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DIETA : Come fare la dieta chetogenica

Come fare la dieta chetogenica

La dieta chetogenica si basa sui più recenti studi scientifici che mostrano come una dieta povera di carboidrati netti, moderata in proteine e ricca di grassi può rigenerare il cervello danneggiato da ictus e demenza, distruggere le cellule tumorali e prevenire le malattie cardiovascolari

La dieta chetogenica è ottima per prevenire il cancro dal momento che le cellule tumorali hanno bisogno di glucosio per prosperare, e i carboidrati privi di fibra si trasformano in glucosio all’interno del corpo, tagliare fuori i carboidrati netti letteralmente affama le cellule tumorali. Inoltre assumere poche proteine tende a restringere il percorso di mTOR, il che aiuta a limitare la proliferazione cellulare.

La maggior parte dei tumori sono prevenibili attraverso una corretta alimentazione. Evitare esposizioni tossiche (come i pesticidi) è un altro fattore significativo, e questo è uno dei motivi per cui consiglio di mangiare cibi biologici o non trattati.


Se si vuole evitare o curare il cancro bisogna tagliare fuori tutte le forme di zucchero e farine raffinate dalla dieta. Questo passaggio consente di ottimizzare le vie di segnalazione che potrebbero altrimenti contribuire alla trasformazione maligna.

Uno dei meccanismi principali con cui lo zucchero favorisce il cancro e altre malattie croniche è causando una disfunzione mitocondriale. Lo zucchero non è un combustibile ideale per il nostro corpo e infatti crea delle specie di ossigeno molto più reattive (ROS) rispetto al grasso quando viene metabolizzato. I ROS  sono composti dell’ossigeno a elevata attività ossidante che possono causare severi danni ossidativi specialmente a carico di DNA, lipidi e proteine.


Oltre a migliorare la salute, la dieta chetogenica:

Riduce il peso in eccesso
Abbassa il colesterolo alto
Abbassa la pressione sanguigna alta
Riduce la resistenza all’insulina e il rischio diabete
Favorisce la rigenerazione cerebrale
Contrasta le cellule tumorali
Favorisce la disintossicazione dallo zucchero
Come è costituita la dieta chetogenica
Per una salute ottimale abbiamo bisogno di una quantità sufficiente di carboidrati, grassi e proteine. Tuttavia, ci sono carboidrati sani e quelli malsani. Idem per grassi e proteine. Il Dr. Mercola da una revisione della biologia molecolare richiesta per ottimizzare la funzione mitocondriale, suggerisce una dieta con i seguenti rapporti di nutrienti:


Grassi
Grassi sani, dal 75% al 85% per cento delle calorie totali.Benefici grassi monoinsaturi e saturi includono le olive e l’olio d’oliva, noci di cocco e olio di cocco, noci crude come le noci di macadamia e le noci pecan, semi come sesamo, il cumino nero, zucca e semi di canapa , avocado, ghee, burro crudo di cacao, uova, carne.

I grassi nocivi che contribuiscono alla malattia sono principalmente i grassi trans e gli oli vegetali raffinati polinsaturi (PUFAs), chiamati anche omega-6. Ricordate, il glucosio è un combustibile intrinsecamente “sporco”, in quanto si genera molto più ROS di quanto la combustione dei grassi faccia. Per bruciare il grasso, le vostre cellule devono essere sane e normali. Le cellule tumorali non hanno la flessibilità metabolica per bruciare il grasso e per questo motivo una dieta ricca di grassi sani sembra essere una strategia anti-cancro efficace

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Quando si passa dalla combustione di glucosio come combustibile primario al bruciare i grassi come combustibile, le cellule tumorali devono lottare per rimanere in vita, in quanto la maggior parte dei loro mitocondri sono disfunzionali e non possono utilizzare l’ossigeno per bruciare il combustibile. Allo stesso tempo, alle cellule sane viene dato un combustibile ideale che abbassa il danno ossidativo e ottimizza la funzione mitocondriale. L’effetto totale è che le cellule sane iniziano a prosperare mentre le cellule tumorali sono “morte” di fame.

