposta dallo Psicologo Occidentale Wilhelm Reich. Ma l’idea risale a molto tempo prima, addirittura all’antica arte dell’Agopuntura. I Cinesi codificarono questo sistema di medicina dell’energia sottile migliaia di anni fa e uno dei concetti chiave riguarda l’emozione. Secondo la teoria dell’Agopuntura, organi diversi tendono a conservare diversi tipi di emozione. I polmoni, per esempio, tendono a conservare il dispiacere e la tristezza e i reni la paura.

L’esperienza di paura dell’infanzia di questa donna, aveva forse indebolito l’energia dei suoi reni (detta chi), predisponendola ad un blocco renale più avanti nella vita? O le due cose non erano collegate? Ma, che fossero collegate direttamente o meno, era interessante il fatto che rivivere il dolore e vocalizzare la paura, riducesse la sensazione di dolore e fastidio nei reni fisici.

Cominciai a guardare il dolore emozionale e il suo rapporto con la salute in una luce nuova. Ora, a quei tempi, i primi anni ’90, la medicina allopatica non riconosceva (e per lo più ancora non riconosce) un rapporto diretto fra l’emozione e la salute.

Francamente, penso che si tratti soprattutto di una questione di denaro. La medicina allopatica è sempre più un’impresa fondata sulla farmaceutica. E le grandi compagnie farmaceutiche non sono interessate a sponsorizzare progetti di ricerca che non rendano un profitto.

Nonostante la presa granitica sulla medicina da parte delle compagnie farmaceutiche, comunque, sta prendendo piede una nuova area di ricerca. Si chiama Psiconeuroimmunologia, cioè lo studio di come la mente influisce sulla salute. Agli inizi degli anni ’90, questa nascente area della medicina si chiamava Psicoimmunologia. Immagino sia segno che ora è un settore più rispettabile, il fatto che la parola sia più lunga e più difficile da pronunciare.

Ma, comunque vogliate chiamarlo, questo campo della medicina sta evidenziando alcuni legami molto chiari fra le nostre vite emozionali e la nostra salute.

Con l’unirsi della neurologia e della psicologia, per esplorare questo terreno, prima inviolato, della biologia umana, stanno emergendo alcuni schemi interessanti.

Un’area in cui questo è più evidente è quella del cancro. Come forse sapete, il cancro sta raggiungendo proporzioni epidemiche nei paesi industrializzati. E c’è un crescente corpo di ricerca che mostra che questo è dovuto in gran parte alla crescente contaminazione tossica del nostro cibo, dell’aria e dell’acqua. Ma non sperate che i Ragazzoni di Washington, o se per quello anche i vostri governanti, facciano gran che al riguardo. Il denaro sembra essere l’unica cosa che conta, nell’arena politica, e pare non ci siano grandi profitti nel ripulire l’aria e l’acqua, oggi.

Trovo interessante che le attuali Compagnie Petrolifere Americane, scusatemi, volevo dire l’attuale Amministrazione Americana, abbia virtualmente spazzato via, dalla mattina alla sera,  decenni di protezioni ambientali, duramente conquistate.

Ma torniamo all’argomento in questione. Non volevo fare una dichiarazione politica. Però, non si può nemmeno separare del tutto la salute pubblica dalle questioni politiche e sociali. Nonostante i loro giochi di mano, i nostri leader politici non possono cambiare il fatto che la salute pubblica e la qualità del nostro ambiente siano intimamente connessi.

Mentre la qualità del nostro ambiente esteriore ha un forte peso sullo stato della nostra salute, è un altro il genere di ambiente di cui voglio parlare.

Non lo potete vedere, ma potete sentirlo. È il vostro ambiente mentale. E, come psicoterapeuta che osserva la nostra società, mi torna in mente una strofa del musical The Music Man – “Ci sono guai a River City”.

Io lo chiamo cancro emozionale e, come il cancro in genere, può essere mortale. Lasciato a sé stesso, può distruggere una vita. Come minimo, può invalidare psicologicamente un individuo, al punto che lui o lei non riesce più a fare scelte di vita appropriate. Nelle sue forme più aggressive, può veramente interferire con la biologia cellulare, portando alla malattia fisica.

