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Il nostro secondo cervello funziona a batteri

Il nostro secondo cervello che funziona «a batteri»

La flora intestinale svolge un'azione decisiva di comunicazione fra l'apparato digerente e il sistema nervoso centrale

PERCHé ALLO STRESS REAGIAMO «DI PANCIA»

Il nostro (secondo) cervello
che funziona «a batteri»

La flora intestinale svolge un'azione decisiva di comunicazione fra l'apparato digerente e il sistema nervoso centrale

Il cervello è certamente l'organo più straordinario di cui disponiamo, eppure da solo non ce la fa a governare la complessità dell'organismo, tanto che la natura ci ha messo a disposizione un secondo cervello, localizzato nell’intestino, del quale non ci rendiamo mai conto, ma che è capace di prestazioni molto sofisticate, come la comunicazione bilaterale con il sistema nervoso centrale. Una delle dimostrazioni più sconcertanti dell'interazione tra i nostri due cervelli è l'influenza esercitata dalla presenza di cibi grassi nell'apparato digerente sul sistema nervoso centrale e sulla sensazione di benessere. Questa presenza ha un effetto di sedazione, e non solo quando i cibi sono gustati, ma anche quando arrivano direttamente nello stomaco.

 

«Studi realizzati con la Risonanza magnetica hanno mostrato che l'infusione direttamente nello stomaco di acidi grassi modifica positivamente lo stato emotivo - precisa Keith Sharkey, del Department of Physiology dell'University of Calgary, in Canada, in un articolo pubblicato di recente con alcuni suoi collaboratori, sulla rivista Nature Reviews Gastroenterology and Hepatology -. Inoltre diminuisce la sensazione di fame e genera un incremento di attività nelle regioni del cervello che processano le emozioni».

Quindi, inaspettatamente, i nutrienti presenti all'interno degli organi viscerali, specie se contenenti grassi, possono avere di per sé un effetto positivo sull'umore e rappresentare, come è ben noto più o meno a tutti per esperienza, una sorta di cibo con azione di conforto. Inoltre si è scoperto di recente che i batteri dell'intestino sono in grado di rispondere direttamente ai segnali di stress. La presenza di catecolamine, come adrenalina e noradrenalina, tipici ormoni delle condizioni di stress, stimola la crescita, la motilità e la virulenza dei batteri che vivono in condizioni di equilibrio con il nostro organismo. Ma la comunicazione è molto più complicata della semplice relazione di risposta allo stress: batteri, sistema immunitario e sistema nervoso modulano nel loro complesso la risposta allo stress, determinando anche l'eventuale comparsa di disturbi intestinali.

CERVELLO-INTESTINO - «Ci sono prove del fatto che sono proprio i batteri intestinali ad aiutare a mantenere il contatto bidirezionale tra le componenti dell'asse cervello-intestino - sottolinea il dottor Peter Konturek del Dipartimento di Medicina del Teaching Hospital of the University Jena, in Germania, autore, con alcuni collaboratori, di un articolo sul tema pubblicato sul Journal of physiology and pharmacology -.

In altre parole, lo stress modifica la flora batterica, ma è vero anche il contrario, ossia che i batteri dell'intestino possono avere un profondo effetto sull'asse cervello-intestino e possono modulare la motilità, la permeabilità e la sensibilità dei visceri».

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Questa comunicazione tra i batteri e l'asse nervoso cervello-intestino avviene attraverso vari meccanismi: lo scambio di messaggi ormonali con le cellule della mucosa intestinale, la comunicazione con le cellule immunitarie, ma anche diretta comunicazione tra batteri e cellule del sistema nervoso enterico.

Un sistema che è una rete inestricabile di oltre cinquecento milioni di neuroni concatenati tra loro e distribuiti per oltre nove metri lungo tutto l'apparato digerente. Un numero di neuroni circa uguale a quello presente nel midollo spinale umano.

«Si tratta di una divisione del sistema nervoso vegetativo che funziona proprio come un "cervello intestinale", necessario per integrare le funzioni delle ghiandole secretorie, del flusso sanguigno e della muscolatura liscia che rendono possibile la digestione» spiega il professor Pietro Cortelli dell'Irccs, Istituto di scienze neurologiche, Dipartimento di scienze biomediche e neuromotorie dell'Università di Bologna-Ospedale Bellaria.

COME UN COMPUTER - «Invece che raccogliere i neuroni intestinali in una unica struttura come nel caso del cervello, la natura ha preferito distribuirli lungo il tubo intestinale e in stretta vicinanza con le strutture che gli stessi neuroni controllano.

Importanti formazioni di questa struttura sono il plesso di Auerbach, localizzato tra li

strati muscolari di esofago, stomaco, piccolo e grosso intestino, e il plesso di Meissner, situato fra strato muscolare e mucosa intestinale. In modo molto simile a quello del sistema nervoso centrale, i plessi del sistema nervoso enterico sono interconnessi e parlano tra di essi mediante sostanze chimiche e specifici recettori.

Quindi, in sintesi, si può dire che si tratta di una struttura in grado di processare un'enorme quantità di informazioni e, proprio come un computer, calcolare in tempo reale quale sia la migliore risposta possibile. Tuttavia il sistema gastrointestinale è anche controllato dal sistema nervoso centrale tramite il sistema nervoso simpatico e parasimpatico, specie il nervo vago».

E in effetti il sistema nervoso enterico non si limita a governare la digestione coordinando i muscoli lisci presenti nelle pareti di stomaco e intestino, ma ha anche il governo della complessità biochimica del processo. È anche capace di proteggere l'organismo dai contaminanti del cibo, batteri e virus, e sa quando dare il via alla diarrea se c'è un'infezione intestinale, e quando avvertire il cervello perché attivi il vomito.

Straordinaria caratteristica: riuscire a influenzare sua maestà il cervello.

http://www.corriere.it/salute/neuroscienze/13_gennaio_14/dossier-secondo-cervello-intestino-batteri_7cb8d1ee-5a6c-11e2-b3af-cb49399e516b.shtml
 

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Le Microespressioni facciali per capire meglio le persone scoperte da Paul Ekman

Le Microespressioni facciali  scoperta da Paul Ekman

 

 

Lo spunto per la ricerca di Ekman sulle espressioni del viso è stato il lavoro dello psicologo Silvan Tomkins.  Ekman ha dimostrato che, contrariamente alla convinzione di alcuni antropologi tra cui Margaret Mead, le espressioni facciali e le emozioni non sono determinate dalla cultura di un posto o dalle tradizioni ma sono universali ed uguali per tutto il mondo, ciò indica che quindi sono di origine biologica. Nel 1972, seguendo una tribù isolata dal mondo in Papua Nuova Guinea, notò le espressioni di "base" universali:

Rabbia
Disgusto
Tristezza
Gioia
Paura
Sorpresa
Ekman ampliò la sua lista di emozioni base nel 1992 aggiungendo:

Divertimento
Disprezzo
Contentezza
Imbarazzo
Eccitazione
Colpa
Orgoglio dei propri successi
Sollievo
Soddisfazione
Piacere sensoriale
Vergogna
In un progetto di ricerca insieme al Dr. Maureen O'Sullivan, denominato Progetto Wizards (precedentemente "Diogenes" ), Ekman scoprì le microespressioni facciali, le quali possono dare un contributo nel rivelare se una persona mente o meno.

