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LA GUARIGIONE ESOTERICA MAGNETICA DI ALICE BAILY

LA GUARIGIONE ESOTERICA DI ALICE BAILY

Non siamo d’accordo su tutto quello che dice….ci sono spunti buoni ed alti…per noi meno buoni….tuttavia e’ interessante leggere… e’ lunghissima….e pur tuttavia non completa.

Buona lettura :

L’arte del guarire è antica come il tempo, ed è sempre stata oggetto di investigazione e di esperimento. Ma per quanto riguarda il corretto uso delle facoltà e delle forze curative, la conoscenza è ancora ai primordi. Solo in quest’epoca e a questa generazione è finalmente possibile impartire le leggi della guarigione magnetica e indicare le cause di quelle malattie — che hanno origine nei tre corpi interiori — che oggi devastano il corpo umano, causano infiniti dolori e sofferenze, e spingono l’uomo verso la porta che conduce nel mondo dell’esistenza incorporea. Solo oggi l’uomo è a un punto di evoluzione in cui la sua coscienza può cominciare a capire il potere dei mondi soggettivi, e la nuova ed estesa scienza della psicologia è la sua risposta a questo interesse crescente. I processi di ristabilire l’equilibrio, di eliminazione e di cura, impegnano le menti di tutti coloro che pensano e di tutti coloro che soffrono. Abbiamo molto lavoro da fare, perciò faccio appello alla vostra pazienza. Quando ci si addentra nel campo della guarigione, si entra in un mondo di profonda conoscenza esoterica e di un’infinità di conclusioni, e ci si trova di fronte alle formulazioni delle molte menti che, nei millenni, hanno cercato di sanare e soccorrere. Origini e cause della malattia sono state oggetto di infinite indagini e speculazioni, e deduzioni molto precise sono state fatte circa le cure di molti disturbi; si sono elaborati molti metodi, molte tecniche, ricette, prescrizioni, varie manipolazioni e teorie. Tutti gli iniziati alla Saggezza Eterna sono necessariamente dei guaritori, anche se non tutti possono guarire il corpo fisico. La ragione è che tutte le anime che hanno conquistato un certo grado di vera liberazione trasmettono energia spirituale. Pertanto, automaticamente, agiscono su alcuni aspetti del meccanismo usato dalle anime che essi contattano. Quando adopero la parola “meccanismo” in queste istruzioni, mi riferisco ai differenti aspetti dello strumento, cioè il corpo o la forma, attraverso il quale tutte le anime cercano di manifestarsi. Mi riferisco dunque a: 1. Il corpo fisico denso, che è la somma di tutti gli organismi che lo compongono; questi possiedono le varie funzioni che consentono all’anima di esprimersi sul piano fisico od oggettivo, come parte di un maggiore e più inclusivo organismo. Il corpo fisico è l’apparato reagente dell’uomo spirituale dimorante all’interno, e serve a porlo in rapporto con l’apparato di risposta del Logos planetario, la Vita in cui viviamo, muoviamo e siamo. 2. Il corpo eterico, che ha il compito principale di vitalizzare e infondere energia al corpo fisico, integrandolo così nel corpo energetico della Terra e del sistema solare. È un tessuto di correnti d’energia, di linee di forza e di luce. È parte di una vasta rete di energie che sottostà a ogni forma, grande o minuscola (macrocosmica o microcosmica). Lungo queste linee di energia scorrono le forze cosmiche, così come il sangue scorre attraverso le vene e le arterie. Questa circolazione costante, individuale — umana, planetaria e solare — di forze vitali attraverso i corpi eterici di tutte le forme, è la base di tutta la vita manifesta e l’espressione della sua essenziale unità. 3. Il corpo astrale, o del desiderio (chiamato a volte corpo emotivo) è effetto dell’interazione fra desiderio e reazione senziente sul sé centrale, e l’effetto risultante — nel corpo astrale — è vissuto come emozione, di piacere o dolore, e altre coppie di opposti. Il novanta per cento delle cause delle infermità fisiche ha origine in questi due corpi, l’eterico e l’astrale. 4. Il corpo mentale, cioè quel tanto di sostanza mentale (chitta) che l’individuo usa e impressiona, è il quarto della serie di meccanismi a disposizione dell’anima. Non si dimentichi però che questi quattro costituiscono un solo strumento. Il cinque per cento delle malattie odierne ha origine in questo corpo o stato di coscienza, e vorrei qui affermare che la costante ripetizione, da parte di certe scuole di guaritori, che la mente è la causa di tutti i malesseri, non corrisponde ancora a realtà. Fra un milione di anni, quando la polarizzazione degli esseri umani si sarà trasferita dalla natura emotiva alla mente, e gli uomini saranno essenzialmente mentali, così come oggi sono emotivi, allora quelle cause saranno da ricercarsi nella mente. Ma oggi sono dovute (salvo casi rari) a carenza di vitalità o eccesso di stimolazione, oppure stanno nel campo dei sentimenti, dei desideri (inibiti o sfrenati), degli umori, delle repressioni o appagamenti delle brame profonde, delle irritazioni, dei piaceri segreti, dei molti impulsi nascosti che emanano dalla vita di desiderio. Questo impulso di essere e avere ha soprattutto costruito, e costruisce ancora, l’apparato reattivo fisico esterno, e oggi lo costringe, ancorché fatto essenzialmente per scopi fisici, a servire fini più soggettivi. Ne derivano vari disturbi e solo quando si sarà compreso che entro l’involucro fisico esistono altri corpi che hanno funzioni responsive più sottili, vedremo il graduale ristabilirsi della salute nel corpo fisico. Di questi corpi tratteremo in seguito. Naturalmente vi chiederete qual è il piano generale che intendo seguire nell’impartire le leggi della guarigione che guidano l’iniziato, destinate a sostituire gradualmente i metodi più fisici di cura attualmente in uso. È ovvio che vorrete anche conoscere quale sia la speciale tecnica che voi — in quanto guaritori — dovrete imparare a impiegare, sia nei vostri confronti sia rispetto a chi cercate di guarire. Illustrerò brevemente le linee dell’insegnamento e cercherò di mostrarvi dove soprattutto deve insistere chi comincia lo studio di questo argomento. Tratterò prima di tutto l’origine delle malattie, poiché si deve sempre partire dalle cause, e non dagli effetti. Poi enuncerò i sette metodi di cura che guidano il “lavoro di restituzione” (così chiamato nella terminologia occulta) praticato dagli iniziati. Essi determinano le tecniche che devono essere impiegate. Noterete che metodi e tecniche sono condizionati dai raggi (di cui ho già scritto) e che pertanto il guaritore deve considerare non solo il proprio raggio, ma anche quello del paziente. Ci sono perciò sette tecniche di raggio, e occorre spiegarle e capirle prima di poterle applicare con intelligenza. In terzo luogo insisterò sulla guarigione psicologica, sulla necessità di curare la vita interiore del paziente, poiché la legge principale che sottostà a tutta la guarigione occulta è la seguente: LEGGE I Ogni malattia è il risultato dell’inibizione della vita dell’anima, e ciò vale per tutte le forme in ogni regno. L’arte del guaritore consiste nel liberare l’anima, sì che la sua vita possa fluire attraverso l’aggregato di organismi che compongono ogni specifica forma. È notevole il fatto che il tentativo degli scienziati di liberare l’energia dell’atomo sia della stessa natura dell’opera dell’esoterista che cerca di liberare l’energia dell’anima. Proprio in questa liberazione è nascosta la natura della vera arte della guarigione. Ecco un’indicazione occulta. In quarto luogo esamineremo il corpo fisico con le sue malattie, ma solo dopo aver studiato quella parte dell’uomo che sottostà e avviluppa il corpo fisico denso. In questo modo procederemo dalle cause interiori agli effetti esterni. Vedremo che la salute dipende: 1. Dall’insieme delle forze, dei sentimenti, dei desideri e degli occasionali processi mentali che caratterizzano i tre corpi sottili e determinano la vita e l’esperienza del corpo fisico. 2. Dall’influsso esercitato sul corpo fisico dalla condizione dell’umanità nel suo complesso. L’uomo è parte integrante del genere umano, è dunque parte di un organismo maggiore. Le condizioni del complesso maggiore si riflettono nel singolo, e molte delle malattie di cui oggi soffre l’uomo sono effetti dello stato attuale del quarto regno di natura, considerato come un tutto. L’individuo non ne è ritenuto responsabile. 3. Dall’effetto sul corpo fisico umano della vita planetaria, espressione della vita del Logos planetario, Che è un’Entità in evoluzione. Le implicazioni di tutto ciò superano di molto la nostra comprensione, ma è possibile distinguerne gli effetti. Istruire individui perché divengano abili guaritori non è il mio scopo principale. Mi propongo invece la guarigione di gruppo, poiché ora m’interessa l’opera svolta in comune. Ma per lavorare come gruppo unito è indispensabile amarsi e servirsi a vicenda. L’energia risanatrice della Gerarchia spirituale non fluisce in un gruppo che sia disunito e disarmonico. Quindi, primo dovere di ogni gruppo di guaritori, è formare un’unità basata sull’amore e sulla comprensione. Mentre il gruppo dedito alla guarigione si integra e le aure dei suoi membri si fondono, la pazienza è indispensabile. Ci vuole tempo per imparare a lavorare assieme con comprensione e impersonalità perfette, e nello stesso tempo conseguire quella fissità d’intento che crea il necessario ritmo di gruppo — un ritmo di tale intensità e unità da sincronizzare interiormente il lavoro. Aspiranti e studenti che si dedichino a questo studio devono esercitarsi a pensare come gruppo e ad offrire al gruppo (senza animo meschino o reticente) le loro migliori qualità, nonché il frutto delle proprie meditazioni su questi argomenti. Aggiungo inoltre che queste istruzioni devono essere il più concise possibile. Dovrò condensare in breve spazio molte verità e informazioni, sì che ogni frase sarà vettore di qualche idea e farà un po’ di vera luce sui problemi di un gruppo dedito a guarire. Dividerò l’argomento in due parti: nella prima, tratteremo dell’opera generica di risanare e insegnare, che implica l’enunciato di leggi, tecniche e metodi. Nella seconda, considereremo il guaritore, e come può perfezionarsi nella sua arte. Non è forse vero che il primo requisito di ogni guaritore è la capacità di comprendere, che lo aiuta a riconoscere le cause del male e a ottenere la fiducia del paziente? Vi do due parole che descrivono i requisiti del vero guaritore e che occorre acquisire: Magnetismo e Radiazione. Egli deve soprattutto essere magnetico e saper attrarre: a. Il potere della propria anima; ciò richiede l’allineamento ottenuto con la meditazione individuale. b. Coloro che può soccorrere; implica un atteggiamento non centrato su se stesso. c. Le energie che, quando occorra, stimolino il paziente all’attività desiderata. LE CAUSE FONDAMENTALI DELLA MALATTIA Questo è il problema con cui la medicina, nei secoli, si è sempre battuta. In questa nostra era meccanicistica siamo rimasti alla superficie delle cose, lontani dal punto di vista parzialmente corretto dei secoli precedenti, per cui la malattia era fatta risalire agli “umori cattivi” corrotti e generati nella vita interiore, soggettiva del paziente. La conoscenza, nella sua evoluzione, è ora circoscritta alla superficie delle cose (notate che non uso la parola “superficiale”), ma è tempo ormai che il sapere rientri nel campo del soggettivo e si trasmuti in saggezza. . Fin dall’inizio affermo che la causa prima della malattia, se anche mi è nota, non sarebbe comprensibile per voi. Essa giace remota nella storia del pianeta, nelle esperienze (intese in senso occulto) della Vita planetaria, e ha radici in ciò che si chiama, genericamente, il “male cosmico”. È certamente meglio ammettere che l’uomo non possa capire le cause remote di ciò che emerge nell’evoluzione delle forme di vita. Non è forse saggio affrontare il problema e i fatti secondo le nostre capacità attuali e riconoscere che, come l’uomo penetra la mente divina con intelligenza maggiore rispetto agli animali, altre Menti maggiori possano esistere, viventi in regni superiori della natura e che certamente intendono la vita in modo più vero e accurato di lui? È possibile, infatti, che l’evoluzione (quale compresa e concepita dall’uomo) possa essere (in ultima analisi) solo un frammento di un processo più vasto di ciò che la sua mente finita possa contenere. Lo scopo intero, chiuso nella mente di Dio, può essere molto diverso da quello oggi concepibile dall’uomo, sì che il bene e il male cosmici, ridotti a semplici termini, perdano qualsiasi significato e compaiano solo nella nebbia e nell’illusione che egli proietta su ogni cosa. Le menti migliori di quest’epoca cominciano appena a intravedere un primo, tenue raggio di luce che perfora questa bruma, e che per prima cosa rivela appunto l’illusione. In quella luce una verità si rivela a chi è in attesa e ha la mente aperta: la Divinità stessa procede verso la perfezione. Le implicazioni di quest’affermazione sono molte. Nel trattare le cause della malattia, ci atterremo dunque al presupposto che le sue origini cosmiche e prime superino la nostra capacità di comprensione, e solo quando il regno di Dio sarà rivelato sulla Terra si capirà realmente qualcosa del male così diffuso sul nostro pianeta in tutti i quattro regni di natura. Tuttavia si possono enunciare alcune proposizioni fondamentali, che si dimostreranno vere un giorno, anche in senso macrocosmico, e che si possono già avvalorare se applicate con intelligenza al microcosmo. 1. Tutte le malattie (è ovvio) sono causate da mancanza di armonia — la disarmonia esistente fra la forma e la vita. Ciò che unisce forma e vita, o meglio, ciò che risulta dalla loro debita unione è l’anima, il sé umano, e principio integratore dei regni subumani. La malattia compare laddove c’è mancanza di allineamento tra questi vari fattori, l’anima e la forma, la vita e la sua espressione, le realtà soggettive e oggettive. Di conseguenza spirito e materia non sono in libero rapporto reciproco. Questo è un modo di interpretare la prima legge, e l’intera tesi vuole essere un’esposizione di quella legge. 2. Questa mancanza di armonia, che produce ciò che chiamiamo malattia, è presente in tutti i quattro regni di natura e causa quelle condizioni che producono dolore (là dove esiste sensibilità sviluppata e raffinata) e ovunque congestione, corruzione e morte. Riflettete su queste parole: Disarmonia, Malattia, Dolore, Congestione, Corruzione, Morte, poiché descrivono la condizione generale che governa la vita cosciente di tutte le forme, macrocosmiche e microcosmiche. Esse non sono cause. 3. Tutte queste condizioni, comunque, possono essere considerate purificanti nei loro effetti, e così deve intenderle l’uomo che voglia assumere un giusto atteggiamento di fronte alla malattia. Il guaritore fanatico, il seguace radicale di una concezione limitata — spesso parte da un’idea più vasta — sovente lo scorda. 4. Metodi di guarigione e tecniche di lenimento sono peculiari dell’umanità e sono il risultato dell’attività mentale dell’uomo. Essi indicano il suo latente potere di creazione, il suo procedere verso la libertà. Ne denotano la capacità discriminante di percepire la perfezione, di scorgere la meta e di raggiungere quella liberazione finale. Oggi i suoi errori sono: a. Incapacità di vedere la vera utilità del dolore. b. Ribellione alla sofferenza. c. Incomprensione della legge di non-resistenza. d. La sua grande enfasi sulla forma. e. Il suo atteggiamento di fronte alla morte, per cui interpreta come catastrofe la scomparsa della vita dalla percezione visiva e il disintegrarsi della forma. 5. Quando l’uomo sovvertirà il modo consueto di concepire la malattia e l’accetterà come un fatto naturale, comincerà a operare secondo la legge di liberazione, con quel giusto pensiero che conduce alla non-resistenza. Oggi invece, il potere del suo pensiero diretto e l’intenso antagonismo alla malattia non fanno che dare energia alla difficoltà. Quando egli riorienterà il suo pensiero alla verità e all’anima, le malattie del piano fisico cominceranno a scomparire. Ciò sarà evidente quando studieremo il metodo di estirpazione. La malattia esiste. Le forme di ogni regno sono piene di disarmonia e non allineate con la vita entrostante. Ovunque si nota la presenza di malattia e corruzione e la tendenza a disgregarsi. Sono parole scelte con cura. 6. La malattia non è dunque effetto di errato pensiero dell’uomo. Già esisteva in molte forme di vita ancora prima della comparsa del genere umano sulla Terra. Se cercate un’espressione verbale, parlando secondo i limiti della mente umana, con una certa accuratezza potete dire: “Dio, la Divinità planetaria, è colpevole di errato pensiero”. Non sarebbe la verità, ma solo un piccolo frammento della causa, quale appare alla vostra mente finita e debole, attraverso la nebbia e l’illusione generale che avvolgono il mondo. 7. Da un lato la malattia è un processo di liberazione, nemico di ciò che è statico e cristallizzato. Ma non si pensi per questo che la si debba accogliere di buon grado, né che si debba amare il processo della morte. Se così fosse, si giungerebbe a coltivare il morbo e a premiare il suicidio. Per buona sorte dell’umanità, tutta la vita è tesa contro la malattia e la reazione della forma sul pensiero umano fomenta il terrore della morte. Questo è bene, poiché l’istinto di auto-conservazione e di preservare l’integrità della forma è un principio vitale nella materia, e la tendenza all’autoperpetuazione della vita nella forma è una delle nostre massime facoltà, dono divino, che persisterà. Ma nel genere umano un giorno sarà sostituita dall’uso della morte quale processo organizzato di liberazione, per conservare la forza e per dare all’anima uno strumento di manifestazione migliore. L’umanità però, nel complesso, non è ancora pronta per tale libertà d’azione. I discepoli e gli aspiranti del mondo dovrebbero, comunque, iniziare lo studio di questi nuovi principi di esistenza. L’istinto di auto-preservazione governa la relazione fra spirito e materia, fra vita e forma, finché la Divinità Stessa intenda incarnarsi in un corpo di manifestazione — pianeta o sistema solare. In quest’affermazione accenno a una delle cause fondamentali della malattia, e all’infinita lotta fra lo spirito imprigionato e il suo carceriere, la forma. È una lotta che si esplica con la qualità innata che si esprime come anelito a preservare e a perpetuare — sia l’attuale forma che la specie. 8. La legge di causa ed effetto, chiamata Karma in Oriente, regola tutto questo. Il karma è in realtà l’effetto (nella vita formale del nostro pianeta) di cause remote, celate nella mente di Dio. Le cause cui potremmo risalire in relazione a malattia e morte, non sono in realtà che l’operato di certi principi fondamentali che governano — bene o male, chi può dirlo? — la vita di Dio nella forma, e che sono destinati a restare incomprensibili all’uomo fino alla grande iniziazione, simboleggiata per noi dalla Trasfigurazione. Per tutti i nostri studi tratteremo le cause secondarie e i loro effetti, con i risultati fenomenici prodotti da quegli effetti soggettivi, originati da cause per noi incomprensibili. Bisogna ammetterlo e capirlo. È quanto di meglio l’uomo possa fare oggi, con l’apparato mentale di cui dispone. Quando l’intuizione è rara e la mente poco illuminata, perché pretendere con arroganza di capire ogni cosa? È meglio coltivare l’intuito e conseguire l’illuminazione. Allora si capirà e si avrà diritto alla conoscenza divina. Quanto sopra esposto ci basterà, e saremo in grado di enunciare leggi e principi tali che l’umanità, seguendoli, potrà superare la coscienza della forma ed essere immune dal trionfo della morte e dallo stato di malattia che oggi governano la nostra manifestazione planetaria. Lo studio delle cause delle malattie sarà ripartito in tre sezioni, abbandonando il desiderio, comprensibile ma futile, di conoscere la mente Divina: I. Cause psicologiche. II. Cause derivanti dalla vita collettiva. III. Cause karmiche, i debiti karmici. Ne otterremo un concetto generale (altro per ora non si potrebbe) sulla presenza della malattia nel genere umano e, in parte, anche nel regno animale. Quando questa idea generale sarà compresa, il problema sarà più chiaro e potremo considerare i metodi per curare meglio quegli effetti spiacevoli. Chi studia l’Arte di Guarire ricordi inoltre che la si può esercitare in tre modi, tutti ugualmente validi, secondo il livello evolutivo del paziente. Prima, c’è l’applicazione dei palliativi e di metodi lenitivi che gradualmente curano la malattia ed eliminano le condizioni indesiderabili; essi riorganizzano la forma e rafforzano la vitalità, sì che il morbo venga espulso. Le scuole allopatica e omeopatica, con altri vari sistemi terapeutici, come l’osteopatia e la chiropratica, ne sono buoni esempi. Hanno compiuto un lavoro sano e costruttivo, e l’umanità deve molto alla saggezza, alla perizia, all’abnegazione altruista dei medici. Essi trattano costantemente condizioni urgenti ed effetti pericolosi di cause che non appaiono alla superficie. Secondo questi metodi, il paziente è in mani estranee e dovrebbe essere passivo, quiescente, negativo. In secondo luogo appaiono i metodi degli psicologi moderni, che cercano di agire sulle condizioni soggettive e di curare gli atteggiamenti errati della mente, quelle inibizioni, psicosi e complessi che causano malattie esterne, stati morbosi, patologie neurotiche e mentali. Questi metodi insegnano al paziente a cooperare per quanto gli riesce con lo psicologo, per comprendere bene se stesso e imparare a sradicare quelle condizioni interne coattive che sono responsabili del male esterno. Lo si educa a essere positivo e attivo, e questo è un gran progresso nella giusta direzione. La tendenza a combinare le cure psichiche e fisiche è giusta e opportuna. In terzo luogo, il metodo più elevato e più nuovo è l’evocazione dell’anima all’azione positiva. La vera guarigione futura sarà ottenuta facendo sì che la vita dell’anima fluisca libera e senza intralci in tutti gli aspetti della forma. Essa v’infonde allora il suo potere vitale, ed elimina congestioni e ostruzioni, cause feconde di malattia. Sono cose su cui riflettere a lungo. Se procedo con una certa lentezza verso l’applicazione delle tecniche e dei metodi terapeutici è solo per porre solide basi all’insegnamento che darò. LA PREPARAZIONE DEL GUARITORE A questo riguardo, di quando in quando enuncerò le sei regole che presiedono (o dovrebbero presiedere) all’operato del guaritore. Rammentate le due parole già dette: MAGNETISMO e RADIAZIONE, che tutto riassumono. I loro effetti, come vedremo, sono diversi. REGOLA PRIMA Il guaritore deve cercare di collegare la sua anima, il suo cuore, il suo cervello e le sue mani. Così egli può riversare la forza vitale risanatrice sul paziente. Questa è l’opera magnetica. Essa cura il male o potrebbe accrescerlo, secondo il grado di conoscenza del guaritore. Il guaritore deve cercare di collegare la sua anima, il suo cervello, il suo cuore e la sua emanazione aurica. Così la sua presenza alimenta la vita egoica del paziente. Questa è l’opera di radiazione. . L’anima dispiega il suo potere. L’anima del paziente reagisce, tramite la sua aura, alla radiazione dell’aura del guaritore, pervasa di energia dell’anima. A proposito delle Cause della Malattia, ritengo necessario considerare, in breve, le condizioni ambientali, sia interne che esterne. Risulta evidente, al pensatore superficiale, che molte infermità e molte morti siano dovute a situazioni ambientali di cui il soggetto non è responsabile. Esse variano da eventi del tutto esteriori alle predisposizioni ereditarie. Elenchiamole così: 1. Incidenti, dovuti a negligenza personale, a eventi collettivi, a incuria altrui, a operazioni belliche e a casi consimili. Possono anche essere causati dall’attacco di certi animali, dal morso di un serpente, da avvelenamento accidentale o da eventi d’altro genere. 