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Vecchi telefoni contro la deforestazione : i vecchi telefoni diventano guardiani delle foreste

Grazie a un innovativo software open-source, e a pannelli solari che funzionano anche in ombra, i vecchi smartp hone diventano guardiani delle foreste. Il progetto è di una start-up in cerca di hacker e ambientalisti.

Tra i vari metodi per riciclare i vecchi smartp hone, il più innovativo mi sembra quello ideato da un piccolo gruppo ambientalista che tenta di salvare le foreste indonesiane, le più sfruttate al mondo. Il Paese asiatico, secondo un recente studio dell’Università del Maryland, pubblicato su Nature Climate Change, sta perdendo le sue foreste primarie più velocemente del Brasile, nonostante la moratoria siglata dal governo nel 2011. Mentre la deforestazione in Amazonia e’ in riduzione, in Indonesia aumenta in media di 47.600 ettari l’anno.

 

Adesso la giovane startup non-profit e opensource, Rainforest Connection (RFCx), sta riaggiustando vecchi smartp hone per trasformarli in piccoli detective elettronici alimentati da pannelli solari che funzionano anche all’ombra. Sistemati sui tronchi degli alberi, i telefoni riescono a captare eventuali rumori di motoseghe e grazie al software messo a punto dal giovane ingegnere Topher White (nella foto), fondatore dell’impresa, chiamano rinforzi per contrastare i tagli illegali, il vero dramma della deforestazione. Il progetto va avanti da un anno a Sumatra, dove un singolo smartp hone riesce a controllare un’area di un chilometro circa, e dove si vuole arrivare a controllare con i piccoli congegni d’allarme tutto il perimetro delle foreste, l’area più vulnerabile.

 

L’ambizioso obiettivo di RFCx è allargarsi ad altre aree a rischio nel mondo, e per questo si cerca di finanziare la campagna con partnership e su Kickstarter, dove si punta a raccogliere 100mila dollari per arrivare a coprire un’area di 300 chilometri quadrati di foresta.

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La cosa è interessante non solo perché i telefoni utilizzano una versione innovativa dell’open source di Android OS, ma anche per la tecnologia (in attesa di brevetto) che riguarda i pannelli solari usati per alimentarli, capaci di funzionare appunto anche in presenza di poca luce, che è il caso dei tronchi degli alberi nelle foreste. Ma non c’è alcuna intenzione di commercializzarla, come ha spiegato lo stesso White: “Tutta la tecnologia che stiamo utilizzando sarà open-source. Commercializzarla sarebbe forse parecchio remunerativo, ma pensiamo che RFCx possa guadagnarci di più se riuscirà a mettere insieme una comunità globale di hacker, inventori e ambientalisti che migliorino quello che già stiamo facendo, massimizzando il nostro impatto”.

 

http://www.wired.it/attualita/ambiente/2014/07/02/vecchi-telefoni-contro-la-deforestazione/?utm_source=wired&utm_medium=NL&utm_campaign=daily

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FIBROMIALGIA e RIDUZIONE DEL DOLORE

Parliamo di Alga Clorella

Il gioiello d’oriente ricco di clorofilla

 

 

La Clorella è conosciuta come il “gioiello d’oriente” per la sua alta concentrazione di vitamine, minerali, proteine ed enzimi.

La clorella è un’alga cresciuta in stagni ricchi di sali minerali ed è ben conosciuta per la sua azione purificatrice e curativa grazie al suo alto livello di nutrienti e clorofilla.

Così come l’emoglobina è la sostanza vitale per i globuli rossi, la clorofilla è di simile composizione chimica ed è il componente essenziale e principale delle piante.

Nella clorella è possibile trovare una concentrazione di clorofilla estremamente elevata, da 10 a 100 volte di più di quella che generalmente si rinviene nelle verdure a foglia verde.

La clorella è particolarmente ricca di ferro, zinco ed altri minerali e la concentrazione di Vitamina A (Betacarotene), in essa è molto più alta di quella che possiamo trovare nelle verdure a foglia verde: è un componente estremamente significativo per conferire alla clorella il potere di rinforzare il sistema immunitario.

CAPACITÀ DISINTOSSICANTE DELLA CLORELLA

Ricerche avanzate hanno dimostrato che le parti cellulose della clorella chelano i metalli pesanti dal nostro tratto digerente e li rimuovono dal corpo.

La clorella rinforza e protegge il fegato, ed il sistema immunitario oltre che essere di valido aiuto a disintossicare il sangue ed i tessuti da sostanze chimiche dannose.

La clorella si è dunque dimostrata essere sostanza terapeutica nei seguenti casi:

1 Rinforzando il sistema immunitario

2 Accelerando la guarigione di ferite di qualsiasi natura e di ulcere

3 Provvedendo a proteggerci dalle tossine prodotte dall’inquinamento

4 Normalizzando la funzione digestiva e quella intestinale

5 Stimolando la crescita e la riparazione dei tessuti

6 Ritardando l’invecchiamento.

È ben noto che, una volta che i tessuti del nostro corpo sono stati purificati e rigenerati, l’organismo intero è in grado di autoripararsi ed autorigenerarsi prevenendo o riducendo comunque al minimo la durata delle malattie in particolar modo, quelle di natura più seria.

