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Categoria: "Vivere naturalmente"

GRAVIDANZA : MODIFICAZIONI FISIOLOGICHE

La gravidanza è uno dei momenti più importanti nella vita della donna, caratterizzato da profondi cambiamenti non solo organici ma anche psicologici e del rapporto di coppia.

L'aumento dei livelli ormonali è il principale responsabile di questo adattamento indispensabile alla madre per nutrire il bambino, preparare il proprio corpo al travaglio-parto e al successivo allattamento. Tutti gli organi sono coinvolti in queste mutazioni fisiologiche che talvolta però possono accompagnarsi a problemi di salute o disagio per la donna.

 

1) PESO CORPOREO L'aspetto generale della donna si modifica essenzialmente per la ritenzione d'acqua ( Glossary Link edema) nei tessuti. E' considerato ideale in una donna normopeso un aumento di 11-12 Kg: 2 kg nelle prime 20 settimane e poi 400-500 gr alla settimana fino a termine. Molteplici sono però i fattori influenzanti: il peso prima del concepimento, il grado di edema, il metabolismo, la dieta, il vomito o la diarrea, la quantità di liquido amniotico e la grandezza del bambino. Schematicamente la distribuzione ideale del peso raggiunto a fine gravidanza è: muscoli e grasso 2,2 kg ; sangue e liquidi 2,5 kg, mammelle 900 gr, utero 900 gr, placenta 500-600 gr, liquido amniotico 900 gr, peso fetale 3000gr. I disturbi principali sono gonfiori a mani e piedi, per la ritenzione idrica (soprattutto nel III trimestre); emorroidi e Glossary Link varici vulvari, gambe indolenzite e tendenza alle varici per la compressione esercitata dal peso di utero e feto sul ritorno venoso.

2) SISTEMA CARDIO-CIRCOLATORIO Il lavoro maggiore richiesto per far fronte alle esigenze del feto determina un progressivo aumento della Glossary Link gittata sistolica (cioè del volume di sangue messo in circolo dal cuore ogni minuto). La frequenza cardiaca aumenta in media di 10-15 battiti/minuto. Mano a mano che l'utero aumenta di volume il diaframma si alza facendo ruotare il cuore verso l'avanti e a sinistra. Soggettivamente talvolta si possono lamentare delle aritmie (sensazione di un battito in più) o più raramente tachicardia. La pressione arteriosa rimane immodificata o si abbassa leggermente per la vasodilatazione periferica determinata dal progesterone che favorisce il flusso di sangue al feto, questo può talvolta causare svenimenti soprattutto in situazioni di prolungata stazione eretta o decubito dorsale. Si considera patologica una pressione minima maggiore di 90 mmHg e massima maggiore di 140 mmHg riscontrata a riposo in almeno due misurazioni successive.

3) SISTEMA EMOCOAGULATORIO La massa sanguigna, pur con ampie variabilità individuali, aumenta sensibilmente durante la gravidanza, in particolare si ha un incremento di circa il 50% (da 2500 ml a 4000 ml) della parte liquida (plasma) in cui è sospesa la componente cellulare (globuli rossi e bianchi) che ha un'espansione più limitata e lenta (circa il 30% in più). Questo meccanismo di emodiluizione fisiologica protegge la donna dall'emorragia del parto e rende meno viscoso il sangue, quindi in grado di passare più facilmente nei piccoli vasi placentari. I globuli rossi aumentano per fornire la maggior quantità di ossigeno richiesta dai tessuti materni e placentari, ma il maggior incremento del plasma ne determina agli esami di laboratorio una "apparente diminuzione", con valori di emoglobina che da circa 12 g/dl possono scendere a un minimo normale in gravidanza di 10,5 g/dl. In questo caso non è corretto parlare di Glossary Link anemia.

I globuli bianchi aumentano leggermente. Le piastrine rimangono stabili o lievemente diminuite. I fattori della coagulazione aumentano, determinando una riduzione del tempo coagulatorio, con effetto protettivo nei riguardi delle emorragie, ma con un lieve aumento del Glossary Link rischio trombotico.

 

4) APPARATO RESPIRATORIO Nella seconda metà della gravidanza l'utero sospinge in alto il diaframma e le escursioni respiratorie sono rese più difficili; si avrà un aumento della profondità dei singoli atti. Il tipo di respirazione diventa perlopiù costale, per cui sono più frequenti episodi di Glossary Link dispnea, specie sotto sforzo (per esempio difficoltà a salire le scale)

 