2. Infezioni provenienti dall’esterno, non ascrivibili alle condizioni peculiari del sangue del soggetto. Comprendono le malattie dette infettive e contagiose e soprattutto le epidemie. Aggrediscono mediante i contatti quotidiani, durante il lavoro, o perché ampiamente diffuse nell’ambiente. 3. Malattie da denutrizione, specie nei giovani. L’organismo denutrito è predisposto alla malattia, poiché la sua resistenza e vitalità sono minori; i poteri di difesa sono neutralizzati e si soccombe a una morte prematura. 4. Ereditarietà. È noto che esistono tare ereditarie che predispongono a certe malattie e alla morte, o che lentamente e di continuo minano la vitalità dell’individuo; vi sono inoltre tendenze verso forme di appetiti pericolosi che instaurano abitudini indesiderabili, indeboliscono il morale e la volontà, e rendono inetti a reagire a tali predisposizioni. Allora si soccombe e si paga il prezzo di quei vizi con la malattia e la morte. Queste quattro categorie di malattie e cause mortali comprendono gran parte di quanto vediamo accadere intorno a noi, ma non rientrano fra le cause psicologiche del male, e ne tratteremo concisamente solo a proposito della vita collettiva e delle predisposizioni patologiche a cui essa induce. Studieremo allora le malattie contagiose, ma gli incidenti stradali e le condizioni che ne derivano, ad esempio, non possono certo essere considerati fra le cause di malattia. È ben vero che in questi casi possa occorrere l’intervento del guaritore, ma l’opera da compiere è allora alquanto diversa da quella per trattare gli stati patologici derivanti da uno dei corpi sottili, o causati da morbi collettivi. Né ci occuperemo delle infermità derivanti dalla denutrizione o dall’errata alimentazione propria della vita e della civiltà attuali. Nessun bimbo ne è individualmente responsabile. Oggetto dell’indagine sono solo le malattie che discendono da stati di disordine interiore. Le responsabilità del bambino per le condizioni di vita del suo ambiente sono pressoché nulle, a meno che si ammetta il karma come fattore predisponente, capace di quei riadattamenti che emergono dal passato e agiscono sul presente. Ne tratterò più estesamente nel terzo punto, a proposito dei debiti karmici. Qui mi limito a dire che l’intero argomento della malattia potrebbe essere trattato dal punto di vista del karma, con conclusioni valide e definite, se questo astruso argomento fosse stato insegnato nel modo appropriato dall’epoca in cui fu annunciato all’Occidente. Ma la verità, venuta dall’Oriente, è stata tanto distorta dai teologi orientali, almeno quanto in Occidente lo sono state le dottrine dell’Espiazione e dell’Immacolata Concezione. La verità poco somiglia alle sue formulazioni moderne. Sono quindi assai ostacolatA, nel discutere la questione della malattia secondo il karma. Mi è difficile trasmettervi la verità qual è, per i preconcetti che per forza di cose avete in mente circa la Legge di Causa ed Effetto. Se affermassi che la dottrina dell’Evoluzione Emergente e le teorie moderne circa l’azione esercitata da un catalizzatore su due sostanze, le quali — portate in relazione sotto l’effetto del catalizzatore fanno nascere una terza e diversa sostanza — hanno in sé molta verità sul karma, potreste comprenderlo? Ne dubito. Se vi dicessi che l’enfasi posta sulla Legge del Karma per spiegare le apparenti ingiustizie, in quanto accentua sempre il dolore, la malattia e la sofferenza non è che un’esposizione parziale di quella verità cosmica, il vostro pensiero ne sarebbe chiarificato? Se vi mostrassi che la Legge del Karma, giustamente intesa e applicata, può originare condizioni felici, il bene, la liberazione dal dolore, assai meglio che non l’afflizione, con la sua sequela di conseguenze, sareste capaci di comprenderlo? L’annebbiamento mondiale è così accecante e il senso di illusione così potente e vitale che non si riesce a penetrare nel vero significato di queste leggi fondamentali. La Legge del Karma non è la Legge di Retribuzione, come si potrebbe pensare leggendo i testi odierni che ne trattano; essa è solo uno degli aspetti della Legge del Karma. La Legge di Causa ed Effetto non è da intendersi come ora è interpretata. Si pensi, ad esempio, alla Legge di Gravitazione che si è imposta da lungo tempo nella mente umana; essa esiste, ma è solo un aspetto di una legge maggiore e il suo potere può essere, come sappiamo, relativamente controbilanciato, poiché ogni aeroplano che si leva in volo dimostra la possibilità di compensare tale legge con mezzi meccanici ed è simbolo della facilità con cui l’uomo può superarla. Se solo potessero rendersi conto che stanno imparando quella tecnica antica, di cui la levitazione è una delle applicazioni iniziali più elementari e facili! La Legge delle Conseguenze non è quella cosa inevitabile e rigida che il pensiero moderno ritiene, ma è connessa alla Legge del Pensiero in modo molto più stretto di quanto non si creda; la scienza mentale procede alla cieca verso la comprensione di tutto questo. Sebbene sia ben orientata e motivata, e foriera di buoni risultati, le sue conclusioni e applicazioni sono oggi purtroppo fallaci e guidano a gravissimi errori. Ho detto che la Legge del Karma è male intesa perché, nell’intraprendere lo studio delle Leggi della Guarigione, desidero che la vostra mente sia quanto più possibile libera e aperta, e vi rendiate conto che nel comprendere queste leggi vi sono d’ostacolo: 1. Le vecchie teologie, con i loro punti di vista statici, distorti ed erronei. Gli insegnamenti teologici travisano la verità, ma purtroppo sono generalmente accettati. 2. Il pensiero collettivo, fortemente carico di desiderio, ma in realtà con ben poco vero pensiero. Gli uomini interpretano queste leggi, recepite vagamente, in termini di finalità e secondo i loro piccoli punti di vista. L’idea di retribuzione ricorre sovente in molti degli insegnamenti sul karma, ad esempio, perché si cerca una spiegazione plausibile alle cose quali appaiono e si è sempre ben disposti a punire. Eppure in generale è assai maggiore il karma buono che il cattivo; sebbene, in un periodo come quello attuale, sia difficile crederlo. 3. L’illusione e la nebbia astrale del mondo, che impediscono all’uomo comune e ignorante di vedere la vita qual è. Persino gli uomini elevati e i discepoli stanno iniziando solo a intravedere, in modo discontinuo e inadeguato, la realtà nella sua gloria. 4. Pensieri incontrollati e cellule cerebrali assopite e inutilizzate impediscono all’uomo la corretta comprensione. È cosa questa sovente trascurata. CAUSE PSICOLOGICHE DELLA MALATTIA Prima di procedere vi avverto che cercherò di evitare, per quanto possibile, ogni riferimento tecnico. Il tema è la considerazione esoterica della malattia e delle sue forme; si intende delucidare quali ne sono le cause vitali e indicare le leggi generali con le quali deve operare il guaritore, nonché le sei regole cui deve assoggettarsi e a cui deve obbedire con disciplina e comprensione. Già ho suddiviso le cause psicologiche in quattro classi: 1. Cause derivanti dalla natura emotiva. 2. Cause originate nel corpo eterico. 3. Cause dovute a pensiero erroneo. 4. Disturbi e problemi psicologici propri dei discepoli. Notate che i mali del corpo eterico sono elencati per secondi, non per primi. Le malattie e i disturbi di natura collettiva che affliggono l’umanità si esplicano e si manifestano soprattutto mediante il corpo eterico e ciò vale per tutte le forme. Ma le ho disposte per seconde, anche se in ultima analisi sono le più numerose, perché l’umanità non è ancora in grado di affrontarle collettivamente. L’approccio deve avvenire mediante i singoli casi, e gli uomini devono purificare i loro corpi astrali o emotivi dalle condizioni che predispongono individualmente alla malattia. Oggi l’umanità è polarizzata nel mondo delle emozioni. Nelle moltitudini, la natura senziente ed emotiva è molto potente. Ciò rende il corpo eterico, sintonizzato con l’intera sostanza eterica del pianeta, relativamente negativo. Questa sostanza, che sottostà a tutte le forme, semplicemente trasferisce e trasmette l’energia vitale al corpo fisico denso esterno. L’energia scorre nella sostanza eterica, fuori dal controllo dell’essere umano, che per di più ne è del tutto ignaro, perché focalizzato nell’astrale. Dallo stato della coscienza emotiva o astrale di un uomo, molto si può dedurre circa le sue condizioni fisiche. Dobbiamo dunque lasciare da parte le malattie di natura collettiva che si sono insinuate in tutta l’umanità irrompendo dai livelli eterici e che agiscono sull’individuo in modo da sovreccitarlo, svuotarlo di forza o predisporlo alla morte. Si può affermare che attualmente, in genere, la malattia fisica individuale ha le sue cause nel corpo emotivo, e che questo veicolo di espressione è l’agente predominante che predispone al disturbo del singolo, così come il diffondersi di ogni sorta di epidemie fra le moltitudini si deve a particolari condizioni della sostanza eterica planetaria. È vero che le malattie comuni a tutti, nazionali, di razza o planetarie, trovano la loro strada verso l’individuo tramite il suo corpo eterico, ma non sono così personali nelle loro implicazioni. Ne tratterò più diffusamente in seguito. Per ora mi limito all’enunciato generico. Vi prego inoltre di notare che le malattie che colpiscono le moltitudini, il cittadino comune, l’intellettuale o i discepoli, differiscono grandemente, non tanto nella forma che assumono, quanto nel campo di espressione implicato. È un punto molto difficile da riconoscere per il guaritore comune; infatti, non gli è facile né possibile cogliere queste distinzioni e valutare il livello evolutivo del paziente. Certe infermità devono essere curate dal piano mentale e richiedono opera mentale da parte del guaritore; altre esigono da lui una concentrazione di energia emotiva; infine, in altri casi egli deve semplicemente trasmettere energia pranica al corpo eterico del malato, tramite il suo stesso corpo eterico. Quanti sono i guaritori realmente consapevoli del punto focale della coscienza o della forza vitale del paziente che stanno trattando? Quanti sanno scegliere il tipo di cura possibile e necessaria per risanare un discepolo? Ben pochi si rendono conto, ad esempio, che un discepolo non può rimettersi alle cure del guaritore normale, magnetico o radiante che sia, né di alcun psicologo esperto in qualsiasi campo! Un discepolo non osa esporsi alle emanazioni auriche di un guaritore sconosciuto, né rimettersi alle capacità di un inesperto psicologo accademico, per celebre che sia. Potrebbe, in ogni caso, affidarsi all’abilità, sul piano fisico, di un medico o di un chirurgo, giacché per lui il corpo fisico non è che un automa. Può quindi ricavare un beneficio da quei mezzi fisici. I metodi di guarigione oggi in uso falliscono spesso perché il guaritore è incapace di: 1. Stimare l’ampiezza del male, accertarne la sede fondamentale, e in quale corpo esso principalmente insorge e agisce. 2. Conoscere il grado evolutivo del paziente, e quindi dove in primo luogo ricercare la fonte del disturbo. 3. Distinguere fra malattie dovute a condizioni interiori personali, o a tendenze ereditarie, o a cause collettive. 4. Sapere se la malattia dev’essere trattata: a. In modo allopatico od omeopatico, poiché entrambe sono valide per certi casi, o invece conformarsi ad altre terapie scientifiche moderne. b. Per mezzo di radiazione o magnetismo, o ambedue. c. Per mezzo di un riordinamento psicologico interiore, favorito dal vero intuito di chi guarisce. d. Con l’invocare i poteri dell’anima — cosa possibile solo a chi è assai progredito. e. Col ricorrere a mezzi di natura occulta, come ad esempio la formazione di un triangolo risanatore così composto: Maestro Paziente Guaritore Questo metodo implica conoscenza notevole ed elevatezza spirituale raggiunta dal guaritore, ma anche il suo legame con un Maestro e col gruppo dei Suoi discepoli; presuppone inoltre che egli abbia meritato il diritto di invocarne l’energia a favore del paziente — cosa ancora raramente concessa. Vorrei precisare, soprattutto, che non intendo scrivere un trattato di medicina. Non tratterò dunque l’anatomia, né i sintomi morbosi, salvo rari casi. Non intendo analizzare i sintomi o le molte infermità, dai lunghi nomi, che affliggono la razza umana moderna; queste sono nozioni che potete ricavare dai testi correnti e se volete potete anche studiarli. Personalmente, non li giudico molto soddisfacenti. Partirò dalla premessa che la malattia esiste; che essa è l’effetto di cause interiori; che per quanto riguarda la comprensione di questi effetti e dei mutamenti che essi inducono nel corpo esterno, gli uomini sono progrediti molto, almeno quanto nell’indagare il manto esterno di Dio, cioè il mondo della natura fenomenica. Che la medicina e la chirurgia siano in grado di curare, lenire e migliorare, è dimostrato e indiscutibile. I metodi praticati, come la vivisezione degli animali, ad esempio, possono rattristarci. Ma l’umanità deve molto ai suoi medici, e il servizio che questi le hanno reso supera largamente il male commesso. È vero che non sanno tutto, è vero che una piccola percentuale di medici e chirurghi (meno numerosi, però, che in ogni altra professione) cercano il proprio interesse e non la onorano; è vero che sanno già abbastanza da poter ammettere che moltissimo resta ancora da apprendere. Ma è altrettanto vero che essi formano, in seno all’umanità, un grande gruppo, volto al bene e capace di sacrificarsi. Non dimenticatelo. Ciò che mi propongo di trattare è l’aspetto soggettivo dell’uomo, le cause secondarie radicate nei suoi corpi sottili e nel lato soggettivo della natura stessa. Come ho già detto, vi è impossibile capire le maggiori cause primarie. Esse superano le capacità della mente concreta. Intendo esporre cosa occorre fare per liberarsi sempre più dagli accumuli del passato, sia come individui che come gruppo, ed espellere così dal corpo fisico i germi della malattia. Ma rammentate che molti mali sono di natura collettiva e sono quindi inerenti all’umanità stessa. Come gli insetti devastano e distruggono il regno vegetale, come può notare chiunque passi per un bosco, così i germi oggi devastano e rovinano il genere umano — sia il singolo che la collettività. Nel grande schema generale attuale, quali agenti di distruzione, i germi svolgono un compito preciso. L’intento dev’essere che ogni uomo muoia — dato che deve morire — quando l’anima lo richieda. Un giorno, quando sarà giunto in una fase più elevata di evoluzione, egli saprà ritrarsi in piena coscienza dal corpo fisico, a tempo debito e con volontà deliberata. Lo lascerà silenzioso e svuotato dell’anima; spento, ma sano e integro; il corpo si disintegrerà allora, seguendo il decorso naturale e i suoi atomi costituenti torneranno al grande “gruppo delle unità che attendono”, finché non saranno richiesti da altre anime in procinto d’incarnarsi. Lo stesso processo si ripete nel lato soggettivo della vita: molti però hanno già imparato come ritrarsi dal corpo astrale senza essere soggetti a quell’“impatto nella nebbia” — che è la maniera simbolica di descrivere la morte dell’uomo sul piano astrale. L’uomo si ritrae quindi a livello mentale e lascia la sua carcassa astrale ad accrescere la nebbia e a ispessire la sua densità. È di proposito, quindi, che eviterò le questioni tecniche della medicina, anche se sovente dovrò parlare del corpo fisico e dei suoi mali. Ecco ora un’altra legge di guarigione e una seconda regola per il guaritore. Studiatele con cura. LEGGE II La malattia è il prodotto di tre influssi, cui è anche soggetta. Primo: il passato dell’uomo, per cui egli paga il prezzo dei suoi antichi errori. Secondo: la sua eredità, per cui condivide con tutto il genere umano quei flussi di energia infetti che hanno origine collettiva. Terzo: egli condivide con tutte le forme naturali ciò che il Signore della Vita impone al Proprio corpo. Questi tre influssi sono chiamati “L’Antica Legge di Condivisione del Male”. Un giorno, essa sarà sostituita dalla nuova “Legge dell’Antico Bene Dominante”, che è alla base di tutto ciò che Dio fece. Essa dovrà essere attivata dalla volontà spirituale dell’uomo. Cos’è una legge, fratello mio? È l’imposizione (sia sul minore che sul maggiore) della volontà e del proposito di ciò che è superlativamente grande. Perciò va oltre la comprensione dell’uomo. Un giorno egli dovrà imparare che tutte le leggi di natura hanno le loro più elevate controparti spirituali, e presto ne inizieremo la ricerca. Le nostre leggi odierne sono solo secondarie. Riguardano la vita associata, governano i regni di natura e trovano espressione (nel genere umano) per mezzo della mente, della natura emotiva e attraverso il corpo fisico. In questo breve Trattato non intendo delucidare le leggi primarie. Qui vi accenno soltanto, e in futuro (quando fossero sviluppati certi fattori oggi ancora in potenziali) potrò trattarle. La terza parte di quest’opera, come già detto, sarà dedicata alle leggi fondamentali della guarigione. Esse non si riferiscono alle leggi già accennate, ma agli aspetti pratici dell’arte di risanare. Ecco la seconda regola per il guaritore: REGOLA SECONDA Il guaritore deve conseguire la purezza magnetica attraverso la purezza di vita. Egli deve ottenere quella radianza che disperde, propria di chiunque abbia collegato fra loro i centri della testa. Stabilito questo campo magnetico, l'irradiazione è emanata. Per qualche lettore più progredito negli studi esoterici, l’importanza di questo fatto sarà evidente. Come sapete, il campo magnetico si stabilisce quando la potente vibrazione del centro anteriore del corpo pituitario e del centro circostante e sovrastante la ghiandola pineale entrano l’uno nel campo dell’altro. L’unica cosa controversa nella regola (che studieremo appresso) è come si consegue la purezza magnetica, e come i due centri della testa si uniscano in un solo campo magnetico. Ne riparleremo quando esporrò le conclusioni, di natura soprattutto pratica. Dal nostro studio apparirà nettamente che le malattie odierne hanno raramente origini individuali, se non si conduce una vita dissoluta e non si abusa del corpo fisico (con eccessi sessuali o col bere smodato), e che quasi tutte sono di natura collettiva o ereditarie, o conseguenza d’infezioni o denutrizione. Quest’ultima causa è tipicamente un male della civilizzazione; è il risultato di sperequazioni economiche e dell'alterazione del cibo. Come ho già detto, queste ultime cause di malattia non sono principalmente dovute a forze interiori sottili, ma all’affluire, nel corpo eterico, di energie provenienti dal piano fisico e dalle forze del mondo esterno. . Nei libri esoterici spesso si accenna alle energie che entrano nei centri dell’uomo da livelli più sottili, ma le forze che s’insinuano nei centri dal mondo della vita fisica sono raramente studiate o discusse. È una considerazione alquanto insolita su cui v’invito a riflettere. Cos’è la Malattia? 