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CARENZA DI MELANINA attenzione d'estate

CARENZA DI MELANINA

La melanina, ma sarebbe più corretto dire “le melanine” (dal greco μέλας = nero), sono un insieme di pigmenti neri, bruni o rossastri. La melanina è sostanzialmente quell’elemento che conferisce alla pelle, ai capelli e anche all’iride degli occhi il loro colore naturale. Ma a cosa serve la melanina? Ed è utile assumerla tramite integratori naturali?

La melanina è un insieme di pigmenti naturali della pelle che vengono prodotti da alcune cellule specializzate chiamate “melanociti”, che conferiscono ad ogni singolo individuo, in base al proprio fototipo, alle caratteristiche individuali e al fenotipo di appartenenza, la colorazione dell’epidermide, dei capelli e delle iridi degli occhi.

Il colore della pelle, quindi, è dovuto soprattutto alla melanina ma, in misura minore, anche dall’emoglobina che, nel momento in cui lega l’ossigeno, dà al sangue un colore rosso vivace e quindi rende la pelle di una colorazione rosata.

Con l’avanzare dell’età, da 40 anni in poi, il corpo smette di produrre i pigmenti (melanina) nei follicoli dei capelli. La carenza di melanina nei capelli porta alla perdita del colore naturale: i capelli si ingialliscono e piano piano diventano bianchi. Se la canizie, ossia la perdita del colore naturale dei capelli, si presenta in modo precoce può essere causata da una predisposizione genetica o dallo stile di vita. Stress, stato d’ansia continuo, dieta non equilibrata, e utilizzo di prodotti aggressivi per i capelli sono dei fattori che possono determinare la precoce carenza di melanina nei capelli.

Sintomi carenza di melanina
I sintomi tipici della carenza di melanina sono la perdita del colore naturale della pelle. Si tratta di una riduzione del pigmento spesso a livello degli arti, in particolare quelli inferiori.

La carenza di melanina nel corpo si presenta come macchie di colorito più chiaro rispetto a quello della cute normale, di forma rotondeggiante o lineare e margini in genere netti.

Cause carenza di melanina
La carenza di melanina si manifesta con le alterazioni della pigmentazione, quali:

Vitiligine. Colpisce generalmente volto, gomiti, ginocchia e genitali. Si presenta con macchie bianche a margini netti e tende ad evolvere sia con l’estensione delle macchie esistenti che con la comparsa di nuove.
Ipo-pigmentazioni (macchie di colore più chiaro) sino ad arrivare all’acromia (assenza di pigmento).
Ipomelanosi guttata idiopatica.

Come assumere la melanina
Per favorire e potenziare il processo di pigmentazione della cute ed evitare la carenza di melanina nel corpo, si possono assumere integratori come GD Pigmadin. Utile come coadiuvante della vitiligine, questo integratore favorisce il processo di ripigmentazione indotto dall’esposizione solare o dalla fototerapia.

Inoltre riduce la fotosensibilità ai raggi UVB e UVA prevenendo la comparsa degli eritemi solari nei fototipi chiari e forme di intolleranza alla luce solare nei soggetti con fotodermatosi.

IMPORTANTE:
Oggi è possibile ricorrere alla microfototerapia che utilizza una apparecchiatura innovativa, in grado di emettere un fascio di luce fredda filtrato, applicato esclusivamente sulle aree da trattare, in grado di riattivare i melanociti e la produzione di melanina all'interno delle lesioni.

Ecco di seguito gli alimenti che contengono il maggior numero di melanina:
Carote.
Radicchio.
Albicocche.
Cicorie.
Lattughe .
Meloni gialli.
Sedano.
Peperoni.
Pomodori
Pesche
Cocomeri
Ciliege
Via libera quindi a smoothie, macedonie e insalate, specie se a base di verdure crude!

NOTIZIE DA ALTRA FONTE
Anche i pigmenti carotenoidi, che si trovano soprattutto negli alimenti di colore giallo-arancio (carote, albicocche, peperoni, pomodori) contribuiscono a determinare il colorito cutaneo. Se la dieta di un individuo è particolarmente ricca di questi alimenti la sua pelle può assumere una colorazione vagamente giallastra (la cosiddetta “carotenosi”).

LEGGI anche: Ittero: cause, sintomi, conseguenze e dieta da seguire

A produrre melanina ci pensano i melanociti, che sono delle cellule presenti nell’epidermide, seconde come numero ai cheratinociti.
Il numero dei melanociti è più o meno lo stesso per tutti, indipendentemente dalla razza, ma più avanza l’età di un individuo più il numero di melanociti attivi in grado di produrre melanina si riduce. Un fenomeno ben visibile a livello dei capelli, il cui incanutimento è legato proprio alla perdita di attività dei melanociti presenti nei follicoli piliferi.

melanociti
La melanogenesi, ovvero il processo di produzione della melanina, si compone di quattro fasi:

produzione dei melanosomi nei melanociti
sintesi della melanina dentro i melanosomi
trasferimento dei melanosomi dai melanociti ai cheratinociti
degradazione dei melanosomi
La sintesi ha inizio a partire dalla tirosina, un amminoacido che il nostro organismo è in grado di produrre partendo dalla fenilalanina.

