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Il basket come terapia per ragazzi con difficolta' psichiche e/o di comportamento

Marco Calamai racconta la sua esperienza di allenatore di basket e come ha dato inizio a un metodo che oggi, attraverso 25 centri, aiuta in Italia 750 ragazzi con difficoltà psichiche e/o di comportamento...


Il 28 febbraio di dieci anni fa, quando non c’era (sfortunatamente) Oscar Pistorius ad attirare l’attenzione dei media su certe problematiche che ora fanno discutere, giorno dopo giorno sempre di più, sulle colonne di Sportweek, Luca Corsolini raccontava la storia di Marco Calamai, ex giocatore di basket, ex allenatore, ex insegnante, laureato in filosofia che “s'è sempre tenuto in allenamento ragionando e pensando di non aver perso niente di quello che ho studiato".

La sua palestra – continuava quel racconto – era una vecchia stalla di 4 metri per 8, con un canestro solo e sbilenco, le colonne in mezzo al campo e alcuni abbeveratoi laddove di solito c'è la linea laterale. Non è in parquet questo strano campo fedele allo spirito del gioco; al contrario ci sono dei mattoni irregolari che non danno fastidio ai giocatori che stanno su panchine da mungitori, o dietro vecchi banchi di scuola. Il nuovo James Naismith si chiamaMarco Calamai.

Dopo aver iniziato una nuova carriera tra abbeveratoi e colonne, la voglia di tornare in panchina, di portare a spasso di nuovo in serie A i suoi baffi e la sua sciarpa, il suo amore per il basket, gli è passata. Ha capito di essere diventato, forse definitivamente, un ex allenatore nel senso tradizionale del termine quando s’è accorto "di non sopportare più il disimpegno, la svogliatezza, la pigrizia di chi in palestra ci va per un gioco diventato lavoro".

Marco Calamai ora (da allora, ndr) allena un gruppo di portatori d'handicap. Il basket come terapia: possibile?
"Ho scelto il basket perché e sempre stato il mio sport, ma anche perché e l'unica disciplina adattabile a questi ragazzi. Il gioco ha una sua violenza, però la fase finale, il tiro, è morbida. Poi è l'unico sport che tende al cielo, e questa è una rivoluzione per chi è abituato a guardare sempre per terra: alzano la testa ed è come se scoprissero un mondo nuovo. Sinceramente, non pensavo che avrei retto: invece li sgrido, li alleno, siamo una squadra come tante altre".

Marco Calamai, insomma, dopo 12 anni sulle panchine della serie A, aveva cambiato strada, lasciandosi alle spalle l’ultima esperienza professionistica di Livorno. E ancora adesso, da quell’agosto del 1995 quando incontrò per la prima volta i ragazzi del Centro di terapia intensiva La Lucciola diretto da Emma Lamacchia, continua a lavorare con loro. A portare avanti una missione, come la chiameremmo noi. Diciassette ragazzi, tutti con difficoltà psichiche e/o di comportamento importanti, erano pronti a entrare in contatto con la palla. “Certamente ognuno a suo modo – come Calamai sottolinea quasi con tenerezza –: c’era chi scalpitava per prenderla; chi si proteggeva con le mani il volto per paura di un passaggio inatteso; chi guardava il pallone di sottecchi sperando di non farsene accorgere ma interessato come gli altri”. Il primo allenamento, quello, a cui ne seguiranno decine, centinaia. D’estate a Monzuno (Bologna), sede estiva della Lucciola, nelle altre stagioni in quella stalla a Stuffione di Ravarino, in provincia di Modena.

E dopo i ragazzi della Lucciola, ecco quelli di Bologna, e poi ancora quelli di Pavia. Palestra e basket, giocando e correndo (in squadre composte da disabili e normodotati) magari anche a piedi nudi: nel mondo del “progetto Calamai” non c’è bisogno di un paio di scarpe all’ultima moda. E in “allenamento” un canestro lo si può segnare con un aiutino: con l’allenatore che ti solleva e ti porta quasi in cielo. O sulle spalle di un compagno. O con l’apporto di una sedia. Tanto nessun arbitrò fischierà mai. Nessun arbitro annullerà mai un gesto d’amore e il successivo cinque alto che vale più di una coppa dei Campioni. “Perché – dice ancora Marco – il semplice gesto del tiro, in molti ragazzi disabili, comporta l’aprirsi di una postura spesso chiusa; così come il passaggio a un altro componente del gruppo è l’inizio di un cammino di relazione e il primo passo verso una forma di dialogo”.

