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Nel campo magnetico c'e' il seme che diede via alla vita vegetale sulla Terra

 

 

Nel campo magnetico c’è il “seme” che diede via alla vita vegetale sulla Terra

 

http://www.antikitera.net/images/imgNews/13492-7.jpg

 

 

 

Nel campo magnetico c’è il “seme” che ha consentito la comparsa di gran parte delle piante e dei fiori oggi presenti sulla Terra: a ogni sua variazione sensibile, infatti, ha corrisposto la comparsa di nuove specie.

 

 

 

È la scoperta realizzata da Massimo Maffei dell’Università di Torino e pubblicata su “Frontiers of Plant Science”.

 

Maffei, con Angelo De Santis dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha dimostrato che, in concomitanza con le fasi di inversione dei poli magnetici, si sono verificati processi evolutivi specifici.

 

Quello del campo è un fenomeno complesso: non è costante né uniforme nello spazio, ma con inversioni dei poli che si verificano periodicamente ogni 300 mila anni.

 

Protegge la Terra dal vento solare – le particelle cariche provenienti dalla nostra stella – ma il suo ruolo a favore della vita non si esaurisce qui. Influenza, infatti, il mondo vegetale in due modi.

 

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In primo luogo alterando il Dna: durante le inversioni di polarità tutte le forme di vita sono esposte a una più intensa radiazione cosmica, capaci di produrre mutazioni genetiche che sono la base per l’emergere e la selezione di nuove specie.

 

 

 

In secondo luogo, le piante, più che gli animali, sembrano essere ipersensibili alle variazioni del campo magnetico, perché dotate di sistemi di “magnetopercezione”: sono quelli che trasmettono i segnali al Dna, inducendo l’attivazione di numerosi geni e causando cambiamenti nei processi di accrescimento.

 

 

 

Questi possono alterare i cicli biologici, modificando per esempio le fioriture. Il tutto, a sua volta, ha forti ripercussioni sugli insetti impollinatori e quindi sui frutti che la pianta produce e, da ultimo, sulla forza di resistere alle pressioni della selezione naturale. Lo stress così ingenerato fa sì che solo le specie più forti – dotate di mutazioni vantaggiose – diventino quelle dominanti.

 

 

 

“Abbiamo analizzato i dati sulle variazioni del campo tra 86 e 276, 5 milioni di anni fa – spiega Maffei – e li abbiamo incrociati con quelli sull’origine di nuove piante. Risultato: esiste una chiara correlazione tra i due fenomeni“.

 

 

 

 

 

fonte: antikitera.net

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DIABETE : un aiuto dall'olio extravergine d'oliva

 

 

L’olio l’extravergine d’oliva farmaco naturale contro il diabete.

 

A stabilirlo è uno studio dell’Università Sapienza di Roma, pubblicato su ‘Nutrition & Diabetes‘, che ha messo in evidenza gli effetti di un particolare olio extra vergine d’oliva (proveniente dalla zona collinare della provincia di Viterbo) nella prevenzione e nella cura della patologia.

 

Anche quello dell’isola di zacinto va bene

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Dalla ricerca emerge infatti che l’extra vergine di oliva (una dose di 10 grammi al giorno) si comporta come un antidiabetico orale con un meccanismo simile ai farmaci di nuova generazione, cioè le incretine (ormoni naturali prodotti a livello gastrointestinale che riducono il livello della glicemia nel sangue). L’assunzione di olio extra vergine di oliva si associa, infatti, a un aumento nel sangue delle incretine.

 

“I risultati di questo lavoro hanno dimostrato che l’olio extra vergine di oliva riduce la glicemia ed aumenta l’insulinemia nei pazienti sani – sottolineano gli autori – aprendo interessanti prospettive sul suo uso nei pazienti con diabete, in cui la glicemia post-prandiale può essere molto elevata e potenzialmente dannosa per il sistema cardio-circolatorio. ...

 

http://www.lafucina.it/2015/07/23/olio-oliva-diabete/

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Ecco come la materia reagisce alle vibrazioni del cosmo

 

 

Ecco come la materia reagisce alle vibrazioni del cosmo

 

http://www.visionealchemica.com/wp-content/uploads/2013/01/vibrazioni-musicali1-1024x768.jpg

 

Un video musicale che mostra come la materia reagisce modificandosi alle vibrazioni del suono. Del resto lo stesso Nicola Tesla asseriva in uno dei suoi aforismi che se vuoi comprendere i segreti dell'universo bisogna pensare in termini di Energia,Vibrazioni,e Frequenze.

 

 

LA FISICA DELLA MECCANICA QUANTISTICA

DIMOSTRA SCIENTIFICAMENTE CHE L'ESSERE UMANO E' UN TUTT'UNO CON L'UNIVERSO, LO SPAZIO NON E' VUOTO...LA MATRICE ESISTE ED E' IL COLLANTE DEL TUTTO! TUTTA LA MATERIA E' VIBRAZIONE E LA VIBRAZIONE E' ENERGIA...(EINSTEIN) L'UOMO E' CAPACE DI MODIFICARE LE VIBRAZIONI, QUINDI LE PARTICELLE SUBATOMICHE CHE COMPONGONO LA MATERIA, SIA CON SEMPLICI PAROLE CHE CON PENSIERI (ONDE ALFA) ED EMOZIONI...