Ironia, ho scoperto che questo tipo di cancro emozionale si mostra spesso nelle comunità spirituali, indipendentemente dalla loro filosofia e/o dalle convinzioni religiose. C’è un motivo per questo, e spero di parlarvene tra poco. Ma prima vorrei preparare un po’ il terreno.

Meditazioni Pericolose

Un mio amico, che abita a Santa Fe, Nuovo Messico, partecipò, qualche anno fa, ad una conferenza sui trattamenti per la depressione omeopatici ed erboristici, presso un negozio di cibi naturali della zona. All’epoca era lui stesso depresso, ma si stupì nel vedere un pubblico tanto numeroso. Il locale era gremito. E, secondo la sua stima, circa il 90% dei presenti erano persone che praticavano regolarmente la meditazione, come seguaci di qualche tipo di tradizione spirituale.  E, di questi, più della metà erano Buddisti praticanti!

Ora, non so per voi, ma per me qui c’è qualcosa che non quadra. E, dato che mi accingo a bastonare qualche dogma, intendo essere molto preciso in quel che sto per dire.

Per cominciare, io sono uno che pratica la meditazione. In effetti, pratico svariate forme di meditazione da più di quarant’anni. E sono anche Buddista. Beh, veramente sono un Buddista Tibetano Neo-pagano e un Taoista part-time, ma non ne parlerò qui. Basti dire che credo che le idee fondamentali del Buddismo siano una descrizione accurata del mistero che chiamiamo coscienza.

Perciò, il mio sconforto non deriva dal Buddismo o dalla meditazione in generale, ma piuttosto dal modo in cui vengono praticati. Quando vengono utilizzati per penetrare la natura autentica della nostra mente, essi possono avere un valore inestimabile. Ma quando vengono usati per evitare una verità emozionale, sono auto-distruttivi. E non importa quante prostrazioni facciate, quanti incensi bruciate o quanto a lungo rimaniate inginocchiati in contemplazione – questo genere di meditazione non conduce all’illuminazione.

Penso che il motivo per cui la sala era così piena di meditatori praticanti, è che essi usassero la meditazione come una droga.

Avevano scoperto di poterla utilizzare come mezzo per evitare il dolore emozionale. Ora, la maggior parte delle persone che medita e cade in questa trappola non si rende necessariamente conto che sta evitando il dolore emozionale. Essi pensano soltanto che si sentiranno da cani se non si prendono il tempo di meditare. Una cosa è godersi i panorami della mente che la meditazione regala. Un’altra è dipendere da essa per sentirsi bene.

Questo genere di quasi-meditazione produce un effetto sedativo sulla mente, che ottunde o attenua (per un po’) il dolore emozionale. Lo fa alterando i livelli di serotonina nel cervello. In altre parole, siete fatti. Il cervello è il mastro farmacista, che fa mangiare la polvere anche alle compagnie farmaceutiche più all’avanguardia.

Il cervello è capace di produrre una miriade di sostanze psicoattive e drogarsi è molto facile, una volta scoperto come si fa. Un gran numero di persone che meditano, in realtà, si fanno e basta. Ora, guardate, non ho nessun problema con lo sballo, specie quando è prodotto dal proprio sistema nervoso. Ma questo non significa penetrare il mistero della propria mente. È semplicemente un galleggiare in uno stato samsarico auto-creato.

Per coloro che non conoscono il termine samsarico, esso si riferisce al termine Sanscrito samsara, il mondo dell’illusione. Ciò che non è reale, nel Buddismo viene detto samsara. Quindi, ciò che intendo con questa dichiarazione, è che l’esperienza di essere fatti di meditazione è una gioia samsarica o illusoria. Non è reale, è auto-creata.

Ed è qui che la cosa si fa delicata. La natura della coscienza è la gioia (o annanda, in Sanscrito). Ma questo genere di gioia non è lo stesso dello stato oppiaceo che sperimentano alcuni in meditazione. La gioia del bodhicitta (mente del Buddha) ha la caratteristica di essere sia espansiva che chiaramente presente. Non si evita nulla. Tutti gli aspetti del sé sono presenti, compreso quello emozionale.