E Calamai lo ha scoperto giorno dopo giorno. Come in quell’intenso giovedì che stava ormai finendo con l’allenamento: “I bambini – scrive – stavano per salire sul pulmino in attesa. Sofia era già avvolta nel suo cappotto. Mi sono avvicinato per un saluto. Guardandoni mi ha sorriso e con naturalezza mi ha detto: 'Ciao'. Era la prima volta che mi parlava, anzi la prima volta che parlava”.

Nella pallacanestro sperimentale adattata alla disabilità di Marco Calamai, situazioni così intense non sono però rare. Ma il gioco ha saputo riaccendere speranze, creare integrazioni, raggiungere risultati insperati. Per insegnare questo basket (che qui viene spiegato con una ricca casistica tratta dall'esperienza, testimonianze e numerosi esercizi pratici), “è necessario saper cogliere il valore dell'ascolto e dell'attesa, del silenzio e dell'integrazione reale;considerare la diversità non un limite, ma un arricchimento e una occasione di crescita interiore; saper intravedere le potenzialità che uno strumento magico come la palla possiede, per avviare dialoghi, intessere relazioni e guardare, finalmente, verso l'alto”. Appunto.

Fonte: Massimo Ciuchi per www.gazzetta.it

Il Feng Shui nella nostra vita: consigli e segreti

Colore, motivi ed effetti materici del colore in casa

Colore, motivi grafici ed effetti materici contribuiscono in maniera preponderante all'atmosfera generale della casa. Una parete rossa, per esempio, trova la sua ragion d'essere nel colore: qui, effetto materico e disegno sono in secondo piano. Nel caso di un materiale come il marmo, invece, aspetti diversi quali le striature e i motivi screziati, la superficie liscia e levigata, le tonalità e le ombreggiature diventano determinanti.

Per questo motivo è consigliabile raccogliere da testi specialistici campioni di materiali e finiture che rispondono ai nostri gusti, così da valutare l'effetto della loro combinazione. I pannelli prova incoraggiano da subito a pensare in termini di scelte reali piuttosto che di concetti astratti.

La decorazione verte sull'interazione di primo piano e sfondo. È fondamentale la presenza di elementi unificanti, che possono essere il colore delle superfici principali, come le pareti, o il materiale utilizzato per i rivestimenti a pavimento. Altrettanto essenziale è conferire a tali elementi risalto e profondità.
Piccole macchie di colori brillanti, disegni elaborati o intensi effetti materici danno carattere a un interno. La profondità, ottenuta principalmente con superfici e materiali contrastanti, rende un ambiente particolarmente espressivo e crea un senso di compiutezza.

 

 

 

La camera da letto ottimizzata

La posizione più adatta per le camere da letto è nella parte della casa più protetta, più privata, dove meno possano arrivare i rumori dall'esterno e dove ci si possa realmente abbandonare al riposo e alle proprie emozioni. Essendo una stanza che porta in sé questa duplice valenza è importante che questi due aspetti possano fondersi o rimanere distinti secondo i nostri desideri.

 

Una camera da letto ben concepita secondo il Feng Shui dovrebbe avere il letto posto contro una parete o comunque con una testata; la porta dovrebbe essere collocata in posizione diametralmente opposta e visibile dal letto, le finestre eli lato. Importante è la scelta dell'illuminazione, che non deve essere né troppo forte né diretta, meglio alcuni punti luce diffusi, di cui un paio vicino alla testata. Le lampade possono essere in stoffa o in carta colorata, che diffondono una luce soffusa e molto intima, oppure in cristallo, che aumentano l'energia della stanza qualora sia un po' bassa. È bene non sovraccaricare di fili elettrici la stanza, perché oltre ad aumentare l'elettromagnetismo, sono portatori dell'energia del Fuoco, che in camera eia letto deve essere ben equilibrata da elementi Yin, altrimenti molta passione o nervosismo... e poco riposo!


I colori da usarsi sono quelli nei toni dell'azzurro, del violetto e elei verdino, se vogliamo dare alla stanza un'atmosfera riposante e Yin, oppure nei toni dell'avorio, dell'albicocca o del rosato, se vogliamo scaldare l'ambiente e renderlo più stimolante. In questi colori possiamo anche scegliere i tessuti del letto e delle tende, magari osando qualche tono più deciso, come un bel blu notte, un viola pervinca, un rosso rubino o sfumature clorate e argentate.