POICHE' TUTTO E' CONNESSO E TUTTO SI CONDENSA DALLA COSCIENZA E' EVIDENTE CHE I NOSTRI PENSIERI POSSONO INFLUENZARE QUALUNQUE COSA, OGNI PENSIERO INVIA DELLE INCRESPATURE (ONDE ALFA-VIBRAZIONI) ATTRAVERSO L'UNIVERSO, PROPRIO COME IL LANCIO DI UN SASSO IN UNO STAGNO PRODUCE DELLE INCRESPATURE VERSO L'ESTERNO.

SE SIAMO NOI A MODIFICARE E\O INFLUENZARE LA NOSTRA REALTA' MATERIALE CHE PERCEPIAMO, CHI DETERMINA ALLORA IL NOSTRO CAMMINO? OVVIAMENTE, NOI!!

SIAMO NOI A MODIFICARE E A CREARE LA NOSTRA REALTA'! AD ESEMPIO QUANDO COMPRIAMO UNA MACCHINA DI COLORE ROSSO, ALL'IMPROVVISO PER STRADA NOTEREMO PIU' MACCHINE DI COLORE ROSSO, MA LA REALTA' NON E' CAMBIATA, SIAMO STATI NOI AD AVERLA MODIFICATA, INSERENDO IL ROSSO NELLA NOSTRA REALTA' SOGGETTIVA!

QUESTA E' LA DIMOSTRAZIONE CHE IL "DIVINO" NON E' AL DI FUORI DI NOI (COME LA RELIGIONE VUOLE FARCI CREDERE) MA PROPRIO DENTRO DI NOI, OSSIA SIAMO NOI GLI OSSERVATORI SUPREMI DELLA NOSTRA REALTA' SIA FISICA CHE MATERIALE CHE PERCEPIAMO E CHE QUINDI CREIAMO.

 

 

LA VERITA' E' CHE OGNI PERSONA E' TOTALMENTE RESPONSABILE DEL PROPRIO UNIVERSO!

PER SECOLI E SECOLI CI HANNO PRIVATO DI QUESTA RESPONSABILITA' E CI HANNO FATTO CREDERE CHE IL NOSTRO DESTINO FOSSE GIA' SCRITTO; LA FISICA MODERNA DIMOSTRA ESATTAMENTE IL CONTRARIO!AD ESEMPIO: SE USCIAMO DI CASA E PER QUALCHE MOTIVO PROVIAMO DELLE BELLE SENSAZIONI TUTTO CIO' CHE CI ACCADRA' SARA' SENZA DUBBIO POSITIVO, VICEVERSA SE DOVESSIMO SCENDERE DI CASA NERVOSI PER ALTRI MOTIVI, CI CAPITERANNO SITUAZIONI CHE POTREBBERO TRASFORMARSI IN EVENTI NEGATIVI!

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ESSENDO NOI UNA VIBRAZIONE DI ATOMI (MATERIA=VIBRAZIONE=ENERGIA) RISULTA CHIARO CHE A SECONDA DELLA FREQUENZA A CUI VIBRIAMO CI ACCORDIAMO CON QUALCOSA CHE VIBRA ALLA NOSTRA MEDESIMA FREQUENZA! NON A CASO CONFUCIO DICEVA:"CIO' CHE CONCORDA NEL TONO, VIBRA ASSIEME!". E' COME AVERE LA MANOPOLINA DELLA RADIO TRA LE MANI E POTER SCEGLIERE LA FREQUENZA O IL "TONO" IN CUI "ESSERE" E COSI' VEDREMO QUELLA SPECIFICA VIBRAZIONE DELL'UNIVERSO CHE DIVENTERA' LA NOSTRA PERCEZIONE DI MATERIA!

 

 

 

GIORDANO BRUNO DICEVA: "NON E' LA MATERIA CHE GENERA IL PENSIERO BENSI' E' IL PENSIERO CHE GENERA LA MATERIA". SAGGE PAROLE! FATE ATTENZIONE PERCHE' SONO PROPRIO I PENSIERI DELLA MENTE COLORO I QUALI,DATA LA LORO NATURA, VIBRANO A FREQUENZE MOLTO BASSE E SE NOI LI ASSECONDIAMO CI TRASCINERANNO CON SE' RENDENDO PALESI LE CAUSE CHE GENERANO IL KARMA-DARMA. LA LEGGE DI CAUSA ED EFFETTO. IN RISVEGLIO DELL'UMANITA' APPROFONDIREMO L'ARGOMENTO.

QUINDI BASTA OSSERVARE, PRESTARE ATTENZIONE, IMMAGINARE COSCIENTEMENTE, CONTROLLARE I PENSIERI, AGGIUNGERE CIO' CHE DESIDERATE NELLA VOSTRA REALTA', PERMETTERE CIO' E CREARE!