L'alga Chlorella è considerata uno dei cibi più completi e potenti conosciuti dall'uomo ed al suo interno contiene una grande quantità di clorofilla; la chlorella, grazie ai suoi innumerevoli benefici sulla salute umana, è una delle alghe più studiate al mondo.

 

L'alga Chlorella è un organismo monocellulare le cui pareti risultano essere molto dure ed indigeste all'organismo umano. Per questo motivo molte aziende produttrici di integratori a base di Chlorella dichiarano sulla confezione la rottura delle pareti cellulari in modo che il sistema digerente possa utilizzare le preziose sostanze contenute al suo interno.

 

L'alga Chlorella contiene circa 60 grammi di proteine ogni 100 grammi di peso a differenza della carne che ne contiene in media circa 30 grammi ogni 100. Per questo motivo la chlorella può essere consumata da vegetariani e vegani per sostituire le proteine animali, inoltre questo CONTIENE TUTTI GLI AMMINOACIDI ESSENZIALI AL NOSTRO ORGANISMO

 

L'alga Clorella è in assoluto il vegetale più ricco di clorofilla ed è proprio quest'ultima la responsabile principale delle proprietà depurative e disintossicanti nei confronti dell'organismo umano. Uno studio di laboratorio condotto sui ratti ha dimostrato che l'alga Chlorella ha la proprietà di contrastare l'eventuale avvelenamento da metalli pesanti. Pare infatti che le parti cellulose della chlorella siano in grado di legarsi agli eventuali metalli pesanti presenti nel tratto digerente ( processo di chelazione ) e di facilitarne quindi l'espulsione dal corpo.

 

Oltre a questa proprietà l'alga Chlorella rinforza il sistema immunitario, rigenera i tessuti nervosi, normalizza la pressione sanguigna e normalizza i livelli di zucchero nel sangue.

 

L'alga Chlorella è ricca di minerali, in particolar modo di ferro e di zinco, contiene una grande quantità di vitamina A, alcune del gruppo B, tra cui la B12 che è una vitamina difficile da reperire in natura, la vitamina C e la vitamina E. Grazie a queste vitamine l'alga clorella HA quindi proprietà antiossidanti che sono in grado di ritardare l'invecchiamento cellulare di chi l'assume.

 

L'azione purificatrice di quest'alga non si limita ai metalli pesanti ma riguarda il fegato in generale e di conseguenza il sangue ed i tessuti attaccati da sostanze chimiche dannose; ovviamente una volta che l'organismo è stato purificato si avranno benefici notevoli in termini di resistenza a malattie e patologie varie.

 

Alga Chlorella e Riduzione del Dolore

 

Uno studio risalente al 2000 è stato condotto su pazienti affetti da fibromialgia a cui sono stati somministrati 100 ml. di integratori a base di clorella in forma liquida; dopo due mesi di trattamento a base di chlorella i pazienti hanno avuto una riduzione del dolore stimata attorno al 22% ed un terzo dei pazienti sosteneva di aver riscontrato un miglioramento della salute dopo il trattamento

 

Alga Chlorella, Pressione Sanguigna e Diabete

 

Un altro studio risalente al 2003 condotto su pazienti con problemi di ipertensione ha dimostrato come l'alga Chlorella sia in grado di stabilizzare la pressione sanguigna anche quando si interrompe l'assunzione dei farmaci. Durante lo studio sono stati tolti tutti i farmaci ai pazienti con ipertensione ai quali sono stati somministrati prodotti ed estratti di alga chlorella.

 

Dopo un periodo di due mesi un quarto dei pazienti ha visto diminuire i propri valori della pressione sanguigna mentre la rimanenza dei pazienti non ha visto aumentare la pressione sebbene siano stati tolti precedentemente i farmaci.

 

In ultimo, studi recenti, dimostrano la proprietà dell'alga di migliorare la sensibilità all'insulina così da aiutare l'organismo a riportare alla normalità i valori di glucosio insulina

 

Tratto da "La Soluzione Totale per Disturbi Cronici e Acuti".

 

 

Chlorella, l'alga meravigliosa

 

 

Il sito Green Med Info ha esaminato una serie di studi realizzati nell’arco di circa 10 anni comprovanti l’evidenza che la Chorella può essere d’aiuto nel prevenire o migliorare oltre 40 patologie.

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Questa lista di patologie include:

• Ipertensione

• Anemia

• Diabete

• Stress acuto

• Fibromialgia

• Cancro del fegato

Secondo uno degli studi:

“La Chlorella vulgaris (CV) è stata riconosciuta possedere proprietà antiossidanti ed anticancro... Il nostro studio dimostra che CV possiede un definito effetto chemopreventivo inducendo apoptosi (morte cellulare autoindotta, NdT) ... in epatocarcinomi [cancro del fegato] indotti nei ratti”.

La Chlorella, un’alga monocellulare, è una delle più studiate alghe al mondo. E’ spesso definita come il cibo perfetto, in quanto ricerche condotte negli anni hanno permesso di identificare un sorprendente numero di benefici sulla salute. Mentre è ben nota per la sua abilità nel disintossicare il corpo legando le tossine e permettendo all’organismo di espellerle, questa non è certamente l’unica azione valida.

Un’impressionante lista di benefici per la salute

Come potete vedere, la Chorella sembra soddisfare la descrizione di nutriente miracoloso, che assolve molto più che a una sola funzione.

