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DEPRESSIONE? CURCUMA: MEGLIO DEL PROZAC CONTRO LA DEPRESSIONE

La curcuma è davvero la spezia delle meraviglie. Le ricerche scientifiche trovano sempre nuovi campi d’azione della curcumina, il principio attivo costitutivo di questa pianta, e si stanno studiando attentamente anche i suoi effetti contro il tumore.

Oggi vi parliamo di una ricerca condotta presso il Medical College di Bhavnagar in India e pubblicata sulla rivista “Phytotherapy Research”, che ha scoperto come la curcuma sia in grado di trattare la depressione meglio del Pro zac. Il team del dipartimento di Farmacologia ha voluto confrontare gli effetti, ma anche la sicurezza, di un estratto a base di curcuma (1000 mg) e di Pro zac (fluoxetina 20 mg) usati insieme e singolarmente per 6 settimane su 60 pazienti con diagnosi di MDD, ovvero disturbo depressivo maggiore.

“Abbiamo osservato che la curcumina è stata ben tollerata da tutti i pazienti. La proporzione di reazione come misurato dalla scala HAM-D17 (scala di Hamilton per la valutazione dello stato depressivo n.d.r) è stata maggiore nel gruppo di combinazione (77,8%) rispetto alla somministrazione di fluoxetina [Pro zac] (64,7%) da sola e la curcumina (62,5%) da sola nei gruppi. (…)”  hanno dichiarato i ricercatori.

Positivi effetti sullo stato depressivo sono stati quindi riscontrati praticamente a pari merito tra sola assunzione di Pro zac e sola assunzione di Curcumina, mentre il risultato maggiore si è visto nella combinazione tra i due rimedi.

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C’è da considerare però un fatto importante: l'uso della curcuma non comporta effetti collaterali come invece avviene per il farmaco che in alcuni casi può risvegliare addirittura pensieri suicidi e altri disturbi psicotici. Quindi anche se l’effetto della curcuma ad alte dosi è simile a quello del Pro zac, l’estratto naturale ha il vantaggio in più di agire contro la depressione senza creare scompensi e problemi aggiuntivi al paziente.

Si tratta di uno studio piccolo ma che ha dato risultati interessanti, non resta ora che approfondirli con nuove ricerche. Chissà che la curcuma non possa diventare a tutti gli effetti l’antidepressivo naturale del futuro!

Francesca Biagioli

https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/18121-curcuma-proprieta-depressione

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Il reggiseno aumenta il rischio di cancro al seno : i benefici per la salute di non indossare il reggiseno

Il reggiseno aumenta esponenzialmente il rischio di cancro al seno, soprattutto se è stretto e indossato per molte ore al giorno. Ecco cosa hanno scoperto gli scienziati e come rimediare

Il cancro al seno è una delle principali cause di morte tra le donne nel mondo. E’ anche una delle condizioni più diagnosticate e più trattate. Purtroppo, la maggior parte delle donne non hanno idea che evitare di indossare un reggiseno possa avere un grande impatto sulla probabilità di sviluppare il cancro al seno.

Probabilmente non avrete sentito parlare di un recente studio condotto dal Brasile, pubblicato nel maggio 2016 nella rivistaAdvances in Oncology Research and Treatments. Intitolato, “Indossare un reggiseno stretto per molte ore al giorno è associato ad aumentato rischio di cancro al seno“, lo studio fa eco ad un altro studio recente, fatto nel 2015 in Kenya, che ha anche confermato il collegamento reggiseno-cancro. [1]


“Questo studio ha dimostrato l’esistenza di una relazione tra l’uso di un reggiseno stretto indossato per molte ore al giorno e il rischio di cancro al seno nelle donne pre e post-menopausa.”
Studi dal Venezuela, Scozia e dalla Cina sono concordi. Indossare reggiseni stretti per molte ore ogni giorno è una delle principali cause di cancro al seno. [2]


Ma probabilmente non avete sentito parlare di niente di tutto questo. E con l’0ttobre rosa (30 giorni dedicati alla prevenzione del tumore al seno) appena dietro l’angolo, vogliono che apriate le vostre borse, non la vostra mente. Il cancro è un grande business, e la beneficenza rosa viene fatta da donne che camminano e corrono per una cura, mentre indossano reggiseni che provocano il cancro!

