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Categoria: "Notizie scottanti"

BIMBI PIU' SANI SE ALLATTATI AL SENO : IN PARTICOLARE PER I PROBLEMI DI PRESSIONE

Per un neonato, l'allattamento al seno materno per almeno sei mesi sarebbe un vero e proprio scudo contro i futuri problemi di pressione. Lo sostiene uno studio pubblicato sugli Archives of Disease in Childhood.

La ricerca, condotta in Estonia e Danimarca, ha coinvolto 2000 bambini di eta' tra i 9 e i 15 anni.
Ne e' emerso che piu' il periodo di allattamento al seno si protrae, maggiori sono i benefici per la salute andando avanti con gli anni. In particolare, lo studio ha messo in evidenza come la pressione si mantenga piu' bassa anche in eta' adulta, nonostante i differenti stili di vita e regimi dietetici tenuti dai vari soggetti.
Dopo aver diviso i bambini in gruppi omogenei, per eta', peso e altezza, i ricercatori hanno verificato che, indipendentemente dai fattori che possono influenzare la pressione, i bimbi che erano stati nutriti con il latte materno facevano registrare dei valori di pressione massima (sistolica) inferiore rispetto a quelli non allattati al seno.
Si e' inoltre notato come questi benefici siano direttamente e proporzionalmente collegati alla durata dell'allattamento materno.
Gli effetti positivi del latte materno contro i rischi dell'ipertensione, sarebbero addirittura equiparabili, in eta' adulta, ad una dieta povera di sodio o ad costante attivita' fisica.
L'importanza della ricerca e' quindi quella di aver reso noto un effetto dell'allattamento al seno fino ad ora sconosciuto in termini di salute pubblica.

FONTE : Jugo.it

IL DECALOGO PER ALLATTARE AL SENO

Latte umano e' alimento specie specifico, con una composizione disegnata dalla natura per meglio rispondere alle esigenze biologiche e psicologiche del bambino.
All'allattamento materno sono universalmente riconosciuti una lunga serie di vantaggi sia per il bambino, sia per la madre, sia in termini piu' allargati per l'intera societa'.
Il percorso nascita seguito dalle donne ha portato negli ultimi decenni ad un calo vistoso dell'allattamento esclusivo al seno, spesso non dovuto a problemi fisici di puerpera e/o neonato ma imputabile a limiti organizzativi legati sia alla gestione della coppia madre/bimbo all'interno delle strutture ospedaliere, che alle esigenze lavorative nel puerperio.
Le controindicazioni assolute all'allattamento materno sono veramente poche: infezioni virali in atto nella madre (in particolare HIV ed Herpes bilaterale del capezzolo), alcolismo e tabagismo spinti, tossicodipendenza, tumore della mammella, assunzione di farmaci con assoluta controindicazione, malattie metaboliche rare del neonato.
Visto la bassa incidenza di tali patologie, appare chiaro che la maggior parte delle donne puo' allattare il proprio figlio al seno.
L'Organizzazione Mondiale della Sanita' (Oms), fin dagli anni ottanta, ha iniziato una campagna per la promozione dell'allattamento esclusivo al seno considerato un intervento semplice, economico e di sicura efficacia per la salute di madre e bambino.
Ecco le dieci regole d'oro per sostenere l'allattamento al seno.

1 DEFINIRE UNA LINEA DI CONDOTTA SCRITTA per l'allattamento al seno e farla conoscere a tutto il personale sanitario. E' necessario che tutto il personale sanitario che interagisce con mamma e neonato abbia un atteggiamento uniforme e scientificamente validato nei confronti dell'allattamento al seno. Questo per evitare messaggi contrastanti che mandino in confusione la donna.

2 FORNIRE A TUTTO IL PERSONALE SANITARIO LE COMPETENZE necessarie per l'attuazione completa di questa linea di condotta. Requisito fondamentale per le professioni sanitarie e' quello di acquisire conoscenze specifiche sull'allattamento seno, basate su evidenze scientifiche (percorso Educazione Continua in Medicina).

3 INFORMARE TUTTE LE DONNE IN GRAVIDANZA sui vantaggi e sulle tecniche di allattamento al seno. L'educazione prenatale delle donne dovrebbe coprire essenzialmente due aree: l'informazione sui benefici dell'allattamento al seno per motivare le future madri, prospettando anche le difficolta' incontrate con maggior frequenza e le possibili soluzioni, cosi' da preparare la gravida ad una scelta informata. A tale proposito particolarmente utile risulta essere il confronto, (discussione in piccoli gruppi con il coinvolgimento della famiglia - marito/partner e/o la futura nonna materna) su falsi miti e tabu' relativi all'allattamento al seno. L'istruzione pratica sulle tecniche dell'allattamento al seno per rafforzare le competenze e la sicurezza materna che deriva dal fare qualcosa di veramente speciale per il proprio bambino (empowerment).

4 AIUTARE LE MADRI AD INIZIARE L'ALLATTAMENTO AL SENO entro mezzora dal parto. Il contatto precoce fra madre e figlio, subito dopo la nascita, ha un effetto positivo sull'allattamento al seno: riduce la pratica di somministrare le supplementazioni e riduce il pianto del bambino. Il contatto pelle-a-pelle supervisionato dal personale addetto alle cure immediate alla nascita va proposto non appena possibile dopo il parto ed idealmente protratto durante le prime due ore, creando le condizioni climatiche favorenti la suzione del bambino al seno, che non sempre si realizza spontaneamente nella prima ora di vita. L'intervento degli operatori sanitari deve comunque attenersi a criteri di sicurezza.

5 MOSTRARE ALLE MADRI COME ALLATTARE e mantenere la produzione di latte anche in caso di separazione dal neonato.

6 NON SOMMINISTRARE ALIMENTI O LIQUIDI DIVERSI DAL LATTE MATERNO, salvo su precisa prescrizione medica. Esistono situazioni mediche (ad esempio un calo ponderale neonatale eccessivo, maggiore al 10% o mal tollerato) in cui e' indicato ricorrere alle supplementazioni (integrazioni alimentari), ma queste non vanno estese alla totalita' dei bambini sani, a termine, di peso appropriato, per non correre il rischio di interferire con il successo dell'allattamento al seno. La supplementazione di soluzione glucosata nei primi due giorni di vita non e' necessaria per evitare l'ipoglicemia.
Le supplementazioni interferiscono concretamente con il processo naturale dell'allattamento, in quanto annullano il meccanismo di feed-back (interazione) tra madre e bambino, su cui si basa l'adeguata calibrazione dell'offerta materna. Inoltre possono minare la fiducia della donna nelle proprie competenze di nutrice e di madre.

