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Capelli danneggiati dal sole: impacchi e rimedi naturali

La cura dei capelli in estate è ancora più importante perché la nostra chioma rischia di rovinarsi più facilmente a causa dell'esposizione frequente al sole e alla salsedine.

 

 

Allora al ritorno dalla spiaggia non dimentichiamo di applicare una o due volte alla settimana un impacco rigenerante per i capelli danneggiati dal sole.

Ecco alcuni rimedi naturali utili.

1) Olio di Macassar

 

L'olio di Macassar è adatto per dare vigore ai capelli inariditi e sfibrati dal sole. Lo potrete utilizzare sotto forma di impacco. Potete acquistare l'olio di Macassar in erboristeria. Massaggiatelo sui capelli asciutti e lasciatelo in posa per trenta minuti o anche per tutta la notte, per potenziarne gli effetti. Lo potrete applicare sui capelli anche prima di andare in spiaggia per proteggerli. Oppure lo potrete utilizzare come olio ammorbidente pre-shampoo al ritorno dal mare.

2) Olio di avocado

 

Un altro olio alleato della bellezza dei capelli e particolarmente consigliato in estate è l'olio di avocado con cui preparare un impacco adatto a combattere l'aridità dei capelli. Potrete preparare il vostro impacco aggiungendo a 60 ml di olio di avocado 5 gocce di olio essenziale di ylang ylang, che è efficace per rigenerare i capelli spenti e rovinati, come suggerisce la guida "Bellezza 100% Bio" di L aur ent Bourgeois.

3) Polpa di avocado e miele

 

Per i capelli molto danneggiati dal sole, il consiglio è di mescolare 2 cucchiai di miele con la polpa di 1 avocado. Frullate per ottenere un composto liscio e omogeneo da applicare sui capelli per ammorbidirli e per cercare di riparare in modo naturale i danni provocati dai raggi UV. In alternativa all'avocado si utilizza un tuorlo d'uovo. Qui altre info.

4) Impacco allo yogurt

 

Potrete preparare un impacco rinfrescante e rigenerante allo yogurt. Scegliete un vasetto di yogurt al naturale oppure di yogurt preparato in casa. Potete provare ad utilizzare anche dello yogurt vegetale. Applicatelo sui capelli umidi e lasciate agire per 30 minuti prima di fare lo shampoo. Se volete, potete aggiungere allo yogurt un cucchiaino di miele o di olio extravergine per potenziarne l'effetto.

5) Impacco all'aloe vera

 

Per questo impacco per capelli all'aloe vera potrete estrarre direttamente un po' di gel incidendo una o due foglie della pianta, oppure utilizzare uno dei prodotti già pronti in vendita in erboristeria. Massaggiate il gel d'aloe vera sui capelli umidi o asciutti e lasciate agire per 15 minuti, infine passate allo shampoo.

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6) Impacco all'olio di cocco

 

L'olio di cocco è davvero prezioso per la cura dei capelli secchi e rovinati dal sole e dal mare. Lo potrete applicare sui capelli in piccole dosi prima di andare in spiaggia, oppure potrete distribuirne qualche goccia sui capelli, insistendo bene sulle punte, prima dello shampoo. Lasciate agire almeno 15 minuti. Se il vostro olio di cocco si è solidificato, immergete la bottiglietta chiusa in una ciotola di acqua calda.

LEGGI anche: 2 trattamenti di bellezza fai-da-te all'olio di cocco

7) Maschera per capelli alle fragole

 

Frullate da 5 a 10 fragole fresche, a seconda della lunghezza dei capelli, con un cucchiaio di olio extravergine, di cocco o di mandorle dolci, oppure di maionese (meglio se fatta in casa) fino ad ottenere un composto cremoso. Applicate la maschera alle fragole sui capelli umidi per 20 minuti. I semini delle fragole hanno proprietà esfolianti, mentre gli acidi e le vitamine delle fragole aiutano a riparare i capelli.

