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Categoria: "Cure Naturali"

Ictus, la vitamina C riduce il rischio

Ictus, la vitamina C riduce il rischio

Chi ha elevati livelli plasmatici di vitamina C ha un rischio quasi dimezzato di andare incontro a ictus cerebrale.

Chi ha elevati livelli plasmatici di vitamina C ha un rischio quasi dimezzato di andare incontro a ictus cerebrale.

Uno studio condotto su oltre 20mila persone ha dimostra che chi ha elevati livelli plasmatici di vitamina C presenta una riduzione pari al 42 per cento del rischio d’insorgenza di ictus.

La ricerca, pubblicata sulla rivista American Journal of Nutrition e durata 10 anni, lascia spazio a due possibilità di interpretazione: la prima prevede che questa vitamina svolga un ruolo protettivo, in virtù delle sue proprietà antiossidanti, sui vasi sanguigni, abbassando il rischio di ictus.

La seconda ipotesi invece considera gli alti livelli di vitamina C nel sangue come se fosse il segnale di uno stile di vita sano. Un sorta di marcatore che rivela quanto la persona che ha i livelli ematici alti per questo nutriente sia attenta a ciò che mangia, visto che la vitamina C è presente soprattutto in frutta e verdura.

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Dove si trova La vitamina C è presente negli ortaggi e nella frutta, soprattutto agrumi, kiwi, fragole, ribes nero, verdure a foglia scura (broccoli, crescione, spinaci, cavolo), peperoni, pomodori e patate.

Per ricavarne il più possibile dagli alimenti è fondamentale evitare una cottura prolungata. Anzi, quando è possibile è preferibile consumare frutta e verdura fresche.

Secondo le tabelle dei nutrizionisti, il fabbisogno quotidiano di vitamina C per gli adulti (uomini e donne) è pari a 60 - 80 mg. Chi ha la dipendenza da fumo di sigaretta dovrebbe raddoppiare la dose, e le donne in gravidanza dovrebbero aumentarla di 30 mg.

Che cos’è l’ictus
L’ictus è la rottura (ictus emorragico) o l’ostruzione (ictus ischemico) di un’arteria del cervello. È la terza causa di morte nei Paesi occidentali, dopo le malattie cardiovascolari e i tumori. Colpisce soprattutto, ma non solo, le persone di mezza età e gli anziani.

A seconda della zona cerebrale interessata, i sintomi riguardano differenti funzioni neurologiche quali per esempio: stato confusionale, caduta a terra improvvisa, paralisi (blocco dei movimenti delle braccia o delle gambe), perdita della parola, della vista, della memoria.

I fattori di rischio finora individuati sono: aterosclerosi, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, alterazioni gravi e persistenti del ritmo cardiaco (fibrillazione atriale) e malattie delle valvole cardiache, diabete mellito, obesità, fumo di sigaretta, eccessivo consumo di alcol, vita sedentaria.

Dott. Angelo zilioli

neurologo

 

Benefici della vitamina C in supporto alle difese immunitarie
Innanzitutto, grazie alla sua marcata azione antiossidante, la vitamina C (nota anche come acido ascorbico) neutralizza i radicali liberi e le altre specie reattive dell’ossigeno (ROS) prodotte dal normale metabolismo energetico, ma soprattutto dalle cellule del sistema immunitario mentre combattono i microrganismi patogeni. In questo modo, la vitamina C evita i danni tipicamente prodotti da queste molecole nocive. L’azione antiossidante della vitamina C è ulteriormente amplificata dalla sua capacità di rigenerare la vitamina E dalla sua forma ossidata, permettendo così di avvantaggiarsi anche degli effetti antiossidanti di questo secondo micronutriente essenziale.

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In aggiunta, alcuni studi hanno dimostrato che la vitamina C stimola la funzionalità di alcune cellule del sistema immunitario, come neutrofili, macrofagi e linfociti.

Da non dimenticare infine che la vitamina C, intervenendo nella biosintesi del collagene, proteina strutturale di pelle e cartilagini, contribuisce all’integrità della pelle stessa, prima linea di difesa del nostro organismo, e favorisce la guarigione delle ferite.

Vitamina C e raffreddore
Il primo a suggerire che la vitamina C potesse essere utilizzata per rafforzare le difese immunitarie e prevenire e/o trattare il comune raffreddore fu lo scienziato Linus Pauling, nel 1970. Gli studi condotti negli anni successivi hanno portato a risultati incerti e contrastanti, anche perché relativi a gruppi di persone con caratteristiche variabili e non confrontabili tra loro.

Tuttavia, una revisione delle principali ricerche sull’argomento effettuata dal gruppo Cochrane nel 2007 ha indicato che l’assunzione di quantità variabili da 200 a 1.000 mg di vitamina C al giorno può dimezzare l’incidenza del raffreddore in sportivi, come maratoneti e sciatori, che praticano attività fisica intensa in condizioni climatiche estreme (temperatura molto bassa, umidità ecc.).

Un aggiornamento al 2010 della stessa revisione Cochrane ha, inoltre, segnalato che 29 studi di comparazione condotti nella popolazione generale per valutare gli effetti protettivi di un apporto di almeno 200 mg/die di vitamina C hanno evidenziato la capacità di questa integrazione di ridurre la durata del raffreddore dell’8% negli adulti e del 13% nei bambini, con effetti positivi anche sul fronte dei sintomi (risultati mediamente meno severi).