I danni del reggiseno
Fortunatamente, sempre più donne stanno mettendo in discussione la necessità di un reggiseno, e ciò porta a mettere in discussione la necessità di accettare disagi e malattie che causano i reggiseni: [3][4][5]


Mal di testa
Mal di schiena
Danni ai nervi delle mani
Profonde scanalature nelle spalle
Seni cadenti
Dolore al seno
Blocco del sistema linfatico superiore
Cisti e noduli
Cancro al seno
Reggiseno e Cancro
Come il corsetto, i reggiseni sono indumenti nocivi che restringono e modellano il corpo attraverso la pressione, che compromette la circolazione, in particolare la circolazione delle vie linfatiche del sistema immunitario. Ciò si traduce in accumulo di liquidi nei seni, che causano cisti, dolore, e intossicazione dei tessuti.

Come il nuovo studio dal Brasile spiega, il cancro al seno molto probabilmente ha a che fare con la compressione e compromissione del sistema linfatico causata da reggiseni stretti.

“Reggiseni e altri capi di vestiario possono ostacolare il drenaggio linfatico così che le sostanze chimiche tossiche rimangono intrappolate nel seno.”
Come descritto nel libro “Dressed To Kill: The Link between Breast Cancer and Bras” (Vestiti per Uccidere: Il collegamento tra il Cancro al Seno e Reggiseno): 

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“C’è una probabilità 21 volte maggiore di sviluppare il cancro al seno nelle donne che indossano i loro reggiseni per più di 12 ore al giorno e un aumento di 113 volte di incidenza del cancro al seno tra le donne che indossano i loro reggiseni tutto il tempo.”
E’ stato scoperto che le donne senza reggiseno hanno circa la stessa incidenza di cancro al seno degli uomini, mentre più il reggiseno è stretto e indossato a lungo, più aumenta l’ incidenza del cancro, oltre 100 volte più alta superiore per chi usa il reggiseno 24/7  rispetto a chi non lo usa.

Dovrebbe sembrare ovvio che reggiseni stretti sono un pericolo per la salute. Mano a mano che  continuano ad essere pubblicati in tutto il mondo studi che dimostrano che i reggiseni stanno causando il cancro al seno, e mano a mano che le donne sperimentano i benefici per la salute di non indossare il reggiseno, l’industria del cancro in qualche modo dovrà accettare il collegamento reggiseno-cancro che è stato negato da oltre 20 anni.

Per avere un seno sodo non devi indossare il reggiseno
Le donne sono state invitate ad indossare il reggiseno prima di tutto per coprire la loro femminilità e sensualità. Il secondo motivo è che le donne sono state convinte che se vogliono mantenere il seno sodo a lungo devono indossare il reggiseno. In realtà è proprio l’opposto.

Il professore Jean- Denis Rouillon, dell’Università di Franche-Comte de Besancon, in Francia, ha affermato con totale sicurezza che i reggiseni non offrono nessun beneficio e che, al contrario, fanno male al seno di chi li usa. Questa conclusione arriva dopo uno studio durato 15 anni osservando e verificando una serie di cambiamenti nel seno di centotrenta donne che, volontariamente, si sono sottoposte a tale ricerca. [6] Le volontarie avevano un’età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni. E’ stato evidente sin dalla prima fase della ricerca che il seno delle donne che non utilizzavano il reggiseno rimaneva molto più sodo e presentava meno smagliature rispetto a quello delle donne che lo indossavano tutti i giorni.

Il reggiseno non evita il cedimento del seno con il passare degli anni e, anzi, accelera tale processo. Il professore Rouillon afferma infatti che dal punto di vista medico, fisiologico e anatomico, il reggiseno non apporta nessun tipo di beneficio al seno, e l’unico effetto è quello di dare al seno la forma del reggiseno. Una delle donne che ha partecipato a questa ricerca, dell’età di ventotto anni, afferma che ha smesso di usare il reggiseno da alcuni anni e si sente meglio, soffre meno di mal di schiena e respira meglio godendo di maggiore libertà.