CIO' SU CUI UNA PERSONA SI FOCALIZZA E' CIO' CHE APPARIRA' NELLA SUA VITA E NEL SUO MONDO!!!

SE RAGGIUNGERETE LA CONSAPEVOLEZZA CHE LA REALTA' RISPECCHIA I VOSTRI PENSIERI SIA POSITIVI CHE NEGATIVI SARETE SICURAMENTE IN GRADO DI CAMBIARE QUALUNQUE ASPETTO DELLA VOSTRA VITA E NON DOVRETE ESSERE PIU' ALLA MERCE' DI NESSUNA PERSONA, ORGANIZZAZIONE O SITUAZIONE.

 

DIPENDE TUTTO DA NOI, DA OGNI NOSTRO SINGOLO RESPIRO E PENSIERO. CIASCUNO DI NOI E' MOLTO PIU' GRANDE, POTENTE E BELLO DI QUANTO ABBIA MAI IMMAGINATO. SI, ANCHE VOI!

 

SIETE MAGNIFICI! AVETE IL POTERE DI CAMBIARE IL MONDO!..... fin dove possiamo e vogliamo…..

 

 

 

http://www.kricio.com/fisica-quantistica.html

 

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ERBE : Le controindicazioni di tutte le erbe piu' conosciute

Bisogna fugare ogni incertezza nel pensare che le piante medicinali possano essere utilizzate senza indicazioni esperte. Le erbe medicinali sono intossicanti quanto altre cure tradizionali se non usate correttamente. Si possono consigliare, ma si deve, ove necessita, elaborare una terapia completa che vada a curare un problema più vasto e che si ripresenta ripetutamente.

 

CONTROINDICAZIONI DI ALCUNE ERBE

 

Non tutte le piante e le erbe possono essere usate indiscriminatamente nella terapia. Alcune di queste sono indicate per un genere di malattie e controindicate per altre. Alcune contengono principi velenosi, cui la sensibilità dell'organismo reagisce in modi variabili. Ecco un mini elenco delle controindicazioni e delle piante pericolose.

 

ABETE (Abies alba) potrebbe non essere tollerato da chi ha lo stomaco delicato.

 

ACHILLEA (Ahillea millefolium) generalmente non causa disturbi.

 

ADONIDE (Adonis vernalis) pianta velenosa, per il cui uso occorre attenersi scrupolosamente alla ricetta medica.

 

AGLIO (Allium sativum) controindicato per chi ha la pressione arteriosa bassa; provoca espettorazione con sangue, dovuta a congestione da tosse con febbre. E’ sconsigliato nelle gastriti o ulcere. L’olio essenziale può causare irritazione. Nelle emorragie l’aglio in forti dosi rallenta la coagulazione del sangue. Bambini al di sotto dei 2 anni: ne devono assumere solo piccole quantità, perché può causare irritazione all’intestino. Allattamento: il gusto dell’aglio «passa» nel latte e può provocare coliche al neonato. Intolleranze: alcune persone non sopportano l’aglio e possono accusare cefalee o arrossamenti della pelle.

 

AGRIMONIA (Agrimonia eupatoria) non si conoscono controindicazioni.

 

ALCHECHENGI (Physalis alkekengi) per l'alto contenuto di vitamina C, l'eccessivo consumo può creare irritazione allo stomaco. Tuttavia vi sono controindicazioni particolari, come tutte le cose la moderazione è regola primaria.

 

ALLORO (Laurus nobilis) limitarne l’uso le donne incinte. Ai bambini sotto i 2 anni perché potrebbe dare irritazione. In passato, l'alloro, pare fosse stato usato in pratiche abortive.

 

ALOE (Aloe ferox) in gravidanza e quando si allatta. Ad alte dosi danneggia il rene. Per uso esterno: le applicazioni locali a base di aloe in genere non hanno controindicazioni, in qualche caso possono però dare allergie.

 

ALTEA (Althaea officinalis) può arrecare disturbi intestinali.

 

AMAMELIDE (Hamamelis viginiana) in oggetti sensibili, la tisana o il decotto, di amamelide possono causare irritazioni dello stomaco, in questo caso, si consiglia di ridurre la quantità o sospendere il trattamento.

 

ANETO (Anethum graveolens) nessuna controindicazione.

 

ANGELICA essendo stata adoperata come abortivo e per fagocitare le mestruazioni, no, durante la gravidanza. Chi soffre di depressione. Nei casi di ernia iatale, perché l'assunzione di angelica favorisce la secrezione dei succhi gastrici quindi potrebbe aumentare l'acidità e peggiorare, in questo modo 1a situazione. Prima di un'esposizione prolungata al sole e alle lampade Uva. A chi soffre di gastrite o ulcera.

 

ANICE STELLATO (Illicium uerum) a dosi levate può rallentare la circolazione del sangue.

 

ANICE VERDE (Pimpinella anisum) a dosi elevate. Ai bambini e gli anziani. Chi soffre di emicrania. La pianta contiene una sostanza simile all’estrogeno della pillola anticoncezionale, pertanto, è sconsigliata a chi è stata sconsigliata la pillola.

