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Il Blog delle Azioni Umanitarie
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Nov 26th
Finalmente il Racconto del Fiume Rubato diventa un documentario:
Il Viaggio del Fiume Rubato.
Guarda subito il link:
Ott 27th
Basta un piccolo gesto per cambiare il mondo, ma c'è chi ha fatto molto di più ed ha deciso di dedicare la propria vita agli altri, spesso rinunciando non soltanto al lusso, ma anche a tutto ciò che noi consideriamo una normale comodità.
Ci sono storie che ci ricordano che ognuno di noi è in grado di rendere il mondo un luogo più accogliente, rispettando gli altri, l'ambiente e gli animali ed aiutando chi si trova in condizioni di disagio e di difficoltà. Ecco dieci esempi di storie eroiche e di generosità incondizionata che ci aiutano a sperare in un mondo migliore e che magari ci spingeranno ad agire in prima persona.
1) Jose Mujica, il presidente che dona ai poveri
Jose Mujica è il presidente dell'Uruguay, diventato famoso per aver donato ai poveri il 90% del suo stipendio statale e per aver permesso ai senzatetto di dormire nella dimora presidenziale. E' il presidente più povero del mondo e quello che tutti noi vorremmo avere. Per vivere ha scelto una casetta di campagna molto modesta, dove coltiva l'orto e conduce una vita semplice. Per anni ha combattuto a lungo per l'uguaglianza e la parità. La sua scelta di vita attuale ne è la naturale conseguenza. Il suo esempio è un appello alla sobrietà.
Leggi anche: Jose Mujica, il presidente dell'Uruguay che dona ai poveri il 90% del suo stipendio
2) Dobri Dobrev, il barbone che ha donato 40 mila euro in beneficenza
Dobri Dobrev è un senzatetto che vive in Bulgaria, a Sofia. Dopo aver raccolto 40 mila euro chiedendo ogni giorno l'elemosina, ha deciso di donare l'intera somma in beneficenza. Per vivere si è accontentato della piccola pensione statale da 80 euro e non ha conservato nemmeno un centesimo di quanto raccolto. Il denaro viene destinato a progetti di sostentamento, ad esempio per il pagamento delle bollette di acqua e energia elettrica negli orfanotrofi.
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3) Joe the Barber: il barbiere che taglia i capelli ai senzatetto in cambio di abbracci
Anthony Cymerys è meglio conosciuto come Joe the Barber. Per beneficenza si occupa da 25 anni di tagliare i capelli ai senzatetto, chiedendo in cambio dei semplici abbracci. Gli abbracci sono gratuiti e permettono alle persone, anche sconosciute, di riavvicinarsi le une alle altre. Ogni mercoledì lo si può incontrare sulle panchine di Bushnell Park, sempre intento a fare del bene e a lavorare gratis per i senzatetto in attesa di un taglio di capelli. Basta un abbraccio e il mondo diventa migliore.
Leggi anche: Joe the Barber: il barbiere che taglia i capelli ai senzatetto in cambio di abbracci (Video)
4) Il poliziotto che regala stivali caldi al senzatetto scalzo
In poco tempo è diventato un vero e proprio eroe del web. E' stato soprannominato "The shoe cop", il poliziotto delle scarpe. Si tratta di Lawrence Deprimo, un giovane ufficiale di polizia di New York, protagonista di uno scatto fotografico che ha fatto il giro della rete. Il poliziotto è stato immortalato mentre regalava un paio di stivali a un senzatetto scalzo. Il senzatetto era visibilmente sofferente e il poliziotto ha deciso di fermarsi ad acquistare un paio di scarpe e delle calze termiche per aiutarlo ad affrontare le gelide notti di New York.
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5) La fruttivendola più generosa del mondo
Chen Shu-chu è una fruttivendola di Taiwan che ha deciso di donare il ricavato della propria attività ai più bisognosi. "Il denaro compie il suo scopo solo quando viene usato per chi ne ha bisogno", ha spiegato la donna, che è proprietaria di un banchetto di frutta al mercato di Taitung. Negli anni è riuscita a donare oltre 322 mila dollari a varie associazioni e enti di beneficenza per il sostengo di bambini in difficoltà e orfanotrofi, e per la costruzione di scuole e biblioteche. La fruttivendola vive senza pretese e senza lussi. Ha risparmiato spendendo i soldi guadagnati soltanto per lo stretto necessario ed ora prosegue a lavorare alzandosi ogni giorno alle 3 del mattino, per poter continuare ad aiutare i più poveri.