Disintossica i linfonodi bloccati dal reggiseno
Come abbiamo accennato, il reggiseno stringendo i tessuti attorno alle ascelle e al seno, blocca lo scorrimento della linfa che trasporta le tossine, batteri e sostanze di scarto. Se questi composti ristagnano a causa del reggiseno si possono avere seri danni per la salute come il cancro. E’ importante quindi far scorrere la linfa, ecco alcuni consigli:

Non indossare il reggiseno, almeno di notte e comunque mai quello con i ferretti. Se hai un seno propsperoso un’alternativa è un top ovvero una sorta di fascia che aiuta a sostenere senza stringere troppo
Fai la spazzolatura a secco
Non usare deodoranti e creme chimiche che entrano nel sistema linfatico, scegli alternative naturali
Fai attività fisica mirata per il sistema linfatico (tappetino elastico, jogging)
Assumi erbe e rimedi per stimolare la pulizia del sistema linfatico
Riferimenti
[1] Wearing a Tight Bra for Many Hours a Day is Associated with Incre  ased Risk of Breast Cancer
[2] Do you wear bras every day? Watch out for breast cancer, study warns. 
[3] Bra linked to breast cancer.
[4] Yao XY et al. A case-control study on risk factors of female breast cancer in Zhejiang province. Zhejiang Da Xue Xue Bao Yi Xue Ban. 2012 Sep;41(5):512-8.
[5] Hsieh CC, Trichopoulos D. Breast size, handedness and breast cancer risk. Eur J Cancer. 1991;27(2):131-5.
[6] Bras Make Breasts Sag, 15-Year Study Concludes

http://www.dionidream.com/reggiseno-cancro-seno/

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DIETA : Come fare la dieta chetogenica

Come fare la dieta chetogenica

La dieta chetogenica si basa sui più recenti studi scientifici che mostrano come una dieta povera di carboidrati netti, moderata in proteine e ricca di grassi può rigenerare il cervello danneggiato da ictus e demenza, distruggere le cellule tumorali e prevenire le malattie cardiovascolari

La dieta chetogenica è ottima per prevenire il cancro dal momento che le cellule tumorali hanno bisogno di glucosio per prosperare, e i carboidrati privi di fibra si trasformano in glucosio all’interno del corpo, tagliare fuori i carboidrati netti letteralmente affama le cellule tumorali. Inoltre assumere poche proteine tende a restringere il percorso di mTOR, il che aiuta a limitare la proliferazione cellulare.

La maggior parte dei tumori sono prevenibili attraverso una corretta alimentazione. Evitare esposizioni tossiche (come i pesticidi) è un altro fattore significativo, e questo è uno dei motivi per cui consiglio di mangiare cibi biologici o non trattati.


Se si vuole evitare o curare il cancro bisogna tagliare fuori tutte le forme di zucchero e farine raffinate dalla dieta. Questo passaggio consente di ottimizzare le vie di segnalazione che potrebbero altrimenti contribuire alla trasformazione maligna.

Uno dei meccanismi principali con cui lo zucchero favorisce il cancro e altre malattie croniche è causando una disfunzione mitocondriale. Lo zucchero non è un combustibile ideale per il nostro corpo e infatti crea delle specie di ossigeno molto più reattive (ROS) rispetto al grasso quando viene metabolizzato. I ROS  sono composti dell’ossigeno a elevata attività ossidante che possono causare severi danni ossidativi specialmente a carico di DNA, lipidi e proteine.


Oltre a migliorare la salute, la dieta chetogenica:

Riduce il peso in eccesso
Abbassa il colesterolo alto
Abbassa la pressione sanguigna alta
Riduce la resistenza all’insulina e il rischio diabete
Favorisce la rigenerazione cerebrale
Contrasta le cellule tumorali
Favorisce la disintossicazione dallo zucchero
Come è costituita la dieta chetogenica
Per una salute ottimale abbiamo bisogno di una quantità sufficiente di carboidrati, grassi e proteine. Tuttavia, ci sono carboidrati sani e quelli malsani. Idem per grassi e proteine. Il Dr. Mercola da una revisione della biologia molecolare richiesta per ottimizzare la funzione mitocondriale, suggerisce una dieta con i seguenti rapporti di nutrienti:


Grassi
Grassi sani, dal 75% al 85% per cento delle calorie totali.Benefici grassi monoinsaturi e saturi includono le olive e l’olio d’oliva, noci di cocco e olio di cocco, noci crude come le noci di macadamia e le noci pecan, semi come sesamo, il cumino nero, zucca e semi di canapa , avocado, ghee, burro crudo di cacao, uova, carne.