 

ARANCIO (Citrus aurantium) in caso di esposizione al sole: le persone di pelle chiara non dovrebbero applicare l'olio essenziale di arancio dolce o amaro perché potrebbero formarsi delle macchie sulle pelle. Ciò non avviene se si utilizzano il Neroli (Malaleuca) e il petit grain.

 

ARNICA (Arnica montana) controindicata per i malati di reni; attenersi alle ricette. Sconsigliata su ferite aperte e quando la pelle è lacerata, l'arnica, non va mai applicata. Per via interna non va mai presa. L'uso prolungato o ad alta concentrazione può causare la formazione di piccole vescicole o eczemi. In vicinanza degli occhi della bocca e dei genitali, l'arnica non va applicata. Per chi è allergico alle composite, poiché sono una famiglia con un alto potere allergizzante, chi ha manifestato reazioni per esempio alla camomilla, alla calendula e all'achillea, non deve utilizzare la pianta.

 

ARTEMISIA (Artemisia vulgaris) chi è allergico alle composite e alle donne in gravidanza.

 

ARTIGLIO DEL DIAVOLO (Arpagophytum procumbens) non vi sono controindicazioni.

 

ASPARAGO (Asparagus officinalis) è controindicato nei casi di albuminuria, anuria, calcolosi renale, cistite, gotta, nefrite, prostatite, renella, reumatismi e nella malattie infiammatorie della vescica urinaria. A chi soffre di infiammazione ai reni o di cistiti: l'asparago non è indicato né come alimento, né sotto forma di decotto o tintura.

 

AVENA (Avena sativa) è controindicato per chi soffre di eccessiva attività della tiroide.

 

AVOCADO (Persea gratissima) nell’eccessiva acidità dell’urina.

 

BALLOTA (Ballota nigra o foeida) non se ne conoscono.

 

BALSAMO DEL CANADA (Abies balsamea) non se ne conoscono.

 

BALSAMO DEL PERÙ (Myroxylon pereirae) soggetti allergici.

 

BARDANA (Arctium lappa) non vi sono controindicazioni.

 

BASILICO (Ocimum basilicum) l’olio essenziale può procurare irritazione alle pelle.

 

BERGAMOTTO (Citrus bergamia Risso) a chi si deve esporsi al sole poiché potrebbero venire delle macchie sulla pelle.

 

BETULLA (Betula alba) non se ne conoscono.

 

BIANCOSPINO (Crataegus oxyacantha) nelle dosi consigliate è innocuo.

 

BISTORTA (Polygonum bistorta) chi soffre di calcoli.

 

BOLDO (Peumus boldus) proibito oltrepassare la dose indicata nella ricetta.

 

BORRAGINE (Borrago officinalis) non ci sono controindicazioni.

 

BORSA DEL PASTORE (Capsella bursa-pastoris) non indicato nella depressione arteriosa. Chi ha avuto attacchi cuore o trombi e alle donne in gravidanza.

 

CACAO (Teobroma cacao) nei casi di stitichezza, emorroidi, chi soffre di cisti al seno.

 

CALAMO AROMATICO (Acorus calamus) donne in gravidanza e bambini.

 

CALENDULA (Calendula officinalis) non se ne conoscono.

 

CAMOMILLA (Matricaria chamomilla) in persone ipersenbili.

 

CAMOMILLA Romana (Anthemis nobilis) ad alte dosi provoca nauea e vomito.

 

CANNELLA (Cinnamomum zeylanicum) chi soffre di stitichezza, in gravidanza, chi soffre di tachicardia.

 

CAPRIFOGLIO (Lonicera caprifolium) non se ne conoscono, le bacche sono intossicanti.

 

CARCIOFO (Cynara scolymus) durante l’allattamento, nelle fermentazioni intestinali.

 

CARDIACA (Leonurus cardiaca) non superare le dosi consigliate.

 

CARDO MARIANO (Sibylum marianum) agli intestini delicati e chi è allergico alle composite.

 

CARDO SANTO (Cnicus benedictus) proibito ai sofferenti di acidità di stomaco e di lesioni renali.

 

CAROTA (Daucus carota) non se ne conoscono.

 

CASCARA SAGRADA (Rhamnus purshiana) chi soffre di colite, ulcera, donne in gravidanza nei casi di vomito.

 

CASSIA (Cassia fistola) donne in gravidanza in allattamento.

 

CASTAGNO (Castanea sativa) chi soffre di stitichezza, ai diabetici, chi soffre di aria nella pancia.

 

CEDRO DEL LIBANO (Cedrus libani) non se ne conoscono.

 

CENTELLA ASIATICA (Hydocotyle asiatica) ai bambini al di sotto dei 2 anni.

 

CENTINODIO (Polygonum aviculare) in gravidanza.

 

CERFOGLIO (Anthriscus cerefolium) in gravidanza.

 

CHELIDONIA (Chelidonium majus) a dosi elevate, ai bambini ed in gravidanza.

