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GRAVIDANZA : MODIFICAZIONI FISIOLOGICHE

La gravidanza è uno dei momenti più importanti nella vita della donna, caratterizzato da profondi cambiamenti non solo organici ma anche psicologici e del rapporto di coppia.

L'aumento dei livelli ormonali è il principale responsabile di questo adattamento indispensabile alla madre per nutrire il bambino, preparare il proprio corpo al travaglio-parto e al successivo allattamento. Tutti gli organi sono coinvolti in queste mutazioni fisiologiche che talvolta però possono accompagnarsi a problemi di salute o disagio per la donna.

 

1) PESO CORPOREO L'aspetto generale della donna si modifica essenzialmente per la ritenzione d'acqua ( Glossary Link edema) nei tessuti. E' considerato ideale in una donna normopeso un aumento di 11-12 Kg: 2 kg nelle prime 20 settimane e poi 400-500 gr alla settimana fino a termine. Molteplici sono però i fattori influenzanti: il peso prima del concepimento, il grado di edema, il metabolismo, la dieta, il vomito o la diarrea, la quantità di liquido amniotico e la grandezza del bambino. Schematicamente la distribuzione ideale del peso raggiunto a fine gravidanza è: muscoli e grasso 2,2 kg ; sangue e liquidi 2,5 kg, mammelle 900 gr, utero 900 gr, placenta 500-600 gr, liquido amniotico 900 gr, peso fetale 3000gr. I disturbi principali sono gonfiori a mani e piedi, per la ritenzione idrica (soprattutto nel III trimestre); emorroidi e Glossary Link varici vulvari, gambe indolenzite e tendenza alle varici per la compressione esercitata dal peso di utero e feto sul ritorno venoso.

2) SISTEMA CARDIO-CIRCOLATORIO Il lavoro maggiore richiesto per far fronte alle esigenze del feto determina un progressivo aumento della Glossary Link gittata sistolica (cioè del volume di sangue messo in circolo dal cuore ogni minuto). La frequenza cardiaca aumenta in media di 10-15 battiti/minuto. Mano a mano che l'utero aumenta di volume il diaframma si alza facendo ruotare il cuore verso l'avanti e a sinistra. Soggettivamente talvolta si possono lamentare delle aritmie (sensazione di un battito in più) o più raramente tachicardia. La pressione arteriosa rimane immodificata o si abbassa leggermente per la vasodilatazione periferica determinata dal progesterone che favorisce il flusso di sangue al feto, questo può talvolta causare svenimenti soprattutto in situazioni di prolungata stazione eretta o decubito dorsale. Si considera patologica una pressione minima maggiore di 90 mmHg e massima maggiore di 140 mmHg riscontrata a riposo in almeno due misurazioni successive.

3) SISTEMA EMOCOAGULATORIO La massa sanguigna, pur con ampie variabilità individuali, aumenta sensibilmente durante la gravidanza, in particolare si ha un incremento di circa il 50% (da 2500 ml a 4000 ml) della parte liquida (plasma) in cui è sospesa la componente cellulare (globuli rossi e bianchi) che ha un'espansione più limitata e lenta (circa il 30% in più). Questo meccanismo di emodiluizione fisiologica protegge la donna dall'emorragia del parto e rende meno viscoso il sangue, quindi in grado di passare più facilmente nei piccoli vasi placentari. I globuli rossi aumentano per fornire la maggior quantità di ossigeno richiesta dai tessuti materni e placentari, ma il maggior incremento del plasma ne determina agli esami di laboratorio una "apparente diminuzione", con valori di emoglobina che da circa 12 g/dl possono scendere a un minimo normale in gravidanza di 10,5 g/dl. In questo caso non è corretto parlare di Glossary Link anemia.

I globuli bianchi aumentano leggermente. Le piastrine rimangono stabili o lievemente diminuite. I fattori della coagulazione aumentano, determinando una riduzione del tempo coagulatorio, con effetto protettivo nei riguardi delle emorragie, ma con un lieve aumento del Glossary Link rischio trombotico.

 

4) APPARATO RESPIRATORIO Nella seconda metà della gravidanza l'utero sospinge in alto il diaframma e le escursioni respiratorie sono rese più difficili; si avrà un aumento della profondità dei singoli atti. Il tipo di respirazione diventa perlopiù costale, per cui sono più frequenti episodi di Glossary Link dispnea, specie sotto sforzo (per esempio difficoltà a salire le scale)

 

5) APPARATO URINARIO Si ha riduzione del tono e della Glossary Link peristalsi ureterale e vescicale (effetto del progesterone). L'uretere, specie quello di destra, viene dislocato lateralmente e compresso dall'utero; la vescica è spinta anteriormente in alto. Si verifica una dilatazione delle vie urinarie con difficoltà allo svuotamento e aumentato rischio di infezioni o coliche renali. Uno dei disturbi più frequenti è l'aumento della frequenza minzionale ( Glossary Link pollachiuria). La Glossary Link filtrazione glomerulare aumenta del 50% già alla 15 settimana, poi decresce e torna ai livelli normali alla terza settimana dopo il parto. Questo comporta un'aumentata escrezione urinaria di varie sostanze quali: il glucosio, gli aminoacidi, le vitamine idrosolubili, i farmaci. L'aumento della Glossary Link glicosuria (zucchero nelle urine) è fisiologico anche se un incremento eccessivo, deve far escludere una possibile infezione urinaria o un diabete. Gli Glossary Link estrogeni favoriscono invece la ritenzione di sodio e acqua che talora può dar luogo a edemi.

