Categoria: "Cure Naturali"
MIRRA : olio essenziale antisettico, analgesico, antimicotico, cicatrizzante. Ottimo per emorroidi, cefalee e contro le rughe
Apr 9th
OLIO ESSENZIALE DI MIRRA
Il nome mirra deriva dall’arabo “murr”, che significa amaro. Essa è una droga conosciuta da antiche culture. Come l’incenso appartiene alla famiglia delle resine. Tutti l’associano facilmente all’incenso e all’oro ricordando la leggenda dei Re magi e dei doni che portarono a Gesù dopo la sua nascita. Le difficoltà di approvvigionamento e l’incetta commerciale la rendevano, infatti, un dono prezioso. Ne fanno menzione gli antichi libri di storia fino a più di 3.000 anni fa. Da secoli è usata come componente dell’incenso a scopi religiosi. Gli Egizi la impiegavano, oltre che nei riti di adorazione del sole, anche nei processi di imbalsamazione. Da secoli che si conoscono le sue virtù astringenti, disinfettanti e cicatrizzanti. Gli antichi usavano portare con sè in battaglia della pasta di mirra da spalmare sulle ferite.
Le donne egiziane la utilizzavano in maschere per il viso contro le rughe, come tuttora la utilizzano in Africa e nei paesi arabi. Gli israeliani usano la mirra polverizzata direttamente deposta sullo spazzolino da denti come polvere dentifricia.
Nella tradizione cinese viene utilizzata come curativo di piaghe ed emorroidi e nei problemi del ciclo mestruale. Essa oggi è presente in quasi tutte le farmacopee nazionali europee.
Descrizione della pianta
Grande arbusto molto spinoso che cresce (4 m.) nativo del Medio e dell'Africa nord-orientale. La corteccia è grigiastra e i rami terminano con spine. Alla fine dell'estate l'arbusto si copre di fiori e sul tronco compaiono una serie di noduli, dai quali essuda un liquido giallognolo che si raccoglie all’interno del tronco, nei serbatoi del parenchima. Quando questo liquido si secca, solidifica assumendo un colore ambrato e viene raccolto sottoforma di resinoide, in grani. Le foglie sono divise in tre lobi. I fiori sono bianchi di piccole dimensioni.
Parte utilizzata
Resinoide
Metodo di estrazione
Distillazione in corrente di vapore
Nota dell'olio essenziale di mirra
Nota di base: profumo caldo, speziato, amaro, balsamico
La mirra non è altro che la resina della Commiphora, un arbusto diffuso in ben 50 specie soprattutto in Africa – in Somalia, Sudan, nella Penisola Arabica e in molte altre zone – e in India. Sin dai tempi antichi è usata per le sue proprietà conservanti e antinfiammatorie.
Myrrh Tree via Shutterstock
Dall’arbusto spinoso che cresce solitamente in climi molto caldi – la sua diffusione in Africa è tutt’altro che casuale – si ricava in estate una potente resina, la mirra per l’appunto. Sul tronco dell’albero sono infatti presenti nodi e rigature che, con l’alta temperatura, rilasciano all’esterno un liquido giallastro solitamente contenuto all’interno del tronco, che ne costituisce il serbatoio. Per l’uso terapeutico si fa ricorso proprio a questa resina seccata oppure dell’olio essenziale che se ne ricava, ricco di chetoni, steroli, sesquiterpeni e polisaccaridi.
La grande versatilità del composto ha permesso di elaborare nel tempo diverse forme di somministrazione: in crema o balsamo per la pelle, tramite l’olio essenziale o in forma secca per gli alimenti. Al giorno d’oggi, però, è proprio l’olio ad avere la meglio sulle altre categorie. Grazie all’odore intenso, con note di acre, e al sapore agrodolce, la mirra è sempre stata utilizzata per il trattamento delle infezioni delle prime vie respiratorie, per via dele sue specifiche proprietà espettoranti. Tuttavia, la scarsa sicurezza dell’assunzione orale ha reso nel tempo questo metodo vetusto e oggi il prodotto naturale viene sfruttato quasi esclusivamente a uso esterno.
Recenti studi di laboratorio, in particolare condotti in Cina e pubblicati sul Journal Of Medical Plants Research, hanno confermato specifiche proprietà antiossidanti e possibilmente antitumorali del composto. Al momento, però, non è stata elaborata una cura effettiva che possa consentire l’assunzione
Proprietà e benefici dell'olio essenziale di mirra
Antisettico e antimicotico usato per gargarismi o localmente, è impiegato in aromaterapia per risolvere i disturbi legati alla bocca, come gengiviti, stomatiti, piorree, afte, contro il mal di gola e La candidosi.
Cicatrizzante applicato sulla pelle, diluito in un olio vegetale, risulta efficace per eczemi, screpolature della pelle, rughe e ferite. Utilissimo nelle emorroidi
Gargarismi: in un bicchiere di acqua tiepida mettete 5 gocce di mirra. Fate sciacqui prolungati, almeno due volte al giorno, contro ulcerazioni e infezioni della bocca.
Diffusione ambientale: 1 gc di olio essenziale di mirra per ogni mq dell’ambiente in cui si diffonde, mediante bruciatore di olii essenziali o nell’acqua degli umidificatori dei termosifoni, contro tosse e raffreddore e per disinfettare l’aria degli ambienti.
