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Categoria: "Progetti Sociali"

amici senza confini richiede il tuo aiuto

IL 5 x 1000 NON COSTA NULLA!

Amici Senza Confini Onlus è inserita tra le organizzazioni di volontariato alle quali poter destinare il 5 x 1000 dell’IRPEF.

Con la tua firma ed il nostro Codice Fiscale possiamo fare la differenza ed aiutare  persone in difficoltà (www.amicisenzaconfini.eu).

I BAMBINI DI LIPA HANNO ANCORA BISOGNO DEL NOSTRO AIUTO

I BAMBINI DI LIPA HANNO ANCORA BISOGNO DEL NOSTRO AIUTO!

 

Il numero solidale, attivo fino al 19 febbraio 2013, ci ha permesso di raccogliere solo parte dei fondi necessari per aiutare oltre 600 bambini accolti e sostenuti dal Villaggio SOS di Lipa, nelle Filippine.
L’obiettivo è vicino, mancano 40.000 euro, e per raggiungerlo abbiamo bisogno ancora del vostro aiuto. Dobbiamo ristrutturare le case famiglia che compongono il Villaggio SOS di Lipa e acquistare mobili e giocattoli per le camerette e materiale e corredo scolastico. La campagna solidale continua! La Pina, nota conduttrice radiofonica e televisiva e nostra preziosa testimonial, continuerà a sostenerci in questa gara di solidarietà per i bambini del Villaggio SOS di Lipa. Unisciti anche tu! Fai una donazione su www.sositalia.it/lapinafilippina


MALI: RACCONTI DI FAMIGLIE SPEZZATE

L’OCHA parla di circa 4,3 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria e di 227.000 sfollati interni. Molti di loro sono bambini e ragazzi mandati dai loro genitori, verso le zone più sicure nel sud del Mali, e hanno viaggiato in autobus, in camion o a piedi, per settimane. Il Programma di Emergenza avviato da SOS Villaggi dei Bambini procede, anche a sostegno delle famiglie che, nonostante la loro povertà, ospitano migliaia di sfollati, con cui condividono quel poco che hanno.
Gnorguel Gambi racconta "Ho già dieci figli, ma quando la violenza è scoppiata nel nord, i figli di amici di famiglia hanno cominciato ad arrivare da Douenzta, che si trova 260 chilometri più a nord. Un ragazzo di 24 anni ha viaggiato a piedi per un mese, dormendo nel bosco per nascondersi da gruppi di ribelli. Oggi siamo in 19, di notte dormiamo su stuoie e materassi condivisi in una stanza o sotto le stelle nel cortile. Riescono a mangiare e hanno un posto sicuro dove dormire, ma il raccolto dello scorso anno è andato male e non ho molte risorse".
Binta Maiga ha 32 anni ed era insegnante in una scuola materna e oggi condivide una tenda con il marito, due figli e quattro nipoti. "Non avrei mai immaginato di dover crescere i miei figli in condizioni simili. A Gao avevamo una bella casa e vivevamo tranquilli. Sono molto preoccupata per l'impatto che la situazione avrà sui bambini e non so cosa aspettarmi quando finalmente potremo tornare a casa. Non so nemmeno se abbiamo ancora una casa!”.

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UN MATRIMONIO PER IL VILLAGGIO SOS DI OSTUNI
A dicembre Vanda e Vito, una coppia di sposi vicini alla realtà di SOS Villaggi dei Bambini e in particolare al Villaggio SOS di Ostuni, ha deciso di suggerire ad amici e parenti di non fare regali per il loro matrimonio, bensì di fare una donazione al Villaggio SOS di Ostuni e aiutare così i bambini privi di cure familiari accolti nelle case famiglia. A Vanda e Vito e a tutti coloro che hanno fatto la donazione, va il nostro più caloroso e sentito GRAZIE per aver compiuto un gesto così generoso. Viva gli sposi! Ai quali facciamo i nostri migliori auguri per una vita piena di gioia!

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IL NUOVO SITO PER LE AZIENDE AMICHE SOS

 

 

È on-line sul sito di SOS Villaggi dei Bambini la nuova area dedicata alle aziende! Sei responsabile di una società o di un brand? Credi sia importante affiancare alla mission aziendale un percorso nella responsabilità sociale? Clicca su www.sositalia.it/aziende, leggi i progetti di SOS Villaggi dei Bambini, in Italia o nel mondo, ai quali puoi decidere di contribuire. Potrai comunicare il tuo impegno a favore di un progetto o contribuire alla lista dei desideri dei bambini accolti nei Villaggi SOS. Il sostegno della tua società può essere decisivo per i bambini in difficoltà!
Cosa aspetti? Diventa un’Azienda Amica SOS!