5) APPARATO URINARIO Si ha riduzione del tono e della Glossary Link peristalsi ureterale e vescicale (effetto del progesterone). L'uretere, specie quello di destra, viene dislocato lateralmente e compresso dall'utero; la vescica è spinta anteriormente in alto. Si verifica una dilatazione delle vie urinarie con difficoltà allo svuotamento e aumentato rischio di infezioni o coliche renali. Uno dei disturbi più frequenti è l'aumento della frequenza minzionale ( Glossary Link pollachiuria). La Glossary Link filtrazione glomerulare aumenta del 50% già alla 15 settimana, poi decresce e torna ai livelli normali alla terza settimana dopo il parto. Questo comporta un'aumentata escrezione urinaria di varie sostanze quali: il glucosio, gli aminoacidi, le vitamine idrosolubili, i farmaci. L'aumento della Glossary Link glicosuria (zucchero nelle urine) è fisiologico anche se un incremento eccessivo, deve far escludere una possibile infezione urinaria o un diabete. Gli Glossary Link estrogeni favoriscono invece la ritenzione di sodio e acqua che talora può dar luogo a edemi.

6) APPARATO GENITALE L'utero aumenta di volume soprattutto a livello del fondo. La cervice (o collo uterino) si ispessisce per aumento della vascolarizzazione e del contenuto di acqua, costituendo una barriera contro le infezioni grazie anche al muco denso che ne ostruisce il canale (il Glossary Link tappo mucoso). A gravidanza avanzata, in risposta alle aumentate contrazioni preparatorie indolori ( Glossary Link contrazioni di Braxton Hicks), la cervice va incontro ad un processo di "maturazione", diventando più molle e di consistenza pastosa. La vagina, per effetto degli estrogeni, è più elastica, quindi più facilmente dilatabile durante il parto e più vascolarizzata. Inoltre l'epitelio di rivestimento vaginale si ispessisce, con un cambiamento dell'ecosistema e un abbassamento del pH. Le secrezioni vaginali aumentano sono biancastre ( Glossary Link leucorrea) e se non associate a sintomi non devono destare preoccupazione. Il prurito è spesso correlato alla vasodilatazione con aumento della temperatura locale. E' consigliabile indossare indumenti ampi e di cotone.

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7) APPARATO GASTROINTESTINALE La crescita dell'utero verso destra spinge lo stomaco e le anse intestinali in alto e a sinistra. Per effetto del progesterone vi è una riduzione del tono muscolare di stomaco, esofago, colecisti e di tutto l'intestino. Questo comporta un rallentamento dello svuotamento gastrico e intestinale che se da un lato massimizza l'assorbimento di nutrienti dall'altro è responsabile di disturbi come difficoltà digestiva, bruciore gastrico (per reflusso di acidi verso l'esofago), nausea o stipsi.

Le gengive talora si presentano edematose, con facile tendenza a infiammazioni e al sanguinamento.

La salivazione è normale; ciononostante, viene riferita da molte donne la sensazione soggettiva di ipersalivazione ( Glossary Link scialorrea), dovuta in realtà ad una maggiore difficoltà a deglutire.

 

8) SISTEMA ENDOCRINO La Tiroide e le paratiroidi, il surrene e l' Glossary Link ipofisi aumentano di volume e risultano modicamente iperfunzionanti, si verifica così un incremento dei livelli ematici di alcuni ormoni fondamentali per regolare il metabolismo e il riassorbimento di determinate sostanze.

 

grav02.jpg9) SISTEMA NERVOSO Il nostro cervello è più ricettivo in gravidanza ed è influenzato anche dell'ambiente circostante: paura, preoccupazione e senso di colpa sono malesseri diffusi nella maggior parte delle donne, in particolare nei primi tre mesi e nelle ultime settimane di gravidanza. La labilità emozionale (effetto del progesterone), può associarsi a uno stato di ansia e ambivalenza affettiva, amore/rifiuto, nei riguardi del bambino. Il secondo trimestre è caratterizzato da una stabilizzazione emozionale: la donna dimostra fiducia in se stessa e attivismo. Nel terzo trimestre compare spesso un certo grado di apatia, svogliatezza, affaticamento.

 

10) CUTE E APPARATO MUSCOLO-SCHELETRICO A livello cutaneo aumenta la pigmentazione. Alcune sviluppano macchie sul volto, il cosiddetto Glossary Link cloasma. o una linea pigmentata ( Glossary Link linea nigra) che dal pube va all'ombelico. Anche l'areola del capezzolo è coinvolta: in preparazione all'allattamento la deposizione di melanina la irrobustisce. Man mano che la gravidanza procede si verifica lo stiramento dello strato di collagene della cute a livello mammario e addominale. In alcune donne le aree di massimo stiramento si assottigliano ed appaiono delle linee rosse, le "smagliature". Spesso si sente più caldo per effetto del progesterone che aumenta la temperatura corporea di circa 0.5°C e la vasodilatazione. I legamenti più lassi e il cambiamento del centro di gravità con alterazione della postura possono accompagnarsi a disturbi come lombosciatalgia, dolori intercostali e pubalgia. Un'attività fisica regolare, il cambiamento frequente della posizione, l'uso di scarpe comode con tacco basso e il limitato aumento di peso migliorano o prevengono questi disturbi.