 

CHINA ROSSA (Cinchona succirubra) da evitarsi per le gestanti, nei casi di cardiopatia. Nelle difficoltà di coagulazione e chi soffre di ulcera.

 

CIPOLLA (Allium cepa) sofferenti di stomaco, di dispepsia, acidità, ipercloridria, stomatite, anemici.

 

CIPRESSO Cupresus sempervirens) chi soffre di pressione alta.

 

CITRONELLA (Cymbpogon nardus) potrebbe tornare irritante.

 

COLA (Cola acuminata) diabetici, chi soffre di insonnia, ai malati cardiaci.

 

CORBEZZOLO (Arbutus unedo) non abusare delle bacche.

 

CORIANDOLO (Coriandrum satiuum) non se ne conoscono.

 

CUMINO (Carum carvi) non se ne conoscono.

 

CURCUMA (Curcuma longa) chi soffre di calcoli biliari, non superare le dosi consigliate.

 

DAMIANA (Turnera diffusa) non se ne conoscono.

 

DULCAMARA (Solanum dulcamara) non superare la dose prescritta.

 

ECHINACEA (Echinacea angustifolia) non se ne conoscono.

 

EDERA (Edera helix) in dosi elevate, può risultare irritante per la pelle, è una pianta tossica.

 

EFEDRA (Ephedra distachya) in genere crea insonnia e nervosismo, Chi ha la pressione alta, malattie dell’iperdiroidismo, di cuore, diabete, malattie agli occhi angiomi e glaucoma.

 

ELEUTEROCOCCO (Eleutherococcus senticocus) nei disturbi della coagulazione, ipertensione, gravidanza, giovani e bambini.

 

ELICRISO (Helichrrysum angustifolium) non se ne conoscono.

 

ENOTERA (Oenothera biennis) chi soffre di depressione, epilessia e donne predisposte al tumore al seno.

 

EQUISETO (Equisetum arvense) attenersi rigorosamente alla prescrizione, ad alte dosi e per un lungo periodo, come tutti i diuretici è controindicato in caso di edemi da insufficienza cardiaca e renale.

 

ERICA (Calluna vulgaris) non se ne conoscono.

 

ERISIMO (Sisymbrium officinale) non se ne conoscono.

 

FICO (Ficus carica) Chi ha la pelle delicata.

 

FIENO GRECO (trigonella foenum-graecum) in gravidanza.

 

FINOCCHIO (feoniculum vulgare) non se ne conoscono.

 

FIORDALISO (Centaurea cyanus) non se ne conoscono.

 

FRANGOLA (rhamnus frangula) in gravidanza, in caso di infiammazione all’intestino e per lunghi periodi.

 

FRASSINO (Fraxinu excelsior) non se ne conoscono.

 

FUMARIA (Fumaria officinalis) non se ne conoscono.

 

GALEGA (Galega officinalis) sommistrata per lunghi periodi può aumentare l’acidità del sangue.

 

GENZIANA proibita a chi soffre di acidità di stomaco e lesioni renali.

 

GINSENG disturbi della coagulazione del sangue, dolori e cisti al seno, infanzia e adolescenza, gravidanza, aritmie cardiache, allergie da fieno, enfisema.

 

GINEPRO chi soffre di infiammazioni allo stomaco e all'intestino, malattie renali, alle gestanti. Per periodi prolungati.

 

GINGKO (Gingko biloba) chi ha problemi di coagulazione del sangue, in dosi elevate.

 

GRAMIGNA (Agropyron repens) non se ne conoscono.

 

GUARANÀ (Paulina cubana) chi soffre di insonnia e ansia e per lunghi periodi.

 

IPERICO (Hypericum perforatum) contiene proprietà fotosensibilizzanti, quindi, non esporsi al sole.

 

ISSOPO Hyssopus officinalis) ai sofferenti di nevrastenia, epilessia e alle gestanti.

 

JOJOBA ( Simmondsia californica) non vi sono controindicazioni.

 

KARITÉ (Butyrospermum parkii) non vi sono controindicazioni.

 

KARKADÈ (Hibiscus sabdariffa) non se ne conoscono.

 

LAMPONE (Rubus idaeus) nei casi di allergia.

 

LAVANDA (Lavandula augustifolia) non se ne conoscono.

 

LIMONE (Citrus limonum) ai sofferenti di insufficienza epatica e renale.

 

LINO (Linum usitatissimum) chi soffre di ipotiroidismo.

 

LIQUIRIZIA (Glycyrrhiza glabra) pressione alta, diabete, glaucoma, donne in gravidanza.

 

LUPPOLO (Humulus lupulus) assunta per lungo tempo.

 

MAGGIORANA (Origanum majorana) non se ne conoscono.

 

MAIS =Granturco (Zea Mays) non se ne conoscono.

 

MALVA (Malva silvestris) non se ne conoscono.

 

MANDORLO (Prunu communis) agli stomaci delicati.

 

MARGHERITINA (Bellis perennis) non se ne conoscono.

