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Il Blog delle Azioni Umanitarie
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Lug 4th
Lavoro, stage, volontariato e..
Apr 23rd
Il Bouba Njida è una riserva naturale del Camerun, nell’Africa equatoriale, e ospita una ricca fauna con oltre 23 specie diverse di antilopi e centinaia di esemplari di elefanti. Il numero di questi grandi mammiferi nella zona si sta però riducendo velocemente in questi anni a causa del fenomeno del bracconaggio, come ha di recente segnalato il World Wide Fund for Nature (WWF). A causa della scarsa presenza di forze di sicurezza nella riserva, si stima che da inizio anno a oggi siano stati uccisi almeno duecento elefanti. Gli animali vengono massacrati dai bracconieri, che ottengono grandi guadagni dalla vendita delle loro zanne.
“Il WWF è turbato dalla notizia che il bracconaggio continua indisturbato” ha spiegato con un comunicato stampa Natasha Kofoworola Quist, rappresentante dell’associazione ambientalista nella zona. Solo la scorsa settimana, l’organizzazione ha scoperto le carcasse di 20 elefanti nella riserva in Camerun. Le autorità del paese sono state accusate di aver fatto ben poco per evitare la caccia illegale in queste settimane, cosa che ha incentivato l’arrivo di bracconieri anche da altri stati africani.
Il governo del Camerun ha detto di aver inviato negli ultimi giorni le forze speciali dell’esercito per affrontare il problema. Secondo il WWF si tratta, però, di una risposta tardiva che cambierà difficilmente le cose. I soldati inviati sono pochi e questo potrebbe complicare ulteriormente il pattugliamento della riserva. I bracconieri, inoltre, sono molto agguerriti e non esitano a sparare anche contro le forze speciali quando vengono intercettati lungo le piste del parco naturale. In una delle azioni di contrasto è morto un soldato, cosa che ha inciso per diversi giorni sulle operazioni.
Secondo il WWF, in seguito alle recenti attività di bracconaggio almeno metà degli elefanti del Bouba Njida sono stati uccisi illegalmente. Anche negli scorsi anni durante la stagione secca i bracconieri avevano cacciato nel parco, ma fino a ora non si era mai verificato una simile quantità di azioni per cacciare e massacrare gli elefanti. Secondo l’International Fund for Animal Welfare (IFAW), non è chiaro quanti elefanti ci siano ancora in Camerun: l’ultimo censimento risale al 2007 e già all’epoca non fu semplice stabilire una cifra precisa. Gli attivisti calcolarono che nel paese c’erano non meno di mille elefanti e non più di cinquemila.
Il fenomeno del bracconaggio è aumentato anche a causa degli investimenti e dei maggiori interessi economici della Cina in diversi paesi africani. L’avorio, ottenuto dalle zanne degli elefanti uccisi, viene utilizzato principalmente per oggetti ornamentali e gioielli. La domanda da parte di diversi paesi asiatici della materia prima è aumentata sensibilmente e questo ha, tra le altre cose, portato a maggiori azioni di bracconaggio.
http://www.ilpost.it/2012/03/16/il-massacro-degli-elefanti-in-camerun/
Apr 23rd
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Mar 17th
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RICORDATEVI DI UTILIZZARE "SOCIAL JOB NETWORK" LA VOSTRA RETE DI CONTATTO CON IL LAVORO
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Feb 18th
CENTRO DI TRANSIZIONE AL LAVOROCentro Perez Ferrara |
OBIETTIVI
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ProdottiIl Centro si configura come una vera e propria piccola azienda, dove, sotto il controllo attivo e costante di operatori e volontari qualificati a garanzia sia della qualità di esecuzione del lavoro che del rispetto dei tempi di consegna, vengono svolte attività lavorative per imprese committenti esterne:
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Centro PerezL’integrazione sociale e lavorativa delle persone con disabilità acquisita: questa sfida è iniziata presso la Città del Ragazzo con un’attività di formazione, strettamente connessa con la riabilitazione funzionale, finalizzata all’inserimento in azienda di giovani con esiti di trauma cranio-encefalico. Tale inserimento non è automatico ed anzi, in molti casi, risulta problematico: da qui nasce l’idea del “Centro Perez”, Impresa Sociale finalizzata alla transizione verso la vita attiva e l’autonomia. È costituito da laboratori di produzione, stampa digitale e di attività manuali. Vengono svolte attività di palestra, teatro, ludico ricreative, soggiorni vacanza. Alla nascita del Centro Perez nel 1999 hanno contribuito i Servizi Sociali dell’Azienda USL di Ferrara, il Centro Servizi alla Persona del Comune di Ferrara. Il Centro, che ha la formula del laboratorio protetto, a convenzione con il servizio socio-sanitario, mira all’integrazione sociale e lavorativa personalizzata, cioè “cucita addosso” alla persona, senza forzature nei tempi e nei metodi. Il Centro dispone di un ufficio, di un magazzino in uso esclusivo, di un laboratorio informatico attrezzato e di due ampi locali per lo svolgimento delle attività manuali. Abbiamo a disposizione la palestra, un laboratorio teatrale, sala giochi e spazio verde. |
MotivazioniLe persone con disabilità acquisita necessitano di luoghi e opportunità di integrazione in cui recuperare, riallacciare e costruire rapporti e relazioni. Circa il 90% di persone con esito di trauma cranio-encefalico ha difficoltà nelle interazioni sociali, nelle relazioni interpersonali e quindi fatica a mantenere e/o instaurare rapporti di amicizia e affettivi (Lezak, 1987). ConvenzioneUna modalità di realizzazione di detto centro avviene con finanziamenti a retta, secondo una convenzione stabilita a livello locale fra l’ente attuatore, i sevizi sociali dell’USL e i servizi sociali del territorio: si fa riferimento in particolare alla L. 328 dei piani di zona. Il gruppo tecnico scientifico
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ContattiMaria Grazia Aretusi. |