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ITALIA: 20 MILIONI DI PERSONE MALATE DI CANCRO - A BREVE UN MALATO SU DUE

Malati a vita da una generazione all'altra: un affare per l'industria in camice bianco. «50 anni fa si ammalava di tumore un italiano su 30, oggi si ammala un italiano su tre. E in futuro se ne ammalerà uno su due» aveva dichiarato due mesi fa a Milano, l’oncologo Umberto Veronesi. Infatti, i dati ufficiali parlano chiaro. Il Rapporto 2014 sui siti inquinati evidenzia un eccesso di mortalità e tumori, nonché estesi territori - compresi i centri urbani

- inquinati oltre ogni limite di legge. Si continua a registrare un eccesso di mortalità, ricoveri e casi di tumore nei siti di interesse nazionale per le bonifiche (Sin), a rischio per l'inquinamento ambientale, mentre nei luoghi dove vi è stata lavorazione dell'amianto aumentano i casi tumorali di mesotelioma pleurico polmonare. Da Casale Monferrato a Taranto, da Gela a Broni, si conferma dunque alto il rischio per la salute dei cittadini. Il dato emerge dall'aggiornamento del Rapporto Sentieri sugli insediamenti a rischio da inquinamento, finanziato dal ministero della Salute e coordinato dall'Istituto superiore di sanità (ISS). Tuttavia, i dati sono addirittura sottostimati, poiché non hanno preso in esame le vaste aree compromesse dagli occultamenti ecomafiosi, le attività belliche della Nato e delle forze armate United States of America sul territorio italiano. I siti Sin analizzati, spiega il direttore del Dipartimento Ambiente-Prevenzione dell'Iss Loredana Musmeci, «sono stati 18 sul totale di 44, poiché si sono potuti prendere in considerazioni solo i siti per i quali sono disponibili i Registri tumori, ad oggi ancora non uniformemente presenti su tutto il territorio nazionale». Sono stati analizzati anche altri parametri come le schede di dimissioni ospedaliere e l'incidenza generale dei casi di tumore'. Emerge, avverte l’esperta, «un eccesso di morti, ricoveri e tumori in tutti i 18 Sin considerati, con un aumento dei tumori da amianto». Dati che evidenziano l'urgenza di azioni mirate poichè, afferma Musmeci, «c'è un rischio per la salute della popolazione». Per questo, rileva, «bisogna procedere quanto prima alle bonifiche ambientali in tutti i siti, anche se va precisato che l'eccesso nei casi di tumori può essere dovuto a più fattori e non solo a quello dell'inquinamento ambientale». Il precedente Rapporto 2010 aveva documentato un eccesso di incidenza per cancro in tali aree pari al 9% negli uomini e al 7% nelle donne. Alcuni esempi: nel nuovo rapporto, per il tumore della tiroide in alcuni SIN sono stati rilevati incrementi per quanto riguarda sia l'incidenza (Brescia-Caffaro: + 70% per gli uomini, +56% per le donne; Laghi di Mantova: +74%, +55%; Milazzo: +24%, +40%; Sassuolo-Scandiano: +46%, +30%; Taranto: +58%, +20%) sia i ricoveri ospedalieri. Sempre grazie alle analisi dell'incidenza oncologica e dei ricoverati, inoltre, a Brescia-Caffaro sono stati osservati eccessi per quei tumori che la valutazione della Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'OMS (IARC) del 2013 associa certamente (melanoma) o probabilmente (tumore della mammella e per i linfomi non-Hodgkin) con i PCB (policlorobifenili), principali contaminanti nel sito. L'incidenza di melanoma, infatti, rivela un eccesso del 27% e del 19% rispettivamente tra gli uomini e le donne, mentre i ricoveri ospedalieri per la medesima malattia fanno registrare un eccesso del 52% nel sesso maschile e del 39% in quello femminile. Ancora: eccessi per mesotelioma e tumore maligno della pleura si registrano invece nei SIN siciliani di Biancavilla (CT) e Priolo (SR), ma anche nei SIN con aree portuali (Trieste, Taranto, Venezia) e con attività industriali a prevalente vocazione chimica (Laguna di Grado e Marano, Priolo, Venezia) e siderurgica (Taranto, Terni, Trieste). Nel SIN di Porto Torres (SS), inoltre, si registrano eccessi di mortalità, incidenza oncologica e ricoveri per malattie respiratorie e tumore del polmone. La presenza dei siti contaminati è rilevante e documentata in Europa e in Italia. Negli Stati membri della European Environment Agency(EEA) i siti da bonificare sono circa 250.000 e migliaia di questi siti sono localizzati in Italia e 57 di essi sono definiti di “interesse nazionale per le bonifiche” (SIN) sulla base dell’entità della contaminazione ambientale, del rischio sanitario e dell’allarme sociale (DM 471/1999). I 57 siti del “Programma nazionale di bonifica” comprendono aree industriali dismesse, aree industriali in corso di riconversione, aree industriali in attività, aree che sono state oggetto in passato di incidenti con rilascio di inquinanti chimici e aree oggetto di smaltimento incontrollato di rifiuti anche pericolosi. In tali siti l’esposizione alle sostanze contaminanti può venire da esposizione professionale, emissioni industriali e solo in ultimo da suoli e falde contaminate. In Italia l’impatto sulla salute dei siti inquinati è stato oggetto di indagini epidemiologiche di tipo geografico nelle aree a rischio del territorio nazionale e di singole Regioni, quale la Sardegna. In Italia, oltre a studi epidemiologici, è stata svolta una riflessione metodologica sul tema dello stato di salute delle popolazioni residenti nei siti inquinati (Rapporto Istisan 07/50). In ogni caso, dopo oltre 20 anni i governi tricolore non hanno ancora proceduto a bonifiche, consentendo alle ecomafie istituzionali di proliferare e speculare. L'Italia così ha perso i mondiali, ma ha conquistato il titolo europeo di inquinamento "legalizzato" e generalizzato. riferimenti: http://www.epiprev.it/materiali/2014/EP2/S1/EPv38i2S1_SENTIERIind.pdf http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=veronesi Fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/06/italia-20-milioni-di-persone-malate-di.html