FONTE :

http://www.iltuouniversodonna.it/home2/index.php/gravidanza/62-le-modificazioni-fisiologiche-della-gravidanza.html

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MESTRUAZIONI : come spiegare le mestruazioni alle proprie figlie

Non è facile parlare con i figli di sessualità e lo è ancor meno affrontare l'argomento del primo ciclo mestruale. Bisogna farlo con parole semplici, rassicuranti ma esaustive. Non sarà facile spiegare in cosa consiste quella tortura fisica e psicologica che scandisce ogni mese della vita di tutte le donne: il ciclo mestruale. La cosa complicata è affrontare questo argomento così delicato in una fase esistenziale di equilibrio psicologico ed emotivo precario come l'adolescenza.

 

Ogni ragazzina, in questa fase della sua vita oscilla tra la voglia di usare ancora la sua immagine di bambina e il bisogno di essere trattata come un'adulta. La dottoressa Federica Zanetto, pediatra dell'ACP, Associazione Culturale Pediatri spiega che quando si decide di parlare di questa trasformazione verso il mondo adulto e in particolare di mestruazioni e sessualità, bisogna rivolgersi a lei come a una persona che sta crescendo. Bisogna inoltre accettare il fatto che sia lei a decidere quando e di quali aspetti si sente di parlare.

 

menarca

L'argomento non dovrebbe essere affrontato con lunghi discorsi o come delle raccomandazioni, ma a piccole tappe, con semplicità e chiarezza, e come un aspetto importante dello sviluppo, di cui poi parlare regolarmente. Le regole per affrontare questo discorso spinoso sono: delicatezza, gradualità, rispetto per i tempi e i modi della bimba.

 

Un altro interrogativo è su quale sia l'età giusta per affrontare il discorso. Secondo la dottoressa Emanuela Iacchia, Psicologa e Psicoterapeuta dell'età evolutiva l'età indicata è 8-9 anni, nel momento della pre-adolescenza, della curiosità e della scoperta. La cosa fondamentale e necessaria è che il genitore abbia già in qualche maniera affrontato l'argomento della sessualità, accennando alla fisiologia del corpo femminile e maschile e al modo in cui vengono concepiti e nascono i bambini.

 

A questi discorsi può far seguito, dopo non molto, un secondo approccio in cui si prepara la bambina alla prima mestruazione. Non bisogna aspettare troppo però: oggi le ragazzine si sviluppano molto presto e per un avvento del genere serve una preparazione d'anticipo.

 

Ci si domanda anche chi è la persona che deve affrontare con la bambina questo discorso: naturalmente la mamma che ha la sensibilità femminile e la conoscenza del corpo della figlia necessarie per affrontare un argomento così intimo.Parlare di questo con la mamma inoltre può spianare la strada per un rapporto di confidenza e intimità che permetterà di trattare senza pudore altri argomenti scottanti (i rapporti sessuali o la contraccezione).

 

L'apertra da parte della mamma è fondamentale, in caso contrario il pericolo è che l'adolescente confusa e debole cada vittima dell'informazione approssimativa dei mass media o delle amiche più grandi. Le parole da usare sono molto importanti e il messaggio-chiave che la mamma deve trasmettere è: normalità. Il corpo femminile è così perfetto che ogni mese si prepara come un nido ad accogliere una nuova creatura.

 

Ogni mese questo nido si rompe, e solo quando la bambina sarà donna e pronta per diventare mamma, il nido si riempirà. La gravidanza è un evento che avverrà da adulta, all'interno di un progetto d'amore, ma già oggi è in preparazione. Se a queste rivelazioni segue un vero e proprio blocco psicologico, sappiate che è normale e frequentissimo: è il timore di crescere.

 

Sta alla sensibilità della mamma far capire che crescere non deve far paura. Si deve far capire alla bambina che la mamma capisce il suo disagio, ma spiegarle che questa è la vita e bisogna accettarla. Accogliendo la paura come esperienza inevitabile e che si può condividere e superare. In questa delicata fase di passaggio è importante che le madri parlino alle proprie figlie dello sviluppo femminile prima all'evento del menarca, così che la bambina non sarà presa alla sprovvista conoscendo già il funzionamento del suo corpo.

 

E' importante preparare la bambina in modo da rendere l'evento emotivamente importante ma non sconvolgente. Parlare del primo ciclo mestruale con le bambine molto tempo prima della sua comparsa serve a dare una risposta a quei dubbi o timori che potrebbero presentarsi. Sottolinearne la normalità del ciclo mestruale eviterà l' angoscia e l' insicurezza che potrebbe creare una situazione del tutto sconosciuta sino a quel momento.