Altre sostanze naturali che hanno dato prova di essere utili per proteggersi da raffreddori e influenza, soprattutto se assunti insieme alla vitamina C, sono lo zinco e l’Echinacea. Pubblicità

Dove trovare la vitamina C
Frutta e verdura sono le principali fonti naturali di vitamina C, nonché di altre vitamine, composti antiossidanti e sali minerali importanti per assicurare il buon funzionamento del sistema immunitario e la salute generale dell’organismo. Per questa ragione, frutta e verdura devono essere consumati ogni giorno, sia durante i pasti principali sia come spuntini salutari (ne vengono raccomandate 5 porzioni al giorno).

Per fare il pieno di vitamina C bisogna puntare soprattutto su frutti come agrumi, kiwi, fragole, frutti di bosco e uva, su verdure come peperoni, pomodori, broccoli, cavoli, cavolfiori, spinaci, nonché su piselli e su erbe aromatiche e spezie, come prezzemolo, basilico e peperoncino.

Il contenuto di vitamina C dei cereali è modesto, ma questo micronutriente viene spesso aggiunto a cereali per la colazione, barrette ecc. Anche i cibi di origine animale sono mediamente poveri di vitamina C.

Considerato che la vitamina C è un composto che si disperde facilmente nell’acqua e nell’aria e che viene danneggiato dalle alte temperature, per assumerla in quantità adeguata è importante consumare gli alimenti che ne sono ricchi a crudo o dopo cotture brevi (rapido salto in padella o alla griglia), evitando la bollitura e le permanenze in forno protratte, che li impoverirebbero in modo drastico. La cottura al vapore o in forno a microonde sembra essere più rispettosa del contenuto vitaminico.

Per ragioni analoghe, frutta e verdura dovrebbero essere consumate intere o in pezzi non troppo piccoli; se gli agrumi vengono spremuti o la frutta centrifugata/frullata, il succo, la bevanda o il passato che ne derivano devono essere consumati entro pochi minuti. In aggiunta, si devono preferire prodotti di stagione e vegetali raccolti da poco poiché queste due condizioni garantiscono il massimo contenuto di vitamina C e di altri composti utili per la salute (quindi, meglio scegliere prodotti a chilometro zero).

Dal momento che l’organismo umano non è in grado di creare riserve di vitamina C e che quella assunta con la dieta viene rapidamente eliminata con le urine, per averne sempre a sufficienza è necessario introdurre vitamina C ogni giorno.

Chi segue una dieta varia e rispetta queste regole basilari di nutrizione sana difficilmente andrà incontro a deficit di vitamina C.

Nei casi in cui non è possibile alimentarsi in modo bilanciato e di conseguenza se ne riduce l’adeguato apporto giornaliero o quando il fabbisogno aumenta per varie ragioni (per esempio in periodi di forte stress psicofisico, durante malattie infettive o se si pratica attività fisica intensa) una quota aggiuntiva di vitamina C può essere ottenuta attraverso integratori alimentari monocomponente o nel contesto di preparati contenenti mix di diverse vitamine e minerali, disponibili come compresse da inghiottire o da sciogliere in bocca, in tavolette o bustine effervescenti.

Rosanna Feroldi

https://www.saperesalute.it/la-vitamina-c-rinforza-le-difese-ecco-come-agisce

 

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ACIDO ALFA LIPOICO E COENZIMA Q 10

Proprietà dell’acido alfa lipoico 
L’acido lipoico è anche chiamato acido alfa lipoico. La sua importanza è legata a molti aspetti e condizioni di salute e può anche contribuire ad accelerare le capacità terapeutiche della vitamina C ed E, così come del glutatione che è un elemento coinvolto nei processi di guarigione.

All’interno del corpo, l’acido lipoico agisce come un agente anti-infiammatorio naturale. Una delle sue migliori proprietà è quella di proteggere le cellule del corpo dai danni in generale e nello specifico dai danni provocati dal tempo.

Acido lipoico e salute
L’acido lipoico è aggiunto in un gran numero di supplementi grazie alle sue notevoli proprietà le quali garantiscono una salute generale a tutto l’organismo. L’assunzione di questo genere di supplementi è fonte di energia per le cellule di tutto il corpo.

Assumendo l’acido lipoico sotto forma di supplementi si ottiene un aumento dell’efficienza delle altre vitamine di cui dispone il corpo. La ragione di questa capacità è dovuta al fatto che l’acido lipoico è composto da acqua e grassi solubili, caratteristica che gli permette di entrare all’interno delle cellule.

 Acido lipoico e integratori per il CrossFit
L’assunzione di integratori con acido lipoico di aiutano il corpo ad utilizzare il glucosio ed allo stesso tempo svolge un importante ruolo di regolazione dello zucchero nel sangue. Grazie alla sua presenza è possibile ridurre le complicazioni che si possono verificare in una persona che ha assunto eccessive quantità di zuccheri.

Più in generale possiamo dire che la presenza di acido lipoico determinante per stimolare i processi di up-take del glucosio intracellulare ossia l’acido lipoico migliora la permeabilità di membrana cellulare e supporta l’assorbimento degli zuccheri all’interno dei muscoli riducendo per tanto la permanenza di questi nel sangue.

Assunzione e dosaggio acido alfa lipoico
Un utilizzo per un breve periodo di tempo, di integratori arricchiti con acido lipoico, non genera danni alla salute. Oltretutto, a breve termine, tali prodotti permettono di beneficiare di effetti positivi. Piccole dosi di acido lipoico in supplementi, non sono in grado di trasportare eccessivi livelli di zucchero nel sangue, elemento che in definitiva permette di disciplinare le funzioni ed i livelli di zuccheri, nel tempo. Grazie a queste particolari proprietà è stato osservato che assumendo una dose pari a 1,8 g di acido lipoico al giorno per un periodo di due settimane, si riescono ad ottenere benefici risultati per la salute.