Dopo aver testato un totale di 20.000 persone provenienti da tutti i ceti sociali, solo 50 avevano la capacità di individuare l'inganno, senza alcun addestramento formale. Questi talenti naturali sono noti anche come "Truth Wizards", o maghi di rilevazione dell'inganno dal contegno.

Ha sviluppato il Facial Action Coding System (FACS) per classificare ogni espressione del viso umano. Ekman ha condotto e pubblicato ricerche su una vasta gamma di argomenti nell'ambito generale del comportamento non verbale. Il suo lavoro sulla menzogna, per esempio, non era limitato al viso, ma anche sull'osservazione del resto del corpo. Nella sua professione, utilizza anche la semiotica, la prossemica e la cinesica.

Attualmente è nel Consiglio Editoriale della rivista Greater Good, pubblicato dalla Greater Good Science centro della University of California, Berkeley. I suoi contributi comprendono l'interpretazione della ricerca scientifica nelle radici della compassione, altruismo, serenità e spirito di collaborazione. Ekman ha lavorato anche a un software di rilevamento emozionale chiamato Face Reader. Lo stesso Ekman afferma però che nessuna macchina può sostituire l'uomo per rilevare le menzogne.

Il volto può essere un canale ricco d’informazioni per chi tenta di scorgere la menzogna. «Il viso è infatti capace di mentire e dire la verità e spesso fa entrambe le cose contemporaneamente. Contiene allora due messaggi: ciò che il bugiardo vuol mostrare e ciò che vuole nascondere. »

È possibile quindi affermare che vi siano alcune espressioni facciali al servizio della menzogna e alcune che la tradiscono, in quanto o appaiono palesemente finte o perché a volte i sentimenti autentici si mostrano malgrado gli sforzi per dissimularli. È inoltre possibile osservare mimiche in cui il vero e il falso si mostrano contemporaneamente in parti diverse del viso componendo un’unica espressione mista.

Felicita’:

     rabbia

 

Come Riconoscere le espressioni facciali false

La differenza basilare tra espressioni vere ed espressioni false riguarda la modalità con cui si mettono in movimento i muscoli che compongono il viso: infatti le espressioni sentite si manifestano attraverso un movimento che nella maggior parte dei casi risulta involontario, senza l’intervento di pensieri o intenzioni, quelle false invece si presentano in seguito ad un controllo volontario che permette di inibire la mimica autentica e assumere un’espressione finta . Esiste però un’area intermedia fra il movimento volontario e quello involontario occupata da quelle espressioni che sono state apprese in un tempo passato e che hanno finito per presentarsi automaticamente, in maniera tipicamente inconsapevole. La mimica involontaria delle emozioni è considerata un prodotto dell’evoluzione della specie, tant’è che molte espressioni umane infatti si osservano anche in altri primati (Darwin, 1872).

Il nostro viso essendo composto da 44 unità di azione è in grado di mostrare all’incirca 10.000 espressioni facciali diverse, alcune delle quali rappresentano un’emozione, altre sono considerate come il risultato della combinazione di due o più emozioni e altre ancora risultano essere semplici segnali di conversazione. Esiste anche un certo numero di segni mimici convenzionali come la strizzata d’occhio, il sopracciglio sollevato a indicare scetticismo, le palpebre abbassate, etc. Per ogni emozione inoltre non vi è un’unica espressione, ma decine e per qualcuna anche centinaia

Per arrivare a rilevare scientificamente e quantificare esattamente le espressioni del viso Ekman, con la collaborazione di Friesen e Hager, ideò nel 1978 il Facial Action Coding System (Facs), una tecnica utilizzata per la rivelazione della menzogna, basata sull’analisi di micro-espressioni

Quest’ultime vennero denominate Action Unit e attraverso la loro combinazione si sarebbero potute rilevare le reali emozioni provate dal soggetto intervistato.

dispiacere:

 

Analisi delle Microespressioni con il metodo Ekman

Le microespressioni infatti sono espressioni in grado di fornire il quadro completo dell’emozione che l’individuo cerca di dissimulare. Queste compaiono e scompaiono dal volto in meno di un quarto di secondo: è per questo che notarle e identificarle come indizio di falso risulta così difficile per un occhio inesperto (Ekman & Friesen, 1981). Questo fenomeno della microespressione è stato scoperto dai tre ricercatori durante una delle loro prime ricerca sugli indizi di inganno.

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Esaminando numerose volte a rallentatore il filmato di un colloquio svolto con una paziente psichiatrica di nome Mary, che cercava di dissimulare il suo piano di suicidio, Ekman, Friesen e Hager rilevarono una micro-espressione di tristezza, subito coperta da un sorriso. Solo in seguito a tale rivelazione, con l’analisi di un’elevata quantità di videoregistrazioni di combinazioni dei muscoli facciali, giunsero all’individuazione delle 44 Action Unit alla base del FACS.

È importante sottolineare fin da subito che non tutti, quando nascondono una certa emozione, presentano micro-espressioni rivelatrici: l’assenza di questi fenomeni non è quindi prova di verità.

Esistono delle differenze individuali nella capacità di controllare la mimica facciale che devono essere assolutamente prese in considerazione; vi sono infatti alcune persone, che nella letteratura di Ekman vengono chiamate “attori nati”, in grado di comandare i propri muscoli alla perfezione così da non presentare mai espressioni non volute.
I muscoli che intervengono nella produzione di un’espressione hanno un diversa difficoltà di controllo. Alcuni quindi, quando si cerca di scovare la menzogna, sono più attendibili di altri in quanto, non essendo accessibili al controllo, risultano impossibili da usare per produrre false espressioni.

Vi sono certi movimenti a livello muscolare che pochissimi sono capaci di eseguire intenzionalmente. Per esempio, appena il 10% delle persone è capace di abbassare gli angoli delle labbra senza muovere il muscolo del mento, però quegli stessi muscoli si muovono quando quei soggetti provano l’emozione della tristezza o del dispiacere (Ekman, 2011).

Inoltre, secondo il ragionamento degli autori, se un muscolo non può prendere volontariamente parte ad un’espressione fittizia, sarà anche difficile bloccarlo volontariamente quando un’emozione autentica lo mette in azione.
Iniziando ad analizzare il volto partendo dall’alto troviamo la fronte che è considerata la sede principale dei movimenti muscolari difficili da falsificare.

