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Categoria: "Teorie"

LA TERRA E' CAVA

Da più di novanta anni - ma non molto di più -, ci viene insegnato che la Terra è una specie di boccia massiccia, con una successione di nuclei incandescenti composti di silicio e ferro, un altro di nichel e ferro, un manto o crosta silícica, eccetera.. Ma quella teoria, esposta dal 1907 in ogni manuale scolastico e nei documentari cinematografici e televisivi, non è altro che una grossolana teoria.

 

Questa affermazione non è un'opinione personale, ma per insegnare qualcosa come una verità assoluta ed indiscutibile, è necessario avere le prove sufficienti, o per lo meno - per difendere una tesi - questa deve essere ragionevole da tutti i punti di vista possibili. La teoria della terra massiccia è dimostratamente impossibile dal punto di vista della fisica e dell'astrofisica, perché avrebbe una massa tale che attrarrebbe tutti i pianeti del sistema, e sarebbe più pesante del sole.

 

Ma gli astrofisici con più possibilità di divulgare queste cose al pubblico, si trovano compromessi con gli interessi che maneggiano l'economia e la politica. Quegli interessi non desiderano che l'uomo di questa civiltà trovi altre alternative di vita, altre forme politiche che non siano basate sul dominio di pochi, altre società dove non esista il denaro come punto di forza di quel dominio, e meno ancora desiderano che l'uomo prenda in considerazione che esistono altri uomini - siano intra o extraterrestri - coi quali convenga riferirsi, smettendo di obbedire ai governanti e politici terrestri. In Europa i mercanti conoscevano l'America da molti millenni, ma stavano in silenzio per mantenere il monopolio dei legnami, come il palo Drassil o Urundaí(da lì proviene il nome del Brasile) che è il legno più duro. Lo si impiegava per costruire tanto edifici come le barche. Già nel 1583, l'esploratore del legno Ignacio de La Tagliata si lamentava in "Memoria di Andares" che "gli indi locali o i barbari che vennero prima, prelevarono tutto il legno buono dalla riva del mare, allora mi adopero per arrivare fino a dove altri non abbiano disboscato drasiles". Va aggiunto che le mappe collegate a queste cronache abbracciano quasi tutta la costa caraibica da Yucatan fino alla Guyana. E quando menziona i barbari, non si sta riferendo loro con un aggettivo, bensì come sostantivo gentilizio.

 

In quell'epoca i barbari, vichinghi, ostrogoti e galli, conoscevano l'America, ma non l'occultavano espressamente, ma chi divulgava le loro conoscenze(avevano seminato grandi estensioni con viti), era trattato come pazzo delirante e blasfemo. I Templari conoscevano l'America e quello era il loro Gran Segreto. Crescevano finanziariamente in un modo spettacolare, perché condividevano con alcuni altri "eletti" quella conoscenza ed il suo contenuto in metalli, legni ed ogni tipo di ricchezza. Ma non creda il Lettore che si stia divagando dalla questione. Al contrario, le grandi e le piccole cose possono stabilirsi molte volte mediante analogie, ma se tali analogie sono obbligate per una causa comune, più chiaro è il panorama.

 

La questione è che l'America esisteva e molti la conoscevano, ma si nascondeva la sua esistenza alla massa europea per vari motivi relativi ed un motivo assoluto. Vediamo: I Templari l'occultavano perché era la loro segreta fonte di oro ed argento, poiché agli Inkga Virgötch, vichinghi o Inkas, cambiavano loro buone spade spagnole con quei metalli che nell'economia imperiale Inka - come in quella degli Imperi mesoamericani, europei ed asiatici antichi - non avevano più valore che quello dell'utilità pratica. Ma più che occultare l'esistenza dell'America come origine delle sue ricchezze, quella che dovevano occultare all'Europa post-romanica, era la realtà che un'altro continente viveva senza necessità alcuna di denaro! Che era già lo strumento di potere, imposta con secoli di sacrifici dai banchieri che maneggiavano segretamente la politica, la religione e propiziavano l'oscurantismo scientifico. L'economia degli Imperi americani era basata sulla produzione ed il tributo. Cioè che i paesi apportavano per l'Impero tutto quello che producevano, lasciando per il suo consumo interno quello che era loro bisogno. Ma tale tributo era ripartito tra gli altri paesi secondo le necessità ed abitudini di consumo.

 

Così, si assicurava l'abbondanza di beni. Ma in Europa e Medio oriente, esisteva già la finanza, cioè l'economia di mercato maneggiata per piccoli gruppi, dei quali i Templari erano lo strumento politico-militare. Qualcosa come i caschi blu, ma con motivi religiosi, politici ed economici. Oggi i poteri militari stanno differenziati in apparenza, con pretesti umanistici per i loro interventi. In quei tempi - fino a solo cinque secoli fa - si diffondeva una teoria "scientificamente" accettata, ed alcune che la contraddicevano, al fine di togliere gli occhi dal tema reale. La teoria "ufficiale" era che la Terra era una specie di gran meseta cilindrica che emergeva del Maremagnum Infinitum, un oceano infinito abitato da mostri giganteschi delle cui proprietà ed acque si discuteva profusamente. Per qualche meccanismo artesiano, l'acqua sorgeva dal Mediterraneo e si rovesciava negli oceani, e da questi, al maremagnum. Allora, addentrarsi negli oceani era avvicinarsi all'abisso dal quale nessuno ritornava.

 

Questa idea,per secoli, non fornì altro effetto se non quello di arricchire poche persone a comprovare se quella era verità. Temerari ci furono, ma non bastava l'idea bugiarda inculcata, ma bisognava scomunicare, assassinare o bruciare per stregone chi parlasse di questi temi. Se si lasciava parlare della terra sferica, i marinai avrebbero scoperto molte terre e sarebbe finito il segreto ed il monopolio. I frati temevano che finisse la Chiesa, se si scopriva che aveva contribuito tanto grandemente all'inganno, condannando gli scienziati che attentavano a principi teologici in niente. Nient'altro - e niente meno - attentavano agli interessi meschini. Nel frattempo, la Terra come un vassoio sostenuto da tre elefanti - o per quattro -, o la Terra con forma di disco in mezzo all'Universo, con l'Inferno nell'altro viso (cosa che nessuno si azzardi ad avvicinarsi ai bordi), etc., aggregavano condimento alla divertente discussione. Qualunque cosa era considerata ufficialmente come possibile, eccetto la stupida, infondata, assurda e blasfema idea che fosse sferica e stesse galleggiando nello spazio, girando attorno al sole.

 

I successori di oggi non possono avventurarsi apertamente alla scoperta dell'interno terrestre per varie ragioni di gran peso.Ancora una volta vengono applicate le stesse strategie. A ciò sono servite milioni di immagini della terra massiccia, in libri, riviste, diari, documentari televisive, eccetera.. così, la questione passa per realtà politiche, più che per discussioni scientifiche. È difficile che uno scienziato più o meno completo, come un fisico con nozioni di chimica, astronomia, topografia e geologia, si divori l'amo della terra massiccia, ma se lo mette pubblicamente in dubbio, la "cospirazione" del silenzio - denunciata già in molte pubblicazioni - lo mette per strada, ridicolizzato chiudendo le sue porte in tutte le università, osservatori, progetti, eccetera.. Ma è peggiore ancora la reazione della famiglia perché, ugualmente lo considererà pazzo. Chi abbia letto i libri di Héctor Picco, Argentino, Raimond Bernad, Statunitense, Eduardo Elías (Peruviano), - per nominare a alcuni dei più completi riferiti al tema -, comprenderà che eccedono elementi referenziali, storici, fisici, chimici, astronomici, oceanografici, e geologici per accettare la realtà della Terra Vuota, mentre gli argomenti suppostamente scientifici della terra massiccia, soffrono di contraddizioni che saltano agli occhi per un giovane studente di fisica. Un altro elemento di distrazione, è quello degli extraterrestri che benché esistano e vengono a visitarci molto spesso, i governi usano il tema affinché guardiamo solo sopra o "fuori", e non vediamo quello che si nasconde sotto, cioè "addentro" del nostro proprio pianeta. In tutto è uguale: mentre c'intratteniamo con la lucentezza multicolore dei cartelli, la televisione, l'internet, gli scandali del jet-set ed il calcio, succede che le realtà importanti -la cui conoscenza definirebbe i nostri pensieri in un'altra orientazione più libera ed ampia - rimangono nel terreno della cosa incredibile, la cosa ridicola.Molti aborigeni si salvarono dai massacri della conquista perché sparirono. I conquistatori trovarono grandi città vuote, recentemente abbandonate. Se li divorò la terra?

 

Per incominciare ad avere un'idea di come sono, analizziamo questo:  gli ultimi macuxíes, del nord dell’ Amazzonia, raccontano che entravano per una caverna fino all'anno 1907 e camminavano dai tredici ai quindici giorni, fino ad arrivare all'interno. Lì, "dall'altro lato del mondo", vivono gli "uomini grandi", che misurano tra 3 e 3,5 metri. Sono molto buoni ma bisogna rispettarne le indicazioni. La consegna dei macuxíes del posto, era custodire l'entrata della caverna, ostacolando l'accesso ad ogni altro essere che non fosse autorizzato dalla tribù. Quando il gran vento, che percorreva l'enorme tunnel incominciava a soffiare verso fuori, (aveva ritmi di cinque giorni verso fuori ed altrettanto verso dentro, potevano cominciare a discendere le scale, di 82 cm. di altezza ogni scalino, e le scale finivano al terzo giorno). Lì lasciavano anche i breos (torce fatte con pali assorbiti in catrame di affioramenti petroliferi vicini), e continuavano illuminati per luci che semplicemente stavano collocate lì, grandi come un'anguria e chiara come una lampada elettrica.

Ogni volta camminavano più rapidamente, dato che continuavano a portare meno peso e continuavano a perdere peso. Attraversavano cinque posti, molto bene delimitati, in mezzo ad alcune cavità enormi il cui soffitto non era visibile. Lì avevano - in una delle sale - quattro luci come soli, impossibile guardarli, ma che sicuramente non era tanto alto come il sole. In quel settore crescevano alcuni alberi dai buoni frutti, come cajúes, noci, banane e piante più piccole. Incontrarono anche dei ruscelli di mercurio che i macuxíes conobbero nel presente secolo per il suo uso per amalgamare la polvere di oro. Dopo queste cinque grandi cavità, dovevano aggrapparsi a delle pareti, e con attenzione spingersi perché "volavano", cioè erano leggeri come un astronauta.  Il vento che aveva cominciato a soffiare verso fuori, non era di ostacolo iniziando la discesa, ma se percorrevano alla rovescia, la violenza del mulinello poteva trascinare all'abissale tunnel. Rispettando questo ciclo, iniziando la marcia con vento a favore, scendevano tre giorni per scale; e dopo due giorni di marcia nel tunnel angusto, già senza scale, il vento girava verso dentro. Ancora con vento a favore - già nel settimo od ottavo giorno di marcia - arrivavano alla zona "dove tutto vola", cioè nel mezzo della crosta del pianeta, magneticamente parlando non è il centro geometrico della Terra, bensì qualunque punto in mezzo allo spessore della corteccia.

A volte il vento era molto forte, ed invece di prendersi alle pareti per spingersi, dovevano farlo per frenarsi e non essere battuti. Generalmente durava da poco meno di un giorno fino ad un giorno e mezzo, la traversata senza gravità. A volte dovevano afferrarsi alle sporgenze pietrose o a ferri che avevano "da prima" inchiodato nella roccia, ed aspettare due giorni che il vento cessasse. Quindi seguivano la strada caratterizzata per ruscelli con acque molto fredde che attraversavano la caverna, ed entravano ad una specie di gran vuota, maggiore che le precedenti dove c'erano alcune cose brillanti, di forma simile ai favi di api, di circa dieci metri di diametro, ritte come un tronco di albero, ad un'altezza imprecisable per la memoria degli ultimi macuxíes che vivono ricordando quello, ancora con un certa paura delle rappresaglie "degli uomini grandi".

