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LO STRAORDINARIO POTERE DELLA MENTE FLESSIBILE

Lo straordinario potere della mente flessibile

 

Una mente flessibile è una mente felice. E’ la mente di chi sa pensare al di fuori dagli schemi e di chi non accetta nessun tipo di dogma. Une mante flessibile è una mente meravigliosa, interessata alla ricerca e che sa affrontare gli ostacoli.

Le persone che hanno una mente flessibile sono in grado di affrontare le difficoltà in modo creativo e di trovare più facilmente le soluzioni ai problemi mentre chi ha una mente rigida fatica ad uscire dagli schemi di pensiero e di comportamento del passato e probabilmente continua a ripetere gli stessi errori.

Ecco perché chi ha una mente flessibile ha un potere straordinario. Lo stress e le problematiche della vita quotidiana diventano più agevoli sia da affrontare che da sopportare perché non ci si sente schiacciati dal peso del passato e dei comportamenti precedenti.

Chi ha una mente flessibile infatti sa che, quando serve, è davvero bene cambiare il proprio atteggiamento e il proprio modo di agire. Seguire uno schema di comportamento ripetitivo significa ottenere sempre gli stessi risultati.

Se vogliamo modificare il risultato che vogliamo ottenere dobbiamo necessariamente cambiare il nostro schema di comportamento e tutto ciò diventa davvero molto più semplice se abbiamo una mente flessibile.

Una mente flessibile migliora la nostra capacità di adattamento alle situazioni che viviamo ogni giorno, anche quando ci sentiamo spiazzati, tristi o impauriti. Quando siamo alla ricerca di un pizzico di coraggio in più, non irrigidiamoci e facciamo appello alla nostra mente flessibile.

A volte ci rendiamo conto di essere delle persone rigide perché anche il nostro corpo lo è, in questo senso: i blocchi emotivi diventano blocchi a livello fisico, abbiamo dei dolori che ci impediscono di muoverci al meglio.

Che cosa succede allora? Non dimentichiamo l’antico detto ‘mens sana in corpore sano’. Alleniamoci a mantenere un corpo flessibile – ad esempio grazie allo Yoga o al Thai chi o al Qi gong – e anche la nostra mente via via lo diventerà, soprattutto se la aiuteremo con la meditazione.

Siamo noi, giorno per giorno, a dover tenere le redini del nostro futuro e d’ora in poi potremo fare appello alla parte più flessibile della nostra mente per costruire al meglio ciò che vorremmo realizzare e diventare.

Mindfulness: 10 modi per praticare la consapevolezza del momento presente nella vita quotidiana
La meditazione mindfulness si basa sostanzialmente su esercizi di respiro consapevole e attenzione al “qui e ora”, ovvero alle sensazioni del momento. Sarebbe questa dunque la chiave che tutti potenzialmente possediamo per imparare a gestire e tenere sotto controllo lo stress.

Stiamo davvero vivendo nel presente? Tecnicamente è così ma forse molti di noi sono nel qui e nell'ora soltanto per il 10%. Il resto dei pensieri è proiettato verso il futuro o nel passato. Le pratiche di consapevolezza (Mindfulness) per rientrare in contatto con il momento presente possono diventare un aiuto prezioso.

Non sempre siamo davvero connessi con ciò che sta succedendo in noi e attorno a noi in questo momento, eppure il presente è l'unico tempo che abbiamo a nostra disposizione senza alcuna incertezza.

Può capitarci più o meno spesso di lasciarci trascinare dai ricordi del passato, di preoccuparci troppo per il futuro o di giudicare senza motivo ciò e chi abbiamo di fronte ai nostri occhi. In realtà con alcuni esercizi semplici e concrete possiamo praticare la consapevolezza del momento presente ogni giorno, nella nostra vita quotidiana.

1) Quando mangiamo

Quante volte vi sarà capitato di mangiare con molta fretta, distratti dal lavoro, dal computer, dallo smartphone o dalla tv? Provate a mangiare con più consapevolezza, a masticare a lungo ogni boccone, ad assaporare davvero il vostro cibo. Masticare ogni boccone circa 30 volte, contandole una ad una, può essere un buon esercizio di consapevolezza oltre che una buona abitudine per la vostra salute.

2) Quando beviamo una tazza di tè

"Quando stiamo mangiando, mangiamo. Quando stiamo bevendo, beviamo". Proviamo a richiamare alla mente questa semplice frase sia durante il pranzo o la cena sia quando stiamo per bere una tazza di tè o di caffè. Stiamo bevendo in quel momento e non abbiamo bisogno di pensare ad altro, solo ad assaporare e a gustare la nostra bevanda.

3) Quando camminiamo

Dove ci stanno portando i nostri passi? Stiamo camminando di fretta o lentamente? Ci sono delle persone intorno a noi? Conosciamo già questa via o per noi si tratta di una strada nuova? Quando camminiamo cerchiamo di non fare in modo che tutto ciò che ci circonda, con i suoi colori e suoni, passi inosservato. Quando possiamo prendiamoci un momento di pausa per camminare con consapevolezza e ammirare tutto ciò che si trova intorno a noi, con lo stesso sguardo di meraviglia che avrebbe un bambino.

4) Quando sentiamo lo squillo del telefono

Ecco, il telefono squilla, forse è una chiamata oppure è un semplice messaggio. Possiamo considerare lo squillo del telefono come un suono che ci riporta al momento presente. Facciamo un bel respiro profondo prima di andare a rispondere o prima di leggere il messaggio che abbiamo appena ricevuto.