 

MARRUBIO (Marrubium vulgare) non se ne conoscono.

 

MATE (Ilex paraguayensis) chi soffre di ulcera duodenale e altri disturbi digerenti.

 

MELILOTO (Melilotus officinalis) Chi assume farmaci anticoagulanti ed ad alte dosi.

 

MELISSA (Melissa officinalis) attenersi scrupolosamente alle dosi indicate nelle ricette.

 

MENTA (Mentha piperita) chi soffre di ulcera e gastrite.

 

MIGLIO (Panicum miliaceum) non se ne conoscono.

 

MIRTILLO NERO (Vaccinium myrtillus) chi soffre di stitichezza.

 

MIRTILLO ROSSO (Vaccinium vitis idaea) attenersi alle prescrizioni.

 

MIRTO (Myrtus communis) non se ne conoscono.

 

NAIUOLI (Malaleuca viridiflora) non se ne conoscono.

 

NOCE (Juglans regia) allo stomaco delicato.

 

OLIVO (Olea europaea) non se ne conoscono.

 

OLMARIA (Spirea ulmaria) non se ne conoscono.

 

OLMO (Ulmus campestris) non se ne conoscono.

 

ONONIDE (Ononis spinosa) non se ne conoscono.

 

ONTANO (Alnus glutinosa) non se ne conoscono.

 

ORTICA (Urtica dioica) può causare irritazione.

 

ORTOSIFON (Ortosiphon stamineus) non se ne conoscono.

 

ORZO (Hordeum vulgare) non se ne conoscono.

 

PARIETARIA (Parietaria officinalis) non se ne conoscono.

 

PARTENIO (Chrysanthemum parthenium) chi ha problemi di coagulazione.

 

PASSIFLORA (Passiflora incarnata) non se ne conoscono.

 

PIANTAGGINE (Plantago mator) non se ne conoscono.

 

PILOSELLA (Hieracium pilosella) non se ne conoscono.

 

PINO (Pinus silvestris) non se ne conoscono.

 

PIOPPO NERO (Populus nigra) chi a problemi con sostanze contenenti acido salicilico, coaugulazione lenta del sangue.

 

PREZZEMOLO (Petroselium crispum) il prezzemolo può essere tossico: rispettare rigorosamente le dosi indicate

 

PRIMULA (Primula officinalis) chi ha lo stomaco delicato, allergico.

 

PRUGNOLO (Prunus spinosa) non se ne conoscono.

 

PSILLIO (Plantago psyllium) chi assume farmaci, allergici, in presenza di un blocco intestinale.

 

PUNGITOPO = Rusco (Ruscus aculeatus) non eccedere.

 

PYGEUM (Pygeum africanum) non se ne conoscono.

 

QUERCIA (Quercus robur) chi soffre di stitichezza.

 

QUERCIA MARINA (Fucus vesiculosus) chi soffre di ipertiroidismo, in gravidanza.

 

RABARBARO (Rheum palmatum) proibito nelle calcolosi biliari e renali, cistite, emorroidi, nefrite, renella uratica e alle nutrici.

 

RATANIA (Krameria triandra) non se ne conoscono.

 

RIBES NERO (Ribes nigrum) non se ne conoscono.

 

ROSA CANINA (Rosa canina) tendenza a calcoli renali e gotta.

 

RUTA (Ruta graveolens) controindicata alle gestanti.

 

SALICE BIANCO (Salix alba) ulcera gastrica duodenale, gastrite.

 

SALVIA (Salvia officinalis)da escludersi per le gestanti, nutrici e per chi ha la pressione arteriosa alta.

 

SAMBUCO (Sambucus nigra) non oltrepassare le dosi indicate nella ricetta.

 

SANTOREGGIA (Satureia hortensis) non se ne conoscono.

 

SEDANO MONTANO (Apium graveolens) chi ha problemi renali.

 

SAPONARIA (Saponaria officinalis) attenersi alle dosi prescritte.

 

SENNA (Cassia angustifolia) ai sofferenti di emorroidi, enteriti, crampi intestinali, metrorraggie e per nutrici e gestanti.

 

SPINACIO (Spinacia oleracea) proibito nelle calcolosi renali e vescicali, cistiti, nefriti.

 

TANACETO (Tanacetum vulgare) controindicato nelle enteriti, nei cicli mestruali, nella gestazione.

 

TARASSACO (Taraxacum officinale) calcoli alle vie biliari.

 

TÈ (Camelia sinens, Camelia thea, Thea sinensis) gastrite e ulcera gastroduodenale.

 

TEA TREE (Malaleuca artenifolia) non va ingerito.

 

TIGLIO (Tilia cordata) non se ne conoscono.

 

TIMO (Thymus vulgaris) attenersi scrupolosamente alle dosi prescritte.

 

THUJA (Thuja occidentalis) no all’uso uso interno.

 

UVA URSINA (Arctostaphylos uva-ursi) non superare le dosi prescritte

 

VALERIANA (Valeriana officinalis) da escludersi nei casi di bassa pressione arteriosa e nelle gestazioni, per lunghi periodi.

