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LAVORI NEL SOCIALE APRILE 2013

LAVORI NEL SOCIALE FEBBRAIO 2013

KARMA, SAMSKARA E REINCARNAZIONE

KARMA, SAMSKARA E REINCARNAZIONE

 

Il Karma, questa semplice parola in sanscrito è purtroppo spesso utilizzata a sproposito dandole addirittura significati che non ha. Per fare un attimo di chiarezza sul questa parola che esprime semplicemente un concetto legato ad una delle leggi della natura più stupefacenti, vorrei ora analizzare il suo significato letterale. Karma = azione.

 

La sua conseguenza, che pochi conoscono ha un altro nome, Samskara che possiamo tradurre come reazione, o accumulo di conseguenze.

 

Faccio questa precisazione in quanto mi sembra doveroso chiamare le cose per quello che sono, altrimenti rischiamo di fare confusione. Pertanto possiamo sintetizzare dicendo che: Karma e Samskara sono le leggi inevitabili di causa e effetto per mezzo delle quali tutti gli esseri viventi raccolgono i frutti delle loro azioni e dei loro pensieri. Esse sono al di sopra di tutta la vita, e hanno inizio se c’è movimento nello Spirito.

 

L’uomo con il Karma crea Samskara finchè respira, perché nessuno è al di là del movimento nemmeno per un secondo.

 

Sulla dinamica Karma/Samskara volevo precisare ancora un paio di cose. Noi occidentali utilizziamo il termine Karma come sostituto del peccato, le abbiamo dato una accezione negativa, viviamo questa semplice legge come una punizione per le nostre azioni.

 

Gli stessi orientali, soprattutto in India, fanno più o meno la stessa cosa, giustificano la loro condizione di vita, come effetto inevitabile di tale legge. Di conseguenza subiscono passivamente le condizioni in cui si trovano senza fare niente per cambiarle. Potete capire come i due atteggiamenti siano poco costruttivi, anzi li definirei devastanti per la creazione consapevole delle nostre condizioni future.

 

In tutti e due i casi stiamo dichiarando all’universo (Dio) di essere peccatori e di conseguenza di meritare quanto ci accade.

 

Gli indiani ancor peggio dichiarano di non poter far niente per modificare la loro condizione.

 

La dinamica Karma/Samskara ha semplicemente lo scopo di farci comprendere che la nostra condizione presente non è altro che la causa (naturale) di ciò che abbiamo fatto nel nostro passato, con azioni e pensieri, e che attraverso la stessa dinamica il nostro futuro sarà esattamente determinato da ciò che facciamo nel nostro presente.

 

Il bello di tutto questo si sposa perfettamente con l’imparare a vivere il momento presente con consapevolezza, solo in questo modo avremo la possibilità di essere i creatori consapevoli della nostra esistenza.

 

Tale influenza andrà, così come ha fatto in passato, a determinare le nostre incarnazioni, passate presenti e future.

 

Il tempo lineare così come noi lo concepiamo in questa dimensione è anch’esso una illusione della mente. Nell’universo o meglio nelle dimensioni superiori legate alla Sintonia dello Spirito, che è quella superiore all’anima, tutto esiste contemporaneamente, pertanto ricordiamoci che modificando il nostro presente andiamo a riscrivere anche il passato oltre che al futuro.

 

Tutti i cambiamenti che apportiamo al nostro modo di essere andranno ad interagire direttamente con le esperienze delle varie individualizzazioni (anime) dello spirito che stanno sperimentando altre esperienze.

 

In realtà la reincarnazione è un termine vecchio e sorpassato legato al vecchio paradigma spirituale.

 

Oggi alla luce dei cambiamenti della nostra coscienza, possiamo affermare di essere degli esseri multi dimensionali, multi temporali, delle individualizzazioni della coscienza cosmica che stanno facendo esperienza per permettere al principio universale

di conoscere sé stesso attraverso una serie infinita di esperienze.

 

La reincarnazione ha una sua valenza logica nel gioco della vita, in quanto non vi sarebbe Amore e Giustizia Divina in un contesto che non prevede la possibilità di vivere un’ampia gamma di esperienze.

 

Non vi sarebbe nessuna logica spirituale se la vita fosse relegata solamente ad una possibilità di esperienza nella materia,

al termine dalla quale saremo giudicati ed inviati in paradiso, all’inferno nel limbo o qualsiasi altro posto insensato.

 

Ricordiamoci che siamo generati della stessa sostanza del Padre (DIO), pertanto come tali siamo un frammento di Dio che sta sperimentando sé stesso attraverso l’esperienza della separazione (dualità) unico modo per comprendere ed avere piana coscienza dell’unità quale unica vera realtà.