Nella Meditazione di Elusione, un termine coniato da me, si usa l’oppiaceo della chimica cerebrale per evitare un’esperienza del proprio dolore emozionale. Questa meditazione non porterà nulla che abbia un vero valore. Vi aiuterà soltanto ad evitare un’esperienza autentica del vostro sé.

È naturale per noi evitare il dolore. Tutti gli organismi biologici hanno questa tendenza innata. Ma quando evitiamo la consapevolezza del nostro dolore o disagio emozionale, affievoliamo la luce della consapevolezza di sé. E, per chiunque segua il cammino spirituale, è una maledizione.

La Meditazione di Elusione è solo un modo di evitare la consapevolezza emozionale, per quanto ingegnoso. Fra la “gente spirituale”, un altro metodo popolare per evitare la consapevolezza emozionale è servire gli altri.

Servire gli Altri per Evitare la Consapevolezza di Sé

Vi ho detto che avrei strapazzato qualche dogma in questo articolo, quindi lasciate che chiarisca, ancora una volta, ciò che sto per dire. Non sto dicendo che il servizio verso gli altri sia sbagliato o cattivo. Anzi, penso che sia cruciale, lungo il cammino spirituale. È una forma di amore divino (agape) che esprime se stesso come amore umano (filios). Secondo molte tradizioni esoteriche e mistiche, la sorgente di tutte le cose (chiamatela Dio, se volete) può esprimere il suo amore per noi solo attraverso le azioni dei nostri fratelli umani. Perciò, siamo indispensabili al divino. Senza di noi, non può esprimere il suo amore infinito in questo mondo.

Ma, per molti di coloro che sono sul cammino spirituale, servire gli altri è un modo per evitare la consapevolezza del proprio dolore e/o delle proprie necessità. La strategia, di solito, viene applicata inconsciamente, con una consapevolezza quasi nulla dei propri piani segreti. Ma, concentrandosi sulle necessità di altra gente, possiamo perderci facilmente ed evitare la consapevolezza delle nostre necessità non  soddisfatte.

Si dice che un’immagine valga più di mille parole, quindi ne dipingerò una per voi. La figura centrale era una potente guaritrice, di cui mi avevano parlato parecchi suoi amici, preoccupati. Era una guaritrice famosa in tutto il mondo e la gente veniva letteralmente da tutte le parti del mondo per incontrarla. Benché avesse guarito molte persone, lei era malata. Aveva molte inspiegabili ondate di spossatezza, ma gli esami clinici non avevano rivelato nulla di fisico.

La Guaritrice Ferita

La prima cosa che mi colpì, fu il suo portamento. Era evidentemente una donna potente, con una tremenda forza di carattere e un’intelligenza acuta. Era anche frustrata per non essere riuscita a curarsi da questa “cosa”.

Aveva resistito alle insistenze dei suoi amici che volevano mi incontrasse, ma un incidente recente l’aveva convinta a fare un tentativo. All’epoca, ella soffriva di uno dei tanti episodi di spossatezza e stanchezza. Quella notte, sul tardi, qualcuno bussò alla sua porta. Venivano da molto lontano per incontrarla e accompagnavano una persona che era alle prese con quella che era stata diagnosticata come una malattia terminale. Nonostante fosse lei stessa esausta, Lily (non è il suo vero nome), assistette questa persona per tutta la notte e il giorno seguente.

Ci fu una svolta e la persona, miracolosamente, sopravvisse. I visitatori, grati, se ne andarono pieni di riconoscenza verso questa notevole guaritrice. Lily era soddisfatta di aver servito i desideri dello spirito, anche se, a livello energetico, lei aveva esagerato.

