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Categoria: "Vivere naturalmente"

SESSUALITA' E SPIRITUALITA'

SESSUALITA’ E SPIRITUALITA’

vi postiamo due articoli molto interessanti

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Sessualità e spiritualità
Jeshua canalizzato da Pamela Kribbe

Cari amici, mi dà grande gioia essere di nuovo con voi. Quando vi vedo, non vi vedo tanto come quei corpi fisici che voi osservate nello specchio. È il vostro intimo che io sento e vedo, i movimenti interiori dei vostri pensieri, sentimenti ed emozioni. Sono qui per sostenervi nel vostro viaggio.

 

C'è un tema che vorrei discutere oggi, che ha avuto un grande impatto su di voi lungo tutta la durata della vostra storia sulla terra. Si tratta della sessualità e del modo in cui viene vissuta dagli uomini e dalle donne.

 

Non è un argomento facile. La sessualità è gravata da molti giudizi, paure ed emozioni. Non c'è più quasi nessun aspetto di essa che sia spontaneo ed evidente. Vale a dire che l'aspetto infantile della sessualità, l'aspetto del bambino innocente che l'esplora liberamente, è andato perduto. Siete pieni di paura e di tensione quando si tratta di esprimervi sessualmente.

 

In questa canalizzazione desidero parlare di questo fardello, ma prima vorrei dire qualcosa riguardo a ciò che la sessualità significa da una prospettiva spirituale.

 

La sessualità è il danzare insieme delle energie maschili e femminili. In origine, la sessualità era più di un atto sessuale. Doveva essere una danza a cui partecipano tutti i livelli o aspetti di voi e del vostro partner.

 

Distinguerò quattro livelli o aspetti che possono giocare un ruolo in questa danza delle energie.

 

Quattro aspetti dell'esperienza sessuale

 

Prima di tutto, c'è il livello fisico, l'aspetto del corpo fisico. Il corpo è innocente. Il corpo conosce il desiderio sessuale e la sensualità, e questo è qualcosa che è spontaneamente presente nel corpo. Il corpo cerca gratificazione dei suoi desideri ed è l'umano, oppure la coscienza animica nell'umano, che determina il modo in cui il desiderio sessuale viene applicato e manifestato. Ripeto, il corpo è innocente. Conosce la sensualità e il desiderio. Non c'è nulla di sbagliato in questo. Può essere fonte di gioia, gioco e godimento. Ma il corpo non può scegliere da sé in che modo intende esprimere la sua energia sessuale. Siete voi, l'essere umano, ad avere la responsabilità, e il corpo ha bisogno della vostra guida.

 

Quando vorreste sperimentare la sessualità nel più amorevole dei modi, la sede della guida sarà nel cuore. Quando lasciate che sia il vostro cuore a prendere il controllo della vostra energia sessuale, questa troverà la sua espressione più gioiosa. L'alternativa è permettere che siano i vostri pensieri (giudizi) o le vostre emozioni a regolare il flusso sessuale, e vedrete che questo causerà parecchi blocchi nella vostra energia. Ma parlerò di questo in seguito.

 

Il secondo aspetto della danza sessuale che desidero distinguere è il livello emozionale. L'unione sessuale è un atto profondamente emozionale. Se ignorate questo aspetto, non siete pienamente presenti nell'atto e vi tagliate fuori dal vero significato della sessualità.

 

In una canalizzazione precedente, chiamata "Affrontare le emozioni", abbiamo trattato ampiamente l'argomento delle emozioni. Abbiamo evidenziato le potenti emozioni di paura, rabbia e tristezza, e abbiamo parlato di come possono portarvi fuori dal vostro centro. Quando una qualsiasi di queste potenti emozioni è all'opera in una relazione tra due persone e non viene consciamente riconosciuta e affrontata, questo fatto salterà fuori quando le persone si trovano in intimità. Queste emozioni possono causare reazioni psicologiche di resistenza o di chiusura, quando siete nell'intimità fisica, oppure il corpo potrebbe essere incapace di sentire la sensualità o l'eccitazione.

 

Ogni volta che ci sono questi blocchi fisiologici o fisici, è importante affrontarli al livello a cui sono nati: il livello emozionale. Quando cercate di eliminare i sintomi fisici senza considerare la dinamica emotiva sottostante, mancate di rispetto a voi stessi e al vostro corpo. Quando il corpo resiste all'intimità, vi sta dando il messaggio, puro e chiaro, che c'è un blocco emotivo. Questo può essere dovuto ad un problema fra voi e vostro partner, o può essere una ferita emotiva che vi portate appresso dal passato. Qualunque cosa sia, deve essere affrontato e sistemato in maniera dolce e amorevole prima che l'energia sessuale possa fluire liberamente.

 

Accanto al livello emozionale c'è il livello del cuore, che è il terzo livello, sede del sentimento. Nella stessa canalizzazione che ho appena menzionato ("Affrontare le emozioni"), abbiamo fatto una distinzione tra emozioni e sentimenti. I sentimenti appartengono all'ambito dell'intuizione e della conoscenza interiore. Il vostro lato sentimentale vi parla per mezzo di sussurri silenziosi, pieni di saggezza e compassione. Le emozioni sono di natura più drammatica e le abbiamo chiamate 'reazioni di incomprensione', poiché è questo che esse sono in definitiva: esplosioni del non comprendere cosa vi sta succedendo. (Vedi la canalizzazione per ulteriori chiarimenti.)

 

Quando il cuore si apre tra partner sessuali, c'è fiducia, amore e sicurezza fra loro. Quando il cuore è presente in un incontro sessuale, voi permettete al vostro intuito di prendere nota di quello che sta accadendo tra di voi quando diventate intimi fisicamente. Non nascondete le vostre emozioni, ne parlate apertamente. Un vecchio dolore può affacciarsi ed esso viene accettato come tale. Siete accettati così come siete e questo genere di accettazione è la più grande forza di guarigione che esista. Quando connettete l'energia del cuore con la vostra energia sessuale, una grande guarigione può aver luogo in un'area che ne ha molto bisogno.

 

Tuttavia, il cuore può anche giocare un ruolo sottile nell'impedirvi di sperimentare la sessualità in maniera gioiosa, amorevole. Il cuore può essersi chiuso alla gioia della sessualità per svariate ragioni. Prima di tutto può esserci nel cuore il desiderio di salire al di sopra della realtà fisica della terra. In secondo luogo, possono esserci dei dogmi religiosi all'opera che impediscono al cuore di aprirsi a ciò che la sessualità è in realtà. Ora parlerò di entrambi gli argomenti.

 

Il cuore può avere una forte tendenza ad elevarsi al di sopra del piano denso della realtà materiale. È una specie di nostalgia di casa. Può esserci un desiderio di unità che non è affatto mirato all'unità sessuale ma, in effetti, porta dentro di sé un sottile rifiuto del regno terreno (e anche della sessualità). Molti di voi conoscono il desiderio di trascendere questa realtà. Molti di voi ricordano l'energia dell'amore e dell'armonia che avete sperimentato nei regni non materiali prima di incarnarvi sulla terra. Il vostro cuore urla per la tranquillità e leggerezza di questa vibrazione. Voi cercate di assorbire questa energia quando meditate. Spesso i chakra superiori, cioè il cuore, la gola, il terzo occhio e la corona, sono attivati in questo modo. Si aprono, mentre i tre chakra inferiori (il plesso solare, il ventre e l'osso sacro) che sono vitali per il vostro sé terreno, sono più o meno abbandonati.

 

In un modo più innaturale questo accade anche quando assumete delle droghe. Quando assumete delle sostanze che espandono la mente, i chakra superiori vengono aperti squarciandoli e potete sperimentare temporaneamente l'estasi e la beatitudine che vi fanno dimenticare l'aspetto denso e pesante della realtà terrena.

 

Sebbene il desiderio e la brama della trascendenza siano comprensibili, è importante fare pace con la realtà terrena. Altrimenti creerete una separazione artificiale fra la parte superiore e quella inferiore del vostro campo energetico. Darete la preferenza allo stare con la coscienza nella parte superiore della vostra aura e svilupperete una sottile o evidente resistenza alla realtà del corpo, delle emozioni e della sessualità. Questo crea uno squilibrio nel vostro campo d'energia.

 

Quando avete nostalgia di casa in questo modo, cercate di percepire il motivo e lo scopo del vostro essere sulla terra proprio ora. Il motivo per cui siete qui non è per trascendere la terra bensì per portare Casa quaggiù, sulla terra. Questo è un viaggio sacro.

 

La seconda ragione per cui il cuore evita la sessualità sono i dogmi religiosi, spesso dalle vite passate. Possono esserci state delle vite in cui avete fatto voto di castità o in cui vi è stato insegnato a sentire vergogna o colpa per i piaceri corporali e la sessualità. Queste energie potrebbero ancora stagnare nel vostro cuore. A causa di esse potreste avere dei giudizi negativi o una sottile resistenza all'intimità fisica. Questi giudizi e sentimenti non si basano sulla verità. Desidero ripetere di nuovo che il corpo in sé è innocente. La sensualità, il desiderio e tutti i processi fisici che vi fanno desiderare un'unione sessuale, sono processi naturali, sani. Gli squilibri che avvengono nell'ambito della sessualità sono quasi sempre dovuti ai livelli non fisici, di cui ho per ora spiegato due.

 

Il quarto e ultimo livello è l'aspetto della mente. Al livello mentale possono esserci delle credenze morali o spirituali che vi impediscono di godervi la sessualità. La maggioranza di queste credenze è di natura religiosa.

 

Al livello spirituale potreste sentire che il corpo fisico sia una specie di prigione. La realtà non fisica dei 'regni superiori' (come li chiamate voi, non io), è talmente glorificata che la realtà fisica viene sottovalutata. Questo è frequente fra gli operatori di luce. Specialmente tra loro c'è spesso resistenza al piacere e al godimento che la sessualità può offrire. Questa ha origine parzialmente nelle credenze religiose e morali e parzialmente nella mera inesperienza con questo aspetto della vita. La maggior parte degli operatori di luce ha passato molte vite come preti, suore o in ruoli simili, ritirati dalla comunità, senza un partner o una famiglia. Si sono concentrati talmente tanto sullo spirituale che l'area della sessualità è stata trascurata.

 

Nelle persone spirituali o religiose c'è spesso una mancanza di rispetto per il corpo nella sua espressione naturale. Questo è davvero increscioso perché, dalla nostra parte, l'espressione nella materia viene considerata il viaggio più sacro che un'anima possa intraprendere. Seminare e raccogliere i semi della vostra divinità così lontano da Casa, nella realtà della materia e della forma, è un'impresa sacra. È un atto divino, creativo, di supremo ordine.

 

Forse siete stati presenti qualche volta vicino al letto di morte di qualcuno o avete assistito ad una nascita. In quei momenti, le anime entrano o abbandonano la danza con la materia. Entrambi i punti nel tempo sono circondati da un'atmosfera di sacralità. Potete percepirlo come un profondo, avvolgente silenzio, colmo di rispetto, che annuncia l'arrivo o la partenza dell'anima. C'è soltanto un profondissimo rispetto dalla nostra parte del velo per quello che voi fate in questi momenti. La danza con la materia è sacra. E spessissimo voi la detestate!