I viaggiatori continuavano a recuperare il peso, ma non arrivavano a recuperarlo totalmente, perché sbucavano nella terra dell'altro "lato", dove tutto è un po' più leggero, il sole è rosso ed è sempre giorno, senza notte e luna. Lì rimanevano alcuni giorni, godendo di alcune spiagge vicine, diventando più giovani. Il tutto ricorda Apollo che andava all'Olimpo per ringiovanire. "I giganti" davano loro alcuni pesci molto buoni e grandi, la cui carne non si decomponeva fino a due o tre mesi. Con quel prezioso carico, mele più grandi di una testa e uva dal volume di un pugno, oltre a molta energia corporale, giravano accompagnati da alcuni giganti che li aiutavano con l'enorme peso. Il viaggio di ritorno incominciava con vento a favore, per tornare ad averlo anche nell'ultima tappa, salendo i tre ultimi giorni per le scale (gli ultimi resti esistono ancora).  La credenza - o conoscenza - dei macuxíes, è che se rispettano i modelli dati dai giganti, dopo di morire qui fuori, nasceranno tra essi, là dentro. Raccontano che alcuni macuxíes non morivano, ma si trasformavano, (trasfiguravano?) in "quasi-giganti" e rimanevano nell'interno. Questo richiedeva principalmente, non avere qui fuori dei figli. La tragedia per i macuxíes accadde nel 1907. Tre esploratori inglesi, arrivarono a nome della loro regina, cercando diamanti. La zona macuxí è ancora un po' diamantífera, ma è già stata abbondantemente sfruttata dal 1912, tanto che non è più redditizia la loro ricerca. Quando arrivarono gli inglesi, sfruttando i nativi, uno di quei "viaggiatori autorizzati al Centro della Terra" commise la terribile imprudenza di violare la consegna del segreto, ed indicò il posto di entrata agli stranieri. Uno di essi inviò una lettera a Sua Maestà, ripetendogli una narrazione come questa, con alcuni dettagli in più. Nelle sabbie delle spiagge interne, abbonda il diamante, come in alcuni enormi blocchi carboniferi di minerale di serpentina, di antichi paioli vulcanici, che oggi sono, giustamente, quei tunnel verso l'interno del mondo.

I tre uomini uscirono - o per meglio dire entrarono - per una spedizione, ma non ritornarono mai. Al loro posto uscirono i giganti che rimproverarono i macuxíes e proibirono loro, per sempre, l'entrata all'interno. Dopo due anni di angoscia, decisero di tentare un nuovo contatto coi giganti, nonostante la proibizione. Viaggiarono speranzosi per due giorni, ma arrivarono ad un punto della strada dove il vento veniva da un'altra caverna che essi non conoscevano. La strada originale era interrotta. Alcuni riuscirono immediatamente, ma altri decisero di seguire il nuovo e sconosciuto tunnel. Vari mesi dopo, uno di essi ritornò e disse al resto che potevano entrare; i giganti li autorizzavano, ma sarebbe stato per non ritornare mai più fuori, perché altri inglesi sarebbero arrivati al territorio danneggiandoli. Alcuni si rifiutarono di partire, altri accettarono andare e non ritornarono mai.

Alcuni anni dopo, cominciarono ad arrivare garimpeiros, ad intorbidare i fiumi con setacci e mercurio, ed ad intorbidare i cervelli dei macuxíes che rimasero "fuori", con canna, caipiriña, macoña e droga. Li intorbidavano anche alle spalle - con fruste - e la razza, violando le loro donne. In giugno o Luglio del 1946 si ebbe un enorme crollo nel tunnel e quasi tutta la scala cadde. Oggi, rimangono solo alcuni scalini dell'inizio, ed un enorme precipizio incsalabile, dove il vento soffia con ritmi differenti. Alcuni vecchi macuxíes che si salvarono dalla frusta inglese, e vivono ancora contando la loro età con i cicli lunari, non si rassegnano totalmente a dimenticare il Paradiso Perduto. Mai meglio espresso, perché essi lo conobbero.... E lo persero.

Ma non finisce lì questa tragedia. Un uomo chiamato Alone Moore, fu inviato dal governo inglese nel 1909 per compiere due obiettivi. In primo luogo, assicurarsi che la narrazione ricevuta dalla regina fosse vera. Il secondo: "Tacere tutta la cosa relativa a grandi quantità di diamante, e se ne fosse trovata un'eccessiva quantità, macinarlo tutto ed assicurarsi che si perdesse per sempre". Le verifiche di Moore furono molto metodiche e scrupolosamente delicate: torturò in primo luogo alcune donne e dopo i pochi bambini che erano rimasti "fuori". Voleva sapere dove stavano gli altri aborigeni, i tre esploratori, e soprattutto: dove stavano quelle grandi quantità di diamante che preoccupavano la regina. Questo secondo obiettivo mi rimaes per molto tempo poco ciaro....

Ma un buon giorno raccontai la storia ad un amico gioielliere, ed egli mi disse quanto segue: "Ti immagini quello che ci passerebbe ai gioiellieri di tutto il mondo, alle banche, ai governi, al Sindacato del Diamante, se così, di un giorno all'altro, appare uno sconosciuto con tonnellate di oro e diamanti?. non varrebbero niente, perché il loro valore si riferisce con la sua scarsità o la sua rarità". Credo che lì - finalmente un po' meno ingenuo - compresi perché non sappiamo mai realmente quello che succede.In quel momento compresi definitivamente perché, finché esiste l'attuale ordine economico mondiale, non potremo non riferirci mai con extraterrestri né con intraterrestri. Finisce il valore, finisce il mercato e tutto quello che il lettore immagini possa finire. Quello che sta finendo è questa civiltà che a furia di sbagliarsi a se stessa, rimane ora senza argomenti per continuare ad ingannare. Un'altra civiltà nascerà, dietro la caduta delle borse. Tutti crederanno che il mondo del controllo finanziario sia più massiccio e solido che mai. Raffreddandosi si spaccherà, come ogni cosa rigida!

Ma ormai non "posso credere" semplicemente, perché ci sono molte prove materiali, e molto di ciò hanno visto i miei occhi, benché esse non siano oramai la cosa importante. La cosa importante è trasformare la nostra propria "civiltà" e ciò incomincia in ognuno di Noi

 

TERRA CAVA 2

Non è necessario essere geologo per comprendere la questione della Terra Vuota, ma è necessario comprendere il tema da tutti i punti di vista possibili: storico, antropologico, fisico e geologico - principalmente - ma senza dimenticare che, come ho spiegato nel documento anteriore che l'ignoranza di tanto importante tema è fondamentalmente politica. Ora vedremo l'angolo fisico, per prendere un'idea chiara delle superfici e volumi della Terra, come dei suoi processi di formazione, perché altrimenti, saremo sommessi all'imposizione di "teorie" che convengono ai mercanti in volta che agli investigatori o l'umanità in generale.

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Se vediamo la teoria di formazione planetaria sotto la più tagliente delle materie, come è la fisica, abbiamo solo un sviluppo possibile, e qualunque altra "teoria" cadrà in errori. La teoria della Terra Massiccia, per esempio, cade in un mucchio di errori, come il fatto dell'origine stessa della massa - suppostamente omogenea in un principio - che dopo non potrebbe sviluppare una dinamica idrica, chimica, vulcanica, etc. Per caso quella massa potrebbe sviluppare vulcani, cambiamenti morfologici, etc., man mano che si raffredda?.

A parte quello, una massa come quella della Terra, se fosse massiccia, si spaccherebbe in milioni di pezzi man mano che si raffredda, se fosse così il petrolio che esce da vari chilometri di profondità, uscirebbe bollendo o si sarebbe scottato e decomposto. La verità è che dall'assunto teorico-fisico, è impossibile seguire una qualsiasi teoria senza cadere in più assurdi. 1, una stella, mettiamo il nostro sole, sfrutta, compiendo un ciclo che si conosce parzialmente, sappiamo che in migliaia di anni, ricomincia o rinasce, sorgendo da lui un nuovo sistema solare, abbiamo anche chiaro che non tutte le stelle si "ricominciano", perché alcune esplodono per trasformarsi in una nebulosa sparsa e senza vita propria. Il risultato di quell'esplosione, nel caso di una stella che si ricomincia, è la formazione di una nebulosa planetífera. Alcune centinaia o migliaia di nuclei di plasma stellare, girano a formare un nucleo centrale che chiamiamo Sole. Ma rimangono, per una complessa regola matematica, ed in proporzione all'intensità dell'esplosione, una quantità "X" di nuclei di una massa che gira intorno alla massa del sole originale, girando nella periferia.

Mentre il "nuovo sole" Le coesiona e riattiva, i nuclei più distanti si mantengono in orbita. Quindi una frazione della materia plasmatica dispersa della nebulosa, si trasforma in "materia chimica", cioè cambia il suo "stato alchemico", passando a formare atomi di elio, idrogeno, etc., che sono attratti da quei nuclei dispersi. Ora vediamo un nucleo in questione che chiameremo "sole interno", ma benché ci riferiamo alla Terra, la spiegazione vale per tutti i pianeti. Risulta che gli atomi di materia che è ora "chimica" e non plasmatica, per effetto di cambiamenti di tensione magnetica, relazioni di temperatura intrinseca ed il freddo assoluto del vuoto esterno, si sono raggruppati attorno ai nuclei che saranno "soli interni" che girano a milioni di chilometri dal Sole Centrale. Hanno formato una bolla attorno, perché risulta che tra la materia plasmatica e la materia chimica ci sono tali differenze che si mette in gioco la Legge di Interazione, cioè che si accattivano mutuamente fino ad un certo punto, ma la tensione di repulsione li mantiene lì, acchiappate in un'orbita, ma senza poter avvicinarsi.

La stessa cosa succede con altri ciotoli che camminano per di là, sciolti nello spazio, meteoriti di diversa origine, e coi "nuovi ciottoli" che si vanno formando per processi di coesione molecolare e combinazioni diverse, tra tutte le particelle riunite, le quali - particelle e ciottoli - continuano a formare quello che chiameremo "crosta."

Così abbiamo un nucleo centrale di plasma stellare, un piccolo sole, al quale si è formata una "crosta", soffice e malleabile, molto gassosa, la quale, per essere soggetta ad una rotazione nello spazio, incomincia dalla sua stessa origine, ad evidenziare un paio di vuoti nei suoi poli di rotazione. Tra la superficie di questo "sole interno" e la superficie interna della crosta esiste una distanza equivalente a sei o sette volte il diametro del "sole interno". Ciò ubbidisce ad una serie di costanti fisiche, e vedrebbe secondo il tipo di massa che accumula come "crosta", come le caratteristiche del plasma stellare che può variare anche in funzione del tipo di stella che gli dà origine.

La materia dispersa per il cosmo si continua ad accumulare al passo del nuovo pianeta in orbita, e la crosta si va consolidando. Ma succede anche che si va trovando con altri piccoli nuclei di plasma che non sono riusciti a formarsi come pianeti o planetoidi. Cosicché alcuni sono attratti per il nucleo centrale del pianeta, per essere della stessa consistenza alchemica. Ma la massa mediamente formata, mantiene questi piccoli nuclei, che raggiungono in lei diversi gradi di profondità. Generalmente non passano la metà della crosta formata. Ma trovandosi in due poderose forze - attrazione e repulsione - a livello molecolare si produce un curioso effetto descritto in alcuni libri di alchimia ed osservato in processi di metallurgia moderna. La materia plasmatica produce la fusione di gran parte dei componenti della crosta - specialmente della silice -, originando quello che conosciamo come "magma". cioè, pietra vulcanica nel suo stato incandescente.

Allora abbiamo all'interno della crosta, alcuni nuclei di plasma prigionieri, che generano enormi pressioni aativando processi "alchemici" che molti chimici attuali sembrano ignorare, nella maggioranza, salvo i fisici quantici che stanno familiarizzando col mondo delle particelle e le teorie sull'origine della materia, come i processi arqueométricos.

Abbiamo - in sintesi - un forno formato per un nucleo di plasma stellare e la massa pietrosa che lo mantiene. Quel forno chiamato anche "panela" o "pentola" magmatica, avrà nella maggioranza dei casi, una serie di valvole di fuga, o le produrrà per le enormi pressioni, nei punti più deboli della crosta terrestre, originando un vulcano. Ma altri punti di questa geomorfologia dinamica, si riferiranno con formazioni dove si è concentrata l'acqua, e questo genererà - a modo di caldaia - un'idrodinamica planetaria che farà circolare quelle acque per diversi punti della crosta, alcuni dei quali saranno visti nella superficie in forma di geyser, ma la maggioranza darà origine a correnti sotterranee che avranno influenza sulle grandi correnti marine. Anche queste "panelas" daranno origine a processi chimici come la formazione di elementi pesanti come l'uranio, etc.

Queste spiegazioni ci servono per capire a "grosso modo" la dinamica della corteccia o crosta terrestre, ma ricordiamo che questa ha due superfici: un'interna e l'altra esterna, nella quale viviamo noi.

La superficie interna è in realtà quella che porta la migliore parte nei processi di sviluppo biologico, perché la sua gravità sarà sempre meno che la gravità esterna. Mentre qui abbiamo 9,8 metri su secondo come coefficiente di accelerazione, nell'interno questa misura è approssimativamente di 6,7. cioè che i miei 100 chili di qui, si trasformerebbero in circa 67 di "dentro". Inoltre, non vedrò mai la notte, e se il prezzo per non vedere le belle stelle accompagnate alla poetica Luna, mi è compensato da una simile differenza di gravità, un giorno permanente, - con tutte le energie magnetiche armoniche che produce un sole che è il più adeguato per la genetica umana dalla sua genesi, vale bene lasciare "l'abisso siderale", per conoscere le meraviglie di una terra dove tutto è perfettamente adeguato alla vita.