E allora si scontrò con “il muro”. Ogni guaritore che abbia dato troppo di se stesso in una sessione, sa che cos’è “il muro”. È un blocco energetico che influenza il sistema nervoso. Il corpo le faceva male. Si sentiva debole e febbricitante. Rimase per due giorni sospesa fra due mondi, troppo debole persino per alzarsi dal letto e nutrirsi. Durante questo viaggio interiore, ebbe un incontro con se stessa. Sapeva che, se non avesse cambiato qualcosa nel suo modo di lavorare, il suo servizio all’umanità avrebbe finito per ucciderla.

La cruda verità era che Lily non sapeva come fare a dire di no. Sentiva che chiunque si presentasse alla sua porta era stato “inviato dallo spirito” e ci si aspettava che lei ci lavorasse. Non importava che fosse giorno o notte. E le necessità di questi estranei prendevano la precedenza sulle necessità dei suoi stessi figli. I figli di Lily avevano espresso lamentele, al riguardo, ma lei lo aveva imputato semplicemente al fastidioso fatto che erano adolescenti.

Le chiesi come fosse stata la sua infanzia. “Che c’entra?” mi domandò. Diffidava dei terapeuti e del loro eccessivo interesse per il passato.

“Beh, per quanto sembri strano, trovo che le questioni dell’infanzia spesso si nascondano più avanti nella vita”.

“Di questa roba ne ho vista fino alla nausea” disse lei.

“Bene, mi assecondi per un momento” replicai “Le prometto che non perderemo troppo tempo. Ho solo bisogno di un rapido quadro della famiglia”.

Lily proseguì raccontandomi, in maniera piuttosto realistica, che sua madre era morta quando lei aveva nove anni. Lei era la maggiore di sette figli e assunse subito il ruolo di madre per i fratelli e le sorelle più piccini. Quando si ammalavano, lei stava in piedi tutta la notte per accudirli. Era stato allora che Lily aveva scoperto le sue capacità di guarigione. Non sapeva come, ma poteva porre le mani su qualcuno che era malato e farlo stare meglio.

“Dunque, Lily, ti senti in colpa per la morte di tua madre?”

“Che cosa vuoi dire?” mi chiese con tono di sfida.

“Beh, mi sembra che, avendo scoperto le tue doti di guaritrice dopo che tua madre era morta, potresti avere qualche rammarico per non averlo scoperto prima e poter guarire la tua mamma”

“Ma avevo nove anni quando morì!” C’era un’angoscia inconfondibile nella voce di Lily.

“Lo so, lo so. E non c’era niente che tu potessi fare”. Feci una pausa per lasciarle assimilare le mie parole.

Lily iniziò a singhiozzare, e un grande rilascio di dolore e tristezza, accumulati in una trentina d’anni, cominciò ad abbandonarla.

Dopo svariati minuti ricominciammo a parlare. Stava diventando chiaro che Lily era stata stimolata da un dolore non riconosciuto per la perdita della madre. Siccome non aveva accettato o riconosciuto il proprio dolore emozionale al riguardo, ella lo proiettava sulle persone che venivano da lei per farsi guarire.

Era abituata a prendersi cura delle persone. Dopo tutto, aveva iniziato in tenera età. Ed era brava in quello che faceva. Non c’erano dubbi che Lily avesse aiutato centinaia di persone.

Ma aveva abbandonato se stessa. Concentrandosi eccessivamente sulle necessità degli altri, aveva perso contatto con le sue necessità – semplici necessità, come prendersi del tempo per riposare.

La situazione era esasperata dall’immenso sviluppo spirituale di Lily. Sì, per quanto strano possa sembrare, lo sviluppo spirituale non porta necessariamente il benessere psicologico o fisico.

Ella aveva un profondo senso di compassione per gli altri esseri, e un desiderio profondamente radicato di aiutarli. Ma non includeva se stessa nell’equazione. Se qualcuno soffriva, nella sua mente, le necessità di quella persona superavano di gran lunga le sue, persino le necessità dei suoi figli.

Ora, questo proprio non funziona nel mondo degli esseri incarnati. Come animali umani, abbiamo dei bisogni autentici che devono essere soddisfatti. Se non lo sono, pagheremo un prezzo in sofferenza fisica e/o mentale.

Lily non si era occupata delle proprie necessità e la stava pagando. Era vittima del cancro emozionale.