I grassi nocivi che contribuiscono alla malattia sono principalmente i grassi trans e gli oli vegetali raffinati polinsaturi (PUFAs), chiamati anche omega-6. Ricordate, il glucosio è un combustibile intrinsecamente “sporco”, in quanto si genera molto più ROS di quanto la combustione dei grassi faccia. Per bruciare il grasso, le vostre cellule devono essere sane e normali. Le cellule tumorali non hanno la flessibilità metabolica per bruciare il grasso e per questo motivo una dieta ricca di grassi sani sembra essere una strategia anti-cancro efficace

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Quando si passa dalla combustione di glucosio come combustibile primario al bruciare i grassi come combustibile, le cellule tumorali devono lottare per rimanere in vita, in quanto la maggior parte dei loro mitocondri sono disfunzionali e non possono utilizzare l’ossigeno per bruciare il combustibile. Allo stesso tempo, alle cellule sane viene dato un combustibile ideale che abbassa il danno ossidativo e ottimizza la funzione mitocondriale. L’effetto totale è che le cellule sane iniziano a prosperare mentre le cellule tumorali sono “morte” di fame.

Carboidrati
I carboidrati, dall’8 a 15% delle calorie giornaliere. Ciò significa che se la quantità totale di carboidrati è del 10% delle calorie giornaliere, almeno la metà deve essere fibra. La fibra ha una serie di benefici per la salute, compresa la gestione del peso e un minor rischio per alcuni tipi di cancro.

Personalmente credo che i più potrebbero trarre beneficio dal ridurre i carboidrati (non solo il fruttosio) a meno di 100 grammi (g) al giorno, e mantenere la totale assunzione di fruttosio ad un massimo di 25 g al giorno da tutte le fonti. Se siete insulino-resistenti, è meglio seguire il limite di 15 g di fruttosio al giorno.

I malati di cancro probabilmente sarebbero meglio aiutati da limiti più rigorosi. Riducendo la quantità di carboidrati netti che si mangia, si compiranno 4 cose che si tradurranno in infiammazione abbassato e la stimolazione ridotta della crescita del cancro. Così potrete:

Abbassare il livello di glucosio nel siero
Ridurre il livello di mTOR
Ridurre il livello di insulina
Abbassare i fattori di crescita insulino-simili (IGF-1, un potente ormone che agisce sulla ghiandola pituitaria per indurre effetti metabolici ed endocrini, tra cui la crescita delle cellule e la replicazione. Elevati livelli di IGF-1 sono associati con il cancro al seno e altri tipi di cancro).
Ottime fonti di carboidrati ricchi di fibre che si possono mangiare sono i semi di chia. bacche, frutta a guscio, cavolfiori, ortaggi a radice e tuberi, come le cipolle e le patate dolci, fagiolini, piselli, broccoli, cavolini di Bruxelles, carote. Infatti tutte le verdure sono ottime fonti di carboidrati, quindi non è necessario mangiare molti cereali.

Proteine
Proteine, dal 7 al 10 per cento delle calorie totali. Scegliete proteine di qualità come carne alimentata ad erba (grass-fed) o biologica. Come regola generale, vi consiglio di limitare la quantità di proteine a 0,5 g di proteine per chilo di massa magra del corpo, che per la maggior parte delle persone equivale da 40 a 70 g di proteine al giorno.

(Per stimare le vostre esigenze di proteine, prima determinate la massa corporea magra. Sottraete la percentuale di grasso corporeo da 100. Ad esempio, se avete il 20% di grasso corporeo, allora avrete l’ 80% di massa corporea magra. Ora basta moltiplicare questa percentuale con il peso attuale per ottenere la vostra massa magra del corpo in chili.)