I positivi effetti possono rivelarsi particolarmente utili per le persone con problemi di diabete. In questi soggetti è stato osservato un miglioramento nella resistenza dell’insulina.

Desiderando di ottenere dei risultati ancora più efficaci è possibile ottenere buoni livelli di acido lipoico non solo mediante il consumo di specifici supplementi, ma anche attraverso la dieta.

Fonti alimentari dalle quali è possibile trarre tale sostanza sono: carni rosse, fegato, broccoli, spinaci, piselli, pomodori, crusca di riso, cavolini di Bruxelles. Seguendo una dieta sana ed equilibrata è possibile moltiplicare i benefici derivanti dall’acido lipoico.

Acido lipoico per la pelle
Gli integratori di acido lipoico si presentano particolarmente utili per il trattamento delle malattie della pelle e  delle rughe della pelle. La formazione delle rughe è dovuta agli enzimi di collagene i quali vengono creati nel momento in cui entrano in gioco i radicali liberi. La presenza dell’acido lipoico impedisce però la formazione di questi enzimi e li contrasta in modo opposto, migliorando in questo modo la pelle; esso addirittura è in grado di agire in maniera tale da rimuovere i segni dell’invecchiamento precedentemente comparsi.

Il viso trae ancora ulteriori benefici dal momento che grazie all’applicazione dell’acido lipoico vengono ridotte le borse sotto gli occhi ed eventuali gonfiori. Si ottiene anche la rimozione dei segni lasciati dall’acne.

L’applicazione di acido lipoico sotto forma di crema topica permette di aumentare la circolazione del sangue, stringere i pori della pelle ed infine donare ad essa un colorito sano nel giro di pochi giorni. L’efficacia dell’acido lipoico è valida sia nel caso in cui venga assunto oralmente che applicato sulla pelle.

A dosi superiori ai 1200mg/die  sono stati documentati effetti collaterali quali prurito, formicolio e affezioni del tratto gastro intestinale  E crampi addominali.

Precauzioni per l'utilizzo α-Lipoic
Controindicato nei casi di patologia renale, epatica, diabetica, gravidanza e allattamento.

Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/integratore/a-lipoic-proaction.html

Vi sono integratori che li contengono tutti e due, in farmacia

Integratore di q10 e benefici: Converte il cibo in energia ed è presente in tutte le cellule del nostro organismo
Il coenzima Q10, chiamato anche vitamina Q, viene prodotto dall’organismo, ma la sua concentrazione si riduce in modo naturale con l’invecchiamento, oltre che in caso di dieta di cattiva qualità o vera e propria malnutrizione, in seguito ad alcune terapie farmacologiche (come quelle con le statine) e in presenza di alcune patologie croniche, come malattie dell’apparato cardiovascolare, malattie neurodegenerative come il Parkinson, diabete, tumori.  Infarto: I risultati di una ricerca hanno mostrato che assumere ogni giorno integratori a base di coenzima Q10, dopo un infarto, riduce la probabilità di andare incontro a successivi attacchi cardiaci o di angina pectoris.
Ipertensione arteriosa. Diversi studi clinici condotti su un piccolo numero di persone suggeriscono che il coenzima Q10 potrebbe ridurre la pressione sanguigna in chi soffre di ipertensione arteriosa. I benefici, tuttavia, potrebbero impiegare da 4 a 12 settimane prima di manifestarsi. E in ogni caso si tratta di studi preliminari: sono necessarie ricerche su una popolazione più ampia per avere conclusioni certe.

Ipercolesterolemia. Le persone con alti livelli di colesterolo nel sangue tendono ad avere concentrazioni di coenzima Q10 più basse rispetto alla media. Alcuni esperti hanno quindi ipotizzato un suo impiego come trattamento coadiuvante per l’ipercolesterolemia, ma finora non ci sono prove certe. Secondo alcune ricerche il coenzima Q10 potrebbe tuttavia servire a ridurre gli effetti collaterali del trattamento convenzionale con statine, farmaci che oltre ad abbassare il colesterolo abbassano anche i livelli naturali di tale coenzima nell’organismo. Prima di assumere il coenzima Q10 insieme alle statine è necessario parlarne con il proprio cardiologo.

Diabete. Integratori a base di coenzima Q10 possono migliorare la salute del cuore, i livelli di glucosio nel sangue e aiutare a gestire l’ipertensione nelle persone affette da diabete. Due studi hanno mostrato che 100 mg, due volte al giorno, di questo nutriente migliorano i livelli di A1c, una misura a lungo termine del controllo della glicemia. Un altro studio invece non ha riscontrato alcun effetto. Se si soffre di diabete, è opportuno rivolgersi al proprio medico prima di assumere coenzima Q10.

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Oltre che a livello cardiaco e cardiovascolare, la vitamina Q sembra preziosa per chi soffre di emicrania. Alcuni studi, infatti, hanno rilevato come in molti soggetti con un’emicrania cronica siano riscontrati livelli più bassi del normale di questa molecola: si ipotizza, così, che la sua carenza, portando a una riduzione nella produzione di energia da parte delle cellule, sia uno dei fattori che scatenano la cascata di reazioni che portano ai sintomi dolorosi.

Ma non mancano dati discordanti e quindi resta ancora aperto il dibattito sull’efficacia o meno di una supplementazione con coenzima Q10 in pazienti con emicrania.

La somministrazione orale di ubiquinone rappresenta, inoltre, un’opzione di trattamento cui molti soggetti colpiti dal deficit di Coenzima Q10 rispondono bene.