 

La sessualità, nel suo significato vero, è una danza nella materia che nel contempo sale sopra la materia. Nell'espressione sessuale equilibrata del sé uno trascende la realtà materiale senza ignorarla o reprimerla, senza abbandonare i tre chakra inferiori e senza cercare l'estasi solo attraverso i tre chakra superiori. La sessualità completa integra tutti i livelli del vostro essere. La sessualità fa da ponte tra la materia e lo spirito.

 

Quando due persone sono fisicamente intime in maniera amorevole, tutte le cellule dei loro corpi vibrano un po' più velocemente - iniziano a danzare un po'. Si apre un portale in una realtà energetica con una vibrazione leggermente più elevata e una sensazione più leggera. Dopo un'unione sessuale a cui partecipa il tutto di voi - vostro corpo, anima e mente - vi sentite sereni e allegri allo stesso tempo. C'è un'estasi quieta. Le cellule del vostro corpo hanno assaggiato l'energia dell'amore e in quel momento avete portato la realtà dell'Amore leggermente più vicino a voi. Avete canalizzato l'energia divina dell'Amore, che così ardentemente desidera fluire attraverso voi e ha soltanto il massimo rispetto per la vostra natura sessuale.

 

Se l'energia di tutti e quattro i livelli fluisce insieme nell'unione sessuale, si tratta di un atto di creazione divina. Che nascano dei bambini da un atto del genere, è solo naturale. Quando la danza del maschile e del femminile si svolge in maniera così gioiosa, ne può scaturire solo bontà e dolcezza. Se un bambino viene concepito in questo modo, esso entra nel regno terreno su uno scivolo di amore e luce. È il benvenuto più amorevole che un'anima possa ricevere sulla terra.

 

Dato che le energie sessuali sono così preziose, vi chiediamo: per favore trattate la vostra sessualità con rispetto. Quando ci sono dei problemi, delle paure o delle tensioni attorno ad essa, non giudicate la sessualità in sé e non rinunciate ad essa, poiché essa è una parte naturale di voi e una parte sacra.

 

Problemi sessuali e la battaglia dei sessi

 

Ora vorrei addentrarmi nella storia della sessualità e poi dire qualcosa sui problemi specifici che le donne e gli uomini affrontano oggigiorno nell'espressione sessuale di sé.

 

Sono accadute molte cose nell'ambito della sessualità. Nel suo nucleo la sessualità porta un grande potenziale di luce, ma grazie a questo c'è anche il potenziale per un grande abuso. La storia di cui desidero parlare è la storia della lotta di potere tra uomini e donne. Questa storia è antica ed ebbe inizio in effetti ai tempi in cui gli imperi galattici extra-terrestri cominciarono ad interferire nella vita sulla terra. (Vedi la 'Serie degli Operatori di Luce' su questo sito web per un resoconto dettagliato di questo processo.) Prima di questo, la terra era una specie di paradiso, un Giardino dell'Eden, in cui prevalevano la bellezza e l'innocenza. Non parleremo di quest'epoca qui, ma noteremo semplicemente che vi trovate nella fase finale di una lotta di potere che è molto più vecchia dei 5.000 anni di storia scritta.

 

Nell'ultima fase di questa storia gli uomini hanno recitato chiaramente il ruolo di perpetratori e oppressori. Ma non è sempre stato così. Ci sono stati dei tempi in cui la donna è stata molto più potente sia nell'ambito pubblico che in quello privato della vita. Anche lei ha oppresso l'energia maschile in modi crudeli e sadici. La donna non è naturalmente il sesso oppresso e sottomesso, sapete, e nemmeno è per definizione il sesso più amorevole. I vostri stereotipi delle donne come dolci ma impotenti e degli uomini come rudi ma insensibili dicono di più sull'ultima fase della storia suddetta che sugli uomini e sulle donne come tali.

 

Ci sono stati dei tempi antecedenti alla storia scritta in cui le società matriarcali erano considerate uno standard. In quei tempi anche le donne usavano le loro energie in maniera distruttiva, mancando di rispetto per la forza vitale individuale e per la creatività in ogni essere umano. C'è stato un tempo in cui le donne hanno avuto il potere sugli uomini. Le donne controllavano e manipolavano gli uomini usando i poteri dell'emozione e dell'intuizione, con le quali hanno un'affinità naturale. Esse usavano inoltre le loro abilità psichiche per controllare gli uomini. Per esempio, ci furono dei sacrifici e rituali in cui gli uomini venivano torturati e uccisi.

 

Voglio sottolineare per la vostra storia ufficiale che questo aspetto disegna un'immagine parziale del rapporto tra uomini e donne. L'oppressione della donna da parte dell'uomo è stata evidente per l'intero periodo coperto dalla vostra storia scritta. Ma il rancore e l'odio che gli uomini hanno dimostrato (e possono ancora dimostrare) contro le donne, non è venuto dal nulla. Oltre alle tradizioni e alle abitudini culturali che li influenzano, esistono anche delle profonde ferite emotive nell'anima maschile collettiva, che hanno origine in un'epoca molto più antica.

 

Senza entrare nel dettaglio riguardo a quest'epoca, vorrei invitarvi a sentire per conto vostro se è possibile che voi abbiate sperimentato questo. Per le donne la domanda è: riuscite ad immaginare che una volta avete esercitato il potere sugli uomini e che avete tentato con successo di controllare la loro energia? E per gli uomini la domanda è: riuscite ad immaginare che questo è accaduto su vasta scala e che voi siete stati 'il sesso più debole'? Forse riceverete certe immagini o fantasie facendovi queste domande dentro di voi. Lasciate che sia il vostro intuito a mostrarvelo e osservate le emozioni che affiorano. Potrebbe essere sorprendente.

 

A causa di questa antica storia, dentro al maschile collettivo è nato l'odio e il risentimento dell'anima. Questo si è espresso nell'oppressione dell'energia femminile nell'ambito della politica, ma anche nell'ambito della religione, in particolare attraverso la chiesa. L'idea che la sessualità sia peccato o al massimo un male necessario, è un modo di pensare maschile, che è stato influenzato dall'odio e dai rancori derivanti dalla repressione della sessualità maschile in un'altra epoca. La sessualità maschile era considerata all'epoca uno strumento per la procreazione, senza rispetto alcuno per il lato sentimentale degli uomini e per i legami emotivi fra un padre e i suoi figli. Spesso i bambini venivano cresciuti dalla madre, separati dal padre, e non si badava quasi per nulla a quello che il padre pensava o desiderava. I valori importanti venivano tramandati attraverso la figura materna e l'inferiorità degli uomini era uno di questi valori. L'uomo era una cavallo da soma piuttosto che un partner alla pari.

 

Oltre alla chiesa, che è un baluardo dell' energia maschile frustrata, anche il mondo della scienza dimostra ostilità verso l'energia femminile. Sebbene sotto molto aspetti la scienza e la religione siano nemici naturali, esse sono unite nella loro resistenza all'aspetto intuitivo, fluido, dell'energia femminile. I dogmi della chiesa sono rigidi e opprimenti, ma anche il metodo scientifico è limitante in un altro modo. Mentre l'impeto dietro la scienza moderna era illuminante e innovativo (nel desiderio di detronizzare la falsa autorità), essa si è bloccata in un pensiero razionale di tipo ristretto, che non permette all'energia femminile di partecipare. Il pensiero scientifico è analitico e logico ma non si apre sufficientemente all'immaginazione e alle fonti extrasensoriali (intuitive) di osservazione. L'avversione che molti scienziati nutrono per 'il paranormale' e per qualsiasi cosa che non possa essere spiegata dal ragionamento razionale è, tuttavia, parzialmente dovuta ad un ricordo che l'anima ha del dolore e dell'umiliazione che risalgono ai tempi in cui le donne abusarono dei poteri psichici usandoli contro gli uomini come strumento di manipolazione.

 

Io parlo di questa storia antica perché vorrei chiarire che nella 'lotta dei sessi' non ci sono, in definitiva, dei colpevoli e delle vittime, niente 'buoni e cattivi', perché tutti voi siete stati entrambe le cose. È stata una lotta tra le energie maschili e femminili in cui queste energie sono diventate opposte, mentre originariamente erano complementari tra di loro. In quest'epoca sia gli uomini che le donne sono invitati ad unire le loro forze di nuovo per riscoprire la gioia e l'onore della originale danza del femminile e del maschile.

 

In essenza, l'energia femminile è dominante e ispiratrice mentre l'energia maschile è servente e protettiva. L'energia femminile è l'ispirazione dietro ogni creazione; l'aspetto maschile si prende cura della manifestazione nella forma e dell'azione. Entrambe le energie operano attraverso ogni essere umano, attraverso ogni individuo, che sia maschio o femmina. In realtà non ha importanza se siete maschi o femmine; quel che conta è l'equilibrio e il rapporto tra entrambe le energie dentro di voi.

 

Blocchi nella sessualità femminile

 

Parlerò ora dei blocchi energetici nell'ambito della sessualità, che si applicano specificamente alle donne o agli uomini. Nelle donne, è la zona del primo e del secondo chakra (osso sacro e ombellico) che viene maggiormente colpita e ferita come risultato dell'oppressione e della violenza sessuale nel corso dei secoli. Per alcuni millenni le donne sono state relegate ad un ruolo dipendente in quasi tutte le aree della società e questo vale ancora per molti luoghi sulla terra. Per quanto riguarda la sessualità, questa disuguaglianza si è manifestata come stupri, aggressioni e umiliazioni su vasta scala. Ne risulta che molte donne, invero l'anima femminile collettiva, ha sofferto incredibilmente. Ci sono delle profonde ferite emotive che hanno bisogno di tempo, amore e massima cura per essere guarite.

 

Spesso l'impulso per un'unione sessuale è sentito dalle donne come un desiderio del cuore o come un sentimento spirituale. Ma quando diventano fisicamente intime, esse possono scoprire che non riescono ad esprimere la loro energia sessuale liberamente a causa dei blocchi energetici nel primo e secondo chakra. In quei centri d'energia ci sono ricordi (dell'anima) di una sessualità che è stata imposta loro e le ha umiliate. Queste esperienze sono state talmente dolorose che la donna ha ritirato la propria energia, la propria coscienza dalla zona del ventre. Quando questa parte del corpo viene ora avvicinata di nuovo sessualmente, i muscoli si tendono istintivamente oppure il corpo emozionale segnala automaticamente resistenza. Le cellule fisiche sono consapevoli del trauma e non seguono così facilmente l'invito a danzare. Vogliono chiudersi e creare una barriera per proteggervi da altre aggressioni. Questa reazione è perfettamente comprensibile e dovrebbe essere sempre affrontata col massimo rispetto. Usare qualunque tipo di forza per eliminare la resistenza significa, in un certo senso, violare di nuovo i centri feriti.

 

Quando avete queste emozioni come donna, è molto importante diventarne pienamente consapevoli; può esserci della rabbia, della resistenza o della paura riguardo all'intimità fisica. E tutte queste emozioni sono spesso più antiche della relazione in cui siete, più antiche persino di questa vita. Possono esserci dei traumi molti vecchi in quei chakra inferiori, che hanno causato delle ferite emotive profonde.