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SPONTEX AL FIANCO DI SOS VILLAGGI DEI BAMBINI

Spontex, società leader mondiale nella produzione di articoli per la casa in cellulosa e in lattice, ha deciso di sostenere, per tutto il 2013, i programmi di accoglienza che SOS Villaggi dei Bambini sviluppa in Italia. L’iniziativa sarà veicolata nei punti vendita attraverso una gamma di prodotti dedicati: Guanto soft, Spugnette mini spiranett’, Guanti natural latex, Panno flash e Panni spugna.
La partnership tra Spontex e SOS Villaggi dei Bambini nasce dalla condivisione di un valore fondamentale: la casa, intesa come luogo amorevole e affettivo in cui i bambini crescono e vivono la loro infanzia. Per maggiori info: http://www.spontex.it/controllers/news/?a=&o=62&p=1

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WIND PER IL RUANDA

Prosegue la collaborazione con Wind 10decimi, che rinnova anche nel 2013 il suo impegno nella raccolta fondi destinata a sostenere l’Asilo SOS di Kayonza in Ruanda. Nel 2012 grazie al supporto dei clienti Wind e dell’azienda, sono stati raccolti oltre 5.000 €, che hanno aiutato SOS Villaggi dei Bambini a garantire il cibo, le cure e l’istruzione ai 74 bambini che frequentano l’Asilo SOS. Anche quest’anno è possibile contribuire, sostenendo il progetto nell’area della scolarizzazione, sul sito www.10decimi.org.

 

 

È PASQUA: REGALI SOLIDALI AZIENDE

Augura buona Pasqua con SOS Villaggi dei Bambini e contribuisci al sostegno del progetto “7 Pulmini per 7 Villaggi SOS”. La tua azienda può decidere di inviare gli auguri di Pasqua, scegliendo i regali solidali, come il biglietto di auguri o le ecard, e testimoniare il proprio impegno http://regali.sosvillaggideibambini.org/regali-solidali-aziendali/

 

Approfondimenti

La condizione di vita dei bambini in Tibet

La condizione di vita dei bambini in Tibet

In Tibet vivono ormai circa sei milioni di tibetani ed otto milioni di cinesi. Quando parliamo di popolo tibetano parliamo dunque di una minoranza etnica. Ed è difficile capire cosa significa essere una minoranza nel proprio paese.  Il governo cinese nonostante dica di tutelare i diritti dei bambini tibetani, poi in concreto non lo fa, non gli permette infatti di ricevere una educazione, non gli concede la libertà di espressione, non gli garantisce nessun tipo di assistenza sanitaria. Il Tibet è un paese che raggiunge i 6.000 metri di altitudine e in alcune zone rurali  i bambini non ricevono un’alimentazione adeguata al lo fabbisogno giornaliero. L’accessibilità alla scuola è preclusa alla maggior parte degli studenti, data la distanza dai centri maggiori, l’elevato costo delle tasse scolastiche e la difficile viabilità.

Il tasso di analfabetizzazione sta aumentando, i bambini tibetani non studiano più la loro lingua nelle scuole, studiano il cinese e il tibetano sta diventando un dialetto, la matrice culturale tradizionale della minoranza tibetana è in via di estinzione e forse nella prossima generazione, saranno sempre meno i bambini che potranno leggere e scrivere in tibetano.  Molti bambini vivono in piccoli villaggi rurali dove non ci sono strutture scolastiche, altri percorrono lunghi tratti di strada a  piedi per raggiungere i villaggi dove ci sono delle scuole , ma sempre meno sono quelli che hanno la possibilità di imparare a leggere e scrivere. Molti bambini  nelle aree rurali e periferiche della Cina e del Tibet occupato sono analfabeti e  saranno automaticamente  esclusi dallo sviluppo economico e dal mercato del lavoro.