8) Impacco alla banana

 

Le banane e l'olio extravergine - ma anche altri oli adatti alla cura della chioma, come quelli già nominati - aiutano a nutrire i capelli. Frullate mezza banana con un cucchiaio di olio extravergine, un cucchiaino di succo di limone e un po' d'acqua per ottenere un composto cremoso e senza grumi, da applicare sui capelli umidi e da lasciare agire per 20 minuti prima dello shampoo.

9) Maschera per capelli alla frutta

 

Versate nel frullatore mezza banana affettata, la polpa di mezzo avocado con due o tre pezzetti di melone e due o tre cucchiai di yogurt al naturale. Frullate fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo. Se i capelli sono molto danneggiati, aggiungete anche una capsula di vitamina E alla preparazione. Massaggiate sui capelli, avvolgeteli con una cuffia da doccia e con un asciugamano e lasciate agire per 30 minuti prima di risciacquare.

10) Olio di germe di grano

 

L'olio di germe di grano è adatto per il trattamento dei capelli secchi e sfibrati, anche a causa del sole. Prima dello shampoo inumidite i capelli, magari con l'aiuto di un nebulizzatore, e massaggiateli con alcune gocce di olio di germe di grano, insistendo sulle punte e sulle parti più rovinate. Lasciate agire l'impacco per 15-30 minuti prima di passare al lavaggio.

Leggi anche: 15 oli vegetali preziosi per la salute e la bellezza

Marta Albè

http://www.greenme.it/consumare/cosmesi/13903-capelli-danneggiati-sole-rimedi-naturali

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L'Anima esiste: la spiegazione di un fisico

Esiste l'anima? Fino a qualche decennio fa, questa domanda era lecita solo nell'ambito di una riflessione teologica. Oggi, invece, entra a pieno diritto nelle domande fondamentali della fisica teorica. Henry P. Stapp, fisico teorico presso la University of California-Berkeley, non vuole dimostrare l'esistenza dell'anima, ma che essa si inserisce all'interno delle leggi della fisica.

Quando parliamo di anima, siamo nel campo della metafisica o della fisica?

Prima dell’avvento della “fisica quantistica”, tutto ciò che travalicava i confini del visibile, era tema di ricerca della metafisica, ovvero quella disciplina che indaga sulle cose “al di là” della fisica.

Oggi, invece, all’indomani della scoperta del bizzarro mondo dei quanti, ciò che non è visibile e che non è determinabile è diventato oggetto di studio della fisica.

Più recentemente, alcuni studiosi hanno cominciato a inquadrare pionieristicamente questioni come la coscienza umana, l’immortalità dell’anima e la vita dopo la morte, come oggetti di studio all’interno della fisica teorica.

 

Tra questi c’è Henry P. Stapp, fisico teorico presso la University of California-Berkeley che ha lavorato con alcuni padri fondatori della meccanica quantistica, secondo il quale avere fede nell’anima non è ascientifico.

 

Con la parola “anima”, lo scienziato si riferisce ad una dimensione della persona umana indipendente dal cervello o dal resto del corpo che può sopravvivere alla morte. “I forti dubbi circa la sopravvivenza della personalità oltre la morte, basate esclusivamente con la convinzione che sia incompatibile con le leggi della fisica, sono infondati”, scrive Stapp nell’articolo “Compatibility of Contemporary Physical Theory With Personality Survival”.

 

Stapp ha collaborato alla stesura dell’Interpretazione di Copenaghen della meccanica quantistica, l’interpretazione della meccanica quantistica maggiormente condivisa fra gli studiosi. Essa si ispira fondamentalmente ai lavori svolti nella capitale danese da Niels Bohr e da Werner Karl Heisenberg attorno al 1927, ricevendo una formulazione meglio definita a partire dagli anni cinquanta.

 

Stapp spiega che i fondatori della teoria quantistica sostanzialmente hanno costretto gli scienziati a dividere il mondo in due parti: al di sopra del taglio, vi è la matematica classica con la quale è possibile descrivere i processi fisici empiricamente osservati; sotto il taglio, vi è la matematica quantistica che descrive un regno completamente al di fuori del determinismo fisico.