 

In particolare vorrei consigliare alle donne, che riconoscono questo dolore, di indagare sulle vite in cui esse sono state l'aggressore/perpetratore (invece che la vittima). O se trovate difficile avere accesso alle vite precedenti, mettetevi in contatto con 'l'energia del aggressore o della donna potente' dentro di voi. Questo potrebbe sembrare molto strano, ma il motivo è questo. Quando siete state la vittima della violenza sessuale questo ha causato molta rabbia nel vostro campo energetico. Può darsi che ci sia della rabbia da molte vite. Questa rabbia vi blocca e vi tiene prigionieri in un sentimento di impotenza e vittimismo. Per rilasciare la rabbia avete bisogno di comprensione. Dovete capire perché e a quale scopo; dovete vedere il quadro più ampio. Quando riuscite ad immaginare voi stesse come una donna potente, che potrebbe essere spietata e crudele verso gli uomini, e sentire dentro che anche questo è una parte di voi, allora la rabbia può dissolversi. Ne può nascere una comprensione più approfondita, la conoscenza interiore che voi fate parte di una storia karmica più ampia, in cui avete recitato sia il ruolo dell'aggressore sia quello della vittima. È quasi impossibile rilasciare le vostre emozioni di dolore, impotenza e vittimismo senza osservare anche l'altro lato di voi, 'il lato oscuro'.

 

Non dovete necessariamente ritornare alle vite passate per riconoscere questa parte oscura dentro di voi. Potete diventarne più consapevoli anche osservando voi stessi nella vostra vita giornaliera. Quando sentite questa energia (cioè la volontà di esercitare potere o di ferire gli altri), potete sentire che non siete state solo una vittima impotente di circostanze esterne. Esiste un legame karmico tra l'aggressore e la vittima; entrambi i ruoli riflettono aspetti di voi stessi.

 

Non appena conoscerete e accetterete il vostro lato oscuro, potrete osservare le vostre ferite interiori in maniera diversa e iniziare a perdonare. Quando c'è la comprensione, la rabbia può dissolversi e potete entrare in contatto con gli strati di emozioni sottostanti: la tristezza, l'angoscia, il dolore che esiste a molti livelli, anche nel corpo stesso.

 

È molto importante che le donne riconoscano l'aspetto aggressore in se stesse e lavorino con esso. Quando c'è odio e rancore in voi riguardo alla sessualità, rendetevi conto che quanta più rabbia e odio sentite, tanto più vi identificate con il ruolo della vittima e tanto più vi derubate della vostra libertà. Cercate di sentire dentro di voi che nell'arena della sessualità si sta facendo un gioco karmico in cui avete giocato entrambi i ruoli, il buono come pure il cattivo. Da lì potete arrivare ad un punto di perdono - perdonando voi stessi come pure qualcun altro. Le cose accadono per un motivo. Atti di violenza e repressione possono sembrare senza senso, ma c'è sempre una storia dietro. E ogni volta che è coinvolta una violenza sessuale, essa lascia delle profonde impressioni a tutti i quattro livelli dell'essere umano.

 

Blocchi nella sessualità maschile

 

Per quanto riguarda l'esperienza maschile della sessualità, i blocchi che si presentano sono maggiormente al livello del cuore o della testa. A questi livelli può esserci la paura di soffrire, la paura di una profonda intimità emotiva. Nella maggior parte dei casi questa paura risale molto più in là di quanto ricordiate. Si riferisce all'era in cui le donne dominavano gli uomini. Questo rese minaccioso il gioco dell'attrazione sessuale, che era inizialmente innocente e spontaneo. Gli uomini impararono che era pericoloso mostrare apertamente le proprie emozioni e aprire il proprio cuore alla loro partner.

 

Nell'intimo degli uomini ci sono delle paure profondamente radicate riguardo al cedere al loro lato sentimentale, e queste paure non devono necessariamente manifestarsi al livello fisico. Gli uomini possono partecipare all'atto sessuale mentre tengono separati i loro sentimenti. Così l'uomo può essere sessualmente presente al livello fisico mentre la sua natura sentimentale è (parzialmente) assente. Le sue emozioni sono chiuse a chiave a causa della sua paura di aprirsi e diventare ancora una volta vulnerabile al rifiuto. Ci sono degli antichi ricordi dell'anima di abbandono e ferite emotive.

 

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Pazienza e amore

 

Generalmente, i blocchi energetici sono alquanto diversi negli uomini e nelle donne. Perciò è molto importante comunicare apertamente gli uni con gli altri su quello che sentite e percepite quando siete insieme. Quando vi fidate davvero del vostro partner, potete esplorare senza vergogna dov'è che la vostra energia sessuale si blocca quando siete in intimità. Potete fare questo semplicemente diventando consapevoli, quando c'è un flusso di eccitazione e intimità nascente tra di voi, della misura in cui state permettendo a voi stessi di sentirlo ed esprimerlo. Vedete se vi sentite bloccati in qualunque parte del vostro corpo o in qualunque parte delle vostre emozioni e dei vostri sentimenti. Sentite un piacevole calore nel vostro cuore quando siete insieme? Sentite un'apertura spirituale verso l'altro? Siete preparati ad incontrare l'altro/a nella sua totalità?

 

Suona strano, ma voi avete paura della vera intimità. Tutti voi desiderate fortemente una relazione appagante. Sulle strade quasi tutti i tabelloni pubblicitari si riferiscono ad una relazione emotivamente e sessualmente gratificante. Ma la vera intimità vi spaventa. Quando qualcun altro vi viene molto vicino e siete richiesti di togliere tutte le vostre maschere, sorgono ogni sorta di inibizioni di cui non eravate consapevoli. Nei momenti in cui affiorano, cercate di non giudicare voi stessi per questo. Vedetelo invece come un'opportunità per esaminare quelle inibizioni e blocchi dentro di voi. Nessuno ne è esente. Quasi tutte le persone hanno dei blocchi che impediscono loro di sperimentare la sessualità nel pieno senso che ho descritto all'inizio. Ecco perché voglio chiedere a tutti voi di osservare il flusso dell'energia sessuale dentro di voi con una consapevolezza amorevole - che siate soli o in una relazione - e di trattare quei blocchi che scoprite con cura e rispetto. La forza è il peggior consigliere in queste cose. La pazienza e l'amore sono essenziali.

 

Mantenete vivo il desiderio di sperimentare una sessualità vera e completa! Non c'è bisogno di buttare via il bambino con l'acqua sporca. Il desiderio è sano. La via verso un'esperienza piena e gioiosa della sessualità può essere lunga e tortuosa. Ma lungo la via coltiverete amore e compassione per voi stessi e per gli altri, e questo è così immensamente prezioso nel vostro mondo umano.

 

State guarendo una storia antica di lotta tra uomini e donne. Le energie maschili e femminili vogliono incontrarsi di nuovo e unirsi in una danza di gioia e creatività. Qualunque cosa contribuiate a questo, al livello individuale, avrà un'influenza positiva sull'anima collettiva di uomini e donne. Il vostro amore per voi stessi renderà le energie della pazienza e dell'amore disponibili per altri.

 

www.jeshua.net

Traduzione di Paula Launonen

 

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UNIRE CUORE E CORPO FISICO – L’EQUILIBRIO DEI CHAKRA

 

Quando un uomo e una donna si mettono insieme, non sono più soltanto due persone, ma costituiscono un sistema composto da tre elementi: l’uomo, la donna e la relazione tra loro.

Chiunque si sia avventurato, anche superficialmente, nella terapia di coppia o di famiglia, sa che, perché un cambiamento sia duraturo, bisogna considerare ogni singolo membro come il sistema nel suo complesso: il principio di interazione, le regole del gioco, i canali di comunicazione, l’ordine dell’amore.

Con il passare degli anni, il sistema guadagna sempre più autonomia rispetto all’uomo e alla donna che formano gli altri due vertici del triangolo.

 

Le dinamiche della coppia agiscono quasi fossero entità, descritte con espressioni tipo: “L’amore è diventato solo abitudine”; “Le nostre reazioni sono ormai meccaniche: io dico una cosa e so già cosa risponderà lui”; “Con le altre donne mi sento più libero mentre con mia moglie non riesco a fare diversamente”.

 

Quindi, se viviamo un rapporto di coppia e intendiamo seriamente evolverci (nel senso di una crescita personale e spirituale) dovremo considerare sia il partner che la relazione, altrimenti non andremo lontano e il rapporto entrerà in crisi.

Teniamo, inoltre, presente che quando inizieremo a meditare e a giocare con le energie dei chakra, il partner di conseguenza verrà coinvolto. Se condivide il nostro interesse, sarà il nostro migliore alleato, altrimenti (magari inconsapevolmente) ci frenerà e il sistema-coppia andrà in frantumi. Ma attenzione: uomini e donne hanno modi diversi di sostenersi a vicenda.

 

Il pericolo maggiore che possiamo correre durante questa delicata fase consiste nell’interpretare ogni discordanza di opinioni come un freno alla nostra evoluzione, mentre il più delle volte è un alibi, o la proiezione di un ostacolo personale sull’altro, piuttosto che una dinamica energetica.

In generale, comunque, trovare un equilibrio fra le tematiche del secondo e terzo chakra è il presupposto per arrivare a quello stato esistenziale che si chiama amore.

 

Infatti, quando siamo sbilanciati nel secondo e nel terzo vortice energetico, ci ritroviamo sofferenti all’interno di una vita a due che viene caratterizzata da un continuo e apparentemente infinito altalenare di sentimenti.

 

Siamo così presi dalle dinamiche affettive (marcare i nostri confini, ricercare l’intimità, ritrovare l’io all’interno dell’unità con il partner) che “essere noi stessi” ed “essere in relazione” ci possono sembrare due opposti inconciliabili.

Se le dinamiche di coppia ruotano principalmente intorno a questi due chakra, il rapporto difficilmente riuscirà appagante e sarà invece fonte di nuovi attriti, discussioni, analisi. Prima o poi, inevitabilmente, qualcosa in noi si stancherà per la mancanza di pace, soddisfazione e amore. Durante l’atto sessuale la fissazione sul secondo e sul terzo chakra raffredderà la relazione: ci sarà eccitazione ma mancherà quell’erotismo che ci coinvolge pienamente.

 

H. Meyer, un terapeuta di coppia, lo esprime così:

“Secondo il principio dell’attrazione degli opposti, si incontrano spesso un uomo orientato alla performance e una donna che non sa abbandonarsi. L’incapacità di abbandonarsi deriva dalla convenzione collettiva sul ruolo femminile, secondo la quale vengono sopravvalutati l’amore e l’affetto e vengono considerati impuri o almeno sottovalutati la sessualità e l’erotismo.

 

Secondo le convenzioni riguardanti i sessi, la donna considera l’amore come criterio più importante della relazione, mentre l’uomo considera il sesso più importante, perciò rimangono separati l’uno dall’altro. Benché si attraggano perché complementari, non arrivano all’appagamento.

Entrambi vogliono soddisfare soltanto il loro orgoglio convenzionale: l’uomo vuole essere un amante potente e la donna vuole essere un’amante affettuosa. Entrambi, però, dopo aver fatto l’amore si sentono frustrati perché nessuno ha soddisfatto l’aspettativa dell’altro.”

 

L’atto amoroso soggetto all’influenza di questi due chakra risulta fortemente condizionato da preconcetti su “come lo fa l’uomo e cosa prova la donna”, che in pratica negano l’accesso all’energia sessuale autentica e lo riducono allo strumento con il quale accedere ai sentimenti nel secondo chakra o definire l’io nel terzo.

 

In mancanza di una radicata presenza nel corpo (perciò nel primo chakra), l’uomo tende a stimolare le sensazioni in sé e nella compagna con la rabbia e l’aggressività del terzo chakra.

 

La logica che determina l’azione è guidata dall’assioma: più frizione = più eccitazione = orgasmo più intenso.