Gargarismi: in un bicchiere di acqua tiepida mettete 5 gocce di mirra. Fate sciacqui prolungati, almeno due volte al giorno, contro ulcerazioni e infezioni della bocca.
Uso cosmetico: impacchi contro eczemi, in 300 ml di acqua distillata mettete 6-7 gocce di mirra. Con compresse di garza sterile fate impacchi alle zone interessate. Ripetete quotidianamente finché non noterete un miglioramento.
Antiparassitario: il peculiare profumo della mirra lo rende un rimedio particolarmente efficace per tenere alla larga insetti e parassiti, soprattutto dagli ambienti piccoli. Per questo l’olio essenziale è spesso sfruttato in diffusione, disciolto in acqua calda oppure in poche gocce negli umidificatori di caloriferi e camini;
• Micosi, eczemi e dermatiti: in crema o in pasta, il composto può essere utile per facilitare la guarigione delle micosi della pelle. Il potere disinfettante e antibatterico, infatti, elimina gli agenti infettanti come i funghi, ripristinando il naturale equilibrio delle zone affette;
• Disinfettante orale: sebbene l’ingestione sia sconsigliata, sono diversi coloro che ricorrono alla mirra come valido disinfettante orale, da sciogliersi con poche gocce in acqua e utilizzare alla stregua di un collutorio d’emergenza. Proprio perché la mirra non deve essere ingerita, si sconsiglia questo metodo soprattutto in presenza di bambini.
Myrrh Tree Resin via Shutterstock
Per le emorroidi:
su una compressa di garza sterile mettete 3 gocce di olio essenziale di Mirra e applicatela per almeno un quarto d'ora sulla zona interessata. Potete anche aggiungerne 10 gocce all'acqua del semicupio e immergervi per un quarto d'ora, venti minuti.
I benefici per la salute, dell’ olio essenziale di mirra sono da attribuire alle sue proprietà anti-microbiche, come astringente, espettorante, anti fungine, stimolante, carminativo, stomachico, anti catarrali, diaforetica, vulneraria, antisettico, circolatorio, tonico, antinfiammatori e antispasmodica.
Oltre ad essere un olio importante per l’aromaterapia risulta essere un valido aiuto anche a livello medico; può essere utilizzato contro qualsiasi malattia derivante da infezione microbica, come febbre, intossicazione alimentare, tosse e raffreddore, parotite, morbillo, vaiolo e le infezioni sulle ferite. Non ha effetti collaterali a differenza di altri antibiotici, come l’indebolimento del fegato, malfunzionamento della digestione, ecc
L’olio essenziale mirra è un astringente, aiuta nella caduta dei capelli aiutando il cuoio capelluto, controlla il flusso del sangue riducendone le emorragie.
Stimola la circolazione sanguigna e garantisce un corretto afflusso di ossigeno ai tessuti. Questo è buono per raggiungere un tasso metabolico adeguato nonché per stimolare il sistema immunitario
E’ UN OTTIMO RIMEDIO CONTRO LE CEFALEE ED E’ UN BUON ANALGESICO !
L'olio di Mirra risulta efficace per le forme di bronchite, per eczemi e screpolature della pelle, per i dolori reumatici, per gengiviti e stomatiti,
e per la diarrea.
Altri vantaggi: Questo olio è molto apprezzato in aromaterapia come sedativo, antidepressivo e come promotore di sentimenti spirituali. Questo olio si prende cura della salute uterina (normalizza le mestruazioni) ed è stimolante , aiuta inoltre a far scomparire cicatrici e macchie, ottimo nel trattamento di malattie come piorrea, diarrea e malattie della pelle come l’eczema, tigna, prurito ecc.
Capacità di stimolo emozionale:
La mirra, compagna dell’incenso, con cui condivide i luoghi di nascita e le modalità di estrazione, ma soprattutto l’impiego sacro, è una grande compagna di viaggio. Infatti accompagna, durante il parto, la nascita del neonato allo stesso modo come protegge il defunto nel suo viaggio verso la vita eterna. Essa ci rende umili e devoti, predisponendoci a ricevere energia ed amore dagli altri. Aiuta a vincere la paura della morte e il dolore della separazione. Regina dei blocchi emozionali e della nostra incapacità di vivere spiritualmente, ci stimola soprattutto durante il sonno eliminando in noi tutti gli eccessi. Riduce il potere di espressione del nostro ego guidandoci verso un senso di universalità. Placa le nostre tensioni sessuali e frena le perversioni.
Armonizzante, la mirra serve a equilibrare il mondo spirituale con quello materiale, dandoci forza e ottimismo, in modo particolare aiuta le persone che hanno paura di rivelare i loro sentimenti. Rende umili e devoti, predisponendoci a ricevere energia e amore dagli altri. Aiuta a vincere la paura della morte e il dolore della separazione. Regina dei blocchi emozionali e della nostra incapacità di vivere spiritualmente, ci stimola soprattutto durante il sonno eliminando in noi tutti gli eccessi.