 

Ecco una lista di alcuni dei benefici effetti sulla salute associati a questa alga verde:

• Ripara i tessuti nervosi

• Aumenta il livello energetico

• Stimola il sistema immunitario

• Normalizza i livelli di zuccheri nel sangue

• Migliora la digestione

• Normalizza la pressione sanguigna

• Promuove un corretto livello di pH nell’intestino, permettendo ai batteri utili di proliferare

• Rimuove i potenziali metalli tossici dal corpo

• Esalta la concentrazione e la focalizzazione

• Elimina l’alitosi

La Chlorella può essere benefica ai vegetariani ed ai vegani che cercano una fonte non animale di proteine e vitamine del gruppo B. Essendo composta di proteine per circa il 60% e poiché contiene tutti gli aminoacidi essenziali dei quali il corpo necessita, è considerata una “proteina completa”.

La Chlorella è anche ricca in:

• GABA (acido gamma amino butirrico, NdT)

• Folati (come l'acido folico, NdT)

• Vitamina B12

• Ferro

Sei patologie che la Chlorella può prevenire o trattare

> Insulino resistenza - Quest’anno, i ricercatori hanno scoperto che la Chlorella ha la capacità di migliorare la sensibilità fruttosio-indotta dell’insulina. Come discusso in numerose occasioni, l’eccessivo consumo di fruttosio è la causa numero uno dell’insulino resistenza e del diabete di tipo 2. In questo studio sugli animali, dopo essere stati nutriti con mangimi ricchi in fruttosio per 4 settimane, ai ratti venne somministrata la Chlorella tre volte al giorno per 5 giorni, il che ha riportato alla normalità i valori di glucosio-insulina.

 

Gli autori hanno concluso che “La somministrazione orale di Chlorella permette di migliorare la sensibilità all’insulina e può rappresentare un valido aiuto nella terapia dei pazienti con insulino resistenza.”

> Disintossicazione - E’ particolarmente di aiuto quando usata insieme alla sauna ad infrarossi ed assunta due ore prima della sauna. In questa maniera la Chlorella è presente nell’intestino, capace di legare le tossine che vengono rilasciate durante la sauna. Si legherà irreversibilmente alle tossine e sarà eliminata in tutta sicurezza attraverso le feci.

> Diabete – Recenti studi evidenziano la capicità della Chlorella di migliorare la sensibilità all’insulina. L’alga è capace di migliorare la sensibilità all’insulina e la captazione del glucosio nel fegato di topi con diabete di tipo 1. Gli autori suggeriscono che l’effetto ipoglicemizzante della Chlorella sia dovuto alla migliorata captazione del glucosio nel fegato e nei muscoli. Un altro meccanismo può essere messo in relazione con l’abbassamento degli acidi grassi non esterificati (NEFA), poiché la sensibilità all’insulina è solitamente ostacolata dal tasso elevato di questi acidi grassi presente nel diabete di tipo 1.

> Ipertensione – I risultati di uno studio in doppio cieco pubblicato due anni fa suggerisce che la Chlorella può significativamente ridurre la pressione alta ed i casi di ipertensione borderline. Gli autori propongono la Chlorella come un benefico supplemento alla dieta per prevenire l’ipertensione arteriosa, senza effetti collaterali.

> Anemia, proteinuria ed edema in gravidanza - L’ipertensione e l’anemia in gravidanza sono due condizioni comuni e potenzialmente pericolose. Una delle cause primarie di queste condizioni è lo stato nutrizionale delle donne. Uno studio pubblicato l’anno scorso evidenzia che la Chlorella può migliorare entrambe queste condizioni nelle donne gravide, probabilmente grazie al suo alto contenuto in folati, vitamina B12 e ferro.

I soggetti assunsero sei grammi di Chlorella al giorno, iniziando tra la 12° e la 18° settimana, fino al parto. Il gruppo che assumeva l’alga chlorella riportò significativi bassi livelli di anemia rispetto al gruppo di controllo. Inoltre si verificarono minori episodi di proteinuria ed edema, due sintomi associati all’ipertensione in gravidanza. Ancora gli autori conclusero che: “Il supplemento di Chlorella può essere utile come fonte naturale di folati, vitamina B12 e ferro per le donne in gravidanza.”

> Fibromialgia – Sebbene i risultati individuali emersi dallo studio furono vari, vale la pena di considerare l’impiego della Chlorella in persone sofferenti per fibromialgia. Lo studio pubblicato nel 2000 verificò l’efficacia di due prodotti commerciali a base di Chlorella in persone con diagnosi di fibromialgia ed il risultato mostrò un 22% di riduzione nell’intensità del dolore. Comunque, mentre sette persone riportarono un miglioramento nei sintomi, sei persone non riportarono alcun effetto, mentre cinque pazienti affermarono di aver avuto un peggioramento. Questo è da tenere presente se si decide di provare l’alga: alcuni ne avranno beneficio, altri no.

> Cancro del fegato – Uno studio pubblicato nel 2009 permise di scoprire che la Chlorella stimola l’apoptosi (morte cellulare), il che suggerisce che può essere utile nella prevenzione del cancro al fegato. Gli autori conclusero: “Il nostro studio dimostra che la Chlorella ha un effetto chemopreventivo inducendo apoptosi deprimendo l’espressione di Bcl-2 (un gene anti apoptosi, NdT) ed aumentando l’espressione di caspasi 8 (le caspasi rivestono un ruolo importante nella trasmissione del segnale apoptotico, NdT) nell’epatocarcinogenesi indotta nei ratti.”