7 SISTEMARE IL NEONATO NELLA STESSA STANZA DELLA MADRE in modo che stiano insieme 24 ore su 24 durante la permanenza in ospedale. Per rooming-in si intende la permanenza di madre e bambino nella stessa stanza per il periodo di tempo piu' lungo possibile nell'arco delle 24 ore, ovvero sia di giorno che di notte, ad eccezione del tempo strettamente necessario alle procedure assistenziali.
E' quindi indispensabile che la madre venga sostenuta e guidata dal personale ostetrico/pediatrico nella presa in carico del bambino, specie nei casi in cui le condizioni personali e/o cliniche materne e del bambino, non le permettano una precoce gestione autonoma del figlio. Il rooming-in viene suggerito come modello organizzativo valido a promuovere l'allattamento al seno in quanto sono favorite le poppate al seno a vera domanda, riducendo il bisogno di supplementazioni di liquidi diversi dal latte materno, potendo inoltre rappresentare un'utile periodo di precoce conoscenza fra madre e neonato, di addestramento della madre nella gestione del bambino, e nell'affrontare e superare le difficolta' connesse (rifiuto di succhiare, pianto, poppate frequenti, ecc?).
Un'altra caratteristica positiva del rooming-in e' quella di poter contare sulla capacita' materna di rilevare precocemente nel neonato le manifestazioni proprie dei comuni disturbi dell'adattamento neonatale ed i segni di allarme di eventuali patologie. Mamma e bambino nel periodo intercorrente fra nascita e dimissione dall'ospedale vanno quindi separati il meno possibile.

8 INCORAGGIARE L'ALLATTAMENTO tutte le volte che il bambino necessita di essere nutrito. L'allattamento a domanda del bambino, ammesso che sia attaccato correttamente al seno materno, (per evitare una poppata inefficiente e l'insorgenza di ragadi mammarie) anticipa e stimola la galattopoiesi (produzione del latte), aiuta a prevenire l'ingorgo mammario, diminuisce l'incidenza e l'entita' dell'ittero neonatale, riduce il calo ponderale, anticipa il successivo recupero di peso ed aumenta la durata complessiva dell'allattamento al seno.
E' tuttavia necessario uno speciale sostegno alla madre nei primi giorni dopo il parto per consentirle di rispondere alle poppate a domanda del bambino, che possono essere transitoriamente anche molto frequenti.

9 NON USARE TETTARELLE ARTIFICIALI O SUCCHIOTTI durante il periodo dell'allattamento. L'uso del -ciuccio- puo' essere comodo per ridurre l'ansia materna dei primi giorni di vita.
Tuttavia secondo la teoria detta della -nipple confusion- (confusione del capezzolo), i ciucci e le tettarelle dei biberon possono interferire con l'allattamento naturale riducendo il tempo speso dal bambino al seno, peggiorando la tecnica di suzione con un conseguente aumento di ragadi ed ingorgo mammario.

10 FAVORIRE LA CREAZIONE DI GRUPPI DI SOSTEGNO all'allattamento al seno in modo che le madri vi si possano rivolgere dopo la dimissione dall'ospedale.
E' noto che nelle prime settimane dopo il parto la percentuale di allattamento al seno esclusivo si riduce per effetto delle difficolta' incontrate dalla madre, in particolare per la percezione di un'insufficiente produzione di latte.
I primi quaranta giorni dopo la nascita sono i piu' delicati in quanto il processo di lattazione e' soggetto alla fase della calibrazione durante il quale la produzione di latte si stabilizza.
Indipendentemente dall'efficacia dei loro interventi, gli operatori sanitari (anche territoriali) possono incontrare difficolta' a sostenere adeguatamente nel tempo la donna che allatta, per cui e' ipotizzabile in caso di bisogno il ricorso alle risorse (ove presenti) disponibili sul territorio.
Fra queste vanno ricordati i gruppi di sostegno mamma a mamma ed i consulenti della -Leche League- (www.lalecheleague.org)
Questi gruppi potrebbero riuscire meglio ad instaurare quel rapporto continuativo uno-ad-uno che e' la base per aumentare la fiducia nella madre che allatta e per consentirle quindi di superare le difficolta'.
Tali programmi di sostegno assieme alla sensibilizzazione ed all'informazione attraverso i mass-media contribuiscono a rafforzare nella societa' la cultura dell'allattamento al seno.
Per informazioni 0372 405 225

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API: ESTINZIONE SILENZIOSA

Le api vengono decimate dalla chimica e dai cambiamenti climatici. Un danno inestimabile per gli ecosistemi e per l'economia