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TOSSINE E METALLI PESANTI : COME ELIMINARLI IN MODO NATURALE CON IL CORIANDOLO

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Coriandolo (Coriandrum Sativum): ottimo per eliminare tossine e metalli

Antisettico, antispasmodico, analgesico, antiputrido, carminativo, diaforetico, eccitante, stimolante, vulnerario. Fin dall’antichità ne è attestato l’uso terapeutico. L’azione principale del coriandolo si esplica in realtà a livello dello stomaco e dell’intestino: stimola la digestione e l’appetito,

calma i disturbi addominali, favorisce l’espulsione dei gas intestinali. La scienza moderna ha inoltre dimostrato che è in grado di rimuovere dal corpo mercurio, cadmio, piombo e alluminio tanto nelle ossa che nel sistema nervoso centrale.

Il coriandolo, viene impiegato fin dalla più remota antichità (sin dal 5000 a.C.) come pianta aromatica e medicinale dagli Egizi, dagli Ebrei, dai Greci e dai Romani.

Anche Apicio, lo menziona, poiché lo usava per farne la base di un condimento chiamato ‘Coriandratum’, mentre secondo Plinio, mettendo alcuni semi di coriandolo sotto il cuscino al levar del sole si poteva far sparire il mal di testa e prevenire la febbre.

 

Originario del Medio Oriente o forse del nord Africa da dove si sarebbe diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, in Asia ed anche in America, il Coriandolo è una delle spezie più antiche al mondo, addirittura i primi segni della sua esistenza si sono trovati nei resti archeologici risalenti a 7000 anni fa.Il coriandolo (Coriandrum sativum, L.) o prezzemolo cinese conosciuto anche con il nome spagnolo cilantro, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae). Appartiene alla stessa famiglia del cumino, dell’aneto, del finocchio e naturalmente del prezzemolo. Coriandrum è una parola latina citata da Plinio (Naturalis Historia), che ha le sue radici nella parola grecacorys o korios (cimice) seguita dal suffisso -ander (somigliante), in riferimento alla supposta somiglianza dell’odore emanato dai frutti acerbi o dalla pianta spremendo o sfregando le foglie.

 

E’ una pianta non più alta di 60-70 cm, i fiori compaiono all’inizio dell’estate, sono di colore rosato – bianco e riuniti in infiorescenze ad ombrella.

 

Il frutto, un sfera di piccole dimensioni, è comunemente chiamato seme: di colore giallastro e ricco di scanalature, è la spezia che tutti noi conosciamo.

Il Coriandolo è coltivato per i semi che, una volta ben essiccati, sono impiegati per aromatizzare pietanze e bevande e soprattutto per uso erboristico. Le foglie profumate della pianta hanno ben poche proprietà:la vera ricchezza del coriandolo è nei semi.

Seminare in primavera direttamente all’aperto, in zona soleggiata e su terreno fertile e sciolto. Tagliare le piante quando i frutti sono quasi maturi (luglio). Appenderle in luogo fresco. Quando sono secche, batterle delicatamente e raccogliere i semi essiccati.

Il coriandolo mobilita i metalli pesanti

“Questa erba da cucina è in grado di mobilitare mercurio, cadmio, piombo e alluminio tanto nelle ossa che nel sistema nervoso centrale. È probabilmente l’unico agente efficace nel mobilitare il mercurio immagazzinato nello spazio intracellulare (allegato al mitocondri, tubulina, liposomi ecc) e nel nucleo della cellula (invertendo il danno al DNA di mercurio).” Tratto da Dietrich Klinghardt, MD, PhD – Chelazione: Come Rimuovere dal Corpo Mercurio, Piombo e altri metalli

Essendo la sua azione di rimozione molto efficace, può instaurarsi un processo chiamato re-intossicazione se le tossine rimosse dal coriandolo sono quantitativamente superiori a quanto il corpo è in grado di espellere: le tossine non fuoriuscite possono inondare il tessuto connettivo (ove risiedono i nervi) con un alto effetto di dannosità dei metalli, che erano precedentemente situati in posti nascosti e meno pericolosi.