Le temperature interne variano tra i 26 gradi centigradi in vicinanza dei poli, ed i 46º nelle zone dell'equatore interno, cosicché la media è la più adeguata per la vita basata nel carbonio. Ma questa non è cosa esclusiva della Terra, ma si assume da un insieme di Leggi Universali, - alcune delle quali chiamiamo "leggi fisiche" - e sono tanto valide qui come nella più lontana galassia. Cioè che non possiamo parlare solo di "La Terra Vuota", ma vuoti sono tutti i pianeti, allo stesso modo un uccello non costruisce un nido massiccio, per vivere nell'intemperie, né facciamo case piene per vivere nel tetto. Nessuna matrice di vita è massiccia; tutte le matrici sono vuote ed è "dentro" dove si sviluppa la vita. Nessun frutto produce fuori il seme. Sarebbe la Natura Divina tanto tonta da fare innumerevoli mondi inabitabili?.

Perché la superficie esterna dei pianeti è realmente una "intemperie cosmica inabitabile". E noi abbiamo alcune condizioni realmente eccezionali, ma contemporaneamente evidentemente antinaturali: Temperature tra -80º fino a +52º e sopravviviamo grazie ad una gran capacità di adattamento con l'aiuto dell'intelligenza, ma non ci saremmo potuti sviluppare mai da un punto di vista "evolutivo" in queste condizioni.  Libri antropologici straordinari, come La Bibbia che le religioni hanno manipolato ed artefatto "a piacere" per darLe un uso di dominio psichico di massa, ci dà, tuttavia, alcune chiavi di lettura: Per esempio, il Paradiso Terrestre. Non si dice in nessun momento che ci sia un Paradiso Celestiale. Neanche nel Nuovo Testamento abbiamo un Paradiso che non sia il Terreno, benché le chiese abbiano estrapolato mediante immagini il posto di futuro "stato" post-mortem dell'uomo ad un noioso cielo con nuvole ed angioletti. Questi dei - per quelli che credono nelle Sacre Scritture - compaiono anche nella Genesi. Il padre di Adamo disse "Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza", e dopo della disobbedienza disse: "Ora gettiamolo da qui, dato che ha mangiato dall'Albero proibito, non sia che allunghi la mano e mangi del frutto della vita, e venga ad essere come noi e vivere per sempre". Ed ancora: La Bibbia dice che l'Eden è il Paradiso Terrestre, non celestiale, e dice che gettarono loro "fuori"...

Ma, proseguendo con la questione fisica, sembra che il nostro Sole Interno o nucleo ha circa 500 chilometri di diametro, secondo calcoli strettamente fisico-matematici, ma se consideriamo la descrizione di Nicolá Jansen, di Vito Dumas, il Navigatore Solitario, dei Macuxíes di Roraima e degli ultimi Mongulas dell'Ecuador, stetti per entrare per la caverna che custodivano questi ultimi fino ad una decade fa, ma di quello parlerò in un'altra parte.

Né i Macuxíes, né i Mongulas, né Nicolás Jansen lessero Giulio Verne, e fino a questo profeta, del quale si sono realizzati fino ad ora tutti i suoi "romanzi fantastici", in realtà, predizioni scientifiche basate su conoscenze esoteriche, descrive in "Viaggio al Centro della Terra" il sole interno. Giulio Verne era in contatto con scienziati diversi della sua epoca, ed inoltre è falso dire che non uscì mai dal suo paese natale, perché camminò per buona parte del mondo, e se ciò non bastasse, era membro del Votivvm Hermeticvs e dell'Ordine di Thule, cosicché quello che scriveva non erano mere "immaginazioni."

Per facilitarmi il compito di continuare con questi articoli, prego i cari lettori che facciano domande, poiché ciò mi permetterà di esporre le cose che chiariranno meglio questi "misteri". Le domande si possono inviare a: askasis-alta@elistas.net .

E continueremo ad investigare e divulgare, ma sempre con la tendenza verso il lato della cosa reale, evitando l'altro lato, che è quello della finzione, perché la Realtà, è molto più meravigliosa di qualunque finzione. Giulio Verne nel "Della Terra alla Luna", se avesse scritto che 500 milioni di persone avrebbero visto l'allunaggio in una scatola quadrata che somiglia ad una "palla magica"... Chissà se il suo editore non gli avrebbe detto che più che delirante, stava impazzendo..

articolo in lingua originale su:http://askasis.neociencias.net/esoterica/tierrahueca/tierrahueca.htm

 

 

Letture consigliate:Costantino Paglialunga,Alla scoperta della Terra Cava, MacroEdizioni.

 

 

traduzione a cura di www.edule.it

 

 

www.stazioneceleste.it

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Il concetto mi venne in mente, la prima volta, durante un corso di formazione ad Anchorage, Alaska, parecchi anni addietro.

Stavo insegnando come utilizzare il suono per scaricare l’emozione, ai fini della guarigione psicologica. Una donna, che chiameremo Rose, si offrì volontaria per la sessione in cui avrei esemplificato la tecnica. Come parte della dimostrazione, le chiesi di concentrarsi su una zona del suo corpo che le desse fastidio; l’idea era che le emozioni, spesso, sembrano risiedere in certe aree del corpo.

Ella disse che i reni le dolevano ed erano gonfi. Rose riferì spontaneamente di essere appena uscita dall’ospedale, dove era stata curata per un blocco renale. Per lei era stata una prova molto spaventosa, come si può ben immaginare. Al momento era in dialisi e il suo nome era in lista di attesa per un trapianto del rene.

Le insegnai come spostare la propria consapevolezza sui reni e come emettere suoni quando espirava. Le dissi di immaginare che i suoni provenissero proprio dai reni e di ascoltare i propri suoni, mentre si rilassava più profondamente nelle espirazioni.

Per quanto strano possa sembrare, è piuttosto facile farlo e, ben presto, ella iniziò a produrre dei lievi lamenti. Poi i suoni cambiarono. Dapprima sembravano quelli di una bimba piuttosto piccolina e poi diventarono le grida disperate di una bambina che soffre. Tutti noi nella stanza eravamo presi dall’intensità del momento, mentre osservavamo una donna adulta, sui quarant’anni, che gridava come una ragazzina terrorizzata.

Alla fine, le sue grida si attenuarono e tornarono ad essere dei tenui lamenti. Allungando le mani, si toccò la parte bassa della schiena, nella zona dei reni. Rose aprì gli occhi.

Incredula, mi guardò. “Il dolore è sparito” disse. “Il dolore è sparito!”

Le chiesi di descrivere la sua esperienza interiore durante il processo, ed ella rispose che era tornata indietro all’età di circa due anni. Era seduta su un seggiolone, che ricordava dalla sua infanzia. Mentre la sua voce districava l’energia intrappolata nei suoi reni, la sua mente veniva catapultata indietro nel tempo, fino ad un ricordo dell’infanzia. In quel momento della sua giovane vita, sua madre viveva con un compagno. La madre era andata a lavorare e il compagno avrebbe dovuto prendersi cura della bambina. Ma, evidentemente, egli non gradiva che lei distogliesse l’attenzione da lui. Invece di darle normalmente da mangiare, le gettava il cibo. Questo la spaventava e fu questo il terrore che lei rivisse durante la dimostrazione. In qualche modo, i reni fisici avevano tratto beneficio dal ricordo e dall’espressione vocale di questa paura risalente alla prima infanzia.

Nella discussione che seguì la dimostrazione, qualcuno raccontò di aver avuto un fratello che era morto di cancro allo stomaco. La cosa strana era che il padre era molto violento con lui, da bambino. E, ogni volta che si ubriacava o si arrabbiava, prendeva a calci e pugni il figlio nello stomaco, dicendogli che era spazzatura.

L’esperienza di Rose aveva innescato un “ah-ha” e la sorella del ragazzo morto, parlò attraverso le lacrime. Ella capì come la rabbia del padre era stata ripetutamente immessa coi pugni nell’addome del fratello.

Per lei, questo spiegava il cancro e la prematura dipartita del fratello.

L’idea che i tessuti trattengano le emozioni fu proposta dallo Psicologo Occidentale Wilhelm Reich. Ma l’idea risale a molto tempo prima, addirittura all’antica arte dell’Agopuntura. I Cinesi codificarono questo sistema di medicina dell’energia sottile migliaia di anni fa e uno dei concetti chiave riguarda l’emozione. Secondo la teoria dell’Agopuntura, organi diversi tendono a conservare diversi tipi di emozione. I polmoni, per esempio, tendono a conservare il dispiacere e la tristezza e i reni la paura.

L’esperienza di paura dell’infanzia di questa donna, aveva forse indebolito l’energia dei suoi reni (detta chi), predisponendola ad un blocco renale più avanti nella vita? O le due cose non erano collegate? Ma, che fossero collegate direttamente o meno, era interessante il fatto che rivivere il dolore e vocalizzare la paura, riducesse la sensazione di dolore e fastidio nei reni fisici.

Cominciai a guardare il dolore emozionale e il suo rapporto con la salute in una luce nuova. Ora, a quei tempi, i primi anni ’90, la medicina allopatica non riconosceva (e per lo più ancora non riconosce) un rapporto diretto fra l’emozione e la salute.

Francamente, penso che si tratti soprattutto di una questione di denaro. La medicina allopatica è sempre più un’impresa fondata sulla farmaceutica. E le grandi compagnie farmaceutiche non sono interessate a sponsorizzare progetti di ricerca che non rendano un profitto.

Nonostante la presa granitica sulla medicina da parte delle compagnie farmaceutiche, comunque, sta prendendo piede una nuova area di ricerca. Si chiama Psiconeuroimmunologia, cioè lo studio di come la mente influisce sulla salute. Agli inizi degli anni ’90, questa nascente area della medicina si chiamava Psicoimmunologia. Immagino sia segno che ora è un settore più rispettabile, il fatto che la parola sia più lunga e più difficile da pronunciare.

Ma, comunque vogliate chiamarlo, questo campo della medicina sta evidenziando alcuni legami molto chiari fra le nostre vite emozionali e la nostra salute.

Con l’unirsi della neurologia e della psicologia, per esplorare questo terreno, prima inviolato, della biologia umana, stanno emergendo alcuni schemi interessanti.

Un’area in cui questo è più evidente è quella del cancro. Come forse sapete, il cancro sta raggiungendo proporzioni epidemiche nei paesi industrializzati. E c’è un crescente corpo di ricerca che mostra che questo è dovuto in gran parte alla crescente contaminazione tossica del nostro cibo, dell’aria e dell’acqua. Ma non sperate che i Ragazzoni di Washington, o se per quello anche i vostri governanti, facciano gran che al riguardo. Il denaro sembra essere l’unica cosa che conta, nell’arena politica, e pare non ci siano grandi profitti nel ripulire l’aria e l’acqua, oggi.

Trovo interessante che le attuali Compagnie Petrolifere Americane, scusatemi, volevo dire l’attuale Amministrazione Americana, abbia virtualmente spazzato via, dalla mattina alla sera,  decenni di protezioni ambientali, duramente conquistate.

Ma torniamo all’argomento in questione. Non volevo fare una dichiarazione politica. Però, non si può nemmeno separare del tutto la salute pubblica dalle questioni politiche e sociali. Nonostante i loro giochi di mano, i nostri leader politici non possono cambiare il fatto che la salute pubblica e la qualità del nostro ambiente siano intimamente connessi.

Mentre la qualità del nostro ambiente esteriore ha un forte peso sullo stato della nostra salute, è un altro il genere di ambiente di cui voglio parlare.

Non lo potete vedere, ma potete sentirlo. È il vostro ambiente mentale. E, come psicoterapeuta che osserva la nostra società, mi torna in mente una strofa del musical The Music Man – “Ci sono guai a River City”.

Io lo chiamo cancro emozionale e, come il cancro in genere, può essere mortale. Lasciato a sé stesso, può distruggere una vita. Come minimo, può invalidare psicologicamente un individuo, al punto che lui o lei non riesce più a fare scelte di vita appropriate. Nelle sue forme più aggressive, può veramente interferire con la biologia cellulare, portando alla malattia fisica.

Ironia, ho scoperto che questo tipo di cancro emozionale si mostra spesso nelle comunità spirituali, indipendentemente dalla loro filosofia e/o dalle convinzioni religiose. C’è un motivo per questo, e spero di parlarvene tra poco. Ma prima vorrei preparare un po’ il terreno.

Meditazioni Pericolose

Un mio amico, che abita a Santa Fe, Nuovo Messico, partecipò, qualche anno fa, ad una conferenza sui trattamenti per la depressione omeopatici ed erboristici, presso un negozio di cibi naturali della zona. All’epoca era lui stesso depresso, ma si stupì nel vedere un pubblico tanto numeroso. Il locale era gremito. E, secondo la sua stima, circa il 90% dei presenti erano persone che praticavano regolarmente la meditazione, come seguaci di qualche tipo di tradizione spirituale.  E, di questi, più della metà erano Buddisti praticanti!

Ora, non so per voi, ma per me qui c’è qualcosa che non quadra. E, dato che mi accingo a bastonare qualche dogma, intendo essere molto preciso in quel che sto per dire.