 

“In generale, si è compreso che lo stato evoluto del sistema sotto il taglio non può essere abbinato a nessuna descrizione classica delle proprietà visibili all’osservatore”, scrive Stapp. Dunque, come fanno gli scienziati ad osservare l’invisibile? Scelgono particolari proprietà del sistema quantistico, sviluppando un modello per vedere i suoi effetti sui processi fisici “sopra il taglio”.

 

La chiave è la scelta dello sperimentatore. Il problema è che quando si lavora su un sistema quantistico, la scelta dell’osservatore ha dimostrato di influenzare l’andamento, con effetti visibili nel sistema al di sopra del taglio.

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Stapp cita l’analogia pensata da Bohr per spiegare la curiosa interazione tra lo scienziato e i risultati del suo esperimento: “È come un cieco con un bastone: quando il bastone viene tenuto debolmente, il confine tra la persona e il mondo corrisponde al divario tra la mano e il bastone; ma se il bastone viene tenuto saldamente, esso diviene parte del soggetto: la persona sente che egli stesso può estendersi fino alla punta del bastone”.

 

Dunque, il mondo fisico e il mondo mentale sono collegati in modo dinamico. La spiegazione quantistica su come la mente e il cervello possono essere separati, ma collegati con le leggi della fisica, “è una rivelazione benvenuta”, scrive Stapp.

 

Essa risolve un problema che ha afflitto la scienza e la filosofia per secoli, con la scienza che vedeva la necessità di equiparare la mente con il cervello, e la filosofia-teologia, incaricatasi di considerare la mente come qualcosa di indipendente dal cervello.

 

La Teoria fisica classica può solo eludere il problema, e i fisici classici possono solo lavorare per etichettare questa intuizione come un prodotto della confusione umana. La scienza, continua Stapp, dovrebbe invece riconoscere gli effetti della coscienza come un problema fisico.

 

Inoltre, tale prospettiva, secondo Stapp è indispensabile a conservare la moralità umana, spiegando alle persone di essere qualcosa di più che semplici macchine fatte di sangue e carne. In un altro articolo, intitolato “Attention, Intention, and Will in Quantum Physics”, Stapp scriveva:

“È opinione ormai ampiamente diffusa nelle persone la visione scientifica secondo la quale ogni essere umano è fondamentalmente un robot meccanico, prospettiva che rischia di avere un impatto significativo e corrosivo sul tessuto morale della società”.

 

 

fonte: http://www.ilnavigatorecurioso.it/2014/07/21/ecco-perche-lanima-esiste-la-spiegazione-di-un-fisico/

 

http://realtofantasia.blogspot.it/2014/07/ecco-perche-lanima-esiste-la.html#more

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Mani sudate: rimedi naturali

Cosa fare se le mani sono spesso sudate, soprattutto nei momenti meno opportuni? Tra le cause della sudorazione eccessiva (iperidrosi) delle mani possiamo trovare carenze alimentari legate ad elementi come lo zinco, congestione del sistema linfatico a causa dell'accumulo di tossine ambientali e alimentari e affaticamento del fegato.

 

 

Altre causa possono essere legate all'ansia e allo stress dovuti al lavoro o a situazioni personali e familiari complicate. Altri fattori potrebbero riguardare disfunzioni della tiroide, intolleranze alimentari o allergie.

La sudorazione eccessiva delle mani potrebbe essere determinata da un'iperattività del sistema nervoso che regola le ghiandole sudoripare. Potrebbe essere utile consultare un esperto per individuare le cause primarie del fenomeno. Se il problema delle mani sudate persiste, non riguarda solo l'estate ed è molto fastidioso, meglio consultare il proprio medico. Per i problemi più lievi ecco alcuni rimedi naturali e consigli utili, in merito ai quali è comunque sempre bene confrontarsi con il proprio erborista in caso di qualsiasi dubbio, assunzione di farmaci o presenza di patologie particolari.

