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Disturbi femminili: una nuova soluzione con la ginnastica intima

Vi è mai capitato di dire frasi quali: “Questa pancia che viene fuori... nonostante la dieta e la ginnastica non si appiattisce”; “Avverto una pesantezza pelvica: è come se nel basso ventre ci fosse un peso”; “Durante i rapporti sessuali non riesco a provare molto piacere. È come se mi sentissi dilatata.

 

L’orgasmo è debole o assente”; “Quando tossisco, rido o corro mi succede di avere delle perdite di urina. Strano, perché non sono anziana”; “Il mio bacino è bloccato. Quando mi muovo, quando cammino è rigido. E mi fa sentire poco femminile”. Se la risposta è sì, significa che la vostra area pelvica – quella che di solito chiamiamo bacino – è indebolita. La pelvi è il “centro” del nostro corpo. Se questa parte è debole anche il corpo intero è debole.

 

Come mai? Perché è proprio in questa zona centrale che si trovano organi preziosi, direttamente collegati alla salute e al benessere della donna. Una debolezza pelvica è fonte di numerosi disturbi: addome prominente, atonia vaginale, disturbi mestruali e ginecologici, incontinenza urinaria fino ai prolassi pelvici. Anche la sessualità ne risente: raggiungere il piacere è molto più difficile.

 

La debolezza spesso riguarda la muscolatura di questa zona, detta pavimento pelvico. Non si può vedere ma possiamo sentirlo quando saliamo in bicicletta: è la parte del bacino che appoggia sulla sella. Una complessa struttura i cui muscoli, intrecciati insieme, formano la parte inferiore del bacino: un vero e proprio “pavimento” ma dalla forma concava. Nonostante il pavimento pelvico svolga funzioni di grande importanza per il nostro corpo, non si può dire che sia molto conosciuto. È una struttura muscolare davvero importante per il nostro benessere. Che si può stimolare con la ginnastica intima.

 

Che cos’è la ginnastica intima e che disturbi cura?

 

La ginnastica intima è una ginnastica che si indirizza alle parti nascoste del bacino, non visibili ma percepibili da ogni donna. È un insieme di tecniche piacevoli e rilassanti, e anche divertenti che richiedono poco tempo. Alcune pratiche, dette “invisibili”, si possono addirittura eseguire mentre stiamo facendo altro e ovunque siamo. I benefici sono davvero tanti; vediamone alcuni.

 

Ridurre la pancia. “Ho provato qualsiasi tipo di ginnastica ma la mia pancia non si riduce. Non servono né dieta, né esercizi per gli addominali”. Sono frasi che si sentono dire da molte donne. Per quanto si impegnino per far andare via la pancia, non c’è niente da fare: resta lì. Qual è la causa di questa pancia che non se ne va? Una causa importante, spesso trascurata, è proprio una muscolatura pelvica debole. È interessante infatti sapere che la “pancetta” non sempre è determinata dal sovrappeso o da una lassità dei muscoli addominali o lombari. L’addome può sporgere antiesteticamente verso l’esterno anche per una causa poco conosciuta: la mancanza di tonicità dei muscoli pelvici. Ecco perché spesso la pancia rifiuta di appiattirsi, anche nella donna magra, nonostante la ginnastica addominale.

 

Combattere la sindrome premestruale. Ogni mese, molte donne soffrono di sindrome premestruale. La ginnastica intima può aiutare molto. Il suo effetto positivo è dovuto a un miglioramento dell’irrorazione della zona pelvica: ciò permette di ridurre e alleviare la congestione presente in questa parte del corpo. Se si praticano con costanza gli esercizi, il flusso sanguigno scorre più liberamente e la congestione del bacino viene alleviata.

 

Combattere i dolori mestruali. La ginnastica intima è utile anche in caso di dismenorrea, cioè mestruazioni dolorose. Gli esercizi infatti migliorano il flusso circolatorio a livello pelvico e decongestionano la zona.

 

Migliorare i disagi della menopausa. In questa fase della vita la ginnastica intima non è solo utile ma necessaria. Perché può prevenire e alleviare numerosi disturbi. Innanzitutto rafforza gli organi del bacino che in questa fase della vita possono indebolirsi. Inoltre diverse donne hanno notato una diminuzione delle vampate praticando gli esercizi pelvici. Eseguendoli con costanza – questi esercizi facilitano l’afflusso di sangue all’area del bacino – il calore è richiamato verso il basso: si decongestiona così la zona del viso, del collo e del torace, cioè le aree più colpite dalle vampate.

 

Contrastare la secchezza vaginale. Le donne che praticano ginnastica intima regolarmente sono meno soggette alla sintomatologia tipica dell’atrofia vaginale. E percepiscono molto meno la secchezza delle mucose, l’irritazione e il senso di fastidio nella vagina.

 

Combattere le infezioni vaginali. Questi esercizi sono molto indicati in caso di infezioni vaginali persistenti – per esempio la candida che dura per lunghi periodi – perché arricchiscono le cellule dei tessuti interni con sangue in cui è contenuta un’alta percentuale di ossigeno che stimola le funzioni immunitarie.

 

Combattere l’incontinenza urinaria. Questo disturbo, spesso vissuto in silenzio, riguarda diverse donne. La ginnastica può aiutare molto, perché crea una buona base di appoggio per gli organi interni: i muscoli tonificati proteggono meglio l’uretra nei momenti di pressione.

 

Aumentare il piacere sessuale. Un netto miglioramento della vita sessuale è uno dei benefici effetti più spesso citati dalle donne che praticano gli esercizi di ginnastica intima. Per molte è però un fatto nuovo. Non si pensa che le sensazioni di eccitazione e piacere, e la possibilità di avere orgasmi appaganti, siano correlate anche alla nostra capacità di percepire la pelvi e di saper muovere i suoi muscoli. Ma un piacere diffuso e orgasmi più intensi sono dati anche da una muscolatura pelvica forte e riattivata: i muscoli vaginali tonici sono tra i maggiori responsabili dell’intensità delle sensazioni provate mentre si fa l’amore.

 

 

 

La Perla - Esercizio

Descrizione: Con l’esercizio della perla si contrae il pavimento pelvico immaginando di trattenere in vagina una perla.

 

Esecuzione: Si contraggono tutti i muscoli pelvici contemporaneamente, con una certa gradualità, fino ad avvertire che la vagina si chiude completamente.

 

Visualizzazione: Si visualizza una piccola perla all’interno del canale vaginale. Quando i muscoli pelvici si contraggono la perla viene trattenuta, quando si rilassano la perla scivola verso l’esterno.

 

Durata: Si mantiene ogni contrazione per circa 1 secondo.

 

 

 

Simona Oberhammer

 

 

 

È naturopata e ricercatrice. Ha anche ideato Olofem, un programma di crescita personale al femminile. Organizza corsi e incontri per le donne.

 

Il suo sito è: www.olofem.com

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