Per cominciare, io sono uno che pratica la meditazione. In effetti, pratico svariate forme di meditazione da più di quarant’anni. E sono anche Buddista. Beh, veramente sono un Buddista Tibetano Neo-pagano e un Taoista part-time, ma non ne parlerò qui. Basti dire che credo che le idee fondamentali del Buddismo siano una descrizione accurata del mistero che chiamiamo coscienza.

Perciò, il mio sconforto non deriva dal Buddismo o dalla meditazione in generale, ma piuttosto dal modo in cui vengono praticati. Quando vengono utilizzati per penetrare la natura autentica della nostra mente, essi possono avere un valore inestimabile. Ma quando vengono usati per evitare una verità emozionale, sono auto-distruttivi. E non importa quante prostrazioni facciate, quanti incensi bruciate o quanto a lungo rimaniate inginocchiati in contemplazione – questo genere di meditazione non conduce all’illuminazione.

Penso che il motivo per cui la sala era così piena di meditatori praticanti, è che essi usassero la meditazione come una droga.

Avevano scoperto di poterla utilizzare come mezzo per evitare il dolore emozionale. Ora, la maggior parte delle persone che medita e cade in questa trappola non si rende necessariamente conto che sta evitando il dolore emozionale. Essi pensano soltanto che si sentiranno da cani se non si prendono il tempo di meditare. Una cosa è godersi i panorami della mente che la meditazione regala. Un’altra è dipendere da essa per sentirsi bene.

Questo genere di quasi-meditazione produce un effetto sedativo sulla mente, che ottunde o attenua (per un po’) il dolore emozionale. Lo fa alterando i livelli di serotonina nel cervello. In altre parole, siete fatti. Il cervello è il mastro farmacista, che fa mangiare la polvere anche alle compagnie farmaceutiche più all’avanguardia.

Il cervello è capace di produrre una miriade di sostanze psicoattive e drogarsi è molto facile, una volta scoperto come si fa. Un gran numero di persone che meditano, in realtà, si fanno e basta. Ora, guardate, non ho nessun problema con lo sballo, specie quando è prodotto dal proprio sistema nervoso. Ma questo non significa penetrare il mistero della propria mente. È semplicemente un galleggiare in uno stato samsarico auto-creato.

Per coloro che non conoscono il termine samsarico, esso si riferisce al termine Sanscrito samsara, il mondo dell’illusione. Ciò che non è reale, nel Buddismo viene detto samsara. Quindi, ciò che intendo con questa dichiarazione, è che l’esperienza di essere fatti di meditazione è una gioia samsarica o illusoria. Non è reale, è auto-creata.

Ed è qui che la cosa si fa delicata. La natura della coscienza è la gioia (o annanda, in Sanscrito). Ma questo genere di gioia non è lo stesso dello stato oppiaceo che sperimentano alcuni in meditazione. La gioia del bodhicitta (mente del Buddha) ha la caratteristica di essere sia espansiva che chiaramente presente. Non si evita nulla. Tutti gli aspetti del sé sono presenti, compreso quello emozionale.

Nella Meditazione di Elusione, un termine coniato da me, si usa l’oppiaceo della chimica cerebrale per evitare un’esperienza del proprio dolore emozionale. Questa meditazione non porterà nulla che abbia un vero valore. Vi aiuterà soltanto ad evitare un’esperienza autentica del vostro sé.

È naturale per noi evitare il dolore. Tutti gli organismi biologici hanno questa tendenza innata. Ma quando evitiamo la consapevolezza del nostro dolore o disagio emozionale, affievoliamo la luce della consapevolezza di sé. E, per chiunque segua il cammino spirituale, è una maledizione.

La Meditazione di Elusione è solo un modo di evitare la consapevolezza emozionale, per quanto ingegnoso. Fra la “gente spirituale”, un altro metodo popolare per evitare la consapevolezza emozionale è servire gli altri.

Servire gli Altri per Evitare la Consapevolezza di Sé

Vi ho detto che avrei strapazzato qualche dogma in questo articolo, quindi lasciate che chiarisca, ancora una volta, ciò che sto per dire. Non sto dicendo che il servizio verso gli altri sia sbagliato o cattivo. Anzi, penso che sia cruciale, lungo il cammino spirituale. È una forma di amore divino (agape) che esprime se stesso come amore umano (filios). Secondo molte tradizioni esoteriche e mistiche, la sorgente di tutte le cose (chiamatela Dio, se volete) può esprimere il suo amore per noi solo attraverso le azioni dei nostri fratelli umani. Perciò, siamo indispensabili al divino. Senza di noi, non può esprimere il suo amore infinito in questo mondo.

Ma, per molti di coloro che sono sul cammino spirituale, servire gli altri è un modo per evitare la consapevolezza del proprio dolore e/o delle proprie necessità. La strategia, di solito, viene applicata inconsciamente, con una consapevolezza quasi nulla dei propri piani segreti. Ma, concentrandosi sulle necessità di altra gente, possiamo perderci facilmente ed evitare la consapevolezza delle nostre necessità non  soddisfatte.

Si dice che un’immagine valga più di mille parole, quindi ne dipingerò una per voi. La figura centrale era una potente guaritrice, di cui mi avevano parlato parecchi suoi amici, preoccupati. Era una guaritrice famosa in tutto il mondo e la gente veniva letteralmente da tutte le parti del mondo per incontrarla. Benché avesse guarito molte persone, lei era malata. Aveva molte inspiegabili ondate di spossatezza, ma gli esami clinici non avevano rivelato nulla di fisico.

La Guaritrice Ferita

La prima cosa che mi colpì, fu il suo portamento. Era evidentemente una donna potente, con una tremenda forza di carattere e un’intelligenza acuta. Era anche frustrata per non essere riuscita a curarsi da questa “cosa”.

Aveva resistito alle insistenze dei suoi amici che volevano mi incontrasse, ma un incidente recente l’aveva convinta a fare un tentativo. All’epoca, ella soffriva di uno dei tanti episodi di spossatezza e stanchezza. Quella notte, sul tardi, qualcuno bussò alla sua porta. Venivano da molto lontano per incontrarla e accompagnavano una persona che era alle prese con quella che era stata diagnosticata come una malattia terminale. Nonostante fosse lei stessa esausta, Lily (non è il suo vero nome), assistette questa persona per tutta la notte e il giorno seguente.

Ci fu una svolta e la persona, miracolosamente, sopravvisse. I visitatori, grati, se ne andarono pieni di riconoscenza verso questa notevole guaritrice. Lily era soddisfatta di aver servito i desideri dello spirito, anche se, a livello energetico, aveva esagerato.

E allora si scontrò con “il muro”. Ogni guaritore che abbia dato troppo di se stesso in una sessione, sa che cos’è “il muro”. È un blocco energetico che influenza il sistema nervoso. Il corpo le faceva male. Si sentiva debole e febbricitante. Rimase per due giorni sospesa fra due mondi, troppo debole persino per alzarsi dal letto e nutrirsi. Durante questo viaggio interiore, ebbe un incontro con se stessa. Sapeva che, se non avesse cambiato qualcosa nel suo modo di lavorare, il suo servizio all’umanità avrebbe finito per ucciderla.

La cruda verità era che Lily non sapeva come fare a dire di no. Sentiva che chiunque si presentasse alla sua porta era stato “inviato dallo spirito” e ci si aspettava che lei ci lavorasse. Non importava che fosse giorno o notte. E le necessità di questi estranei prendevano la precedenza sulle necessità dei suoi stessi figli. I figli di Lily avevano espresso lamentele, al riguardo, ma lei lo aveva imputato semplicemente al fastidioso fatto che erano adolescenti.

Le chiesi come fosse stata la sua infanzia. “Che c’entra?” mi domandò. Diffidava dei terapeuti e del loro eccessivo interesse per il passato.

“Beh, per quanto sembri strano, trovo che le questioni dell’infanzia spesso si nascondano più avanti nella vita”.

“Di questa roba ne ho vista fino alla nausea” disse lei.

“Bene, mi assecondi per un momento” replicai “Le prometto che non perderemo troppo tempo. Ho solo bisogno di un rapido quadro della famiglia”.

Lily proseguì raccontandomi, in maniera piuttosto realistica, che sua madre era morta quando lei aveva nove anni. Lei era la maggiore di sette figli e assunse subito il ruolo di madre per i fratelli e le sorelle più piccini. Quando si ammalavano, lei stava in piedi tutta la notte per accudirli. Era stato allora che Lily aveva scoperto le sue capacità di guarigione. Non sapeva come, ma poteva porre le mani su qualcuno che era malato e farlo stare meglio.

“Dunque, Lily, ti senti in colpa per la morte di tua madre?”

“Che cosa vuoi dire?” mi chiese con tono di sfida.

“Beh, mi sembra che, avendo scoperto le tue doti di guaritrice dopo che tua madre era morta, potresti avere qualche rammarico per non averlo scoperto prima e poter guarire la tua mamma”

“Ma avevo nove anni quando morì!” C’era un’angoscia inconfondibile nella voce di Lily.

“Lo so, lo so. E non c’era niente che tu potessi fare”. Feci una pausa per lasciarle assimilare le mie parole.

Lily iniziò a singhiozzare, e un grande rilascio di dolore e tristezza, accumulati in una trentina d’anni, cominciò ad abbandonarla.

Dopo svariati minuti ricominciammo a parlare. Stava diventando chiaro che Lily era stata stimolata da un dolore non riconosciuto per la perdita della madre. Siccome non aveva accettato o riconosciuto il proprio dolore emozionale al riguardo, ella lo proiettava sulle persone che venivano da lei per farsi guarire.

Era abituata a prendersi cura delle persone. Dopo tutto, aveva iniziato in tenera età. Ed era brava in quello che faceva. Non c’erano dubbi che Lily avesse aiutato centinaia di persone.

Ma aveva abbandonato se stessa. Concentrandosi eccessivamente sulle necessità degli altri, aveva perso contatto con le sue necessità – semplici necessità, come prendersi del tempo per riposare.

La situazione era esasperata dall’immenso sviluppo spirituale di Lily. Sì, per quanto strano possa sembrare, lo sviluppo spirituale non porta necessariamente il benessere psicologico o fisico.

Ella aveva un profondo senso di compassione per gli altri esseri, e un desiderio profondamente radicato di aiutarli. Ma non includeva se stessa nell’equazione. Se qualcuno soffriva, nella sua mente, le necessità di quella persona superavano di gran lunga le sue, persino le necessità dei suoi figli.

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Ora, questo proprio non funziona nel mondo degli esseri incarnati. Come animali umani, abbiamo dei bisogni autentici che devono essere soddisfatti. Se non lo sono, pagheremo un prezzo in sofferenza fisica e/o mentale.

Lily non si era occupata delle proprie necessità e la stava pagando. Era vittima del cancro emozionale.

Il cancro si ha quando le cellule iniziano a moltiplicarsi fuori controllo. Se non individuate, possono uccidere le cellule sane e, alla fine, uccidere persino l’ospite.

I cancri emozionali agiscono in maniera molto simile. Uno schema emozionale non riconosciuto inizia a proliferare. In questo caso, lo schema di Lily era quello di occuparsi degli altri, per evitare di avvertire il dolore riguardo alla morte di sua madre. Il problema non era che lei fosse una guaritrice. Il problema era che non riusciva a riconoscere quando non era giusto che lei andasse troppo in là.

Ma, sotto le grinfie del cancro emozionale, ella non aveva il diritto o il permesso di prendersi cura di sé in presenza delle necessità altrui. Farlo l’avrebbe fatta sembrare “egoista”. Non solo, ma prendere del tempo per sé, mentre altri soffrivano, l’avrebbe messa di fronte ai sentimenti irrisolti riguardo la morte della madre.

Tutta la faccenda era resa ancora più complicata dalla fede di Lily nel servizio spirituale tramite il sacrificio. Questo è un vecchio modello spirituale che ci ha accompagnato, qui sulla Terra, per moltissimo tempo. E Lily lo aveva accettato come parte della sua spiritualità. Per la cronaca, io penso che ci siano momenti in cui sacrificarsi può essere un gesto nobile, ma il sacrificio inconscio cronico è solamente stupidità.

Mentre Lily cercava un modo per integrare le nuove rivelazioni nel suo dilemma di guaritrice, ella dovette raggiungere una comprensione più matura delle sue proprie necessità, in relazione alle necessità degli altri.

Se non era capace di integrare i suoi bisogni nella sua visione di sé stessa e del mondo, il suo cancro emozionale avrebbe finito per ucciderla. Ora, sia chiaro – lo schema emozionale non uccide in maniera diretta. Ma conduce a comportamenti autodistruttivi. Se Lily non avesse iniziato a prendersi delle pause, si sarebbe bruciata o, peggio, avrebbe contratto qualche malattia.

In alcuni casi, i cancri emozionali diventano dei veri e propri cancri fisici. Fino a poco tempo fa, il meccanismo che cambiava l’emozione in malattia non era stato capito. Ma, attraverso l’operato della Dr.sa Candace Pert e il concetto dei neuro peptidi, questo mistero è stato svelato.