Il cancro si ha quando le cellule iniziano a moltiplicarsi fuori controllo. Se non individuate, possono uccidere le cellule sane e, alla fine, uccidere persino l’ospite.

I cancri emozionali agiscono in maniera molto simile. Uno schema emozionale non riconosciuto inizia a proliferare. In questo caso, lo schema di Lily era quello di occuparsi degli altri, per evitare di avvertire il dolore riguardo alla morte di sua madre. Il problema non era che lei fosse una guaritrice. Il problema era che non riusciva a riconoscere quando non era giusto che lei andasse troppo in là.

Ma, sotto le grinfie del cancro emozionale, ella non aveva il diritto o il permesso di prendersi cura di sé in presenza delle necessità altrui. Farlo l’avrebbe fatta sembrare “egoista”. Non solo, ma prendere del tempo per sé, mentre altri soffrivano, l’avrebbe messa di fronte ai sentimenti irrisolti riguardo la morte della madre.

Tutta la faccenda era resa ancora più complicata dalla fede di Lily nel servizio spirituale tramite il sacrificio. Questo è un vecchio modello spirituale che ci ha accompagnato, qui sulla Terra, per moltissimo tempo. E Lily lo aveva accettato come parte della sua spiritualità. Per la cronaca, io penso che ci siano momenti in cui sacrificarsi può essere un gesto nobile, ma il sacrificio inconscio cronico è solamente stupidità.

Mentre Lily cercava un modo per integrare le nuove rivelazioni nel suo dilemma di guaritrice, ella dovette raggiungere una comprensione più matura delle sue proprie necessità, in relazione alle necessità degli altri.

Se non era capace di integrare i suoi bisogni nella sua visione di sé stessa e del mondo, il suo cancro emozionale avrebbe finito per ucciderla. Ora, sia chiaro – lo schema emozionale non uccide in maniera diretta. Ma conduce a comportamenti autodistruttivi. Se Lily non avesse iniziato a prendersi delle pause, si sarebbe bruciata o, peggio, avrebbe contratto qualche malattia.

In alcuni casi, i cancri emozionali diventano dei veri e propri cancri fisici. Fino a poco tempo fa, il meccanismo che cambiava l’emozione in malattia non era stato capito. Ma, attraverso l’operato del Dr. Candace Pert e il concetto dei neuro peptidi, questo mistero è stato svelato.

Secondo l’attuale teoria dei neuro peptidi, questi attivatori biochimici altamente attivi interagiscono con i punti recettori sulla superficie delle cellule. Secondo il Dr. Pert, le emozioni represse sono immagazzinate nel corpo per mezzo dei neuro peptidi, e i ricordi sono immagazzinati nei recettori dei neuro peptidi.

Già da tempo i terapeuti concentrati sul corpo hanno osservato che il corpo conserva il ricordo. E questo tipo di memoria può rimanere depositato per anni.

Ricordo che dimostrai una tecnica di ipnosi, parecchi anni fa, durante un corso di addestramento professionale. Quando suggerii che la giovane donna tornasse indietro ad un tempo passato, costei incominciò a piangere. Quando si riprese, le chiesi che cosa fosse successo.

Raccontò di avere avuto un flash-back di quando aveva circa sette otto anni. Giocava a soft ball e fu colpita in viso da una mazza. Suo padre era l’allenatore della squadra e lei ricordò di non avere pianto dopo il colpo. Il padre, tornando a casa, le disse che era orgoglioso di lei per non avere pianto.

Durante il breve stato ipnotico, ella rivisse il dolore fisico del colpo, come se fosse stata colpita di nuovo. Il dolore non fu ricordato, attenzione, ma sperimentato fisicamente!

Non solo, ma il rendersi conto che il padre avrebbe voluto un figlio maschio, invece di una femmina, le piombò addosso. Aveva cercato per tutta la vita di essere all’altezza delle aspettative di suo padre.

Mi sono trovato in presenza di centinaia di persone che hanno rivissuto il dolore del passato, nel mio studio. E, basandomi su questa ventina d’anni di osservazione, direi che la teoria del Dr. Pert  è piuttosto calzante.