 

La donna a sua volta può cercare di concentrarsi molto sui sentimenti e ad ingrandirli, sommando la propria performance interiore a quella esteriore dell’uomo.

 

Quando siamo innamorati, invece, il secondo chakra è aperto spontaneamente (anzi spalancato) e questa apertura ci consente di provare un affetto e un desiderio di unione unici: siamo erotizzati dalla testa ai piedi, coinvolti nella danza fra il sesso del primo chakra e la disponibilità verso il partner nel secondo.

Questo momento è così prezioso, dice Eva Pierrakos, perché ci indica la strada:

“Senza la sua ‘forza d’urto’ molti esseri umani non si aprirebbero mai, e mai si dedicherebbero coscientemente ad abbattere le pareti della loro separazione. La forza dell’eros rappresenta un seme nell’anima e fa in modo che essa impari a desiderare l’unità, spinge l’anima a superare la sua pigrizia e la sua inerzia, ad uscire fuori dal suo guscio protettivo. Tuttavia, il pur forte impatto dell’eros può portare l’anima solo fino a un certo punto.

 

Esso è destinato a dissolversi se la personalità non impara a sviluppare tutte le qualità necessarie per amare veramente. Solo quando vi è vero amore, la forza erotica rimane viva, mentre da sola è destinata ad esaurirsi. Questo, naturalmente, è il problema principale in tutti i matrimoni.

 

Raggiunto tale punto, è la vostra deliberata volontà che deve indurvi a ricercare ulteriormente nell’illimitata profondità dell’altra persona, a svelarvi e a condividere con l’altro la vostra ricerca interiore. Solo facendo questo, potete usare l’eros come ponte per raggiungere il vero amore.”

 

La completa apertura del secondo chakra ci dà il sapore degli stati d’animo che possiamo aspettarci una volta che anche il quarto si aprirà. Innamorarsi è come un dono che la vita ci offre per dirci “vedi, c’è ancora un’infinità di piacere da scoprire”. Rappresenta la forma di unione più semplice, un invito gratuito offerto per invogliarci a metterci in cammino.

 

Le altre forme d’unione al livello del quarto e del sesto chakra (i cosiddetti “pari femminili” che tendono all’empatia) non sono più gratuite, ma richiedono impegno attivo da parte nostra e pretendono che i chakra dispari si rinforzino e realizzino l’io a uno stato sempre più alto. Il loro compito, infatti, è dare forma ed espressione a ciò che quelli pari raccolgono, sentono e intuiscono. Questo passaggio è obbligatorio per salire in alto. Soltanto un Io affermato, sicuro e deciso può concedersi all’amore, dissolvendosi nell’energia del cuore.

 

Il secondo chakra crea un ponte che collega al partner l’energia sessuale del primo, per arricchirla di quella qualità sentimentale che poi conduce al legame, mentre il terzo chakra crea un altro ponte che porta la sessualità del primo e il legame emozionale del secondo a una più profonda comprensione nel quarto, dopo essersi cristallizzato in una volontà decisa e in una voglia di confermare e realizzare la propria personalità.

Un io consolidato è capace di abbandono innumerevoli volte, sa aprirsi a una nuova unione, collega tutte le parti dell’essere umano e poi permette la relazione con altri esseri umani, senza interferire con la loro vita, scaricargli addosso i propri bisogni, né richiedere qualcosa in cambio.

 

In questa dinamica riconosciamo un’oscillazione fra due principi (ovvero l’immortale logica tra il pari e il dispari):

- nel primo chakra proviamo piacere e sicurezza nel corpo;
- nel secondo chakra entriamo in contatto con l’altro, conosciamo l’erotismo e l’intimità;
- nel terzo chakra definiamo il nostro io, la forza attiva e la nostra volontà;
- nel quarto chakra amiamo incondizionatamente;
- nel quinto chakra esprimiamo gli impulsi interiori in modo autentico;
- nel sesto chakra ci apriamo all’intuizione e ai messaggi sottili.

 

Ripercorrendo questa scaletta, notiamo che i chakra dispari rinforzano l’essere, mentre quelli pari ci mettono in contatto con gli altri e con il mondo.

Riuscire a essere intimi (secondo chakra) e percorrere la propria strada (terzo chakra) sono elementi ugualmente importanti per poter amare. Fino a che avremo problemi nel raggiungere l’intimità e vivremo sempre nel carattere, sentendoci continuamente abbandonati, invasi o artificiosi (“come se”), non saremo bilanciati nella nostra pancia e nel nostro baricentro, ovvero: il secondo chakra.

Bilanciare il rapporto in questo senso è indispensabile per aprire la strada fra cuore e sesso. Ma c’è dell’altro: l’innamoramento spesso finisce perché incontra negli innamorati un io ancora troppo debole. La carica erotica iniziale ha aperto la strada, ma non è in grado di mantenerla sgombra in eterno.

 

Il compito successivo, per tenere in vita la relazione, è trovare una stabilità del proprio Io che si traduca in una sensazione a livello dello stomaco e del plesso solare. Questa stabilità rende superfluo chiederci se siamo potenti o no, dominati o dominatori, giudicati o giudici, se esercitiamo un controllo o lo subiamo, se siamo succubi del paragone fra noi stessi e gli altri. Quando questi temi non ingombrano più quotidianamente la relazione, allora l’energia può salire un altro gradino e toccare il quarto chakra.

 

Intraprendendo la ricerca per comprendere le dinamiche di coppia e per rinforzare il secondo e il terzo chakra, abbiamo una buona probabilità di attivare il quarto e di proseguire senza ulteriori grandi sforzi, lasciandoci guidare dall’amore. Se invece non compiamo questi passi, con l’affievolirsi dell’erotismo iniziale l’energia complessiva della coppia si appiattirà e ritornerà ai livelli normali, simili a quelli conosciuti prima dell’innamoramento.

Chiaramente il percorso dell’energia non è sempre così lineare dal basso verso l’alto: per alcuni procede in senso opposto; per altri non inizia dal primo chakra, ma dal secondo o dal terzo; pochi cominciano dal quarto per risolvere successivamente i temi del secondo o del terzo; per qualcuno, ma raramente, inizia da chakra ancora più alti.

 

Le persone che vivono e si esprimono attraverso i primi tre vortici si dimostrano solide e compiacenti verso se stesse e gli altri. Al contrario, quelle che reprimono i primi tre chakra e vivono in prevalenza nei centri alti, benché intelligenti e originali, sembrano avvolte nell’alone di un sogno e di una realtà illusoria.

Bilanciare le forze e sviluppare il secondo e terzo chakra per agire e sentire sempre di più dalle energie che gli sono proprie, anziché dagli strati esteriori, non è indispensabile solo per amare, ma naturalmente anche per fare buon sesso. Infatti, fino a che siamo poco equilibrati nel secondo centro e usiamo il sesso per tenere incollato il rapporto, legare il partner a noi o compensare una carenza di intimità, l’energia del primo chakra rimarrà perennemente al servizio delle strategie del secondo e il piacere non potrà svilupparsi liberamente.

 

Quando avremo imparato ad accettare sia la solitudine sia l’intimità, allora potremo assaporare il sesso per quello che è: un’energia forte, piacevolissima, capace di colmare e nutrire il nostro corpo fisico portandoci alle più alte vette dell’essere.

 

E’ abbastanza diffusa l’opinione che abbracci e carezze siano spesso usati per arrivare al sesso e che questa strumentalizzazione disturbi la relazione. Purtroppo non è altrettanto comune l’opinione contraria, cioè che usare il sesso per ottenere contatto intimo e affetto sia altrettanto nocivo.

 

Possiamo affermare, in linea generale, che qualsiasi chakra lascia una ferita se viene utilizzato a favore delle strategie di un altro chakra, perché sfrutta un’energia profonda per uno scopo che non gli è proprio: la difesa.

Possiamo usare il sesso per sentirci più maschili o femminili; usare l’amore per coinvolgere il partner; i sentimenti per controllarlo; l’intuizione per sedurlo; la conoscenza per manipolarlo; il carisma per evitare intimità. In tutti questi casi stiamo abusando di un’energia che invece dovrebbe essere vissuta per quello che è e, anche se otterremo lo scopo, a lungo andare non faremo che ostacolarci, limitandoci nella crescita.

 

Più siamo in contatto con l’energia chiara e pulita del chakra, e maggiormente crescerà l’intesa a due, la stima di sé e del partner, la qualità del sesso, arrivando a risvegliare l’amore nel quarto. Questo, a sua volta, ci aiuterà a comprendere meglio i primi vortici, a essere più sinceri, accettandoci, pur con tutte le difficoltà che abbiamo a livello di sessualità, intimità e stima.

di Elmar e Michaela Zadra – Postato su Auraweb

 

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SUL NOSTRO BLOG SESSUALITA’ E SPIRITUALITA’ :

Nell’area Download Libri del Nostro Sito www.spaziosacro.it/soci GRATUITAMENTE trovi e trovate questi testi :

Titolo: BACIA IL CIELO - Un Testo Tantrico

Titolo: La sessualità dei giovani nel corso del tempo

Titolo: GUIDA GENITORI E SESSUALITA'

Titolo: IL SIMBOLISMO E IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI TANTRA

Titolo: Introduzione al tantra

Titolo: INSEGNAMENTI DEL TANTRA

 

UN VIDEO SULLA SESSUALITA’ E SPIRITUALITA’ ASSOLUTAMENTE DA VEDERE :

http://youtu.be/cWIhXzZT8dE

La sessualità è il danzare insieme delle energie maschili e femminili. 
In origine, la sessualità era più di un atto sessuale. 
Doveva essere una danza sacra a cui partecipano tutti i livelli del nostro essere e quelli del nostro partner. 
Ecco un filmato da guadare per rivivere questa “danza nella danza” : un’incanto da vedere !

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Odio le Mestruazioni: Mi Conviene?

«Ogni volta che arrivano le mestruazioni è un problema. I dolori sono forti».
«Il periodo che precede le mestruazioni è un tormento: sono di pessimo umore, ho spesso mal di testa, sono nervosa».
«Non ho mai avuto una buona relazione con le mestruazioni. Sono solo una seccatura».
«Il mio ciclo mestruale è irregolare e ballerino».

Mestruazioni: un aspetto della vita femminile molto controverso.

Poche sono le donne che vivono questo evento serenamente. Tante sono invece quelle che vanno incontro a disturbi e disagi. Oppure ci sono diverse donne che le vivono "come se niente fosse", senza entrare in sintonia con questa profonda esperienza del femminile ciclico.

Per i disturbi mestruali oggi le proposte curative sono tante: farmacologiche e naturali. Io sono naturopata e quindi consiglio il secondo tipo di intervento. Però, nella mia esperienza, mi sono accorta di un aspetto importante.

La donna deve prima di tutto cambiare il suo approccio a questi eventi. Se non succede i risultati sono limitati. È infatti difficile vivere serenamente qualcosa che si rifiuta. O si teme. O che non si comprende, svalutandolo nel suo valore.

Sì, è proprio così: le mestruazioni sono esperienze femminili che accompagnano la vita delle donne senza essere comprese.  Sono sconosciute nel loro significato profondo. Ma quando scopri il loro significato qualcosa in te cambia.

Se vivi questo evento senza particolari disturbi acquisisci una nuova consapevolezza di te stessa e delle tue dinamiche femminili.
Se invece vivi questo evento con disagio fai il primo e fondamentale passo verso la guarigione e il benessere.