 

Ma come potete ben comprendere posso dichiarare vera una cosa solamente se ho un parametro non reale con cui confrontarla.

 

La reincarnazione è strettamente legata alla legge Karma/Samskara, oltre ad essere logica per il semplice motivo che come già accennato non vi sarebbero Amore e Giustizia Divini, in quanto un bambino che nasce e muore nel giro di pochi mesi, o lo stesso che nasce in una tribù dell’Africa piuttosto di uno che nasce in un paese occidentale non avrebbero le stesse opportunità di vita per poter equamente raggiungere “l’illuminazione” e quindi il divino, al termine della propria vita.

 

Se spostiamo la visuale a livello di spirito in quel caso siamo realmente tutti uguali con pari opportunità di sperimentare diverse situazioni di vita nella materia.

 

In questo caso saremo realmente tutti uguali non solo metaforicamente ma anche praticamente.

Le leggi dello spirito sono le più logiche e pratiche dell’universo. Solo le leggi dell’uomo limitato peccano di equità e giustizia

 

Il Buddismo insegna anche che le azioni (karma) possono essere positive e negative; le buone azioni (karma positivo) danno origine a effetti felici e positivi, e le azioni negative (karma negativo) danno origine a effetti infelici e negativi.

 

Se da una parte non si possono evitare i risultati delle azioni passate, il Buddismo insegna che non dobbiamo semplicemente rassegnarci agli effetti del karma e dà importanza alla responsabilità personale e alla speranza.

Gli esseri umani sono artefici di ciò che sono e sperimentano, e in ogni momento mettono le basi di ciò che saranno e sperimenteranno nel futuro. Questo è il karma.

Quindi cambiare il karma significa cambiare in ogni momento, a partire dal modo di pensare, parlare e compiere azioni. Il modo migliore per trasformare positivamente gli effetti del nostro karma passato negativo, godere degli effetti del karma positivo passato e creare un karma positivo per il futuro, è permeare le nostre azioni con un rinnovato stato vitale che nasce da una vita in accordo con la Legge mistica.

www.misteri2012.net/t2490-la-legge-karmica

E' Natale ! Forgiveness : un'occasione per perdonare !

Come e perché il perdono cambia la vita

Il perdono è l’essenza della libertà. E vi libererà dal vostro passato, e vi libererà soprattutto per il vostro futuro. Consente di liberare spazio al vostro interno e di creare la vita e l’amore che volete veramente.

La maggior parte di noi pensa che il perdono è nei confronti di qualcuno o dipende dall’altra persona. Quante volte avete pensato: “Adesso gli verranno i sensi di colpa per come mi hanno fatto del male, e poi verrà da me, costernato, e poi forse io perdonerò!”

Naturalmente, questo è quello che tutti pensiamo prima di conoscere meglio il concetto di perdono, perché ascoltiamo solo il nostro ego ferito. Ma bisogna capire che la dura realtà è diversa: tutto inizia e finisce con noi. Ha poco a che fare con l’altra persona. Quello che abbiamo dentro di noi, che tiene imprigionata la nostra realtà è il rancore: ci tiene in ostaggio, ci teniamo in ostaggio da soli. Solo noi possiamo liberare il prigioniero, ma noi stessi siamo il prigioniero.

Quando scegliamo di perdonare decidiamo che è più importante essere felici che avere ragione ad ogni costo. Quando scegliamo di perdonare allora decidiamo di essere pronti a lasciare andare tutto per renderci di nuovo liberi.

So che questa affermazione è provocatoria. Si potrebbe pensare: “Ma aspetta un momento, io ero molto, molto offeso!“ E avete ragione, probabilmente sono stati molto crudeli con voi. Perdonare non significa negare ciò che vi è stato fatto. Al contrario: il perdono è concedersi di sentire il male fino in fondo, provare dolore e rabbia per quello che è successo, e nonostante tutti questi sentimenti negativi,scegliete di essere di nuovo felici, di stare bene perdonando.

Il perdono è una decisione. Bene! Perché è il concetto di perdono come decisione autonoma, che si deve abbracciare per evolvere,  perché rancori irrisolti condizionano la nostra vita, il risentimento detta legge nella nostra esistenza solo se noi gli diamo questo potere.
Quando ci aggrappiamo al risentimento non possiamo sfuggirne – possiamo sfuggire le persone che ne sono all’origine, ma purtroppo i sentimenti che questo rancore porta con sé, faranno il loro ritorno nelle nostre nuove relazioni. E’ un processo esasperante!