Anche in questo caso, la ragione per limitare le proteine è che quantità eccessive hanno un effetto stimolante sul percorso del mTOR, che gioca un ruolo significativo in molte malattie, compreso il cancro. Quando riducete le proteine a ciò che il vostro corpo ha bisogno per la riparazione e la manutenzione delle cellule, mTOR rimane inibito, e aiuta a minimizzare le possibilità di crescita del cancro.

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Acidita' del corpo e 9 modi per alcalinizzarlo rapidamente

17 Segni che rivelano l’acidità del corpo e 9 modi per alcalinizzarlo rapidamente

 

Un corpo acido è un corpo malsano. Quando il corpo è acido, crea un ambiente indesiderato in cui prosperano malattie, batteri e lieviti.

Per neutralizzare e rimuovere l’acidità esso preleva minerali da organi vitali e ossa, di conseguenza importanti riserve minerali come calcio, sodio, potassio e magnesio saranno ridotte provocando danni e acidosi.

 

La maggior parte degli alimenti che consumiamo favoriscono l’acidità, come latticini, cereali, carne e zucchero. Poiché il corpo accumula costantemente gli scarti acidi del metabolismo, questi rifiuti devono essere neutralizzati o espulsi in qualche modo. Al fine di neutralizzare gli acidi, il tuo corpo ha bisogno di cibi alcalini.

 

Nella seguente lista troverai vari sintomi causati dall’acidosi (squilibrio del pH) :

Carie e gengive sensibili o infiammate

Difese immunitarie basse

Lombalgia, sciatica, torcicollo

Problemi respiratori, mancanza di respiro, tosse.

Infezioni fungine

Energia bassa e stanchezza cronica

Danni cardiovascolari, costrizione dei vasi sanguigni e riduzione di ossigeno.

Problemi al cuore, aritmie, tachicardia

Peso, obesità e diabete

Problemi alla vescica e infezioni renali

Eccesso di radicali liberi

Invecchiamento precoce

Nausea, vomito, diarrea

Osteoporosi, ossa fragili e deboli, fratture, speroni ossei

Mal di testa, confusione, sonnolenza

Dolore alle articolazioni, dolori muscolari, accumulo di acido lattico.

Allergie, acne

 

Il corpo è in grado di equilibrare il pH?

 

Si, è possibile, ma lo fa ad un prezzo.

Il pH normale dei tessuti e fluidi del corpo umano (tranne lo stomaco) è leggermente alcalino. Il valore pH più critico è quello del sangue. Tutti gli altri organi e fluidi oscilleranno nei loro range in maniera da mantenere il sangue in valori di pH ristretti tra 7.35 e 7.45 (leggermente alcalino). Il corpo crea costantemente aggiustamenti nel pH di tessuti e fluidi per mantenere questo strettissimo range numerico del sangue.

Ad esempio se il corpo diventa troppo acido, il sangue preleverà componenti alcalini dal sistema digestivo dell’intestino tenue, causando difficoltà nella digestione. Quindi il corpo può regolare da solo il pH, ma lo fa a spese di altre parti del corpo.

Inizia a conoscere il pH

Il test del pH è importante perché permette di ottenere una rappresentazione numerica del livello attuale di acidificazione del corpo. Un pH medio sano può variare da 6,75- 7,25. Il valore ottimale del pH di urine e saliva è di 7.2. Per conoscere il proprio pH vanno testate le urine e la saliva al mattino appena alzato.

Non tutti i cibi acidi si distinguono dal gusto.

Ad esempio molti pensano che il limone sia acido, viene classificato come un frutto acido, ma in realtà si trasforma in alcalino. Sebbene possa sembrare che gli agrumi abbiano un effetto acido sul corpo, l’acido citrico che contengono ha un effetto alcalino sull’organismo e trasforma l’anidride carbonica in acqua. (ottimo quindi il pompelbiotic)

 

I principali minerali alcalinizzanti sono: calcio, ferro, magnesio, potassio e sodio. Gli alimenti ad alto contenuto di questi minerali sono considerati alcalini. La maggior parte degli alimenti contengono minerali sia acidi che alcalini. Se i minerali acidi contenuti in un alimento sono maggiori di quelli basici, possono essere considerati acidi e viceversa. Prendere il magnesio al mattino ha molti benefici, tra cui quello di alcalinizzare il corpo.