1. Ogni malattia è disarmonia e mancanza di allineamento e di controllo. a. La malattia è presente in tutti i quattro regni di natura. b. La malattia è purificatrice nei suoi effetti. c. L’umanità ha terapie curative sue proprie, prodotte dalla mente dell’uomo. 2. La malattia è un fatto naturale. a. L’antagonismo alla malattia semplicemente la rafforza. b. La malattia non è la conseguenza di un pensiero errato dell’uomo. 3. La malattia è un processo di liberazione e nemico di ciò che è statico. 4. La Legge di Causa ed Effetto governa la malattia così come governa tutto ciò che è in manifestazione. La guarigione è operata in tre modi: 1. Attraverso l’applicazione dei metodi delle molte scuole di medicina, chirurgia e affini. 2. Attraverso l’uso della psicologia. 3. Attraverso l’attività dell’anima. Inoltre, ho affermato che le maggiori cause di malattia sono tre: psicologiche; ereditarie per contatti sociali; karmiche. Si ricordi comunque, che queste sono tutte cause secondarie. Ora passiamo a considerare la prima categoria. 1. CAUSE PRESENTI NELLA NATURA EMOTIVA O DEL DESIDERIO Questo insegnamento sulla guarigione è anche il più arduo che io abbia intrapreso, per due ragioni. Primo, la frase “corpi sottili” (nella sua vera natura) è in qualche modo senza senso, non è vero? Infatti, non sono corpi come il corpo fisico. Possono essere considerati come centri o serbatoi di particolari tipi di forza, di cui ogni uomo è dotato, con le loro debite vie di accesso e di scarico. Sono agglomerati di atomi ad elevata vibrazione e variamente colorati (secondo talune scuole di occultismo); emettono un loro suono e hanno vari livelli evolutivi. Altri li definiscono come stati di coscienza, altri ancora li considerano come aventi la sembianza umana. Quale sarebbe la tua definizione, fratello mio? Il corpo astrale è, per la maggioranza del genere umano, l’elemento determinante da considerare. In esso risiedono molte cause di malattia, poiché ha potenti effetti predisponenti sul corpo vitale o eterico. Il corpo fisico è l’automa di quello che, fra i corpi interni, è il più forte. Ricordando che il corpo vitale è il ricettore dei flussi d’energia, che di fatto lo compongono e lo costituiscono, e che il corpo fisico è attivato da questi flussi, appare chiaro che la corrente più potente è quella che controllerà le azioni del corpo fisico sul piano fisico. Esistono comunque due correnti di energia da considerare nello studio dei fattori che portano all’azione sul piano fisico; a questo proposito vi ricordo che la malattia è un’attività del piano fisico. 1. La corrente vitale stessa, ancorata nel cuore, che determina la vitalità dell’uomo, la sua capacità di lavoro, la durata della sua esistenza. 2. La corrente di energia predominante proveniente dai corpi astrale, mentale o egoico. Questi governano la sua espressione sul piano fisico. Le moltitudini, quelle vaste folle di uomini non pensanti, sono dominate soprattutto dalla corrente vitale e da quella astrale, o energia del desiderio, che può essere di basso o medio calibro. Gli uomini capaci di pensare sono invece governati dalle due correnti precedenti, più un costante afflusso di energia mentale sempre più intenso. Negli intellettuali e negli aspiranti (uomini ormai pronti, o già sul sentiero della prova) quelle stesse tre correnti raggiungono un punto di equilibrio e producono personalità in fase di integrarsi o coordinarsi. Fra costoro si annoverano i mistici e coloro che svolgono attività creative, che sono consapevoli di essere ispirati e di avere un contatto spirituale, sintomo di un primo afflusso di energia dell'anima. I discepoli sono un gruppo di uomini e donne già sottoposto al controllo crescente dell’energia egoica, mentre le altre tre energie vengono sempre più subordinate a questo tipo di controllo superiore. Occorre tener conto anche di altre due energie quando si considera un uomo intelligente: 1. L’energia composta dalle forze unite e fuse della personalità coordinata. 2. L’energia del piano fisico stesso, infine individuata dall’aspirante o dal discepolo e ripudiata al punto da costituire uno dei principali fattori per liberare i centri. L’iniziato, infine, opera solo con tre energie mentre è incarnato: l’energia della vita stessa, l’energia negativa della personalità e l’energia positiva dell’anima. Egli è perciò l’espressione in manifestazione cosciente dei tre aspetti della Trinità. Prima che il guaritore sappia operare efficacemente deve aver chiara coscienza di alcune verità occulte: 1. Innanzitutto, non esiste altro che energia, la quale si manifesta in modo vario e differenziato. Tutte queste varietà di energia compongono l’universo. Nello stesso modo, i veicoli o corpi di manifestazione dell’uomo sono, senza eccezione, costituiti da unità d’energia, cui diamo il nome di atomi, tenuti assieme in forma corporea dalla forza coesiva di energie più potenti. 2. Il principale punto focale di energia presente negli esseri umani è quello dell’anima, ma la sua potenza come fattore di coesione e integrazione è ancora maggiore rispetto alla sua potenza qualitativa. Nelle prime fasi dell’evoluzione umana si palesa l’aspetto coesione. Più tardi, quando l’apparato di risposta dell’uomo, ossia i corpi, è più perfezionato, acquista evidenza crescente la qualità dell’anima. 3. Vista dal lato interiore, dove il tempo non esiste, la creatura umana appare come un fenomeno mutevole, come un mirabile caleidoscopio. I corpi, o meglio gli aggregati di unità atomiche, si spengono e scompaiono, o d’un tratto ritornano in manifestazione. Flussi di colori passano e ripassano o s'intrecciano. D’improvviso certe aree intensificano la loro luminosità e avvampano di splendore; oppure possono estinguersi e il fenomeno apparirà allora privo di colore, apparentemente inesistente. Ma vi è sempre una luce adombrante permanente, da cui una corrente di luci si riversa nell’uomo fenomenico concentrandosi in due regioni principali del denso nucleo interiore fisico dell'uomo. Questi due punti di attacco sono nella testa e nel cuore. Si scorgono anche, prima fiochi, poi sempre più luminosi, altri sette pallidi dischi di luce, primo segno dei sette centri. 4. Questi centri costituiscono l’aspetto qualità e coscienza; la loro funzione è di colorare l’apparenza o l’espressione esteriore dell’uomo e usarla come apparato di risposta. Durante il processo evolutivo questi centri sono soggetti a tre tipi di sviluppo: a. Crescita parallela a quella fisica, dal bambino all’adulto. Raggiunti i ventun’anni i centri hanno di norma ripreso la stessa qualità espressiva conseguita al termine dell’incarnazione precedente. L'uomo allora riprende la vita dal punto dove l'aveva lasciata. b. Risveglio dei centri in virtù delle esperienze fatte. Talvolta per tutta una vita si opera con un solo centro; talvolta diversi centri vengono portati a livelli maggiori di coscienza attiva. c. Infine, c’è il risveglio dei centri dovuto al processo di iniziazione. Ciò, naturalmente, avviene solo quando si è consapevolmente sul Sentiero. 5. I centri determinano il grado evolutivo dell’uomo per quanto riguarda la sua espressione esteriore; agiscono direttamente sul corpo fisico mediante il sistema endocrino. Ciò va ricordato, poiché in futuro il guaritore partirà da queste premesse nel curare il paziente. Allora opererà tramite i centri e le ghiandole che presiedono la regione del corpo ammalata o disturbata. Ma i tempi non sono ancora maturi, perché l’ignoranza umana è grande. Si correrebbe il pericolo di iperstimolare i centri, e quindi le ghiandole, aggravando lo stato patologico, anziché curarlo o debellarlo. A) Emozioni incontrollate e mal dirette Ciò premesso, è chiaro che atteggiamenti emotivi errati e un generale stato patologico del corpo astrale siano potenti fattori di disturbi e malattie. Questo perché i corpi vitali o eterici delle masse umane sono soprattutto governati e attivati dall’azione del corpo astrale. L’agitazione in quel corpo, le attività violente per impeto di collera o temperamento, le irritazioni prolungate o gli stati d’ansia, riversano correnti di energia astrale entro e attraverso il centro del plesso solare, ponendolo in condizione di grave disordine. A sua volta, questo agisce sullo stomaco, sul pancreas, sul condotto biliare e sulla cistifellea. Pochi sono gli uomini (forse nessuno, in questo particolare periodo) che non soffrono di cattiva digestione e che non risentono affezioni gastriche o disturbi epatici. Cause dell’acidità cui molti vanno soggetti sono la tendenza alla critica, le violente antipatie, gli odi generati da invidia o da un complesso di superiorità. Parlo in senso generale, s’intende. Quanti uomini sono afflitti dal complesso d’inferiorità nei propri confronti, ma di superiorità nei confronti degli altri! Le affezioni gastriche o allo stomaco del piano fisico, sono strettamente connesse all’aspetto desiderio del corpo fisico, che si manifesta nel mangiare e bere ciò che si vuole, con gli attacchi di bile cui molti vanno soggetti. Sono esempi che illustrano gli effetti degli erronei atteggiamenti verso la vita e il prossimo, oggi tanto diffusi fra l’umanità e che provocano le condizioni cui abbiamo accennato. I mali dovuti alla critica, all’odio, al giudicarsi a vicenda (di solito in modo poco benevolo) agiscono dal centro della gola al plesso solare. Questa interrelazione esistente fra i centri è una questione che non è mai stata studiata quanto merita. I centri nel corpo eterico si trasmettono varie energie e in gran parte questi scambi energetici sono indesiderabili, in quanto il flusso sale da quelli sotto il diaframma ai soprastanti. Il corpo fisico (eterico e denso) può essere raffigurato come una casa che abbia due impianti telefonici: uno che immette energie dall’esterno, l’altro che funziona all’interno, da stanza a stanza. È un’analogia più accurata di quanto appaia al pensatore superficiale. In ogni casa moderna affluiscono luce, acqua, gas, comunicazioni telefoniche. La luce è simbolo dell’anima; l’acqua, delle emozioni; lo scambio telefonico è simbolo della mente; il gas è simbolo della natura eterica. È interessante, ma triste, notare che ciò che attualmente esce dalle normali abitazioni umane sono i rifiuti indesiderabili, corrispondenza di ciò che è egoistico, doloroso, richiesta di soddisfazione dei bisogni e desideri personali. Ecco perché tanto ho insistito sulla necessità da parte vostra di essere innocui, poiché è il vero metodo scientifico, per eccellenza e in senso esoterico, per ripulire la casa e purificare i centri. La pratica dell’innocuità libera i canali intasati e consente l’afflusso delle energie superiori. Le cause emotive della malattia e gli atteggiamenti mentali che disturbano il fisico sono oggi prevalenti. Se persistono a lungo e si trasportano di vita in vita, causano gli aspetti più violenti delle condizioni suddette, e ne nascono malattie gravi e distruttive, fino a richiedere, ad esempio, l’asportazione della cistifellea o altri interventi chirurgici, come quelli necessari per eliminare l’ulcera gastrica. Altre infermità provengono dal continuo assecondare i desideri, sebbene le malattie veneree siano di altra categoria. Da quanto precede si può vedere come sarebbe auspicabile che il guaritore combinasse in sé non solo una misura di conoscenze esoteriche — finché non sia un iniziato — ma anche la psicologia, qualche conoscenza dell’opera di guarigione magnetica, e fosse al tempo stesso anche un abile medico chirurgo. Molte cure odierne sono peggio che inutili, poiché mancano questi tre requisiti esposti. In maggioranza i medici, specie quelli che praticano la medicina generale, sono abili psicologi, e possiedono una solida conoscenza della sintomatologia, dell’anatomia e dei rimedi curativi, cose di norma carenti nel comune guaritore metafisico. Ma a loro volta i medici ignorano totalmente un altro immenso campo di conoscenza — quello concernente le energie che si incrociano e cozzano nella forma umana e le potenze che possono essere attivate se si ammettono certe verità esoteriche. Fintanto che non si decideranno a studiare il corpo eterico e la scienza dei centri, faranno ben pochi progressi. Il guaritore esoterico, d’altro canto, conosce bene le forze e le energie interiori e ha una certa comprensione delle cause delle malattie exoteriche, ma la sua ignoranza dell’organismo umano è deplorevole e non comprende due cose: Primo: che la malattia è talvolta la manifestazione di condizioni soggettive indesiderate. Quando queste si esteriorizzano e salgono alla superficie del corpo umano, possono essere individuate, curate ed eliminate. È bene rammentare che talvolta tale processo di manifestazione ed eliminazione può anche arrecare la morte del corpo. Ma l’anima procede. Una breve vita conta ben poco nel grande ciclo dell’anima e vale la pena sperimentare un intervallo d’infermità (anche se porta alla morte) che spazzi via gli stati emotivi e mentali patologici. Secondo: che la malattia è talora dovuta al ritirarsi dell’anima dalla sua dimora ed è parte di quel processo. Noi lo chiamiamo morte, e può sopraggiungere istantaneamente e inatteso quando l'anima si ritrae improvvisamente dal suo corpo, oppure protrarsi a lungo, poiché l’anima può impiegare parecchi mesi o anni per lasciare lentamente il corpo, che allora muore poco a poco. I guaritori oggi non hanno conoscenze sufficienti per agire con saggezza in queste situazioni. Si può allora concludere che: 1. La malattia è un processo purificatore, che consente una più pura espressione ed emanazione vitale, un maggiore e benefico influsso dell’anima. In tal caso, la cura è possibile. 2. La malattia può essere un processo di morte, lento e graduale, che libera l’anima. La cura non è possibile, sebbene si dovrà sicuramente ricorrere a lenitivi e palliativi. Si potrà prolungare alquanto la vita, ma certo non guarire in modo permanente e definitivo. Di solito il comune guaritore di tipo mentale non se ne rende conto. Egli fa della morte un orrore, mentre è un’amica benefica. 3. La malattia può essere il richiamo improvviso e ultimo affinché il corpo lasci libera l’anima per altro servizio. In tutti questi casi è bene fare quanto possibile secondo la chirurgia e la medicina moderne, con l’aiuto delle discipline che oggi vi collaborano numerose. Molto si può fare anche a livello mentale e spirituale, con l’aiuto della psicologia e della spiritualita’. Un giorno tutti questi metodi dovranno operare assieme e unire in una sintesi le loro forze. Ho già detto che per la maggioranza degli uomini il corpo astrale è il principale fattore determinante, perché: 1. In esso è attualmente polarizzata la coscienza delle masse. 2. Al momento è il più sviluppato dei corpi e quindi riceve la massima parte dell’energia che scorre dalla corrente vitale dell’anima, inoltre riceve energia dal flusso di coscienza. 3. È orientato, se così può dirsi, all’esterno o verso il piano dell’esperienza fisica. A volte il suo orientamento cambia e temporaneamente, come avviene all’aspirante, si rivolge all’interno. Come i centri, i “loti della vita”, sono raffigurati volti in basso con lo stelo in alto nell’uomo non evoluto, ma volti in alto in quello progredito, così il corpo astrale ha condizioni analoghe. Il corpo astrale infatti, è costantemente orientato verso l’anima nell’uomo molto evoluto, nell’iniziato e nel Maestro. Nel mistico, nell’aspirante e nel discepolo è in atto il processo di riorientamento delle forze e ciò determina uno stato temporaneo di disordine. 4. Il corpo astrale dell’uomo, essendo stato l'ultimo a svilupparsi (i primi due, in ordine di tempo, sono stati il fisico e l’eterico) è ancora il più vivo e potente. Raggiunse l’apice del suo sviluppo nell’epoca conclusiva dell’Atlantide e il suo vigore è ancora grande poiché polarizza in sé la potenza e l’impeto delle masse umane. La sua forza è inoltre accresciuta da energie provenienti dal regno animale, il cui grado di evoluzione è totalmente astrale. Vorrei rammentarvi a questo proposito che il termine “corpo” è improprio e può generare confusione. Esso infatti produce nella mente un’idea di forma specifica e definita. Il corpo astrale è un aggregato di forze che agiscono sulla coscienza sotto forma di desideri, impulsi, brame, voglie, decisioni, incentivi e proiezioni, che la psicologia moderna ha assunto come basi del proprio insegnamento. Gli psicologi hanno infatti scoperto la natura di alcune di queste forze e le descrivono con termini che sono sovente più accurati e occulti di quelli del teosofo e dell’esoterista ortodosso. Ora mi accingo a impartirvi, in primo luogo, alcune nozioni tecniche sugli interventi delle forze provenienti dal piano astrale nel corpo fisico e, in secondo luogo, a indicarvi quali sono gli effetti morbosi o di disordine che esse provocano in chi le usa in modo errato. Per ora le terapie non ci riguardano. Si tratta di preparare una struttura su cui fondare, in seguito, certe conclusioni. Inoltre a questo proposito prenderò in considerazione solo l’individuo medio. Altrove studieremo i problemi particolari del discepolo. Come già dissi, i tre grandi gruppi di malattie che affliggono le masse sono: 1. Tubercolosi. 2. Le malattie cosiddette sociali, veneree e la sifilide. 3. Cancro. A queste si possono aggiungere altre due classi di malattie che soprattutto coinvolgono chi è un poco più elevato della media, il cui livello generale d’intelligenza è superiore rispetto a quello della massa; questo gruppo include anche gli aspiranti: 4. Malattie del cuore (esclusi i collassi cardiaci). 5. Malattie nervose, oggi tanto diffuse. A queste cinque categorie di malattia, con le loro svariate suddivisioni, è attribuibile la maggior parte dei malanni che affliggono l’umanità. Comprenderne bene le cause preponderanti sarà certo di grande vantaggio per la medicina del futuro, ma non so fino a che punto saranno accolte al presente. Come certo sapete, i sette centri eterici, alimentati dal corpo astrale, hanno le loro corrispondenze fisiche chiamate ghiandole endocrine. Tali ghiandole sono effetti dei centri e ne attestano l’esistenza, e a loro volta causano effetti minori che si ripercuotono nel corpo fisico. La tabella che segue riassume quanto ne sappiamo e ci aiuta a comprendere: CENTRO- GHIANDOLA-ORGANI FISICI- FORZA- ORIGINE -CORPO 1. Testa Brahmarandra. Loto dai 1000 petali. Pineale. Cervello Superiore.Occhio destro.Volontà spirituale.Sintetica. Dinamica. Atma.Monade mediantel'anima Volontà Corpo causale. Gioiello nel Loto. Occultista. Iniziato. Maestro. Dominante dopo la terza iniziazione. 2. Centro tra gli occhi Ajna. Corpo pituitario. Cervello inferiore. Occhio sinistro. Naso. Forza egoica. Amore Magnetico. Luce. Intuizione. Petali del loto egoico, nel complesso. Veicolobuddhico. Corpo causale. Mente superiore. Sistema nervoso. Visione.. Aspirante. Discepolo. Mistico. Dominante dopo la seconda iniziazione. 3. Cuore Anahata. Timo. Cuore. Sistema circolatorio. Sangue Nervo vago. Forza vitale.Coscienza di gruppo.Petali dell’Amore. Mente superiore. Corpo Causale. Uomini spirituali. Dominante dopo la prima iniziazione. 4. Centro della Gola. Tiroide. Apparato respiratorio, Esofago. Energia creativa, Suono. Coscienza del Sé. Petali della conoscenza. Corpo mentale. Artisti. Umanità progredita. Intellettuali. 5. Plesso solare. Pancreas. Stomaco. Fegato. Cistifellea. Sistema nervoso. Forza astrale. Emozione. Desiderio. Tatto.Centri Astrali. Corpo Astrale. Umanità ordinaria e media. 6. Centro sacrale. Gonadi. Organi sessuali. Forza vitale. Forza fisica. Energia vitale. Vita animale .Piano fisico. Corpo eterico.. Uomini rozzi e animaleschi. 7. Base della spina. Muladhara. Adrenali. Reni. Colonna vertebrale. Energia della volontà. Vita universale. Kundalini. La Madre del Mondo. In tutte le nostre considerazioni, ci baseremo sempre su questa struttura: 1. Anima. 2. Corpi sottili: mentale ed emotivo, che sono in realtà centri di energia qualificata. 3. Corpo vitale, con i suoi sette centri di forza principali. 4. Sistema endocrino, che è l’effetto dei sette centri e il fattore che determina e controlla il corpo fisico. 5. Sistema nervoso, suddiviso in tre parti. 6. Corrente sanguigna. Tutti gli organi sussidiari dell’uomo sono effetti e non cause predeterminanti. Sono invece cause determinanti le ghiandole, che fanno l’uomo qual è. Esse sono l’esternazione dei tipi di forze che dai mondi sottili penetrano nei centri eterici. Esprimono il livello evolutivo raggiunto dell’individuo; sono vitali e attive, o non vitali e inattive, secondo lo stato dei centri. Sono efficienti, carenti o iperattive secondo la condizione dei vortici eterici. Il controllo dell’organismo avviene tramite il sistema nervoso; le attività umane consce, subconscie e infine superconscie — sono dirette dal sistema nervoso, dal cervello e dalla corrente del sangue (portatrice di vita), che operano nella più stretta collaborazione. Per la maggioranza, i tre massimi centri direttivi sono: 1. Il centro ajna, fra i sopraccigli. 2. Il plesso solare. 3. Il centro sacrale. Quando l’uomo “sarà ciò che è” (paradosso esoterico), i centri dominanti saranno invece: 1. Il centro della testa, brahmarandra. 2. Il centro del cuore. 