Da essa è possibile riscontrare segni reali di paura . Se tale emozione è veritiera e rispecchia le parole che vengono dette, la zona frontale si presenterà “sporca”, ovvero saranno osservabili su di essa delle rughe estese fino al contorno degli occhi (Action Unit 4- corrugamento della fronte),

viceversa qualora si tratti di un’espressione finta non sarà presente alcuna tipo di ruga. Nel dettaglio le sopracciglia sono in grado di rivelarci molto, non a caso Darwin chiamava il muscolo che le alza e le abbassa “muscolo della difficoltà”. Se esse risultano oblique indicano tristezza, alzate e corrucciate paura, mentre se sono alzate e vicine fra loro indicano nervoso.

Prendendo ad esempio l’espressione della tristezza possiamo notare come gli angoli interni delle sopracciglia sollevati (Action Unit 1) diano una forma triangolare alla palpebra superiore e producano un certo corrugamento al centro della fronte (Action Unit 4); questo movimento, in grado di farlo volontariamente meno del 15% delle persone esaminate da Ekman e at., dovrebbe comparire quando il soggetto è realmente triste o addolorato, anche se cerca di nasconderlo, e non dovrebbe invece essere riscontrato in una falsa esibizione.

Nelle figure sopra esposte Ekman mostra una versione estremizzata delle espressioni e quindi risultano facilmente distinguibili, ma una volta che si verrà a conoscenza dello schema generale, ovvero che si conosceranno le diverse Action Unit che compongono un’espressione, si riusciranno a cogliere anche le sue versioni attenuate, specialmente avendo a che fare con il movimento reale e non con una raffigurazione statica.

 

 

di Denise Isabella

 

ESPRESSIONI DEI BAMBINI:

 

 

.

http://www.nicedie.it/home/informazione/comunicazione-non-verbale-e-linguaggio-del-corpo-bugie.html

 

Opere  di Ekman

 

-Giù la maschera. Come riconoscere le emozioni dall’espressione del viso (2007)
-Te lo leggo in faccia. Riconoscere le emozioni anche quando sono nascoste. (2008)
-Le bugie dei ragazzi. Frottole, imbrogli, spacconate: perché i nostri figli ricorrono alla menzogna? (2009)
-Felicità emotiva. (2010)
-I volti della menzogna. Gli indizi dell’inganno nei rapporti interpersonali. (2011)
-La seduzione delle bugie.

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Cartilagini : alimenti per rigenerarle

Come rigenerare la cartilagine ed allontanare l’infiammazione

 

Alimenti per rigenerare le cartilagini

La cartilagine agisce come un cuscino, proteggendo le ossa durante il movimento. Negli anziani e in chi pratica sport intenso o fa molte fatiche fisiche, la cartilagine può iniziare a diminuire e logorarsi fino a portare ad un attrito e dolore, specialmente nelle articolazioni molto utilizzate come le ginocchia. Il medico può raccomandare antidolorifici, integratori o un intervento chirurgico in casi estremi, ma la dieta è fondamentale per aiutare a gestire la condizione e costruire la nuova cartilagine.

La cartilagine si rigenera infatti grazie ad alcuni alimenti. Un’altra affezione molto comune che colpisce la cartilagine di caviglie, ginocchia, polsi, gomiti e spalle è l’artrite: una malattia molto conosciuta oggigiorno, che colpisce la maggior parte delle persone a partire dai quarant’anni. È necessario, quindi, seguire un’alimentazione adeguata in modo che i tessuti cartilaginei si possano rigenerare rapidamente.

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I cibi giusti per rigenerare la cartilagine
Cibi ricchi di Lisina.  La lisina è un aminoacido essenziale che il corpo non può produrre e può assimilare solo dai cibi ed è il più importante per una rapida rigenerazione della cartilagine, perché si incarica di assorbire il calcio e produrre collagene per costruire di nuovo il tessuto danneggiato, oltre a migliorare l’aspetto della pelle e la resistenza dei tendini. 12 mg (milligrammi) di lisina per ogni kg del peso corporeo è la quantità che bisogna assumere per aiutare il corpo a ricostruire più velocemente la cartilagine. I cibi che contengono più lisina sono:
Uova
Carne (manzo, pollo e tacchino)
Baccalà, Merluzzo, Sardine
Fagioli
Frutta secca
Albicocche, Pere e Mele
Cibi ricchi di Vitamina C. La vitamina C è una vitamina che gli esseri umani non riescono a sintetizzare (altri animali invece sì) e non serve solo a tenere alto il nostro sistema immunitario ma è anche in grado di aumentare la produzione di collagene, mantenendo così il sangue ossigenato e trasportandolo attraverso tutte le arterie in modo da fornire all’organismo tutto il necessario per risanare le ferite. Abbiamo bisogno di 75 mg giornalieri di vitamina C per combattere i problemi del corpo. Gli alimenti che contengono la maggiore quantità di vitamina C sono:
Rosa canina
Kiwi
Arancia e Pompelmo
Fragole
Limone
Verdure a foglia verde
Broccoli e cavolo
Cibi ricchi di vitamina D. La vitamina D aiuta a fissare il calcio nelle ossa ed è necessaria per un rinnovamento ottimale della cartilagine. Ricerche epidemiologiche hanno mostrato che bassi livelli di vitamina D sono associati all’artrosi delle ginocchia (gonartrosi). Anche bassi livelli delle altre vitamine liposolubili (A, E, K) sono associati ad un maggiore rischio di artrosi. Il modo migliore per assumere la vitamina D giornaliera è esporsi al sole per 15 minuti. Alcuni cibi contengono la vitamina D (ma non così tanta come quanto si assumerebbe stando all’aria aperta):
Pesci grassi (salmone)
Frutta secca
Uova
Latte non scremato (attenzione ai latticini che danno intolleranza a molte persone)
Glucosamina, Glicina e Prolina. Sono i più abbondanti aminoacidi presenti nel collagene e quindi sono fondamentali per la creazione di nuovo collagene e per prevenirne la diminuzione dalle ossa. Glicina, glucosamina e prolina sono abbondanti nella gelatina, una sostanza alimentare derivata da collagene animale. E’ possibile acquistare la gelatina in polvere in farmacia ma il modo più naturale di è quello di preparare il brodo d’ossa come descritto nell’articolo Brodo d’ossa: Il super rimedio per rinforzare le Articolazioni.
I cibi per evitare l’infiammazione della cartilagine
Alcuni alimenti possono creare infiammazione nel corpo, alimentando così il dolore articolare ed ostacolando la costruzione di nuovi tessuti. L’ University of Maryland Medical Center afferma che è importante evitare:

Carboidrati raffinati (farina bianca, riso bianco, pane bianco, zucchero e bevande zuccherate) che sottraggono minerali, acidificano e sono pro-infiammatori
Evitare olio di palma e ridurre i cibi fritti
Evitare glutine e latticini (che generano intolleranza e quindi infiammazione)
Evitare un consumo eccessivo di pomodoro, melanzane e peperoni
Preferisci invece:

Cereali integrali
Grassi sani (olio di oliva, olio di cocco, frutta secca, grassi animali)
Frutta e verdura in abbondanza
Curcuma e zenzero che hanno proprietà antinfiammatorie
E’ importante inoltre fare una cena leggere e fare invece colazione e pranzo più abbondanti, cercando di non mescolare troppi cibi insieme, preferendo una dieta semplice con ingredienti genuini. Aglio, cipolla e prezzemolo sono ottimi cibi antinfiammatori da usare spesso in cucina.

https://www.dionidream.com/cibi-rigenerano-cartilagine/

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I Chakra della Terra, ecco i 7 Luoghi ad Altissimo Potenziale Energetico

I Chakra della Terra, ecco i 7 Luoghi ad Altissimo Potenziale Energetico

I Chakra della Terra esistono in quanto il nostro straordinario pianeta è un essere vivente cosciente e vibrante così come lo siamo noi. L’energia fluisce attraverso ciascuno dei principali Chakra della Terra garantendone benessere e vitalità.
I Chakra della Terra sono collegati da circuiti di energia chiamati linee Ley. Questo sistema a griglia è conosciuto e mappato da millenni.

Le Antiche civiltà (e molte culture presenti) veneravano la Terra come entità sacra, sono stati infatti costruiti monumenti sacri nelle aree con una “più alta energia della Terra” o “Chakra della Terra”. Strutture come Stonehenge, le Piramidi d’Egitto e dei Maya, Aztechi, Inca, i monumenti sparsi per il globo, specifici templi, specifiche chiese e luoghi di pellegrinaggio sono ormai considerati potenti punti energetici.

 

Visitando questi luoghi, potresti sentire e percepire sinergia e contatto con la Madre Terra, aprendo i tuoi Chakra ad essa e divenendo un potente canale di energia universale.

 

Nella seguente immagine puoi vedere una delle rappresentazione dei 7 Chakra della Terra:

Di seguito ti indico i luoghi più comunemente connessi al sistema dei Chakra della Terra e ciò che essi rappresentano spiritualmente. (Si pensa che i chakra possano spostarsi in base ai cicli planetari)

1° Chakra – Monte Shasta in California

 

 

 

Corrisponde al Chakra della radice. Il Monte Shasta, situato in California è considerato il chakra della radice del pianeta anche se qualcuno afferma che rappresenti il quinto chakra. Questo è il centro di energia considerato ‘di base’. Qui è dove nasce la forza vitale universale, dove origina l’energia kundalini della Terra che scorre fino alla corona. Questo è uno dei luoghi associati alla mitica Atlandide

2° Chakra – Lago Titicaca – Perù e Bolivia

 

 

 

Corrisponde al chakra sessuale o ipogastrico. Il lago Titicaca, situato in Perù e

Bolivia, è considerato il 2 ° chakra della Terra.

Il Serpente Piumato, presente in molti miti sudamericani, rappresentativa l’energia kundalini che diviene più potente al chakra sessuale. Chiamato anche “serpente arcobaleno”, questo centro energetico ha i maggiori incroci di linee energetiche del pianeta ed è secondo solo a Bali. E’ qui che la nostra energia primordiale inizia a trasmutare in forma.

Se si disegnasse questo secondo chakra su una mappa del mondo come un vortice, la circonferenza passerebbe attraverso la congiunzione dei fiumi Napo e Maranon, nei pressi di Iquitos, in Perù, dove il Rio delle Amazzoni ha inizio.

Si può notare come questo grande cerchio comprenda il cuore della catena delle Ande e molti altri siti sacri come Cuzco e Machu Picchu. Tutti questi luoghi sacri partecipiamo come 2° Chakra della Terra.

 

3° Chakra – Uluru – Australia

 

 

 

Corrisponde al Manipura o il chakra del plesso solare. Uluru, noto anche come “Ayers Rock” è situato in Australia e insieme al Kata Tjuta è la sede del 3° chakra della Terra. Questa enorme roccia monolitica si trova nel Territorio del Nord dell’Australia. La funzione principale di questo chakra è quello di mantenere alta la vitalità della terra e di tutte le specie viventi.

Nelle antiche leggende vi è la storia di un grande rituale che a Uluru deve ancora essere completato. Questo rituale chiamato DreamTime ha lo scopo di completare il grande piano dello spirito della terra, quello di raggiungere la perfezione, di diffonderla in tutto il mondo e facendo scomparire la morte da tutte le specie.Segui i nostri consigli su Salute e Benessere. Metti un Like

Questo evento è simboleggiato da cordone ombelicale cosmico che è destinato ad unire il Sole con la Terra (il cielo con la terra). Si prevede che tale cordone inizierà a funzionare nel 2020, nel momento esatto della rara congiunzione Saturno-Plutone.

4° Chakra – Glastonbury, Somerset e Shaftesbury, Dorset

 

 

 

Il Chakra del cuore, chiamato Anahata nelle tradizioni indiane, è situato in Glastonbury, Somerset e Shaftesbury. Questa è anche la casa del mitico Santo Graal.  Il grande cerchio citato prima nell’articolo del Serpente Arcobaleno viaggia da Uluru a Bali al Monte Kailas a Sergiev Posad, poi attraversa la Danimarca prima di entrare in Inghilterra nei pressi di Great Yarmouth.

Questo grande fiume attraversa la linea energetica in Inghilterra e passa attraverso molti famosi luoghi sacri i quali contribuiscono al chakra del cuore della Terra. Avebury Stone Circle e Tor a Glastonbury sono probabilmente i due punti di “agopuntura” più famosi della Terra.

È interessante notare come questa zona della Terra è nota per gli alti livelli di anomalie magnetiche.

 

5° Chakra – Le Grandi Piramidi

 

 

 

Le Grandi Piramidi rappresentano il Chakra della gola.

 

Tre sono i luoghi principali: il Monte Sinai dove Mosè portò la saggezza cabalistica fuori fuori dall’Egitto; la Grande Piramide, uno dei pochi chakra della terra artificiali; il Monte degli Ulivi, sul bordo orientale di Gerusalemme (che domina il mistico Golden Gate) è un punto di riferimento per la cultura cristiana, ebraica e islamica. Se immortalità è la chiave, e la Parola è immortale, allora questa Parola deve essere ascoltata chiaramente, da tutte le culture, dal Monte degli Ulivi. Le ultime turbolenze in Medio Oriente sono considerate ‘le grida della madre’ o la voce della Terra che chiama aiuto ma che pochi sembrano ascoltare davvero viste le guerre di Religione assurde che da sempre distruggono la vita di molte persone.

