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Categoria: "Adozioni Animali"

antidiabetico, detossificante e ipotensivo : il melograno

Il Melograno ha spiccate proprietà antitumorali e antinfiammatorie

è anche un antidiabetico, un detossificante e un ipotensivo

Il Melograno è un frutto conosciuto da sempre per le sue grandi proprietà benefiche. Probabilmente questo frutto è originario dell'Asia, ma oggi viene coltivato in tutto il Mediterraneo e nelle Americhe del Nord.

Fin dall'antichità il melograno era simbolo di longevità e abbondanza, poichè sono tante le sue proprietà curative. Come viene ben spiegato in questo video, gli studi scientifici attuali hanno confermato le sue proprietà: il melograno è un potente antitumorale. Grazie, infatti, alla presenza di sostanze quali l'acido ellagico e i flavonoidi, è in grado di contrastare la formazioni di tumori. Contrasta infatti la formazione dei vasi sanguigni attorno alla cellule tumorali e rallenta la metastasi. Il melograno è in grado di prevenire tumori al seno, alla prostata, alla pelle e ai polmoni.

Queste sostanze lo rendono anche un ottimo antinfiammatorio naturale, molto potente ma privo di tutti gli effetti collaterali che hanno i farmaci.

Chi assume regolarmente il succo di melograno ottiene davvero tanti benefici. Infatti, il melograno è anche un antidiabetico, un detossificante e un ipotensivo.

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I Meridiani Energetici esistono davvero ora a dirlo e' la scienza

I Meridiani Energetici esistono davvero ora a dirlo e' la scienza

Il numero di medici agopuntori e di operatori olistici che lavorano con diverse tecniche sui meridiani della Medicina Tradizionale Cinese è in crescita in tutto il mondo.

Questo fenomeno va di pari passo con la richiesta sempre maggiore, da parte delle persone, di metodi guarigione alternativi e naturali. Purtroppo, però, nonostante questo, i puristi della scienza continuano a non considerare l’agopuntura e le altre tecniche da essa derivate come trattamenti legittimi.

Tuttavia, sembra che finalmente la scienza sia stata in grado, di recente di verificare visivamente l’esistenza dei punti dell’agopuntura e dei meridiani. Questi ultimi sono dei vasi, all’interno del corpo, che conducono l’energia vitale, proprio come se fossero dei fili di un circuito elettrico.

Utilizzando una nuova tecnica di cattura delle immagini e di tomografia computerizzata, infatti, i ricercatori hanno osservato dei punti concentrati dentro a strutture microvascolari, che corrispondono chiaramente ai punti su cui lavorano gli esperti di medicina energetica da quasi 2000 anni.

 

Nello studio, pubblicato dal Journal of Electron Spectroscopy and Related Phenomena, i ricercatori hanno usato una tecnica di immagine di contrasto sia sui punti dell’agopuntura che altrove sul corpo. Questa scansione ha rivelato una chiara distinzione tra i punti comuni e le strutture anatomiche costituite dai punti di agopuntura.

 

La tomografia computerizzata è una tecnica che ricorre ai raggi X per creare immagini in sezione trasversale. In questo studio, i ricercatori hanno usato una tecnica speciale, grazie alla quale si è osservata una densità maggiore di microvasi corrispondenti ai punti dell’agopuntura oltre che una grande quantità di strutture microvascolari involute. I punti non appartenenti ai meridiani non mostrano queste caratteristiche.

 

Secondo la Medicina Cinese, l’energia vitale scorre all’interno del corpo in un complesso sistema di vasi noti come Meridiani. Nel farlo, questa seguirebbe il libero fluire del sangue nell’organismo. Se la circolazione del sangue è limitata, allora lo sarà di conseguenza anche il movimento dell’energia vitale. Questo causerà disarmonia nell’altrimenti simbiotico funzionamento degli organi.

 

Le arti fisiche ed esoteriche del Tai Chi e del Qi Gong lavorano allo scopo di migliorare il flusso vascolare del sangue, affinché anche l’energia vitale fluisca più libera. L’effetto è quello di una salute migliorata e di un sistema immunitario più forte. Di conseguenza, si ha molta più energia e migliora anche l’armonia mentale, oltre che quella emotiva.

 

Come è noto, la Medicina Tradizionale Cinese ha i suoi fondamenti sul concetto di Qi (soffio, energia vitale) circolante lungo una rete di canali chiamati Meridiani. L’Agopuntura tratta le patologie e gli squilibri dell’organismo mediante l’infissione di aghi metallici in punti ben definiti, detti agopunti, disseminati lungo tali canali. Un misterioso fenomeno che ha attirato per generazioni l’attenzione della comunità scientifica internazionale è rappresentato dal fatto che, malgrado l’agopuntura annoveri migliaia di anni di successi, nessuna solida spiegazione scientifica è mai stata proposta per giustificare, dal punto di vista anatomico e fisiologico, l’esistenza dei Meridiani.