Altri usi:
L’olio essenziale di mirra viene utilizzato in piccole quantità come componente di profumi orientali, pesanti e floreali. Il resinoide è anch’esso impiegato in profumeria come fissativo. Per via del loro sapore aromatico e pungente l’olio, il resinoide e l’assoluta, vengono utilizzati nella profumazione di cosmetici ad uso orale come dentifrici e collutori. L’industria farmaceutica utilizza l’olio o il resinoide in preparati dentistici. L’olio è utilizzato come ingrediente aromatizzante in diversi generi alimentari primari, fra cui le bevande.
E importante trovare e comprare l'Olio essenziale puro di Mirra, in quanto è puro al 100%, senza aggiunte di nessun componente chimico.
Metodi di utilizzo:
-per bronchiti e influenza: in una bacinella di acqua bollente mettete 10 gocce di olio essenziale di Mirra, copritevi il capo con un asciugamano, inspirate per cinque minuti, interrompendo brevemente e ricominciate a inspirare finché non finirà il vapore sprigionato dall'acqua. Mettete poi in un bruciatore di essenze 3-4 gocce di olio essenziale di Mirra e mettetelo nella camera da letto.
-per eczemi: in 300 ml di acqua distillata mettete 6-7 gocce di olio essenziale di Mirra. Con compresse di garza sterile fate impacchi nelle zone interessate. Ripetete quotidianamente finché non si avranno un miglioramento.
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-per gengiviti e stomatiti: in un bicchiere di acqua tiepida mettete 5 gocce di olio essenziale di Mirra. Fate sciacqui prolungati, almeno due volte al giorno, fino alla fine del disturbo.
- E’ UTILE nelle Infezioni intestinali e infiammazioni
L’AZIONE ANALGESICA DELLA MIRRA è stata invece confermata di recente, nel 1996, grazie a studi italiani che hanno evidenziato come la mirra abbia lo stesso meccanismo della morfina.
Un primo uso consigliabile di questo prodotto è di tipo cosmetico e consiste nel trattamento naturale di eczemi, micosi e dermatiti attraverso l’applicazione di impacchi: versate 6-7 gocce dell’olio essenziale di mirra in 300 ml di acqua distillata e fate un cataplasma con delle garze sterili, stendendole sulle zone interessate; ripetete ogni giorno l’operazione fino al miglioramento delle parti della pelle affette.
LA MIRRA PUO’ DISINFATTARE GLI AMBIENTI
Tra ile numerose proprietà e benefici della mirra c’è anche quella di disinfettare l’aria degli ambienti, soprattutto se piuttosto piccoli: basta disciogliere l’olio essenziale (all’incirca 1 goccia per ogni metro quadro da deodorare) in acqua calda e lasciar diffondere attraverso il bruciatore di olii essenziali o nell’acqua dei deumidificatori dei termosifoni. In questo modo sarà possibile garantire sia una finalità antiparassitaria sia un’azione espettorante in caso di tosse e raffreddore.
Olio essenziale di mirra per le rughe e tutti i benefici per la pelle
Impacco tonificante per pelli mature.
In ambito cosmetico le proprietà riconosciute ( o comunque maggiormente utilizzate ) della Mirra ( Commiphora molmol ) sono:
Astringenti
Antisettiche
Deodoranti
Lenitivo ( in associazione ).
In ambito profumieristico viene utilizzato come fissatore.
Attualmente la mirra è utilizzata come componente di prodotti farmaceutici (proprietà disinfettanti) e soprattutto nella profumeria ma in certi paesi come la Francia ed il Belgio e si trova sotto forma di tintura ed è utilizzata per curare le afte e ulcerazioni della bocca sia pura, da mettere delicatamente sulle piaghe oppure con acqua per risciacquare la bocca.
La Mirra è cicatrizzante se applicata sulla pelle diluita in un olio vegetale, risulta efficace per eczemi, screpolature della pelle, rughe e ferite.
A livello cutaneo si può fare una crema utile per la couperose
APPROFONDIMENTO AL SUO UTILIZZO:
L' olio essenziale di mirra ha molte proprietà benefiche perche' contiene terpeni, come pinene o timonerie, oltre che le aldeidi cinnamica e cuminica. Grazie alle proprietà astringenti è efficace in caso di emorragie gengivali e parodontiti e aiuta a lenire infine le patologie infiammatorie delle mucose della bocca e della trachea.
Contro la pelle secca Alcune gocce di essenza aggiunte alla crema da notte nutrono la pelle secca e la proteggono dall'aggressione degli agenti atmosferici.
Contro i disturbi mestruali Un bagno con l'aggiunta di alcune gocce di essenza di mirra aiuta a stimolare
il flusso mestruale e lenire i dolori spastici.
Miscelato all'essenza di gelsomino, l'olio protegge dalla depressione durante il ciclo.
Per la pelle matura Bagni di vapore per il viso con l'essenza si addicono alle pelli mature, in quanto esercitano una leggera azione tonificante e stimolante.
Uso esterno
• Per curare le ferite: gli impacchi con l'essenza di mirra proteggono le ferite dalle infezioni e accelerano la cicatrizzazione. Al bisogno versare alcune gocce di essenza su una garza sterile, applicarla sulla ferita e fasciate.
• Contro le micosi ai piedi: l'azione antisettica di questa essenza aiuta la pelle a combattere le spore fungine. Dopo la doccia spruzzare sui piedi, soprattutto fra le dita, un composto di 50 ml di acqua distillata, 7 cucchiaio di aceto e 8 gocce di essenza di mirra. In queste dosi lo spray dura per più applicazioni (agitarlo prima di ogni trattamento).