6° Chakra – Considerato nell’Europa Occidentale

 

 

 

Il sesto chakra della terra rappresenta a ghiandola pineale della terra.

 

Attualmente (1904-2084), il sesto chakra è geograficamente in congiunzione con il chakra del cuore nell’Europa occidentale. In termini di tempo, la frequenza dell’Acquario nella quale la terra si trova, accellerà di potenza fino a raggiungere la sua piena maturità nel 2065.

Questo chakra si sposta ed è probabile che si muoverà nei prossimi mille anni. Questo chakra apre i portali e permette all’energia extra-dimensionale di entrare in questo mondo. Proprio come la nostra ghiandola pineale ci permette di riconoscere altre dimensioni e realtà, così fa il 6° chakra della terra.

7° Chakra – Monte Kailas – Himalaya – Tibet

 

 

 

Il chakra della corona è il centro più alto di energia ed è situato nel Monte Kailas nella catena dell’Himalaya in Tibet ed è considerato il ‘tetto del mondo’.  La coscienza altamente sviluppata dai tibetani, come si può constatare attraverso gli insegnamenti del Dalai Lama, è un forte indicatore dell’energia che risiede nel chakra della corona del pianeta.

Proprio come la nostra corona collega la nostra volontà con la volontà divina, così il Monte Kailas collega la Terra al proprio destino spirituale.

Riassumendo ecco i punti esatti dei 7 Chakra della Terra:

 

 

 

Fonte: Blog Positivo


Nikola Tesla: “Siamo tutti connessi da linee invisibili”

 

 

La maggior parte degli esseri umani non è mai consapevole di cosa stia succedendo intorno e dentro di sé,
e sono in milioni a cadere vittime di malattie e a morire prematuramente solo per questo. Le più comuni circostanze quotidiane appaiono misteriose e inspiegabili alle persone. Potrebbe capitare loro di sentire un’improvvisa ondata di tristezza e setacciare il cervello in cerca di una spiegazione quando invece sarebbe plausibile rintracciare la causa in una nuvola che blocca i raggi del sole.

 

Nikola Tesla: “Siamo connessi da linee invisibili” 

Potrebbero figurarsi un caro amico in circostanze che considerano incredibilmente particolareggiate, quando solo poco prima lo hanno incrociato per strada o ne hanno visto una fotografia da qualche parte. Se perdono un bottone del colletto si lagnano e imprecano per un’ora, senza essere capaci di ripercorrere le azioni a ritroso e localizzare l’oggetto all’istante. La carenza di osservazione non è altro che una forma di ignoranza ed è responsabile del prevalere di diverse tendenze patologiche e idee insensate.

Non ci sarà più di una persona su dieci che non crede alla telepatia e alle altre manifestazioni psichiche, come lo spiritismo e la comunicazione con l’aldilà, e che rifiuterebbe di dare ascolto, volente o nolente, agli imbroglioni. Solo per mostrare quanto sia diventata profondamente radicata questa tendenza perfino tra gli americani lucidi di mente, potrei citare un simpatico episodio. Poco prima della guerra, quando la presentazione delle mie turbine in questa città provocò un proliferare di commenti sui giornali di tecnologia, mi aspettavo che tra gli industriali ci sarebbe stata una contesa per aggiudicarsi l’invenzione, e io avevo puntato, in particolare, su quel tipo di Detroit che

aveva una straordinaria capacità nell’accumulare milioni. Ero così convinto che un giorno si sarebbe fatto vivo che al mio collaboratore e agli altri assistenti lo diedi per certo. Come previsto, una bella mattina si presentò un gruppo di ingegneri della Ford Motor Company con la richiesta di discutere con me su un importante progetto. «Che vi avevo detto?» osservai trionfante con i miei dipendenti, e uno di

loro mi disse: «Lei è incredibile, signor Tesla; avviene esattamente tutto ciò che predice». Non appena questi risoluti signori si sedettero, naturalmente iniziai subito a decantare i magnifici aspetti della mia turbina, finché il portavoce mi interruppe e disse: «Sì, sappiamo tutto, ma siamo qui per uno scopo ben preciso. Abbiamo creato una società di psicologia per indagare sui fenomeni psichici e vogliamo che lei si unisca a noi in questo progetto». Penso che quegli ingegneri non abbiano mai saputo quanto sono andati vicino all’essere cacciati via dal mio ufficio.

 

Da quando alcuni tra i migliori uomini dell’epoca, luminari della scienza dai nomi immortali, mi dissero che sono dotato di una mente fuori dal comune, ho completamente rivolto le mie facoltà mentali alla risoluzione di problemi fondamentali, incurante del sacrificio. Per diversi anni ho cercato di trovare risposta al mistero della morte, e ho atteso ansiosamente qualsiasi tipo di indicazione spirituale. Ma in tutta la mia vita solo una volta ho vissuto un’esperienza che per un momento mi ha turbato come se fosse qualcosa di soprannaturale.

Accadde alla morte mia madre. Ero stremato dal dolore e dalla lunga veglia, e una notte dovetti recarmi in un edificio a circa due isolati da casa. Mentre ero lì inerme, pensai che se mia madre fosse morta quando non le ero affianco, mi avrebbe sicuramente mandato un segno. Due o tre mesi prima mi trovavo a Londra in compagnia di un mio compianto amico, Sir William Crookes, quando si cominciò a discutere di spiritismo, e io fui totalmente coinvolto da quelle riflessioni. Potrei non aver prestato attenzione agli altri, ma fui sensibile alle argomentazioni del mio amico visto che fu il suo lavoro epocale sulla materia radiante, che avevo letto da studente, che mi fece intraprendere una carriera imperniata sui fenomeni dell’elettricità.

La notte in cui dovetti allontanarmi da mia madre, pensai che le condizioni per uno sguardo verso l’ignoto erano davvero molto favorevoli, poiché mia madre era una donna geniale e particolarmente intuiva. Per tutta la notte ogni fibra del mio cervello era in tensione per l’attesa, ma non successe nulla fino alla mattina presto, quando mi addormentai, o forse svenni, e vidi una nuvola che sosteneva delle figure angeliche di straordinaria bellezza: una di queste mi guardò amorevolmente e a poco a poco assunse le sembianze di mia madre. L’apparizione fluttuò lentamente nella stanza e poi svanì, e io fui risvegliato da una melodia a più voci di una dolcezza indescrivibile. In quel preciso istante mi assalì una certezza che non è possibile esprimere a parole e che mi rivelava che mia madre era appena morta. Ed era vero. Non fui in grado di cogliere il terribile peso della dolorosa consapevolezza cui giunsi in anticipo, così scrissi una lettera a Sir William Crookes mentre mi trovavo ancora sotto l’effetto di quelle sensazioni e in deboli condizioni fisiche.