Sempre in virtù delle sue proprietà antiossidanti, il coenzima Q10 trova ampio impiego anche in vari prodotti di bellezza, come creme per la pelle con effetto antirughe o i sieri per il contorno occhi, con l’obiettivo di contrastare l’invecchiamento cutaneo e restituire elasticità e turgore ai tessuti cutanei.

L’assunzione di integratori alimentari a base di coenzima Q10 è indicata, in generale, anche per contrastare la stanchezza, l’astenia, ridurre la sensazione di fatica e favorire il benessere a livello muscolare e, in virtù del suo ruolo antiossidante, per contrastare il cosiddetto stress ossidativo indotto dai radicali liberi

Questi ultimi sono molecole prodotte normalmente dall’organismo come conseguenza dei processi del metabolismo e come difesa da agenti esterni: sono, però, elementi instabili, sempre alla ricerca di altre molecole da “rompere” con cui legarsi innescando così il processo, chiamato ossidazione, che, quando raggiunge livelli elevati (ed è allora che si parla di stress ossidativo), accelera l’invecchiamento cellulare e quindi dell’organismo.

Sempre in virtù delle sue proprietà antiossidanti, il coenzima Q10 trova ampio impiego anche in vari prodotti di bellezza, come creme per la pelle con effetto antirughe o i sieri per il contorno occhi, con l’obiettivo di contrastare l’invecchiamento cutaneo e restituire elasticità e turgore ai tessuti cutanei.

Il coenzima Q10 è tradizionalmente venduto nelle farmacie come integratore alimentare, quindi senza necessità di ricetta o prescrizione medica, in capsule o in perle, da solo o abbinato ad altre sostanze, per esempio minerali (come il selenio) o vitamine (come la vitamina E).

La quantità di molecola presente in una singola capsula o perla varia in base al tipo di integratore (alcuni per esempio ne contengono 30 mg, altri 100 mg), ma è chiaramente indicata in etichetta, insieme alle dosi di assunzione quotidiane consigliate.

In generale, comunque, per gli adulti la dose raccomandata è di 30 - 200 mg al giorno. 200 mg è, infatti, proprio l’apporto massimo giornaliero definito per questa sostanza dalla Direzione Generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del ministero della Salute.

Il coenzima Q10 è una molecola liposolubile, quindi è preferibile assumerlo assieme a un pasto, in modo che l’organismo lo possa assorbire meglio. Anche per questo ci sono integratori in cui l’ubiquinone è associato all’olio di oliva.

Precauzioni ed eventi avversi
Il coenzima Q10 sembra essere sicuro e non provocare effetti collaterali particolari, a parte occasionali disturbi dello stomaco (come nausea e dolori addominali).

Non sono stati condotti studi specifici su gravidanza e allattamento, pertanto è preferibile evitare di assumerlo in tali condizioni. È consigliabile evitarne la somministrazione anche nei bambini, per lo meno senza prima il parere di un medico.

Poiché il coenzima Q10 può abbassare i livelli di zucchero nel sangue, chi è affetto da diabete dovrebbe valutare attentamente assieme il proprio medico i pro e i contro di un’eventuale integrazione.

Interazioni
In generale, chi sta seguendo una cura farmacologica, soprattutto se cronica (e vale a maggior ragione per chi è in una condizione di politerapia, cioè assume più medicinali) dovrebbe sempre confrontarsi con il medico ed evitare il fai-da-te prima di assumere qualsiasi integratore alimentare, quindi anche quelli a base di vitamina Q.

La loro somministrazione, infatti, potrebbe interferire in vario modo con le terapie in atto, per esempio potenziandone gli effetti, con il rischio di aumentare anche eventuali eventi avversi, o, al contrario, rendendoli inefficaci e spingendo a modificare il trattamento.

Nello specifico, se si è in trattamento con uno qualsiasi dei seguenti farmaci, non si dovrebbe assumere coenzima Q10 senza prima parlarne con il medico:

Chemioterapici antitumorali
Antipertensivi
Anticoagulanti
Betaxololo (per la terapia dell’ipertensione, dell’angina e del glaucoma)
Una interazione da tener presente, infine, è quella tra statine (i farmaci più usati per tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue) e il coenzima Q10, anche se in questo caso sono i farmaci a interferire negativamente, determinando una riduzione dell’ubiquinone.

https://www.saperesalute.it/antiossidanti-uno-scudo-per-raffreddore-co

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SEGNATURE : L’ARTE DEL BENEDIRE

MEDICINA SOLSTIZIALE 

 

IL LINGUAGGIO E GLI ANTICHI SIMBOLI DELLA CURA

di alcune tradizioni della nostra Terra che si trasmettono solo la notte di Natale

https://www.spaziosacro.it/segnature-arte-del-benedire/

 

Il termine SEGNATURA e’ senza tempo.

UN SEGNO-SIMBOLO e’ un archetipo ed e’ potente perche’

 ripetuto e compreso da tanti individui,

e’ una “porta” che si apre per una soluzione, in questo caso per la soluzione

da un malessere o da una malattia.