Tale analfabetismo è da imputarsi prevalentemente a fattori socio-economici. La legge cinese prevede un’offerta di istruzione per tutti i bambini, anche se il sistema non è gratuito; ma i costi per portare l’offerta di istruzione anche nei piccoli villaggi rurali sono molto alti, per alcune famiglie proibitivi, visto che nel villaggi tibetani ci sono famiglie  contadine e vivono solo di agricoltura ma non hanno nessun tipo di introito. In particolare, l’insegnamento delle lingue locali, pur essendo previsto da una recente normativa, spesso trova difficoltà ad essere finanziato, anche perché spesso altri interventi sono da considerarsi prioritari per risolvere problemi più immediati. La crisi del sistema economico tradizionale e la scarsa presenza di istruzione ha ripercussioni inevitabili sull’istruzione dei bambini Il rischio di perdita del patrimonio culturale locale viene incrementato da fenomeni di emigrazione da parte dei giovani di tradizione tibetana verso i centri urbani, molti giovani di dodici o tredici anni vanno a lavorare nei ristoranti delle grandi città cinesi come lavapiatti lavorano dieci o dodici ore e guadagnano  due euro al giorno.   La cultura di matrice tibetana è molto vasta e al contempo molto specifica e fa parte del patrimonio culturale mondiale, la comunità internazionale dovrebbe farsi quindi carico della salvaguardia delle culture tradizionali. La Convenzione dei Diritti del Bambino riconosce che lo scopo dell’educazione è di sviluppare le proprie idee o percezioni. Ai bambini tibetani è invece vietato, a scuola, indossare i vestiti tradizionali, osservare le festività del loro paese e, talvolta, anche mangiare il cibo tipico. Spesso a scuola viene implicitamente insegnato che il popolo tibetano è inferiore a quello cinese e che le tradizioni tibetane sono arretrate. Inoltre gli studenti vengono costantemente indottrinati sulla grandezza dei leader comunisti cinesi. Molti bambini di due o tre anni o addirittura neonati, vengono mandati in India dalle loro famiglie, che li consegnano  a delle guide che attraverso diversi mesi di cammino a piedi attraverso l’Himalaya li condurranno in India. I genitori spendono quasi tutti i loro risparmi per pagare le guide, fanno prestiti da tutte le persone dei villaggi perché è l’unica possibilità che i loro figli hanno per avere una vita migliore. Il viaggio dura almeno quattro settimane ed espone gran parte dei bambini al gelo e all’ipotermia, al punto che alcuni muoiono durante il viaggio. Se sopravvivono, ci sono poche possibilità che possano mai rivedere i propri famigliari. Se i genitori prendono queste difficili decisioni

, rischiando la vita dei figli e la propria nel caso in cui la fuga sia scoperta dalle autorità cinesi, costituisce una prova sufficiente del fallimento del governo cinese in materia di tutela dei diritti dei bambini in Tibet.

In Tibet i cinesi applicano brutali misure repressive contro ogni espressione di libertà, trattando con uguale durezza adulti e bambini Esistono prove di detenzione di minorenni in varie prigioni cinesi sul territorio tibetano. Sono detenuti in prigioni per adulti, privi di rappresentanti legali e della possibilità di comunicare con le famiglie. Al pari dei detenuti adulti, sono obbligati a svolgere lavori pesanti e sono sottoposti alle medesime forme di abuso e tortura. L’alternativa legale di affidare i minori alla sorveglianza dei propri genitori non viene applicata. Senza essere processati, i prigionieri minorenni ricevono spesso un semplice ordine amministrativo di detenzione e vengono inviati a campi di lavoro per scontare la pena.

Nonostante la legge cinese sancisca l’obbligo della separazione dei giovani criminali e indagati dai detenuti adulti, negli ultimi anni numerose testimonianze riferiscono l’assoluta non applicazione di tale norma nelle carceri tibetane. Nessun prigioniero politico minorenne sembra essere mai stato incarcerato in una sezione giovanile o in un centro di detenzione per giovani.

Dopo l’arresto, i giovani vengono abitualmente espulsi da scuole e monasteri e, una volta liberati, hanno difficoltà a trovare un lavoro.

Detenuti in prigioni per adulti, i bambini vivono in un ambiente in cui la tortura è all’ordine del giorno. Sono costretti a subire le medesime torture e punizioni applicate ai prigionieri politici adulti. Tortura non significa solo tortura fisica, come le percosse o le violenze, ma anche tortura psicologica, come gli interrogatori ripetuti con le stesse domande talvolta per giorni interi senza pause.

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Carissimi amici e sostenitori,

ecco alcune notizie che riguardano la condizione generale dei bambini in Tibet! In questi giorni stiamo preparando le lettere da spedirvi con le foto e le notizie dei bambini che ognuno di voi continua a sostenere.

Vi ringraziamo per la vostra attenzione e per continuare a seguirci e sostenere i nostri progetti, cerchiamo grazie al vostro supporto di fare in modo che questi bambini riescano a rimanere nella loro terra e nelle loro famiglie di origine.

Se volete seguirci via Facebook andate alla pagina Sostibet e potrete vedere le foto e i video dei nostri progetti quotidianamente.