Quando mi ripresi cercai a lungo la causa esterna di questa strana rivelazione e, con mio grande sollievo, dopo diversi mesi di vani sforzi vi riuscii. Avevo visto il quadro di un famoso pittore che doveva avermi decisamente colpito e che rappresentava allegoricamente una delle quattro stagioni ritraendo una nuvola con un gruppo di angeli che in effetti parevano fluttuare nell’aria. Era proprio ciò che mi apparve in sogno, a parte la somiglianza con mia madre. La musica proveniva invece dal coro della chiesa vicina durante la messa della mattina di Pasqua, il che spiegava tutto in modo soddisfacente e in conformità con i dettami scientifici.

Non sono riuscito a ottenere alcuna evidenza a supporto della disputa tra psicologi e spiritisti, ma ho dimostrato, con mia grande soddisfazione, l’automatismo della vita, sulla base non soltanto di ripetute osservazioni sulle azioni dell’uomo, ma anche, in modo più definitivo, di fondate generalizzazioni. Queste ultime fanno capo a un’invenzione che considero il livello più alto della società umana e sulla

quale mi soffermerò brevemente. Ho avuto il primo sentore di questa verità sorprendente quando ero ancora molto giovane, ma per diversi anni ho interpretato quello che notavo solo come una coincidenza. In pratica, ogni volta che o io o una persona a cui ero legato, o una causa a cui mi dedicavo, venivamo attaccati in una qualche maniera che potrebbe generalmente essere meglio identificata come la più ingiusta immaginabile, sentivo un dolore singolare e indefinibile che, in mancanza di un termine migliore, ho qualificato come «cosmico»; di lì a poco, immancabilmente, coloro che ne erano stati la causa, finivano male. Dopo una serie di casi del genere mi confidai con un gruppo di amici che ebbero l’opportunità di convincersi della veridicità della teoria che gradualmente concepii e che potrei enunciare in questo modo:

I nostri corpi hanno tutti una struttura simile e sono soggetti agli stessi influssi esterni. È ciò che emerge dalla somiglianza

delle loro reazioni e dalla concordanza delle attività generali su cui si basano tutte le nostre leggi, regole sociali o di altro genere. Siamo automi totalmente controllati dalle forze dell’etere, sballottati come tappi di sughero sulla superficie dell’acqua, e confondiamo il libero arbitrio con la risultante degli impulsi esterni. I movimenti e le altre azioni che compiamo sono sempre in funzione della conservazione della vita e, per quanto sembriamo abbastanza indipendenti gli uni dagli altri, siamo connessi da linee invisibili.

Finché l’organismo è in perfetto stato risponde correttamente alle sollecitazioni, ma dal momento che in un individuo qualsiasi sopraggiunge qualche complicanza, la sua forza auto-conservativa è compromessa. Ognuno comprende, naturalmente, che se si diventa sordi, si indebolisce la vista, o se ci si pregiudica gli arti, le speranze di vita si riducono. Ma questo vale anche, e forse ancora di più, per certi difetti cerebrali che privano in qualche modo l’automa di quella qualità vitale e che quindi lo trascinano alla distruzione. Un individuo molto sensibile e attento, con il suo meccanismo altamente sviluppato in perfetto stato e che quindi agisce in modo corretto quando risponde alle mutevoli condizioni ambientali, è dotato di un senso meccanico superiore, che lo rende capace di evitare pericoli troppo impercettibili per essere individuati facilmente. Quando entra in contatto con altri esseri i cui organi di controllo sono decisamente compromessi, quel senso si attiva e l’individuo avverte il dolore «cosmico». Tale verità è stata confermata in centinaia di esempi e invito altri studiosi della natura a rivolgere l’attenzione all’argomento, essendo convinto che con un impegno combinato e sistematico verranno raggiunti risultati di incalcolabile valore per il mondo. 

Nikola Tesla, tratto dal libro “Le mie invenzioni. L’autobiografia di un genio“

fonte https://www.dionidream.com/

 

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Ecco come il glutine danneggia le pareti intestinali causando malattie autoimmuni

Ecco come il glutine danneggia le pareti intestinali causando malattie autoimmuni

 

 

Il consumo di glutine danneggia le pareti intestinali causando permeabilità intestinale ovvero le giunture serrate che dividono l’intestino dal circolo sanguigno si allargano lasciando passare proteine indigerite, batteri,
virus e sostanze che non dovrebbero entrare in circolo nel nostro organismo. Nel tempo la permeabilità intestinale se non curata può portare alla nascita di malattie autoimmuni come artrite reumatoide, morbo di Chron, sclerosi multipla, diabete e celiachia.

Il Dr. Alessio Fasano è il maggiore esperto mondiale del collegamento tra glutine, permeabilità intestinale e malattie autoimmuni. E il capo della ricerca presso l’Università del Maryland Celiac Research Center ed è autore di numerosi studi scientifici pubblicati nelle maggiori riviste internazionali.

Il glutine è un complesso proteico contenuto in molti cereali di uso comune. Il glutine si trova in: frumento (grano), farro, avena, kamut, segale, orzo. Il glutine è assente in: riso, miglio, grano saraceno, mais, quinoa, amaranto.

La maggior parte della gente suppone che la celiachia e la sensibilità al glutine siano la stessa cosa.

Per questo sebbene il glutine faccia male siccome il test della celiachia risulta negativo continuano a consumarlo e farsi del male. Per fortuna, questo pensiero arcaico sta cambiando rapidamente.

Almeno il 20% della popolazione è intollerante al glutine (1 su 5) e la maggior parte non sa di esserlo. In realtà il glutine modificato di oggi che troviamo sulle nostre tavole sotto ogni forma è insalubre per tutti e quindi andrebbe ridotto drasticamente passando a grani antichi (hanno un contenuto naturalmente basso di glutine). Tuttavia per molte persone anche un pò di glutine è dannoso.

Infatti anche se è ben stabilito che il glutine spesso impatti i villi dell’intestino tenue, è stato anche dimostrato che influenza negativamente il corpo in diversi modi. Di seguito è riportato un diagramma dei fattori che causano la permeabilità intestinale.

 

Il glutine in molte persone innesca quasi tutti questi fattori distruttivi. Quindi all’osservatore intelligente risulta chiaro che il semplice test degli anticorpi non riesce a fornire una diagnosi accurata della sensibilità al glutine poiché la produzione di anticorpi è solo una componente di laboratorio di un problema dalle mille sfaccettature.