 

Anche se le ragazze parlano di questi cambiamenti con le loro coetanee è importante che le madri spieghino in maniera semplice cos' è il ciclo mestruale, a cosa serve e le regole d' igiene da seguire. Il menarca, ma più in generale la crescita della propria figlia deve essere vissuta in famiglia come un evento naturale, dandogli la giusta importanza. Vietato non parlarne dell'argomento, ma allo stesso tempo non bisogna caricare questo momento di eccessive ansie e timori facendolo diventare un problema.

 

http://www.mammedomani.it/donna/articoli/4344-come-spiegare-le-mestruazioni-alle-proprie-figlie.html

 

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LA PRIMA MESTRUAZIONE: INIZIA UNA NUOVA FASE DELLA VITA

 

Il termine medico è “ Glossary Link menarca” e fa un pò impressione perché sembra quasi una malattia. Invece, altro non è che il momento in cui compare la prima mestruazione. Insomma, quella data che da sempre segna l’uscita definitiva dall’infanzia.

Gli studi hanno evidenziato che nei Paesi occidentali si sta verificando un continuo anticipo del menarca. Basti pensare che era attorno ai 17 anni agli inizi del Novecento e che negli ultimi cento anni l’età si è abbassata fino agli attuali 11-12 anni. Inoltre c’è un aumento della frequenza dei casi precoci prima dei 10 anni. Sul motivo di questo anticipo non ci sono ancora certezze scientifiche, ma si sa per certo che hanno un ruolo scatenante alcuni fattori.

 

Perché la prima mestruazione arriva sempre prima….

Un ruolo più che certo è dato dai chili di troppo, perché il tessuto adiposo produce un ormone, la leptina, che è uno dei fattori importanti nel dare il via alla maturazione sessuale. C'è poi una predisposizione familiare, cioè è più facile che la pubertà anticipi se ci sono dei precedenti casi in famiglia.

Infine pare che contribuisca ad anticipare i tempi della prima mestruazione la presenza nell'ambiente e nell'alimentazione di xenoestrogeni. Sono tutte quelle sostanze esterne ed estranee all'organismo che hanno la capacità di comportarsi come gli ormoni Glossary Link estrogeni e che di conseguenza hanno un influsso nel determinare la maturità sessuale. Le sostanze incriminate sono alcuni coloranti, conservanti e additivi.

 

 

E perché arrivano “dopo”

Altre volte invece il menarca compare tardi, tra i 16 e i 18 anni. E’una situazione abbastanza frequente che non deve allarmare perchégeneralmente non è legata a una malattia. Nella maggioranza dei casiinfatti dipende da una predisposizione familiare e cioè la mamma o lanonna a loro volta hanno avuto una pubertà tardiva.

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Inoltre può capitare più spesso nelle bambine che fanno un’attivitàfisica intensa, di tipo agonistico, o che seguono regimi alimentarisquilibrati. Ambedue queste situazioni hanno un influsso sugli ormoni.

 

I segnali da non trascurare

Che sia regolare, precoce, oppure ritardato, il menarca viene sempreanticipato da alcuni segnali. Iniziano più o meno nei due anni cheprecedono la comparsa della prima mestruazione e segnalano l’iniziodella pubertà. Non vanno sottovalutati, anche perché sono l’occasioneper preparare la propria piccola ed evitare che le prime mestruazioniabbiano un impatto negativo a livello psicologico. Sono:

- crescita della peluria al pube e alle ascelle

- modificazione dell'aspetto dei capezzoli e comparsa del seno

- cambiamento dell'odore del sudore che diventa acre

- aumento di peso e della statura

 

Che cosa fare

L’ideale è evitare di concentrare troppo l’attenzione sul momento,oppure al contrario di ignorarlo completamente. Quello che deve essereben chiaro, infatti, è che le mestruazioni sono una fase del tuttonaturale. La ragazzina non deve pensare di essere un’invalida in “quei”giorni. Può andare in palestra, uscire, insomma, comportarsi comesempre.

Che cosa fare allora in pratica?

Spiegare nella maniera più semplice possibile che cosa succedenell’organismo tra una mestruazione e l’altra. Serve anche per farcapire alla bimba che a partire da questo momento, benché all’inizionon sempre le mestruazioni siano regolari, è possibile una gravidanza.

Deve sapere che il flusso non è sempre uguale e che inoltre quellodella propria amica sarà sicuramente differente. Le va quindi spiegatoche può durare da tre a otto giorni, può essere più o meno abbondante epiù o meno doloroso. Per quanto riguarda in particolare i dolori, èbene che sappia che, se sono difficili da sopportare, ne deve parlarecol medico. A volte infatti si risolvono con un antidolorifico, altrevolte invece nascondono una malattia come l’endometriosi.

Insegnarle la “gestione” pratica delle mestruazioni. Gli assorbentiideali sono quelli in cotone anallergici per ridurre il rischio diirritazioni e allergie. Vanno cambiati ogni due, tre ore circa. Civuole anche più cura per quanto riguarda l’igiene intima. Mattina esera è bene utilizzare un detergente delicato. E se la ragazzina ha iltimore di sentirsi “sporca” durante il giorno, lasciarle portare con séun detergente intimo in schiuma che può utilizzare senz’acqua.