 

Tutto questo sembra ora finalmente convalidato scientificamente, grazie a questa ricerca che conclude che i punti dell’agopuntura hanno delle concentrazioni elevate di microvasi vicino alla superficie della pelle. I punti sembrano inoltre connessi strettamente ad alcune aree del corpo dove può concentrarsi più sangue.

 

Questo studio identifica anche i principali meridiani del corpo, scoperti più di 2000 anni fa durante il regno dell’Imperatore Giallo, Huang Di, considerato come il fondatore della Medicina Cinese e dell’Agopuntura.

 

Altre ricerche hanno portato, attraverso la risonanza magnetica e le immagini ad infrarossi, oltre che con la fotografia termica LCD, gli ultrasuoni e altre tecniche di tomografia computerizzata, alla scoperta delle strutture dei punti dell’agopuntura e dei meridiani. Già nel 1963 il medico koreano Kim Bong-Han, professore di Fisiologia alla Seoul National University e direttore dell’Istituto per la Ricerca sui Meridiani di Agopuntura in Pyongyang, era riuscito a dimostrarne l’esistenza, ma la sua morte improvvisa bloccò la diffusione del suo lavoro che solo ora sta cominciando ad uscire fuori dalla Korea.

 

Gli studi correlatati con microsensori amperometrici di ossigeno hanno rivelato una variazione parziale della pressione dell’ossigeno che, ancora una volta, corrisponde alle mappe energetiche del corpo umano sviluppate dai cinesi. Ecco le immagini:

 

 

 

Tutte queste nuove ricerche vanno a supportare la medicina alternativa complementare, che offre senza dubbio guarigione e sollievo a moltissime persone, ma viene allo stesso tempo derisa e sottovalutata dagli scettici e dagli scienziati puristi. Molti detrattori dell’agopuntura dichiarano che si tratti di nulla di più che effetto placebo. Queste nuove ricerche, li smentiscono.

 

LUCIO POTRA’ DIRMI SE, COME ME, AVVERTE CERTE IMPRECISIONI IN QUESTO ARTICOLO

 

fonte: dionidream

 

Parole giuste rendono bimbi piu' altruisti gia' a 2 anni

 

Parole giuste rendono bimbi più altruisti già a 2 anni

 

Gioia, tristezza, paura, rabbia e disgusto.

Conoscere le emozioni può essere divertente come guardare il cartoon record di incassi 'Inside Out'.

Ma soprattutto aiuta i bambini a essere più empatici e altruisti.

Già a due anni.

È il risultato dello studio condotto dall’Università di Milano-Bicocca e pubblicato sulla rivista 'Infancy'.

Nella ricerca sono stati coinvolti centocinque bambini, tutti di età compresa tra i due e i tre anni (età media di 2 anni e 5 mesi).

I bambini, iscritti a sette nidi dell’hinterland milanese, sono stati suddivisi in un gruppo sperimentale e uno di controllo.

Quelli del gruppo sperimentale, una cinquantina, hanno partecipato a un intervento intensivo di due mesi durante il quale, in pochi, hanno ascoltato, a rotazione, otto brevi storie a contenuto emotivo.

I racconti riguardavano episodi di paura, tristezza, rabbia e felicità dei protagonisti.

Dopo l’ascolto, i bambini hanno partecipato a una conversazione guidata che toccava aspetti legati all’esperienza emotiva dei protagonisti delle storie: esprimere emozioni, conoscerne le cause, imparare a regolarle.

I bambini del gruppo di controllo hanno ascoltato le stesse storie, ma non hanno partecipato alla conversazione guidata.

Prima e dopo la fase di intervento, per valutare le abilità linguistiche e socio-emotive, tutti i piccoli hanno svolto semplici compiti di riconoscimento e comprensione delle emozioni; successivamente sono stati osservati, tramite una videoregistrazione, in situazioni di interazione spontanea al nido, cioè mentre giocavano fra loro senza sapere di avere addosso gli occhi dei ricercatori. Il team ha così dimostrato che i bambini del gruppo sperimentale migliorano significativamente, rispetto al gruppo di controllo, le abilità socio-emotive: in particolare diventano più empatici nei confronti dei compagni in difficoltà.

Complessivamente i bambini del gruppo sperimentale hanno aumentato in modo statisticamente significativo i comportamenti altruisti e prosociali durante i momenti di gioco libero al nido, passando da un totale di 14 azioni di questo tipo a un totale di 28 azioni.