Carboidrati
I carboidrati, dall’8 a 15% delle calorie giornaliere. Ciò significa che se la quantità totale di carboidrati è del 10% delle calorie giornaliere, almeno la metà deve essere fibra. La fibra ha una serie di benefici per la salute, compresa la gestione del peso e un minor rischio per alcuni tipi di cancro.

Personalmente credo che i più potrebbero trarre beneficio dal ridurre i carboidrati (non solo il fruttosio) a meno di 100 grammi (g) al giorno, e mantenere la totale assunzione di fruttosio ad un massimo di 25 g al giorno da tutte le fonti. Se siete insulino-resistenti, è meglio seguire il limite di 15 g di fruttosio al giorno.

I malati di cancro probabilmente sarebbero meglio aiutati da limiti più rigorosi. Riducendo la quantità di carboidrati netti che si mangia, si compiranno 4 cose che si tradurranno in infiammazione abbassato e la stimolazione ridotta della crescita del cancro. Così potrete:

Abbassare il livello di glucosio nel siero
Ridurre il livello di mTOR
Ridurre il livello di insulina
Abbassare i fattori di crescita insulino-simili (IGF-1, un potente ormone che agisce sulla ghiandola pituitaria per indurre effetti metabolici ed endocrini, tra cui la crescita delle cellule e la replicazione. Elevati livelli di IGF-1 sono associati con il cancro al seno e altri tipi di cancro).
Ottime fonti di carboidrati ricchi di fibre che si possono mangiare sono i semi di chia. bacche, frutta a guscio, cavolfiori, ortaggi a radice e tuberi, come le cipolle e le patate dolci, fagiolini, piselli, broccoli, cavolini di Bruxelles, carote. Infatti tutte le verdure sono ottime fonti di carboidrati, quindi non è necessario mangiare molti cereali.

Proteine
Proteine, dal 7 al 10 per cento delle calorie totali. Scegliete proteine di qualità come carne alimentata ad erba (grass-fed) o biologica. Come regola generale, vi consiglio di limitare la quantità di proteine a 0,5 g di proteine per chilo di massa magra del corpo, che per la maggior parte delle persone equivale da 40 a 70 g di proteine al giorno.

(Per stimare le vostre esigenze di proteine, prima determinate la massa corporea magra. Sottraete la percentuale di grasso corporeo da 100. Ad esempio, se avete il 20% di grasso corporeo, allora avrete l’ 80% di massa corporea magra. Ora basta moltiplicare questa percentuale con il peso attuale per ottenere la vostra massa magra del corpo in chili.)

Anche in questo caso, la ragione per limitare le proteine è che quantità eccessive hanno un effetto stimolante sul percorso del mTOR, che gioca un ruolo significativo in molte malattie, compreso il cancro. Quando riducete le proteine a ciò che il vostro corpo ha bisogno per la riparazione e la manutenzione delle cellule, mTOR rimane inibito, e aiuta a minimizzare le possibilità di crescita del cancro.

http://www.dionidream.com/come-fare-dieta-chetogenica/

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Acidita' del corpo e 9 modi per alcalinizzarlo rapidamente

17 Segni che rivelano l’acidità del corpo e 9 modi per alcalinizzarlo rapidamente

 

Un corpo acido è un corpo malsano. Quando il corpo è acido, crea un ambiente indesiderato in cui prosperano malattie, batteri e lieviti.

Per neutralizzare e rimuovere l’acidità esso preleva minerali da organi vitali e ossa, di conseguenza importanti riserve minerali come calcio, sodio, potassio e magnesio saranno ridotte provocando danni e acidosi.

 

La maggior parte degli alimenti che consumiamo favoriscono l’acidità, come latticini, cereali, carne e zucchero. Poiché il corpo accumula costantemente gli scarti acidi del metabolismo, questi rifiuti devono essere neutralizzati o espulsi in qualche modo. Al fine di neutralizzare gli acidi, il tuo corpo ha bisogno di cibi alcalini.