6) APPARATO GENITALE L'utero aumenta di volume soprattutto a livello del fondo. La cervice (o collo uterino) si ispessisce per aumento della vascolarizzazione e del contenuto di acqua, costituendo una barriera contro le infezioni grazie anche al muco denso che ne ostruisce il canale (il Glossary Link tappo mucoso). A gravidanza avanzata, in risposta alle aumentate contrazioni preparatorie indolori ( Glossary Link contrazioni di Braxton Hicks), la cervice va incontro ad un processo di "maturazione", diventando più molle e di consistenza pastosa. La vagina, per effetto degli estrogeni, è più elastica, quindi più facilmente dilatabile durante il parto e più vascolarizzata. Inoltre l'epitelio di rivestimento vaginale si ispessisce, con un cambiamento dell'ecosistema e un abbassamento del pH. Le secrezioni vaginali aumentano sono biancastre ( Glossary Link leucorrea) e se non associate a sintomi non devono destare preoccupazione. Il prurito è spesso correlato alla vasodilatazione con aumento della temperatura locale. E' consigliabile indossare indumenti ampi e di cotone.

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7) APPARATO GASTROINTESTINALE La crescita dell'utero verso destra spinge lo stomaco e le anse intestinali in alto e a sinistra. Per effetto del progesterone vi è una riduzione del tono muscolare di stomaco, esofago, colecisti e di tutto l'intestino. Questo comporta un rallentamento dello svuotamento gastrico e intestinale che se da un lato massimizza l'assorbimento di nutrienti dall'altro è responsabile di disturbi come difficoltà digestiva, bruciore gastrico (per reflusso di acidi verso l'esofago), nausea o stipsi.

Le gengive talora si presentano edematose, con facile tendenza a infiammazioni e al sanguinamento.

La salivazione è normale; ciononostante, viene riferita da molte donne la sensazione soggettiva di ipersalivazione ( Glossary Link scialorrea), dovuta in realtà ad una maggiore difficoltà a deglutire.

 

8) SISTEMA ENDOCRINO La Tiroide e le paratiroidi, il surrene e l' Glossary Link ipofisi aumentano di volume e risultano modicamente iperfunzionanti, si verifica così un incremento dei livelli ematici di alcuni ormoni fondamentali per regolare il metabolismo e il riassorbimento di determinate sostanze.

 

grav02.jpg9) SISTEMA NERVOSO Il nostro cervello è più ricettivo in gravidanza ed è influenzato anche dell'ambiente circostante: paura, preoccupazione e senso di colpa sono malesseri diffusi nella maggior parte delle donne, in particolare nei primi tre mesi e nelle ultime settimane di gravidanza. La labilità emozionale (effetto del progesterone), può associarsi a uno stato di ansia e ambivalenza affettiva, amore/rifiuto, nei riguardi del bambino. Il secondo trimestre è caratterizzato da una stabilizzazione emozionale: la donna dimostra fiducia in se stessa e attivismo. Nel terzo trimestre compare spesso un certo grado di apatia, svogliatezza, affaticamento.

 

10) CUTE E APPARATO MUSCOLO-SCHELETRICO A livello cutaneo aumenta la pigmentazione. Alcune sviluppano macchie sul volto, il cosiddetto Glossary Link cloasma. o una linea pigmentata ( Glossary Link linea nigra) che dal pube va all'ombelico. Anche l'areola del capezzolo è coinvolta: in preparazione all'allattamento la deposizione di melanina la irrobustisce. Man mano che la gravidanza procede si verifica lo stiramento dello strato di collagene della cute a livello mammario e addominale. In alcune donne le aree di massimo stiramento si assottigliano ed appaiono delle linee rosse, le "smagliature". Spesso si sente più caldo per effetto del progesterone che aumenta la temperatura corporea di circa 0.5°C e la vasodilatazione. I legamenti più lassi e il cambiamento del centro di gravità con alterazione della postura possono accompagnarsi a disturbi come lombosciatalgia, dolori intercostali e pubalgia. Un'attività fisica regolare, il cambiamento frequente della posizione, l'uso di scarpe comode con tacco basso e il limitato aumento di peso migliorano o prevengono questi disturbi.

FONTE :

http://www.iltuouniversodonna.it/home2/index.php/gravidanza/62-le-modificazioni-fisiologiche-della-gravidanza.html

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MESTRUAZIONI : come spiegare le mestruazioni alle proprie figlie

Non è facile parlare con i figli di sessualità e lo è ancor meno affrontare l'argomento del primo ciclo mestruale. Bisogna farlo con parole semplici, rassicuranti ma esaustive. Non sarà facile spiegare in cosa consiste quella tortura fisica e psicologica che scandisce ogni mese della vita di tutte le donne: il ciclo mestruale. La cosa complicata è affrontare questo argomento così delicato in una fase esistenziale di equilibrio psicologico ed emotivo precario come l'adolescenza.