1) Acqua e bicarbonato

 

Questo rimedio viene considerato semplice ma molto efficace. Si tratta di riempire una ciotola con acqua a temperatura ambiente e di aggiungere del bicarbonato mescolando a poco a poco fino a quando non diventerà torbida. Tenete conto di non aggiungere più di 40-50 gr di bicarbonato ogni 500 ml d'acqua, altrimenti non si scioglierà. Mettete le mani a bagno nella soluzione di acqua e bicarbonato per 15-20 minuti al giorno. Dopo alcune applicazioni dovreste ottenere i primi risultati e noterete che le vostre mani saranno più asciutte.

2) Infuso alla salvia

 

La salvia ha la proprietà di allevare il problema della sudorazione eccessiva. Contiene acido tannico, un astringente naturale. Riempite una ciotola con acqua bollente, aggiungete 4 o 5 bustine di infuso alla salvia o 2 o 3 cucchiai di salvia essiccata. Lasciate raffreddare e filtrate. Mantenete in ammollo le mani per 20 minuti. Se l'infuso di salvia dovesse macchiare un pochino la pelle, lavate le mani accuratamente con acqua e sapone.

3) Aceto di mele

 

Un ulteriore rimedio naturale per alleviare il problema della sudorazione eccessiva delle mani è rappresentato dall'aceto di mele. L'aceto di mele viene descritto come una sostanza in grado di agire per mantenere le mani più asciutte. In questo caso il consiglio è di immergere le mani in una ciotola con acqua e qualche goccia di aceto di mele ogni sera prima di andare a dormire fino a quando noterete dei miglioramenti.

4) Zinco

 

Una sudorazione eccessiva e dal cattivo odore potrebbe essere dovuta ad una carenza di zinco. Lo zinco infattiregola la traspirazione e ne riduce l'odore sgradevole. Possiamo assumere zinco attraverso l'alimentazione grazie a cibi come i semi di sesamo e la crema di sesamo, i semi di zucca, le arachidi, il cacao e il cioccolato extra-fondente.

 

Leggi anche: Carenza di Zinco: i sintomi e i cibi per prevenirla

 

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5) Cardo mariano

 

Il cardo mariano è una pianta erbacea biennale della famiglia Asteracee. Aiuta a depurare il fegato e il suo impiego potrebbe essere utile se la sudorazione delle mani è legata a fattori ambientali e all'assunzione eccessiva di cibi industriali e prodotti confezionati. Per tenere sotto controllo la sudorazione delle mani, e non solo, potrebbe essere utile assumere dei preparati fitoterapici a base di cardo mariano o degli infusi. A questo proposito potrete chiedere maggiori informazioni al vostro erborista di fiducia.

6) Calcio e vitamina D

 

In alcuni casi l'eccessiva sudorazione delle mani potrebbe essere dovuta alla carenza di calcio e di vitamina D. Per determinarla dovrete rivolgervi al vostro medico, che vi prescriverà esami e controlli specifici. Di solito i problemi di carenze di vitamine e minerali si risolvono con una modifica della propria dieta o con l'assunzione di integratori. Nel caso della vitamina D, potrebbe essere utile trascorrere più tempo al sole.

7) Yoga

 

Può succedere che le mani sudate dipendano da una condizione di disagio emotivo, dallo stress eccessivo e da situazioni d'ansia. La sudorazione è controllata dal sistema nervoso e si può alterare quando non ci troviamo in una situazione davvero tranquilla. Per favorire il relax, potrebbe essere utile dedicarsi allo Yoga, che con una pratica costante permette di ritrovare un vero e proprio equilibrio, sia a livello fisico che emotivo.

8) Oli essenziali

 

La dermatologa Teresa Lucheroni suggerisce un rimedio naturale a base di oli essenziali per alleviare il problema delle mani sudate. Il rimedio si riferisce all'olio essenziale di salvia sclarea, di menta e di timo. Il consiglio è di scegliere uno dei tre oli essenziali indicati e di diluirne una o due gocce in un cucchiaino di acqua di colonia, quindi di versare il tutto nel lavandino con acqua tiepida e di immergere le mani lasciandole a bagno per circa dieci minuti.

9) Acqua e tisane

 

Soprattutto se la sudorazione è abbondante non soltanto a livello delle mani, ma anche del resto del corpo, sarà necessario bere molto per reintegrare i liquidi. Allo stesso modo ciò facilita al nostro organismo il compito di eliminare le tossine. Gli esperti consigliano di bere molta acqua e tisane diuretiche, ad esempio a base di equiseto o di betulla.