In particolare, sono aumentati i comportamenti di aiuto (porgere oggetti, chiamare l’adulto in soccorso), quelli di consolazione e conforto (fare carezze, parlare) e di condivisione (giocare insieme con gli stessi materiali).

"L’aumento di questi comportamenti – spiegano Ilaria Grazzani, coordinatrice dello studio e docente di psicologia dello sviluppo e Veronica Ornaghi, assegnista di ricerca dell’Università di Milano-Bicocca - rappresenta un precoce fattore di protezione da condotte negative verso l’altro, come aggressività, bullismo e azioni antisociali.

I risultati di questa ricerca, la prima a essere stata condotta al nido con bambini di due anni allo scopo di incrementare abilità socio-emotive e prosociali, hanno importanti ricadute applicative.

Abbiamo infatti validato una nuova proposta di attività, che può essere inserita nei percorsi educativi dei bambini frequentanti i contesti educativi per l’infanzia".

 

Roma, 7 ott. (AdnKronos Salute) 13:30

lento, veloce, schizzinoso, il modo di mangiare rivela personalita'

lento, veloce, schizzinoso, il modo di mangiare rivela personalità

Dal mangiatore lento a quello veloce, dall'organizzatore allo schizzinoso.

Nell'era del 'Grande Fratello' via web e delle ricerche sulla personalità 2.0, scopriamo che per conoscere in profondità le inclinazioni di qualcuno basta invitarlo a pranzo.

"Volete capire al volo una persona? Osservatela mentre mangia.

Il suo modo di rapportarsi con il cibo vi farà capire vari tratti della sua personalità".

Parola di Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta, presidente Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico e direttore della Clinica dello stress.

 

"Mangiare è un'azione che compiamo ogni giorno, più volte al giorno - spiega l'esperta all'AdnKronos Salute - quindi riflette inevitabilmente il nostro modo di essere.

L'approccio al cibo rivela alcuni tratti specifici della nostra personalità e se avete intuito potete capire la persona proprio guardandola seduta a tavola durante il suo pranzo o la sua cena".

Ecco dunque gli identikit tracciati dall'esperta in base allo stile alimentare:

 

MANGIATORE LENTO - Una persona che mangia molto lentamente, che assapora ogni singolo alimento durate il pasto, "è un soggetto che normalmente cerca di vivere in profondità ogni momento della propria vita e questo è un aspetto positivo anche per combattere lo stress.

Ma può essere anche testardo e rigido

 


Della serie: il mondo gira intorno a me". MANGIATORE VELOCE - Il mangiatore veloce è quello che quasi non riesce a respirare mentre mangia.

"Mette se stesso sempre in secondo piano perché dà spazio a cose e a persone prima di lui.

Mentre mangia velocemente fa altro, guarda il telefonino, risponde alla mail, parla, si alza per compiere un'altra azione.

Una persona così - afferma la psicologa - può sembrare altruista ed è sempre circondata da molti amici, ma alla lunga questo suo comportamento la porterà ad un livello di stress molto alto perché non avrà mai risposto con i modi e i tempi necessari ai propri bisogni".

 

SCHIZZINOSO - Il mangiatore schizzinoso è quello che ogni volta che mangia fuori chiede di preparare il cibo in maniera specifica.

"Sa bene chi è e cosa vuole dalla vita.

Di solito è una persona curiosa, vuole sapere, non ha problemi a fare e a porsi domande".

 

 



ORGANIZZATORE - Se avete davanti una persona che tende a separare i diversi cibi nel piatto, dando a ciascuno il suo spazio avendo cura di tenerli separati, allora siete davanti a un uomo o una donna per i quali l'ordine è fondamentale.

"Si tratta di persone che hanno una vita molte ben organizzata e la pulizia nella loro vita è centrale.

Hanno casa e scrivania in perfetto ordine, ma c'è il rovescio della medaglia.

Persone così non vivono bene perché non lasciano spazio agli altri, non condividono le responsabilità, non si fidano.

L'organizzatore quindi non è flessibile e questo lo porterà a non avere troppe persone intorno.

Perché sarà molto pesante da sopportare".

 

MANGIATORE METODICO - Il mangiatore metodico è colui che mangia un solo alimento alla volta.

Caratteristiche della personalità? "Il dettaglio per lui fa la differenza.

La cura del dettaglio è, infatti, in tutto ciò che fa.

Ma il suo problema è, come nell'organizzatore, la mancanza di flessibilità.

Sono spesso persone che si isolano".

 

MIXER - Mescola i vari cibi prima di assaporarli.