 

Ogni ragazzina, in questa fase della sua vita oscilla tra la voglia di usare ancora la sua immagine di bambina e il bisogno di essere trattata come un'adulta. La dottoressa Federica Zanetto, pediatra dell'ACP, Associazione Culturale Pediatri spiega che quando si decide di parlare di questa trasformazione verso il mondo adulto e in particolare di mestruazioni e sessualità, bisogna rivolgersi a lei come a una persona che sta crescendo. Bisogna inoltre accettare il fatto che sia lei a decidere quando e di quali aspetti si sente di parlare.

 

menarca

L'argomento non dovrebbe essere affrontato con lunghi discorsi o come delle raccomandazioni, ma a piccole tappe, con semplicità e chiarezza, e come un aspetto importante dello sviluppo, di cui poi parlare regolarmente. Le regole per affrontare questo discorso spinoso sono: delicatezza, gradualità, rispetto per i tempi e i modi della bimba.

 

Un altro interrogativo è su quale sia l'età giusta per affrontare il discorso. Secondo la dottoressa Emanuela Iacchia, Psicologa e Psicoterapeuta dell'età evolutiva l'età indicata è 8-9 anni, nel momento della pre-adolescenza, della curiosità e della scoperta. La cosa fondamentale e necessaria è che il genitore abbia già in qualche maniera affrontato l'argomento della sessualità, accennando alla fisiologia del corpo femminile e maschile e al modo in cui vengono concepiti e nascono i bambini.

 

A questi discorsi può far seguito, dopo non molto, un secondo approccio in cui si prepara la bambina alla prima mestruazione. Non bisogna aspettare troppo però: oggi le ragazzine si sviluppano molto presto e per un avvento del genere serve una preparazione d'anticipo.

 

Ci si domanda anche chi è la persona che deve affrontare con la bambina questo discorso: naturalmente la mamma che ha la sensibilità femminile e la conoscenza del corpo della figlia necessarie per affrontare un argomento così intimo.Parlare di questo con la mamma inoltre può spianare la strada per un rapporto di confidenza e intimità che permetterà di trattare senza pudore altri argomenti scottanti (i rapporti sessuali o la contraccezione).

 

L'apertra da parte della mamma è fondamentale, in caso contrario il pericolo è che l'adolescente confusa e debole cada vittima dell'informazione approssimativa dei mass media o delle amiche più grandi. Le parole da usare sono molto importanti e il messaggio-chiave che la mamma deve trasmettere è: normalità. Il corpo femminile è così perfetto che ogni mese si prepara come un nido ad accogliere una nuova creatura.

 

Ogni mese questo nido si rompe, e solo quando la bambina sarà donna e pronta per diventare mamma, il nido si riempirà. La gravidanza è un evento che avverrà da adulta, all'interno di un progetto d'amore, ma già oggi è in preparazione. Se a queste rivelazioni segue un vero e proprio blocco psicologico, sappiate che è normale e frequentissimo: è il timore di crescere.

 

Sta alla sensibilità della mamma far capire che crescere non deve far paura. Si deve far capire alla bambina che la mamma capisce il suo disagio, ma spiegarle che questa è la vita e bisogna accettarla. Accogliendo la paura come esperienza inevitabile e che si può condividere e superare. In questa delicata fase di passaggio è importante che le madri parlino alle proprie figlie dello sviluppo femminile prima all'evento del menarca, così che la bambina non sarà presa alla sprovvista conoscendo già il funzionamento del suo corpo.

 

E' importante preparare la bambina in modo da rendere l'evento emotivamente importante ma non sconvolgente. Parlare del primo ciclo mestruale con le bambine molto tempo prima della sua comparsa serve a dare una risposta a quei dubbi o timori che potrebbero presentarsi. Sottolinearne la normalità del ciclo mestruale eviterà l' angoscia e l' insicurezza che potrebbe creare una situazione del tutto sconosciuta sino a quel momento.

 

Anche se le ragazze parlano di questi cambiamenti con le loro coetanee è importante che le madri spieghino in maniera semplice cos' è il ciclo mestruale, a cosa serve e le regole d' igiene da seguire. Il menarca, ma più in generale la crescita della propria figlia deve essere vissuta in famiglia come un evento naturale, dandogli la giusta importanza. Vietato non parlarne dell'argomento, ma allo stesso tempo non bisogna caricare questo momento di eccessive ansie e timori facendolo diventare un problema.

 

http://www.mammedomani.it/donna/articoli/4344-come-spiegare-le-mestruazioni-alle-proprie-figlie.html

 

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LA PRIMA MESTRUAZIONE: INIZIA UNA NUOVA FASE DELLA VITA

 

Il termine medico è “ Glossary Link menarca” e fa un pò impressione perché sembra quasi una malattia. Invece, altro non è che il momento in cui compare la prima mestruazione. Insomma, quella data che da sempre segna l’uscita definitiva dall’infanzia.