 

 

Fattori che causano la permeabilità intestinale 

 

Gli effetti dannosi del glutine sulle pareti intestinali

 

Zonulina. Il glutine influisce direttamente sulla mucosa intestinale favorendo la produzione di zonulina. La zonulina è una proteina che regola le giunzioni delle pareti intestinali e se in eccesso le allenta provocando direttamente la permeabilità intestinale. Il Dr. Fasano spiega che questo accade a tutti indiscriminatamente. L’unica differenza con chi è intollerante al glutine è che da una parte la zonulina prodotta è maggiore e dall’altra il sistema immunitario innescato non agisce correttamente e attacca il corpo stesso.

 

Anticorpi. Il glutine contribuisce alla formazione di anticorpi. Gli anticorpi possono causare la secrezione di sostanze chimiche infiammatorie che portano al danno tissutale. Inoltre, attraverso un processo chiamato mimetismo molecolare, gli anticorpi possono avere una reazione incrociata con i tessuti del corpo causando una malattia autoimmune che può variare a seconda dei tessuti che vengono attaccati. Le analisi di laboratorio che misurano questi anticorpi non sono tipicamente associati con glutine perché la maggior parte dei medici non sono preparati in modo adeguato per identificare il collegamento, spiega il Dr. Fasano.

 

Farmaci. Molti farmaci comunemente contengono glutine che portano a un effetto diretto. Tuttavia, molte condizioni di salute croniche causate da sensibilità al glutine sono mal diagnosticate portando a prescrizioni di farmaci che non solo non sono inutili ma possono essere dannose per il tratto gastrointestinale. I farmaci antiacidi sono un esempio comune. Questi farmaci predispongono alle infezioni e portano ad una anormale presenza di batteri nell’intestino. Anche l’utilizzo di antibiotici per curare l’infezione virale è un altro esempio.

 

Stress. Anche se non è un fattore di stress fisico, il glutine è un fattore di stress chimico nel corpo. Lo stress chimico si manifesta in molte forme. Una di esse è la carenza di vitamine e minerali. La perdita di nutrienti chiave provoca una rottura fondamentale nella capacità del corpo di modulare il processo di guarigione e la riparazione.

 

Batteri. L’ingestione di glutine provoca alterazioni negative della flora intestinale (ovvero disbiosi intestinale) che predispone alle infezioni. Questo è uno dei motivi per cui così tante aziende stanno aggiungendo batteri benefici ai loro prodotti. La disbiosi intestinale è un’epidemia in occidente ed è causa di tanti sintomi debilitanti.

Citochine. Il glutine induce la produzione di citochine pro-infiammatorie (sostanze chimiche che danneggiano le cellule).

 

Neurotrasmettitori. Il glutine provoca cambiamenti neurochimici nella produzione di neurotrasmettitori (sostanze chimiche che consentono al sistema nervoso di comunicare). Gli esempi includono: la serotonina, la dopamina, l’acetilcolina, adrenalina e istamina. Il glutine è anche una neurotossina che ha dimostrato di danneggiare il tessuto nervoso. Questa è la ragione per cui così tante malattie neurologiche (autismo, ADD, bipolare, la schizofrenia, la neuropatia, l’epilessia, ecc) hanno benefici con una dieta priva di glutine.

 

Prodotti chimici digestivi. Il glutine può danneggiare l’intestino, il pancreas, il fegato e la cistifellea. Tutti questi organi svolgono un ruolo fondamentale nella capacità del corpo di produrre i prodotti chimici digestivi ed enzimi. Quando questo meccanismo è compromesso, i processi digestivi iniziano a diminuire e diventano inefficaci.

 

Come riparare la permeabilità intestinale causata dal glutine

 

Curare la permeabilità intestinale non è difficile ma richiede mesi se non anni a seconda della gravità del singolo caso e di quanto si è attenti nel seguire la terapia. Il Dr. Fasano spiega che ci sono alcuni componenti critici che devono essere affrontati:

 

Rimuovere il glutine dalla dieta

Indagare altre intolleranze alimentari al di là di glutine

Identificare e correggere le carenze nutrizionali

Ripristinare batteri sani nell’intestino

Fornire fattori immunitari e antinfiammatori naturali per aiutare nel processo di guarigione

Prendere in considerazione l’uso di un buon enzima digestivo

 

In conclusione oggi è evidente che la permeabilità intestinale contribuisce alla malattia autoimmune.

Una causa nota per qualsiasi malattia autoimmune è la sensibilità al glutine. E’ davvero stupido ignorare questa connessione chiaramente dimostrata. Se ha una malattia autoimmune è molto importante che tu prenda in considerazione una dieta senza glutine ed una terapia volta a riparare le pareti intestinali.

 

Riferimenti

 

– Dr. Fasano on Leaky Gut Syndrome and Gluten Sensitivity – glutenfreesociety.org

 

– Fasano A. Leaky gut and autoimmune diseases. Clin Rev Allergy Immunol. 2012 Feb;42(1):71-8.

 

– Alessio Fasano. Zonulin, regulation of tight junctions, and autoimmune diseases. Ann N Y Acad Sci. 2012 Jul; 1258(1): 25–33.

 

– Pioneering Researcher Alessio Fasano M.D. on Gluten, Autoimmunity

http://realtofantasia.blogspot.it/2017/05/dr-fasano-ecco-come-il-glutine.html?m=1


Dieta disintossicante e antinfiammatoria per il corretto funzionamento del nostro organismo

Diamo tante informazioni ma ognuno deve scegliere, insieme al su medico, cio’ che e’ corretto per se

 

Ripeteremo fino alla nausea che un’alimentazione sana può fare veramente molto da un punto di vista terapeutico. Spesso, infatti, non ce ne accorgiamo ma gran parte delle malattie e delle condizioni di malessere, come il reflusso gastrico, la mancanza di energia,

la difficoltà a riposare bene, sono dovute a uno stato infiammatorio del nostro organismo.

Per questo è bene comprendere quali cibi possono attenuare i processi infiammatori e lo stress ossidativo e quali invece accentuano queste condizioni. In alcuni casi, inoltre, potrebbe essere utile affidarsi a una dieta disintossicante e antinfiammatoria per circa 10/15 giorni, per ristabilire il corretto funzionamento del nostro organismo e liberarci da piccoli e/o grandi disturbi che creano disagio nella quotidianità.

CIBI NO

L’infiammazione generale dell’organismo è probabilmente la fonte del gonfiore addominale, dei disturbi della pelle, dell’affaticamento mentale. Riuscire a comprendere quali sono i cibi che contribuiscono a farci stare male è già il primo passo necessario per diminuire i sintomi dell’infiammazione.

Tra gli alimenti che dovrebbero essere evitati troviamo sicuramente i junk food, le fritture e gli alimenti confezionati. In particolare, gli alimenti industriali sono pieni di dolcificanti artificiali, conservanti e coloranti che aumentano l’infiammazione del nostro corpo.

Poi abbiamo i grassi idrogenati, contenuti nelle margarine e in alcuni prodotti da forno. In genere possiamo evitarli, leggendo con attenzione le etichette.