Il ciclo mestruale

 

Per comprendere le mestruazioni bisogna conoscere tutto il processo ciclico.

Ogni mese l'organismo femminile percorre un ciclo: il ciclo mestruale. È una sinfonia di ormoni e ghiandole che alternano nel corpo della donna le quattro fasi, che sono:

  • la fase pre-ovulatoria
  • la fase ovulatoria
  • la fase pre-mestruale
  • la fase mestruale.

Ogni fase influisce a livello fisico ma anche a livello interiore. Più precisamente:

  • le fasi pre-ovulatoria e ovulatoria portano la donna verso l'esterno
  • le fasi pre-mestruale e mestruale portano la donna verso l'interno.

La fase pre-ovulatoria

 

La fase pre-ovulatoria è compresa tra le precedenti mestruazioni e l'ovulazione. La sua durata, con un ciclo di circa 28 giorni, è generalmente di 12-14 giorni.
Rappresenta il passaggio verso il nuovo.

Coincide con il rinnovamento fisiologico: le mestruazioni sono finite, il vecchio tessuto è stato eliminato. Adesso il corpo femminile si prepara – se dovesse accadere – a concepire una nuova vita.

I cambiamenti fisici: la vitalità aumenta

Nella fase pre-ovulatoria c'è un aumento del livello energetico. La vitalità fisica è massima. Tante volte si arriva a sera senza sentire la stanchezza, anche dopo aver lavorato tutto il giorno.

In questa fase il progesterone, l'ormone della tranquillità, è a livelli bassi. Invece gli estrogeni, gli ormoni che stimolano la riproduzione e la ricrescita delle cellule, sono a livelli alti. Devono garantire la crescita e l'aumento di volume del tessuto interno dell'utero. Ma la stessa azione la svolgono anche sulla maggior parte dei tessuti del corpo: una funzione accrescitiva e nutritiva. Ecco perché nella fase pre-ovulatoria ci si sente come rigenerate. Il corpo vive un senso di benessere generalizzato.

L'appetito nella fase pre-ovulatoria è più controllato. In questo momento del ciclo le donne hanno meno fame. Diminuisce anche il desiderio di dolci. È un ottimo periodo per iniziare una dieta: saremo più regolari e dovremo affrontare meno "voglie alimentari".

Mi sento sensuale: una sessualità stimolata. Attivata dal livello di estrogeni in aumento, la sessualità in questa fase è più avvertita. La donna si sente più sensuale e seducente. Spesso la sessualità è giocosa, seduttiva e provocatoria.

I cambiamenti interiori: ho voglia di fare

A livello mentale, adesso si vive uno stato vitale e stimolante. C'è il desiderio di intraprendere cose nuove: le idee prendono corpo, si fa sentire una spinta maggiore nel raggiungere i propri obiettivi.

Ci si sente anche più forti e decise: è il momento ideale per iniziare nuovi progetti, focalizzare obiettivi, determinare priorità, stabilire strategie e pianificare percorsi. È un buon momento per dedicarsi alle cose da sistemare o evadere, riorganizzare gli spazi in casa, al lavoro, concretizzare manutenzioni domestiche, riordini o pulizie.

La fase ovulatoria

 

La fase ovulatoria è compresa tra la fase pre-ovulatoria e la fase pre-mestruale, la sua durata è molto breve. Con un ciclo di circa 28 giorni, generalmente si verifica tra il 13° e il 15° giorno, cioè a metà: corrisponde infatti al momento centrale. Se a livello fisiologico dura poco – il tempo dell'ovulazione – a livello energetico la sua influenza si protrae però per un periodo più lungo, cioè qualche giorno prima e qualche giorno dopo l'ovulazione.

I cambiamenti fisici: mi sento bene

Nella fase ovulatoria la salute è al meglio. Le difese sono più forti e proteggono contro le infezioni. Molte donne confermano quest'ondata di benessere: un corpo reattivo, armonico nelle funzioni e meno soggetto a disturbi, grazie alla presenza elevata di estrogeni.

La sessualità: uno stimolo in più. Aumenta ulteriormente la sensibilità agli stimoli sessuali: disponibilità e desiderio si intensificano, i sogni erotici sono più frequenti. C'è un motivo: è il periodo più favorevole per procreare. Ovviamente, il rischio di rimanere incinta è altissimo.

I cambiamenti interiori: mi prendo cura di te

Come la fase precedente, anche la fase ovulatoria è destinata all'azione. Mentre però prima era diretta soprattutto verso se stesse, o verso le cose da fare, ora l'azione si focalizza verso gli altri: è l'alto livello di estrogeni che spinge in tale direzione.
In questo periodo le donne sono più propense verso il prossimo.

Se nella fase precedente l'attenzione verso gli altri era finalizzata ad esprimere se stesse, ora è invece direzionata nell'occuparsi delle persone. Si manifesta accudendo maggiormente i propri cari, facendo qualcosa di speciale per loro, esprimendo l'affetto in forme concrete: un dolce per i bambini, un'attenzione speciale per il partner, un pensiero gradito per l'amica.

La fase pre-mestruale

 

La fase pre-mestruale è compresa tra l'ovulazione e la mestruazione. Termina infatti con la comparsa del flusso. La sua durata, con un ciclo di circa 28 giorni, generalmente è di 10 – 14 giorni.

Rappresenta il percorso che da fuori porta dentro. È l'ingresso verso i propri spazi personali.

I cambiamenti fisici: voglia di rilassarsi

Nella fase pre-mestruale la fisiologia femminile risponde ai flussi ormonali in mutamento: i ritmi rallentano.
La prima metà della fase pre-mestruale è dominata infatti dall'azione del progesterone che riduce il livello di eccitabilità delle fibre muscolari. Questo ormone fa quello che fa sui tessuti del nostro utero: li rilassa. Si preoccupa di difendere il possibile embrione da contrazioni impreviste che potrebbero favorirne l'espulsione. La sua azione rilassante riduce la risposta del tessuto muscolare uterino ai vari stimoli. E distribuisce il suo effetto calmante a tutte le fibre muscolari del corpo, abbassandone lo stato di attività.

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Poiché il progesterone rallenta in generale il bisogno di attività, agisce come un sedativo naturale nei confronti degli stimoli esterni. È come se volesse aiutare l'organismo femminile a concentrarsi sull'impegnativo lavoro di una possibile gestazione, orientandolo verso una percezione di ciò che avviene all'interno. Ecco perché durante questa fase è possibile avvertire una maggiore esigenza di riposo, sonno e rilassamento. Si riduce la voglia di praticare attività fisica, di uscire, muoversi, socializzare. Questo non deve preoccupare o fare pensare ad una indisposizione. Si tratta di un processo fisiologico normale e momentaneo.

Il corpo, sotto l'effetto delle secrezioni ormonali, durante questa fase può gonfiarsi: l'aumento di progesterone ha un effetto anti-diuretico, cioè rende più difficile l'eliminazione dei liquidi dall'organismo. Non è solo una sensazione: spesso anche l'ago della bilancia segnala un aumento di mezzo chilo o più.

Alcune donne in questo periodo vengono colte da veri e propri attacchi di fame. Questa fame "senza motivo" in realtà un motivo ce l'ha. È quello della nostra fisiologia ciclica, che rispetta i ritmi necessari alla riproduzione della vita. Il progesterone, detto anche ormone della gravidanza, spinge l'organismo a fare scorte di sostanze nutritive. Una logica deduzione: iniziare una dieta in questa fase non è certo il momento migliore.

Desiderio sessuale: si o no? Il desiderio sessuale in questa fase può diminuire: la donna spesso ha più voglia di coccole, carezze, affettuosità anziché di un rapporto sessuale vero e proprio. Quando invece la sessualità emerge, non è quella giocosa della fase pre-ovulatoria. È più sotterranea e primordiale. Rivolta maggiormente alla dimensione interiore.

I cambiamenti interiori: vado dentro di me

«Ho bisogno "di staccare" un attimo... ». In questa fase viene spesso voglia di spegnere il cellulare, di allontanarsi dal computer. Di stare a casa. O di cercare un contatto più profondo con la natura. Non perché ci si sente sovraccariche, ma perché cambia il tipo di percezione sensoriale. Se gli estrogeni in fase pre-ovulatoria ci rendono più attive ed energiche, il progesterone in fase pre-mestruale ci rende più riflessive e introspettive. Come il nostro utero, siamo meno sensibili agli stimoli eccitatori.

Il progesterone induce un maggiore desiderio di quiete, crea il richiamo verso la dimensione interiore.

In questa fase del ciclo si è maggiormente predisposte all'introspezione, all'autoanalisi e alla riflessione. Mentre le prime due fasi del ciclo sono fasi di progetti e realizzazioni, questo momento è più dedicato alla verifica: facciamo il punto della situazione. È un momento ideale per valutare i risultati di un percorso iniziato, di una relazione avviata con una persona che ci interessa, di un legame con un familiare, un rapporto di coppia o di lavoro che si sta trascinando senza soluzione.

Fase pre-mestruale negata: un rifiuto doloroso

È un errore non assecondare questo richiamo che viene dal profondo. Spesso è proprio nel rifiuto di questa fase interiore che la donna sviluppa i tipici disturbi della sindrome pre-mestruale.

La fase mestruale

 

La fase mestruale è il punto cardine tra la fine di un ciclo e l'inizio di uno nuovo. Compresa tra la fase pre-mestruale e la fase pre-ovulatoria del ciclo successivo, la sua durata, in media, è di circa 3-7 giorni e comincia con il primo giorno della perdita ematica.

Rappresenta il viaggio verso le proprie potenzialità.
La donna scompare nell'oscurità del suo essere, per accedere ai suoi reconditi poteri.

Come nella fase precedente, in questo momento ci allontaniamo dall'esterno, per focalizzarci sul mondo interiore. Lo facciamo però in modo diverso. Mentre la fase pre-mestruale rappresenta l'ingresso verso la nostra interiorità – è il momento della riflessione e della valutazione – la quarta fase ci porta ad inoltrarci negli spazi fertili e nutrienti della dimensione interiore. Simbolicamente questa fase del ciclo rappresenta l'intensità dei processi psichici del femminile, la capacità di spingersi nelle profondità del nostro essere.

Nel periodo mestruale, come vedremo, le naturali doti del femminile si accentuano.

I cambiamenti fisici: un corpo sensibile

Nei giorni delle mestruazioni si è in genere più fiacche, ma per contro ci si sente più leggere: il peso scende e la pancia si sgonfia. Spesso si urina di più perché i reni eliminano i liquidi in eccesso. La cerniera sale senza fatica, i jeans smettono di stringere, i bottoni e le cinture si chiudono senza "tirare". Svanisce il senso di pesantezza, specialmente alle gambe. La diminuzione di estrogeni e progesterone riduce leggermente anche il seno.

Sono qui, ma non del tutto. «No grazie. Non vengo, ho le mestruazioni» è una frase che molte donne hanno pronunciato più volte nella vita.
Durante i giorni delle mestruazioni capita di sentirsi un po' come "sospese".

Come se la vita e i suoi ritmi intensi subissero un momentaneo rallentamento. Pochi giorni, poi tutto ricomincia. Ma in questi particolari momenti ci si sente "diverse". Non sempre a causa di una reale indisposizione. A volte è un senso di disagio fisico, tante altre è invece solo il desiderio di vivere nel "proprio mondo", uno spazio nuovo che si è dischiuso.