Gli studi hanno evidenziato che nei Paesi occidentali si sta verificando un continuo anticipo del menarca. Basti pensare che era attorno ai 17 anni agli inizi del Novecento e che negli ultimi cento anni l’età si è abbassata fino agli attuali 11-12 anni. Inoltre c’è un aumento della frequenza dei casi precoci prima dei 10 anni. Sul motivo di questo anticipo non ci sono ancora certezze scientifiche, ma si sa per certo che hanno un ruolo scatenante alcuni fattori.

 

Perché la prima mestruazione arriva sempre prima….

Un ruolo più che certo è dato dai chili di troppo, perché il tessuto adiposo produce un ormone, la leptina, che è uno dei fattori importanti nel dare il via alla maturazione sessuale. C'è poi una predisposizione familiare, cioè è più facile che la pubertà anticipi se ci sono dei precedenti casi in famiglia.

Infine pare che contribuisca ad anticipare i tempi della prima mestruazione la presenza nell'ambiente e nell'alimentazione di xenoestrogeni. Sono tutte quelle sostanze esterne ed estranee all'organismo che hanno la capacità di comportarsi come gli ormoni Glossary Link estrogeni e che di conseguenza hanno un influsso nel determinare la maturità sessuale. Le sostanze incriminate sono alcuni coloranti, conservanti e additivi.

 

 

E perché arrivano “dopo”

Altre volte invece il menarca compare tardi, tra i 16 e i 18 anni. E’una situazione abbastanza frequente che non deve allarmare perchégeneralmente non è legata a una malattia. Nella maggioranza dei casiinfatti dipende da una predisposizione familiare e cioè la mamma o lanonna a loro volta hanno avuto una pubertà tardiva.

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Inoltre può capitare più spesso nelle bambine che fanno un’attivitàfisica intensa, di tipo agonistico, o che seguono regimi alimentarisquilibrati. Ambedue queste situazioni hanno un influsso sugli ormoni.

 

I segnali da non trascurare

Che sia regolare, precoce, oppure ritardato, il menarca viene sempreanticipato da alcuni segnali. Iniziano più o meno nei due anni cheprecedono la comparsa della prima mestruazione e segnalano l’iniziodella pubertà. Non vanno sottovalutati, anche perché sono l’occasioneper preparare la propria piccola ed evitare che le prime mestruazioniabbiano un impatto negativo a livello psicologico. Sono:

- crescita della peluria al pube e alle ascelle

- modificazione dell'aspetto dei capezzoli e comparsa del seno

- cambiamento dell'odore del sudore che diventa acre

- aumento di peso e della statura

 

Che cosa fare

L’ideale è evitare di concentrare troppo l’attenzione sul momento,oppure al contrario di ignorarlo completamente. Quello che deve essereben chiaro, infatti, è che le mestruazioni sono una fase del tuttonaturale. La ragazzina non deve pensare di essere un’invalida in “quei”giorni. Può andare in palestra, uscire, insomma, comportarsi comesempre.

Che cosa fare allora in pratica?

Spiegare nella maniera più semplice possibile che cosa succedenell’organismo tra una mestruazione e l’altra. Serve anche per farcapire alla bimba che a partire da questo momento, benché all’inizionon sempre le mestruazioni siano regolari, è possibile una gravidanza.

Deve sapere che il flusso non è sempre uguale e che inoltre quellodella propria amica sarà sicuramente differente. Le va quindi spiegatoche può durare da tre a otto giorni, può essere più o meno abbondante epiù o meno doloroso. Per quanto riguarda in particolare i dolori, èbene che sappia che, se sono difficili da sopportare, ne deve parlarecol medico. A volte infatti si risolvono con un antidolorifico, altrevolte invece nascondono una malattia come l’endometriosi.

Insegnarle la “gestione” pratica delle mestruazioni. Gli assorbentiideali sono quelli in cotone anallergici per ridurre il rischio diirritazioni e allergie. Vanno cambiati ogni due, tre ore circa. Civuole anche più cura per quanto riguarda l’igiene intima. Mattina esera è bene utilizzare un detergente delicato. E se la ragazzina ha iltimore di sentirsi “sporca” durante il giorno, lasciarle portare con séun detergente intimo in schiuma che può utilizzare senz’acqua.

Infine, abituarla a segnare sul calendario della sua agenda la data del primo giorno di flusso.

 

Quando ci vuole il medico

Quando l'anticipo dell'età della pubertà è lieve non c'è dapreoccuparsi, anche se è sempre meglio parlarne al proprio pediatra. Difronte invece ai primi segni di una pubertà precoce, è consigliabileper i genitori portare la propria figlia dal pediatra per una visita dicontrollo. E’ importante anche per valutare insieme il tipo dialimentazione che sta seguendo la bambina e se è il caso di integrarlacon dei supplementi. Il colloquio con il pediatra è poi fondamentalesempre per cogliere quei segnali anche lievi di disagio psicologico chepossono manifestarsi proprio con il menarca. Questo perché per moltebambine le prime mestruazioni vengono vissute in modo amplificato comel’ingresso nella vita dei “grandi”.

http://www.iltuouniversodonna.it/home2/index.php/archivio-argomenti/436-la-prima-mestruazione-inizia-una-nuova-fase-della-vita.html

 

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Le prime mestruazioni: sintomi e consigli

Sintomi prime mestruazioni

Sintomi prime mestruazioni

Se siete capitate su questa pagina probabilmente avete tra i 10 e i 16 anni, oppure siete mamme di una figlia di quell’età.