 

Questo processo di re-intossicazione può essere facilmente evitato conl’assunzione contemporanea di un agente chelante che possa assorbire le tossine nel tratto intestinale: la Zeolite, un minerale vulcanico, o la Chlorella, un organismo algale (purtroppo molte alghe provengono dal Giappone o dalla Cina e dopo il disastro di Fukushima sono piene di radiazioni, quindi qualora si voglia usare la chlorella informatevi sulla provenienza). Uno studio recente ha dimostrato nei test su animali un eliminazione di alluminio dallo scheletro superiore a qualsiasi altro agente disintossicante conosciuto.

 

Il coriandolo induce la colecisti a riversare bile – contenente le neurotossine escrete – nello intestino tenue. Il rilascio di bile – fenomeno che avviene naturalmente dopo i pasti – è reso molto più efficace dal coriandolo. Se però non si assume il secondo agente – come la zeolite o la chlorella – la maggior parte delle neurotossine finiscono per essere riassorbite lungo la strada verso l’intestino tenue dalle terminazioni nervose del sistema nervoso enterico.. Per questo si consiglia vivamente di assumere l’agente chelante circa 30 minuti prima del coriandolo.

Proprietà

• Detossificante da metalli tossici e inquinanti chimici (solo in alcune parti del corpo, per questo è necessario assumerlo con la zeolite che svolge un’azione più diffusa su tutto il corpo e assorbe i metalli rimessi in circolo);

• Digestivo: benefico nei casi di digestione lenta, spasmi gastrici, colon irritabile, diarrea, dolori di stomaco, colite (infiammazione intestino crasso) e mal di testa da cattiva digestione;

• Elimina le forme fermentative intestinali e infezioni gastrointestinali;

• Carminativo: evita la formazione di gas intestinali;

• Contrasta l’obesità, favorendo un corretto metabolismo dei carboidrati;

• Rilassante muscolare, quindi allevia ansia e induce il buon sonno;

• Antiossidante ( combatte la formazione dei radicali liberi dovuta a stress e tossine);

• Antisettico (ha proprietà di rallentare o impedire lo sviluppo di microbi all’interno o sulla superficie esterna dell’organismo).

 

Approfondimento

E’ composto all’85% da oli volatili che contengono più di 25 principi attivi: due di questi sono il linalolo e il geranil acetato, potentiantiossidanti che proteggono le cellule e, con ogni probabilità, sono il fattore alla base di molte delle proprietà terapeutiche del coriandolo.

C’è un netto miglioramento dei sintomi addominali imputabili alla sindrome del colon irritabile, consumando giornalmente il coriandolo. Sembra che sia in grado di ritardare il transito del cibo dallo stomaco all’intestino.

Dando uno sguardo ai disturbi digestivi, è stata giudicata una spezia sicura ed efficace nel trattamento di perdita dell’appetito, gonfiore di stomaco, disturbi digestivi, flatulenza e disturbi gastrici crampiformi.

Tuttavia, c’è dell’altro : l’olio di coriandolo aiuta nei casi di eczema, psoriasi e anche rosacea.

Analizzando gli effetti di un estratto a base di coriandolo su animali da laboratorio affetti da diabete di tipo 2, artificialemente indotto, gli esperti hanno riscontrato che riduce i livelli ematici di glucosio e aumenta i livelli di insulina, che è l’ormone che controlla gli zuccheri nel sangue.

Riduce il colesterolo LDL e aumenta il colesterolo HDL.

Studi di medici riguardanti i lipidi ematici, hanno portato a dichiarare che: “il coriandolo ha tutte le carte in regola per essere utilizzato come rimedio casalingo con effetti curativi e di prevenzione contro il colesterolo alto.”

I potenti agenti antiossidanti del coriandolo proteggono il fegato e stimolano la naturale capacita’ di rigenerarsi: buona notizia per gli alcoolisti e affetti da epatite C.

L’estratto di coriandolo potrebbe essere impiegato per combattere e prevenire l’infezione da Candida Albicans.

Protegge dai danni causati dall’avvelenamento da piombo.

Applicazioni

Mal di testa e altri sintomi in forma acuta, quindi anche dolori articolari, possono essere risolti con effetto rapido ottenendo un “tè al coriandolo” con 20 gocce di Tintura di Coriandolo in una tazza d’acqua bollente.

Frizionare 5 gocce di Tintura di Coriandolo due volte al giorno sulle anche, per un effetto di rimozione dei metalli tossici da tutti gli organi e articolazioni situati sotto il diaframma. Frizionare nella stessa modalità anche i polsi, per ottenere un’identica azione generale sopra il diaframma. Il polso presenta un’alta concentrazione di nervi, oltre ad essere il passaggio dei principali canali linfatici.

