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Quali sono le piante per curare i polmoni e come usarle: elenco completo, chi e quando puo usarle

Quali sono le piante per curare i polmoni e come usarle: elenco completo, chi e quando può usarle

Quali sono le migliori erbe e piante medicinali che fanno bene ai polmoni? Ecco la lista completa delle piante per curare i polmoni:

Curcuma: il migliore antibiotico e antinfiammatorio naturale per i polmoni. Ha proprietà immunostimolanti, antitumorali ed espettoranti. Consigliato in caso infiammazioni alle vie respiratorie (mal di gola, tosse, bronchite e polmonite) e raffreddore.

Zenzero: broncodilatatore naturale, aiuta a respirare meglio in caso di asma o di piccoli fastidi respiratori. Ha proprietà antibiotiche e antinfiammatorie e contribuisce a ridurre la nausea che accompagna la chemio.
Piantaggine: ha proprietà antinfiammatorie ed espettoranti. Utile in caso d’infiammazioni delle mucose che rivestono bocca, gola e vie respiratorie, in caso tosse, catarro bronchiale, bronchite cronica, allergia, sinusite.
Timo: grazie alle sue proprietà espettoranti, balsamiche, fluidificanti, antisettiche e antibatteriche aumenta la produzione di secreto bronchiale, facilitandone l’espulsione, contrasta tosse, asma e bronchite.

Liquirizia: tra le piante per curare i polmoni è tra le più efficaci. La sua radice ha un’azione espettorante, calmante e sedativa sulla tosse, in particolare contro la tosse grassa. Riduce l’infiammazione a carico dell’apparato respiratorio e allevia dagli spasmi bronchiali, bloccando i radicali liberi che causano l’infiammazione.
Eucalipto: ottimo in caso di infiammazioni dell’apparato respiratorio. Svolge un’azione disinfettante e stimola la respirazione e lenisce le irritazioni del setto nasale e della gola.
Farfara: ha proprietà bechiche, espettoranti, mucolitiche, fluidificanti. Ottima in caso di asma, bronchite e di altri disturbi polmonari come infezioni.
Lobelia: ottima per il trattamento dell’asma, contiene lobelina. Un alcaloide che fluidifica il muco, combattendo la congestione delle vie respiratorie e migliorando la salute dell’ apparato respiratorio.
no per chi ha la pressione alta!

Origano: ottima per rafforzare il sistema immunitario, decongestionante naturale ha effetti positivi diretti sul tratto respiratorio e nasale.

Menta: contiene mentolo, ha un’azione antiossidante, decongestionante, lenitiva e rilassa la muscolatura del tratto respiratorio consentendo di respirare meglio.

Salvia: ottima per i disturbi respiratori più comuni, contro il mal di gola e la tosse. (se non hai disturbi ormonali)

Qual’è il più potente rimedio naturale per i polmoni, in realtà non ne esiste solo uno. Anzi, l’azione combinata e sinergica di più piante per curare i polmoni presenti nell’elenco favorisce il corretto funzionamento.

La piantaggine si trova in commercio come sciroppo, infuso, estratto o tintura madre. Il timo e l’eucalipto possono essere assunti sotto forma di infusi, inalati attraverso suffumigi. Oppure assunti in gocce sotto forma di gemmoderivati o estratti idroalcolici. La radice di curcuma e quella di zenzero vengono spesso usate insieme per preparare una tisana. Per respirare meglio, e hanno largo impiego in cucina come spezie per la preparazione di vari piatti.

Salvia così come il timo, la menta e l’origano tra le piante per curare i polmoni, sono più facilmente reperibili e coltivabili in vaso in appartamento o in giardino. L’olio essenziale di salvia può essere usato per l’inalazione di vapori, per dissipare sinusite e disturbi polmonari. Mentre viene usata sotto forma di infuso o tintura vinosa contro tosse e asma. La menta e l’origano possono essere utilizzati per preparare infusi o tisane sia puri che associata ad altre erbe. Oppure si possono trovare in erboristeria sia sotto forma di tintura madre che vinosa. La lobelia può essere acquistata in granuli o in gocce, esiste anche il tè di lobelia. Ma è difficilissimo da trovare in Italia. La farfara si trova facilmente come infuso ed è ottima per sedare le infiammazioni dell’apparato respiratorio.