 

Nella seguente lista troverai vari sintomi causati dall’acidosi (squilibrio del pH) :

Carie e gengive sensibili o infiammate

Difese immunitarie basse

Lombalgia, sciatica, torcicollo

Problemi respiratori, mancanza di respiro, tosse.

Infezioni fungine

Energia bassa e stanchezza cronica

Danni cardiovascolari, costrizione dei vasi sanguigni e riduzione di ossigeno.

Problemi al cuore, aritmie, tachicardia

Peso, obesità e diabete

Problemi alla vescica e infezioni renali

Eccesso di radicali liberi

Invecchiamento precoce

Nausea, vomito, diarrea

Osteoporosi, ossa fragili e deboli, fratture, speroni ossei

Mal di testa, confusione, sonnolenza

Dolore alle articolazioni, dolori muscolari, accumulo di acido lattico.

Allergie, acne

 

Il corpo è in grado di equilibrare il pH?

 

Si, è possibile, ma lo fa ad un prezzo.

Il pH normale dei tessuti e fluidi del corpo umano (tranne lo stomaco) è leggermente alcalino. Il valore pH più critico è quello del sangue. Tutti gli altri organi e fluidi oscilleranno nei loro range in maniera da mantenere il sangue in valori di pH ristretti tra 7.35 e 7.45 (leggermente alcalino). Il corpo crea costantemente aggiustamenti nel pH di tessuti e fluidi per mantenere questo strettissimo range numerico del sangue.

Ad esempio se il corpo diventa troppo acido, il sangue preleverà componenti alcalini dal sistema digestivo dell’intestino tenue, causando difficoltà nella digestione. Quindi il corpo può regolare da solo il pH, ma lo fa a spese di altre parti del corpo.

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Inizia a conoscere il pH

Il test del pH è importante perché permette di ottenere una rappresentazione numerica del livello attuale di acidificazione del corpo. Un pH medio sano può variare da 6,75- 7,25. Il valore ottimale del pH di urine e saliva è di 7.2. Per conoscere il proprio pH vanno testate le urine e la saliva al mattino appena alzato.

Non tutti i cibi acidi si distinguono dal gusto.

Ad esempio molti pensano che il limone sia acido, viene classificato come un frutto acido, ma in realtà si trasforma in alcalino. Sebbene possa sembrare che gli agrumi abbiano un effetto acido sul corpo, l’acido citrico che contengono ha un effetto alcalino sull’organismo e trasforma l’anidride carbonica in acqua. (ottimo quindi il pompelbiotic)

 

I principali minerali alcalinizzanti sono: calcio, ferro, magnesio, potassio e sodio. Gli alimenti ad alto contenuto di questi minerali sono considerati alcalini. La maggior parte degli alimenti contengono minerali sia acidi che alcalini. Se i minerali acidi contenuti in un alimento sono maggiori di quelli basici, possono essere considerati acidi e viceversa. Prendere il magnesio al mattino ha molti benefici, tra cui quello di alcalinizzare il corpo.

 

I limiti del corpo

Il corpo pone dei limiti per compensare lo squilibrio acido. Quindi l’alimentazione ha un ruolo fondamentale nella manutenzione dell’equilibrio acido-basico. Molte malattie e disturbi generici sono il risultato di un tentativo del corpo per riequilibrare l’ambiente interno.

In generale, se la dieta comprende troppi cibi acidi, come il consumo elevato di carne, cereali, latticini e zuccheri, il corpo diventa acido. Se invece consumiamo troppi cibi alcalini come succhi verdi, frutta e verdura, il corpo diventerà alcalino.