 

VERBASCO (Verbascum thapus, phlomoides e thapsiforme) non se ne conoscono.

 

VERBENA (Verbena officinalis) mal di denti, gola, depurativo del fegato e della milza.

 

VERGA D’ORO (Solidago Virgaurea) non se ne conoscono.

 

VIOLA DEL PENSIERO (Viola tricolor) non se ne conoscono.

 

VISCHIO (Viscum allbum) da evitare nella pressione arteriosa bassa. Le foglie sbollentate diventano tossiche.

 

VITE (Vitis vinifera) non se ne conoscono.

 

ZAFFERANO (Crocus sativus) da escludersi nel modo più assoluto nella gestazione.

 

ZENZERO (Zingiber offcinale) da escludere alle gestanti.

http://www.erbeerimedinaturali.com/Controindicazioni.htm

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SOIA PERICOLOSA : interferisce con le regolari funzioni endocrine dell'organismo

La scioccante verità sulla soia (parte seconda)

La soia è un alimento davvero controverso!

Contiene moltissime proteine e sostanze nutritive, eppure farne un uso eccessivo e continuato può rivelarsi una scelta pericolosa.

 

Nello scorso articolo abbiamo dato un’occhiata ai principali usi della soia e alle sue proprietà e sostanze nutritive. Abbiamo visto che diversi studi e ricerche ne hanno dimostrato l’efficacia per ridurre il colesterolo cattivo e i rischi di cancro alla prostata. (Ma non si tratta di studi conclusivi!)

 

Tuttavia la soia ha dei lati oscuri che non possiamo ignorare. E in questo articolo vedremo quali sono:

Gli isoflavoni interferiscono con le regolari funzioni endocrine dell’organismo

 

La soia e i suoi derivati, come il tofu, contengono composti biologicamente attivi chiamati isoflavoni che funzionano come fitoestrogeni, ovvero composti di origine vegetale che possono attivare i recettori degli estrogeni nel corpo umano.

 

A causa dell’attività estrogenica, questi isoflavoni sono spesso usati come alternativa naturale ai farmaci per alleviare i sintomi della menopausa e ridurre il rischio di perdita ossea nelle donne anziane.

 

Tuttavia questo uso è controverso e molti esperti sostengono che i rischi superino qualsiasi potenziale beneficio.

 

Questi isoflavoni sono classificati come interferenti endocrini, sostanze chimiche che interferiscono con la normale funzione degli ormoni nel corpo. Inoltre possono interferire con gli ormoni coinvolti nella riproduzione e nella crescita e negli uomini con l’energia sessuale, tanto da provocare una leggera impotenza.

Gli isoflavoni della soia possono aumentare il rischio di cancro al seno

 

Alcuni studi fatti sull’uomo hanno evidenziato che gli isoflavoni della soia possono stimolare la proliferazione e l’attività delle cellule nel seno.

 

In uno studio 48 donne sono state divise in due gruppi. Un gruppo faceva una dieta normale, l’altro la integrava con 60 grammi di proteine ​​della soia.

 

Dopo soli 14 giorni il gruppo che assumeva proteine ​​della soia mostrava un aumento significativo nella proliferazione (aumento di numero) delle cellule epiteliali del seno, che sono le cellule che hanno più probabilità di trasformarsi in cellule cancerose. (Trovi qui lo studio)

 

In un altro studio 7 donne su 24 ( 29,2 %) mostravano un aumento del numero di cellule epiteliali mammarie se integravano la propria dieta con le proteine della soia.

 

Questi cambiamenti nel numero di cellule favoriscono un aumento dei rischi di cancro al seno, che è il cancro più comune nelle donne.

 

In altri studi, sempre condotti sull’uomo, è stato evidenziato che la soia causa squilibri del ciclo mestruale come mestruazioni in ritardo e prolungate (Trovi qui lo studio).

Testosterone e sterilità

 

Sebbene anche gli uomini abbiano una certa quantità di estrogeni, averne livelli troppo elevati è innaturale. Quindi un’elevata quantità di isoflavoni della soia può interferire con le normali funzioni ormonali maschili.

 

In uno studio condotto su 99 uomini che frequentavano una clinica per infertilità, è stato evidenziato che quelli che avevano consumato più soia nei 3 mesi precedenti lo studio avevano un numero di spermatozoi più basso. (Vedi qui lo studio)

 

In un altro studio, invece, si è visto che il consumo di 40mg al giorno di isoflavoni della soia per 4 mesi non produceva effetti sugli ormoni e sulla qualità del seme. (Vedi qui lo studio)

 

Fino ad ora gli studi condotti in questa direzione non hanno portato risultati definitivi ed è quindi errato affermare che la soia interferisca sulla qualità del seme e del testosterone. Tuttavia resta il fatto che gli isoflavoni della soia possono interferire con le funzioni ormonali negli uomini. E questo dovrebbe bastare a indurli a consumarla con attenzione!