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Il linguaggio delle Segnature

con Parole, Segni-Simboli

LE SEGNATURE SONO PER :

(nessuna di queste segnature vuole sostituire la terapia del vostro medico curante,  cerchiamo una collaborazione a MAGGIOR GLORIA DELLA LUCE, infatti ci chiamano anche a segnare negli ospedali e vengono medici da noi per farsi segnare essi stessi quando hanno bisogno )

–  il Fuoco Sacro (herpes zoster)

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– l’herpes labiale (herpes simplex)

– le Bruciature o ustioni

 (ustione, localmente nota anche come fuoco domestico per contrapposizione al fuoco selvatico, cioè l’herpes zoster)

– le Lombalgie (lenirle)

  – segnatura per togliere i “vermi” – gli ossiuri -nei bambini e negli adulti

Segnatura della “bronchite”

– Segnatura del “sangue”

INFORMAZIONI E ISCRIZIONI : https://www.spaziosacro.it/segnature-arte-del-benedire/

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INSONNIA - 10 PIANTE CHE CI AIUTANO A DORMIRE MEGLIO

Il passaggio da una stagione all'altra rappresenta un periodo piuttosto critico per tutti coloro che soffrono di insonnia o che faticano ad ottenere un riposo soddisfacente durante le ore notturne. Fortunatamente dalla natura provengono numerosi aiuti in proposito, con particolare riferimento ad alcune piante utilizzate tradizionalmente dalla medicina naturale per conciliare il sonno e favorire un buon riposo. Ve ne consigliamo 10.

Esse possono essere raccolte e lasciate essiccare oppure acquistate in erboristeria, chiedendo allo stesso tempo indicazioni per la preparazione dei decotti o degli infusi più adatti alla propria situazione.

 
1) Tiglio
Un infuso a base di tiglio, facilmente reperibile in erboristeria, rappresenta uno deirimedi naturali ideali per conciliare il sonno. L'infuso di tiglio possiede infatti straordinarie proprietà calmanti e rilassanti, che contribuiscono a favorire un buon riposo e a distendere le tensioni. L'infuso di tiglio viene utilizzato tradizionalmente anche per la cura di raffreddore, febbre e influenza. Possiede inoltre un'azione antisettica ed antinfiammatoria, oltre a costituire un valido aiuto naturale per combattere l'insonnia.

2) Cipolla

La cipolla, considerata non soltanto come un ortaggio, ma come un vero e proprio medicinale naturale universalmente riconosciuto, possiede inaspettate proprietà che favoriscono un sonno migliore. Con la cipolla è infatti possibile realizzare un rimedio della nonna contro l'insonnia, che consiste nel posizionare mezza cipolla in un barattolo la cui apertura deve essere tenuta coperta con un telo o un fazzoletto. A questo punto ogni sera bisognerebbe provare ad inalare più volte l'aroma della cipolla prima di andare a dormire, per accelerare il sopraggiungere del momento di addormentarsi.

 
 

Leggi anche:

- Rimedi Naturali: 10 usi alternativi della cipolla

3) Camomilla

La camomilla è probabilmente il rimedio naturale più conosciuto ed utilizzato per favorire il sonno e il rilassamento. Un infuso di camomilla bevuto prima di andare a dormire rilassa il corpo e la mente e aiuta a riposare meglio. Nell'antico Egitto la camomilla veniva considerata come una pianta sacra da offrire alle divinità, per ottenere il loro favore. La camomilla viene inoltre utilizzata per dare sollievo agli occhi arrossati e come tonico addolcente per la pelle del viso, sotto forma di semplice infuso.

4) Lampone
Il lampone è considerato uno degli alimenti in grado di favorire il buon riposo. Le stesse proprietà vengono attribuite all'infuso di foglie di lampone, che viene consigliato anche come rimedio naturale per favorire il travaglio. La medicina naturale ne esalta le proprietà astringenti e calmanti. L'estratto di lampone è considerato adatto nel caso si desideri regolarizzare la pressione sanguignaeccessivamente elevata.

5) Valeriana
La valeriana è ritenuta come un vero e proprio tranquillante naturale. È stata utilizzata come sonnifero tradizionalmente per più di 1000 anni, in assenza dei rimedi che la chimica odierna ci offre, spesso non privi di effetti collaterali. Le proprietà curative della valeriana sono racchiuse in modo particolare nella suaradice, che viene raccolta durante l'autunno e lasciata essiccare all'aria. La valeriana viene venduta in erboristeria sotto forma di radice essiccata per la preparazione di infusi o di estratto da utilizzare contro l'insonnia.

6) Enula campana
L'enula campana è una pianta erbacea perenne, dai fiori gialli, conosciuta fin dai tempi degli antichi romani sia come pianta medicinale che come erba aromatica da utilizzare in cucina. L'enula campana contiene naturalmente sali minerali e vitamina C. Presenta proprietà antibiotiche e antisettiche. Migliora la circolazione del sangue e contribuisce a contrastare la caduta dei capelli. È nota per la sua capacità di eliminare gli stati di irritabilità, inducendo tranquillità e favorendo il buon riposo. L'enula campana viene utilizzata in proposito per la preparazione di infusi e decotti. È possibile chiedere consigli sul suo impiego al proprio erborista di fiducia.

7) Lavanda


Il semplice profumo dei fiori di lavanda induce un senso di tranquillità e favorisce un buon sonno. Esistono in commercio acque alla lavanda naturali, prive di additivi industriali, da spruzzare nella camera da letto o sul cuscino prima di andare a dormire. È inoltre possibile lasciare cadere poche gocce di olio essenziale di lavandasu di un fazzoletto di stoffa da tenere sul comodino, in modo che il profumo che esso sprigionerà possa aiutarvi a dormire meglio. I fiori di lavanda possono essere raccolti e lasciati essiccare oppure acquistati in erboristeria per preparare infusi da assumere per favorire un buon sonno.