Esistono due tipi di melanina:

eumelanina, pigmento più scuro ed insolubile
feomelanina, pigmento rosso-giallastro ricco di zolfo
e a seconda del tipo di melanina e delle dimensioni dei melanosomi, si è soliti distinguere fra tre tipi razziali:

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negroide, i melanosomi sono molto grandi e particolarmente ricchi di eumelanina
caucasico, i melanosomi sono più piccoli e contengono eumelanina
celtico, i melanosmi sono acora più piccoli e contentengono feomelanina (pelle molto chiara, popolazioni del Nord Europa)
melanina gradi
Il passaggio successivo consiste nel trasferimento dei melanosomi ai cheratinociti e soltanto quando i melanosomi vengono ceduti ai cheratinociti la cute diventa pigmentata.

Nella quarta fase avviene la degradazione dei melanosomi che si trovano nei cheratinociti.

Melanina, a cosa serve?
La melanina protegge. Sul nucleo dei cheratinociti forma infatti uno schermo protettivo che fa da filtro, assorbendo e respingendo una gran parte delle radiazioni solari. La melanina quindi ha una funzione protettiva contro l’azione nociva dei raggi ultravioletti.

In più, la melanina è in grado di neutralizzare la produzione di radicali liberi in risposta ai raggi ultravioletti e previene così l’invecchiamento cutaneo e alcune malattie degenerative. Anche per quanto riguarda gli occhi, la melanina svolge un ruolo di protezione: la melanina infatti raccoglie un numero ottimale di raggi solari e aumenta l’assorbimento della luce diffusa all’interno dell’occhio.

pelle raggiuv
La quantità e la distribuzione di melanina nella cute varia secondo alcuni elementi legati alla razza, all’età (la pelle dei bambini è meno protetta ed è per questo che in estate bisogna fare particolare attenzione) e alla regione corporea (le zone più esposte sono maggiormente pigmentate), ma incidono anche le abitudini e le condizioni di vita. La latitudine è per esempio uno degli aspetti più influenti: nelle regioni equatoriali la pelle è più scura rispetto alle popolazioni nordiche che, al contrario, possiedono un colorito pallido.

Il perché è presto detto: ai tropici la melanina è tanta perché ha il delicato ruolo di proteggere la pelle dai danni dei raggi solari. Inoltre, la pelle scura sarebbe in grado di prevenire la distruzione dei folati, che potrebbe essere causata proprio dalla forte esposizione ai raggi ultravioletti (ed estremamente importanti durante la gravidanza, dal momento che una loro carenza si accompagna ad alto rischio di alterazioni del tubo neurale o essenziali anche per la fertilità maschile).

Più al Nord, invece, le radiazioni solari sono decisamente più deboli, per cui la pelle si mantiene chiara per assicurare un’adeguata sintesi di vitamina D, necessaria per mantenere le ossa in salute ma un toccasana anche per il cervello e per il cuore.

Melanina quando e come assumere integratori naturali
Vista la funzione della melanina, va da sé che chi ne è particolarmente “sprovvisto” potrebbe aver bisogno in alcune fasi della sua vita di integrarne la produzione. In commercio esistono svariate tipologie di integratori, che in realtà non contengono melanina vitamine e minerali che “stimolano” la produzione di melanina.
In realtà quello che serve maggiormente è buona protezione contro le scottature e le radiazioni nocive.

A questo proposito, molto utile è integrare l’alimentazione con:

uva nera
mirtilli
prugne
alimenti ricchi di carotenoidi
radicchio
albicocche
melone
peperoni
pomodori
cocomero
ciliegie
È possibile poi assumere degli integratori alimentari specifici per la pelle come quelli a base di zinco, selenio, vitamina A, beta-carotene, licopene e vitamina E.

https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/melanina/

LA MANCANZA DI MELANINA PUO' ESSERE DOVUTA A IPOMELANOSI GUTTATA IDIOPATICA:

Definita ipomelanosi guttata idiopatica o leucodermia lenticolare, è un danno progressivo delle cellule melanocitarie che non regredisce. La macchie si uniformano leggermente divenendo meno visibili nell'inverno per poi tornare ad accentuarsi nel periodo estivo. E' più frequente dopo i 40 anni, soprattutto donne.

Quali fattori ne favoriscono la comparsa?
Si ritiene che il traumatismo ripetuto dovuto alla depilazione (soprattutto con ceretta) possa costituire un fattore favorente.

Anche la secchezza cutanea sembra favorirne la comparsa, da cui la raccomandazione ad una corretta idratazione cutanea utilizzando anche prodotti a base di vitamina C e acido glicolico.

Non comporta alcuna limitazione rispetto alla vista sociale in quanto non è contagioso.

Non esiste la possibilità ad oggi di prevenirne la comparsa, ma solo di ridurre il rischio di comparsa di nuove lesioni proteggendo la pelle con filtri solari adeguati ad alto SPF (verso UVA, UVB, infrarosso e visibile) ed evitando prolungate esposizioni o utilizzo di cosmetici profumati prima dell'esposizione.

Esistono trattamenti risolutivi?
Purtroppo questo inestetismo risponde molto scarsamente alle terapie mediche locali e non si può sperare in una rIpigmentazione completa e stabile.

Oggi è possibile ricorrere alla microfototerapia che utilizza una apparecchiatura innovativa, in grado di emettere un fascio di luce fredda filtrato, applicato esclusivamente sulle aree da trattare, in grado di riattivare i melanociti e la produzione di melanina all'interno delle lesioni.

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