Per notizie sulle ultime ricerche e scoperte, consultate la pagina del sito Green Med Info, che elenca più di 40 situazioni patologiche nelle quali la Chlorella può essere di aiuto.

Chlorella – un potente agente disintossicante

I metalli pesanti tossici, come pure la tossicità da sostanze chimiche, sono divenuti alcuni dei più pressanti attacchi alla salute dei nostri giorni e qui è dove la clorella può essere estremamente utile. La sua abilità nel legare le tossine da metalli pesanti, permettendo che siano eliminate in tutta sicurezza dal corpo, è stata riconosciuta. La sua capacità è cruciale nell’eliminazione sistemica del mercurio, perché la maggior parte del mercurio viene eliminata con le feci. Una volta che il carico di mercurio si è abbassato nell’intestino, questo metallo inizierà a migrare dagli altri tessuti verso l’intestino dove la clorella lo potrà rimuovere.

Si può anche aggiungere il Cilantro (Coriandrum sativum o coriandolo, NdT), che agisce in sinergia con la Chlorella nel processo di disintossicazione. Questa combinazione è particolarmente utile quando si consuma il pesce, che normalmente è ormai contaminato da metalli pesanti e sostanze chimiche. Si può assumere durante il pasto, in modo che l’alga possa legare direttamente le tossine mentre sono nell’intestino, prima che vengano assorbite dal corpo.

Per un’ottima disintossicazione da metalli pesanti, bisogna assumere almeno 4 grammi di Chlorella al giorno.

Effetti collaterali. Quando il corpo inizia a disintossicarsi si possono avere inizialmente una leggera nausea e/o una leggera diarrea e malessere (è la reazione di Herxheimer, o crisi si eliminazione, con la quale si assiste ad un iniziale peggioramento dei sintomi, seguito poi dalla guarigione, tipica di molte pratiche di disintossicazione. NdT). Se questi sintomi sono troppo pesanti, sarà il caso di diminuire la dose iniziale per poi aumentarla gradatamente. Non appena il corpo sarà ripulito dalle tossine, anche questi effetti collaterali scompariranno. Le saune all’infrarosso sono un altro fenomenale metodo disintossicante. Una sauna di una ventina di minuti tutti i giorni è molto salutare.

Il dettaglio fondamentale dell’efficacia della Chlorella

La chiave della funzione disintossicante della Chlorella risiede all’interno delle sue cellule, protette da membrane fibrose (cell walls) non digeribili dagli esseri umani. Ecco perché molti prodotti a base di Chlorella specificano che le membrane cellulari sono state rotte, per descrivere il fatto che in questo modo l’alga è resa digeribile.

Se un prodotto non riporta specificato che le membrane cellulari delle alghe utilizzate sono rotte, assumere quel prodotto equivale a buttare i soldi nella toilette, poiché la Chlorella passerà semplicemente inalterata attraverso l’intestino, senza produrre alcun effetto benefico.

Anche se non siete dei fautori della integrazione alimentare, perché pensate che quello che vi serve si trovi già nei cibi che consumate, considerate il fatto che la Chlorella può considerarsi essa stessa un ottimo cibo, ma deve essere per forza di cose lavorata in maniera appropriata e diventare quindi un integratore affinché esplichi le sue meravigliose proprietà benefiche sulla salute e possa quindi costituire un’ottima aggiunta ad una dieta sana.

http://www.livelloalfa.com/chlorella.htm

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ITALIA: 20 MILIONI DI PERSONE MALATE DI CANCRO - A BREVE UN MALATO SU DUE

Malati a vita da una generazione all'altra: un affare per l'industria in camice bianco. «50 anni fa si ammalava di tumore un italiano su 30, oggi si ammala un italiano su tre. E in futuro se ne ammalerà uno su due» aveva dichiarato due mesi fa a Milano, l’oncologo Umberto Veronesi. Infatti, i dati ufficiali parlano chiaro. Il Rapporto 2014 sui siti inquinati evidenzia un eccesso di mortalità e tumori, nonché estesi territori - compresi i centri urbani