Secondo l’attuale teoria dei neuro peptidi, questi attivatori biochimici altamente attivi interagiscono con i punti recettori sulla superficie delle cellule. Secondo il Dr.sa Pert, le emozioni represse sono immagazzinate nel corpo per mezzo dei neuro peptidi, e i ricordi sono immagazzinati nei recettori dei neuro peptidi.

Già da tempo i terapeuti concentrati sul corpo hanno osservato che il corpo conserva il ricordo. E questo tipo di memoria può rimanere depositato per anni.

Ricordo che dimostrai una tecnica di ipnosi, parecchi anni fa, durante un corso di addestramento professionale. Quando suggerii che la giovane donna tornasse indietro ad un tempo passato, costei incominciò a piangere. Quando si riprese, le chiesi che cosa fosse successo.

Raccontò di avere avuto un flash-back di quando aveva circa sette otto anni. Giocava a soft ball e fu colpita in viso da una mazza. Suo padre era l’allenatore della squadra e lei ricordò di non avere pianto dopo il colpo. Il padre, tornando a casa, le disse che era orgoglioso di lei per non avere pianto.

Durante il breve stato ipnotico, ella rivisse il dolore fisico del colpo, come se fosse stata colpita di nuovo. Il dolore non fu ricordato, attenzione, ma sperimentato fisicamente!

Non solo, ma il rendersi conto che il padre avrebbe voluto un figlio maschio, invece di una femmina, le piombò addosso. Aveva cercato per tutta la vita di essere all’altezza delle aspettative di suo padre.

Mi sono trovato in presenza di centinaia di persone che hanno rivissuto il dolore del passato, nel mio studio. E, basandomi su questa ventina d’anni di osservazione, direi che la teoria della Dr.sa Pert  è piuttosto calzante.

Anche se la maggior parte delle persone non è particolarmente interessata alla biochimica e ai meccanismi che stanno dietro la malattia, è però interessata a rimanere in salute.

Ho intitolato questo articolo Cancro Emozionale, perché credo che le emozioni tossiche si trasformino effettivamente in malattie. Ora, chiariamo di nuovo – io non credo che tutte le malattie siano provocata da emozioni negative non scaricate. Alcune hanno di certo origine fisica. Ma altre possono essere fatte risalire a schemi di sentimento e questo non è più comprensibile di quanto lo siano le forme fisiche del cancro.

La Psicologia del Cancro

Man mano che vengono condotti ulteriori studi sulla psicologia dei pazienti con il cancro, iniziano ad affiorare tendenze interessanti.

Per dirne una, un discreto numero di psicologi ha osservato che le donne con il cancro al seno spesso hanno il sacrificio di sé come parte della loro vita psicologica. Sovente, inoltre, esse sentono di non avere diritto ad avere necessità proprie. Si prendono cura delle esigenze di chi le circonda, molto prima di occuparsi di sé stesse. I loro bisogni, per usare un detto proverbiale, sono stati messi “in secondo piano”. E molti pazienti con il cancro sono spesso schivi e cercano sempre di essere “gentili” indipendentemente dalla situazione.

La funzione base del sistema immunitario è di distinguere fra “sé” e “non-sé”. E lo fa tramite una vasta gamma di processi, compresi i recettori sulla superficie cellulare.

Se un oggetto estraneo invade il corpo, diciamo un virus o dei batteri, il sistema immunitario invia un mucchio di cellule specializzate, come le cellule citotossiche, i microfagi, ecc. sul luogo dell’invasione. Questi micro-guerrieri non fanno altro che accerchiare gli invasori e distruggerli.

Ora, io credo che i nostri sé emozionali utilizzino processi simili a quelli del nostro sistema immunitario. Anche la funzione dell’immunità emozionale è di distinguere fra il sé e il non-sé. Se qualcuno è tossico o offensivo, per noi, la nostra immunità emozionale ci separa da lui. Abbiamo il senso di una sana autonomia psicologica. C’è il riconoscimento che siamo esseri separati e che non siamo obbligati ad accettare il loro abuso.

Ma questo avviene solo con un sistema immunitario emozionale sano. Se esso è danneggiato, accetteremo l’abuso o la manipolazione degli altri. In questi casi, non c’è un senso innato di autonomia psicologica e noi sentiamo di non avere diritti se non quello di accettare l’abuso.

L’abuso può assumere molte forme. L’abuso fisico è ovvio, ma quello mentale o emozionale può essere difficile da individuare. Però, gli  elementi tossici dell’abuso, che siano fisici, mentali o emozionali, sono simili, nel senso che sono tutti dannosi per l’immunità emozionale.

Joan (nome fittizio) aveva subito abusi sessuali da parte del padre, che, ironia della sorte, era un ministro di culto. Egli rivestiva una posizione altolocata, in un’ampia congregazione e, a quanto pare, viveva due vite. Nonostante l’abuso fisico fosse terminato quando Joan aveva circa dodici anni, l’abuso emotivo andò avanti. Il padre dispotico controllava ogni sua mossa e sminuiva ogni suo singolo risultato.

La stessa Joan si definiva la perfetta figlia di un sacerdote. Aveva sempre il sorriso sulle labbra e sapeva sempre cosa dire per far sentire meglio qualcuno. Quando i suoi genitori non erano a casa, spesso lei assisteva i parrocchiani che avevano problemi.

Al liceo e al college era molto popolare e aveva moltissimi amici. Ma qualcosa mancava. Ella era distaccata dai propri sentimenti e, benché sapesse come comportarsi a livello sociale, non aveva idea di che cosa fare quando era sola. Era stata derubata del proprio senso del sé e nemmeno far parte della migliore associazione universitaria femminile poteva farla sentire meglio.

Mentre frequentava il college, Joan ebbe due gravidanze indesiderate al di fuori del vincolo matrimoniale. Abortì il primo figlio, con l’orrore dei genitori. Quando rimase di nuovo incinta, decise di tenere il bambino. Riflettendo a posteriori sulla propria decisione, Joan mi disse che proprio non sarebbe riuscita a sopportare il giudizio dei genitori una seconda volta.

All’apparenza, Joan viveva una vita felice. Si era sposata e aveva concepito un altro figlio. Le cose andavano bene – almeno in superficie. Poi, quando Joan compì quarant’anni, iniziò a fare una serie di sogni. Questi la perseguitarono per quasi tre anni, in sfumature differenti e varie ambientazioni, ma sempre con il medesimo tema.

Una donna di colore le dava la caccia. La donna, nera come la pece, aveva il colore della notte più buia. Era spaventosa e spesso scopriva i denti e produceva dei sibili. Diceva sempre la stessa cosa “Cambia o ti ucciderò!”

Dopo circa tre anni, i sogni cessarono. Joan, a suo dire, non era cambiata quasi per niente. E poi, circa due anni dopo, a Joan fu diagnosticato un cancro al seno.

La donna nera era un messaggero dal profondo, che Joan aveva ignorato. Qualche parte, la parte autentica di Joan, era arrabbiata. Per questo motivo la figura scura aveva scoperto i denti e sibilato come un serpente. Il messaggero dell’inconscio inviava un richiamo di pericolo. Era necessario che cambiasse qualcosa, o la vita non avrebbe potuto continuare. Il “qualcosa” che aveva bisogno di cambiare era il modo di Joan di vivere per gli altri anziché per se stessa.

Alla fine, Joan fu sopraffatta dalla malattia, nonostante i valorosi sforzi dei medici per fermarla.

Ho menzionato questo caso, perché è un esempio toccante di quello che io chiamo Cancro Emozionale e del prezzo che può costare.

Il senso del sé di Joan era stato violato dal padre e la sua immunità emozionale era stata danneggiata. Ad un livello emozionale profondo ella sentiva di non avere diritto di fare scelte diverse da quelle di chi le stava intorno. E, mentre questo Cancro Emozionale proliferava, lei si era sentita progressivamente impotente. Le sue relazioni somigliavano sempre più a delle ragnatele. Essendo piuttosto sensitiva, Joan riferì che spesso avvertiva i desideri delle persone che aveva intorno. Temeva le folle, i desideri conflittuali erano troppo, per lei.

A Joan non sfuggì l’ironia dell’aver sviluppato il cancro al seno. Mi disse che, negli anni, si era sentita come una madre involontaria del mondo intero.

Joan non riuscì a capire come poter reclamare il proprio senso del sé e la vita che ne conseguiva. Non riuscì a cambiare il suo mondo interiore e la figura oscura del suo inconscio venne  a prenderla.

Guarire dal Cancro

Un tema comune, fra chi è sopravvissuto a malattie catastrofiche come il cancro, è il passaggio dalle necessità degli altri alle necessità del sé. Una svolta così massiccia nell’orientamento psicologico, evidentemente, rilascia una potentissima energia di guarigione. Forse, tali cambiamenti stimolano il rilascio di neuro peptidi curativi. Ma, quale che sia il meccanismo fisiologico, concentrarsi sulle autentiche esigenze del sé è guarire.

Ho un’amica a cui capitò molti anni fa. Le era stato diagnosticato un cancro in fase terminale e le fu consigliato di sistemare ciò che doveva. Ella tornò a casa e annunciò ai familiari sgomenti, che stava per lasciarli. Disse che, dato che la sua vita stava per finire, avrebbe fatto qualcosa che aveva sempre desiderato fare – visitare il Giappone. Partì per Tokio e si divertì talmente a viaggiare in Giappone e nel resto dell’Asia, che il cancro andò in remissione!

Costruire l’Immunità Emozionale

È piuttosto risaputo che possiamo fortificare il nostro sistema immunitario fisico apportando dei cambiamenti al nostro stile di vita. Ma è meno risaputo che possiamo potenziare anche il nostro sistema immunitario emotivo.

Il primo obiettivo è riconoscere se si soffre di sistema immunitario emotivo debole. Una sistema immunitario emotivo forte si basa sul fatto di avere la capacità di riconoscere le proprie autentiche necessità (e non voglie) e il permesso interiore di occuparsi di tali necessità. Esso comprende anche un chiaro senso di se stessi come essere autonomo, separato dagli altri.

Ora, questo a volte pone dei problemi per le persone che seguono un cammino spirituale. Il motivo è che, a livello del cuore, riconosciamo che siamo tutti Uno. Vediamo che c’è una vita, una coscienza, che vive attraverso una moltitudine di forme. C’è un naturale senso di interconnessione con gli altri, quando è attivato lo spazio del cuore. E, dal punto di vista della coscienza superiore, non c’è comunque un sé separato dagli altri.

E, anche se questo è vero, è vero anche che noi abbiamo dei corpi che sono separati dagli altri corpi. E l’intelligenza innata della nostra biologia impone che onoriamo tali differenze. Se non lo facciamo, ci ammaleremo. I nostri sistemi immunitari seguono questa immutabile legge della natura.

Anche i nostri sistemi immunitari emozionali seguono questa legge. Se non diventiamo consapevoli degli elementi psicologicamente tossici, e non li evitiamo, ci ammaleremo, fisicamente o emozionalmente.

Spero sia chiaro, ormai, che il Cancro Emozionale viene creato violando il senso del sé di una persona. Questo, normalmente, avviene in seguito a qualche tipo di abuso. E, mentre l’abuso fisico, sessuale ed emozionale sono ampiamente riconosciuti, c’è una forma di abuso che spesso passa inosservata. Io lo chiamo abuso spirituale.

Nella sua forma più semplice, l’abuso spirituale porta la persona a dimenticarsi del sé. Le proprie necessità vengono soppiantate da un ideale che viene percepito come assai più elevato del mero sé. Questo genere di rapina spirituale si manifesta in una miriade di forme e nessuna linea spirituale ne è immune. Se siete parte di un gruppo o una scuola che nega la validità dei vostri sentimenti e/o disonora le vostre necessità, allora vi suggerisco di “fuggire da Dodge City!”

Il motivo per cui dico questo, è che la radice della parola “holy” (santo) significa “rendere intero” (whole). Ciò che aumenta la nostra interezza è sacro e ciò che la fa diminuire è profano. Il compito di ricordare se stessi attraverso la coltivazione della consapevolezza emozionale è un lavoro sacro.

In fin dei conti, il modo per proteggere la nostra immunità emozionale è prestare attenzione alle nostre esigenze. Prima, dobbiamo dare a noi stessi il permesso di riconoscere che le abbiamo. E, secondo, dobbiamo trovare il modo di integrare le nostre necessità nella miriade di richieste della nostra vita quotidiana. Non è un compito facile, specialmente in una società che sembra del tutto propensa ad evitare l’autoconsapevolezza.

Può esserci un sacco di pressione sociale affinché una persona rimanga all’oscuro delle proprie necessità ed emozioni autentiche – specialmente nelle “comunità spirituali”. Ad esempio, io ho scoperto che coloro che non sono a proprio agio con le proprie necessità e sensazioni, sono spesso a disagio con le necessità e i sentimenti degli altri.

Che cosa fate con in vostri sentimenti, quando essi si scontrano con quelli delle persone intorno a voi? Che cosa fate quando le vostre necessità sono diverse da quelle di chi vi sta intorno? Queste sono domande fondamentali e il modo in cui rispondete avrà un impatto significativo sulla vostra “immunità emozionale”.