 

Cibi acidificanti e alcalinizzanti

E’ importante rendersi conto che il modo in cui il corpo risponde a vari alimenti ingeriti dipende dal tipo di pH dominante. Se è a prevalenza ossidativa, frutta e verdura lo faranno diventare più acido, mentre le proteine lo renderanno più alcalino. Se invece tende verso un sistema nervoso autonomo (ANS) le proteine causeranno acidità mentre frutta e verdura lo renderanno basico.

 

Come migliorare la tua alcalinità

Controlla regolarmente il pH. Puoi leggere come fare nell’articolo Come testare il pH del tuo corpo e farlo andare ai livelli ottimali   IL BASENPULVER  della PASCOE e’ ottimo con la sua cartina per testare

Bevi molta acqua (possibilmente alcalina). Un medico che conosco mi ha detto che dando acqua alcalina ai suoi pazienti ha accelerato notevolmente i tempi di guarigione. (Lauretana, Plose, Levico…)

Non mescolare troppi cibi insieme, e cerca di non assumere proteine e carboidrati nello stesso pasto.

Assumi degli integratori di minerali alcalini come il magnesio oppure integratori specifici.

Cercare di non consumare cibi a base di zucchero e farina.

Elimina bevande gassate e zuccherate, caffè, alcolici

Dai la preferenza a tisane ed estratti di frutta e verdura. Gli estratti delle foglie verdi sono i più alcalinizzanti.

I latticini sono i cibi più acidificanti in assoluto, quindi evita gli yogurt se sei acido.

Fai attività fisica costante ma senza esagerare.

Respira profondamente. L’ossigeno ricarica di energia le cellule e alcalinizza, ma la nostra respirazione quotidiana è corta e breve. E’ possibile migliorare la respirazione eseguendo delle tecniche, per approfondire leggi 5 tecniche di respirazione che cambieranno la tua vita e Come fare la respirazione yogica completa che guarisce.

Prediligi molta frutta e verdura fresche e aggiungi una insalata verde ad ogni tuo patto. Cerca di evitare cibi troppo trasformati e industriali.

Quello che mangi fa la differenza e appena comincerai a sentirti meglio la tua energia aumenterà e apprezzerai i frutti dei tuoi sforzi.

Non vi è alcun dubbio sul fatto che gli alimenti abbiano un impatto diretto sulla tua salute generale. Ann Wigmore, la fondatrice del rinomato Hippocrates Health Institute afferma che “L’alimentazione può essere la più potente medicina, o la forma più lenta di veleno”.

 

http://www.dionidream.com/17-segni-acidita-9-modi-alcalinizzarlo-rapidamente/

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GHIANDOLA TIMO, FONTE DI VITA: GLI ESERCIZI YOGA PER LA FELICITA' E L'EMPATIA

Al centro del nostro petto, sotto lo sterno e vicino al cuore si trova il timo. In greco thymos significa energia vitale.

Si tratta di una ghiandola attiva soprattutto durante l’infanzia e pare che con la crescita e l’arrivo dell’età adulta tenda a rimpicciolirsi, quasi a scomparire. La scienza deve chiarire ancora molti punti per quanto riguarda il funzionamento del timo e la sua utilità per la nostra salute.

Al momento sappiamo che la funzione principale del timo è di tipo immunitario e riguarda il contributo alla produzione di cellule T, anche conosciute come linfociti T. Queste cellule vanno a formare le difese immunitarie grazie a cui il nostro organismo si protegge dagli attacchi esterni. Il timo dunque è visto più come una ghiandola immunitaria che come una ghiandola endocrina.

Il timo produce una sostanza chiamata timosina, individuata negli anni quaranta da Allan Goldstein come sostanza prodotta naturalmente dalla ghiandola timica, che agiva nella maturazione del sistema immunitario e nella produzione delle cosiddette cellule T.

Nello specifico, come sottolinea l'ospedale Humanitas, il timo fa parte del sistema linfatico, una rete di vasi sottili deputati al trasporto dei linfociti, un tipo di globuli bianchi che aiutano l’organismo a combattere le infezioni. Il timo produce i linfociti T, che uccidono i virus, e stimola i linfociti B a produrre anticorpi che combattono i batteri.