Le api sono nei guai.
Scompaiono dai campi ad un ritmo vertiginoso, gli apicoltori ne trovano sempre di piu' morte sotto gli alveari, la produzione e' in grave calo in tutto il mondo.
Si tratta di un fenomeno complesso, come tutti quelli che riguardano gli ecosistemi, ma in questo caso non e' difficile risalire al responsabile principale della moria: il binomio insetticidi ed effetto serra.
A lanciare l'allarme questa volta e' il World Watch Institute diffondendo dati che non lasciano margini al dubbio.
Un terzo degli alveari di ape domestica e' gia' scomparso e la stessa sorte riguarda quelle selvatiche che soccombono nella competizione con altre specie.
Al danno naturale, si aggiunge quello economico perche' ? spiegano i ricercatori del World Watch ? il valore dell'impollinazione delle piante e' stimabile intorno ai 10 miliardi di euro l'anno nel mondo.
La decimazione delle api comincia alla fine degli anni sessanta, quando comincio' l'uso intensivo di fitofarmaci in agricoltura.
Molti si sono rivelati letali per questi piccoli e preziosi insetti.
Alcuni sono stati vietati nel corso degli anni, ma spesso sono stati rimpiazzati da altri non meno letali.
E' il caso del imidacloprid e del fipronil due molecole introdotte dalla Bayer nel '99, di cui e' stata comprovata la tossicita'.
Alcuni Paesi ne hanno vietata le vendita, altri, come l'Italia, si sono limitati a stabilire alcune limitazioni.
Per quanto riguarda il nostro Paese, l'annus horribilis e' stato il 2003.
-Le condizioni climatiche estremamente secche sono state cosi' avverse che il calo produttivo generale e' stato di un minimo del 25%, fino ad un massimo del 75% nelle aree piu' colpite- spiega Enzo Marinelli, ricercatore dell'Istituto sperimentale per la zoologia agraria.
Secondo i dati forniti dai produttori, nel 2003 sette api su dieci non hanno concluso il loro ciclo vitale.
-Il 2004 e' andato sicuramente meglio, ma gia' quest'anno la stagione non e' cominciata bene, questa volta a causa di un inverno troppo rigido e lungo, insomma il contrario del 2003-, spiega ancora il ricercatore.
-Ai problemi causati dall'imprevedibilita' del clima, vanno aggiunti i danni certi della chimica ? conclude Marinelli -. Senza un impiego piu' ragionevole delle sostanze chimiche in agricoltura, non possiamo sperare in una inversione di tendenza di questa grave crisi-.


Tratto da www.greenplanet.net

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Scoperte russe sul DNA spiegano Eventi Umani "Paranormali"

Riassunto da Baerbel e Tradotto da Rita Toppi
http://www.stazioneceleste.it/

Il DNA -di scarto-

Gli insegnanti di discipline esoteriche e spirituali sanno da tempo che il nostro corpo e' programmabile attraverso il linguaggio, le parole e i pensieri. Il DNA umano e' una Internet biologica, per molti aspetti superiore alla Rete artificiale. La piu' recente ricerca scientifica russa spiega direttamente o indirettamente fenomeni come la chiaroveggenza, l'intuizione, le guarigioni spontanee, le guarigioni a distanza, le auto guarigioni, le tecniche di affermazione, insolite auree di luce attorno alle persone (maestri spirituali), l'influenza della mente sul clima e molto altro. In aggiunta, e' stato provato che il DNA puo' essere influenzato e riprogrammato attraverso le parole e le frequenze, SENZA tagliare o sostituire i singoli geni. Solo il 10% del nostro DNA viene usato per costruire le proteine. E' questa sezione del DNA di cui si interessa la ricerca occidentale e che viene esaminata e analizzata. L'altro 90% viene considerato -DNA di scarto-. I ricercatori russi, tuttavia, convinti della profonda saggezza della natura, hanno riunito in un convegno linguisti e genetisti, per esplorare quel 90% di -DNA di scarto-. Le scoperte e le conclusioni sono semplicemente rivoluzionari!

Il DNA e il linguaggio umano

Secondo le loro scoperte, il nostro DNA e' non solo reponsabile per la costruzione del nostro corpo ma serve anche come deposito di dati e comunicazioni. I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente quella percentuale -non usata- del 90%, segue le stesse regole di tutti i linguaggi umani.
A questo scopo, essi hanno comparato le regole della sintassi (il modo in cui le parole sono messe insieme per formare frasi e discorsi), della semantica (lo studio del significato delle forme linguistiche) e le regole basilari della grammatica. Hanno scoperto che le coppie basiche (Adenina, Guanina, Citosina, Timina, n.d.t.) del nostro DNA seguono una specifica grammatica e delle regole, proprio come i nostri linguaggi. Dunque il linguaggio umano non sarebbe un fenomeno indipendente, ma strettamente connesso con il nostro DNA.
Un biofisico russo e il biologo molecolare Pjotr Garjajev, insieme ai loro colleghi, hanno esplorato anche il comportamento vibrazionale del DNA. In breve, nell'ultima riga della loro relazione si legge: -Le funzioni vitali dei cromosomi sono come un computer olografico che usa radiazioni endogene di DNA.- Questo significa che essi gestiscono, per esempio, la modulazione di certi schemi di frequenza (suoni) attraverso un -raggio laser-, il quale influenza la frequenza del DNA e dunque la stessa informazione genetica.
Dal momento che la struttura di base delle coppie del DNA e del linguaggio (come spiegato prima) sono simili, non e' necessario decodificare il DNA. Si possono semplicemente usare parole e frasi del linguaggio umano! Questo, fra l'altro, e' stato scientificamente provato! La sostanza vivente del DNA (nel tessuto vivo, non in vitro) reagira' sempre ai raggi laser modulati sul linguaggio e anche alle onde radio, se verra' usata la frequenza appropriata. Questo spiega finalmente e scientificamente perche' la tecnica delle affermazioni, l'ipnosi e tecniche simili possono avere cosi' forti effetti sugli umani e sui loro corpi. E' totalmente normale e naturale per il DNA reagire al linguaggio.
Mentre i ricercatori occidentali tagliano singoli geni dalla catena del DNA e li reinseriscono da qualche altra parte, i Russi hanno creato un dispositivo che influenza il metabolismo cellulare attraverso modulate frequenze radio e luminose, riparando in tal modo i difetti genetici. Essi inoltre hanno catturato schemi di informazione di un particolare DNA e lo hanno trasmesso in un altro DNA, riprogrammando cosi' le cellule per un altro genoma. Cosi' essi hanno trasformato, per esempio, embrioni di rana in embrioni di salamandra, semplicemente trasmettendo lo schema informativo del DNA. L'intera informazione e' stata trasmessa senza alcuno degli effetti collaterali o disarmonie incontrate quando si taglia e si rimpiazza un singolo gene dal DNA. Questo rappresenta una rivoluzione incredibile e trasformatrice: semplicemente applicando delle vibrazioni (frequenze sonore) e il linguaggio, anziche' l'arcaica procedura del tagliare!
Questo esperimento mette in risalto l'immenso potere delle onde genetiche, che ovviamente hanno una maggiore influenza sulla formazione dell'organismo, rispetto ai processi biochimici della sequenza alcalina. Gli insegnanti di scienze esoteriche e spirituali sapevano da tempo che il nostro corpo e' programmabile attraverso il linguaggio, le parole e i pensieri. Questo ora e' stato scientificamente provato e dimostrato. Naturalmente, la frequenza deve essere quella giusta. Ed e' per questo che non tutti hanno lo stesso successo o possono farlo sempre con la stessa forza. L'individuo deve lavorare sul suo processo di sviluppo interiore per stabilire una comunicazione consapevole con il proprio DNA. I ricercatori russi stanno lavorando su un metodo che non dipende da questi fattori ma che funziona SEMPRE, a patto che si usi la corretta frequenza. Ma quanto maggiori sono lo sviluppo e la consapevolezza di un individuo, tanto minore e' la necessita' di utilizzare un apparecchio: si possono ottenere risultati da soli. La scienza finalmente smettera' di ridere su queste idee e confermera' e spieghera' i risultati. E c'e' dell'altro.