E' un tipo aperto a nuove esperienze e vuole sperimentare cose nuove nella propria vita.

"Le persone che mixano il cibo sono molto aperte e hanno una vita sociale movimentata.

Ma possono essere confusionarie.

Hanno difficoltà nel dare priorità alle cose più importanti alle quali prestare attenzione e possono avere problemi di concentrazione".

 

MANGIATORE CHIASSOSO - Le persone che masticano facendo strani rumori, a bocca aperta, "sono spiriti liberi che non danno peso alle opinioni degli altri.

Gli istinti, in questo tipo di persone, hanno la precedenza sulla razionalità", conclude Vinciguerra.

 

 

Roma, 8 ott. (AdnKronos Salute) 16:43

bimbo canta nel pancione a ritmo musica video dalla Spagna

Sono accoccolati nel pancione della mamma, ma sembrano già sentire la musica e reagire ai suoni con dei movimenti simili al canto.

Secondo un nuovo studio pubblicato su 'Ultrasound', questo accade già a 16 settimane di gestazione, se le note arrivano 'dall'interno'.

Per la prima volta gli scienziati dell'Institut Marquès di Barcellona hanno mostrato infatti che il feto sarebbe in grado di rilevare i suoni già a questa età, e soprattutto di reagire muovendo la bocca e la lingua.

A mostrarlo è un video in 3 D realizzato dagli scienziati, che rimbalza sulla stampa internazionale e sta emozionando il web. Le orecchie del piccolo si sviluppano completamente a 16 settimane, ma finora si riteneva che questo non potesse udire fino a 18-26 settimane di gestazione.

Ora il team di Marisa Lopez-Teijon spiega di aver 'fotografato' una risposta precoce alla musica trasmessa a livello intravaginale: il feto muove bocca e lingua come se cercasse di parlare o cantare.

E smette quando si interrompe la musica.

Una scoperta che, al di là dell'emozione nell'assistere a quella che appare come una precocissima risposta alla musica, potrebbe aprire la strada a nuovi metodi per consentire una diagnosi dei problemi di sordità già a livello fetale.

Il team ha usato un device, battezzato Babypod, sviluppato per questo studio, che si inserisce nella mamma, liberando le note.

L'esperimento è stato condotto su un gruppo di donne tra la 14esima e la 39esima settimana di gravidanza; i ricercatori hanno utilizzato gli ultrasuoni per valutare le reazioni del feto alla musica.

Le note erano emesse a livello addominale (sul pancione) e intravaginale, con lo speciale microfono, e tutti i piccoli hanno ascoltato la Partita in A minore di Johann Sebastian Bach.

Se prima di far partire i suoni i medici hanno visto che circa il 45% dei feti faceva movimenti spontanei degli arti e il 30% muoveva la bocca o la lingua (il 10% faceva 'linguacce'), una volta accesa la musica l'87% dei feti ha reagito con movimenti della testa e degli arti, accompagnati da "specifici movimenti di lingua e bocca", che si interrompevano quando si fermavano le note.

Inoltre il 50% reagiva con movimenti di bocca e lunga molto ampi ed evidenti.

Se invece sulla pancia della mamma venivano messe delle cuffie, non è stato rilevato alcun cambiamento facciale nei piccoli.

"La risposta fetale inizia a 16 settimane, con variazioni statisticamente significative nel corso della gravidanza", affermano gli studiosi.

"La risposta è diversa per ogni feto e anche i livelli di reazione sono differenti ogni volta che la musica viene suonata".

Inoltre i gemelli hanno comportamenti simili.

Ma secondo Claudio Giorlandino, ginecologo e segretario generale Sidip Italian College of Fetal Maternal Medicine, più che una reazione alla musica quelli dei piccoli sarebbero 'sbadigli'.

"Lo sviluppo fetale presenta fasi ben precise in utero.

A 18 settimane siamo ancora nella 'filogenesi'.

A queste settimane di gestazione - dice all'Adnkronos Salute - non vi è nessuna possibilità che il feto tragga da un'esperienza sensoriale una risposta psicomotoria da adulto".

"Questo - prosegue - non avviene neanche dopo la nascita, fino a quando lo sviluppo ontogenetico si va integrando con l'esperienza del mondo circostante determinando la maturazione psicomotoria.

Ciò che è accaduto, e che talvolta accade, è il movimento del cosiddetto 'sbadiglio' fetale, che comincia a essere presente già verso le 18 o 20 settimane.

Che sia avvenuto mentre il feto ascoltava musica è una causalità ma, a mio vedere, credere in queste cose è bello e romantico e avvicina la madre al misterioso mondo dello sviluppo fetale".

Roma, 9 ott. (AdnKronos Salute) 14:18