Pare che per molto tempo il timo sia stata considerata una ghiandola pressoché inutile soprattutto una volta raggiunta l’età adulta ma ora si inizia a comprendere che il timo potrebbe essere un pilastro davvero fondamentale per il sistema immunitario e che il suo funzionamento corretto potrebbe essere legato alla nostra salute e felicità.

La speranza è che la medicina e la scienza si occupino di approfondire l’importanza del timo e le effettive modalità di funzionamento dato che questa ghiandola pare sia molto reattiva di fronte agli attacchi di microbi e tossine e che sia anche sensibile all’esposizione alla luce, agli odori, ai suoni, alle parole e alle emozioni.

Se andiamo alla ricerca di una corrispondenza tra il timo e le emozioni, il timo è senza dubbio legato all’amore, alla felicità e ai nostri sentimenti più profondi. Nello Yoga il timo viene correlato al Cakra del cuore (il quarto Cakra, Anahata), a cui sono associati i sentimenti dell’affetto e dell’empatia.

Riassumiamo le caratteristiche e i benefici del timo.

·         E' una ghiandola del sistema immunitario e linfatico

·         Produce la timosina

·         Contribuisce alla formazione dei linfociti T

·         Stimola i linfociti B

·         Ci aiuta a contrastare virus e batteri 

·         Corrisponde al Cakra del cuore

·         E' associato ad amore, affetto e empatia…ed aumenta l’aura che “protegge” il corpo sottile

Esercizi Yoga per il timo
Esistono alcuni esercizi Yoga che sono incentrati sul Chakra del cuore a cui il timo corrisponde.

 

 

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Si tratta in particolare delle asana (posture) dello Hatha Yoga dedicate all’ ‘apertura’ del torace e del petto.

·         Bhujangasana (Posizione del cobra)

·         Dhanurasana (Posizione dell’arco)

·         Matsyasana (Posizione del pesce)

·         Ustrasana (Posizione del cammello)

·         Virabhadrasana (Posizione del guerriero)

1) Bhujangasana (Posizione del cobra)
Nell'asana del cobra si parte in posizione prona. Si solleva il petto facendo pressione sui palmi delle mani che rimangono appoggiati al tappetino e si contraggono i glutei per proteggere le lombari.

 

2) Dhanurasana (Posizione dell’arco)
Anche per eseguire l’asana dell’arco si parte in posizione supina. Ci si solleva sia con il busto che con le gambe per fare in modo di riuscire ad afferrare le caviglie con le mani.

 

3) Matsyasana (Posizione del pesce)
La posizione del pesce si pratica partendo sdraiati sul tappetino in posizione supina. Ne esistono alcune varianti con le gambe incrociate o distese, con le mani unite all’altezza del cuore o con le braccia ai lati del corpo.

 

4) Ustrasana (Posizione del cammello)
La posizione del cammello è un’asana in ginocchio che porta a dirigere il petto verso l’alto. Si portano le braccia prima in avanti, parallele a terra, e poi all’indietro, fino ad afferrare le caviglie.

 

5) Virabhadrasana (Posizione del guerriero)
Nella posizione del guerriero le braccia sono dirette verso l’alto così come in parte lo possono essere il petto e lo sguardo. Le gambe sono divaricate e in particolare la gamba anteriore dovrebbe essere perpendicolare al pavimento e formare un angolo retto con la coscia.

 

Le funzionalità del timo potrebbero estendersi oltre le difese immunitarie ma dovremo attendere per comprendere quali saranno le future scoperte scientifiche da questo punto di vista. Nel frattempo possiamo allenarci e mantenerci in salute anche grazie allo Yoga.