I -buchi di verme- e l'iper-comunicazione.

Gli scienziati Russi hanno anche scoperto che il nostro DNA puo' causare delle onde di disturbo nel vuoto, generando dei -buchi di verme- (wormholes) magnetizzati. I -buchi di verme- sono l'equivalente microscopico dei cosiddetti -ponti di Einstein-Rosen- in prossimta' dei buchi neri (residui di esplosioni stellari). Si tratta di tunnel di connessione tra aree dell'universo totalmente differenti, attraverso i quali una informazione puo' essere trasmessa (o ricevuta) al di la' dello spazio e del tempo. Il DNA attira questi -bits- di informazione e li trasmette alla nostra coscienza.
(L'iper-comunicazione puo' cosi' essere definita come un collegamento a una fonte di informazione, senza le limitazioni dello spazio-tempo. La fonte di informazione puo' infatti essere di natura -fisica- e trovarsi all'altro capo del pianeta, ma puo' anche essere di natura totalmente estranea allo spazio-tempo, per esempio:una coscienza di gruppo .n.d.t.)
Questo processo di iper-comunicazione ( telepatia, channeling) e' piu' forte in una situazione di rilassamento. Lo stress, l'ansia o un intelletto iperattivo impediscono l'iper-comunicazione oppure la distorcono rendendola inutilizzabile. In natura, la iper-comuncazione e' stata usata con successo per milioni di anni. Il flusso organizzato della vita negli insetti lo prova in modo inoppunabile. L'uomo moderno ne ha esperienza solo a livello dell'intuizione. Ma anche noi umani possiamo ripristinare l'utilizzazione completa dell'iper-comunicazione.
Un esempio ci viene offerto dalle api. Quando l'ape regina e' lontana dalla colonia, le api operaie continuano a lavorare con fervore. Ma se la regina viene uccisa, tutto il lavoro si ferma. Le operaie non saprebbero piu' cosa fare. E' come se l'ape regina -trasmettesse- il piano di lavoro alle api operaie attraverso il loro -gruppo di coscienza-, non importa quanto lei sia lontana dall'alveare, purche' sia viva. Negli uomni, l'iper-comunicazione si realizza quando si ha inaspettatamente accesso a informazioni che sono al di la' delle normali conoscenze. Essa viene esperita come ispiraziono o intuizione (anche durante la trance del channeling).
Il compositore italiano Giuseppe Tartini, per esempio, sogno' il diavolo che stava suonando il violino accanto al suo letto. Il mattino dopo Tartini riusci' a riprodurre esattamente il brano a memoria. Lo chiamo' Devil's Trill Sonata.
Un infermiere quarantaduenne sogno' di essere in una situazione in cui la sua coscienza veniva trasformata in una specie di CD ROM. In quel momento, cominciarono ad essergli trasmesse conoscenze verificabili su ogni immaginabile campo del sapere e lui fu in grado dircordare tutto al mattino. Era come se avesse ricevuto un diluvio di informazioni, gli sembrava che un' intera enciclopedia fosse stata riversata nella sua coscienza. La maggior parte di quelle informazioni erano totalmente al di la' della sua conoscenza di base e riferi' di dettagli tecnici di cui egli non conosceva assolutamente niente. Quando si manifesta un fenomeno di iper-comunicazione, stiamo osservando nel DNA, e nell'uomo, dei fenomeni soprannaturali.

Il DNA Fantasma

Gli scienziati Russi hanno irradiato campioni di DNA con raggi di luce laser. Sullo schermo, si e' subito formata la tipica immagine di onda. Ma quando hanno tolto il campione di DNA, l'onda non e' scomparsa, e' rimasta sullo schermo. Molti esperimenti controllati hanno dimostrato che le onde continuano a emanare dai campioni rimossi, il cui campo di energia apparentemente rimane. Questo viene ora chiamato l'effetto -DNA fantasma-. Si suppone che l'energia continua a fluire da una zona al di la' dello spazio e del tempo, attraverso i -buchi di verme- attivati, anche dopo che il campione di DNA e' stato rimosso.
Gli effetti collaterali rilevati spesso durante fenomeni di iper-comunicazione tra gli umani sono degli inesplicabili campi elettromagnetici attorno alle persone coinvolte. Apparecchi elettronici come i CD ROM e simili, possono essere disturbati e smettere di funzionare per ore. Quando poi il campo elettromagnetico si dissolve, gli apparecchi riprendono a funzionare.Molti guaritori e sensitivi hanno imparato questo effetto dal loro lavoro: i momenti di maggiore atmosfera ed energia sono i peggiori per gli apparecchi di registrazione, smettono di funzionare all'istante. Spesso la mattina dopo tornano a funzionare regolarmente. D'altra parte, questo dovrebbe essere rassicurante per molti: non c'e' niente di tecnico che non va con gli apparecchi, semplicemente essi sono sensibili ai fenomeni di iper-comunicazione.