Per coloro che che scelgono il sacro lavoro di ricordare il sé, non c’è altra maniera. Si deve trovare il sistema per essere onesti con se stessi e accogliere le proprie necessità, mentre si vive in un mondo che scoraggia la consapevolezza di sé e l’onestà.

È tosto, ma è uno dei giochi migliori che ci sono in circolazione.

 

© 2011 Tom Kenyon. Tutti i diritti riservati. È possibile copiare e divulgare questo materiale attraverso qualunque mezzo, purché nulla venga alterato, sia citato l’autore e vengano incluse le note di copyright e l’indirizzo web.

 

 

 

Originale in inglese: http://tomkenyon.com/emotionalcancer

 

Traduzione di Nicoletta Ricci

 

www.stazioneceleste.it

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Scoperta Russa sul DNA: le parole e le frequenze influenzano e riprogrammano il DNA

Il DNA umano è un Internet biologico, superiore, sotto molti aspetti, a quello artificiale. La più recente ricerca scientifica russa spiega, direttamente o indirettamente, fenomeni quali la chiaroveggenza, l’intuizione, gli atti spontanei ed a distanza di cura, l’auto-guarigione, le tecniche di affermazione, la luce o aure insolite intorno alle persone (concretamente, dei maestri spirituali), l’influenza della mente sui modelli climatici e molto ancora. Inoltre, ci sono segni di un tipo di medicina completamente nuova nella quale il DNA può essere influenzato e riprogrammato dalle parole e dalle frequenza SENZA sezionare e rimpiazzare geni individuali.

Solo il 10% del nostro DNA viene utilizzato per costruire le proteine. Questo subcomplesso di DNA è quello che interessa i ricercatori occidentali che lo stanno esaminando e catalogando. L’altro 90% è considerato “DNA rottame”. Tuttavia, i ricercatori russi, convinti che la natura non è stupida, hanno riunito linguisti e genetisti per intraprendere un’esplorazione di quel 90% di “DNA rottame”. I loro risultati, scoperte e conclusioni sono semplicemente rivoluzionarie!Secondo loro, il nostro DNA non solo è il responsabile della costruzione del nostro corpo, ma serve anche da magazzino di informazioni e per la comunicazione.

I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente nell’apparentemente inutile 90%, segue le stesse regole di tutte le nostre lingue umane. Per questo motivo, hanno confrontato le regole della sintassi (il modo in cui si mettono insieme le parole per formare frasi e proposizioni), la semantica (lo studio del significato delle parole) e le regole grammaticali di base.
Hanno scoperto che gli alcalini del nostro DNA seguono una grammatica regolare e hanno regole fisse come avviene nelle nostre lingue. Così le lingue umane non sono apparse per coincidenza, ma sono un riflesso del nostro DNA inerente.

Anche il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi hanno esplorato il comportamento vibratorio del DNA. (Per essere breve, qui farò solo un riassunto. Per maggiori informazioni, per favore, andate all’appendice finale di questo articolo).
La linea finale è stata: “I cromosomi vivi funzionano come computer “solitonici/olografici” usando la radiazione laser del DNA endogeno”. Questo significa che hanno fatto in modo di modulare certi modelli di frequenza con un raggio laser e con questo hanno influenzato la frequenza del DNA e, in questo modo, l’informazione genetica stessa. Siccome la struttura base delle coppie alcaline del DNA e del linguaggio (come si è già spiegato) sono la stessa struttura, non si rende necessaria nessuna decodificazione del DNA. Uno semplicemente può usare parole e orazioni del linguaggio umano! Questo è stato anche provato sperimentalmente.

La sostanza del DNA vivente (in tessuto vivo, non in vitro), reagirà sempre ai raggi laser del linguaggio modulato e anche alle onde radio, se si utilizzano le frequenze appropriate. Infine questo spiega scientificamente perchè le affermazioni, l’educazione autogena, l’ipnosi e cose simili possono avere forti effetti sugli umani e i loro corpi. E’ del tutto normale e naturale che il nostro DNA reagisca al linguaggio. Mentre i ricercatori occidentali ritagliano geni individuali dei filamenti del DNA e li inseriscono in un altro posto, i russi hanno lavorato con entusiasmo con dispositivi che possono influenzare il metabolismo cellulare con le frequenze modulate di radio e di luce per riparare difetti genetici.

Per esempio il gruppo di ricercatori di Garjajeva ha avuto successo nel provare che con questo metodo si possono riparare i cromosomi danneggiati dai raggi X. Sono anche riusciti a catturare modelli di informazione di un DNA specifico e lo hanno trasmesso ad un altro, riprogrammando così le cellule su un altro genoma. In quel modo, hanno trasformato con successo, per esempio, embrioni di rana in embrioni di salamandra, semplicemente trasmettendo i modelli di informazione del DNA!
In quel modo, l’informazione completa è stata trasmessa senza nessuna delle disarmonie o effetti collaterali che si manifestano quando si fa l’ablazione e si reintroducono geni individuali del DNA! Questo rappresenta una rivoluzione e sensazione incredibili, che trasformerà il mondo! Tutto ciò applicando semplicemente la vibrazione e il linguaggio al posto dell’arcaico processo d’ablazione! Questo esperimento punta all’immenso potere della genetica delle onde, che ovviamente ha più influenza, sulla formazione degli organismi, che i processi biochimici delle sequenze alcaline.

I maestri esoterici e spirituali sanno da millenni che il nostro corpo si può programmare con il linguaggio, le parole e il pensiero. Ora questo è stato provato e spiegato scientificamente. Certamente la frequenza deve essere quella corretta e a questo si deve il fatto che non tutti hanno lo stesso risultato o possano farlo sempre con la stessa forza. La persona deve lavorare con i processi interni e la maturità per poter stabilire una comunicazione cosciente con il DNA. I ricercatori russi lavorano con un metodo che non dipende da questi fattori, però funziona SEMPRE, sempre e quando venga usata la giusta frequenza.

Però, quanto più è sviluppata la coscienza individuale, meno c’è la necessità di qualsiasi tipo di dispositivo! Si possono ottenere quei risultati da se stessi e la scienza finalmente smetterà di ridere di tali idee e potrà spiegarne e confermarne i risultati. E non finisce qui. Gli scienziati russi hanno anche scoperto che il nostro DNA può causare modelli di perturbazione nel vuoto, producendo così “cunicoli” magnetizzati!

I “piccoli buchi” sono gli equivalenti microscopici di quelli chiamati ponti Einstein-Rosen nella vicinanza dei buchi neri (lasciati da stelle consumate).

Questi sono dei tunnel di connessione, fra aree completamente differenti dell’universo, attraverso i quali si può trasmettere l’informazione fuori dallo spazio e dal tempo. Il DNA attira quei frammenti di informazione e li passa alla nostra coscienza. Questo processo di ipercomunicazione è più efficace in stato di rilassamento. Lo stress, le preoccupazioni e l’intelletto iperattivo impediscono il successo dell’ipercomunicazione o ne distorcono completamente l’informazione rendendola inutile. In Natura, l’ipercomunicazione è stata applicata con successo da milioni di anni. Il flusso di vita strutturato in “organizzazioni stato” di insetti lo prova drammaticamente. L’uomo moderno lo conosce solo ad un livello molto più sottile come “intuizione”. Però anche noi possiamo recuperarne a pieno l’uso.

Un esempio in Natura. Quando un formica regina è lontana dalla sua colonia, la costruzione continua con fervore e in accordo con la pianificazione. Tuttavia, se si uccide la regina, nella colonia tutto il lavoro si ferma. Nessuna formica sa cosa fare. Apparentemente, la regina invia i “piani di costruzione” anche da molto lontano per mezzo della coscienza gruppale dei suoi sudditi. Può stare lontana quanto vuole, fintanto che sia viva. Nell’uomo l’ipercomunicazione si attiva quando uno improvvisamente riesce ad avere accesso ad un’informazione che è fuori dalla propria base di conoscenze.

A quel punto questa ipercomunicazione viene sperimentata e catalogata come un’ispirazione o intuizione. Il compositore italiano Giuseppe Tartini, per esempio, una notte sognò che il diavolo si sedeva vicino al suo letto suonando il violino. La mattina seguente, Tartini potè trascrivere il brano a memoria con esattezza e lo chiamò la Sonata del Trillo del Diavolo.

Per anni, un infermiere di 42 anni sognò una situazione nella quale era connesso ad una specie di CD-ROM di conoscenza. Gli veniva trasmessa conoscenza verificabile da tutti i campi immaginabili e alla mattina poteva ricordare. Era tale la valanga di informazioni che sembrava che di notte gli trasmettessero tutta una enciclopedia. La maggior parte delle informazioni era fuori dalla sua base di conoscenze personali e arrivava a dettagli tecnici di cui lui non sapeva assolutamente niente.

Quando avviene l’ipercomunicazione, si possono osservare fenomeni speciali nel DNA, così come nell’essere umano. Gli scienziati russi hanno irradiato campioni di DNA con luce laser. Nello schermo si è formato un modello di onde tipico. Quando hanno ritirato il campione di DNA, i modelli di onda non sono scomparsi, sono rimasti. Molti esperimenti di controllo hanno dimostrato che il modello proveniva ancora dal campione rimosso, il cui campo energetico apparentemente è rimasto di per se stesso. Questo effetto ora si denomina effetto del DNA fantasma.

Si presume che l’energia dello spazio esteriore e del tempo, dopo aver ritirato il DNA, fluisca ancora attraverso i “cunicoli”. La maggior parte delle volte gli effetti secondari che si incontrano nell’ipercomunicazione, anche degli esseri umani, sono campi elettromagnetici inspiegabili nelle vicinanze della persona implicata. In presenza dei quali i dispositivi elettronici, come attrezzature per CD e altri simili, possono essere alterati e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve lentamente, le attrezzature funzionano ancora normalmente. Molti curatori e psichici conoscono questo effetto dovuto al loro lavoro. Più si migliorano l’atmosfera e l’energia dell’ambiente più frustante è che in quel preciso istante l’attrezzatura di registrazione smette di funzionare e di registrare. Il riaccendere e spegnere dopo la sessione non ne ristabilisce ancora la funzionalità totale che però il giorno dopo ritorna alla normalità. Chissà forse leggere ciò risulta tranquillizzante per molti, in quanto non ha niente a che vedere con l’essere tecnicamente incapaci, ma significa semplicemente che sono abili per l’ipercomunicazione.

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
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Gli scienziati russi hanno irradiato diversi campioni di DNA con dei raggi laser e su uno schermo si è formata una tipica trama di onde che, una volta rimosso il campione, rimaneva sullo schermo. Allo stesso modo si suppone che l’energia al di fuori dello spazio e del tempo continua a passare attraverso gli tunnel spaziali attivati anche dopo la rimozione del DNA. Gli effetti collaterali più frequenti nell’ipercomunicazione sono dei campi magnetici vicini alle persone coinvolte. Gli apparecchi elettronici possono subire delle interferenze e smettere di funzionare per ore. Quando il campo elettromagnetico si dissolve, l’apparecchio ricomincia a funzionare normalmente. Molti operatori spirituali conoscono bene questo effetto.

Grazyna Gosar and Franz Bludorf nel loro libro Vernetzte Intelligenz spiegano queste connessioni in modo chiaro e preciso. Gli autori riportano anche alcune fonti secondo le quali gli uomini sarebbero stati come gli animali, collegati alla coscienza di gruppo, e quindi avrebbero agito come gruppo. Per sviluppare e vivere la propria individualità, tuttavia, avrebbero abbandonato e dimenticato quasi completamente l’ipercomunicazione.

Ora che la nostra coscienza individuale è abbastanza stabile, possiamo creare una nuova forma di coscienza di gruppo. Così come usiamo Internet, il nostro DNA è in grado di immettere dati nella rete, scaricare informazioni e stabilire un contatto con altre persone connesse. In questo modo si possono spiegare i fenomeni quali telepatia o guarigioni a distanza.

Senza un’individualità distinta la coscienza collettiva non può essere usata per un periodo prolungato, altrimenti si ritornerebbe a uno stato primitivo di istinti primordiali. L’ipercomunicazione nel nuovo millennio significa una cosa ben diversa.

I ricercatori pensano che, se gli uomini con piena individualità formassero una coscienza collettiva, avrebbero la capacità di creare, cambiare e plasmare le cose sulla terra, come fossero Dio! E l’umanità si sta avvicinando a questo nuovo tipo di coscienza collettiva.

Il tempo atmosferico è piuttosto difficile da influenzare da un solo individuo, ma l’impresa potrebbe riuscire dalla coscienza di gruppo (niente di nuovo per alcune tribù indigene). Il tempo viene fortemente influenzato dalla frequenza risonante della terra (frequenza di Schumann). Ma queste stesse frequenze vengono prodotte anche nel nostro cervello, e quando molte persone si sincronizzano su di esse, o quando alcuni individui (p. e. maestri spirituali) concentrano i loro pensieri come un laser, non sorprende affatto che possano influenzare il tempo. Una civiltà moderna che sviluppa questo tipo di coscienza non avrebbe più problemi né d’inquinamento ambientale, né di risorse energetiche; usando il potere della coscienza collettiva potrebbe controllare automaticamente e in modo naturale l’energia del pianeta.