10) Rinfrescarsi

 

In alcuni casi la sudorazione delle mani può presentarsi per via di un aumento improvviso della temperatura corporea, che può essere dovuto all'ambiente in cui ci si trova - pensiamo ad esempio ad un luogo chiuso molto riscaldato - o all'assunzione di bevande molto calde, compresi tè e caffè ancora quasi bollenti. In questi casi provate a rinfrescare le mani sotto l'acqua del rubinetto e ad asciugarle con un panno morbido e cercate di evitare le bevande molto calde, sostituendole con qualcosa di fresco.

Marta Albè

http://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/13789-mani-sudate-cause-rimedi

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Le piante sono intelligenti

Anche le piante hanno un’intelligenza e cellule adatte a trasmettere informazioni, proprio come i nostri neuroni: lo afferma la neurobiologia vegetale, disciplina di cui Stefano Mancuso è uno dei fondatori. Lo studioso è stato ospite del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige dove, nella conferenza dal titolo “Piante e modernità”, ha mostrato come i modelli comunicativi vegetali si adattino anche a risolvere problemi tecnologici. La neurobiologia vegetale ha permesso di scoprire che nelle radici delle piante hanno sede cellule con caratteristiche e funzioni simili a quelle dei neuroni negli animali.

Ma c'è un altro studioso che afferma quanto Mancuso ha inserito in un suo saggio dal titolo "Verde Brillante". E' Vincenzo Settipani di Alcamo (Trapani) singolare figura di architetto che è anche docente, artista scultore e botanico autodidatta.

Settipani afferma: "Sono convinto da tempo che le piante sono intelligenti intelligenti e l'uomo non riesce a capirle". E' autore di una corposa ricerca che ha inviato persino a Papa Francesco considerato l’ampio valore teologico del contenuto della ricerca. La segreteria del Vaticano ha risposto comunicando che avevano trasmesso tutto al Papa. Un’altra copia è stata inviata proprio al prof. Stefano Mancuso che ha avuto parole di apprezzamento trovandolo interessante in ogni sua parte. Abbiamo voluto capire qualcosa di queste osservazioni non accademiche ma dai risultati indubbiamente scientifici.

 

Architetto Settipani, come nasce la sua passione?

La mia passione per le piante nasce perché provengo da una modesta famiglia di contadini, anzi mi correggo, di “ortolani”. Le mie origini appartengono a una discendenza di ortolani che si perde nel tempo. Mio padre faceva l’ortolano, mio nonno pure, il mio bisnonno anche e il mio trisavolo altrettante. Insomma sono un figlio d’arte! Mia madre mi raccontava che quando ero lattante, durante le sue ore lavorative, mi distendeva a terra vicino a lei all’interno di un solco asciutto ad uso irriguo coltivato con piante di lattughe, sedano o pomodoro. Quindi questa mia passione per le piante come vede è atavica direi ancestrale.

 

Lei è architetto. Ha fatto studi di botanica?

Non sono uno studioso di botanica, ma mi interesso e soprattutto mi piace osservarle. Quando guardo una pianta capisco di che cosa ha bisogno. Insomma mi considero un buon osservatore. Purtroppo soffro molto il mio luogo di lavoro ubicato nel centro storico senza alcun tipo di pianta. Ad ogni modo cerco di recuperare nelle ore post lavorative. Come architetto non concepisco una casa senza piante, o soprattutto una scuola senza il verde circostante.

 

Che evidenze ci sono al riguardo?

Si sà già che le piante hanno una certa sensibilità alla presenza dell'uomo e alla musica, ma dell'intelligenza si inizia solo ora a parlare.

Ma come le è venuto in mente?

L'idea parte dalle varie domande che mi sono posto: perchè i frutti delle piante sono rotondi e/o rotondeggianti e mai di forme piatte o irregolari cioè spigolosi? Perchè molte piante hanno i frutti di colori forti e vivaci? Tipo giallo, arancione, rosso. Ecco da qui nasce la mia idea, ossia le mie risposte a queste domande.