Spesso pensiamo che la risposta sia al di fuori di noi – ad esempio trovando la persona “giusta” non si sentirebbe il dolore che abbiamo provato in altre relazioni. Ma la verità è che quello che abbiamo dentro di irrisolto, torna a galla (rancore compreso): questa è la cattiva notizia.

La buona notizia è che il perdono è un modo per lasciare andare via tutto. Il perdono ha il potere di trasformare tutti i rapporti: si può perdonare chiunque, e qualunque cosa sia stata deliberatamente inferta al nostro animo.

Ma come in tutte le cose dobbiamo cominciare a piccoli passi ed essere aperti a una trasformazione. Se funziona – se effettivamente lasciar andare i vostri sentimenti più duri vi libera allora tutto il vostro mondo può cambiare. Allora perché non dare un bel colpo di spugna?!

Ecco una mini-guida su cosa fare:

Fase 1: essere disposti a perdonare. Disponibilità significa che vi siete aperti alla possibilità di perdonare. Siete aperti ad essa. È una possibilità. Ciò non significa che tutto ad un tratto, si cancella il passato. Significa solo che consapevolmente create nella vostra mente (e soprattutto nel cuore), uno spazio per la possibilità di una nuova realtà, la realtà in cui non vi è più spazio per il rancore, una realtà in cui si è perdonato.

Fase 2: portare i vostri risentimenti/rancori in superficie. Chiedetevi: “Perché sono arrabbiato?” Individuate chiaramente le sensazioni che avete in mano. Se volete fate una lista, e chiedetevi se vi siete sentiti come offesi o avete sentito di essere stati delle vittime. Basta avere chiaro il sentimento che vi anima.

Fase 3: distinguere l’Anima dall’Ego. Questo passaggio è fondamentale per capire che siamo tutti fondamentalmente buoni, che spesso facciamo degli errori e che spesso non intenzionalmente siamo capaci di ferire gli altri.
Abbiamo un vero sé, che è la nostra bontà intrinseca (Anima), e un sé ferito, che opera mosso dalla paura (Ego). E’ il vostro sé ferito, non è il vostro vero sé, che fa male ad altre persone. Questo è vero per tutti. Quando ci facciamo guidare dal nostro sé ferito (per paura e dolore), ci facciamo del male e lo facciamo anche ad altre persone. E tutti nella vita involontariamente abbiamo fatto male ad altre persone! Molti di noi hanno lo hanno fatto anche alle persone che amavano (e amano) veramente! Questo non accade perché siamo cattivi. Questo non accade perché siamo personeviziate, o senza scrupoli o senza morale!

Succede perché stiamo male! E lo stesso vale per chi vi ha ferito. Chi fa male agli altri, fa del male anche a se stesso. Questo rende l’offesa o il ferire una cosa giusta? Certo che no! Ma è quello che accade nella maggior parte dei casi, quindi è meglio riconoscere e conoscere questo aspetto della realtà, piuttosto che rimanere catturati nell’illusione che certe persone sono l’incarnazione del male. Guardare gli altri come “cattivi” invita a giustificare azioni di rabbia e risentimento; al contrario la visualizzazione degli altri come persone ferite che chiedono aiuto invita alla compassione ed al perdono.

Fase 4: individuare la vostra parte di responsabilità. E’ tempo di guardare la vostra parte di colpa e di prendere un po’ di responsabilità personale. Chiedetevi: “Come ho causato dolore a questa persona o in quale situazione di sofferenza l’ho portata? Come ho fatto una cosa simile che è stato fatta anche a me in passato?”Questo può essere difficile da fare, ma è molto importante.
Essere onesti sulla propria parte di responsabilità nella situazione creatasi è essenziale. La vostra “colpa” potrebbe essere che avete fatto qualcosa di simile a ciò che è stato fatto a voi in passato da altre persone (questo è spesso il caso, in particolare nelle nostre relazioni adulte). Oppure potrebbe essere che avete trattenuto la rabbia e l’odio contro una certa persona per un periodo troppo lungo fino ad esplodere in un risentimento, in un rancore ingiustificato, se comparato alla situazione.
Siate il più onesti possibile. Rileggete la vostra lista, guardate le cose specifiche che avete elencato, e chiedetevi “Ho fatto una cosa simile?” Potreste essere sorpresi delle risposte che troverete.

Fase 5: Arrendersi. Ora che avete fatto tutto il “lavoro sporco” è arrivato il momento di lasciare che i vostri sentimenti cambino nel tempo e soprattutto di lasciare andaretutti quelli negativi. Tutti i passaggi di cui sopra vi guideranno verso un cambiamento reale.