Leggi anche:

Lavanda: proprieta' benefiche e i mille utilizzi per la salute e la bellezza

8) Salvia
Dai fiori e dalle foglie di salvia, sia fresche che essiccate, è possibile preparare un decotto adatto a favorire il sonno e a combattere l'insonnia. Si tratta di un rimedio utilizzato tradizionalmente nella medicina naturale. Le foglie vengono raccolte solitamente nei mesi di maggio e di giugno, prima che avvenga la fioritura della pianta. La tarda primavera è infatti considerata come il periodo migliore per la loro raccolta. Il decotto e l'infuso di salvia fortificano l'organismo e favoriscono la digestione, oltre che il buon riposo.

9) Iperico

L'iperico, anche noto con il nome di Erba di San Giovanni, viene utilizzato per realizzare infusi dal potere calmante e rilassante, per combattere l'insonnia e in caso di depressione. Il suo utilizzo prolungato dovrebbe essere effettuato sotto il controllo di un medico o di un erborista. Le sue potenzialità calmanti raddoppiano se esso viene associato all'assunzione di valeriana. L'iperico è considerato come un antivirale e un antidepressivo naturale molto efficace, soprattutto per quanto concerne le forme ansiose.

Leggi anche:

Iperico: utilizzi e potenzialità

10) Calamo aromatico
Il calamo aromatico è una pianta erbacea originaria dell'Asia ed in seguito diffusasi in Europa. Le sue foglie, dal profumo di limone, nel Medioevo venivano cosparse sui pavimenti per profumare gli ambienti sprigionando il loro aroma quando venivano calpestate. Il calamo aromatico viene utilizzato in erboristeria per la preparazione di infusi dal potere rilassante e in grado di favorire il sonno. Ad esso vengono inoltre attribuite proprietà stimolanti benefiche per l'apparato gastro-intestinale.

Marta Albè

https://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/8942-insonnia-piante-aiutano-dormire

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Un acqua speciale - Fonte Essenziale - per la Stitichezza e gonfiori intestinali - da ordinare in farmacia

Acqua “Fonte Essenziale” per la salute del nostro corpo, da ordinare in farmacia o da cercare in alcuni supermercati

Tra esaltazioni e smentite, vi parliamo delle qualita’ di un’acqua che aiuta il corpo in diversi modi.  Berla e’ da ritenere una cura e come una cura ha le sue modalita’ e attenzioni da rispettare, ma possiamo anche personalmente ammettere che e’ efficace PER LA STITICHEZZA, I GONFIORI INTESTINALI etc…

Vi postiamo diversi pareri e diverse fonti :

Personalmente me l’ha consigliata la mia dottoressa dell’Ospedale Bellaria di Bologna e la ringrazio davvero di cuore perche’e’ stato un ottimo consiglio.

 

***

Nasce dalle Terme di Boario, l’acqua Fonte Essenziale dalle proprietà salutistiche che contribuiscono a riportare alla loro perfetta funzionalità fegato e intestino. E’ dal corretto lavoro di questi organi, infatti, che ha origine il benessere di tutto il nostro corpo. Troppe volte sottovalutiamo sintomi come il senso di gonfiore, la stitichezza e il senso di pesantezza. Fortunatamente l’acqua minerale naturale Fonte Essenziale è una validissima alleata per ritrovare il corretto equilibrio a livello di fegato e intestino e di conseguenza per migliorare la salute di tutto il corpo. 

Un’acqua dalle molteplici proprietà

Riconosciuta ufficialmente anche dal Ministero della Salute per i suoi effetti diuretici e lassativi, e per la sua azione che migliora le funzioni epatobiliari, l’acqua Fonte Essenziale è particolarmente indicata per coloro che soffrono in maniera non patologica di disturbi legati a stitichezza, intestino irritabile, senso di gonfiore, diverticoli e colecisti pigra. E’ un’acqua povera di sodio, ricca di solfati e magnesio e ha un elevato contenuto di calcio (il 72% della dose giornaliera consigliata in un litro d’acqua), ottimo per le ossa.
Quest’acqua migliora il funzionamento del fegato nella produzione di bile e si alleggerisce così anche il carico di lavoro dell'intestino, favorendo una corretta evacuazione. Per un risultato efficace è bene assumerla seguendo la ‘posologia’ indicata: sono sufficienti due bicchieri ogni mattina, bevuti preferibilmente a digiuno e a temperatura ambiente, per svolgere un’azione specifica e regolare l’attività di fegato, vie biliari e intestino.

 Un’immediata sensazione di benessere

Sin dai primi giorni di utilizzo sono evidenti notevoli miglioramenti a livello di digestione nonché della regolazione della peristalsi e della motilità intestinale; mentre l’azione purificatrice dell’intestino facilita la digeribilità dei nutrienti, in particolare di grassi e proteine. Una nuova sensazione di leggerezza e di maggiore energia vi faranno compagnia sin dal risveglio mattutino e successivamente lungo tutto il resto della giornata. Se volete conoscere i suggerimenti più adatti per garantire all’organismo un buono stato di salute e benessere, approfondite il tema con i consigli di Starbene su: fonteessenziale.starbene.it

Come funziona

Prendere la buona abitudine di bere due bei bicchieri di Fonte Essenziale (equivalenti all’incirca a 400 ml d’acqua) ogni mattina a digiuno prima della colazione, aiuterà il fegato a stimolare le vie biliari e l’intestino, favorendo i processi fisiologici ed una corretta evacuazione intestinale.

Per un corretto funzionamento di Fonte Essenziale, si consiglia di bere ognuno dei due bicchieri di acqua (pari a circa 200 ml) in una decina di minuti.

L’acqua minerale naturale Fonte Essenziale può essere bevuta da tutti coloro che tengono al benessere di fegato e intestino, anche se non soffrono di disturbi ma desiderano prevenire: bere due bei bicchieri al mattino di Fonte Essenziale prima della colazione è una semplice e sana abitudine quotidiana, consigliata per tutti gli adulti.