Infine, abituarla a segnare sul calendario della sua agenda la data del primo giorno di flusso.

 

Quando ci vuole il medico

Quando l'anticipo dell'età della pubertà è lieve non c'è dapreoccuparsi, anche se è sempre meglio parlarne al proprio pediatra. Difronte invece ai primi segni di una pubertà precoce, è consigliabileper i genitori portare la propria figlia dal pediatra per una visita dicontrollo. E’ importante anche per valutare insieme il tipo dialimentazione che sta seguendo la bambina e se è il caso di integrarlacon dei supplementi. Il colloquio con il pediatra è poi fondamentalesempre per cogliere quei segnali anche lievi di disagio psicologico chepossono manifestarsi proprio con il menarca. Questo perché per moltebambine le prime mestruazioni vengono vissute in modo amplificato comel’ingresso nella vita dei “grandi”.

http://www.iltuouniversodonna.it/home2/index.php/archivio-argomenti/436-la-prima-mestruazione-inizia-una-nuova-fase-della-vita.html

 

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Le prime mestruazioni: sintomi e consigli

Sintomi prime mestruazioni

Sintomi prime mestruazioni

Se siete capitate su questa pagina probabilmente avete tra i 10 e i 16 anni, oppure siete mamme di una figlia di quell’età.

Le prime mestruazioni o “menarca” compaiono durante la pubertà, tra gli ultimi anni delle elementari, le medie e i primi anni delle scuole superiori.

 

Per quanto l’argomento non sia più tabù come un tempo, può provocare preoccupazioni e imbarazzo, perchè contrassegna il passaggio fondamentale nello sviluppo fisico di una donna, con tutte le conseguenze psicologiche che questo implica. “E’ diventata una signorina”, “non è ancora una signorina”: quanto imbarazzano possono provocare affermazioni di questo genere? Ci si sente diverse: diverse dalle compagne di classe che si scambiano consigli sugli assorbenti e occhiate di intesa “sulle loro cose” (loro e non tue!, pensi tu); diverse dalle amiche che di mestruazioni magari non hanno ancora sentito parlare, mentre voi dovete fare i conti con mal di pancia e paura di sporcarvi i vestiti. Diverse da come si era prima, perchè il nostro corpo sta rapidamente cambiando.

Niente paura! Siamo tutte uguali, almeno in questo senso, quello che cambia è l’età in cui avvengono certi cambiamenti, che invece può variare da persona a persona. Inoltre la comparsa delle mestruazioni è segno che il nostro corpo funziona correttamente e che è entrato nel periodo fertile, cioè che è pronto per la riproduzione, anche se questo non significa affatto che sia il momento per rimanere incinta.

 

Cosa accade esattamente al nostro corpo quando compaiono mestruazioni? Nel corpo di una donna in età fertile, la mucosa che ricopre la cavità uterina, l’endometrio, subisce delle modificazioni periodiche allo scopo di preparare la mucosa stessa all’impianto dell’ovulo fecondato. Quando la fecondazione non avviene l’endometrio si sfalda provocando il sanguinamento mestruale.

 

Come si annuanciano le prime mestruazioni? Anche in questo caso non esiste una regola: a partire da alcuni mesi prima possono comparire delle perdite biancastre e alcuni giorni prima si può sentire dolore alla pancia o tensione al seno, ma alcune ragazze non hanno nessun tipo di “sintomo” e si ritrovano semplicemente le mutande sporche di macchioline rosse o scure. Se temete di sporcarvi, magari proprio mentre siete a scuola, sappiate che di solito le prime mestruazioni sono di entità lieve e in ogni caso vi sentirete più tranquille se porterete nella borsa un assorbente.

Dopo le prime mestruazioni è possibile che passino dei mesi prima che ricompaiano e normalmente occorrono 1-2 anni prima che si regolarizzino, cioè che compaiano regolarmente ogni 28 giorni circa. Il dialogo tra genitori è figli è importante in questo periodo: ricordate che anche le vostre mamme hanno attraversato questa fase e che quindi possono darvi preziosi consigli sull’igiene intima e su come affrontare eventuali disagi.