Collegarsi alla coscienza di gruppo

Nel loro libro Vernetzte Intelligenz, Grazyna Gosar and Franz Bludorf spiegano queste connessioni con precisione e chiarezza. Gli autori presumono che ai primordi gli umani fossero molto strettamente connessi alla coscienza di gruppo e percio' agivano anche come un gruppo. Ma in seguito, per sviluppare ed esperire l'individualita', noi umani abbiamo dovuto dimenticare quasi completamente l'iper-comunicazione. Ora che siamo abbastanza stabili nella consapevolezza della nostra individualita' noi possiamo creare un nuovo modello di consapevolezza di gruppo, nel quale ciascuno ha accesso a tutta l'informazione attraverso il DNA, senza pero' essere forzato o controllato riguardo a cosa fare con questa informazione. Ora noi sappiamo che nello stesso modo in cui usiamo Internet, il nostro DNA puo' immettere i propri dati nella Rete, puo' reperire informazioni in essa e puo' stabilire una comunicazione con gli altri partecipanti alla Rete. Fenomeni come guarigioni a distanza, telepatia o riuscire a sentire a distanza lo stato di un'altra persona ora possono essere spiegati. Molti animali, in assenza dei loro padroni, sanno immediatamente quando loro pensano di tornare a casa. Cio' puo' essere interpetato e spiegato attraverso i concetti di coscienza di gruppo e di iper-comunicazione. Ma la coscienza collettiva non puo' essere usata senza una distinta individualita', altrimenti torneremmo al primitivo istinto di branco che ci renderebbe facilmente manipolabili. La iper-comunicazione nel nuovo millennio significa qualcosa di abbastanza differente.
I ricercatori pensano che se gli umani con piena individualita' riguadagnassero la consapevolezza di gruppo, essi avrebbero la carta vincente per creare, modificare e modellare le cose sulla Terra! E l'umanita' si sta effettivamente muovendo come un gruppo di coscienza del nuovo tipo. Il cinquanta per cento dei bambini diventeranno un problema appena andranno a scuola, perche' il sistema attuale vorrebbe omologare tutti quanti ad un modello unico e adeguare ad esso le differenze individuali. Ma l'individualta' dei bambini di oggi e' talmente forte che essi rifiuteranno di adeguarsi al modello e mostreranno le loro idiosincrasie in molti modi diversi. Nello stesso tempo, sono nati moltissimi bambini chiaroveggenti. Qualcosa in questi bambini sta spingendo avanti il gruppo di coscienza del nuovo tipo, e non potra' piu' essere soppresso.

Influenzare il clima

Normalmente, e' difficile che un singolo individuo riesca ad influenzare il clima.
Ma un intero gruppo di coscienza puo' farlo (in alcune tribu' indigene questa possiblita' e' ben nota). Il clima e' fortemente influenzato dalle frequenze di risonanza terrestri (la frequenza Schumann). Ma queste stesse frequenze sono produtte anche dal nostro cervello e quando molte persone sincronizzano i loro pensieri o quando degli individui (maestri spirituali per esempio) focalizzano i loro pensieri come un fascio di luce laser, allora non c'e' affatto da sorprendersi se essi riescono a influenzare il clima. Una civilta' che sviluppasse gruppi di coscienza non avrebbe mai problemi ambientali o scarsita' di energia: perche' se e' possibile usare poteri mentali come una civilta' unificata, si avrebbe il controllo dell'energia del proprio pianeta come una conseguenza naturale.
Quando un grande numero di persone diventa unificato con un altissimo grado di concentrazione, meditando per la pace, per esempio, anche il potenziale di violenza si dissolve. Apparentemente, il DNA e' anche un superconduttore organico che puo' lavorare alla temperatura normale del corpo, diversamente dai superconduttori artificiali, che richiedono temperature estremamente basse per funzionare. Per giunta, tutti i superconduttori sono capaci di immagazzinare luce e percio' informazione. Questo spiega meglio come il DNA puo' immagazzinare informazione.

I buchi-di-verme: sfere luminose piene di...vuoto

C'e' un altro fenomeno collegato con il DNA e i -buchi di verme-. Normalmente, questi microscopici cuniculi sono altamente instabili e resistono solo per una piccolissima frazione di secondo. Ma, in certe condizioni di stabilita', essi possono organizzarsi, formando una zona di vuoto, entro la quale, per esempio, la gravita' puo' essere trasformata in elettricita'. Questi spazi vuoti sono sfere autoradianti di gas ionizzati che contengono una considerevole quantita' di energia. Ci sono regioni in Russia dove queste sfere radianti appaiono molto spesso. I Russi hanno iniziato imponenti programmi di ricerca, giungendo finalmente ad alcune delle scoperte sopra menzionate. Molte persone hanno visto gli spazi vuoti come sfere luminose nel cielo. Essi le guardarono attentamente con meraviglia e si chiesero cosa potessero essere. Io ho pensato una volta: -Ciao lassu'. Se per caso sei un UFO, vola a triangolo-. E immediatamente le sfere luminose si mossero a triangolo. Oppure esse attraversano il cielo come dei dischi di ghiaccio,: accelerano da zero a velocita' incredibili, mentre scivolano silenziosamente attraverso il cielo. Ci si rimane sbalorditi e io, come molti altri, ho pensato che fossero UFO. Quelli amichevoli, apparentemente, visto che avevano volato a triangolo solo per farmi piacere.
Ora, i russi hanno scoperto, nelle regioni in cui gli spazi vuoti appaiono spesso, che talvolta queste sfere di luce volano dal terreno fino al cielo, e che sono anche guidate dal pensiero. Da allora e' stato trovato che gli spazi vuoti emettono onde a bassa frequenza, che sono prodotte anche dal nostro cervello, ed e' per questa similarita' di onde che essi sono in grado di reagire ai nostri pensieri. Correre tutti eccitati verso una di queste sfere mentre si trova al livello del terreno potrebbe non essere una grande idea, perche' esse contengono immense energie, che possono provocare delle mutazioni nei nostri geni.
Anche molti insegnanti di discipline spirituali producono delle visibili bolle o colonne di luce durante la meditazione profonda o mentre lavorano con l'energia, che provocano sensazioni decisamente gradevoli e non provocano ancun male. Evidentemente cio' dipende da un qualche motivo di ordine interno, dalla qualita' e dall'origine dello spazio vuoto. Ci sono alcuni insegnanti spirituali, come il giovane Ananda, per esempio, con i quali all'inizo non si vede niente, ma quando si prova a scattare una foto mentre loro siedono, parlano o meditano in iper-comunicazione, si ottiene solo l'immagine di una nuvola bianca su una sedia. Simili effetti di luce appaiono anche sulle fotografie in alcuni progetti di guarigione della terra. Questi fenomeni hanno a che fare con le forze di gravita' e di antigravita' che sono stabili forme di buchi di verme e strumenti di iper-comunicazione con energie che provengono da oltre lo spazio e il tempo. Le prime generazioni che ebbero esperienza di iper-comunicazione e di spazi vuoti, erano convinte che un angelo fosse loro apparso: e noi non possiamo essere troppo sicuri della qualita' delle consapevolezze a cui abbiamo accesso quando usiamo la iper-comunicazione.
Ora abbiamo prove scientifiche della loro esistenza, la gente ha avuto molte di queste esperienze, e NON TUTTI soffrono di allucinazioni. Noi abbiamo semplicemente fatto un altro passo da gigante nella comprensione della realta'. La scienza ufficiale conosce anche le anomalie della gravita' sul Pianeta, che contribuiscono alla formazione degli spazi vuoti.