Le prime mestruazioni o “menarca” compaiono durante la pubertà, tra gli ultimi anni delle elementari, le medie e i primi anni delle scuole superiori.

 

Per quanto l’argomento non sia più tabù come un tempo, può provocare preoccupazioni e imbarazzo, perchè contrassegna il passaggio fondamentale nello sviluppo fisico di una donna, con tutte le conseguenze psicologiche che questo implica. “E’ diventata una signorina”, “non è ancora una signorina”: quanto imbarazzano possono provocare affermazioni di questo genere? Ci si sente diverse: diverse dalle compagne di classe che si scambiano consigli sugli assorbenti e occhiate di intesa “sulle loro cose” (loro e non tue!, pensi tu); diverse dalle amiche che di mestruazioni magari non hanno ancora sentito parlare, mentre voi dovete fare i conti con mal di pancia e paura di sporcarvi i vestiti. Diverse da come si era prima, perchè il nostro corpo sta rapidamente cambiando.

Niente paura! Siamo tutte uguali, almeno in questo senso, quello che cambia è l’età in cui avvengono certi cambiamenti, che invece può variare da persona a persona. Inoltre la comparsa delle mestruazioni è segno che il nostro corpo funziona correttamente e che è entrato nel periodo fertile, cioè che è pronto per la riproduzione, anche se questo non significa affatto che sia il momento per rimanere incinta.

 

Cosa accade esattamente al nostro corpo quando compaiono mestruazioni? Nel corpo di una donna in età fertile, la mucosa che ricopre la cavità uterina, l’endometrio, subisce delle modificazioni periodiche allo scopo di preparare la mucosa stessa all’impianto dell’ovulo fecondato. Quando la fecondazione non avviene l’endometrio si sfalda provocando il sanguinamento mestruale.

 

Come si annuanciano le prime mestruazioni? Anche in questo caso non esiste una regola: a partire da alcuni mesi prima possono comparire delle perdite biancastre e alcuni giorni prima si può sentire dolore alla pancia o tensione al seno, ma alcune ragazze non hanno nessun tipo di “sintomo” e si ritrovano semplicemente le mutande sporche di macchioline rosse o scure. Se temete di sporcarvi, magari proprio mentre siete a scuola, sappiate che di solito le prime mestruazioni sono di entità lieve e in ogni caso vi sentirete più tranquille se porterete nella borsa un assorbente.

Dopo le prime mestruazioni è possibile che passino dei mesi prima che ricompaiano e normalmente occorrono 1-2 anni prima che si regolarizzino, cioè che compaiano regolarmente ogni 28 giorni circa. Il dialogo tra genitori è figli è importante in questo periodo: ricordate che anche le vostre mamme hanno attraversato questa fase e che quindi possono darvi preziosi consigli sull’igiene intima e su come affrontare eventuali disagi.

 

A proposito di mamme. Avete osservato in vostra figlia i segni della pubertà (comparsa del seno e dei peli pubici) in aticipo rispetto a quento vi aspettavate? Innanzitutto considerate che alcuni studi hanno rilevato un abbassamento dell’età del menarca negli ultimi decenni, perciò oggi se una bambina ha le prime mestruazioni a 10/11 anni è del tutto normale. Se i segni di sviluppo sessuale si manifestano quando la bambina è prima degli otto anni si può parlare di pubertà anticipata, che probabilemente condurrà a un menarca anticipato: questo fenomeno può essere determinato da numerosi fattori, tra cui per esempio il sovrappeso: il tessuto adiposo infatti produce un ormone, la leptina, che è un dei fattori che concorrono all’avvio della maturazione sessuale. Secondo alcune ricerche anche l’assunzione di certe sostante come coloranti, conservanti e additivi possono anticipare la comparsa delle mestruazioni. Viceversa in ragazze sottopeso o che svolgono un’intensa attività fisica le prime mestruazioni possono comparire in ritardo rispetto all’età media. In entrambi i casi si consiglia di rivolgersi al pediatra (nel caso in cui la bambina sia piccola) o al dietologo, senza la pretesa di posticipare o anticipare un evento che deve obbedire necessariamente ai ritmi naturali del corpo, ma con lo scopo di apprendere comportamenti alimentari corretti anche nell’ottica di un armonico sviluppo sessuale.

http://mestruazioni.info/prime-mestruazioni/sintomi-consigli-prime-mestruazioni/

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mal di schiena : utilizza la corteccia di Eucommia

Oggi voglio parlarvi della corteccia di Eucommia, un rimedio proveniente dall’antico repertorio officinale della Medicina Tradizionale Cinese e che rappresenta uno dei cinquanta rimedi verdi fondamentali dell’erboristica cinese. L’Eucommia ulmoides è un albero originario della Cina ma in via di estinzione e dunque oggi è reperibile quasi esclusivamente in forma coltivata.La corteccia di Eucommia, conosciuta anche come Du Zhong, è descritta da Shennong, il fondatore dell’erboristica cinese “come un’erba superiore che prolunga la vita”, seconda solo al Ginseng. Per erba superiore, si intende che può essere assunta ogni giorno allo scopo di mantenersi in salute.