 

I limiti del corpo

Il corpo pone dei limiti per compensare lo squilibrio acido. Quindi l’alimentazione ha un ruolo fondamentale nella manutenzione dell’equilibrio acido-basico. Molte malattie e disturbi generici sono il risultato di un tentativo del corpo per riequilibrare l’ambiente interno.

In generale, se la dieta comprende troppi cibi acidi, come il consumo elevato di carne, cereali, latticini e zuccheri, il corpo diventa acido. Se invece consumiamo troppi cibi alcalini come succhi verdi, frutta e verdura, il corpo diventerà alcalino.

 

Cibi acidificanti e alcalinizzanti

E’ importante rendersi conto che il modo in cui il corpo risponde a vari alimenti ingeriti dipende dal tipo di pH dominante. Se è a prevalenza ossidativa, frutta e verdura lo faranno diventare più acido, mentre le proteine lo renderanno più alcalino. Se invece tende verso un sistema nervoso autonomo (ANS) le proteine causeranno acidità mentre frutta e verdura lo renderanno basico.

 

Come migliorare la tua alcalinità

Controlla regolarmente il pH. Puoi leggere come fare nell’articolo Come testare il pH del tuo corpo e farlo andare ai livelli ottimali   IL BASENPULVER  della PASCOE e’ ottimo con la sua cartina per testare

Bevi molta acqua (possibilmente alcalina). Un medico che conosco mi ha detto che dando acqua alcalina ai suoi pazienti ha accelerato notevolmente i tempi di guarigione. (Lauretana, Plose, Levico…)

Non mescolare troppi cibi insieme, e cerca di non assumere proteine e carboidrati nello stesso pasto.

Assumi degli integratori di minerali alcalini come il magnesio oppure integratori specifici.

Cercare di non consumare cibi a base di zucchero e farina.

Elimina bevande gassate e zuccherate, caffè, alcolici

Dai la preferenza a tisane ed estratti di frutta e verdura. Gli estratti delle foglie verdi sono i più alcalinizzanti.

I latticini sono i cibi più acidificanti in assoluto, quindi evita gli yogurt se sei acido.

Fai attività fisica costante ma senza esagerare.

Respira profondamente. L’ossigeno ricarica di energia le cellule e alcalinizza, ma la nostra respirazione quotidiana è corta e breve. E’ possibile migliorare la respirazione eseguendo delle tecniche, per approfondire leggi 5 tecniche di respirazione che cambieranno la tua vita e Come fare la respirazione yogica completa che guarisce.

Prediligi molta frutta e verdura fresche e aggiungi una insalata verde ad ogni tuo patto. Cerca di evitare cibi troppo trasformati e industriali.

Quello che mangi fa la differenza e appena comincerai a sentirti meglio la tua energia aumenterà e apprezzerai i frutti dei tuoi sforzi.

Non vi è alcun dubbio sul fatto che gli alimenti abbiano un impatto diretto sulla tua salute generale. Ann Wigmore, la fondatrice del rinomato Hippocrates Health Institute afferma che “L’alimentazione può essere la più potente medicina, o la forma più lenta di veleno”.

 

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GHIANDOLA TIMO, FONTE DI VITA: GLI ESERCIZI YOGA PER LA FELICITA' E L'EMPATIA

Al centro del nostro petto, sotto lo sterno e vicino al cuore si trova il timo. In greco thymos significa energia vitale.

Si tratta di una ghiandola attiva soprattutto durante l’infanzia e pare che con la crescita e l’arrivo dell’età adulta tenda a rimpicciolirsi, quasi a scomparire. La scienza deve chiarire ancora molti punti per quanto riguarda il funzionamento del timo e la sua utilità per la nostra salute.

Al momento sappiamo che la funzione principale del timo è di tipo immunitario e riguarda il contributo alla produzione di cellule T, anche conosciute come linfociti T. Queste cellule vanno a formare le difese immunitarie grazie a cui il nostro organismo si protegge dagli attacchi esterni. Il timo dunque è visto più come una ghiandola immunitaria che come una ghiandola endocrina.