• Contro l'alito cattivo e per la salute di denti e gengive: versare alcune gocce di essenza di mirra in 1 bicchiere d'acqua calda, dopo aver lavato i denti.
BENEFICI DELLA MIRRA A LIVELLO PSICOLOGICO
• La Mirra è un olio essenziale che radica, stabilizza, conforta, dona respiro. E’ una terra non semplice da avvicinare, ma appunto se piace può dare sensazione di respiro, di tranquillità, di presenza.
• Per chi ama comporre delle sinergie olfattive, risulta interessante unirla con dei legni, per esempio il Sandalo. Una sinergia piacevole potrebbe essere composta da olio essenziale di Mirra, olio essenziale di Sandalo e olio essenziale di Rosa damascena o Rosa centifolia.
è un olio essenziale anche utile da un punto di vista psicoemotivo, in quanto porta un rilassamento e un senso di presenza accompagnato da fiducia e benessere, quindi ideale nei periodi nei quali c’è bisogno di sentire “la terra sotto i piedi”, una terra che sia femminile, solida e accogliente.
Armonizzazioni con altri oli essenziali:
Incenso, rosa damascena, sandalo india (legno).
INSIEME AD ALTRE ESSENZE:
Collutorio per rinfrescare l’alito
Riempite per metà un bicchiere di vodka. Aggiungete una punta di cannella macinata, 3 chiodi di garofano, qualche goccia di olio essenziale di mirra e un anice stellato. Versate in un vasetto, sigillatelo e lasciatelo in infusione per 3 giorni, quindi eliminatene le erbe. Usatene un cucchiaio in mezzo bicchiere d’acqua per sciacquare la bocca. Non mandatelo giù! In alternativa si possono usare menta, arancio, finocchio o prezzemolo.
Bagno d’olio per nutrire le unghie
In 5 cucchiai d’olio extravergine d’oliva versa due gocce di olio essenziale di limone, due di incenso, due di benzoino e due di mirra. Metti la miscela in una vasetto dall’imboccatura larga e immergi le unghie per almeno cinque minuti. L’olio che resta sui polpastrelli va frizionato poi sulle mani.
Micosi: Unguento: Miscelare in 15 ml di olio vegetale 5 gocce di oe di mirra, 5 di tea tree e 4 di lavanda o santoreggia o maggiorana. Utilizzare la miscela più volte fino alla scomparsa del disturbo.
Cicatrici: Unguento: Miscelare in 25 ml di olio di baobab 5 gocce di oe di mirra, 5 di lavanda e 4 di arancio. Utilizzare la miscela più volte.
Mirra controindicazioni e avvertenze:
Come più volte ricordato, l’olio essenziale di mirra – così come qualsiasi altra forma con cui la resina viene venduta – non dovrebbe essere mai assunto per via orale. Questo perché può provocare nausea, vomito, irritazioni e bruciori diffuse su tutto l’apparato digerente. Inoltre, l’assunzione orale può portare a un eccessivo calo della pressione sanguigna E perdite di sangue dall’utero molto rischiose soprattutto in gravidanza.
L’uso esterno è invece decisamente sicuro e non comporta particolare problemi a meno che non si sia allergici o ipersensibili al prodotto, quindi con la possibilità di sviluppare orticarie o dermatiti da contatto. Prima dell’utilizzo topico, si verifichi con un piccolo test sull’avanbraccio oppure si ascolti il parere del medico per accertare l’assenza di interazioni con altri farmaci per la pelle.
http://www.cure-naturali.it/olio-essenziale-mirra/2249
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Stafilococco resistente agli antibiotici ? Ci pensa l'aglio
Apr 9th
Stafilococco resistente alla meticillina, gli esperti hanno deciso di guardare al passato per trovare una soluzione al problema. Sarà possibile contrastare lo stafilococco resistente agli antibiotici grazie a un antico rimedio anglosassone a base di aglio.
La dott.ssa Christina Lee, esperta della Università di Nottingham, ha ricreato una "pozione" risalente al 10° secolo per verificare se avrebbe realmente funzionato come rimedio antibatterico. La ricetta per preparare questo antico rimedio prevede di utilizzare due specie di Allium (aglio, cipolla o porro), vino e bile di mucca.
Il manoscritto di riferimento descrive un metodo ben preciso per ricavare la miscela, che deve riposare per 9 giorni prima dell'uso. Nessuno degli esperti si aspettava che lo strano miscuglio avrebbe funzionato. Grande stupore dunque di fronte all'efficacia di questa antica formula contro l'MRSA. A conferma che esistono antibiotici naturali più efficaci di quelli tradizionali.
LEGGI anche: Antibiotici naturali: 10 cibi ed erbe, veri e propri farmaci
I ricercatori sono rimasti davvero meravigliati dagli esperimenti condotti in laboratorio. E hanno – finalmente – affermato che la ricerca moderna sulle malattie può davvero cercare risposte e beneficiare della conoscenza del passato, a partire da quanto contenuto in testi non scientifici.