Alimenti per lattanti a base di soia

 

Un altro dei gravi problemi della soia è il suo uso negli alimenti per lattanti. “La quantità di fitoestrogeni che un lattante assume in una giornata attraverso un preparato di latte equivale a 5 pillole anticoncezionali”, dice Mary G. Enig, presidente dell’Associazione Maryland Nutrizionisti. Lei ed altri esperti nutrizionisti ritengono che l’esposizione infantile a elevate quantità di fitoestrogeni sia associata a pubertà precoce nelle ragazze e ritardata maturazione fisica nei ragazzi.

 

Uno studio pubblicato sulla rivista medica britannica Lancet ha rilevato che “l’esposizione quotidiana dei bambini agli isoflavoni della soia ha nel neonato effetti ormonali 6-11 volte superiori rispetto a quelli che ha negli adulti che consumano alimenti a base di soia.” (Una dose di due bicchieri di latte di soia al giorno è sufficiente ad alterare il ciclo mestruale nelle donne). Nel sangue dei bambini esaminati le concentrazioni di isoflavoni sono state 13.000-22.000 volte più elevate della concentrazione di estrogeni naturali nei primi mesi del vita.

Tirosina, dopamina e morbo di Parkinson

 

Il cervello utilizza gli aminoacidi tirosina e fenilalanina per sintetizzare la dopamina e noradrenalina, i due neurotrasmettitori chiave del cervello che promuovono la vigilanza e l’attività. La dopamina è fondamentale per la coordinazione muscolare.

 

Le persone le cui mani tremano a causa morbo di Parkinson hanno una ridotta capacità di sintetizzare la dopamina. Depressione, disturbi dell’umore e deficit di attenzione sono anch’essi associati a bassi livelli di dopamina e noradrenalina.

 

La soia ha dimostrato di influenzare l’attività della tirosina idrossilasi negli animali, causando disturbi nell’utilizzo della dopamina.

 

I ricercatori del Karolinska Institute in Svezia presso il National Institutes of Health stanno cercando una connessione tra l’attività della tirosina idrossilasi, i recettori degli ormoni tiroidei e l’abbassamento dei livelli di dopamina nel cervello.

La soia danneggia il cervello tramite la tiroide

 

La tirosina è fondamentale per il cervello anche per un altro motivo. E’ necessaria per l’organismo perché produca ormoni tiroidei attivi, che sono un importante regolatore fisiologico dello sviluppo del cervello dei mammiferi. Gli ormoni tiroidei regolano la crescita e la migrazione dei neuroni, compreso lo sviluppo sinaptico e la formazione della mielina in regioni specifiche del cervello. Bassi livelli ematici di tirosina rendono la tiroide poco efficiente.

 

Gli scienziati sanno da anni che gli isoflavoni dei prodotti a base di soia possono inficiare le funzioni della tiroide, causando gozzo (ingrossamento della ghiandola tiroidea) e malattie autoimmuni della tiroide.

 

Alcuni ricercatori giapponesi hanno studiato gli effetti sulla tiroide dalla soia somministrandola a soggetti sani. Hanno riferito che il consumo di appena 30 grammi (due cucchiai) di soia al giorno per un mese ha determinato un aumento significativo dell’ormone che stimola la tiroide (TSH), che è prodotto dalla ghiandola pituitaria del cervello quando gli ormoni tiroidei sono troppo bassi. I loro risultati hanno suggerito che “l’ingestione eccessiva di soia per un certo periodo può sopprimere la funzione della tiroide e causare gozzo in persone sane, soprattutto in soggetti anziani.”

Formulazioni di soia per lattanti, ormoni tiroidei e sviluppo del cervello fetale

 

I ricercatori della Cornell University Medical College hanno dimostrato che la “frequenza delle poppate con formule a base di latte di soia nei primi anni di vita era significativamente più alta nei bambini con malattie autoimmuni della tiroide.” In uno studio precedente avevano scoperto che un certo numero di bambini diabetici aveva assunto formule a base di soia durante l’infanzia.

 

Livelli sfasati degli ormoni della tiroide possono avere un effetto devastante sullo sviluppo del cervello umano, in particolare durante le prime 12 settimane di gravidanza, quando il feto dipende dagli ormoni tiroidei della madre per lo sviluppo del cervello. Dopo di che, sia quelli materni che quelli fetali influenzano il sistema nervoso centrale.

La soia è potenzialmente pericolosa

 

Ora che abbiamo visto quali sono i problemi legati alla soia, è chiaro che si tratta di un alimento potenzialmente pericoloso che non dovrebbe essere presente sulle nostre tavole se non raramente e comunque solo in alcune forme (che sono quelle sicure).

 

Nel terzo e ultimo articolo di questa serie, che sarà pubblicato lunedì, ti mostrerò quale soia devi evitare come la peste e quale puoi consumare (con le quantità consigliate).

 

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Francesca Forcella Cillo

 

Educatrice, naturopata e Fondatrice e Direttrice di “Energy Training” – il Programma di alimentazione e salute naturali più seguito in Italia – ha insegnato alimentazione e cucina naturali a centinaia di persone durante innumerevoli corsi e consulenze individuali.

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