 

A proposito di mamme. Avete osservato in vostra figlia i segni della pubertà (comparsa del seno e dei peli pubici) in aticipo rispetto a quento vi aspettavate? Innanzitutto considerate che alcuni studi hanno rilevato un abbassamento dell’età del menarca negli ultimi decenni, perciò oggi se una bambina ha le prime mestruazioni a 10/11 anni è del tutto normale. Se i segni di sviluppo sessuale si manifestano quando la bambina è prima degli otto anni si può parlare di pubertà anticipata, che probabilemente condurrà a un menarca anticipato: questo fenomeno può essere determinato da numerosi fattori, tra cui per esempio il sovrappeso: il tessuto adiposo infatti produce un ormone, la leptina, che è un dei fattori che concorrono all’avvio della maturazione sessuale. Secondo alcune ricerche anche l’assunzione di certe sostante come coloranti, conservanti e additivi possono anticipare la comparsa delle mestruazioni. Viceversa in ragazze sottopeso o che svolgono un’intensa attività fisica le prime mestruazioni possono comparire in ritardo rispetto all’età media. In entrambi i casi si consiglia di rivolgersi al pediatra (nel caso in cui la bambina sia piccola) o al dietologo, senza la pretesa di posticipare o anticipare un evento che deve obbedire necessariamente ai ritmi naturali del corpo, ma con lo scopo di apprendere comportamenti alimentari corretti anche nell’ottica di un armonico sviluppo sessuale.

http://mestruazioni.info/prime-mestruazioni/sintomi-consigli-prime-mestruazioni/

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I dispetti del cane quando resta solo in casa: analisi e rimedi

“Pazienza, pazienza, pazienza” è la prima cosa che mi sono ripetuta tante volte quando, stanca dal lavoro, tornavo a casa e trovavo i danni che il mio cane aveva fatto in mia assenza.

 

Spesso per andare al lavoro siamo costretti a lasciare il nostro cane per tante ore da solo in casa, chiaramente non possiamo immaginare che passi il suo tempo guardando la televisione, leggendo un giornale o ascoltando la radio perché sono passatempi per noi esseri umani e non credo che il nostro amico li possa apprezzare.

 

 

 

Abituare il cane a restare solo in casa è una questione fa parte del nostro lungo e quotidiano lavoro, volto a creare una collaborazione comportamentale, che permetta di raggiungere al nostro cane un equilibrio che gli eviti di distruggere tutto per solitudine e noia.

 

Alcune piccole regole e alcuni giochi ci aiuteranno nell’abituare il cane a restar solo in casa senza far danni.

 

Dal momento in cui lo adottiamo passiamo tutto il tempo a coccolarlo dandogli il messaggio: “non preoccuparti staremo sempre insieme”, poi ci ricordiamo che dobbiamo lavorare e improvvisamente lo lasciamo da solo generando in lui spavento e disorientamento che sfogherà nella rabbia verso il nostro arredo: grattando e morsicando i divani, abbaiando senza sosta, marcando con le urine il perimetro della casa.

 

Per prima cosa, sin da quando è cucciolo abituiamolo ad essere lasciato un po’ da solo. Questo non significa abbandonarlo, ma ignorarlo ogni tanto anche se siamo presenti e vicini a lui, tutto ciò gli permetterà di capire che non può avere sempre la nostra attenzione ogni volta che lo desidera.

 

Costruiamo il suo equilibrio, quando siamo in casa, ignorandolo per qualche minuto: non parliamogli, non guardiamolo, non tocchiamolo.

Questa condotta, gradualmente lo aiuterà ad accrescere la sua indipendenza e autostima in modo equilibrato e costruttivo. Dobbiamo ogni tanto ignorarlo e vedremo che da solo troverà altre occupazioni, come giocare con i suoi giochi o andare a dormire in un’altra stanza. Questa sua indipendenza lo renderà più maturo quando sarà lasciato da solo in casa per alcune ore.

 

Durante la nostra assenza lasciamoli a disposizione i suoi giochi preferiti: la corda, la pallina, il suo osso o il suo cuscino.

 

Sia chiaro che educarlo a rimanere da solo per alcune ore non si può ottenere in pochi giorni, soprattutto se lo abbiamo abituato a vivere sempre con noi riempito di coccole e carezze. Bisognerà essere molto pazienti, disciplinati e gradualmente lo lasceremo prima solo in una stanza della casa per un breve periodo e poi, quando si sarà abituato, si comincerà ad uscire, aumentando il periodo di assenza.

 

Ricordiamoci sempre con i cani di vedere il nostro mondo attraverso i loro occhi, capiremo a interagire meglio rinforzando l’amicizia e quindi la collaborazione.

http://www.bloglive.it/i-dispetti-del-cane-quando-resta-casa-analisi-rimedi-120877.html

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Un grande dono della Natura : l'ULIVO !

Un grande dono della Natura : l'ULIVO !