Nella Medicina Tradizionale Cinese, la corteccia di Eucommia viene considerata un tonico del Jing, che si concentra nei reni. Jing, è l’energia fondamentale della vita, che stimola la rigenerazione e dunque favorisce la longevità, la vitalità, l’energia mentale e sessuale, in definitiva può essere considerato un potente anti – age. Oltre a questo, la Medicina Tradizionale Cinese, impiega la corteccia di Eucommia per trattare la debolezza che si concentra nella parte bassa del corpo e che da luogo a mal di schiena, (dovuto anche ad un deficit di Yang), lombalgie, dolori alle ginocchia, impotenza e disturbi urinari

In Occidente, l’azione di Eucommia è imputata all’alta concentrazione di sostanze come iridoidi, e lignani, fitoestrogeni e fitoandrogeni che favoriscono la guarigione dai traumi osteoarticolari, comprese le fratture ossee rendendo il corpo più robusto. Sembrerebbe addirittura ottima per contrastare l’osteoporosi!

Recenti studi condotti dall’Università della Louisiana, hanno evidenziato la capacità della corteccia di Eucommia di ridurre la pressione arteriosa e non di poco: circa 7mmHg per la massima e 4 per la minima!

I cinesi, ritengono che il decotto della corteccia e l’estratto secco siano più efficaci per regolare la pressione rispetto al taglio tisana o estratta in tintura idroalcolica.

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Qui da noi, la corteccia di Eucommia è reperibile in erboristeria, in capsule contenenti l’estratto secco oppure in polvere. Le dosi raccomandate vanno da 0,5 a 1 mg al giorno in caso di lombalgie. Va evitato l’uso da parte di bambini e donne in gravidanza o nel periodo dell’allattamento. Anche se non è un prodotto altamente tossico è sempre sconsigliata l’autocura, meglio farsi seguire da un bravo fitoterapeuta.

Alla prossima!

Stefania

http://www.greenme.it/spazi-verdi/guarire-con-i-colori/1357-rimedi-verdi-contro-mal-di-schiena-e-ipertensione-l%E2%80%99eucommia-che-cos%E2%80%99%C3%A8%2C-propriet%C3%A0%2C-benefici-e-dove-trovarla

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Nano-robot nel corpo umano e morbo di morgellons : scie chimiche sotto accusa

Nanorobot la cui dimensione è paragonabile alle dimensioni di una molecola, hanno funzioni di movimento, elaborazione e trasmissione, esecuzione di programmi, e in alcuni casi la possibilità di auto-replicazione.

Di questo ne ha parlato apertamente (sulla creazione di nanorobot) lo scienziato americano Eric Drexler Kim, che viene definito il “padre delle nanotecnologie”. Eric Drexler parla dell’idea di creare i nanorobot , nel suo libro “Engines of Creation.” Qui ha presentato un ipotetico scenario di recupero persone crioconservati.

 

 

Drexler ha partecipato nella ricerca NASA sugli insediamenti spaziali nel 1975 e nel 1976. Ha sviluppato pannelli solari ad alto rendimento basati sulle nanotecnologie, nonché coinvolto attivamente nella politica spaziale.

Nel 2010, sono stati presentati programmi e progetti che sono improntati sulla base di utilizzo di nanorobots interfacciati con DNA in grado di viaggiare nello spazio. E prima di allora era stata costantemente condotta una ricerca segreta nel settore.

Per quale motivo sono stati utilizzati i nanobot? Secondo i dati ufficiali, possono fornire un aiuto prezioso in medicina. Si prevede che questi robot microscopici, verranno iniettate in alcuni paziente e agire come rete di comunicazioni wireless e altre attività su scala nanometrica.

Si sostiene che fino ad ora non sono mai stati usati nano-robot, ovvero nanobot testati negli esseri umani, ma negli ultimi 10-20 anni ci sono fatti che provano che nanobot sono già nel corpo di molte persone in tutto il mondo e a volte fuoriescono dalla pelle di una persona, oppure  distruggendo le cellule umane interne e violare tutti i sistemi vitali del corpo.

Diversi ricercatori volontari in questo settore, hanno confrontato le foto di alcuni nanorobot presentati in riviste scientifiche e le fotografie di nanobot estratti dai corpi delle persone. Le immagini sono riportati di seguito.

 

la foto di un nanorobot estratto dal corpo di un americano che ha trascorso 13 anni a guardare il modo in cui il suo corpo veniva gradualmente distrutto da incomprensibili creature.

 

 

Foto di nanorobot tratte dalla rivista scientifica «Advanced Materials».