I cambiamenti interiori: potenzialità in aumento

Squilla il telefono e sai già chi è. Hai in testa una canzone che non ha più sentito da tempo e improvvisamente viene mandata in onda alla radio. Ti viene in mente il viso di una persona e proprio quel giorno ti capita di incontrala.
È un caso?

No, nei giorni del flusso le intuizioni aumentano. Attingiamo alle nostre risorse ad un livello più profondo di quanto siamo normalmente abituate.
Durante le mestruazioni molti canali sono attivi contemporaneamente. È come connettersi alle potenzialità interiori ad un livello più profondo di quanto normalmente si è abituate. Le barriere si assottigliano e i contenuti inconsci filtrano più facilmente verso la mente razionale, che li assorbe come una spugna.

Lo sfaldamento del rivestimento interno dell'utero è una sorta di "muta" della nostra psiche. Come il corpo, che in questa fase è reso più sensibile e percettivo dallo scorrere del sangue, così anche le facoltà psichiche del femminile "si aprono" e diventano più disponibili: l'intuito, l'istinto, la sensibilità e la percezione della realtà sono adesso più intensi. Si è più ricettive, più attente ai particolari, più capaci di captare sensazioni, emozioni, stati d'animo propri e altrui. A diverse donne capita di fare sogni più vividi in questo momento e di ricordarli con chiarezza.

Quando la sessualità entra nel profondo. L'energia sessuale durante la fase mestruale può essere molto alta, se la donna non è inibita dal suo sangue. In questa fase lei è a contatto con il suo sentire viscerale. Le sensazioni corporee – se non vengono represse – diventano più intense. Lo stesso accade in menopausa, se la donna vive con pienezza questo nuovo stato. Espressione di una percezione profonda, la sessualità può ora raggiungere livelli prima raramente sperimentati.

La predisposizione spirituale: a tu per tu con una natura misteriosa. Durante le mestruazioni la donna non è solo più ricettiva a livello fisico e psichico ma anche a livello spirituale. La morte simbolica rappresentata dalle mestruazioni la colloca sia nella sfera delle forze visibili, materiali che in quella delle forze non visibili, immateriali. A tutte è capitato in questa fase di sentire una maggiore sintonia con la natura, le piante, gli animali, la luna, l'universo. E di essere attratte dal mondo spirituale. La donna in menopausa può vivere profondamente queste sensazioni, arricchendo se stessa di vissuti intensi.

Mestruazioni negate: un rifiuto doloroso. Se le donne rifiutano le mestruazioni e non si sintonizzano con le loro energie interiori, è allora che insorge la sindrome mestruale, con tutti i suoi disagi.

La danza degli ormoni: il ritmo del ciclo

 

Il viaggio continuo tra il polo dell'ovulazione e quello della mestruazione – dalla dimensione esterna a quella interna – è quindi un elemento centrale del femminile.

È la danza degli ormoni. Che oscillano sinuosamente. Salgono e scendono, in base alle diverse fasi.

Le fluttuazioni del ciclo portano prima ad "espandersi" e a manifestarsi all'esterno. Poi a "introvertersi" e a volgersi all'interno.

È la donna che vive nel mondo visibile e concreto che coesiste con la donna che vive nel mondo oscuro ed interiore.
La prima è più facilmente osservabile, prevedibile. È concreta, diretta, manifesta.
La seconda è più sfuggente, imprevedibile. È intuitiva, nascosta, esoterica.
Chiedere alle donne di essere sempre uguali è quindi impossibile.
Perché in ogni fase del ciclo cambiano.

  • Cambia il corpo e le sue necessità.
  • Cambia il modo di sentirsi, di fare le cose.
  • Cambia il modo di percepire gli altri.
  • Cambiano gli interessi, i pensieri, i vissuti.

Una mappa per conoscerci

Il ciclo, nelle sue quattro fasi, è una mappa del femminile. 
Aiuta a conoscerci.
E aiuta a percorrere ogni mese un viaggio da fuori a dentro, per esprimerci in tutta la nostra pienezza di donne.

 

scritto da Simona Oberhammer

 

http://www.macrolibrarsi.it/speciali/odio-le-mestruazioni-mi-conviene.php?pn=2668

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I Disturbi della Menopausa: Risolverli Positivamente

«Ho paura di andare in menopausa: leggo, e sento, che mi riempirò di disturbi».

«Che fatica vivere con queste vampate, mi sfiniscono».

«Da quando sono in menopausa mi sembra di avere perso qualcosa: non mi sento una donna completa».

Quando le donne entrano in menopausa – anzi parecchio tempo prima – sono angosciate. Timorose si chiedono: «Cosa mi succederà?» come se un cataclisma si dovesse avventare sul loro corpo. Si domandano: «Mi ammalerò?», «La mia salute peggiorerà?», «Cosa dovrò fare?» come se fosse necessario contrastare qualcosa di pericoloso.

La menopausa è un aspetto della vita femminile molto controverso. Poche sono le donne che vivono serenamente questo evento. Tante sono invece quelle che vanno incontro a disturbi e disagi. Oggi le proposte curative sono numerose: farmacologiche e naturali.

Io sono naturopata e consiglio il secondo tipo di intervento, quello naturale. Però mi sono accorta di un aspetto importante: la donna prima di tutto deve cambiare il suo approccio alla menopausa. Se non succede i risultati sono limitati: perché è difficile vivere serenamente qualcosa che si rifiuta, o si teme.

 

Donne con la data di scadenza

In menopausa non sono più donna?

«Da quando sono andata in menopausa ho smesso di guardarmi allo specchio. Perché non mi sento più quella che ero. Non mi sento più come donna».

Menopausa = data di scadenza.

Il pensiero femminile formula questa equazione. Con rigore matematico. Scadenza di cosa? Non solo della propria fertilità. C'è in gioco molto di più: la femminilità, il potere seduttivo, la sessualità, l'avvenenza, la giovinezza. In menopausa non sono più donna. È il lapidario comunicato che il mondo femminile legge in questa parola.

 

È solo una perdita

L'inizio della fine?

Insorgono allora una infinità di paure e disagi. La menopausa è solo una "perdita". Non si acquista niente.
Le donne camminano a passi incerti verso questa fase della vita. Si sentono sfiorire, come una rosa che fa cadere i suoi petali su un terreno inaridito.
La menopausa è "l'inizio della fine". La donna si sente "a metà", come se la scomparsa delle mestruazioni segnalasse la mancanza di una femminilità completa, un declino della salute, della sessualità, della vitalità.

 

Manca davvero qualcosa?

Non è detto

Ma in realtà manca qualcosa? La risposta potrebbe essere sì. Ma anche no.
Ricordo un fatto che mi fece riflettere. Stavo studiando naturopatia negli Stati Uniti. Ero all'università. Avevo una cara amica con cui condividevo la camera. Era di Delhi. Quando ci trovammo a studiare la menopausa lei mi disse: «Simona, da noi la menopausa non è una malattia come qui in occidente. Le donne entrano in questa fase senza particolari sintomi. Semplicemente smettono di avere le mestruazioni».

Mentre parlava lei mi guardava come se fosse la più normale – e la più semplice – delle cose. Effettivamente in molte culture le donne non riportano i disagi della menopausa quali secchezza vaginale, disidratazione della pelle, insonnia, osteoporosi, problemi cardiaci. Certamente lo stile di vita è diverso. Ma anche l'approccio mentale è diverso.

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La menopausa in testa

Le influenze della psiche

La psiche ha un'influenza enorme sul nostro corpo e sul nostro benessere. Come naturopata constato continuamente quanto le terapie naturali siano efficaci. Ma constato anche quanto la nostra mente sia potente sul nostro corpo.

  • Se la mente è positiva tutto è facile.
  • Se la mente è negativa tutto è difficile.
  • Se la menopausa viene affrontata come un dramma, se gli assestamenti del corpo si cristallizzano nel rifiuto, tutto si acuisce.

Non c'è il flusso verso un nuovo passaggio, non c'è la possibilità di riequilibrarsi, rinnovarsi, trasformarsi. E ci si ammala.

 

L'effetto nocebo

Donne preoccupate

Si parla di effetto placebo. Si assume una pastiglia a base di "niente" e si guarisce. Ci sono tante ricerche che lo dimostrano: a un gruppo di persone viene fatto assumere il farmaco, a un altro gruppo solo pastiglie "vuote", prive di principi attivi.

Molto spesso la guarigione accade nei due casi. Perché? È la mente. Lei è potente. Se "pensa" che quella pastiglia funzioni, il corpo guarisce.

Bene, con il verdetto della menopausa, le donne creano l'opposto.
L' "effetto nocebo".

La mente è stata informata riguardo a un elenco interminabile di disturbi correlati alla menopausa. "Pensa" che il corpo si ammalerà. E così succede.
Ma la menopausa è davvero tutto questo? Sì, se la donna la concepisce in questo modo. No, se l'approccio è diverso.
Il nostro modo di affrontare le cose conta molto. Moltissimo.

«Ho le vampate». Quando le donne me lo dicono sono nervosissime. Spesso mi raccontano che le odiano. Le vedo sventolare nervosamente la mano, con le spalle tese e il viso contratto.
Cosa può fare il nostro corpo in queste condizioni? Quali messaggi può ricevere? Di rifiuto.
Ma quando c'è il rifiuto un'alterazione momentanea si cronicizza. E si acuisce.
Come naturopata consiglio diverse terapie naturali per la menopausa, ma ho notato che ce n'è una particolarmente efficace. Spesso rende le altre marginali.


Si chiama accoglienza. Quando accogliamo il nostro corpo e le sue reazioni tutto si normalizza. Il nostro corpo sa cosa fare. Sa dove portarci.

Sa come trovare il suo nuovo equilibrio. Se lo accogliamo, se ci rilassiamo, se ci ammorbidiamo il benessere ritorna.

L'ho potuto constatare più e più volte. Sono arrivate da me donne piene di disturbi e dopo aver acquisito concetti positivi sulla menopausa – ce ne sono diversi – e aver fatto alcuni interventi di stile di vita, tutto si è normalizzato.

 

scritto da Simona Oberhammer

I Disturbi della Menopausa: Risolverli Positivamente

 

http://www.macrolibrarsi.it/speciali/i-disturbi-della-menopausa-risolverli-positivamente.php?pn=2668

 

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Siamo cio' che mangiamo

Chiunque voglia migliorare la qualità della propria vita, per ottenere un livello di salute sempre più alto, deve necessariamente tenere in serissima considerazione il proprio intestino. Oggetto ampiamente sconosciuto e bistrattato.

Nell’affermazione “siamo ciò che mangiamo” è contenuta la relazione inequivocabile tra il cosiddetto benessere e lo stato di salute della nostra pancia.

L’intestino è un organo chiave della nostra salute, al pari del cuore o del fegato. Tuttavia, nell’immaginario collettivo del nostro mondo occidentale, non gode certo della considerazione che normalmente viene rivolta agli altri organi. L’esempio è d’obbligo: se sopraggiunge una palpitazione siamo già al pronto soccorso, se ci viene una diarrea pensiamo, al massimo, di risolvere con qualche fermento…

Povero intestino, ci si occupa di lui solo quando sopraggiunge una stitichezza indomabile o qualche patologia. E pensare che nell’intestino avviene un’incredibile quantità di reazioni, che hanno ripercussioni forti in distretti corporei anche distanti. Questo fa si che, normalmente, non si mettano in relazione le varie patologie con la funzione intestinale.