La coltura dell’Olivo ha radici antiche. Resti fossilizzati degli antenati dell’albero di Ulivo sono stati trovati vicino Livorno, datati venti milioni di anni fa. Comparsa per la prima volta probabilmente nell'Asia occidentale, la pianta dell'Ulivo si diffuse in tutta l'area mediterranea, dove il suo culto fu consacrato da tutte le religioni. Fin dai tempi più remoti l'Olivo fu considerato un simbolo trascendente di spiritualità e sacralità. Sinonimo di fertilità e rinascita, di resistenza alle ingiurie del tempo e delle guerre, simbolo di pace e valore, l'Olivo rappresenta da sempre un elemento naturale di forza e di purificazione. A conferma della millenaria storia dell'Olivo ricordiamo come la tradizione pone di fronte all'antica Gerusalemme il "Monte degli Ulivi", o come la bellezza di questa pianta sia cantata spesso nell' "Antico Testamento".

 

 

 

 

 

Sono circa settanta le citazioni che se ne fanno nella Bibbia, la più famosa si trova nella Genesi, quando è narrato il diluvio universale e Noè lascia uscire dall'arca la colomba che torna la sera con un ramoscello di Olivo nel becco (8-2).

La citazione per noi più rappresentativa, però, arriva da Ezechiele (47.12):

 

“Sulle rive del Giordano crescono degli alberi che non perdono mai le foglie i cui frutti sono cibo e le foglie medicina”.

La menzione indica chiaramente che gli straordinari principi attivi dell’ALBERO DELLA VITA sono concentrati nelle sue foglie.

 

L’Ulivo è presente nella storia della medicina e dell’erboristeria mediterranea da diversi millenni; esistono infinite testimonianze che documentano l’uso delle foglie d’Olivo nella cultura Egiziana, Araba, Greca, Romana ma esso è stato da sempre limitato dal loro gusto “terribilmente amaro e sgradevole” che progressivamente ne ha creato il disuso.

L’osservazione di alcuni rimedi popolari tradizionali ottenuti con le foglie d’Olivo stimolò l’interesse di diversi studiosi e ricercatori, che nella prima metà del secolo scorso diedero il via a studi e sperimentazioni che nei tre decenni centrali del ‘900 aprirono un ricco filone di ricerche ed esperimenti con le foglie di Ulivo, mirate a scoprire quali sostanze consentano all’Olivo di vivere così a lungo, di resistere alle avversità dell’ambiente e di avere questa enorme “vitalità”.

L’albero dell’Olivo è straordinariamente “divino”, infatti, senza cure o pesticidi vive a lungo e olivi centenari possono essere estirpati, trapiantati e attecchiranno sempre e ovunque. Tutto ciò è dovuto al fatto che nelle sue linfe scorrono sostanze attive “uniche al mondo” che lo proteggono e lo mantengono vitale nel tempo. Molecole che la scienza sta studiando per offrirle al mondo. Il composto più abbondante presente è l'oleuropeina, seguita da idrossitirosolo, dai flavon-7 glucosidi di luteolina e apigenina e dal verbascoside ed esplicano un'azione antiossidante superiore a quella delle vitamine C ed E, grazie alla sinergia tra flavonoidi, oleuropeosidi e fenoli.

Tra le molecole più importanti presenti nell’Olivo c’è l’IDROSSITIROSOLO, un polifenolo naturale che è il migliore antiossidante che agisce come radical scavenger coinvolto nell’inibizione dei processi di ossidazione collegati ai fenomeni di alterazione cellulare tipici delle malattie degenerative e dell’invecchiamento (aterosclerosi, artriti, problemi cardiovascolari). E’ ritenuto in grado di attivare la formazione di glutatione, un forte agente antiossidante prodotto dalle nostre cellule. In forma “industriale” l’idrossitirosolo viene estratto con processi molto laboriosi che richiedono l’uso di notevoli quantità di solventi organici nocivi e infiammabili e adeguate apparecchiature di estrazione e di purificazione, dalle olive, dall’olio di oliva e dalle acque di vegetazione. Per questo motivo è commercializzato da ditte internazionali a prezzi elevati. Per la sua efficacia come anti-aging, trova applicazioni industriali nel settore farmaceutico, cosmetico e alimentare anche se presente in quantità minima dato il suo costo molto elevato.

 

 

 

Proprietà terapeutiche dell'Olivo

Azione ipotensiva

 

È conosciuto soprattutto per la sua azione ipotensiva, cioè capace di abbassare la pressione arteriosa. La sua azione è di di tipo periferico e consiste in una spiccata vasodilatazione. Quest'ultima è dovuta al rilasciamento della muscolatura liscia dei vasi arteriosi per un'azione di riduzione della capacità di contrazione delle cellule muscolari lisce della pareta vasale.

 

Inoltre l'Olivo è capace di ridurre i livelli di rame nel sangue, e poichè gli enzimi che producono le catecolamine necessitano di rame per funzionare correttamente, il risultato consiste in una riduzione della produzione di catecolamine, che sono sostanze capaci di aumentare la pressione sanguigna.