 

Domanda: dove sono finiti i nanorobot nel corpo umano identici a quelli presentati in una rivista scientifica? E la cosa peggiore è che le persone che vengono sottoposte ad esperimenti con iniezione di nanobot nel corpo umano, stanno diventando sempre di più in tutto il mondo. Scienziati e medici che stanno cercando di fare ricerca nel campo dei Nano-Robot, muoiono in circostanze misteriose. L’unica cosa che sono stati in grado di imparare alcuni medici attraverso le analisi di questi nanorobot trovati nei corpi degli uomini, è che essi sono composti principalmente di silicio e che questi sono capaci di attrarre una miriade di altri agenti patogeni.

 

 

Correlazioni tra Nano Robot e la sindrome di Morgellons

Morgellons è una misteriosa malattia che si presenta, generalmente, con disturbi di tipo cutaneo: prurito, sensazione di punture di spillo, fitte improvvise e dolenti, piaghe, eruzioni cutanee permanenti e soprattutto strane fibre filamentose sulla superficie della pelle che, in taluni casi, fuoriescono spontaneamente.  Molti dei pazienti affetti dal morbo provano una strana sensazione di bruciore diffusa su tutto il corpo, altri parlano di “insetti” che corrono appena sotto la superficie della pelle. Altri, ancora, lamentano dolori muscolo-scheletrici ed una sensazione di affaticamento generale.

Dunque, una sintomatologia complessa e ambigua, tanto da far pensare ad una malattia immaginaria, conseguenza di gravi disturbi di natura psicologica. Infatti, la sindrome sembra avere effetti notevoli sull’emotività e sulla cognizione dei pazienti. Tuttavia, questi effetti potrebbero essere considerati contemporaneamente causa e conseguenza di Morgellons. La prova concreta che smantella l’ipotesi psicologica viene dalla presenza reale e non fittizia di strane fibre filamentose che fuoriescono dalla cute, molto simili alle fibre di polietilene e granuli neri. Il tutto è reso ancor più strano dal colore delle fibre: Blu.

La sindrome di Morgellons è un mistero, un’incognita che la Scienza non riesce tuttora a spiegare: è un morbo particolare, raro, estremamente ambiguo ed incomprensibile.

 

 

Bollato per anni dalla comunità scientifica come una patologia psichiatrica, il Morbo di Morgellons è ora oggetto di studio da parte dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’organo statunitense di ricerca e prevenzione della malattie.

Lo studio, condotto in collaborazione con la divisione di ricerca del consorzio medico “Kaiser Permanente” della California del nord, va a colmare anni di fenomeni di autoaggregazione spontanea di persone colpite dagli stessi sintomi.  La maggior parte dei pazienti, liquidati come matti e accusati di procurarsi da soli le lesioni, si è riunita dal 2002 in una fondazione, la Morgellons Research  F o u n d a t i o n , creata da Mary Leitao, che ha anche coniato il nome del morbo su una patologia simile descritta nel 1600.

Il sito della fondazione www.morgellons.org, aperto a tutti coloro che vivono un’ esperienza di Morgellons, conta più di 11.000 iscritti, la maggior parte abitanti in California, Texas e Florida: tutti riportano strani fenomeni della pelle come forte prurito, granuli catramosi e filamenti bluastri, rossi e traslucidi che emergerebbero dalle lesioni.  La statunitense Mary Leitao è stata la prima a trattare il caso. La donna infatti, nel 2001 osservò strani comportamenti nel figlio di 2 anni che cominciò a mostrare piccole piaghe sotto un labbro e avvertendo la presenza di inquietanti insetti che glieli avrebbero causate. La Leitao, ex tecnico di laboratorio, esaminò le piaghe al microscopio, dichiarando la presenza di fibre di vario colore.

È stata proprio lei a codificarne la sintomatologia e a battezzare il morbo con il nome di uno studio risalente al diciassettesimo secolo, in cui si faceva riferimento a un bambino francese affetto dagli stessi disturbi.  Nel sito la signora Leitao descriveva minuziosamente gli inquietanti sintomi della misteriosa malattia e alla fine la comunità medica la accusò di aver costruito una messa in scena. Ma alla intraprendente signora giunsero ben settemila mail di persone che accusavano gli stessi sintomi, dichiarandosi anch’essi malati di Morgellons.

Come riporta il resoconto di agenziastampaitalia.it, una tra le poche persone che hanno esaminato scientificamente il morbo di Moregellons è Randy Wymore, un neuro scienziato del Center for Health Science dell’Università di Oklahoma (sul sito dell’Università è possibile leggere la “sintomatologia ufficiale”). Wymore ha ricevuto da diverse persone dei campioni di fibra fuori uscite dalla loro pelle.

 

Anche se i campioni presentavano una certa somiglianza tra loro, secondo il parere del neuro scienziato queste non erano paragonabili a nessun’altra fibra sintetica o naturale conosciuta. Wymore, inoltre, chiese alla squadra di polizia forense “Tulsa” di esaminarle.  La squadra ha identificato le strutture chimiche delle fibre e le ha confrontate con la loro banca dati costituita da ben 800 campioni. Le fibre in questione non coincidevano con nessuna di quelle del database, pertanto si è ricorsi alla cromatografia gassosa per compararle con 90.000 composti organici. Anche in questo caso, le fibre non hanno dato riscontri tali da poter coincidere con i composti.