Il timo produce una sostanza chiamata timosina, individuata negli anni quaranta da Allan Goldstein come sostanza prodotta naturalmente dalla ghiandola timica, che agiva nella maturazione del sistema immunitario e nella produzione delle cosiddette cellule T.

Nello specifico, come sottolinea l'ospedale Humanitas, il timo fa parte del sistema linfatico, una rete di vasi sottili deputati al trasporto dei linfociti, un tipo di globuli bianchi che aiutano l’organismo a combattere le infezioni. Il timo produce i linfociti T, che uccidono i virus, e stimola i linfociti B a produrre anticorpi che combattono i batteri.

Pare che per molto tempo il timo sia stata considerata una ghiandola pressoché inutile soprattutto una volta raggiunta l’età adulta ma ora si inizia a comprendere che il timo potrebbe essere un pilastro davvero fondamentale per il sistema immunitario e che il suo funzionamento corretto potrebbe essere legato alla nostra salute e felicità.

La speranza è che la medicina e la scienza si occupino di approfondire l’importanza del timo e le effettive modalità di funzionamento dato che questa ghiandola pare sia molto reattiva di fronte agli attacchi di microbi e tossine e che sia anche sensibile all’esposizione alla luce, agli odori, ai suoni, alle parole e alle emozioni.

Se andiamo alla ricerca di una corrispondenza tra il timo e le emozioni, il timo è senza dubbio legato all’amore, alla felicità e ai nostri sentimenti più profondi. Nello Yoga il timo viene correlato al Cakra del cuore (il quarto Cakra, Anahata), a cui sono associati i sentimenti dell’affetto e dell’empatia.

Riassumiamo le caratteristiche e i benefici del timo.

·         E' una ghiandola del sistema immunitario e linfatico

·         Produce la timosina

·         Contribuisce alla formazione dei linfociti T

·         Stimola i linfociti B

·         Ci aiuta a contrastare virus e batteri 

·         Corrisponde al Cakra del cuore

·         E' associato ad amore, affetto e empatia…ed aumenta l’aura che “protegge” il corpo sottile

Esercizi Yoga per il timo
Esistono alcuni esercizi Yoga che sono incentrati sul Chakra del cuore a cui il timo corrisponde.

 

 

Si tratta in particolare delle asana (posture) dello Hatha Yoga dedicate all’ ‘apertura’ del torace e del petto.

·         Bhujangasana (Posizione del cobra)

·         Dhanurasana (Posizione dell’arco)

·         Matsyasana (Posizione del pesce)

·         Ustrasana (Posizione del cammello)

·         Virabhadrasana (Posizione del guerriero)

1) Bhujangasana (Posizione del cobra)
Nell'asana del cobra si parte in posizione prona. Si solleva il petto facendo pressione sui palmi delle mani che rimangono appoggiati al tappetino e si contraggono i glutei per proteggere le lombari.

 

2) Dhanurasana (Posizione dell’arco)
Anche per eseguire l’asana dell’arco si parte in posizione supina. Ci si solleva sia con il busto che con le gambe per fare in modo di riuscire ad afferrare le caviglie con le mani.

 

3) Matsyasana (Posizione del pesce)
La posizione del pesce si pratica partendo sdraiati sul tappetino in posizione supina. Ne esistono alcune varianti con le gambe incrociate o distese, con le mani unite all’altezza del cuore o con le braccia ai lati del corpo.

 

4) Ustrasana (Posizione del cammello)
La posizione del cammello è un’asana in ginocchio che porta a dirigere il petto verso l’alto. Si portano le braccia prima in avanti, parallele a terra, e poi all’indietro, fino ad afferrare le caviglie.

 

5) Virabhadrasana (Posizione del guerriero)
Nella posizione del guerriero le braccia sono dirette verso l’alto così come in parte lo possono essere il petto e lo sguardo. Le gambe sono divaricate e in particolare la gamba anteriore dovrebbe essere perpendicolare al pavimento e formare un angolo retto con la coscia.

 

Le funzionalità del timo potrebbero estendersi oltre le difese immunitarie ma dovremo attendere per comprendere quali saranno le future scoperte scientifiche da questo punto di vista. Nel frattempo possiamo allenarci e mantenerci in salute anche grazie allo Yoga.

Marta Albè 

www.greenMe.it

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