Questi tocchi, se sapientemente equilibrati, possono andare a bilanciare le carenze energetiche dell'ambiente.
E bene scegliere mobili leggeri, non opprimenti, con forme arrotondate e non spigolose; verifichiamo che nessun mobile punti i suoi spigoli verso il letto ed evitiamo eli porre grossi lampadari proprio sopra di esso. Così pure evitiamo le travi a soffitto sporgenti (le onde di forma generate da queste investono il corpo della persona che riposa sotto) e le travi che dividono in due questo spazio portando separaxione nella coppia. Qualora non sia possibile spostare il letto da questa zona possiamo ricoprire le travi con un drappo. È meglio anche evitare gli specchi, poiché tendono a raddoppiare le cariche elettromagnetiche e, se riflettono le persone che dormono, disturbano il loro riposo.

 

La testata elei letto è nella posizione migliore quando è orientata verso Nord, sulla direzione dell'asse magnetico terrestre Nord-Sud che favorisce lo scarico naturale del nostro corpo, ma per il Feng Shui anche le altre direzioni hanno delle peculiarità. Se desideriamo avere un'atmosfera più romantica e sensuale possiamo utilizzare delle candele, da accendere in alternativa alle lampade; così pure possiamo usare degli incensi o degli oli essenziali, come il legno eli sandalo, la mirra, lo ylang-ylang, l'opium, il gelsomino, che hanno proprietà inebrianti e afrodisiache, oppure la lavanda, l'arancio amaro, il neroli, rilassanti e antiansia.

 

Evitiamo il più possibile elettrodomestici e apparecchiature tecnologiche (televisore, computer, radiosveglie ecc.) che aumentano i campi elettromagnetici, mentre possiamo tenere un punto di diffusione per la musica, che è sempre molto favorevole per l'armonia della coppia. Nella scelta dei materiali e dei tessuti privilegiamo sempre quelli naturali, anche e soprattutto nella scelta del letto, che dovrebbe essere tutto in legno con materasso in lana, o lattice, o lattice e cocco, o futon.
Semplifichiamo al massimo gli arredi e lasciamo spazio alla nostra energia di circolare e di lasciarsi andare.

 

 

 

Il soggiorno ottimizzato

La posizione ideale del soggiorno è fra l'ingresso e la cucina, in modo che gli ospiti non attraversino i nostri spazi intimi e sia facile servire un pranzo o un break senza dover attraversare le altre stanze. Quando è possibile è bene separare la zona pranzo da quella del soggiorno, in modo da poter dividere le attività; si possono anche semplicemente creare due nuclei distinti, uno con un tavolo grande e sedie per i pasti, e uno con un tavolino basso, poltroncine e/o divanetti: possiamo inserire un paravento leggero, o delle piante, creando un movimento sinuoso e mai una separazione netta e rigida.

 

Il soggiorno ideale dovrebbe avere una o due porte, ampie finestre sui lati opposti a esse, ma non di fronte; questa disposizione farebbe uscire troppo velocemente il Ch'i e creerebbe correnti d'aria fastidiose. Prevediamo comunque di porre il divano e alcune poltrone con le spalle rivolte verso il muro, poiché questa è la collocazione che da più protezione e controlla le persone che entrano ed escono dalla stanza. Possiamo collocare televisore e hi-fi dentro mobili contenitori, in modo che la loro presenza non sia troppo invasiva e che l'esposizione ai campi elettromagnetici sia ridotta.


Se in casa ci sono fumatori possiamo porre delle piante mangiaf'umo, per esempio il Ficus benjamina e lo Spatbiphylìum, e altre piante negli angoli, scegliendo quelle con foglie arrotondate ed evitando quelle spinose che non favoriscono la convivialità. Si possono tinteggiare i muri con colori chiari e caldi, nelle sfumature del giallo, dell'ocra, dell'arancione, e scegliere un'illuminazione calda e accogliente, magari con lampadari o applique in vetro colorato o cristalli che aumentano 'energia vitale, creando piacevoli giochi di rifrazione della luce. Nella scelta degli arredi privilegiamo mobili con forme morbide, rotondeggianti, curvilinee, in particolare tavoli tondi, ovali o quadrati che sono i più adatti
alla socializzzione.