3. Il centro alla base della spina dorsale. Nel periodo intermedio tra presente e futuro, questa triplicità si traslerà di continuo e ogni uomo sarà diverso dagli altri per lo stato dei propri centri e delle loro corrispondenze fisiche ghiandolari, e quindi per le malattie, le inibizioni e difficoltà cui la sua carne andrà soggetta. Appare evidente dunque che sarà necessaria una stretta cooperazione fra medico e psicologo. Infatti, una diagnosi comporta tre aspetti importanti: 1. Indagine psicologica, cioè esame dei corpi interiori, valutati in base al loro grado di sviluppo e d’integrazione, nonché studio della coordinazione generale della personalità, dato che questi fattori sottili dell’essere umano si esprimono nella coscienza. 2. Esame delle ghiandole endocrine, intese come centrali di forza che diramano l’energia — dinamica e illuminante — proveniente dai centri. 3. Esame medico che, considerate le risultanze delle due indagini precedenti, conclude con la diagnosi della malattia e indica la cura in modo conforme agli altri due esami. Nella diagnosi possono intervenire anche altri esperti, specialisti di elettroterapia, osteopatia o chiropratica, ma la professione medica potrà salire ad alti livelli di efficienza soprattutto combinando il sapere del medico, dello psicologo e dell’endocrinologo; così sarà pronta per l’epoca nuova e capace di curare individui di nuovo genere e organismi in via di trasformazione. Come mezzo terapeutico l’elettricità è ancora ai primordi, ma contiene i germi delle nuove tecniche di guarigione. Cure magnetiche oggi presenti ! La medicina si fa gradualmente più efficace. Quando la causa della malattia sia rintracciata non più in un organo o in una struttura corporea, ma in un campo più vitale e sottile, i mutamenti saranno inevitabili e radicali, col vantaggio di una notevole semplificazione, anziché di sempre maggiori complessità e difficoltà. Da quanto precede si vede che la malattia emerge nel corpo fisico dal mondo dell’invisibile e dall’uso o abuso delle forze sottili dei piani interiori. Ma da come si manifesta nell’uomo, si può in genere attribuire alle cause seguenti, che sono da rammentare e studiare con cura: 1. Nell’individuo la malattia è dovuta a stati interiori suoi propri, alle sue condizioni mentali o emotive che possono generare gravi patologie. Queste sono eredità del passato. 2. Malattie inerenti all’umanità intera. Ci sono certi mali comuni a tutti; i germi, latenti nei veicoli fisici della maggioranza, sono in attesa di condizioni propizie per manifestarsi. Si possono considerare malattie di gruppo. 3. Malattie che sono stranamente accidentali. L’individuo può soccombervi, ad esempio, per contagio o infezione. 4. Malattie dovute allo stato del suolo. Poco se ne sa finora. Ma il suolo del nostro pianeta è antichissimo e saturo di germi che attaccano i vegetali, gli animali e l’uomo, in modo diverso in ognuno, ma dovuto alla stessa causa. Vedesi ora inquinamento di tutti gli elementi da sostanze tossiche 5. Malattie dovute ai disturbi mistici. Sono morbi peculiari che affliggono discepoli e aspiranti. Si possono in ogni caso imputare all’afflusso di energia in centri non ancora idonei o non adeguatamente sviluppati a riceverla e usarla. Si tratta di uno schema generico, ma può servire. Come si manifestano le forze astrali (che oggi sono, come sappiamo, le forze vitali che soprattutto e in prevalenza agiscono sulla maggioranza del genere umano) è cosa relativamente semplice. Nel veicolo di manifestazione astrale esistono le corrispondenze dei sette centri nel corpo eterico, che sono in essenza sette principali punti focali di forza, ciascuno dei quali esprime una delle sette energie di raggio. Specifichiamo, anzitutto, quali sono i centri che esprimono i sette tipi di raggio: Centro Raggio Qualità Origine 1. Centro della testa. 1° Volontà divina. Monadica. 2. Centro ajna. 7° Organizzazione. Direzione. Atmica. 3. Centro del cuore. 2° Amore-Saggezza. Amore di gruppo. Buddhica. 4. Centro della gola. 5° Creatività. Mentale. 5. Plesso solare. 6° Emozione, desiderio. Astrale. 6. Centro sacrale. 3° Riproduzione. Eterica. 7. Centro alla base della colonna vertebrale. 4° Armonia. Unione tramite conflitto. Fisica. Si noti che nel quarto regno, l’umano, la sintesi è ottenuta dal quarto raggio, cooperante col primo. Fra il centro più alto della testa e quello alla base della spina dorsale esiste uno stretto rapporto. Il quarto tipo di energia si esprime perciò in collaborazione con il primo tipo, perché siamo ancora Atlantidei nella nostra polarizzazione e quella civiltà fu la quarta nell’ordine. Si dovrà in gran parte alla quinta civiltà, l’attuale razza ariana, se collaborando con il quinto principio, il mentale, apporterà una coscienza di livello superiore. Tutti i centri saranno fra loro armonizzati con un atto di volontà, applicata con intelligenza razionale con l’obiettivo di produrre armonia. Questo è un punto che merita riflessione. In ogni corpo astrale, sul piano astrale, si troveranno anche sette punti focali attraverso i quali può penetrare l’energia, che si irradia poi nei corrispondenti centri vitali del corpo fisico eterico come sette forze differenziate. Questi tipi di forza producono effetti di bene o di male, secondo la qualità del corpo fisico denso, negativo. Tali effetti variano secondo il tipo di raggio o forza ed è opportuno a questo proposito elencarli in un’apposita tabella, con le malattie corrispondenti. . Forza astrale Centro Aspetto negativo Malattia Aspetto positivo Primo raggio. Volontà o potere. Testa. Autocompatimento. L’Io drammatico. Cancro. Sacrificio. Dedizione dell’Io. Secondo raggio. Amore-Saggezza. Cuore. Amore di sé. Personalità. Disturbi cardiaci e gastrici. Amore egoico. Amore di gruppo. Terzo raggio. Attività. Sacrale. Sessualità. Iperattività. Malattie sociali. Amore paterno e materno. Vita di gruppo. Quarto raggio. Armonia. Ajna. Egoismo. Dogmatismo. Squilibri mentali. Misticismo. Quinto raggio. Conoscenza. Gola. Psichismo inferiore. Disturbi del metabolismo. Alcune specie di cancro. Creatività. Sensibilità. Ispirazione. Sesto raggio. Devozione. Plesso solare. Emotività. Malattie nervose. Gastriti. Disturbi di fegato. Aspirazione. Giusta direzione. Settimo raggio. Organizzazione. Base della colonna vertebrale. Egoismo. Magia nera. Malattie cardiache. Tumori. Studiando questa tabella rammentate che è solo generica, un elenco incompleto delle malattie derivanti dall’afflusso di energia. Ha valore soltanto indicativo; la complessità dell’apparato umano è tale e tanto l’intrico delle energie di raggio, che non è possibile stabilire norme rigide e complete. Quelle forze si manifestano in modo vario, secondo il raggio e il grado evolutivo dell’individuo. Non c’è dunque contraddizione fra questa tabella e le precedenti se ricordate che l’uomo esprime fondamentalmente cinque forze: 1. Raggio dell’anima. 2. Raggio della personalità. 3. Raggio che governa il corpo mentale. 4. Raggio che governa il corpo astrale. 5. Raggio della natura fisica, risulta evidente che per l’uomo comune sono due le tabelle da redigere: 1. L’analisi positiva delle forze astrali che esprimono la personalità. 2. L’analisi delle forze dell’anima, in base ai loro fiochi indizi. A poco servirebbe, a questo livello, l’analisi negativa delle forze mancanti. È inoltre necessario analizzare le forze che dal livello astrale si inseriscono nel corpo fisico, ma che provengono direttamente dall’anima e sono pertanto una combinazione di forza egoica e di energia astrale del tipo più elevato. Quest’analisi avrebbe carattere sintetico e sarebbe possibile solo nel caso di un discepolo o di un iniziato. Per essi si avrà dunque: 1. Analisi positiva delle forze personali, soprattutto quella astrale, che è la forza prevalente che affluisce nei centri eterici. 2. Analisi negativa degli aspetti dell’energia dell'anima che non sono presenti. 3. Analisi sintetica, basata sulle due precedenti, ma con l’esame positivo dei fattori egoici presenti ed espressi. In queste tabelle ed enunciati vi ho dato molto su cui riflettere. B) Desiderio, inibito o sfrenato È opportuno ripetere che una delle prime cose da ricordare è che — per maggioranza di esseri umani — gli influssi e gli impulsi emananti dal livello astrale sono fattori predisponesti di tutto ciò che riguarda l’individuo, a prescindere dalle condizioni che gli sono inevitabili (poiché imposte dall’ambiente e dal periodo storico). Il piano astrale è un centro di emissione di forza dinamica che è fondamentalmente condizionante, dato il livello della coscienza individuale proprio della maggioranza. Gli uomini sono mossi dal desiderio, sia esso di natura elevata o bassa. Questa è naturalmente un’affermazione soltanto generica, poiché lo stato di cose si modifica costantemente in base agli impulsi provenienti dal piano mentale. Ciò necessariamente complica il problema. Sono già considerevoli inoltre, gli influssi provenienti dall’anima e il problema dell’uomo progredito si fa ancora più complesso. La questione della “complicazione” (per così dire) che si determina è ardua da comprendere per lo studente, sia quando si tratti della la sua condizione fisica o di quella di chiunque intenda soccorrere. Vorrei darvi ora la terza delle leggi che governano la sacra arte della guarigione. LEGGE III Le malattie sono un effetto dell’accentramento basilare dell’energia vitale di un uomo. Dal Piano dove quelle energie sono focalizzate, procedono le condizioni determinanti che generano una cattiva salute e che, perciò, si esternano come malattia o come immunità. È ovvio pertanto che se il paziente trasferisce altrove la propria attenzione interiore o atteggiamento mentale, provoca o vera liberazione dal male fisico o l’intensificarsi delle reazioni che si palesano come disturbi, infermità o morte. Dalle tre leggi che vi ho dato finora emergono alcune verità che dovrebbero formare la base della vostra riflessione: 1. La malattia insorge quando la vita dell’ANIMA non ha libero corso. 2. La malattia è il prodotto, o il risultato, di tre influssi: a. Antichi errori commessi in passato dalla persona coinvolta. b. Tare dell'umanità condivise per eredità da tutti i suoi membri. c. Male planetario, imposto su tutte le forme terrene dalla condizione generale nonché dal tempo. 3. La malattia è condizionata dalle forze emananti dal piano dove soprattutto si accentra la coscienza del soggetto. A tutto ciò si deve aggiungere, come ho già detto, che: 4. Cinque sono i principali gruppi di malattie, con molte varietà e forme secondarie e affini: a. Tubercolosi. b. Sifilide. c. Cancro. d. Malattie cardiache. e. Malattie nervose. Non suddivido le malattie in funzionali e organiche, né considero quelle indotte da epidemia o incidenti. Ci occupiamo di quelle tare, o predisposizioni ereditarie, che sono il triste retaggio dell’intera umanità e dei disturbi, dovuti allo sviluppo evolutivo, che sono tipici di chi è sugli stadi più avanzati del Sentiero. Diciamo dunque che l’uomo s’incarna con predisposizioni a certe malattie che gli provengono: 1. Dal suo passato; cioè da cause poste in essere durante le incarnazioni precedenti. 2. Dal generale retaggio razziale del genere umano. 3. Dalle condizioni della vita planetaria. Queste ultime cause oltrepassano la comprensione dell’uomo comune. L’uomo è però anche esposto a certe infermità se (per effetto del suo lungo processo evolutivo) è pervenuto a risvegliare, anche minimamente, i centri sopra il diaframma. Da quel momento egli è soggetto, per un lungo ciclo di vite, a disturbi che interessano il cuore o una delle branche del sistema nervoso. Sovente un uomo progredito, come un aspirante o un discepolo, si è reso immune dalle tare ereditarie, ma è esposto a problemi cardiaci, a disordini nervosi, a squilibri mentali, a stati di iperstimolazione. Questi sono a volte classificati come “malattie dei Mistici”. Sia chiaro che non intendo addentrarmi in discussioni fisiologiche, né trattare i sintomi, le lesioni, gli stati patologici, né tutte quelle dolorose condizioni che accompagnano il cedimento di qualsiasi organismo umano. Questo non è un trattato di anatomia, né concerne quelle scienze sorte numerose che esaminano l’apparato dell’uomo e che studiano la struttura portante, gli organi, i nervi, i tessuti cerebrali e i sistemi interconnessi che nell’insieme compongono quella macchina complessa che è il corpo umano. Per due ragioni mi astengo di trattare la scienza exoterica: 1. Tutti questi argomenti sono mirabilmente esposti nei moltissimi testi di medicina e chirurgia. In un’opera come questa, ben poco avrei da aggiungervi di valido. 2. I miei lettori, salvo rare eccezioni, non sono versati nella costituzione e struttura del corpo umano; inoltre i particolari patologici, la descrizione delle malattie, i vari spiacevoli sintomi della degenerazione umana non sono una sana lettura per il lettore ordinario. In questo caso, la poca conoscenza è assai pericolosa. Intendo invece trattare delle cause, delle origini interiori della malattia, di quegli stati di coscienza (e non solo mentali) che inducono un cattivo funzionamento dell’organismo, e infine generano cattive condizioni. Il guaritore ha dunque un duplice compito: dapprima, accertare se il male risiede sopra o sotto il diaframma; ciò lo introduce nettamente nel campo della conoscenza occulta e della psicologia. Poi deve avere chiara la situazione interiore del paziente; quest’ultima diagnosi lo aiuta nella prima. Questa affermazione porta a formulare la terza regola dei guaritori. REGOLA TERZA Il guaritore si alleni a riconoscere lo stato interiore del pensiero o del desiderio di colui che cerca di aiutare. Così accerta la fonte del male. Pone in rapporto causa ed effetto e stabilisce il punto esatto da cui deve provenire il sollievo. Vi faccio notare queste ultime parole, specialmente il fatto che la malattia è soprattutto lo sforzo naturale del corpo fisico per trovare sollievo e liberarsi dalle pressioni interne, dalle inibizioni soggettive, dalle repressioni segrete. Soprattutto, per l’esoterismo qualsiasi infermità fisica è effetto di: 1.Stimolazione errata o iperstimolazione, scorretta stimolazione localizzata e tensioni interne in qualche parte del meccanismo. 2. Inibizioni, inedia psichica, accumuli di forze soggettive che bloccano il flusso delle forze vitali. Anche per quanto riguarda la salute, vedete dunque che tutti i problemi si riducono all’uso corretto della forza, per dare libero corso all’energia. Le seguenti domande sorgeranno spontanee: donde provengono le tare ereditarie? Se ne può individuare l’origine? Il passato, con i suoi effetti presenti, è soggetto troppo vasto per essere considerato e del resto discuterne non serve a soccorrere l’umanità. Posso rispondere in modo generico, anche se ne verrà poca conoscenza. Delle tre malattie principali ereditate dal passato, si può affermare che la sifilide, o le malattie veneree, sono residui degli eccessi avvenuti ai tempi della Lemuria; sono così antiche che il suolo stesso della terra è permeato dei loro germi — cosa ancora ignota alla scienza moderna. Per lunghissime età gli uomini ne hanno sofferto; sono morti e sono stati sepolti a milioni, e in tal modo hanno contribuito a infettare la terra. All’epoca Lemure, la forza vitale insisteva soprattutto sul corpo fisico, sul suo sviluppo, uso e governo, e quindi sulla sua riproduzione. Fu quindi nell’epoca Lemure che iniziarono i disturbi connessi agli abusi sessuali; fu, in senso specifico, il male primordiale cui alludono antiche leggende, scritture e cronache. Il senso ne è stato in gran parte travisato, ma quando gli uomini le sapranno leggere in modo più corretto e interpretare a dovere, capiranno come sfuggire a quei mali, perché ne vedranno chiare le cause. Il cancro è invece trasmesso all’uomo moderno da Atlantide, dove fu il massimo flagello che ne devastò le popolazioni. Le radici di quel terribile male sono nel profondo della natura emotiva e affondano nel corpo astrale. Il cancro è in parte una reazione alle malattie sessuali così diffuse negli ultimi tempi di Lemuria e all’inizio dell’epoca atlantidea. Le genti di allora, visti gli orribili effetti del male e il dilagare del morbo tramandato dalla fertile Lemuria e dovuto alla sfrenata promiscuità sessuale, per preservarsi repressero il corso naturale del desiderio (il flusso vitale che si esprime mediante i centri della riproduzione) e ciò, col tempo, condusse ad altri mali. Il cancro è soprattutto dovuto a inibizioni, così come le malattie sifilitiche sono causate dall’abuso e dall’incontinenza di una funzione dell’organismo umano. Oggi, con i millenni trascorsi e le innumerevoli generazioni che sono morte da allora, i “germi” (così chiamati in modo improprio) del terribile morbo del cancro si trovano nel suolo su cui viviamo e infettano il regno vegetale e la famiglia umana. Il regno minerale, invece, soffre di un male che corrisponde alla sifilide. La tubercolosi, già devastatrice in un certo periodo dell’Atlantide, ha nondimeno avuto genesi nella nostra razza Ariana, che la trasmette al regno animale con il quale la condivide. Si comincia ad accorgersene. I rapporti fra l’uomo e gli animali (specie quelli domestici) sono ormai così stretti, che praticamente essi hanno tutte le malattie in comune, in una forma o in un’altra, anche se non sempre ciò è riconoscibile. Strano a dirsi, la causa di questo grande flagello sta nell’aver trasferito il centro focale della vita dalla natura emotiva alla mentale, con conseguente, temporanea debilitazione della natura emotiva. La tubercolosi è soprattutto provocata da esaurimento. Il cancro, invece, fu dovuto allo spostamento precedente della forza vitale dal corpo fisico all’astrale, con eccessivo sviluppo della vita cellulare mediante sovrastimolazione. So bene che è difficile comprendere questi discorsi non ancora verificati, ma sono tutto ciò che posso darvi. Solo future scoperte dimostreranno la verità delle mie asserzioni. Poniamole sotto forma di tabella I centri indicati nell’elenco sono quelli che, per le masse umane, distribuiscono la forza vitale. Da questo schema si apprende dove dovrà insistere il trattamento terapeutico. Si è imparato a curare la tubercolosi, poiché è la più recente e quindi la meno radicata delle tre malattie principali ereditate dall’uomo odierno. Si è scoperto (non appena si è applicata con intelligenza la mente a risolvere il problema) che il Sole e una buona alimentazione bastano a curare, o almeno ad arrestare la malattia. In fatto di corrispondenze esoteriche è interessante notare che, come la luce dell’anima, penetrando nella mente, può risolvere qualsiasi problema, così la luce del Sole, con i suoi raggi profilattici, può disperdere i temuti sintomi della tubercolosi. Nello stesso modo, il cancro sparirà gradualmente, quando il genere umano sarà capace di controllare correttamente le emozioni. Ho detto correttamente, infatti l’inibizione e la soppressione degli impulsi del desiderio con la forza di volontà, non sono metodi corretti di controllo. È da notare inoltre che, sebbene sia gli uomini che le donne vadano soggetti al cancro, la causa generale non è la stessa, anche se è identica la causa fondamentale (reazione agli eccessi sessuali sviluppando la natura del desiderio). Le donne, per i rischi della maternità inerenti all’accentuazione della vita sessuale, si sono ribellate in gran numero (come fecero gli Atlantidei) a questa forma di espressione vitale, e le loro inibizioni riguardano soprattutto la sfera sessuale. Esse non soffrono in altrettanta misura per l’inibizione del desiderio, dell’emozione e dei sentimenti in genere. Gli uomini, al contrario, li inibiscono, poiché, quando affrontano le situazioni della vita, hanno l’abitudine o la marcata tendenza a dominare le proprie emozioni, assai più delle donne. Gli uomini non hanno bisogno di un così pronunciato controllo sessuale, né lo ricercano. Il campo delle loro inibizioni è quindi più esteso, e (se ci si può fidare delle statistiche) fra i malati di cancro sono più numerosi i maschi delle femmine, anche se quel terribile morbo sia temuto da tutti. La cura del cancro sta nel segreto della corretta trasmutazione e un giorno lo si capirà. È una frase da intendersi non solo in senso simbolico, ma anche scientifico e tecnico. Anche questo sarà compreso in seguito. La completa immunità dalla tubercolosi sta invece nel segreto del giusto vivere ritmico e nel dare importanza, in giusta proporzione, alle varie fasi della vita (e ciò sta avvenendo rapidamente). In modo simile, l’umanità si libererà dalle malattie veneree quando scoprirà il segreto della giusta comprensione dei ritmi e dei cicli e della periodica creazione riproduttiva. È chiaro dunque che la sifilide sarà l’ultima malattia a estinguersi, così come fu la prima a devastare l’umanità. La tubercolosi sta scomparendo. Il cancro è oggi sottoposto alla massima attenzione degli specialisti. Aggiungo pochi commenti, di valore generico e attuale. Ho affermato che le tare ereditarie dell’umanità sono commiste al suolo, il che è dovuto in gran parte alla sepoltura di milioni e milioni di cadaveri, per millenni. Se si ricorrerà con frequenza maggiore alla cremazione, questo stato di cose migliorerà. Per gradi, molto lentamente, le tare finiranno per scomparire. È pertanto auspicabile diffondere quanto più possibile questo metodo di disporre il veicolo fisico abbandonato dall’anima quando si disincarna. Quando il suolo sarà meno infetto e nell’uomo si stabilirà il contatto con l’anima, si può sperare che diminuisca il numero di coloro che soccomberanno a queste tare ereditarie. I bagni di mare, è bene notarlo, hanno un preciso effetto salubre sul corpo fisico. L’acqua marina, assorbita attraverso la pelle e talvolta dalla bocca, agisce come un potente profilattico. Uno dei massimi problemi che oggi si ergono di fronte allo psicologo, e in misura minore al medico, è il diffondersi dell’omosessualità, sia maschile che femminile. Si tenta di sostenere, con argomenti speciosi, che questo sviluppo anormale (e l’interesse morboso che suscita) si deve al fatto che l’umanità lentamente diviene androgina e che già appaiono i primi esemplari di futuri uomini o donne ermafroditi. È falso. L’omosessualità è un residuo degli eccessi sessuali dell’epoca Lemure o, se si vuole, è una tara ereditaria. Gli Ego che s’individualizzarono e incarnarono in quel grande periodo storico sono quelli che oggi mostrano tendenze omosessuali. A quei tempi, l’appetito sessuale era così impellente che i normali rapporti sessuali non bastavano a soddisfare il desiderio insaziabile dell’uomo progredito di quel periodo. La forza dell’anima, affluendo attraverso il processo di individualizzazione, stimolava i centri inferiori. Quindi si ricorreva a pratiche proibite. Coloro che le praticarono sono oggi incarnati in gran numero e soccombono ancora a quelle antiche abitudini, che sono troppo forti per loro. Eppure, oggi essi sono alquanto inoltrati sul sentiero evolutivo e la cura è alla loro portata, se volessero avvalersene. È relativamente facile trasferire l’impulso sessuale al centro della gola e così diventare creativi in senso elevato, incanalando l’energia percepita e usandola in modo corretto e costruttivo. Molti già cominciano a farlo automaticamente. È noto comunque che l’omosessualità è molto diffusa fra i cosiddetti artisti. Ma il vero artista creativo non è mai vittima di queste antiche abitudini e predisposizioni nocive. L’omosessualità è di tre specie: 1. Perversione dovuta ad antichi malcostumi. È oggi la più frequente e sta a indicare: a. Individualizzazione compiuta su questo pianeta; coloro che si individualizzarono sulla catena lunare non sono suscettibili a queste pericolose tendenze. b. Stadio evolutivo relativamente progredito, conseguito dagli Ego lemuri che soccombettero a questa soddisfazione del desiderio. c. Un conseguente interesse per la magia sessuale, più un insaziabile impulso fisico e sessuale. 