- inquinati oltre ogni limite di legge. Si continua a registrare un eccesso di mortalità, ricoveri e casi di tumore nei siti di interesse nazionale per le bonifiche (Sin), a rischio per l'inquinamento ambientale, mentre nei luoghi dove vi è stata lavorazione dell'amianto aumentano i casi tumorali di mesotelioma pleurico polmonare. Da Casale Monferrato a Taranto, da Gela a Broni, si conferma dunque alto il rischio per la salute dei cittadini. Il dato emerge dall'aggiornamento del Rapporto Sentieri sugli insediamenti a rischio da inquinamento, finanziato dal ministero della Salute e coordinato dall'Istituto superiore di sanità (ISS). Tuttavia, i dati sono addirittura sottostimati, poiché non hanno preso in esame le vaste aree compromesse dagli occultamenti ecomafiosi, le attività belliche della Nato e delle forze armate United States of America sul territorio italiano. I siti Sin analizzati, spiega il direttore del Dipartimento Ambiente-Prevenzione dell'Iss Loredana Musmeci, «sono stati 18 sul totale di 44, poiché si sono potuti prendere in considerazioni solo i siti per i quali sono disponibili i Registri tumori, ad oggi ancora non uniformemente presenti su tutto il territorio nazionale». Sono stati analizzati anche altri parametri come le schede di dimissioni ospedaliere e l'incidenza generale dei casi di tumore'. Emerge, avverte l’esperta, «un eccesso di morti, ricoveri e tumori in tutti i 18 Sin considerati, con un aumento dei tumori da amianto». Dati che evidenziano l'urgenza di azioni mirate poichè, afferma Musmeci, «c'è un rischio per la salute della popolazione». Per questo, rileva, «bisogna procedere quanto prima alle bonifiche ambientali in tutti i siti, anche se va precisato che l'eccesso nei casi di tumori può essere dovuto a più fattori e non solo a quello dell'inquinamento ambientale». Il precedente Rapporto 2010 aveva documentato un eccesso di incidenza per cancro in tali aree pari al 9% negli uomini e al 7% nelle donne. Alcuni esempi: nel nuovo rapporto, per il tumore della tiroide in alcuni SIN sono stati rilevati incrementi per quanto riguarda sia l'incidenza (Brescia-Caffaro: + 70% per gli uomini, +56% per le donne; Laghi di Mantova: +74%, +55%; Milazzo: +24%, +40%; Sassuolo-Scandiano: +46%, +30%; Taranto: +58%, +20%) sia i ricoveri ospedalieri. Sempre grazie alle analisi dell'incidenza oncologica e dei ricoverati, inoltre, a Brescia-Caffaro sono stati osservati eccessi per quei tumori che la valutazione della Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'OMS (IARC) del 2013 associa certamente (melanoma) o probabilmente (tumore della mammella e per i linfomi non-Hodgkin) con i PCB (policlorobifenili), principali contaminanti nel sito. L'incidenza di melanoma, infatti, rivela un eccesso del 27% e del 19% rispettivamente tra gli uomini e le donne, mentre i ricoveri ospedalieri per la medesima malattia fanno registrare un eccesso del 52% nel sesso maschile e del 39% in quello femminile. Ancora: eccessi per mesotelioma e tumore maligno della pleura si registrano invece nei SIN siciliani di Biancavilla (CT) e Priolo (SR), ma anche nei SIN con aree portuali (Trieste, Taranto, Venezia) e con attività industriali a prevalente vocazione chimica (Laguna di Grado e Marano, Priolo, Venezia) e siderurgica (Taranto, Terni, Trieste). Nel SIN di Porto Torres (SS), inoltre, si registrano eccessi di mortalità, incidenza oncologica e ricoveri per malattie respiratorie e tumore del polmone. La presenza dei siti contaminati è rilevante e documentata in Europa e in Italia. Negli Stati membri della European Environment Agency(EEA) i siti da bonificare sono circa 250.000 e migliaia di questi siti sono localizzati in Italia e 57 di essi sono definiti di “interesse nazionale per le bonifiche” (SIN) sulla base dell’entità della contaminazione ambientale, del rischio sanitario e dell’allarme sociale (DM 471/1999). I 57 siti del “Programma nazionale di bonifica” comprendono aree industriali dismesse, aree industriali in corso di riconversione, aree industriali in attività, aree che sono state oggetto in passato di incidenti con rilascio di inquinanti chimici e aree oggetto di smaltimento incontrollato di rifiuti anche pericolosi. In tali siti l’esposizione alle sostanze contaminanti può venire da esposizione professionale, emissioni industriali e solo in ultimo da suoli e falde contaminate. In Italia l’impatto sulla salute dei siti inquinati è stato oggetto di indagini epidemiologiche di tipo geografico nelle aree a rischio del territorio nazionale e di singole Regioni, quale la Sardegna. In Italia, oltre a studi epidemiologici, è stata svolta una riflessione metodologica sul tema dello stato di salute delle popolazioni residenti nei siti inquinati (Rapporto Istisan 07/50). In ogni caso, dopo oltre 20 anni i governi tricolore non hanno ancora proceduto a bonifiche, consentendo alle ecomafie istituzionali di proliferare e speculare. L'Italia così ha perso i mondiali, ma ha conquistato il titolo europeo di inquinamento "legalizzato" e generalizzato. riferimenti: http://www.epiprev.it/materiali/2014/EP2/S1/EPv38i2S1_SENTIERIind.pdf http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=veronesi Fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/06/italia-20-milioni-di-persone-malate-di.html

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TOSSINE E METALLI PESANTI : COME ELIMINARLI IN MODO NATURALE CON IL CORIANDOLO

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Coriandolo (Coriandrum Sativum): ottimo per eliminare tossine e metalli

Antisettico, antispasmodico, analgesico, antiputrido, carminativo, diaforetico, eccitante, stimolante, vulnerario. Fin dall’antichità ne è attestato l’uso terapeutico. L’azione principale del coriandolo si esplica in realtà a livello dello stomaco e dell’intestino: stimola la digestione e l’appetito,

calma i disturbi addominali, favorisce l’espulsione dei gas intestinali. La scienza moderna ha inoltre dimostrato che è in grado di rimuovere dal corpo mercurio, cadmio, piombo e alluminio tanto nelle ossa che nel sistema nervoso centrale.