L’intestino non è un semplice tubo di contenimento dotato di filtri per far passare gli alimenti con lo scopo di nutrire il resto del corpo (oltre che se stesso). Bensì un organo molto più complesso di quanto si possa immaginare.

Il vero problema dell’intestino è che egli raramente segnala le disfunzioni che gli appartengono. Il risultato degli errori nutrizionali viene trasferito ad altri organi o distretti diversi. La nostra cultura, aristotelica e meccanicista, ci ha insegnato che una dermatite va curata e trattata a livello “locale” e non “centrale”. Che un’asma deve essere curata per quello che sembra e non per quello che è  in risposta all’ingestione di un cibo sbagliato….

Per fortuna il mondo scientifico ci sta mettendo davanti ad una grande controtendenza: un numero sempre maggiore di ricerche mette in relazione lo stato d’animo, il comportamento violento ed i disturbi dell’umore con diversi squilibri fisiologici, tra i quali un posto importante è ricoperto dal nostro intestino. Tutte le antiche medicine (egizia, indiana, cinese, etc…) raccomandavano la “pulizia” dell’intestino per assicurare all’organismo un buon funzionamento. Oltre che per combattere le malattie qualora si fossero già manifestate.

Infatti, se la flora batterica intestinale è perturbata, le sostanze tossiche (provenienti da cibi, farmaci, agenti inquinanti, etc..) ristagnano. In questo modo il potere di selezione dei nutrienti gestito dalle pareti intestinali diminuisce, provocando il pericolosissimo riassorbimento delle tossine stesse.

 

Tonsilliti e otiti ricorrenti, presenti soprattutto nei bambini, hanno spesso la loro origine in un sistema immunitario intestinale inefficiente. Le forme asmatiche dei bimbi, con il tipico broncospasmo, hanno origine nell’ingestione di proteine “estranee” contenute in cibi ritenuti innocui. Alcune patologie autoimmuni, come l’artrite reumatoide ad esempio, hanno una sicura concausa in una disbiosi intestinale.

L’integrità anatomica e funzionale dell’intestino, in virtù delle sue molteplici funzioni, è fondamentale per il mantenimento del benessere dell’intero organismo. Con i suoi 300mq, la fine organizzazione nervosa (neuroni), la ricchezza di tessuto linfatico (sistema immunitario), la notevole e variegata attività endocrina (ormoni), esso è in grado di informare, modulare e condizionare tutte le strutture dell’organismo, cervello in primis.

Abbandonata, pertanto, l’antiquata visione di un mero canale di transito, l’intestino deve essere considerato unavera e propria centrale operativa di elaborazione dati. Centrale in cui arrivano, si generano ed escono dati fondamentali, quali: cibo, tossine, ormoni, neurotrasmettitori, modulatori del sistema immunitario, etc…

L’eterogeneità, la complessità e, soprattutto, la perfetta integrazione delle diverse funzioni fanno dell’intestino un organo “intelligente” in cui ben si concretizzano i principi dellaPsico Neuro Endocrino Immunologia

(PNEI). Pertanto, appare evidente che il cattivo funzionamento dell’apparato gastro-enterico si ripercuoterà sui diversi organi e sistemi.

Per le funzioni che l’intestino svolge può essere paragonato alla radice di una pianta: l’apparato dal quale tutti gli organi prelevano il nutrimento indispensabile per lo svolgimento delle proprie funzioni.

Quando la pianta riceve un buon nutrimento, e la radice è integra, la pianta cresce rigogliosa e bella. Quando, invece, il nutrimento viene meno o non è idoneo per qualità e quantità, la pianta inizia ad appassire; lo stesso accade se la radice perde le sue caratteristiche funzionali, pur in presenza di un nutrimento idoneo.

In tal modo si approda all’ormai arcinota sindrome del colon irritabile. Che dice tutto e niente ma di una cosa si è certi: è difficile uscirne. A meno che non si adotti uno stile nutrizionale il linea con i bisogni biologici del nostro intestino (e non con quelli del nostro cervello, che spesso ha gusti opposti).

Pertanto, mantenere in perfetta efficienza l’integrità della mucosa intestinale è il primo obiettivo da raggiungere. Ed è il primo vero momento di prevenzione dalle affezioni di natura cronico-degenerativa. Dai reumatismi al cancro.

Come? Si parte sempre dal cibo.

http://www.fabiolamenon.it/sisimm/body.pe

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Sono nel pancione : cosa accade ... e quale nome dare al proprio bambino ?

Lo sapete che è stata avanzata l'ipotesi che l'incontro tra la cellula germinale maschile e femminile trasmetterebbe non solo il patrimonio genetico, ma anche un'impronta affettivo-emozionale e relazionale?

Secondo molti autori (R. Turner, J.Charon, D.Bohm, F.Capra, H.Strapp) esiste accanto al DNA anche un DNA emozionale che memorizza al momento del concepimento ogni emozione, vissuto, sentimento, pensiero vissuto da voi.

Tutte le fasi successive della gravidanza seguono questa impronta, ricordate che avete una grande responsabilità nei miei confronti e che chi ben comincia è a metà dell'opera: cominciate con e per amore!

Come mi sviluppo

1° mese

3^ settimana
L'ovulo della mamma (ovocita) viene fecondato e si impianta nella cavità uterina. Eccomi qua, mi sistemo al calduccio nell'utero della mia mamma, che dovrebbe essere un luogo molto tranquillo e pieno di gioia e amore.

Mamma, io lo sento se tu mi vuoi e se mi ami già e questo mi fa decidere di rimanere qui con te! Non farti prendere da tutte le altre preoccupazioni quotidiane, da questo momento tu sei un luogo sacro e nascondi il segreto della vita. Preoccupati solo di me.

Papà, tu sei il custode del nostro benessere, fai in modo che la mamma si senta al sicuro, protetta e amata e io sarò felice!

4^ settimana

All'interno dell'utero della mamma si forma il "sacchetto" che mi ospiterà (sacco gestazionale). Adesso mi chiamano "embrione" e mi chiameranno "feto" a partire dalla 12^ settimana di gravidanza. All'interno del mio corpicino cilindrico si sviluppano delle aree specializzate chiamate "somiti" dalle quali si formeranno scheletro e muscoli.

Il tuo sangue mi porta tutto il nutrimento necessario attraverso la mia "pelle": è l'inizio della circolazione utero-placentare.

2° mese

5-6^ settimana
Il mio cuore comincia a pulsare! Si formano i primi rudimenti del mio corpo... piano piano potrò sentire anche con i sensi quello che già sento dentro. Si abbozzano i miei occhi, le prime strutture cerebrali, il fegato, l'orecchio esterno, l'esofago, lo stomaco, i genitali esterni e la tiroide.

A 6 settimane la testa e il collo formano la metà del mio corpo, le braccia sono corte, appaiono testicoli o ovaie, fegato, pancreas, reni, intestino e polmoni. Il cuore pompa sangue. Si completa il sistema nervoso centrale e si costituiscono i principali centri del cervello: talamo, ipotalamo e cervelletto. Compaiono i primi riflessi, posso succhiare e stringere, posso manifestare preferenze e reazioni che sono solo mie!

7^ settimana
Cominciano a vedersi le mie braccia e le mie gambe, il pancreas e i reni. Ho il cordone ombelicale! La mia corteccia cerebrale comincia a formarsi.

8 settimana
Mi si stanno formando le mani e i piedi, ho anche le dita!

Comincio a manifestare reazioni motorie a stimolazioni facciali.

Peso circa 1 grammo e sono lungo 1,6 cm.

3° mese

9-10^ settimana
Se mi guardi puoi già vedere il mio naso e le mie orecchie. Si stanno già formando le mie prime "gemme dentali" che si svilupperanno in denti! Si sviluppano anche le ossa, i muscoli, i nervi ed i grossi vasi. La mia testa occupa 1/3 di tutto il mio corpo e la mia parete addominale non è ancora completa e c'è un'ernia ombelicale fisiologica. Adesso si può vedere comparire il cosiddetto corpo calloso, cioè la struttura nervosa che collega i due emisferi cerebrali. Mi muovo per oltre il 12% del tempo, comincio a bere il liquido amniotico.

11-12^ settimana
La mia ernia ombelicale fisiologica scompare, perché le anse intestinali sono rientrate completamente nella cavità addominale. Nel mio pancreas si formano le isole di Langherans che sono responsabili della produzione di insulina. Le gemme dentali si trasformano in abbozzi di denti.

Se sono un maschietto nei miei genitali si sviluppa il glande.

Se sono una femminuccia si presenta un primo abbozzo dell'utero.

Sono capace di chiudere la bocca, inghiottire e posso manifestare il singhiozzo.

Adesso peso circa 14 grammi e sono lungo 7 cm.

4° mese

Il meconio, la "cacchina" verdastra che espellerò poco dopo la nascita, è già presente nell'intestino. La mia pelle è sottilissima, trasparente, senza neanche un pelo! La mia tiroide comincia già a funzionare. La vescica e l'uretra sono ben sviluppati.

I genitali esterni si differenziano.

16 settimane se mangi qualcosa che mi piace bevo il liquido amniotico con gusto e se illuminano la tua pancia violentemente giro la testa infastidito e mi aumenta il battito cardiaco!

Se non sono il tuo primo bambino intorno alle 18/19 settimane puoi già sentirmi!

Se sono il tuo primo bimbo aspetta intorno alle 20 settimane: da questo momento, mamma, puoi sentire che mi muovo! All'inizio forse non capirai che sono io, forse ti sembreranno solo piccoli movimenti intestinali, forse sentirai come un leggero battito d'ali, invece sono io, ascoltami!

Mamma, se tu non sei tranquilla, non riesco a muovermi come vorrei perché mi sento stretto nel pancione! Se fumi non riesco ad ossigenarmi bene e non posso muovermi e crescere a sufficienza!

Ora peso circa 105 grammi e sono lungo circa 15 cm.

5° mese

La mia pelle è tutta grinzosa! Comincio a mettere su la mia prima "ciccietta".

Nel pancreas inizia la produzione di insulina da parte delle isole di Langherans.

I genitali esterni di differenziano definitivamente.

20 settimane sono in grado di muovere bene braccia e mani e sono capace di toccare a afferrarmi le mani e i piedi e il cordone ombelicale. Possiedo tutti i moduli del movimento della specie umana e anche di più, poiché con l'andar del tempo ne perdo qualcuno e non ne acquisisco altri.

22 settimane sono capace di succhiare e ogni volta che mi muovo aumenta il mio battito cardiaco.

Adesso peso in media 310 grammi e sono lungo circa 23 cm.

6° mese

La mia pelle è sempre grinzosa e adesso è ricoperta in maniera uniforme da una sottile lanugine (detta lanugo). I miei denti sono già sviluppati e presentano smalto all'esterno e polpa all'interno. Le mie unghiette sono solo all'inizio, ma ci sono!

Nel cervelletto (organo deputato alla coordinazione motoria) inizia a svilupparsi la corteccia, ovvero la parte superficiale, sviluppo che si completerà un anno e mezzo dopo la mia nascita.

25 settimane mi eccitano i rumori forti e improvvisi. Mi calmo se la mamma mi parla con dolcezza e mi canta una canzoncina.

Peso mediamente 640 grammi e sono lungo circa 29 cm.

7° mese

Le mie palpebre sono già separate (palpebra superiore ed inferiore) e i padiglioni auricolari sono addossati alla testa.