I principali alimenti pro-infiammatori restano, comunque, i cibi di provenienza animale (eccetto il pesce, per la presenza di omega– 3). In particolare, i prodotti animali ricchi di grassi, come gli insaccati, le carni e i formaggi. La carne, infatti, contribuisce a creare uno stato infiammatorio all’interno del nostro organismo.

Anche il consumo eccessivo dei prodotti caseari, intesi come latte, burro, yogurt e formaggi, può provocare stati infiammatori nel nostro organismo. Questo anche a causa dei residui di antibiotici somministrati agli animali all’interno degli allevamenti.

Lo zucchero bianco e, in generale, tutti gli alimenti che innalzano il tasso di zuccheri nel sangue predispongono anch’essi all’infiammazione. In questa categoria vanno incluse tutte le bevande gassate e i succhi di frutta che prevedono l’aggiunta di zucchero raffinato, ma anche i dolci e l’alcol. Qui alcune alternative naturali allo zucchero bianco.

Il glutine è una proteina contenuta in cereali come grano, orzo e farro che può essere causa di intolleranze alimentari e di patologie. Inoltre, si ritiene che un consumo eccessivo di prodotti contenenti glutine possa provocare una eccessiva infiammazione e acidificazione dell’organismo.

Secondo alcuni anche patate e solanacee aumenterebbero l’infiammazione.

CIBI SI

Ecco invece un elenco di cibi che possono aiutare il nostro organismo a disinfiammarsi edisintossicarsi.

 

Cibi antinfiammatori

Il cereale in genere più indicato per una buona dieta antinfiammatoria è il riso integrale, le cui fibre oltre ad essere antiossidanti regolarizzano il funzionamento dell’intestino. Utili sono anche gli alimenti che contengono grassi omega-3, come il pesce azzurro.

Tra gli oli da preferire, meglio scegliere l’olio extravergine di oliva rispetto agli oli di semi.

Sì anche a semi di lino, semi di zucca e cipolla.

In generale, comunque, è bene favorire il consumo di cereali integrali, frutta e verdura di stagione, meglio se provenienti da agricoltura biologica. Possono fare al caso nostro anche alcune spezie come la curcuma e lo zenzero, che hanno un forte potere antiossidante e curativo.

Importante da un punto di vista infiammatorio è anche il funzionamento e la pulizia del colon. Potete approfondire l’argomento, leggendo il nostro articolo: http://ambientebio.it/i-migliori-cibi-che-aiutano-nella-pulizia-del-colon/.

Cibi disintossicanti

Uno dei più conosciuti alimenti disintossicanti è il carciofo. Abbiamo già visto, ad esempio, come riesca ad aiutare il corretto funzionamento del fegato, grazie al suo contenuto di cinarina, che non solo stimola la digestione ma anche la secrezione della bile.

Poi ci sono le verdure a foglia verde, come gli spinaci, le insalate, i broccoli, che agiscono sul nostro apparato digerente, facilitando l’azione di smaltimento delle tossine. Tra le verdure, una menzione speciale deve essere fatta al cavolo, che è insieme antinfiammatorio, antiossidante e antitumorale. Non dimentichiamo, però, anche i finocchi che depurano lo stomaco e i ravanelli e lezucchine che, invece, ripuliscono l’intestino.

Ancora, c’è l’aglio, antinfiammatorio e depurativo: aiuta il fegato a funzionare meglio. Poi i cereali integrali, la frutta fresca e gli alimenti ricchi di fibre. Tra questi, un importante contributo viene fornito dalla barbabietola rossa, il cui consumo aiuta nello smaltimento delle tossine.

Le cipolle sono un ottimo drenante e depurano i reni.

I semi di lino sono ricchi di acidi grassi omega 3, che sostengono lo sviluppo sano delle nostre cellule e aiutano il processo naturale della digestione e della disintossicazione del corpo.

Dieta antinfiammatoria disintossicante

Ecco adesso un esempio di piano antinfiammatorio disintossicante. In questo piano, dovranno essere presenti giornalmente:

§  5 porzioni i frutta e verdura con elevato potere antiossidante (come frutti di bosco, spinaci, broccoli);

§  2 porzioni di bevande antinfiammatorie;

§  1 porzione di spremuta di frutta;

§  olio extravergine di oliva.

Un piano del genere ha l’obiettivo di ridurre l’infiammazione del nostro organismo.

Potreste decidere di inserire un estratto di carota e mela frullate la mattina appena svegli e sorseggiare le vostre bevande antinfiammatorie a metà mattina e al pomeriggio.

Questo programma dovrebbe essere seguito per circa 10/15 giorni, periodo in cui andrete a eliminare completamente tutti gli alimenti che aumentano o causano l’infiammazione nel vostro organismo. Trascorsi questi giorni, potete reintegrare uno degli alimenti tabù alla settimana, per capire quali sono quelli che dovreste eliminare completamente dalla vostra dieta. Va da sé che, prima di iniziare qualsiasi forma di dieta o programma disintossicante, è bene consultarsi con uno specialista.

(Foto in evidenza: Nikki L.; foto interna: piùchepuoi.it)

 

http://ambientebio.it/


Cannabis in capsula: può sostituire qualsiasi antidolorifico, è naturale e non ha effetti collaterali. Ma da noi non si vende!

 

Sempre più persone in tutto il mondo sono consapevoli dei rimedi naturali e della medicina alternativa.

Tuttavia, questo non cambia l’atteggiamento di Big Pharma che fa valere i suoi farmaci nonostante i loro numerosi e ben documentati effetti collaterali.

I benefici per la salute della cannabis sono sempre più accettati nella società odierna e vengono sostenuti da numerosi studi recenti.

La Foria Relief Company ha anche inventato una “supposta” vaginale, che è una sostituzione perfetta per V icodin, M idol, e ib uprofene. Tratta efficacemente i crampi mestruali rilassando i muscoli.

E’ un prodotto a base di cannabis senza additivi. Gli ingredienti sono combinati con dosi esatte; 60 mg di tetraidrocannabinolo (THC) e 10 mg di cannabidiolo (CBD). Il dolore è bloccato dal THC, mentre il CBD rilassa i muscoli, tratta gli spasmi, e ha un effetto favorevole sui meccanismi infiammatori all’interno del corpo.

Secondo una donna che ha provato la supposta vaginale, l’area sotto la vita era come se “galleggiasse in un altra galassia”.

Eppure, questo incredibile rimedio è venduto solo in California, ma visto i risultati ottenuti, a breve si potrà acquistare ovunque la cannabis per uso medico sia legale.

 

fonte: http://laveritadininconaco.altervista.org/la-nuova-cannabis-capsula-cosi-potente-che-puo-sostituire-qualsiasi-antidolorifico/

 

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