L'articolo nella sua versione integrale puo' essere letto - in inglese -
sul sito web:
http://www.fosar-bludorf.com/index_eng.htm

Tutte le informazioni sono tratte dal libro: -Vernetzte Intelligenz- von Grazyna Fosar und Franz Bludorf, ISBN 3930243237,
condensate e commentate da Baerbel.
Questo libro e' sfortunatamente disponibile solo in tedesco.
Puoi contattare gli autori a questo indirizzo:
Kontext - Forum for Border Science

http://www.fosar-bludorf.com

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Un lama reincarnato che stupisce la Russia

La testa, rasata, suda. Le mani, morbide, sono calde. Il cervello trasmette impulsi elettrici. Le unghie crescono. Il corpo perde e riacquista peso. La pelle, tesa, e' elastica. Gomiti e ginocchia si muovono. Naso ed orecchi sono dove ognuno li ha. Gli occhi, intatti, stanno chiusi: qualcuno, raramente, nota le palpebre sollevarsi. Il cuore sembra pronto a riprendere il battito.

Vene e arterie sono piene di sangue, di gelatinosa consistenza. Il lama Khambo Itighelov e' tornato. Prima di morire, nel 1927, lo aveva promesso. Ora i buddisti russi lo venerano come «il dio rinato». Sette volte all'anno, nelle feste solenni, la sua cella nel monastero di Ivolghinskij, affacciato sul lago Baikal, si apre ai fedeli. A migliaia lasciano i villaggi dell'estremo Oriente e della Mongolia per accorrere a Ulan-Ude, in Buriazia.

Non c'e' posto per tutti. Attorno alla cassa di cedro protetta da una campana di cristallo, dove il corpo disteso 78 anni fa e' riemerso seduto nella posizione del loto, possono sfilare 15 mila persone al giorno. Per quest'anno gli accessi, aumentati a 130 mila, sono esauriti.

Medici e scienziati di tutto il mondo non sanno spiegare il fenomeno. Nei laboratori si esaminano campioni di tessuti, capelli, cartilagini. Le radiografie confermano solo il mistero: gli organi di quella che fu la guida spirituale dei buddisti russi sono perfettamente conservati. Dove si ferma la ragione, accorre la fede. I monaci del -dazan- sono sicuri. Il lama Khambo, dopo aver raggiunto lo stato della -perfetta vuotezza-, e' vivo. In lui si e' reincarnato il primo capo della chiesa buddista, Pandito Khambo, lama Zajaev. Era nato nel 1702. Mori' a 75 anni, promettendo agli allievi di tornare dopo altrettanti. Alla data stabilita, 1852, venne alla luce Khambo Itighelov. Visse altri tre quarti di secolo, confermando a sua volta il ritorno dopo un tempo corrispondente. Alla scadenza, tre anni fa, ha rispettato l'appuntamento. Da allora la vita, identificata con la «trasmigrazione dell'anima », riprende a scuotere il suo corpo: mummificato pur senza aver subi'to alcun trattamento.

Aveva lasciato il mondo in modo sorprendente. Nel 1917, mentre l'impero degli zar Romanov crollava sotto i colpi dei bolscevichi di Lenin, aveva rinunciato a governare la chiesa buddista. Per dieci anni Khambo Itighelov si era ritirato in un monastero. Sedeva immobile, solo nella cella: «Devo perfezionare - spiegava - il mio spirito». Il 15 giugno del 1927 convoco' i suoi discepoli. Chiese che recitassero per lui la preghiera dei defunti: «Auguri di bene per chi se ne va». Gli allievi erano incerti.

«Perche' maestro - chiesero - dobbiamo recitare questi versi per lei che e' sano e forte?». Il lama sorrideva. Li prego' di tornare a guardare il suo corpo dopo 30 anni. Volle che venisse scritto che dopo 75 anni il suo spirito sarebbe stato nuovamente tra loro. Poi, dopo aver pronunciato da se' l'orazione funebre, smise semplicemente di respirare. Lo stupore, dominato dalla paura, ha impedito che venisse cremato. Fu messo nella terra, avvolto in un lenzuolo e cosparso di sale.

«Nel 1957 - racconta oggi la direttrice dell'istituto religioso a lui dedicato, Yanzhima Dabaevna - il lama Itighelov e' stato esumato. Era intatto, non si e' potuto bruciare come prescrive la legge buddista. Nel 2002 la conferma del miracolo. Pesava 37 chili, oggi oscilla sui 42». Nessuno ha diffuso la notizia della mummia reincarnata. Si temeva che attorno al Maestro fiorisse un'ingiustificata idolatria. Poi, misteriosamente, decine e quindi centinaia di fedeli hanno iniziato a battere al portone del convento. «Chiedevano di Khambo - spiega la sua discendente - abbiamo dovuto prendere atto della verita'».