Possibilità di frizionare da 10 a 15 gocce sulla zona dolente per contrastare localmente il dolore, talvolta con effetto immediato.

Curiosità

Nel 1500 era nata l’usanza di rivestire i frutti di coriandolo con dello zucchero colorato ottenendo in questo modo dei piccoli confetti variopinti. E’ da questa tradizione che derivano i coriandoli di carta usati a carnevale per la gioia dei grandi e dei piccini.

ll coriandolo nel libro “Le mille e una notte” è ricordato come pianta afrodisiaca per il fatto che il succo delle parti verdi provoca uno stato di ebrezza simile a quello provocato dal vino.

Frutti di coriandolo sono stati trovati nelle tombe dei faraoni egizi presso i quali godeva grande considerazione.

In Algeria viene cosparso sulle carni da conservare insieme a sale e pepe. Aggiunto al pane lo mantiene fresco più a lungo.

 

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Filtro d’amore: macinare sette semi di coriandolo pronunciando il nome della persona desiderata con le parole “Seme caldo, cuore caldo, mai siano separati”. Far macerare la polvere ottenuta in acqua di sorgente, filtrare e somministrare alla persona amata il liquido mischiato a cibi o bevande.

Uso in cucina

Il coriandolo, col suo aroma delicato, può essere aggiunto in molte preparazioni gastronomiche senza coprire il gusto delle pietanze.

Questa spezia si presta molto bene a insaporire zuppe e minestre, legumi, carne, pesce e verdure, in particolar modo cavoli e crauti.

I semi interi sono indicati nella preparazione di sottaceti e salamoie mentre macinati sono perfetti per insaporire carne, pesce e insaccati.

 

Il coriandolo è un ottimo ingrediente per le miscele di spezie per il suo sapore delicato e lo troviamo tra gli ingredienti del curry e del garam masala, la miscela di spezie indiana.

Degli accostamenti con altre spezie da provare sono quello con timo e pepe per dare un tocco esotico al riso bollito e quello con la noce moscate per insaporire il purè di patate.

 

Nella cucina internazionale il coriandolo è molto apprezzato, meno in quella italiana, dove viene adoperato nelle preparazioni di insaccati (spesso scambiato per pepe) e come aroma per liquori e digestivi.

In Marocco è usato nelle marinate e nei ripieni di carne mentre in Egitto viene abbinato ai fagioli.

In Oriente sono più utilizzate le foglie, il cui odore è molto forte e non risulta a tutti gradevole, per aromatizzare insalate e zuppe.

 

Le foglie di coriandolo sono presenti anche in molte pietanze messicane.

Nell’Europa centrale i semi di coriandolo insaporiscono la cacciagione, i sottaceti e le salamoie, le verdure e i funghi.

Nei Balcani è una spezia molo apprezzata per insaporire il pane, la frutta e alcuni dolci.

 

Il coriandolo è usato nella preparazione di liquori e digestivi, lo troviamo ad esempio nel Ratafià, nel Gin e nello Chartreuse.

Avvertenze

Non utilizzare l’olio essenziale per via interna, preferire la tintura.

A dosi elevate può causare problemi nervosi, gastrointestinali e ai reni.

Coltivazione e Raccolta

Il coriandolo vegeta bene in tutta l’Europa meridionale ed orientale, dove trova terreni ben esposti e soleggiati. I frutti nascono in giugno-luglio, mentre la raccolta delle ombrelle, recise insieme al loro gambo, deve avvenire al mattino presto quando il coriandolo è ancora umido di rugiada, dopodichè va subito essiccato, pena la perdita di molte proprietà. Le ombrelle vengono quindiriunite in mazzi ed appese in luoghi ombreggiati, quando sono ben essiccate si battono all’interno di un sacchetto per separare i frutti dai peduncoli che li sostengono.

Se volete acquistare la tintura di coriandolo biologica o i semi biologici contattatemi.

Ciclo di disintossicazione di 2 mesi: Zeolite e Coriandolo

SETTIMANA 1

COLAZIONE

prendere 1 cucchiaino di zeolite 30 minuti prima di far colazione

poco prima di iniziare a mangiare prendere 40 gocce di tintura coriandolo

PRANZO

prendere 1 cucchiaino di zeolite o 30 minuti prima di pranzo

poco prima di iniziare a mangiare prendere 40 gocce di tintura coriandolo

CENA

prendere 1 cucchiaino di zeolite 30 minuti prima di cena

poco prima di iniziare a mangiare prendere 40 gocce di tintura coriandolo

SETTIMANA 2

Prendere 1 cucchiaino di zeolite 3 volte al giorno 30 minuti prima di colazione pranzo e cena

Non assumere il coriandolo in questa settimana

SETTIMANA 3

Come la SETTIMANA 1.