La ricetta è stata tradotta dal Leechbook, un antico manoscritto conservato nella British Library, che è considerato uno dei primi testi di medicina a noi noti e che contiene consigli anglosassoni con ricette per la preparazione di medicinali, unguenti e trattamenti.
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La dott.ssa Lee ha spiegato che i manoscritti medievali e gli erbari contengono molti rimedi per il trattamento di infezioni batteriche, ferite, infezioni di occhi e gola, malattie della pelle e non solo. Starà alla scienza di oggi verificarne il funzionamento.
Gli ingredienti, combinati secondo la ricetta dell'antico manoscritto, hanno permesso di contrastare quasi del tutto lo stafilococco super resistente negli esperimenti di laboratorio. I ricercatori ritengono che l'effetto antibatterico della ricetta non sia dovuto ad un solo ingrediente ma alla combinazione utilizzata e al metodo di fermentazione. Sono previsti ulteriori esperimenti per capire come e perché l'antico rimedio funzioni.
L'effetto antibatterico di alcuni degli ingredienti utilizzati è già stato dimostrato dalla scienza ed ora la curiosità riguarda la loro combinazione, che è risultata davvero efficace rispetto alle aspettative di partenza, che erano nulle. Il rimedio è risultato buono, se non addirittura migliore degli antibiotici tradizionali per affrontare lo stafilococco super resistente.
Il team di Nottingham ora sta cercando nuovi fondi per estendere la ricerca in modo che il rimedio possa essere testato sugli esseri umani. I risultati sono stati presentati in occasione della conferenza annuale della Society for General Microbiology in corso di svolgimento Birmingham dal 30 marzo 2015.
Marta Albè
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TIROIDE SANA ? Ecco le sostanze giuste
Apr 9th
Per una tiroide sana, ecco le sostanze che aiutano la nostra salute
Una tiroide che funziona bene è fondamentale per il buon equilibrio ormonale a tutte le età. Inoltre, in molti casi, è un modo per controllare efficacemente il peso, essendo l’ipotiroidismo spesso sinonimo di difficoltà a perdere chili in eccesso. Qui di seguito le sostanze utili per risvegliare questa ghiandola importantissima per il metabolismo:
•Iodio Ed L-Tirosina: sono indispensabili per la produzione degli ormoni tiroidei; l’organismo produce naturalmente la tirosina a partire dagli altri aminoacidi ma, con l’invecchiamento, questa produzione diventa più rara e diventa indispensabile integrarla.
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•Zinco: rinforza il funzionamento della tiroide: sembra che contribuisca alla conversione della T4 (tiroxina) in T3 (triiodotironina), essendo quest’ultima l’ormone tiroideo più attivo.
•Selenio: è più concentrato nella tiroide che in qualsiasi altro organo. La protegge grazie alle sue proprietà antiossidanti e agisce come cofattore facilitando la produzione degli ormoni tiroidei e favorisce la conversione della T4 in T3. E’ uno dei componenti dell’enzima Tiroxina 5-deiodinasi di tipo 1 che interviene in questa conversione. Nelle persone anziane, la diminuzione della conversione di T4 in T3 è spesso dovuta a una carenza di selenio.
•Magnesio: un’integrazione di magnesio previene la diminuzione dell’attività della tiroide alimentata dalla pratica di un’attività sportiva stancante, negli sportivi così come negli uomini sedentari.
•Forskolina: la forskolina, estratta dal Coleus forskohlii, agisce attivando l’enzima adenilato ciclasi, aumentando l’adenosina monosfosfato ciclica (cAMP) nelle cellule; la conseguenza principale è l’aumento della produzione degli ormoni tiroidei e la stimolazione della loro liberazione.
•Guggul: i guggulsteroni, estratti dal Commiphora mukul, stimolano l’attività della ghiandola tiroidea e aumentano la conversione della T4 in T3. E’ a questi effetti che è attribuita la capacità dei guggulsteroni di favorire la perdita di peso. L’assunzione di guggulsteroni si accompagna anche alla diminuzione delle lesioni ossidative a livello del fegato, sito principale di stoccaggio della T4 e della conversione in T3.
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POLMONI SANI E DEPURATI ? UTILIZZA 9 ERBE
Apr 5th
L’apparato respiratorio è costantemente al lavoro. Tutto il giorno, tutti i giorni, è il veicolo per l’ossigeno per il tuo corpo. Purtroppo, può anche essere un punto di ingresso per gli inquinanti, sostanze irritanti, polvere, muffe, funghi, organismi nocivi, e altre tossine. A meno che non si viva in una bolla, l’assalto costante di impurità può prendere piede.
Fortunatamente, se si stanno sperimentando gli effetti negativi di tossine per inalazione, o semplicemente si vuole garantire di avere i polmoni al massimo delle prestazioni, la natura ha fornito una serie di erbe e piante che forniscono nutrimento profondo per il sistema respiratorio.
Quali sono le erbe benefiche per il sistema respiratorio?
Le erbe che supportano la salute dei polmoni lo fanno tipicamente offrendo uno o più dei seguenti vantaggi:
• Agendo come espettorante – che aiuta a rompere ed espellere congestione del torace.
• Lenitivo per gli irritati passaggi nasali e le vie respiratorie.
• Rilassa i muscoli in prossimità del sistema respiratorio superiore per sedare la tosse.