Il coriandolo, viene impiegato fin dalla più remota antichità (sin dal 5000 a.C.) come pianta aromatica e medicinale dagli Egizi, dagli Ebrei, dai Greci e dai Romani.

Anche Apicio, lo menziona, poiché lo usava per farne la base di un condimento chiamato ‘Coriandratum’, mentre secondo Plinio, mettendo alcuni semi di coriandolo sotto il cuscino al levar del sole si poteva far sparire il mal di testa e prevenire la febbre.

 

Originario del Medio Oriente o forse del nord Africa da dove si sarebbe diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, in Asia ed anche in America, il Coriandolo è una delle spezie più antiche al mondo, addirittura i primi segni della sua esistenza si sono trovati nei resti archeologici risalenti a 7000 anni fa.Il coriandolo (Coriandrum sativum, L.) o prezzemolo cinese conosciuto anche con il nome spagnolo cilantro, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae). Appartiene alla stessa famiglia del cumino, dell’aneto, del finocchio e naturalmente del prezzemolo. Coriandrum è una parola latina citata da Plinio (Naturalis Historia), che ha le sue radici nella parola grecacorys o korios (cimice) seguita dal suffisso -ander (somigliante), in riferimento alla supposta somiglianza dell’odore emanato dai frutti acerbi o dalla pianta spremendo o sfregando le foglie.

 

E’ una pianta non più alta di 60-70 cm, i fiori compaiono all’inizio dell’estate, sono di colore rosato – bianco e riuniti in infiorescenze ad ombrella.

 

Il frutto, un sfera di piccole dimensioni, è comunemente chiamato seme: di colore giallastro e ricco di scanalature, è la spezia che tutti noi conosciamo.

Il Coriandolo è coltivato per i semi che, una volta ben essiccati, sono impiegati per aromatizzare pietanze e bevande e soprattutto per uso erboristico. Le foglie profumate della pianta hanno ben poche proprietà:la vera ricchezza del coriandolo è nei semi.

Seminare in primavera direttamente all’aperto, in zona soleggiata e su terreno fertile e sciolto. Tagliare le piante quando i frutti sono quasi maturi (luglio). Appenderle in luogo fresco. Quando sono secche, batterle delicatamente e raccogliere i semi essiccati.

Il coriandolo mobilita i metalli pesanti

“Questa erba da cucina è in grado di mobilitare mercurio, cadmio, piombo e alluminio tanto nelle ossa che nel sistema nervoso centrale. È probabilmente l’unico agente efficace nel mobilitare il mercurio immagazzinato nello spazio intracellulare (allegato al mitocondri, tubulina, liposomi ecc) e nel nucleo della cellula (invertendo il danno al DNA di mercurio).” Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD – Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli

Essendo la sua azione di rimozione molto efficace, può instaurarsi un processo chiamato re-intossicazione se le tossine rimosse dal coriandolo sono quantitativamente superiori a quanto il corpo è in grado di espellere: le tossine non fuoriuscite possono inondare il tessuto connettivo (ove risiedono i nervi) con un alto effetto di dannosità dei metalli, che erano precedentemente situati in posti nascosti e meno pericolosi.

 

Questo processo di re-intossicazione può essere facilmente evitato conl’assunzione contemporanea di un agente chelante che possa assorbire le tossine nel tratto intestinale: la Zeolite, un minerale vulcanico, o la Chlorella, un organismo algale (purtroppo molte alghe provengono dal Giappone o dalla Cina e dopo il disastro di Fukushima sono piene di radiazioni, quindi qualora si voglia usare la chlorella informatevi sulla provenienza). Uno studio recente ha dimostrato nei test su animali un eliminazione di alluminio dallo scheletro superiore a qualsiasi altro agente disintossicante conosciuto.

 

Il coriandolo induce la colecisti a riversare bile – contenente le neurotossine escrete – nello intestino tenue. Il rilascio di bile – fenomeno che avviene naturalmente dopo i pasti – è reso molto più efficace dal coriandolo. Se però non si assume il secondo agente – come la zeolite o la chlorella – la maggior parte delle neurotossine finiscono per essere riassorbite lungo la strada verso l’intestino tenue dalle terminazioni nervose del sistema nervoso enterico.. Per questo si consiglia vivamente di assumere l’agente chelante circa 30 minuti prima del coriandolo.

Proprietà

• Detossificante da metalli tossici e inquinanti chimici (solo in alcune parti del corpo, per questo è necessario assumerlo con la zeolite che svolge un’azione più diffusa su tutto il corpo e assorbe i metalli rimessi in circolo);

• Digestivo: benefico nei casi di digestione lenta, spasmi gastrici, colon irritabile, diarrea, dolori di stomaco, colite (infiammazione intestino crasso) e mal di testa da cattiva digestione;

• Elimina le forme fermentative intestinali e infezioni gastrointestinali;

• Carminativo: evita la formazione di gas intestinali;

• Contrasta l’obesità, favorendo un corretto metabolismo dei carboidrati;

• Rilassante muscolare, quindi allevia ansia e induce il buon sonno;

• Antiossidante ( combatte la formazione dei radicali liberi dovuta a stress e tossine);

• Antisettico (ha proprietà di rallentare o impedire lo sviluppo di microbi all’interno o sulla superficie esterna dell’organismo).