Il fenomeno e' stato contenuto fino a gennaio. Il centro di medicina legale del ministero della salute, assieme all'universita' di Mosca, esitavano a pronunciarsi. Quindi il verdetto choc: «Gli esami di laboratorio - scrive il professor Viktor Zvjagin - non hanno rilevato nei tessuti organici del corpo qualcosa che li distingue da quelli di una persona vivente». Dieci giorni fa, su richiesta dei monaci, gli esami sono stati sospesi. Il «lama rinato» smette di essere un fenomeno scientifico e si consegna all'insondabilita' della credenza. I buddisti dell'estremo Oriente russo, ma anche quelli sparsi lungo il confine cinese, giovedi' hanno festeggiato, pregato e ringraziato. Al monastero son stati fissati i giorni in cui, entro un anno, si potra' onorare il Maestro: 24 aprile, 23 maggio, 10 luglio, 27 settembre, 24 ottobre, 26 novembre, 29 gennaio 2006.

«I dubbi sono fugati - dice l'attuale capo dei buddisti, Khambo lama Ajuscejev - gli esperimenti non servono piu'. Il lama Itighelov e' come noi, solo in un stato di assenza. La reincarnazione e' compiuta». I monaci della Buriazia ricordano cosi' l'origine dell'enigma. La «mummia vivente», appena onorata anche dall'attore Richard Gere, avrebbe raggiunto il livello di astrazione dal corpo descritto nel 1400 dal famoso lama Bogdo Zonkhavy. «E' uno stato paranormale straordinario. Si ottiene attraverso lo svuotamento: un percorso spirituale ignoto, che consente di abbandonare e riacquisire il proprio corpo ». A provarlo, un vecchio verbale della locale guarnigione della polizia russa.

«Il lama - si legge - nel pomeriggio correva a cavallo sulla superficie del lago Beloje, come fosse sul selciato». Altri raccontano che fosse in grado di spostarsi fulmineamente: si riduceva ad un punto, riapparendo in un istante ad un chilometro di distanza. Yanzhima Dabaevna ha scoperto che i magici poteri si sono rivelati al ritorno del Maestro dopo vent'anni di studi alchimistici in Tibet. Il monastero, oggi cinese, e' stato distrutto. Khambo Itighelov rimane l'ultimo custode del proprio segreto.

Un lama reincarnato che stupisce la Russia
a cura di Serenella Speziale.
Autore: Giampaolo Visetti

Fonte: La domenica di Repubblica

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Sindrome da Sensibilita' chimica multipla

Dilagano negli Usa ma crescono anche in Italia (sono gia' 150, anche se ufficialmente non riconosciuti) i casi di sindrome da «Sensibilita' chimica multipla»: in pratica, una grave allergia a un'infinita' di sostanze chimiche presenti nell'ambiente «moderno». E le mutue non pagano le cure

Ha 46 anni, si chiama Donatella, e' terapista della riabilitazione.
Fino a poco tempo fa aveva una vita normale, in una citta' dove la qualita' della vita e' piuttosto alta nonostante l'inquinamento prodotto dal polo petrolchimico.
Eppure da qualche anno tutto e' drasticamente cambiato: Donatella non puo' aprire le finestre, non puo' sopportare il contatto con l'acqua dell'acquedotto (per via del cloro), ne' toccare la carta; alla sua tavola solo poca pasta biologica scondita e carne di coniglio, tacchino e pollo. Non puo' usare i dentifrici in commercio, ne' creme per la pelle, anche se la secchezza della cute in inverno le provoca dolorose lacerazioni; i mobili nuovi devono essere fatti solo di vetro e di metallo e puo' utilizzare solo materassi in cotone naturale; un vero problema trovare indumenti «sopportabili», ed anche detersivi per la casa e per la biancheria.
La sua esistenza e' la negazione quotidiana di tutto quello che ognuno di noi puo' normalmente toccare, mangiare, bere, annusare, sfiorare, respirare: a pensarci anche per pochi istanti, un vero inferno.
Che per Donatella dura dal marzo del 1992, quando si e' risvegliata dall'anestesia per un intervento chirurgico.

Impossibile lavorare
«A poco a poco mi e' diventato impossibile lavorare perche' la percezione terribilmente intensa di qualsiasi odore mi impediva di stare a contatto con persone profumate, o che solo facevano uso di lacche per capelli. Ogni sostanza chimica inalata mi procurava orticaria, ogni contatto con fibre non naturali mi scatenava una reazione allergica, ogni cosa che mangiavo mi procurava vomito e diarrea», dice Donatella, che per anni non ha trovato uno specialista in grado di riconoscere la patologia.
Da poco tempo e' arrivata la diagnosi: si tratta della «Sensibilita' chimica multipla», una malattia invalidante e progressiva, e solo nel 2002 a Donatella e' stata finalmente riconosciuta l'invalidita' civile al 75%.
«Sono gia' fortunata a non soffrire di sensibilita' elettromagnetica, cosi' almeno posso lavorare al computer, telefonare e guardare la televisione».
E col computer ha rintracciato altre persone nelle stesse condizioni: 5 nella sua citta' (Ferrara), 150 in Italia, molte di piu' in Canada e Stati uniti; attraverso il web e l'Associazione «Amica», di cui e' vicepresidente nazionale, l'instancabile Donatella ricerca le novita' in campo diagnostico e terapeutico, tiene in contatto i pazienti e si attiva per ottenere il riconoscimento medico-legale di questa malattia che, va detto, e' stata scoperta negli Usa negli anni '50 ma e' stata sempre discreditata dall'industria chimica che la vede come una minaccia per i propri ingenti profitti economici.