Fonte Essenziale è particolarmente indicata come valido aiuto per tutti coloro che soffrono in maniera non patologica di disturbi legati alla digestione, stitichezza, senso di gonfiore o di pesantezza, intestino irritabile, presenza di diverticoli e disturbi della colecisti.

Dagli studi effettuati il prodotto è efficace dopo almeno 15 giorni consecutivi di utilizzo giornaliero, seguendo le indicazioni in etichetta.

Le ricerche e gli studi effettuati mostrano come l’azione dell’acqua su fegato e intestino sia efficace dopo almeno 15 giorni, bevendo ogni mattina a temperatura ambiente preferibilmente a digiuno prima della colazione due bicchieri di Fonte Essenziale (equivalenti all’incirca a 400 ml di acqua).

Alcune esperienze indicano che dei miglioramenti sono già percepibili dopo 3-4 giorni di consumo. Si consiglia tuttavia di prendere la buona abitudine di assumere due bicchieri di Fonte Essenziale ogni giorno: l’azione benefica dei suoi minerali favorirà il ripristino dei naturali processi digestivi e contribuirà a regolarizzare le normali funzionalità di fegato e intestino.

Cosa accade se ne bevo più di due bicchieri?

Non ci sono controindicazioni nel consumare più di due bicchieri al giorno di Fonte Essenziale.

Fonte Essenziale è un’acqua minerale naturale con spiccate proprietà salutistiche, povera di Sodio e di Nitrati, ricca in Solfati e Magnesio. Berne ogni giorno due bicchieri (equivalenti all’incirca a 400 ml di acqua) al mattino, a temperatura ambiente e preferibilmente a digiuno prima della colazione, è sufficiente per avere effetti benefici su fegato e intestino.

Berne una quantità maggiore durante la giornata non produce controindicazioni per la salute, anzi si esaltano le proprietà diuretiche dell’acqua.

LA POSSONO BERE TUTTI?

Sì, la possono bere tutti, a parte i casi in cui il medico sconsiglia di berla perché sono presenti rare malattie.

Fonte Essenziale è un’acqua minerale naturale con spiccate proprietà salutistiche, povera di Sodio e di Nitrati, ricca in Solfati e Magnesio, particolarmente indicata come valido aiuto per tutti coloro che soffrono in maniera non patologica di disturbi della digestione, di stitichezza, senso di gonfiore o di pesantezza, intestino irritabile, presenza di diverticoli e disturbi della colecisti.

In caso di incertezze o dubbi relativi alle proprie condizioni di salute specifiche, consigliamo di consultare il proprio medico

 

CI SONO CONTROINDICAZIONI?

 

Non ci sono controindicazioni in merito, come non ne esistono per le altre acque minerali in commercio. 

L’acqua minerale naturale Fonte Essenziale non è adatta per diluire il latte in polvere per i neonati, ma è possibile darla al bambino dopo lo svezzamento.

 

Per avere il beneficio aspettato da Fonte Essenziale è sufficiente bere almeno due bicchieri al giorno. Durante la giornata puoi anche bere la tua acqua abituale.

Fonte Essenziale è un’acqua minerale naturale con spiccate proprietà salutistiche per il benessere di fegato e intestino: due bicchieri (equivalenti all’incirca a 400 ml di acqua) ogni mattina, a temperatura ambiente e preferibilmente a digiuno prima della colazione, sono una quantità sufficiente per aiutare il fegato a stimolare l’intestino e favorire una corretta evacuazione. Una semplice e sana abitudine quotidiana.

 

Le ricerche e gli studi effettuati mostrano come l’azione dell’acqua su fegato e intestino sia efficace dopo almeno 15 giorni, bevendo ogni mattina a temperatura ambiente preferibilmente a digiuno prima della colazione, due bicchieri di Fonte Essenziale (equivalenti all’incirca a 400 ml di acqua); comunque Fonte Essenziale è adatta per un uso quotidiano: l’azione benefica dell’acqua favorirà il ripristino dei naturali processi digestivi e regolarizzerà le normali funzionalità di fegato e intestino.

 

Dopo aver bevuto i due bicchieri di Fonte Essenziale puoi tranquillamente fare colazione secondo le tue abitudini.

La naturale azione dell’acqua minerale Fonte Essenziale è più efficace la mattina a stomaco vuoto, prima di ingerire cibo, quando fegato e intestino sono più riposati e pronti per entrare in azione.

 

LA CONFEZIONE:

La confezione di Fonte Essenziale con 6 bottiglie (ordinabili in farmacia o presenti in alcuni supermercati) da 400 ml è pensata per un utilizzo del prodotto di 6 giorni consecutivi e ideale nei casi in cui si desidera una maggiore praticità o comodità dell’acquisto rispetto al supermercato.

È importante ricordare che secondo gli studi effettuati il prodotto è efficace su fegato e intestino dopo almeno 15 giorni consecutivi di utilizzo, bevendo ogni mattina a temperatura ambiente e preferibilmente a digiuno prima della colazione all’incirca 400 ml di Fonte Essenziale.

RESIDUO FISSO:

 

Fonte Essenziale ha un contenuto di minerali pari a circa 2.400 mg per litro, per questo è così benefica per il fegato e l’intestino e diversa dalle tante altre acque minerali in commercio: è un’acqua minerale naturale di origine termale povera di Sodio e di Nitrati, ricca in Solfati e Magnesio che determinano il valore del residuo fisso indicato in etichetta.

Il residuo fisso per un’acqua minerale indica semplicemente la quantità di minerali in essa contenuti.