2. Omosessualità per imitazione. Molti, di ogni categoria sociale, usavano imitare i migliori (termine paradossale), sviluppando così abitudini dalle quali altrimenti sarebbero stati esenti. È una delle cause prevalenti anche oggi fra molti uomini e donne ed è basata su un'immaginazione troppo attiva oltre a una potente natura sessuale e da malsana curiosità. Lo dico a ragion veduta. Molti sodomiti e molte lesbiche rientrano in questa categoria. 3. Ermafroditismo, in verità rarissimo. Gli individui che riuniscono in sé entrambi i sessi sono alle prese con un problema molto grave, reso ancora più grave dall’ignoranza umana, che rifiuta di riconoscere la realtà dei fatti, dagli insegnamenti errati, dalla generale incomprensione. Sono casi riscontrabili ovunque, anche se in numero ancora trascurabile rispetto alla totalità della popolazione. Il fatto che esistano è tuttavia di grande interesse per i medici ed è un soggetto che deve destare compassione negli uomini, nonché la comprensione dello psicologo, poiché la loro condizione è veramente ardua. Ho elaborato alquanto questo argomento perché vi sarà utile conoscerlo. Esso getta luce su problemi che affliggono un numero sempre maggiore di individui umani. Psicologi, medici, assistenti sociali e quanti si occupano di educare una collettività, sono di continuo alle prese con casi del genere ed è bene saper distinguere bene fra essi, per aver chiara la soluzione. Alcune mie istruzioni esorbitano in apparenza dai limiti di questo studio, in quanto non rientrano nell’argomento della guarigione, ma in realtà consentono al lettore una comprensione migliore. Noterete infatti che la tara dell’omosessualità, com’è logico, ha radici nel corpo astrale o senziente. Ecco perché ho incluso l’argomento. Sarebbe un interessante esperimento analitico classificare le più note malattie, turbe e infermità secondo gli impulsi che le causano. Al contrario di quanto dicono i seguaci della Scienza Cristiana o della Scienza Mentale, ben poche malattie hanno origine mentale. Potrei asserire addirittura che non derivano dal pensiero erroneo, anche se questo certamente aggrava tutti i mali. Molte, e forse la maggioranza delle malattie che affliggono l’uomo ordinario hanno cause astrali, o sono provocate da desideri ben definiti. I desideri, quando sono formulati, si esplicano in qualche forma di attività. Di queste, l’omosessualità è una delle perversioni più definibili. Le altre malattie ereditate dall'umanità, sovente non lo sono altrettanto. L’uomo o la donna ne è vittima, ma la causa della malattia o del disturbo, fisico o psichico, è recondita nel suo passato, che egli (con la sua limitata conoscenza) è incapace di investigare e quindi gli resta ignota. Tutt’al più può affermare che, con ogni probabilità, l’impulso originario sta nel desiderio. Ciò che gli esseri umani sono oggi e ciò di cui soffrono, sono frutto di un lungo passato, che presuppone usi e costumi ben radicati e stabili. Questi ultimi derivano inevitabilmente da una di queste cause: 1. Desiderio, che domina e controlla l’azione. 2. Controllo mentale, che al desiderio sostituisce un programma,in molti casi opposto al desiderio quale normalmente definito e percepito. Voglio che afferriate l’importanza del corpo emotivo e senziente e della sua facoltà di avviare le cause secondarie che, in questa vita, si esternano come malattie. Noterete di conseguenza l'importanza che ho dato al corpo astrale, capace di promuovere condizioni fisiche sfavorevoli, e al fatto che il malato deve comprenderlo e controllarlo, se vuole veramente guarire. Mi capirete se dico che il vero superamento può consistere tanto nell’accettare la Via della Morte, qualora essa venga normalmente, quanto la guarigione, se gli impulsi iniziali che ne furono la causa si sono esauriti? Riflettete su queste parole. Finora, anche a proposito dell’omosessualità, ho considerato il desiderio, sia sfrenato che inibito, solo in termini generali. Mi capirete senza fraintendere se vi dico che dove il desiderio è inibito (situazione comune oggi a molti aspiranti) sono possibili malattie d’ogni sorta — cancro, congestioni polmonari, problemi al fegato e la tremenda tubercolosi? Le infermità provocate da inibizioni sono gravi e numerose come noterete da questo elenco. Quando invece il desiderio è sfrenato, incontrollato e non inibito, appaiono altri tipi di malattia, come sifilide, omosessualità, infiammazioni, febbri. Inoltre le caratteristiche delle malattie saranno conformi al temperamento individuale, che a sua volta dipende dal tipo di raggio. Ogni raggio predispone infatti a certi mali. Gli psicologi sono nel giusto quando suddividono gli uomini in introversi ed estroversi. Ciascuna di queste classi ha le sue malattie, che si manifestano per inibizione o per eccesso. Abbiamo considerato nel nostro secondo punto la guarigione di malattie che nascono nella natura emotiva o del desiderio. Il primo punto trattava le emozioni incontrollate. Vi ricordo che, secondo la mia premessa, tratterò solo i mali che affliggono l’umanità progredita, gli aspiranti e i discepoli di ogni grado. In un’opera così breve non posso certo trattare l’intera gamma dei mali che colpiscono il genere umano nel suo complesso, né la loro storia. Quanto più avanzato è l’aspirante, maggiore è la probabilità che i malanni cui va soggetto siano pronunciati e anche violenti, secondo l’afflusso, più o meno intenso, della forza stimolante dell’anima. Sussidiario ai cinque gruppi principali di malattie cui ho accennato e che vi è correlato, quando si presenta nell’apparato umano, c’è un gruppo di affezioni che in modo approssimato chiameremo: febbri, tumori, aree di congestione, debilitazione generale, autointossicazione, presente in tanti sintomi. Vi esorto a ricordare bene queste cose, poiché se è vero che sono affermazioni generiche, sono però fondamentali e quindi importanti. C) Malattie da ansia e irritazione La terza categoria di mali che nascono nel corpo emotivo o astrale viene sintetizzata esotericamente col termine: disturbi da irritazione. Sono veleni insidiosi, in agguato dietro i fenomeni della malattia. Si può dire che, dal punto di vista dell’occultismo, tutte le infermità possono essere divise in due classi: 1. Malattie da autointossicazione. Sono le più diffuse. 2. Malattie da irritazione. Sono comunissime fra i discepoli. Molto si parla oggi di autointossicazione e molto si fa per curarla con la dieta e un ritmo regolato di vita. Ciò è bene ed efficace, ma non è una terapia radicale, come i protagonisti vorrebbero farci credere. L’irritazione è un male psicologico fondamentale e ha le sue radici nell'intensificazione del corpo astrale, che induce effetti anormali sul sistema nervoso. È un male alimentato dall’egoismo, dalla presunzione, dall’amor proprio. Ponderate queste parole, poiché questi tre aspetti dell’irritazione sono generali. Considereremo fra poco l’irritazione, chiamata “imperil” da esponenti di primo raggio, come il Maestro M. Siamo pressoché al termine della prima sezione dal titolo “Cause Psicologiche della Malattia”, dopo aver succintamente, ma spero in modo suggestivo, studiato i problemi che sorgono dall’iperattività o dal disordine del corpo astrale. Finché i pensatori del mondo non riconosceranno come un fatto i corpi sottili e non ne sarà accertata l’esistenza, grazie a un'autentica psicologia e allo sviluppo delle facoltà di chiaroveggenza, è pressoché futile far risalire le cause della malattia a quei veicoli. Tutto quello che il medico di ampia visione potrà forse accettare (dico potrà e non vorrà) è che lo stato psichico, mentale ed emotivo del paziente può essere d'aiuto o di ostacolo. Alcuni già lo ammettono. Ed è già molto. Affermare, ad esempio, che il cancro è radicato nelle condizioni astrali ed ebbe origine ai tempi dell’Atlantide, significa ben poco per l’uomo comune odierno. Egli non sa che moltissimi oggi sono Atlantidei, in quanto a coscienza. Torniamo alle cause più comuni dei disturbi: ansia e irritazione. Oggi prevalgono come non mai, per le seguenti ragioni: 1. La situazione del mondo è tale, e tali ne sono i problemi e l’incertezza, che praticamente oggi nessuno ne è esente. Tutti, chi più, chi meno sono coinvolti nella situazione planetaria. 2. I sistemi di comunicazione si sono così sviluppati e gli uomini vivono così ammassati, in gruppi piccoli o grandi, che producono, come mai prima d'ora, un effetto reciproco inevitabile. “Se un uomo soffre, tutti gli altri ne patiscono” è un detto antico, ma nuovo nelle sue implicazioni e oggi realizzato per la prima volta. 3. La sensibilità dell’apparato umano è così accresciuta, che gli uomini “si sintonizzano”sugli stati mentali ed emotivi l’uno dell’altro, in maniera nuova e sempre più potente. Alle loro crescenti ansietà e preoccupazioni si aggiungono quelle dei loro simili con cui sono in rapporto. 4. Per via telepatica, e per una migliorata facoltà di previsione, oggi gli uomini assommano alle difficoltà altrui o di altri gruppi di pensatori quelle che sono probabili, ma che forse non accadranno mai. Questi problemi vi dimostrano com’è difficile per gli uomini affrontare la vita. E’ ovvio pertanto che le questioni attinenti all’ansia e all’irritazione (chiamata “imperil” dal Maestro Morya) sono numerose e occorre considerarle. Perché queste difficoltà del corpo astrale sono così pericolose e gravi? Ansia e irritazione sono nocive perché: 1. Diminuiscono la vitalità a tal punto che si resta predisposti alla malattia. Il flagello dell’influenza è proprio causato dalla paura e dall’ansia, e quando il mondo si sarà liberato dall’attuale stato di panico, quel male sparirà. 2. Sono così infettive, dal punto di vista astrale, che abbassano la vibrazione dell’atmosfera astrale al punto da rendere difficile all’uomo, sempre in senso astrale, di respirare liberamente. 3. A causa della condizione astrale di paura, l’ansia e l’irritazione sono oggi così diffuse che si possono considerare come epidemiche in senso planetario. 4. L’irritazione (non l’ansia) ha effetti infiammatori, produce infiammazioni penose da sopportare e causa molte difficoltà. È interessante notare che certi disturbi agli occhi sono appunto suoi effetti. 5. Ansia e irritazione impediscono la vera visione. Esse sbarrano la vista. Chi ne è vittima non vede altro che i suoi mali, sprofondando così nell’autocommiserazione, nell’egoismo, o in una netta condizione negativa e la sua vista si offusca, con danno per il gruppo cui appartiene. Ricordate che l’egoismo può essere di gruppo oltre che individuale. Ho elencato ragioni sufficienti, riguardo agli effetti di ansia e irritazione, per dimostrarvi la portata del problema. Parlare dei rimedi oggi serve a poco. Non serve dire a un malato d’influenza (quando la malattia è al culmine): “Non è niente, non farci caso, alzati e torna al lavoro”. E non serve ripetere agli uomini: “Non abbiate paura. Lasciate le preoccupazioni. Tutto andrà per il meglio”. Nessuno vi crederà, per buona sorte, perché non è vero. Le cose non vanno bene e né l’umanità, né la vita Planetaria sono in buona salute. La Gerarchia lo sa e opera per migliorare la situazione. Quando il peggio dell’“influenza planetaria” sarà passato (e il paziente sopravvissuto), si faranno le ricerche e gli sforzi necessari per prevenire una ricaduta. Per ora non c’è altro da fare che calmare il malato e tenere bassa la febbre. Questa è appunto l’opera del Nuovo Gruppo di Servitori del Mondo e degli uomini di buona volontà intelligenti. Il loro nome è Legione. 2. CAUSE CHE SORGONO NEL CORPO ETERICO Sarà bene rammentare che qui non tratterò le cause che sorgono nella mente o nel corpo astrale, producendo effetti nel corpo fisico. Necessariamente esse attraversano il corpo eterico. Il corpo eterico trasmette infatti al corpo fisico tutte le energie e tutti i tipi di forze che lo attraversano e le distribuisce alle varie parti della forma fisica, con effetti di bene o di male, positivi o negativi, secondo il caso. È un fatto da accettare. Considererò invece le malattie, i problemi e le difficoltà che nascono nel corpo eterico stesso e poi si palesano nelle sue relazioni col corpo fisico. Sono mali molto comuni e diffusi. È indispensabile mantenere queste due direttrici di attività della forza chiaramente distinte nella propria mente. Entrambe passano attraverso il corpo eterico e da questo raggiungono il corpo fisico, ma una sola di esse nasce o riguarda mali che hanno origine eterica. Il corpo eterico è composto interamente di linee di forza e, nei punti dove queste linee si incrociano, si formano dei centri di energia. Dove molte di queste le linee di forza si intersecano, si ha un centro di energia più grande, e là dove si incrociano grandi correnti di energia, come accade nella testa e lungo la spina dorsale, nascono i sette centri maggiori. Oltre a questi sette, esistono altri ventuno centri minori e quarantanove centri ancora più piccoli, noti all’esoterista. Per ora ci limitiamo però al corpo eterico nel suo complesso e ai sette centri principali. Tuttavia è opportuno elencare almeno gli altri ventuno centri secondari, che si trovano nei seguenti punti: a) Due davanti alle orecchie, dove s’impernia la mascella………………. 2 b) Due appena sopra i seni……………………………………………….. 2 c) Uno dove si saldano le ossa del torace, in prossimità della tiroide. Con i due precedenti, forma un triangolo di forza…………………….. 1 d) Uno nel palmo di ogni mano…………………………………….....…. 2 e) Uno nella pianta di ogni piede…………………………………...…..… 2 f) Due subito dietro gli occhi…………………………………………..… 2 g) Due connessi con le gonadi…………………………………..……….. 2 h) Uno prossimo al fegato…………………………………………………1 i) Uno connesso allo stomaco e perciò al plesso solare, ma senza confondersi con esso………………………………………… 1 l) Due connessi alla milza. In realtà, è uno solo, composto però da due centri sovrapposti………………………………………………..… m) Uno dietro ogni ginocchio…………………………………………….. 2 n) Un centro, assai potente, connesso al nervo vago. Certe scuole di occultismo lo considerano come uno dei centri principali; non è lungo la spina dorsale, ma non è lontano dalla ghiandola dell timo……………………………………………………………………. 1 o) Uno vicino al plesso solare, che lo collega al centro alla base della spina, così componendo un triangolo fra centro sacrale, plesso solare e base della spina………………………………………………………. 1 ──── Totale ……………………………………………………………………. 21 I due triangoli citati in questa tabella sono assai importanti. Uno sta sopra, l’altro sotto il diaframma. È ovvio che quando la forza scorre libera attraverso il corpo eterico fino al corpo fisico denso, poche sono le probabilità di malattia. Ma può sussistere, ad ogni modo, una marcata predisposizione causata dall’iperstimolazione e dai suoi effetti di eccessiva attività sul sistema nervoso, con tutti i problemi che ne conseguono. Queste forze che cercano di penetrare nel veicolo denso emanano da tre direzioni (se così si può dire): 1. Dai veicoli della personalità: dai corpi astrale e mentale. 2. Dall’anima, se un contatto, riconosciuto o meno, è stato stabilito. 3. Dal mondo circostante, per il quale i veicoli dell’anima e della personalità hanno agito da “porte di entrata”. A proposito, riguardo quest’ultima frase, richiamerei la vostra attenzione su una possibile relazione fra queste “porte di entrata” e la frase “porta dell’iniziazione.” Nel caso in cui questi centri, attraverso i quali affluisce l’energia di queste sorgenti di approvvigionamento, siano quiescenti, non risvegliati, o funzionanti solo parzialmente o siano troppo lenti (in quanto a frequenza di vibrazione), si determina una condizione di blocco. Ne deriva una congestione nel veicolo eterico e disturbi corrispondenti e conseguenti nelle funzioni dell’organismo. Una delle più comuni è la congestione polmonare che, seppure ascrivibile exotericamente ha precise cause fisiche, è in realtà dovuta a queste cause, sommate a una condizione interiore di congestione eterica. Responsabile della comparsa del disturbo è l’insieme di causa esterna e apparente e causa interna e reale. Quando queste due condizioni si congiungono, ossia quando a una limitazione fisica si aggiunge uno stato eterico sfavorevole, ne derivano malattie o debilitazioni di varia specie. Qualsiasi congestione esterna risale sempre a queste due cause: una interna, l’altra esterna. In questi casi, la causa esterna non è un effetto della causa interna individuale, il che è interessante. Noterete dunque che non tutte le malattie hanno un'origine soggettiva o psicologica, almeno per quanto riguarda l’individuo, ma talora sono sia esoteriche che exoteriche. Quindi il problema, naturalmente, si complica. Quanto detto sopra introduce l’intera questione dell’attività dei sette centri di forza nel corpo eterico. Questi possono essere considerati, per le loro condizioni, come: dormienti o non risvegliati, in fase di risveglio, ma ancora torpidi, oppure funzionanti in modo normale; ciò significa che alcune delle energie che determinano la forma del centro pulsano in modo ritmico e sono quindi ricettive all’afflusso, mentre altre sono ancora del tutto inerti e inattive. Altri centri possono essere in piena attività, quindi prevalentemente capaci di attrarre le forze affluenti; altri lo saranno in modo solo parziale. Per la maggioranza della gente i centri sotto il diaframma sono più attivi di quelli sopra il diaframma (mi riferisco qui ai sette centri maggiori e non ai ventuno minori). Per gli aspiranti, i centri sotto il diaframma sono attivi e quelli del cuore e della gola si stanno lentamente attivando, mentre nel caso dei discepoli, il centro ajna e tutti quelli ad esso sottostanti nel corpo sono in fase di rapido risveglio. Nell’iniziato, il centro della testa perviene all’attività vibratoria, imponendo così un ritmo reale e coordinato a tutti gli altri centri. Ogni paziente o essere umano, di qualsiasi raggio, risponde in modo diverso; anche il fattore tempo differisce; lo schema dello sviluppo e la reazione alle forze affluenti si diversificano leggermente da un individuo all’altro. Sono questioni che esamineremo con attenzione nel Capitolo IX, dedicato ai sette modi di guarire. Qui ne parlo solo per preparare la base dello studio futuro e per mostrare come l’intera questione della relazione tra corpo eterico e corpo fisico sia connessa al problema della guarigione. È dunque evidente quanto sia importante, prima di poter operare una vera e propria guarigione, che il guaritore conosca il livello evolutivo raggiunto dal paziente, nonché il suo raggio, sia della personalità che dell'anima. Se a ciò si aggiunge una certa conoscenza delle sue indicazioni e inclinazioni astrologiche, se ne potrà trarre una diagnosi molto più accurata. Chiave della liberazione (mediante la cura fisica della malattia o attraverso la morte) è accertare lo stato dei centri nel corpo eterico. Sono questi, infatti, che determinano la frequenza dell’attività vibratoria corporea e la reattività generale del corpo fisico. Condizionano perfino l’attività e l'accuratezza della natura istintuale nei suoi rapporti col piano della vita esteriore, nonché "l’integrità" e lo stato di salute del sistema nervoso simpatico. A) Congestione Molte gravi malattie sono da attribuirsi alla congestione o alla mancanza di libera circolazione delle forze. In tal caso si potrebbe osservare che il corpo eterico è un apparato di scambio: riceve ed espelle. Esiste di conseguenza una curiosa e intima relazione fra esso e gli organi fisici come i polmoni, lo stomaco, i reni. La simbologia qui presente, se correttamente compresa, tenderà a mostrare una profonda relazione esoterica di base fra: 1. La mente e i polmoni. Il processo della respirazione, con le sue fasi d’inalazione, interludio, esalazione, si svolge in rapporto con entrambi gli aspetti della forza: mentale e fisica. 