 

Come ha intitolato il suo studio?

La bellezza delle piante e il loro rapporto aureo.

 

Da quanti anni è in corso?

Da quando ero piccolo ho sempre osservato le piante, la ricerca scritta e documentata con immagini l’ho iniziata nel mese di novembre 2013.

 

E che cosa ha potuto osservare in tutti questi anni?

Intanto è risaputo che per molti le piante non avendo possibilità di movimento non possono sviluppare l’intelligenza come gli altri esseri viventi però le piante hanno sentimenti ! Si amano oppure si odiano e vanno in conflitto. Si aggregano, si adattano. Altre si mimetizzano oppure si mettono in mostra. Ma soprattutto concentrano tutta la loro esistenza e la loro attività alla procreazione.

 

Quale pianta manifesta maggior genio e autonomia, a suo avviso?

La Palma dattilifera: produce i propri frutti in modo tale che quando sono maturi staccandosi da una posizione abbastanza alta, si conficcano nel terreno sabbioso inseminandosi per gravità. Questo albero è molto conosciuto anche per i numerosi riferimenti biblici, infatti è molto in uso nell’arte sacra soprattutto per la sua diversificata simbologia a secondo del contesto in cui egli è inserito. La mia attenzione è stata rivolta ai frutti segreto del suo fascino. In essi infatti è concentrata la Divina Proporzione, la bellezza. Si è rilevato che dividendo l’altezza del dattero diviso la sua larghezza si ottiene un numero molto vicino al numero d’oro 1,618. E poi possiede foglie lanceolate strette e lunghe che favoriscono la loro ventilazione adatte ai climi caldi in cui vive.

 

Quale le riesce invece più incomprensibile delle altre?

Il Grano o la spiga di grano. E’ una pianta molto speciale per l’uomo, importantissima per l’alimentazione. E’ un cereale di antica coltura (vi sono tracce in Iraq, risalenti a 5000 anni fa). Il Frumento fu tra le prime piante ad essere coltivato. In natura esistono diversi tipi di frumento; quelli maggiormente utilizzati sono due: il Triticum durum (o Grano duro) ed il Triticum vulgare (o grano tenero). Nel nostro territorio si coltiva solamente il grano duro e ho esaminato proprio la spiga di grano duro. La spiga di grano duro è formata da tanti chicchi di grano disposti a spirale. Possiede il quadruplo dei geni di un essere umano la cosa mi sembra ancora più sorprendente e misteriosa.

 

Cosa la stupisce di più della vita delle piante?

La reazione al fuoco. Da ripetute analisi e prove ho notato che le estremità delle piante durante la combustione assumono la forma a spirale. Da un esperimento fatto su rami secchi di albero di olivo ho rilevato che tutte le estremità dei rami si muovono seguendo una movenza particolare, si curvano a spirale mano a mano che i rametti bruciano, e, finiscono il loro movimento quando sono roventi e raggiungono la massima fase di incandescenza, dopodiché si rompono e si frantumano passando alla fase finale di incenerimento. Nell’Universo abbiamo molte galassie che sono generate da un movimento a spirale. L’uomo viene al mondo in una posizione a spirale e in molte occasioni muore nella stessa posizione. Le piante si sviluppano con lo stesso andamento e anch’essi in molti casi muoiono contraendosi a spirale. Molte foglie di alberi ad esempio quando seccano si attorcigliano a spirale.

 

Dopo il Papa e Mancuso lo manderà anche a Nature?

Ho già inviato il manoscritto qualche giorno fa alla rivista nella speranza che la pubblichino. Desidero solamente divulgarla disinteressatamente alle persone e dedicarla al Divino Creatore che ha concesso che la bellezza e l’amore regolano il mondo. Se non ci fosse la bellezza non ci sarebbe vita.