Se sono un maschio i testicoli non sono ancora discesi nello scroto mentre se sono una femmina sono già evidenti il clitoride, le piccole e le grandi labbra.

30 settimane mi piace ascoltare il mio cuore.

Adesso peso circa 1670 grammi e sono lungo circa 40 cm.

8° mese

Finalmente la mia pelle è un po' meno grinzosa... però la lanugine c'è ancora! Divento sempre più "rotondo"... ingrasso a vista d'occhio!

Ora peso più o meno 2400 grammi e sono lungo circa 45 cm.

9° mese

39 settimane dormo per il 95% del tempo.

Ora devo solo mettere su peso... sono pronto per nascere!

Alla nascita peso in media 3300 grammi e sono lungo circa 50 cm.

Come si sviluppano i miei organi di senso

A soli tre mesi di gestazione tutti i miei organi sono completi, ora dovrò solo perfezionarli!

Tatto
Per me essere toccato e accarezzato con amore è importante anche più del cibo! Non preoccuparti solo di quello che mangi, di quanto ingrassi, dei valori degli esami del sangue... io sono qui e ho bisogno di sentirmi amato! Quando ti muovi, il liquido amniotico si muove e io me ne sto beato a sentire il dondolio e il massaggio che mi fa, dovrà essere così anche quando nascerò!

Già dalla 6 settimana di gestazione si formano le vie necessarie a portare le sensazioni tattili dalla pelle al cervello. A 8 settimane la mia pelle è già completa: percepisco il contatto, il caldo, il freddo, il dolore. Se a 9 settimanemi solleticano il piedino io sento, contraggo le dita e sposto la gamba per essere lasciato in pace.

La pelle è il mio primo e più fine strumento per comunicare, già dal 4 mese di gestazione se tu ti metti in posizione scomoda per me io te lo faccio capire e se io ti faccio male basta che tu me lo faccia capire, toccandomi o premendo fermamente la mano sulla schiena, e io mi sposterò.

Mi piace se mi appoggi le mani sul sederino e respiri dolcemente... puoi già tenermi in braccio da quando sono nel pancione, tienimi, accarezzami, fammi muovere... io risponderò con gioia e tu imparerai a conoscermi, a capire cosa mi piace e cosa mi infastidisce, sarà più facile comunicare quando sarò nato!

Prova a immergerti nell'acqua e a ritornare a quando anche tu stavi nell'utero, ti sentirai vicino a me e io mi sentirò capito e desiderato, come potremmo iniziare meglio la nostra vita insieme?

Olfatto
L'olfatto è presente già nello spermatozoo, che viene guidato alla fecondazione dall'ovulo che emette molecole simili a una scia odorosa per portarlo a lui.

Dalla 7 settimana di gestazione il nervo olfattivo è formato, a 8-9 settimanepossiedo già i bulbi olfattivi e i primi recettori olfattivi primari.

Io, fin dal 2 mese di gestazione, sento i profumi di quello che mangi e sento anche il tuo odore, gli odori dell'ambiente, gli odori delle persone, degli animali e il profumo della natura, come mi piace!

Quando sarò nato ti riconoscerò grazie al tuo odore, non metterti il profumo né creme, a me piaci tu e nient'altro!

Tu potrai farmi sentire tutti i profumi del mondo, immergiti nella natura, respira l'aria pulita, fammi sentire il profumo del mare, dei fiori, della campagna... io cresco e imparo grazie a te!

Gusto
Verso la 12^ settimana di gestazione i miei recettori gustativi sono abbastanza maturi e comincio a deglutire, a tre mesi sento tutti i sapori: imparo quello che si mangia nell'ambiente nel quale nascerò, ricordati che quando nascerò preferirò nutrirmi come mi sono nutrito nel pancione! Segnati qual è la tua dieta durante la gravidanza e mantienila inalterata durante l'allattamento, così percepirò continuità e mi sentirò tranquillo perché conoscerò già quei sapori.

Non importa cosa mangi, se mangi le cipolle, l'aglio, i cavolfiori... qualsiasi cosa tu mangi io imparo ad apprezzarla e l'apprezzerò anche da grande! Ma ricordati di nutrirti correttamente e di mangiare cibi buoni e sani: io mi sto formando ed ho bisogno che i miei mattoni e il mio cemento siano di grande qualità!

Udito
Già da prima della 25^ settimana di gestazione posso sentire e reagire agli stimoli sonori. Riesco a percepire molto più di quanto tu creda, mi spavento con rumori molto forti e sobbalzo. Al passaggio di un autocarro muovo braccia e gambe, se sento una voce si modifica il mio battito cardiaco: se la voce è conosciuta il mio battito cardiaco decelera, se la voce è sconosciuta accelera. Distinguo il suono di due sillabe diverse, riconosco se una storia è nuova o l'ho già sentita, capisco se una voce è maschile o femminile e so se tu parli con me o con un'altra persona! Quando sarò nato preferirò la tua voce e se mi avrai cantato una canzoncina e ripetuto una filastrocca durante la gravidanza, la riconoscerò e mi calmerò quando me la canterai.

Sento il battito del tuo cuore e mi calma molto, anche quando sarò fuori voglio che tu me lo faccia sentire, così mi sentirò a casa!

Ricordati che i suoni non interessano solo il mio udito, ma tutto il mio corpo, perché le vibrazioni dei suoni agiscono sul mio sviluppo nervoso permettendomi di svilupparmi al meglio.

Fammi ascoltare tanta musica! E ricordati che in genere la musica punk e rock stressa i bambini, Brahms e Beethoven li agitano, mentre Vivaldi e Mozart li calmano.

Ma tu ascolta le mie reazioni alla musica e saprai cosa mi piace e cosa no.

Vista
Comincio a vedere tra il 4 e il 6 mese di gravidanza: non vivo nel buio completo, ma in una serie di tonalità luminose e di colore che dipendono dal clima, dalla stagione e dal tuo stile di vita. Se ti metti una luce intensa sulla pancia, io mi giro infastidito!

Vestiti con colori chiari e luminosi, perché i colori mi piacciono e mi stimolano!

Io, attraverso quello che vedi tu, ricevo messaggi di gioia e positività, guarda cose belle, circondati di bellezza!

Sono già un bimbo, anche se piccolissimo!

Lontano dagli occhi lontano dal cuore... finchè non mi hai tra le braccia e non mi vedi fisicamente ti sembra che io non ci sia, che non senta niente, che non sia reale... invece ci sono e, se dobbiamo dare un merito all'uso delle ecografie, possiamo dire che hanno reso visibile ciò che ogni mamma "sente" nel cuore, cioè che il loro bambino c'è, sente e si comporta nel pancione proprio come quando è nato.

Nel pancione sono "contenuto", mi sento sicuro, per questo dormo beato. Vengo nutrito ogni volta che ho fame, per questo sono tranquillo. Sono sempre con la mia mamma, per questo sono felice.

Ma se qualcuno interviene dall'esterno a disturbarmi, allora sono già capace di manifestare il mio disappunto, mi agito, sobbalzo se mi spavento, mi giro se mi da fastidio la luce troppo intensa, mi sposto se non sono comodo e... so anche piangere! Si, sono capace di piangere con singhiozzi e lacrime già dalla 24 settimana di gestazione e questo deve farvi riflettere sul rispetto che merito!

A proposito di ecografie
Mamma, non mi piace quando fai l'ecografia! Mi disturba sia il calore che emana sia le vibrazioni che produce!

Io sono piccolo, sono delicato, qualsiasi avvenimento che per te può essere normale, per me è amplificato al massimo!

I medici ti dicono che è innocua e puoi farne quante ne vuoi, ma tu dì al medico che non si è informato bene, perché l'ecografia è sì molto utile, se utilizzata saggiamente, ma se abusata può provocare danni e questo è stato scientificamente dimostrato (Journal of clinical ultrasound)

In una gravidanza fisiologica basterebbe eseguire una sola ecografia, l'ecografia cosiddetta morfologica, che ti rassicura sul fatto che io sono sano e sto bene. Le linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità consigliano non più di 3 ecografie durante la gravidanza.

Se il tuo medico ti fa l'ecografia ogni volta che ti riceve sappi che non è assolutamente necessario e che puoi rifiutarti di eseguirla.

Se cerchi nell'ecografia la rassicurazione sul fatto che ci sono e che sto bene, piuttosto fatti seguire durante la gravidanza da un'ostetrica o un'operatrice che sia in grado di spiegarti cosa ti sta succedendo, che ti coccoli, trovi del tempo per parlare con te delle tue paure, delle tue insicurezze, dei tuoi problemi... ogni mamma ha bisogno di tempo per sé e che qualcuno le dedichi del tempo: diventare mamma è un momento di grande sacralità e in questi 9 mesi non c'è spazio per la freddezza, la noncuranza o il fare canzonatorio.

Frequenta altre mamme, frequenta un buon corso di preparazione al parto, fatti seguire da personale capace che ti faccia sentire protetta e competente: l'ecografia non è indispensabile, non ti dice nulla di me!

Per incontrarmi veramente devi andare nel profondo del tuo cuore... ed imparare ad amarmi anche se non mi hai mai visto e non sai come sono fatto, questo richiede ogni bambino alla sua mamma.

Leggi anche:

L'educazione prenatale

La preparazione al parto

Puoi leggere:
1- Gravidanza e Parto di Sheila Kitzinger

2-Accogliere una Nuova Vita. Gravidanza, parto, puerperio e allattamento. Una guida "Dolce" e Naturale di Ingeborg Stadelmann

3- La Cura del Bambino in Gravidanza. Il programma prenatale per la salute del neonato di Zita West

Novità!!!

DVD Verso una nuova vita

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Quale nome dare al proprio bambino ?

"Nomina sunt omina"

 

Così i latini esprimevano la loro convinzione secondo cui ogni nome è un presagio, perché ponte sonoro tra l'uomo e la realtà: ogni nome ci evoca immagini, sensazioni, emozioni, pensieri, che gli sono stati associati nel corso degli anni. Il nome è energia, che l'uomo incanala in un veicolo fonico.

 

Per questo motivo abbiamo deciso di dedicare uno spazio alla scelta del nome, perché ogni mamma possa avere uno spunto di riflessione su come immagina il suo bambino, come sente che sarà e su cosa le piacerebbe dirgli tutte le volte che lo chiama.

 

Questo non vuole essere un elenco esaustivo, bensì una specie di piccola enciclopedia sui nomi sempre in divenire, dove tutti possono portare il loro contributo.

ELENCO COMPLETO DEI NOMI :

http://www.bimbonaturale.org/node/263

 

FONTE : http://www.bimbonaturale.org

 

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spaziosacro.it propone :

10 DICEMBRE 2011

MASSAGGIO DEL NEONATO e del BAMBINO

MASSAGGIO AUYRVEDICO-SHANTALA-DEL BAMBINO:

Proponiamo il massaggio nei primi nove mesi di vita del bambino per continuarlo fino a tutta l'infanzia e anche in adolescenza se gradito.L'insegnamento viene dato ai genitori di bambini, ad allievi di naturopatia che vogliono imparare a massaggiare neonati e bambini- Vengono insegnate la teoria e la pratica del massaggio, anche ayurvedico e si dialoga su temi relativi alla prima infanzia. - Un incontro al mese per tre mesi-

https://www.spaziosacro.it/corsi/massaggio_del_bambino/

 

 

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