SETTIMANA 4

Come la SETTIMANA 2.

SETTIMANA 5

Come la SETTIMANA 1.

SETTIMANA 6

Come la SETTIMANA 2.

SETTIMANA 7

Come la SETTIMANA 1 con la differenza che si abbassa la quantità di coriandolo da 40 a 20 gocce.

SETTIMANA 8

Come la SETTIMANA 2.

http://www.dionidream.com/coriandolo-coriandrum-sativum-metalli-tossine/

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Sappiamo tutto sulla velocita' della luce ?

300mila chilometri al secondo. Forse, in alcuni rarissimi casi, qualcosina di meno. È quanto sostiene James Franson, astrofisico alla University of Maryland, a proposito della velocità della luce, una delle grandezze meglio note in fisica. Franson ha infatti appena pubblicato un lavoro sulla rivista New Journal of Physics in cui illustra come la folle corsa della luce potrebbe essere rallentata a causa degli effetti quantistici dovuti all’interazione dei fotoni con i campi gravitazionali di stelle, supernove e galassie.

 

L’idea di Franson parte da un’osservazione sperimentale del 1987, quando gli astronomi furono testimoni dell’unica esplosione di supernova degli ultimi 400 anni abbastanza vicina alla Terra da poter essere vista a occhio nudo. Secondo la teoria tradizionale, neutrini e fotoni della supernova avrebbero dovuto attraversare lo spazio tra la Grande Nube di Magellano e la Terra alla velocità della luce. I fotoni, a differenza dei neutrini, sono però rallentati dal nucleo denso della supernova e quindi, secondo le previsioni teoriche, sarebbero dovuti arrivare con un ritardo di circa tre ore. In realtà, non fu così: anziché osservare un singolo flash di neutrini tre ore prima dell’arrivo dei fotoni, i rivelatori raccolsero due treni distinti di particelle, uno 7,7 ore prima e l’altro 4,7 ore prima. Una discrepanza non trascurabile rispetto alle previsioni.

 

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Secondo Franson, l’errore sarebbe dovuto a fenomeni quantomeccanici estremamente rari che, in alcune circostanze, potrebbero rallentare ulteriormente i neutrini. L’effetto di tali fenomeni sarebbe estremamente piccolo, ma, su distanze di centinaia di migliaia di anni luce, potrebbe essere responsabile del ritardo anomalo. Secondo la teoria di Franson, alcuni fotoni si trasformerebbero in una coppia elettrone-positrone (la cosiddetta polarizzazione del vuoto) che in seguito, a loro volta, si ricombinano in fotoni, perdendo nel processo una piccola frazione della propria velocità: “Il fenomeno”, spiega Franson, “è dovuto ai campi gravitazionali: il loro potenziale cambia l’energia della coppia elettrone-positrone e dunque anche quella del fotone, che di conseguenza viaggia più lentamente”.

 

Sebbene il modello teorico dello scienziato sembrerebbe essere consistente con le osservazioni del 1987, non mancano gli scettici: dal momento che la rivelazione direzionale dei neutrini è piuttosto scarsa, molti scienziati ritengono che i neutrini avvistati con anticipo anomalo arrivassero, in realtà, da qualche altra parte. Franson, dal canto suo, risponde che la probabilità di un evento simile sia una su 10mila.

http://www.wired.it/scienza/spazio/2014/07/01/ce-ancora-qualcosa-che-non-sappiamo-sulla-velocita-della-luce/?utm_source=wired&utm_medium=NL&utm_campaign=daily

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Tumori : curarsi con i protoni energetici

Lo si definisce una sorta di fucile a precisione. Fin dall'India sono venuti a vedere il centro (Boston, Desdra, guardano con interesse alla sperimentazione). Il Centro di Protonterapia di Trento costituisce anche un laboratorio di grande interesse scientifico per quanto riguarda lo studio delle caratteristiche dei fasci protonici e dei loro potenziali utilizzi in campo scientifico e tecnologico.

Il termine "Protonterapia" deriva dal tipo di particelle utilizzate, gli adroni, cioè particelle costituite da quark. La terapia utilizza protoni energetici, una forma di radioterapia a fasci esterni che utilizza fasci di protoni, neutroni o ioni positivi per il trattamento dei tumori.

 

In queste ore è stata potenziata la "cabina di regia" del centro. Ne fanno parte anche professionisti della struttura provinciale competenti nel campo della ricerca. Tra i suoi compiti definire e monitorare il cronoprogramma che porterà alla piena operatività del Centro, individuare le migliori strategie per coinvolgere altri sistemi sanitari regionali e esteri interessati a portare a Trento i loro pazienti, seguire l’integrazione clinica e organizzativa con la rete oncologica provinciale, costruire regole e modalità per l’utilizzo del Centro per attività di ricerca e per eventuali altri utilizzi connessi allo sviluppo di particolari tecnologie.