• Calmare il rilascio di istamina.
• Combattere gli organismi nocivi che possono produrre problemi alle vie respiratorie superiori.
• Come fonte di antiossidanti, per ridurre il danno ossidativo e l’arrossamento.
Diamo uno sguardo alle nove migliori erbe per la salute dell’apparato respiratorio!
1. Radice di Osha
L’Osha è una pianta originaria della zona delle Montagne Rocciose ed è stata storicamente usata dai nativi americani per il supporto alle vie respiratorie. Le radici della pianta contiene canfora e altri composti che la rendono una dei migliori erbe per i polmone in America. Uno dei principali vantaggi di radice OSHA è che aiuta ad aumentare la circolazione verso i polmoni, che aiuta a rendere più facile prendere respiri profondi. Anche … quando le allergie stagionali divampano i seni nasali, la radice OSHA, che non è un antistaminico reale, fa produrre un effetto simile e può contribuire a calmare l’irritazione delle vie respiratorie!
2. Eucalipto
Nativo in Australia, l’eucalipto non è solo per gli orsi Koala! Gli aborigeni, i tedeschi, gli americani e tutti hanno usato l’aroma rinfrescante di eucalipto per promuovere la salute respiratoria e lenire l’irritazione della gola. L’Eucalipto è un ingrediente comune nelle caramelle a forma di losanga per la tosse e negli sciroppi e la sua efficacia è dovuta ad un composto chiamato cineolo. Il Cineolo ha numerosi vantaggi – è un espettorante, e può facilitare il colpo di tosse, combatte la congestione, e lenisce i passaggi dell’aria nel seno nasale irritato. Come bonus aggiuntivo, l’ eucalipto contiene antiossidanti, e supporta il sistema immunitario durante un raffreddore o altre malattie.
3. Lungwort
Il Lungwort è un lichene che cresce sull’albero che assomiglia in apparenza al tessuto polmonare. Tuttavia, questo rimedio naturale non si limita a salvaguardare la parte. Già nel 1600, il lungwort è stato utilizzato per promuovere la salute del polmone e la salute respiratoria e liberare dalla congestione. Il Lungwort contiene composti che sono potentemente efficaci contro gli organismi nocivi che colpiscono la salute dell’apparato respiratorio.
4. Origano
Sebbene l’origano contenga le vitamine e le sostanze nutritive necessarie per migliorare il sistema immunitario, i suoi benefici principali sono dovuti al suo contenuto di acido rosmarinico e carvacrolo. Entrambi i composti sono decongestionanti naturali e riduttori di istamina che hanno, effetti positivi diretti sul tratto respiratorio e nasale e il passaggio del flusso di aria. L’Origano ha così tanti benefici per la salute che una bottiglia di olio di origano biologico dovrebbe essere sempre presente nell’armadietto dei medicinali di tutti.
5. Foglia di banano
La foglia di banano è stata utilizzata per centinaia di anni per alleviare la tosse e lenire le mucose irritate. Gli studi clinici hanno trovato che ha un effetto favorevole contro la tosse, il raffreddore, e l’ irritazione dei polmoni. Con benefici anti-infiammatori e immunitari, la foglia di piantaggine ha un ulteriore bonus in quanto può contribuire ad alleviare una tosse secca per la deposizione delle uova di produzione di muco nei polmoni. Roba buona!
6. Enula campana
L’enula campana per i greci, i romani, i cinesi, e anche nella medicina ayurvedica indiana è stata citata per il supporto respiratorio e, dal 1800, si producono pasticche e gocce per la tosse dalla radice di enula campana. La ragione? L’enula campana ha un effetto rilassante sulla muscolatura liscia tracheale. Ci sono due composti attivi nella radice di elecampane che forniscono un effetto benefico – inulina, che lenisce il passaggio bronchiale, e alantolactone, espettorante con l’azione antitosse.
7. Lobelia
Lo sapevate che se ai cavalli viene data la Lobelia sono in grado di respirare più profondamente? I suoi benefici non sono limitati ai cavalli. La lobelia, da alcuni racconti, è considerata uno dei rimedi più preziosi tra le erbe esistenti. La Lobelia contiene un alcaloide chiamato lobelina, che riduce il muco, rompe la congestione. Inoltre, la Lobelia stimola le ghiandole surrenali a rilasciare adrenalina, in effetti, questo rilassa le vie aeree e consente una respirazione più facile. Inoltre, perché la lobelia aiuta a rilassare i muscoli lisci, e questo aiuta molto in caso di tosse e di raffreddore. La Lobelia dovrebbe essere parte del protocollo di supporto respiratorio per tutti!
8. Chaparral
La Chaparral, è una pianta originaria del sud-ovest degli Stati Uniti (California, i monti Chaparral) è stata apprezzata dai nativi americani per la disintossicazione del polmone e il supporto respiratorio. La Chaparral contiene potenti antiossidanti che resistono all’irritazione e NDGA che è noto per combattere risposta istaminica. La Chaparral è un’erba che combatte gli organismi nocivi. Per avere il massimo dei vantaggi di chaparral è meglio una tintura madre, ma il tè chaparral può supportare problemi respiratori favorendo un’azione espettorante per eliminare il muco dalle vie respiratorie.