Augurandovi una buona giornata vi porgiamo distinti saluti.

eugenia cucco

sostibetindia@gmail.com

Per un giovane, gli effetti psicologici della tortura possono essere particolarmente devastanti. Il periodo di detenzione può sembrare infinito, anche se dura solo un mese, e un bambino spesso non è in grado di elaborare razionalmente i veri motivi della propria incarcerazione.

I monasteri maschili e femminili sono le sole istituzioni didattiche in cui i bambini possono imparare la lingua, la cultura e la religione tibetana. Ma con la campagna “Colpisci Duro” lanciata dalla Cina nell’aprile 1996, ai bambini e ragazzi al di sotto dei 18 anni è vietato entrare a far parte di istituzioni religiose. Più di 3.000 novizi e novizie d’età inferiore ai 18 anni sono già stati costretti a lasciare i monasteri. Nel solo 1999, il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha constatato l’espulsione dai monasteri di 244 monaci e monache d’età inferiore ai 18 anni.

I bambini sono il futuro di ogni società. In Tibet, allo stato attuale, il futuro non sembra riservare altro che istruzione carente, disoccupazione, perdita d’identità e soppressione di una cultura millenaria.

[VIP] Fondazione UCI ONLUS: Regali solidali di Natale

Un bambino che sorride è un bambino felice,
aiutaci a rendere felici sempre più bambini!

 

Carissimi
in allegato vi inviamo il pdf dei Regali di Natale Solidali della Fondazione "Uniti per crescere insieme Onlus".
I nostri progetti di Circo Sociale sono rivolti a bambini e adolescenti ospedalizzati e/o in stato di disagio psico-fisico.

Ordinate già ora i vostri regali così potrete trascorrere il periodo natalizio sereni e con la gioia di aver fatto un'opera di bene!

 

Fondazione Uniti per crescere insieme Onlus
via G. Pacchiotti, 79 - 10146 Torino

Tel. 011.198.36.531 - Tel. 011.198.36.557 - 011.034.11.95
www.clownterapia.it

www.unitipercrescereinsieme.it

 

Puoi aiutarci anche con una donazione, effettuando un bonifico/versamento:

CONTO CORRENTE BANCARIO:
Banca Etica
filiale di Torno - Via S. Pio V, 15 bis - 10125 Torino
Intestatario: Uniti per crescere insieme (Fondazione Onlus)
IBAN: IT 84 G 05018 01000 000000130076
BIC: CCRTIT2T84A

CONTO CORRENTE POSTALE:
Intestatario: Uniti per crescere insieme (Fondazione Onlus)
Conto n. 3463086
Cod. IBAN: IT-37-Z-07601-01000-000003463086

Le donazioni sono detraibili fiscalmente

 

 

 

Sclerosi multipla e diritti: la persona al centro. Progetti e alleanze per la qualita' di vita delle persone con SM

Trasmettiamo da Roma, grazie ad Altratv.tv, la diretta “” insieme a tanti altri siti, dai grandi network dell’ fino a tantissime webtv, il: la persona al centro. Progetti e alleanze per la qualità di vita delle  con SM”

Accertamento della  e idoneità alla mansione nella sclerosi multipla, contratti collettivi e conciliazione dei tempi vita, cura e lavoro per le persone con : sono questi alcuni dei temi per i quali le persone con sclerosi multipla –  cronica, spesso invalidante e imprevedibile, tra le più gravi  del sistema nervoso centrale – si rivolgono ogni giorno ai consulenti del lavoro, assistenti sociali e neurologi del numero verde AISM. Sono proprio queste le tre sessioni che saranno discusse dagli esperti AISM nel workshop di oggi, venerdì 9 novembre, “Sclerosi multipla e diritti: la persona al centro. Progetti e alleanze per la qualità di vita delle persone con SM”.

Tra testimonianze dirette e contributi di esperti del settore, al centro i temi più attuali e importanti legati al  e della  riferite in particolare a persone con SM. Molti gli interventi previsti, che vedranno anche i rappresentanti delle principali sigle sindacali (, Cisl, Ugl, Uil), delle ASL, del Dipartimento medicina del lavoro INAIL, dell’ISCOM (Istituto Superiore delle Comunicazioni e delle  dell’), della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), di  e del Consorzio Nazionale sociale Idee in rete. Ciascuna sessione vedrà la  diretta di una persona con sclerosi multipla. Il programma completo dell’incontro è disponibile a questo link.

E anche noi ci uniremo trasmettendo per tutta la giornata l’ anche qui sul nostro blog. #aism l’ per twittare in diretta.

http://www.franzrusso.it/campagne-eventi/a-rete-unificata-si-parla-di-sclerosi-multipla-live-streaming/