 

Diamo la preferenza a materiali naturali, quindi legno, cotto, pietra naturale, vetro, terracrucla, e facciamo la stessa cosa per i tessuti (cotone, lino, lana, seta, mohair, cashmere).Utilizziamo tendaggi leggeri e impalpabili, dove vogliamo fare entrare la luce, e tendaggi più pesanti se vogliamo rallentare la fuoriuscita del Ch'i, coprire una brutta visuale o evitare l'esposizione agli sguardi esterni; possiamo usare teli eli lino grexxi o colorati, o velluti che rendono l'atmosfera più sensuale. Un altro elemento che favorisce e potenzia l'espansione del Ch'i è un acquario o una fontana; da soli o con l'ausilio di un esperto di Feng Shui individuiamo il punto nella stanza dove l'energia può ristagnare o subire una caduta e poniamo un elemento Acqua. Nell'acquario possiamo mettere dei pesci rossi in numero dispari per favorire la fortuna negli altari. In alternativa, collochiamo in soggiorno una fontanella che con il rumore dell'acqua porterà relax all'ambiente e depurerà in parte l'aria.

 

Se vogliamo accrescere l'energia dell'ambiente possiamo mettere anche uno specchio di fronte al posto dove le persone siedono e in posizione tale da non tagliare l'immagine di nessuno. Se vogliamo porre in questa stanza una libreria, collochiamola in una zona non incombente, quindi non dietro le spalle di chi sta seduto, ma appartata e di facile consultazione, con Lina poltrona vicina e una buona illuminazione.

 

 

 

 

Ottimizziamo l'ingresso in casa

L'ingresso rappresenta il filtro tra l'esterno e noi e la nostra famiglia. È bene che sia uno spazio accogliente, ma nello stesso tempo deve proteggere la casa e il nostro mondo da invasioni non gradite. È molto importante cercare l'equilibrio tra accoglienza, necessità di privacy e facilità di accesso all'energia del Ch'i, quindi va bene una protezione, ma mediante panneggi, paraventi, arredi con forme morbide e sinuose. Possiamo porre anche delle piante, oppure un vaso di fiori sempre freschi, che con la loro energia di crescita attivano il Ch'i.

 

Curiamo molto l'illuminazione, che deve essere viva e calda, ma non abbagliante. Possiamo porre in ingresso un quadro, o un oggetto beneaugurale (statua, ricordo, angeli, Huddha ecc.) o l'immagine dello spirito protettore della casa se ne abbiamo uno. È bene tinteggiare le pareti con colori chiari (bianco avorio, giallo ocra, albicocca) e creare una zona per riporvi scarpe e pantofole di uso quotidiano, un appendiabiti, un portaoggetti o uno svuotatasene, che siano sistemati lungo le pareti, o comunque in modo che non intralcino il passaggio. Se l'esterno dell'ingresso non è ben visibile e accogliente, interveniamo anche su questo aspetto; bisogna attirare l'attenzione del Ch'i e fare in modo che si insinui all'interno della casa.

 

Togliamo eventuali oggetti appoggiati accanto alla porta e poniamo piante rigogliose ai suoi lati; sostituiamo il vecchio zerbino con uno nuovo, possibilmente di colore verde o rosso. Possiamo appendere un'immagine bene augurale sopra lo stipite della porta oppure un cristallo, se vogliamo aumentare l'energia.

 

 

 

Fare un bel trasloco

Un lavoro particolare va fatto per le fotografie, che sono delle straordinarie spugne di energia: con coraggio e determinazione eliminiamo bruciandole quelle che ci ricordano brutti momenti, persone sgradite e morte tragicamente, e tutto ciò che ci tiene negativamente attaccati al passato. Lo stesso discorso va fatto per ricordi e ninnoli che non abbiamo mai sopportato, ma che qualcuno ci ha regalato e non abbiamo avuto il modo o il coraggio di rifiutare. Se proprio non vogliamo buttarli, regaliamoli o diamoli in beneficenza, ma non permettiamo loro di togliere energia positiva alla nostra casa, facciamo spazio a una nuova vitalità. Scegliamo accuratamente i mobili che vogliamo portare con noi; se qualcosa è rotto o poco lunzionale, aggiustiamolo o pensiamo all'eventuale sostituzione. Spesso è meglio stare senza mobili per alcuni mesi piuttosto che trasferirsi con arredi inadatti che toglieranno vita e spazio al nostro nuovo ambiente. Ricordiamo che mobili e oggetti vecchi o antichi trattengono molta energia, soprattutto se sono di legno, quindi prima di acquistarli o di farceli regalare cerchiamo di conoscerne la provenienza e la storia. Piuttosto è meglio un mobile nuovo e semplice in materiale naturale, che noi stessi possiamo personalizzare, decorandolo o dipingendolo secondo i nostri gusti. Controlliamo l'effettivo funzionamento degli elettrodomestici fintante) che siamo nella vecchia casa: chiamiamo qui un tecnico, creerà meno disagio che nella casa nuova, e portiamo con noi solo quelli realmente funzionanti e utili. Se non utilizziamo mai un grande barbecue o un ipertecnologico frullatore regaliamoli a chi possono servire. Sostituiamo adesso guarnizioni e pezzi di ricambio, dopo ci dovremo concentrare su altre cose! A questo punto, fatta una cernita delle cose veramente utili, dividiamole secondo il comune senso pratico: scatole e contenitori con scritto sopra ben chiaro il contenuto e con dentro un profumatore per cassetti: alcune di queste scatole potrebbero stare chiuse per mesi! E ora affidiamo le nostre cose a un'impresa di traslochi che ci ha fatto buona impressione, riservandoci di portare personalmente le cose più care e delicate. Per scegliere il giorno in cui traslocare possiamo consultare l'annuario cinese dei giorni propizi e nefasti, in mancanza eli questo possiamo scegliere un giorno durante il periodo di luna nuova o piena, possibilmente nel mese del nostro compleanno.