Marta Albè 

www.greenMe.it

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Diabete di tipo 2: la dieta miracolosa che sta stupendo gli scienziati

Le diete macrobiotiche di Mario Pianesi stanno stupendo la comunità scientifica grazie ai suoi benefici per le persone affette da Diabete di tipo 2.
Sconfiggere il diabete di tipo 2 con la dieta macrobiotica. Sembra essere questa la rivelazione a cui sono arrivati alcuni studi recenti sul lavoro di Mario Pianesi che per primo al mondo, 40 anni fa, ha cominciato una coraggiosa sperimentazione nel settore.

Oggi la sua proposta finisce su Nature ed è consacrata dagli scienziati di tutto il mondo. Vediamo di cosa si tratta e come interviene sul diabete di tipo 2.

La dieta Ma-Pi 2
Il reparto di endocrinologia e diabetologia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma ha di recente sperimentato l’efficacia della dieta Ma-Pi2, proposta da Mario Pianesi, in un “rigoroso studio clinico controllato e randomizzato”. Condotto su 56 pazienti affetti da diabete di tipo 2, i ricercatori hanno comparato l’effetto della dieta di Pianesi con quella proposta dalle principali società scientifiche internazionali.

Dopo 21 giorni di studio, “si è osservata una riduzione maggiore e statisticamente significativa nella glicemia a digiuno, in quella post-prandiale e nell’omoglobina glicosilata”, nei pazienti che seguivano la Ma-Pi 2, rispetto alla dieta abitualmente consigliata. Un risultato straordinario.

Straordinaria anche la conferma che il regime alimentare ha prodotto tantissimi altri benefici per l’organismo. La riduzione dell’indice di insulino-resistenza, per esempio. Così come il calo del colesterolo totale e di quello Ldl, considerato cattivo. Riduzione del rapporto Ldl/Hdl, del peso e della circonferenza di vita e fianchi.

Paolo Pozzilli, uno dei ricercatori coinvolti, ha raccontato la sua immensa sorpresa nel valutare i risultati: “Devo ammettere che, alla curiosità intellettuale verso l’approccio nutrizionale [di Pianesi], si accompagnava in me un sano scetticismo dettato dal dubbio cartesiano. I risultati di questi studi sono stati pubblicati su importanti riviste internazionali, si sono basati su rigorose ricerche scientifiche e, come tali, sono da ritenersi conclamati, validati e indiscutibili.

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“Questo è un aspetto fondamentale”, prosegue, “che fa delle diete Ma-Pi ununicum nel panorama delle proposte dietetiche alternative. Con le diete macrobiotiche Ma-Pi possiamo quindi affermare di aver arricchito il nostro “arsenale” di molte armi in più nella lotta contro queste importanti patologie”. Risultati che sono confermati anche nella prevenzione del diabete di tipo 2 e quindi come efficace strumento della riduzione del rischio di contrarre la malattia.

Che cos’è il macrobiotico
Lo stile di vita macrobiotico nasce dalle filosofie orientali. Vivere macrobiotico significa mantenere in costante equilibrio lo yin e lo yang, le due forze fondamentali dell’universo. È un concetto tipico delle filosofie tradizionali cinesi, come il taoismo e il confucianesimo. L’alimentazione è solo una parte di questo stile di vita completo.

Sul fronte del cibo, si effettua una divisione in due gruppi. Lo Yin rappresenta gli alimenti acidi: frutta, tè, etc. Lo Yang, invece, è l’alcalino: sale, carne, pesce. C’è un’altra categoria di prodotti che si colloca al “centro” di questa suddivisione. Sono i cosiddetti cibi bilanciati: cereali, legumi e semi oleosi. Ed è soprattutto su di essi che si basa la dieta Ma-Pi 2. Di solito vengono presentati, nello stesso piatto, cereali, verdure e legumi integrali.

Tutti prodotti senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi. Un altro punto forte della dieta di Pianesi, infatti, è la sostenibilità ambientale. Già negli anni ’70, con i suoi “Punti Macrobiotici”, Pianesi sperimentava la coltivazione senza l’uso di prodotti chimici, presso agricoltori locali che recuperavano colture ormai dimenticate e sementi antiche non ibride, in grado di autoriprodursi. Un sistema agricolo che prevede la consociazione di cereali, verdure, legumi e alberi da frutto sullo stesso terreno, nonché la piantumazione degli alberi ogni 5 metri.