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6) L'uomo che ha salvato più di 500 alberi
Bennie O'Brien è un uomo di Seattle che grazie al proprio spiccato pollice verde ha salvato almeno 500 alberi che rischiavano di essere rasi al suolo, in quanto esemplari indesiderati. Tramite il web è riuscito ad entrare in contatto con coloro che avevano la necessità di sbarazzarsi di un albero, perché diventato troppo grande o per fare spazio a una nuova costruzione. L'uomo dunque accorreva sul posto con un vecchio pick-up e si occupava di trasportarli con cautela per trapiantarli nella sua proprietà.
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7) Sean Le Vegan, l'uomo che vivrà 35 giorni in un canile
Trascorrere 35 giorni in canile per immedesimarsi nella vita dei cani abbandonati. Ecco il progetto di Sean Le Vegan, un volontario e animalista di Manchester, che dal 5 ottobre trascorrerà oltre un mese in canile per sensibilizzare al tema del randagismo e diffondere una maggiore consapevolezza sulle condizioni di vita dei cani nei canili. Potrà concedersi soltanto un'ora di libertà al giorno. Trascorrerà in canile anche la notte e avrà a disposizione soltanto una razione quotidiana di acqua e cibo e una coperta per ripararsi dal freddo.
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8) La donna che ha restituito la sabbia della spiaggia rosa di Budelli
Aveva rubato della sabbia dalla spiaggia rosa di Budelli, in Sardegna, ma si è pentita del suo gesto e ha restituito il sacchetto che aveva riempito, accompagnandolo con una lettera. La donna aveva raccolto la sabbia a Budelli 20 anni prima. Con il trascorrere del tempo si è pentita del suo gesto e ha cercato di porre rimedio. La spiaggia è stata purtroppo minacciata dal turismo eccessivo e da comportamenti che ne hanno compromesso la bellezza. Ora il sacchetto di sabbia e la lettera sono custoditi nel museo della Maddalena e sono il simbolo dell'educazione ambientale da impartire ai ragazzi delle scuole che lo visitano.
Leggi anche: Spiaggia rosa di Budelli: una meraviglia da tutelare. Intervista al naturalista Tommaso Gamboni
9) L'uomo che piantò da solo una foresta di 550 ettari
Jodav Payeng si è impegnato a restituire agli animali dell'India un habitat adatto alla sopravvivenza. Trent'anni fa piantò dei semi lungo un terreno inaridito, nella speranza di ricreare un ecosistema fertile. Ora quel luogo si è trasformato in una foresta di 550 ettari. Nel 1979 forti inondazioni distrussero le piante e uccisero gli animali. Dovette compiere la propria impresa completamente da solo, poiché nessuno si era dimostrato pronto ad aiutarlo. I suoi sforzi sono stati ricompensati dalla natura stessa.
Leggi anche: Jadav Molai Payeng: l'uomo che da solo pianto' una foresta di 550 ettari
10) L'uomo rimasto a Fukushima per salvare gli animali abbandonati
Keigo Sakamoto, un uomo di 58 anni, ha deciso di rimanere a Fukushima per salvare gli animali abbandonati e per prendersene cura, nonostante gli ordini di allontanamento. Subito dopo il disastro, le autorità non hanno pensato agli animali che venivano abbandonati dai loro padroni che fuggivano dal pericolo delle radiazioni. Sakamoto è un vero e proprio eroe. Ha salvato cani, gatti, polli, conigli e altri animali che i padroni non avevano potuto portare via con sé.
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animali fukushima
Marta Albè
Giu 27th
Indossa indumenti riciclati e scarpe autoprodotte e trascorre gran parte della sua giornata a chiedere l'elemosina. Dobri Dobrev oggi ha 98 anni, vive in Bulgaria, a Sofia. Nonostante l'età, la sua parziale sordità e le sue precarie condizioni di vita ha portato a termine una ambiziosa missione: aiutare i più poveri e i più sfortunati.