 

Approfondimento

E’ composto all’85% da oli volatili che contengono più di 25 principi attivi: due di questi sono il linalolo e il geranil acetato, potentiantiossidanti che proteggono le cellule e, con ogni probabilità, sono il fattore alla base di molte delle proprietà terapeutiche del coriandolo.

C’è un netto miglioramento dei sintomi addominali imputabili alla sindrome del colon irritabile, consumando giornalmente il coriandolo. Sembra che sia in grado di ritardare il transito del cibo dallo stomaco all’intestino.

Dando uno sguardo ai disturbi digestivi, è stata giudicata una spezia sicura ed efficace nel trattamento di perdita dell’appetito, gonfiore di stomaco, disturbi digestivi, flatulenza e disturbi gastrici crampiformi.

Tuttavia, c’è dell’altro : l’olio di coriandolo aiuta nei casi di eczema, psoriasi e anche rosacea.

Analizzando gli effetti di un estratto a base di coriandolo su animali da laboratorio affetti da diabete di tipo 2, artificialemente indotto, gli esperti hanno riscontrato che riduce i livelli ematici di glucosio e aumenta i livelli di insulina, che è l’ormone che controlla gli zuccheri nel sangue.

Riduce il colesterolo LDL e aumenta il colesterolo HDL.

Studi di medici riguardanti i lipidi ematici, hanno portato a dichiarare che: “il coriandolo ha tutte le carte in regola per essere utilizzato come rimedio casalingo con effetti curativi e di prevenzione contro il colesterolo alto.”

I potenti agenti antiossidanti del coriandolo proteggono il fegato e stimolano la naturale capacita’ di rigenerarsi: buona notizia per gli alcoolisti e affetti da epatite C.

L’estratto di coriandolo potrebbe essere impiegato per combattere e prevenire l’infezione da Candida Albicans.

Protegge dai danni causati dall’avvelenamento da piombo.

Applicazioni

Mal di testa e altri sintomi in forma acuta, quindi anche dolori articolari, possono essere risolti con effetto rapido ottenendo un “tè al coriandolo” con 20 gocce di Tintura di Coriandolo in una tazza d’acqua bollente.

Frizionare 5 gocce di Tintura di Coriandolo due volte al giorno sulle anche, per un effetto di rimozione dei metalli tossici da tutti gli organi e articolazioni situati sotto il diaframma. Frizionare nella stessa modalità anche i polsi, per ottenere un’identica azione generale sopra il diaframma. Il polso presenta un’alta concentrazione di nervi, oltre ad essere il passaggio dei principali canali linfatici.

Possibilità di frizionare da 10 a 15 gocce sulla zona dolente per contrastare localmente il dolore, talvolta con effetto immediato.

Curiosità

Nel 1500 era nata l’usanza di rivestire i frutti di coriandolo con dello zucchero colorato ottenendo in questo modo dei piccoli confetti variopinti. E’ da questa tradizione che derivano i coriandoli di carta usati a carnevale per la gioia dei grandi e dei piccini.

ll coriandolo nel libro “Le mille e una notte” è ricordato come pianta afrodisiaca per il fatto che il succo delle parti verdi provoca uno stato di ebrezza simile a quello provocato dal vino.

Frutti di coriandolo sono stati trovati nelle tombe dei faraoni egizi presso i quali godeva grande considerazione.

In Algeria viene cosparso sulle carni da conservare insieme a sale e pepe. Aggiunto al pane lo mantiene fresco più a lungo.

 

Filtro d’amore: macinare sette semi di coriandolo pronunciando il nome della persona desiderata con le parole “Seme caldo, cuore caldo, mai siano separati”. Far macerare la polvere ottenuta in acqua di sorgente, filtrare e somministrare alla persona amata il liquido mischiato a cibi o bevande.

Uso in cucina

Il coriandolo, col suo aroma delicato, può essere aggiunto in molte preparazioni gastronomiche senza coprire il gusto delle pietanze.

Questa spezia si presta molto bene a insaporire zuppe e minestre, legumi, carne, pesce e verdure, in particolar modo cavoli e crauti.

I semi interi sono indicati nella preparazione di sottaceti e salamoie mentre macinati sono perfetti per insaporire carne, pesce e insaccati.

 

Il coriandolo è un ottimo ingrediente per le miscele di spezie per il suo sapore delicato e lo troviamo tra gli ingredienti del curry e del garam masala, la miscela di spezie indiana.

Degli accostamenti con altre spezie da provare sono quello con timo e pepe per dare un tocco esotico al riso bollito e quello con la noce moscate per insaporire il purè di patate.

 

Nella cucina internazionale il coriandolo è molto apprezzato, meno in quella italiana, dove viene adoperato nelle preparazioni di insaccati (spesso scambiato per pepe) e come aroma per liquori e digestivi.

In Marocco è usato nelle marinate e nei ripieni di carne mentre in Egitto viene abbinato ai fagioli.

In Oriente sono più utilizzate le foglie, il cui odore è molto forte e non risulta a tutti gradevole, per aromatizzare insalate e zuppe.

 

Le foglie di coriandolo sono presenti anche in molte pietanze messicane.

Nell’Europa centrale i semi di coriandolo insaporiscono la cacciagione, i sottaceti e le salamoie, le verdure e i funghi.

Nei Balcani è una spezia molo apprezzata per insaporire il pane, la frutta e alcuni dolci.