Anche se la maggior parte delle persone non è particolarmente interessata alla biochimica e ai meccanismi che stanno dietro la malattia, è però interessata a rimanere in salute.

Ho intitolato questo articolo Cancro Emozionale, perché credo che le emozioni tossiche si trasformino effettivamente in malattie. Ora, chiariamo di nuovo – io non credo che tutte le malattie siano provocata da emozioni negative non scaricate. Alcune hanno di certo origine fisica. Ma altre possono essere fatte risalire a schemi di sentimento e questo non è più comprensibile di quanto lo siano le forme fisiche del cancro.

La Psicologia del Cancro

Man mano che vengono condotti ulteriori studi sulla psicologia dei pazienti con il cancro, iniziano ad affiorare tendenze interessanti.

Per dirne una, un discreto numero di psicologi ha osservato che le donne con il cancro al seno spesso hanno il sacrificio di sé come parte della loro vita psicologica. Sovente, inoltre, esse sentono di non avere diritto ad avere necessità proprie. Si prendono cura delle esigenze di chi le circonda, molto prima di occuparsi di sé stesse. I loro bisogni, per usare un detto proverbiale, sono stati messi “in secondo piano”. E molti pazienti con il cancro sono spesso schivi e cercano sempre di essere “gentili” indipendentemente dalla situazione.

La funzione base del sistema immunitario è di distinguere fra “sé” e “non-sé”. E lo fa tramite una vasta gamma di processi, compresi i recettori sulla superficie cellulare.

Se un oggetto estraneo invade il corpo, diciamo un virus o dei batteri, il sistema immunitario invia un mucchio di cellule specializzate, come le cellule citotossiche, i microfagi, ecc. sul luogo dell’invasione. Questi micro-guerrieri non fanno altro che accerchiare gli invasori e distruggerli.

Ora, io credo che i nostri sé emozionali utilizzino processi simili a quelli del nostro sistema immunitario. Anche la funzione dell’immunità emozionale è di distinguere fra il sé e il non-sé. Se qualcuno è tossico o offensivo, per noi, la nostra immunità emozionale ci separa da lui. Abbiamo il senso di una sana autonomia psicologica. C’è il riconoscimento che siamo esseri separati e che non siamo obbligati ad accettare il loro abuso.

Ma questo avviene solo con un sistema immunitario emozionale sano. Se esso è danneggiato, accetteremo l’abuso o la manipolazione degli altri. In questi casi, non c’è un senso innato di autonomia psicologica e noi sentiamo di non avere diritti se non quello di accettare l’abuso.

L’abuso può assumere molte forme. L’abuso fisico è ovvio, ma quello mentale o emozionale può essere difficile da individuare. Però, gli  elementi tossici dell’abuso, che siano fisici, mentali o emozionali, sono simili, nel senso che sono tutti dannosi per l’immunità emozionale.

Joan (nome fittizio) aveva subito abusi sessuali da parte del padre, che, ironia della sorte, era un ministro di culto. Egli rivestiva una posizione altolocata, in un’ampia congregazione e, a quanto pare, viveva due vite. Nonostante l’abuso fisico fosse terminato quando Joan aveva circa dodici anni, l’abuso emotivo andò avanti. Il padre dispotico controllava ogni sua mossa e sminuiva ogni suo singolo risultato.

La stessa Joan si definiva la perfetta figlia di un sacerdote. Aveva sempre il sorriso sulle labbra e sapeva sempre cosa dire per far sentire meglio qualcuno. Quando i suoi genitori non erano a casa, spesso lei assisteva i parrocchiani che avevano problemi.

Al liceo e al college era molto popolare e aveva moltissimi amici. Ma qualcosa mancava. Ella era distaccata dai propri sentimenti e, benché sapesse come comportarsi a livello sociale, non aveva idea di che cosa fare quando era sola. Era stata derubata del proprio senso del sé e nemmeno far parte della migliore associazione universitaria femminile poteva farla sentire meglio.