Mentre se volete preparare una tisana disintossicante per ripulire i polmoni dalle tossine accumulate occorrono 15g di eucalipto, 15g di timo, 10g di fiori di lavanda, 10g di menta. Un cucchiaio di questa miscela va lasciato infondere in una tazza di acqua bollente per 10 minuti, 2-3 volte al giorno (lontano dai pasti) per almeno 10 giorni.

Quando usare le erbe e piante per curare i polmoni e controindicazioni

Le migliori piante per curare i polmoni naturalmente apportano tanti benefici alla salute e permettono di pulirli in modo naturale dal catrame, dall’inquinamento. Oltre che essere di aiuto per curare la bronchite, la polmonite e altre patologie.

Ma ma come tutti i rimedi naturali, non sono esenti da controindicazioni ed effetti collaterali, infatti alcune di queste piante, se non usate correttamente, possono essere addirittura tossiche.

Ecco perché prima di utilizzare un qualsiasi rimedio naturale è opportuno consultare il proprio medico curante. Specialmente in caso di malattie pregresse, assunzione di farmaci o integratori alimentari, oppure in caso di allergia verso uno o più componenti che lo costituiscono. Le controindicazioni ovviamente variano da pianta a pianta. Ecco perché è fondamentale rispettare sempre le dosi consigliate senza esagerare.

Curcuma e zenzero sono sconsigliati se si utilizzano farmaci per il diabete, antinfiammatori e anticoagulanti, specialmente prima di un’intervento. Lo zenzero può provocare gastriti e ulcere se si superano le dosi giornaliere.

Non esistono particolari controindicazioni per l’assunzione della piantaggine. Si consiglia di evitarne l’uso in caso di allergia accertata verso le piante del genere Plantago. La liquirizia deve essere evitata da chi soffre di ipertensione, insufficienza renale, cirrosi epatica e diabete.

La lobelia, invece è una pianta da utilizzare con cautela e solo sotto consiglio del medico, in quanto i suoi principi attivi sono molto forti. Se assunta a dosi maggiori è altamente tossica e provocare vomito, nausea, diarrea, tachicardia, convulsioni e addirittura il coma. L’uso dell’origano è da evitare in caso di gastrite, ulcera peptica, dermatiti od ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

Anche la mente deve essere evitata da chi soffre di gastrite, ulcere glaucoma e disfunzioni alla tiroide. Può produrre effetti collaterali come: irritazioni delle mucose, nausea, vomito vertigini ed aumento del reflusso gastroesofageo.

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Quali sono le migliori erbe e piante medicinali che fanno bene ai polmoni? Ecco la lista completa delle piante per curare i polmoni:

Curcuma: il migliore antibiotico e antinfiammatorio naturale per i polmoni. Ha proprietà immunostimolanti, antitumorali ed espettoranti. Consigliato in caso infiammazioni alle vie respiratorie (mal di gola, tosse, bronchite e polmonite) e raffreddore.

Zenzero: broncodilatatore naturale, aiuta a respirare meglio in caso di asma o di piccoli fastidi respiratori. Ha proprietà antibiotiche e antinfiammatorie e contribuisce a ridurre la nausea che accompagna la chemio.
Piantaggine: ha proprietà antinfiammatorie ed espettoranti. Utile in caso d’infiammazioni delle mucose che rivestono bocca, gola e vie respiratorie, in caso tosse, catarro bronchiale, bronchite cronica, allergia, sinusite.
Timo: grazie alle sue proprietà espettoranti, balsamiche, fluidificanti, antisettiche e antibatteriche aumenta la produzione di secreto bronchiale, facilitandone l’espulsione, contrasta tosse, asma e bronchite.

Liquirizia: tra le piante per curare i polmoni è tra le più efficaci. La sua radice ha un’azione espettorante, calmante e sedativa sulla tosse, in particolare contro la tosse grassa. Riduce l’infiammazione a carico dell’apparato respiratorio e allevia dagli spasmi bronchiali, bloccando i radicali liberi che causano l’infiammazione.
Eucalipto: ottimo in caso di infiammazioni dell’apparato respiratorio. Svolge un’azione disinfettante e stimola la respirazione e lenisce le irritazioni del setto nasale e della gola.
Farfara: ha proprietà bechiche, espettoranti, mucolitiche, fluidificanti. Ottima in caso di asma, bronchite e di altri disturbi polmonari come infezioni.
Lobelia: ottima per il trattamento dell’asma, contiene lobelina. Un alcaloide che fluidifica il muco, combattendo la congestione delle vie respiratorie e migliorando la salute dell’ apparato respiratorio.
no per chi ha la pressione alta!