 

Il coriandolo è usato nella preparazione di liquori e digestivi, lo troviamo ad esempio nel Ratafià, nel Gin e nello Chartreuse.

Avvertenze

Non utilizzare l’olio essenziale per via interna, preferire la tintura.

A dosi elevate può causare problemi nervosi, gastrointestinali e ai reni.

Coltivazione e Raccolta

Il coriandolo vegeta bene in tutta l’Europa meridionale ed orientale, dove trova terreni ben esposti e soleggiati. I frutti nascono in giugno-luglio, mentre la raccolta delle ombrelle, recise insieme al loro gambo, deve avvenire al mattino presto quando il coriandolo è ancora umido di rugiada, dopodichè va subito essiccato, pena la perdita di molte proprietà. Le ombrelle vengono quindiriunite in mazzi ed appese in luoghi ombreggiati, quando sono ben essiccate si battono all’interno di un sacchetto per separare i frutti dai peduncoli che li sostengono.

Se volete acquistare la tintura di coriandolo biologica o i semi biologici contattatemi.

Ciclo di disintossicazione di 2 mesi: Zeolite e Coriandolo

SETTIMANA 1

COLAZIONE

prendere 1 cucchiaino di zeolite 30 minuti prima di far colazione

poco prima di iniziare a mangiare prendere 40 gocce di tintura coriandolo

PRANZO

prendere 1 cucchiaino di zeolite o 30 minuti prima di pranzo

poco prima di iniziare a mangiare prendere 40 gocce di tintura coriandolo

CENA

prendere 1 cucchiaino di zeolite 30 minuti prima di cena

poco prima di iniziare a mangiare prendere 40 gocce di tintura coriandolo

SETTIMANA 2

Prendere 1 cucchiaino di zeolite 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena

Non assumere il coriandolo in questa settimana

SETTIMANA 3

Come la SETTIMANA 1.

SETTIMANA 4

Come la SETTIMANA 2.

SETTIMANA 5

Come la SETTIMANA 1.

SETTIMANA 6

Come la SETTIMANA 2.

SETTIMANA 7

Come la SETTIMANA 1 con la differenza che si abbassa la quantità di coriandolo da 40 a 20 gocce.

SETTIMANA 8

Come la SETTIMANA 2.

http://www.dionidream.com/coriandolo-coriandrum-sativum-metalli-tossine/

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Sappiamo tutto sulla velocita' della luce ?

300mila chilometri al secondo. Forse, in alcuni rarissimi casi, qualcosina di meno. È quanto sostiene James Franson, astrofisico alla University of Maryland, a proposito della velocità della luce, una delle grandezze meglio note in fisica. Franson ha infatti appena pubblicato un lavoro sulla rivista New Journal of Physics in cui illustra come la folle corsa della luce potrebbe essere rallentata a causa degli effetti quantistici dovuti all’interazione dei fotoni con i campi gravitazionali di stelle, supernove e galassie.

 

L’idea di Franson parte da un’osservazione sperimentale del 1987, quando gli astronomi furono testimoni dell’unica esplosione di supernova degli ultimi 400 anni abbastanza vicina alla Terra da poter essere vista a occhio nudo. Secondo la teoria tradizionale, neutrini e fotoni della supernova avrebbero dovuto attraversare lo spazio tra la Grande Nube di Magellano e la Terra alla velocità della luce. I fotoni, a differenza dei neutrini, sono però rallentati dal nucleo denso della supernova e quindi, secondo le previsioni teoriche, sarebbero dovuti arrivare con un ritardo di circa tre ore. In realtà, non fu così: anziché osservare un singolo flash di neutrini tre ore prima dell’arrivo dei fotoni, i rivelatori raccolsero due treni distinti di particelle, uno 7,7 ore prima e l’altro 4,7 ore prima. Una discrepanza non trascurabile rispetto alle previsioni.

 

Secondo Franson, l’errore sarebbe dovuto a fenomeni quantomeccanici estremamente rari che, in alcune circostanze, potrebbero rallentare ulteriormente i neutrini. L’effetto di tali fenomeni sarebbe estremamente piccolo, ma, su distanze di centinaia di migliaia di anni luce, potrebbe essere responsabile del ritardo anomalo. Secondo la teoria di Franson, alcuni fotoni si trasformerebbero in una coppia elettrone-positrone (la cosiddetta polarizzazione del vuoto) che in seguito, a loro volta, si ricombinano in fotoni, perdendo nel processo una piccola frazione della propria velocità: “Il fenomeno”, spiega Franson, “è dovuto ai campi gravitazionali: il loro potenziale cambia l’energia della coppia elettrone-positrone e dunque anche quella del fotone, che di conseguenza viaggia più lentamente”.

 

Sebbene il modello teorico dello scienziato sembrerebbe essere consistente con le osservazioni del 1987, non mancano gli scettici: dal momento che la rivelazione direzionale dei neutrini è piuttosto scarsa, molti scienziati ritengono che i neutrini avvistati con anticipo anomalo arrivassero, in realtà, da qualche altra parte. Franson, dal canto suo, risponde che la probabilità di un evento simile sia una su 10mila.

http://www.wired.it/scienza/spazio/2014/07/01/ce-ancora-qualcosa-che-non-sappiamo-sulla-velocita-della-luce/?utm_source=wired&utm_medium=NL&utm_campaign=daily

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