Mentre frequentava il college, Joan ebbe due gravidanze indesiderate al di fuori del vincolo matrimoniale. Abortì il primo figlio, con l’orrore dei genitori. Quando rimase di nuovo incinta, decise di tenere il bambino. Riflettendo a posteriori sulla propria decisione, Joan mi disse che proprio non sarebbe riuscita a sopportare il giudizio dei genitori una seconda volta.

All’apparenza, Joan viveva una vita felice. Si era sposata e aveva concepito un altro figlio. Le cose andavano bene – almeno in superficie. Poi, quando Joan compì quarant’anni, iniziò a fare una serie di sogni. Questi la perseguitarono per quasi tre anni, in sfumature differenti e varie ambientazioni, ma sempre con il medesimo tema.

Una donna di colore le dava la caccia. La donna, nera come la pece, aveva il colore della notte più buia. Era spaventosa e spesso scopriva i denti e produceva dei sibili. Diceva sempre la stessa cosa “Cambia o ti ucciderò!”

Dopo circa tre anni, i sogni cessarono. Joan, a suo dire, non era cambiata quasi per niente. E poi, circa due anni dopo, a Joan fu diagnosticato un cancro al seno.

La donna nera era un messaggero dal profondo, che Joan aveva ignorato. Qualche parte, la parte autentica di Joan, era arrabbiata. Per questo motivo la figura scura aveva scoperto i denti e sibilato come un serpente. Il messaggero dell’inconscio inviava un richiamo di pericolo. Era necessario che cambiasse qualcosa, o la vita non avrebbe potuto continuare. Il “qualcosa” che aveva bisogno di cambiare era il modo di Joan di vivere per gli altri anziché per se stessa.

Alla fine, Joan fu sopraffatta dalla malattia, nonostante i valorosi sforzi dei medici per fermarla.

Ho menzionato questo caso, perché è un esempio toccante di quello che io chiamo Cancro Emozionale e del prezzo che può costare.

Il senso del sé di Joan era stato violato dal padre e la sua immunità emozionale era stata danneggiata. Ad un livello emozionale profondo ella sentiva di non avere diritto di fare scelte diverse da quelle di chi le stava intorno. E, mentre questo Cancro Emozionale proliferava, lei si era sentita progressivamente impotente. Le sue relazioni somigliavano sempre più a delle ragnatele. Essendo piuttosto sensitiva, Joan riferì che spesso avvertiva i desideri delle persone che aveva intorno. Temeva le folle, i desideri conflittuali erano troppo, per lei.

A Joan non sfuggì l’ironia dell’aver sviluppato il cancro al seno. Mi disse che, negli anni, si era sentita come una madre involontaria del mondo intero.

Joan non riuscì a capire come poter reclamare il proprio senso del sé e la vita che ne conseguiva. Non riuscì a cambiare il suo mondo interiore e la figura oscura del suo inconscio venne  a prenderla.

Guarire dal Cancro

Un tema comune, fra chi è sopravvissuto a malattie catastrofiche come il cancro, è il passaggio dalle necessità degli altri alle necessità del sé. Una svolta così massiccia nell’orientamento psicologico, evidentemente, rilascia una potentissima energia di guarigione. Forse, tali cambiamenti stimolano il rilascio di neuro peptidi curativi. Ma, quale che sia il meccanismo fisiologico, concentrarsi sulle autentiche esigenze del sé è guarire.

Ho un’amica a cui capitò molti anni fa. Le era stato diagnosticato un cancro in fase terminale e le fu consigliato di sistemare ciò che doveva. Ella tornò a casa e annunciò ai familiari sgomenti, che stava per lasciarli. Disse che, dato che la sua vita stava per finire, avrebbe fatto qualcosa che aveva sempre desiderato fare – visitare il Giappone. Partì per Tokio e si divertì talmente a viaggiare in Giappone e nel resto dell’Asia, che il cancro andò in remissione!

Costruire l’Immunità Emozionale

È piuttosto risaputo che possiamo fortificare il nostro sistema immunitario fisico apportando dei cambiamenti al nostro stile di vita. Ma è meno risaputo che possiamo potenziare anche il nostro sistema immunitario emotivo.