 

 

 

Il trasloco consapevole

È meglio effettuare la pulizia dello spazio prima del trasloco in modo da trasferirci alleggeriti, sia tisicamente sia psichicamente. Già nel momento in cui decidiamo di cambiare casa o ufficio inizia nella nostra mente un processo di trasformazione che dovrebbe essere un'apertura verso nuove possibilità e un'evoluzione della nostra vita.
Con molta serenità (sentimento che non sempre si riesce a mantenere durante un trasloco!) dedichiamoci a una stanza per volta, ed eliminiamo ciò che realmente non utilizziamo eia più di un anno, o che più non ci piace.
Controlliamo abiti, cappotti, scarpe, oggetti, quadri, mobili: iniziamo una vita nuova,cerchiamo di rinnovare anche la nostra immagine, non rimaniamo troppo attaccati a quello che eravamo!
Il cambiamento che produce in una vita il traslerimento in un altro luogo ci può dare la spinta per circondarci anche eli oggetti con una nuova anima, e anche lasciare degli spazi vuoti può essere necessario per creare nuove situazioni. Lasciare spazio fisico alle cose significa anche lasciare spa/io mentale per noi stessi, darci tempo per fare il ''vuoto" mentale può essere una necessità non solo psichica, ma anche un'opportunità per sviluppare nuove aree-corporee.
Controlliamo coperte, lenzuola, asciugamani ed eliminiamo quelli vecchi, usurati, ingialliti, rattoppati; per la prima notte in una casa nuova ci vorrebbero un letto e un materasso nuovo, almeno utilizziamo nuova biancheria! Facciamo lo stesso lavoro per la nostra biancheria intima, i nostri accessori e quant'altro conserviamo nei cassetti.

 

 

 

L'eliminazione dei ristagni energetici

È meglio effettuare la pulizia dello spazio in assoluto silenzio e fermandosi ogni tanto per effettuare esercizi di respirazione e riposarsi. Apriamo armadi, comò, cassetti, scarpiere, contenitori ed eliminiamo tutti gli oggetti rotti e le cose che non utilizziamo più da qualche tempo. Facciamo lo stessei lavoro con librerie, scaffali, pensili, mobiletti e ripostigli. Tutto ciò che non utilizziamo trattiene energie e non lascia spazio per quelle nuove che vorrebbero entrare in casa nostra, nel nostro corpo e nel nostro cervello!
Poniamo nei vari contenitori e cassetti un diffusore di essenze profumato, scegliendo fra le fragranze che più ci piacciono o a seconda delle loro proprietà. Sbattiamo divani, materassi, tappeti, coperte, cuscini e mettiamoli all'aperto esposti alla luce del sole, o sui davanzali delle finestre; togliamo la polvere da tutti i mobili e eia tutte le superfici lignee, proteggendole con cera d'api, che possiede proprietà antistatiche. Se utilizziamo un aspirapolvere abbiamo cura di mettere un sacchetto raccoglipolvere nuovo da buttare alla fine della procedura; togliamo le ragnatele, laviamo accuratamente vetri e superfici vetrose con l'ausilio di aceto o alcol, puliamo le superfici plastiche con alcol, gettiamo via fiori appassiti e secchi, eliminiamo le piante non in perfetta salute e sostituiamole con altre fresche.
Liberiamo gli angoli, le nicchie dietro le porte, togliamo le cose appoggiate ai muri e poniamo negli angoli principali, in relazione con le quattro direzioni cardinali, una ciotola contenente sale grosso, che assorbe e riequilibra le energie negative. Dovremo eliminarlo ventiquattro ore dopo la pulizia. Mentre effettuiamo questo lavoro, se vogliamo renderlo più efficace, possiamo accendere candele colorate in ogni stanza utilizzando il colore corrispondente alla direzione:

  • bianca per l'Ovest;
  • rossa per il Sud;
  • blu per il Nord;
  • verde per l'Est;
  • gialla o ocra per il centro della casa.