Un valore di residuo fisso alto o basso, pertanto, non è indice della qualità o salubrità di un’acqua minerale rispetto a un’altra: occorre vedere quali minerali determinino il residuo fisso e se essi rappresentino qualcosa di cui il nostro corpo ha bisogno o meno. In un organismo sano, i minerali che non servono, non vengono assorbiti ma tranquillamente eliminati attraverso le feci.

L’azione dei minerali di Fonte Essenziale la rende particolarmente indicata per il benessere e la leggerezza di fegato e intestino, come riconosciuto con decreto del Ministero della Salute attraverso il quale si attesta, dopo aver valutato gli approfonditi studi scientifici di tipo clinico, che l’acqua minerale Fonte Essenziale “può avere effetti lassativi e diuretici ed esercitare azione favorevole sulle funzioni epatobiliari”. Inoltre, lo stesso Ministero ha riconosciuto anche la validità dell’indicazione d’uso riportata sulla confezione: “Per una buona efficacia del prodotto si consiglia di berne due bicchieri (pari a circa 400 ml) ogni giorno, a temperatura ambiente, preferibilmente la mattina a digiuno prima della colazione”.

 

Molte persone ritengono il sapore di acqua Fonte Essenziale “leggero, ma corposo”, molto diverso da quello delle altre acque minerali in commercio.

 

CHE DIFFERENZA C’E’ TRA ACQUA FONTE ESSENZIALE E ACQUA BOARIO ?

Fonte Essenziale è infatti un’acqua minerale di origine termale, il cui sapore è dato dalla sua composizione, povera di Sodio e ricca di Solfati e Magnesio: gli elementi alla base delle proprietà salutistiche dell’acqua. Per questo possiamo dire che i benefici di Fonte Essenziale si “sentono” già in bocca.

 

 

Sono due acque minerali presenti nelle Terme di Boario, ma differenti in composizione e benefici.

Fonte Essenziale è un’acqua spiccatamente salutistica e svolge un’azione specifica sul fegato, sulle vie biliari e sull’intestino, stimolando i processi fisiologici che avvengono nelle vie digestive, grazie al suo contenuto, povero di Sodio e di Nitrati, ricco in Solfati e Magnesio.

Per questo motivo è particolarmente indicata come valido aiuto in tutti i casi di disturbi non patologici legati alla digestione, stitichezza, intestino irritabile, senso di gonfiore o di pesantezza, presenza di diverticoli e disturbi della colecisti.

Acqua Boario ha un’elevata azione depurativa e disintossicante sull’apparato urinario, per merito del basso contenuto di Sodio e dell’equilibrato apporto di Calcio e Magnesio.

 

http://www.fonteessenziale.it/lesperto-risponde/

 

ALTROCONSUMO DICE:

 

Azione depurativa e lassativa
I solfati e il magnesio, presenti in elevate quantità in quest’acqua, esercitano un'azione depurativa e lassativa. Ma proprio per questo si tratta di un'acqua, come viene riportato sul sito del prodotto, "particolarmente indicata come valido aiuto per tutti coloro che soffrono in maniera non patologica di disturbi della digestione, di stitichezza, senso di gonfiore o di pesantezza, intestino irritabile, presenza di diverticoli e disturbi della colecisti". Quindi un’acqua minerale naturale forse per tanti, ma non per tutti.

Due bicchieri al giorno
Gli stessi esperti della società, rispondendo alle domande più frequenti, indicano (come del resto riferito nello spot) che due bicchieri (ossia 400 ml) di acqua Fonte Essenziale sono sufficienti "per avere effetti benefici su fegato e intestino" e suggeriscono di non berne di più. Per la restante dose giornaliera consigliata di 2 l è meglio affidarsi a una comune acqua minerale o a quella del rubinetto.

Effetti desiderati sì, ma a digiuno
Anche se in parte la protagonista dello spot pubblicitario lo lascia intuire affermando che “la prima cosa che faccio ogni mattina è bere due bicchieri di Fonte Essenziale”, non si avverte, però, che per ottenere gli effetti desiderati devi consumarla a digiuno, ma soprattutto che dovrebbero trascorrere almeno 20 minuti tra l'assunzione dell’acqua e la colazione perché gli effetti ottenuti siano davvero quelli promessi. Un tempo non trascurabile per chi al mattino ha poco tempo.

Il nostro parere
In conclusione, quest'acqua, che per le sue caratteristiche può avere effetti benefici sulla salute del nostro organismo, proprio per la sua composizione non è adatta a tutti e non deve sostituire le comuni acque minerali naturali o meglio ancora l'acqua di rubinetto (ABBIAMO PRESO UN MISERO DEPURATORINO E ATTACCATO AL RUBUNETTO: L’ACQUA ORA CHE ARRIVA E’ MARRONE E DOBBIAMO CAMBIARE QUESTO LIMITATO FILTRO UNA VOLTA OGNI 15 GIORNI….chissa’ quante “pesantezze” ci sono dentro ora…!!! ). Non solo per motivi di salute, ma anche a causa del prezzo particolarmente elevato (1 l costa tra 0.80 centesimi e 1.60 euro , contro i 0.13 centesimi ….ma guardiamo un attimo alla salute? Per qualche centesimo in piu’? )

https://www.altroconsumo.it/alimentazione/acqua/news/fonte-essenziale

 

Abbiamo letto moltissimi post su internet dove le persone si dichiarano entusiaste dei benefici di questa acqua per la stitichezza e il gonfiore intestinale. Certo non e’ un acqua che si puo’ bere tutto il giorno o per mesi. E’ una cura.

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