Alla cabina partecipano il direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, il dirigente generale del dipartimento Salute e solidarietà sociale e quello del Dipartimento della Conoscenza, un ricercatore presso lo stesso dipartimento, il dirigente provinciale che si occupa dell’analisi e lo sviluppo delle politiche sanitarie, il direttore dell’Unità operativa di Protonterapia, il direttore dell’Oncologia medica, il direttore della Radioterapia oncologica, la direttrice del Servizio comunicazione interna ed esterna dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.

 

Cento milioni è l'assegno che la Pat ha staccato per il centro protonterapia dove si curano i tumori molto piccoli. Ora si spera che il sistema sanitario trovi anche 600 mila euro per una camera iperbarica (i pazienti che necessitano delle cure devono andare a Bolzano in struttura privata convenzionata). Qualche motivo ci sarà. Ma tant'è, gioiamo di questo gioiello, senza smettere però di chiedere anche quello più piccolino.

(Angela Pagani, 30.6.2014)

http://www.giornalesentire.it/article/centro-protonterapia-trento-camera-iperbarica-sanita-trentina.html

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Il tempo non esiste : fluiamo in un campo unificato !

Traduco e sintetizzo nel seguito un lungo articolo apparso di recente su Wakingtimes.com, ad opera di Brandon West, creatore di Project Global Awakening: “un sito dedicato alla ricerca di varie discipline spirituali e scientifiche e alla loro applicazione per la tua conoscenza e per aiutarti a vivere una vita ispirata e cambiare il mondo” (c.b.)

 

E se tutto accadesse simultaneamente? E se il tempo non esistesse affatto? Ho visto di recente una descrizione dell’universo, come percepito in fisica. Per citare William Brown (da non confondersi con il William Brown che lavora per il Resonance Project):

“Ciò che la scienza ha scoperto esplorando i livelli profondi della realtà, è che il nostro universo è strutturato in strati di creazione. Strati di creazione, dal livello classico e diverso, in superficie, delle percezioni quotidiane, ai livelli più profondi: le molecole, gli atomi, i nuclei, le particelle subatomiche, i mondi nei mondi.”

In sintesi Brown descrive questi livelli in questo modo:

“Il livello di superficie della realtà sensoriale è tipicamente chiamato “mondo classico”. Al di sotto di questo mondo classico, c’è il mondo delle molecole, gli atomi, ovvero il regno dei meccanismi quantici. Poi c’è il nucleo atomico e le particelle subatomiche che è il mondo della teoria del campo quantico, la meccanica quantistica relativista. Ed infine ecco emergere la teoria del campo unificato …” (William Brown: The Light Body)

Dunque tutto ciò ci porta ad una domanda cruciale…

tempo

Cosa è il Tempo?

Un collega di Einstein, il fisico John Archibald Wheeler, sviluppò una delle prime equazioni di gravità quantica nei primi giorni della unificazione della Teoria Quantica e della Relatività. Sebbene funzioni, questa equazione non incorpora il tempo come parametro fisico e i fisici trovano che questo sia inquietante…

“Quando venne quantizzata per la prima volta la Relatività Generale (diventando una teoria della gravità quantica) negli anni ’60 ad opera di John Wheeler, il risultato prediceva uno stato statico dell’universo , ovvero – non c’è alternativa – l’assenza del tempo. Questa particolare soluzione alla quantizzazione della Relatività Generale è nota come l’equazione di Wheeler-DeWitt. Il risultato sembro’ essere paradossale: come puo’ l’universo essere statico ed immutabile, quando tutta la nostra esperienza è di cambiamento?” – William Brown da The Resonance Project Foundation

 

Questa è proprio la questione che andiamo qui ad analizzare in questo articolo, dandole forse una risposta. È interessante notare che le equazioni che sono generalmente accettate dall’establishment scientifico, suggeriscono sia che il tempo è una illusione, che l’universo sia di fatto statico. Ovviamente queste idee furono considerate fallaci perchè non sostenevano i fatti, ovvero ciò che è chiaramente osservabile nell’universo. Ogni giorno vediamo il cambiamento e possiamo misurare il tempo, quindi deve essere vero. E se potessimo cambiare la nostra percezione dell’universo e risolvere questo conflitto? E se il tempo non ci fosse proprio nell’universo ed esso sia solo il risultato di un cambio di prospettiva all’interno di un universo statico, che in qualche modo non mostra un moto né un universo in cambiamento? Per indagare meglio questa idea dobbiamo scoprire cosa sia veramente il moto.

Ma le cose si muovono veramente?

Nassim Haramein ha detto che ciò che percepiamo come moto è in realtà dovuto al fatto che la realtà a livello quantico lampeggia ad alta frequenza dentro e fuori l’esistenza e che la creazione, in effetti, appare e scompare oscillando tra la forma e la sua assenza, e questo innumerevoli volte ogni secondo, dando cosi la sembianza del moto. Quindi, tecnicamente, le cose non si muovono affatto in questo universo, ma appaiono e scompaiono in schemi leggermente diversi, che fanno apparire tutto ciò come moto. Non è il campo unificato a lampeggiare, ma solo quella che noi percepiamo come materia solida, ovvero le particelle, i nuclei, le particelle sub-atomiche ed il mondo materiale. In un certo modo, potrebbe essere tecnicamente più accurato chiamare ciò che facciamo ogni giorno…”micro teletrasporto”.