9. Menta piperita
la menta piperita, e olio di menta piperita, contengono mentolo – un ingrediente lenitivo noto per rilassare la muscolatura liscia delle vie respiratorie e promuovere la libera respirazione. Accoppiato con l’effetto antistaminico della menta piperita, il mentolo è un fantastico decongestionante. Molte persone usano balsami da spalmare sul petto come terapia e altri lo inalano in quanto contiene mentolo per contribuire a liberare dalla congestione. Inoltre, la menta piperita è un antiossidante e combatte gli organismi nocivi.
Per finire con le erbe di supporto all’apparato polmonare
Tutte le erbe sopra elencate sono disponibili, in varie forme, come integratori alimentari e in miscele di tè. Inoltre, molte persone coltivano le erbe nel loro giardino e semplicemente le consumano come cibo. Non è una cattiva idea!
Se si coltivano da soli, potete stare tranquilli sapendo l’origine biologica, non contenendo pesticidi, è eticamente raccolto, e avete dato acqua pulita, ecc
Naturalmente, è necessario fare il vostro lavoro per determinare il dosaggio appropriato per voi e la vostra singole circostanze di salute. Questi non sono fattori che consentono una migliore assunzione -è opportuno però saper fare il giusto disagio e la corretta assunzione.
Per rendere le cose più facili, al Global Healing Centre che abbiamo fatto il nostro blend Allertrex, che contiene tutte le erbe di cui sopra – sono prodotti biologici e naturali – così come la buccia d’arancia, cristalli di mentolo, e lo iodio nascente.
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DEMENZA E ALZHEIMER : UTILIZZA LA CURCUMA
Apr 5th
A lungo considerata impossibile da realizzare, la nuova ricerca rivela come un semplice spezia potrebbe contribuire alla rigenerazione del cervello danneggiato.
La curcuma è senza dubbio una delle, se non la più versatile spezia di guarigione nel mondo, con oltre 600 sperimentazioni confermano i benefici per la salute, e una storia antica ricca di profondo rispetto per la sua apparentemente povertà compassionevole di alleviare la sofferenza umana.
Ma, la maggior parte del fucus negli ultimi dieci anni è stata incentrata su una sola delle sue centinaia di fitocomponenti: vale a dire, il polifenolo primario nella curcuma conosciuta come la curcumina che dà la spezia suo colore ricco d’oro.
Questa attenzione alla curcumina ha portato allo sviluppo di alcuni prodotti molto buoni, come i fosfolipidi legati alla curcumina (ad es Meriva, BCM-95), che contribuisce notevolmente ad aumentare l’assorbimento e la bio-attività della curcumina. Ma, isolare la curcumina si riduce a una parte del potere terapeutico della curcuma – e qui sta il limite e l’arroganza dominante del modello di ‘isolare il principio attivo’.
In effetti, è diventato tipico all’interno della cosiddetta industria nutraceutica di emulare il modello della farmaceutica, che si concentra sull’identificazione di un particolare albero “monochimico” all’interno della foresta di complessità rappresentata da ogni agente botanico, cercando di standardizzare la consegna di ogni presunto ‘ ingrediente attivo’ con ogni servizio, come se fosse una droga farmaceutica.
Questi processi di estrazione e di isolamento genera anche formule di cui si fanno proprietari i ricercatori che le hanno isolate e in questo modo i produttori vogliono differenziare il loro prodotto da tutti gli altri e d’ora in poi catturare una parte maggiore della quota di mercato; una proposta di valore che serve il produttore e non il consumatore / paziente.
A dire il vero, non c’è una singola ‘pallottola magica’ negli alimenti e le erbe responsabili di generare un potere di guarigione di tutta la pianta. Vi sono, infatti, nella maggior parte delle piante curative o centinaia di composti orchestrati dal intelligente ‘mano invisibile’ di Dio o alimenti ‘Naturali’, o qualsiasi altra cosa si desidera chiamare, e che non può mai essere ridotto alla singola attività di un unico Fitocomposto quantificabile o chimico.
Oltre la ‘pallottola magica’ della curcumina
Ora, un eccitante nuovo studio pubblicato sulla rivista Stem Cell Research & Therapy fornisce un ulteriore conferma a sostegno del concetto che la curcumina da sola non è sufficiente a spiegare il potere curativo della curcuma come pianta intera. Lo studio ha trovato che un componente poco noto, liposolubile all’interno curcuma – Ar-tumerone – può fare “un candidato promettente per sostenere la rigenerazione nella malattia neurologica.”
Intitolato “Aromatic-turmerone induce la proliferazione delle cellule staminali neurali in vitro e in vivo”, i ricercatori tedeschi hanno valutato gli effetti di questo composto derivati dalla curcuma sulle cellule staminali neurali (NSC) – il sottogruppo di cellule cerebrali in grado di auto-rinnovamento continuo necessarie per la riparazione del cervello.
Lo studio ha trovato che quando le cellule cerebrali sono state esposte a ar-tumerone, le cellule staminali neurali sono aumentate in numero attraverso una maggiore proliferazione. Inoltre, queste cellule staminali neurali neo-formate hanno anche aumentato il numero di cellule neuronali completamente differenziate, indicando che un effetto curativo era in corso. Questo effetto è stato osservato anche in un modello animale vivo, mostrando che i topi iniettati con ar-tumerone nei loro cervelli si verifica un aumento neurale con una proliferazione delle cellule staminali e la creazione di cellule cerebrali sane di nuova formazione con esperienza.