Dobri Dobrev ha chiesto per anni i soldi ai passanti, arrivando a raccogliere oltre 40 mila euro. Ma per lui non ha tenuto nemmeno un centesimo. Ha continuato a vivere con la sua piccola pensione statale di 80 euro e ha dato tutto il resto in beneficienza, come contributo per il restauro di chiese e monasteri e, soprattutto, per il pagamento di bollette di acqua e di energia elettrica degli orfanotrofi.
La sua storia toccante, un misto di bontà e di grande fede, sta facendo il giro di internet. Parlano di lui i social network, i blog, i giornali e le televisioni. L'uomo con la barba, che ha perso gran parte dell'udito durante la seconda guerra mondiale, appare in foto e video, con didascalie che raccontano della sua vita.
Attraversa ogni giorno la città compiendo circa 25 chilometri a piedi. Si sposta dal suo piccolo villaggio alla capitale Sofia, dove spesso entra in chiesa per pregare per tutti coloro che ne hanno bisogno. Per i bulgari, questa non è una novità. Dobrev è un appuntamento fisso per le strade della capitale, dove molti conoscono il suo nome ma pochi, a quanto pare, sanno che l'elemosina è destinata a progetti più grandi del suo sostentamento.
Certo, qualcuno obietterà che quei soldi donati per il restauro di chiese e monasteri si sarebbero potuti destinare a un'altra causa. Ma anche i più scettici dovranno riconoscere che spesso la fede consente alle persone di credere in qualcosa di così importante da compiere grandi cose
Mag 28th
Carissimi amici,
è con immensa emozione che vi mandiamo le foto dell'ospedale di Garan!
Come potete vedere dopo le fondamenta anche il primo piano è quasi giunto a termine. Siamo veramente felici di vedere questo risultato. Vi ringraziamo di cuore perchè è proprio grazie a voi che siamo arrivati fin qui! Grazie al vostro sostegno e alle vostre donazioni.
Vi chiediamo gentilmente di far girare questa mail a tutti i vostri amici che possono essere interessati a darci una mano per continuare a portare a termine questo stupendo progetto, anche una piccola offerta online o sul conto corrente postale nr. 69331817 intestato a S.O.S Tibet, India, Nepal onlus , codice IBAN IT 23E0760103000000069331817 fa la differenza!
Potete donarci anche il vostro 5 per mille al codice fiscale nr. 94107870548, che useremo per continuare ad acquistare il materiale per la costruzione dell'ospedale! Grazie ancora per la vostra attenzione e per il vostro sostegno,
vi auguriamo tanta serenità,
eugenia e gendun
Apr 23rd
Convegno Gratuito
"Mai Più un Bambino..."
Indagine ed Analisi sociale sul fenomeno dei bambini abusati,
sottratti alle famiglie, abbandonati
Via Santa Chiara, 4
Sala Palazzo Bologna - Senato
http://www.pedagogiafamiliare.it/file/Convegno-Invorio.pdf
Istituto Nazionale di PedagogiaFamiliare®Evento in corso di Accreditamento presso l’ Ordine degli Avvocati di Verbania ein Accreditamento presso l’ Albo Professionale Assistenti Sociali del Piemonte“Mai più un Bambino…”3 Maggio 2013, ore 14.30 – 18.00SALA CONFERENZA CASA CURIONIPiazza Martiri, InvorioIndagine ed Analisi sociale sul fenomeno dei bambini abusati,sottratti alle famiglie, con trattamenti inappropriati delle Autorità
Istituto Nazionale di PedagogiaFamiliare® Evento in corso di Accreditamento presso l’ Ordine degli Avvocati di Verbania e in Accreditamento presso l’ Albo Professionale Assistenti Sociali del Piemonte “Mai più un Bambino…” 3 Maggio 2013, ore 14.30 – 18.00 SALA CONFERENZA CASA CURIONI Piazza Martiri, InvorioIndagine ed Analisi sociale sul fenomeno dei bambini abusati, sottratti alle famiglie, con trattamenti inappropriati delle Autorità
Saluti e relazioni introduttive:
Dott. Roberto Del Conte – Assessore Politiche Sociali di Invorio
Dott.ssa Raffaella Fusco – Ispettore capo Questura di Novara