Il primo obiettivo è riconoscere se si soffre di sistema immunitario emotivo debole. Una sistema immunitario emotivo forte si basa sul fatto di avere la capacità di riconoscere le proprie autentiche necessità (e non voglie) e il permesso interiore di occuparsi di tali necessità. Esso comprende anche un chiaro senso di se stessi come essere autonomo, separato dagli altri.

Ora, questo a volte pone dei problemi per le persone che seguono un cammino spirituale. Il motivo è che, a livello del cuore, riconosciamo che siamo tutti Uno. Vediamo che c’è una vita, una coscienza, che vive attraverso una moltitudine di forme. C’è un naturale senso di interconnessione con gli altri, quando è attivato lo spazio del cuore. E, dal punto di vista della coscienza superiore, non c’è comunque un sé separato dagli altri.

E, anche se questo è vero, è vero anche che noi abbiamo dei corpi che sono separati dagli altri corpi. E l’intelligenza innata della nostra biologia impone che onoriamo tali differenze. Se non lo facciamo, ci ammaleremo. I nostri sistemi immunitari seguono questa immutabile legge della natura.

Anche i nostri sistemi immunitari emozionali seguono questa legge. Se non diventiamo consapevoli degli elementi psicologicamente tossici, e non li evitiamo, ci ammaleremo, fisicamente o emozionalmente.

Spero sia chiaro, ormai, che il Cancro Emozionale viene creato violando il senso del sé di una persona. Questo, normalmente, avviene in seguito a qualche tipo di abuso. E, mentre l’abuso fisico, sessuale ed emozionale sono ampiamente riconosciuti, c’è una forma di abuso che spesso passa inosservata. Io lo chiamo abuso spirituale.

Nella sua forma più semplice, l’abuso spirituale porta la persona a dimenticarsi del sé. Le proprie necessità vengono soppiantate da un ideale che viene percepito come assai più elevato del mero sé. Questo genere di rapina spirituale si manifesta in una miriade di forme e nessuna linea spirituale ne è immune. Se siete parte di un gruppo o una scuola che nega la validità dei vostri sentimenti e/o disonora le vostre necessità, allora vi suggerisco di “fuggire da Dodge City!”

Il motivo per cui dico questo, è che la radice della parola “holy” (santo) significa “rendere intero” (whole). Ciò che aumenta la nostra interezza è sacro e ciò che la fa diminuire è profano. Il compito di ricordare se stessi attraverso la coltivazione della consapevolezza emozionale è un lavoro sacro.

In fin dei conti, il modo per proteggere la nostra immunità emozionale è prestare attenzione alle nostre esigenze. Prima, dobbiamo dare a noi stessi il permesso di riconoscere che le abbiamo. E, secondo, dobbiamo trovare il modo di integrare le nostre necessità nella miriade di richieste della nostra vita quotidiana. Non è un compito facile, specialmente in una società che sembra del tutto propensa ad evitare l’autoconsapevolezza.

Può esserci un sacco di pressione sociale affinché una persona rimanga all’oscuro delle proprie necessità ed emozioni autentiche – specialmente nelle “comunità spirituali”. Ad esempio, io ho scoperto che coloro che non sono a proprio agio con le proprie necessità e sensazioni, sono spesso a disagio con le necessità e i sentimenti degli altri.

Che cosa fate con in vostri sentimenti, quando essi si scontrano con quelli delle persone intorno a voi? Che cosa fate quando le vostre necessità sono diverse da quelle di chi vi sta intorno? Queste sono domande fondamentali e il modo in cui rispondete avrà un impatto significativo sulla vostra “immunità emozionale”.

Per coloro che che scelgono il sacro lavoro di ricordare il sé, non c’è altra maniera. Si deve trovare il sistema per essere onesti con se stessi e accogliere le proprie necessità, mentre si vive in un mondo che scoraggia la consapevolezza di sé e l’onestà.

È tosto, ma è uno dei giochi migliori che ci sono in circolazione.

ttp://tomkenyon.com/cancro-emozionale

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