La squadra di polizia è giunta pertanto alla conclusione che le fibre sono “ignote”, fatte di elementi sconosciuti e non certo provenienti da vestiti a stretto contatto con le croste di ferite. Le fibre, infatti, bruciate a 700 gradi, si sono annerite ma non distrutte.

Wymore chiese anche al capo reparto di pediatria dell’ospedale universitario di Oklahoma, Rhonda Casey, di osservare alcuni pazienti. Eseguendo la biopsia delle superfici della pelle lesionate nonché di quelle sane, usando un dermatoscopio, la dottoressa Casey è stata in grado di osservare le fibre sotto la pelle dei malati e di ritrovarle unite sia ai tessuti sani sia a quelli danneggiati, identificando, tra l’altro, la varietà di colori di tali filamenti.

Oltre a ciò, la stessa dottoressa ha riferito il caso di una giovane ragazza con una lesione sulla gamba dalla quale spuntavano fibre nere, confermando l’impossibilità, da una parte della giovane, di essersi cagionata ella stessa una ferita simile. Questi sono alcuni dei casi riscontrati (il maggior numero dei malati è negli Stati Uniti) ma, anche nella nostra nazione, ci sono stati diversi casi che gli esperti riconducono alla Sindrome di Morgellons.

 

 

Scie chimiche sotto accusa

E’ possibile individuare un collegamento tra le controverse scie chimiche e ciò che esse contengono e il morbo di Morgellons? Nuovi studi e analisi di laboratorio hanno consentito di accertare che il morbo è collegato alla presenza nell’organismo di frammenti costituiti da silicone e da fibre di polietilene dei malati. Il polietilene è usato normalmente nell’industria delle fibre ottiche.

A queste conclusioni è giunta la dottoressa Hildegarde Staninger, tossicologa, nell’ottobre del 2006. La ricercatrice precisa che tali materiali sono usati dall’industria delle nano biotecnologie per incapsulare i virus. Questo potrebbe essere l’anello di congiunzione che fa pensare che ciò che cade in cielo e ciò che troviamo in alcuni pazienti trova una corrispondenza chiara ed inequivocabile.

[Uno studio assurdo per giustificare le Scie Chimiche]

I ricercatori hanno raccolto prove che le scie chimiche contengono non solo germi, ma anche metalli, cellule di sangue, sedativi, sostanze cristalline, sali di bario, e un tipo di fibra di polietilene e silicio (quella di cui parla la Dottoresa Staninger) che si fonde solo oltre i mille gradi F° e altre sostanze tossiche per l’organismo.

Per non parlare di elementi chimici radioattivi e tossici per la salute di tutto il pianeta. Il Morgellons è forse un effetto collaterale di una sperimentazione di massa? Vogliono stordirci? Alterare la nostra fisiologia rendendoci automi che vengono comandati a distanza? Se è così, allora è proprio vero (per quanto non sia una consolazione) che, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.

Allo stesso modo coloro che, vogliono comandare e soggiogare la popolazione umana non hanno pensato al fatto che il nostro corpo espelle prima o poi tutto ciò che non è organico? O forse (e sarebbe più grave) sanno che noi umani siamo bravi a guardare il dito e non la Luna? In questo caso basterebbe,in realtà, guardare il cielo.

Redazione Segnidalcielo

http://www.segnidalcielo.it/2013/11/22/nano-robot-sono-gia-introdotti-nel-corpo-umano/

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Biologi e medici avvertono che ci sono sempre più batteri resistenti agli antibiotici, compresi i batteri patogeni umani KPC-Oxa 48, invulnerabili a qualsiasi antibiotico conosciuto, che ha fatto una vittima in Nuova Zelanda.

 

 

Il super batterio 48-Oxa batteri KPC

48-Oxa batteri KPC ha infettato un cittadino della Nuova Zelanda, dopo aver soggiornato in Vietnam. Brian Pool, 68 anni, ha lavorato nel paese asiatico come insegnante di inglese. Il microbiologo Mark Jones del Wellington Hospital, ha svolto uno studio di questo superbatterio e ha dichiarato: “non si è mai visto questo tipo di batteri insensibili agli antibiotici esistenti, compresi il più forte degli antibiotici che esistono. Per la prima volta affrontiamo un microrganismo resistente a tutti gli antibiotici. Assolutamente nulla può combatterlo e la situazione è seria. “

 

 

Gli scienziati ammettono che in questa fase di sviluppo del batterio, la scienza attuale non sa come combattere questo mostro microscopico. Secondo i microbiologi, l’umanità sta entrando in una nuova era post-antibiotico. Possibili cause della comparsa di nuovi superbatteri patogeni mescolate con uso eccessivo di antibiotici, può essere uno dei fattori scatenanti. Il Dr. Sally Davies, consulente senior del governo britannico in materia di sanità, ha avvertito lo scorso Gennaio, che i batteri stanno diventando resistenti ai farmaci esistenti e non ci sono per ora antibiotici che possono essere veramente efficaci. Questa tendenza è una “minaccia globale catastrofica” che dovrebbe essere posta in primo piano con il terrorismo.

 

http://www.segnidalcielo.it/2013/11/26/nuovi-batteri-resistenti-agli-antibiotici-minacciano-lintera-umanita/

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