Avv. Maria Grazia Rodari – Consigliere Ordine degli Avvocati Verbania
Moderatore:
Dott. Nicola Fonzo – Dirigente Istituto Comprensivo del Vergante
Interventi:
Prof.ssa Vincenza Palmieri – Presidente I.N.Pe.F Roma, Doc. Università di Basilicata
“ Riforme Sociali a sostegno dei Diritti Umani e dei Bambini”
Avv. Francesco Miraglia – Avvocato Foro di Modena
“ Le Garanzie e le Tutele per i Minori”
Dott. Francesco Morcavallo – Giudice Tribunale per i Minori di Bologna
“Il Giusto Processo”
Interventi programmati
Dott.ssa Beatrice Guglielmetti – Psicologa Neuropsichiatria Infantile
Dott.ssa Maria Iacomelli – Ass. Sociale Area Minori e Famiglia CISS di Borgomanero
Coordinamento e Segreteria Scientifica:
Eleonora Montanari – AssociazioneTu Sei Mio Figlio Onlus
Prof. Pier Bonici – Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare
Info:
Ufficio Stampa INPEF
Viale Trastevere 209 A/1, 00153 -
Roma
Tel / Fax 06.58.039.48/
06.58.11.057
Mail:
PETIZIONE NAZIONALE
“MAI PIÙ UN BAMBINO…”
“Mai più un Bambino…” sta ad indicare: mai più un bambino abusato, abbandonato, sottratto alla sua famiglia, drogato, violentato, sottoposto ad accanimento diagnostico e terapeutico, mercificato, legato.
“…Mai più…” significa mettere in campo iniziative culturali, istituzionali, legislative nazionali ed internazionali, promuovere le migliori buone pratiche affinchè i Diritti Umani e dei Bambini in modo particolare non siano più negati o disattesi.
Mai più.
L’Istituto Nazionale di Pedagogia Familiare® da tempo si occupa delle problematiche relative alla gestione dei conflitti familiari, del sostegno alla genitorialità, della didattica speciale ed efficace, della diffusione del messaggio educativo e sociale, nonché del gravissimo problema della psichiatrizzazione del disagio minorile. Le numerose iniziative, attività e convegni svoltesi attraverso l’I.N.Pe.F., hanno già visto la partecipazione del Consiglio Nazionale degli Assistenti Sociali, dell’Ordine degli Avvocati di Roma, dell’Associazione Italiana Mediatori Familiari , dell’Associazione Nazionale dei Mediatori Coniugali, del Tribunale per i Minorenni, dell’Arma dei Carabinieri, Associazioni di Volontariato, Movimenti Culturali, Enti ed Istituzioni, senza dimenticare il prezioso contributo di Accademici, Ricercatori ed Esperti di fama nazionale, non ultime le proficue collaborazioni professionali e di ricerca già avviate.
Il Progetto e la Petizione “Mai più un Bambino…”nasce dall’esperienza professionale ed umana in settori dove è necessario assumere un atteggiamento meno tollerante verso l’inosservanza e la violazione dei Diritti Umani e dei Diritti dei Bambini.
In Italia, 70 bambini tra i 12 e i 18 anni all'anno, sono sottoposti a Trattamento Sanitario Obbligatorio e 6000 bambini vengono ricoverati in reparti di psichiatria! Noi non possiamo più accettare crimini verso i bambini, abusi e negazione totale dei Diritti.
Per questo motivo, auspicando il coinvolgimento della Commissione Infanzia, del Garante per l’Infanzia, dell’Osservatorio Nazionale, della Commissione Europea per i Diritti Umani e di tutta la società civile, Enti ed Istituzioni,
chiediamo:
Tutela dei minori in merito ad interventi di screening diffuso in ambito scolastico.
Divieto di sottoporre i minori a TSO (Trattamento Sanitario /Psichiatrico Obbligatorio);
Divieto di somministrare psicofarmaci ai bambini ricoverati in Case Famiglia come prassi di contenimento;
Controllo dell’ accanimento diagnostico e terapeutico con psicofarmaci verso bambini in condizione di disagio familiare, sociale, scolastico e/o ambientale in generale;
Creazione di una Commissione di Vigilanza e Monitoraggio in ambiti inerenti i minori in condizioni di disagio;
Creazione di un Database sui Diritti Umani Negati e sugli Abusi e Maltrattamenti ai Minori in Italia