2. La natura del desiderio e lo stomaco. Anche qui si riscontra il processo di ricezione, assimilazione ed eliminazione. 3. Il corpo eterico stesso e i reni, con i processi chiaramente definiti in entrambi i casi di assorbimento, trasformazione chimica, trasmissione. Non c’è simbolo dell’intero processo creativo che sia più perfetto dell’organismo umano. Una congestione del corpo eterico, che gravemente si ripercuote sul corpo fisico, può dunque verificarsi nel punto d’immissione dal corpo astrale o dal piano astrale (vi prego di notare sia la fraseologia che la differenza), oppure nel punto di emissione, in relazione al centro verso il quale il particolare tipo di forza eterica fluisce più facilmente e attraverso cui passa più facilmente. Quando non c’è libera circolazione fra il corpo astrale e il corpo eterico, compare la malattia. Anche quando non c’è libera circolazione fra il corpo eterico e il corpo fisico, con implicazioni sui gangli nervosi e sul sistema endocrino, compare la malattia. La stretta relazione che lega i sette centri maggiori e le sette ghiandole principali del sistema fisico non deve mai essere dimenticata. I due sistemi formano un complesso direttivo stretto e interdipendente, in cui le ghiandole e le loro funzioni dipendono dalla condizione dei centri eterici. Questi, a loro volta, sono condizionati dal punto di evoluzione e dall’esperienza acquisita dall’anima incarnata, dalla polarizzazione specifica dell’anima in incarnazione e dai raggi (personalità e anima) dell’uomo. Non dimenticate che i cinque aspetti dell’uomo (operante nei tre mondi) sono determinati da certe forze di raggio; avete il raggio dell’anima, il raggio della personalità e i raggi dei corpi mentale, astrale e fisico. Nella Nuova Era essi saranno scoperti e studiati con precisione e il guaritore conoscerà allora la condizione probabile dei centri, il grado del loro risveglio e la loro nota, o le note, dominanti individuali. La nuova scienza medica sarà decisamente costruita sulla scienza dei centri e su questa conoscenza sarà basata ogni diagnosi e cura possibile. L’endocrinologo inizia solo a percepire le possibilità, e molto di ciò che sta considerando ora contiene i semi della verità futura. L’“equilibrio del sistema ghiandolare” e la relazione che lega le ghiandole alla circolazione sanguigna, al carattere e alle predisposizioni di vario tipo, sono considerazioni di valore reale, degne di essere perseguite. Molto però resta ancora da scoprire, prima che sia possibile agire sulle ghiandole in condizioni di sicurezza, facendone il principale oggetto di studio (come avverrà prima o poi per tutte le forme di malattia). In questo breve trattato darò molti suggerimenti che serviranno a guidare lo studioso di mente aperta nella giusta direzione. Prima di passare all’esame della relazione fra corpo eterico, come unità, e corpo fisico, vorrei far notare che ho posto le complicazioni della congestione in cima alla lista delle malattie insorgenti nel corpo eterico, perché in questo momento, e per altri due secoli ancora, essa è la causa principale dei disordini che affliggono la maggior parte dell’umanità o di quelle persone che in senso esoterico chiamiamo “solarisacrali”. Ciò è in parte dovuto alle secolari abitudini di repressione e di inibizione che la razza, nel suo complesso, ha sviluppato. È questa congestione, nei punti d’immissione e di emissione del corpo eterico, ad essere responsabile dell’impedimento del libero flusso della forza vitale, che si risolve in un rapido soccombere alle malattie. Per cui vedrete, inoltre, che gli esercizi di respirazione, attentamente assegnati, con i loro effetti di riorganizzazione e riassestamento dei corpi sottili (in particolare il corpo astrale e l’eterico) saranno utilizzati in misura sempre maggiore. Oggi il vasto interesse per questi esercizi evidenzia un riconoscimento soggettivo di questo fatto, anche se poco ancora si conosce sia dei metodi che degli effetti. Un’altra cosa che vorrei richiamare alla vostra attenzione è che i punti di congestione potrebbero esistere sia nel centro del corpo astrale che in quello del corpo eterico, e il guaritore dovrà indagare su questa situazione. B) Mancanza di coordinazione e di integrazione Giungiamo ora a una breve considerazione della seconda fonte di difficoltà da ricercarsi nel corpo eterico, che nella nostra classificazione abbiamo definito mancanza di coordinazione o integrazione. Questa è oggi diffusissima e causa molti disordini. Il corpo eterico è la struttura interiore “sostanziale” su cui è costruito il fisico. È l’impalcatura interiore che sottostà a ogni parte dell’intero uomo esteriore; è il telaio che sostiene il tutto; è ciò su cui la forma esteriore è modellata ed è la rete di “nadi” (infinitamente intricata) che costituisce la controparte, o il duplice aspetto dell’intero sistema nervoso, che costituisce una parte tanto importante del meccanismo umano. Esso è dunque nettamente, insieme al flusso sanguigno, lo strumento della forza vitale. Perciò, se esiste una debolezza nella relazione tra questa struttura interiore e la forma esterna, vi sarà immediatamente evidente che la difficoltà reale è destinata a sopraggiungere. Tale difficoltà assumerà tre forme: 1. La forma fisica nel suo aspetto denso è connessa troppo mollemente alla forma o controparte eterica. Ciò conduce a una condizione devitalizzata e debilitata che predispone l’uomo alla malattia o alla cattiva salute. 2. La connessione è carente solo in certe direzioni, o per alcuni aspetti dell’apparato. Attraverso certi punti focali o centri, la forza vitale non può scorrere in modo adeguato e perciò si manifesta una debolezza localizzata in qualche parte del corpo fisico. Ad esempio l’impotenza è una difficoltà del genere e la tendenza alla laringite ne è un’altra, per menzionarne due ampiamente diverse tra loro. 80 3. La connessione può anche essere così fondamentalmente allentata e misera che l’anima ha ben poca presa sul suo veicolo di manifestazione esteriore e l’ossessione o possessione interviene facilmente. Questo è un esempio estremo delle difficoltà che sorgono in questa condizione. Altre sono certe forme di svenimento o perdita di coscienza e di epilessia. Esistono evidentemente anche condizioni esattamente opposte, quando il corpo eterico è così strettamente congiunto o integrato con la personalità — sia esso di natura altamente evoluta o semplicemente un corpo eterico ordinario — che ogni parte del corpo fisico è in uno stato di stimolazione permanente, di eccitazione elettrizzante, con la conseguente attività nel sistema nervoso che, se non correttamente regolata, può portare a gravi disturbi. È a ciò che mi riferisco nel terzo titolo, “Iperstimolazione dei centri”. Una connessione troppo lenta o troppo serrata causa infermità, sebbene nel primo caso esse siano in genere più gravi delle altre. Qui ho concesso abbastanza per mostrare quanto sia interessante e importante lo studio del corpo eterico. L’intero tema della guarigione è “legato” (per utilizzare una frase moderna che trovo difficile) allo sviluppo e al controllo dei sette centri maggiori. C) Iperstimolazione dei centri C’è molto che potrei aggiungere a ciò che ho detto sulla causa delle malattie insorgenti nel corpo eterico, ma nella seconda parte di quest’opera (nel considerare certi requisiti essenziali) elaborerò ulteriormente l’argomento. Congestione, mancanza d’integrazione e iperstimolazione dei centri sono ovviamente cause fondamentali per quanto riguarda il corpo fisico denso, ma esse stesse sono spesso effetti di cause più sottili, nascoste nella vita dei corpi astrale e mentale e, nel caso dell’iperstimolazione, a volte sono il risultato di contatti con l’anima. Il corpo eterico reagisce, normalmente e per sua natura, a tutte le condizioni dei veicoli sottili. La sua funzione è trasmettere, non originare, e sono solo i limiti dell’osservatore che lo portano ad ascrivere le cause delle malattie fisiche al corpo eterico. Esso è una stanza di compensazione di tutte le forze che pervengono al fisico, a patto che il livello di evoluzione del soggetto sia tale da aver già disposto i centri di forza ad essere ricettivi a ogni specifico tipo di forza. Esotericamente, i centri possono trovarsi in una delle cinque condizioni o stati dell’essere. Questi possono essere descritti nei seguenti termini: 1. Chiusi, immoti, eppure con segni di vita, silenti e pieni di profonda inerzia. 2. In via di aprirsi e già un poco colorati; la vita pulsa. 3. Ridesti, vivi, attivi in due direzioni; le due piccole porte sono spalancate. 4. Radiosi, raggiungono con una nota vibrante tutti gli altri centri. 5. Fusi assieme, ognuno lavora con l’altro in modo ritmico. La forza vitale affluisce da tutti i piani. Il mondo è completamente aperto. A questi cinque stadi, in cui il corpo eterico si espande e diviene l’espressione vitale di tutte le forme sul piano fisico, corrispondono le cinque razze umane, a partire dalla Lemure; i cinque piani dell’espressione umana e superumana, i cinque livelli di coscienza e i vari raggruppamenti di cinque che si incontrano nella filosofia esoterica. Fra l’altro potrebbe essere interessante rilevare che la stella a cinque punte non è solo il simbolo e il segno dell’iniziazione e infine dell’uomo perfetto, ma è anche il simbolo fondamentale del corpo eterico e dei cinque centri che controllano l’uomo perfetto: i due centri della testa, il centro del cuore, il centro della gola e il centro alla base della spina dorsale. Quando essi sono del tutto ridesti, funzionanti e in rapporto ritmico fra loro, tutti i gruppi di cinque sopra citati sono parte integrante della coscienza dell’uomo perfetto. Se è vero che queste notizie non hanno stretta attinenza con la Scienza della Guarigione, pure nel loro insieme si riferiscono all’energia da cui, in una forma o in un’altra, dipendono le cause e gli effetti della malattia, intesa come effetto negativo esercitato dall’energia su quell’unità di energia che chiamiamo atomo. Va ricordato che il corpo eterico dell’essere umano è parte integrante del corpo eterico del Logos planetario ed è quindi connesso a tutte le forme in esso contenute, di ogni regno di natura. È parte della sostanza universale, coordinata con quella planetaria ed è la base scientifica dell’unità. Se si volesse indicare la causa reale di qualsiasi malattia, frustrazione, errore e mancanza di espressione divina nei tre mondi, direi che è la separatività — origine delle maggiori difficoltà presenti nell’eterico, congiunta all’incapacità della forma esterna tangibile di reagire in modo adeguato agli impulsi interiori e più sottili. Ecco la causa (secondaria, come già detto) della maggior parte dei mali. Il corpo eterico del pianeta non riesce a trasmettere e a far circolare liberamente le forze che cercano di penetrare nella coscienza e nel meccanismo espressivo dell’uomo sul piano fisico. Queste forze emanano dall’interno dell’uomo, che vive a livelli più sottili di coscienza, e dall’anima; provengono anche da gruppi con cui si è associato o è in contatto, dalla vita planetaria e, in ultima analisi, da tutto l’universo. Ognuno dei centri, se interamente risvegliato e impiegato coscientemente in modo scientifico, funziona come una porta aperta attraverso la quale si può percepire ciò che sta oltre la vita umana individuale. Il corpo eterico è fondamentalmente il più importante apparato reattivo che l’uomo possieda, poiché non solo provvede al corretto funzionamento dei cinque sensi, generando dunque cinque maggiori punti di contatto col mondo tangibile, ma consente anche di registrare sensibilmente i mondi sottili e, se controllato e vivificato dall’anima, apre perfino ai mondi spirituali. Il corpo eterico è un potente ricevitore di impressioni, che vengono trasmessi alla coscenza umana tramite i centri risvegliati. Non si può parlare di vera chiaroveggenza, ad esempio, se non sono attivi o il plesso solare o il centro l’ajna. Queste impressioni e informazioni trasmesse diventano lo stimolo all’attività consapevole. Molti sono i termini usati per indicare queste forze e i loro effetti, come impulsi, incentivi, influssi, poteri, desideri, aspirazioni e altro, che non sono che sinonimi di forza o di energia e quindi hanno lo stesso significato generale. Tali termini alludono tutti alle forme di attività del corpo eterico, ma solo in quanto registrate dal corpo fisico, che agisce sotto la loro impressione. L’intero tema della forza motivante è di per sé di grande interesse. La vastità del soggetto è però così reale che solo lentamente l’umanità potrà afferrare la situazione, prima di capire che l’uomo è, in essenza (e tramite il corpo eterico), parte integrante di un Insieme grande e vibrante; solo nel tempo imparerà che, attraverso i processi evolutivi, potrà sperare di percepire tutte le varie sfere d'espressione divina. 84 Solo quando il corpo eterico è spinto all'azione sotto l’influsso e attraverso le "forze impresse" dell’anima, della mente e temporaneamente del corpo astrale, l’uomo prende coscienza di tutti i mondi, di ogni fenomeno, di tutti i livelli di coscienza e pertanto si apre a quell’onniscienza che spetta di diritto a tutti i figli di Dio. Ma durante il periodo in cui questo stato di cose è in fase di conseguimento, la carenza di sviluppo, l’incapacità di registrare, nonché l’opera vitale di ridestare e organizzare i centri, connettendoli tra loro, sono causa di molte difficoltà. Questa condizione è la prolifica fonte di quelle difficoltà che, pervenute nel fisico, vi determinano malattie diverse, molte tensioni e congestioni, l’iperstimolazione dei centri in una parte del veicolo eterico e il loro sottosviluppo in un’altra, oltre all’irregolare sviluppo e allo squilibrio dei centri. In medicina oggi si parla assai degli “squilibri” del sistema ghiandolare endocrino, cui si ascrivono molte malattie. Ma dietro questa condizione del sistema ghiandolare sta lo squilibrio di base dei centri stessi. Il giusto equilibrio sarà raggiunto e il sistema endocrino umano regolerà debitamente l’uomo fisico, solo quando si avrà una giusta comprensione della forza, della sua ricezione e del suo conseguente uso. Alcuni dei seguenti problemi oggi devono essere studiati e affrontati con urgenza: 1. Il problema della giusta ricezione della forza tramite il centro appropriato. Un esempio di ciò potrebbe essere riscontrato nel corretto controllo del centro del plesso solare, in cui la sensibilità astrale può essere registrata e adeguatamente utilizzata. 2. Il problema della giusta relazione fra un particolare centro e la ghiandola ad esso collegata, che agevolerebbe il libero scambio della forza la quale si riverserebbe tramite il centro alla corrispondente ghiandola allineata, condizionando così il suo ormone peculiare e infine il flusso sanguigno. Se afferrate questa sequenza di contatti, comprenderete meglio il significato occulto delle parole dell’Antico Testamento, secondo cui “il sangue è la vita”. È la vitalità proveniente dal corpo eterico che penetra nella corrente sanguigna tramite il centro che risponde a uno dei sette tipi peculiari di forza con la sua rispettiva ghiandola. È quindi evidente lo stretto legame fra: a. Il corpo eterico, quale trasmettitore di un vasto complesso di energie e di forze. b. Il sistema endocrino, le cui varie ghiandole non sono che l’esteriorizzazione o la materializzazione dei centri, maggiori e minori. c. Il cuore, che è il centro di vita, come il cervello è il centro di coscienza. Dal cuore il sangue circola e viene controllato. Così questi tre grandi sistemi sono correlati. d. L’intero sistema endocrino è in stretto rapporto col sistema nervoso, mediante i nervi e i “nadi” sottostanti a questa rete. Questi nadi sono i fili di forza vitale che sottostanno a ogni parte del corpo e sono in particolare il substrato dei vari aspetti del sistema nervoso. A questi problemi e rapporti se ne potrebbe aggiungere un altro: i mutui scambi che devono crearsi fra tutti i centri, per consentire la libera e corretta circolazione ritmica della forza attraverso il veicolo fisico. Esistono dunque alcuni grandi complessi direttivi in rapporto reciproco, che controllano o meno il corpo fisico. Dove vi sia carenza di controllo, lo si deve all’incapacità di stabilire giuste relazioni all’interno del corpo o alla mancanza di sviluppo. Questi gruppi interdipendenti sono: 1. Quello del corpo eterico, che opera soprattutto mediante i suoi sette centri maggiori, ma anche attraverso molti altri centri. 2. Quello del sistema endocrino, che opera specialmente tramite i sette gruppi ghiandolari maggiori, ma anche tramite molte altre ghiandole meno importanti. 3. Quello del sistema nervoso (simpatico e cerebrospinale), in cui ha notevole importanza il nervo vago, che agisce sul cuore e quindi sul flusso sanguigno. Tutti questi punti devono essere considerati e correlati in qualsiasi sistema di guarigione occulta e la questione tecnica da trattare è, in ultima analisi, meno complessa del vasto sistema elaborato dalla medicina e dalla chirurgia ufficiali. È a causa della mancanza di coordinazione di questi tre sistemi che l’arte di guarire oggi non consegue il suo scopo. Ha già fatto molto, ma deve muovere un altro passo verso il piano eterico, prima che la vera causa della malattia e la sua cura possano essere accertate. Ad esempio, la mancanza di vitalità e le forme comuni di atonia a cui siamo abituati, indicano l’inerzia e la poca vitalità del corpo eterico. Gli effetti di questa inerzia del corpo vitale possono essere sia fisici che psicologici, in quanto le ghiandole nel corpo fisico non funzionano normalmente e, com’è noto, condizionano non solo l’espressione fisica dell’uomo, ma anche gli stati mentali ed emotivi, nella misura in cui sono o non sono in grado di esternarsi mediante il veicolo fisico. Le ghiandole non condizionano l’uomo interiore o i suoi stati di coscienza, ma possono impedire la loro manifestazione all’esterno. Nel caso inverso un corpo eterico troppo potente con i suoi centri iperstimolati può esercitare una tensione eccessiva sul sistema nervoso, con conseguenti disordini nervosi, emicranie, squilibri mentali ed emotivi e, in qualche caso, persino alienazione mentale. Mi sono soffermato alquanto su questo argomento perché il rapporto fra i corpi eterico e fisico, e la ricettività dell’eterico alle energie interiori, condizionano in modo totale l’individuo. È necessario averlo sempre presente quando si studiano le cause di malattie che insorgono nel corpo mentale o che sono dovute all’attività dell’anima nella vita del discepolo, o quando s’indagano i processi con cui un uomo viene preparato all’iniziazione. Il corpo eterico deve sempre, e lo fa invariabilmente, agire da mezzo di trasmissione delle energie interiori al piano esteriore, e il corpo fisico deve imparare a rispondere e riconoscere quanto è trasmesso. L’efficacia della trasmissione e l’azione fisica risultante dipendono sempre dai centri, che a loro volta condizionano le ghiandole; queste poi determinano la natura dell’uomo e la coscienza che questi esprime. Se i centri sono desti e ricettivi, l’apparato fisico risponderà alle forze che lo percorrono. Se invece sono inerti, e quindi poca forza può essere trasmessa, il fisico sarà altrettanto lento e non in grado di rispondere. Se sono attivi i centri sotto il diaframma e non quelli superiori, l’uomo avrà coscienza animale ed emotiva e gran parte delle malattie lo colpiranno sotto il diaframma. Vedete dunque, quanto intricata e complessa sia questa materia — tanto complessa che sarà veramente compresa solo quando l’uomo avrà recuperato il potere perduto, quello di “vedere la luce” del corpo eterico e dei suoi sette centri maggiori e, tramite un più sviluppato senso tattile nelle mani e nelle dita, accertare la frequenza di vibrazione nei vari centri. Quando questi due mezzi di conoscenza saranno disponibili, l’intero argomento del corpo eterico assumerà una nuova importanza e sarà compreso correttamente. 