Quando entriamo in un negozio e guidiamo la macchina, in realtà stiamo “teleportando” in minime quantità, assurdamente piccole, ma ad una frequenza estremamente alta, per dare la sembianza del moto. Tuttavia questo moto accade solo “percettivamente” sui livelli energetici più bassi della creazione, ovvero il mondo materiale o il mondo classico in cui esistiamo per la maggioranza del tempo, e potenzialmente il livello atomico-molecolare della realtà. Quindi al livello teorico e quantico della realtà… non c’è moto, ma un lampeggio dentro e fuori dall’ esistenza di creazione; dal punto di vista del nostro livello, ciò appare come un moto fluido. Proprio come le persone nel video della tv che non stanno effettivamente muovendosi, ma sono i piccoli pixel che lampeggiano in reciproco coordinamento e la cosa fa sembrare che ci sia del moto.

Il fluire del Campo Unificato

Se percepite l’universo dal livello del campo unificato, immaginate che il campo unificato comprenda tutto, tutta la creazione, che tutto il passato e futuro siano codificati olograficamente dentro il campo unificato; tutto li esiste simultaneamente, inscritto nella struttura del vuoto. In altre parole, la creazione è sorta da questo campo unificato nella forma di particelle subatomiche, particelle, atomi ed elettroni, nuclei – che non sono che forme di energia condensata – energia senza forma condensata in una forma, mentre l’universo lampeggia dentro e fuori dall’esistenza. Ma NULLA È SOLIDO.

Per citare ancora Einstein:

“Quel che abbiamo chiamato materia è energia, Ia cui vibrazione è stata cosi abbassata da essere percepibile ai sensi. Non c’è materia.”

E queste manifestazioni di energia collaborano fra loro, guidate da una forza invisibile all’interno della creazione stessa, per formare cose più grandi che danno così l’idea di essere vere e totalmente solide, ma ora sappiamo che non è vero. Immaginate che tutto esista simultaneamente. Immaginate che tutte le versioni dell’albero li fuori dalla finestra, in questo momento presente, dal momento della sua nascita a quello del suo apparente futuro, fino alla morte dell’albero stesso, siano codificate nello spazio e tempo, olograficamente presenti nel campo unificato

Quindi nulla in realtà mai appare e scompare, si muove o persino cambia, è solo la nostra percezione della realtà a questo livello che dà la sembianza del cambiamento.

 

In altre parole, tutta la realtà, tutto il tempo, tutto il moto, sono un semplice risultato della coscienza in movimento.

Se le dinamiche del fluido della teoria del “Black Whole” (“il tutto nero”) di Nassim sono corrette e se tali dinamiche sono in effetti l’origine della coscienza, allora questo è il fondamento della creazione e quindi scopriamo che il fondamento della creazione è un collasso senza forma in sé stesso ed una corrispettiva creazione. Di fatto non c’è moto nel mondo fisico, la fisica quantistica ce lo ha dimostrato quando ha scoperto che la realtà è un lampeggiare fuori e dentro l’esistenza. Ci sono solo immagini olografiche che cambiano, quando la coscienza si espande e si contrae in se stessa. E se il flusso del campo unificato all’interno dell’universo fosse esso stesso il meccanismo che fa sì che la realtà lampeggi dentro e fuori l’esistenza e che determini altresì il flusso del tempo? Tutta la creazione e tutta l’attività della creazione, sono il risultato della coscienza che interagisce al suo interno con sé stessa, creando coscienza, ed è solo perché noi tutti condividiamo un comune consenso della realtà (nella maggior parte dei casi) che sorge il tempo sul pianeta.

 

Informazione codificata olograficamente

Può darsi abbiate visto immagini olografiche di una galassia o qualche altra immagine stampata su un foglio di plastica o una cartolina. Questa sembra essere statica, ma se spostate la vostra prospettiva, per esempio ruotando o muovendo la cartolina, sembra che la galassia ruoti. Ma nulla è cambiato nell’immagine. Tutte le informazioni sono rimaste li, codificate nella cartolina sin dall’inizio. Solo perché avete cambiato prospettiva, l’immagine apparentemente sembrava muoversi. E se fosse cosi che funziona la realtà? E se il moto e il tempo apparente che sperimentiamo siano solo il risultato della nostra prospettiva sulla creazione, determinata dal nostro livello di coscienza? Il campo unificato è la struttura vuota che teoricamente si espande e collassa secondo le dinamiche del “black whole” (il “tutto nero”, ) di Nassim Haramein, ma tecnicamente non si sta muovendo. E null’altro in realtà si muove perchè tutto è fisso, cristallizzato e olograficamente codificato nella struttura vuota; il che significa che tutto è presente non-localmente ovunque e tutto accade simultaneamente.