Laviamo i pavimenti evitando detersivi chimici, preferiamo quelli a base naturale, magari aggiungendo alcune gocce di essenze nel profumo gradito. Sostituiamo lampadine fulminate, buttiamo via vecchie riviste e libri, vecchi abiti e liberiamo gli attaccapanni da quanto non usiamo quotidianamente; riponiamo le scarpe negli appositi contenitori e non lasciamole in giro per casa. Adeguiamo la nostra casa alla stagione in cui ci troviamo, basta qualche piccolo dettaglio per farla entrare in sintonia con l'atmosfera del momento.
A questo punto, e quando le candele si saranno esaurite, riapriamo tutte le finestre e le porte e facciamo circolare liberamente l'aria per almeno mezz'ora. Ora possiamo sostituire le essenze profumate o gli incensi con altre a effetto riequilibrante ed energizzante.
Dopo di ciò provvediamo a depurarci e a eliminare le eventuali energie vecchie che abbiamo assorbito: facciamo Lina lunga e vigorosa doccia, comprensiva di lavaggio di capelli, utilizzando detergenti naturali e riequilibranti. Se è possibile non utilizziamo l'asciugacapelli, che produce un campo magnetico ed elettrico molto forte. Beviamo molta acqua naturale, o tisane o succhi depurativi e rivitalizzanti; ora concediamoci una sosta riposante ed eilettuiamo alcuni esercizi di respirazione e/o meditazione.
È importante dopo queste procedure cercare un contatto con lo spirito della casa, respirandone la nuova aria, toccandone i muri e gli arredi, visualizzando la nuova immagine di freschezza ed energia, e quindi creando un nuovo rapporto con essa. Questo lavoro va fatto sicuramente prima di un trasloco, e almeno una volta al mese o all'inizio eli una nuova stagione nelle case già abitate, e ogni qualvolta un evento particolarmente negativo lo richieda (litigio, conflitto, disgrazia, separazione, malattia, lutto ecc.).

 

FONTE :

http://il-feng-shui.blogspot.it/

E' nata la prima Universita' del Sociale

Carissimi,

è con gioia ed entusiasmo che vi comunico la realizzazione di un sogno: la nascita della prima "Università del Sociale" e Torino.


UdS
è un progetto di istruzione e formazione nato per offrire a chi opera "nel sociale" (ma anche a chi desidera per motivi personali approfondire i temi proposti) la possibilità di acquisire alcune competenze che abbiamo riscontrato essere preziose sia a livello personale che professionale.

Invito chi fosse interessato ad una formazione in ambito sociale, personale e di arte-educazione, a visitare il sito:

www.universitadelsociale.org

Vi  attendo con tutto il mio staff di formatori nella bellissima città di Torino, un'occasione imperdibile per unire la formazione con la visita ad una città d'arte!

 

Maria Luisa Mirabella

Presidente

 

Università del Sociale

segreteria@universitadelsociale.org

www.universitadelsociale.org

LAVORI NEL SOCIALE OTTOBRE 2012

6 OPERATORI SOCIOSANITARI IN VAL DI FASSA

 

 

 

 


 

A tutte le Mamme che hanno perso un figlio : grazie NICOLA !

Con grande commozione abbiamo avuto l’onore di leggere il testo che ALMA

ha scritto per suo figlio ora nella Luce !

Un bellissimo esempio di Amore Puro che abbiamo deciso di pubblicare anche sul nostro blog.

Legge questo [ PDF dal titolo "Grazie Nicola" con un click qui ]

Grazie Nicola e grazie a tutti Voi che siete ora aldilà del Velo … !

Un abbraccio immenso ad Alma e a tutte le mamme che sentono vibrare le parole del loro figlio che si rivolge a loro come ha fatto Nicola dicendo  : io sono sempre con voi e lo sarò per tutta la vita, in un raggio di Luce o nel brillare di una stella.