Non posso dire quanto tempo ci vorrà, ma vi posso dire che, se si decide consapevolemente di perdonare, questo accadrà. Si perdonerà. E quando lo farete tutto il resto cambierà! E sarete finalmente liberi!

http://www.promiseland.it/2012/11/15/forgiveness-ovvero-perdonare/

 

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SE VOLETE INVIARE UN BELLISSIMO TESTO PER CHIEDERE IL PERDONO AD UNA PERSONA UTILIZZATE QUESTO MODULO ONLINE :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/il_potere_del_perdono/index.php

 

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L'ARTE DEL PERDONARE

e' la chiave del benessere interiore.

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Il perdono e' un atto che si compie per-dono!

o meglio e' un atto LIBERATORIO

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Passiamo spesso dalla paura alla tolleranza, dal giudizio al perdono. Ma questo non basta, SAREBBE APPROPRIATO fare un altro passo ancora più importante. La tolleranza implica una stima di "diversità di valore". Si è tolleranti verso quelli che consideriamo inferiori. 
Il perdono implica l'ipotesi di un errore. Si perdona a chi crediamo abbia sbagliato, peccato.

Perdono è sinonimo di "colpa". Ogni cosa che succede deve per noi essere colpa di qualcuno. O sono sempre colpevoli gli altri o lo siamo noi. Ci è estremamente difficile osservare ciò che è e riconoscere in questo ciò che abbiamo creato con i nostri preconcetti e pregiudizi.
Ora sappiamo che nessuno ha mai sbagliato, nessuno è "meno" di noi. Tutto è una questione di "punto di osservazione" e della credenza che esista il tempo.

Ciononostante tutto succede "ora" e ciò che vediamo intorno a noi è solo un RIFLESSO di ciò che siamo, cioè un'infinità di LIVELLI di coscienza.


Vediamo negli altri ciò che siamo nei nostri piani meno sviluppati o più ampi; vediamo, e così possiamo "ricordare", la nostra limitatezza e la nostra grandezza.


Liberare gli altri dai nostri giudizi e dalle nostre valutazioni significa quindi liberare noi stessi e gli altri da di ciò che siamo stati ieri e dare a noi e agli altri la FIDUCIA E L'AMORE incondizionato del quale avevamo bisogno per cominciare a crescere

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LA GUARIGIONE HAWAIANA

HO-OPONOPONO

il processo di riconciliazione

Vi cambia la vita

Indicata per tutti, proprio per tutti, ma utilissima per i terapeuti, reikisti, cristalloterapeuti, psicologi etc....medici....

Ho-oponopono significa "correggere un errore" o "fare la cosa corretta" nella lingua originale hawaiana.

Benché fino ad ora non molto conosciuto in Italia, l' Ho-oponopono fa parte dei metodi di guarigione dell'antica filosofia Huna.

Nel sistema Huna La tecnica di guarigione HAWAIANA Ho'oponopono è multipersonale, richiede la partecipazione di tutti al processo di riconciliazione, di soluzione di problemi.

La metodologia HAWAIANA DELL' HO-OPONOOPONO in sintesi consiste nell'operare nella propria vita e nel gestire le proprie relazioni in accordo coi seguenti punti:

1. L'universo fisico è una realizzazione dei miei pensieri.

2. Se i miei pensieri sono negativi, essi creano una realtà fisica negativa.

3. Se i miei pensieri sono appropriati, essi creano una realtà fisica di perfetto Amore.

4. Io sono al 100% responsabile nel creare il mio universo fisico come è.

5. Io sono al 100% responsabile di correggere i pensieri negativi che creano una realtà indesiderata. Tutto esiste qui dentro me come pensiero nella mia mente.

Invocazione Ho-oponopono:

"Divino Creatore, padre, madre, figlio, tutti in uno...

Se io, la mia famiglia, i miei parenti o antenati abbiamo offeso la tua famiglia, i tuoi parenti o antenati in pensieri, parole, fatti o azioni dall'inizio della nostra creazione fino ad ora, io chiedo il tuo perdono...

Lascia che questo perdono ripulisca, purifichi, liberi, tutte le memorie, i blocchi, le energie e le vibrazioni negative e tramuti queste energie indesiderate in pura luce...E così è."

...

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AIUTACI A SALVARE QUESTI GATTINI

Grazie mille dell'attenzione che vorrete dare a questa cosa
SAra Zaccarelli
sara.zaccarelli@email.it