Questo studio non è passato inosservato ai principali canali di informazione medica. Qui ci sono alcune buone recensioni, se si desidera esplorare le implicazioni in modo più approfondito:
Newsweek: Curry Potenza: Compound curcuma Aumenta crescita di cellule staminali del cervello
Guardiano Liberty Voice: Cure curcuma Evidence Grows
Monthly Prescribing Riferimento: curcuma può aiutare rigenerare le cellule cerebrali
Tempi di Malta: link curcuma Per Cervello cellulare di riparazione
Medical giornaliera: curcuma aiuta il tuo cervello guarire se stesso: rendere il tuo cervello
Database GreenMedInfo.com curcuma conferma di Brain-risparmio energetico!
Come forse già sapete, il nostro database è più esteso con un accesso aperto al database medico naturale a livello mondiale su oltre 1.800 diverse sostanze naturali, con oltre 1600 abstract dello studio sulle proprietà curative di curcuma indicizzati finora.
Se si dà un’occhiata alla lista di oltre 600 malattie che questa spezia (o i suoi componenti, ad esempio la curcumina) è stata in gradi di prevenire e / o curare, l’enorme volume di bibliografia è stupefacente.
Sorprendentemente, abbiamo individuato oltre 180 vie fisiologiche – secondo la loro caratterizzazione farmacologica convenzionale, ad esempio, COX-2 inibitori, Interleuchina 6 down-regolazione – mediante il quale la curcuma o suoi componenti guariscono il corpo umano. Inoltre, troverete più di 100 articoli su proprietà neuroprotettive di curcuma in questa pagina: Turmeric as a Neuroprotective agent.
La ricerca indica chiaramente che la curcuma è un grande pianta di supporto al cervello. Per un maggiori informazioni potete leggere questi articoli:
• How Turmeric Can Save The Aging Brain From Dementia
• Turmeric Produces ‘Remarkable’ Recovery In Alzheimer’s Patients
• The Spice That Prevents Fluoride From Destroying Your Brain
Come ottenere il massimo dal vostro curcuma
Una delle domande in questo campo più frequente è ‘che cosa è il miglior tipo di curcuma o curcumina da usare’?
Ovviamente, data la suddetta ricerca, l’intero impianto sta per effettuare una vasta gamma di composti terapeutici rispetto alla sola curcumina . Eppure, la maggior parte degli studi si sono concentrati su quanta sostanza molecolare (milligrammi in una porzione) di un particolare composto si debba assumere.
E in realtà, non c’è una risposta generica a una domanda generica circa il modo migliore per prendere la curcuma / curcumina. La domanda viene sempre da un individuo con un particolare bisogno, e quindi, le raccomandazioni devono essere individuali a quella specifica persona.
Ad esempio, se si dispone di un’infiammazione del colon o polipi, e si sta tentando di utilizzare la curcuma per ridurre l’infiammazione lì o regredire escrescenze precancerose, quindi utilizzando l’intera pianta è migliore rispetto a una forma altamente biodisponibile di curcumina in forma di capsule (ad es Meriva), per esempio, che sarà probabilmente assorbito dal piccolo intestino e principalmente attraverso il passaggio nel fegato ma senza ottenere quantità sufficienti per l’intestino crasso. Quindi, nel caso che questa persona prenda un cucchiaino è relativamente difficile che riesca ad assorbire la curcuma può provocare al massimo la colorazione delle superfici malate del lume intestinale o del colon di quella persona evidenziando esattamente la forma necessaria per invertire sulla malattia.
Ma cosa succede se si ha qualcuno che vuole sperimentare un effetto sistemico, per esempio per l’artrite o per il cancro al cervello? In questi casi, ottenendo composti della curcuma come la curcumina attraverso la barriera glucuronidazione nel fegato con il pepe nero (piperine) in combinazione potrebbe essere ideale. Vi è certamente un posto per il modello ‘nutraceutico’ se correttamente applicato, soprattutto quando fornito come coadiuvante per il modello farmaceutico all’interno di un ambiente medico integrativo.
In definitiva, l’obiettivo è di non aspettare di avere un problema di salute serio ma che bisogna sforzarsi di prendere una ‘dose di eroica’ di qualsiasi estratto di erbe o cibo.
La cosa migliore è di utilizzare una piccola quantità in dosi alimentari in combinazione con ingredienti che agiscono in sinergia Recentemente abbiamo effettivamente dimostrato che l’assunzione del rosmarino in dosi alimentari può effettivamente migliorare la memoria.
Questo è il motivo per provare l’uso di curcuma in curry, o con l’aggiunta di un pizzico in un frullato, può essere un approccio ideale di supplementazione giornaliera, al posto della assunzione di capsule, la cui efficacia è discutibile e potrebbe aggiungere stress sul fegato si sta cercando di proteggere con questi interventi naturali. Basta ricordare la qualità è di tutto e di meno è più!
Fonte:
Fondatore di WorldTruth.Tv and WomansVibe.com Eddie (4121 Posts)Eddie L. è il fondatore e proprietario di WorldTruth.TV.
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