 

Uno studio clinico ha valutato trenta pazienti ipertesi, dei quali 12 non avevano mai ricevuto alcuna terapia, mentre gli altri 18 avevano già fatto cure con farmaci anti-ipertensivi. Tutti ricevevano un estratto acquoso di Olivo per bocca per tre mesi. Alla fine del trattamento si è notato un calo della pressione arteriosa statisticamente significativo e una riduzione anch'essa significativa della glicemia e della calcemia. Non sono stati osservati effetti collaterali in nessun paziente.

 

La vasodilatazione indotta dall'Olivo avviene anche a livello renale, e ciò spiega in parte l'azione diuretica posseduta da questa pianta.

 

 

Azione antiradicalica

 

S i è notato che alcune sostanze presenti in questa pianta sono dei validi antagonisti dei radicali liberi. L'Olivo combatte varie specie reattive dell\'ossigeno e contrasta bene anche i danni causati dai radicali liberi alle cellule (fenomeno chiamato perossidazione lipidica).

 

E’ noto che le LDL esposte ai radicali liberi vanno incontro ad un processo ossidativo, e questo è il meccanismo che scatena l’evoluzione della malattia aterosclerotica. Altri studi suggeriscono che gli antiossidanti presenti nell’olivo potrebbero avere, grazie alle attività suddette, azione cardio e vasoprotettiva nell’uomo.

 

Lo sapevate che le foglie di olivo hanno delle proprietà davvero interessanti? Oggi parliamo di dieta mediterranea e anche di foglie. Pensate solamente alla pianta di olivo, da questa vengono utilizzati i frutti, le olive da cui si estrae l’olio extra vergine.

 

Forse non sapete che sono le foglie che riescono a contenere la maggior quantità di principi attivi che vengono sfruttate attraverso gli estratti. Dovete sapere che la sostanza di cui le foglie sono ricche si chiama Oleuropeina.

 

Si tratta di un polifenolo con una componente glicosidica, un prezioso antiossidante che offre un gusto un po’ amaro alle olive e alle fogli. Gli esperti del settore hanno spiegato che durante la fase di maturazione del frutto per idrolisi, vengono create alcune molecole molto importanti come l’Acido Elenolico, l’Idrossitirosolo e la Rutina. L’oleuropeina è definita anche sostanza “nutraceutica” perché è stata verificata la sua capacità antitumorale.

 

Inoltre bisogna considerare che esistono delle caratteristiche molto importanti per gli estratti delle foglie di olivo, infatti, esse riducono il colesterolo LDL e la pressione arteriosa. La scoperta è avvenuta attraverso uno studio realizzato da alcuni ricercatori svizzeri e tedeschi che hanno analizzato per 8 settimane alcune coppie di gemelli.

 

Pare che tra tutte le persone che hanno assunto l’olivo, questo elemento sia riuscito ad abbassare i parametri della pressione arteriosa, ma anche quelli del colesterolo cattivo. E inutile dire che maggiore sarà la quantità assunta e maggiore sarà l’effetto.

 

Ricordatevi che gli estratti inoltre, aiutano a contrastare l’insorgenza della sindrome metabolica dell’obesità grazie alla presenza dell’acido oleico e ai polifenoli, presenti sempre all’interno delle foglie. Stando agli studi a oggi formulati, queste sostanze sono in grado anche di ridurre i cambiamenti che una dieta ricca di grassi e carboidrati può provocare al sistema circolatorio e al metabolismo stesso.

 

Vi state chiedendo dove si possono acquistare questi estratti? Ovviamente nelle migliori erboristerie della vostra città ma anche sotto forma di integratori in farmacia. Esiste un’azienda chiamata Ever Green Life, che confeziona prodotti contenenti Olivum al 93%.

 

Si tratta di un particolare infuso di loro produzione che è viene realizzato con le foglie di olivo ricco di Rutina, Idrossitorosolo, Acido Elenolico e Oleuropeina. Che ne pensate? Vi piacerebbe iniziare una cura con le foglie di olivo per ottenere il massimo del benessere? È arrivato il momento di conoscere la dieta maggiori informazioni consultando il vostro medico base o l’erboristeria.

 

La natura ha molto da offrire e per questo motivo le proprietà benefiche degli estratti di olivo possono offrire il massimo sotto diversi punti di vista. Ora siete pronti per assaporare queste sostanze che fanno tanto bene al fisico e alla vostra salute? È arrivato il momento di analizzare le funzionalità di questi elementi naturali per approfondire il discorso.

 

Di certo il metabolismo vi ringrazierà e non avrete più problemi con la dieta e i vari stili di alimentazione. Che ne dite? Siete pronti per vivere una nuova vita grazie ad un metabolismo ricco di caratteristiche innovative? Lasciatevi conquistare dalle possibilità innumerevoli offerte dalla natura.

 

Dite si alla dieta mediterranea già da oggi!

http://www.bodyspring.com/scienza/speciale.php?ID=920&IDSchedaSpeciale=952

http://it.paperblog.com/le-foglie-di-olivo-quali-proprieta-hanno-1150953/

 

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