(Corona Perer - 26 giugno 2014)

- See more at: http://www.giornalesentire.it/article/intelligenza-delle-piante-stefano-mancuso-vincenzo-settipani.html#sthash.SknM6vJS.dpuf

 

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Esplosione delle MALATTIE NEURO-DEGENERATIVE a causa delle scie chimiche : allerta di un neurologo

Neurologo avverte: “L’alluminio presente nelle scie chimiche sta causando l’esplosione delle MALATTIE NEURO-DEGENERATIVE”

Neurologo avverte: “L’alluminio presente nelle scie chimiche sta causando l’aumento esplosivo delle MALATTIE NEURO-DEGENERATIVE” Internet è piena di storie riguardanti le “scie chimiche” e la geoingegneria per combattere il “riscaldamento globale” e fino a poco tempo fa, prendevo queste storie con le pinze. Una delle principali ragioni del mio scetticismo era che raramente avevo visto quello che stavano descrivendo nei cieli.

 

Ma nel corso degli ultimi anni ho notato un gran numero di queste scie e devo ammettere che non sono come le scie di condensazione. Sono ampie e stabilizzate in uno schema ben definito che lentamente si trasformano in nuvole artificiali. La mia preoccupazione principale è che stanno spruzzando tonnellate di composti di alluminio di dimensioni nanometriche. È stato dimostrato nella letteratura scientifica e medica che le particelle nanometriche sono infinitamente più reattive e producono un intensa infiammazione in un certo numero di tessuti. Di particolare interesse è l’effetto che queste nanoparticelle hanno sul cervello e sul midollo spinale e l’elenco crescente di malattie neurodegenerative tra cui la demenza di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la sclerosi laterale amiotrofica (ALS), le quali sono fortemente correlate all’esposizione con l’alluminio ambientale.

Le nanoparticelle di alluminio non sono solo infinitamente più infiammatorie, ma penetrano facilmente nel cervello attraverso una serie di percorsi come il sangue e i nervi olfattivi (i nervi dell’odore nel naso). Recenti studi hanno dimostrato che queste particelle passano lungo le vie neurali olfattive che si ricollegano direttamente alla zona del cervello che è, non solo la zona più colpita dall’Alzheimer, ma anche il primo organo ad ammalarsi. Il percorso di esposizione intra-nasale rende la polverizzazione di enormi quantità di nanoaluminio nei cieli particolarmente pericolosi, in quanto sarà inalato da persone di tutte le età, compresi i neonati e i bambini piccoli, per molte ore se non continuamente. Sappiamo che le persone anziane hanno la maggiore reazione a questa esposizione all’alluminio. A causa della micro-dimensioni delle particelle di alluminio, anche i sistemi di filtraggio delle case dove abitiamo non ce la fanno a rimuovere l’alluminio, prolungando così l’esposizione anche in ambienti chiusi. Oltre che ad inalarle, queste nanoparticelle di alluminio saturano il terreno, l’acqua e la vegetazione con livelli altissimi, anche 100 volte sopra il limite consentito dalla legge. Normalmente l’alluminio viene scarsamente assorbito dal tratto gastrointestinale ma il nano-alluminio viene assorbito in quantità elevate. L’alluminio assorbito si distribuisce ad un gran numero di organi e tessuti, compreso il cervello e il midollo spinale e provoca delle tremendi reazioni infiammatorie nei polmoni. Prego che i piloti che stanno spruzzando questa sostanza pericolosa comprendano appieno che stanno distruggendo la vita e la salute delle loro famiglie. Inclusi i nostri ‘bravi’ funzionari politici. Una volta che il terreno, le piante, e le fonti idriche saranno fortemente contaminate non ci sarà alcun modo per invertire il danno fatto. Le contromisure devono essere prese ora per evitare la nascita di un disastro sanitario di enormi proporzioni. Se il progetto di aereosol non viene fermato immediatamente vedremo un aumento esplosivo delle malattie neurodegenerative che attualmente si verificano negli adulti e negli anziani in tassi senza precedenti, così come i disturbi nello sviluppo neurologico dei nostri bambini. Dr. Russell L. Blaylock

Fonte http://www.geoengineeringwatch.org

http://altrarealta.blogspot.it/2014/06/laumento-esplosivo-delle-malattie-neuro_22.html

 

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