2. CAUSE CHE SORGONO NEL CORPO MENTALE Ho iniziato questa sezione del nostro studio con le cause insorgenti nei corpi astrale ed eterico perché sono le principali fonti di sofferenza, in quanto gran parte dell’umanità è polarizzata nell’astrale, così come la maggioranza delle forme nel regno animale lo è nell’eterico. Le forze che affluiscono nel regno animale giungono in prevalenza dai livelli eterici e dai livelli fisici densi della vita. Gli animali superiori comunque, per lo sviluppo indotto attraverso il contatto con gli esseri umani, stanno divenendo suscettibili a forze provenienti dal piano astrale, sviluppando così azioni e reazioni che non sono puramente istintive. Oggi, a causa dello sviluppo della mente nella razza Ariana, alcune difficoltà potrebbero manifestarsi nel corpo fisico. La loro origine non è sostanzialmente mentale, ma dovuta in primo luogo al fatto che il corpo mentale trasmette (quando attivo e ben allineato) energia dell’anima e questa energia, riversandosi nel corpo fisico, può provocare iperstimolazione e difficoltà connesse al sistema nervoso. È dunque l’energia trasmessa che genera il disturbo e non un fattore inerente alla mente stessa. Torneremo fra poco su questo argomento. A) Atteggiamenti mentali errati Vorrei trattare, in primo luogo, la premessa fondamentale che la malattia e le debilità fisiche non sono il risultato di pensiero errato. È molto più probabile che siano effetto della sua assenza, o dell’incapacità di osservare le leggi fondamentali che governano la Mente di Dio. Un esempio interessante di questa incapacità è che l’uomo non rispetta la basilare Legge del Ritmo, che presiede a tutti i processi della natura, e l’uomo è parte della natura. Proprio a questa incapacità di operare con la Legge della Periodicità si possono far risalire molte problematiche inerenti all’uso e abuso dell'impulso sessuale. Anziché rispettare la manifestazione ciclica dell’impulso sessuale, assoggettandosi a un ritmo definito, oggi la si ignora completamente e ben poca attenzione viene prestata ai cicli femminili. Il maschio non è per nulla governato da tali cicli, non solo, ma ha infranto persino l’osservanza del ritmo che dovrebbe presiedere al corpo femminile e che, se bene inteso, dovrebbe determinare l’intero ciclo dei rapporti sessuali, includendo naturalmente anche l’impulso del maschio. Questa inosservanza della Legge di Periodicità e l’incapacità di subordinare gli appetiti a un controllo ciclico, sono fra le massime cause di malattia; poiché queste leggi hanno origine sul piano mentale, sembrerebbe legittimo dire che la loro infrazione abbia una base mentale. Sarebbe il caso se l’umanità fosse davvero capace di usare la mente, ma non è così. È in questo mondo moderno che si nota l’inizio di una diffusa inosservanza di queste leggi mentali, specie della Legge dei Cicli, che determina le maree, controlla gli eventi mondiali e dovrebbe anche condizionare l’individuo, imponendo così abitudini di vita ritmiche, uno dei maggiori incentivi per la buona salute. Infrangendo la Legge del Ritmo, l’uomo ha disorganizzato forze che, usate correttamente, tendono a riportare l’organismo in uno stato di buona salute; così facendo, egli ha posto le basi per lo stato di debolezza generale e per le inerenti tendenze organiche che predispongono l’uomo alla cattiva salute e consentono accesso a germi e batteri, i quali producono le forme esteriori di malattie maligne. Quando l’umanità avrà riacquistato la comprensione del giusto uso del tempo (che determina la Legge del Ritmo nel mondo fisico) e potrà scegliere i cicli più adatti alle varie manifestazioni della vita sul piano fisico, allora quella che in precedenza era una consuetudine istintiva diverrà un impiego intelligente del futuro. Ciò costituirà una scienza del tutto nuova e il ritmo dei processi naturali e lo stabilizzarsi, quali abitudini, di giusti cicli di funzionamento fisico inaugurerà una nuova epoca di salute e di sane condizioni fisiche per tutta l’umanità. Ho utilizzato il termine “stabilizzarsi”, poiché man mano che l’attenzione umana si eleverà verso i valori superiori, il veicolo fisico migliorerà immensamente e la buona salute — per mezzo della vita ritmica, del giusto pensiero e del contatto con l’anima — si stabilizzerà in modo permanente. Sono dunque pochissimi i mali di origine mentale che affliggono la carne. È estremamente difficile stabilire quali siano, per due ragioni: 1. Perché sono pochissimi, relativamente parlando, gli uomini polarizzati nella mente e dunque capaci di pensare. 2. Perché la maggior parte delle malattie sono di origine eterica o astrale. Un altro fattore alla base di questa difficoltà è che i pensieri e le reazioni emotive dell’uomo sono oggi così frammisti che non è agevole, a questo punto dell’evoluzione, separare chiaramente sentimento e pensiero, o affermare con precisione quali malattie sorgano nel corpo astrale o mentale, o quali siano dovute a errori nella sfera dei sentimenti o del pensiero. 91 Considerando l’intera famiglia umana, si può affermare che il vero pensiero oggi è prodotto da un numero relativamente modesto di uomini. Gli altri sono occupati coi sentimenti, con le percezioni dei sensi e con i molti e diversi aspetti emotivi quali ira, ansia acuta, angoscia, aspirazione per ciò che si desidera, depressione, sommati alla vita drammatica dei sensi e della coscienza che pone l’io al centro. Pochi vivono nel mondo del pensiero e meno ancora in quello della realtà. Quando lo fanno, il risultato è inevitabilmente 50 un migliore stato di salute, grazie alla migliore integrazione e una più libera circolazione delle forze vitali attraverso i veicoli di espressione. B) Fanatismo mentale. Tirannia delle forme-pensiero Vorrei evidenziare che le malattie e le difficoltà che sorgono da ciò che ho definito atteggiamenti mentali errati, fanatismo, idealismo frustrato, speranze deluse, si dividono in tre categorie e il loro esame dimostra, in ultima analisi, che non sono affatto di origine mentale, ma in primo luogo il risultato dell’emotività che irrompe. 1. Malattie connesse all’imposizione di attività e lavoro fisico, che trovano il loro incentivo in queste condizioni mentali. Conducono, per esempio, ad attività sfrenata e ad eccessivo lavoro, dovuti alla determinazione di non subire frustrazioni, ma di attuare i progetti elaborati. Il risultato è sovente il collasso del sistema nervoso, che avrebbe potuto essere evitato modificando la condizione mentale e raggiungendo il giusto ritmo sul piano fisico. Ma è stato il lavoro di natura fisica a causare il problema piuttosto che la condizione mentale. 92 2. Malattie causate da uno stato di ribellione che colora tutta la vita e da violente reazioni emotive. Questa possono verificarsi ad esempio quando vi sia una realizzazione mentale del Piano e ci si renda conto che quel piano non si concretizza, spesso per l’inadeguatezza dell’apparato fisico; ma la causa prima del male è pur sempre la ribellione emotiva e quindi non uno stato della mente. Amarezza, disgusto, avversioni, frustrazioni, producono molte delle condizioni tossiche prevalenti e uno stato di intossicazione generale e di salute cagionevole cui molti sono abitualmente soggetti. La loro visione è più grande della loro capacità di realizzarla e ciò causa sofferenza emotiva. La cura per questa condizione sta in questa semplice parola: accettazione. Non va intesa come uno stato negativo di rassegnazione a una vita inattiva e inerte, bensì come accettazione positiva (nel pensiero e nell'espressione pratica) di uno stato di cose che sembra, al presente, inevitabile. Ciò porta ad evitare l’inutile perdita di tempo nel voler realizzare imprese impossibili e a uno sforzo corretto per realizzare quanto è possibile. 3. Malattie dovute all’incapacità dell’organismo fisico di sostenere le richieste della vita di pensiero dell’individuo. Per natura e di norma, ciò è parte dell’eredità fisica e in tal caso non resta molto da fare anche se, quando l’aspirazione è reale e persistente, molto può essere compiuto per migliorare e preparare il terreno in vista di una maggiore efficienza in un altro ciclo di vita. È opportuno, a questo punto, considerare quanto più concisamente possibile la questione della guarigione mentale e gli insegnamenti secondo cui ogni male è causato da pensiero errato. State appena iniziando a lavorare e vorrei chiarire il pensiero su questo punto. I due problemi sono interconnessi. 93 Li espongo sotto forma di interrogativi: 1. La malattia è originata dal pensiero? 2. Il potere del pensiero può guarire, se usato singolarmente o in gruppo? Poiché, come ho già detto, molte malattie sono latenti nella materia stessa del pianeta, è ovvio che il pensiero umano non ne è responsabile. È uno stato di cose che precede la comparsa dell’uomo sul pianeta. La malattia esiste nel mondo minerale, nel vegetale e anche 51 fra gli animali, persino in quelli selvaggi che vivono nel loro “habitat” naturale, incontaminato dall’uomo. È chiaro dunque che l’uomo non ne è responsabile e che la situazione non è ascrivibile al suo pensiero errato. Né vale rispondere che, in tal caso, la causa risale a errori mentali del Logos planetario o solare. Non sarebbe che evadere il problema, spostandolo. Vi rammento due definizioni delle cause di malattia che ho dato in precedenza e vi esorto a prestar loro la massima attenzione. Ogni malattia è il risultato dell’inibizione della vita dell’anima, e ciò vale per tutte le forme in ogni regno. La malattia è il prodotto di tre influssi, cui è anche soggetta. Primo: il passato dell’uomo, per cui egli paga il prezzo dei suoi antichi errori. Secondo: la sua eredità, per cui condivide con tutto il genere umano quei flussi di energia infetti che hanno origine collettiva. Terzo: egli condivide con tutte le forme naturali ciò che il Signore della Vita impone a quelle forme. Questi tre influssi sono chiamati L’Antica Legge di Condivisione del Male. Un giorno, essa sarà sostituita dalla nuova Legge dell’Antico Bene Dominante. Essa dovrà essere attivata dalla volontà spirituale dell’uomo. 94 Se analizzate le quattro cause qui citate, vedrete che la malattia sarà infine vinta, quando l’anima dominerà in tutte le forme e ciò sarà conseguito grazie all’uso attivo da parte dell'uomo della sua volontà spirituale. Lo si può anche esprimere dicendo che quando l’energia dell’anima e il giusto uso della volontà (che nell’individuo è l’agente e il riflesso della volontà dell’anima) fluiranno libere e correttamente dirette dalla mente, la malattia potrà essere trattata e infine vinta. È dunque attraverso l’imposizione di un’energia e di un ritmo superiori sulle forze inferiori che la malattia può essere dominata. Essa è pertanto l’effetto nel corpo fisico dell’incapacità di acquisire energie e ritmi superiori e ciò, a sua volta, dipende dal livello evolutivo. La vaga percezione di questa incapacità e la scarsa conoscenza di questi fatti ha indotto molti gruppi a ritenere che la malattia si possa curare col potere del pensiero e che la sua causa sia proprio dovuta a errori di pensiero. Ma invero l’umanità dovrà imparare, prima o poi, che solo la coscienza superiore dell’anima, agendo attraverso la mente, riuscirà infine a risolvere l’arduo problema. Pertanto non si può asserire che la malattia, come regola generale, abbia qualsiasi relazione col pensiero. Essa è invece, e semplicemente, effetto dell’abuso di forze eteriche, astrali e dei livelli fisici densi. La maggioranza degli uomini è inerme di fronte a tale situazione, in quanto le forze che costituiscono il corpo fisico, ad esempio, e che lo attraversano e lo plasmano, sono un’eredità antichissima, sono componenti dell’ambiente e della vita di gruppo in cui l’uomo è integrato e che condivide con tutti i suoi simili. Tale forza della materia è condizionata dagli effetti di vecchi errori di ritmo, da forze male utilizzate e da qualità ereditarie. 95 L’energia dell'anima, espressa mediante il giusto pensiero, può curare i mali che affliggono l’uomo. È l’incapacità di pensare, di percepire ed esprimere stati superiori di coscienza che porta a ritmi sbagliati. Quindi, ripeto, la malattia non è provocata dal pensiero. 52 C) Idealismo frustrato Esistono comunque alcune malattie che compaiono nel meccanismo fisico e che sono nettamente radicate nel fatto che l’attività (effetto del pensiero specifico) è colorata e condizionata dalla vita emotiva dell’individuo, la quale è fonte di disturbi e di errori di ritmo. Il disordine nel fisico è dunque provocato dalla prevalenza di energia astrale e non di quella mentale. Non mi riferisco con ciò alle malattie del sistema nervoso e del cervello, prodotte da eccesso di stimolazione e dall’impatto dell’energia (che spesso proviene dall’anima e dalla mente) su uno strumento inadatto a riceverla. Di queste diremo in seguito. Mi riferisco semplicemente alla seguente sequenza di eventi psicologici e le attività che ne risultano: La malattia è una forma di attività. 1. Attività ed energia mentale consentono (mediante il potere del pensiero) la percezione di certi piani, idealismi e ambizioni. 2. Questa energia, fusa con l’energia astrale, viene dominata e assoggettata da reazioni astrali indesiderabili, come un eccesso di ansia per il timore di insuccesso, l’incapacità di materializzare i piani, ecc. Tutta la vita ne risulta amareggiata. 3. La malattia compare allora nel corpo fisico secondo le sue predisposizioni e le debilità ereditarie. 96 Noterete, in realtà, che il corpo mentale e la forza del pensiero non sono in nessun caso all’origine del male, che invece è dovuto alla rimozione del pensiero originale e alla sua discesa a livello emotivo. Se questa discesa e il conseguente controllo delle forze astrali non si verificano e il pensiero rimane chiaro e intatto sul piano mentale, in tal caso può derivarne un disturbo di altro genere, dovuto alla sua mancata trasformazione in azioni effettive sul piano fisico. Ne può risultare non solo una scissura nell’assetto della personalità, cosa ben nota allo psicologo, ma anche la deviazione e la perdita di un flusso di energia preziosa. Il corpo fisico ne viene devitalizzato e cade in uno stato di cattiva salute. Quando invece il pensiero può essere trasportato al cervello e qui diviene un agente direttivo della forza vitale, di norma la salute è buona, e ciò avviene sia se il pensiero individuale è buono o perverso, sia se è ben motivato o male orientato. È semplicemente l’effetto dell’integrazione, poiché tutti, santi e peccatori, egoisti e altruisti possono pervenire all’integrazione e dirigere la vita col pensiero. La seconda domanda è se il potere del pensiero può guarire, individualmente o in gruppo. Con tutta certezza si può affermare che in generale sia il singolo che un gruppo possono guarire e che il pensiero può svolgere una parte importante nel processo, ma non il pensiero soltanto, senza altro ausilio. Il pensiero può essere il veicolo che dirige le forze e le energie che possono debellare e disperdere la malattia, ma il procedimento dev’essere assecondato dal potere di visualizzare, dalla capacità di operare con alcune forze specifiche e adatte, dalla comprensione dei raggi e dei loro tipi di energie, nonché dalla capacità di impiegare la sostanza di luce, com’è chiamata. 97 A tutto ciò occorre aggiungere la capacità di stabilire il rapporto col paziente e un cuore che sappia amare. In effetti, quando tutte queste condizioni siano osservate, la guarigione può ancora essere bloccata o frenata da un uso troppo potente della facoltà e dei processi mentali. Il pensiero deve condizionare l’incentivo iniziale, rivolgendo l’intelligenza sul problema della guarigione e sulla natura del paziente; ma, ciò fatto, quando l’attenzione del guaritore o del gruppo di guaritori è ben concentrata, il pensiero dovrebbe diventare un agente direttivo stabile, ma subconscio e nient’altro. La guarigione, quando sia possibile, è compiuta dall’impiego di energia correttamente diretta e dalla visualizzazione accurata; anche l’amore vi ha un ruolo importante, come lo ha 53 la mente nella fase iniziale. Direi che un cuore capace di amare è una delle più potenti energie impiegate. Ho considerato queste due domande perché voglio che queste questioni siano ben chiare nella vostra mente prima che iniziate un qualsiasi lavoro di guarigione di gruppo. Il pensiero non causa e non cura la malattia. Esso deve essere usato nel processo, ma non ne è il mezzo più importante, né il solo. È su questo punto che molti gruppi e guaritori si perdono. La mente può dirigere l’energia e questa energia può, a sua volta, stimolare eccessivamente il cervello e le cellule del corpo, provocando disordini nervosi e a volte anche malattie cerebrali, ma di per sé, mente e pensiero non possono originare malattie nel corpo fisico. Man mano che la razza impara a pensare in modo chiaro e definito e le leggi del pensiero iniziano a controllare la coscienza di razza, la malattia, qual è ora conosciuta, è destinata a scemare e sempre più numerosi saranno gli uomini che perverranno all’integrazione. Dove c’è integrazione, c’è libero flusso di energia e di forza attraverso il corpo fisico. Aumenteranno, per contro, i problemi connessi con la stimolazione, via via che l’uomo fisico diverrà più sensibile e focalizzerà sempre meglio la coscienza nella mente. Ciò perdurerà fin quando egli non saprà operare con le energie superiori, consapevole della necessità di vivere con ritmo, osservando la Legge di Periodicità. 98 Nell'opera, il guaritore deve conoscere e applicare certe regole fondamentali. Già ne ho esposte tre importanti. Le ripeto brevemente e per chiarezza suddivido la prima nelle sue componenti. 1. a. Il guaritore deve cercare di collegare la sua anima, il suo cuore, il suo cervello e le sue mani. Così egli può riversare la forza vitale risanatrice sul paziente. Questa è l’opera magnetica. b. Il guaritore deve cercare di collegare la sua anima, il suo cervello, il suo cuore e la sua emanazione aurica. Così la sua presenza può alimentare la vita dell'anima del paziente. Questa è l’opera di radiazione. Le mani non servono. L’anima dispiega il suo potere. 2. Il guaritore deve conseguire la purezza magnetica attraverso la purezza di vita. Egli deve ottenere quella radianza dissipante propria di chiunque abbia collegato fra loro i centri della testa. Stabilito questo campo magnetico, si irradia. 3. Il guaritore si alleni a riconoscere lo stadio interiore di pensiero o di desiderio del paziente. Può così accertare la fonte del male. Pone allora in rapporto causa ed effetto e stabilisce il punto esatto attraverso il quale deve giungere il sollievo. Vi darò ora, come gruppo, un’altra regola, la quarta delle più importanti: REGOLA QUARTA Il guaritore e il suo gruppo, devono tenere a freno la volontà. Non è la volontà che dev’essere usata, ma l’amore. Questa regola è della massima importanza. Non deve mai essere impiegata la volontà concentrata dell’individuo o quella diretta e concorde del gruppo. Il libero arbitrio non deve mai essere assoggettato dall'impatto di un gruppo o di un individuo potentemente focalizzato: sarebbe troppo pericoloso e non è permesso. L’energia della volontà (specie quella di un insieme di persone che simultaneamente agiscano sui corpi sottili e fisico del paziente) può accrescere fortemente il male, anziché debellarlo. Può stimolare la malattia fino a farle assumere proporzioni pericolose e creare disagi anziché favorire le forze risanatrici della natura, e può persino uccidere il malato, la cui normale resistenza risulterà inutile di fronte all'aggravarsi del male. Esorto pertanto i gruppi che si propongono di guarire, di tenere a freno la volontà e anche il forte desiderio. Solo agli iniziati di alto livello è concesso di curare con la forza della volontà, focalizzata in una PAROLA DI POTERE, e solo perché sanno giudicare le capacità del paziente, la tensione della malattia e se sia intenzione o meno dell’anima che il male venga curato. Abbiamo esposto argomenti di notevole importanza in questa parte dello studio, tali che meritano di essere considerati con grande attenzione. Nella prossima esamineremo le malattie peculiari del discepolo; vi consiglio di leggere, in modo da prepararvi, quanto ebbi a dire delle malattie del mistico3. Non è il caso che lo ripeta, ma fa parte dell’insegnamento sull’arte di guarire. Suggerisco di leggere quelle pagine e imparare qualcosa di quei problemi, sia in teoria che per esame diretto di voi stessi. Alcune di quelle difficoltà, almeno in qualche misura, dovrebbero esservi note. L’Arte sacra di guarire Si tratta, in verità, di operare con l’energia in modo saggio, applicandola con amore e conoscenza. Tutto quanto vi dico è frutto di esperienza. Questo tipo di guarigione è di due categorie: 1. Guarigione Magnetica: il guaritore o un gruppo di guaritori fa due cose: a. Attrae nel centro risanatore il tipo di energia che si contrapporrà al male. Si tratta ovviamente di un argomento molto vasto, di profondo valore scientifico. Certe forze di raggio sono adatte a curare certe malattie e per essere distribuite richiedono centri specifici. Ne parleremo nella sezione intitolata Sette tecniche di guarigione. b. Attrae a sé e assorbe le forze che causano il male, estraendole dal paziente. Ciò esige l’accurata protezione del guaritore stesso, affinché quelle forze non possano penetrare in lui e contaminarlo. Inoltre, è indispensabile proiettare nel malato energie nuove, a sostituire quelle in tal modo sottratte. Tale processo stabilisce un preciso scambio fra guaritore e paziente. Questa specie di guarigione occulta comporta dunque un’insidia reale e perciò i guaritori in formazione devono tenere ben presente che dovranno operare in gruppo e non individualmente. La forza, quando circola liberamente, produce buona salute sia nel singolo che nel gruppo. Quando circola liberamente fra il guaritore o un gruppo di guaritori e il paziente, ne cura la malattia, purché questi sia destinato prima o poi a guarire e, se possibile, collabori al processo, ma ciò non è indispensabile. Sovente, ciò facilita e affretta i risultati. Altre volte, l’ansia del paziente ostacola il procedimento. 