In questo modo, la dieta pianesiana garantisce un apporto di fibre unico nel suo genere, sia per qualità che per quantità.

Che l’alimentazione aiuti a contrastare e combattere il diabete, lo sappiamo da tempo. Abbiamo visto infatti i 7 frutti che aiutano a prevenirlo e altri 10 alimenti, preziosi alleati nel contrasto della malattia.

http://ambientebio.it/diabete-di-tipo-2-dieta-miracolosa/

http://www.nature.com/nutd/journal/v6/n8/full/nutd201629a.html

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CAPELLI : 9 cause che possono portare alla caduta dei capelli nelle donne

I capelli sono uno degli strumenti di seduzione delle donne. Ricci, lisci, corti o lunghi, sono espressione del nostro stile individuale e della nostra personalità. Come tali, sono strettamente collegati anche al nostro benessere psicofisico.

Spesso, però, può capitare di osservare unaperdita eccessiva di capelli, apparentemente ingiustificata. Le chiome appaiono spente, prive di vita e diradate. Dietro alla perdita eccessiva di capelli si possono nascondere diverse cause. Scoprirle ci può permettere di intervenire in tempo e risolvere questo problema che affligge molte più donne di quante si possa pensare.

Vediamo di seguito alcune delle cause più comuni che possono provocare una perdita di capelli.

Carenze nutrizionali
Il vostro corpo sta assimilando abbastanza vitamina D? Uno dei sintomi della carenza di questo elemento è proprio la perdita di capelli. Per aumentare l’assunzione di questa vitamina, è essenziale l’esposizione al sole. Tuttavia, chi vive in luoghi piovosi e freddi, può integrare la vitamina D con dei supplementi.

Altre carenze che possono causare una perdita inspiegabile di capelli sono quelle di lisina, ferro, rame e zinco. Assicuratevi che state assimilando una quantità sufficiente di queste sostanze, oltre che di proteine.

Squilibri ormonali
Gli ormoni sono alla base di molte funzioni essenziali del nostro organismo. La loro presenza altera anche il ciclo di crescita o caduta dei nostri capelli. Un eccessiva produzione di diidrotestosterone (DHT) può essere alla base della perdita di capelli. Anche se sono gli estrogeni gli ormoni principali prodotti dalle donne, testosterone e altri androgeni possono presentarsi anche nel corpo femminile, soprattutto raggiunta una certa età.

Esiste una grande varietà di problemi ormonali che possono causare la perdita di capelli nelle donne. Eccone alcuni:

problemi di tiroide. La tiroide è una ghiandola presente nella parte anteriore del nostro collo. Se questa ghiandola presenta squilibri nella produzione di ormoni tiroidei, il ciclo di crescita dei capelli può cambiare. Tuttavia, se avete un problema di tiroide, la perdita di capelli è raramente l’unico sintomo. Al link ne trovate altri: http://ambientebio.it/13-segni-che-indicano-disturbi-alla-tiroide/;
sindrome da ovaio policistico. Questa sindrome crea uno squilibrio ormonale che porta a livelli più elevati di androgeni rispetto al normale. Questo può portare non solo allaperdita di capelli, ma anche a peluria, problemi di ovulazione, acne e aumento di peso;
Le donne in dolce attesa possono notare una perdita più massiccia di capelli. Questo è dovuto agli alti livelli di ormoni presenti nell’organismo. Tuttavia, dopo parto tutto dovrebbe tornare alla normalità.

Stress eccessivo
Un periodo di stress intenso può causare la perdita improvvisa dei capelli, che può durare anche diversi mesi. Per evitarli, è importante comprendere innanzitutto quali sono i nostri limiti, per evitare di superarli, e poi imparare a rilassarli. Minimizzare lo stress riduce le possibilità diperdere i capelli; per farlo, potete provare iniziare a provare varie soluzioni, come le tecniche di meditazione e l’aromaterapia.