Origano: ottima per rafforzare il sistema immunitario, decongestionante naturale ha effetti positivi diretti sul tratto respiratorio e nasale.

Menta: contiene mentolo, ha un’azione antiossidante, decongestionante, lenitiva e rilassa la muscolatura del tratto respiratorio consentendo di respirare meglio.

Salvia: ottima per i disturbi respiratori più comuni, contro il mal di gola e la tosse. (se non hai disturbi ormonali)

Qual’è il più potente rimedio naturale per i polmoni, in realtà non ne esiste solo uno. Anzi, l’azione combinata e sinergica di più piante per curare i polmoni presenti nell’elenco favorisce il corretto funzionamento.

La piantaggine si trova in commercio come sciroppo, infuso, estratto o tintura madre. Il timo e l’eucalipto possono essere assunti sotto forma di infusi, inalati attraverso suffumigi. Oppure assunti in gocce sotto forma di gemmoderivati o estratti idroalcolici. La radice di curcuma e quella di zenzero vengono spesso usate insieme per preparare una tisana. Per respirare meglio, e hanno largo impiego in cucina come spezie per la preparazione di vari piatti.

Salvia così come il timo, la menta e l’origano tra le piante per curare i polmoni, sono più facilmente reperibili e coltivabili in vaso in appartamento o in giardino. L’olio essenziale di salvia può essere usato per l’inalazione di vapori, per dissipare sinusite e disturbi polmonari. Mentre viene usata sotto forma di infuso o tintura vinosa contro tosse e asma. La menta e l’origano possono essere utilizzati per preparare infusi o tisane sia puri che associata ad altre erbe. Oppure si possono trovare in erboristeria sia sotto forma di tintura madre che vinosa. La lobelia può essere acquistata in granuli o in gocce, esiste anche il tè di lobelia. Ma è difficilissimo da trovare in Italia. La farfara si trova facilmente come infuso ed è ottima per sedare le infiammazioni dell’apparato respiratorio.

Mentre se volete preparare una tisana disintossicante per ripulire i polmoni dalle tossine accumulate occorrono 15g di eucalipto, 15g di timo, 10g di fiori di lavanda, 10g di menta. Un cucchiaio di questa miscela va lasciato infondere in una tazza di acqua bollente per 10 minuti, 2-3 volte al giorno (lontano dai pasti) per almeno 10 giorni.

Quando usare le erbe e piante per curare i polmoni e controindicazioni

Le migliori piante per curare i polmoni naturalmente apportano tanti benefici alla salute e permettono di pulirli in modo naturale dal catrame, dall’inquinamento. Oltre che essere di aiuto per curare la bronchite, la polmonite e altre patologie.

Ma ma come tutti i rimedi naturali, non sono esenti da controindicazioni ed effetti collaterali, infatti alcune di queste piante, se non usate correttamente, possono essere addirittura tossiche.

Ecco perché prima di utilizzare un qualsiasi rimedio naturale è opportuno consultare il proprio medico curante. Specialmente in caso di malattie pregresse, assunzione di farmaci o integratori alimentari, oppure in caso di allergia verso uno o più componenti che lo costituiscono. Le controindicazioni ovviamente variano da pianta a pianta. Ecco perché è fondamentale rispettare sempre le dosi consigliate senza esagerare.

Curcuma e zenzero sono sconsigliati se si utilizzano farmaci per il diabete, antinfiammatori e anticoagulanti, specialmente prima di un’intervento. Lo zenzero può provocare gastriti e ulcere se si superano le dosi giornaliere.

Non esistono particolari controindicazioni per l’assunzione della piantaggine. Si consiglia di evitarne l’uso in caso di allergia accertata verso le piante del genere Plantago. La liquirizia deve essere evitata da chi soffre di ipertensione, insufficienza renale, cirrosi epatica e diabete.

La lobelia, invece è una pianta da utilizzare con cautela e solo sotto consiglio del medico, in quanto i suoi principi attivi sono molto forti. Se assunta a dosi maggiori è altamente tossica e provocare vomito, nausea, diarrea, tachicardia, convulsioni e addirittura il coma. L’uso dell’origano è da evitare in caso di gastrite, ulcera peptica, dermatiti od ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

Anche la mente deve essere evitata da chi soffre di gastrite, ulcere glaucoma e disfunzioni alla tiroide. Può produrre effetti collaterali come: irritazioni delle mucose, nausea, vomito vertigini ed aumento del reflusso gastroesofageo.

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