Il Tempo è relativo

Il Tempo sarebbe percepito in modo diverso su Marte, rispetto alla Terra, perchè la lunghezza dei suoi giorni è diversa, a causa della rotazione del suo “black whole” (ovvero le dinamche del campo unificato che producono e sono prodotte dalla coscienza). Il tempo non è un fenomeno che sorge in sé e per sé nell’universo. Potenzialmente non esiste il tempo come tale. Quel che chiamiamo tempo è una divisione arbitraria dei cicli di cui facciamo esperienza, basandoci sul parametro ciclico del cambiamento, di cui facciamo esperienza in questo livello della realtà. In altre parole… il tempo è una pura percezione. Se fossimo in un vuoto non ci sarebbe il tempo, perché non solo non ci sarebbero i cicli per misurarlo, ma non ci sarebbero oggetti con cui determinare il moto, quindi saremmo in una immobilità perpetua e senza tempo.

Nella sua serie di lezioni dal titolo Living Beyond Miracle (Vivere oltre i Miracoli), Wayne Dyer racconta la storia di un gruppo di minatori che hanno visto collassare su di loro la miniera, in Germania, e sono per questo rimasti intrappolati per un certo periodo di tempo. Senza luce naturale, senza poter giudicare i cicli dell’universo e quindi senza un parametro di riferimento per la loro percezione. Erano in totale 7 uomini, intrappolati sottoterra, e solo uno di loro aveva l’orologio. Costui non volle che le cose scappassero di mano mentre si trovavano in quello stato, intrappolati sottoterra, e cercò di alleggerire la paura e la preoccupazione dei suoi amici: disse che era passata 1 ora, ogni volta che ne passavano in realtà 2. Dato che nessuno aveva un orologio per convalidare il tutto, gli altri non furono in grado di notare la differenza.

Alla fine dei 7 giorni furono salvati e tutti sopravvissero, ad eccezione dell’uomo con l’orologio. Si era assunto l’onere di dire che era passata 1 ora mentre in realtà ne erano passate 2: aveva rallentato il tempo per tutti gli altri ed aveva fatto sì che gli altri cambiassero il loro “accordo” sul tempo, così che potessero percepire di essere bloccati sotto terra per la metà del tempo effettivo in cui essi lo furono. “Fece in modo di cambiare l’accordo collettivo su ciò che costituiva il tempo e le persone sono “invecchiate” di conseguenza… ma lui non potè ingannarsi perché aveva un orologio.”

tao

Un universo statico

“Il Tao non agisce tuittavia è la radice di tutta l’azione.

Il Tao non si muove e tuttavia è la fonte di tutta la creazione.”

Lao Tzu

 

Abbiamo stabilito che la creazione non si muove e quindi sembra che anche questo campo unificato non si muova. Lo sappiamo perché abbiamo trovato che lo spazio che circonda la Terra, che un tempo si pensava emettesse un fruscio passandoci accanto, come fa l’aria quando passa vicino ad un oggetto in un tunnel ventoso, ora si dimostra essere completamente statico. Non ci lanciamo nello spazio, come pensavamo e lo spazio stesso si espande e si contrae e qui non si muove a priori, ma da solo la sembianza del moto. Poiché il campo unificato che è coscienza, si espande e si contrae e poichè siamo quella coscienza incarnata in un livello di realtà leggermente più denso, ovvero nel “mondo classico”, abbiamo posti in prima fila per il cambiamento apparente, il moto, il tempo e la realtà. Ma questo, come affermano tutte le tradizioni antiche, è solo perché siamo coscienza universale che si è condensata in questo livello di realtà per fare l’esperienza del mondo che cambia, del mondo delle cose. Della vita, della morte, della nascita, della rinascita e del tempo lineare.

L’unico problema è che ci siamo attaccati a questo mondo e siamo intrappolati in un movimento energetico (una turbolenza emotiva) dato che le cose muoiono e cambiano in apparenza, e sono transitorie. Tornando ad Albert Einstein:

“Tutto è energia, che è tutto quel che c’è. Accordati alla frequenza della realtà che vuoi e non potrai che ottenere quella realtà. Non c’è un altro modo che questo. Questa non è filosofia, ma fisica.”

 

Fonte originale:http://www.wakingtimes.com/2014/04/21/unified-field-illusion-time-understanding-source-creation/

Traduzione e sintesi di Cristina Bassi

 

FONTE: www.thelivingspirits.net

Letto e condiviso da: www.altrogiornale.org

Tratto da:http://ununiverso.altervista.org/blog/e-se-il-tempo-non-esistesse-affatto/

http://terrarealtime.blogspot.it/2014/06/e-se-il-tempo-non-esistesse-affatto.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+TerraRealTime+(TERRA+REAL+TIME)

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