Usare prodotti per capelli che contengono sostanze chimiche aggressive
La perdita di capelli può essere causata anche da un utilizzo eccessivo di prodotti che contengono sostanze chimiche aggressive. Queste possono corrodere i follicoli, ostacolando la crescita delle nostre chiome. Meglio scegliere prodotti naturali, sia per lavare che per tingere i capelli, più dolci e sicuri. Al limite potreste anche pensare di darvi all’autoproduzione!

Perdita di peso e diete rigide
Con una dieta drastica potete perdere peso, è vero, ma potete perdere anche tantissimi capelli. Questo perché il vostro organismo diventa deficitario di alcune sostanze importanti, come ad esempio vitamine o proteine, soprattutto se avete perso molto peso in poco tempo. Tuttavia, i capelli dovrebbero riprendere a crescere una volta tornati a una dieta sana ed equilibrata.

Acconciature troppo strette
Le code di cavallo possono essere comode, ma possono anche stressare eccessivamente i capelli, causandone una perdita eccessiva o aumentando le probabilità che si spezzino. Soprattutto se usate acconciature troppo strette, troppo spesso. Quindi, rilassatevi e lasciate che i vostri capelli stiano anche sciolti.

Condizioni mediche
Anche alcune patologie possono causare la perdita dei capelli. Tra queste:

Psoriasi del cuoio capelluto. Una psoriasi del cuoio capelluto, se grave, può causare lacaduta dei capelli che, tuttavia, possono riprendere a crescere dopo un trattamento efficace.
Alopecia Areata. Si tratta di una malattia autoimmune che causa la caduta dei capelli a chiazze. Ciò è dovuto al sistema immunitario del corpo che, per errore, attacca i follicoli dei capelli sani. Di solito, il danno non è permanente e le ciocche ricrescono in un periodo compreso tra i sei mesi e un anno.
Follicolite. La follicolite è un’infiammazione locale dei follicoli dei capelli. Si presenta come una sorta di acne che circonda l’apertura di un bulbo pilifero. Quando l’infiammazione è molto grave, può distruggere in modo permanente i follicoli dei capelli, lasciando piccole zone calve. Ci sono forme di follicolite non-infettive, come quelle causate da prodotti applicati sulla pelle che intasano i follicoli dei capelli, ma di solito è causata da un’infezione batterica, per la quale sono previsti dei trattamenti specifici.
Dermatite seborroica. Si tratta di una malattia della pelle che, se situata sul cuoio capelluto, può portare a una temporanea perdita di capelli. La dermatite appare squamosa, a volte grassa e infiammata. Esistono diversi trattamenti disponibili per contrastare la dermatite seborroica. Quello più semplice riguarda l’utilizzo di prodotti, anche naturali, antiforfora.
 

 

Età
Con l’avanzare dell’età, la velocità con cui i nostri capelli crescono rallenta. Le ciocche diventano più rade, sottili e grigie. Al fine di mantenere i capelli sani, potrebbe essere consigliato mangiare cibi integrali che aiutano a mantenere il corpo giovane, così come i vostri capelli.

Predisposizione genetica
La perdita di capelli per cause ereditarie accomuna moltissime donne. Anche se in genere questo fenomeno si presenta soprattutto alla soglia dei 50 o 60 anni, può verificarsi in qualsiasi momento, anche durante l’adolescenza.

Se si soffre di perdita di capelli, è necessario trovare la causa del problema, per poter adottare il trattamento più adatto al vostro caso. Un aiuto può comunque venire dai rimedi naturali…http://ambientebio.it/10-rimedi-naturali-per-non-perdere-i-capelli-e-averli-sempre-luminosi/

(Foto in evidenza: fantasiasalon; foto interna: a.abcnews)

http://ambientebio.it/9-cause-che-possono-portare-alla-caduta-dei-capelli-nelle-donne/

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