Che cosa c'entra l'industria chimica?
La produzione globale delle sostanze chimiche e' passata da 1 milione di tonnellate all'anno del 1930 ai 400 milioni di tonnellate attuali. Non basta: nell'Unione europea sono state registrate circa 100 mila sostanze sintetiche diverse, di cui solo 10 mila sono commercializzate in volumi maggiori di 10 tonnellate, ed altre 20 mila sono immesse sul mercato in quantita' comprese tra 1 e 10 tonnellate.
Questo significa che la maggior parte dei prodotti chimici di sintesi viene impiegata in piccole quantita', ma a quanto pare diventa un cocktail micidiale per un numero sempre crescente di persone, che manifestano irritazioni cutanee, congestioni, lacrimazione degli occhi, vertigini, dolori articolari e problemi respiratori.
In breve, le sostanze chimiche danneggiano il fegato e il sistema immunitario e sopprimono la mediazione cellulare che controlla il modo in cui il corpo si protegge dagli agenti estranei; i sintomi si verificano in risposta all'esposizione a molti composti chimicamente indipendenti e presenti nell'ambiente in dosi anche di molto inferiori a quelle riconosciute responsabili di effetti nocivi nella popolazione generale.
Un male non conosciuto e mutevole. La sensibilita' chimica multipla e' quindi un male non conosciuto e mutevole, che spesso si scopre solo dopo anni di sofferenze; e' una sorta di intossicazione progressiva del corpo ai componenti chimici di sintesi: una contemporaneita' di piu' allergie, che si intensificano con l'andar del tempo e con la conseguente maggiore esposizione dell'organismo ai fattori inquinanti.

Secondo l'americana Accademia nazionale delle scienze, 37 milioni di cittadini statunitensi sono affetti da sensibilita' chimica multipla (Multiple Chemical Sensibility), e il meeting strategico dell'Organizzazione mondiale della sanita' (che si e' svolto a Ginevra nel settembre 2000) sul rapporto tra qualita' dell'aria e salute ha stabilito che «fino a un miliardo di persone, prevalentemente donne e bambini, sono esposte regolarmente a livelli d'inquinamento dell'aria al chiuso che sono superiori anche di 100 volte ai valori indicati nelle direttive dell'Oms».
E l'allarme e' partito proprio dagli Stati uniti, dove da diversi anni si stanno diffondendo le associazioni di cittadini impegnate per il riconoscimento dei diritti delle persone chimicamente sensibili e per i malati ambientali.
Si deve ricordare l'instancabile impegno di Irene Wilkenfeld, una divulgatrice scientifica che, dopo aver subito un'esposizione a chlordane (un insetticida a vasto spettro, tossico anche per l'uomo) ha fatto della sua vita un impegno costante per mettere fine alla presenza dei pesticidi all'interno delle scuole e per far cessare (riuscendoci!) le spedizioni per posta di pubblicita' commerciale contenente campioni profumati.Il male non ha risparmiato Irene Wilkenfeld, che si e' spenta poche settimane fa, ma che ha lasciato sia un'importante raccolta bibliografica di lavori scientifici su questa nuova malattia, sia un importante insieme di testimonianze di pazienti che, grazie alla sua denuncia civile, oggi sono riconosciuti legalmente e ricevono adeguata assistenza negli Stati uniti.

La legislazione europea
Che cosa accade in Europa? Il Parlamento europeo ha in esame la nuova legislazione sulla chimica, che dovrebbe tutelare l'ambiente e la popolazione, evitando malattie e decessi conseguenti all'esposizione a composti chimici tossici.
La Commissione europea ha stimato che questa proposta legislativa costera' all'industria chimica circa 200 milioni di euro all'anno (per una durata di 11 anni): nonostante questo importo rappresenti solo lo 0,04% del loro fatturato annuale, le industrie temono ripercussioni negative sul business, e quindi hanno richiesto un'ulteriore valutazione d'impatto.
Ma questa sembra solo una inutile perdita di tempo, dato che sono gia' molte le ricerche che evidenziano che l'innovazione verso sostanze chimiche e beni di consumo piu' sicuri comporta enormi vantaggi sia in termini di salute pubblica sia nei confronti dello sviluppo industriale.
Le elezioni di giugno per il rinnovo del parlamento europeo saranno un'ottima occasione per ottenere un chiaro pronunciamento dei candidati: sul sito www.chemicalreaction.org si trova il testo della proposta di legge ed una richiesta di intervento, in merito alla sicurezza della chimica, che si puo' indirizzare ai parlamentari.
In Italia chi si ammala di sensibilita' chimica multipla si trova a vivere come un «disabile invisibile», perche' la sua malattia e' sconosciuta e le sue continue reazioni a sostanze, che dai piu' sono ritenute innocue, sono vissute come socialmente inaccettabili.
Mancano norme di tutela adeguate e definite da linee-guida di tipo socio-sanitario.Sono solo due i centri che si occupano di Mcs nel nostro paese: l'ospedale civile di Brescia e il Policlinico Gemelli di Roma.
I sintomi che questa sindrome comporta potrebbero essere curati con farmaci prescrivibili dal medico di base (se il paziente li sopporta, dato che in molti casi l'unico rimedio e' la terapia omeopatica) ma alcuni esami specifici possono essere fatti soltanto all'estero.
E allora il malato deve fare il prelievo di sangue, inviarlo a proprie spese a Monaco di Baviera, pagare di tasca propria le costosissime analisi, e mettersi pazientemente in attesa dell'esito.
Il malato di Mcs vive una disabilita' quattro volte piu' grave di qualsiasi altra perche' non ha alcuna assistenza medica specifica (in Italia la malattia non e' riconosciuta e non esistono centri adeguati per la diagnosi e la cura), perche' deve abbandonare il lavoro (per la presenza di prodotti chimici, di detersivi e deodoranti ambientali, per il fumo passivo), perche' la sopravvivenza diventa difficile anche all'interno della propria abitazione ed infine a causa dell'isolamento sociale (diventa infatti impossibile accostarsi ad una persona che e' stata dal parrucchiere, che indossa panni lavati con un comunissimo detersivo, che ha fumato anche solo un'ora prima...).
E' difficile dire quanti siano attualmente in Italia i malati di Mcs, ma e' facile prevedere che il loro numero sia destinato ad aumentare: per questo l'associazione «Amica» propone una petizione per il riconoscimento giuridico-sanitario della sensibilita' chimica multipla (www.infoamica.org).
I nostri auguri per una vita migliore a Donatella e agli altri malati si firmano li'.

Il manifesto, 29 aprile 2004

Articolo tratto da
http://www.greenplanet.net/

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