Se un numero abbastanza elevato di individui si unisse con uno scopo più elevato, come la meditazione per la pace, si dissolverebbe anche la violenza.

Il DNA sembra essere anche un superconduttore organico in grado di lavorare a una temperatura corporea normale. I conduttori artificiali invece richiedono per il loro funzionamento delle temperature estremamente basse (tra -200 e -140°C). Inoltre, tutti i superconduttori possono immagazzinare luce, quindi informazioni. Anche questo dimostra che il DNA sia è grado di farlo.

Vi è un altro fenomeno legato al DNA e ai tunnel spaziali. Normalmente questi minuscoli tunnel sono altamente instabili e durano soltanto una frazione di secondo. In certe condizioni però si possono creare dei tunnel stabili in grado di formare delle sfere luminose. In alcune regioni della Russia queste sfere appaiono molto spesso. In queste regioni le sfere a volte s’innalzano dalla terra verso il cielo, e i ricercatori hanno scoperto che possono essere guidati dal pensiero. Le sfere emettono onde a bassa frequenza che vengono anche prodotte dal nostro cervello, quindi sono in grado di reagire ai nostri pensieri. Queste sfere di luce hanno una carica energetica molto elevata e sono in grado di causare delle mutazioni genetiche. Anche molti operatori spirituali producono queste sfere o colonne di luce, quando si trovano in uno stato di profonda meditazione o durante un lavoro energetico. In alcuni progetti per la guarigione della terra queste sfere vengono catturate anche nelle foto. In passato di fronte a questi fenomeni luminosi si credeva che apparissero degli angeli. In ogni caso, pur mancando le prove scientifiche, ora sappiamo che persone con queste esperienze non soffrivano affatto di allucinazioni. Abbiamo fatto un grande passo in avanti nella comprensione della nostra realtà. Anche la scienza “ufficiale” conosce le anomalie della terra che contribuiscono alla formazione dei fenomeni luminosi. Queste anomalie sono state trovate di recente anche a Rocca di Papa, a sud di Roma.

L’articolo intero (in inglese) si può trovare sulla pagina www.fosar-bludorf.com (Kontext – Forum for Border Science). Su questa pagina è anche possibile contattare gli autori.

Nel suo libro “Vernetzte Intelligenz” (Networked Intelligence: Intelligenza trasmessa dalla rete), Grazyna Gosar e Franz Bludorf spiegano queste connessioni chiaramente e precisamente. Gli autori citano anche fonti supponendo che in tempi primitivi l’Umanità, come gli animali, è stata fortemente connessa alla coscienza gruppale e agiva come gruppo. Tuttavia, per sviluppare e sperimentare l’individualità, noi umani abbiamo dovuto dimenticare l’ipercomunicazione quasi completamente. Ora che siamo abbastanza stabili nella nostra coscienza individuale,possiamo creare una nuova forma di coscienza gruppale, concretamente una, quella in cui abbiamo accesso a tutte le informazioni per mezzo del nostro DNA senza essere forzati o controllati a distanza rispetto a quello che dobbiamo fare con quell’informazione.

 

Tutti i dati sono tratti dal libro “L’intelligenza in Rete nascosta nel DNA” di Von Grazyna Fosar e Franz Bludorf, (edito in Italia da Macroedizioni) riassunti e commentati da Baerbel.

http://www.lorecalle.it/?p=760

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Ecco perche' i Maya hanno smesso di contare il 21-12-2012 : un'ipotesi sul 21 dicembre 2012

Cari Amici,

vi scrivo questo breve articolo per condividere quanto mi è accaduto con una premessa, non sono un matematico né un fisico. Aggiungo inoltre che non sono per il catastrofismo e per l’industria che lo appoggia. Come molti canalizzatori sostengono il calendario Maya riguarda principalmente dei cambiamenti negli esseri umani e non predizioni di distruzione, poichè stiamo entrando un un'era dove il futuro non è più scritto e quel che accade dipenderà interamente da noi.

Quindi, quello che leggerete prendetelo come una teoria personale senza alcuna presunzione sulle conclusioni che verranno formulate, perchè non vi sono conclusioni ma un nuovo inizio. Un invito alla consapevolezza, alla luce di quanto sta accadendo al nostro Pianeta e alle sue risorse.

Due sere fa mi sono addormentato e dopo pochi istanti subito risvegliato. Saranno intercorsi pochi secondi ma in quegli attimi ho fatto un sogno e ho “visto” un gessetto scrivere su di una lavagna la data del 21 dicembre 2012 e accanto ai numeri, su due colonne una frase breve e un’indicazione sottolineata che riportava :”il 2 è un muro, le forze sono in gioco” e subito sotto : “01 è il vostro nucleo … prima del 2 vi era - spazio e moto - da o verso lo 0 e l’1”.

Al mio risveglio ho subito sentito una voce interiore che mi ripeteva BUIO e LUCE si stanno per re-incontrare.

Nei giorni successivi ho fatto delle ricerche online per trovare delle risposte e mi sono imbattuto sul sito http://www.matematicabinaria.info.

La mia premessa sul perché i Maya hanno smesso di contare il 21 dicembre 2012, ha preso forma” proprio da queste pagine su internet che vi riporto di seguito.

Occorre infatti partire dalla logica di Leibnitz che nel 1673 concepì il sistema binario, divulgato poi nel 1679 nello scritto “De Progressione Dyadica”.

Nell'I Ching, di oltre 3700 anni fa, il sistema binario era già presente come per i Veda, i Libri della Conoscenza ; ma mentre nei Veda i simboli binari vanno scoperti, nell'I Ching essi sono evidenti anche se rappresentati in maniera diversa:

con una linea intera  ——    chiamata YANG  (0) e una linea spezzata   — —    chiamata YIN   (1)

0 e 1 forniscono la rappresentazione primordiale di Dio,

delineando la sua Forma e le sue successive elaborazioni e definendo il suo Contenuto Vibrazionale.

0 e 1 sono i mattoni dell’universo o i semi dell’universo.

Nel campo duale 0 è Buio e 1 è Luce

L'insieme dei numeri naturali inizia da 1 per estendersi all'Infinito che è l'1 stesso!

Quindi nell'Universo, visibile e non, vige "il principio della circolarità" in quanto tutta la manifestazione si estende dall'Uno all'Uno !

Ma scrivere 1 non è la stessa cosa di 01.

01 introduce infatti la possibilità da parte dell'1 di poter saltare al livello superiore.

01 permette all’uomo di passare dal buio alla luce … nella bibbia si legge “ e fu sera e fu mattina” per ricordarci la sequenzialità degli accadimenti, da 0 a 1 per l’appunto.

01 rappresenta quindi (per mia deduzione) il nostro nucleo, è il “trampolino” per recuperare la divinità assopita al nostro interno.

All'interno dell'1 (0 attivato) è contenuta l'infinita successione dei numeri naturali che deve necessariamente cominciare da 2 !

Il 2 possiamo scriverlo come 1 + 1, cioè il 2 discende dall'unione o somma dell'Infinito con Se Stesso !

Questa unione possiamo tuttavia vederla anche come una divisione (e questo ne dimostra la circolarità dell’infinito che ritorna su se stesso), in senso esoterico infatti il numero 2 deriva dalla divisione dell’unità 1 (da 1 generiamo 1+1) ed è il simbolo della separazione, perché da un punto di vista sacro, l’unità è per essenza una e unica.

Il due, come dìade, è l’espressione della dualità.

In una visione dualistica del mondo si ha la separazione del principio materiale dal principio spirituale, e il numero due è l’incarnazione degli opposti: maschile /femminile, giorno/notte, terra/cielo, ecc.

Essendo un principio duale, indica sia il contrasto, sia la polarità, sia il tentativo di conciliazione tra le forze in gioco.

Veniamo ora alla data del 2012.

Il nucleo (01), da intendersi come abbiamo appena letto è nella parte centrale dell’anno.

Esternamente troviamo alla destra e alla sinistra il 2.

Nel sogno il 2 era indicato come “un muro” ed era accompagnato dall’affermazione : “le forze sono in gioco”.

Le forze sono quelle del nucleo : BUIO (0) e LUCE (1).

Ebbene perché solo adesso ? Perché il 2012 ?

La mia risposta interpretativa ( sottolineo questa è un’ipotesi personale ) è legata alla seconda frase del sogno : “prima del 2 vi era - spazio e moto - da o verso lo 0 e l’1”. E’ come se il nucleo 01 avesse avuto fino al 2011 la possibilità di manifestare “spinte energetiche di trasformazione” verso il Buio e/o verso la Luce senza che queste due forze dovessero scontrarsi.

Prendendo in considerazione le combinazioni di anni che hanno nel nucleo 01 (parte centrale) mi auguro possiate comprendere meglio questa teoria personale sulle “vie di trasformazione” BUIO / LUCE .

L’anno 01 ha “vie di trasformazione” a destra e sinistra. Esiste uno spazio in entrambe le direzioni

Gli anni come 101 non presentano un nucleo in equilibrio poiché l’anno è di tre cifre, per cui non verranno considerati.

L’anno 1011 ha “vie di trasformazione” verso il buio da entrambi i lati, ovvero da 1 a 0 (essendo il movimento verso la forza opposta)

L’anno 1012 … fino al 1019 ha “vie di trasformazione” verso il buio sulla parte sinistra.

L’anno 2010 ha “vie di trasformazione” verso la Luce sulla parte destra

L’anno 2011 ha “vie di trasformazione” verso il Buio sulla parte destra

L’anno 2012 NON HA VIE DI USCITA.

Il 2 somma dell’Infinito con se stesso contiene come “un muro” le due forze in gioco BUIO (0) e LUCE (1).

Il giorno stesso 21 - 12 – 2012 individuato dai Maya come ultimo anno del grande computo ha un significato molto forte.

21 – 12  si può anche vedere come 2 (1+1) 2 ovvero quel giorno l’Infinito “reincontrerà se stesso” o “guarderà se stesso”.

I Maya non potevano prevedere quello che sarebbe accaduto da questo incontro di LUCE e BUIO poiché le forze in gioco vanno valutate e pesate solo in quel preciso momento, essendo costantemente mutevoli e collegate in modo sottile non solo al nostro pianeta ma anche al potenziale energetico di tutti gli esseri che lo abitano.

Quello che accadrà non è ancora dato saperlo.

Nella sua funzione positiva (positiva e negativa vengono qui assegnati per dare un valore logico richiestoci dalla nostra mente che divide ogni cosa essendo nella dualità ) questo evento cercherà di riconciliare gli opposti per ritrovare la perduta armonia; nella sua funzione negativa può portare alla rottura dell’unità con la netta divisione dei contrari.

Il numero due che compare da entrambi i lati dell’anno 2012 e che nell’Antichità era attributo alla Grande Madre Terra (Terra = 2), contiene nel suo nucleo la nostra possibilità evolutiva (01). Esso ci porterà all’interno di una differenziazione, non multipla, bensì fondata su un conflitto binario BUIO (0) e LUCE (1) che comporta matematicamente un’esclusione o una spaccatura ma esotericamente potrebbe simboleggiare la nascita di una nuova Era.

La linea che i Maya non potevano valicare quella del 21 dicembre 2012 e che si presenta in questo anno è quella che segnerà il cammino dell’uomo o in senso orizzontale verso lo sviluppo materiale, o in senso verticale verso l’elevazione spirituale. La linea è la figura geometrica raffigurante il due; infatti si ha un collegamento con il simbolismo della croce nella coppia della verticale e dell’orizzontale.

Come considerazione finale posso dire che, uomini di scienza o meno, tutti possiamo constatare quanto adesso più che mai sia forte questo imperativo :

“LA TERRA CHIEDE UNA RICONCILIAZIONE DEGLI OPPOSTI ! LA TERRA CHIEDE DI ESSERE RISPETTATA E AMATA !”

In considerazione di quanto scritto, il giorno 21-12-2012 l’INFINITO RITORNERA' SU SE STESSO, vedrà la sua creazione e si creerà un nuovo piano cosmico. Ma non parliamo di un solo giorno !

Come ci ricorda Gregg Braden la scienza ci insegna che gli allineamenti avvengono in un lasso di tempo molto lungo e non in un solo giorno e i Maya di questo ne erano ben consapevoli. Secondo i Maya questo allineamento è iniziato nel 1980 e terminerà circa nel 2016, in un periodo quindi di 36 anni.

Tutte quello che le "profezie ad effetto" hanno attribuito ad un data precisa, in realtà, sta già accadendo. I ghiacciai si stanno modificando ed i livelli dei mari ne risentono, stiamo già subendo malattie che non hanno alcuna cura medica, stiamo già assistendo a fenomeni climatici anomali (prodotti anche dall'uomo e dai suoi tentativi di influenzare il clima ... vedi ad esempio le scie chimiche ...) che sfuggono al nostro controllo in diversi continenti. L'impatto climatico a livello globale è più forte che mai.