5) Quando respiriamo profondamente

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Fermiamoci, dedichiamoci un momento di pausa e facciamo un respiro lungo e profondo che possa riportare un po' di calma nella nostra mente e nel nostro cuore. Creiamo delle pause dedicate alla respirazione profonda tutte per noi. Bastano davvero pochi minuti. Magari possiamo fare un respiro profondo quando ci alziamo dalla scrivania e usciamo a prendere una boccata d'aria.

6) Quando facciamo una pausa

Nel nostro mondo che corre sempre più in fretta sembra quasi impossibile fermarsi per dedicarsi un momento di pausa e prendere in considerazione punto per punto tutto ciò che ci preoccupa o che ci rende felici in questo momento. Per ritrovare la tranquillità può essere utile provare a compilare delle liste con un numero fisso di punti. Scriviamo i nostri desideri o ciò di cui ci vorremmo liberare in questo preciso momento. Poi iniziamo ad agire davvero in base ai nostri obiettivi.

7) Quando siamo sovrappensiero

Forse in alcuni momenti vi sentite sovrappensiero, quasi distaccati dal mondo. Provate a tornare al presente usando i cinque sensi uno alla volta. Osservate bene ciò che si trova di fronte a voi, ascoltate i rumori e le voci che avete intorno, accarezzate il tessuto del divano su cui siete seduti, sentite se ci sono odori o profumi, soltanto per fare qualche esempio. Senza dimenticare di concedervi anche qualche respiro profondo.

8) Quando ascoltiamo gli altri

Un amico è seduto davanti a noi e ci sta raccontando le ultime novità. Lo stiamo ascoltando fino in fondo o stiamo pensando a ciò che vorremmo raccontargli subito dopo o a quali risposte dare alle sue domande? Ecco, anche in questo caso possiamo provare a vivere nel presente e a concentrarci fino in fondo su ciò che la persona che è qui con noi ci sta davvero raccontando e comunicando.

9) Quando ascoltiamo le nostre emozioni

Sapremo davvero ascoltare gli altri solo quando avremo imparato a comprendere davvero come ci sentiamo in questo momento e quali sono le emozioni che stanno guidando le nostre parole e le nostre azioni. Proviamo a comprendere quali sono le nostre emozioni e i nostri pensieri in questo momento, da dove nascono, cosa possiamo fare per risolvere i problemi che si presentano davanti a noi e cosa possiamo trarre di positivo da ciò che proviamo o che pensiamo.

10) Quando meditiamo

Quando ci sediamo nel nostro posto preferito per meditare siamo guidati dalle migliori intenzioni ma poi nella nostra mente arrivano mille pensieri. E' perfettamente normale perché per la nostra mente è impossibile non pensare. La mente deve essere sempre concentrata su un pensiero o su un oggetto. Come fare allora? Per mantenere la mente concentrata nella meditazione senza distrazioni possiamo meditare con l'aiuto di un mantra e del suo significato. Questo tipo di pratica aiuterà la mente a vivere al meglio il momento presente e ci permetterà di essere del tutto assorti nella meditazione come unica azione in cui vogliamo impegnarci in quel determinato momento.

Marta Albè

Meditazione: il miglior rimedio naturale contro ansia e depressione
La meditazione è il miglior rimedio naturale contro . Bastano 30 minuti al giorno di meditazione per aiutare a combattere ansia e depressione, con effetti superiori a quelli che potrebbe dare un placebo e in alcuni casi paragonabili a quelli dei farmaci antidepressivi.

Meditare agisce profondamente sulla mente e può dare sollievo a chi soffre di ansia e depressione. Ciò che importa davvero è mantenere una costanza ben precisa nella pratica. I risultati incoraggianti in proposito riguardano infatti sessioni di meditazione di circa 30-40 minuti al giorno, da praticare per un periodo complessivo di almeno 2 mesi.

Si tratta di quanto emerso da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Hopkins University School Of Medicine, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica JAMA Internal Medicine. La meditazione, a parere degli esperti, aiuta a contrastare l'impatto negativo sulla qualità della vita degli stati ansiosi e depressivi.

I ricercatori hanno sottolineato che molte persone nel mondo iniziano a praticare la meditazione, anche se non è considerata parte della medicina convenzionale. La ricerca mostra che la meditazione è una vera e propria terapia in grado di alleviare alcuni sintomi di ansia e depressione, proprio come farebbero gli antidepressivi.

Le sessioni di meditazione da 30-40 minuti al giorno sono risultate efficaci a partire dalle 8 settimane di pratica. I miglioramenti sono stati rilevati anche a 6 mesi di distanza dalla prima sessione meditativa. Si tratta di una conferma importante per una pratica rilassante e indolore che può arrecare benefici sulla nostra mente e sulla salute senza la necessità di ricorrere ai comuni farmaci.

Meditazione tibetana per curare il cancro a Bologna

La meditazione tibetana Tong Len puo aiutare moltissimo i malati di cancro. Essa e’utilizzata dal febbraio 2013. La meditazione tibetani Tong Len e’ introdotta nel reparto di oncologia dell'ospedale Bellaria di Bologna. La sua introduzione ospedaliera e’ effettuata sotto la guida dell'equipe di Gioacchino Pagliaro, direttore del reparto di psicologia clinica dell'ospedale bolognese.

Per la prima volta, a livello internazionale, un'azienda ospedaliera ha preso la decisione di approvare la sperimentazione di una terapia di meditazione tibetana sui pazienti del reparto di oncologia.

La terapia tibetana in oggetto prende il nome di "Tong Len", con il significato di "Prendere e dare". Essa precede principalmente la pratica della meditazione e allevia stati di ansia o di tensione e migliora i valori del sangue.

Marta Albè

www.greenme.it

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