2. Guarigione irradiante: il processo è più semplice e sicuro, perché in questo caso il guaritore non fa che raccogliere forza in sé, per irradiarla sul paziente come un flusso continuo di energia, diretto al centro più vicino alla regione colpita dalla malattia. In quest’opera il guaritore non corre rischi, ma se immette volontà nel suo pensiero o se proietta un flusso troppo intenso di energia, può essere pericoloso per il paziente. La forza che viene irradiata nel malato non solo può produrre tensione nervosa, ma anche accrescere la forza della malattia, stimolando gli atomi e le cellule interessate che intensificheranno la resistenza del morbo stesso. Perciò i principianti devono evitare di concentrarsi sulla malattia o sulla regione corporea in cui essa agisce e frenare il pensiero una volta compiuta l’opera preliminare, perché l’energia segue sempre il pensiero e si dirige dove questo si focalizza. I guaritori devono valutare con precisione l’efficacia della loro azione e la potenza dell’opera e della forza che manovrano in gruppo. Devono inoltre essere capaci di porre la volontà in secondo piano, inviando le radiazioni risanatrici sulla corrente di energia dell’amore. Ricordate che l’amore è energia, una sostanza reale, come la materia densa. Essa può essere utilizzata per eliminare i tessuti ammalati e sostituirli con altri, sani. Nella prima fase devono quindi provare il metodo dell’irradiazione, perché più semplice e assai più facile da imparare. In seguito passeranno a sperimentare la guarigione magnetica. Vedrete ora lo scopo delle regole riguardo ai metodi di guarigione fin qui esposti. Capirete perché, nella guarigione per radiazione, il processo di collegamento coinvolga anima, cervello e tutta l'aura, o il campo magnetico dell’azione individuale o di gruppo. La mente non vi è implicata e il cervello funge solo da punto di focalizzazione dell'amore e della forza guaritrice da proiettare nella corrente di energia proveniente dal centro ajna. Il guaritore mantiene dunque tutte le forze focalizzate nella testa, così come la sua attenzione. Il cuore sarà automaticamente coinvolto, poiché egli userà l'energia dell’amore, dapprima interamente. Stendiamo ora un elenco di regole per chi intende dedicarsi in gruppo all’arte di guarire. Naturalmente non è sempre necessario, né possibile, riunire e organizzare un gruppo consimile. L'opera può essere efficiente e potente se i membri operano come un gruppo soggettivo; in tal caso ciascuno osserva quotidianamente le istruzioni come se operasse in seno a un gruppo tangibile. Il legame reale si costruisce immaginando di essere alla presenza dei fratelli. Se l’incontro avvenisse a livello fisico, sarebbe difficile evitare di dissipare forza in discussioni, banalità e reciproci scambi personali. Sarebbe inevitabile perdersi in troppe parole, a tutto svantaggio dell’efficacia dell’azione. I guaritori, quindi, operano fisicamente isolati, ma interiormente operano in stretta collaborazione. Ecco le prime regole che occorre imparare ed eseguire alla perfezione: Regole preliminari per guarire mediante irradiazione 1. Con atto di volontà, dopo aver conseguito un rapido, consapevole allineamento, unitevi, come anima, con l’anima dei fratelli di gruppo. Quindi collegatevi con la loro mente e la loro natura emotiva. Fatelo usando l’immaginazione, sapendo che l’energia segue il pensiero e che il processo di collegamento, se correttamente eseguito, è inevitabile. Potrete allora operare come gruppo. Dimenticate ora la relazione di gruppo e concentratevi sull’opera da compiere. 2. In voi stessi unite anima e cervello e radunate tutte le forze dell’amore presenti nella vostra aura; focalizzate voi stessi e tutto quanto avete da offrire nella testa, vedendovi come un centro irradiante energia o come un punto di vivida luce. Questa luce dev’essere proiettata sul paziente attraverso il centro ajna fra i sopraccigli. 3. Pronunciate poi questo “mantram” di gruppo: “Con movente puro, ispirati dal cuore amorevole, ci offriamo per quest’opera di guarigione. Facciamo questa offerta come gruppo a colui che cerchiamo di guarire”. Mentre fate questo, visualizzate il processo di collegamento che procede. Vedetelo come linee mobili di sostanza viva e luminosa che vi collegano da un lato con i fratelli, dall’altro col paziente. Vedete le linee che fluiscono da voi al centro del cuore del gruppo e al paziente. Ma agite sempre attraverso il centro ajna, salvo istruzioni diverse. In tal modo, i centri ajna e del cuore di tutte le persone coinvolte saranno strettamente correlati. Ecco il valore immenso della visualizzazione. In realtà, si tratta dell’esternazione eterica dell’immaginazione creativa. Riflettete su quest'ultima frase. 4. Ora pensate in modo diretto e rapido a colui che volete guarire, collegatevi a lui e focalizzate su di lui la vostra attenzione, sì da renderlo reale e vicino nella vostra coscienza. Se conoscete quale sia il male fisico di cui soffre, rammentatelo un istante e poi lasciatelo cadere. Ora dimenticate i particolari del lavoro, come il gruppo, voi stessi e la malattia, e concentratevi sulla qualità della forza che state per usare, che in questo caso e per il presente è forza di secondo raggio, la forza dell'amore. Tutto questo è un adattamento, ad uso dei principianti, del metodo di guarigione di secondo raggio. 5. Percepite l’amore profondo scorrere in voi. Vedetelo come luce sostanziale che potete e volete dirigere. Proiettatelo poi come un flusso luminoso e radiante dal centro ajna e dirigetelo sul paziente per mezzo delle mani. Tenete le mani levate dinanzi agli occhi, palme in fuori e il dorso prossimo agli occhi, a circa quindici centimetri dal volto. In questo modo il flusso che esce dall’ajna si divide in due ed emana attraverso le mani. Viene così diretto al paziente. Visualizzatelo mentre emana e percepite il paziente che lo riceve. Contemporaneamente dite a bassa voce: “Possa l’amore dell’Anima Una, focalizzata in questo gruppo, irradiare su di te, fratello mio, e permeare ogni parte del tuo corpo — sanando, calmando, rafforzando, e dissipando tutto ciò che impedisce il servizio e la buona salute”. Ditelo lentamente e in modo deliberato, certi del risultato. Nella corrente di energia risanatrice non deve confluire potenza di pensiero o di volontà, ma solo amore concentrato e radiante. La facoltà di visualizzare e l’immaginazione creativa, congiunte a un amore profondo e costante terranno in sospeso la mente e la volontà. Vi raccomando di mantenere il silenzio e il segreto più completi sull’opera di guarigione, è indispensabile. Non fate mai sapere a nessuno che vi dedicate a quest’opera e non rivelate mai i nomi di coloro cui prestate soccorso. Non discutete sul paziente neppure fra di voi. Se infrangeste questa legge fondamentale del silenzio, dimostrereste di non essere ancora pronti per questo genere di attività e dovreste abbandonarla. È un precetto molto più importante di quanto possiate pensare; la parola e le discussioni non solo tendono a deviare e disperdere la forza, ma violano una norma basilare che tutti i guaritori devono rispettare e che è osservata anche dai medici ordinari. Tre importanti leggi della salute Esistono tre leggi maggiori e sette minori, che riguardano la salute. Esse agiscono nei tre mondi, che sono quanto vi riguarda per ora. In tutti gli insegnamenti dell’immediato futuro si insisterà soprattutto sulla tecnica del corpo eterico, poiché questo sarà il prossimo passo. Le tre leggi maggiori sono: 1. La legge che regge la volontà di vivere, una manifestazione del primo aspetto del Logos, volontà o potere. 2. La legge che regge la regolarità del ritmo, una manifestazione del secondo aspetto del Logos, amore o saggezza. 3. La legge che regge la cristallizzazione, una manifestazione del terzo aspetto del Logos, attività o aspetto fondamentale. Questi tre fattori governanti o leggi si palesano nelle tre ripartizioni principali dell’entità umana: 1. L’aspetto volontà si manifesta attraverso gli organi della respirazione. Un’altra delle sue espressioni è il sonno. In entrambe queste funzioni si ha una ripetizione o analogia nel microcosmo delle fasi di manifestazione e pralaya del Logos. 2. L’aspetto amore si palesa tramite il cuore, il sistema circolatorio e il sistema nervoso. Ciò è per molti versi la cosa più importante da comprendere per voi, perché controlla soprattutto il corpo eterico e la sua assimilazione del prana o della vitalità. Questo prana agisce sia tramite il sangue che i nervi, in quanto la forza vitale utilizza il flusso sanguigno e la forza psichica opera tramite il sistema nervoso. Queste due componenti dell’organismo umano attualmente sono la causa della maggior parte dei disturbi e in avvenire sarà ancora peggio. L’umanità impara attraverso la sofferenza e soltanto il bisogno disperato conduce l’uomo a cercare soluzione e sollievo. Per quanto riguarda l’arte della guarigione, nel suo stato attuale l’uomo forma una triade di minore importanza: a. Corpo fisico denso, ben noto alla scienza in genere e alla medicina. b. Corpo eterico, il prossimo oggetto di future ricerche, esperienze, scoperte. c. Corpo astrale, che sarà il prossimo oggetto di indagini scientifiche assieme all’eterico. Se ne occuperà la psicologia. 3. L’aspetto attività si manifesta soprattutto attraverso gli organi di assimilazione ed eliminazione. Qui cerco di sottolineare un punto. Come il nostro sistema solare sta sviluppando l’aspetto amore, che è il secondo, e come l’essere umano è polarizzato nel corpo astrale, che è il riflesso di quel secondo aspetto, così la seconda delle tre ripartizioni dell’organismo umano sopra citate, l’eterico, è oggi di primaria importanza. Finora esso ha soprattutto trasmesso al corpo fisico le energie astrali, ma ciò sta rapidamente mutando. L’orientamento della scienza medica, pur consapevole dei fatti concreti che riguardano il corpo fisico denso, ora dovrebbe volgersi interamente allo studio della vitalità e della circolazione, che sono strettamente connesse. Oggi il sistema nervoso è regolato principalmente dal corpo astrale, tramite l’eterico, e la base di tutte le malattie nervose è nascosta nel corpo emotivo, in cui l’umanità è oggi polarizzata. Il sistema circolatorio del corpo fisico è governato principalmente dal corpo eterico. Se dunque l’eterico non funziona a dovere e non trasmette prana in misura sufficiente, e il corpo astrale o emotivo non è adeguatamente dominato, disciplinato o regolato, ne derivano quasi tutte le malattie nervose e mentali che aumentano di anno in anno. L’azione riflessa di una circolazione inadeguata sul cervello fisico (sempre dovuta al corpo eterico) porta alla tensione mentale e a un collasso finale. Vedete dunque quanto sia importante il veicolo eterico. Se il primo aspetto, che esplica e controlla gli organi della respirazione e il sonno, non funziona in modo adeguato, ne derivano morte, pazzia e alcune malattie cerebrali. Se il terzo aspetto non funziona bene, si palesano disturbi gastrici e intestinali e le varie malattie localizzate sotto il plesso solare nell’addome. Vedete dunque che la medicina dovrà infine trovare una soluzione semplificando i suoi metodi e, dall’attuale complessità di medicinali e interventi chirurgici, risalire all’uso corretto delle energie che dall’uomo interiore pervengono al fisico, mediante il corpo eterico. Ecco alcuni suggerimenti utili: 1. Lo sviluppo della buona volontà, che è la volontà di intento e movente di bene, guarirà le malattie dell’apparato respiratorio, gola e polmoni, darà stabilità alle cellule cerebrali e curerà la pazzia e le ossessioni, instaurando ritmo ed equilibrio. L’uomo sarà allora longevo, poiché la morte interviene solo quando l’anima riconosce di aver compiuto la sua missione e di meritare il pralaya. Essa si presenterà quindi a grandi intervalli di tempo, governata dalla volontà dell’uomo. Egli cesserà di respirare quando avrà terminato il suo compito e invierà gli atomi del suo corpo in pralaya. Questa condizione è il sonno del fisico, la fine della manifestazione, ma il suo significato occulto non è ancora compreso. 2. Con la comprensione delle leggi della vitalità — e in questa frase sono incluse le leggi che governano il prana, la radiazione e il magnetismo — si potranno guarire le malattie del sangue, delle vene e delle arterie, certi disturbi nervosi, la mancanza di vitalità, la decadenza senile, difetti di circolazione e altri disturbi consimili. Ciò concorrerà a prolungare la vita. Si capiranno meglio anche le leggi dell’energia elettrica. 3. Con la comprensione dei giusti metodi di assimilazione ed eliminazione si potranno curare i mali connessi ai tessuti corporei, allo stomaco, agli intestini e agli organi di riproduzione maschili e femminili. Un giorno si saprà che questi ultimi altro non sono che un sistema di assimilazione ed eliminazione, incentrati ora nell’aspetto femminile, poiché questo sistema solare, ricordatelo, è il secondo, dell’amore. L'ordine è il seguente: a. Il primo sistema fu maschile. b. Il secondo, l’attuale, è femminile. c. Il terzo sarà ermafrodito. Sebbene la Gerarchia umana in evoluzione sia maschile o positiva, ciò non significa che tutto il contenuto dell’attuale sistema solare sia maschile. In realtà, è proprio l’aspetto negativo o femminile che prevale, benché non vi sia facile riconoscerlo. Lo dimostrerò, illustrando l’ipotesi con alcuni dati numerici: 1. Nel primo sistema solare ci fu una sola evoluzione dominante, cui parteciparono cento miliardi di Monadi. 2. In questo sistema, che è il secondo, le evoluzioni principali sono due: degli uomini e dei deva; come si è già affermato, esistono sessanta miliardi di Monadi umane. Se vi si aggiungono i centoquaranta miliardi di deva, la cui evoluzione è femminile, si ottengono i duecento miliardi necessari. Ecco perché questo sistema è femminile. 3. Nel terzo sistema, il totale delle Monadi in evoluzione sarà necessariamente di trecento miliardi, richiesti per la perfezione del triplice Logos. La trattazione è stata necessariamente schematica, poiché mi propongo soltanto di indicare le direttive che la nuova arte del guarire dovrà infine seguire, con brevi cenni sulle cause delle malattie principali, tanto da mettere in grado chi saprà saggiamente intenderli di curarle. La concisione e il metodo di impartire la conoscenza con cenni fugaci sono essenzialmente di natura occulta e sono l’unico modo di trattare questo argomento relativamente pericoloso, finché una solida preparazione di tecnica medica, chirurgica e neurologica non sia combinata con un sapere psicologico altrettanto ben fondato oltre a un tanto di visione spirituale. Il medico e il chirurgo ideali sono anche metafisici; l’assenza di questa combinazione spiega molta della confusione e dei problemi odierni. D’altro canto, il guaritore metafisico è oggi così accentrato su ciò che non è il corpo, che finisce per essere assai meno utile al malato del medico ordinario. Il metafisico comune, qualunque ne sia l’etichetta, in genere è di mentalità ristretta; insiste a dismisura sulle possibilità divine ed esclude le probabilità materiali o fisiche. La perfetta guarigione spirituale sarà infine realizzata divinamente, ma in date condizioni di tempo e di luogo, con uomini molto differenti per evoluzione, non è materialmente possibile. Per l’eccelsa arte di guarire spiritualmente è indispensabile saper cogliere il momento adatto e avere una profonda conoscenza dell’operare della Legge del Karma, nonché una larga misura di percezione intuitiva. A ciò si deve aggiungere la conoscenza del fatto che la forma e il corpo fisico non sono essenzialmente i fattori più importanti da considerare, come qualcuno potrebbe pensare. Molti sono i guaritori che ritengono estremamente importante liberare il veicolo fisico dal male e strapparlo alla morte. Sovente invece, sarebbe meglio (e spesso lo è) che la malattia seguisse il suo corso e la morte spalancasse all’anima i cancelli della sua prigione. Giunge inevitabile, per tutti gli incarnati, l’ora in cui l’anima richiede la liberazione dal corpo e dalla forma, e la natura vi provvede con saggezza. Quando intervengono, per effetto della tempestiva decisione dell’anima, malattia e morte devono essere riconosciuti come agenti di liberazione. Gli studenti devono rendersi conto che la forma fisica è un aggregato di atomi, edificati in organismi, che infine compongono un corpo coerente, e che questo corpo è tenuto assieme dal volere dell’anima. Se questa volontà si ritrae sul proprio piano o (come si dice in occultismo) se “l’anima rivolge lo sguardo in un’altra direzione”, nel ciclo presente ne conseguono inevitabilmente malattia e morte. Non per errore mentale o per non aver riconosciuto il divino, o perché si soccombe al male; in realtà perché la natura della forma si risolve nei suoi componenti e nell’essenza di base. La malattia è essenzialmente un aspetto della morte. È il processo per cui la natura materiale e sostanziale si appresta a separarsi dall’anima. Ciò nonostante bisogna ricordare che quando la malattia o la sofferenza non sono connesse alla dissoluzione finale, le cause risalgono a molti fattori; questi possono essere presenti nell’ambiente, poiché numerose infermità sono ambientali ed epidemiche; o dovuti alla sintonia dell’individuo con correnti di veleno che emanano dall’odio mondiale, complessi psicologici, in parte già descritti, oppure a malattie (se così posso chiamarle) che sono proprie della materia stessa con cui l’umanità ha scelto di costruire il suo veicolo fisico, isolandola e separandola dalla sostanza generale della manifestazione e in tal modo creando una sorta di materia consacrata all’obiettivo di dare forma all’espressione esterna della realtà interiore. Ciò costituisce dunque un aspetto peculiare e unico della sostanza universale, giunta a relativa perfezione nel precedente sistema solare e sicuramente di ordine più elevato rispetto a quella che vibra creativamente al richiamo dei tre regni subumani in natura. Riepilogo delle cause della malattia Ogni studio occulto della malattia deve partire dal principio fondamentale che essa è il risultato del cattivo uso della forza, in questa vita o in altre precedenti. Ciò è fondamentale. A questo proposito riepilogo quanto già affermato in precedenza. 1. Il novanta per cento delle cause delle malattie si trovano nel corpo astrale e nel corpo eterico. L’uso errato dell’energia mentale e desideri male applicati sono fattori di primaria importanza, ma essendo l’umanità in grandissima parte a stadi di coscienza ancora Atlantidei, solo il cinque per cento delle malattie principali risalgono a cause mentali. Tali percentuali variano con lo sviluppo della razza e con la sua evoluzione. La malattia è dunque il manifestarsi di disordini soggettivi: vitali, emotivi e mentali. 2. La salute dell’uomo può essere considerata secondo tre aspetti: a. Quella della vita della personalità…………………………se ne sa molto, ormai. b. Quella dell'umanità nel suo complesso……………… si comincia a tenerne conto. c. Quella della vita planetaria………………………………..se ne sa ben poco. 3. Ogni malattia è causata da difetto di armonia fra vita e forma, fra anima e personalità; tale mancanza di armonia si riscontra in tutti i regni della natura. 4. Le malattie sono per lo più: a. di origine collettiva, b. effetto di infezione, c. derivano da malnutrizione, intesa in senso fisico, soggettivo e occulto. 5. Le malattie che colpiscono le moltitudini, i cittadini in genere, gli intellettuali e i discepoli differiscono ampiamente e hanno campi d’espressione diversi: a. I tre gruppi principali di malattie delle due prime categorie umane sono: Tubercolosi. Malattie sociali. Cancro. b. Le due malattie principali degli intellettuali e dei discepoli sono: Affezioni cardiache. Disturbi nervosi. 6. La malattia è un fenomeno naturale. Se lo si ammette, gli uomini cominceranno a operare con la Legge di Liberazione, col giusto pensiero, che determina attitudini e orientamenti corretti, e col principio di non resistenza. La non resistenza si palesa, nel suo aspetto inferiore, sotto forma di prepotente desiderio di morire, caratteristica frequente delle fasi che precedono la morte. È l'assenza di resistenza a governare psicologicamente lo stato di coma. . La Legge di Causa ed Effetto o Karma presiede a tutte le malattie. Questo karma può essere individuale, di gruppo, nazionale o di tutta l’umanità. Sostate ora e considerate ancora una volta quanto ho riaffermato; rileggete e studiate nuovamente le quattro leggi e le quattro regole, in tal modo costruirete le basi per procedere nello studio futuro e affrontare l’esame delle malattie che colpiscono il discepolo, in parte già esaminate nel secondo volume del Trattato dei Sette Raggi (pag. 520-625 ingl.). Là si trattano ampiamente le infermità del mistico, mentre qui daremo preminenza ai problemi del discepolo accettato.

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