E’ il modo in cui noi risponderemo a questi cambiamenti che determinerà il nostro destino alla fine del ciclo del tempo individuato dai Maya. Ci ricorderemo che siamo una famiglia e lavoreremo insieme per rispondere a questi cambiamenti oppure ce ne dimenticheremo e ci spaventeremo  ? Troveremo modi più sostenibili di vivere, lavorando tutti insieme per la nostra Amata Terra ?

Quello che i Maya volevano comunicare è che il futuro non è più scritto nel tempo, la ciclicità degli eventi non è più prevedibile e la creazione di un mondo in armonia o meno dipenderà dagli esseri umani stessi.

Alla fine di un cliclo di circa 26.000 anni (precessione degli equinozi) costituito da 5 grandi ere del mondo si assiste ad un "attimo senza tempo", il momento dell'adesso. Non è ancora finito un ciclo e non è ancora inziato uno nuovo. Questo è l'unico momento in cui gli esseri umani posso rigenerare i loro corpi e procedere nel cerchio del tempo, senza giudizi e condizionamenti del passato e scegliere nuovamente quello che desiderano.

Prevarrà la Luce o il Buio ? Oppure, la fusione di 0 e 1 darà vita ad un nuovo elemento, una nuova consapevolezza ?

Abbracciamoci tutti nel buio come nella luce per ritrovare il nostro centro, il nostro nucleo e ringraziare il nostro Pianeta e ogni essere che lo abita.

Auguro a me stesso come ad ognuno di voi di provare ogni giorno gratitudine e amore, le forze più potenti che possiede l'uomo, affinchè la coerenza personale tra cuore e cervello divenga presto una coerenza collettiva.

Alcuni di voi adesso potrebbero chiedersi giustamente : “ma quest'anno è veramente il 2012 o è già il 2018 oppure un'altra data qualsiasi ?”.

Per rispondere desidero ricordarci uno dei principi base della fisica quantistica, che afferma : "la realtà è una nostra creazione".

Al suo livello più profondo la realtà non è altro che una sorta di super-ologramma dove il passato, il presente ed il futuro coesistono simultaneamente. Ebbene gli abitanti del pianeta Terra, in una delle dimensioni possibili, stanno co-creando insieme nel "nostro adesso" il 2012, scrivendolo e leggendolo ogni giorno. In altri termini, l'Energia del 2012 è costantemente co-creata da miliardi di "osservatori coscienti" ... e quindi poco importa se fossimo già nel 2018 o nel 2019 ... noi stiamo co-creando il 2012 adesso !

Inoltre quello che mi ha affascina maggiormente, sempre secondo la fisica quantistica, è che quello che stiamo facendo nel presente influenza anche tutto quello che è già accaduto nel passato ... ovvero quello che facciamo adesso influenza anche il "primo ciclo del tempo e la sua fine" ... quasi come se il Divino o L'intelligenza Superiore o in qualsiasi altro modo volessimo chiamarla ci riproponesse la stessa domanda … attendendo finalmente una risposta di consapevolezza per l'accesso ad una dimensione superiore ...

Invito infine a vedere questo video davvero imperdibile per comprendere quanto sia importante unirsi ora per prendersi cura della nostra casa, la nostra Madre Terra :

Emanuel Celano

http://www.Spaziosacro.it


( Firma per una legge sulle Medicine Non Convenzionali : http://www.unaleggeperlemedicinenonconvenzionali.it/)

-------

“I numeri sono i pensieri di Dio”

“ La saggezza Divina è riflessa nei numeri, impressa in tutte le cose !”

" Il tempo è un'estensione dell'anima"

(S. Agostino)

 

 

www.spaziosacro.it

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I testi di questo articolo non riproducibili neppure parzialmente, senza citarne la fonte, il nome dell’autore e pubblicarne il link come indicato qui sotto :

Articoli Scritti da Emanuel Celano :

 

Ecco perche' i Maya hanno smesso di contare il 21-12-2012

https://www.spaziosacro.it/interagisci/blog/blog2.php/ecco-perche-i-maya-hanno

 

SAHASRARA : I MILLE PETALI DELLA CONSAPEVOLEZZA - Quando una persona si Illumina cosa accade ?

https://www.spaziosacro.it/interagisci/blog/blog2.php/sahasrara-i-mille-petali-della

 

LIBERTA' DI SCELTA E CREATIVITA' UMANA - Esiste il libero arbitrio ? Il Doni del Divino arrivano a noi o li dobbiamo cercare ?

https://www.spaziosacro.it/interagisci/blog/blog2.php/liberta-di-scelta-e-creativita

 

Personalmente non credo nella legge dell’attrazione intesa come possibilita' assoluta di poter determinare il proprio destino

https://www.spaziosacro.it/interagisci/blog/blog2.php/personalmente-non-credo-nella-legge

 

Cosa significa NON DARE LE PERLE AI PORCI ? Non priviamo i porci dal fare la loro parte !

https://www.spaziosacro.it/interagisci/blog/blog2.php/cosa-significa-non-dare-le

 

Il SOFTWARE AMORE è davvero incredibile

https://www.spaziosacro.it/interagisci/blog/blog2.php/il-software-amore-e-davvero

 

IL FOGLIO A4 DELL'ESISTENZA : la matematica per spiegare metaforicamente il cammino dell'Anima ... :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/blog/blog2.php/il-foglio-a4-dell-esistenza

 

LA RICCHEZZA DELLA FIDUCIA : LA FORMA PIU’ ELEVATA DI AMORE ... :

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Il cambio delle frequenze nella musica utilizzando il diapason scientifico di Giuseppe Verdi a 432Hz

UN VIDEO PREZIOSO CHE SPIEGA IL NECESSARIO CAMBIO NELLA FREQUENZA PER TRASFORMARE IL PARADIGMA MUSICALE DEL CONTROLLO MEDIATICO GLOBALE, ED È UNA MAGNIFICA OPPORTUNITÀ PER INNOVARE LA MUSICA:

ORA PIU CHE MAI NECESSARIO CHE LE FREQUENZE DELLA MUSICA SIANO COERENTI ALLA VIBRAZIONE NATURALE DEI SUONI AFFINCHE`L'EQUILIBRIO POSSA ESISTERE IN NOI STESSI E POSSA ESSERE BENEFICIATO L'AMBIENTE. SE TROVI CHE QUESTE INFORMAZIONI SIANO IMPORTANTI ED IN SINTONIA CON IL TUO SENTIRE, TI PREGHIAMO DI DIFFONDERLE. GRAZIE!

 

PER MAGGIORI INFO: www.holonmusic.com

 

Giuseppe Verdi nel 1884 scrisse una lettera, indirizzata alla Commissione musicale del governo italiano, in cui chiese di ufficializzare l’utilizzo del corista (diapason)  con la nota LA di riferimento per l’accordatura, a 432Hz, scrivendo a riguardo una frase: "per esigenze scientifico matematiche".

Che cosa intendeva dire? Per capirlo bene e con più chiarezza è necessario introdurre un'altra frequenza: quella di 8Hz.

 

1) Le onde di consapevolezza "ordinarie" del cervello umano variano da 14Hz a 40Hz. In questo range operano solamente alcuni dendriti (le fibre minori del neurone che trasportano il segnale nervoso) delle cellule del cervello che utilizzano prevalentemente l'emisfero sinistro (quello più razionale) come centro di attività.

Se i nostri due emisferi cerebrali si sincronizzassero alla frequenza di 8Hz lavorerebbero in modo uguale  (balance-bilancia di equilibrio), ricevendo il massimo flusso di informazioni.

 

2) 8Hz è anche la frequenza di replicazione della doppia elica del DNA.

 

3) 8Hz è il "battito" fondamentale del pianeta, noto come "risonanza fondamentale di cavità Schumann", risonanze elettromagnetiche globali, cioè, eccitate dalle scariche elettriche dei fulmini nella cavità formata dalla superficie terrestre e dalla ionosfera.

 

4) 8Hz è la frequenza del  subsuono emesso dai delfini, non udibile, ma risuonante sino a 16 km dal punto di emissione che riequilibra ed armonizza, grazie anche alla capacità superconduttiva dell’acqua, l’intero pianeta.

In termini musicali, la frequenza di 8Hz corrisponde a una nota di Do. Salendo di cinque ottave, cioé percorrendo cinque volte le sette note della scala, si arriva ad un Do di 256Hz, scala in cui il “La” ha una frequenza di 432Hz.

Suonando il Do a 256Hz, per il principio delle armoniche (secondo cui a un suono prodotto si aggiungono multipli e sottomultipli di quella frequenza), anche i Do delle altre ottave cominceranno a vibrare per "simpatia", facendo risuonare naturalmente la frequenza di 8Hz. Ecco perché il corista a 432 oscillazioni al secondo è definito "diapason scientifico".

Esso  fu approvato all'unanimità al congresso dei musicisti italiani del 1881 e proposto dai fisici Sauveur, Meerens, Savart, e dagli scienziati italiani Montanelli e Grassi Landi.

Prendiamo attentamente in considerazione che nell'universo tutto è energia in vibrazione. Ogni particella subatomica, atomo, struttura molecolare, cellula e ogni organo del corpo, vibrano ad una   determinata frequenza. Questa meravigliosa armonia ha una propria firma vibrazionale.

Molti medici e studiosi affermano che se una parte del corpo si ammala la causa è da ricercare nella frequenza che si è alterata ed il corpo vibra in modo disarmonico. Essere sani significa vibrare all’unisono armonicamente.

Ogni organo ha la sua frequenza (multipli e sottomultipli  del 432Hz), essa si altera in caso di malattia, il riequilibrio e la guarigione avvengono quando sullo stesso organo, viene fatta risuonare la corretta frequenza di risonanza.

Dunque suonare e ascoltare musica intonata a 432Hz riequilibra il corpo e per effetto vibrazionale anche la natura circostante, ridando il primordiale equilibrio di   pace e benessere.

Sappiamo  che la musica è "informazione", la quantità di dati sonori creati a 432Hz, non si perdono tra le molecole dei gas presenti nell’aria che trasportano il suono perché compatibili con la loro struttura molecolare.

Ascoltare, suonare e cantare musica, armonizzati alla frequenza del "Diapason Scientifico" a 432Hz dona beneficio all'intero pianeta . Per questo motivo ti suggeriamo la procedura per convertire la musica da 440 a 432Hz.

Se vuoi comprare il diapason scientifico a 432Hz lo puoi fare tramite questo sito:

http://www.kunath.com/Accessories/Tuning-fork-a%3D432-Hz::24.html

PROCEDIMENTO DI CONVERSIONE DELLA MUSICA DA 440 A 432HZ CON AUDACITY :

 

Scaricare da Internet il programma gratuito Audacity.

 

Link al sito ufficiale:  http://audacity.sourceforge.net/

 

All’inizio, clicca Scaricare Audacity 1.3.12 (Beta). Una volta installato, apri il programma e segui la seguente procedura:

1—Clicca in Archivio—apri, seleziona la canzone (in formato wave no audio) che appare in forma di grafico
2—Clicca Editare—Seleziona tutto, vedrai che si oscura la pista.
3—Clicca Effetti—Cambia velocità (tempo e intonazione). In "Percentuale di cambiamento" scrivi il valore: (meno) - 1,818.
4—Clicca OK.
5—Clicca File-Esporta e seleziona dove salvare la canzone.

 

Esportarlo come Wav e non MP3, nel formato d'onda Wav le armoniche non si comprimono mentre l' MP3 inibisce delle armoniche fondamentali, tagliando delle frequenze necessarie.
Nel formato Wav puoi passare le canzoni in un cd e riprodurlo dove vuoi lettori cd, auto...

"Eventualmente, se esporti la canzoni in formato mp3, assicurati di impostare un bitrate uguale o superiore a 192kb/s".

Questa è un'altra opzione, segnalata da un tecnico del suono.

1 - Cliccare su File, Apri, selezionare il brano e appare come un grafico

2 - Fare clic su Modifica, Seleziona tutto, vedrete che si scurisce.

3 - Clic-Change Effetto della velocità. Variazione percentuale del valore: -1.818

4 - Fare clic su OK.

5 - "esportazione" come file wav e scegliere dove salvare il brano.

Ascoltando il brano, vediamo che il cambiamento di velocità, non si nota. Questa conversione è migliore di quella precedente in termini di qualità del suono e precisione nella sintonizzazione della frequenza.

Esporta come WAV e MP3, queso ha il uso senso. In formato wav le frecuente d'onda non sono compres, mentre il formato mp3 inibisce le frequenze armoniche fundamentali necessarie.

Col formato wav puoi registrare le canzoni su un disco e riprodurlo su qualsiasi mini hi-fi, lettore CD, in auto...

Beh, spero che questo semplice tutorial ti aiuterà ad avere la tua collezione musicale a 432Hz.

 

 

Grazie per la vostra attenzione, benedizioni!

 

Flavia Vallega

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